Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Epidemiologia e Comunicazione Uff. Educazione alla Salute - Progetto Scuole U.O. Medicina Riabilitativa Reparto Medicina Riabilitativa Ospedale "G.Marconi" Cesenatico U.O. Disabili Adulti Informa Handicap Con la partecipazione di Istituto Comprensivo Bagno di Romagna Istituto Comprensivo Longiano Istituto Comprensivo Mercato Saraceno Istituto Tecnico Commerciale "R.Serra" Cesena Istituto Tecnico per Geometri "L.Da Vinci" Cesena Scuola Media "G.Pascoli" - Sezione di Calisese PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA STRADALE Anno Scolastico 2006/2007 a cura di Emanuela Baldassarri 2 Indice: Introduzione Pag. 5 Presentazione del progetto Pag. 6 - La metodologia Pag. 6 - Descrizione del progetto Pag. 7 La valutazione del progetto Pag. 9 - La valutazione degli studenti Pag. 9 - La valutazione degli insegnanti Pag. 14 Le attività in classe: approfondimenti Pag. 15 - Il fotolinguaggio Pag. 17 - La visita al Reparto di Medicina Riabilitativa Pag. 21 - Conclusione del progetto Pag. 23 Conclusioni Pag. 24 Allegato 1 Pag. 25 Allegato 2 Pag. 30 Equipe di progetto Pag. 35 Ringraziamenti Pag. 35 3 4 Introduzione La sicurezza stradale è un argomento sul quale si sta concentrando, negli ultimi anni, sempre più attenzione da parte dell’opinione pubblica nazionale ed internazionale, della sanità pubblica e della politica. Tra i Paesi dell’Europa occidentale, l’Italia è quello che presenta il maggior numero di autovetture circolanti rispetto al numero di cittadini, numero costantemente in crescita e che ha raggiunto nel 2004, secondo i dati dell’Osservatorio Autopromotec, 58 automobili per 1000 abitanti. Alla crescente mole del traffico urbano ed exta-urbano va aggiunto e correlato il preoccupante numero di incidenti stradali, che rappresentano ormai nel mondo la nona causa di morte. Nella sola Unione Europea causano 40.000 morti e 1.700.000 feriti ogni anno e sono la prima causa di morte e di disabilità fra i giovani tra i 14 e i 25 anni1. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sottolineato l’urgenza di interventi nell’ambito della sicurezza stradale, ponendosi l’obiettivo di ridurre del 50% la mortalità e la disabilità causate dagli incidenti stradali entro il 2020. L’Azienda USL di Cesena ha riconosciuto la sicurezza stradale come uno dei principali obiettivi di salute e si impegna in esso su più fronti, da progetti di pianificazione urbanistica, volti a implementare la messa in sicurezza delle strade del territorio, a quelli di educazione alla sicurezza stradale rivolti a vari target della cittadinanza. Tra i principali progetti di educazione alla sicurezza stradale proposti dall’Azienda USL di Cesena c’è “Vivere al massimo, rischiando il minimo”, che rientra già da diversi anni scolastici tra i progetti proposti alle scuole dall’Ufficio Educazione alla Salute - Progetto Scuole, e che si avvale della preziosa collaborazione degli operatori del Reparto di Medicina Riabilitativa dell’Ospedale Marconi di Cesenatico. “Vivere al massimo, rischiando il minimo” si rivolge alle classi III° delle scuole medie di primo grado e alla classi I° delle scuole di secondo grado, cioè a quei ragazzi che hanno l’età per conseguire il patentino per il ciclomotore. Attraverso un percorso articolato in cinque attivazioni si vogliono dare agli studenti non tanto informazioni sul codice della strada (per questo seguono già appositi corsi) ma strumenti e stimoli per riflettere sul comportamento di ognuno sulla strada, sui vantaggi e svantaggi del motorino e sui potenziali rischi di incidenti stradali e delle loro conseguenze. Il presente lavoro descrive il percorso svolto nell’Anno Scolastico 2006-2007, cerca di approfondire le attività che i ragazzi hanno svolto in classe e i lavori da loro prodotti, e riporta la valutazione che insegnanti e studenti hanno espresso al termine del progetto. In questo modo si cerca di dare una visione d’insieme del percorso svolto e dei diversi punti di vista, così da far emergere i punti di forza ma anche le eventuali criticità, o ulteriori aspetti da approfondire in futuro. 1 Fonti: - WHO, World Healt Report 2002: reducing risk, promoting healthy life, Genere, 2002 - Piano Sanitario Nazionale 2006-2008 - ISTAT, statistica degli incidenti stradali, anno 2005 5 Presentazione del progetto Il progetto “Vivere al massimo rischiando il minimo” è rivolto agli studenti delle classi III° delle scuole secondarie inferiori e I° delle scuole secondarie superiori del circondario cesenate. Le sue finalità sono: - rendere consapevoli gli studenti dell'importanza del comportamento umano nel determinare un incidente stradale - aumentare la consapevolezza sul tipo di messaggi che vengono associati al ciclomotore per incentivarne l’acquisto e su come questi poi incidano sui comportamenti di ognuno - aumentare la consapevolezza dei ragazzi sulle possibili conseguenze negative degli incidenti stradali - fornire alcuni spunti di riflessione sul tema della disabilità Il percorso è strutturato in cinque attivazioni: quattro gestite in classe dagli insegnanti e della durata di due ore di lezione l'una e una da svolgersi in mattinata presso il Reparto di Medicina Riabilitativa dell'Ospedale "G.Marconi" di Cesenatico, dell'Az. USL di Cesena. La metodologia Questo progetto, come tutti quelli promossi dall’Ufficio Educazione alla Salute, rientra in una linea preventiva di approccio ai problemi di salute volta a promuovere dinamiche di sviluppo della persona, rinforzando le risorse individuali. Un progetto di educazione alla salute rivolto a preadolescenti ed adolescenti inoltre, deve essere finalizzato a stimolare e sviluppare nei giovani una maggiore responsabilità e consapevolezza circa i comportamenti a rischio. Non è un momento “altro” rispetto ai ragazzi, un percorso che viene loro proposto già precostituito, quanto piuttosto un momento che si fa con loro, cercando di favorire e stimolare la scelta di atteggiamenti e comportamenti positivi. Attraverso l'attivazione di meccanismi protettivi si instaura un sentimento positivo relativo alla stima di sé e all'efficacia personale e si rendono disponibili nuove opportunità relazionali e sociali, attraverso un cambiamento di significato che il soggetto stesso attribuisce alla situazione sfavorevole. Spesso si pensa che le persone si comportino in termini di costi e benefici, e siano perciò facilmente disponibili al cambiamento, oppure a non attuare un comportamento, quando sanno che questo è dannoso: in realtà il funzionamento psichico, soprattutto in giovane età, è assai più complesso e contraddittorio. Cruciale è il significato che si attribuisce al comportamento, compito che implica processi cognitivi, affettivi e sociali. Il significato positivo attribuito ad un comportamento nocivo per la salute è il vero aspetto da modificare in un progetto di educazione alla salute che voglia essere efficace. Per queste ragioni agli studenti non si consegna nessun libro dove è già scritto cosa fare o non fare, ma piuttosto si vuole attivare un processo nel quale la condivisione di conoscenze, aspettative, preoccupazioni, valori, promuova il confronto tra i ragazzi, favorendo così un processo di crescita e maturazione individuale. In questo percorso l’insegnante è una figura 6 fondamentale ed è egli stesso che, dopo alcuni incontri formativi con i professionisti sanitari, svolge direttamente il lavoro in classe. Affinché un gruppo di lavoro possa operare al meglio, infatti, è necessario che si instauri in classe un clima (o atmosfera relazionale) disteso, sereno e collaborativo. A questo scopo l’insegnante ricopre il ruolo di facilitatore della discussione e del confronto, garantendo ad ognuno di potersi esprimere senza il timore di essere censurato, giudicato e interrotto, nonché favorendo la partecipazione e il coinvolgimento di tutti i membri del gruppo. A tal fine, per i lavori di gruppo proposti dal progetto, in fase di divisione del gruppo classe in sottogruppi di lavoro, è importante seguire un criterio di casualità, sorteggiando i membri di ogni sottogruppo. In questo modo si cercano di evitare meccanismi di esclusione verso alcuni ragazzi e, al contrario, si favorisce la relazione tra ragazzi che forse hanno meno contatti durante le quotidiane lezioni e il confronto fra storie, vissuti e valori spesso molto diverse fra loro, che potrebbero favorire anche l’instaurarsi di nuove relazioni significative. Descrizione del progetto Il progetto inizia con la descrizione del percorso al quale i ragazzi parteciperanno. Questo momento, per quanto possa apparire banale, in realtà rappresenta un passaggio fondamentale, sia per condividere con gli studenti gli obiettivi del progetto, sia per costruire il presupposto di base per il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli stessi. Al termine della breve descrizione, viene consegnata una cartellina vuota che, oltre all’aspetto funzionale che permette di raccogliere fogli ed altri materiali, ha anche il valore simbolico di sottolineare che l’approccio che verrà utilizzato nel progetto, mira a privilegiare e a stimolare il ruolo attivo di ciascuno studente nel costruire il proprio percorso di vita e di salute. 1° ATTIVAZIONE – LA BILANCIA DELLA VELOCITA’ Per capire quali sono i significati e i vissuti che i ragazzi attribuiscono allo scooter, in una prima fase “di riscaldamento” viene consegnata a ciascuno studente una scheda sulla quale viene chiesto di scrivere tutte le parole che vengono loro in mente pensando alla parola scooter e, sulla base del materiale emerso, l’insegnante inizierà una prima discussione con tutta la classe. Nella seconda parte dell’attivazione i ragazzi sono invitati a confrontarsi in gruppo su quali ritengono essere le valenze positive e negative del comportamento di guida veloce in scooter e su quali potrebbero essere delle modalità più sicure per soddisfare i bisogni che si nascondono dietro la guida veloce. 2° ATTIVAZIONE – FOTOLINGUAGGIO Agli studenti, divisi in sottogruppi, viene chiesto di immedesimarsi in un’agenzia pubblicitaria che deve promuovere la vendita di scooter e, a tal fine, devono scegliere immagini e slogan. In questo modo si vogliono far emergere le rappresentazioni sociali dei ragazzi riferite al ciclomotore e aumentare la consapevolezza sul tipo di messaggi che vengono ad esso associati per incentivarne l’acquisto e su come questi poi incidano sui comportamenti di ognuno. 7 3° ATTIVAZIONE – VISITA AL REPARTO DI MEDICINA RIABILITATIVA La visita al Reparto di Medicina Riabilitativa dell’Ospedale “Marconi” di Cesenatico, che richiede circa tre ore di tempo, rappresenta un momento di confronto con la realtà delle possibili conseguenze degli incidenti stradali. Il Reparto di Medicina Riabilitativa infatti, ospita anche persone affette da disabilità conseguente ai traumatismi della strada. I ragazzi vengono accolti dagli operatori sanitari che si presentano spiegando brevemente in cosa consiste il loro lavoro presso il reparto, le differenze tra le varie figure professionali che vi operano e che tipo di utenza ospita. In questa fase è prevista anche la visione di video che illustrano meglio il lavoro dei professionisti sanitari nel percorso di riabilitazione dei pazienti e la testimonianza di una o più persone disabili, a loro volta ex pazienti del reparto stesso, che cercano di trasmettere ai ragazzi non tanto un messaggio relativo all’incidente, quanto al loro percorso di riabilitazione e di impegno in varie attività, anche sportive, che possono essere portate aventi nonostante la disabilità. Nella seconda parte, gli alunni vengono accompagnati, in piccoli gruppi, all’interno del reparto, evitando però il contatto diretto con i pazienti. Nella terza e ultima parte, è prevista la discussione in plenaria, per dare spazio a impressioni, opinioni e curiosità dei ragazzi. 4° ATTIVAZIONE – LE COSE BELLE DELLA VITA In questa attivazione si vuole fornire ai ragazzi uno spazio per l'elaborazione e il confronto sulle emozioni, opinioni e impressioni maturati dopo la visita al Reparto di Medicina Riabilitativa e per valorizzare gli aspetti positivi della vita dei ragazzi, al fine di rafforzare la consapevolezza dell’importanza di rapportarsi in modo corretto con la strada 5° ATTIVAZIONE – SPAZIO ALLA CREATIVITA’ Il percorso si conclude proponendo agli studenti di dare spazio alla propria creatività rispetto al tema della sicurezza stradale. Vengono invitati a realizzare del materiale informativo sull’argomento: depliant, spot tv, ecc… e dalla condivisione dei materiali prodotti si svilupperà una discussione finale e una riflessione sul progetto appena concluso. Al termine delle attività viene consegnata la scheda di valutazione individuale e anonima che è lo strumento principale per raccogliere le opinioni dei ragazzi e che ci aiuta, insieme al materiale prodotto in classe durante le attivazioni, a valutare e a migliorare il progetto in futuro. 8 La valutazione del progetto Nell’anno scolastico 2006-2007 al progetto di educazione alla sicurezza stradale “Vivere al massimo rischiando il minimo” hanno aderito 17 classi, per un totale di 389 studenti, delle seguenti scuole: - Istituto Tecnico Commerciale “Serra” di Cesena (2 classi) - Istituto Tecnico Geometri “Da Vinci” di Cesena (4 classi) - Scuola media “Pascoli” di Cesena – Sezione di Calisese (2 classi) - Istituto comprensivo di Longiano (3 classi) - Istituto comprensivo di Bagno di Romagna (4 classi) - Istituto comprensivo di Mercato Saraceno (2 classi) La valutazione degli studenti Per ottenere un riscontro sulle attività svolte, sull'utilità percepita e sul gradimento, l'Ufficio Educazione alla Salute - Progetto Scuole, per tutti i progetti che propone e organizza, fa uso di una scheda di verifica anonima e individuale che, a fine corso, viene consegnata a tutti gli studenti. Per questo progetto la scheda presentata è la seguente: SCHEDA DI VERIFICA (INDIVIDUALE E ANONIMA) PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA STRADALE “VIVERE AL MASSIMO, RISCHIANDO IL MINIMO” h Ritieni che il corso sia stato utile per te? Per niente 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 moltissimo ☺ Le attività svolte mi sono servite a… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ☺ Gli aspetti positivi del progetto: …………………………………………………………………….. …………………………………………………………………….. Gli aspetti da migliorare: …………………………………………………………………….. …………………………………………………………………….. Ci sono altri aspetti che avresti voluto approfondire o affrontare sulla tematica “sicurezza stradale”? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. Consiglieresti ad una classe di tuoi amici, che vorrebbe occuparsi di sicurezza stradale, di andare a visitare il Reparto di Medicina Riabilitativa? SI NO NON SO h Ritieni che il corso sia stato interessante per te? Per niente 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 moltissimo La scheda è stata correttamente compilata da 303 studenti, pari al 77,8% del totale dei partecipanti al progetto. Di questi il 55,4% frequenta le scuole medie e il 44,6% le scuole superiori. 9 La maggior parte degli studenti, senza significative differenze tra scuole medie e superiori, ritiene che il corso sia stato utile (l’87,5% esprime un voto ≥ 6). Tab. 1: utilità del corso Ritieni che il corso sia stato utile per te? 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 85 61 48 41 30 29 0 0 1 2 5 4 3 4 5 6 7 8 9 10 Valore medio: 7.5 Le attività svolte durante l’intero percorso, secondo gli studenti, sono servite principalmente ad essere più prudente, a riflettere sui rischi della strada e sui comportamenti da tenere e sull’importanza dell’uso del casco (40.4% delle risposte) e ad imparare cose nuove, capire i pericoli della strada, le regole da rispettare, i segnali, gli aspetti positivi e negativi del motorino (39.1%). Nel 16.9% dei casi le attività sono servite a capire l’importanza della vita e le possibili conseguenze di un incidente. Rispetto alla scuola frequentata, come si può osservare dalla tabella 2, i ragazzi di terza media mostrano più risposte di tipo cognitivo, legate alle informazioni acquisite sul tema della sicurezza stradale, delle sue regole e dei pericoli (55.4%), mentre gli studenti di prima superiori danno più risposte centrate sui comportamenti e sulle emozioni: nel 47.1% dei casi rispondono che le attività svolte li hanno resi più prudenti e riflessivi rispetto ai comportamenti da tenere per strada. Anche le emozioni suscitate dalla visita al Reparto di Medicina Riabilitativa dell’Ospedale Marconi di Cesenatico sembrano aver toccato più in profondità i ragazzi più grandi, che nel 20.1% (rispetto al 7.7% dei più piccoli) affermano di aver meglio compreso l’importanza della vita e le possibili conseguenze di un incidente. Si può ipotizzare che, pur essendo tutti nell’età adeguata per prendere il patentino, alcuni dei ragazzi più grandi lo abbiano già conseguito e probabilmente possiedono già uno scooter, mentre altri si sentono comunque più vicini alla possibilità di averlo e guidarlo. Questa situazione probabilmente facilita in loro il senso di immedesimazione con la realtà che vedono e sulla quale, forse, fino ad ora non si erano bene fermati a riflettere. 10 Tab. 2: attività svolte in relazione al grado di scuola Scuola frequentata Le attività svolte mi sono servite a… Medie Superiori 33.3% 47.1% Capire l’importanza della vita, le possibili conseguenza di un incidente 7.7% 20.1% Imparare cose nuove, capire i pericoli della strada, le regole da rispettare, i segnali, come comportarsi per strada, gli aspetti positivi e negativi del motorino 55.4% 28.7% Altro (poter esprimere la mia opinione, lavorare con fantasia, poco, avevo già fatto il progetto) 3.6% 4.0% 100% 100% Essere più prudente, riflettere sui rischi della strada e sui comportamenti da tenere, sull’importanza dell’uso del casco Totale Una conferma che l’uscita al Reparto è considerata dagli studenti come aspetto fondamentale del progetto, viene dal fatto che il 12.6% di essi la indica esplicitamente tra gli aspetti positivi del progetto. Ad essa inoltre, è strettamente legata l’altra risposta (“capire la bellezza della vita, riflettere sui rischi, maggiore responsabilità”) data dal 13.6% dei giovani. Il 20.8% apprezza di aver acquisito maggiori informazioni sul tema della sicurezza stradale e ben il 37.2% indica come aspetto positivo del progetto il lavoro di gruppo, la possibilità di parlare e confrontarsi con i compagni e con l’insegnante. Questo risultato è molto soddisfacente e incoraggiante, proprio per il fatto che un grande sforzo viene fatto congiuntamente da professionisti sanitari e insegnanti per favorire una metodologia partecipativa e circolare. Infine, un buon 7% di studenti dichiara che il progetto ha tutti aspetti positivi, segno anche questo di un buon gradimento del progetto stesso (tabella 3). Tab. 3: gli aspetti positivi del progetto F % 127 37.2% 71 20.8% Riflettere sui rischi, sono più responsabile, capire che la vita è bella, è educativo 45 13.6% Uscita al Reparto 43 12.6% Tutti 24 7.0% Altro (perdere ore di scuola, progetto semplice e rilassante) Totale 31 9.1% 100% 100% Lavoro di gruppo, fotolinguaggio, discussioni e scambi di idee, coinvolgimento dei ragazzi Conoscere meglio la sicurezza stradale, imparare a comportarsi per strada, essere più prudenti, utile per il conseguimento del patentino 11 Differenze significative si riscontrano nuovamente in relazione al grado di scuola frequentata dagli studenti. I più giovani appaiono maggiormente appagati dall’esperienza, infatti tra chi risponde che gli aspetti positivi sono “tutti”, ben il 90.5% frequenta la scuola media. I ragazzi di prima superiore si confermano più riflessivi e colpiti dalla visita al Reparto: rappresentano il 73.2% di chi risponde che gli aspetti positivi sono stati “Riflettere sui rischi, essere più responsabile, capire che la vita è bella, è educativo”. Secondo i ragazzi il progetto non necessita di molti cambiamenti, alla richiesta di indicare gli aspetti da migliorare il 40.6% non risponde e il 19.5% afferma che non ce ne sono. Il 15.5% vorrebbe che ci fossero più ore, più esperti, video o prove pratiche e il 6.9% che tutti i compagni prestassero la giusta attenzione e partecipazione alle attività in classe. Il 4.0% vorrebbe che migliorasse la visita a Cesenatico, soprattutto rispetto all’organizzazione della mattinata, che per chi viene da molto lontano può essere faticosa, e il restante 13% dà altre risposte (fra le quali non spaventare troppo, meno ore, non fare attività il pomeriggio). Tab.4: aspetti da approfondire o affrontare % Nessuno 66.6% Non risposta 10.8% Primo soccorso, pericoli strade e conseguenze degli incidenti 7.5% Alcool e droghe 3.3% Motori truccati 3.0% Uso del casco 2.0% Segnali stradali e codice della strada 2.0% Parlare con un vigile 1.3% Più esperienze pratiche, video 1.0% Altro 2.6% Totale 100% Rispetto ai suggerimenti che i ragazzi danno sugli aspetti che vorrebbero affrontare o approfondire, il 66.6% è soddisfatto e risponde che non ce ne sono, il 10.8% non risponde e gli altri danno una serie di risposte, illustrate nella tabella 4, che dimostrano la loro curiosità sull’argomento e la loro voglia di approfondire alcuni aspetti, soprattutto il primo soccorso e l’uso e abuso di alcool e droghe, tema che emerge spesso dai loro lavori. Dai risultati esposti fino ad ora si è potuto constatare il ruolo centrale all’interno del progetto svolto dalla visita al Reparto di Medicina Riabilitativa dell’Ospedale Marconi di Cesenatico, riconosciuto non solo dagli operatori sanitari, ma anche da studenti e insegnanti. Vista la delicatezza di questa particolare attivazione, spesso i professionisti sanitari si sono interrogati sulla modalità più adeguata di presentazione agli studenti, per evitare che un’esperienza emotivamente coinvolgente come questa, potesse lasciare un’impronta troppo forte negli studenti più sensibili. Nel corso degli anni abbiamo cercato di modulare 12 l’organizzazione della visita ascoltando anche i suggerimenti di insegnanti e studenti e proprio a questi ultimi, nella scheda di valutazione finale, chiediamo esplicitamente se consiglierebbero questa esperienza ad una classe di loro coetanei che vogliono approfondire l’argomento della sicurezza stradale. I risultati sono nella tabella 5. Tab. 5: Consiglieresti ad un'altra classe la visita al Reparto di Medicina Riabilitativa? Consiglieresti ad un'altra classe la visita al Reparto di Medicina Riabilitativa? non so 16% no 6% sì 78% Premesso che l’adesione alla visita al reparto è facoltativa, ad esempio l’Istituto Comprensivo di Mercato Saraceno sceglie di non partecipare, tra gli studenti che fanno questa esperienza la grande maggioranza, ben il 78%, la consiglierebbe a dei coetanei. Il 16% è indeciso e solo il 6% non la consiglierebbe ad un’altra classe. In conclusione, quando chiediamo di indicare su una scala da 1 a 10 quanto il progetto è stato interessante, il 90.1% degli studenti assegna un voto ≥ 6, mostrando un ampio gradimento del percorso svolto (tabella 6). Tab. 6: interesse del corso Ritieni che il corso sia stato interessante per te? 76 80 70 60 60 50 30 22 20 0 44 37 40 10 56 0 0 2 1 2 3 6 4 5 Valore medio: 7.7 13 6 7 8 9 10 La valutazione degli insegnanti Agli insegnanti a fine progetto è chiesto di esprimere, tramite una scheda anonima e individuale, le loro opinioni circa il lavoro svolto in classe, gli incontri con i professionisti sanitari, utilità e interesse del progetto. Inoltre, nell’ultimo incontro pomeridiano, insegnanti ed operatori si confrontano sulle attività appena concluse e ciò permette un’ulteriore acquisizione di informazioni sugli aspetti critici e di suggerimenti ed idee per il miglioramento del progetto, che verrà presentato nel successivo anno scolastico. Gli insegnati esprimono un giudizio sostanzialmente unanime e soddisfacente nei confronti del progetto, soprattutto in riferimento all’utilità per i ragazzi (voto medio 8.7 su una scala da 1 a 10). In particolare vengono sottolineate le riflessioni relative al “problema” che ne hanno migliorato la conoscenza, la condivisione di opinioni, i lavori di gruppo e la realizzazione di cartelloni pubblicitari e di slogan relativi alla sicurezza stradale, che hanno coinvolto positivamente e completamente gli alunni2. Alcune classi hanno anche svolto un lavoro di raccolta, analisi e discussione di articoli di giornale sugli incidenti stradali, come ulteriore approfondimento dell’argomento e spunto di riflessione per il confronto in gruppo. Fra le criticità, per alcune scuole è risultata complicata l’organizzazione della visita a Cesenatico che, in primo luogo per chi è territorialmente più lontano, prevede dei lunghi tempi per gli spostamenti e non pochi costi per l’affitto dell’autobus. Gli insegnanti suggeriscono anche, così come molti studenti, di poter integrare gli strumenti a disposizione con video e materiale interattivo, per rendere più interessante il lavoro in classe. Tab. 7: utilità del corso per la classe Tab. 8: interesse del corso per l’insegnante Secondo Lei, il corso è stato utile per la sua classe? Per Lei è stato interessante partecipare al corso con i Professionisti Sanitari? 12 12 10 10 8 10 9 8 8 8 10 8 8 6 10 10 8 4 8 7 6 4 8 8 2 0 2 0 0 2 4 6 0 8 Valore medio: 8.7 1 2 3 4 5 6 7 8 Valore medio: 8.4 Per quanto riguarda invece gli incontri pomeridiani con i professionisti sanitari, sono emersi aspetti positivi come la chiarezza, la disponibilità e la competenza, inoltre l’incontro e il confronto con i professionisti sanitari hanno migliorato e reso più efficace ed efficiente gli incontri in classe. Infine abbiamo chiesto ai docenti di indicare, su una scala da 1 a 10, quanto sia stato interessante per loro partecipare agli incontri pomeridiani ed essi esprimono un giudizio molto positivo, con una media di 8.4. 2 in corsivo sono riportate le parole degli insegnanti 14 Le attività in classe: approfondimenti Nella prima attivazione del progetto svolta in classe, si cercano di indagare i significati che vengono associati allo scooter, attraverso un brainstorming in forma individuale. Raggruppando in categorie i termini emersi (1.039 in tutto) si possono trarre alcune considerazioni, descritte nella tabella 9: allo scooter vengono associate la velocità e tante emozioni, generalmente emozioni forti (18%), come eccitazione, paura, adrenalina, felicità, incoscienza, rischio, bellezza. Il rischio e il pericolo sono un’altra grande categoria (18%), che comprende sia la ricerca di esso (sballo, corse, impennate) che la paura (pericoli, incidenti, preoccupazione e prediche dei genitori, non esagerare con alcool e droghe). Molto forte è anche l’associazione con la libertà e l’autonomia (16%) cioè il senso di indipendenza e di poter andare dove si vuole, l’impazienza di avere e di guidare il motorino, categoria strettamente collegata alle due precedenti. A queste possiamo aggiungere anche le associazioni legate al divertimento (13%), allo svago, al potersi incontrare e andare in giro con gli amici. D’altra parte ci sono anche l’11% di associazioni legate al senso di responsabilità, di attenzione, prudenza e sicurezza che sono necessarie se ci si mette alla guida e la necessità di superare l’esame e avere il patentino (9%), conoscere il codice e i segnali stradali e avere assicurazione, bollo e libretto del motorino. Infine un consistente 15% di risposte è legato alla descrizione dello scooter (freni, specchietti retrovisori, strada, ruote, marmitta, motore, ecc..) e ad alcune famose marche di produzione. Tab. 9: brainstorming Lo scooter Lo scooter... descrizione motorino 15% rischio e pericolo 18% esame e patentino 9% divertimento 13% responsabilità 11% libertà e autonomia 16% emozioni forti e velocità 18% Il materiale emerso durante il brainstorming viene discusso in classe per poi passare alla seconda parte dell’attivazione che prevede di individuare gli aspetti positivi e negativi del comportamento di guida dello scooter. Ciò che emerge conferma sostanzialmente le considerazioni già emerse nella prima fase: gli aspetti positivi maggiormente citati sono legati 15 alle emozioni di eccitazione, adrenalina ed euforia che si provano, alla possibilità di guadagnare tempo arrivando prima alla meta, al divertimento che procura e al senso di libertà ed autonomia. Al contrario, gli aspetti negativi sono individuati nella maggiore possibilità di incidenti, nel rischio di far male a se stessi e agli altri, nella presenza di forze dell’ordine che potrebbero fare multe o ritirare il patentino e il motorino. Sono valutati in maniera negativa anche il consumo di carburante e il relativo costo ma anche il rischio soggettivo di perdere il controllo della situazione. Tutte le risposte emerse sono raccolte nella tabella 10. Tab. 10: la bilancia della velocità LA BILANCIA DELLA VELOCITA' ASPETTI POSITIVI Freq ASPETTI NEGATIVI Freq arrivare prima + tempo guadagnato/evitare traffico 55 incidenti (più probabilità) 50 adrenalina/brivido/eccitazione/ euforia/emozioni/sballo 46 multa/polizia / carabinieri 39 divertimento /con gli amici 40 pericolo/rischio per se ed altri 36 libertà/indipendenza/autonomia 37 incidenti gravi con conseguenze gravi, fino alla morte 32 per mettersi in mostra /essere stimato/dimostrare essere superiori 16 cadute (rischio di) /farsi male 24 velocità 13 ritiro motorino e patentino 22 sfide / gare 12 consumo e costo carburante 21 scarica la tensione /sfogarsi 10 sentirsi parte di un gruppo 10 perdere il controllo della situazione / disinibizione rompere il motore responsabilità /autocontrollo 6 inquinamento 7 sentirsi più grandi/potenti 6 paura /insicurezza 5 liberarsi dai pensieri per qualche istante /spensieratezza 5 preoccupazioni (dei genitori) 5 pratico / maneggevole / meno fatica 4 spazio di frenata minore 5 trasporto/movimento 4 4 in tv è spettacolare / moda 3 distrazioni /minor visibilità limite di velocità e regole di comportamento impennate e piegare in curva 3 freddo d'inverno 2 emergenze 2 giudizi altrui negativi 2 soddisfazione 2 corse clandestine 2 truccare il motore 2 incrociare i ciclisti 1 Totale risposte 276 Totale risposte 16 15 8 4 284 Il fotolinguaggio La seconda attività in classe vuole stimolare la discussione e il confronto attraverso la creatività: ai ragazzi viene chiesto di immedesimarsi in un’agenzia pubblicitaria e di promuovere la vendita dello scooter. Dopo la presentazione dei lavori dei piccoli gruppi al resto della classe, attraverso la discussione plenaria con l’insegnate, si vuole far riflettere i ragazzi sui messaggi e sulle rappresentazioni che vengono comunemente associati allo scooter e su quanto questi influenzino i loro comportamenti, cercando di stimolare l’espressione di pensieri e opinioni personali. I ragazzi di solito apprezzano questa attività che permette loro di esprimersi con fantasia e producono molti cartelloni, nei quali si possono riscontrare alcune tematiche ricorrenti. I messaggi espressi, infatti, tendono spesso a sottolineare la potenza e la velocità del mezzo, a volte associata all’idea di libertà e alla sensazione di sentirsi più grande, addirittura “un Dio”, come si può vedere in alcuni esempi di cartellone di seguito: Il fascino è la potenza e la potenza è il fascino Non ascoltare gli altri, ascolta il tuo motore Se alle vostre ragazze volete far provare piacere, sulle nostre moto dovete farle sedere 17 Non scomodate i vostri genitori, venite da soli a comprare i nostri ciclomotori Un altro argomento molto ricorrente è legato alle famose marche produttrici di scooter e moto e all’utilizzo di testimonial d’eccezione per pubblicizzare i propri prodotti. Questo è collegato sia alle abitudini pubblicitarie che i ragazzi vedono costantemente in tv e sui giornali, sia all’importanza che ha, soprattutto alla loro età, il comportamento emulativo di personaggi ritenuti famosi, importanti, spesso dei veri e propri miti da imitare. Vuoi essere un Vip..? …Compra Piaggio Zip! Chi compra il nostro motore avrà in regalo il casco ufficiale di Valentino Rossi 18 Come già emerso dall’attivazione precedente, un aspetto che sembra preoccupare un po’ i giovani è quello economico, riferito all’acquisto e al mantenimento del motore, spesso oggetto anche di discussioni con i genitori. Ecco allora che alcuni promuovono il loro scooter promettendo sconti (anche questa è da riconoscere comunque come un’altra abitudine delle pubblicità). Infine alcuni puntano su messaggi di sicurezza, sia del ciclomotore che dei comportamenti alla guida. La nonnina ha tanto gusto e vende la moto al prezzo giusto! 19 Con il nostro nuovo Aprilia sicurezza e velocità per tutta la famiglia! Sei diventato grande per la bicicletta? Metti il casco e compra la Vespa!! Comoda, spaziosa, sicura 20 La visita al Reparto di Medicina Riabilitativa La visita al Reparto di Medicina Riabilitativa dell’Ospedale Marconi di Cesenatico, per come è stato quest’anno articolato il progetto, ne ha rappresentato il momento centrale. Ciò ha permesso di iniziare ad avvicinarsi all’argomento della sicurezza stradale con le prime attivazioni in classe e di avere sufficiente tempo di elaborare insieme le emozioni emerse dalla visita, una volta tornati a scuola. Gli operatori nel corso degli anni, si sono interrogati spesso su quale fosse la modalità più adeguata per svolgere questa attivazione, al fine di evitare il rischio che la visita al Reparto fosse da alcuni percepita come troppo “forte” o vissuta come una forma di “spettacolarizzazione” della sofferenza, come capita a volte di vedere nei programmi televisivi. Al contrario si vuole che essa rappresenti un momento significativo per i ragazzi, un’occasione che li aiuti a confrontarsi con una realtà molto distante da loro e che stimoli in loro considerazioni e riflessioni. A tal fine nel corso degli anni la struttura dell’attivazione, pur mantenendo invariate le tre fasi principali di accoglienza, visita e discussione, ha subito alcuni piccoli aggiustamenti, accogliendo spesso consigli e critiche di insegnanti e studenti. In questo anno scolastico sono stati svolti sei incontri, ad ognuno dei quali hanno partecipato al massimo una cinquantina di ragazzi, che sono stati accolti presso l’aula magna del Liceo Scientifico di Cesenatico. Qui gli studenti incontrano il medico e l’equipe del Reparto, composta dalle varie figure professionali che vi lavorano (fisioterapista, logopedista, infermiera, …). Attraverso l’uso di filmati e racconti, i professionisti spiegano quali sono le possibili conseguenze di un trauma derivante da incidente stradale, in cosa consiste il loro lavoro a fianco dei pazienti, specificando i vari ruoli professionali dell’equipe, e in cosa consiste il lungo percorso riabilitativo di queste persone. A conclusione di questa fase i ragazzi incontrano anche o Alessandro o Elisabetta, disabili a causa di un incidente stradale ed ex pazienti del reparto, che raccontano la loro storia focalizzandosi non sui loro incidenti, quanto sulle attività che continuano a portare avanti nonostante la disabilità. In particolare Alessandro, campione di tennis in carrozzina, mostra ai ragazzi anche dei video sugli sport praticati da disabili. Come già detto in precedenza, un aspetto molto importante è costituito dal lavoro di riflessione e di confronto che viene poi svolto in classe nella successiva attivazione. Tale momento è cruciale per elaborare le emozioni suscitate dalla visita al Reparto e, come la maggior parte dei lavori in classe, viene svolto prima in piccolo gruppo poi in plenaria, in modo da stimolare la discussione e rendersi conto che non si è gli unici ad essere stati colpiti dall’esperienza e ad aver provato certe sensazioni. La maggior parte dei ragazzi sembra apprezzare la visita al Reparto e spesso la ritiene un momento importante anche se fonte di emozioni forti e non sempre facili da gestire, infatti ricordiamo che il 78% di loro la consiglierebbe senza dubbi ad altri coetanei. Dall’analisi dei lavori svolti in classe, si deducono alcuni aspetti principali, che hanno particolarmente colpito i ragazzi e che ricorrono spesso nelle loro riflessioni: o Ricominciare a vivere: il racconto dei professionisti sanitari e soprattutto la visita al Reparto, hanno messo in contatto i ragazzi con una realtà che nessuno di loro 21 o o immaginava così vicina e li hanno fatti riflettere sulla forza e sull’impegno necessarie al recupero della funzionalità fisica, di una propria autonomia e di una vita quasi normale. Le esperienze di Alessandro ed Elisabetta hanno contribuito a dare maggiore significato alle possibili reali conseguenze di un trauma derivante da incidente stradale, ma anche alla possibilità di una vita impegnata ed attiva nonostante i nuovi limiti con i quali fare i conti e alla fiducia che la vita prosegue nonostante il trauma. La vita in Reparto: i ragazzi sono rimasti colpiti dall’atteggiamento caloroso e disponibile dei medici e di tutto il personale del Reparto nei confronti dei pazienti, dal clima quasi familiare che vi si respira e di come tutto sia progettato “a misura di paziente”, per facilitarne la riabilitazione fisica ed abituarsi ad un nuovo modo di vivere, anche attraverso il supporto di sempre nuove tecnologie. Il rischio e l’atteggiamento in strada: la visita al Reparto ha messo in luce come i rischi legati agli incidenti stradali riguardino ognuno di noi. Tale esperienza ha contribuito a ridurre la comune idea che gli incidenti possano capitare agli altri ma non a se stessi e che dunque anche noi non siamo invulnerabili a questa possibilità. I ragazzi esprimono la necessità di un comportamento prudente alla guida ma qualcuno si chiede anche se nonostante la nuova consapevolezza poi metteranno realmente in atto una guida sicura, centrando uno degli aspetti più importanti sul quale si concentrano i progetti di educazione alla sicurezza stradale. Gli studenti riportano numerose emozioni, fra le quali tristezza, stupore, compassione, imbarazzo, tenerezza, paura, speranza. La visita viene comunque ritenuta un’esperienza interessante, utile, educativa ed istruttiva. Le riflessioni riguardano soprattutto l’essersi resi conto di quanto gravi possano essere le conseguenze di un incidente e di quanto sia lungo e faticoso il processo di riabilitazione, ma anche la nuova consapevolezza del potere personale nel decidere di mantenere un comportamento più sicuro e prudente alla guida del ciclomotore. Per chi volesse approfondire gli esiti del confronto in classe dopo la visita al reparto, i prodotti dei lavori in gruppo sono riportati nell’allegato 1. Durante il lavoro in classe, dopo il momento di riflessione e confronto sulle emozioni ed opinioni scaturite dalla Visita al Reparto di Medicina Riabilitativa, si propone ai ragazzi di concentrarsi sulle principali ragioni per cui è bello vivere. In questo modo si vogliono valorizzare gli aspetti positivi della vita e l’importanza del nostro atteggiamento verso di essi. Dai lavori degli studenti, riassunti in tabella 11, tra le motivazioni più citate ai primi posti emergono due sentimenti fondamentali come l’amicizia e l’amore ma anche che è bello vivere per la vita stessa. Molto importanti anche il divertimento, la famiglia, i soldi e ciò che riguarda il futuro (avere obiettivi e sogni da raggiungere, farsi una cultura, fama e carriera, crearsi una famiglia propria). 22 Tabella 11: i motivi per i quali è bello vivere E' BELLO VIVERE… 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 amicizia amore per la vita stessa divertimento famiglia soldi futuro piaceri della vita passioni felicità emozioni salute affetto che si dà e si riceve solidarietà viaggiare cultura sport ideali libertà sesso migliorare il posto in cui vivi totale risposte F % 34 31 31 29 25 25 24 22 19 18 14 14 13 13 8.8 8.0 8.0 7.5 6.5 6.5 6.2 5.7 4.9 4.7 3.6 3.6 3.4 3.4 13 3.4 12 12 10 10 5 4 3.1 3.1 2.6 2.6 1.3 1.0 386 100 Conclusione del progetto Il progetto si conclude con la quinta attivazione in classe, durante la quale si chiede agli studenti di realizzare del materiale per una campagna educativa sulla sicurezza stradale. In questo modo si cerca di far riflettere i ragazzi sull’intero percorso fatto fino a quel momento, di ricordare i momenti più significativi e i messaggi che si ritengono più importanti e riportarli su carta. Il tutto viene fatto non nella tradizionale modalità frontale ma dando spazio e sfogo alla creatività di ognuno, dalla quale nasceranno prodotti che verranno poi condivisi con i compagni per la riflessione conclusiva sul progetto. Alcuni esempi di questi lavori si trovano nell’allegato 2. 23 Conclusioni Considerando tutti gli aspetti analizzati fin’ora, possiamo affermare che anche quest’anno il progetto di educazione alla sicurezza stradale “Vivere al massimo, rischiando il minimo” ha riscosso buoni risultati. Gli studenti apprezzano la metodologia utilizzata, la possibilità di discutere e confrontarsi con i compagni e con l’insegnante, in un clima accogliente e non giudicante. Ciò facilita la partecipazione e l’apprendimento di concetti riguardanti la sicurezza stradale che prima non si conoscevano. La maggior parte dei ragazzi dichiara che il progetto è servito loro per riflettere sui rischi della strada e sul proprio comportamento e dimostrano un generale apprezzamento del percorso svolto. La visita al Reparto di Medicina Riabilitativa di Cesenatico rimane l’attivazione principale, da un lato perché è l’unica che viene svolta fuori dalla scuola e con professionisti sanitari, ma soprattutto perché è fonte di un grande impatto emotivo sui ragazzi. Trovarsi così a contatto con la realtà di chi ha subito gravi traumi conseguenti ad incidenti stradali fa scaturire forti emozioni e riflessioni importanti sull’importanza della vita e di un corretto comportamento in strada. Nel corso degli anni la struttura dell’attivazione ha subito vari aggiustamenti per trovare il giusto equilibrio tra il confronto con la realtà del Reparto e il rischio di “traumatizzare” i ragazzi con immagini ed informazioni troppo forti. Spostare l’attivazione dall’inizio a metà progetto, permettendo così un lavoro pre e post in classe, e il giusto linguaggio e supporto di strumenti audiovisivi da parte del personale del reparto durante l’incontro con i ragazzi, crediamo che siano serviti a raggiungere l’equilibrio ricercato. Rispetto alle attivazioni in classe, ai ragazzi è particolarmente gradito il fotolinguaggio, che facilita la riflessione sui messaggi che spesso influenzano il nostro comportamento alla guida attraverso un lavoro creativo. In questo momento ed in quello finale di creazione di materiale informativo, gli studenti hanno prodotto molti lavori, dimostrando ancora una volta la loro forte partecipazione al progetto proposto. Per il prossimo anno scolastico si stanno pensando alcune novità, anche sulla base dei suggerimenti di insegnanti e studenti, soprattutto riferite all’approfondimento di alcuni temi correlati alla sicurezza stradale, come il primo soccorso e l’uso e abuso di alcool e droghe. Inoltre si sta valutando l’ipotesi di proporre alle classi che partecipano al progetto di abbracciare l’argomento della sicurezza stradale in maniera più completa, ad esempio raccogliendo e commentando insieme degli articoli di giornale o dedicandosi alla ricerca di libri, canzoni e video che possano stimolare le discussioni in classe, anche attraverso l’uso di linguaggi diversi, che possono risultare a loro più familiari. 24 ALLEGATO 1 SCHEDA 4-A ESPERIENZE A CONFRONTO Lavoro di gruppo Scambiatevi le vostre OPINIONI, EMOZIONI E IMPRESSIONI relative alla visita al Reparto di Medicina Riabilitativa di Cesenatico. Poi trascrivete in modo sintetico quanto è emerso di significativo nel vostro gruppo e condividetelo con il resto della classe. SCUOLA MEDIA “G. PASCOLI” – SEZIONE DI CALISESE Il gruppo ha espresso il proprio parere sull'esperienza vissuta; ciò che ci è rimasto più impresso "vivendo" anche l'esperienza in prima persona grazie alla fisioterapista e ad alcuni piccoli giochi, sono state la riabilitazione sia dal punto di vista fisico sia mentale ed il contatto con le persone malate. queste ultime ci hanno suscitato emozioni molto diverse fra loro: tenerezza, compassione ed anche un po' di paura. Ci ha colpito la forza di volontà dei ragazzi che vogliono ricominciare a vivere normalmente. le conclusioni tratte sono le seguenti: bisogna rispettare le regole, essere responsabili e avere consapevolezza di quello che può succedere. Consigliamo questa uscita perché fa capire il pericolo che si corre in strada. L'uscita al Reparto di Medicina Riabilitativa di Cesenatico è stata molto significativa e ci ha colpito molto. Se prima di essa alcuni di noi non avevano paura di andare sul motore e ignoravano le possibili conseguenze ora sanno che avere degli incidenti in motore è una cosa seria e molto brutta. L'uscita è stata guidata da alcuni esperti che ci hanno mostrato dei video che riguardano degli incidenti con il motore. La nostra impressione è che il motore è un mezzo molto pericoloso e spesso è la causa di incidenti bruttissimi: se dovessimo avere un incidente che ci costringesse a stare nella sedia a rotelle sarebbe una cosa terribile: anche se abbiamo visto che si possono fare tante cose anche sulla sedia a rotelle la nostra opinione è che non sarebbe mai come senza e quindi è meglio non rischiare. La nostra impressione non è stata molto positiva e secondo noi non sarebbe opportuno che le altre classi facessero l'uscita perché incutere paura nei ragazzi non è il modo giusto per mostrare ai ragazzi le possibili conseguenze della velocità: secondo noi sarebbe meglio dirlo e spiegarlo in maniera più soft "Andare in motorino è pericoloso ma per questo non è detto che non bisogna usarlo. Tutto nel mondo ha i suoi pericoli". Questo è stato il concetto che l'equipe di medici ci ha voluto dare. L'impressione che abbiamo avuto non è stata molto positiva. Molti di noi sono rimasti "traumatizzati" ed ora temono di andare in motorino per paura di incidenti. I medici hanno cercato di tranquillizzarci perché, sì è pericoloso andare in motorino, ma se si rispettano le regole e i limiti di velocità si evita di farsi del male. A volte pur rispettando ogni normativa della strada può capitare di farsi male anche per colpa di altre persone. Ma grazie ad una equipe di dottori bravi si riesce a riabilitarsi. Se il danno non è riparabile la vita va avanti comunque e magari capire di più il senso della vita. Noi consigliamo vivamente ai ragazzi che nei prossimi anni faranno la 3° media di fare questa esperienza perché è molto istruttiva Di questa esperienza ci è rimasta impressa la determinazione di tutti coloro che sono diversamente abili e nonostante questa difficoltà riescono a svolgere le quotidiane attività come per esempio salire in macchina, fare le scale e vivere con indipendenza. Molte di queste persone sono state vittime di incidenti stradali, hanno subito dei traumi e sono attualmente in fase di riabilitazione fisica. La situazione difficile di queste persone ci ha fatto capire quanto pericoloso possa essere l'uso scorretto dei mezzi di trasporto e di quanto importante sia l'uso corretto di questi mezzi. Possiamo quindi dire che questa esperienza è stata molto toccante e istruttiva, la consigliamo ai ragazzi di 2° media che il prossimo anno potranno approfondire questo tipo di esperienza e la consigliamo perché ci sembra opportuno conoscere bene la realtà delle cose. A noi non è sembrato che i pazienti erano tristi… e tutto perché l'ospedale è molto ospitale e si può personalizzare la stanza come più piace… Secondo noi questo ospedale è molto attrezzato ma anche molto bello perché si dedica solo a queste persone con questo tipo di problema, e aiuta tutti cercando di farli tornare a casa felici, soddisfatti e autosufficienti, ma per questo ci vuole molta forza perché il cammino è in salita ma con molto coraggio tutto è possibile E’ stato molto educativo perché ci ha fatto capire che coi motori bisogna essere prudenti, non solo con i motori ma con gli altri mezzi di trasporto. Molto spesso per un incidente si può morire, non sempre riuscire a vivere o se si ha fortuna si può vivere, mentre se hai prudenza non succede niente e come ci hanno detto ci vogliono 4 occhi, 2 per te e 2 per gli altri. Ci hanno accolti bene Secondo noi quell'uscita è servita a cercare di farci capire quali possono essere i pericoli della strada ma anche a rassicurarci facendoci capire che queste persone non vengono abbandonate. Infatti l'ospedale è ben assistito, gli infermieri sono socievoli con i pazienti. Ci ha impressionato ma anche fatto apprezzare l'importanza della vita. 25 Secondo noi al liceo scientifico con le presentazioni e le spiegazioni di come si può vivere, anche senza avere tutte le funzioni del corpo, ci si può divertire. Mentre in ospedale eravamo dispiaciuti per quelli che stavano lì, e un po' soffocati, però vedendo come erano aiutati ci siamo tranquillizzati sapendo che saranno aiutati Noi crediamo che un incidente ti cambia la vita. Ma anche se uno deve vivere sulla carrozzina per tutta la vita può continuare a praticare le proprie passioni. Anche se ti cambia la vita bisogna andare avanti. ISTITUTO COMPRENSIVO BAGNO DI ROMAGNA L'uscita didattica al Reparto di Medicina Riabilitativa di Cesenatico è stata interessante perché il dottore, l'infermiera e la fisioterapista hanno spiegato uno alla volta il proprio compito in questo reparto. Il compito che mi ha colpito di più è stato quello della fisioterapista perché riabilita le persone che subiscono incidenti e le aiuta a muoversi se perdono l'uso di alcune parti del corpo, come abbiamo potuto vedere nei filmati. La vita è più difficile se si perde l'uso di qualcosa ma ci si adegua e in qualche modo tutto contInua. Questa uscita è stata molto significativa, riguardante sia la salute che la sicurezza nella strada La cosa che mi è rimasta più impressa è la facilità con cui si può perdere un organo vitale con incidenti quotidiani. Questi fatti mi fanno riflettere, anche solo non allacciando il casco si può rimanere in coma o morire. Mi ha anche colpito la forza con cui un uomo invalido continua a vivere e a continuare azioni quotidiane. Questa visita è stata molto istruttiva e interessante. Secondo me è stata una bella esperienza perché ci fa capire che non tutti sono fortunati come noi ma che a volte succedono davvero disgrazie. Mi è rimasta la sofferenza, la fatica, la difficoltà dei ragazzi a riuscire a camminare, a parlare, a muoversi. Anche per una caduta si può morire o rimanere paralizzati. Secondo me rimanere paralizzati è la cosa più orribile, perché o con le mani, le braccia, le gambe non potrai più muoverti come prima, dovrai stare per tutta la vita su una sedia a rotelle. Comunque è stata una gita molto bella, che ti insegna tante cose. Complimenti. La cosa che mi ha colpito di più è stata quel gioco che ci ha fatto fare la fisioterapista. Di gioco non aveva nulla ma mi ha fatto capire cosa si prova ad essere disabile a seguito di un incidente. Oltre a questo, il video dei due disabili con quei diversi comportamenti: uno quasi matto e uno che non parlava per niente. Mi ha molto colpito come un incidente può ridurti. Spero di non avere nessun incidente e di non ridurmi così, né io né i miei amici Nella visita è emerso che bisogna stare attenti ad andare con dei veicoli (bici, moto, auto…) perché in caso di incidenti ci si può fare molto male oppure perdere addirittura delle parti del corpo, esempio braccia gambe… quindi di rispettare le leggi, allacciarsi bene il casco, non guidare da ubriachi e fare attenzione a non andare troppo veloci Della visita a Cesenatico mi ha molto colpito la testimonianza della persona in carrozzella e i video di come gli invalidi siano capaci di eseguire determinate azioni, anche se con fatica. Quei video mi hanno fatto capire l'importanza dell'uso degli arti inferiori ma soprattutto la prudenza quando sei a bordo degli autoveicoli. Mi è rimasta in mente la testimonianza di Alessandro quando ha detto "C'è chi pensa che di fronte a queste disgrazie (come l'invalidità degli arti inferiori) la vita sia già terminata perché non c'è più spirito e voglia di correre, di giocare, di fare sport e le gambe non riescono a fare tante cose. Invece ritorna comunque lo spirito, anche di fronte al totale non uso delle gambe, di fare certe cose che magari prima dell'incidente non si aveva la voglia di fare”. Pochi giorni fa siamo andati al Reparto di Medicina Riabilitativa di Cesenatico per mezzo dell'autobus. Mi ha colpito di più quando Alessandro (un uomo in sedia a rotelle) ci ha illustrato quanto si possono divertire con gli sport quelle persone che hanno perso l'uso delle gambe. La fatica di vivere dopo questi incidenti. Come è difficile salire o uscire dalla macchina, levarsi la maglia Secondo me la cosa che ci voleva insegnare questo incontro è l'andare piano per evitare incidenti pericolosi. Mi ha colpito il fatto che queste persone nonostante l'incidente e il trauma affrontano questo periodo in maniera sorridente, cercando di migliorare e cercando di rendersi indipendenti. Mi ha colpito anche la pericolosità di andare in moto o in macchina e che per una sciocchezza ci si può condizionare la vita restando immobilizzati su una sedia a rotelle. Ci hanno spiegato anche che si possono lo stesso fare altri sport in sedia a rotelle, anche se per me non sarebbe la stessa cosa e lo stesso divertimento E' stata una visita molto istruttiva, mi ha fatto un po' impressione quello che mi dicevano sui traumi cranici e i video. La fisioterapista ci ha fatto fare due "giochi": uno di restare immobili per 10 minuti e l'altro di allacciarsi la scarpa e il giubbotto con una mano. Poi ci ha fatto vedere le "strategie". Ci hanno anche fatto vedere la riabilitazione di alcune persone che avevano subito un incidente stradale 26 Quello che mi ha colpito di più è stato quando delle persone hanno subito un grave incidente e hanno perso l'uso delle gambe (arti inferiori) e quindi sono costretti a vivere tutta la vita su una sedia a rotelle; e quando abbiamo incontrato Alessandro e ci ha fatto vedere dei filmati, dei ragazzi senza l'uso delle gambe che comunque possono praticare sport come sciare, giocare a tennis, a basket ecc... mi è anche piaciuto quando abbiamo giocato. OPINIONI: Abbiamo capito che dobbiamo indossare il casco perché ci proteggerà EMOZIONI: forti, ripensando al momento dell'incidente che gli ha cambiato la vita. Dopo aver provato il gioco della terapista abbiamo capito quanto è bello compiere anche le azioni più semplici come legarsi una scarpa. IMPRESSIONI: ci ha colpito molto la forza di volontà che hanno questi ragazzi nell'affrontare le difficoltà della vita dopo l'incidente OPINIONI: da tutto ciò abbiamo capito che bisogna guidare con prudenza, allacciare sempre il casco ma non sempre anche se usi tutte queste precauzioni ti salvi la vita perché molte volte è tutta questione di destino. EMOZIONI: forti ripensando al momento dell'incidente, contrastati perché molte cose sono state dettate dal caso; tristezza perché vedere delle persone dopo aver avuto degli incidenti e che rimangono paralizzati mette molta tristezza. IMPRESSIONI: ci ha fatto molta impressione la ripresa delle persone che hanno avuto un incidente, che nonostante tutto riescono ad andare aventi e vivere non proprio come prima ma vivere e questo è quello che conta, vivere. W la vita! OPINIONI: ho capito che bisogna usare il casco, controllare la velocità, dopo aver visto tutto quello ho paura ad andare in motorino. Allaccerò sempre il casco. Per godersi la vita bisogna fare attenzione in ogni momento e non fidarsi mai del guidatore opposto! EMOZIONI: mi ha fatto riflettere sulle "ingiustizie" che ci sono nel mondo. Ho provato pena per loro. Anche se uno di loro era molto ironico, mi dispiace perché loro non si rendono conto delle azioni che fanno. IMPRESSIONI: sono felice che almeno possono fare sport. Credo che sia molto brutto e sofferente stare in una sedia a rotelle La visita è stata molto interessante perché ci ha permesso di capire i rischi che si corrono se uno per esempio non si allaccia il casco o non usa le misure di sicurezza in strada. Le testimonianze che ci hanno fatto vedere poi ci hanno colpito molto. Sicuramente dopo questa visita staremo più attenti in strada e penseremo di più alla nostra sicurezza ISTITUTO TECNICO GEOMETRI “L. DA VINCI” OPINIONI: interessante ma troppo lungo; esperienza istruttiva; fa riflettere; importanza della vita; non sottovalutare le banalità; stare attenti per strada EMOZIONI: tristezza, pena, speranza, paura IMPRESSIONI: ci si può divertire anche essendo disabili; si continua a vivere la vita di prima pur avendo un handicap; i malati cercano di sorridere anche dopo aver subito vari traumi OPINIONI: è STATO ISTRUTTIVO E DI GRANDE IMPORTANZA E UTILITA’ L'USCITA A CESENATICO. Abbiamo capito che è importante l'attenzione alla guida e quest'uscita è servita alla sensibilizzazione dei ragazzi che molte volte sottovalutano la gravità di queste situazioni. Troviamo giusto fare questo lavoro collaborando e ascoltando persone che hanno vissuto sulla propria pelle queste tragedie, che hanno cambiato completamente la loro vita e che passato o quasi il trauma con l'aiuto di infermieri, dottori e delle stesse strutture ospedaliere EMOZIONI: abbiamo provato forti emozioni, tristezza e la sensazione di essere indifesi rispetto a queste traumatiche situazioni IMPRESSIONI: è stato molto utile questo lavoro e ci ha fatto capire l'importanza della vita e di quanto si debba stare attenti. In un attimo per una distrazione la vita può cambiare o addirittura finire... E' stata una gita molto istruttiva; abbiamo capito l'importanza della vita. Abbiamo ascoltato testimonianze di persone rimaste invalide a causa di incidenti stradali. Nell'aula magna dello scientifico di Cesenatico (dove abbiamo ascoltato le testimonianze di due giovani) ci hanno fatto provare a compiere delle azioni come se fossimo dei disabili, ad esempio rimanere immobili per 5 minuti, slacciare e riallacciare la scarpa e il giubbotto con una mano sola. Siamo rimasti molto impressionati dalla forza di volontà e dall'impegno che queste persone mettono per "tornare a vivere" e che comunque con tutto quello che è loro successo non si sono perse d'animo Le nostre opinioni sulla visita al reparto di riabilitazione sono molto positive: -Il reparto era molto organizzato e attrezzato con strumenti elettronici e meccanici molto all'avanguardia -Il personale è molto serio e ricco di conoscenze -Ci hanno spiegato e mostrato tutte le modalità del reparto con grande professionalità -Il personale cerca di infondere ottimismo nei pazienti cercando di farli sentire a casa propria -Ci ha fatto capire l'importanza e il privilegio della vita -E' stato molto istruttivo, soprattutto sul piano psicologico, perché ci ha fatto capire che anche in una vita normale, dove nessuno penserebbe mai che potrebbe succedere qualcosa, tutto può cambiare da un momento all'altro, rendendo molto più difficile il resto della nostra vita; basta un secondo per provocare dei danni non solo fisici ma anche morali, a noi e alle persone che ci vogliono bene, come i nostri familiari -Per superare questi impedimenti motori bisogna avere una grandissima forza di volontà, ponendosi degli obiettivi per continuare ad andare avanti, perché una vita senza uno scopo è come una vita che non esiste -Quando succedono questi incidenti i danni non li subiscono solo i diretti interessati ma anche i familiari, che dovranno prendersi cura degli sfortunati (spesso permanenti). L'ospedale di Cesenatico si occupa di 27 queste persone e le ospita in una struttura dotata di strumenti per la riabilitazione e di stanze in cui i familiari possono venire a trovare i pazienti Secondo me è stato istruttivo e porta a riflettere sulle conseguenze di quando si usa un mezzo a motore Senso e compassione, una grande lezione di vita, paura che possa succedere a me L'uscita a Cesenatico ha suscitato in noi grande stupore perché non ci aspettavamo che le persone reduci da questi incidenti potessero avere questi gravi problemi. Abbiamo provato un grande senso di compassione e di pietà per quelle persone meno fortunate di noi. Questa è stata una grande lezione di vita perché ci ha fatto ragionare su come la vita è importante e su come può finire in un attimo Dispiacere, fa riflettere sulla vita Un po' noioso, triste, malinconico, dispiacere, fa riflettere sulla vita, riflessioni su come può cambiare tutto in un attimo, cercare di aiutare le persone meno fortunate di noi, trovare un motivo per vivere meglio di prima Nella visita al Reparto di Medicina Riabilitativa di Cesenatico abbiamo visto persone con diversi problemi ma che non hanno mai perso la voglia di vivere. Probabilmente fino ad adesso non avevamo mai pensato che potremmo avere i loro stessi problemi se non stiamo attenti per strada, ma continuiamo a non badarci. Abbiamo visto filmati con ragazzi costretti in una sedia a rotelle che se accennavano anche solo a salire uno o due gradini facevano fatica ma non si sono mai arresi OPINIONI: questa uscita ci ha aiutato a capire quanto è importante riuscire a rispettare il codice stradale e le regole che sono state fatte EMOZIONI: ci hanno impressionato molto i macchinari che abbiamo visto perché ci sembrava che servissero a conseguenze molto serie. Questa visita ci è servita per stare più attenti e più sicuri per strada IMPRESSIONI: abbiamo trovato questa visita interessante ed istruttiva perché guardando i video che ci hanno fatto vedere, abbiamo capito quanto è importante avere responsabilità delle proprie azioni e avere la massima sicurezza OPINIONI: -Era molto attrezzato per le persone disabili -Mi ritengo fortunata –E’ stata una gita molto bella EMOZIONI: -Vedere le persone in quello stato era triste e mi ha fatto riflettere sulla sicurezza stradale -Mi hanno fatto riflettere i filmati che ci hanno mostrato IMPRESSIONI: -Mi ha fatto pena vedere tanta gente in carrozzina Mi ha colpito che una mia amica sia svenuta proprio all'ospedale e la prontezza con cui l'hanno soccorsa –E’ stato molto interessante Vedere le persone che dopo un incidente si riducono in quello stato ci ha fatto riflettere. Quindi siamo arrivati a queste conclusioni: -Andando con il nostro motore dobbiamo cercare di moderare la velocità -Usare in ogni caso il casco allacciato e omologato -Non dobbiamo impennare e fare i cretini per strada. Alcuni di noi hanno provato pena per quelle persone e timore che possa succedere la stessa cosa. Quando siamo usciti abbiamo ripensato a quello che avevamo visto e ci siamo scambiati le nostre opinioni in proposito. Abbiamo ringraziato Dio che a noi non è successa la stessa cosa OPINIONI: queste strutture aiutano molto i disabili dove cercano di curarli. Noi pensiamo che anche dopo aver visto quelle scene l'attenzione nella guida non migliori EMOZIONI: questa visita ci ha suscitato l'emozione di vedere il mondo come lo vedono loro. Dovrebbe essere orribile diventare disabili e vivere una vita "a metà" IMPRESSIONI: noi non pensavamo che la riabilitazione dopo un incidente fosse così complicata. Questa visita ha cambiato il nostro modo di vedere la vita ed è stato molto istruttivo Secondo noi bisogna stare attenti quando si guida per evitare incidenti che possano recare gravi danni alle persone. Infatti nel video che abbiamo visto è facile fare un incidente ma altrettanto facile finire in carrozzina, perdere la memoria, rompersi parti del corpo ecc... Abbiamo anche visto un video molto simpatico dove c'erano due che avevano fatto un incidente; uno era in grado di muoversi ma non aveva memoria, l'altro non si poteva muovere ma aveva memoria. Secondo noi fare il lavoro di aiutare chi ha un handicap è dignitoso perché è bello aiutare gli altri. Nessuno di noi vorrebbe però essere a loro posto anche se ci fanno tanta pena. Per evitare tutto questo bisogna solo guidare attenti e non distrarsi EMOZIONI: schok, paura, pena, ansia, timore. Guardare quelle persone in quelle condizioni è stato traumatico. Ci ha fatto riflettere sull'importanza della vita e sul cambiamento che può avvenire in un istante. Questa esperienza ci ha fatto capire che l'imbecillità di un adolescente può rovinarti per sempre la vita, rendendoti dipendente da altre persone e cambiando radicalmente le proprie abitudini e rendendo quasi impossibili le azioni quotidiane Andando a Cesenatico abbiamo incontrato persone con diversi problemi, alcuni senza memoria altri paralizzati mentalmente o fisicamente e questo ci ha fatto capire che anche da una piccola cosa, da un piccolo incidente, la tua vita e quella delle persone a te vicine può cambiare totalmente. Per questo ora penso che ognuno di noi si sia accorto che nella vita di tutti i giorni bisogna cercare di stare più attenti a tutto. Ci hanno messo di fronte alla realtà e non dobbiamo dare sempre tutto per scontato e dire "vuoi che capiti proprio a me, capiterà agli altri" ma per la gente questi altri siamo noi... quindi prudenza!!! 28 Secondo il nostro gruppo la visita a Cesenatico è stata molto educativa ed interessante, perché abbiamo visto come la nostra vita può cambiare nel giro di un secondo. Questa visita per noi è stata molto scioccante, nel vedere queste persone che una volta erano come noi e adesso hanno gravi o lievi danni alla loro salute. Ora pensiamo che noi tutti staremo più attenti Pensiamo che stare attenti per strada sia importante e fondamentale. Durante la visita ci siamo accorti che la situazione delle persone disabili che venivano curate era orribile e tutti noi li guardavamo come se fossero delle attrazioni, anche se venivano trattati scrupolosamente. Guardando i video spesso ridevamo ma non vogliamo diventare come loro, non essere più autonomi e dipendere da altre persone. Dobbiamo essere prudenti e non pensare solo a noi stessi e non girare con il motore solo per divertirci e andare forte. Questa uscita è stata significativa ed educativa. Ci ha insegnato soprattutto a ragionare OPINIONI: schok, paura, tensione, ansia, riflessione. La visita è stata molto educativa perché abbiamo visto come la vita può cambiare nel giro di un secondo. Con questo abbiamo capito che fare gli stupidi può essere molto rischioso. ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE “R. SERRA” OPINIONI - EMOZIONI - IMPRESSIONI: depressione, compassione, tristezza, sfortuna, incapacità, empatia, solitudine, organizzazione, paura, forza di volontà,malinconia, perdita della voglia di vivere (in certi casi), fraternità, consapevolezza, rabbia, immedesimazione, interesse, rispetto OPINIONI: è una struttura utile, un punto di riferimento per persone coinvolte in gravi incidenti, impostato in maniera da far sentire i pazienti a casa propria EMOZIONI: tenerezza, tristezza, sensibilità, riflessione, paura, solitudine IMPRESSIONI: vedendo questi ragazzi e pensando alla loro vita rovinata in pochi secondi ci ha fatto riflettere su quali siano le conseguenze dell'imprudenza e della velocità. Ci siamo messi nei loro panni e abbiamo vissuto la quotidianità in un altro modo: ad esempio senza l'uso di alcuni arti come braccia e gambe OPINIONI: -Ci ha resi più consapevoli dei rischi di cui andiamo incontro -Ci ha fatto capire che anche un incidente banale può portare a gravi conseguenze EMOZIONI: compassione, malinconia, depressione IMPRESSIONI: -Ci ha insegnato molto -Ci siamo resi conto che se anche (a causa di un incidente) hanno degli handicap, c'è comunque la forza di volontà per continuare a vivere OPINIONI: secondo noi le strutture sanitarie sono molto adeguate per questo genere di problemi, ci sono addetti molto preparati a tutte le difficoltà, stanno molto vicino ai pazienti EMOZIONI: tristezza, solitudine, tenerezza, compassione, paura. Immedesimandoci in quelle persone abbiamo provato un senso di solitudine e abbiamo capito quanto siamo fortunate IMPRESSIONI: le persone ricoverate in questa clinica ci hanno fatto molta pena perché è brutto vedere una vita rovinata, che sta per finire, senza poter intervenire in nessuna maniera OPINIONI: interessante, educativo, realistico, riflettere, cruda, vera, concreta EMOZIONI: tristezza, paura, compassione, fortuna, solitudine IMPRESSIONI: deprimente, angosciante, scioccante, impressionante OPINIONI: molto interessante, impegnativo, l'ospedale è molto attrezzato EMOZIONI: ci ha fatto capire che la strada non è un posto in cui giocare, ci fa essere più prudenti IMPRESSIONI: i medici sono molto disponibili, ci ha impressionato la loro forza di volontà OPINIONI: -Pensiamo di non riuscire a superarlo -Abbiamo provato interesse –Ci vuole coraggio EMOZIONI: tristezza, paura che possa succedere anche a noi IMPRESSIONI: -Il modo in cui un incidente può condizionare tutta la tua vita -Ci sono persone che riescono ad accettare queste situazioni ed altre no -Ci vuole impegno e coraggio per andare avanti OPINIONI: è stata un'attività utile perché ti fa riflettere sulla fortuna che abbiamo e sull'importanza della vita. È stato interessante conoscere le condizioni e le abitudini dei disabili e induce a stare più attenti durante la guida EMOZIONI: tristezza, tenerezza, simpatia, pena, affetto, solidarietà IMPRESSIONI: grande forza di volontà da parte dei ragazzi; malgrado quello che gli è successo hanno una grande voglia di vivere ed affrontano i problemi che la vita gli pone con grande serenità Dei filmati che ci hanno fatto vedere ci hanno particolarmente colpito i momenti in cui i disabili cercavano di salire sull'automobile con molte difficoltà mentre per noi è una cosa molto semplice e abituale. Infine ci ha colpiti come la loro vita per un incidente stradale sia cambiata, in alcuni casi diventando anche disabili. Durante la visita in ospedale ci ha colpiti molto la struttura dei bagni che si adattava alle esigenze dei pazienti e la palestra dove vi si può allenare e parecchie volte i pazienti grazie all'aiuto delle/gli infermiere/i riacquistano l'uso degli arti E' stata una bella esperienza! Ci ha fatto capire che la prudenza sulla strada è molto importante e spesso si provocano danni permanenti a persone innocenti. Il momento più significativo è stata la visita all'ospedale perché ci ha fatto capire quanto può essere difficile la vita dopo un incidente. La nostra opinione è quella di rispettare il codice stradale 29 ALLEGATO 2 SCHEDA 5-A SPAZIO ALLA CREATIVITA’ Lavoro di gruppo Immaginate di far parte di una agenzia di comunicazione. L’AUSL di Cesena vi ha contattato perché vorrebbe realizzare del materiale per una campagna preventiva di promozione della sicurezza stradale destinata ai giovani della vostra età. Scegliete liberamente il materiale che volete realizzare (volantini, depliant, spot, ecc…). Al termine dell’attività condividete con il resto della classe l’esito del vostro lavoro 30 31 32 33 34 Equipe di progetto: Baldassarri Emanuela Mari Giuseppe Naldi Andrea Evangelisti Alessandra Psicologa – Uff. Educazione alla Salute Azienda USL Cesena Medico – Reparto Medicina Riabilitativa Azienda USL Cesena Medico – Direttore Reparto Medicina Riabilitativa Azienda USL Cesena Studentessa tirocinante – Facoltà di Psicologia di Cesena Si ringraziano: Tutti i RAGAZZI che hanno partecipato al progetto Tutti gli operatori del Reparto di Medicina Riabilitativa che hanno contribuito alla realizzazione del progetto (medici, infermieri, fisioterapisti, logopedisti, personale OTA). Gli insegnanti che hanno permesso la realizzazione del progetto: Vincenzo Sarubbo Amalia Valbruzzi Istituto Comprensivo di Bagno di Romagna Sandro Persano Istituto Comprensivo di Longiano Giorgio Valletta Istituto Comprensivo Statale di Mercato Saraceno Miranda Ricci Giovanni Zani Scuola Media "G.Pascoli" - Sez. di Calisese Susanna Calandra Istituto Tecnico Geometri “L.Da Vinci” Claudio Rovereti Istituto Tecnico Commerciale “R.Serra” Per maggiori informazioni sul progetto rivolgersi a: Emanuela Baldassarri Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Epidemiologia e Comunicazione AUSL di Cesena Tel. 0547 352023 Fax: 0547 352058 e-mail: [email protected] 35