LA GAZZETTA DI CATTARO de tutto un poco .... ANNO I - N. 4 OTTOBRE 2013 PERIODICO MENSILE IN LINGUA ITALIANA - distribuzione gratuita veduta di Cattaro (Biblioteca Correr - Venezia) BENVENUTI A CATTARO Caro turista ti diamo il nostro benvenuto a Cattaro, una delle più belle città della Dalmazia, e la principale del Montenegro sia in quanto a ricchezza storico-artistico e culturale che per l’antichità delle sue istituzioni. E’ il capoluogo delle Bocche di Cattaro, regione ponte per il Montenegro con la civiltà europea. La città si trova in uno dei più incantevoli paesaggi del Mediterraneo ai piedi del Monte Sella (Lovcen m. 1759) alla fine di un' articolata serie di profondi bacini perfettamente riparati dal mare aperto, che costituiscono il più grande porto naturale del mar Adriatico e ricordano vagamente, per la loro forma frastagliata, i fiordi norvegesi. Il suo clima particolare: piovoso lungo tutto l’inverno e torrido d’estate, restringe l’epoca ideale per un piacevole soggiorno ai soli mesi primaverili ed autunnali. Di probabile fondazione preromana, mutò nel corso dei secoli più volte il nome: è l’Ascrivium dei romani, la Decàtera dei bizantini, toponimo dal quale ebbe origine la Cattaro latino-veneta e la Kotor slava. Divisa in due parti: Cattaro bassa corrispondente alla vera e propria città e Cattaro alta alla cinta muraria che circonda lo sperone roccioso su cui signoreggia il Castello di San Giovanni (m. 280). Le fortificazioni sono il suo elemento più peculiare il cui perimetro si estende per circa 4,5 km. Sebbene provata dal disastroso terremoto del 1979 l’aspetto della città odierna è quello datole du- rante l’epoca veneziana (14201797), molte sono le tracce lasciate dall’Impero Austriaco (1797-1918), sopratutto negli edifici pubblici. Negli ultimi anni, grazie anche alle navi da crociera che vi sostano si è avuto un grande incremento turistico anche se purtroppo il visitatore, quasi fuggitivo viene rapito dai programmi inseriti nei vari “pacchetti” dei viaggi organizzati e non sempre ha il tempo per gustarsi pienamente Cattaro e la regione delle Bocche. Siamo sicuri che anche una breve sosta nella nostra città lascerà in te un buon ricordo e ti invitiamo a ritornare in un’occasione meno affrettata dove, al di fuori delle gite organizzate, potrai conoscerla in un modo certamente migliore. Cattaro può essere la base ideale inoltre per conoscere altri centri delle Bocche: Castel Nuovo, Risano, Perasto, Dobrota, Stolivo, Perzagno e Teodo che del litorale adriatico: Budua, Antivari e Dulcigno ma non solo puoi raggiungere facilmente anche i luoghi più belli ed interessanti dell’interno del Montenegro. Dai una mano all’ambiente, richiedi questo periodico in formato DIGITALE [email protected] seguici su 1 Giuse ASSOCIAZIONI ED ALTRE ENTITA’ ITALIANE CHE SI OCCUPANO DELLA DALMAZIA CENTRO RICERCHE CULTURALI DALMATE SPALATO SCUOLA DALMATA di SAN GIORGIO E TRIFONE FONDAZIONE RUSTIA TRAINE Castello 3259/a, 30122, Venezia via dei Giacinti, 8 - 34.100 TRIESTE Venezia www.dalmaziaeu.it [email protected] [email protected] ASSOCIAZIONE NAZIONLE VENEZIA GIULIA E DALMAZIA ANVGD - Sede nazionale Roma Tel. 06 5816852 - Fax 06 6220 7985 Email [email protected] Comunità degli Italiani del Montenegro Stari Grad (Città Vecchia) 430 Cattaro orario 09:00 - 13.00 Società Culturale Italo-Montenegrina “Dante Alighieri” Tabacina 572 - Cattaro tel/fax.00382 32334992 e-mail: [email protected] www.comunitàitaliana.me richiedete la GAZZETTA DI CATTARO al seguente indirizzo [email protected] COMUNITA’ DEGLI ITALIANI Centro Internazionale Adozione Gatti “Badoer” DI ZARA la riceverete gratuitamente Via Borelli, 8/I ? 23000 Zara ? ?CROA ZIA LA GAZZETTA?DI?CATTARO mensile di informazione storica, culturale e turistica in lingua italiana di interesse veneto - istriano - dalmata. contatto: [email protected] tiratura: 3.600 copie - distribuzione gratuita 2 per l’Infanzia Felina Abbandonata PERASTO - VENEZIA - FEZ Comitato Redazionale e Collaboratori: Giuseppe Dalla Sorza, Piero De Mentis, Franco Gerin, Javier Gonzalez Lopez-Arza, Giustina Nordio Vianello, Samantha Busetto, Simone Piovesana, Branko Radović, Dino Sauro, Marina Scarpa, Elisabetta Serpos, Antonio Maria Tacco, Marko Zuanić. Impaginazione e stampa: INTERPRESS - SCUTARI (Albania) guenza che tutto il paese viene ad essere esposto a delle funeste catastrofi. Il solo mezzo per evitare tali inconvenienti, è quello di stabilire le condizioni seguenti: 1. - Di far inchiodare i pezzi di cannone che si trovano al forte di Perasto. 2. - Di spedirmi un certificato segnato degli ufficiali e cannonieri che si tengono come ostaggio di avere essi veduto ad inchiodare i pezzi suddetti. 3. - Che se all’ora di mezza notte non ho ricevuto risposta, io mi trovo in obbligo di far fuoco. L’Abbazia di San Giorgio allo Scoglio di Perasto. 13 OTTOBRE 1807 LA CACCIATA DEI FRANCESI DA PERASTO A seguito proponiamo il ricordo di un valoroso episodio della Storia di Perasto, nello specifico la cacciata delle truppe francesi dalla cittadina, quando in seguito ad uno stratagemma i perastini s’impossessano del Castelllo di Santa Croce e il loro comandante Alvizse Viscovich ne intima l’abbandono del loro presidio sistemato nell’ Abbazia di San Giorgio allo Scoglio. Dalla “Storia di Perasto” di Francesco Viscovich - (pagg. 153 e 154) estrapoliamo quanto segue: Lettera del Comandante dell’Isola di San Giorgio al Podestà di Perasto conte Alvise Viscovich Dall’isola di S. Giorgio il 13 Ottobre 1813 Il Comandante dell’Isola di San Giorgio al Signor Podestà della Comune di Perasto Sapendo di dover trattare con persone che conoscono i diritti e gli usi della guerra, mi dirigo a Lei Signor Podestà, per significare che dietro l’accaduto nella giornata d’oggi, io mi trovo in obbligo di far fuoco sopra il paese e sopra il forte di Perasto, e che a questo effetto sto facendo infocare le palle per incendiare il magazzino della polvere del forte suddetto; Ella vede per conse- Ho l’onore di presentarle il mio ossequio. Il Comandante dell’Isola di S. Giorgio Colmain Lettera in risposta dasl Podestà di Perasto conte Alvise Viuscovich al Comandante dell’Isola di San Giorgio Perasto 13 Ottobre 1813 Il Podestà della Comune di Perasto resistenza. 2. - Lei meriterebbe troppo trattandoci da vili per pedirle il Certificato dell’inchiodamento dei cannoni. 3. - Le due navi di linea inglesi, una fregata e due brick, a quest’ora sono passati alla punta di Cumbur per darci soccorso, e per bersagliarla intieramente nel caso di sua resistenza. 4. - Duecento barche bocchesi unitamente alle cannoniere e penich verranno domani a salutarla senza darle il quartiere al caso della sua resistenza. E com’Ella mi dice di far fuoco prima del giorno, si ricordi che tutti i francesi e italiani che sono nel nostro potere in ostaggio, saranno per colpa sua da noi sacrificati nelle veci che dovrebbero essere da lei salvati. In quanto alla polvere, Ella s’inganna, mentre nel momento medesimo che il forte fu preso, fu tutto trasportato in luogo remoto fuor d’ogni pericolo delle sue palle infocate delle quali non temiamo. E cio le basti. Ho l’onore di riverirla con distinta considerazione Alvise Conte Viscovich Podestà al Signor Comandante dell’Isola di S. Giorgio Le armi vittoriose di Sua Maestà Francesco Secondo Imperatore Austriaco, sono già entrate in questo distretto unitamente con la squadra navale del Re Britannico, suo amico ed alleato. Tutte le Bocche hanno preso le armi unitamente a noi in loro difesa. Noi abbiamo preso il forte di Perasto per dedicarlo alla prelodata Sua Maestà Austriaca. In conseguenza di ciò per farle conoscere ch’Ella ha da fare con persone conoscenti li diritti della guerra, e ben educate, sono a risponderle sulli di Lei articoli. I militari tutti che sono oggidì in nostro potere sono stati accolti e trattati con tutta umanità, urbanità e amicizia, ed in conseguenza s’Ella vorrà far resistenza, eccole la risposta. 1. - I cannoni per verun conto saranno inchiodati, ma tenuti per corrispondere alla sua irragionevole INDICE DEGLI ARTICOLI Benvenuti a Cattaro. 13 Ottobre 1807: la cacciata dei francesi da Perasto. Impressioni su Capodistria e Pirano tratte dalla Relazione di Giovan Battista Giustinian (1553). Ricordando la vittoria di Lepanto (7 Ottobre 1571). Giovanni Visin e la bandiera al Merito Civile della Marina Imperiale Austriaca. Nuove acquisizioni del Centro “Badoer”: il gatto nelle cartoline della I Guerra Mondiale. Ricette del Passato Recupero di una pagina miniata di una Comissione Ducale del secolo XVIII. Curiosità Storiche. pag. 1 pag. 3 pag. 4 pag. 6 pag. 8 pag. 10 pag. 11 pag. 14 per contattare la redazione [email protected] 3 DALLA RELAZIONE DI G. BATTISTA GIUSTINIAN (1553) IMPRESSIONI SU CAPODISTRIA E PIRANO Come abbiamo già preannunciato nello scorso numero proponiamo mensilmente una parte della trascrizione di questa interessante Relazione conservata presso l’Archivio di Stato di Venezia. E’ un documento dettagliato di straodinria importanza che ci narra con dovizia di particolari diversi luoghi dell’Istria e della Dalmazia tuttavia non dobbiamo prenderlo come oro colato ma considerarlo con qualche riserva e con spirito critico perchè non sempre il Giustinian ha esatta cognizione su quello che scrive, come ad esempio quando, parlando di Budua, afferma che questa non è città vescovile. Aldilà quindi di alcune sue azzardate affermazioni il Giustinian in questo documento ci offre un bel ritratto di come queste terre si presentavano ai duoi occhi cinque secoli fa, e in certe circostanze la sua penna è stata capace di coglierne i tratti salienti riuscendo ad abbozzare un ritratto per alcuni versi ancora attuale. A seguito si propongono le prime due tappe: Capodistria e Pirano. 4 veduta settecentesca di Capodistria. posta per commodo nostro vini, fartine et altre cose di Friuli, adi 19 partissimo da Caorle per Pirano con barca a posta per essequir una commissione dattane dall’Illustrissima Signoria et nel passare il Golfo di Trieste avessimo un poco di fortuna per Isola, ove giungessimo ad ore 21, alli 21 detto andassimo a Capo d’Isola, dove dimorassimo tutto quel giorno et il seguente detto partissimo per Dalmazia per dar principio ad essewrcitar l’Officio di Sindicato. Da Pirano a Capo d’Istria sono miglia X fra l’uno e l’altro vi è un Castello detto Isola posto a Marina da Noi veduto solamente per passaggio, lontano da Capo d’Istria miglia cinque, et il medesimo da Pirano. Ittinerario di Dalmazia ovvero Relazione dell’Eccelentissimo Signor Giovanni Batista Giustiniano Capo d’Istria Alli 8 di Maggio 1553 jo Giovanni Battista Giustiniano fu di miser Marin il Cavalier fu del Clarissimo miser Sebastian Cavalier e Procurator mi portai da Venezia con tutta la Corte per andar al mio Sindicato in Dalmazia et andai alla Fortezza (Sant’Andrea ?), ove aspettai il mio Collega il Magnifico Miser Anzolo Diedo fin alli 16, et ivi caricassino nel Naviglio tolto a Capo d’Istria è Città antica, e come si dice fabbricata da una Figlia di Giustiniano Imperatore alla quale egli gli diede il nome di Giustinopoli, e fabbricata ch’egli ebbe vi condusse ad abitare le famiglie Sobrina, Vida, Guarda, Verla et altre, le quali oggidì vivono in quella Città la quale è situata sopra uno scoglio prodotto dalla Natura circondato d’ogni intorno da Mare, il cui cir- cuito può esser un miglio e mezzo intorno et ancorchè il mar la circondi è nondimeno cinta da mura antiche et al porto ha un molo non troppo bello, et verso la Marina. Verso la parte di Levante ha una porta, fuora della quale è fabbricato un ponte consolidato di terra, e sassi che giace nel mare il quale in quella parte è poco profondo, e non è longo ch’un miglio e mezo, alla metà del quale è un Castelletto vecchio e di poca fortezza detto Lion nel quale vi sta un Castellano Nobile Veneziano. Verso poi la parte di terra forma a Monfalcon, Castello della patria del Friuli, lontano da Capo d’Istria miglia 25. Quella Città ha oltre il Canal Marittimo verso Levante, assai buon territorio posto la maggior parte in colli ameni e fruttiferi, che producono vini (…) in gran quantità di modo che oltro li vini che sono bastanti a tutto quel paese, ne vendono gl’abitanti ogni anno per Ducati 25 mila in 30 et avanti che si seccassero gli olivari vi cavavano buona quantità d’olio, che cresceva l’entrata di quella città di Ducati 20 mila all’anno la quale è del tutto mancata. Pur si va di nuovo allevandoli, Biave non mancano in quel territorio, se non pochissimo di maniera, che non bastano per il loro panorama di Pirano tratto da una vecchia cartolina.. vitto di tre mesi dell’anno della Città et Territorio. Si prevagliono la Città e Territorio di biave della Puglia, della Marca e del Cragno. Sono nella Città anime dieci milla in circa. Il popolo è devotissimo alla Serrenissima Signoria. Tutti gli abitanti così Nobili, come Popolari sono ornati di bellissimi costumi, gl’Abiti sono all’Italiana, e vi sono molti Dottori, e Litterati; ma il Territorio tutto è abitato, e coltivato da gente schiava. La Camera Fiscale scuode puoco danaro, et dalla rendita alla spesa, che ha essa Camera è puoca differenza. Pirano E’ Castello assai antico situato alla Marina in modo d’arco parte in pianura e parte in colle alto e ameno e fruttifero, il quale è serrato dentro le mura, e sopra d’esso è fabbricata la Chiesa principale, che è dedicata a San Zorzi Protettore dio quel Castello, il circuito del quale è di doi terzi di miglio, et dove mettono in piazza le barche, è un molo bellissimo fabbricato nuovamente, il quale si estende in mare circa passa settanta, et nel capo del Castello è un canaletto in forma rotonda, nel quale stanno barche piccole e marciliane. Verso la Marina sono assai porte piccole. Et tra Levante et Ostro è la porta Marzia, che stende in terra ferma, per la quale si può andare per tutta l’Istria. La Comunità di questo luogo ha l’entrata ordinaria di …12 mila de piccoli all’anno , e cresce a ….15.20.25 et fino a 30 mila secondo che si vendono i dazi e secondo che è buona stagione di pesci et da tutti li sali che si fanno, tocca alla Comunità d’ogni sette stara uno; oltrechè la Comunità affitta all’incanto certe colline, che fa vini in buona quantità, de quali danari essa Comunità manda a Venezia, certa terza parte, o limitazione, et paga ancor alcuni soldati da Raspo, e da al Magnifico Podestà … de piccoli all’anno per suo salario. Tiene un Medico Fisico salariato, un Chirurgico, et un Precettore a suoi figli. Il Popolo è fedelissimo alla Repubblica, et può essere nel Castello anime 3 mila e 500. Gli Abbitanti hanno costumi italiani assai buoni e parlano buona lingua franca. L’aera è salubre, et la prospettiva tanto dal Castello che delle Valli è molto amena cosicchè rende il Castello bello et meraviglia. Il territorio è tutto in colli ameni, et fruttiferi e produce molti vini che sono il nervo dell’endegli abitanti del luogo, li quali vendono perlopiù alle Galere che vanno a disarmare. Vero è che in coltivar le vigne spendono molti danari et gran fatica. Biave nascono pochissime, le Saline sono 12 un una Valle aperta lungi da Pirano miglia cinque, et rendono a tutti li piranesi grande utilità de sali delli quali si fanno grandissimi contrabbando a danno del pubblico. Lungi circa cinque miglia vi è una punta chiamata Salvore e Saltua, ove la Serenissima Signoria fece quel fatto d’arme così memorabile ad istanza di Papa Alessandro fuggito e sconfinato da Federico Imperatore, al quale riparo, e fecero il figlio priggione. Alli 22 detto incaminassimo seguendo il nostro viaggio, nel quale vedessimo Umago, Castello lontano da Pirano miglia 15, Città Nova lontana da Umago miglia dieci, questa è inabitata e desolata, Parenzo città lontana da Città Nova miglia 7 assai buon luogo, Orsera castello sottoposto al Pontefice lontana da Parenzo miglia cinque, Rovigno Castello lontano da Orsera miglia cinque e dirimpetto al quale è uno scoglio, sopra il quale è fabbricato un Monastero de Fratti Zoccolanti la chiesa del quale è consacrata a nome di S. Andrea, et ivi è un boschetto così folto et adorno d’arbori vaghi, alti, belli, et folti che rendono quel scoglio bellissimo, et così opaco, ameno et dilettevole, che saria proprio d’Accademia e degno della solitudine di spiriti solevati, et d’altri ingegni per eccitar gl’animi loro a bej studi. Quivi i Relligiosi vivono d’Elemosina, che loro è datta da Naviganti, che per là ogni ora passano, et perciò tengono una barca. Arivassimo a Pola, lontana da Rovigno miglia 20, dove dimorassimo quella notte stando in Galera. 5 RICORDANDO LA VITTORIA DI LEPANTO 7 OTTOBRE 1571 L’anniversario della Battaglia di Lepanto comincia ad essere ricordato da più parti dato che, dopo moltissimi anni di obblìo, si sta acquisendo la piena consapevolezza della sua importanza. La vittoria attribuita all’intercessione della Vergine salvò dalla minacccia dell’invasione islamica l’Europa di 5 secoli fa. La cittadina dalmata di Veglia ne onora il ricordo con una mostra intitolata "Non virtus non arma non duces sed Maria Rosariii victores nos fecit"nella quale vengono esposti nel Museo Diocesano alcuni exvoto d’argento a soggetto navale appartenenti a varie chiese delle Bocche di Cattaro. Il gemellaggio tra le due città: Veglia e Cattaro poggia sulla circostanza che entrambe parteciparono al conflitto con l’armamento di una galera, Cattaro con la “San Trifone” e Veglia con la “Cristo Risorto”. Accomunate dalla sventura di essere affondate dal nemico con tutto l’equipaggio. Dalla galea di Veglia si salvarono solo due uomini oltre al comandante Ludovico Cicuta. I vegliotti ebbero inoltre la sventura di pedere la quasi totalità degli uomini dell’isola mandati a 6 veduta di Veglia con il campanile della Cattedrale di Santa Maria Assunta. rinforzo delle galere armate dalle città di Arbe e di Cherso, fatto che indusse il Vescovo ed il Provveditore a rivolgersi al Senato di Venezia e al Papa affinchè inviassero uomini per ripopolare questa terra. Nella Cattedrale di Veglia, il giorno 7 Ottobre si celebrerà una messa a suffragio di tutte le vittime della Battaglia di Lepanto, concelebrata dal Vicario Generale della Diocesi di Cattaro. Nella navata centale del tempio, è la tomba del comandante dei vegliotti Lodovico Cicuta, sopravvisuto di alcuni anni al conflitto, sulla lapide è inciso il seguente epitaffio: LUDOVICUS CICUTA TRIREMIS/ VEGLIENSIS PRAEFECTUS NAVA/LIS IN TURCAM CERTAMINIS A/PUD AECII IINADAS ChRISTIANISSIMAEQ. VICTORIAE COMES SENATUS/ DECRETO, PATRIS INSIGNIBUS/ IN ARSI NATU ERECTIS PATRIAE/ SOSPIS RESTITUM TUM D./ PERPETUAM RERUM GESTARUM MEMO/RIAM TUM AD CORPORIS SUIS hAE/REDUQ. MASCULORUM TANTUM QUI/ ETENI hOC MONUMENTUM VIVIS/ MOLIRI VOLVIT AN. SA. MDLXXV. A Veglia inoltre è stato ricostruito fedelmente uno dei remi della galea, lungo ben 13 metri, che veniva mosso da 3 vogatori ed è stata data una dimostrazione pratica, da parte di un gruppo folcloristico locale, di come funzionava. Il cimelio unitamente a una importante collezione di nautica troverà definitiva sistemazione all’interno del Museo Navale di Veglia di prossima costituzione concepito per ospitare la ragguardevole collezione dello studioso Zeljko Skomersich. La Diocesi di Cattaro ed il Museo Marittimo della città ha organizzato, all’interno dell’ex chiesa di San Quirino, in omaggio alla ricorrenza del conflitto, un’esposizione visitabile fino al 25 di questo mese, di una selezione di ex-voto d’argento della Diocesi bocchese appartenenti all’età barocca. Venezia, oltre al consueto ricordo nella Cappella del Rosario nella Basilica domenicana dei San Giovanni e Paolo si svolgeranno nel campo antistante, per tutta la giornata, varie manifestazioni culturali. Queste organizzate da private associazioni quali: Raixe Venete e i Giovani Veneziani vedono la totale assenza del Comune di Venezia e delle pubbliche istituzioni completamente insensibili e refrattarie a ogni tipo di ricorrenza culturale che esuli dalla “missione” politica dei suoi rappresentanti. interno della Cattadrale di Veglia. un gruppo folcloristico della città si esibisce mostrando al pubblico il funzionamento della ricostruzione del remo della galea “Cristo Risorto”. lastra tombale di Ludovico Cicuta, comandante della galea di Veglia nella Battaglia di Lepanto.. veduta parziale dell’esposizione degli ex-voto della Diocesi di Cattaro all’interno dell’ex-chiesa di San Quirino. la delegazione di Cattaro a Veglia per la ricorrenza della Battaglia di Lepanto. programma delle manifestazioni a ricordo di Lepanto a Venezia. 7 Noi delle Vecchie Province GIOVANNI VISIN E LA BANDIERA AL MERITO CIVILE DELLA MARINA IMPERIALE AUSTRIACA ritratto di Giovanni Visin nel quale spicca la croce dell’Ordine di Francesco Giuseppe concessagli nel 1860. Giovanni Visin (1806-1868) nativo di Perzagno fu una gloria della marina austriaca. Valente navigatore e cartografo, il maggiore dei suoi meriti è quello di essere stato il primo navigatore austriaco ad aver circunnavitato il mondo a bordo del mercantile “Splendido”quando nel 1853 porta la sua impresa a compimento. Il 11 ° Febbraio 1852 ha segnato l' inizio di un viaggio oltre 101.297 mila miglia per concludersi 7 anni dopo nel 1859. La sua nave è stata la prima Ex-voto donato da Giovanni Visin alla chiesa parrocchiale di Perzagno raffigurante il brick “Splendido”. 8 che la bandiera austriaca a Melbourne, honolulu, Sydney,Surabaya, Samarang, Bangkok, Shanghai facendo ritorno a Trieste il 30 Agosto. Ricevette la cittadinanza onoraria di Trieste, venne insignito nel 1860 con la croce dell’Ordine di Francesco Giuseppe. Fu inoltre l’unica persona alla quale fu concessa la bandiera al “Merito Navali”, il più alto riconoscimento per i servizi alla marina mercantile, personalmente consegnato dall'imperatore . Oggi nelle Bocche di Cattaro Noi delle Vecchie Province si conservano oltre al suo ritratto, i seguenti cimeli custoditi presso la chiesa di Santa Maria Nascente di Perzagno: il diploma con il quale gli fu concessa la bandiera al Merito Navale, la bandiera stessa abbisegnevole di urgente restauro e un acqurello nel quale è ritratto il brigantino Spendido con ammainata la suddetta bandiera. Detto disegno è circondato dalla seguente iscrizione: “brick nominato Splendido, che fu il primo naviglio austriaco che fece il giro del mondo comandato dal Capitano Giovanni Visin il quale fa questo dono alla Chiesa Parrocchiale di Perzagno in ringraziamento a Dio che lo ha salvato piu volte da eminenti pericoli alle lontane regioni del mondo dove ha navigato per lungo tempo d’anni nove. diploma della concessione della Bandiera d’Onore Bianca al “Merito Navali” fatta a Giovanni Visin dall’Imperatore Francesco Giuseppe (1859). la bandiera al “Merito Navali” concessa dall’Imperatore Francesco Giuseppe nel 1859 a Giovanni Visin urge un restauro imminente essendo l’unico esemplare concesso di questa onorificenza. la predetta bandiera issata sull’albero maestro dello “Spendido”. 9 Centro Internazionale Adozione Gatti “Badoer” A seguito presentiamo le ultime donazioni di cartoline pervenute al Centro Badoer, tutte sono incentrate sul ruolo del gatto nella I Guerra Mondiale. Austria (1916) Italia (1917) 10 Germania (1915) Austria (1916) Germania (1917) Germania (1917) Francia (1916) Francia (1916) Scena tratta dal Libretto della Locandiera di Carlo Goldoni, rappresentata durante il Carnevale del 1753. RICETTE DEL PASSATO Sicuri di far cosa gradita alle nostre lettrici, pubblichiamo alcune ricette tratte dalla voce: Trattore (gestore di Trattoria) del Dizionario delle arti e Mestieri compilato innanzi da Francesco Griselini ed ora continuato dall’Abate Marco Fossadoni, Tomo XVII Venezia 1775. Ragù di Gamberi Cotti che siano, levate via le code, e mettele con piccoli funghi, tartufi tagliati in fette, e prugnoli. Passate il tutto con un poco di burro; bagnate di un buon brodo di pesce, mettete sopra fuoco dolce. Cotto che sia il vostro ragù, digrassate, e legate con un culì di gamberi. Luccio in cazzeruola Lardate il vostro luccio scagliato di lardelle di anguilla. Fatelo cuocere con burro rosso, vin bianco, agresto, sale, pepe, noce moscada, brocche di garofano, un mazzetto di erbe fine, alloro, basilico e fette di cedro o limone verde. Fate dipoi un ragù di funghi passati nella cazzeruola con un poco di burro fino; bagnare con brodo di pesce; legate con un buon culì; condite di buon gusto, e recate a tavola col ragù di sopra. Luccio alle acciughe Vuotato il luccio, fategli alcune intaccature, e mettetelo a marinare con sale, pepe, aceto, alloro e cipolette. Poscia asciugate; infarinatelo, e fatelo friggere di bel clore. Fate struggere delle acciughe col burro rosso, passatelo per la stamigna, dopo avervi aggiunto il sugo si un arancio, capperi, e pepe bianco. Mettete la salsa sul vostro luccio, e guernitela di petrosellino fritto. e il sugo di due limoni: rimenare di tratto in tratto. Fate una pasta con della farina, e dell’acqua, un poco di sale, un uovo, dibattete bene ogni cosa avvertendo che la pasta non sia ne troppo chiara ne troppo densa, mettete a struggere in essa un poco. Quando vorrete friggere le vostre ostriche, cavatele fuori dalla marinata, asciugatele, tenete in pronto del burro affinato in una padella: rivoltate una ad una le vostre ostriche nella pasta, e mettetele nella frittura calda opportunamente; recate in tavola sopra una tovagliola con petrosellino fritto. Se si vogliono friggere in grasso si adopera del grasso di porco. Sgombro alla fiamminga Fate arrostire sulla graticola degli sgombri ravvolti nel finocchio. Pigliate dell’uva spina, o ribes bianca, che farete imbiancare nello stesso momento; mettete in una cazzeruola un fizzico di farina, del sugo di cipolla, sale e pepe grosso, fate legare sul fuoco, mettetevi la vostra uva spina; accomodate sul piatto gli sgombri, apritegli, e versatevi sopra la salsa. Ostriche alla buona donna Fatele imbiancare nella loro acqua, asciugatele, e tritatele assai minutamente; pigliate della mollica di pane bagnata nel fior di latte, petrosellino, cipollette, acciughe tritate minute, pepe, e un pezzo di burro fresco; pellate bene ogni cosa insieme con le ostriche; legate con alcuni rossi di uovo; mettete quella salsa nei gusci, panizzate, mettete nel forno, e recate in tavola di bel colore. Ostriche fritte Apritele, e fatele sgocciolare bene sopra uno staccio: mettetele in un piatto col del pepe, due cipollette intiere, foglia di alloro, basilico, cipolle in fette, brocche di garofano, RECUPERO DI UNA PAGINA MINIATA DI UNA COMISSIONE DUCALE Recentemente è stata acquistata da un Canonico della Cattedrale di Cattaro in una bottega di un rigattiere questa pagina miniata appartenente a una "Comissione Ducale". Ovvero alle istruzioni che accompagnavano i Rettori e Provveditori veneziani all'inizio del loro mandato. Lo stemma ci permette di identificare Marco Antonio Badoer (1738-1739), 182mo Provveditore di Cattaro. Quest'opera è stata donata dal canonico all’Archivio Vescovile di Cattaro. 11 Andrea Vicentino: La conquista di Cattaro da parte di Vettor Pisani (1381) (Venezia, Palazzo Ducale, Sala dello Scrutinio) Bandiera del Margraviato d’Istria (circa 1880) dai depositi del costituendo Museo Navale di Veglia. 14 MUSEI E LUOGHI DI INTERESSE STORICO ED ARTISTICO DI CATTARO CHIESE RAPPRESENTANZE DIPLOMATICHE IN MONTENEGRO Culto Cattolico: Cattedrale di San Trifone messe festive ore 10.00 Chiesa della Collegiata Museo Diocesano d’Arte Sacra e Cattedrale di San Trifone Orario di apertura: 9 - 19 ingresso: 2 Euro Albania Austria Bosnia-Erzegovina Bulgaria Cina Croazia Francia Germania Grecia Italia Macedonia Regno Unito Romania Russia Serbia Slovenia Turchia Ungheria USA messe giovedì ore 18.00 Chiesa di Santa Chiara messe feriali e festive ore 19.00 Chiesa di Sant’Anna Museo della Comunità Serbo-Ortodossa A richiesta ingresso: offerta libera aperta solo il 26 Luglio festa della titolare Museo Marittimo del Montenegro Orario di apertura 9 - 20 ingresso: 4 Euro chiusa per restauri Chiesa della Madonna della Salute messa il 21 Novembre Chiesa di San Giuseppe Serbo-Ortodosso: Chiesa di San Luca matutino sabato ore 8.00 Lapidario Orario di apertura: 9 - 13 ingresso: 1 Euro Chiesa di San Nicola matutino giornalieroore 09.00 vespri giornalieri ore 21.00 liturgia domenica ore 10.00 Circuito Murario della Fortezza Orario di apertura: 7.00 - 19.00 Accessi: Scala Santa o Via Regia ingresso: 3 Euro Montenegrino-Ortodosso: Chiesa di San Pietro di Cettigne tutto l’anno SERVIZIO FERRY DA E PER L’ITALIA www.montenegrolines.com frequenza Domenica Martedì Giovedì BAR (Antivari) - BARI ora partenza ora arrivo 23.00 23.00 23.00 Martina Saulačić Tel. 00382-67608833 2 Slaviza Stupić Tel. 00382-6926581 3 Nešo Nikola Bulajić Tel. 00382-69085472 4 Aleksandar Stanović Tel. 00382-67556873 5 Svetlana Čukić Tel. 00382-67813084 6 Mirela Abdinović Tel. 00382-69889244 7 07:10 il Lunedì, Mercoledì, Giovedì e Sabato 8 Spomenka Mišeljić Tel. 00382-69475409 Jelena Strahinja Tel. 00382-69240753 Telefoni delle Stazioni di Autocorriere del Montenegro 9 Cattaro - KOTOR Castel Nuovo - H. NOVI Teodo - TIVAT Podgoriza - PODGORICA Niksic - NIKSIC Dulcigno - ULCIJNI Budua - BUDVA Zabijak - ZABIJAC 10 Dolores Fabian 032-325809 031-321225 032-672620 020-620430 040-213018 030-413225 033-456000 052-361318 07.30 07.30 07.30 frequenza Lunedì Mercoledì Venerdì BARI - BAR (Antivari) ora partenza ora arrivo 23.00 23.00 23.00 07.30 07.30 07.00 GUIDE TURISTICHE UFFICIALI IN LINGUA ITALIANA 1 08:30, 14.45, 15.55. per Spalto (Split) 20652796 20601580 20618105 20655009 20609275 20269760 20655348 20667285 20655544 20234661 20667415 20618010 20618040 20272450 20402526 20618150 20402525 2060288 20225417 liturgia domenica ore 10.00 ORARIO GIORNALIERO DEGLI AUTOBUS IN PARTENZA DALLA STAZIONE DELLE CORRIERE per Perasto, Risano (Risan) e Castel Nuovo (Herceg Novi) 08:44, 9:10, 9:43, 10:10, 11:20, 11:40, 12:05, 12:35, 14:10, 15:12, 15:54, 16:28, 17:52, 18:42, 19:30, 20:00, 20:16, 20:45, 22:23. 22:53. per Budua (Budva) e Antivari (Bar) 09:45, 11:40, 12:15, 13:20, 14:45, 17:20, 18:40. per Cettigne (Cetinje) e Podgoriza 05:00, 06:20, 06:40, 07:17, 08:40, 09:47, 10:17, 10:44, 11:55, 12:45, 13:55, 14:23, 14:49, 15:15, 15:40, 16:15, 16:37, 17:30, 17:50, 18:00, 18:13, 18:18, 18:35, 19:15, 19:32, 19:50 per Dulcigno (Ulcinj) 12:15 per Ragusa (Dubrovnik) 00382 00382 00382 00382 00382 00382 00382 00382 00382 00382 00382 00382 00382 00382 00382 00382 00382 00382 00382 - Andro Nunzio Saulačić Tel. 00382-67538286 Tel. 00382-69089996 11 Bruna Dončić Tel. 00382-69812527 12 Boba Blaženka Tel. 00382-69233314 13 Ane Ferri Tel. 00382-67504734 14 Milena Radović Tel. 00382-67815436 15 Maja Vukotić Tel. 00382-69817052 16 Sanja Radović Tel. 00382-69752163 21 Dalibor Petrović Tel. 00382-67229336 22 Diana Balbusić Tel. 00382-68150762 23 Rajan Milunović Tel. 00382-69683080 24 Tatjana Miljenović Tel. 00382-610585 25 Milica Rajković Tel. 00382-67811765 26 Svjetlana Mujović Tel. 00382-69595090 17 Danka Vuković Tel. 00382-69248006 18 Milanka Dedović Tel. 00382-67897507 19 Vesna Jovanović estratto dell’elenco fornito dall’Ufficio Informazioni Turistica del Comune di Cattaro Tel. 00382-67543596 20 Vuk Jovanović Tel. 00382-67464548 15 IL CALENDARIO DEI GATTI 2014 un anno pieno di gatti d’epoca per soli 10 euro (spese di spedizione incluse in tutto il mondo) - richiesta minima 2 copie [email protected] una voce contro l’abbandono degli animali domestici: