con Guide Interne, € 50,00 per i Gruppi con Guide Esterne. Info e Prenotazioni Tel. 049-875.31.00 o Mail: [email protected] – [email protected]. Fino al 2 giugno la Casa dei Carraresi di Treviso (Via Palestro 33) ospita “Tibet, Tesori dal tetto del mondo”, visitabile tutti i giorni con i seguenti orari: Lunedì, Martedì e Giovedì dalle 9h00 alle 19h00 – Mercoledì dalle 9h00 alle 21h00 – Venerdì, Sabato e Domenica dalle 9h00 alle 20h00. Biglietti: € 13,00 (compresa Audioguida), 10,00 fino a 18 anni (compresa Audioguida), 11,00 gruppi + 1,00 diritto di prevendita (solo su prenotazione), 5,00 scuole (solo su prenotazione), Gratuità per i bambini fino a 5 anni o per i disabili con accompagnatore. Visite Guidate Gratuite per Individuali il Mercoledì alle ore 19.00 previa prenotazione (massimo 25 persone). Info e Prenotazioni Tel. 0422-51.31.50. Fino al 23 giugno si presenta “Il Successo Italiano a Parigi negli anni dell’Impressionismo: la Maison Goupil” presso il Palazzo Roverella di Rovigo (Via Laurenti 8/10): la mostra è visitabile da Martedì a Domenica (Chiusa tutti i Lunedì non festivi) dalle 9h00 alle 19h00 (Sabato, Domenica e Festivi 9h00-20h00) – Biglietti: € 9,00 intero – 7,00 ridotto – 5,00 ragazzi 7-18 anni – Gratuito Bambini fino ai 6 anni e Portatori di Handicap con accompagnatore. Info e Prenotazioni: Mail: [email protected] - Tel. 0425-46.00.93. Sabato 6 aprile è inaugurata la mostra “Venetkens. Viaggio nella terra dei Veneti Antichi”, ospitata fino al 17 novembre nella prestigiosa sede del Palazzo della Ragione di Padova: è visitabile da Martedì a Domenica dalle 9h00 alle 19h00 (chiusura: Lunedì). Biglietti: € 8,00 Intero – 6,00 Ridotto Speciale (visitatori della mostra in questione e della mostra “De Nittis” di Palazzo Zabarella fino al 26 maggio) – 5,00 Ridotto (gruppi da minimo 10 a massimo 30 persone, ragazzi da 6 a 17 anni, studenti singoli entro i 26 anni con Libretto o Tessera, insegnanti, persone oltre i 65 anni, Circoli di Volontariato) – 2,00 Scolaresche – Gratuito (bambini fino a 6 anni, disabili con accompagnatore). Le Prenotazioni sono facoltative, ma vivamente consigliate per i Gruppi e le Scolaresche in particolare nei giorni prefestivi e festivi: Costo della Prenotazione a persona € 1,00 Gruppi – 0,50 Scolaresche. Info e Prenotazioni Tel. 049-20.100.10. I Musei Civici agli Eremitani di Padova presentano “Ugo Valeri. Volto ribelle della Belle Epoque”: l’esposizione è visitabile dal 20 aprile al 15 luglio, da Martedì a Domenica dalle 9h00 alle 19h00; Biglietti (Cappella degli Scrovegni + Musei Civici + Mostra) € 13,00 intero – 8,00 ridotto. Info e Prenotazioni Te. 049.820.45.51. 32 Massaro Simone Papa Francesco Habemus papam! L`annuncio oltremodo commosso del cardinale Tauran non ci faceva certo immaginare il presentarsi semplice e «umano» del nuovo papa Mario Giorgio Bergoglio: Buona sera! Così ha salutato il mondo dal balcone di S. Pietro papa Francesco. Niente di aulico, di affettato, che tenesse le distanze. La finestra più scrutata del mondo mostra un puntino bianco dalla piazza che improvvisamente diventa silente per accogliere la richiesta di benedizione del papa. Preti e sposi novelli, nozze d'argento e d’oro, anniversari che si vogliono vantare trovano da sempre nella benedizione del papa una notevole sponda. Macché! il primo momento della sua elezione presenta un papa non benedicente, che inchinato di fronte al «popolo» chiede la benedizione, spogliato della stola papale appoggiata momentaneamente sul braccio del cerimoniere. Gia` il fatto della stola mi ha colpito positivamente: papa Francesco non si presenta tanto come papa di una grande chiesa - lo è senza dubbio quanto come fratello tra fratelli con i quali chiede di camminare insieme: adesso cominciamo questo cammino: vescovo e popolo. Alcuni articoli dell'Osservatore Romano dei giorni successivi: Una chiesa povera per i poveri, dice subito la visione di comunità cristiana che porta dentro Papa Francesco. Ai rappresentanti dei media internazionale che hanno seguito il periodo della sede vacante, ricevuti in udienza, al momento della benedizione premette una osservazione naturale: “alcuni non appartengono alla chiesa cattolica, altri non sono credenti, percio` imparto di cuore questa benedizione in silenzio, rispettando la coscienza di ciascuno, ma sapendo che ciascuno è figlio di Dio: Dio vi benedica” Al primo angelus, domenica 17 marzo ricorda, convinto, che Dio 1 non si stanca mai di perdonare. Il volto di Dio e' quello di un padre misericordioso, che ha sempre pazienza. ... Un po' di misericordia cambia il mondo, cambia molto, rende il mondo meno freddo e piu giusto. Qual è la sua visione del potere del vescovo di Roma? Papa Francesco approfitta della festa di S.Giuseppe per accostare le due missioni: custodire ed accogliere. Ricorda che l'odio, l'invidia e la superbia sporcano la vita. E spiega: Custodire vuol dire vigilare sui sentimenti, sul cuore, perché è da lì che escono le intenzioni buone e cattive. E aggiunge l'invito a non aver timore della bonta' e neanche della tenerezza. Il vero potere - afferma all'inizio del ministero petrino - è servire! Il papa deve servire tutti, specie i piu poveri, i piu deboli, i piu piccoli. E allora vuole che alla messa iniziale, accanto ai potenti, trovino il loro posto anche i poveri: tra coloro che ha espressamente invitato, il cartonero Sergio Sanchez, in tuta blu e verde il quale ricorda che da lui - vescovo – “ ...abbiamo imparato a lottare per il nostro modo di vita per migliorarlo e perche venisse riconosciuta la nostra dignita' ..” E' l'idea evangelica della rivoluzione: non fronti opposti, non barricate, non nemici su cui sparare, ma semplicemente riconoscere ad ogni persona il suo spazio, la sua dignita', il suo riconoscimento. Gli abbracci di papa Francesco: la sua parola e' sempre accompagnata da quei gesti diretti di affetto che lo stanno rendendo sempre piu familiare al mondo. Gesti che tolgono l'imbarazzo ponendo fine a decenni di distanza e di incomprensioni: la sorpresa scongelante 2 Padova. Un doppio appuntamento riguarda Monselice: la “Rocca in Fiore 2012” dal 17 al 19 maggio (Info Tel. 0429-78.30.26), la “Notte medievale ”tra il 25 e il 26 maggio. Dal 17 al 19 maggio e dal 25 al 26 maggio si consiglia di andare a Montagnana: c’è la Festa del Prosciutto Veneto Berico Euganeo. SPORT Domenica 14 aprile con partenza da Villa di Teolo e arrivo alla stessa località si svolge la 29a edizione della “Traversata dei Colli Euganei”, marcia di 42 km o di 21. Con un dislivello totale di 2.000 metri, organizzata dall’Associazione Giovane Montagna e da Spiritotrail (Info Tel./Fax 049-872.28.68 dal lunedì al mercoledì dalle 18.00 alle 19.30 o Sig. Pasquati Sergio 049-689.81.18 o Mail: [email protected]). Se qualcuno è interessato a parteciparvi, si avvisa che le Iscrizioni sono già chiuse. Domenica 21 aprile si svolge la 14a edizione della Maratona di Sant’Antonio con partenza da Campodarsego sia per i 42 Km. sia per i 21 km. (mezza maratona). Inoltre vi sono le Stracittadine non competitive di Km. 12,5,2,1 aperte a tutti (Info As s i n d u s t r i a P a d o v a Te l . 0 4 9 - 8 2 2 . 7 1 . 1 4 o s i t o i n t e r n et www.maratonasantantonio.com). Dal 30 aprile al 5 maggio si svolge il 22° Torneo Internazionale di Calcio Giovanile “Città di Abano Terme” (Info Tel. 049-866.66.09 o www.abanofootballtrophy.com). MOSTRE D’ARTE Presso il Palazzo del Monte di Pietà a Padova (Piazza della Cattedrale, 14) sarà esposta fino al 19 maggio l’interessantissima mostra dedicata a “Pietro Bembo e l’invenzione del Rinascimento”: è visitabile dal Martedì alla Domenica (Chiusura tutti i Lunedì non festivi) dalle 9h00 alle 19h00 (Sabato e Festivi 9h00-20h00 – Aperture Straordinarie con orario 9h00-20h00: Lunedì dell’Angelo, 25 aprile e 1° maggio). Biglietti: € 8,00 intero – 6,00 ridotto (oltre 65 anni, universitari, insegnanti, categorie convenzionate, gruppi) – 3,00 ragazzi 6-18 anni – Gratuito Bambini fino ai 5 anni e Portatori di Handicap con accompagnatore. Visite Guidate per Singoli ogni Sabato e Domenica alle 11h00 e alle 16h00: € 5,00 + Biglietto. Audioguide per i Singoli comprese nel Biglietto. Info e Prenotazioni Te. 04987.79.005 (Lunedì-Venerdì 9h30-18h30 – Sabato 9h30-13h00) oppure Mail: [email protected]. La Fondazione Palazzo Zabarella di Padova presenta la mostra “De Nittis”, visitabile fino al 26 maggio dal Martedì alla Domenica dalle 9h30 alle 19h00 (Chiusura tutti i Lunedì non festivi, eccetto Lunedì 1° e 29 aprile). Biglietti: € 12,00 intero – 9,00 ridotto (oltre 65 anni, insegnanti, soci FAI e Touring, gruppi) – 6,00 ridotto speciale (ragazzi 6-18 anni, Studenti fino a 25 anni) – Gratuito Bambini fino a 5 anni. Per i Gruppi (massimo 25 persone) è obbligatoria la Prenotazione: Biglietto € 9,00 + € 1,00 Prevendita. Audioguide: € 5,00 per i Singoli, Gratuite per i Gruppi 31 FIERE La Fiera di Padova organizza la Fiera Campionaria (11-19 maggio). La Fiera di Vicenza presenta Mondomotori (6-7 aprile). La Fiera di Verona propone Vinitaly – Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati (7-10 aprile), Veronafil - Manifestazione filatelica, numismatica e cartofila (10-12 maggio), Pasta Trend – Salone della Pasta (25-28 maggio). LETTERATURA & SCIENZA La 7a Edizione del Premio Letterario Galileo 2013 entra nel vivo. La Giuria Scientifica, presieduta quest’anno dal fisico e divulgatore scientifico Dott. Paco Lanciano, ha scelto la cinquina finale di opere di divulgazione scientifica, pubblicate in Italia negli ultimi due anni. Si tratta delle seguenti opere: “Il telescopio di Galileo” (Autori: Massimo Bucciantini, Michele Camerota, Franco Giudice; Ed. Einaudi, 2012); “ Il DNA incontra Facebook – Viaggio nel supermarket della Genetica” (Autore: Sergio Pistoi; Ed. Marsilio, 2012); “Neutrino” (Autore: Frank Close; Ed. R. Cortina, 2012); “Il cucchiaino scomparso e altre storie della tavola periodica degli elementi” (Autore: Sam Kean; Ed. Adelphi, 2012); “La mente che scodinzola” (Autore: Giorgio Vallortigara; Ed. Mondadori, 2012). Presso il Centro Culturale Altinate/San Gaetano, gli Autori dei Testi incontrano gli studenti delle scuole la mattina e il pubblico la sera, nei seguenti giorni: Frank Close (9 aprile ore 21.00 – 10 aprile ore 10.30), Giorgio Vallortigara (16 aprile ore 21.00 – 17 aprile ore 9.30), Sergio Pistoi (24 aprile ore 11.30 e ore 21.00), Massimo Bucciantini - Michele Camerota - Franco Giudice (29 aprile ore 11.30 e ore 21.00), Sam Kean (7 maggio, ore 11.30 e ore 21.00). Infine una giuria formata da studenti di 110 istituti superiori di altrettante province italiane determinerà l’opera vincitrice: la cerimonia pubblica di Premiazione si svolgerà il 9 maggio. Informazioni presso l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova (Palazzo Zuckermann – Corso Garibaldi 29 – Tel. 049-820.56.26 – Tel. per le Scuole 049820.45.17 oppure 049-820.45.26 – Mail: [email protected]). del bacio alla presidente dell'Argentina. Con le altre confessioni religiose: amicizia e rispetto. Ancora una sorpresa lieta quando accoglie in udienza i rappresentanti delle chiese, delle comunita' ecclesiali e di altre religioni: il patriarca ecumenico di Costantinopoli, il metropolita di Mosca, il rappresentante del congresso ebraico latino americano. L'incontro con Benedetto a Castelgandolfo: Siamo fratelli. Un’espressione semplice, vicina, familiare, che sgombra in un attimo tutto un campo di falsi problemi, di etichette, di convenienze ... Al Corpo diplomatico spiega che il vescovo di Roma e' chiamato “pontefice”, cioe' colui che costruisce ponti con Dio e tra gli uomini. E ringrazia la diplomazia per il lavoro che svolge assieme alla Segreteria di Stato per costruire pace, per edificare ponti di amicizia e fraterita'. Ecco alcuni momenti dell’inizio del pontificato di Papa Francesco: se questo è il mattino, la promessa è di grande fecondità: Troverà una comunità credente disposta , pronta a seguirlo? FOLKLORE Da Venerdì 18 a Domenica 20 aprile si svolge il tradizionale appuntamento con “Este in Fiore – Giardini da Vivere”, 12a edizione della Rassegna del Vivaismo Nazionale e del Florovivaismo Veneto. C’è un ricchissimo calendario di eventi e mostre presso l’ex Chiesa di San Rocco, l’ex Pescheria Vecchia, il Palazzo Municipale e i Giardini del Castello (Info Tel. 0429-61.75.39 – www.esteinfiore.it). Dal 28 aprile al 1° maggio si tiene “Europa in Prato” (Padova, Prato della Valle), mercato internazionale di prodotti artigianali ed etnici e di specialità enogastronomiche, con espositori provenienti da vari Paesi Europei e da molte Regioni Italiane. Il 5 maggio c’è la doppia possibilità di visitare la “Festa dei Fiori” a Montegrotto Terme e di partecipare al “Girotondo più grande al mondo” in Prato della Valle a 30 Don Odilio Longhin 3 La CARITAS Parrocchia di Giarre La CARITAS parrocchiale di Giarre è nata alla fine del 2009 su iniziativa di un gruppo di volontari della Comunità con i seguenti scopi: 1. Scopo pedagogico-educativo cioè dare un esempio di stile di chiesa volto far crescere una cultura dell’accoglienza e della giustizia superando l’indifferenza oggi molto diffusa nella nostra società secondo le seguenti modalità: A. Educare alla cultura del dono gratuito per arrivare ad uno stile di condivisione B. Imparare ad ascoltare le persone, specie anziani che oggi nella società sembrano contare poco ma che agli occhi di Dio contano molto: oggi, nella nostra società, c’è poco tempo per ascoltare i problemi degli altri, essere presenti con un sorriso autentico C. Educare alla giustizia e al rispetto dell’ambiente e delle cose che ci circondano: rispettare l’ambiente è un atto di giustizia e di rispetto delle altre Persone che vivono in questo mondo; far crescere la consapevolezza che le tasse vanno pagate perché se non le pago è come rubare è un altro modo di rispettare le Persone che vivono nella nostra Società 2. Scopo pratico (far crescere uno spirito di servizio) cioè mettere a disposizione del proprio tempo per le Persone in difficoltà: intervenire in silenzio nelle situazioni di necessità anche economiche di persone della nostra Comunità (lo spirito di servizio degli operatori CARITAS è quello di essere amministratori di beni che appartengono a Dio): con le azioni concrete si vuole combattere la frequente indifferenza presente nella nostra società Quello che la CARITAS non deve essere Un organismo parrocchiale che fa l’elemosina e si mette in mostra nelle sue attività/iniziative (che fa rumore) Percorso formativo All’inizio le persone che hanno aderito al gruppo CARITAS hanno 4 ber Orchestra – Ohio - Stati Uniti (12 giugno, Padova: Auditorium del Centro Culturale Altinate/San Gaetano). Infine il Concerto Conclusivo del Meeting, dedicato alla Pia Opera Croce Verde di Padova nel Centenario della Fondazione, ad opera della Claremont Young Musicians Orchestra – California – Stati Uniti (27 giugno, Padova: Teatro Verdi) sarà su Invito da ritirare dal 14 giugno (Info Tel./ Fax 049-63.07.86 o www.orchestragiovaniledelveneto.it o Mail: [email protected]). Vari sono i Grandi Eventi Musicali presso il Gran Teatro Geox (Corso Australia 55, ex Foro Boario, Padova - Info Tel. 049-807.86.85 o www.granteatrogeox.com Biglietteria Teatro: Tel. 049-099.46.14 - Prevendite: Coin Ticketstore 3° Piano, Via Altinate 16, Padova – Tel. 049-836.40.84 – Filiali della Cassa di Risparmio del Veneto di Maserà, Salboro, Selvazzano, Este): Francesco De Gregori (13 aprile), Arisa (24 aprile), Malika Ayane (26 aprile), Cristiano De André (27 aprile), Marco Mengoni (24 maggio), Joe Satriani (1 giugno), Toto (22 giugno). Altri Concerti da segnalare sono quelli dei Modà (10-11 maggio, ore 21.30, Padova: PalaFabris, Via S. Marco 53) e di Bruce Springsteen & The E Street band (31 maggio, ore 20.30, Padova: Stadio Euganeo Domenica 30 giugno alle ore 20.30, presso l’A.GI.MUS. di Padova (Palazzo Zacco-Armeni = Circolo Unificato dell’Esercito in Prato della Valle 82), si svolge il Concerto dei Vincitori dell’11° Concorso Internazionale di Esecuzione Musicale “Premio Città di Padova”: Info e Prenotazione Tel. 340-425..48.70 o Mail: [email protected]. TEATRO/CABARET/MUSICAL Volge al termine la Stagione di Prosa 2012-2013 del Teatro Verdi di Padova (Info Teatro Tel. 049-87.77.02.13 o 049-877.70.11 o Mail: [email protected]): “Art” di Y. Reza (9-10-11-12-13 aprile ore 20.45 + 11 e 14 aprile ore 16.00); “La torre d’avorio” di R. Harwood (23-24-25-26-27 aprile ore 20.45 + 28 aprile ore 16.00). Presso il Gran Teatro Geox di Padova (Corso Australia 55, ex Foro Boario, Padova - Info Tel. 049-807.86.85 o www.granteatrogeox.com Biglietteria Teatro: Tel. 049-099.46.14 - Prevendite: Coin Ticketstore 3° Piano, Via Altinate 16, Padova – Tel. 049-836.40.84 – Filiali della Cassa di Risparmio del Veneto di Maserà, Salboro, Selvazzano, Este) si segnalano i seguenti spettacoli: Marco Paolini (12 aprile), Biancaneve – Il Musical (14 aprile), Gigi Proietti (19-20-21 aprile), Colorado Tour (17 maggio). DANZA Ancora al Gran Teatro Geox (Corso Australia 55, ex Foro Boario, Padova - Info Tel. 049-807.86.85 o www.granteatrogeox.com Biglietteria Teatro: Tel. 049099.46.14 - Prevendite: Coin Ticketstore 3° Piano, Via Altinate 16, Padova – Tel. 049-836.40.84 – Filiali della Cassa di Risparmio del Veneto di Maserà, Salboro, Selvazzano, Este) vi segnaliamo lo spettacolo “Los Hermanos Macana in Tango” (11 maggio). 29 VADEMECUM CULTURALE Aprile-Giugno SAGRA DI GIARRE La Sagra si terrà nei giorni 7-8-9 + 14-15-16-17 Giugno. MUSICA Sta per terminare la 47a Stagione Concertistica 2012/2013 dell’Orchestra di Padova e del Veneto presso l’Auditorium “C. Pollini” (Via Carlo Cassan 17, Padova), con inizio dei concerti alle ore 20.45 (Info presso la sede di Via Marsilio da Padova 19 – Telefoni 049-65.68.48 o 049-65.66.26 – Mail: [email protected]); oltre ai concerti serali si propongono gli appuntamenti con le “Prove Generali dell’Orchestra”, alle ore 10.30, che permettono agli spettatori di entrare dietro le quinte, seguendo il paziente lavoro di perfezionamento e di affinamento della tecnica e dell’espressione musicale. Ecco il programma: P. Goodwin direttore e M. Beekman tenore, con musiche di Purcell, Britten, Rameau e Poulenc (11 aprile); Orchestra “I Pomeriggi Musicali di Milano” con G. Bellincampi direttore e R. Cominati pianoforte, con musiche di Grieg e Rachmaninov (19 aprile - No Prove Generali); R. Goebel direttore e L. Lucchetta clarinetto, con musiche di Eybler, Wranitzky e Beethoven (3 maggio). Ha già preso il via a fine Marzo il 23° International Music Meeting, organizzato dall’Orchestra Giovanile del Veneto e dall’Accademia Internazionale della Cultura e delle Arti: la manifestazione, posta sotto l’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica, propone una serie di concerti con artisti provenienti da varie Regioni d’Italia e da molti Paesi del Mondo. Tutti i Concerti sono ad Ingresso Gratuito ed iniziano alle ore 21.00 (se non diversamente indicato nel Programma). Questi sono i prossimi concerti: Dublin Youth Concert Orchestra – Irlanda (6 aprile, Campodarsego: Teatro Alta Forum); Camerata Scholarum - Kielce, Polonia (9 aprile, Caselle di Selvazzano: Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice + 10 aprile, Padova, Palazzo Zacco in Prato della Valle: Circolo Unificato dell’Esercito); BlueScope Steel Youth Orchestra - Wollongong - New South Wales – Australia (20 aprile, Torreglia: Chiesa Sacro Cuore di Gesù); Jugendblasorchester – Friburgo – Germania (3 maggio Valdobbiadene: Sala Convegni C. Piva + 4 maggio, Borgoricco: Teatro Aldo Rossi); Orchestra giovanile del Veneto in "Sesta in Re" - musiche al ritmo di samba, rumba e cha cha cha (5 maggio, ore 18.00, Padova: Auditorium del Centro Culturale Altinate/San Gaetano + 18 maggio, Borgoricco: Teatro Aldo Rossi); Passo a Due (Eleonora Volpato arpa e Nicolò Vaiente marimba) – musiche brasiliane, spagnole e … (12 maggio, ore 16.00, Padova, Palazzo Zacco in Prato della Valle: Circolo Unificato dell’Esercito); Concerto di gala della Texas A & M University Wind Symphony – Texas - Stati Uniti (15 maggio, Campodarsego: Teatro Alta Forum); Freiburger Kantatenchor e Camerata Academica Freiburg – Friburgo – Germania, con musiche di Bach e Vivaldi (21 maggio, Padova, Camin: Chiesa di San Salvatore); Hilliard Davidson High School Cham28 partecipato ad alcuni incontri di formazione vicariale insieme ad altri gruppi CARITAS di parrocchie del vicariato per comprendere cosa è la CARITAS oggi (gli incontri erano tenuti dai Responsabili CARITAS della Diocesi di Padova). Successivamente, è stato portato all’attenzione del gruppo in formazione presso la nostra Parrocchia una testimonianza di una persona che coordina la CARITAS di un vicariato vicino che ci ha spiegato, dal punto di vista pratico, quali sono i segni principali dell’accoglienza e lo stile della testimonianza di una persona che vuole aderire alla CARITAS Partecipanti al gruppo Caritas Possono partecipare tutte le persone (frequentanti la parrocchia e non frequentanti, credenti o non credenti) che vogliono offrire del tempo per gli altri secondo lo stile della Carità Attività in corso - Aiuto economico alle famiglie della nostra Comunità in difficoltà - Distribuzione di generi alimentari - Raccolta e Distribuzione di vestiario - Vendita di piante/fiori o dolci: il ricavato è stato devoluto per situazioni di difficoltà - Partecipazione con gazebo alla sagra paesana per sensibilizzare la comunità allo stile CARITAS Invito per tutti Tutte le persone della Comunità di Giarre sono invitate a partecipare a queste iniziative secondo lo slogan: dare 1 ora al mese per gli altri Contatti per partecipare alle iniziative CARITAS: Sonia: e-mail: [email protected] o lasciare il nominativo al Parroco don Odilio Masiero Stefano 5 LA C O R S A La corsa di un treno, “accelerato” (come si diceva una volta) o rapido, poco importa. La corsa di un treno che passa davanti alle stazioni e non si ferma mai. Io sono su quel treno e guardo fuori attraverso i finestrini. Tutti i finestrini sono chiusi. Vedo il cartello di una stazione. Il treno corre senza fermarsi, senza rallentare. Mi giro, l’edificio della stazione è già piccolo e sta per scomparire. Guardo di nuovo avanti e incontro il cartello di un’altra stazione. E’ il TEMPO che mi porta avanti. Mi porta dove non voglio. Verrà il momento in cui il treno si fermerà…o continuerà a correre e di fronte a me ORIZZONTI NUOVI e TERRE NUOVE. E’ così. Non mi piace, non lo accetto. Ma se non lo accetto, cosa faccio? Vorrei fuggire…ma dove? Certo, potrei fuggire…ma fuggire sarebbe peggio che restare. Mi adatto, vivacchio, mi guardo indietro, penso a chi sta peggio, molto peggio di me, mi vergogno, non mi capisco… Ho paura. C’è un tempo strano. E’ iniziata la primavera, ma il cielo è coperto, fa freddo, scende una pioggia gelida spinta da un forte vento. I primi fiori sono sbocciati, il freddo li farà morire, ma quando esploderà una giornata di sole risorgeranno splendidi e in numero sterminato. Un tempo strano? Non credo. Sentivo i vecchi contadini ricordare che in certi anni il freddo arrivava fino a giugno. Il Santo Natale ci sembra appena trascorso e già è iniziata la Settimana Santa… Nella mia mente una foresta di pensieri aggrovigliati. L’età avanza e il Potere, la Ricchezza, il Piacere appaiono meno attraenti. Non sono più uno spettatore (mi illudevo di esserlo) ma ora sono finito dentro l’arena. Sono diventato uno dei tanti che lotta invano contro il Tempo e la Decadenza. Il Tempo, sempre il Tempo! Crudele, disumano o, meglio, non umano. 6 11a Sala – Gli anni della Porpora (1539-‘47) Nel 1526 il Papa Clemente VII de’ Medici (Papato 1523-‘34) promuove la Lega di Cognac, cui aderiscono il re di Francia Francesco I, Venezia, Genova, Firenze e Milano, contro l’Imperatore e re di Spagna Carlo V per strappargli il Regno di Napoli. Ma il re di Francia disattende i patti con gli alleati che sono facilmente battuti da Carlo V, il quale punta su Roma. Qui si serve di un esercito formato da 12.000 lanzichenecchi, mercenari germanici, per lo più luterani, spinti nella loro azione anche dal loro odio verso il potere cattolico e corrotto del Papa: nel 1527 essi saccheggiano la città per 10 mesi, è il famoso Sacco di Roma. In seguito a tale avvenimento molti artisti lasciano la città ed emigrano in altri Stati nel Nord Italia: ecco la presenza di Michele Sanmicheli a Verona e a Padova, di Jacopo Sansovino a Venezia, di Giulio Romano a Mantova. L’arrivo nel Veneto di artisti formatisi a Roma è un fatto gravido di conseguenze per gli sviluppi dell’arte veneta: si vedano i due modelli in terracotta, raffiguranti San Marco guarisce gli infermi e libera l’indemoniato e Il Martirio di San Marco (1536), eseguiti da Sansovino per la decorazione del trono ducale nel coro maggiore della Basilica di San Marco a Venezia. A Roma Bembo passa gli ultimi mesi di vita nel lussuoso appartamento nei pressi del Pantheon, donatogli dall’amico Giovanni Della Casa: qui muore il 18 gennaio 1547, venendo seppellito in Santa Maria Sopra Minerva fra le tombe dei Papi Leone X e Clemente VII. Gli amici ed esecutori testamentari fanno erigere in sua memoria un Monumento Funerario al Santo di Padova, affidando l’esecuzione del Ritratto marmoreo a Danese Cattaneo. Si termina la visita con l’esposizione di un’opera che si sarebbe dovuta vedere per prima: è il primo libro pubblicato a stampa da Bembo, s’intitola Sogno e narra di un suo sogno in cui gli appare una figura femminile, forse la Filosofia, esortandolo alla Virtù da raggiungere attraverso le Lettere. Si vuole quindi concludere dicendo che tutta l’attività di Bembo è legata ad un Sogno, ad un idea, ad una volontà che lui ha da giovane e che persegue contro la volontà del padre Bernardo: l’opera segna quindi l’inizio della sua storia e del suo Mito. Massaro Simone 27 la collezione bembiana: la Mensa Isiaca (cosiddetta perché ritenuta una mensa d’altare dedicata al culto di Iside) acquistata da Bembo a Roma quando è Segretario di Leone X (essa verrà acquistata dai Savoia che vi costituiranno attorno il Museo Egizio di Torino), la Tabula Bembina unico esemplare bronzeo romano antico con leggi incise, un fac-simile dell’Escritorio o mobile che l’intellettuale pone nel suo studio per conservarvi le Monete Antiche che per lui sono “segni ed immagini dell’antica memoria”. 9a Sala – Gli anni della Porpora (1539-‘47) Nel marzo 1539 Bembo è eletto Cardinale da Paolo III Farnese (Papato 1534-’49): il Papa mira a rinnovare profondamente il Sacro Collegio attraverso la nomina di figure di riconosciuta autorevolezza culturale e di grande prestigio, al fine di costruire un ponte col mondo protestante (che poi crollerà col Concilio di Trento, convocato proprio da Paolo III). Nonostante tre figli (Lucilio morto prematuro, Torquato e Elena, avuti da Morosina Della Torre sua compagna di vita per quasi vent’anni, morta nella casa di Padova nel 1535) e varie amanti, Pietro ottiene quello che a lungo ha sperato: ed ecco il Ritratto del Cardinale Pietro Bembo (1539’40) di Tiziano, dove il letterato-cardinale offre un’immagine vera di sé stesso, priva di qual si voglia virtuosismo pittorico, dove tutto è giocato sulla torsione della testa e della mano aperta in un gesto oratorio, quasi che egli stia parlando con un interlocutore, subito dopo aver declamato qualcosa. Si noti come il pittore cadorino riesca a rendere la forza interiore dello studioso, dell’intellettuale, del letterato, attraverso la bocca serrata e gli occhi: il Bembo sembra Apollo che dà i responsi nella sua casa-tempio di Padova (vedi la 7a Sala). 10a Sala – Gli anni della Porpora (1539-‘47) Bembo prende sul serio la carica di Cardinale, officiando la sua prima messa la notte di Natale del 1543 nella Diocesi di Gubbio. Durante il Cardinalato egli si avvicina ai circoli culturali romani degli Spirituali, in particolare quello di Vittoria Colonna (cui partecipa anche Michelangelo), cioè quei circoli che, pur restando all’interno dell’ortodossia, hanno un’idea di una profonda revisione della Chiesa. Qui si espongono due opere che aiutano a meditare, a scoprire la propria fede e la vera spiritualità, senza fronzoli, essenziale: si tratta del disegno in gessetto nero raffigurante il Cristo in croce (1540 circa) di Michelangelo e del magnifico dipinto col Cristo portacroce (1535-’40) di Sebastiano Del Piombo (eseguito su lavagna o pietra ardesia). 26 La Settimana Santa. L’angoscia mi agita. Non posso restare indifferente. Le domande mi aggrediscono. Qualche anno fa, una domenica mattina, durante la celebrazione della Santa Messa, di fianco a me, in piedi (ero in piedi anch’io), c’era un omone che guardava sbuffando l’orologio. Mi chiesi e mi chiedo: “Ma che cosa è venuto a fare a messa?”. Non giudico. Cercava altrove le risposte alle sue domande, ma le domande non poteva e, oggi più di allora, non le può evitare. Sempre le stesse cose! Sempre le stesse cose! Ma di fronte al Santo Natale e di fronte alla Santa Pasqua, l’UOMO come può restare indifferente? Un Cristiano, un Cattolico come me, benché tormentato, benché peccatore, benché affascinato dalla soluzione più facile: “lascio che la mia barca segua la corrente del Tempo” , ha il DOVERE di interrogarsi su…su… Devo, devo, ma mi costa fatica, mi sento imbarazzato, non sono degno, ma devo riflettere, approfondire sull’Incredibile, sul Miracoloso, sul Folle, sullo Sconvolgente…non trovo più parole. LA NOSTRA FEDE: “Gesù Cristo, il Figlio di Dio, si è fatto Carne, è nato da Maria Vergine, fu messo in Croce, è Risorto il terzo giorno per la nostra Salvezza (ho riassunto male: chiedo perdono). Ma come posso… Tanti liquidano subito e tagliano corto: “Non ci credo, ho altro da pensare…”. Magari fosse così semplice! Se è vero che con la Ragione non si arriverà mai alla Fede è anche vero che Einstein aveva detto: “TUTTO E’ MIRACOLO”. E’ solo che si siamo abituati al MIRACOLO. Qual è la causa prima che fa sviluppare un seme e farlo diventare fiore? E solo un esempio. Vorremmo solo miracoli, nuovi miracoli! Vorrei leggere un libro intitolato: “Ordine Implicito” del fisico David Bohm dove l’ Autore si chiede cosa c’è oltre l’atomo e le particelle più piccole, dove NON esiste più la Legge di Causa ed Effetto. Niente! Einstein è morto e a cosa gli è servito il Suo Genio? Cosa ci riserverà il Futuro? Uno scienziato giapponese all’avanguardia afferma che l’Umanità attuale appartiene alla Civiltà 0 (zero) cioè che abbiamo appena superato lo Stato Primitivo. Sarà… L’Uomo legge, l’Uomo cerca, l’Uomo aumenta la sua conoscenza… ma raggiungerà lo stato esistenziale che chiama FELICITA’? 7 Dicono che la vita dell’Uomo potrà durare per tempi oggi inimmaginabili, dicono che forse potrà raggiungere l’IMMORTALITA’ (quale ardire!). Ma tutto ciò riguarderà solo un ‘ elite…e tutti gli altri? Dal passato fino ad oggi, miriadi di persone che avranno conosciuto solo la Sofferenza e l’Innominabile? Dov’è la Giustizia? Solo Gesù Cristo va alla ricerca della Pecorella Smarrita, solo Lui pensa ad ognuno di noi, a me, a te, solo Lui mi ama, solo Lui ti ama. E’ incominciata la Settimana Santa. Io “uomo comune” sono uno che vuole solo colloquiare. Balbetto, non sono lucido: non importa. Devo percorrere la strada stretta; dal profondo del mio egoismo devo risalire verso l’Amore e la Tenerezza. E’ l’invito di Papa Francesco. Non mi interessano dietrologie e speculazioni senza fine di “esperti”. La Chiesa è fatta di uomini con tutte le loro miserie, le loro fragilità, i loro errori, la loro sofferenza e la loro capacità di riscattarsi. Devo pensare alla Santa Pasqua; fallo anche tu. Non banalizziamo, non distraiamoci. Tragicamente non serve a niente: le domanda restano, gli anni passano. Cerchiamo di volerci bene. Lo so che non è facile. Vogliamo bene ai bambini, perché la sofferenza dei bambini è lo strazio più grande. Prego la Madonna, la mia e la tua dolcissima Madre che guarda con occhi di Madre la mia e la tua miseria. Una preghiera alla Beata Liduina Abano Terme, lì 26 marzo 2013 8 Locorvo Giulio 7a Sala – A Padova, in Casa di Messer Pietro Bembo (1521-‘39) La stagione di splendore termina con la morte improvvisa di Raffaello il 6 aprile 1520 (Bembo compone il celebre Epitaffio in latino per la sua Tomba nel Pantheon: “Qui giace Raffaello, dal quale, mentre era in vita la natura temeva di essere vinta, e adesso che è morto teme di morire”), cui fa seguito quella del Papa Leone X il 1° dicembre 1521. Per Bembo non c’è più nulla da fare a Roma, è stanco, malato, deluso perché a 51 anni ha avuto la sua grande occasione per diventare Cardinale e l’ha perduta. Decide di stabilirsi a Padova (non a Venezia dopo la morte del padre Bernardo nel 1519), ospite di un amico nei pressi dell’Arena: qui si dedica nuovamente agli studi, riprende in mano le sue opere proponendo delle nuove edizioni stampate e decide nel 1527 di acquistare una proprietà dietro la Chiesa degli Eremitani, con un’abitazione sulla strada e vasti orti e giardini che arrivano fino al fiume retrostante (attuale Palazzo Camerini in Via Altinate). Può prenderne effettivamente possesso solamente nell’autunno 1532, la ristruttura e cura la realizzazione di un grande giardino con spalliere di limoni e di cedri e un orto botanico ispirandosi ai modelli antichi. Il prestigio culturale di Bembo e la sua raccolta di oggetti d’arte e di studio rendono la Casa un luogo fra i più celebrati d’Italia: tutti vi accorrono come a “un pubblico e mondissimo tempio consacrato a Minerva, la sua famiglia puri e altissimi sacerdoti, dove tutti entravano ad offrire o per domandare i professori delle scienze, ed egli umile in tanta gloria si sedeva, quasi nuovo Apollo, dando i responsi”. Di fatto essa diviene il primo museo del Rinascimento, il centro dell’Europa. Per capire l’enorme Collezione ospitata nella Casa-Museo ci si deve rifare alla descrizione offerta da un contemporaneo, il veneziano Marcantonio Michiel (Pittori e pitture in diversi luoghi 1521-’43): vi si raccolgono libri e manoscritti rari, quadri, sculture antiche e moderne, monete e iscrizioni, vasi e strumenti scientifici come astrolabi e mappamondi, modelli di macchine antiche; alcuni ereditati dal padre, altri opere di artisti frequentati o anche solo ammirati, altri ancora materiali di studio e reperti che fanno rivivere agli occhi di Bembo i protagonisti della storia antica che egli conosceva così bene attraverso i libri. Ed ecco esposte nella Sala statue, teste-ritratti, monete. Si conclude col San Sebastiano di Andrea Mantegna, un dipinto che il grande maestro padovano non ha mai venduto, tenendolo nella sua bottega di Mantova fino alla morte (si suppone che sia donato a Bembo dalla marchesa Isabella d’Este Gonzaga). 8a Sala – Cose dagli altri mondi Si continuano a vedere oggetti eccezionali dell’Antichità facenti parte del25 esegue per lui nel 1532. Infine si espone Tobiolo e l’Arcangelo Raffaele (1508 circa) del giovane Tiziano che guarda alla monumentalità di Michelangelo: ecco la solidità disegnativa e la grandezza nella raffigurazione dell’Arcangelo Raffaele, oltre alla straordinaria bellezza del paesaggio. La figura di Raffaele è impiegata come guaritore (il nome in ebraico significa “Dio ha guarito”): si suppone che il committente del dipinto sia Bernardo Bembo (non Pietro che nel 1508 è a Urbino), vista la presenza dello stemma familiare, come ex voto di ringraziamento all’Arcangelo per averlo aiutato a guarire da una grave malattia nel 1507. 6a Sala – Roma. Segretario del Papa (1513-’21) Si riprende la Sala 4 tornando a Roma con la celebre Lettera a Leone X (1519) scritta da Raffaello e Baldassarre Castiglione, dove gli autori affermano che “non si può più demolire gli edifici antichi e usare il materiale di riporto per costruire le nuove chiese perché nei confronti degli edifici antichi bisogna avere la stessa pietà che si ha nei confronti dei progenitori”. Con tale Lettera nasce l’Archeologia e la tutela del patrimonio antico, al fine di costruire il nuovo: Raffaello dimostra il suo grande interesse per l’Antico e fa in modo che il Moderno vi si confronti, poiché la nuova architettura è come una lingua che usa i vocaboli derivati dall’architettura antica. A testimonianza di questa nuova visione dell’Antichità è la lettera del 3 aprile 1516 che Bembo scrive all’amico Cardinal Bibbiena: “domani andrò a Tivoli con Baldassarre Castiglione, Raffaello, Navagero e Beazzano a vedere Villa Adriana”. E a ricordo di tale gita Pietro chiede all’amico Raffaello di eseguire il Doppio ritratto di Andrea Navagero e Agostino Beazzano (1516): i due amici sembrano dialogare con lo spettatore, sono vivi, caratterizzati psicologicamente, di modo che il Ritratto renda presenti gli amici assenti, affermando l’idea che la pittura, l’arte, la cultura vincano il tempo e annullino la distanza. La nuova lingua architettonica è rappresentata da due cantieri papali per eccellenza, la Basilica di San Pietro e la Villa Medicea alle pendici di Monte Mario, oggi nota come Villa Madama (Raffaello propone la ricostruzione delle grandi ville dei Romani, con i loro giardini e ippodromi, peschiere e teatri, anticipando le Ville Venete): è una nuova lingua fondata sui canoni di quelli che Raffaello chiama per primo gli “ordini architettonici”, tratti dalle forme e dalle leggi dall’Architettura Antica (Vitruvio), ma nella concezione di Raffaello, elaborata da Peruzzi e infine pubblicata da Serlio, è un’invenzione rinascimentale. 24 TERMINI NUOVI PER UNA ECONOMIA “ALTERNATIVA” Vi propongo alcuni modi concreti per vivere in modo “alternativo”, senza lasciarci schiacciare da questo sistema economico. Sono piccoli passi, ma che insieme possono farci fare molta strada…. BILANCI DI GIUSTIZIA L'iniziativa "Bilanci di Giustizia" è stata lanciata nel 1993 al V raduno di Beati i Costruttori di Pace dal titolo "Quando l'economia uccide… bisogna cambiare". La campagna "Bilanci di Giustizia" è rivolta alle famiglie, intese come soggetto micro-economico. Ad oggi le famiglie impegnate sono più di 500. La campagna si proponeva in concreto di creare una rete di "consumatori leggeri" liberi dai condizionamenti del mercato che riducessero i consumi e investissero i soldi risparmiati in azioni di solidarietà concreta (adozioni a distanza, accoglienza e solidarietà con i poveri e gli immigrati, etc.) e nella finanza etica (MAG e Banca Etica). Nel dettaglio, si tratta di una campagna di revisione delle spese e dei consumi allo scopo di ridurli e riorientarli secondo criteri di giustizia e solidarietà. Attraverso la compilazione di bilanci mensili le famiglie indicano i propri consumi e gli obiettivi che si pongono nello "spostare" il consumo da un prodotto considerato dannoso (in termini per esempio di impatto ambientale) ad un prodotto che rispetti la dignità delle persone e dell'ambiente o nel modificare il proprio stile di vita. La scelta di prodotti del commercio equo e solidale, la riduzione dei consumi energetici, l'acquisto di prodotti biologici, l'investimento in informazione alternativa o in iniziative di solidarietà, sono alcuni degli di obiettivi di spostamento dei consumi che le famiglie si prefiggono mensilmente. I bilanci mensili sono poi inviati al coordinamento nazionale che li presenta pubblicamente per sottolineare l'impatto complessivo della campagna e l'ammontare totale dei consumi spostati. Le famiglie che partecipano alla campagna si ritrovano periodicamente per confrontare le proprie esperienze, analizzare e identificare gli obiettivi possibili, incoraggiarsi nell'iniziativa. L’obiettivo principale delle famiglie è modificare secondo giustizia la struttura dei propri consumi e l’utilizzo dei propri risparmi, cioè l’economia quotidiana. Parlare di "giustizia" è impegnativo, perché suppone un orizzonte etico condiviso in buona parte ancora da costruire, ma la sfida è proprio quella di combattere l’invadenza e lo strapotere della "razionalità economica" a partire dal carrello del supermercato e dallo sportello di una banca. Ciò che contraddistingue Bilanci di Giustizia è l’idea che questi obiettivi si possano realizzare efficacemente solo insieme, in modo organizzato, mediante una comunicazione costante e un’azione comune. Lo strumento ideato sia per "automisurare" il proprio impegno che per socializzarlo nel movimento e all’esterno, in funzione politica, è quello del bilancio familiare; lì si rendono visibili e si quantificano i cambiamenti effettuati nelle scelte economiche. I bilanci mensili degli aderenti alla Campagna sono inviati alla segreteria nazionale, che ne cura l'elabo9 razione statistica e redige un rapporto annuale. La segreteria pubblica inoltre una circolare periodica che serve a tenere in collegamento le famiglie impegnate nell'operazione. Un primo obiettivo è il contenimento dei consumi. Le famiglie che hanno inviato i bilanci nel 1999 documentano un consumo mensile individuale medio di £. 1.378.000 a fonte di un pari dato ISTAT di £. 1.766.000. Quindi un risparmio medio mensile individuale di £. 386.000. L'obiettivo principale però è scegliere i consumi tenendo presente anche "la giustizia". Tale atteggiamento è stato documentato nel 1999 con uno spostamento di consumi, da parte delle famiglie partecipanti, per una percentuale del 27,9% sulla totalità dei consumi. Nel contesto dei 6,8 miliardi di consumi rilevati, 1.815 milioni sono stati spostati, trasferendo la spesa da acquisti giudicati dannosi per la salute, per l'ambiente e per i popoli del Sud del mondo a prodotti alternativi, che non danneggiano cicli biologici o che non rappresentano uno sfruttamento ingiusto di persone e di risorse naturali. Le famiglie impegnate nella campagna hanno dimostrato la possibilità di condurre una vita sobria senza compiere sacrifici eccessivi: prova ne sia che la spesa media mensile risulta di 150.000 lire inferiore al dato ISTAT '95 sui consumi degli italiani e che, nella sua composizione, è stato rilevato un minore esborso per generi voluttuari, quali l'abbigliamento e i regali. Comportamenti ormai consolidati sono risultati la raccolta differenziata dei rifiuti e l'acquisto di prodotti delle Botteghe del Mondo, messi in atto dal 60% degli aderenti, insieme alla preferenza per alimenti di stagione e il riuso e scambio di vestiti, abitudini acquisite da quasi il 50%. Di fronte ai meccanismi economici dominanti e al miraggio di rendite elevate, 604 milioni sono stati invece destinati ad investimenti finanziari nelle MAG, in Banca Etica e nelle cooperative sociali. Con una media di 4 milioni di lire a famiglia nel '96, tanto la formazione di capitale sociale di cooperative quanto depositi e prestiti, con possibilità di autoriduzione del tasso d'interesse, sono il primo forse timido segnale di una nascente domanda di finanza etica. Per il sostegno economico ai progetti di cooperazione e sviluppo, così come per le adozioni a distanza, simboli di una globalizzazione della gratuità e di un'equa redistribuzione delle risorse, sono stati destinati dalle famiglie 128 milioni. Interventi strutturali sulla casa, con la posa di pannelli solari o la coibentazione delle pareti, o sull'auto, con l'installazione dell'impianto a gas, hanno comportato una spesa complessiva di alcune decine di milioni; altrettanti ne sono stati impiegati per l'auto-formazione, attraverso la sottoscrizione di abbonamenti a riviste "alternative" e l'appoggio a gruppi ed associazioni pacifiste ed ambientaliste. MERCATO EQUO E SOLIDALE Il commercio equo e solidale, detto anche “fair trade”, è un sistema di distribuzione commerciale inventato per far arrivare nelle nostre case prodotti provenenti da Paesi lontani nel rispetto dei diritti dei lavoratori che li hanno realizzati. Vi è una attività di acquisto diretto presso piccoli produttori nel Terzo Mondo e vendita diretta ai consumatori di prodotti, prevalentemente agro-alimentari e artigianali, 10 a Urbino nel 1507 e il giovane pittore gli fa un Ritratto, purtroppo andato perduto. Si ritrovano nella Roma di Leone X, Bembo come Segretario e Raffaello come regista di tutte le più significative imprese artistiche promosse da Leone X (si vedano le due splendide tavole del pittore di Urbino raffiguranti la Madonna col Bambino, Santa Elisabetta e San Giovannino in un paesaggio (Piccola Sacra Famiglia) e la Cerere 1518-’19 circa): Bembo guarda con ammirazione a tutte le grandi imprese raffaellesche, dalla conclusione della decorazione delle Stanze all’elaborazione dei cartoni per gli arazzi destinati alla Cappella Sistina (qui si espone l’arazzo con la Conversione di San Paolo). Pietro segue attentamente i lavori di decorazione della Stufetta, il privatissimo Bagno all’antica, ispirato agli ambienti termali romani, allestito nei Palazzi Vaticani nell’appartamento del Cardinale Bernardo Dovizi da Bibbiena, il più intimo confidente del Pontefice, nonché suo protettore. All’Arte nuova e unitaria corrisponde la necessità di una Lingua Nuova, Unitaria, “Italiana”: tutti i letterati italiani sentono questo bisogno dall’inizio del ‘500 e Bembo crea una lingua volgare scritta prendendo come modelli prestigiosi i massimi esponenti della letteratura trecentesca toscana, Boccaccio per la prosa e Petrarca per la poesia. Ed ecco la pubblicazione nel 1525 delle Prose della volgar lingua, un trattato che analizza la Lingua Volgare Italiana dal punto di vista grammaticale, stilistico, retorico, storico e critico: essa ne esce codificata con regole sicure e assume, prima fra le lingue moderne, una dignità di lingua letteraria non inferiore a quella delle lingue classiche (latino e greco), superando le barriere regionali (tipiche della “lingua cortigiana”). Quindi in un periodo di crisi politica e militare (l’Italia è divisa in tanti Stati piccoli e grandi e le super potenze europee giocano a spartirseli) l’intellettuale veneziano propone un’idea di unità nazionale attraverso la lingua volgare che superi le divisioni linguistiche regionali e politiche, una lingua “Italiana” (fare gli Italiani prima che ci sia l’Italia), e attraverso l’arte, poiché lui, letterato, riesce ad interagire con gli artisti per creare la nuova arte italiana. 5a Sala – E intanto Tiziano a Venezia… Si propongono in questa sala una serie di Ritratti di Pietro Bembo: Giorgio Vasari, parlando di Tiziano, ci informa che il pittore cadorino ha eseguito un Ritratto dell’intellettuale veneziano intorno al 1513, da riconoscere nel dipinto oggi a Besançon (qui esposto); inoltre si presentano il Ritratto del pittore tedesco Lucas Cranach il Giovane, probabilmente eseguito per un ammiratore d’Oltralpe, e la Medaglia che l’incisore vicentino Valerio Belli 23 pelli di Lucrezia è trovata in un fascio di lettere fra i due amanti. Sarà il padre Bernardo a salvarlo da questa passione pericolosa, facendolo tornare a Venezia, in seguito alla morte del fratello Carlo. Nel 1505-’06 Pietro soggiorna a Mantova: già conosce indirettamente (scambio di lettere) la donna più famosa d’Italia, la marchesa Isabella d’Este (moglie di Francesco II Gonzaga, marchese di Mantova), ma finalmente decide di andare a conoscerla di persona. Ma la corte dove il Bembo trascorre più tempo è quella di Urbino (1506’13): qui regnano Guidobaldo da Montefeltro ed Elisabetta Gonzaga (sorella di Francesco II Gonzaga), i quali, non avendo figli, adottano come erede il nipote (figlio della sorella di Guidobaldo, Giovanna) Francesco Maria Della Rovere, di cui si presenta lo splendido Ritratto Giovanile (1500 circa) eseguito da Giorgione. Francesco Maria subentra alla guida del Ducato di Urbino alla morte del padre adottivo Guidobaldo (1508) e sposa Eleonora Gonzaga (figlia di Isabella d’Este e di Francesco II Gonzaga), della quale si presenta un Ritratto Nuziale, opera del famoso pittore ferrarese Lorenzo Costa. In questa corte, scrive Bembo nel 1507, “si ride, si scherza, si giuoca, si burla, si festeggia, si studia e si compone eziandio alle volte”: il clima urbinate è tratteggiato da Baldassarre Castiglione nel suo Libro del Cortegiano (scritto 1513-’24, pubblicato 1527), che ha fra i protagonisti molte delle personalità della corte, fra cui lo stesso Bembo. Questi, durante il soggiorno urbinate scrive le Rime (1510 – entro marzo 1511) e il Dialogo “De Urbini Ducibus” che pubblicherà solamente nel 1530. Si sa che nel 1510 Isabella d’Este Gonzaga prega Bembo di portare ad Urbino una viola da braccio, eseguita dal famoso liutaio Lorenzo da Pavia, per regalarla alla figlia Eleonora, moglie di Francesco Maria Della Rovere: si veda lo splendido esemplare cinquecentesco esposto, un pezzo unico, già facente parte delle Raccolte del Castello del Catajo a Battaglia. Sala 4 – Roma. Segretario del Papa (1513-’21) Nel marzo del 1513 diviene Papa Giovanni De’ Medici, il figlio di Lorenzo il Magnifico, col nome di Leone X: egli nomina Pietro Bembo suo Segretario. La giovane età del nuovo Pontefice, la sua formazione umanistica, il mito del mecenatismo e del filellenismo del padre, fanno nascere l’idea di una nuova età dell’oro nelle Arti e nelle Lettere. A questo momento irripetibile Bembo assiste da un osservatorio privilegiato: è un’Arte Nuova, Unitaria, Comunicativa, basata sul recupero dell’Antico nel Moderno. Pietro ammira Michelangelo, ma con Raffaello instaura un rapporto intenso e profondo: si sono incontrati per la prima volta 22 con lo scopo di eliminare gli svantaggi per produttori e consumatori che sono imputati all'attuale organizzazione commerciale internazionale. Le radici del commercio equo e solidale affondano infatti in una peculiare visione politica delle relazioni Nord/Sud e della cooperazione internazionale, che cerca di coniugare attività a favore dei processi di liberazione e autonomia presenti nel Sud del mondo (attività tipica della cooperazione internazionale tradizionale) con la critica radicale ai rapporti economici internazionali e col valorizzare la dimensione etica e politica del consumo: “trade, not aid” (=commercio, non aiuti). Questo slogan, che ha accompagnato la nascita del commercio equo e solidale trentacinque anni fa (tra Olanda e Svizzera), risulta tuttora valido e identifica il senso complessivo che esso si propone: contro lo squilibrio Nord/Sud (ma oggi sarebbe meglio dire Centro/Periferia) e lo sfruttamento dei popoli, il fulcro dell'azione solidale deve concentrarsi non tanto nell'aumento di aiuti, quanto nella modifica degli iniqui meccanismi economici e commerciali che mantengono quelle persone in uno stato di sudditanza sociale ed economica… Le linee guida delle organizzazioni di commercio equo e solidale sono: * alla fonte, evitare l'intermediazione di grossisti locali e/ o l'intervento di grosse compagnie d’esportazione; * favorire la formazione di cooperative o altre forme di solidarietà sociale tra i piccoli produttori; * favorire modalità di produzione artigianali per evitare che l'avvio di produzioni su scala industriale possa determinare diminuzioni di qualità o conflitti economici tra i produttori; * garantire una determinazione trasparente del prezzo di vendita; * promuovere l'uso di materie prime locali e il mantenimento in loco dell'intero ciclo produttivo. Le botteghe cercano di creare strutture economiche e canali commerciali che operino a sostegno delle comunità dei produttori del Sud e di una crescita del cosiddetto consumo critico e consapevole al Nord. Ma se questi sono gli intenti e il significato del commercio equo e solidale, come ciò avviene e si realizza? Quali sono le regole di cui è portatore? Pilastro delle organizzazioni del commercio equo e solidale è lo stabilire rapporti commerciali diretti coi produttori, da cui si acquistano le merci direttamente e senza intermediari. In tal modo è possibile definire assieme a loro un prezzo equo, a partire dalle loro richieste e che tenga conto (per risultare più alto e remunerativo) dei prezzi di mercato. Ciò permette anche un altro aspetto, economicamente determinante per i produttori: normalmente il 50% del valore della merce acquistata viene pagato prima dell'acquisto (prefinanziamento). Non meno importanti risultano altri fattori dei rapporti commerciali "equi e solidali": viene definito - soprattutto per le merci alimentari - un prezzo fisso indipendente dalle fluttuazioni dei mercati, oppure si stabilisce un prezzo minimo (è il caso del caffè) al di sotto del quale, anche se crollasse il prezzo internazionale della merce, il "prezzo equo" non può scendere. Oltre a ciò il rapporto coi produttori prevede una progettualità che può riguardare o direttamen11 te le attività economiche (assistenza alla produzione/commercializzazione, microcredito per finanziare nuove attività) o la vita sociale-culturale dei produttori (rafforzamento degli organi collettivi, formazione, visite di scambio). L'obiettivo di questa attività non riguarda però unicamente lo sviluppo economico; ciò che si intende promuovere non è direttamente valutabile in termini di fatturato, poiché riguarda prima di tutto: l'autonomia dei produttori (compreso il fatto che non divengano dipendenti dal sistema del “fair trade”); la diversificazione della produzione; il rispetto della cultura e delle tipologie produttive locali (si acquista solo ciò che viene già prodotto, intervenendo al massimo su design e repertorio dei prodotti). Oltre a ciò il commercio equo e solidale opera attraverso dei criteri (le regole, appunto) internazionalmente condivisi. Sinteticamente essi riguardano: * la tipologia dei produttori: si entra in relazione, tranne eccezioni, con produttori riuniti in strutture collettive (consorzi, cooperative, associazioni) che garantiscano la partecipazione democratica, la gestione sociale delle risorse e dei profitti, un rapporto positivo con la comunità territoriale; * il processo produttivo (impatto sociale): deve avvenire nel rispetto dei diritti dei lavoratori, del divieto del lavoro minorile, delle differenze di GENERE e dei portatori di disagio; (impatto ambientale): rispetto dell'ambiente, priorità all'utilizzo di materie prime locali ed alla produzione biologica; * il prodotto finale: deve rispecchiare la cultura di provenienza (i prodotti alimentari elaborati devono avere almeno il 60% di provenienza "equa e solidale"); priorità ai prodotti sostitutivi di altri già in commercio. Attività collegate al commercio equo e solidale sono il turismo responsabile, il movimento per il rifiuto dei prodotti ottenuti con lavoro minorile e per la richiesta dell’etichettatura sociale (ossia della certificazione che il prodotto è stato ottenuto rispettando condizioni di lavoro umane e civili), la finanza etica. E' importante infine capire che quanto fin qui detto non è più solo un ambito di testimonianza, appannaggio di un gruppo di volenterosi "bravi ragazzi/e". Oggi il commercio equo e solidale costituisce una struttura economica reale, consolidata e radicata nel territorio, che dimostra ogni giorno la sostenibilità di relazioni commerciali Nord/Sud e di modelli aziendali alternativi. Se in Europa esistono oltre tremila punti vendita, in Italia dopo oltre dieci anni si contano circa 250 botteghe del mondo. Il commercio equo e solidale in Italia fattura complessivamente alcune decine di miliardi, ha creato oltre un centinaio di posti di lavoro, mobilita migliaia di volontari, coinvolge centinaia di migliaia di consumatori. Una struttura come il Consorzio CTM Altromercato (la più vecchia e grande realtà di commercio equo in Italia, cui sono associate 90 botteghe) fattura quasi 17 miliardi, e commercializza circa 2.700 prodotti provenienti da 140 produttori di una quarantina di paesi di Asia, Africa, America Latina. BANCA DEL TEMPO La banca del Tempo è un sistema in cui le persone scambiano reciprocamente 12 zionando i costumi della società cortese. Si tratta di un Dialogo amoroso fra tre giovani uomini che impersonano i diversi volti dell’Amore, sollecitati da altrettante giovani donne: la donna acquisisce per la prima volta un ruolo autonomo formulando le proprie idee e l’uomo viene presentato non come eroe ma come un innamorato che parla dei propri turbamenti, delle proprie ansie, delle proprie sfortune amorose. Il tutto ambientato in un giardino presso la Corte della Regina Cornaro ad Asolo (il giardino è un ambiente classico che ricorda il “Decamerone” di Boccaccio). Negli stessi momenti i Ritratti enigmatici di Giorgione (Doppio Ritratto 1502 + Ritratto di Giovane 1503) abbandonano le convenzioni della ritrattistica ufficiale veneziana per esprimere, in misura fino ad allora sconosciuta nella pittura, i sentimenti e le emozioni dei personaggi: spesso i protagonisti si riconoscono nei personaggi del celebre Dialogo scritto da Bembo, simboli di una nuova generazione di patrizi veneziani (Pietro) che si sentono sempre più estranei alle rigide tradizioni dei padri (Bernardo) e aspirano a soddisfare ambizioni e vocazioni lontane dalla vita pubblica e dalla carriera politica. Infine nella Sala si spiega il rapporto speciale che lega i Bembo con la più celebre famiglia di pittori veneziani dell’epoca, i Bellini (Jacopo e i figli Gentile e Giovanni). Nel 1500 un’innamorata di Pietro Bembo, la friulana Maria Savorgnan (conosciuta a Ferrara), gli regala un suo Ritratto di mano di Giovanni Bellini: purtroppo è perduto, ma abbiamo i due sonetti con cui Pietro lo celebra, echeggiando quelli di Petrarca in lode del Ritratto di Laura di mano di Simone Martini. Nel 1506 la marchesa di Mantova Isabella d’Este desidera a tutti i costi un dipinto di Bellini per il suo Studiolo: chiede a Bembo di intercedere per lei e di elaborare un’invenzione per il soggetto del quadro; Pietro le fa sapere che Bellini non è disposto a seguire indicazioni troppo dettagliate e l’affare si risolve in un nulla di fatto. Sala 3 – Poeta nelle Corti di Ferrara, Mantova e Urbino (1502-13) Abbandonata definitivamente ogni prospettiva di carriera politica (dal 1499 al 1501 il padre lo candida a vari concorsi per cariche pubbliche, ma verrà sistematicamente respinto), Pietro si reca a Ferrara (1502-’05), dove già ha soggiornato sullo scorcio del ‘400: è il Mondo delle Corti, un mondo di eleganza, raffinatezza, arte elitaria, il cui simbolo sarà l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto (Ferrara 1516): in tale mondo il letterato veneziano è accolto come un eroe. Nella città estense Pietro vive un’intensa e pericolosa storia d’amore per Lucrezia Borgia, moglie di Alfonso d’Este (figlio di Ercole I duca di Ferrara). A lei egli dedica gli Asolani: nella Dedica ricorda la “Bella treccia simile a oro” e questa ciocca dei biondi ca21 la Cultura e l’Arte diventano sia un divertimento sia un lavoro (Otium et Negotium). Su suggerimento di Poliziano, Pietro, dopo aver ottenuto il permesso da suo padre e una cospicua somma di denaro, si reca con l’amico Angelo Gabriele a Messina per studiare il greco, in quanto lì insegna il più famoso professore di lingua ellenica, Costantino Lascaris. Soggiorna nella città siciliana 2 anni (1492-’94) e al ritorno a Venezia scrive due opere (esposte): Orazione: è un lunghissimo componimento manoscritto in greco indirizzato al Senato della Repubblica Veneta, al fine di convincerlo a farsi carico della situazione dei Greci in Italia. De Aetna: è il suo primo libro stampato, a sue spese (scritto nel 1495 – pubblicato nel 1496 a Venezia dall’editore e amico suo e di suo padre, Aldo Manuzio), dove, in forma di Dialogo col padre, ambientato nell’amata Villa del Noniano (residenza dei Bembo nelle campagne di Santa Maria di Non, frazione di Curtarolo), racconta l’ascesa al vulcano Etna in compagnia dell’amico veneziano Angelo Gabriele. Questo testo è importante anche per altri due motivi editoriali: è l’inizio del libro moderno di piccolo formato e per la prima volta si presentano caratteri speciali, con leggere varianti fra le lettere per ottenere la mobilità della scrittura. Sala 2 – Il Volgare e l’Amore: il tempo degli “Asolani” (1497-1505) Con la pubblicazione delle Opere Complete di Virgilio e di Petrarca nel 1501, Pietro Bembo e l’amico-editore Aldo Manuzio (Bassiano, Latina 1449 – Venezia 1515) concepiscono una nuova idea di Libro, il “classico tascabile”. E’ di piccolo formato perché pubblica solamente il testo degli autori, senza note e commenti, esce dalle aule universitarie per entrare nella vita di tutti i giorni: è possibile portarlo sempre con sé e leggerlo nei momenti liberi. Consente un dialogo intimo e personale con l’autore: la lettura diviene lettura interiore, come si ricava dal bellissimo Ritratto di giovane con il libro verde (1502 circa) eseguito da Giorgione. Il geniale design del nuovo libro-oggetto non si limita al formato. Manuzio inventa il carattere corsivo o italico che imita la bella scrittura a mano e aggiunge un tocco di raffinatezza al prodotto. Il “classico tascabile” diventa subito un completamento indispensabile per uomini e donne di mondo ed è venduto a carissimo prezzo. Dal 1497 al 1505, fra Venezia e Ferrara, Bembo completa la stesura di un libro in volgare dedicato all’Amore, gli Asolani (pubblicato a Venezia da Aldo Manuzio nel 1505): è la prima volta che nella cultura umanistica un letterato parla d’Amore, rappresentando i sentimenti dei giovani e rivolu20 attività, servizi e saperi. Chi aderisce specifica quali attività e/o servizi intende svolgere e accende un proprio conto corrente, come in una banca, dove però, al posto degli euro, si depositano ore. Chi ha offerto un servizio acquisirà un credito di ore e sarà in grado di spenderle ricevendo altri servizi. Nella Banca del Tempo però non è necessario restituire un servizio esattamente a colui che l'ha fornito: è un sistema aperto e non si contraggono debiti con qualcuno in particolare. Chi scambia compie un gesto molto importante: libera il tempo. Lo libera da ogni equazione economica: nella Banca del Tempo un'ora vale sempre un'ora, a prescindere dal servizio scambiato; lo libera per sé stesso, per imparare a darlo con fiducia e a riceverlo senza sensi di colpa. Nessuno quando scambia perde del tempo. Chi partecipa alla Banca del Tempo lo fa per molteplici ragioni. Fra queste: avere un miglior rapporto con un bene che tutti possediamo e che spesso gestiamo male: il tempo; nello scambio si dà per avere e si riceve per offrire; si scambia per socializzare e conoscersi; allargare la propria rete amicale e di parentela; confrontarsi con realtà a noi non-affini senza pregiudizi, perché la varietà e le differenze, siano esse etniche, culturali o generazionali, sono una grande ricchezza di questo mondo; realizzare concretamente uno spazio in cui è garantita reale parità fra tutti i soggetti. Il valore della prestazione in tempo non tiene conto, quasi provocatoriamente, delle differenze economiche che nella società esistono fra persone e fra professionalità diverse; mette sullo stesso piano la casalinga che fa la torta e il musicista che insegna a suonare il sax; partecipare ed essere cittadino attivo. Si partecipa alle regole di una comunità, alle decisioni importanti, ma si partecipa anche a momenti di festa, di divertimento. La Banca del Tempo si basa sullo scambio ,cioè si dà per ricevere, si chiede tempo per restituirlo, infatti il proprio conto corrente deve tendere ad avere saldo zero. Non si tratta dunque di volontariato, ove i volontari offrono tempo per loro attività ad utenti che ne usufruiranno. Si parla di reciprocità indiretta, ogni scambio accende debiti e crediti in tempo nei confronti della Banca, non del singolo interessato. Ciò significa che se Maria tiene il bambino di Anna per 2 ore, il credito registrato nel conto corrente di chi ha offerto la prestazione non dovrà necessariamente essere "speso" nei confronti della stessa persona, ma nei confronti di qualsiasi aderente. Allo stesso modo si potrà rientrare dal debito offrendo prestazioni ad altri associati. RIFERIMENTI: ASSOCIAZIONE “BEATI I COSTRUTTORI DI PACE” Via A. Da Tempo 2, 35131, Padova - tel. 0498070522 - fax. 0498070699 - cellulare 3404539749 – sito= www.beati.eu BOTTEGHE DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE A PADOVA: ANGOLI DI MONDO COOP. SOCIALE - http://www.angolidimondo.it Riviera Tito Livio, 46 Tel: +39 049/8789489 - Fax: +39 049/665666 Via Jacopo da Montagnana, 17 - Tel: +39 049665666 - Fax: +39 049665666 Via Barroccio dal Borgo, 10 - Tel: +39 0498803611 - Fax: +39 0498803611 Selmin Giovanni 13 Il Gruppo Musicale “Cristus Vincit” PIETRO BEMBO E L’INVENZIONE DEL RINASCIMENTO Nel 2003 io proposi al Presidente della Filarmonica Aponense di allora, di istituire un corso di musica per rinforzare le file della Filarmonica. Dopo tre anni i risultati furono di 27 allievi musici partecipanti alla Processione di San Antonio a Padova il 13 Giugno, nelle file della Filarmonica Aponense. Gli allievi imparavano a suonare facili canzoni religiose nella musica d’insieme, con lo scopo di poterle utilizzare in alcune Messe, in un contesto semplice, sotto alcuni aspetti innovativo. A causa di dissidi nell’ambito del Direttivo e fra alcuni Musici della Filarmonica Aponense, il Presidente che aveva sostenuto il corso allievi, fu costretto a dimettersi e alcuni del gruppo degli allievi considerò l’ambiente non più così favorevole. Alcune mamme presero l’iniziativa, non volendo interrompere il percorso musicale dei propri figli e loro, facendo in modo che trovassero ospitalità presso i “Campi San Giuseppe” della Parrocchia del Sacro Cuore di Abano Terme. Nel nuovo contesto, gli allievi, sentirono la necessità di darsi un nome e un po’ con leggerezza da parte di alcuni, e, con profondo convincimento da parte di altri, fu scelto il nome di Gruppo Musicale “Cristus Vincit”. Christus Vincit era una tra le prime frasi musicali usate nella musica d’insieme; e veniva suonata a tutte le Messe a cui partecipavamo: all’inizio prima del canto d’ingresso, o al Salmo, o all’Offertorio, o dopo la Comunione, o alla fine. Il “Christus Vincit” non mancava mai. Per contributo della Signora Antonia Pedron deceduta nel 2011, e per l’interessamento di un’altra Signora che ottenne un contributo dall’Ente Parco dei Colli Euganei, il Gruppo musicale, dopo essersi dato un nome, acquistò 60 divise (cappelli, pantaloni, camicie, gilet), mentre la bandiera, la cassa, i piatti ed un tamburello furono offerti da un’altra Signora. Nel 2011 io e mia moglie Katia decidemmo di trasferirci definitivamente in Brasile, ma il definitivamente non durò che un mese. Ci siamo infine trasferiti a Giarre, e, consci dell’erosione che sta trasformando l’originale ardore del gruppo, e, considerate le varie defezioni, abbiamo deciso nonostante tutto di continuare ad onorare il nome di Cristo nel Gruppo Musicale; e, avallati da Don Odilio, La Mostra, esposta nella prestigiosa sede del Monte di Pietà di Padova e visitabile fino al 19 maggio, espone una tale quantità di opere d’arte e di qualità sopraffina che si potrebbe passare una giornata a visitarla e ad osservarla con attenzione. Articolata in 11 Sale, essa si propone la doppia finalità di riportare per la prima volta a Padova la Collezione di opere d’arte che Pietro Bembo ha raccolto nell’arco della sua vita nella Casa-Museo di Via Altinate (ora Museo della III Armata) e di raccontare come è nato il Rinascimento attraverso gli occhi di Bembo, che ne è stato uno dei registi. Chi è Pietro Bembo? Figlio di Bernardo e di Elena Marcello, Pietro nasce a Venezia il 20 maggio 1470 e muore a Roma il 18 gennaio 1547: diventa il più celebre e autorevole intellettuale italiano della 1a metà del Cinquecento, uno dei padri, se non il padre, della Lingua Italiana, amico dei più famosi letterati (Ludovico Ariosto) e artisti (Giovanni Bellini, Raffaello Sanzio) del suo tempo, accolto come un eroe nelle più elitarie corti italiane dell’epoca (Ferrara con gli Estensi, Mantova con i Gonzaga, Urbino con i da Montefeltro e i Della Rovere), Segretario del Papa Leone X ed infine Cardinale. 14 Sala 1 - Una Giovinezza Umanistica 1470-‘96 Per capire perché Pietro Bembo diventa un letterato bisogna analizzare la sua formazione umanistica, partendo dalla figura del padre Bernardo. Bernardo Bembo (Venezia 1433-1519) è un affermato uomo politico della Repubblica Veneta, oltre che un ricercato oratore: è più volte Ambasciatore, Podestà di città controllate o dominate da Venezia, occupa varie volte le più importanti Magistrature Politiche della Serenissima. Bernardo è anche un collezionista e un fine umanista (nel suo palazzo di Venezia possiede una ricca Biblioteca dove conserva una cinquantina di antichi codici e libri a stampa di Virgilio, Tito Livio, Terenzio e Boezio, oltre ad opere in volgare di Dante e Petrarca), è amico di artisti (Jacopo Bellini) e principi (Francesco II Gonzaga e la moglie Isabella d’Este, duchi di Mantova): per Bernardo l’Arte e la Cultura sono un divertimento (Otium), la Politica e l’Arte Oratoria un lavoro (Negotium). Bernardo prepara Pietro da un punto di vista culturale per il momento in cui ogni giovane patrizio veneziano deve assumersi gli incarichi pubblici, ma nell’estate 1491 il figlio incontra nel palazzo di famiglia a Venezia il più famoso letterato del Quattrocento, Angelo Poliziano: egli comprende che la Politica, cui il padre vuole indirizzarlo, non gli interessa; per Pietro 19 ker e istruttori, che ne dettano le andature; pertanto il servizio di assistenza è esclusivamente riservato agli utenti che si attengono alle indicazioni e ai ritmi degli accompagnatori e indossano abbigliamento o accessori ad alta visibilità forniti in dotazione per garantire la sicurezza. Ogni partecipante si assume qualsiasi responsabilità per danni fisici e/o materiali, subiti su se stesso o da esso causati a terzi nel corso dell'iniziativa ricordando ancora che il percorso è cittadino e in strade non chiuse al traffico quindi è fatto obbligo seguire le regole del codice della strada. Modalità di svolgimento Ogni MARTEDI' per i Runners - collaborazione tecnica VIS Abano - in orario pomeridiano con partenza (e arrivo) dal parcheggio dello Stadio delle Terme di Monteortone alle ore 19.00 per i Walkers - collaborazione tecnica U.S. Giarre - orario serale con partenza (e arrivo) dal parcheggio del Centro Commerciale Cà Grande, Piazzale Michelangelo alle ore 20,30 Si correrà e camminerà per le strade della città di Abano Terme, su percorsi segnalati, su distanze variabili dai Km 6 ai Km 10 per la corsa e dai km 3 ai Km 5 per la camminata. E’ fatto obbligo indossare abbigliamento o accessori ad alta visibilità forniti in dotazione, di rispettare il codice della strada e le indicazioni fornite dagli accompagnatori e di seguire i ritmi di corsa/ camminata indicati dagli organizzatori. abbiamo ritrovato quella “terra promessa”, dove, con l’aiuto di Dio, ci si possa sviluppare e crescere. Solo nove musici di quanti presenti al tempo in cui fu adottato il nome di “Cristus Vincit” sono presenti oggi nel gruppo, mentre più di cento persone hanno fatto parte del gruppo per qualche tempo, negli anni. Le gioie e i dolori si sono compensati e il saldo positivo è costituito da quello che siamo in questo momento; nulla di eclatante ma in crescita grazie ai nuovi allievi. Per qualcuno potrebbe non essere facile portare il nome “Cristus Vincit” sul frontino di un cappello, ma essere un buon Cristiano, a prescindere dal nome sul cappello, è molto più difficile. Auguro al Gruppo lunghi anni di vita. www.cristusvincit.it Modalità di versamento della quota La quota di partecipazione di € 10,00 dovrà essere corrisposta, contestualmente alla compilazione dell’apposito modulo di iscrizione, presso il negozio UNITED Sports Equipements sito in Via Cesare Battisti, 129 Abano Terme. Al giovedì sera, con partenza da Piazza Giarre, il Nordic Walking Giarre organizza uscite, di circa un’ora – un’ora e mezza, per il territorio di Giarre, Abano e Montegrotto con partenza alle ore 20,30. 18 Negrin Giovanni Pedron Ferdinando 15 U. S. GIARRE L’Associazione è stata fondata con lungimiranza nel 1975 in seno alla Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria di Abano Terme (PD), da un gruppo di volontari che credevano nello sport come mezzo di aggregazione per condividere sani valori all'interno della comunità parrocchiale. Attualmente al suo interno sono costituiti ed operano il settore Calcio (Esordienti, Giovanissimi, Calcetto Femminile, Dilettanti e Terza Categoria), Pallavolo (minivolley, Under 12, Under 14, Under 16, Misto volley e Terza Divisione), Ciclisti Amatoriali, Nordic Walking, Ginnastica Dolce e per Anziani e da quest’anno, con grande soddisfazione, si sono aggiunti i gruppi di Fitness Zumba, di Avviamento allo sport (per bambini in età scolare e prescolare) e di ginnastica “Liberamente” annoverando in totale circa 400 tesserati L’associazione, sostenuta principalmente dal volontariato, si rivolge soprattutto al settore giovanile, non trascurando le altre fasce di età, con lo scopo principale di fornire un progetto educativo sportivo in ambito parrocchiale a livello strutturato. L’attività viene svolta prettamente nelle strutture della comunità in un ambiente sano e sicuro in cui la pratica sportiva regolare ed il gioco sono elementi essenziali ai fini del corretto sviluppo psico-fisico, sociale e culturale, anteponendo al raggiungimento dei risultati il rispetto dei valori di correttezza e lealtà. Dal primo di novembre 2012, è stata ottenuta per un anno, da parte del Comune di Abano Terme la gestione della Palestra di Giarre, permettendo di agevolare gli iscritti all’accesso della pratica sportiva, e soprattutto sostenere le attività rivolte alle fasce più deboli. L’Associazione dal 24 Aprile al 1° Maggio 2013 sarà impegnata nella manifestazione “Giarre in Festa” con l’organizzazione di eventi sportivi e musicali atti a favorire l’integrazione e la socializzazione accrescendo il senso di comunità. 16 Levorin Gabriele Dopo l’esperienza dello scorso anno, è ritornata anche quest’anno “CamminiAMO - CorriAMO le TERME” L’iniziativa “CamminiAmo/CorriAmo le Terme” è promossa dal Comune di Abano Terme e dal Consorzio Terme Euganee con l’organizzazione tecnica delle associazioni sportive U.S. Giarre, e Atletica VIS Abano. L’iniziativa si prefigge di dare la possibilità ai cittadini ed i turisti ospiti de bacino termale, di sperimentare i benefici dell’attività fisica della corsa a piedi e del power/nordic walking, attraverso i luoghi più suggestivi del comprensorio Euganeo. Possono aderire all’iniziativa tutti i cittadini e i turisti ospiti, tramite la compilazione del modulo di iscrizione ed il versamento della quota di € 10,00, consapevoli di partecipare ad una attività sportiva, consistente in una serie di allenamenti di corsa a piedi e di power/ nordic walking, su percorsi stradali variabili, anche aperti al traffico che potrebbero celare delle insidie. L’iscrizione a “CamminiAMO/CorriAMO LE TERME” ed il versamento della relativa quota, una tantum, non rimborsabile, é riferita al periodo Novembre 2012 - Giugno 2013 e prevede per ogni iscritto i seguenti servizi: assistenza e suggerimenti tecnici durante le sessioni di allenamento; comunicazioni e news attraverso sistemi telematici e/o telefonici; dotazione “CamminiAMO/CorriAMO le Terme”, con indumento ad alta visibilità da indossare OBBLIGATORIAMENTE sito internet www.amoleterme.it e pagine face book per gli aggiornamenti Ad ogni iscritto, sarà rilasciata una tessera valida per il periodo di riferimento. Tale tessera sarà valida per eventuali promozioni che verranno comunicate ed è da ritenersi personale e pertanto non cedibile a terzi. L'interessato dovrà a sua cura compilare l'apposito spazio previsto sulla tessera, scrivendo con pennarello indelebile il proprio nome e cognome. Le sessioni di “CamminiAMO/CorriAMO le Terme” sono degli allenamenti di corsa e camminata non competitivi, guidati da pacema17