Sequenza 2
Pubblicità : "vola con Internet"
Livello 1
Riassunto : Il governo offre a tutti i giovani di 16 anni un buono di 175 euro
per comprare un computer.
Obiettivo socioculturale : il governo, i giovani e il computer
Obiettivo didattico : Espressione orale
Obiettivo lessicale: compiere 16 anni / acquistare un PC / seguire un corso / la patente europea /
non ti serve altro
Obiettivo grammaticale : Imperativo : va, vola, cerca
Presentazione del servizio
Ehi !
Sei dell’87 ?
Compi 16 anni come me ?
Allora anche a te è arrivata la lettera con un buono di 175 euro per acquistare un PC ?
Potrai seguire gratuitamente il corso
e poi con solo 18 euro paghi l’esame per avere la patente europea di computer
e poi puoi anche …….. è più facile farlo che spiegarlo.
Se non hai ricevuto la lettera o comunque vuoi saperne di più va su
www.italia.gov.it
e cerca
« vola con internet »
o telefona all’
840 000160
Non ti serve altro e voli in Internet !
2003/2004 – Cassette n°2 – Collège-Lycée / Post-bac ITALIEN
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Presidenza del Consiglio dei Ministri
Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie
Suggerimenti per lo studio
Guardare lo spot più volte
Rispondere alle seguenti domande
Di che cosa si tratta ?
Chi parla ?
A chi si rivolge ?
Perché ?
Cosa dovrebbe aver ricevuto il giovane ?
Cosa deve trovare nella lettera ?
A cosa servirà questo buono ?
Chi lo offre ?
Cosa offre ancora il governo ?
A che cosa servirà il corso offerto ?
E gratuita anche l’iscrizione all’esame ?
Dove può informarsi il giovane interessato ?
Anche a te piacerebbe ricevere un buono di 175 euro per comprarti un computer ?
Perchè , secondo te, il governo italiano fa questo regalo ai giovani di 16 anni ?
Per completare
Dal sito : www.italia.gov.it
ANSAweb) - ROMA, 14 MAG - Centosettantacinque euro a 572 mila sedicenni per l'acquisto di un
computer in grado di collegarsi a internet. E' questo il punto centrale del progetto 'Vola con Internet'
presentato dal ministro per l'Innovazione tecnologica, Stanca. A beneficiare del bonus per l'acquisto
di un pc saranno, inizialmente, i giovani nati nel 1987. Nel 'pacchetto' e' anche prevista la
possibilita' di sostenere gratuitamente gli esami per il conseguimento della Patente informatica
europea e uno sconto per acquistare la skill-card, cioe' il documento equivalente ad un libretto
universitario che consente l'uso del corso on line. I 572 mila nati nell'87 riceveranno entro la fine di
maggio una lettera con le istruzioni per aderire all'iniziativa con una card con i dati personali e un
Pin che consentira' ai negozianti che aderiscono al programma di diffusione dei pc, di offrire lo
sconto sull'acquisto. Acquisto che coprira' qualsiasi tipo di computer, di qualsiasi fascia di prezzo,
purche' in grado di collegarsi alla rete. L'iniziativa e' valida fino al 31 dicembre mentre questo limite
non c'e' per conseguire la Patente informatica. (ANSAweb)
2003/2004 – Cassette n°2 – Collège-Lycée / Post-bac ITALIEN
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Sequenza 11
L’elettricità in Italia
Livello 3
Riassunto : Il problema della produzione elettrica in Italia dopo il guasto che ha paralizzato il
paese
Obiettivo culturale : Le fonti di produzione elettrica in Italia
Obiettivo didattico : Analisi di una situazione
Obiettivo lessicale : il fabbisogno / l’impianto / deturpare il paesaggio / il costo delle bollette /
l’energia eolica / a basso rendimento
Presentazione del servizio
L’intero paese paralizzato
Treni fermi, case senz’acqua, semafori in tilt, la gente nel panico e milioni di danni.
Quanti ? Lo sapremo nei prossimi giorni come sapremo perchè è successo tutto questo, perché in
pochi minuti l’intero paese è stato paralizzato da un gigantesco effetto d’onda.
Andrea Bollino : « Due linee d’interconnessione con l’estero in particolare con la Francia sono
andate fuori uso contemporaneamente e questo è un evento raro perché una doveva servire di riserva
all’altra. Il problema forse è venuto dalla Svizzera, si è riverberato in Francia, dalla Francia è venuto
in Italia. Insomma la riflessione che noi facciamo è sempre la stessa. La facciamo da mesi, da
quest’estate. La nostra frontiera del Nord Italia è il punto critico, vulnerabile del nostro paese ».
Il problema di fondo è chiaro
Indagini ed inchieste chiariranno nei particolari, cosa non ha funzionato, le responsabilità italiane,
francesi, svizzere ma il problema di fondo è chiaro : l’Italia consuma molto ma non produce
abbastanza. Infatti il nostro paese detiene il record negativo in occidente importando ogni anno
oltre 48 miliardi di kilowattora il che significa ben oltre il 15 % del fabbisogno nazionale, misura
che incide non poco sul costo delle bollette e naturalmente sulle tasche degli italiani.
Impianti obsoleti
Colpa d’impianti che ci sono, ben 2927, ma obsoleti, specialmente le centrali termoelettriche
italiane che non si possono considerare certo l’ultima frontiera della tecnologia energetica.
2003/2004 – Cassette n°2 – Collège-Lycée / Post-bac ITALIEN
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Lo scorso anno hanno erogato solo il 64% della loro capacità ed è soprattutto a queste che si
attinge. Cosa fare allora ?
Paolo Scarone, Amministratore Delegato ENEL :
« Purtroppo il tema richiederà tempo. Dobbiamo costruire più centrali, più reti, più trasmissione e
dotarci di un sistema che sia più indipendente dall’importazione».
Nucleare a parte, è stato accantonato dal nostro paese con il referendum dell’87 in seguito al
disastro di Tchernobil. Per esaudire la necessità energetica verranno costruite 9 centrali. Per 16 è
già stata autorizzata la costruzione entro il 2008. Basteranno ?
Energie alternative
La domanda riapre il dibattito decennale sull’uso e il potenziamento delle energie alternative come
il sole, il vento e l’acqua .
L’idroelettrico
Oggi, soprattutto grazie all’idroelettrico vale a dire l’uso delle dighe si copre quasi il 18% del
fabbisogno italiano ma non si può dire che sia energia a buon mercato.Per non parlare dell’impatto
ambientale ovvero la capacità di deturpare il paesaggio è decisamente forte .
L’energia eolica
Tanto che l’energia eolica ha smesso da tempo di essere uno dei cavalli di battaglia dei verdi. Oggi
vi si oppongono dopo averlo difeso a spada tratta.
Carlo Ripa Di Meana : « L’energia eolica in Italia si presenta con caratteri assolutamente non
convincenti. Tutto il nostro è un paese non ventoso. I grandi impianti eolici, che sono degli
impianti industriali a decine di torri che oggi hanno una elevazione di 140 160 metri, infestano il
paesaggio collinare, montano, costiero italiano e contribuiscono con le 1000 torri installate allo
0,13% dell’energia prodotta ».
Energia solare
Antiestetici, a basso rendimento come il sistema che sfrutta un’altra energia rinnovabile che
abbonda nel nostro paese, il sole. Rispetto al passato il costo dei pannelli si è ridotto, sono
aumentati i rendimenti e la durata supera i 25 anni ma non basta.
Alfredo Matteoli : Ministro dell’ambiente :
« Un impianto solare risolve il problema dell’approvvigionamento energetico ma crea in alcune
parti d’Italia qualche problema dal punto di vista estetico perchè non sono certamente belli ».
Conclusione
Potenziare una o tutte queste alternative è una necessità e lo sarà sempre di più se è vero che entro
4 anni la produzione di petrolio raggiungerà il picco per iniziare poi a declinare.
Suggerimenti per lo studio
A partire dagli elementi dati dal servizio e da quelli forniti dall’articolo qui allegato fare un’analisi
della situazione energetica in Italia.
Completare con un’approfondita ricerca in Internet
2003/2004 – Cassette n°2 – Collège-Lycée / Post-bac ITALIEN
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Per completare
Tabella della produzione elettrica italiana : idroelettrica : 17,8%
Termoelettrica : 64,7 %
Estero : 15,8%
Dal sito internet : www.panorama.it
L'Italia è in deficit di energia ed è costretta a comprarla all'estero.
E quando un elettrodotto si blocca, l'intero Paese va in tilt.
Come è arcinoto, nel 1987 l'Italia disse no alle centrali nucleari, sulla scia emotiva del disastro di
Chernobyl.
Disastro che investì materialmente e psicologicamente il mondo intero: ma l'Italia fu l'unico tra i
grandi paesi industrializzati a stabilire che non solo non avrebbe costruito nuove centrali
atomiche, o si sarebbe preso una pausa per studiare nuove e più sicure tecnologie, ma avrebbe
addirittura demolito le poche centrali che aveva. [....]
Anche i laboratori di ricerca sul nucleare, dove avevamo una tradizione di avanguardia, dovettero
chiudere i battenti. A centinaia proliferarono lungo le strade i cartelli di "comune denuclearizzato",
così come oggi sta fiorendo una specie nuova, quella di "comune antitransgenico".
Una delle molte demagogiche ipocrisie di cui sono capaci gli amministratori della cosa pubblica, dal
momento che se denuclearizzati saranno i comuni, non denuclearizzata è l'elettricità che passa per
molti dei loro territori e che serve per soddisfare i crescenti bisogni, consumistici o meno, dei loro
amministrati.
ENERGIA CHE COMPRIAMO
L'energia che importiamo, e che due notti fa è venuta a mancare causando il più lungo (e non
programmato) black out della nostra storia viene in gran parte (circa il 20% del fabbisogno
nazionale )dalle centrali atomiche francesi, svizzere, slovene, e più recentemente dei paesi
balcanici.
E' ovviamente energia del tutto uguale a quella prodotta in Italia, con la sola differenza che costa
mediamente il 30% in meno. Gli impianti nucleari che ce la vendono sono a poca distanza dal
nostro confine. Ma questo poco interessa ai denuclearizzati.
Così come poco importa che dal 1987 ad oggi il consumo di elettricità sia aumentato
esponenzialmente. Nel solo primo semestre del è 2003 cresciuto del 2,3% sull'anno precedente,
mentre la produzione è aumentata solo della metà.
Consumismo? Non si direbbe: l'Italia consuma mediamente 5.100 kilowattora l'anno a testa,
contro i 7.500 della Francia e una media europea di 6.600. Ma poi, che cosa s'intende per
consumismo ? Abbiamo troppi computer, televisori, telefoni cellulari, impianti industriali pesanti ?
Beh, proviamo a rinunciarci e gettiamo internet nel cestino, i freezer nella discarica, torniamo al
telefono a gettone, sostituiamo i condizionatori con ventagli e smantelliamo quel poco che resta
dell'industria.
2003/2004 – Cassette n°2 – Collège-Lycée / Post-bac ITALIEN
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E questo è il primo problema. L'Italia, è stato detto fino alla nausea (e l'avevamo già toccato con
mano nei black out programmati dell'estate sorsa) dipende dall'estero per l'elettricità: la produzione
nazionale copre non più dell'82% del fabbisogno. Inoltre, e anche per questo, l'elettricità italiana
è la più cara d'Europa: il 30% in media più salata rispetto a Francia, Germania, Scandinavia, per non
dire dei paesi danubiani.[…]
FONTI ALTERNATIVE INQUINANTI
Il secondo problema è che le principali fonti di produzione elettrica sono il gas naturale e il
petrolio, inquinanti ed a rischio ma contro i quali nessuno si sogna di indire referendum o
piantare cartelli. La terza fonte è l'acqua, risorsa sempre più preziosa. Terzo il carbone, inquinante
anch'esso. L'Italia che manifesta (e giustamente) a favore del protocollo di Kyoto sull'ambiente,
chiude volentieri gli occhi su questa realtà domestica.
E lo chiude perché ha, o ritiene di avere, un alibi formidabile: non si sfruttano come si dovrebbe le
fonti rinnovabili. Sole, vento, biomasse. A parte che le centinaia di pale a vento costruite
sull'appennino tosco-emiliano producono un inquinamento ambientale e acustico di tutto
rilievo, è certo che in questo settore l'Italia dovrebbe fare di più.
A condizione che i cittadini siano anche pronti ad accollarsene i costi, visto che l'energia solare ed
eolica costa dieci volte quella tradizionale.[…]
2003/2004 – Cassette n°2 – Collège-Lycée / Post-bac ITALIEN
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