MACCHINE & ATTREZZATURE 2 Pali vibrati in opera FEDERICA DELUCCHI 1 vvicinandosi lungo la Transpolesana, nei pressi di Rovigo, alla zona artigianale-industriale di Loreo appare, altissima sopra l’orizzonte, una gru che indica la presenza di un cantiere di grandi proporzioni. Avvicinandosi si vede che la gru regge un carico sospeso rosso, un vibroinfissore PTC, che a sua volta sostiene A un palo di notevoli dimensioni, sia come diametro, ma soprattutto come lunghezza: infatti è oltre 20 metri. Appena il tempo, pochi minuti, per scendere dalla strada provinciale verso il cntiere e il palo “non c’è più”: in quei pochi minuti è stato completamente infisso nel terreno e ora emerge solo la sua testa ad imbuto alla quale si avvicina il braccio di una Macchine e servizi per lavori nel sottosuolo Tecnodrill commercializza e noleggia macchine e attrezzature per lavori nel sottosuolo Tecnodrill inoltre dispone di personale tecnico con esperienza e conoscenza pluriennale, effettua interventi con personale proprio, entro 24 ore dalla richiesta, dispone a magazzino dei ricambi necessari alla continuità del lavoro delle macchine fornite, fornisce ricambi originali e garantiti, redige programmi di manutenzione. Teccnodrill dispone di un ampio parco macchine e attrezzature da noleggiare. • Vibroinfissori idraulici ad alta frequenza per escavatori idraulici 5 modelli con forza centrifuga da 7 a 50 ton • Vibroinfissori idraulici ad alta frequenza con momento variabile per escavatori idraulici 2 modelli con forza centrifuga da 47 e 89 ton • Vibroinfissori idraulici a frequenza standard 12 modelli con forza centrifuga da 28 a 510 ton per palancole, camicie, cassoni, pali vibrati in opera • Vibroinfissori idraulici ad alta frequenza con momento variabile 14 modelli con forza centrifuga da 47 a 332 ton approvati per lavori di infissione in aree che non devono essere disturbate da vibrazioni • Aspiratori per polveri ed inclinometri Per la perforazione manuale o meccanizzata in sottosuolo e a cielo aperto • Lampade a casco e portatili a norme minerarie • Picchi per frese stradali e galleria • Punte per martelli fondo foro • Impugnature, aste , manicotti di perforazione • Polimeri per diaframmi, pali, pozzi ‘‘ La tecnologia innovativa del palo chiuso con calcestruzzo vibrato in opera realizzata con vibroinfissore idraulico a frequenza standard PTC 100 HD COSTRUZIONI 6/2001 62 ’’ Lavori Speciali La scheda del cantiere Area Intervento Committente Progetto edilizio Direzione Lavori Edili Progetto delle strutture di palificazione Responsabile tecnico Capo cantiere Macchine e attrezzature 3 Aia, zona artigianale consorziale nei comune di Loreo e Adria, realizzazione di un lotto di capannoni ad uso industriale-chimico Opere si sottofondazione e palificazione del terreno per 12 nuovi insediamenti SSI, Servizi per l’impresa, Colafonda, Loreo (RO) Ing. Giorgio Berganton, Adria (RO) Ing. Giorgio Berganton Lavori Speciali srl (PD) Ing. Mario Berlanda e Ing. Daniel Andreolli Geom. Antonio Fabbro • Vibroinfissore PTC 100 HD • Escavatore Liebherr HS 853 HD, da 90 tonnellate, con braccio da 64 m (montato per questo cantiere 32 m) con 4 argani di sollevamento, (utilizzati in questo caso solo 2 argani, uno per il vibratore e uno per il sollevamento delle armature metalliche) pompa per calcestruzzo per riempirlo. Si tratta di un sito nel quale si sta realizzando un’imponente opera di palificazione per fondazioni per un insediamento industriale. Il cantiere prevede la costruzione di 12 platee armate su un’area di otto ettari, all’interno della zona industriale Aia. L’area industriale ha carattere produttivo, con fabbriche e aziende specializzate nel settore chimico. In costruzione nella zona anche un autodromo, che sarà l’unico in Veneto. Si costruiranno inoltre alcune strutture di servizio alle industrie già esistenti nella zona. Sono previsti un grosso depuratore e delle centrali pilota di teleriscaldamento per le industrie dell’area, già in espansione produttiva da alcuni anni. La ferrovia per questo motivo è stata appena modificata e ampliata per servire meglio la zona. Per questo cantiere al fine di risolvere un problema di palificazione che riguarda gli insediamenti nuovi è stata interpellata la ditta Lavori speciali di Padova. Il terreno infatti in questa zona è particolarmente cedevole, perché di natura torbosa e non ha portanza per i primi metri. La torba “respira”, come si dice in gergo, cioè si rigonfia in presenza di acqua e si ritira nuovamente quando si asciuga. L’escursione può essere anche notevole, tale da danneggiare le strutture insediate. La scelta del progettista, confermata dagli ingegneri di Lavori Speciali, è stata pertanto quella di palificare sia le strutture portanti, sia la pavimentazione, in modo da non avere problemi di calo del terreno. Il progetto prevede per l’insediamento delle 12 unità produttive, l’infissione di circa 2000 pali. Tecnologia del palo chiuso Il palo chiuso viene utilizzato principalmente nelle zone soggette ad alluvioni, nelle pianure costituite di argille molli o sabbie non costipate. Si usa molto, e la tecnologia è già consolidata da una decina di anni, nel milanese e nell’area del Polesine, nel resto d’Italia il palo chiuso è ancora poco utilizzato. E’ una lavorazione senza asporto di terreno, per cui ha dei vantaggi per l’economia del cantiere rispetto ai problemi di smaltimento dei materiali scavati (bentonite) e assistenza per questo necesaria in cantiere. A parità di diametro con un palo trivellato il palo chiuso infisso e vibrato in opera, ha una portata notevolmente superiore, ma le prestazioni sono eccezionali soprattutto in termini di velocità di cantiere. La produzione giornaliera può arrivare fino ai 500-800 metri di palo; cosa che non è possibile con nessuna altra metodolo1 Il vibroinfissore PTC e l’escavatore Liebherr al lavoro nel cantiere di Loreo 2 Il vibroinfissore, composto dal casco (zavorra), dalla cassa vibrante e dalle pinze 3 Estrazione completa del palo di 20 m di altezza COSTRUZIONI 6/2001 63 MACCHINE & ATTREZZATURE gia di trivellazione. Si tratta di un palo imbattibile per prestazioni e per costi, specie su terreni molli e per lunghezze elevate. E’ da escludere al contrario l’impiego in ghiaie o sabbie molto costipate o argille compatte dove resta preferibile utilizzare la tecnologia scavata e trivellata. Una volta infisso il palo si è già creato da sé lo spazio nel terreno, nel quale si po1 2 3 sa la rete di armatura e si getta il calcestruzzo. Una volta armato in opera il palo, viene sfilata la camicia in ferro (il palo con la valvola sulla punta e una specie imbuto con il bordo che può essere agganciato dalla pinza idraulica), estraendola la valvola sul fondo, che durante l’infissione resta chiusa, si apre per semplice gravità e permette al palo di essere rimosso. Una volta estratta la camicia il palo è finito. Sono passati all’incirca 12-15 minuti dall’inizio del lavoro: 4-5 minuti per l’infissione del palo chiuso col vibratore, 6-8 minuti per la posa dell’armatura in ferro che era già pronta in cantiere e il pompaggio del calcestruzzo, e i rimanenti 3-4 minuti per l’estrazione della camicia in ferro, di nuovo agganciata con le pinze del vibratore e sollevata con la gru. Mentre viene estratta la camicia, viene anche vibrato in opera il calcestruzzo, aumentando così la resistenza del palo. Questa tecnologia di consolidamento del terreno per mezzo di infissione del palo chiuso, richiede l’utilizzo di macchinari speciali, di potenza molto superiore rispetto alla infissione di pali del medesimo diametro e lunghezza, ma “perforati”, cioè infissi con la tradizionale tecnica di perforazione con asporto e smaltimento del materiale cavato. Protagonista assoluto in cantiere è il PTC 100 HD. Così si chiama il modello di vibroinfissore scelto dagli ingegneri per eseguire questo lavoro ed è il più grande in assoluto che opera in Italia attualmente per questo tipo di opere. Le macchine di questo modello operative in Italia oggi sono due, entrambe della Casa francese, entrambe distribuite da Tecnodrill di Milano, società che commercializza e noleggia macchine, attrezzature e servizi per la preforazione, trivellazione e infissione. Fino ad alcuni anni fa, cioè prima della diffusione della tecnologia del palo chiuso, macchine di queste proporzioni, e di questa potenza, afferma Renato Casiraghi di Tecnodrill, erano destinate esclusivamente ai mercati asiatici, mentre le esigenze di fondazione dei nostri terreni non richiedevano tali potenze. Queste macchine infatti sono in grado di infiggere camicie aperte (per la tecnologia tradizionale della perforazione) fino a 2000-2500 mm di diametro. Con l’adozione del palo chiuso e l’esigenza di aumentare il diametro del palo chiuso si rendono necessarie macchine più potenti per le fondazioni italiane. Questo modello è in grado di infiggere, in un terreno dalle caratteristiche medie, pali chiusi fino a 700 mm di diametro . Vibratore idraulico PTC 100 HD Il vibratore idraulico è costituito da due parti principali: quella superiore, detta casco che rappresenta la zavorra della macchina e quella inferiore, la cassa vibrante, che è la parte operativa. Nella cassa vibrante trovano collocazione delle masse eccentriche collegate fra loro con degli ingranaggi che vengono movimentate, nel modello PTC 100 HD, da due COSTRUZIONI 5/2001 64 4 motori idraulici. Le masse eccentriche sono accoppiate a due a due e ruotano con la medesima velocità angolare in direzioni opposte, generando forze centrifughe. Girando gli eccentrici annullano la vibrazione in senso orizzontale (le componenti orizzontali delle forze generate, essendo uguali e contrarie si annullano a vicenda) e la esprimono in senso verticale (unidirezionale), verso l’alto e verso il basso. La vibrazione che viene trasmessa al tubo da infiggere fa si che il terreno venga praticamente “sciolto” nella zona sollecitata. Ciò provoca lo scollamento del terreno adiacente e facilita l’infissione/estrazione del palo. Essendo gli eccentrici a bagno d’olio ed essendo questo tipo di lavoro piuttosto gravoso per la macchina (il vibratore viene impiegato continuamente; infigge ed estrae per di- verse giornate) il vibratore potrebbe surriscaldarsi e per questo sulla sua sommità viene aggiunto un radiatore supplementare che serve a raffreddare l’olio idraulico che è nella cassa vibrante. Questo stesso olio, prima di arrivare nel radiatore viene fatto circolare indietro fino alla centralina, dalla centralina viene riportato su verso il radiatore. Il registro di percorrenza più lungo favorisce il raffreddamento dell’olio. Dentro c’è un Cat La potenza ai motori idraulici viene data dalla centralina posizionata sulla parte posteriore della gru. La centralina del PTC 100 HD è equipaggiata di un motore Caterpillar, diesel da 800 cavalli, oltre alle pompe idrauliche, per fornire la potenza necessaria al vibratore che lavora a 385 atmosfere di pressione e a 800 litri al minuto di portata. Il controllo del vibratore spetta al tecnico che guida l’escavatore, il quale è dotato di una pulsantiera elettrica a distanza che comanda il motore diesel, le pompe e il vibratore stesso e inoltre, l’apertura e la chiusura delle pinze idrauliche. Le pinze sono state disegnate e prodotte da Tecnodrill in collaborazione con gli ingegneri di Lavori Speciali in modo da soddisfare le esigenze richieste dal cantiere e cioè adattarsi perfettamente alla presa, cioè alla forma specifica della testa ad imbuto del palo utilizzato come camicia per l’infissione. Le pinze sono leggermente curve per seguire il raggio di curvatura dell’oggetto da afferrare e garantire così una presa perfetta e sicura . 5 Vibroinfissore a frequenza standard PTC 100HD Potenza vibratore Momento eccentrico Frequenza max 23/1400 Hz-giri/min Forza centrifuga mass Capacità di trazione max Massa vibrante Peso totale senza pinze Lunghezza/larghezza/altezza senza pinze 451/613 kW/cv 120 m.kg 2.630 kN 1.200 kN 8150 Kg 13.250 Kg 2.300 / 1.505 / 3.000 mm Centralina 800 Motore Potenza intermittente motore Velocità di rotazione Portata olio max Pressione di esercizio Capacità olio Capacità carburante Lunghezza/larghezza/ltezza Peso senza carburante CAT 3412 DITT 503/684 kW/cv 2.300giri/min 815 l/mn 385 bar 820 l 1.100 l 5.000 / 2.040 / 2.275 mm 9.500 Kg Tubi idraulici Lunghezza standard Peso 45 m 1.030 Kg Pinze Per tubi,cassoni Peso Duplex 2x150 t 3.100 Kg Sicurezza ed ecologia Oggi i cantieri devono garantire agli operatori il lavoro in sicurezza e le norme da rispettare sono tante, tantissime e sempre più restrittive. Non solo il cantiere deve essere dotato di un progetto di sicurezza, ma le macchine stesse oggi rispettano e soddisfano degli standard molto severi. Sicurezza ed ecologia sono gli aspetti su cui si deve puntare le per l’evoluzione delle macchine. L’evoluzione tecnologica di tutte le macchine da 1 La centralina 800 del vibroinfissore contiene il rumore al di sotto degli 75 dB 2 Pannello di comando e accessibilità della centralina 3 Dentro c’è un Cat 3412 DITT che fornisce 385 bar di pressione di esercizio 4 Renato Casiraghi e Mario Berlanda in cantiere 5 Particolare delle pinze idrauliche disegnate “su misura” per adattarsi alla testa del palo COSTRUZIONI 6/2001 65 MACCHINE & ATTREZZATURE cantiere infatti ha raggiunto livelli prestazionali molto elevati in termini di potenza e rendimento. Di pari passo deve andare l’evoluzione della sicurezza per l’operatore e per l’ambiente. Il vibratore PTC 100 HD lavora in sicurezza tramite diversi sistemi. La capacità di serraggio delle pinze, secondo le norme internazionali, deve essere del 20% superiore alla forza centrifuga del vibratore, in questo caso devono raggiungere le 385 atmosfere di pressione. Le pinze idrauliche, tramite le quali il vibratore “afferra”, solleva e lascia andare la testa del palo sono dotate di un sistema di sicurezza che impedisce al vibratore di entrare in funzione se la pressione che le chiude non raggiunge le 385 atmosfere ognuna (cioè ognuna delle due pinze potrebbe stringere 150 tonnellate). Sempre per garantire la sicurezza in cantiere, se si dovesse accidentalmente tagliare uno dei tubi idraulici che alimentano le pinze, le valvole di sicurezza garantiscono comunque la chiusura delle pinze. Per quanto riguarda l’inquinamento acustico PTC ha messo a punto una centralina insonorizzata secondo le norme CE, che trasmette una rumorosità che è intorno ai 75 dB, cioè quasi non si sente funzionare. Per quanto concerne le emissioni essa ha certificazione EPA per le particelle di scarico. Il cantiere Aia di Loreo In questa zona del Polesine, per più di 10 m il terreno è inconsistente e soggetto a subsidenza. La natura del terreno, studiata tramite attente indagini geologiche e stratigrafiche, risulta torbosa per almeno 9 mt di profondità. Ai fini della portanza bisogna trascurare del tutto questi primi metri che non danno alcun contributo. Se capita un importante un abbassamento di falda, resta in piedi il plinto su pali, ma si abbassa il pavimento fra i plinti. Per questo motivo Lavori Speciali ha deciso di palificare l’intera superficie. Il primo lotto progettato prevede la costruzione di 2 capannoni, ognuno dei quali ha superficie di circa 500 m2. L’insediamento definitivo sarà di 1215 capannoni circa su un’area di otto ettari. Ogni plinto di fondazione sarà appoggiato su quattro pali. I pali che vengono infissi nel terreno in questo cantiere sono di due tipi, più precisamente di due lunghezze diverse, da 11 metri e da 20 metri, a seconda della portanza richiesta dal progetto e di conseguenza dello strato di sottosuolo che devono raggiungere Due tipologie di carichi, due tipologie di pali utilizzati nello stesso cantiere: • pali da 11 m per 35 t di portanza COSTRUZIONI 6/2001 66 1 • pali da 21,5 per 65-70 t di portanza Il palo vibrato, senza asporto di terreno, a parità di diametro rispetto al trivellato porta di più. Inoltre compattando il terreno, lo bonifica. Il diametro dei pali è di 350 mm, il reticolo di infissione 2x2 metri. Il palo viene infisso perfettamente verticale, a dispetto della sua notevole lunghezza. Il vibratore, essendo “appeso” al braccio della gru, cioè essendo un carico sospeso, una volta solidale con il palo-chiuso da infiggere per mezzo delle le pinze idrauliche, si comporta staticamente come un carico di punta e sarà dunque perfettamente verticale. La velocità di infissione varia a seconda della diversa resistenza incontrata durante la penetrazione nel terreno (diversi strati e gradi di compattezza). L’infissione, potrebbe essere ulteriormente ravvicinata, fino alla distanza di tre volte il diametro del palo infisso. I fori vengono realizzati secondo una maglia regolare e non sono eseguiti ravvicinati uno al successivo, ma in maniera sparsa per distribuire in modo equilibrato la compattazione del terreno che essi provocano intorno a sé. Quando la vibrazione trasmessa al terreno si avverte più distintamente e più forte, significa che il palo ha raggiunto lo strato più compatto, un terreno più duro dove si andrà ad appoggiare. Su uno strato “buono” di arenaria o quasi roccia, compatta e dura, è sufficiente che il palo, oltre 20 m di lunghezza, di 2 infigga per circa 0,50 cm; se si trattasse invece uno strato non sufficientemente solido né troppo compatto, l’appoggio sarà dato da 23 metri di infissione nello strato raggiunto. In questo cantiere il palo deve superare uno strato piuttosto molle all’inizio, poi uno strato abbastanza compatto alla profondità di circa 10-12 metri, non sufficiente però per la portanza richiesta di 65-70 tonnellate, quindi superato questo banco deve raggiungere il successivo per trovare l’appoggio compatto e solido alla profondità di circa 22 metri. In questo banco sottostante il palo viene infisso circa 2 metri. La macchina attraversa con grande facilità il primo banco costituito da limi sabbiosi anche piuttosto compatti, fino a 60 Kg/cm2. I problemi “tecnici” di questi terreni con poca portanza, non si riferiscono solo all’utilizzo finale, ma coinvolgono ovviamente anche le fasi precedenti di lavorazione del cantiere. Man mano l’infissione dei pali equilibratamente procede, subito il terreno acquista portanza, ma durante le prime fasi di apertura dei lavori, la movimentazione stessa di macchinari così pesanti, come l'escavatore cingolato Liebherr è un’operazione da progettare attentamente. E’ stato realizzato il consolidamento preliminare di una strada mediana, compattando con ghiaia il terreno per un’altezza di 50 cm, per raggiungere il centro del cantiere. Da qui il braccio della gru raggiunge ogni punto 3 del cantiere, spostandosi solo lungo la fascia centrale consolidata. Per le stesse ragioni l’autobetoniera non può avvicinarsi alle teste ad imbuto dei pali infissi per rifornirli direttamente di calcestruzzo, perché in questi terreni sprofonderebbe. E’ stato necessario utilizzare una pompa per calcestruzzo con braccio di 20 metri. I pali al di sotto di questa fascia centrale ovviamente sono stati i primi ad essere realizzati, iniziando dal fondo e venendo avanti fino a quando l’escavatore è riuscito a girare e appoggiarsi sui pali appena realizzati. Già il giorno successivo all’infissione l’escavatore può percorrere l’area sulla quale ha lavorato, perché il solo peso (1.000 quintali!) ben distribuito sulla superficie ampia dei cingoli non danneggia il palo. L’auto betoniera invece va tenuta rigorosamente al di fuori dell’area di lavoro. Il calcestruzzo utilizzato è di tipo RCk 250 S 3. La resistenza a 28 giorni cioè deve essere minimo 250 Kg/cm2. Il cemento è Portland 325, il diametro massimo degli inerti è 30 mm. Trivellato, prefabbricato o infisso? La tecnologia del palo chiuso, innovativa per tutti gli aspetti menzionati è destinata a soppiantare la tecnologia tradizionale del palo trivellato nei casi come il Polesine e generalmente in Pianura dove il terreno è “morbido”, terreni limosi, sabbiosi, torbosi poco compatti. I limiti di questa tecnologia sono 1 Infissione nel terreno del palo chiuso (20 m) 2 Le pinze lasciano andare il palo ormai interamente infisso nel terreno e il vibratore viene sollevato 4 invece i terreni argillosi molto compatti e quelli ghiaiosi. Gli argomenti che sono a favore di questa nuova tecnologia sono numerosissimi: • il palo chiuso, non prevedendo asportazione di terreno, compatta automaticamente il suolo nello spazio tra un’infissione e l’altra. • la portanza del palo non è basata solo sull’appoggio, ma anche sull’attrito laterale del palo (aumentando l’attrito laterale, aumenta il grado di compattazione). • non c’è materiale di risulta da smaltire • il numero di operai necessari in cantiere è di soli 2 uomini • i costi per metro lineare di palo infisso sono competitivi • rapporto qualità prezzo del palo è vantaggioso • la velocità di lavoro è elevata: 600/800 m lineari di palo infissi al giorno (l’esecuzione materiale dell’infissione è di 4÷6 pali all’ora) • materiali utilizzati: 1mc cls al m lineare di palo chiuso e 6÷12 Kg ferro al m A fronte di questo resta tuttavia l’impegno finanziario che comporta l’acquisto delle macchine, del vibroinfissore e della gru. La produttività del cantiere però è tale da rendere vantaggiosa la scelta e ammortizzare i costi delle due macchine. Come abbiamo detto il rapporto qualità prezzo di questo palo è molto buono, e lo rende un’alternativa valida sia al palo trivel3 Posa della gabbia di armatura 4 Riempimento con la pompa di calcestruzzo 5 Estrazione della camicia e vibrazione del palo con vibroinfissore 6 Il lavoro finito 5 6 lato, sia a quello prefabbricato. Il prefabbricato ha delle prestazioni qualitative superiori, ma il costo è molto superiore, soprattutto se la lunghezza è notevole come in questo caso. Si pensi solo al trasporto e alla movimentazione di prefabbricati della lunghezza di 20 metri o più. Per la classe di portata dalle 20 alle 70-100 tonnellate i pali chiusi sono pali imbattibili come caratteristiche. Oltre, ove cioè siano richieste portate maggiori e occorrano diametri maggiori, il trivellato ancora resta competitivo. ■ (Si ringraziano per le informazioni e per la collaborazione Renato Casiraghi di Tecnodrill e Mario Berlanda di Lavori Speciali) COSTRUZIONI 6/2001 67