Parrocchia di S. Giuliano piazza S. Matteo, 2
20093 Cologno Monzese (MI) 26 GENNAIO 2014
L’Informatore Parrocchiale
SACERDOTI
tel. 338.89.66.572
Don Gianfranco Macor
tel. 02.25.31.082
Don Stefano Guastamacchia
tel. 02.25.31.101
SCUOLA DELL’INFANZIA
tel. 333.49.20.842
SUORE
SS. MESSE
festive h. 18.30 (vigiliare) / 8.30 — 10 —11.30—18.30
feriali
h. 8.30 — 18.30
SEGRETERIA PARROCCHIALE p. S. Matteo, 2 tel/fax 02.25.42.196
Lunedì — mercoledì — venerdì: ore 18-19 / giovedì — sabato: 9-10
SEGRETERIA DELL’ORATORIO p.S. Matteo, 13 tel. 02.25.31.082
CENTRO DI ASCOLTO lunedì h. 17.00—18.00 p. S. Matteo,13
SITO DELLA PARROCCHIA http://www.parrocchiasangiuliano.it
DOVE ABITA LA FAMIGLIA?
Il tema di riflessione sulla famiglia propo- bella figura, ma per aiutare ad integrarsi
sto dalla diocesi riguarda i luoghi dove la con gli altri non come avversari ma come
famiglia vive ed esprime la sua vitalità.
avversari da combattere ma come pari
E’ già tanto, si pensa, se in casa si con cui confrontarsi lealmente imparando
vive come famiglia: ci si
che nella vita ci sono delle
DOMENICA 26
conosce, si parla di se
regole.
Festa della famiglia
stessi, ci si consiglia e aiuL’incontro nella coOre 12.45 — Pranzo in oratorio
ta, soprattutto ci si ama!
munità parrocchiale non è
Ore 14.30 — Animazione per
Oggi il pericolo è
per avere i “servizi religioragazzi in oratorio.
quello di pensare che solo
si” come se la Chiesa fosse
Ore 15.30 — Incontro genitori
nella casa si possa sentire
un supermarket dove si
in chiesa, a seguire preghiera
la presenza della famiglia.
scelgono i prodotti che
con i ragazzi e merenda.
La conseguenza sarebbe
piacciono. L’incontro e la
Ore 17.00 — Falò di S. Antonio
che negli altri ambiti di
vita nella Chiesa sono il
MERCOLEDI’ 29
vita, specialmente i figli
luogo concreto dove si
più piccoli, si sentano or- Ore 21.00 — Comunità educa- sperimenta pienamente
tori
fani!
che apparteniamo alla
SABATO 1 febbraio
Il libretto preparato,
“famiglia di Dio” e riconoe a disposizione in chiesa, Ore 14.15 — Ora santa in chie- scendoci e amandoci come
ci propone di considerare sa.
fratelli si diventa il popolo
il valore, e il compito, del- Ore 14.00 — Arriva la reliquia di Dio che accoglie e ci
la famiglia in ogni am- di don Bosco in Duomo.
crescere per diventare uDOMENICA 2 febbraio
biente nel quale si vive.
na cosa sola in Cristo.
L’incontro della famiCi sono anche altri
Giornata della vita
glia nella scuola non è so- S. Messa ore 8.30 preceduta luoghi dove la famiglia si
lo per “sapere” prima i vo- dalla benedizione e processione deve rendere presente per
ti, ma per realizzare della Candelora.
accompagnare i figli nel
un’alleanza educativa nel
cammino della vita e offririspetto dei valori che anche la famiglia re un esempio di vita e di educazione a
propone.
tutti coloro che incontra: luoghi di gioia e
L’incontro nello sport non è solo per di sofferenza, di lavoro e di svago. Anche
“vincere”, magari ad ogni costo per fare questi vanno “abitati”!
don Gianfranco
2
L’INFORMATORE PARROCCHIALE
PER UNA
LITURGIA
COMUNITARIA
Negli ultimi Consigli pastorali parrocchiali si è
affrontato il tema della
liturgia: quali finalità e
quali obiettivi sono presenti nelle nostre liturgie
parrocchiali?
Non siamo noi che
definiamo la finalità della
liturgia ma la riceviamo
da Gesù attraverso la
Chiesa. Da parte nostra
dobbiamo definire le strategie per realizzare tali
obiettivi.
Oltre al Consiglio pastorale ci sono anche i venerdì parrocchiali dove
adulti, giovani e adolescenti si confrontano per
un cammino liturgico in
parrocchia.
Un obiettivo che ci
siamo proposti è quello
della preparazione delle
liturgie come espressione
di comunione fraterna. Si
tratta di vivere, anche se
in celebrazioni in orari
diversi, la comunione di
tutta la comunità.
E’ anzitutto la preparazione comune della liturgia che diventa il primo segno di fraternità;
anche se, questa, va vissuta prima, durante e dopo al celebrazione.
Per avere un respiro
diocesano ed essere aperti alla comunione con tutta la nostra Chiesa (che
non è la singola celebrazione o la sola nostra parrocchia ma la diocesi) ab-
biamo la fortuna di una
prima serie di incontri a
livello diocesano e di zona
pastorale.
Il primo incontro si
terrà a Milano, nella Basilica di Sant’Ambrogio, sabato 8 febbraio, dalle 10
alle 12, sul tema “Dalla
liturgia un popolo evangelizzato per evangelizzare”, con relatore Goffredo
Boselli, monaco della Comunità di Bose.
Seguiranno altri due
incontri nelle sette Zone
pastorali (pomeriggio ore
15-17, o sera ore 20.4522.45) su questi temi: “La
forza
evangelizzatrice
della liturgia della Parola”; “La Chiesa evangelizza e si evangelizza con la
bellezza della liturgia: i
linguaggi della celebrazione”.
Per la nostra Zona
VII (Sesto San Giovanni),
martedì 4 e giovedì 6
marzo, a Cernusco sul
Naviglio e a Cinisello Balsamo.
Le iscrizioni dovranno pervenire entro giovedì 6 febbraio al Servizio
per la Pastorale liturgica
(tel. 02.8556345; [email protected]).
Si
può effettuare l’iscrizione
anche on line su www.
chiesadimilano.it/liturgia
Non è che tutti i parrocchiani debbano partecipare, ma certamente
coloro che hanno una responsabilità o un servizio
organizzativo della liturgia devono sentirsi coinvolti in prima persona alla partecipazione a questi
incontri.
GIORNATA
DELLA VITA
Domenica 2 febbraio si
celebra la liturgia del mistero della Presentazione
di Gesù al tempio e della
purificazione di Maria
(quaranta giorni dopo la
nascita di Gesù). Essendo
la prima domenica di febbraio si celebra anche la
“Giornata Nazionale della
Vita”.
Avremo il messaggio
dei Vescovi italiani e per
aiutare il CAV di Cernusco (che ci aiuta per le
mamme e i bambini bisognosi) avremo la vendita
delle primule.
In questa giornata
per onorare la vita nascente benediremo le
mamme che stanno vivendo l’attesa di un figlio.
Prima della conclusione
della S. Messa delle ore
10.00 la donne in attesa
presenti saranno invitate
ad avvicinarsi all’altare e
ricevere una particolare
benedizione. E’ un segno
di attenzione per le famiglie che si aprono alla vita e un richiamo a Dio come creatore di ogni vita.
La Chiesa non solo onora
la vita nascente ma ne
condivide l’attesa, le difficoltà e le gioie. Proprio
per lo spirito comunitario
occorre che chi è a conoscenza di una maternità
in attesa faccia conoscere
l’iniziat iva
e
invit i
l’interessata alla S. Messa
3
L’INFORMATORE PARROCCHIALE
delle ore 10.00.
Infine la celebrazione
della Presentazione, detta
anche la festa della
“Candelora”, volendo essere una festa di luce: la luce che è Gesù per tutti gli
uomini, l’inizio della S.
Messa delle 8.30 sarà con
la benedizione delle candele e la processione. Chi
partecipa alle altre S.
Messe della domenica potrà richiedere le candele
benedette in sacrestia. La
candela benedetta non è
un soprammobile o un ornamento della casa ma
vuole essere, accesa, un
segno della presenza di
Gesù luce del mondo che
illumina la famiglia e fa
di ogni cristiano una luce
per il mondo.
S. BIAGIO 2014
Il 3 febbraio ricorre la
memoria di S. Biagio, amato protettore dal mal
di gola.
Proprio per questa tradizione c’è la benedizione
della gola al termine delle
Ss. Messe di lunedì 3 febbraio.
Gli ambrosiani hanno anche la tradizione del
pane e del panettone di S.
Biagio. Alle Ss. Messe ci
sarà la benedizione dei
panettoni, per chi li porta,
e del pane. Il pane benedetto sarà a disposizione
dei parrocchiani al termine della S. Messa. Mangiare il pane o il panettone di
S. Biagio è un gesto che,
unito alla preghiera, ci invita a ringraziare il Signore della salute e a interce-
dere per essere protetti
dal mal di gola.
LA FESTA
DI S. AGATA
E’ tradizione che in questa occasione la III età e
simpatizzanti compiano
un’uscita. Sabato 8 febbraio si è organizzata, ma
si possono aggregare tutte le persone che lo desiderano, una uscita per la
visita al Tesoro del Duomo e al Duomo.
Saremo più dettagliati domenica prossima.
GIORNATA
MONDIALE
AMMALATO
Martedì 11 febbraio ricorre la memoria della Madonna di Lourdes. Per il
grande afflusso di ammalati a Lourdes questa ricorrenza è stata scelta
per una preghiera e una
celebrazione verso i malati.
Il valore delle loro
preghiere e delle loro sofferenze è una grande opportunità per tutta la
Chiesa. Anche il ricordo e
l’attenzione alle loro persone fa parte del dovere
di tutta la Chiesa.
Nella nostra parrocchia ci sono molti malati e
molte persone che hanno
molte difficoltà a uscire di
casa. Mentre per i malati
che si conoscono i sacerdoti li visitano, ognuno
che sia a conoscenza di
persone malate o che non
possono uscire di casa e
desiderano la visita del
sacerdote
o
ricevere
l’Eucaristia basta che vengano segnalate. Ci faremo
premura di visitarle.
Nella nostra parrocchia c’è la “Casa Famiglia”, che accoglie sia parrocchiani che altre persone, è bene che i parenti
avvertano del ricovero di
parrocchiani, specialmente se presso rospi.
C’è un sacerdote che
cura l’assistenza spirituale degli ospiti, ma ci può
essere anche la visita da
parte nostra.
Si sta organizzando
una celebrazione presso
la “Casa Famiglia” proprio
per l’11 febbraio. Può essere l’occasione per avviare qualche per non rimanere assenti davanti alle
loro necessità .
UN CENTRO
PER DISABILI
Nella nostra parrocchia
si inaugura, giovedì 29
mercoledì alle ore 10.30,
un centro diurno per disabili.
La
cooperativa
“Spazio aperto” ha avuto
in gestione dal comune di
Cologno Monzese i locali
dell’ex “Centro unico di
cottura” in via Pascoli, 31.
E’ un laboratorio per
l’inserimento lavorativo di
persone svantaggiate.
Mentre accogliamo e
salutiamo l’iniziativa portiamo a conoscenza questa opportunità per chi ne
fosse interessato.
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COLLABORAZIONE E
CORRESPONSABILITA’
IN ORATORIO
Con la scorsa domenica abbiamo terminato la presentazione delle finalità e degli
obiettivi trasversali (per tutti i gruppi dell’oratorio), del
progetto educativo. Ci concentriamo ora a dare uno
sguardo ai diversi ambiti di
vita
oratoriana
e,
quest’oggi, ci concentriamo
in modo particolare sul consiglio dell’oratorio e la comunità degli educatori,
strutture di collaborazione
e corresponsabilità.
Prima di tutto, cosa sono:
sono incontri bimestrali tra
i referenti dei diversi gruppi
che operano in oratorio, per
poter monitorare, programmare e verificare i diversi
momenti della vita comunitaria affinchè le scelte e le
proposte mettano in atto il
progetto educativo. Il consiglio dell’oratorio in modo
particolare vuole osservare
da vicino, da un lato, la programmazione del calendario con la condivisione delle
strategie delle diverse proposte, la sua attuazione e la
cura delle strutture fisiche
oratoriane. La comunità educatori invece, vuole monitorare l’azione educativa,
promuovendo la formazione
degli educatori e degli animatori, nonché mettere in
atto strategie educative
particolari, nei diversi gruppi oratoriani. Non è certo
un servizio semplice quello
dei referenti di tali consigli,
allo stesso tempo però è un
compito davvero prezioso
perché permette di attuare
scelte realmente condivise e
L’INFORMATORE PARROCCHIALE
INTENZIONI ALLE SS. MESSE DELLA SETTIMANA
LUNEDI’
Ore 8.30
Ore 18.30
–
27 gennaio
Rosaria Maria e Egidio
Varvara Alessandra e Arcangela
MARTEDI’
Ore 8.30
Ore 18.30
–
28 gennaio
Fasoli Maria
Di Simone Laurentino Cringoli Vincenzo e Nicolina
MERCOLEDI’ –
Ore 8.30
Ore 18.30
29 gennaio
Maria Carlo e Renato
Seibezzi Renzo e Barozzi Mario
GIOVEDI’
Ore 8.30
Ore 18.30
–
30 gennaio
Cristallo Franco
Desimine Michele e Riccardi Maria
VENERDI’
Ore 8.30
Ore 18.30
–
31 gennaio
Picone Mammone e Munaò
Scozzari Francesca
SABATO
Ore 8.30
Ore 18.30
–
1 febbraio
Sala Angela e Luigi
non legate a poche persone.
Pur nella difficoltà, che il
discernimento comporta in
ogni ambito di vita, la presenza di diverse persone
diventa un grande aiuto nella conduzione della comunità. Per questo ringrazio vivamente quanti vivono con
dedizione tale compito.
In secondo luogo, come si
lavora: il metodo di lavoro è
quello della consultazione
che ogni referente e chiamato costantemente a fare
con i componenti del gruppo
che rappresenta e — in secondo luogo — la condivisione della sintesi durante la
seduta del consiglio, per
poi giungere a decisioni che
andranno presentate ai diversi gruppi, dai referenti,
prima di arrivare ad una
decisione conclusiva. Un
processo del genere, anche
se non semplice e magari
lento, permette — se fatto
bene — di dare a tutti la
possibilità di essere responsabili effettivi della vita
dell’oratorio.
Il Papa sottolinea molto la
corresponsabilità dei laici
nella vita ordinaria della
chiesa, sottolineando come
ogni battezzato sia parte
attiva della comunità cristiana, diventando costruttore della chiesa insieme
agli altri fratelli.
Domandiamoci quanto si
riesce a cogliere la presenza
di tali strutture e come poterle sostenere sempre di
più nel loro servizio alla comunità dei più giovani.
Don Stefano
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