MENSILE D’INFORMAZIONE DEL CAMPER CLUB NAONIS VIENE DISTRIBUITO GRATUITAMENTE AI SOCI ED AI CLUB AFFINI ANNO II N° 9 SETTEMBRE 2011 1 DIVENTA SOCIO DOVE ANDARE? MERCAMPER pag.3 pag.4 pag.5 BOSNIA – MEDJUGORJE 3 VIAGGIO IN FRANCIA pag.6 pag13 PARLIAMO DI MOTORINO QUALCHE SENTENZA PORTABICI, PORTASCI, PORTAMOTO pag.20 pag.12 pag.13 650° FESTA MERCATO DI ST.VEIT DA MOSCA FINO A VLADIVOSTOCK 1° RADUNO CAMPER CLUB VERONA EST pag.22 pag.23 pag.24 LEZ. 3 – UNA FAVOLA DEL 2096 2 pag .27 DIVENTA SOCIO TROVERAI CULTURA ED AMICIZIA NUOVI ORIZZONTI PER I TUOI VIAGGI ED ESCURSIONI. PIU’ VALORE AL TUO TEMPO LIBERO. Il Direttivo [email protected] cell. 338 6482952 Giuseppe Alacqua – presidente Emilio Sabatini – vice presidente Mario Tomaello – vice presidente Lucia Zuliani – segretaria Egidio Pighin – consigliere Ottorino Praturlon – consigliere Luigi Valeri – consigliere Claudio Pase – consigliere In questo Club, il Direttivo coordina, e realizza i desideri dei soci. Con le tue idee e proposte, potrai partecipare alla sua crescita. A queste condizioni sei benvenuto. In caso contrario non contattarci. Richiedi l’iscrizione inviando una e-mail Ti invieremo uno stampato che rinvierai completo dei tuoi dati. Potrai versare la quota sociale direttamente dalla tua banca a: Camper Club Naonis - IBAN: IT56 U083 5612 5020 0000 0031 335 Se la tua banca è la BCC di Pordenone non paghi commissioni e la quota di iscrizione sarà quella “agevolata” riservata ai camperisti clienti BCC. Associati e darai più forza alla voce dei camperisti Giuseppe Alacqua 3 Settembre si presenta colmo di molte attività, e quantunque nessuna di esse sia stata organizzata dal Club, alcuni membri del Direttivo hanno assunto l’impegno di essere di riferimento per i soci, mentre altre sono indicate per conoscenza e lasciate alla discrezionalità dei singoli. Mai come in questo caso è necessario conoscere per tempo, e comunque non oltre la data indicata dai referenti, i nominativi dei partecipanti. Gli interessati prendano accordi con… 10/11 - 17/18 settembre - Il Salone di Parma - Informazione per i soci 17/18 settembre - Festival delle Mongolfiere - Sabatini Emilio 339 8263769 24/25 settembre 650° Fiera Mercato di St.Veit Praturlon Ottorino 338 9060973 1° Raduno Camper Club Verona Est 24/25 settembre Volutamente si è evidenziato l’invito che troverete a pag. 24 con il quale un socio Naonis tessera 28 durante la Pucitada del 28 novembre 2010, entusiastico, promise che appena possibile ci avrebbe invitato a conoscere alcune realtà del Veronese. Referente Sabatini Emilio 339 8263769 1/2 ottobre 650° Fiera Mercato di St.Veit Sabatini Emilio 339 8263769 1/2 – 8/9 ottobre Sagra dell’anguilla, Comacchio Informazione per i soci 4 Il 25 giugno, ultimo sabato di mese di giugno ha visto nascere una nuova iniziativa del Camper Club Naonis, il “Mercamper” mercatino mensile nel quale i soci possono scambiare, ricercare, confrontare, vendere, sistemare grazie alla consulenza del Beauty Camper, tutto quello che riguarda il mondo camper. Dal generatore ormai sostituito dai nuovi pannelli foto voltaici, all’antenna parabolica per il televisore. Navigatore satellitare, il gommone ormai stufi di portarselo dietro, il tendalino. Ricerca di accessori, scambio di opportunità. Per accedere agli ampi spazi messi a disposizione dal Beauty Camper è necessario esser soci del “Naonis” e versare la somma di 10 euro. A questo punto i convenuti esporranno la loro merce contrattando personalmente un eventuale acquirente. L’attività è limitata dalle ore 09.00 alle 18.00 dell’ultimo sabato di mese, a Pasiano, in via Taiariol 1, cell. 333 3556001 – Flavio. È bene comunque farsi annunciare da una e-mail, o da una telefonata solo allo scopo di riservare l’area dove parcheggiare il proprio veicolo ed esporre gli accessori da vendere o/scambiare. Si ricorda che il Camper Club Naonis non è responsabile della bontà delle trattative incorse fra privati, si limita solo a favorire i contatti fra i proprietari dei camper. 5 2004, 2010 e 2011 si, è la terza volta che vado in Bosnia per visitare questo che è divenuto meta continua di fedeli. Meglio chiamarli fruitori di un turismo religioso, pochi pregano a fronte di quanti sono presi a scattare centinaia di foto. Persone in ginocchio tentano un dialogo di fede, ma sono ripresi nell’atto d’intimità con se stessi. Non c’è assolutamente discrezione. Giustamente in una apparizione la Madonna ci dice di pregare e basta, non di criticare e giudicare. Pertanto mi limito solo ad una riflessione del tutto personale. Il titolo porta una ammucchiata di scritte, ma messe in ordine possono darci un’idea, sufficientemente completa per acquisire la consapevolezza che “Medugorje” non è solo la Chiesa e il vicino Cristo Risorto, ma è completata con una selva di comunità il cui operato è rivolto all’essere umano, al suo salvare e ricucire il rapporto con la Fede. Di seguito alcune di quelle personalmente visitate, questo porta, ove possibile, una permanenza in zona di almeno tre giorni. Il Podbrdo È il luogo in cui la Regina della Pace apparve per la prima volta e per i primi tempi. Con questo nome, in realtà, non si indica il monte, ma la zona ad esso sottostante. Il nome del monte è Crnica. Esso non è altro che una collina brulla e piena di pietre. Nei primi anni, il sentiero era quasi impraticabile. Oggi invece, grazie al gran numero di pellegrini che vi salgono ogni giorno, il sentiero è 6 molto più semplice, anche se l'ascesa comporta sempre una certa fatica. Rappresenta una “meta d’obbligo” per i pellegrini che si recano a Medjugorje. La salita, cadenzata dal Rosario, sulla collina delle prime apparizioni regala momenti d’intensa commozione: dono della Regina della Pace. Un fiume di pellegrini, tra cui moltissimi giovani, si incammina giorno e notte sul monte Podbrdo recitando il Santo Rosario, secondo gli insegnamenti della Madonna Monte Krizevac A circa un chilometro in linea d'aria dalla chiesa di Medjugorje si innalza il monte Krizevac che, unendosi al monte Crnica forma un angolo. Sulla sua cima (520 metri sul livello del mare) il parroco di allora e gli abitanti di Medjugorje hanno innalzato una croce in cemento armato alta 8,56 metri. Sulla croce hanno inciso queste parole: "A Gesù Cristo Redentore dell'umanità, in segno di fede, amore e speranza in ricordo del 1900esimo anniversario della Passione di Cristo". Nello stesso punto si trova una reliquia appositamente venuta da Roma, un pezzettino della croce che i cristiani considerano quella sulla quale è stato crocifisso Gesù Cristo ed il cui pezzo più grande si trova nella chiesa della Santa Croce di Gerusalemme a Roma. La croce è stata completata il 15 marzo 1934. Successivamente si è andata consolidando l'abitudine di celebrare ai suoi piedi la Santa Messa la prima domenica dopo la Natività di Maria Vergine in ricordo dell'esaltazione della Croce Santa. Il sentiero del Krizevac è molto difficile da percorrere e, proprio per questa ragione, possiamo entrare anche un po' fisicamente in quella che è stata la sofferenza di Gesù per la nostra salvezza. E' bene che, come per il Rosario al Podbrdo, ognuno preghi spontaneamente davanti ad ogni stazione. Fra Slavko diceva che per incontrare il Signore nella preghiera dobbiamo dare tempo per la preghiera. Perciò preghiamo con calma! 7 Herceg Casette collegate una all’altra da vialetti in pietra, il casale con dieci unità, sono la rappresentazione e ricostruzione dell’ambiente in cui vivevano gli antenati del luogo. Negozietti, abitazioni, chiesa, anfiteatro e ristorante ne fanno un complesso alberghiero assai gradevole, che merita una visita a pochi chilometri da Medugorje. Comunità Cenacolo È nata nel luglio 1983 da suor Elvira Petrozzi come risposta della tenerezza di Dio Padre all’urlo di disperazione di tanti giovani stanchi, delusi, disperati, drogati e non drogati, alla ricerca della gioia e del senso vero della vita. La "Casa Madre" della Comunità si trova sulla collina di Saluzzo, una cittadina in provincia di Cuneo (Piemonte). In questi anni sono nate poi numerose altre fraternità: attualmente sono 46 sparse in Italia e nel mondo (Croazia, Bosnia Erzegovina, Slovenia, Austria, Polonia, Russia, Irlanda, Francia, Stati Uniti, Messico, Repubblica Dominicana, Brasile). Villaggio della Madre Majcino Selo è una istituzione ideata per l'accoglienza e l'educazione dei bambini abbandonati o trascurati, esiste dal 1993. È nato dal desiderio del suo fondatore, padre Slavko Barbaric, di offrire ai bambini e ai giovani un’educazione programmata e strutturata, affinché possano svilupparsi fisicamente, nell’intelletto, moralmente, spiritualmente e culturalmente. Attraverso idee e contenuti cattolici, i bambini vivono nella libertà e nella dignità, e sono circondati d'amore e di comprensione. La cura dei bambini è stata affidata alle Suore Francescane dell'Erzegovina e a 8 collaboratori laici. Il “Villaggio” esiste ufficialmente dall'8 settembre 1996. La comunità Krispina” di “Madre Si è sviluppata dalla specifica apertura di P. Slavko verso la vita e verso la lotta per la vita. Il suo moto “Servire la vita!” continua a vivere nella casa di “Kay-centar” e s’incarna attraverso la loro lotta per la vita nascente, attraverso l’accoglienza delle ragazze madri, delle madri singole e delle donne e dei bambini che subiscono ogni tipo di violenza. In questo momento la casa ospita una quindicina di donne e una ventina di bambini. Oltre all’accoglienza all’interno della comunità, alle donne viene offerto un aiuto specifico (il pedagogo, lo psicologo o lo psichiatra), la terapia occupazionale (impegni personali nella casa, lavoretti nella galleria artistica) e il programma di preghiera (introduzione nella vita di preghiera e nella spiritualità, la guida spirituale). Le varie esperienze della comunità hanno dimostrato che, dopo una sfiducia iniziale, grazie al clima d’accoglienza, alla fiducia e al supporto reciproco, le donne di solito cominciano pian piano ad aprirsi e a cambiare. Comunità della Famiglia Ferita Nata per volontà di suor Josipa, che racconta: "La brutalità della guerra in Croazia e in Bosnia-Erzegovina mi ha indotto ad aiutare in modo più efficace i più disastrati. Osservando questa realtà e vedendo l´indifferenza mondiale nei confronti della loro sofferenza, ho iniziato a meditare profondamente come potevo essere d´aiuto e sono arrivata alla conclusione che l´aiuto più concreto, che potevo dare, sia alle vittime, che agli aggressori, era un 9 rinnovamento spirituale prima di tutto della famiglia.” La famiglia odierna è ferita: da qui proviene la gente isolata, infelice, piena d´odio, d´aggressività e di debolezze d´ogni genere. La Comunità Sollievo YAHWEH Nasce dalla chiamata di Maria a quattro fratelli del padovano: Ada, Stefania, Daniele, Roberta, che hanno deciso di rispondere alla Sua chiamata offrendo completamente la loro vita al servizio del povero; vera presenza di Gesù. La Madre della comunità cioè colei che in ogni momento ha sostenuto e sostiene con amore e fede è ADA. La Comunità vive nel totale abbandono fiducioso alla Provvidenza di Dio, nella docilità alla volontà divina, nella preghiera e nella carità. La Comunità Sollievo Yahweh è riconosciuta in Italia e Bosnia Erzegovina come Organizzazione Umanitaria. Perché YAHWEH, cioè il sollievo che Dio ( Yahweh in aramaico) da ad ognuno di noi attraverso la preghiera e grazie a tutte quelle persone che diventando un Suo strumento dedicando la loro vita o parte del loro tempo attraverso piccoli gesti di carità al fratello bisognoso. Il gruppo è in continuo crescita grazie a tutti i fratelli e sorelle che decidono di lavorare nelle vigna del Signore. La Croce Blu Durante il mio primo viaggio nel ottobre del 2004, una sera il sacerdote che ci accompagnava ci condusse a piedi alla Croce Blu. Il famoso dopo cena…e la frase facciamo quattro passi? Che fare scappare e lasciare il resto del gruppo, o fare buon viso, così rimasi e seduti su un muretto tutto attorno alla croce diede inizio ad un “rosarietto”, così chiamava una recitazione più contenuta. Fui preso dal panico al pensiero che al mio turno avrei dovuto anch’io dire “il mistero” tale da proseguire. Tutto andò bene, e fui felice. 10 Il Castello È una lunga e significativa storia quella di Nancy e Patrick, i due miliardari che hanno lasciato tutto per costruire un castello simbolo del Cuore Immacolato di Maria Regina della Pace, in cui occorre entrare per essere accolti per la pace che viene dal Cuore di Gesù. Questa storia che sa di miracolo potete trovarla all’indirizzo: “nancy-e-patrickmedjugorje.ht”. A fronte di critiche e sacrifici, ma con una incrollabile fede proveniente dalla loro conversione hanno completato un’opera grandiosa. Foto e articoli di Loredana, internet, Giuseppe. 11 12 Martedì 5.7.2011 Ci ritroviamo puntuali a bordo dei nostri 3 camper, Ottorino con Ermana, Giuseppe con Rosanna, Emilio ed io alle 5,30 presso l’area di servizio Calstorta, reduci da una notte praticamente insonne per tutti. Poco dopo la partenza ci imbattiamo in un violento acquazzone, tanto da farci pensare di aver sbagliato mezzo di trasporto, poiché al camper era preferibile una barca. L’autostrada scorre monotona e trafficata, riservandoci alcune code per piccoli incidenti. Raggiunta Torino, ci dirigiamo verso Avigliana, dove è prevista la visita all’ Abbazia Sacra di San Michele. Dopo il pranzo ed un breve riposo, saliamo a piedi gli 800 m. che ci separano dall’imponente costruzione. Il posto è stupendo e si respira un’aria di pace. In chiesa ci accoglie un parroco novantunenne, che ci fornisce simpaticamente preziose informazioni sul luogo e sulla dinastia dei Savoia, spiegandoci inoltre il motivo per cui alcuni principi sono stati lì sepolti. Prima di andarcene ammiriamo estasiati lo stupendo panorama. Decidiamo di fermarci nell’ AA di Avigliana per la notte. L’area non è molto accogliente, (trattasi praticamente di un parcheggio), ma è tranquilla, così da permetterci una sana dormita. Mercoledì 6.7.2011 Dopo aver svolto le necessarie operazioni di carico/scarico ed aver effettuato il rifornimento del carburante, ci avviamo verso il passo del Moncenisio. La salita è spettacolare ed una volta raggiunta la cima ci fermiamo nelle vicinanze del lago per il pranzo, in compagnia di alcune marmotte. Durante la discesa lungo il versante francese, nel cruscotto del camper di Ottorino si accende una strana spia ed il motore sembra a volte perdere di potenza. 13 Raggiunta Modane andiamo subito alla ricerca di un’officina, ma non risultando sufficientemente attrezzata, ci consigliano la FIAT di Forneaux, poco distante, dove prendiamo appuntamento per l’indomani. Stabiliamo quindi di passare la notte al campeggio municipale “Le Val d’Ambin” di Bramans, un vero gioiello per gentilezza e tranquillità. A 5 Km. si trova la Fortezza di Maria Teresa (Redoute Marie-Thèrèse), ma ormai è tardi per un’eventuale visita. Giovedì 7.07.2011 Prima di lasciare il campeggio acquistiamo orgogliosi la prima vera baguette francese, quindi raggiungiamo l’ officina Fiat Atelier Agree di Forneaux, dove abbiamo appuntamento per le 9. Purtroppo il pezzo di ricambio necessario alla riparazione del guasto non è disponibile e siamo costretti ad una sosta forzata fino al giorno seguente nel parcheggio dell’officina. Non ci scoraggiamo e con gli scooters torniamo a Modane, dove si sta svolgendo un piccolo mercato settimanale. Anche se qualche nuvola di troppo sta avanzando pericolosa, abbiamo ancora il tempo di spingerci prima di pranzo a far visita ad alcune fortezze che abbiamo scorto nelle vicinanze. Il forte Marie Christine è praticamente adibito solo a ristorante, il forte Carlo Felice è in rovina ed il forte Vittorio Emanuele, il più grande dei tre è in restauro. Trascorriamo il pomeriggio alla scoperta dei dintorni, dove si susseguono piccoli paesi, tutti uguali, piuttosto bruttini. Le case non presentano uno stile architettonico caratteristico e risultano molto simili a quelle di Tarvisio: grandi costruzioni di cemento con il tetto di lamiera arrugginita. Venerdì 8.07.2011 Al risveglio ci attende una brutta sorpresa: il pezzo di ricambio purtroppo non è arrivato e il titolare dell’officina ci invita ad attendere fino a lunedì. Non vogliamo rovinarci la vacanza e con il sospetto che il meccanico voglia 14 approfittare del fatto che siamo italiani per darci una “spellatina”, decidiamo di aggiustare alla buona il manicotto e di proseguire, non senza prima aver chiesto il conto per la diagnosi del guasto: 83€!!! (sospetto più che fondato). Ci avviamo verso Col de la Croix de Fer: quota 2068, dove i prati fioriti gradualmente lasciano spazio ai licheni. Nel primo pomeriggio arriviamo a Vizille e sostiamo al campeggio Le Bois de Cornate, ombreggiato e pulito. Visitiamo quindi il castello che si trova proprio in centro, adibito a museo della rivoluzione e ammiriamo incantati gli splendidi quadri. Sabato 9.07.2011 Prima di ripartire approfittiamo per visitare il parco del castello e scopriamo che è in programma una rievocazione storica militare, alla quale decidiamo di assistere. Partiamo quindi per La Mure dove troveremo la stazione del Chemin de fer (trenino di ferro), che ci porterà ad ammirare i panorami dei dintorni. Arrivati a destinazione scopriamo con rammarico che la stazione è abbandonata e non riusciamo ad attingere nessuna notizia del trenino. A malincuore proseguiamo per Grenoble con un percorso che alterna salite a vallate lungo le montagne. Con difficoltà raggiungi amo il campeggi o Des Trois Purcelles a Seyssins, 15 ma veniamo accolti maleducatamente e non ci viene offerta la possibilità di usufruire di una sosta accettabile (2 camper nella stessa piazzola ad un prezzo esorbitante). Andiamo alla ricerca di un altro campeggio, ma dopo un tentativo vano desistiamo dalla visita a Grenoble e proseguiamo per sostare, ormai stanchi a La Terrace, in un campeggio sul lago. Domenica 10 .07.2011 Ripartiamo alla volta di Mont Revard, dopo l’acquisto dell’ennesima baguette al campeggio. La strada dopo alcuni chilometri si fa molto stretta e tortuosa e dobbiamo procedere con molta prudenza, purtroppo una volta arrivati in cima, una fitta nebbia dovuta alle nuvole troppo basse non ci dà la possibilità di ammirare il panorama. Delusi ripartiamo per Aix les Bains e ci sistemiamo al campeggio Du Sierroz. Dopo il pranzo ed un meritato riposo ci spingiamo fino in centro per dare un’occhiata veloce alla città e attingere alcune informazioni all’ufficio turistico. Lunedì 11.07.2011 Inforchiamo i nostri scooters di buon mattino e raggiungiamo la splendida abbazia benedettina d’Hautecombe, affacciata sul lago di Bourget, il lago naturale più grande di Francia, dove sono sepolti numerosi conti e duchi di Savoia ed in particolare il re Umberto II e sua moglie Maria Josè, che sono pure i più recenti. Accompagnati dall’audioguida prevista dal biglietto d’entrata, ammiriamo incantati l’interno. Nel pomeriggio tentiamo la fortuna al casinò, ma senza risultati. Martedì 12 luglio 2011 E’ nostra intenzione lasciare il campeggio e spostarci ad Annecy, ma il titolare ci consiglia di cambiare itinerario, perchè lì non si trova più posto 16 a causa dei concerti organizzati sui laghi per la festa nazionale del 14 luglio. Anche di fronte a noi è stato allestito un enorme palco per i tre giorni di festa previsti. Raggiungiamo quindi Albertville e sostiamo al campeggio municipale ”Les Adoubes”. Fa molto caldo e ci rendiamo conto che finora avevamo dimenticato il significato della parola afa. Nel pomeriggio con gli scooters saliamo lungo una stradina in cerca di refrigerio, al ritorno ci fermiamo a visitare la Citè Medievale de Conflans, un piccolo gioiello. Mercoledì 13 .07.2011 Nel corso della notte è piovuto e l’aria si è fatta più respirabile. Durante il giorno continua a piovere a dirotto e siamo bloccati in campeggio, ci consoliamo solo al pensiero che comunque avevamo bisogno di un po’ di riposo… Verso sera riusciamo ad informarci alla stazione sugli orari degli eventuali treni per Chambery o per Annecy, sperando di poter visitare almeno una delle due città l’indomani. Giovedì 14.07.2011 Non piove, ma grossi nuvoloni neri ci sovrastano minacciosi. Ottorino e Ermana in motorino e Giuseppe e Rosanna a piedi raggiungono la stazione, diretti a Chambery, io ed Emilio decidiamo di spostarci a Boug St. Maurice, prossima tappa del programma. Il paesino è carino e ci fermiamo, inoltre sono previsti diversi festeggiamenti in occasione della festa nazionale. Ci sistemiamo al campeggio municipale “Le Versoyen”, comodo e ben attrezzato. Verso sera facciamo conoscenza con un gruppo folcloristico proveniente dalla Sicilia e promettiamo di assistere alla loro esibizione la sera seguente. Venerdì 15.07.2011 In mattinata ci raggiungono Ottorino e Giuseppe e dopo i saluti Giuseppe e Rosanna proseguono per Val d’Isere, mentre Ottorino ed Ermana si concedono una breve 17 sosta, dopodichè anche loro si avviano verso il tanto sospirato Col de l’Iserean, quota 2770; noi in campeggio stiamo divinamente bene e decidiamo di rientrare in Italia attraverso la Val D’Aosta e pertanto le nostre strade si dividono. L’idea far ritorno in Italia senza aver superato il passo più alto d’Europa ci rattrista comunque un po’ e alla fine tentiamo la salita con lo scooter. Paesaggi notevoli, fiori mai visti ed arrivati in cima la piccola chiesa ed il sospirato cartello a testimonianza dell’ impresa. Al ritorno ci fermiamo a Val d’Isere e a Tigne, dove a casette tipiche in sassi e legno si alternano grandi fabbricati orrendi. Alla sera raggiungiamo la piazza di Bourg St: Maurice per lo spettacolo dei “Picciotti di Rafadali”, ma purtroppo quando arriviamo ci vengono incontro e ci informano di essersi già esibiti, causa un cambio di programma. Ci lasciano per ricordo un loro CD e ci salutiamo con la promessa di rivederci in Sicilia l’anno prossimo: è nato in maniera molto semplice e spontanea un vero e proprio gemellaggio! Sabato 16.07.2011 E’ giunto il momento di abbandonare la Francia, lasciamo quindi il campeggio e ci avviamo verso il passo del Piccolo San Bernardo. Anche da qui il dislivello si fa presto importante ed il paesaggio è di una bellezza indescrivibile. Attraversiamo La Thuile e scendiamo fino ad Aosta, dove ci sistemiamo nell’area attrezzata un po’ bruttina, ma vicinissima al centro. Prima di dedicarci alle visite dei castelli, facciamo un salto a Cogne. Solo al terzo tentativo riusciamo ad entrare in un castello, quello di Sarre, i primi due 18 (St. Pierre e Aymavilles) erano chiusi per restauro. L’interno è a dir poco favoloso, nonostante fosse solo la residenza di caccia del re Vittorio Emanuele II di Savoia e ci restano impresse le due sale decorate con le corna. Anche il centro di Aosta ci sorprende con i resti romanici, le chiese e la strada pedonale piena di negozietti. Domenica 17.07.2011 Lasciamo Aosta sotto una leggera pioggerellina e puntiamo verso Ivrea; lungo la strada statale possiamo ammirare un’infinità di castelli più o meno conservati, ma arrivati a Bard non possiamo resistere alla tentazione di fermarci a visitare l’imponente forte che si staglia di fronte a noi. La salita avviene attraverso quattro ascensori panoramici in cristallo che superano in pochi minuti il dislivello che separa il Borgo medioevale dalla sommità della rocca: uno spettacolo veramente emozionante! All’interno sono ospitate alcune mostre, tra cui un’esposizione di opere di Mirò. La pioggia si è fatta più insistente quando riprendiamo il viaggio e una volta raggiunta l’autostrada ci dirigiamo verso est, senza una destinazione ben precisa. Verso sera siamo nelle vicinanze di Soave e tentati dall’area di sosta ben descritta, decidiamo di fermarci. Con piacere ci troviamo alcuni amici che non vedevamo da un po’ di tempo e subito dopo i saluti, i reciproci racconti di viaggio scorrono come fiumi in piena. Piacevole anche la visita alla cittadina ed al suo magnifico castello scaligero. Lunedì 18.07.2011 Ormai il nostro viaggio è giunto al termine, lasciamo quindi l’area di sosta veramente confortevole a dimostrazione di un’Amministrazione comunale sensibile alle necessità dei camperisti e pigramente ci avviamo verso casa… Lucia Zuliani 19 Giro in camper ormai dal 1996, bene o male sono trascorsi 15 anni, ho avuto tre modelli di camper, per cui penso di aver acquisito una sufficiente esperienza dell’abitar viaggiando, come è usanza dire quando di parla dell’uso di mezzi ricreazionali. Avevo visto appesi al retro del camper biciclette, cassoni con sedie e tavolini, solo a volte dei ciclomotori o moto su un rimorchio idoneo al loro trasporto. Ho mal giudicato questi ultimi, pensavo, vada bene una bici che assicurava per un poco di mobilità anche in vacanza, un mezzo per muoversi nelle immediate vicinanze, ma addirittura una moto. Intanto con il passare degli anni i gavoni tradizionali sono diventati sempre più capienti, non più ritagli di spazio ricavati nella parte sottostante la cellula abitativa, ma proprio spazi, un giorno dedicati alla cellula. In sintesi, alla mansarda, al letto basculante, alla dinette, al frigo trivalente, al forno, si aggiungeva il garage. Ormai il camper aveva tutte le “voci” di una casa in mattoni. E così ci fu la corsa ai camper dotati di questo spazio vitale che faceva la differenza di qualità, vuoi mettere un camper senza garage, e nel garage il motorino, e fu questo l’oggetto che veniva ospitato al suo interno. Intanto qualcuno pensava a rendere ancora un giusto valore al caro camper senza garage; e così irrobustito il portabici, con le appropriate modifiche, nasceva il porta moto. Subito appena nato necessitava di collaudo da parte della motorizzazione e relativa trascrizione sul libretto di circolazione. La cosa risultava costosa e laboriosa, ma i tempi maturavano e comparvero delle strutture che nate come porta oggetti, si specializzarono in porta moto, e con le giuste limitazioni di peso fu loro permesso di circolare. Questo argomento riguardante il “peso” sarà pubblicato nel mese di ottobre allo scopo di diradare qualche concetto che turba i viaggi di molti camperisti. 20 Lo stato di fatto vede oggi i tre gruppi: uno sostenitore del garage e un secondo a favore del porta moto e la nascita di un terzo gruppo di utenti. Quali? Succede che il garage è il gavone di una volta maggiorato in altezza, destinato a sedie, tavolini o altro, non risulta più comodo e funzionale con il coesistere del motorino; sembra a detta di chi lo usa, assai malagevole l’utilizzo al meglio delle due funzionalità. In sintesi il nostro amato motorino è seppellito dalle sedie o da altro, per usarlo è necessario tirar fuori parte del contenuto del garage-gavone. Il risultato è che molti si stanno orientando ad un “posto moto” esterno, e non più garage interno. Chissà quale delle due filosofie prenderà piede, quale la soluzione definitiva! Dentro o fuori che sia, un ciclomotore, motorino per i camperisti, sta diventando appendice necessaria per una vacanza. La buona roulotte disponendo del veicolo da cui è trainata permette una eccellente autonomia per visitare i dintorni, il camper è penalizzato da un ingombro che gli vieta a volte un pronto parcheggio l’interno nelle città. Adesso con il “motorino”, nuovo mezzo di trasporto, le città sono diventate, pioggia permettendo, decisamente visitabili e hanno dato una eccellente mobilità ai proprietari di camper. Può a volte servire per una rapida ricognizione, lasciando il grosso veicolo in un’area di sosta o attrezzata che spesso sono state realizzate nella periferia del centro abitato. Anch’io in un primo tempo restio, quantunque in ritardo, mi sono dotato di questo mezzo di locomozione; l’esperienza personale mi permette di affermare che il tempo dedicato al tempo libero è certamente meglio impiegato. Si possono facilmente raggiungere e visitare luoghi impensati senza il suo utilizzo. Ognuno può scandagliare dettagliatamente quanto più gli aggrada. PROMEMORIA È bene comunque ricordare che questo accessorio, diventato ormai di uso comune, legato al fattore "circolazione stradale" è collegato il fattore della RCA. Per non aver sorprese, qualora la presenza e/o lo sgancio di una struttura a sbalzo non annotata sulla carta di circolazione provochi danni da risarcire, è necessario chiarire e dettagliare sul contratto assicurativo la presenza di dette strutture e i relativi massimali a copertura in caso di urto e/o sgancio. 21 Il 25 settembre e 1/2 ottobre sono i due fine settimana che St.Veit dedica alla È la prima delle due date Naonis ha programmato vorranno parteciparvi con (338 9060973) animatore (24/25) che il per coloro che Ottorino Praturlon e referente di questa “Uscita”, alla quale iscriversi entro martedì 20 di questo mese, contestualmente raccomando ai soliti di non attendere l’ultimo momento per segnalarsi, per rispetto al “tempo” dedicato dal referente ad organizzare. Ricordi dell’anno 2010, possono dare l’idea di questa festa centenaria. Dopo aver fatto una lunga pausa a Tarvisio il mattino appresso abbandoniamo l’area di sosta e vi giungiamo dopo circa settanta chilometri. Parcheggiamo proprio a duecento metri dalla centro della fiera, ci infialiamo in un groviglio di genti allegri e spensierati. Un incredibile fila di bancarelle ci attraggono ai lati della strada. Ed ecco il primo posto ristoro un maiale che a fettine mettiamo in “pancia”. Intanto il “quadro del mercato di St.Veit” comincia a delinearsi e incontriamo molti gruppi in costumi etnici, curati e assai coreografici. Facciamo visita al locale che visiteremo la sera per una cena in comune e intanto il suono della loro musica tradizionale comincia ad aleggiare per l’aria, senza meno ti trasporta, anche le loro arie musicali risentono di tradizioni. Incredibile, lontani quasi duecento chilometri da casa, in terra straniera incontriamo “Ottorino” solitario, ancora non socio. Il tempo vola ed è l’ora di cena con ottimo il pollo allo spiedo, wurstel e super cotolette. Ai camper con assaggi di mirto, grappa, limoncello e nocino, ci diamo la buona notte. È domenica, ed è quasi ora di pranzo del 26 settembre, siamo a Tolmezzo quando parcheggiati i mezzi gironzoliamo fra le bancarelle cariche di strudel, e dolci a base di mele. Nel pomeriggio tutti con orari ed esigenze diverse rientrano alle proprie dimore. 22 Martedì 27 Settembre Giunge il martedì 27 settembre Il primo degli appuntamenti con la AbacoViaggi di Codroipo (UD). “l’appuntamento mensile” di questo mese di settembre è: “Vita nella Tundra SULLE RIVE del Mar Glaciale Artico. Da Mosca con la Transiberiana fino a Vladivostock.” (Prima Parte) Il senso di avventura e l'emozione di camminare su terre incontaminata si fa sentire ancora. Giada Padovani e Luca Savonitto sono camperisti, relatori e viaggiatori. Il celebre tour in treno attraverso le steppe della Siberia. Il tour passa per, Yekaterinburg, Novosibirsk, Irkutsk il lago Baikal, Ulan Ude, e Vladivostok. L’intervenire numerosi farà onore ai relatori, pertanto oltre alla nostra presenza, potremo estendere l’invito ad amici e simpatizzanti del “Naonis”. Infine un brindisi concluderà la serata. Si raccomanda la massima puntualità, per le ore 20.30. 23 ORGANIZZA Il 1° Raduno Camper Club Verona Est Camper in Fontanara, La Passione del Gusto Frantoio Fontanara San Martino Buon Albergo (VR) 24 – 25 Settembre 2011 Il costo del raduno sarà di € 10,00 a Equipaggio Per Informazioni e prenotazioni : Mail [email protected] Cellulare 3477056917 Programma del Raduno Arrivo dal Venerdì 23 alle ore 18,00. Sabato 24: Mattino libero con possibilità di visitare il Paese di San Martino Buon Albergo, il punto vendita del Frantoio Fontanara, ed il vicino grande centro Commerciale con bus navetta. Sabato Pomeriggio: mozzarella in diretta con latte fresco con degustazione della stessa accompagnata da pane sfornato al momento, il tutto condito con i prodotti del Frantoio Fontanara. Sabato sera: Cena a cura della Pro Loco di San Martino Buon Albergo (facoltativa) da prenotare al momento dell'adesione al raduno o all'arrivo. Il costo della cena (menù da definire) sarà di € 13,00 per gli adulti e € 8,00 per i bambini La serata sarà rallegrata dall’orchestra “i CARAVAN” con ballo. Per tutta la serata sarà in funzione il servizio bar. Domenica 25: Visita guidata al meraviglioso parco naturalistico della MUSELLA in piccoli gruppi, con passeggiata immersi nella natura con degustazione di prodotti tipici del Frantoio Fontanara che nelle giornate del raduno aprirà a tutti gli ospiti il proprio punto vendita per assaggi e degustazioni con la possibilità di acquistare i buonissimi prodotti sia alimentari che di cosmesi. Ad ogni equipaggio verrà dato un omaggio a ricordo della partecipazione. Per prenotarsi il referente è Emilio Sabatini cell.339 8263769. 24 25 …che farà certamente piacere ai soci del “Naonis”. Sono venuti a far parte del Camper Club i soci: SICILIANO Antonio ONNIVELLO Alessandro ZUCCHET Luciano TURCHETTO Luigi NICOLETTIS Roberto Tutti si augurano di presto conoscervi, in occasione del “martedì a tema” del 27 settembre siete invitati per un brindisi di benvenuto ed auguri per un felice ed rapido inserimento Memory informatica s.r.l. Viale Venezia, 50 - 33170 PORDENONE 0434 552000 Fax 0434 366537 p.i. e cf. 01327190938 Cap.Soc. 26.000 € i.v. 26 www.mem.it - [email protected] Il piccolo XP 42 non voleva dormire e papà XP 41 disse – vuoi che ti racconti una favola – si, rispose il piccolo XP42, ma voglio quella di Soft e Hard. Pazientemente il papà comincia a raccontare ancora una volta la favola. C’era una volta un Case, una scatola piena di circuiti elettronici che chiamavano Hardware. Hardware si ravvivava solo in compagnia dell’amico Software, che a sua volta in mancanza di Hardware si sentiva inutile. All’interno al Case dovevano avvenire strane cose in quanto attorno a questa scatola gironzolavano le periferiche, una famiglia di altre scatole con strani nomi, Monitor, Stampante, Mouse, Tastiera, Scanner, Lettore Cd ed altri ancora. Una continua e lunghissima fila di dati andavano dentro e fuori del Case attraversando le porte Input/output, tutte varie di colore e forme. Si facevano chiamare PS/2, Seriale, Parallela, Video, e tante altre “Usb”. Intanto ben nascosti dentro il Case si trovavano quattro furfanti, Ram, Rom, Hard Disk e il terribile Microprocessore che dava ordine a tutti. I filibustieri si erano diviso il bottino dei dati. La più furba era Ram a cui piaceva calcolare, scrivere, disegnare fino a quando non gli toglievano la corrente. Più tranquilla era la sorella Rom che se stava lì ad aspettare che Personal Computer decidesse accendersi, una attività di pochi minuti e se tornava a dormire. Il più duro era Hard disk che nel suo condominio di cartelle teneva a dormire tutti i file che i programmi, soprannominati Software, continuavano a creare. Meno male che a tutti questi file veniva dato un nome dai terricoli. C’era infine Microprocessore, che dispoticamente regolava il traffico delle informazioni e le velocità alla quale tutti i byte dovevano correre da un posto all’altro sia all’interno del Case, che l’andare vieni di dati dalla Ram alla catena di alberghi possedute da Memorie di massa. XP 42, attento e affascinato, con i grossi occhi che non annunciano un voler dormire, interrompe e dice: -Memorie di massa, papà era quella catena 27 di alberghi alla quale apparteneva il famoso “duro” e capiente Hard disk, e gli altri piccoli alberghetti e cottage abitati anch’essi da altri file, che chiamavano, Chiavetta USB, Cd Rom, Dvd, Floppy ? XP41, pazientemente riprende raccontando che i quattro furbastri Ram, Rom, Hard Disk e Microprocessore da quando erano nati vivevano in casa Motherboard, anzi spesso, come se non bastasse ospitavano altre Schede di Espansione di tutti i tipi e altre Ram, tutti mantenuti della scheda madre. Tutto funzionava ed era coordinato grazie alla presenza di un grande direttore Window, detto anche Sistema operativo o software di base che oltre a dirigere l’accensione di Personal Computer ne controlla tutte le parti funzionanti. Window fra i suoi compiti pensava a completare il nome di ogni file con una estensione quale un .doc - .exe - .xls - .mdb - .ppt, altrimenti chi li avrebbe ritrovati. Da questa estensione si capiva quale programma software l’avesse generati. Alla grande famiglia del software applicativo appartenevano: programmi ed estensioni Word ed .doc (di scrittura) Excel ed .xls (foglio di calcolo) Access ed .mdb (gestore di data base) PowerPoint ed .ppt ( presentazioni) Questi erano alcuni dei più famosi nomi di software passati alla storia, ma centinaia erano quelli che facevano impazzire gli umani se volevano lavorare proficuamente. Ormai XP42 si è quasi addormentato, e sogna macchine più adatte ai suoi tempi lasciando Personal Computer come macchina buona per una favola e da museo, sognerà i suoi trisavoli certamente ammattiti con tutti quei nomi da ricordare! 28 29 C’è bisogno anche di PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI: IN SEDE A CORDENONS Comunale Cordenonese IN VIA ROMANS, 36 (CASA ROSSA) IL 1° E 3° LUNEDI DEL MESE Via Romans, 36 DALLE ORE 21.00 ALLE 22.00 33084 Cordenons (PN) C.F. 91054680938 TELEFONARE AL PRESIDENTE DONAT DINO [email protected] CELL. 339/5045794 (ORE SERALI) CHIEDETE DI ALBERTO PRESENTATE LA TESSERA CONFRONTATE I PREZZI 30 19 aprile per il grazie all'estro | RIMESSAGGIO RIPARAZIONI VENDITA NOLEGGIO ASSISTENZA CAMPEGGI Tel. 0434 551831 CENEDESE FLORIANO VIA B. CROCE, 3 – SUSEGANA (TV) 0438 738680 INOLTRE…TOSTIERE, CREPIER, CUOCI WURSTEL A RULLI, FRIGITRICI, PIANO CALDO, VETRINE CON ANTINE, FORNI A CONVENZIONE, FORNETTI, BAGNO MARIA, STERILIZZATORI. 31 32