Progetto Accademia 2010 Gioachino Rossini L’occasione fa il ladro Milano, Teatro alla Scala 18, 20, 22, 24, 26, 27, 28 settembre 2010 1, 4, 7 ottobre 2010 COMUNICATO STAMPA Sabato 18 settembre cantanti, solisti e orchestra dell'Accademia del Teatro alla Scala tornano sul palcoscenico del Piermarini per il consueto appuntamento con il “Progetto Accademia”, la produzione d’opera ch ogni anno è inserita nella stagione “grande” del teatro. A Daniele Rustioni è affidata la direzione de L’occasione fa il ladro di Gioachino Rossini, divertente farsa in un atto, nell’allestimento storico di Jean-Pierre Ponnelle ripreso da Sonja Frisell. Scritta in soli undici giorni da un giovanissimo Rossini, L’occasione fa il ladro andò in scena al Teatro San Moisè di Venezia nel 1812. Nel segno tipico della farsa, che coniuga divertimento e vitalità attraverso colpi di scena e agnizioni inaspettate, i protagonisti della vicenda si scambiano reciprocamente identità innescando una serie di equivoci che inevitabilmente si ricompongono per assicurare il lieto fine. “Notte buia e tempestosa”, avverte il libretto. In una locanda si riparano Don Parmenione e il Conte Alberto; il primo, si scoprirà poi, all’inseguimento di una giovane sedotta e abbandonata; il secondo in viaggio verso la promessa sposa. Il casuale scambio di valigia di uno dei servitori induce lo scaltro Parmenione a impossessarsi della più interessante identità del Conte Alberto. Stessa azione compie la futura consorte del Conte, Berenice, che si scambia d’abito con un’amica di famiglia, Ernestina, abbandonata dal proprio amante, per conoscere in incognito il futuro pretendente. Fra equivoci e parapiglia, nessun dubbio che le vere identità vengano ben presto svelate e le coppie ricomposte. Con questa prova di bravura i cantanti solisti proseguono nel loro percorso biennale di studi che si concluderà nel mese di giugno quando, in occasione del Concerto istituzionale, riceveranno il diploma finale. L’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici, attiva dal 1997, allunga il catalogo dei talenti che si sono formati alla sua scuola. Accanto agli attuali allievi, Jaeheui Kwon, Pretty Yende, Marika Gulordava, Jihan Shin, Filippo Polinelli, Valeria Tornatore, Evis Mula, Filippo Fontana, e Valeri Turmanov, tornano sul palcoscenico scaligero gli ex allievi Leonardo Cortellazzi, Massimo Cavalletti e Davide Pelissero. Per il quarto anno consecutivo si ripropone inoltre l’iniziativa di chiamare giovani musicisti dai più prestigiosi conservatori e teatri europei nella compagine orchestrale del "Progetto Accademia": per L’occasione fa il ladro sono stati invitati i migliori strumentisti ad arco della National Academy of Music "Pantcho Vladigerov" di Sofia e della Royal Danish Academy of Music di Copenhagen. Ufficio Stampa Teatro alla Scala: tel. 02 8879.2412. Paola Bisi - Salvatore Sportato Relazioni Esterne e Comunicazione Accademia Teatro alla Scala Tel. +39.02.8545.11.90 - 28 [email protected] - [email protected] Gioachino Rossini L’occasione fa il ladro Farsa in un atto Allestimento del Rossini Opera Festival Progetto Accademia 2010 Direttore Regia, scene e costumi Regia ripresa da Daniele Rustioni Jean-Pierre Ponnelle Sonja Frisell Personaggi e interpreti Don Eusebio Berenice Conte Alberto Don Parmenione Ernestina Martino Jaeheui Kwon Pretty Yende / Marika Gulordava Leonardo Cortellazzi / Jihan Shin Natale De Carolis / Massimo Cavalletti / Filippo Polinelli Valeria Tornatore / Evis Mula Davide Pelissero / Filippo Fontana / Valeri Turmanov Solisti dell’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala Soggetto Sala in un albergo di campagna. In una notte oscura e tempestosa, Don Parmenione e il suo servo Martino cenano in una locanda sulla strada per Napoli. Don Parmenione, spavaldo e incurante dei tuoni, beve e mangia a quattro palmenti da bon viveur qual è, mentre Martino, impaurito e seduto in disparte, approfitta degli avanzi del padrone. Entra il Conte Alberto, un altro viaggiatore sorpreso dal temporale, il cui servo – dopo aver gettato la valigia del padrone accanto a quella di Don Parmenione – si addormenta su una panca. I due nobiluomini sembrano fraternizzare: il Conte Alberto sta andando a Napoli per sposarsi e ha molta fretta. Finito il temporale, egli scuote il suo servo e riprende il viaggio. Ma il servo, essendo mezzo addormentato, prende la valigia di Don Parmenione e lascia quella del padrone. Quando si tratta di pagare la cena, Don Parmenione si accorge dello scambio della valigia, ma ormai il Conte Alberto è lontano. E d’altronde, spiantato com’è, quell’errore non può che giovargli. Martino forza subito la valigia che contiene, oltre ai documenti del Conte Alberto, varie cose preziose tra cui un ritratto femminile: «Quest’è la sposa», dice tutto ringalluzzito Don Parmenione. La decisione è presto presa, nonostante le proteste di Martino: Don Parmenione si farà passare per il Conte Alberto e andrà a Napoli per sposare la bella sconosciuta. Grand’atrio terreno in casa della Marchesa. Don Eusebio sta aspettando lo sposo della nipote Berenice, la quale, per poter meglio studiare il suo pretendente che non ha mai visto, si scambia d’abiti con un’amica di famiglia, Ernestina, loro ospite. Arriva Don Parmenione tutto in ghingheri che si presenta a Ernestina credendola la sposa. Quest’ultima sembra tutt’altro che insensibile alle avances dell’improbabile nubendo. Ma entra anche il Conte Alberto che, incontrata fortuitamente Berenice, subito si dichiara a lei. Tornato in scena Don Eusebio, in compagnia di Ernestina e Don Parmenione, ecco che si scatena il parapiglia: il Conte Alberto accusa Don Parmenione di avergli rubato l’identità, fra lo sconcerto generale. Terminata la baraonda, l’azione si rimette in moto. Si viene a sapere che Ernestina è ospite di Don Eusebio dopo essere stata sedotta e abbandonata. Poco dopo Berenice smaschera Parmenione accusandolo di essere un impostore. Anche Martino confessa la vera natura del suo padrone. Costui cerca di trovare un’onorevole soluzione: essendosi invaghito di Ernestina e detestando Berenice, preferirebbe di gran lunga sposare la prima piuttosto che la seconda, amata invece dal Conte Alberto. Dunque egli svela la sua vera identità: il suo nome è Parmenione di Castelnuovo e doveva venire a Napoli per inseguire la sorella dell’amico Conte Ernesto, fuggita di casa con un seduttore. Ernestina resta sbalordita. È lei infatti la giovane fuggitiva che Parmenione stava cercando: abbandonata dall’amante, accetta la proposta di matrimonio di Parmenione. Il lieto fine è assicurato per entrambe le coppie. ACCADEMIA DI PERFEZIONAMENTO PER CANTANTI LIRICI L’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici costituisce una delle eccellenze della proposta didattica dell’Accademia Teatro alla Scala, ente di caratura internazionale che, attraverso i suoi quattro dipartimenti -Musica, Danza, Palcoscenico-Laboratori, Management- forma tutti i profili professionali legati al teatro musicale, avvalendosi della docenza dei migliori professionisti del Teatro alla Scala e dei più qualificati esperti del settore. Presieduta da Pier Andrea Chevallard e diretta da Luisa Vinci, l’Accademia offre percorsi formativi di altissimo livello per cantanti lirici, professori d’orchestra, maestri collaboratori, ballerini, scenografi, costumisti, truccatori e parrucchieri, sarti, attrezzisti, meccanici, falegnami, macchinisti, lighting designer, fotografi di scena, manager, tecnici del suono, videomaker. L’iter didattico, fondato su una modalità d’insegnamento che privilegia il contatto diretto con il mondo del lavoro, consente agli allievi di acquisire quotidianamente "sul campo" competenze che vengono accresciute attraverso un’intensa esperienza di stage. La realizzazione del "Progetto Accademia", un’opera che annualmente viene inserita nella stagione del Teatro alla Scala, a cui concorrono gli allievi di molti dei corsi attivi, costituisce un’importante occasione di confronto e di verifica, che va ad affiancarsi alle notevoli opportunità offerte nel corso dell’attività didattica: concerti, spettacoli, esposizioni, seminari. Fondata da Riccardo Muti nel 1997 sotto la direzione artistica di Leyla Gencer (scomparsa nel 2008), l’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici raccoglie l'eredità della scuola dei "Cadetti della Scala", voluta da Arturo Toscanini negli anni Cinquanta per garantire la trasmissione della tradizione lirica italiana. Grazie alla docenza di artisti come Luis Alva, Renato Bruson, Mirella Freni e Luciana Serra, l’Accademia prepara alla carriera professionale giovani cantanti dotati di una solida formazione vocale e musicale, affinandone in un percorso biennale le capacità tecniche e interpretative. Le masterclass tenute nel corso degli anni da Teresa Berganza, Enzo Dara, Christa Ludwig, Leo Nucci, Renata Scotto e Shirley Verrett hanno ulteriormente arricchito l’esperienza formativa. Lo studio quotidiano si intreccia costantemente con l'inserimento degli allievi nelle produzioni scaligere, accanto a interpreti, direttori d’orchestra e registi di fama assoluta. Particolare importanza rivestono inoltre l’attività concertistica in Italia e all'estero e la partecipazione a produzioni operistiche, come il "Progetto Accademia". Numerosi i titoli allestiti alla Scala e nei più importanti teatri italiani: fra le ultime produzioni si ricordano tre titoli del catalogo mozartiano, Ascanio in Alba (2006), Così fan tutte (2007) e Le nozze di Figaro (2008) e Le convenienze ed inconvenienze teatrali di Donizetti (2009). Numerosi gli ex allievi che oggi calcano le scene dei maggiori teatri nazionali ed esteri, dai soprano Serena Farnocchia, Carmen Giannattasio, Anja Kampe, Irina Lungu, Nino Machaidze, Teresa Romano ai mezzosoprano Ketevan Kemoklidze, Anita Rachvelishvili, Nino Surguladze, dal contralto Sonia Prina ai tenori Thiago Arancam, Leonardo Cortellazzi, Giuseppe Filianoti, dai baritoni Simon Bailey, Fabio Capitanucci, Massimo Cavalletti, Christian Senn, Vincenzo Taormina ai bassi Carlo Malinverno, Giovanni Battista Parodi, Dejan Vatchkov. ORCHESTRA ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA L’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala si è formata nell’ambito dei Corsi di perfezionamento per professori d’orchestra, tenuti a partire dal 2000, finalizzati all’inserimento di giovani e valenti strumentisti nelle più importanti compagini orchestrali, in Italia e all’estero. Sotto la guida di stimati musicisti e delle Prime parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala, i corsi prevedono lezioni individuali di strumento, musica da camera, sezioni d’orchestra, esercitazioni orchestrali. Gli allievi si sono esibiti a Milano al Teatro alla Scala, al Piccolo Teatro, al Teatro Dal Verme, al Teatro Donizetti di Bergamo, al Teatro Verdi di Brindisi, nell’ambito di Festival MiTo, SettembreMusica, Ravello Festival, e in numerose tournée, tra le quali si segnalano: il progetto triennale promosso da Enel, che ha portato l’orchestra nelle maggiori piazze italiane (2001-2004), la partecipazione a una serie di concerti fra Al Ain (Al Ain Classical Music Festival) e Abu Dhabi negli Emirati Arabi (2008), una tournée in Danimarca (2009) e una in Russia (2010). Ogni anno l’orchestra partecipa al “Progetto Accademia” opera inserita nel cartellone della Scala e ad alcune produzioni per il Corpo di Ballo scaligero: fra le più recenti si ricordano nel 2006 il balletto Il pipistrello, con la coreografia di Roland Petit, e Ascanio in Alba di Mozart (Progetto Accademia 2006). Nel 2007 e nel 2008 Così fan tutte, Le nozze di Figaro, Serata Petit. Nel 2009 il balletto Sogno di una notte di mezza estate, con la coreografia di George Balanchine, e l’opera Le convenienze ed inconvenienze teatrali di Donizetti. Alla direzione si sono avvicendati, fra gli altri, Giovanni Antonini, Roberto Rizzi Brignoli, Ottavio Dantone, Christopher Franklin, Marco Guidarini, Nicola Luisotti, Enrique Mazzola, Pietro Mianiti, Stefano Ranzani, Corrado Rovaris, Daniele Rustioni. DANIELE RUSTIONI Con un emozionante debutto nella Cavalleria rusticana di Mascagni nello storico allestimento di Liliana Cavani al Teatro Mikhailovskij di San Pietroburgo, Daniele Rustioni ha fatto a soli 24 anni il suo ingresso nella scena musicale internazionale. Acclamato dalla critica come una rivelazione, il giovane direttore è stato immediatamente nominato Principale Direttore Ospite della seconda scena lirica pietroburghese. Rustioni ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano dove si è diplomato a pieni voti in organo, composizione organistica, pianoforte, direzione d’orchestra. Si è perfezionato in direzione all’Accademia Superiore Musicale Pescarese, all’Accademia Musicale Chigiana di Siena (Diploma d'Onore) e alla Royal Academy of Music di Londra. Ha inoltre partecipato a masterclass con Sir Colin Davis, Kurt Masur e Gianandrea Noseda, che ne ha subito notato lo straordinario talento e ne è divenuto il principale mentore. Ha diretto l’Orchestra del Teatro Regio di Torino nel 2007 in un concerto con musiche di Mozart e nel 2008 per il debutto operistico in Italia con La bohème di Puccini nell’ambito del Festival estivo del Castello di Racconigi. Molto attivo all’estero, si è distinto in una serie di concerti alla guida della Russian National Philharmonic Orchestra di Mosca, dell'Orchestra Filarmonica Accademica di San Pietroburgo, della Welsh National Opera Orchestra al Covent Garden di Londra e in Italia dell'Orchestra della Toscana (ORT), del’Orchestra dell'Accademia del Teatro alla Scala, de"I Pomeriggi Musicali" e dell'Orchestra dell'Accademia del Festival "Settimane Musicali" di Stresa. Al Teatro Mikhailovskij di San Pietroburgo ha diretto nuove produzioni di Elisir d’amore – presentata in tournée al Teatro Bolshoj di Mosca - e Pagliacci (per la regia di Liliana Cavani), riprese di Rigoletto e La traviata, oltre a concerti lirico-sinfonici e alla Messa di Requiem di Verdi, che ha poi diretto alla Sala Grande della Filarmonica di San Pietroburgo. Nel corso della stagione 2008/09 è stato assistente di Antonio Pappano alla Royal Opera House, Covent Garden nell’ambito del progetto “Jette Parker Young Artists Programme”. Nella stagione 2009/10 ha debuttato in Norma nell’ambito della stagione ASLICO, alla Fenice di Venezia ne Il barbiere di Siviglia, al Teatro Comunale di Bologna ne L’elisir d’amore e con l’Orchestra dell’Arena di Verona in un programma sinfonico. Nel maggio 2010 è tornato al Teatro Regio di Torino con La bohème e successivamente ha debuttato con l’Orchestra Haydn, che tornerà a dirigere nel dicembre 2011. Dopo il suo impegno al Teatro alla Scala nel settembre 2010 nella ripresa della storica produzione di Jean-Pierre Ponnelle de L’occasione fa il ladro con l’orchestra e i cantanti solisti dell’Accademia scaligera, tornerà ai Pomeriggi Musicali. Nel novembre 2010 dirigerà una nuova produzione di Otello di Giuseppe Verdi nella messa in scena di Edmuntas Nekrosius, mentre nel dicembre 2010 dirigerà la Messa di Requiem con la Filarmonica di Helsinki. Nella stagione 2010/11 farà il suo debutto alla Welsh National Opera con una nuova produzione di Così fan tutte e alla Royal Opera House di Londra con Aida.