Regolamento d’Istituto Istituto d’Istruzione Superiore “Giancarlo Siani”! ! Anno Scolastico 2015/16! ! ! ! ! ! Quando si è giovani si tiene chiuso in un cassetto un sogno.! Crescendo ci si impegna a dargli una forma, un nome, una realtà.! Giancarlo Siani ! Dirigente Scolastico! prof.ssa Rosaria MANCINI REGOLAMENTO D’ISTITUTO 1 ! INDICE! ! ! INTRODUZIONE p. 3 DIRITTI DEGLI STUDENTI p. 4 STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE p. 6 DOVERI DEGLI STUDENTI p. 10 NORME DI COMPORTAMENTO ALUNNI p. 11 MODALITÀ DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE E CON L’ESTERNO p. 18 REGOLAMENTO PER L’USO DEGLI SPAZI ESTERNI p. 20 REGOLAMENTO DI DISCIPLINA p. 22 ORGANO DI GARANZIA p. 31 ASSEMBLEE SCOLASTICHE p. 32 REGOLAMENTO VIAGGI D’ISTRUZIONE p. 35 REGOLAMENTO LABORATORIO DI CHIMICA – FISICA - BIOLOGIA p. 46 ALLEGATO p. 55 REGOLAMENTO LABORATORIO DI INFORMATICA p. 66 REGOLAMENTO DELLA RETE INFORMATICA p. 68 REGOLAMENTO PALESTRA p. 69 NORME DI COMPORTAMENTO PER L’UTILIZZO DI TELEFONI CELLULARI, TABLET E REGISTRATORI AUDIO - VIDEO p. 73 REGOLAMENTO PER L’UTILIZZO DELLA VIDEOSORVEGLIANZA p. 76 REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DI ESPERTI ESTERNI p. 79 REGOLAMENTO BOUVETTE p. 87 REGOLAMENTO SPONSORIZZAZIONI p. 89 REGOLAMENTO E PROCEDURE PER L’APPLICAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO p. 92 ALLEGATI p. 97 VERBALE DI CONTESTAZIONE p. 102 NORME FINALI ! ! ! ! ! !! REGOLAMENTO D’ISTITUTO p. 107 2 INTRODUZIONE Il presente regolamento ! • recepisce i contenuti dello “Statuto delle Studentesse e degli Studenti”, emanato con D.P.R. 249/98 così come modificato ed integrato dal D.P.R. 235/07.! • è conforme ai principi e alle norme del "Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni scolastiche”, emanato con il D.P.R. 8 marzo1999 n. 275.! • è conforme ai principi e alle norme del “Regolamento recante la disciplina delle iniziative complementari e delle attività integrative nelle istituzioni scolastiche” emanato con il D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 567 e sue modifiche e integrazioni.! • è coerente e funzionale al Piano dell’Offerta Formativa e contribuisce alla sua piena attuazione.! • è lo strumento fondamentale per disciplinare i percorsi che rendono effettivi i diritti riconosciuti, si propone di sollecitare la partecipazione di tutte le componenti scolastiche per un corretto e proficuo funzionamento dell’Istituto, nel rispetto dei principi di libertà e democrazia sanciti dalla Costituzione della Repubblica.! Nello spirito del "PATTO FORMATIVO" ogni componente si impegna ad osservare e a far osservare il presente regolamento.! È adottato dal CONSIGLIO DI ISTITUTO ai sensi dell'Art.10.3, comma a, del D. Lgs. 297/1994. ! Ha carattere vincolante.! È uno strumento a carattere formativo, che definisce le corrette norme relazionali e procedurali alle quali far riferimento, il cui rispetto diviene indice di ! CONSAPEVOLE E RESPONSABILE PARTECIPAZIONE ALLA VITA SCOLASTICA.! Gli articoli successivi traggono spunto dal Regolamento d’Istituto pubblicato nella sezione Studenti “IO APPRENDO” del sito web del MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca www.istruzione.it ! Art. 1 ! Il presente Regolamento è stato redatto dalle rappresentanze di tutte le componenti della comunità scolastica, comprese quelle degli studenti e dei genitori, nella consapevolezza che tutte le componenti operanti nella scuola, ciascuna nel rispetto del proprio ruolo e secondo le proprie competenze, sono costantemente impegnate a garantire in ogni circostanza il rispetto delle libertà sancite dalla Costituzione della Repubblica italiana. ! Art. 2 ! La scuola favorisce e promuove la formazione della persona e assicura il diritto allo studio garantito a tutti dalla Costituzione. L'indirizzo culturale della scuola si fonda sui principi della Costituzione repubblicana, al fine di realizzare una scuola democratica, dinamica, aperta al rinnovamento didattico - metodologico e ad iniziative di sperimentazione che tengano conto delle esigenze degli studenti nel pieno rispetto della libertà di insegnamento e nell'ambito della legislazione vigente. ! La scuola è aperta ai contributi creativi responsabilmente espressi dalle sue componenti: gli studenti, i genitori, il personale ATA e i docenti. Gli organi collegiali competenti potranno, inoltre, prendere in considerazione altri apporti che dovessero pervenire dalle forze sociali e culturali organizzate esterne alla scuola. ! Sono considerati assolutamente incompatibili con i criteri sopra enunciati, e quindi in ogni modo vietati, atti di intimidazione della libera e democratica espressione o partecipazione delle varie componenti alla vita della scuola, manifestazioni di intolleranza, qualsiasi forma di violenza e discriminazione. ! Art. 3 ! La scuola si propone come luogo di educazione in senso ampio, dove il processo di apprendimento, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica degli studenti REGOLAMENTO D’ISTITUTO 3 vengono favoriti e garantiti dal "patto formativo"; attraverso di esso si realizzano gli obiettivi del miglioramento della qualità, della trasparenza, della flessibilità, della collegialità e della partecipazione attiva, secondo le modalità definite dal Piano dell'Offerta Formativa dell'Istituto. ! Art. 4 ! Il presente regolamento può essere modificato dal Consiglio di Istituto, secondo le modalità previste dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, anche su proposta delle singole componenti scolastiche e degli Organi Collegiali, previa informazione e condivisione da parte di tutta la comunità scolastica.! DIRITTI DEGLI STUDENTI Art. 5 ! Gli studenti hanno diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata, attenta ai bisogni formativi, che rispetti e valorizzi, anche attraverso attività di orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola garantisce la libertà d'apprendimento di tutti e di ciascuno nel rispetto della professionalità del corpo docente e della libertà d'insegnamento. Il diritto all'apprendimento è garantito a ciascuno studente anche attraverso percorsi individualizzati (mediante: didattica per livelli, recupero approfondimento, tutoring, learning center) tesi a promuoverne il successo formativo. ! Art. 6 ! Ciascuno studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento: a tale riguardo i docenti si impegnano a comunicare contestualmente gli esiti delle prove orali. I singoli docenti, i consigli di classe e gli organi scolastici individuano le forme opportune di comunicazione della valutazione per garantire la riservatezza di ciascuno studente e la correttezza dell'informazione data. La scuola garantisce l'attivazione di iniziative finalizzate al recupero delle situazioni di ritardo e di svantaggio. ! Art. 7 ! Gli studenti hanno diritto ad essere informati in maniera efficace e tempestiva sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola, in particolare alla conoscenza delle scelte relative all'organizzazione, alla programmazione didattica, ai criteri di valutazione, alla scelta dei libri di testo e del materiale didattico in generale ed in particolare su tutto ciò che può avere conseguenze dirette sulla loro carriera scolastica. ! Art. 8 ! Tutte le componenti della comunità scolastica hanno diritto di esprimere la propria opinione. Gli studenti possono pronunciarsi, anche su loro richiesta, riguardo a tutte le decisioni importanti sull'organizzazione della scuola. Devono quindi essere posti nelle condizioni di poter discutere collettivamente e consapevolmente delle proposte formulate dalle altre componenti, di poterne formulare a loro volta e di concorrere alle decisioni finali (secondo le modalità previste dal Regolamento del Comitato studentesco, dal Piano dell'Offerta Formativa e dalle normative vigenti). Ciascuna componente ha il diritto di diffondere le sue idee mediante l'uso di documenti distribuiti alle singole persone. Il Consiglio di Istituto decide le modalità di affissione e pubblicizzazione dei documenti redatti dalle assemblee delle singole componenti. ! Art. 9 ! Ogni componente può riunirsi nelle assemblee previste dai Decreti Delegati; in particolare le assemblee degli studenti sono considerate parte integrante della loro formazione educativa. Gli studenti hanno diritto a partecipare in modo attivo e responsabile alla vita della Scuola. Gli studenti hanno diritto di associarsi liberamente all'interno dell'Istituto mediante deposito agli atti dello statuto dell'associazione, così come previsto dal D.P.R. 567/96 e sue modifiche e integrazioni. Gli studenti hanno diritto ad utilizzare gli spazi della scuola al fine di svolgere REGOLAMENTO D’ISTITUTO 4 iniziative come singoli o come associazioni secondo le modalità previste dagli specifici regolamenti e convenzioni. ! Art. 10! La scuola organizza attività integrative alle quali lo studente può partecipare liberamente; la non partecipazione a tali attività non influisce negativamente sul profitto, la partecipazione può dar esito, secondo le modalità previste, a credito scolastico. Le iniziative complementari si inseriscono negli obiettivi formativi della scuola. La partecipazione alle relative attività può essere tenuta presente dal Consiglio di classe ai fini della valutazione complessiva dello studente. Le attività integrative e le iniziative complementari sono disciplinate dal D.P.R. 567/96 e sue modifiche e integrazioni. La scuola s'impegna, compatibilmente con le risorse disponibili, ad acquisire una strumentazione tecnologica adeguata. ! Art. 11! Tutte le persone appartenenti a tutte le componenti della comunità scolastica hanno diritto a vedere rispettata in ogni situazione la loro dignità personale. I rapporti interni alla comunità scolastica si informano al principio di solidarietà. Lo studente ha diritto alla riservatezza della propria vita personale e scolastica, fatto salvo l'obbligo di mantenere costante e proficuo il rapporto con le famiglie. I genitori hanno il diritto ad avere informazioni sul comportamento e sul profitto dei propri figli direttamente dagli insegnanti. I dati personali dello studente e le valutazioni di profitto devono essere utilizzati all'interno della comunità scolastica nel rispetto del D.Lgs 196/03 sulla privacy. ! Lo studente al compimento del diciottesimo anno di età deve essere informato sui diritti che gli derivano dall'acquisizione della capacità di agire ed in particolare dal predetto decreto legislativo, n. 196/03; il trattamento dei suoi dati e il passaggio di informazioni inerenti la sua carriera scolastica potrà avvenire,da allora in poi, solo con il suo consenso scritto. ! ! Art. 12 ! Tutti gli studenti hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della Comunità alla quale appartengono, con particolare attenzione ai bisogni degli studenti. ! La Scuola promuove iniziative atte a favorire il superamento di eventuali svantaggi linguistici, ricorrendo anche, ove necessario, a servizi offerti dagli enti territoriali. ! La scuola promuove, nell'ambito degli scambi culturali, iniziative di accoglienza e attività varie finalizzate allo scambio fra le diverse culture. ! La scuola organizza servizi alla persona e di counseling anche nell'ambito del Centro Informazione e Consulenza - CIC. ! Ogni dato psicofisico e personale, riferito allo studente, rilevante nell'attività formativa, è registrato in ambiente scolastico con garanzia di massima riservatezza e professionalità. ! La scuola garantisce ambienti e strutture adeguate agli studenti portatori di handicap.! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 5 STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria"! DPR 24 giugno 1998, n. 249! Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria! modificato dal DPR 21 novembre 2007, n. 235! Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica! 24 giugno 1998, n. 249,! concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria! Art. 1 (Vita della comunità scolastica)! 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.! 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il! 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano.! 3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere,del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.! 4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.! Art. 2 (Diritti)! 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.! 2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.! 3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.! 4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di! autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.! 5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.! 6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. REGOLAMENTO D’ISTITUTO 6 Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.! 7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.! 8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità;! b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;! c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;! d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap;! e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;! f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.! 9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.! 10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.! Art. 3 (Doveri)! 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.! 2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.! 3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.! 4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti.! 5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.! 6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.! Art. 4 (Disciplina)! 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.! 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.! 3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.! 4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.! 5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse REGOLAMENTO D’ISTITUTO 7 tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.! 6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto.! 7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.! 8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.! 9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8.! 9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico.! 9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato.! 10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.! 11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.! Art. 5 (Impugnazioni)! 1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico.! 2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento.! 3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale REGOLAMENTO D’ISTITUTO 8 composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da! tre docenti e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.! 4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione.! 5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241.! 6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso.! 7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.! Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità)! 1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.! 2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1.! 3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità.! ! Art. 6 (Disposizioni finali)! 1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle diposizioni vigenti in materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.! 2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione.! 3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 9 DOVERI DEGLI STUDENTI I doveri tendono a garantire nella quotidianità della vita scolastica l'esistenza di un contesto consono all'attuazione del "Patto Formativo" e all'equilibrato esercizio dei DIRITTI-DOVERI da parte di ciascuna componente, nel rispetto delle reciproche libertà e come espressione del senso di appartenenza ad un contesto comune di vita. Gli studenti si assumono le responsabilità e gli oneri connessi al proprio ruolo che vengono sanciti dal presente regolamento, nel rispetto della normativa vigente.! DOVERI INERENTI AL PROCESSO EDUCATIVO! • Gli studenti hanno l’obbligo di frequentare regolarmente le lezioni e di assolvere assiduamente agli impegni di studio.! • Lo studente è tenuto a rispettare gli orari di inizio e termine delle lezioni, a limitare i ritardi e le uscite anticipate. ! • Le assenze strategiche sono inammissibili. ! • Le assenze di massa sono considerate assenze ingiustificate! • L'assenza ai corsi di recupero deve essere giustificata! • Gli studenti sono tenuti a vestire in modo dignitoso, a mantenere in qualsiasi occasione e in ogni momento della vita scolastica un atteggiamento corretto, collaborativo e coerente con i principi ed i valori della Costituzione e della convivenza civile! • Gli studenti devono avere nei confronti del capo di Istituto, dei docenti, del personale non docente, lo stesso rispetto che questi ultimi devono loro! • Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dall’apposito regolamento e dalle leggi dello Stato ! UTILIZZO E CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO SCOLASTICO! • Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, le apparecchiature e i sussidi didattici e a comportarsi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.! • Gli studenti sono tenuti a deporre i rifiuti, differenziandoli, negli appositi contenitori ed avere la massima cura nell'uso degli arredi, condividendo la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico. ! • All’inizio dell’anno scolastico, la classe prende atto dello stato dell’aula, dei suoi arredi, delle suppellettili e delle dotazioni, facendosi carico di seguirne la buona conservazione.! La responsabilità disciplinare è personale. ! In caso di danneggiamenti è data facoltà alla Presidenza, sentito il parere del Consiglio di Classe interessato, di perseguire i responsabili anche mediante richiesta di adeguato indennizzo, il cui ammontare sarà indicato dal Dirigente Scolastico e dal Direttore Servizi Amministrativi.! DOVERE DI OSSERVANZA DEL DIVIETO DI UTILIZZO E DI INTRODUZIONE DI MATERIALE NON DIDATTICO! E’ vietato ! • Utilizzare, durante le ore di lezione, qualsiasi oggetto o pubblicazione non pertinenti alle finalità educative della scuola! • utilizzare, durante le ore di lezione, telefoni cellulari, radio, walkman e altri apparecchi estranei all’attività didattica! • portare con sé qualsiasi oggetto o strumento che possa essere usato come arma impropria.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 10 ! ! ! ! NORME DI COMPORTAMENTO ALUNNI ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 11 1. - ORARIO SCOLASTICO! ! ! L’orario d’ingresso, d’inizio delle lezioni e di uscita è così stabilito: ! ! ! Ingresso Inizio lezioni Sede Centrale ! Sede Succursale 7.50 8.00 ! ! Uscita 4a 5a 6a 7a 12:00 13:00 14:00 15:00 2. - ENTRATA! Gli studenti devono trovarsi in aula cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni. ! Le lezioni iniziano al primo suono della campanella. ! • L’ingresso degli alunni deve avvenire in maniera ordinata e con la vigilanza dei Collaboratori Scolastici e del personale docente. ! ▪ ▪ INGRESSO PEDONI: dalle ore 7.50 alle ore 8.00! INGRESSO MOTO: dalle ore 7.30 alle ore 7.50! • Gli alunni accedono all’istituto dal cancello di via Pietravalle e possono parcheggiare i ciclomotori nel cortile della scuola (nelle aree ad essi destinate), introducendoli a velocità moderata nel rispetto delle norme del Codice Stradale. Il parcheggio non è custodito, perciò la scuola non risponde di furti o danni a cose o persone.! • Il personale docente si troverà in aula cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni.! 3. INGRESSO PEDONI: dalle ore 7.50 alle ore 8.00 ! INGRESSO MOTO: dalle ore 7.30 alle ore 7.50! ! ! ! • ! ! ! IMPORTANTE: ! dopo tale orario non è possibile parcheggiare i motorini nel cortile della scuola ! Vedi Regolamento Uso Spazi Esterni! È VIETATO utilizzare i motorini durante l’orario scolastico! 4. CHIUSURA CANCELLI: ! • Alle 7.50 CHIUSURA CANCELLO CARRABILE: dopo tale orario non è possibile parcheggiare i motorini nel cortile della scuola.! • Alle 8.10 CHIUSURA CANCELLO PEDONALE! L’ingresso in aula agli alunni ritardatari sarà consentito, in caso di effettivi problemi di mobilità o per altri gravi motivi, aventi carattere di eccezionalità, entro il limite massimo di 10 minuti.! 5. RITARDI! Gli studenti sono tenuti a rispettare in modo rigoroso e responsabile l’orario delle lezioni. Il ritardo deve esse considerato come evento eccezionale, in caso di eventuali disservizi dei mezzi pubblici e di altre cause non imputabili alla volontà degli alunni.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 12 ! Gli alunni che entrano dopo il suono della campanella, che segna l’inizio delle lezioni, sono considerati ritardatari e potranno essere ammessi in classe con le seguenti modalità:! • L’ingresso in aula agli alunni ritardatari sarà consentito entro il limite massimo di 10 minuti (entro le 8.10), l’entrata sarà autorizzata direttamente dal docente della prima ora con relativa annotazione sul registro.! • L’entrata, con ritardo oltre i 10 minuti (dopo le 8.10), sarà consentita solo alla seconda ora e autorizzata direttamente dal docente con relativa annotazione sul registro di classe per il computo delle ore di assenza. ! • Gli ingressi in seconda ora dovranno essere giustificati sul Libretto Personale delle giustifiche il giorno successivo. ! • In caso di mancata osservanza e al quarto ritardo l’alunno sarà inviato in Presidenza per ricevere l’ammonizione del Dirigente Scolastico e per gli opportuni provvedimenti disciplinari che contribuiscono alla valutazione del comportamento. Il genitore o tutore legale dovrà giustificare personalmente il ritardo al Dirigente Scolastico o al suo Collaboratore.! • L’alunno in ritardo oltre le ore 9.00 sarà ammesso a scuola se autorizzato dalla Presidenza.! • Il Docente Coordinatore di classe verifica che il numero di tali entrate, per ogni alunno, non superi il carattere dell’occasionalità.! 6. ENTRATE POSTICIPATE ! L’ingresso alla seconda ora di lezione è concesso dal Dirigente Scolastico o dal Docente Collaboratore, con carattere di eccezionalità, solo nei casi in cui l’alunno sia accompagnato dal genitore, o dal tutore legale o da un delegato maggiorenne con liberatoria precedentemente depositata in segreteria munito di documento di identità. ! · · L’ingresso alla seconda ora di lezione è concesso solo ad inizio ora, per non interrompere le attività didattiche.! Solo in casi eccezionali, con le stesse modalità di cui al punto precedente, potrà essere consentito l’ingresso dopo la seconda ora di lezione. ! I permessi sono sospesi 15 giorni prima della chiusura del quadrimestre (derogano a ciò le richieste di permessi per gravi motivi).! · · In caso di entrata posticipata, disposta dalla Dirigenza per esigenze di servizio, gli alunni saranno preavvisati almeno un giorno prima della data interessata, con annotazione sul registro di classe. Gli alunni sono tenuti a prenderne nota per la dovuta comunicazione alle famiglie. ! Le stesse regole, ad eccezione dell’accompagnamento, valgono per gli alunni maggiorenni.! 7. USCITA ALLA FINE DELLE LEZIONI ! · Uscita alunni plesso A e plesso B e Sede Succursale: ! 4a ora alle ore 12.00! · 5a ora alle ore 13.00! · 6a ora alle ore 14.00! · 7a ora alle ore 14.00! · 8. USCITE ANTICIPATE! Il permesso di uscita anticipata può essere consentito dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato agli studenti minorenni prelevati da un genitore o dal tutore legale o da un delegato maggiorenne, con liberatoria precedentemente depositata in segreteria che dovrà provare la sua identità esibendo un documento di riconoscimento i cui estremi saranno annotati sul registro di classe.! · Le uscite anticipate rivestono carattere di eccezionalità e verranno concesse solo in caso di richiesta motivata. ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 13 · Il permesso di uscita prima del termine delle lezioni è concesso solo dal Dirigente Scolastico o · · da un suo delegato che dovrà annotare l’uscita sul registro di classe.! L’uscita dall’aula è consentita solo a fine/inizio ora per non interrompere le attività didattiche.! Nel caso di impegni sportivi, sono consentite uscite anticipate solo in occasione di gare e dietro presentazione di richiesta scritta di un genitore e della Società Sportiva di appartenenza con firma del Presidente. ! 9. RICHIESTA DI USCITA ANTICIPATA PER MALESSERE E/O LIEVE MALORE! In caso di temporaneo malessere o lieve malore sopraggiunto che può verificarsi durante le ore di lezione, la scuola, fermo restando che non si assume la responsabilità di somministrare farmaci, si attiva nel rispetto della seguente procedura:! • Il docente presente in aula/laboratorio/palestra, valutata la situazione, richiede l’intervento dell’addetto al P.S.. Se tale malessere si risolve l’alunno può essere riaccompagnato in classe, in caso contrario sarà avvisata la Presidenza, che si fa carico di chiamare la famiglia affinché prelevi l’allievo o dia precise e opportune istruzioni.! • E’ fatto divieto agli alunni di avvisare direttamente con i propri telefonini i genitori.! • I genitori devono comunicare all'atto dell'iscrizione (o in tempi brevi) il loro recapito durante la giornata e/o quello di una persona di loro fiducia (seguendo la procedura illustrata nel punto 8.).! 10. USCITA ANTICIPATA DISPOSTA DALLA DIRIGENZA! In caso di uscita anticipata disposta dalla Dirigenza per esigenze di servizio, gli alunni saranno preavvisati almeno un giorno prima della data interessata, con annotazione sul registro di classe. ! · · Gli alunni sono tenuti a prenderne nota per la dovuta comunicazione alle famiglie, riportando l’avviso firmato sul libretto personale per presa visione. ! Gli allievi usciranno solo previa la controfirma dell’autorizzazione apposta dal docente dell’ultima ora. ! IMPORTANTE:! Le variazioni di orario (entrata posticipata, uscita anticipata, non entrata) che si rendono necessarie per motivi di servizio sono rese note PUNTUALMENTE E QUOTIDIANAMENTE sul sito della scuola www.iissiani.gov.it sulla homepage.! 11. ALLONTANAMENTO ANTICIPATO DELLE CLASSI ! Il Dirigente Scolastico, in deroga all’orario ordinario, può disporre l’allontanamento degli alunni, anticipato e non programmato, solo per MOTIVI DI EMERGENZA per i quali non è garantita la sicurezza all’interno degli spazi dell’Istituto.! 12. GIUSTIFICAZIONI! Il libretto giustificazione delle assenze è un documento ufficiale ! Il genitore o il tutore legale ha l’obbligo di ritirare il libretto giustificazione delle assenze e depositare la firma presso la Segreteria Didattica. ! · L’allievo che per qualsiasi motivo è stato assente dalle lezioni ha l’obbligo di giustificare l’assenza il giorno del rientro in classe, firmata dal depositario della firma sul libretto se l’alunno è minorenne. ! · La firma del giustificante dovrà corrispondere a quella depositata all’atto del ritiro del libretto e posta in calce.! · L'ammissione in classe degli studenti dopo l'assenza è effettuata dal docente in servizio alla prima ora, che provvederà a controfirmare e a prendere nota sul registro di classe nell’apposita casella e sul registro on line nell’apposita sezione. ! · Le assenze ingiustificate costituiscono mancanza disciplinare e concorrono a determinare il voto di condotta.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 14 · Lo studente che ne sia sprovvisto sarà ammesso in classe con riserva di giustificare il giorno successivo con annotazione sul registro di classe ! · Qualora l’alunno non dovesse giustificare neanche il secondo giorno, l’alunno non può essere ammesso in classe e sarà inviato in Presidenza per gli opportuni provvedimenti.! GIUSTIFICAZIONI ALUNNI MAGGIORENNI! • Agli alunni maggiorenni è riconosciuta la facoltà di giustificare le assenze. ! • Gli alunni maggiorenni hanno facoltà di dare il consenso scritto a che la scuola informi i genitori sulle loro assenze! ADEMPIMENTI REFERENTE DI CLASSE! Il docente referente della classe segnala alla famiglia i frequenti ritardi, la frequenza non assidua, nonché la mancata presentazione della giustificazione. ! · In caso di inadempienza i genitori dovranno presentarsi personalmente in presidenza a giustificare le assenze.! · Qualsiasi alterazione delle scritture sul libretto, come pure la contraffazione della firma del genitore sono gravi mancanze e sono oggetto di provvedimento disciplinare.! Le giustificazioni delle assenze eccedenti i cinque giorni saranno accompagnate, come di norma ma non sostituite, da certificazione medica attestante che l’alunno è esente da malattia contagiosa o diffusiva ai sensi dell’art. 42 D.P.R. 22/12/67 n. 1518.! 13. ASSENZE! Non sono assolutamente tollerate le assenze collettive di classe o d’Istituto! • scatta la sanzione disciplinare! • il referente di classe in caso di assenza di massa convoca i genitori o il tutore legale! 14. USCITA TEMPORANEA DEGLI ALLIEVI DALLE CLASSI! L’uscita degli allievi dalle classi è consentita dalla seconda ora in poi.! · Durante le lezioni è concessa una breve uscita dalle aule, un alunno per volta e mai durante il cambio dell’ora. ! · Non è consentito agli studenti trattenersi nei corridoi e negli spazi antistanti i due plessi e le palestre nonché spostarsi da un plesso ad un altro se non per motivi didattici. ! · Durante il cambio dell’ora gli alunni dovranno rimanere nella propria aula ed attendere l’insegnante. ! · Gli alunni possono recarsi autonomamente cambiare aula e recarsi in palestra e nei laboratori. ! · Al cambio dell’insegnante, negli spostamenti da un’aula all’altra gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, gridare nei corridoi e nelle aule, recare pregiudizio a persone o cose e comunque disturbo all’attività didattica nelle aule.! 15. VIGILANZA ! Agli alunni non è consentito allontanarsi dagli spazi di pertinenza della scuola.! · La sorveglianza degli studenti in classe, in palestra, in laboratorio è affidata agli insegnanti in orario.! · La sorveglianza degli studenti nei corridoi e nei servizi è affidata ai collaboratori scolastici.! · Ciascun docente è responsabile della propria classe nell’ambito dell’ora di sua competenza e qualora il docente fosse obbligato a ritardare l’inizio della lezione, o ad abbandonare la classe per situazioni di emergenza, avvertirà la Presidenza o affiderà la classe al Collaboratore Scolastico tra le cui mansioni rientra la temporanea sorveglianza. ! 16. ATTIVITÀ POMERIDIANE ! Gli alunni impegnati in attività pomeridiane in attesa dell’inizio saranno ospitati in un’aula stabilita dalla Dirigenza. ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 15 · Gli studenti dovranno comportarsi correttamente e dimostrare autonomamente la maturità personale.! · Non è consentito svolgere giochi di squadra, o comunque attività che comportino un qualsiasi rischio per l’incolumità fisica e danno all’integrità degli arredi.! 17. DIVIETO DI FUMO (Vedere l’allegato: Regolamento per l’applicazione del divieto di fumo nell’istituzione scolastica)! In tutti i locali della scuola, compresi i servizi igienici, i cortili e le scale esterne antincendio, è tassativamente VIETATO FUMARE. Il divieto, con le stesse modalità tranne la sanzione pecuniaria, è esteso alla sigaretta elettronica.! 18. SOMMINISTRAZIONE FARMACI A SCUOLA! Consultare la procedura di seguito illustrata.! 19. INFORTUNIO E/O MALORE ! La procedura da attivare in caso di infortunio e/o malore è parte integrante del Piano di Emergenza dell’Istituto nella sezione PIANO DI PRIMO SOCCORSO. ! • • • • • In caso di infortunio o malore grave, il docente presente in aula/laboratorio/palestra, richiede immediatamente l’intervento dell’addetto al P.S., il quale valutata la situazione, provvede personalmente (oppure avvisa l’Ufficio di Presidenza, ovvero il Responsabile della sede Succursale) ad inoltrare richiesta di intervento urgente dei Servizi Sanitari d’Emergenza (118), avvisando nel contempo i genitori.! Nel caso in cui lo studente debba essere trasportato al Pronto Soccorso in ambulanza e i genitori non siano ancora arrivati o siano irreperibili, lo studente minorenne dovrà essere accompagnato da un docente o da un collaboratore scolastico.! In caso di incidenti o malore di una certa gravità sarà valutata da parte dell’Addetto al Primo Soccorso la possibilità/opportunità di attendere l’arrivo dei genitori, immediatamente informati, o di allertare subito il 118.! Il genitore o il tutore legale, in caso di intervento medico e/o ospedaliero, deve consegnare in segreteria didattica la certificazione rilasciata dal personale curante.! L’insegnante presente all’evento (nel caso di infortunio), deve redigere! • immediatamente apposita dichiarazione dettagliata tendente a descrivere la dinamica dell’accaduto ! • la dichiarazione anche nel caso di incidenti lievi o episodi incerti! • l’apposito modulo di denuncia sinistro da consegnare in Segreteria ai fini della procedura assicurativa (per i dettagli consultare il Contratto assicurativo).! 20. VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE, STAGE e ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO! La scuola considera i viaggi di istruzione, le visite guidate a musei, mostre, manifestazioni culturali di interesse didattico e professionale, gli stage, le attività di alternanza scuola/lavoro, le lezioni con esperti, le visite a enti istituzionali o amministrativi, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a campionati o gare sportive, a manifestazioni culturali o didattiche, i gemellaggi con scuole italiane e estere parte integrante e qualificante dell’offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione.! Gli studenti sono tenuti a partecipare secondo la programmazione dei Consigli di Classe. Il Consiglio d’Istituto farà il possibile per garantirne il diritto.! L’alunno deve seguire le indicazioni degli insegnanti accompagnatori e rispettare il programma delle attività. Non deve recare danno agli ambienti visitati, alle persone incontrate ed ai mezzi di trasporto usati. ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 16 Per tutta la durata delle attività gli alunni sono considerati a scuola a tutti gli effetti e sono quindi soggetti a tutte le norme disciplinari che regolano la vita scolastica, secondo quanto indicato nel regolamento d’istituto.! Non parteciperanno alle visite didattiche e ai viaggi di istruzione gli studenti che in fase di valutazione comportamentale avranno conseguito una valutazione pari a 6 (sei) e per i quali il Dirigente scolastico e il Consiglio di Classe esprimeranno un giudizio in merito al numero delle assenze e dei Rapporti Disciplinari, come indicato nei descrittori contenuti nel POF.! 21. USO DEL CELLULARE (Statuto delle studentesse e degli studenti D.P.R. n. 249/1998)! L’uso del cellulare è vietato durante lo svolgimento delle attività didattiche e all’interno dell’istituto (classi, corridoi, bagni, scale, cortili).! É vietato tenere acceso il cellulare durante il periodo di permanenza a scuola.! All’alunno che dovesse infrangere il divieto per la seconda volta, il cellulare sarà ritirato dal docente, consegnato in presidenza o al responsabile di plesso che lo depositerà in cassaforte o comunque in un luogo sicuro. Potrà essere consegnato ai genitori previo appuntamento con il Dirigente Scolastico o un suo delegato. ! La trasgressione sarà annotata sul registro di classe da parte del docente.! Eventuali fotografie o riprese fatte con i videotelefonini o altri dispositivi elettronici, senza il consenso scritto dei docenti, si configurano come violazione della privacy e quindi perseguibili per legge.! La violazione di tale divieto configura un’infrazione disciplinare rispetto alla quale la scuola è tenuta ad applicare apposite sanzioni ispirate al criterio di gradualità e alle finalità educative della scuola.! Eventuali esigenze di comunicazione tra gli alunni e le famiglie, in caso di urgenza, potranno essere soddisfatte mediante gli apparecchi telefonici presenti nell’ufficio Didattica o direttamente dalla Presidenza. ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 17 CIRCOLARI, COMUNICAZIONI SCOLASTICHE MATERIALE INFORMATIVO E PUBBLICITARIO 1. L’Istituzione Scolastica ritiene fondamentale il rapporto con le famiglie. Il Dirigente Scolastico e i suoi collaboratori sono disponibili quotidianamente, compatibilmente con gli adempimenti d'ufficio, a ricevere genitori e studenti per costruire il rapporto di reciproco rispetto, fiducia e collaborazione che è elemento imprescindibile in ogni comunità educativa. ! 2. Il diritto–dovere di informare le famiglie sulle attività e sugli avvenimenti della vita scolastica è sempre bilanciato con l’esigenza di tutelare la personalità dei minori. ! 3. È quindi, nel rispetto delle norme poste a garanzia della tutela della privacy di cui al Decreto Legislativo 196/03, la scuola è sempre attenta a non inserire nelle comunicazioni scolastiche elementi che consentano di risalire, anche indirettamente, all’identità degli studenti se tali informazioni ledono la loro riservatezza. ! 4. Il rapporto con i rappresentanti dei genitori e con tutti i genitori della classe è affidato alla Dirigenza, ai docenti collaboratori e/o al docente coordinatore attraverso forme di comunicazione appropriate quali: ! • Avvisi pubblicati sul sito Internet della Scuola www.iissiani.gov.it ! • Servizio SCUOLA-NEXT-FAMIGLIE per visionare le assenze o richiedere certificati on line. (il servizio è subordinato al ritiro della password presso lo sportello della Segreteria Didattica) ! • Circolari interne per comunicazioni relative all’ordinario funzionamento e organizzazione della scuola ! • Lettere inviate per posta ordinaria (comunicazioni individuali) e/o raccomandata A.R. (comunicazioni individuali di particolare urgenza) ! • Comunicazione telefonica a cura della Presidenza e/o del coordinatore di classe, nel caso si ravvisassero situazioni di urgenza ! • Comunicazione telefonica del Dirigente Scolastico per le sanzioni disciplinari irrogate dal docente di Classe! • Lettere/circolari per convocazioni plenarie dei genitori inviate ad ogni famiglia per il tramite degli studenti e sottoscritte dal genitore o dall’esercente la patria potestà. ! • Riunioni plenarie a scopo informativo su novità normative e/o legate a rilevanti modifiche del funzionamento della scuola o su problematiche rilevate nell’andamento didattico e disciplinare ! • Autorizzazioni su appositi moduli QUALITÀ, firmate da un genitore o dal tutore legale, controllate dal docente responsabile dell’iniziativa o dal docente coordinatore di classe, relative:! • • • alle uscite didattiche, alle visite guidate, ai viaggi d’istruzione.! alla partecipazione ad attività extracurriculari.! Autorizzazioni sul Libretto Personale delle giustifiche, firmate da un genitore o dal tutore legale ,controllate dal docente dell’ultima ora relative:! • • alle uscite anticipate dopo un’assemblea d’istituto ! uscita anticipata disposta dalla Presidenza! Per gli ALUNNI MAGGIORENNI la scuola ha predisposto apposite liberatorie relative:! • • alle giustifiche delle assenze! alle uscite anticipate ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 18 • • alle uscite didattiche, alle visite guidate, ai viaggi d’istruzione ! alla partecipazione ad attività extracurricolari! 5. L’Istituzione Scolastica informa le famiglie (minorenni e maggiorenni) attraverso apposito modulo circa le modalità e i costi delle attività. ! 6. L’Istituzione Scolastica, inoltre, interagisce con le famiglie circa l’andamento didattico – educativo degli allievi con! • • • • Apposita cartolina disponibile in Segreteria Didattica per l’appuntamento con i docenti e su richiesta delle famiglie degli alunni ! Incontri Scuola – Famiglia in orario pomeridiano, durante i quali i genitori degli studenti possono avere un colloquio con tutti i docenti che compongono il Consiglio di classe. Il calendario degli incontri è pubblico a partire dal mese di Settembre.! Durante l’incontro del mese di Dicembre il coordinatore di classe consegnerà il documento riportante il computo delle assenze del periodo Settembre/Novembre ! Pagella del I quadrimestre consegnata al genitore o al tutore legale durante l’ incontro Scuola- Famiglia, unitamente alle comunicazioni delle eventuali insufficienze e delle assenze. ! Dopo tale incontro le pagelle si possono ritirare direttamente in segreteria didattica ! secondo l’orario di apertura sportello. ! • 7. • • • • • ! ! ! ! ! ! ! ! Esiti dello scrutinio finale affissi in bacheca.! DISTRIBUZIONE MATERIALE INFORMATIVO E PUBBLICITARIO! Ai fini della comunicazione interna, saranno utilizzati gli appositi spazi attribuiti alle varie componenti. Il materiale esposto dovrà essere conforme ai valori educativi della comunità scolastica e non dovrà contenere messaggi pubblicitari di promozione commerciale né riferirsi ad iniziative a scopo economico e speculativo. ! Il Dirigente Scolastico, che ha il compito di garantire il diritto di libera espressione di tutti, autorizza e disciplina la circolazione del materiale informativo e pubblicitario e dei manifesti, che potranno essere distribuiti nelle classi o, comunque, nell’area scolastica. ! Il Dirigente può sospenderne l’affissione e la diffusione motivando la sua decisione.! E’ garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, riviste scientifiche, iniziative e attività sul territorio a livello Comunale e Provinciale inviato da Enti istituzionali, da enti, società e associazioni private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la scuola ecc …) e di quello frutto del lavoro della scuola (giornalino, mostre, ricerche, ecc…). ! Per il diritto di libera espressione degli studenti sono consentite la diffusione e l’affissione di materiale grafico (manifesti, volantini) attinenti alla più vasta formazione culturale e sociale degli studenti, purché debitamente firmati da chi si assume la responsabilità e non caratterizzati da intenti di propaganda. ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 19 REGOLAMENTO PER L’USO DEGLI SPAZI ESTERNI 1. Il cortile della SEDE CENTRALE DI VIA PIETRAVALLE è di pertinenza esclusiva dell’I.I.S. “G. Siani”. ! 2. L’accesso al cortile è riservato agli alunni, al personale Docente, al personale ATA utenza autorizzata ! e all’ 3. L’ingresso, durante le attività scolastiche e di ufficio antimeridiane e pomeridiane, è regolamentato secondo tempi e modalità diverse ed è sempre custodito da un ADDETTO DEL PERSONALE ATA in contatto telefonico con il centralino interno e con il monitor delle telecamere della videosorveglianza.! 4. I cancelli (pedonali e carrabili) restano sempre chiusi. ! • Il cortile del Siani può ritenersi luogo sicuro di sosta pedonale ad eccezione di alcune aree destinate a parcheggio auto e motocicli per le quali è richiesta una particolare attenzione.! • Durante i cambi dell’ora gli alunni e i docenti percorrono il cortile per recarsi in palestra o nei laboratori. ! • È permesso agli alunni uscire nel cortile, ma è vietato oltrepassare i cancelli di ingresso del cortile stesso.! • I genitori che accompagnano i figli con l’automobile (fatta eccezione per i genitori degli allievi diversamente abili o temporaneamente in difficoltà motoria) non sono autorizzati ad entrare nel cortile e sono invitati a non fermarsi davanti al cancello, per non essere di intralcio agli allievi e ad altri veicoli. ! • In casi di emergenza, per comportamenti non prudenti o quando si ravvisano difficoltà di funzionamento e di uso degli spazi interessati, il Dirigente Scolastico può adottare i provvedimenti opportuni, anche di carattere restrittivo. ! • L’entrata e l’uscita dalle lezioni, con la contemporanea presenza di pedoni e di veicoli, è stata regolamentata con la PROCEDURA DI SFALSAMENTO TEMPORALE esplicitata di seguito. ! 5. NORME DI SICUREZZA - SEDE CENTRALE ! Ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs 81/08 per eliminare e/o ridurre i Rischi d’Interferenza (rischio di investimento dovuto al movimento contemporaneo di un flusso rilevante di pedoni, automobilisti e/o centauri) la Dirigenza adotta lo SFALSAMENTO TEMPORALE quale misura di sicurezza che prevede:! ALL’INIZIO DELLE LEZIONI! • Ingresso moto e auto: dalle ore 7.30 alle ore 7.50 ! • Ingresso pedoni: dalle ore 7.50 alle ore 8.00 ! Dopo tale orario non è più possibile parcheggiare le auto e i motorini nel cortile della scuola.! È VIETATO l’accesso al cortile dell’istituto:! • ai motociclisti sprovvisti di casco protettivo obbligatorio ! • agli studenti con le auto ! • alle auto e moto non autorizzate! 6. USCITA MOTO E AUTO DALL’ISTITUTO (alunni, personale e/o utenza diversa)! • 4a ora dalle ore 12.10! • 5a ora dalle ore 13.10! • 6a ora dalle ore 14.10! • 7a ora dalle ore 15.10! ! • ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 20 Il cancello carrabile verrà aperto dall’addetto al cancello solo dopo l’avvenuta verifica della percorribilità in sicurezza dello spazio di confluenza antistante i cancelli dell’istituto.! ! 7. Agli alunni è VIETATO utilizzare i motorini durante l’orario scolastico. ! 8. PARCHEGGIO MOTOCICLI E AUTO ! • E’ vietato parcheggiare nelle aree destinate ai PUNTI DI RACCOLTA previsti dal PIANO DI SICUREZZA. ! • E’ vietato parcheggiare nelle aree adiacenti le scale esterne antincendio, davanti agli ingressi della scuola e dei vani di servizio. ! • Al personale della scuola e agli alunni è concesso parcheggiare in cortile, auto e motorini per i primi e motorini per i secondi , a condizione che i veicoli procedano a velocità moderata, con le dovute precauzioni nel rispetto delle norme del Codice Stradale. ! • Moto e motorini devono essere sistemati in modo ordinato. ! • Gli alunni possono parcheggiare nelle aree destinate ad accogliere tali mezzi, precisamente nel piazzale antistante il Plesso A e comunque non oltre la sbarra posta lungo il viale che conduce al plesso B.! • I parcheggi sono incustoditi e, pertanto, la scuola non assume responsabilità di alcun genere per eventuali danni o furti a carico dei mezzi medesimi.! 9. CONTROLLO DELLE ENTRATE ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO! • L’addetto alla guardiola deve osservare la PROCEDURA DI SICUREZZA prevista dal Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali ai sensi dell’art. 26 del D. Lgs 81/2008. (vedi Allegato)! • È vietato l’ingresso a chiunque non sia autorizzato dalla Dirigenza.! • È obbligatorio farsi riconoscere ed identificare per accedere all’interno.! • Il genitore o il tutore legale o una persona maggiorenne da essi precedentemente delegato secondo la procedura adottata dall’istituto Siani, munito di documento di identità può accedere ai locali della scuola:! • se viene autorizzato dal D. S. o da un Collaboratore del Dirigente! • se la visita sia stata precedentemente concordata e registrata sul registro del Dirigente Scolastico! • se deve recarsi allo sportello della Segreteria Didattica nei giorni e negli orari stabiliti.! • Il genitore o il tutore legale o una persona maggiorenne da essi delegato, munito di documento di identità che deve prelevare lo studente prima della fine delle lezioni deve attenderne l’arrivo al Piano Terra del Plesso A o della sede Succursale, dove il Collaboratore Scolastico incaricato, previa autorizzazione del D.S. o di un suo delegato, documenterà sul registro di classe l’avvenuto prelevamento, attraverso l’apposizione della firma del ricevente in custodia con l’annotazione degli estremi del Documento di Identità.! 10. SEDE SUCCURSALE DI CORSO CHIAIANO ! • Il Cortile interno della sede di Corso Chiaiano è aperto ed incustodito, di uso condiviso con gli Uffici Municipali e con l’Istituto “Melissa Bassi”. Gli spazi non risultano né delimitati né assegnati alle specifiche utenze, per cui vige il divieto, per ragioni di Sicurezza, di parcheggiare i motorini, le auto e le mini car. ! • ! ! ! ! ! Gli studenti sono tenuti a rispettare in modo rigoroso e responsabile il divieto. Gli alunni che infrangono la regola sono sanzionabili secondo la rubrica di valutazione del voto di condotta.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 21 L'educazione è il pane dell'anima. Giuseppe Mazzini REGOLAMENTO DISCIPLINARE VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI! 1. Per tutto quanto attiene alla vita della comunità scolastica, ai diritti e ai doveri degli allievi, alla disciplina, alle sanzioni disciplinari, alle impugnazioni, si fa riferimento allo ! • • • • STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA! D.P.R. 249/1998, come modificato dal D.P.R. 235/2007 ! nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 ! D.M. 16 GENNAIO 2009 n° 5! 2. Ogni componente della comunità scolastica ha pari dignità nella diversità dei ruoli.! · Le relazioni insegnanti-studenti sono indirizzate allo sviluppo della personalità dei giovani, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale.! · Le relazioni all’interno della comunità scolastica si basano sul rispetto reciproco di tutte le sue componenti. ! 3. La scala di valutazione del comportamento è compresa tra il voto 5 (che comporta la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo) ed il voto 10.! 4. Il comportamento riguarda la correttezza, il rispetto di sé, dell’istituzione, dei pari, delle strutture e delle regole, ma anche l’interesse, l’attenzione e la partecipazione costruttiva al dialogo educativo.! 5. La griglia di valutazione del voto del comportamento si avvale di descrittori quali: ! • Rispetto del Regolamento d’Istituto ! • Partecipazione al dialogo educativo! • Adempimento impegni scolastici! • Frequenza! 6. L’attribuzione finale del voto del comportamento è COLLEGIALE ed è sostenuta da un articolato giudizio del Consiglio di Classe, tenuto conto dei descrittori riportati nella griglia seguente. Inoltre! • deve essere riscontrata la maggior parte degli indicatori relativi ai profili corrispondenti ai voti;! • si terrà conto della situazione di partenza e della sua eventuale evoluzione;! • l’assenza ripetuta è da valutarsi negativamente anche se “giustificata” dai genitori! 7. I voti al di sotto di 6 potranno essere deliberati dal Consiglio di Classe ! • “in presenza di comportamenti di particolare e oggettiva gravità” (DM n.5 del 16 gennaio 2009 art 4§ 1) dell’allievo che abbiano determinato l’irrogazione di sanzioni disciplinari con l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni;! • nel caso in cui lo studente ”successivamente all’irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione” (DM n.5 del 16 gennaio 2009 art 4§ 2b); ! • da attribuirsi soltanto se durante l’anno ci sono stati colloqui con la famiglia, o se questa, pur invitata a prendere contatto con la scuola, non lo ha fatto;! • se l’alunno impone il proprio punto di vista solo con atteggiamenti oppositivi, aggressivi e/o difensivi; ! è • se è prevaricante verso i compagni: ricorre spesso ad insulti, parolacce, minacce e se supponente e gradasso (seppur raramente verso i docenti);! • l'insufficienza in condotta dovrà essere motivata con un giudizio e verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale. ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 22 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA ! VOTO OBIETTIVO INDICATORI DESCRITTORI COMPORTAMENTO Autocontrollo e civismo durante le attività didattiche, svolte anche al di fuori dell’Istituto (viaggi, visite, stage, scambi, soggiorni linguistici…). RISPETTO DEL REGOLAMENTO D’ISTITUTO Rispetto delle! • regole di civile convivenza scritte nel Regolamento. ! • figure istituzionali e del personale docente e non docente.! • integrità delle strutture e degli spazi dell’Istituto come fattore di qualità della vita scolastica. FREQUENZA ED IMPEGNO Disponibilità alla collaborazione con docenti e/o compagni durante l’attività didattica.! Impegno efficace a costruire relazioni sociali e interpersonali positive e produttive mettendo a disposizione di tutti competenze e conoscenze congrue e significative.! Vivo interesse per il mondo della scuola, fattiva solidarietà nei confronti dei compagni e sollecito spirito di iniziativa nella risoluzione di problemi comuni.! Partecipazione costruttiva all’attività didattica ed agli interventi educativi apportando contributi significativi e stimolanti.! Puntualità e responsabilità nell’espletamento degli impegni scolastici (frequenza assidua alle lezioni e alle attività integrative e/o di potenziamento, svolte anche al di fuori dell’Istituto, rispetto orario di lezione, presentazione giustificazioni, riconsegna verifiche….). COMPORTAMENTO Atteggiamento responsabile durante le attività didattiche, svolte anche al di fuori dell’Istituto (viaggi, visite, stage, scambi, soggiorni linguistici…). RISPETTO DEL REGOLAMENTO D’ISTITUTO Rispetto delle! • regole di civile convivenza scritte nel Regolamento. ! • figure istituzionali e del personale docente e non docente.! • integrità delle strutture e degli spazi dell’Istituto come fattore di qualità della vita scolastica.regole di civile convivenza scritte nel Regolamento. FREQUENZA ED IMPEGNO Disponibilità alla collaborazione con docenti e/o compagni durante l’attività didattica.! Accoglie positivamente le diverse proposte formative/ didattiche.! Partecipazione all’attività didattica ed agli interventi educativi: svolge regolarmente le esercitazioni e studia con una certa continuità; si distrae e chiacchiera solo occasionalmente e nei limiti dell’accettabilità.! Costante adempimento degli impegni scolastici (frequenza alle lezioni e alle attività integrative, di recupero e/o di potenziamento, svolte anche al di fuori dell’Istituto, rispetto orario di lezione, presentazione giustificazioni, riconsegna verifiche ...) Acquisizione di una coscienza morale e civile 9/10 Partecipazione al dialogo educativo Acquisizione di una coscienza morale e civile 8 Partecipazione al dialogo educativo REGOLAMENTO D’ISTITUTO 23 VOTO OBIETTIVO INDICATORI DESCRITTORI COMPORTAMENTO Atteggiamento sufficientemente responsabile durante le attività didattiche, svolte anche al di fuori dell’Istituto (viaggi, visite, stage, scambi, soggiorni linguistici…). RISPETTO DEL REGOLAMENTO D’ISTITUTO Ha riportato, seppur raramente, sanzioni disciplinari non gravi nel corso delle attività didattiche.! Dimostra di norma, durante le lezioni rispetto dell’ambiente e delle persone, seppure a volte con atteggiamenti poco corretti, anche rilevati e sanzionati con note disciplinari. FREQUENZA ED IMPEGNO Partecipazione superficiale alla vita della classe: è poco consapevole dei suoi impegni e si applica con frettolosità.! Interesse selettivo al dialogo educativo: non accoglie ed esegue puntualmente le diverse consegne e/o esercitazioni assegnate inerenti le attività formative - didattiche.! Puntualità non costante nell’espletamento degli impegni scolastici (non rispetta l’orario di lezione con episodi di ritardi non prontamente giustificati, assenze strategiche anche solo in una materia, ricorrendo impropriamente ad anticipazioni d’uscita e ritardi d’entrata). Acquisizione di una coscienza morale e civile 7 Partecipazione al dialogo educativo Acquisizione di una coscienza morale e civile Atteggiamento non responsabile durante le attività didattiche, svolte anche al di fuori dell’Istituto.! Frequente disturbo all’attività didattica, opportunamente COMPORTAMENTO rilevato sul registro di classe e sanzionato.! Ha riportato provvedimenti disciplinari nel corso dell’anno e nonostante i richiami e le comunicazioni alla famiglia, non ha modificato il suo atteggiamento. RISPETTO DEL REGOLAMENTO D’ISTITUTO 6 FREQUENZA ED IMPEGNO Partecipazione al dialogo educativo Frequenti e a volte gravi episodi di mancato rispetto del Regolamento.! Scarso rispetto dell’ambiente, dell’integrità delle strutture e degli spazi dell’Istituto.! Assume atteggiamenti poco corretti nei confronti dei compagni, dei docenti, del personale ausiliario e di chiunque sia presente nella scuola. Ruolo non costruttivo all’interno del gruppo classe.! Partecipazione tendenzialmente passiva al dialogo educativo e alle attività formative-didattiche proposte.! Svolgimento degli impegni scolastici non puntuale (frequenza discontinua/saltuaria all’attività didattica, ritardi ed uscite anticipate frequenti e non adeguatamente giustificati, assenze ingiustificate). ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 24 MANCANZE DISCIPLINARI Si configurano come mancanze disciplinare i seguenti comportamenti:! Area A Violazione del dovere di regolare frequenza Ripetuti ritardi, assenze saltuarie e frequenti, assenze ingiustificate, assenze dell’intera classe, assentarsi dall’aula e ritardi nei rientri ! Area B Violazione del dovere di assiduo impegno Comportamenti che turbano il regolare andamento delle lezioni Uso del telefonino durante la lezione Assenze mirate Copiare i compiti Non rispetto delle consegne a casa e a scuola Essere sprovvisto del materiale didattico ! ! Area D Violazione del dovere del rispetto delle norme di sicurezza Violazione della normativa sulla sicurezza Violazione del diritto allo studio e interruzione di pubblico servizio Spaccio di stupefacenti e sostanze psicotrope Oltrepassare il recinto scolastico Infrazioni alle regole della viabilità interna Utilizzo improprio di attrezzatura e sostanze Violazione del divieto di fumo ! Area E Violazione del dovere di rispetto dei beni pubblici e privati Danneggiamenti colposi al patrimonio scolastico e/o ambientale e compromissione dell'incolumità delle persone Commettere Furti ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 25 SANZIONE DISCIPLINARE La natura della sanzione è EDUCATIVA e allo studente è sempre offerta, tenuto conto della sua personale situazione, la possibilità di una piena e totale riabilitazione con azioni, comportamenti, atti riparatori e attività rese in favore della comunità scolastica. ! I provvedimenti disciplinari inoltre devono essere finalizzati al recupero dello studente attraverso attività socio-culturali e più in generale, a vantaggio della comunità scolastica. Potrà essere inoltre attuato un intervento rieducativo basato sulla trasmissione di informazioni relative alle disposizioni di legge e di nozioni di educazione civica.! Affinché le sanzioni possano essere concretamente irrogate è necessaria la verifica della sussistenza di elementi precisi e concordanti sulla colpevolezza dello studente.! Inoltre:! • la sanzione deve essere tempestiva per assicurarne la comprensione e quindi l’efficacia! • le sanzione può essere date anche per mancanze commesse fuori della scuola, ma che siano espressamente collegate a fatti od eventi scolastici e risultino di tale gravità da avere una forte ripercussione nell’ambiente scolastico! • la convocazione dei genitori o del tutore legale non si configura come sanzione disciplinare, ma come mezzo di informazione e di ricerca di una concreta strategia di recupero! • prima di irrogare una sanzione disciplinare occorre che lo studente possa esporre le proprie ragioni:! ❖ verbalmente per le sanzioni da S1 a S4 ! ❖ verbalmente o per iscritto ed in presenza dei genitori o del tutore legale, se possibile, per S5, S6 , S7. ! NATURA E CLASSIFICAZIONE DELLE SANZIONI O DEGLI INTERVENTI EDUCATIVI CORRETTIVI ! TABELLA A S1 Invito alla riflessione individuale da parte del docente S2 Richiamo verbale da parte del docente S3 Ammonizione scritta da parte del docente sul registro di classe e comunicazione ai genitori dello studente. S4 Ammonizione scritta da parte del D.S. da allegare al fascicolo personale dello studente e da comunicare alla famiglia S5 Sospensione dalle lezioni con obbligo di frequenza fino a tre giorni S6 Sospensione dalle lezioni con allontanamento temporaneo fino a due giorni S7 Allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo non superiore a 15 giorni S8 Allontanamento dello studente dalla comunità scolastica ! • oltre quindici giorni ! • fino al termine dell’anno scolastico! • l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale ! • la non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 26 TABELLA B da S1 a S4 Ritardi ripetuti - Ripetute assenze saltuarie - Assenze periodiche - Assenze o ritardi non giustificati da S1 a S3 Non rispetto delle consegne a casa o a scuola - Disturbo delle attività didattiche da S1 a S6 Comportamento scorretto, offensivo e/o intimidatorio, ricorso a linguaggio volgare e/o blasfemo e provocatorio nei confronti dei compagni o del personale scolastico da S3 a S6 Violenze psicologiche verso gli altri da S4 a S7 Violenze fisiche verso gli altri da S7 a S8. Incuria nei confronti dell’ambiente scolastico, dei beni della scuola e compromissione dell'incolumità delle persone da S5 a S7 Produzione di filmati o foto non autorizzati ! Mancato rispetto delle norme relative alla difesa della privacy ! CORRISPONDENZA MANCANZE-SANZIONI E SOGGETTI COMPETENTI AD INFLIGGERE LA SANZIONE TABELLA SANZIONE C PROCEDIMENTO SINGOLO DOCENTE da S1 a S3 Avvertimento orale.! Avviso alla famiglia DIRIGENTE SCOLASTICO da S4 a S6 Il D.S. informa la famiglia, telefonicamente o per iscritto, concordando un incontro per stabilire strategie di intervento in collaborazione con la famiglia stessa. Il D.S. può comminare sospensioni con obbligo di frequenza fino ad un massimo di 3 gg. Il D.S. può comminare sospensioni contemporaneo allontanamento dalle lezioni fino ad un massimo di 2 gg. CONSIGLIO DI CLASSE S7 Il docente, che rileva la mancanza disciplinare, informa il D.S., che convoca il Consiglio di Classe, a cui partecipano l’alunno e la famiglia. In tale sede l’alunno espone le proprie ragioni, valutate le quali il C. di cl. delibera la sanzione commisurata alla gravità dell’infrazione o le possibili “alternative” (attività volte a riparare al danno arrecato o in favore della comunità scolastica). L’allievo opera la scelta e il consiglio stabilisce tempi e modalità. Il C. di cl. informa della possibilità di ricorrere all’Organo di Garanzia. CONSIGLIO D’ ISTITUTO S8 Su richiesta motivata e deliberata dal Consiglio di Classe. Il Consiglio d’Istituto delibera, con il dovere di astensione nel caso di coinvolgimento personale dei rappresentanti di genitori e/o studenti. Il D. S. convoca il C. di cl., a cui partecipano l’allievo e la famiglia; in tale sede l’alunno espone le proprie ragioni, valutate le quali il C. di cl. delibera la sanzione, commisurata alla gravità dell’infrazione, da proporre al Consiglio di Istituto. Il Consiglio di Istituto delibera la sanzione, commisurata alla gravità della mancanza. REGOLAMENTO D’ISTITUTO 27 ! NOZIONE DI DANNO Si adotta come criterio generale per la individuazione dei casi passibili di irrogazione di sanzione la nozione di danno nella triplice dimensione:! ❖ DANNO ALLE PERSONE, sia fisico che psichico, sia sociale che morale, sia come turbativa dei diritti soggettivi, sia come disconoscimento dei diritti fondamentali dell’uomo e del cittadino sanciti come inviolabili dalla Carta Costituzionale;! ❖ DANNO ALLA PROPRIETÀ DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA, quale che sia la forma e l’intenzione dell’azione e dell’agente responsabile del danno;! ❖ DANNO ALLE PERSONE GIURIDICHE E ALLE ISTITUZIONI CHE RAPPRESENTANO LA COMUNITÀ SCOLASTICA, in qualunque forma esso si manifesti come lesivo della legittimità, della funzionalità, della integrità, dell’immagine e della dignità, di persone e istituzioni; ferma restando la libertà di espressione e di opinione che, quando non sia lesiva dell’altrui personalità, in nessun caso può essere sanzionata.! VALUTAZIONE DEL DANNO Si adotta come ! ❖ CRITERIO DI VALUTAZIONE del danno la nozione di gravità ! ❖ PRINCIPIO REGOLATORE DELLA COMMINAZIONE DELLA SANZIONE, che è solo disciplinare, la commisurazione della stessa alla gravità del danno e alla sua natura reversibile o irreversibile.! Fuori dai casi previsti dalla legge come reato e, come tali, soggetti ad altra fonte normativa e ad altri organi decisionali, le sanzioni irrogabili, di norma, si attengono al principio di riparazione del danno e del rimedio al danno, a seconda della natura dello stesso o dell’oggetto ovvero del soggetto che ne è stato investito.! MODALITÀ DI IRROGAZIONE DELLE SANZIONI CON SOSPENSIONE DALLE LEZIONI! 1. Sospensioni adottate dal CONSIGLIO DI CLASSE.! ❖ Sospensioni dalle lezioni fino ad un massimo di quindici giorni, quando siano stati commessi reati che violino la dignità ed il rispetto della persona umana e/o arrechino danni al patrimonio scolastico/ambientale o per reiterate infrazioni disciplinari. Durante il suddetto periodo di allontanamento è previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori (se minorenne) al fine di preparare il rientro dello studente sanzionato nella comunità scolastica! • Alla riunione partecipano lo studente, che espone le proprie ragioni, e la famiglia (se l’alunno è minorenne).! • La sanzione disciplinare deve specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno reso necessaria l’irrogazione della stessa (art. 3 L. 241/1990). Più la sanzione è grave e più sarà necessario il rigore motivazionale, anche al fine di dar conto del rispetto del principio di proporzionalità e di gradualità della sanzione medesima.! • Nei periodi di allontanamento dello studente dalla comunità scolastica è attribuito al CIC il compito di mantenere rapporti con lo studente e con i suoi genitori al fine di preparare il ritorno nella comunità scolastica.! • Per le mancanze che producano danneggiamenti al patrimonio scolastico, quando non si riesca a risalire al responsabile, il risarcimento del danno è imputato alla classe o alle classi responsabili REGOLAMENTO D’ISTITUTO 28 2. Sospensioni adottate dal CONSIGLIO D’ ISTITUTO! ❖ Sospensioni per periodi superiori a quindici giorni, le sospensioni che comportano l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico e quelle che comportano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato, quando siano stati commessi reati che violino gravemente la dignità ed il rispetto della persona umana (ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.), vi sia pericolo per l’incolumità delle persone e/o arrechino danni consistenti ai beni patrimoniali (ad es. incendio o allagamento)! • • Quando il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al limite dell’allontanamento fino a 15 giorni previsto dal 7° comma dell’art. 4 dello Statuto. In tal caso la durata dell’allontanamento è adeguata alla gravità dell’infrazione, ovvero al permanere della situazione di pericolo.! Con riferimento alle sanzioni che comportano l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico, l’irrogazione di tale sanzione, da parte del Consiglio d’Istituto, è prevista alle seguenti condizioni, tutte congiuntamente ricorrenti: ! 1. devono ricorrere situazioni di recidiva, nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto per la persona umana! 2. oppure atti di grave violenza o connotati da una particolare gravità tali da determinare seria apprensione a livello sociale! 3. non sono esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico! 3. Con riferimento alle sanzioni che comportano ! • • l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni ! l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico ! occorrerà evitare che l’applicazione di tali sanzioni determini, quale effetto implicito il superamento dell’orario minimo di frequenza richiesto per la validità dell’anno scolastico e il raggiungimento di un numero di assenze tale da compromettere la possibilità per lo studente di essere valutato in sede di scrutinio.! 4. Nei casi più gravi di quelli già indicati, il Consiglio d’istituto può disporre l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi. ! 5. Nel caso di sanzioni che comportano l’allontanamento fino alla fine dell’anno scolastico, l’esclusione dallo scrutinio finale, la non ammissione agli esami di stato, occorrerà, anche esplicitare i motivi per cui ”non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico”.! 6. Le sanzioni vanno inserite nel fascicolo personale e seguono lo studente in caso di trasferimento in altra scuola. Le sanzioni disciplinari non sono considerate “dati sensibili”, a meno che non si faccia riferimento a dati sensibili che riguardano altre persone coinvolte nei fatti che hanno dato luogo alla sanzione stessa. In questi casi si applica il principio dell’indispensabilità del trattamento dei dati sensibili che porta ad operare con omissis sull’identità delle persone coinvolte e comunque nel rispetto del D. Lgs 196/2003 e del DM 306/2007.! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 29 ! ! MODALITÀ E PROCEDURA PER L’IRROGAZIONE DEI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI! L’irrogazione dei provvedimenti, la comunicazione e la esecutività degli stessi sono di competenza del Capo di Istituto, il quale, ove ne ravvisi la necessità o l’opportunità, quale organo di controllo interno su tutti gli atti amministrativi, può sempre e motivatamente invitare l’ORGANO COLLEGIALE a rivedere la deliberazione, sia in relazione al merito che alla preventiva legittimità della decisione assunta.! ESAMI DI STATO! Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante la sessione dell’Esame di Stato sono inflitte dalla Commissione d’Esame e sono applicabili anche ai candidati esterni (D.P.R. 21 novembre 2007, n° 235 art.1 comma 11)! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 30 ! ORGANO DI GARANZIA! L’Organo di Garanzia è l’organo competente a decidere sui ricorsi avverso le sanzioni disciplinari. ! ! DISPOSIZIONI LEGISLATIVE: ! IMPUGNAZIONI CONTRO L’IRROGAZIONE DI SANZIONI DISCIPLINARI ai sensi del D.P.R. 21 novembre 2007, n° 235 art.5! 1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso RICORSO, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito ORGANO DI GARANZIA interno alla scuola, istituito e disciplinato dal presente regolamento.! ! 2. COMPOSIZIONE DELL’ORGANO DI GARANZIA dell’IIS “G. Siani”! 1. due docenti designati dal Collegio dei Docenti! 2. un rappresentante eletto dagli studenti ! 3. un rappresentante eletto dai genitori (in assenza di rappresentanti eletti, la componente genitore sarà individuata dal Consiglio d’Istituto)! È presieduto dal Dirigente Scolastico prof.ssa Rosaria Mancini! ! COMPOSIZIONE ORGANO DI GARANZIA DELL’IIS “G. SIANI” DIRIGENTE SCOLASTICO prof.ssa Rosaria MANCINI DOCENTI prof.ssa Daniela NOBLER prof. Paolo PICCOLO DOCENTI SUPPLENTI prof.ssa Marina BUCCIERO prof.ssa Stefania PRASTARO GENITORE Francesco BRUNO GENITORE SUPPLENTE ALUNNO Federica SCAROLA ALUNNO SUPPLENTE Mario DEL VITA ! 3. L'Organo di Garanzia resta in carica per un anno scolastico.! 4. L'Organo di Garanzia decide, su richiesta degli studenti o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento.! 5. L'Organo di Garanzia prevede la sostituzione dei componenti con membri supplenti in caso di incompatibilità (es. qualora faccia parte dell’O.G. lo stesso soggetto che abbia irrogato la sanzione) o di dovere di astensione (es. qualora faccia parte dell’O.G. lo studente sanzionato o un suo genitore);! 6. L'Organo di Garanzia deve essere “perfetto” (deliberazioni valide se sono presenti tutti i membri) in prima convocazione.! Il valore dell’astensione di qualcuno dei suoi membri influisce sul conteggio dei voti! 7. L'Organo di Garanzia deve dare risposta al ricorso entro 5 giorni lavorativi dalla presentazione del ricorso stesso. Qualora L'Organo di Garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata. ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 31 8. Tanto la fase istruttoria, quanto la fase decisionale devono, a pena di nullità degli atti, rispettare la riservatezza e i consequenziali comportamenti regolati dal segreto di ufficio. ASSEMBLEE STUDENTESCHE Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica ! per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società ! in funzione della formazione culturale e civile degli alunni.! 1. DISPOSIZIONI GENERALI! Le assemblee degli studenti e dei genitori sono regolate dagli artt. 12, 13, 14 e 15 del D.P.R. n. 297/94. ! • Gli studenti della scuola secondaria superiore hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola. ! • Il Dirigente Scolastico garantisce il rispetto dei diritti degli studenti e promuove opportune iniziative volte a sviluppare negli studenti la capacità di esercizio della partecipazione e dei diritti democratici.! Impedimenti ! Qualora vi siano concreti impedimenti allo svolgimento delle assemblee plenarie sotto il profilo della sicurezza, igienicità e funzionalità dei locali, l'assemblea plenaria è sostituita da assemblee per classi parallele.! • Comunicazioni! Ogni studente ha l'obbligo di comunicare ai propri genitori oppure a chi ne fa le veci il giorno e l'ora di svolgimento delle assemblee studentesche, precisando che le stesse si svolgono sotto la responsabilità del Presidente dell'Assemblea.! 1. ASSEMBLEA DI CLASSE! • E’ consentito lo svolgimento di n. 1 assemblea mensile in orario di lezione, non in aule attrezzate, laboratori e palestra, nel limite di due ore, esclusa la prima e l’ultima ora. ! • Vige la regola dell’alternanza del giorno della settimana e delle discipline in orario.! • L’assemblea deve essere richiesta al Dirigente Scolastico dalla maggioranza degli studenti con tre giorni di anticipo rispetto alla data prevista.! • Gli insegnanti, compatibilmente con le esigenze didattiche, sono tenuti a concedere le proprie ore di lezione per lo svolgimento delle assemblee. ! • La richiesta dell’assemblea di classe deve riportare la firma del docente o dei docenti le cui ore sono interessate dall’Assemblea. ! • All'assemblea di classe possono assistere, oltre al Dirigente Scolastico o un suo delegato, i docenti che lo desiderino.! • I docenti sono tenuti a garantire l’ordine e a facilitare lo svolgimento dell’Assemblea, nel rispetto dell’autonomia degli studenti.! • Non possono svolgersi assemblee nel mese conclusivo dell’anno scolastico.! • I rappresentanti di classe hanno la facoltà di stendere il Verbale dell’Assemblea e di consegnarlo al Dirigente Scolastico. ! 2. ASSEMBLEA D’ISTITUTO! • L'Assemblea di istituto deve darsi un REGOLAMENTO per il proprio funzionamento che viene inviato in visione al Consiglio di Istituto.! • Condizione fondamentale perché le assemblee studentesche vengano autorizzate è che la richiesta venga presentata, con un termine utile di 5 giorni di preavviso, dai Rappresentanti d’Istituto. ! • La richiesta deve riportare l’ordine del giorno.! • E' consentito lo svolgimento di n. 1 Assemblea di Istituto al mese nel limite delle ore di lezione di una giornata.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 32 • Il D. S. ha potere di intervento in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea.! • Alle Assemblee di Istituto svolte durante l’orario delle lezioni, e in numero non superiore a quattro, può essere richiesta dagli studenti la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli alunni unitamente agli argomenti da inserire nell’ordine del giorno. La partecipazione deve essere autorizzata dal Consiglio di Istituto. ! • All’Assemblea d’Istituto possono assistere, oltre al Dirigente o un suo delegato, gli insegnanti che lo desiderino. ! • Non è consentita alcuna attività didattica durante lo svolgimento dell’assemblea studentesca. ! • In presenza di eventi eccezionali, può essere consentita dal Dirigente un’assemblea straordinaria nelle ore di lezione. ! • I rappresentanti degli alunni nei Consigli di Classe possono formulare proposte che vengono rese note ai Rappresentanti d’Istituto. ! • Non possono aver luogo assemblee nel mese iniziale e conclusivo delle lezioni.! • Non è consentito effettuare Assemblee di Classe nel giorno in cui è stata stabilita l’Assemblea d’Istituto. MODALITÀ DI ESECUZIONE DELL’ASSEMBLEA D’ISTITUTO SEDE CENTRALE DI VIA PIETRAVALLE Dalle ore 8.00 alle ore 10.00 LEZIONE Dalle ore 10.00 ASSEMBLEA D’ISTITUTO Gli alunni si riuniscono nel cortile antistante il Plesso B della sede centrale di via Pietravalle I rappresentanti d’Istituto devono stendere un regolare verbale al termine dell’assemblea e consegnarlo in Presidenza Al termine dell’Assemblea Gli alunni possono lasciare l’istituto (vedere Liberatoria predisposta) ! SEDE SUCCURSALE DI CORSO CHIAIANO Dalle ore 8.00 alle ore 10.00 LEZIONE Dalle ore 10.00 TERMINANO LE LEZIONI Gli alunni che intendono partecipare all’Assemblea d’Istituto si spostano autonomamente presso la sede centrale di Via Pietravalle Al termine dell’Assemblea ! Gli alunni possono lasciare l’istituto (vedere Liberatoria predisposta) Autorizzazione Uscita Anticipata Sede Centrale e Sede Succursale! • Il Referente di Classe è tenuto a verificare i nominativi degli alunni provvisti di liberatoria, come da elenco disposto dalla Segreteria Didattica! • Il Referente di Classe riporta sul registro di classe la relativa annotazione! • Il docente della prima ora di lezione controlla l’annotazione di cui al punto precedente.! • Gli alunni minorenni non adempienti devono presentare l’autorizzazione firmata sul libretto personale.! • In mancanza di autorizzazione gli alunni restano in classe con i docenti secondo l’orario di lezione.! • Tutti i docenti sono tenuti al rigoroso rispetto dell’ordine di servizio.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 33 ! ! 3. COMITATO STUDENTESCO! Il Comitato Studentesco ! • è previsto dall’art. 13 c. 4 del D.L. 16.4.94 n. 297 come espressione dei rappresentanti di classe degli studenti. ! • è costituito da tutti i rappresentanti di classe ed è integrato dai rappresentanti degli studenti eletti nel Consiglio di Istituto e nella Consulta Provinciale. ! • può esprimere pareri o formulare proposte ed indicazioni per l'elaborazione del POF, per migliorare l'attività educativa e il funzionamento della Scuola direttamente al Consiglio di Istituto, ! Nella prima riunione di ogni anno scolastico il Comitato Studentesco elegge, nel suo seno un Presidente ed un Vicepresidente e predispone il REGOLAMENTO DELL’ASSEMBLEA STUDENTESCA DI ISTITUTO che viene inviato in visione al Consiglio d’Istituto.! Le riunioni del Comitato si svolgono sotto la responsabilità del Presidente o, in sua assenza, del vice-Presidente.! Il Comitato Studentesco ! · elabora il piano di realizzazione e di gestione delle attività con preventivo di spesa da determinare nei limiti delle disponibilità! · prevede la costituzione di un Gruppo di Gestione, coordinato da uno studente maggiorenne, che ha la responsabilità del regolare svolgimento delle iniziative e al termine delle stesse procede alla verifica dei risultati ottenuti da sottoporre al Consiglio di Istituto ! L’ordine del giorno e la data della convocazione devono essere presentati al Dirigente Scolastico con almeno 3 giorni di preavviso. ! Le riunioni del Comitato Studentesco si svolgono, salvo casi eccezionali, fuori dell’orario di lezione all’interno dei locali dell’Istituto. ! ! 4. ASSEMBLEA DEI GENITORI! • Le assemblee degli studenti e dei genitori sono regolate dall’ art. 15 del D.P.R. n. 297/94! • Le assemblee dei genitori possono essere di CLASSE e di ISTITUTO.! • L'assemblea dei genitori deve darsi un REGOLAMENTO per il proprio funzionamento che viene inviato in visione al Consiglio di Istituto.! • I rappresentanti dei genitori nei consigli di classe possono esprimere un COMITATO DEI GENITORI DELL’ISTITUTO! • L' ASSEMBLEA DI CLASSE è convocata su richiesta dei genitori eletti nei Consigli di Classe! • L' ASSEMBLEA DI ISTITUTO è convocata su richiesta del Presidente dell'Assemblea, ove sia stato eletto, o della maggioranza del comitato dei genitori, oppure qualora la richiedano 200 genitori nell’ istituto con popolazione scolastica fino a 1000.! • Il Dirigente Scolastico, sentita la giunta esecutiva del consiglio di istituto, autorizza la convocazione dell’assemblea. I genitori promotori ne danno comunicazione mediante affissione di avviso all’Albo, rendendo contestualmente noto anche l’ordine del giorno.! • All’assemblea di classe o di istituto possono partecipare, con diritto di parola, il D.S. e i docenti rispettivamente della classe o dell’Istituto.! • Qualora le assemblee si svolgano nei locali della scuola, la data e l’orario di svolgimento di ciascuna di esse devono essere concordati con il Dirigente Scolastico! • L'assemblea si svolge fuori dell'orario delle lezioni.! In relazione al numero dei partecipanti e alla disponibilità dei locali, l'assemblea di Istituto può articolarsi in ASSEMBLEE DI CLASSI PARALLELE.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 34 ! ! REGOLAMENTO VISITE GUIDATE E USCITE DIDATTICHE, VIAGGI PER ATTIVITÀ SPORTIVE E VIAGGI D'INTEGRAZIONE CULTURALE ! Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno. Guy de Maupassant Al sole , 1884 L’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Siani” ha programmato di effettuare nell’arco dell’anno scolastico 2013/14 diversi e differenziati momenti di didattica itinerante, consapevole del ruolo che svolge l’esperienza di viaggio nella crescita culturale dei giovani. ! ! RIFERIMENTI LEGISLATIVI! In riferimento alla Nota prot. n. 2209 dell’ 11-04-2012 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per l’Istruzione - Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica – Ufficio Sesto avente per oggetto i Viaggi di istruzione e visite guidate la referente riporta il testo evidenziando le parti salienti:! Al fine di corrispondere alle esigenze operative di cui trattasi, nel richiamare le istituzioni scolastiche alla priorità di garantire la tutela dell’incolumità dei partecipanti, come del resto ribadito dalla più recente giurisprudenza, si ritiene opportuno precisare che l’effettuazione di viaggi di istruzione e visite guidate deve tenere conto dei criteri definiti dal Collegio dei docenti in sede di programmazione dell’azione educativa (cfr. art. 7, D.lgs. n. 297/1994), e dal Consiglio di istituto o di circolo nell’ambito dell’organizzazione e programmazione della vita e dell’attività della scuola (cfr. art. 10, comma 3, lettera e), D.lgs. n. 297/1994).! A decorrere dal 1° settembre 2000, il “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”, emanato con il D.P.R. 275/1999, ha configurato la completa autonomia delle scuole anche in tale settore; pertanto, la previgente normativa in materia (a titolo esemplificativo, si citano: C.M. n. 291 - 14/10/1992; D.lgs n. 111 - 17/03/1995; C.M. n. 623 - 02/10/1996; C.M. n. 181 - 17/03/1997; D.P.C.M. n. 349 - 23/07/1999), costituisce opportuno riferimento per orientamenti e suggerimenti operativi, ma non riveste più carattere prescrittivo.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 35 CLASSIFICAZIONE NORME DI ATTUAZIONE • USCITE DIDATTICHE ! ! da Settembre a Maggio • • VISITE GUIDATE ! da Settembre a Maggio! • • VIAGGI D'INTEGRAZIONE CULTURALE ! ! Dopo lo scrutinio del ! Primo Quadrimestre • • • • • • VIAGGI PER ATTIVITÀ SPORTIVE ! ! • da Settembre a Maggio • ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO entro l’orario di lezione antimeridiano o post meridiano per visite di breve durata presso complessi aziendali, cinema, gare sportive, teatro, monumenti, musei, gallerie, luoghi d'interesse storico - artistico, parchi naturali ubicati nella stessa città di Napoli! per gli spostamenti è previsto anche l’utilizzo di mezzi pubblici di linea (quali metropolitane, bus di città, circumvesuviana e altro) nell'arco di una sola giornata presso complessi aziendali, mostre, monumenti, musei, teatri, gallerie, località d'interesse storico - artistico, parchi naturali ecc! possono essere effettuate anche al di fuori dell’area metropolitana, nel territorio campano o nelle province limitrofe anche di altra regione! Visite alle sedi istituzionali quali Parlamento e Senato durata di più giorni con pernottamento fuori sede! hanno finalità essenzialmente cognitive di aspetti paesaggistico/ambientali, monumentali, storico/culturali, sociali e scientifici! riguardano la partecipazione a manifestazioni culturali e a concorsi che comportino lo spostamento degli alunni fuori sede! hanno finalità di acquisizione di esperienze tecnico – scientifiche di interesse per l’indirizzo specifico di studi nell'arco di una sola giornata o più giorni! prevedono la partecipazione degli allievi ad attività sportive, ad iniziative di rilevante importanza sotto il profilo dell'educazione alla salute, a campionati e a manifestazioni sportive! prevedono la partecipazione ad attività quali sport alternativi (escursioni, campeggi, settimane bianche, campi scuola) previsti da Federazioni Sportive e legati a progetti attivati nell’ambito del POF ! sono finalizzati a garantire l'acquisizione di conoscenze culturali integrative a quelle normalmente acquisite in classe ed in palestra 36 PROGRAMMAZIONE PER CLASSI ! CLASSI PRIME E SECONDE USCITE DIDATTICHE TRASPORTI Mezzi di trasporto a noleggio GT! Mezzi pubblici di linea (metropolitane, bus di città, circumvesuviana e altro)! Treno e traghetti VISITE GUIDATE VIAGGI PER ATTIVITÀ SPORTIVE DURATA Entro l’orario di lezione antimeridiano o post meridiano Intera giornata (entro le ore 19,00) Intera giornata (entro le ore 19,00) ! ! ! ! CLASSI TERZE USCITE DIDATTICHE VISITE GUIDATE VIAGGI PER ATTIVITÀ SPORTIVE VIAGGI D'INTEGRAZIONE CULTURALE ! DURATA TRASPORTI Entro l’orario di lezione antimeridiano o post meridiano Mezzi di trasporto a noleggio GT! Intera giornata (entro le ore Mezzi pubblici di linea (metropolitane, bus di città, circumvesuviana e altro)! 19,00) Treno e traghetti! Aereo Max 3 gg. Viaggio d'integrazione culturale in località italiane al fine di promuovere una maggiore conoscenza della realtà sociale, economica e artistica del nostro paese.! È obbligatorio limitare il numero di ore da dedicare agli spostamenti con percorsi di max 4 ore all’andata e idem al ritorno! Gli alunni possono recarsi: ! • in località ricadenti nei limiti territoriali della regione di appartenenza dell’Istituzione Scolastica (Campania)! • località appartenenti alle regioni confinanti e non confinanti come Basilicata, Umbria, Bassa Toscana, Alta Puglia, Lazio, Molise, Abruzzo e Calabria ! ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 37 ! CLASSI QUARTE USCITE DIDATTICHE VISITE GUIDATE VIAGGI PER ATTIVITÀ SPORTIVE VIAGGI D'INTEGRAZIONE CULTURALE ! DURATA TRASPORTI Entro l’orario di lezione antimeridiano o post meridiano Mezzi di trasporto a noleggio GT! Intera giornata (entro le ore Mezzi pubblici di linea (metropolitane, 19,00) bus di città, circumvesuviana e altro)! Treno e traghetti! Aereo Max 4 gg. Viaggio d'integrazione culturale in località italiane al fine di promuovere una maggiore conoscenza della realtà sociale, economica e artistica del nostro paese.! È obbligatorio limitare il numero di ore da dedicare agli spostamenti con percorsi di max 6 ore all’andata e idem al ritorno! Gli alunni possono recarsi: ! • Tour Emilia Romagna - Tour Toscana - Tour Marche - Tour Veneto Tour Puglia ! CLASSI QUINTE USCITE DIDATTICHE VISITE GUIDATE VIAGGI PER ATTIVITÀ SPORTIVE VIAGGI D'INTEGRAZIONE CULTURALE ! DURATA TRASPORTI Entro l’orario di lezione antimeridiano o post meridiano Mezzi di trasporto a noleggio GT! Intera giornata (entro le ore Mezzi pubblici di linea (metropolitane, 19,00) bus di città, circumvesuviana e altro)! Treno e traghetti! Aereo Max 6 gg. Viaggio d'integrazione culturale in località italiane o all’estero (da preferire i paesi dell’UE) al fine di promuovere una maggiore conoscenza della realtà sociale, economica e artistica del nostro paese e dei paesi stranieri.! ITALIA:! • Tour Emilia Romagna - Tour Toscana - Tour Veneto/Slovenia - Tour Lombardia/Svizzera - Tour Piemonte/Francia - Tour Trentino/Austria! Estero! • Capitali Europee - Tour. ! IMPORTANTE • La validità della carta d’identità varia a seconda all'età del titolare ed è di: ▪ 5 anni per i minori di età compresa tra i 3 e i 18 anni N.B. In relazione a quest’ultimo punto, si fa presente che a fronte dei ripetuti disagi determinati dal mancato riconoscimento da parte di alcuni Paesi delle carte di identità valide per l’espatrio prorogate (cartacee rinnovate con il timbro o carte elettroniche rinnovate con un certificato), il Ministero dell'Interno ha emanato la Circolare n. 23/ 2010 "Emissione di nuove carte di identità in sostituzione di quelle prorogate", con la quale ha comunicato che i possessori di carte di identità rinnovate o da rinnovare possono richiederne la sostituzione con nuove carte d'identità, la cui validità decennale decorrerà dalla data di rilascio del nuovo documento. REGOLAMENTO D’ISTITUTO 38 Art. 1 - ORGANI COMPETENTI! L’effettuazione di viaggi di istruzione e visite guidate deve tenere conto dei criteri definiti dal Collegio dei Docenti in sede di programmazione dell’azione educativa e dal Consiglio di Istituto nell’ambito dell’organizzazione e della programmazione delle attività della scuola.! L’organizzazione delle attività è di competenza della COMMISSIONE VIAGGI presieduta dal D. S., dal Referente Viaggi con nomina del D.S. e dal DSGA per gli aspetti tecnici. ! 1. Le visite guidate e i viaggi d’istruzione, compresi quelli di natura sportiva, rientrano per le loro finalità, tra le attività educative della scuola e devono essere inseriti nella programmazione didattica delle singole classi. ! 2. I Consigli di Classe programmano le iniziative inerenti le visite guidate, dopo averne verificato la coerenza con le attività previste dalla programmazione collegiale e l’effettiva possibilità di svolgimento, dovranno precisare: ! a. i luoghi da visitare con programma analitico ! b. gli obiettivi culturali e didattici ! 3. Le Visite Guidate, i Viaggi per Attività Sportive, i Viaggi d'Integrazione Culturale e le Uscite Didattiche sono regolati negli aspetti generali e particolari dal presente regolamento! Art. 2 - CONDIZIONI: ! 1. Le spese previste per i viaggi devono essere contenute entro limiti ragionevoli al fine di evitare situazioni discriminatorie che vanificherebbero le finalità dei viaggi d’istruzione.! 2. Per tutti i viaggi di istruzione non è prevista alcuna copertura finanziaria dell’Istituto e pertanto gli alunni dovranno contribuire pro-quota per l’intera spesa, per questo sarà favorito, nei limiti del possibile, il raggruppamento di classi, allo scopo di contenere le spese del viaggio. ! 3. Il costo del viaggio d’Istruzione deve obbligatoriamente comprendere il trattamento di ½ pensione incluso l’acqua ai pasti.! 4. Ogni partecipante dovrà disporre, con ragionevole anticipo, del programma di viaggio.! 5. Ai viaggi di istruzione e alle visite guidate è rigorosamente vietata la partecipazione di persone estranee alla scuola.! 6. I non partecipanti non sono esonerati dalla frequenza scolastica.! Art. 3 - PERIODO ! 1. Le visite guidate di una sola giornata si effettueranno durante l’intero arco dell’anno scolastico secondo quanto previsto nella Programmazione Didattica della classe.! 2. I viaggi di istruzione, salvo casi specifici legati alla peculiarità del progetto (scambi, visite in ambienti naturalistici o presso enti istituzionali) si devono svolgere nell’arco di una stessa settimana.! 3. I viaggi d’integrazione culturale (tre giorni/due notti, quattro giorni/tre notti e sei giorni/ cinque notti) si effettueranno nel mese di MARZO.! Art. 4 - LIMITI DI DATA! 1. Non si dovranno effettuare viaggi e/o visite di istruzione nei trenta giorni che precedono la fine delle lezioni. A tale divieto si può derogare per l’effettuazione di viaggi connessi ad attività sportive o ad attività collegate a progetti specifici.! 2. Per motivi di sicurezza vanno evitati i periodi di alta stagione turistica e i giorni prefestivi, durante i quali vi è un eccessivo carico di traffico nelle strade, e in particolare le visite da effettuarsi in quei luoghi che, per il loro particolare interesse storico-artistico e religioso, richiamano una grande massa di turisti. ! 3. Il viaggio non può essere effettuato in giorni festivi.! 4. La partenza non deve avvenire prima delle ore 6.00 e il rientro non dopo le ore 22.00 (il viaggio in ore notturne è consentito solo per causa di forza maggiore)! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 39 Art. 5 - NUMERO DI PARTECIPANTI! 1. I viaggi devono essere predisposti dai Consigli di Classe per classi intere, allo scopo di evitare discontinuità nella frequenza delle lezioni.! 2. La quota numerica degli alunni partecipanti non potrà essere inferiore ai 2/3 degli alunni frequentanti la classe come suggerisce la C.M. n. 291/92 che al §4.5 recita: “…….. è auspicabile la presenza pressoché totale degli alunni delle classi.….”! 3. È prevista deroga per i viaggi la cui programmazione contempli la partecipazione di studenti, appartenenti a classi diverse, ad attività teatrali, cinematografiche, musicali, ecc., nonché i viaggi connessi ad attività sportive agonistiche. ! 4. È consentita la partecipazione di gruppi classe per i quali non si raggiunge la quota numerica di cui al punto 2, ma solo per motivi straordinari e valutati dal D.S.! 5. Il D. S. si riserva di valutare la richiesta di partecipazione di alunni delle classi IV e V al Viaggi d’Integrazione Culturale diverso da quello programmato per la classe di appartenenza. ! Art. 6 - NORME COMPORTAMENTALI! Al presente documento si allega il Regolamento Disciplinare! 1. La partecipazione o meno degli allievi ai Viaggi d’Istruzione sarà valutata dal Dirigente Scolastico e dai Consigli di Classe tenendo conto:! • del Voto di Comportamento riportato nello scrutinio del Primo Quadrimestre (gli alunni che avranno riportato una votazione minore o uguale a 6 non sono ammessi) ! • del numero di assenze ! • dei Rapporti Disciplinari ! Art. 7 - DESTINAZIONI PER I VIAGGI IN ITALIA! L’Istituto “Siani”, come da delibera del Collegio dei Docenti e successiva approvazione da parte del Consiglio d’Istituto, che detta i criteri generali per la programmazione e per l’attuazione delle iniziative! 1. segue il criterio della maggiore vicinanza della meta prescelta, in modo da contemperare gli inderogabili obiettivi formativi del viaggio con le esigenze, non trascurabili, di contenimento della spesa.! 2. ha come finalità la promozione negli alunni della conoscenza del proprio territorio privilegiando la propria regione e quelle confinanti o più vicine.! 3. diversifica le mete in modo da visitare in un tour oltre alle note città d’arte anche le località minori notoriamente straordinarie dal punto di vista storico, artistico, culturale ed ambientale.! Art. 8 - DESTINAZIONI PER I VIAGGI ALL’ESTERO! L’Istituto “Siani”, come da delibera del Collegio dei Docenti e approvazione da parte del Consiglio d’Istituto, per i viaggi d’istruzione all’estero per le classi quinte! 1. indirizza le proprie scelte verso i paesi europei aderenti alla Comunità Europea ! 2. programma la visita ad importanti organismi internazionali, come il Consiglio di Europa, il Parlamento europeo, l’ONU, l’UNESCO ed altro, e prende preventivamente contatto con gli uffici appositamente organizzati per l’accoglienza degli alunni. ! Art. 9 - DOCUMENTI! Tutti i partecipanti a viaggi o visite debbono essere in possesso di ! 1. documento di identificazione nonché, per i viaggi all’estero, di documento valido per l’espatrio (Passaporto o Carta di Identità valida per l’espatrio)! 2. n ° 2 fotocopie del documento d’identità.! a. È consigliabile conservare, in un luogo diverso da quello in cui si custodiscono i documenti originali, la fotocopia dei documenti più importanti (passaporto, carta d'identità, carta di credito) per facilitare le procedure di assistenza in caso di furto o smarrimento.! 3. Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) detta Tessera Sanitaria, rilasciata dall’ASL per beneficiare gratuitamente dei servizi sanitari locali.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 40 a. I cittadini italiani che si recano temporaneamente per studio, turismo, affari o lavoro nel Paese Europeo possono ricevere le cure mediche necessarie previste dall'assistenza sanitaria pubblica locale, se in possesso della Tessera Sanitaria.! Art. 10 - AUTORIZZAZIONI ! L'autorizzazione deve essere richiesta ai genitori, sulla base di un programma ben dettagliato ed analitico che dovrà contenere, giorno per giorno, le località da visitare, gli alberghi con relativi recapiti telefonici ed ogni altra notizia utile all'immediato recapito dello studente.! 1. ALUNNI MINORENNI: e' obbligatorio acquisire il previo consenso scritto dell'esercente la potestà familiare, per la partecipazione ai viaggi d'istruzione, qualunque sia la tipologia degli stessi viaggi. ! MODELLO QUALITÀ: P PSP 26! 2. ALUNNI MAGGIORENNI: l'autorizzazione non è richiesta, ma le famiglie dovranno essere informate a mezzo di comunicazione scritta, che va vistata e confermata da un genitore, anche in considerazione degli aspetti economici connessi alla partecipazione a tali attività.! MODELLO QUALITÀ: P PSP 27! Art. 11 - CRITERI DI SCELTA DEI DOCENTI ACCOMPAGNATORI IN ORDINE DI PRIORITÀ! 1. Gli accompagnatori, preferibilmente, dovranno essere docenti delle classi interessate, salvo situazioni contingenti di emergenza.! 2. I docenti accompagnatori saranno scelti sulla base della superiorità numerica degli alunni partecipanti di ciascuna classe. ! 3. Deve essere assicurata, preferibilmente, la ciclicità dei docenti accompagnatori in relazione ai precedenti anni scolastici.! 4. Deve essere assicurato, di norma, l'avvicendamento dei docenti accompagnatori, in modo da escludere che lo stesso docente partecipi a più di un viaggio di istruzione nel medesimo anno scolastico. Si deroga a tale norma quando si verifica la necessità di sostituire un accompagnatore o un suo sostituto impossibilitati all'ultimo momento, per cause di forza maggiore, ad accompagnare gli studenti.! 5. Il docente che partecipa a stage, a PON o ad altri progetti non può, di norma, essere individuato come docente accompagnatore ad un viaggio di istruzione. ! 6. Per i viaggi all’estero, è preferibile individuare almeno un accompagnatore con discreta conoscenza della lingua del paese da visitare o della lingua inglese. ! 7. È opportuno prevedere, qualora possibile la presenza di docenti di discipline attinenti alle finalità del viaggio di istruzione.! Art. 12 - NOMINA DEI DOCENTI ACCOMPAGNATORI! 1. Ogni docente dovrà dare il proprio consenso o il proprio diniego nelle apposite sedi collegiali (Consiglio di classe con o.d.g.: Organizzazione visite didattiche e viaggi d’istruzione).! 2. La delibera attraverso cui l’organo collegiale autorizza l’uscita o il viaggio deve contenere il numero ed i nominativi degli accompagnatori e di eventuali loro sostituti (per indisponibilità improvvisa dei titolari).! 3. Senza la disponibilità dei docenti accompagnatori nessuna uscita o viaggio potrà essere organizzato.! 4. Spetta al Dirigente Scolastico stabilire il numero degli accompagnatori e individuare le persone, scelti sulla base della disponibilità ad aderire al progetto didattico della scuola e della capacità professionale dimostrata di gestire situazioni problematiche, cui affidare tale incarico. ! 5. Il Dirigente Scolastico conferisce l'incarico di docente accompagnatore con nomina.! 6. I docenti possono essere disponibili ma non obbligati ad accompagnare gli allievi.! Art. 13 - ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP! “I viaggi d’istruzione e le visite guidate rappresentano un'opportunità fondamentale per la promozione dello sviluppo relazionale e formativo di ciascun alunno e per l'attuazione del REGOLAMENTO D’ISTITUTO 41 processo di integrazione scolastica dello studente diversamente abile, nel pieno esercizio del diritto allo studio".! 1. Nel caso di partecipazione di uno o più alunni in situazione di handicap, è necessario prevedere la presenza di un insegnante di sostegno nonché predisporre ogni altra misura di sostegno commisurata alla gravità dell’handicap.! 2. Si prevede che qualunque membro della comunità scolastica possa assumere l’incarico di accompagnatore di alunni con disabilità. Si demanda alla ponderata valutazione dei competenti organi di provvedere alla designazione di un qualificato accompagnatore nonché di predisporre ogni altra misura di sostegno! 3. Il D.S., nello stipulare i contratti con le agenzie di viaggio deve prevedere che siano garantiti mezzi di trasporto ed alloggi accessibili a tali alunni. L'agenzia di viaggi dovrà fornire, a seconda dei casi, ad esempio orari di treni con vetture accessibili, nonché tramite preavviso alle FFSS stazioni con sollevatori mobili, qualora le carrozze ferroviarie non li abbiano incorporati, richiesta di preimbarco agli aeroporti per la prevista assistenza di viaggio alle persone con handicap. ! Art. 14 - DOCENTI ACCOMPAGNATORI ! 1. Per le uscite didattiche è sufficiente l'accompagnamento di n. 1 insegnante per classe, con un supplente disponibile a sostituire il collega assente per improvviso impedimento.! 2. Per le visite guidate della durata di un giorno e per i viaggi d’integrazione culturale e di attività sportive è prevista la presenza di n° 1 accompagnatore ogni quindici alunni, e comunque non meno di n° 2 accompagnatore se il gruppo è unico. ! 3. Il Dirigente Scolastico può integrare il numero degli accompagnatori per ragioni di opportunità, quali ad esempio motivi di sicurezza e di responsabilità nella sorveglianza degli alunni.! Art. 15 - RESPONSABILITÀ DOCENTI ACCOMPAGNATORI! 1. Al fine di evitare un’attenuazione della sorveglianza, il programma del viaggio non deve prevedere tempi morti (ore cosiddette "a disposizione") o attività improvvisate.! 2. I docenti accompagnatori firmano la dichiarazione di assunzione di responsabilità. ! 3. L’incarico di accompagnatore comporta l’obbligo di una attenta ed assidua vigilanza degli alunni, con l’assunzione delle responsabilità di cui all’art. 2047 del codice civile (Culpa in vigilando), integrato dalla norma di cui all’art. 61 della L. 11 luglio 1980, n. 312, che limita la responsabilità patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e colpa grave.! 4. La vigilanza deve essere esercitata non solo a tutela dell’incolumità degli alunni, ma anche a tutela del patrimonio artistico nei cui confronti vengono lamentati danni, anche gravi, a causa dell’irrazionale e riprovevole comportamento dei singoli alunni o di gruppi di essi.! Art. 16 - PROCEDURE ORGANIZZATIVE ! 1. Per le visite guidate e le uscite didattiche che prevedono l’utilizzo di mezzi pubblici a noleggio è obbligatorio fare richiesta di autorizzazione al Dirigente, con un anticipo di almeno 20 giorni, indicante la meta, le finalità didattiche e la durata dell'uscita.! 2. Per i Viaggi d’Integrazione culturali (cosiddetti Viaggi d’Istruzione di più giorni) è la Commissione Viaggi, presieduta dal D.S. ed estesa al docente referente e al D.S.G.A., che valuta la fattibilità organizzativa e finanziaria del viaggio, consegna il programma completo e dettagliato al personale Amministrativo ! 3. I preventivi giunti vengono esaminati dalla Commissione Viaggi che verifica la rispondenza tra preventivi e richieste formulate. ! 4. Individuato il preventivo che risponde maggiormente alle esigenze espresse ed a criteri di economicità, il D. S. stabilisce la quota pro capite a carico dei partecipanti, tenendo anche conto di spese aggiuntive quali tasse di soggiorno, ingressi a pagamento, compensi per guide ed altre eventuali voci.! La segreteria Amministrativa: ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 42 1. provvede ad inoltrare alle Agenzie di Viaggio o Ditte di Trasporto le richieste di preventivo di spesa. incaricato all’inoltro delle richieste dei preventivi di spesa alle Agenzie di Viaggio regolarmente iscritte all’Albo Fornitori per l’anno scolastico 2014/15.! 2. procede al perfezionamento delle procedure di organizzazione del viaggio e alla conferma dell’incarico all’agenzia individuata.! 3. nel caso di impossibilità di effettuare il viaggio, provvede alla restituzione della caparra ad ogni alunno, tranne eventuali penali dovute all’agenzia di viaggi.! 4. ha il compito di acquisire agli atti la documentazione fondamentale ! a. preventivo di spesa e indicazione della quota a carico di ciascun alunno! b. prospetto comparativo delle offerte delle agenzie che hanno risposto alla gara! c. programma analitico del viaggio e relazione illustrativa degli obiettivi culturali e didattici! d. certificazioni varie riguardanti il mezzo di trasporto da utilizzare! e. polizze assicurative contro gli infortuni degli alunni! f. comunicazioni varie ! g. i titoli di viaggio! h. le ricevute che attestino l’avvenuto pagamento delle quote a carico degli studenti, con la chiara indicazione della causale del versamento! La Referente Commissione Viaggi! 1. coordina tutte le attività in sinergia con le figure impegnate nel progetto ! 2. segnala al D. S. la sussistenza di situazioni economiche difficili ! 3. cura il rispetto dei tempi nel versamento delle quote da parte degli studenti! 4. cura con sufficiente anticipo la preparazione degli elenchi degli alunni partecipanti ! 5. segnala tempestivamente alla Segreteria il nominativo di eventuali allievi che per gravi e documentati motivi siano impediti a partecipare al viaggio di istruzione! 6. fa pervenire agli studenti e alle loro famiglie, almeno una settimana prima della partenza, un foglio indicante:! a. informativa generale! b. itinerario dettagliato giorno per giorno con l’indicazione delle prenotazioni, degli orari e dell’ubicazione dei siti da visitare! c. eventuali opuscoli descrittivi e mappe, suggerimenti e indicazioni per i trasporti locali! d. ora di partenza e punto di ritrovo ! e. ora prevista per il rientro ! f. ubicazione e numero di telefono dell'albergo ! g. le regole di comportamento che gli studenti devono seguire durante il viaggi! Il Docente Accompagnatore:! 1. distribuisce ed acquisisce le autorizzazioni liberatorie dei genitori (o esercenti la patria potestà) degli studenti minorenni e di conoscenza per quelli maggiorenni! 2. verifica l’esatta compilazione dell’autorizzazione in tutte le sue parti. ! 3. verifica la dichiarazione relativa alla presenza/non presenza di eventuali patologie. Nel primo caso consegna il modulo di dichiarazione, disponibile in Segreteria Didattica, e si accerta della restituzione dello stesso per provvedere alle necessarie soluzioni. ! 4. Il docente accompagnatore consegna in segreteria le autorizzazioni liberatorie e le ricevuta di pagamento di acconto e di saldo, almeno 7 giorni prima dell’effettuazione dell’attività. ! Il Codice in materia di protezione dei dati personali “Decreto legislativo n. 196 del 30 giugno 2003” stabilisce che i dati idonei a rivelare lo stato di salute possono essere trattati per la partecipazione alle attività sportive, alle visite guidate e ai viaggi di istruzione.! Art. 17 - PROCEDURE PER IL CONTROLLO DELLA POLIZIA MUNICIPALE SUI BUS! 1. È prescritto che la Segreteria Amministrativa debba richiedere il controllo della Polizia Municipale sui bus al momento della partenza dei veicoli per le gite.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 43 2. La richiesta di controllo preventivo dei bus impiegati per le gite scolastiche deve essere inoltrata al Comando della Polizia Municipale almeno sette giorni prima dell'evento. In essa deve essere specificato:! a. il giorno e l'ora della partenza! b. il luogo di raduno dei partecipanti! c. il numero degli autobus impiegati! d. il nominativo della ditta proprietaria degli autobus! e. la sede della ditta! f. eventuale recapito mobile del referente per contatti! g. la destinazione della gita! h. il referente della scuola che sarà reperibile sul posto! i. eventuale recapito mobile del referente per contatti! 3. Il controllo viene eseguito al momento della partenza nel luogo del raduno. E' opportuno che gli autobus ed il referente della scuola siano presenti al punto di raduno un'ora prima di quella fissata per la partenza, per eseguire le operazioni di controllo con la dovuta serenità.! Art. 18 - DOCUMENTAZIONE FONDAMENTALE! La documentazione fondamentale da acquisire agli atti per ogni visita o viaggio d’istruzione, viaggi d’integrazione culturale e per attività sportive della durata di uno o più giorni riferiti ai sensi della C.M. 291/1992, è la seguente:! 1. delibera del Consiglio di Classe e/o del Consiglio d’Istituto! 2. dichiarazione di assunzione di responsabilità del docente accompagnatore! 3. l’elenco nominativo degli alunni partecipanti per classe ! 4. le autorizzazioni firmate dai genitori o l’esercente la patria potestà per gli alunni minorenni! 5. la comunicazione alle famiglie per gli alunni maggiorenni con la quale si specifica il programma di viaggio e la spesa! 6. eventuali dichiarazioni riguardanti problemi di malattie, allergie e patologie (allegato disponibile in Segreteria)! 1. eventuali richieste dei familiari degli alunni portatori di handicap! 2. ricevute dei versamenti ! Art. 19 - MODALITÀ DI PAGAMENTO! 1. Per le uscite didattiche e le visite d’istruzione si provvederà con unico versamento per classe sull’apposito c.c.p. intestato all’istituto.! 2. Per i Viaggi d’Integrazione culturale il versamento di acconto deve essere effettuato alla prenotazione del viaggio. I versamenti a saldo devono essere effettuati entro e non oltre la settimana che precede il viaggio e comunque non oltre il termine fissato dall’agenzia.! 3. I versamenti devono essere effettuati sull’apposito c.c.p. intestato all’istituto e devono essere individuali con l’indicazione del nome dell’alunno nello spazio ESEGUITO DA ……. e della causale nella quale specificare la classe di appartenenza e la tipologia di viaggio. ! Art. 20 - RINUNCIA! 1. È possibile rinunciare a partecipare al viaggio solo per sopravvenuta impossibilità per gravi e documentati motivi e la segreteria provvede alla restituzione della caparra e/o del saldo o al rimborso dei servizi non usufruiti! 2. In caso di rinuncia, anche in caso di sopravvenuta impossibilità per gravi e documentati motivi, scattano le eventuali penali previste dalle agenzie di viaggio, dalle compagnie aeree e da quelle ferroviarie. ! 3. Nulla è dovuto invece per le spese relative al servizio di guida e visita a musei, mostre, teatri, ecc., se pagate in anticipo.! Art. 21 - ADEMPIMENTI PER I VIAGGI DI ISTRUZIONE ALL'ESTERO ! 1. Iscrizione del Viaggio sul sito web: www.dovesiamonelmondo.it! ! Si riporta il testo integrale della Nota del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca REGOLAMENTO D’ISTITUTO 44 Dipartimento per l’Istruzione Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e per l’Autonomia Scolastica - Ufficio I - Prot. MIURAOODGOS 3630! In relazione alla eventualità che possano verificarsi situazioni di rischio, legate ad eccezionali eventi naturali o ambientali, in Paesi europei ed extraeuropei, il Dipartimento della Protezione Civile ha intrapreso una serie di iniziative finalizzate a ridurre disagi e a prevenire possibili danni, a cui potrebbero essere esposti cittadini italiani che si trovino temporaneamente all’estero.! In questa ottica il Dipartimento della Protezione Civile ha invitato questo Ministero a impartire istruzioni affinché le istituzioni scolastiche, sia statali che paritarie, in caso di viaggi all’estero registrino obbligatoriamente gli studenti presso il sito del Ministero degli Affari Esteri, nell’apposito spazio denominato “Dove siamo nel mondo”, all’indirizzo www.dovesiamonelmondo.it! Tale adempimento consentirà al predetto Ministero, in caso di situazioni di grave emergenza, di pianificare con rapidità e precisione eventuali interventi di soccorso.! Art. 22 - CONTROLLO RISPONDENZA DEI SERVIZI E DELLE STRUTTURE APPALTATE! La scuola ha l’obbligo di vigilare sulla sicurezza e l'incolumità dell'allievo nel tempo in cui questi fruisce della prestazione scolastica in tutte le sue espressioni, anche al fine di evitare che l'allievo procuri danni a sé stesso. La scuola, quindi, e i docenti in primis, hanno l'obbligo di adottare, in via preventiva, tutte quelle misure organizzative e disciplinari idonee ad evitare prevedibili situazioni di pericolo, come la“scelta di vettori e strutture alberghiere che non possano, né al momento della loro scelta, né al momento della loro concreta fruizione, presentare rischi e pericoli per l'incolumità degli alunni ”.! • Alla partenza il docente accompagnatore avrà cura di rilevare l’esatta rispondenza dei servizi previsti con apposita dichiarazione sottoscritta sui relativi documenti di viaggio (voucher, titoli di trasporto, standard di sicurezza e di igiene) al fine di poter, eventualmente, contestare in caso di difformità.! • All’arrivo nelle strutture ricettive il docente accompagnatore dovrà controllare la rispondenza agli standard di sicurezza e di igiene e relazionare se non rispondenti a quanto richiesto.! • I docenti accompagnatori vigileranno sulla conservazione dello stato delle strutture alberghiere/ristorative, nonché dei mezzi di trasporto utilizzati. Nel caso vengano denunciati danni imputabili alla scuola, i docenti accompagnatori riscontreranno immediatamente ed in contraddittorio gli stessi e ne verificheranno l’entità con i relativi fornitori, predisponendo dettagliata relazione. ! Art. 23 - MONITORAGGIO TRAMITE RELAZIONE FINALE! 1. L'insegnante Coordinatore del Viaggio dovrà presentare al Dirigente Scolastico la relazione sullo svolgimento del viaggio di istruzione - qualunque sia la sua tipologia - in tutte le sue fasi, sul conseguimento o meno degli obiettivi didattici previsti, sul comportamento degli Studenti e su eventuali inconvenienti imprevisti ed imprevedibili! a. MODELLO QUALITÀ P PSP 20 RELAZIONE FINALE VISITE GUIDATE! b. MODELLO QUALITÀ P PSP 19 RELAZIONE FINALE VIAGGIO D’ISTRUZIONE ! Art. 24 - LA PRIVACY A SCUOLA a cura del GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI! 1. Le regole da ricordare:! a. Cellulari e tablet: ! l’uso del cellulare e smartphone è in genere consentito per fini strettamente personali, ……………. Non si possono diffondere immagini, video o foto sul web se non con il consenso delle persone riprese. È bene ricordare che la diffusione di filmati e foto ( nel caso si intendesse pubblicarle e diffonderle in rete, anche sui social network) che ledono la riservatezza e la dignità delle persone può far incorrere lo studente in sanzioni disciplinari e pecuniarie o perfino in veri e propri reati.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 45 Il processo di una scoperta scientifica è, in effetti, un continuo conflitto di meraviglie. Albert Einstein REGOLAMENTO LABORATORIO CHIMICA – FISICA - BIOLOGIA Art. 1 - INTRODUZIONE! 1. E' considerato LABORATORIO ogni locale della scuola nel quale gli allievi svolgano attività diverse dalla normale e tradizionale attività di insegnamento, attraverso l'ausilio di attrezzature e sostanze.! 2. Il laboratorio deve avere caratteristiche idonee allo svolgimento delle attività in condizioni ottimali per la sicurezza personale ed ambientale, in riferimento all’ubicazione e alla disposizione dei locali, alla modalità di accesso, alla segnaletica di sicurezza e all’organizzazione delle procedure che consentano la rapida evacuazione in caso di pericolo, agli appositi recipienti per lo smaltimento dei rifiuti, all’ubicazione dei dispositivi di sicurezza (sistemi di allarme, estintori)! 3. In base al D.Lgs. 81/08 e successive modificazioni gli allievi delle Istituzioni Scolastiche, nelle quali i programmi e le attività di insegnamento prevedano espressamente la frequenza e l'uso di laboratori appositamente attrezzati, con possibile esposizione ad agenti chimici fisici e biologici, l'uso di macchine, apparecchi e strumenti di lavoro in genere, sono assimilati ai LAVORATORI, pertanto godono di analoghi diritti e doveri. ! 4. Lo studente è equiparato al lavoratore solo nelle attività di laboratorio.! 5. Il lavoratore ha l’OBBLIGO di prendersi cura della propria sicurezza, della propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione e alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.! 6. La non osservanza delle norme di sicurezza comporta, oltre alle sanzioni di legge, l'adozione di provvedimenti disciplinari nei confronti degli inadempienti.! Art. 2 – ADDETTI! 1. All’interno dei laboratori di CHIMICA E FISICA è riconosciuta la figura del Responsabile del Laboratorio avente compiti e responsabilità didattiche e tecniche, dell’Assistente Tecnico (A.T.) avente compiti di conduzione del Laboratorio, dell’ITP come docente responsabile delle esercitazioni e del docente come corresponsabile del comportamento degli alunni durante le ore di coopresenza delle esercitazioni.! 2. Il Dirigente Scolastico nomina all’inizio di ogni anno scolastico il RESPONSABILE DI LABORATORIO con il compito di coordinare le attività di laboratorio.! Art. 3 - DISPOSIZIONI GENERALI ! Nei laboratori chimici, fisici e biologici ci sono diverse fonti di pericolo e le cause degli incidenti sono molteplici, ma nello specifico in un laboratorio didattico le cause possono essere ricondotte principalmente alla scarsa informazione, alla disattenzione e all’inosservanza delle norme comportamentali. ! 1. L’accesso è consentito a tutto il personale Docente e ATA che abbia ragione di svolgere al suo interno le mansioni a cui è chiamato dall’Istituzione Scolastica. Si intendono “autorizzati” i docenti dell’area scientifica per le discipline CHIMICA E FISICA, gli ITP responsabili delle esercitazioni, gli AT come coordinatori tecnici e il personale CS indicato dal DSGA nell’ordine di servizio.! 2. L’accesso è consentito al personale ausiliario espressamente indicato dal D.S.G.A. Al personale ausiliario sono attribuiti compiti di mera pulizia dei locali previa formale informazione a cura del Responsabile di Laboratorio sui rischi per la sicurezza e la salute presenti nel laboratorio.! 3. I docenti non espressamente autorizzati che intendono accedere ai locali ed usufruire delle attrezzature per periodi limitati e/o occasionalmente, devono avanzare, previo accordo con il REGOLAMENTO D’ISTITUTO 46 Responsabile di Laboratorio, richiesta scritta al D.S. e indicare: data, ora, classe, eventuale personale coinvolto, attrezzatura che si desidera utilizzare, nonché breve descrizione dei lavori che si intende eseguire.! 4. L'uso dei Laboratori è vietato per scopi personali ! 5. Gli A.T. devono essere consegnatari delle chiavi solo durante le ore di servizio per poi riconsegnarle in segreteria. ! 6. I laboratori devono rimanere chiusi quando non vi si svolge attività didattica o non è presente il personale addetto. In assenza di tale personale (ITP, D, e AT) è vietato a chiunque accedere nei laboratori. ! 7. Gli armadi con i reagenti devono essere aperti dall’A.T. all’inizio dell’orario di servizio e richiusi alla fine insieme alla valvola del gas, dell’acqua e del pannello elettrico. ! 8. Il personale addetto ai controlli di sicurezza, alla manutenzione e alla riparazione dei locali o delle attrezzature, accede ai locali solo se accompagnato dal personale autorizzato. ! 9. Eventuali visite ai laboratori (per esempio per l’ORIENTAMENTO e l’ACCOGLIENZA ) devono essere autorizzate dal coordinatore del progetto e guidate da personale autorizzato. ! 10.Qualunque utilizzo diverso da quello programmato, quali approfondimenti, sperimentazioni, attività pomeridiane di progetti, che si svolgono al di fuori della programmazione didattica, dovrà essere concordato con il Responsabile del Laboratorio e l’A.T. ! 11.Il prelievo o il temporaneo spostamento all'esterno del Laboratorio di qualsiasi bene inventariato nello stesso, avverrà su permesso del Responsabile e in ogni caso deve essere comunicato all’AT. ! 12.Il regolamento dei laboratori deve essere messo a conoscenza di tutto il personale (Docente e ATA). ! 13.Non introdurre sostanze ed oggetti estranei all’attività lavorativa. ! Art. 4 - NORME DI IGIENE! 1. Osservare il divieto di fumare nel laboratorio didattico (Vedere l’Allegato “REGOLAMENTO PER L’APPLICAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO”)! 2. Non consumare cibi e bevande in laboratorio: il pericolo maggiore deriva dalla possibile contaminazione del cibo o della bevanda con sostanze tossiche.! 3. Evitare di portare oggetti alla bocca e di aspirare soluzioni dalle pipette utilizzando la bocca! 4. Non assaggiare, né toccare i reattivi con le mani né annusarli, anche quelli apparentemente innocui ! 5. Lavare le mani alla fine del lavoro! 6. Evitare sempre il contatto di qualunque sostanza chimica con la pelle. Nel manipolare le sostanze utilizzare sempre gli appositi attrezzi (spatole, contagocce, pipette di sicurezza, guanti, occhiali, cappe aspirante, pompette aspiranti ….) a seconda della pericolosità del materiale da utilizzare. all’insegnante ! 7. Possono rappresentare ulteriori fattori di rischio ! ❖ l’uso delle scarpe aperte ! ❖ i capelli lunghi: devono essere tenuti raccolti e usare idonei mezzi di protezione dal fuoco ! ❖ i gioielli pendenti quali orecchini, bracciali ecc. ! 8. Non smaltire i reflui senza consultare l’insegnante! Art. 5 - MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE! 1. Le misure di prevenzione e protezione da adottare sono imposte dalla legislazione vigente, dalle regole di buona tecnica e dalla esperienza degli addetti.! 2. Il RESPONSABILE DI LABORATORIO è obbligato ad istruire e FORMARE il personale che afferisce al proprio laboratorio, compresi gli studenti, eventuali tirocinanti, ospiti e altro personale anche non strutturato, sulle procedure utili a ridurre al minimo i rischi per la salute propria e degli altri. ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 47 3. I più importanti “strumenti” di prevenzione dai rischi connessi con le attività laboratoriali sono l’ INFORMAZIONE e la FORMAZIONE. Le principali informazioni riguardano:! ❖ Rischi derivanti dall’utilizzo di sostanze nocive e/o apparecchiature pericolose! ❖ Misure di prevenzione da attuare in ogni specifica “situazione”! ❖ UTILIZZO DEI DPI! ❖ Misure di emergenza e primo soccorso! 4. Il rischio principale è che le varie attrezzature, i materiali e / o le sostanze presenti vengano utilizzate in maniera difforme dalle indicazioni dei costruttori o fabbricanti, e/o dalle indicazioni dei docenti e assistenti di laboratorio.! 5. Potrebbero verificarsi incidenti per manipolazione di sostanze pericolose (tossiche e/o nocive) che, anche se realizzate secondo la normativa vigente in materia, durante le operazioni:! ❖ di prelievo e di travaso dei liquidi! ❖ di riscaldamento di sostanze infiammabili! ❖ di reazioni chimiche! Art. 6 – DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI! Nei laboratori, è obbligatorio l’uso dei dispositivi di protezione individuali (i cosiddetti DPI)! 1. I DPI sono equipaggiamenti, attrezzature, sistemi o accessori e complementi le cui caratteristiche e funzioni sono state progettate allo scopo di eliminare o, qualora non fosse possibile, limitare al minimo possibile le probabilità di infortunio alle specifiche parti del corpo per le quali sono stati studiati. ! 2. Essi devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi o sistemi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro. ! 3. Devono rispettare i requisiti previsti nell’allegato II del D.Lgs. 4.12.1992, n. 475.! 4. In laboratorio è obbligatorio indossare! ❖ occhiali e mascherine, guanti, camice e quant’altro si renda di volta in volta necessario per la propria protezione individuale ! 5. PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO: indossare gli occhiali di sicurezza (occhiali a stanghette con ripari e/o occhiali a mascherina antiacido) la cui funzione primaria è quella di prevenire il contatto tra prodotti chimici e l’occhio! 6. PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE: indossare mascherine monouso ! 7. PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI: la protezione delle mani (quando necessaria) avviene mediante guanti per rischi chimici, guanti per rischi biologici, guanti per la protezione da calore e fuoco. Si prevede l’uso di! ❖ guanti monouso in lattice di gomma che proteggono dal contatto ! ❖ guanti in neoprene per travasare liquidi corrosivi anche caldi! ❖ i soggetti allergici al lattice possono indossare sottoguanti in cotone leggero ! 8. PROTEZIONE DEL CORPO: il camice è la prima difesa contro schizzi di sostanze chimiche. E’ preferibile sia di cotone e di colore bianco per poter così notare meglio macchie dovute a sostanze chimiche. Affinché il DPI sia efficace deve! ❖ essere sempre completamente abbottonato! ❖ avere gli elastici alle maniche! ❖ arrivare fino al ginocchio! 9. In tutte le situazioni è buona norma indossare un abbigliamento comodo, non ingombrante, senza maniche ampie che possono impigliarsi nelle attrezzature! 10.Le persone con chiome lunghe corrono il rischio di ritrovarsi con i capelli incendiati da una fiamma del Bunsen: è il caso che i capelli siano raccolti con un mollettone, un elastico o un cerchietto per capelli.! 11.Le scarpe devono essere chiuse ed allacciate! Art. 7 – MISURE DI PRIMO SOCCORSO! 1. Consultare il PIANO DI PRIMO SOCCORSO allegato al Piano di Emergenza! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 48 2. Conoscere i nominativi degli Addetti al Primo Soccorso (vedere ORGANIGRAMMA DELLA SICUREZZA)! 3. L’A.T. mantiene la CASSETTA DEL PRIMO SOCCORSO sempre fornita eliminando il materiale scaduto! 4. In caso di contatto accidentale di qualunque sostanza chimica con il corpo, lavare subito e con abbondante acqua ! 5. Nel caso di ustioni di una parte scoperta del corpo, raffreddare con acqua la parte interessata per un lungo periodo. In caso d’ustioni su una parte coperta del corpo va rapidamente scoperta la parte e poi va raffreddata con acqua. ! 6. Ogni volta che si verifica un infortunio l’A.T. deve immediatamente chiedere l’intervento dell’Addetto al Pronto Soccorso dell’istituto, se persona diversa, e annotare l’accaduto sul registro.! Art. 8 – MISURE DI EMERGENZA ! 1. Consultare il Piano di Emergenza e il Piano di Evacuazione dell’Istituto e prendere visione della posizione del quadro elettrico principale e di quelli secondari, dei mezzi antincendio, delle porte di sicurezza, delle valvole di controllo dell’acqua e del gas: in caso di reale pericolo, se si è colti dal panico, è più difficile ragionare e trovare la loro posizione.! 2. In caso di segnalazione di allarme, attenersi alle disposizioni impartite dagli addetti e affisse in bacheca oppure alle eventuali norme previste per la specifica situazione! 3. Ricordare che la non osservanza delle norme di sicurezza comporta, oltre alle sanzioni di legge, l'adozione di provvedimenti disciplinari nei confronti degli inadempienti.! 4. Qualora la situazione lo permetta, prima di allontanarsi e comunque nel più breve tempo possibile, riporre in luogo sicuro eventuali sostanze pericolose al fine di ridurre le conseguenze dell'incidente, chiudere il gas e spegnere i macchinari! 5. Non usare i presidi antincendio senza necessità e non effettuare alcuna manovra per la quale non si è stati precedentemente istruiti! 6. Non accumulare nel laboratorio materiali in prossimità delle uscite di emergenza e dei ! 7. Le uscite di emergenza, i percorsi lungo le postazioni, i pannelli elettrici, le attrezzature di soccorso e i sistemi antincendio non devono mai essere bloccati con zaini o altro materiale ingombrante.! Art. 9 – MANSIONI DELL’ASSISTENTE TECNICO DI LABORATORIO ! 1. Partecipare a tutti i corsi di formazione organizzati dalla scuola in merito alla sicurezza e agli aggiornamenti sugli strumenti scientifici. ! 2. Coordinare e organizzare i laboratori e le sue attività dal punto di vista tecnico ! 3. Avere la massima cura dei locali e mantenere la strumentazione sempre pulita ed efficiente, evitando manomissioni che danneggino la funzionalità degli stessi! 4. Segnalare le richieste di manutenzione straordinaria al Responsabile di Laboratorio che provvederà per via gerarchica all’evidenziazione delle stesse al Dirigente SGA tramite la Modulistica Qualità, che provvederà a sua volta ad attivare le opportune procedure di intervento! 5. Collaborare per gli acquisti richiedendo preventivi e inoltrando l’ordine al DSGA! 6. Controllare i sistemi di sicurezza e le apparecchiature elettriche ! 7. Collaborare attivamente con il S.P.P. al fine di mantenere efficiente il sistema di sicurezza predisposto! DURANTE LE ESERCITAZIONI (A.T.)! 1. Intervenire tempestivamente e autonomamente sull’operato degli alunni quando questo è oggettivamente ritenuto pericoloso! 2. Coadiuvare le attività dell’ITP durante le esercitazioni dandone il contributo tecnico! 3. Garantire ai docenti la fornitura di reagenti e materiale di facile consumo in base alle attività programmate ! 4. Preparare la strumentazione, le soluzioni e i reagenti necessari per le esercitazioni! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 49 5. Chiudere sempre bene i contenitori dei prodotti dopo l’uso. ! 6. Bonificare le superfici dei banchi o del pavimento su cui siano cadute eventuali sostanze chimiche. Nel caso che le sostanze cadute o versate accidentalmente siano infiammabili, spegnere immediatamente le fiamme libere e staccare la corrente generale del laboratorio. ! 7. Rimuovere prontamente la vetreria e le attrezzature quando non servono più. ! 8. Segnalare immediatamente al Responsabile dell’attività di didattica qualsiasi malfunzionamento o situazione di pericolo di cui viene a conoscenza, adoperandosi, nell’ambito delle sue competenze, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli! NORME DI SICUREZZA (A.T.)! 1. Controllare che non si superi la quantità indispensabile, ammessa in giacenza, dei solventi infiammabili o pericolosi all’interno del laboratorio! 2. Non conservare negli armadietti delle cappe chimiche sostanze pericolose (reagenti o solventi)! 3. Verificare che all’interno della cappa sia presente solo l’attrezzatura indispensabile! 4. Conoscere il contenuto degli armadietti per evitare la conservazione di sostanze che possono interagire fra loro! 5. Registrare regolarmente i prodotti chimici e custodirli in adeguati armadi di sicurezza! 6. Controllare l’esistenza di adeguate soluzioni neutralizzanti per le sostanze nocive! 7. Impedire l’affollamento nei laboratori, e comunque coordinare i propri movimenti con quelli delle altre persone presenti! ! Art. 10 – NORME DI COMPORTAMENTO DEL DOCENTE! 1. Il docente a qualsiasi titolo responsabile del lavoro svolto dagli studenti all’interno dei laboratori deve informare gli studenti:! ❖ sulle norme di comportamento da osservare ! ❖ dei rischi connessi all’uso di prodotti e attrezzature! 2. È necessario programmare e concordare con l’AT le esercitazioni da eseguire in modo da poter permettere a quest’ultimo la preparazione del materiale necessario.! 3. E’ necessaria la sorveglianza degli allievi durante le esercitazioni da parte degli insegnanti ! 4. In caso di sottrazione, mancata riconsegna o scarsa diligenza nell’utilizzo del materiale e delle attrezzature date in consegna all’alunno o da lui utilizzate durante l’esercitazione, l’insegnante o l’ITP con la collaborazione del l’AT dovranno tempestivamente farne rapporto, eventualmente alla Dirigenza per i necessari provvedimenti. ! 5. I docenti devono terminare l’esercitazione 5 minuti prima del suono della campanella in modo da permettere agli alunni di poter riordinare la loro postazione di lavoro. ! Art. 11 - NORME DI COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI ! Gli studenti, adeguatamente informati sui rischi specifici connessi con l’attività svolta, possono essere sanzionati se non adottano, per negligenza, gli accorgimenti necessari a ridurre al minimo il rischio/danno per la propria e altrui salute.! 1. Gli studenti sono collegialmente responsabili dei danni provocati al materiale di uso comune fatto salvo i casi di palese responsabilità individuale. ! 1. Gli studenti accedono ai laboratori solo se accompagnati dal docente responsabile, in nessun caso e per nessun motivo, gli alunni possono essere lasciati soli nei Laboratori.! LO STUDENTE DEVE:! 1. Osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal docente/docente ITP e/o dal preposto, ai fini della protezione collettiva ed individuale! 2. Osservare il REGOLAMENTO DI LABORATORIO (affisso sulle pareti dello stesso) ! 3. Mantenere la postazione assegnata dall’insegnante e muoversi solo se necessario, soprattutto se è in corso una reazione chimica. ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 50 4. Portare con sé solo il materiale didattico strettamente necessario allo svolgimento dell'esercitazione, (quaderno di laboratorio, penna, calcolatrice, ecc.). Il resto, nonché borse, zaini ed indumenti non indossati, devo rimanere fuori dal laboratorio ad eccezione per la prima e l’ultima ora di laboratorio; in questo caso devono essere lasciati in modo da non intralciare i passaggi delle postazioni di lavoro e le vie di uscita di sicurezza. ! 5. All’inizio di ogni esercitazione, controllare che il proprio posto di lavoro sia in condizioni normali e che le varie attrezzature siano funzionali. Se riscontra anomalie è tenuto ad informare l’insegnante, l’ITP o l’AT. ! 6. Segnalare immediatamente dal docente/docente ITP o al preposto o al tecnico le deficienze dei mezzi e dispositivi, nonché le altre eventuali condizioni di pericolo! 7. Eseguire solo ciò che è stato indicato dal docente responsabile e non usare sostanze senza prima accertarsi delle caratteristiche e delle modalità d’uso presso l’insegnante! 8. Non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di protezione e/o di controllo! 9. Non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri! 10.Non usare attrezzature e/o prodotti chimici e biologici se non dietro personale controllo dell’insegnante ! 11.Al termine dell’esercitazione, riconsegnare le varie attrezzature in perfetta efficienza all’Insegnante o ITP responsabile che dovrà fare i necessari controlli coadiuvato dall’AT. ! 12.Accertarsi, prima di lasciare il laboratorio, che il proprio posto di lavoro sia pulito e in ordine, per rendere immediatamente fruibile le postazioni di lavoro alla classe successiva ! 13.Non spostare e/o asportare materiali senza autorizzazione ! 14.Riporre gli sgabelli prima di uscire ! Art. 12 – NORME ELEMENTARI PER L’USO E LA MANIPOLAZIONE DELLE SOSTANZE E PREPARATI CHIMICI. ! Il rischio chimico è connesso all’esposizione mansionale, accidentale o passiva di un operatore a sostanze dotate di tossicità accertata o potenziale, per contatto, inalazione e/o ingestione.! La valutazione del rischio in ambiente chimico è la prima misura di tutela della sicurezza per chi opera nei laboratori chimici. La valutazione del rischio deve essere aggiornata in occasione di modifiche significative delle metodiche di laboratorio, delle attrezzature e degli impianti, ai fini della sicurezza e della salute sul lavoro e quando i risultati della sorveglianza medica ne mostrino la necessità.! 1. Le sostanze e preparati utilizzati nel laboratorio devono essere riconoscibili attraverso ETICHETTE riportanti le indicazioni obbligatorie per legge (simboli di rischio, frasi di rischio e consigli di prudenza) ! 2. Tutte le sostanze e preparati utilizzati nel laboratorio devono essere corredate dalla SCHEDA DI SICUREZZA conservata in luogo apposito, noto ed accessibile a tutti gli operatori del reparto. ! 3. Leggere attentamente il Manuale delle Istruzioni prima di utilizzare qualsiasi apparecchio! 4. Prestare particolare attenzione nella conservazione dei prodotti chimici, specie delle sostanze volatili, per prevenire l’emissione di vapori tossici e nocivi! 5. Non lasciare mai senza controllo reazioni chimiche in corso! 6. Le esperienze in cui si prevedono esalazioni o fumi vanno eseguite sotto la cappa aspirante ! 7. Far continuare a funzionare la cappa per almeno 15 minuti dopo il termine del lavoro! 8. Non usare fiamme libere in presenza di sostanze infiammabili ! 9. Non dirigere l’apertura delle provette, durante il riscaldamento verso la persona vicina ! 10.Non toccare con le mani bagnate parti elettriche, anche se ritenute ben protette. ! 11.Usare con attenzione la vetreria:! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 51 ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ Si possono prendere forti scottature perché la vetreria calda non è visivamente distinguibile da quella fredda. Se la vetreria è calda, prenderla con le apposite pinze o con i guanti idonei.! Riscaldare e far raffreddare lentamente la vetreria che altrimenti potrebbe rompersi! Il vetro può rompersi in frammenti molto taglienti! Maneggiare i frammenti di vetro con le idonee precauzioni ! Se un’apparecchiatura è danneggiata non adoperarla assolutamente ma buttarla nell’apposito contenitore per la raccolta della vetreria rotta! Art. 13 - ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE E PREPARATI! 1. Sui recipienti delle sostanze e dei preparati è presente una etichetta che permette di identificare immediatamente e sinteticamente i principali rischi chimico-fisici e tossicologici noti.! Sulle etichette si trovano, ! ❖ i simboli di pericolo su sfondo arancione ! ❖ le frasi di rischio (frasi H) che precisano la natura dei rischi! ❖ i consigli di prudenza (frasi P) che forniscono sintetiche indicazioni sulle modalità per operare in sicurezza! ❖ i dati del produttore! ❖ le indicazioni sul contenuto! 2. L’etichetta deve essere nella lingua del paese di impiego.! ART. 14 - PROCEDURE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CHIMICO! La gestione dei prodotti chimici segue un percorso complesso che include l’acquisto, l’utilizzo e lo SMALTIMENTO. Le operazioni, fra loro coordinate, sono volte sia alla tutela ambientale, nel rispetto della normativa tecnica e legislativa vigente, che alla riduzione del rischio di esposizione agli agenti chimici per gli operatori. ! Gli obiettivi che si prefigge il Servizio di Prevenzione e Protezione per la gestione dei rifiuti sono:! 1. Verificare, nell’approvvigionamento dei prodotti, la pericolosità dei prodotti ordinati e la POSSIBILE SOSTITUZIONE di sostanze pericolose con altre che non lo siano o che lo siano in misura minore! 2. Prestare particolare cura nel preparare ed usare sempre i quantitativi minimi necessari di sostanze e preparati, per evitare sprechi, rischi maggiori per chi lavora, inquinamento all’ambiente con lo smaltimento di quanto non si è utilizzato. ! 3. Garantire CORRETTE MODALITÀ DI RACCOLTA interna al laboratorio differenziando i contenitori in relazione alle differenti tipologie di rifiuti.! 4. Garantire la FREQUENTE RIMOZIONE dall’ambiente di lavoro dei rifiuti, specialmente se pericolosi, ed il conferimento al deposito temporaneo da cui saranno avviati al periodico smaltimento! ART. 15 - RESPONSABILI DELLA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI! 1. I responsabili della corretta gestione dei rifiuti sono:! ❖ Il docente ! ❖ L’insegnante tecnico pratico ! ❖ L’assistente tecnico ! che operano in laboratorio nel quale il rifiuto stesso ha avuto origine! 2. E’ opportuno coinvolgere gli studenti nella gestione del rifiuto, sia per il valore che ha questo aspetto dal punto di vista professionale, sia per gli aspetti didattici che possono essere colti nell’applicazione della procedura.! 3. Le operazioni individuate trovano espressione formale nelle procedure relative:! ❖ alla gestione dei rifiuti pericolosi e non pericolosi prodotti nel laboratorio di Chimica! ❖ alla gestione dei rifiuti provenienti dal laboratorio di Biologia! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 52 ART. 16 - GESTIONE DEI RIFIUTI ! 1. Riferimenti legislativi! Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche ! Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e successive modificazioni e integrazioni.! Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n.4 ! Decreto Ministeriale 1 aprile 1998, n. 145 (Formulario di trasporto)! Decreto Ministeriale 1 aprile 1998, n. 148 (modello di registro di carico e scarico dei rifiuti)! Direttiva UE 2008/98/CE che obbliga gli Stati ad adottare misure affinché produzione, raccolta, trasporto, stoccaggio e trattamento dei rifiuti pericolosi siano eseguiti in condizioni da garantire protezione dell’ambiente e della salute umana; a tal fine prevede, tra l’altro, l’adozione di misure volte a garantire la tracciabilità dalla produzione alla destinazione finale ed il controllo dei rifiuti pericolosi, per soddisfare i requisiti informativi su quantità e qualità di rifiuti pericolosi prodotti o gestiti. ! 2. Le sostanze chimiche di scarto prodotte nell'ambito delle esercitazioni dei laboratori di chimica sono classificate come RIFIUTI PERICOLOSI. ! I rifiuti pericolosi prodotti dalla scuola devono essere individuati nell'ambito dei rifiuti pericolosi di cui all'elenco dei Codici Identificativi CER 2002 (Codice Europeo dei Rifiuti) contrassegnati in rosso con un asterisco "*" ai sensi della direttiva 91/689/CEE e allegati al D. Lgs. 152/2006.! Nell'elenco CER 2002 codice rifiuto 160506 Sostanze chimiche di laboratorio contenenti o costituite da sostanze pericolose, comprese le miscele di sostanze chimiche di laboratorio! 3. Le scuole debbono ottemperare alla disciplina generale prevista in materia di SMALTIMENTO DEI RIFIUTI.! Il REGOLAMENTO DI CONTABILITÀ DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE (D.I. n. 44/01 Appalti per lo smaltimento di rifiuti speciali all'articolo 51), prevede che "qualora nell'esplicazione delle attività scolastiche vengano prodotti rifiuti che per legge devono essere assoggettati a trattamento speciale, ! ❖ il dirigente provvede a concludere gli opportuni accordi con enti, aziende pubbliche e concessionari idonei al trattamento di rifiuti. ! ❖ è consentito il ricorso a ditte operanti sul libero mercato solo ove non sia possibile fruire del servizio di smaltimento pubblico".! 4. Per lo smaltimento dei rifiuti si dovrà applicare la NORMATIVA GENERALE di cui al D. Lgs. 152/2006 che prevede ! ❖ lo stoccaggio interno dei prodotti pericolosi secondo gli standard previsti dalla Legge ! ❖ la successiva consegna dei prodotti stessi alle aziende incaricate del trasporto! 5. Lo stoccaggio interno dei composti chimici e dei solventi avverrà tramite la raccolta in APPOSITI CONTENITORI a NORMA marcati CE forniti dalla ditta che effettua lo smaltimento, contrassegnati con etichetta, indicante il codice C.E.R e la tipologia descritta, secondo le procedure stabilite dal responsabile della sicurezza! 6. Il deposito temporaneo deve essere effettuato per categorie omogenee di rifiuti ! ❖ Rifiuti di tipo comune come carte, stracci e guanti monouso ! ❖ Residui della vetreria rotta ! ❖ Residui dei solventi! ❖ Residui dei prodotti chimici che possono essere messi assieme agli altri scarti solo dopo che ci si è accertati che non possono dar luogo a reazioni esotermiche e nocive! 7. Nessun rifiuto chimico può essere eliminato attraverso le fognature, immesso e abbandonato nell’ambiente.! 8. E` vietato aggiungere sostanze in un recipiente di cui non si possa risalire al contenuto, così come lasciare o mantenere in uso contenitori non contrassegnati. ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 53 9. E’ vietato miscelare sostanze chimicamente incompatibili (consultare le schede di sicurezza), con CER diverso e rifiuti pericolosi con non pericolosi! 10.I rifiuti tossico-nocivi non devono essere tenuti nel laboratorio più del necessario, per ragioni di sicurezza. La quantità dei rifiuti infiammabili tenuti in laboratorio deve essere molto limitata.! 11.Scegliere i contenitori appropriati in base al volume e al tipo di rifiuto. Le taniche hanno un segno in corrispondenza del massimo riempimento e non saranno accettate taniche riempite fino all'orlo. ! 12.Non sono ammesse bottiglie di plastica o altri contenitori già utilizzati a scopo alimentare, nonché contenitori che non seguano le norme suddette ! 13.I materiali solidi e i materiali liquidi devono sempre essere raccolti separatamente! 14.Per i materiali solidi vengono forniti bidoni gialli o neri con sacchetto di plastica resistente in cui porre i rifiuti ! ART. 17 - OPERAZIONE DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI ! L’ operazione di smaltimento deve essere effettuata almeno una volta l’anno, entro e non oltre il 30 giugno.! Sarà compito dell’A.T. avvisare, prima della suddetta data, l’Ufficio di Segreteria che contatterà la ditta autorizzata alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti stoccati in laboratorio. Nell’eventualità non risultino presenti rifiuti chimici e biologici, al momento della scadenza, l’A.T. comunica al DSGA il non avvenuto smaltimento alla scadenza prevista per mancanza di rifiuti.! 1. I rifiuti pericolosi devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento secondo le modalità di seguito illustrate:! 2. Per trasportare i rifiuti è prevista la compilazione di un FORMULARIO DI IDENTIFICAZIONE dal quale devono risultare i seguenti elementi:! ❖ nome ed indirizzo del produttore e del detentore! ❖ origine, tipologia e quantità del rifiuto! ❖ impianto di destinazione! ❖ data e percorso dell'istradamento! ❖ nome ed indirizzo del destinatario! 3. Tale formulario, redatto in n. 4 copie, compilato, datato e deve essere firmato dal produttore o dal detentore dei rifiuti e deve essere controfirmato dal trasportatore.! ❖ Una copia del formulario deve rimanere presso il produttore o il detentore ! ❖ Le altre tre, controfirmate e datate in arrivo dal destinatario, sono acquisite una dal destinatario e due dal trasportatore, che provvede a trasmetterne una al detentore.! 4. Le copie del formulario devono essere conservate per cinque anni.! 5. Durante la raccolta ed il trasporto, i rifiuti pericolosi devono essere imballati ed etichettati in conformità con le norme vigenti in materia.! 6. L'art. 190 del D. Lgs. 152/2006 prevede la COMPILAZIONE DI UN REGISTRO DI CARICO E SCARICO dei rifiuti e la relativa denuncia annuale ! 7. L’art. 178 comma 2 del D. Lgs. 152/2006 recita: i rifiuti devono essere recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all’ambiente. prevede, ! 8. Per i rifiuti pericolosi vige sia il divieto di abbandono sul suolo e nel suolo, sia il divieto di immissione, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee.! 9. Chiunque viola questi divieti, oltre alla applicazione delle sanzioni previste dalla Legge stessa, è tenuto a procedere alla rimozione, al recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato originario dei luoghi.! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 54 ! ALLEGATI REGOLAMENTO LABORATORIO CHIMICA – FISICA - BIOLOGIA !! • ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO H • ELENCO DEI CONSIGLI DI PRUDENZA P • PITTOGRAMMI DI SICUREZZA ! ! • !• • ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! Il Regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il 31 dicembre 2008, riguarda la classificazione, l'etichettatura e l'imballaggio delle sostanze e delle miscele; modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e reca modifica al regolamento (CE) n. 1907/2006.! Le Frasi R vengono sostituite dalle Frasi H (Hazard statements, "indicazioni di pericolo"), e le Frasi S dalle Frasi P (Precautionary statements, "consigli di prudenza"). ! Vengono inoltre introdotti nuovi pittogrammi di pericolo.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 55 ! ! FRASI H - INDICAZIONI DI PERICOLO PERICOLI FISICI (H2XX)! • H200 – Esplosivo instabile.! • H201 – Esplosivo; pericolo di esplosione di massa.! • H202 – Esplosivo; grave pericolo di proiezione.! • H203 – Esplosivo; pericolo di incendio, di spostamento d'aria o di proiezione.! • H204 – Pericolo di incendio o di proiezione.! • H205 – Pericolo di esplosione di massa in caso d'incendio.! • H220 – Gas altamente infiammabile.! • H221 – Gas infiammabile.! • H222 – Aerosol altamente infiammabile.! • H223 – Aerosol infiammabile.! • H224 – Liquido e vapori altamente infiammabili.! • H225 – Liquido e vapori facilmente infiammabili.! • H226 – Liquido e vapori infiammabili.! • H228 – Solido infiammabile.! • H240 – Rischio di esplosione per riscaldamento.! • H241 – Rischio d'incendio o di esplosione per riscaldamento.! • H242 – Rischio d'incendio per riscaldamento.! • H250 – Spontaneamente infiammabile all'aria.! • H251 – Autoriscaldante: può infiammarsi.! • H252 – Autoriscaldante in grandi quantità: può infiammarsi.! • H260 – A contatto con l'acqua libera gas infiammabili che possono infiammarsi spontaneamente.! • H261 – A contatto con l'acqua libera gas infiammabili.! • H270 – Può provocare o aggravare un incendio; comburente.! • H271 – Può provocare un incendio o un'esplosione; molto comburente.! • H272 – Può aggravare un incendio; comburente.! • H280 – Contiene gas sotto pressione; può esplodere se riscaldato.! • H281 – Contiene gas refrigerato; può provocare ustioni o lesioni criogeniche.! • H290 – Può essere corrosivo per i metalli.! PERICOLO PER LA SALUTE (H3XX)! • H300 – Letale se ingerito.! • H301 – Tossico se ingerito.! • H302 – Nocivo se ingerito.! • H304 – Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie.! • H310 – Letale per contatto con la pelle.! • H311 – Tossico per contatto con la pelle.! • H312 – Nocivo per contatto con la pelle.! • H314 – Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.! • H315 – Provoca irritazione cutanea.! • H317 – Può provocare una reazione allergica cutanea.! • H318 – Provoca gravi lesioni oculari.! • H319 – Provoca grave irritazione oculare.! • H330 – Letale se inalato.! • H331 – Tossico se inalato.! • H332 – Nocivo se inalato.! • H334 – Può provocare sintomi allergici o asmatici o difficoltà respiratorie se inalato.! • H335 – Può irritare le vie respiratorie.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 56 • • • • • • • • • • • • H336 – Può provocare sonnolenza o vertigini.! H340 – Può provocare alterazioni genetiche.! H341 – Sospettato di provocare alterazioni genetiche! H350 – Può provocare il cancro.! H351 – Sospettato di provocare il cancro.! H360 – Può nuocere alla fertilità o al feto.! H361 – Sospettato di nuocere alla fertilità o al feto.! H362 – Può essere nocivo per i lattanti allattati al seno.! H370 – Provoca danni agli organi.! H371 – Può provocare danni agli organi.! H372 – Provoca danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta.! H373 – Può provocare danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta.! • • • • • • PERICOLI PER L'AMBIENTE (H4XX)! H400 – Molto tossico per gli organismi acquatici.! H410 – Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.! H411 – Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.! H412 – Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.! H413 – Può essere nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.! INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI SUI PERICOLI • • • • • • • Proprietà fisiche (EUH 0xx)! EUH 001 – Esplosivo allo stato secco.! EUH 006 – Esplosivo a contatto o senza contatto con l'aria.! EUH 014 – Reagisce violentemente con l'acqua.! EUH 018 – Durante l'uso può formarsi una miscela vapore-aria esplosiva/ infiammabile.! EUH 019 – Può formare perossidi esplosivi.! EUH 044 – Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato.! • • • • • • • Proprietà pericolose per la salute! EUH 029 – A contatto con l'acqua libera un gas tossico.! EUH 031 – A contatto con acidi libera gas tossici.! EUH 032 – A contatto con acidi libera gas molto tossici.! EUH 066 – L'esposizione ripetuta può provocare secchezza o screpolature della pelle.! EUH 070 – Tossico per contatto oculare.! EUH 071 – Corrosivo per le vie respiratorie.! • • Proprietà pericolose per l'ambiente! EUH 059 – Pericoloso per lo strato di ozono.! ELEMENTI DELL’ETICHETTA E INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI PER TALUNE SOSTANZE E MISCELE • • • • • • • • EUH 201 – Contiene piombo. Non utilizzare su oggetti che possono essere masticati o! succhiati dai bambini.! EUH 201A – Attenzione! Contiene piombo.! EUH 202 – Cianoacrilato. Pericolo. Incolla la pelle e gli occhi in pochi secondi. Tenere fuori dalla portata dei bambini.! EUH 203 – Contiene cromo (VI). Può provocare una reazione allergica.! EUH 204 – Contiene isocianati. Può provocare una reazione allergica.! EUH 205 – Contiene componenti epossidici. Può provocare una reazione allergica.! EUH 206 – Attenzione! Non utilizzare in combinazione con altri prodotti. Possono liberarsi gas pericolosi (cloro).! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 57 • • • • • • • ! EUH 207 – Attenzione! Contiene cadmio. Durante l'uso si sviluppano fumi pericolosi.! Leggere le informazioni fornite dal fabbricante. Rispettare le disposizioni di sicurezza.! EUH 208 – Contiene <denominazione della sostanza sensibilizzante> . Può provocare una reazione allergica.! EUH 209 – Può diventare facilmente infiammabile durante l'uso.! EUH 209A – Può diventare infiammabile durante l'uso.! EUH 210 – Scheda dati di sicurezza disponibile su richiesta.! EUH 401 – Per evitare rischi per la salute umana e per l'ambiente, seguire le istruzioni per l'uso.! FRASI P: CONSIGLI DI PRUDENZA • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • P101 – In caso di consultazione di un medico, tenere a disposizione il contenitore o l'etichetta del prodotto.! P102 – Tenere fuori dalla portata dei bambini.! P103 – Leggere l'etichetta prima dell'uso.! P201 – Procurarsi istruzioni specifiche prima dell'uso.! P202 – Non manipolare prima di avere letto e compreso tutte le avvertenze.! P210 – Tenere lontano da fonti di calore/scintille/fiamme libere/superfici riscaldate. – Non fumare.! P211 – Non vaporizzare su una fiamma libera o altra fonte di accensione.! P220 – Tenere/conservare lontano da indumenti / materiali combustibili.! P221 – Prendere ogni precauzione per evitare di miscelare con sostanze combustibili.! P222 – Evitare il contatto con l'aria.! P223 – Evitare qualsiasi contatto con l'acqua: pericolo di reazione violenta e di infiammazione spontanea.! P230 – Mantenere umido con….! P231 – Manipolare in atmosfera di gas inerte.! P232 – Proteggere dall'umidità.! P233 – Tenere il recipiente ben chiuso.! P234 – Conservare soltanto nel contenitore originale.! P235 – Conservare in luogo fresco.! P240 – Mettere a terra/massa il contenitore e il dispositivo ricevente.! P241 – Utilizzare impianti elettrici/di ventilazione/d'illuminazione / a prova di esplosione.! P242 – Utilizzare solo utensili antiscintilla.! P243 – Prendere precauzioni contro le scariche elettrostatiche.! P244 – Mantenere le valvole di riduzione libere da grasso e olio.! P250 – Evitare le abrasioni /gli urti/gli attriti.! P251 – Recipiente sotto pressione: non perforare né bruciare, neppure dopo l'uso.! P260 – Non respirare la polvere/i fumi/i gas/la nebbia/i vapori/gli aerosol.! P261 – Evitare di respirare la polvere/i fumi/i gas/la nebbia/i vapori/gli aerosol.! P262 – Evitare il contatto con gli occhi, la pelle o gli indumenti.! P263 – Evitare il contatto durante la gravidanza/l'allattamento.! P264 – Lavare accuratamente con… dopo l'uso.! P270 – Non mangiare, né bere, né fumare durante l'uso.! P271 – Utilizzare soltanto all'aperto o in luogo ben ventilato.! P272 – Gli indumenti da lavoro contaminati non devono essere portati fuori dal luogo di lavoro.! P273 – Non disperdere nell'ambiente.! P280 – Indossare guanti/indumenti protettivi/Proteggere gli occhi/il viso.! P281 – Utilizzare il dispositivo di protezione individuale richiesto.! P282 – Utilizzare guanti termici/schermo facciale/Proteggere gli occhi.! P283 – Indossare indumenti completamente ignifughi o in tessuti ritardanti di fiamma.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 58 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • P284 – Utilizzare un apparecchio respiratorio.! P285 – In caso di ventilazione insufficiente utilizzare un apparecchio respiratorio.! P231 + P232 – Manipolare in atmosfera di gas inerte. Tenere al riparo dall'umiditá.! P235 + P410 – Tenere in luogo fresco. Proteggere dai raggi solari.! P301 – IN CASO DI INGESTIONE: ...! P302 – IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: ...! P303 – IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE (o con i capelli): ...! P304 – IN CASO DI INALAZIONE: ...! P305 – IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: ...! P306 – IN CASO DI CONTATTO CON GLI INDUMENTI: ...! P307 – IN CASO di esposizione: ...! P308 – IN CASO di esposizione o di possibile esposizione: ...! P309 – IN CASO di esposizione o di malessere: ...! P310 – Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un medico.! P311 – Contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico.! P312 – In caso di malessere, contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico.! P313 – Consultare un medico.! P314 – In caso di malessere, consultare un medico.! P315 – Consultare immediatamente un medico.! P320 – Trattamento specifico urgente (vedere… su questa etichetta).! P321 – Trattamento specifico (vedere …su questa etichetta).! P322 – Misure specifiche (vedere …su questa etichetta).! P330 – Sciacquare la bocca.! P331 – NON provocare il vomito.! P332 – In caso di irritazione della pelle: ...! P333 – In caso di irritazione o eruzione della pelle: ...! P334 – Immergere in acqua fredda/avvolgere con un bendaggio umido.! P335 – Rimuovere le particelle depositate sulla pelle.! P336 – Sgelare le parti congelate usando acqua tiepida. Non sfregare la parte interessata.! P337 – Se l'irritazione degli occhi persiste: ...! P338 – Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.! P340 – Trasportare l'infortunato all'aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione.! P341 – Se la respirazione è difficile, trasportare l'infortunato all'aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione.! P342 – In caso di sintomi respiratori: ...! P350 – Lavare delicatamente e abbondantemente con acqua e sapone.! P351 – Sciacquare accuratamente per parecchi minuti.! P352 – Lavare abbondantemente con acqua e sapone.! P353 – Sciacquare la pelle/fare una doccia.! P360 – Sciacquare immediatamente e abbondantemente gli indumenti contaminati e la pelle prima di togliersi gli indumenti.! P361 – Togliersi di dosso immediatamente tutti gli indumenti contaminati.! P362 – Togliersi di dosso gli indumenti contaminati e lavarli prima di indossarli nuovamente.! P363 – Lavare gli indumenti contaminati prima di indossarli nuovamente.! P370 – In caso di incendio: ...! P371 – In caso di incendio grave e di quantità rilevanti: ...! P372 – Rischio di esplosione in caso di incendio.! P373 – NON utilizzare mezzi estinguenti se l'incendio raggiunge materiali esplosivi.! P374 – Utilizzare i mezzi estinguenti con le precauzioni abituali a distanza ragionevole.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 59 • • • • • • • • P375 – Rischio di esplosione. Utilizzare i mezzi estinguenti a grande distanza.! P376 – Bloccare la perdita se non c'è pericolo.! P377 – In caso d'incendio dovuto a perdita di gas, non estinguere a meno che non sia possibile bloccare la perdita senza pericolo.! P378 – Estinguere con…! P380 – Evacuare la zona.! P381 – Eliminare ogni fonte di accensione se non c'è pericolo.! P390 – Assorbire la fuoriuscita per evitare danni materiali.! P391 – Raccogliere il materiale fuoriuscito.! COMBINAZIONI DI FRASI P • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • P301 + P310 – IN CASO DI INGESTIONE: contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un medico.! P301 + P312 – IN CASO DI INGESTIONE accompagnata da malessere: contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico.! P301 + P330 + P331 – IN CASO DI INGESTIONE: sciacquare la bocca. NON provocare il vomito.! P302 + P334 – IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: immergere in acqua fredda/ avvolgere con un bendaggio umido.! P302 + P350 – IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: lavare delicatamente e abbondantemente con acqua e sapone.! P302 + P352 – IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: lavare abbondantemente con acqua e sapone.! P303 + P361 + P353 – IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE (o con i capelli): togliersi di dosso immediatamente tutti gli indumenti contaminati. Sciacquare la pelle/ fare una doccia.! P304 + P340 – IN CASO DI INALAZIONE: trasportare l'infortunato all'aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione.! P304 + P341 – IN CASO DI INALAZIONE: se la respirazione è difficile, trasportare l'infortunato all'aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione.! P305 + P351 + P338 – IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.! P306 + P360 – IN CASO DI CONTATTO CON GLI INDUMENTI: sciacquare immediatamente e abbondantemente gli indumenti contaminati e la pelle prima di togliersi gli indumenti.! P307 + P311 – IN CASO di esposizione, contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico.! P308 + P313 – IN CASO di esposizione o di possibile esposizione, consultare un medico.! P309 + P311 – IN CASO di esposizione o di malessere, contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico.! P332 + P313 – In caso di irritazione della pelle: consultare un medico.! P333 + P313 – In caso di irritazione o eruzione della pelle: consultare un medico.! P335 + P334 – Rimuovere le particelle depositate sulla pelle. Immergere in acqua fredda/avvolgere con un bendaggio umido.! P337 + P313 – Se l'irritazione degli occhi persiste, consultare un medico..! P342 + P311 – In caso di sintomi respiratori: contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico.! P370 + P376 – In caso di incendio: bloccare la perdita se non c'è pericolo.! P370 + P378 – In caso di incendio: estinguere con ….! P370 + P380 – Evacuare la zona in caso di incendio.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 60 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • P370 + P380 + P375 – In caso di incendio: evacuare la zona. Rischio di esplosione. Utilizzare i mezzi estinguenti a grande distanza.! P371 + P380 + P375 – In caso di incendio grave e di grandi quantità: evacuare la zona. Rischio di esplosione. Utilizzare i mezzi estinguenti a grande distanza.! P401 – Conservare …! P402 – Conservare in luogo asciutto.! P403 – Conservare in luogo ben ventilato.! P404 – Conservare in un recipiente chiuso.! P405 – Conservare sotto chiave.! P406 – Conservare in recipiente resistente alla corrosione/… provvisto di rivestimento interno resistente.! P407 – Mantenere uno spazio libero tra gli scaffali/i pallet.! P410 – Proteggere dai raggi solari.! P411 – Conservare a temperature non superiori a … °C/…°F.! P412 – Non esporre a temperature superiori a 50 °C/122 °F.! P413 – Conservare le rinfuse di peso superiore a …kg/…lb a temperature non superiori a … °C/ …°F.! P420 – Conservare lontano da altri materiali.! P422 – Conservare sotto…! P402 + P404 – Conservare in luogo asciutto e in recipiente chiuso.! P403 + P233 – Tenere il recipiente ben chiuso e in luogo ben ventilato.! P403 + P235 – Conservare in luogo fresco e ben ventilato.! P410 + P403 – Proteggere dai raggi solari. Conservare in luogo ben ventilato.! P410 + P412 – Proteggere dai raggi solari. Non esporre a temperature superiori a 50 °C/122°F.! P411 + P235 – Conservare in luogo fresco a temperature non superiori a …. °C/…°F.! P501 – Smaltire il prodotto/recipiente in …! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 61 ! PITTOGRAMMI CHIMICI SIMBOLI DI PERICOLOSITÀ ! Simboli di rischio specifico ! Pericolo generico Alto voltaggio ! ! R a d i a z i o n i ionizzanti C a m magnetico p o ! ! Radiazioni non ionizzanti Laser ! ! Rischio Biologico ! Radiazioni ottiche ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO ! 62 ! Pittogrammi non più utilizzati Lo saranno fino all'applicazione del nuovo Regolamento REACH, obbligatorio dal 1 dicembre 2010. Anche dopo quella data e' possibile trovarli in confezioni di sostanze chimiche prodotte antecedentemente a tale data. ! Esplosivo (E) Pericolo: Questo simbolo indica prodotti che possono esplodere in determinate condizioni. Precauzioni: Evitare urti, attriti, scintille, calore. Pericolo: Sostanze ossidanti che possono infiammare materiale combustibile o alimentare incendi già in atto rendendo più difficili le operazioni di spegnimento. Precauzioni: Tenere lontano da materiale combustibile. Pericolo: Liquidi con punto di infiammabilità inferiore a 0°C e con punto di ebollizione/punto di inizio dell'ebollizione non superiore a 35°C. Precauzioni: Conservare lontano da qualsiasi fonte di accensione. Pericolo: Sostanze gassose infiammabili a contatto con l'aria a temperatura ambiente e pressione atmosferica. Precauzioni: Evitare la formazione di miscele ariagas infiammabili e tenere lontano da fonti di accensione. Precauzioni: Conservare lontano da qualsiasi fonte di accensione. Pericolo: Prodotti chimici che a contatto con l'acqua formano rapidamente gas infiammabili. Precauzioni: Evitare il contatto con umidità o acqua. Pericolo: Liquidi con punto di infiammabilità inferiore a 21°C. Precauzioni: Tenere lontano da fiamme libere, sorgenti di calore e scintille. Pericolo: Sostanze solide che si infiammano facilmente dopo breve contatto con fonti di accensione. Precauzioni: Conservare lontano da qualsiasi fonte di accensione. Pericolo: Sostanze autoinfiammabili. Prodotti chimici infiammabili all'aria. " Comburente (O) ! Estremamente infiammabile (F+) " Facilmente infiammabile (F) " REGOLAMENTO D’ISTITUTO 63 Molto Tossico (T+) e Tossico (T) Pericolo: Sostanze molto pericolose per la salute per inalazione, ingestione o contatto con la pelle, che possono anche causare morte. Possibilità di effetti irreversibili da esposizioni occasionali, ripetute o prolungate. Precauzioni: Evitare il contatto, inclusa l'inalazione di vapori e, in caso di malessere, consultare il medico. Pericolo: Nocivo per inalazione, ingestione o contatto con la pelle. Possibilità di effetti irreversibili da esposizioni occasionali, ripetute o prolungate. Precauzioni: Evitare il contatto, inclusa l'inalazione di vapori e, in caso di malessere, consultare il medico. Pericolo: Prodotti chimici che per contatto distruggono sia tessuti viventi che attrezzature. Precauzioni: Non respirare i vapori ed evitare il c o nt at t o c o n l a p e l l e , o c c h i e d indumenti. Pericolo: Questo simbolo indica sostanze che possono avere effetto irritante per pelle, occhi ed apparato respiratorio. Precauzioni: Non respirare i vapori ed evitare il contatto con pelle. Pericolo: Sostanze nocive per l'ambiente acquatico (organismi acquatici, acque) e per l'ambiente terrestre (fauna, flora, atmosfera) o che a lungo termine hanno effetto dannoso. Precauzioni: Non disperdere nell'ambiente. " ! Nocivo (Xn) " Corrosivo (C) " Irritante (Xi) " Pericoloso per l'ambiente (N) " ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 64 Nuovi pittogrammi Saranno obbligatori dal 1 dicembre 2010, data di applicazione del nuovo REGOLAMENTO REACH Esplosivo Infiammabile " " Comburente Gas sotto pressione " " Corrosivo Nocivo Irritante " " Tossico Dannoso a lungo termine Cancerogeno Mutageno Tossico per la riproduzione " " Dannoso l'ambiente per " ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 65 La creatività e l'innata facilità nell'utilizzo delle nuove tecnologie informatiche possono innescare meccanismi di trasformazione sociale a livello globale. Possibilità, queste, non attuabili nelle società statiche e patriarcali delle epoche precedenti. Rita Levi Montalcini e Giuseppina Tripodi DISPOSIZIONI PER LA GESTIONE, LA FRUIZIONE E LA SICUREZZA DEI LABORATORI DI INFORMATICA ART. 1 - INTRODUZIONE! Il regolamento fissa le norme per l’utilizzo responsabile e compatibile con gli obiettivi educativi e formativi della scuola dei Laboratori di Informatica, della Rete informatica d’Istituto e di Internet. ! I laboratori informatici e le postazioni informatiche presenti nell’Istituto costituiscono un patrimonio comune della scuola, devono essere utilizzati con massimo rispetto e senso di responsabilità, condizioni indispensabili per mantenere l’efficienza del laboratorio stesso.! Atti di vandalismo o di sabotaggio verranno perseguiti nelle forme previste dal Regolamento Disciplinare.! Il presente regolamento richiama all’osservanza delle norme per il rispetto del diritto d’autore e del copyright.! ART. 2 – DISPOSIZIONI GENERALI! 1. L’accesso e l’utilizzo dei laboratori di informatica è consentito:! • Solo al personale autorizzato! • Per soli scopi didattici, di ricerca e per tutte le attività di supporto alla didattica! • Agli alunni solo ed esclusivamente in presenza del docente della classe ! • Alle classi inserite nell’orario settimanale di laboratorio, elaborato all’inizio dell’anno scolastico ! • Ai docenti con alunni, previa prenotazione, in coincidenza di spazi orari liberi ! • Ai docenti! • Ai docenti e agli alunni impegnati nell’ambito di progetti curriculari e extracurriculari anche in orario pomeridiano! 2. È necessario rispettare le corrette procedure di accensione, di utilizzo e di spegnimento di ogni singolo dispositivo. ! NON È CONSENTITO L’ACCESSO AGLI ALUNNI DELEGATI DA DOCENTI! ART. 3 – NORME COMPORTAMENTALI DEL DOCENTE! 1. Il docente che accede al laboratorio con la propria classe:! • Garantisce il corretto utilizzo delle attrezzature ! • Registra, per comprovare l’effettivo utilizzo dell’aula, il proprio nome, il giorno, l’ora, la classe e l’attività svolta nell’apposito “registro delle presenze in laboratorio”! • Assegna ad ogni allievo una postazione! • Fa firmare gli allievi sull’apposito “Registro delle presenze in laboratorio”! • Segnala all’ A.T. gli eventuali problemi e/o i danni riscontrati sulle macchine, sulle postazioni e sugli arredi! • Autorizza le sessioni di stampa nell’ottica di risparmio di carta e di toner nonché di riduzione dell’usura delle macchine. Non è necessario effettuare continue stampe di prova in quanto appositi comandi permettono la visualizzazione a video del documento.! ART. 4 – NORME COMPORTAMENTALI DEGLI ALUNNI ! 1. Ogni alunno è responsabile della postazione usata durante la lezione ed è tenuto a segnalare tempestivamente al docente qualsiasi guasto o disfunzione riscontrata, l’insufficienza di pulizia e igiene, la presenza di scritte e altro.! 2. Gli alunni ! • appoggiano sulle postazioni PC soltanto il materiale necessario per lo svolgimento della lezione! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 66 • • • • devono attendere fuori dal laboratorio, l’uscita degli alunni della classe alla quale subentrano.! è vietato posizionare indumenti sopra le apparecchiature! devono disconnettere la propria sessione di lavoro alla fine della lezione! devono eseguire sempre le istruzioni del docente ! ART. 5 – NORME COMPORTAMENTALI DELL’ASSISTENTE TECNICO ! 1. L’Assistente Tecnico! • Apre e chiude il laboratorio a inizio orario e a fine servizio! i materiali didattici e le attrezzature addizionali del Laboratorio nell’apposito • Custodisce armadio! • Spegne le attrezzature a fine utilizzo del Laboratorio ! • Segnala al Responsabile di Laboratorio l’esigenza di interventi tecnici di manutenzione ordinaria e/o straordinaria! • Controlla che il materiale di consumo necessario per lo svolgimento delle lezioni non venga a mancare e provvede tempestivamente al ripristino della scorta! • Verifica il buon funzionamento delle attrezzature in dotazione, garantendone la piena funzionalità. ! • Verifica, al termine di ciascuna ora che lo stato del laboratorio coincida con lo stato iniziale! 2. IMPORTANTE:! Il laboratorio non deve mai essere lasciato aperto e incustodito! ART. 6 – NORME DISCIPLINARI! 1. Nella gestione della classe si deve far attenzione all’ordine perché costituisce una sorta di precondizione per poter lavorare in modo efficace e per orientare i comportamenti degli alunni, divenendo uno strumento per migliorare l’apprendimento.! • È vietato introdurre cibo e/o bevande né tantomeno consumarne ! • Non si deve correre, né aprire o chiudere violentemente le porte! • Gli zaini devono essere riposti a terra e comunque fuori dalle postazioni, possibilmente in un luogo stabilito del laboratorio allo scopo di! ❖ evitare che costituisca intralcio alle vie di fuga ! ❖ impedire che arrechi danno agli impianti! ❖ consentire i regolari movimenti dei docenti e degli alunni durante le attività laboratoriali ! • Accertarsi, prima di uscire dal laboratorio, che le sedie siano al loro posto e che non vi siano cartacce o rifiuti! • • • • • • • ! ! ! ! ! • 2. È VIETATO! toccare circuiti elettrici ! spostare periferiche o qualunque altra attrezzatura senza l’autorizzazione dell’Assistente Tecnico. ! manomettere l’hardware o il software delle macchine! installare nuovi software anche se a titolo non oneroso (CD – free software)! modificare le configurazioni dei sistemi ! utilizzare memorie di massa esterne (cd, usb-Key) non autorizzate e senza il controllo antivirus ! utilizzare elaboratori portatili personali non autorizzati dal docente e/o dall’A.T.! far utilizzare il “PC Docente” agli allievi! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 67 Nella rete non c'è notte e non c'è giorno, non c'è alto e non c'è basso, non c'è corpo e non c'è calligrafia, c'è solo il bit, che viaggia e che prende la forma che gli vogliamo dare. Jovanotti REGOLAMENTO DI UTILIZZO DELLA RETE INFORMATICA Art. 1 - La connessione ad Internet è monitorata! Il docente richiede la connessione ad Internet all’A.T.! 1. E’ vietato il collegamento alla rete Internet in assenza di sorveglianza del docente! 2. Sono vietate le riprese video-filmiche, scatto di foto e/o produzione di materiale audiovideo-filmico contravvenente alle norme di cui al D.lgs. 196/03. ! 3. E’ vietato inviare a chiunque fotografie che ritraggono studenti o personale della scuola! Art. 2 - Riprese, foto, filmati audio-video sono autorizzati ad esclusivo scopo didattico e comunque la loro diffusione è vincolata all’acquisizione delle autorizzazioni degli interessati secondo la normativa vigente in materia di privacy. ! Art. 3 - E’ vietato:! 1. Scaricare e/o installare software e/o hardware anche temporaneamente. Solo per interesse didattico, previa autorizzazione del D.S. e verificata la conformità dei software e/ o hardware, il responsabile di Laboratorio, coadiuvato dall’A.T. procede all’installazione degli stessi.! 2. Utilizzare client per posta elettronica, messaging, giochi e/o programmi similari, partecipare a chat, blog e/o forum di qualsiasi tipo. ! 3. Utilizzare programmi peer to peer e similari, pubblicare documenti di qualsiasi formato in rete.! Art. 4 - Norme di comportamento degli alunni! 1. Gli alunni devono riferire all’insegnante:! • se compaiono immagini e/o messaggi che infastidiscono! • se si è importunati quando ci si trova in una chat room! 2. Gli alunni possono accedere a pagine web per soli scopi didattici e sotto diretto controllo del docente in orario. ! 3. Gli alunni non possono essere autorizzati ad effettuare operazioni di installazioni di componenti, di riproduzione di contenuti, di by pass di controllo.! 4. In qualsiasi momento l’A.T. verifichi un uso della connessione contrario alle disposizioni di legge e di regolamento interno, e comunque non coerente con i principi che regolano la scuola, è autorizzato a disattivare la rete. Nel caso siano coinvolti studenti, l’A. T. ne dà comunicazione al docente della classe per l’adozione di eventuali provvedimenti disciplinari.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 68 REGOLAMENTO PALESTRA Mens sana in corpore sano Cicerone “La salute è la condizione di completo benessere fisico, psichico e sociale” secondo la definizione data dall’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS).! La palestra scolastica è il luogo dove si realizza l’equilibrio tra l’attività motoria e l’attività cognitiva; l’attività sportiva viene vissuta dai ragazzi come un tramite per raggiungere il benessere dinamico ed armonico oltre che come elemento di positivo incontro- confronto con gli altri compagni, in uno spazio di uguaglianza e di solidarietà.! In palestra, però, vi sono pericoli per sé e per gli altri, che possono essere determinati sia da comportamenti sbagliati degli individui sia dalle caratteristiche dell’ambiente in cui si opera. Pertanto si conviene che la necessità di rispettare il seguente REGOLAMENTO sia fondamentale per l’uso corretto e razionale della palestra e come mezzo di prevenzione di spiacevoli infortuni. ! Art. 1 - REGOLE DISCIPLINARI! • E’ vietato allontanarsi dal gruppo classe durante l’ora di Scienze Motorie.! • È vietato fumare in tutto l’ambiente palestra, spogliatoi compresi.! • E’ vietato accedere al deposito attrezzi ed in qualsiasi altra zona della palestra se non autorizzati dall’insegnante.! • L’accesso alla palestra è consentito in presenza dell’insegnante e solo durante le ore di Scienze Motorie prestabilite per ogni classe all’inizio dell’anno scolastico.! Art. 2 - PERICOLI IN PALESTRA! • Usare gli attrezzi e/o attrezzature in modo scorretto, improprio e per fini diversi da quelli specifici è pericoloso per sé e per gli altri (es.: non appendersi al canestro, non spingere i compagni, non calciare violentemente i palloni, ecc…). ! • Non avventurarsi alla “scoperta” degli attrezzi presenti nella palestra, ma aspettare che l’insegnante accompagni con attenzione l’allievo nell’esecuzione degli esercizi, pronto ad intervenire con tempestività in caso di pericolo, al fine di evitare anche il minimo incidente. ! • Tuttavia non sempre l’insegnante può seguire l’esercizio di tutti gli allievi, in questo caso è necessario che gli allievi stessi si abituino a prestarsi assistenza reciproca, con senso di responsabilità.! Art. 3 - NORME DI COMPORTAMENTO! • Se la lezione di Scienze Motorie si svolge nelle ore intermedie gli alunni devono lasciare il materiale personale (cartella, zaino, giacche, ecc.), esclusi gli oggetti di valore, in aula; utilizzare lo spogliatoio se la lezione si svolge alla prima e all’ultima ora. ! • Negli spogliatoi non si fa rumore e non si urla; si rimane nello spogliatoio solo il tempo necessario alla preparazione per la lezione. ! • Non sporcare: la palestra, gli spogliatoi ed i servizi igienici dovranno essere sempre tenuti puliti e in ordine.! • All’inizio del proprio turno di lezione la classe deve avvertire il docente di eventuali danni rilevati in palestra, nei bagni o negli spogliatoi.! • Aver particolare cura delle attrezzature ricordando che sono patrimonio comune.! • Riporre gli attrezzi eventualmente non necessari evitando che rimangano sul terreno d’azione.! • È vietato masticare il chewing gum e mangiare snack o altro durante le ore di lezione.! Art. 4 - NORME ORGANIZZATIVE! • Gli alunni devono rispettare rigorosamente l’orario della lezione. ! • Gli alunni, dall’inizio dell’ora di Scienze Motorie, hanno a disposizione 10’’ per presentarsi in palestra in tenuta sportiva. Alla fine della lezione gli alunni hanno a disposizione 10’’ per presentarsi in ordine in classe e continuare le attività didattiche.! • Il rappresentante di classe ha il compito di prendere in consegna il registro di classe.! • Gli alunni accedono alla palestra autonomamente e non vengono riaccompagnati alla fine della lezione dai rispettivi insegnanti. ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 69 • Gli alunni si allontanano dalla palestra dopo il suono della campanella e si recano con la massima sollecitudine nell’aula didattica.! Art. 5 - ABBIGLIAMENTO: ! • Prima di ogni lezione di Scienze Motorie togliere tutti gli accessori non idonei all’attività che si sta svolgendo e che, anche se apparentemente innocui, potrebbero rappresentare un pericolo (anelli, orologi, orecchini, braccialetti, collane o catenine).! • L’uso della palestra è consentito a condizione che gli alunni utilizzino un abbigliamento idoneo al tipo di disciplina sportiva e/o attività motoria. Evitare qualsiasi vestito o accessorio non attinente all’ambito sportivo (cinture, collant, maglioni, dolcevita, jeans, bermuda, ecc.).! • Durante l’attività motoria indossare solo indumenti sportivi (tuta, maglietta di cotone, felpa, calze tubolari in cotone) adeguati allo sforzo da compiere. Gli indumenti indossati a contatto con l’epidermide non devono provocare irritazioni ed è preferibile, dunque, che siano di cotone o di un tessuto misto lana. Non ricorrere ad indumenti di nylon o di altro materiale che non lasci traspirare la pelle.! • L’abbigliamento non deve essere troppo aderente, perché inciderebbe sulla respirazione, né troppo largo e lungo, perché ostacolerebbe i movimenti.! • Tenere sempre legati i capelli se lunghi.! • Durante l’addestramento e la pratica sportiva è necessario indossare l’equipaggiamento di sicurezza raccomandato quali ginocchiere e protezioni idonee su indicazione del docente (ad esempio mascherina in sostituzione degli occhiali).! Art. 6 - NORME DI IGIENE! • In palestra indossare sempre scarpe ginniche pulite e correttamente allacciate. È opportuno lavare spesso le scarpe da ginnastica, che non dovranno mai essere direttamente a contatto con il piede, non solo per questioni igieniche, ma anche per evitare la comparsa di vesciche. È bene indossare calzini di spugna, in grado di assorbire il sudore.! • È bene portare con sé una maglietta di ricambio, per sostituire quella sudata, oltre ad un piccolo asciugamano.! • Al termine della lezione di Scienze Motorie lavare almeno le parti più sporche e sudate del corpo e cambiare la maglietta: il sudore non deve rimanere a contatto con la pelle.! • Lavare accuratamente le mani (si allega manifesto predisposto dal Ministero della Salute) e/o utilizzare i liquidi disinfettanti o le salviette umidificate .! • L’uso promiscuo di asciugamani può favorire anche la trasmissione di parassiti.! • Nelle norme igieniche è bene ricordare che non è salutare effettuare l’allenamento o la lezione in palestra appesantiti dal cibo. Se nell’orario scolastico la lezione in palestra è stata collocata alla prima ora è necessario che si termini la colazione almeno un’ora prima.! Art. 7 - COMPITI DEL DOCENTE:! • Educa gli allievi affinché rispettino il regolamento.! • Rende possibile la sua applicazione, coadiuvato dal Collaboratore Scolastico, controllando i locali (spogliatoi, bagni, corridoi, palestra, ecc.), lo stato del materiale sportivo (palloni, attrezzi, ecc.) sia all’inizio che alla fine della lezione e comunicando eventuali problemi al D. S. e all’ufficio competente. In tal caso la classe sarà responsabile dei danni e dovrà provvedere al risarcimento economico, alla riparazione o all’eventuale riordino.! Art. 8 - COMPITI SPECIFICI! 1. IL D.S.G.A cura! • l’inventario delle dotazioni presenti avvalendosi della collaborazione dei docenti disciplinari.! • il registro degli infortuni, avvalendosi della collaborazione del Personale Amministrativo allo scopo individuato.! 2. Al Docente sono affidati i compiti di:! • controllare affinché il materiale in dotazione sia sempre ricollocato al proprio posto! • fare proposte di reintegro/acquisto di attrezzi e materiale, anche in caso di usura, e di cattivo funzionamento di quello esistente.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 70 Art. 9 - NORME DISPOSITIVE! • L’idoneità psicofisica dell’allievo alla pratica sportiva non agonistica deve essere certificata all’inizio dell’anno scolastico con il CERTIFICATO MEDICO DI SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE rilasciato dal medico di base. Il certificato ha validità un anno dalla data del rilascio.! • L’alunno che, per motivi di salute, non può partecipare alla lezione, presenta una giustificazione scritta dei genitori. Per periodi prolungati (infortuni, richieste di esonero parziale o totale per motivi di salute, ecc.), si dovrà comunicare l’esonero dalle attività al Dirigente Scolastico presentando il certificato medico. Tali alunni sono ugualmente tenuti a seguire le lezioni e potranno essere impiegati in altri compiti stabiliti dall’insegnante.! Art. 10 - INFORTUNI! • La palestra è il luogo in cui accadono più infortuni in una scuola.! • L’allievo deve informare tempestivamente l’insegnante in caso di infortunio o di malessere anche lieve. Nei casi di urgenza, l’insegnante chiama il Pronto Soccorso nel rispetto della procedura prevista dal Piano di Sicurezza dell’Istituto predisposto dal RSPP dell’Istituto.! • In caso di infortunio, l’alunno è tenuto a compilare, insieme all’insegnante di Scienze Motorie la DENUNCIA D’INFORTUNIO su apposito modulo da consegnare in Segreteria Didattica. ! Art. 11 - ALTRE DISPOSIZIONI! • E’ possibile utilizzare la palestra per progetti specifici programmati dall’Istituto e che richiedono uno spazio strutturato. In tal caso gli orari saranno stabiliti nel rispetto delle normali attività curricolari.! • Compatibilmente con le attività curriculari previste dal POF, l’Istituto può cedere l’uso della palestra in orario pomeridiano a società sportive che ne facciano richiesta. È competenza del Consiglio d’Istituto valutare la richiesta e assegnare gli spazi della palestra. ! CONDIZIONI AMBIENTALI 1. VIRUS INFLUENZALI O INFEZIONI BATTERICHE! La scuola è uno degli ambienti a maggior rischio di epidemie. In alcuni periodi dell'anno alcuni microrganismi sono più facilmente presenti nell'ambiente e possono essere trasmessi dalle persone per via aerogena con la tosse, gli starnuti o il semplice parlare o da superfici contaminate. ! Il sistema immunitario degli adolescenti spesso non è in grado di resistere agli attacchi di alcuni virus influenzali o infezioni batteriche; è quindi, indispensabile tutelare la salute dei ragazzi attraverso un'accurata igiene dell'aria, degli ambienti e delle superfici rispettando alcune regole fondamentali: ! • Favorire il ricambio dell’aria per evitare il ristagno di umidità e odori e per disperdere il calore. È buona norma arieggiare gli ambienti frequentemente per ridurre la concentrazione nell’aria non solo di batteri, virus, funghi, possibili fonti di infezioni trasmissibili per via aerea, ma anche di pollini o altro materiale potenzialmente in grado di indurre allergie. ! • Utilizzare idonei prodotti disinfettanti ad alta efficacia e bassa tossicità! • Pulire e sostituire regolarmente i filtri per consentire un adeguato funzionamento degli impianti di condizionamento! 2. INFEZIONI TRASMESSE PER CONTATTO! Il fatto che tante persone usufruiscano degli stessi locali servendosi dei medesimi attrezzi amplifica la possibilità di acquisire infezioni anche per contatto. Il contatto con le superfici sanitarie, con i pavimenti, ma anche con gli attrezzi ginnici contaminati può favorire la comparsa di verruche. Queste patologie normalmente non causano dolore, ma sono spesso lunghe da trattare perché di difficile risoluzione, oltre a rappresentare un problema di natura estetica. ! È quindi indispensabile tutelare la salute dei ragazzi, degli insegnanti e dei collaboratori scolastici attraverso! • l’informazione e la formazione con corsi specifici, opuscoli, manifesti per comunicare le norme comportamentali e di igiene da adottare! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 71 • la distribuzione, agli insegnanti e ai Collaboratori Scolastici della Palestra, di salviettine disinfettanti per pulire e detergere le superfici degli attrezzi entrate in contatto con le mani sudate.! 3. MICROORGANISMI PATOGENI: LA LEGIONELLA! Gli impianti di riscaldamento dell’acqua e le condotte che riforniscono le docce di acqua calda e i lavabi possono essere facilmente sede di proliferazione batterica e richiedono un adeguata manutenzione. Le zone soggette a ristagno di acqua e ad alti valori di umidità sono un habitat ideale per la proliferazione di funghi, il cui ciclo biologico prevede la formazione di spore particolarmente resistenti. Le condizioni caldo-umide degli spogliatoi, le caratteristiche chimicofisiche dell'acqua (temperatura, contatto con alghe o amebe, concentrazione di metalli, etc.) e del sistema idrico (ristagno nei tubi, ostruzione, usura dei condotti, incrostazioni, creazione di un biofilm, serbatoi con poco riciclo, etc) favoriscono il rischio di trasmissione del BATTERIO DELLA LEGIONELLA.! Il batterio della legionella è aerobico e attacca il sistema respiratorio. Il rischio c'è solo se l'acqua infetta viene respirata dopo essere stata nebulizzata, come può accadere facendosi la doccia o lavandosi le mani (non si può contrarre bevendo l'acqua infetta).! • • • • • • • • • • • ! ! ! ! ! ! ! ! 4. MISURE PREVENTIVE PER IMPEDIRE LA PROLIFERAZIONE DEL BATTERIO! Eseguire sistematicamente un’ accurata pulizia e sanitizzazione di tutte le superfici! Sostituire periodicamente i soffioni delle docce e i filtri dei rubinetti! Evitare la formazione di ristagni d’acqua! Provvedere ad effettuare la purificazione periodica degli impianti attraverso l’intervento di choc termico ossia far scorrere nelle tubature delle docce acqua ad alta temperatura (70-80°)! Prevenire e/o rimuovere i sedimenti dai serbatoi d’acqua calda! Verificare periodicamente tramite analisi chimica lo stato del sistema idrico ed evitare così, da parte di chi ne usufruisce, il contatto con la malattia! Controllare lo stato di efficienza dei filtri ed eliminare l’eventuale presenza di gocce d’acqua sulle loro superfici! Controllare, ove possibile, la temperatura dell’acqua in modo da evitare l’intervallo critico per la proliferazione dei batteri (25-55°C) ! 5. STRATEGIE PER PREVENIRE LA MOLTIPLICAZIONE BATTERICA ! Utilizzare trattamenti biocidi al fine di ostacolare la crescita di alghe, protozoi e altri batteri che possono costituire nutrimento per la legionella! Iperclorazione effettuata da una ditta specializzata! Provvedere ad un efficace programma di trattamento dell’acqua, capace di prevenire la corrosione e la formazione di film biologico, che potrebbe contenere anche legionelle.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 72 NORME DI COMPORTAMENTO PER L’UTILIZZO DI TELEFONI CELLULARI, TABLET E REGISTRATORI AUDIO - VIDEO Il compito della scuola è quello di far acquisire non solo competenze, ma anche valori da trasmettere per formare cittadini che abbiano senso di identità, appartenenza e responsabilità !Il presente Regolamento è stato redatto ai sensi della Direttiva n. 104 del 20/11/2007, del Codice in materia dei dati personali D. Lgs. n. 196 del 30/06/2003, della Relazione annuale 2008 del Garante per la protezione dei dati personali, dello Statuto delle studentesse e degli studenti, della Relazione del MIUR del 15 marzo 2007.! 1. I TELEFONI CELLULARI DEVONO RESTARE SPENTI DURANTE L’ATTIVITÀ DIDATTICA ! L’utilizzo dei videotelefoni è assolutamente vietato all’interno dell’aula in ottemperanza alla Direttiva n. 104 del 20/11/2007. L’uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici rappresenta un elemento di distrazione sia per chi lo usa che per i compagni, oltre che una grave mancanza di rispetto per il docente. ! 2. SANZIONI DISCIPLINARI PER LA VIOLAZIONE DEL DIVIETO DI UTILIZZO DEI TELEFONI CELLULARI o di altri dispositivi elettronici (vedere l’allegato “Regolamento Disciplinare”)! L’Istituzione Scolastica “G. Siani” prevede adeguata sanzione nei confronti degli studenti, secondo il criterio di proporzionalità, per la violazione del divieto di utilizzo dei telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici durante lo svolgimento di attività didattiche, ivi compresa quella del ritiro temporaneo del telefono cellulare durante le ore di lezione. ! L’uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici si configura come un’infrazione disciplinare sanzionabile attraverso provvedimenti orientati non solo a prevenire e scoraggiare tali comportamenti ma anche, secondo una logica educativa propria dell’istituzione scolastica, a stimolare nello studente la consapevolezza del disvalore dei medesimi.! La Direttiva n. 104 del 20/11/2007 prevede che la regolamentazione delle sanzioni disciplinari applicabili sia rimessa all’autonomo potere organizzativo regolamentare delle istituzioni scolastiche.! 3. COMUNICAZIONE TRA GLI STUDENTI E LE FAMIGLIE ! Durante lo svolgimento delle attività didattiche, eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie, dettate da ragioni di particolare urgenza o gravità, potranno sempre essere soddisfatte, previa autorizzazione del docente. L’Istituzione Scolastica “G. Siani”garantisce la possibilità di una comunicazione reciproca tra le famiglie ed i propri figli, per gravi ed urgenti motivi, mediante gli uffici di presidenza e di segreteria didattica. ! 4. PERSONALE DOCENTE ! Il divieto di utilizzare telefoni cellulari durante le attività didattiche vige nei confronti del personale docente in considerazione dei doveri derivanti dal CCNL vigente e dalla necessità di assicurare all’interno della comunità scolastica le migliori condizioni per uno svolgimento sereno ed efficace delle attività didattiche, unitamente all’esigenza educativa di offrire ai discenti un modello di riferimento esemplare da parte degli adulti. ! 5. FAMIGLIE ! Attraverso la sottoscrizione del Patto Educativo di Corresponsabilità l’Istituzione Scolastica “G. Siani” sancisce l’impegno delle FAMIGLIE a rispondere direttamente dell’operato dei propri figli nel caso in cui gli stessi violino i doveri sanciti dal regolamento di istituto e subiscano, di conseguenza, l’applicazione di una sanzione anche di carattere pecuniario. ! 6. DIRIGENTI, DOCENTI E PERSONALE ATA ! I dirigenti, i docenti e il personale ATA, nel rispetto delle norme deontologiche e disciplinari, dettate dallo Statuto dei lavoratori e dal CCNL in coerenza con l’esigenza di adempiere REGOLAMENTO D’ISTITUTO 73 correttamente ai doveri professionali sono tenuti a vigilare sui comportamenti degli alunni in tutti gli spazi scolastici e a segnalare tempestivamente le eventuali infrazioni all’autorità competente.! 7. CONSENSO: libera manifestazione della volontà con la quale, previa idonea informativa, l’interessato accetta in modo esplicito e per iscritto, se vi sono dati sensibili, un determinato trattamento di dati personali che lo riguardano.! L’Istituzione Scolastica “G. Siani” INIBISCE, se non autorizzato, l’utilizzo di registratori audiovideo, inclusi i telefoni cellulari per impedire la divulgazione di dati personali verso un pubblico indistinto di fruitori mediante l’utilizzo dei sistemi telematici e/o di siti Internet. ! “La diffusione di dati personali di questo genere, ai sensi della normativa vigente, non può avvenire sulla base della libera volontà di chi li ha acquisiti, in quanto ciascuna persona è titolare del diritto alla protezione dei dati personali. Di conseguenza, la diffusione o la comunicazione in via sistematica di dati personali, quali quelli anzidetti, specie se ad una pluralità di destinatari, può avvenire soltanto dopo che la persona interessata sia stata debitamente informata in ordine alle successive modalità di utilizzo dei dati, con particolare riferimento all’eventualità che i dati siano diffusi o comunicati sistematicamente, ed abbia manifestato il suo consenso (ai sensi degli artt. 13 e 23 del predetto Codice in materia dei dati personali ). Nel caso di dati sensibili il consenso dovrà essere espresso in forma scritta, fermo restando comunque il divieto di divulgare dati sulla salute”.! 8. ATTIVITÀ INFORMATIVE ! L’Istituzione Scolastica “G. Siani” dà ampia divulgazione del presente Regolamento allo scopo di prevenire il fenomeno della violazione del diritto fondamentale alla protezione dei dati personali da parte degli studenti e degli altri soggetti della comunità scolastica. ! La diffusione della Direttiva nell’ambito dell’Istituzione Scolastica assume il particolare significato culturale di assicurare la conoscenza ed il rispetto delle norme poste a tutela dei diritti dei singoli, al fine di favorire tra i giovani la consapevolezza dell’importanza del diritto alla protezione dei dati personali nell’ordinamento vigente e nell’ottica di diffondere la cultura della legalità.! 9. REGISTRAZIONE DELLA LEZIONE! L’Istituzione Scolastica “G. Siani” consente la registrazione vocale della lezione per motivi di studio individuale, l’acquisizione di filmati e di immagini fotografiche riconducibili a persone, studenti, docenti o altri soggetti, o di suoni acquisiti per fini esclusivamente personali senza l’obbligo di informativa e di acquisizione del consenso purché le informazioni così raccolte non siano destinate ad una comunicazione sistematica o alla diffusione. ! 10.CARICARE, TAGGARE E CONDIVIDERE! È necessario, ai sensi delle leggi vigenti, informare adeguatamente le persone coinvolte nella registrazione (professori, studenti …), e ottenere il loro esplicito CONSENSO per! • • • Diffondere un documento di qualunque tipo (audio, video, testo, immagine) on line su blog, siti web, sulla bacheca del proprio profilo di social network, o via MMS.! Taggare cioè attribuire una “etichetta virtuale” (tag) a un file o a una parte di file (testo, audio, video, immagine). ! Condividere cioè permettere ad altri utenti, amici/sconosciuti, di accedere al materiale (testi, audio, video, immagini) che sono presenti sul nostro computer o che abbiamo caricato on-line.! 11. SANZIONI DISCIPLINARI PER LA VIOLAZIONE DEL DIRITTO ALLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI ! L’Istituzione Scolastica “G. Siani” sanziona con opportuno rigore e severità nell’ambito del Regolamento Disciplinare gli studenti che violano il diritto alla protezione dei dati personali per inibire i comportamenti connessi al trattamento improprio di dati personali REGOLAMENTO D’ISTITUTO 74 acquisiti mediante telefoni cellulari o altri dispositivi elettronici, che ledono la dignità e i diritti di terzi e per diffondere tra i giovani la cultura della legalità.! 12.ADEMPIMENTI! L’Istituzione Scolastica “G. Siani”, per l’esercizio delle molteplici attività, ha posto in essere due adempimenti: ! • acquisire il consenso in forma scritta espresso dell’interessato (fermo restando il divieto di divulgare i dati sulla salute)! • informare sistematicamente la persona interessata circa ! • le finalità e le modalità del trattamento che si intende effettuare in relazione ai dati personali acquisiti;! • i diritti di cui è titolare in base all’art. 7 del Codice quali, ad esempio, il diritto di ottenere la cancellazione o la trasformazione in forma anonima dei dati personali;! • gli estremi identificativi di colui che usa il telefono cellulare o altri dispositivi per raccogliere i dati.! 13.SANZIONE AMMINISTRATIVA! L’inosservanza dell’obbligo di preventiva informativa all’interessato comporta il pagamento di una sanzione amministrativa che va da un importo minimo di 3.000 euro sino ad un massimo di 18.000 euro ovvero, in caso di dati sensibili o di trattamenti che comportino situazioni di pregiudizio, di grave detrimento anche con eventuale danno, la sanzione va da un minimo di 5.000 euro sino ad un massimo di 30.000 euro (cfr. art. 161 del Codice). ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! 14.PROTEZIONE DEI DATI! Per evitare che qualcuno legga di nascosto le e-mail o che usi di nascosto il telefonino o il tablet è necessario usare alcune precauzioni:! • Impostare un codice PIN abbastanza complicato ! • Impostare un codice di blocco e/o impostare password di sicurezza che bloccano l’accesso ai dati personali! • Conservare il codice IMEI che in caso di furto o smarrimento blocca a distanza il telefonino o il tablet.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 75 REGOLAMENTO PER L’UTILIZZO DELLA VIDEOSORVEGLIANZA Il presente Regolamento è fondato sui principi dettati ! • dal Provvedimento in materia di videosorveglianza dell’ 8 aprile 2010! • dal Codice in materia di protezione dei dati personali (d.lg. 30 giugno 2003, n. 196)! Art. 1 FINALITÀ ! 1. Le finalità che l’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Siani” intende perseguire con il sistema di videosorveglianza sono rispondenti alle funzioni istituzionali di controllo e di sorveglianza degli accessi all’Istituto e dei cortili interni. ! 2. Attraverso l’installazione del sistema di videosorveglianza, rispettoso della privacy, il D. S. intende garantire un adeguato controllo degli edifici scolastici frequentati dai giovani in età formativa, al fine di contrastare eventuali "atteggiamenti disdicevoli, violenti o pericolosi".! 3. L’impianto di videosorveglianza è finalizzato: ! • A tutelare la sicurezza del patrimonio scolastico in modo da ottimizzare i risultati dell'azione di contrasto di repressione di atti vandalici e di bullismo! • A rilevare e a ricostruire atti vandalici e di danneggiamento delle strutture scolastiche di proprietà dell' amministrazione provinciale! • A servire da deterrente a comportamenti contrari all'ordinamento giuridico o ad atti di teppismo! • Ad aumentare il senso di sicurezza percepito! • A responsabilizzare gli studenti! • Ad assicurare, pertanto, il regolare andamento del servizio scolastico.! Art. 2 PRINCIPI DI PERTINENZA E DI NON ECCEDENZA ! 1. L'installazione del sistema di videosorveglianza presso l’Istituto Scolastico “G. Siani” garantisce "il diritto dello studente alla riservatezza" (art. 2, comma 2, D.P.R. n. 249/1998), prevedendo opportune cautele al fine di assicurare l'armonico sviluppo delle personalità dei minori in relazione alla loro vita, al loro processo di maturazione ed al loro diritto all'educazione.! 2. Il presente Regolamento richiama! • i PRINCIPI GENERALI del Provvedimento in materia di videosorveglianza dell’ 8 aprile 2010 che all’art 2. Trattamento dei dati personali e videosorveglianza recita (si riporta il testo integrale): ! • La raccolta, la registrazione, la conservazione e, in generale, l'utilizzo di immagini configura un trattamento di dati personali (art. 4, comma 1, lett. b., del Codice). È considerato dato personale, infatti, qualunque informazione relativa a persona fisica identificata o identificabile, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione.! • I PRINCIPI FONDAMENTALI sanciti dal “Codice in materia di protezione dei dati personali” D. Lgs. n. 196, del 30 giugno 2003 che prevedono la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali a tutela della riservatezza delle persone rispetto al trattamento dei dati personali. ! 3. Secondo la normativa indicata, il trattamento effettuato mediante il sistema di video sorveglianza dall’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Siani” di Napoli è improntato ai principi di correttezza, pertinenza e non eccedenza, liceità, necessità, proporzionalità e finalità e nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle persone, con particolare riferimento alla tutela della riservatezza, alla identità personale e al diritto alla protezione dei dati personali delle persone. ! 4. E’ vietato divulgare o diffondere immagini, dati e notizie di cui si è venuti a conoscenza nell’utilizzo dell’impianto. ! Art. 3 CARATTERISTICHE TECNICO-ORGANIZZATIVE DEL SISTEMA CENTRALIZZATO ! 1. Il sistema si compone di n. 8 telecamere fisse posizionate nelle aree perimetrali interne dell'Istituto Scolastico G. Siani, non sorvegliate con continuità dal personale ATA della scuola.! 2. Le riprese sono effettuate solo in aree interne alla scuola.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 76 3. Le telecamere sono connesse a n. 3 video ubicati rispettivamente nell’ingresso del Plesso A, nella guardiola e nell’ufficio di Presidenza.! 4. Le videocamere consentono riprese delle immagini, anche con illuminazione notturna, il cui angolo visuale è circoscritto alle sole aree interne a partire dal cancello d’ingresso, escludendo dalle riprese le aree non strettamente pertinenti l'edificio. ! 5. Le telecamere di videosorveglianza con l’esclusiva attività di effettuare riprese senza registrazione entrano in funzione in orario scolastico durante le attività didattiche e di ufficio.! 6. Le telecamere di videosorveglianza con attività di riprese e registrazione entrano in funzione in orario in cui le strutture scolastiche non sono presidiate da personale in servizio e in orario notturno (indicativamente dalle ore 19,30 alle ore 7,30).! 7. La visualizzazione delle immagini e la riproduzione delle immagini è consentita nel solo caso di segnalazione di furti, di atti di vandalismo o di eventi dannosi per il patrimonio pubblico, e su richiesta dell'Autorità giudiziaria e dell'Autorità di Polizia al Responsabile e agli incaricati del trattamento designati. ! Art. 4 INFORMATIVA! 1. La presenza degli impianti di videosorveglianza viene segnalata, a cura dell’ Istituto Siani, mediante affissione di appositi cartelli per informare gli interessati che stanno per accedere in una zona video sorvegliata.! 2. Il Regolamento è reso pubblico mediante affissione all’Albo dell’Istituto e il sito Internet www.iissiani.gov.it. ! 3. È prevista l’affissione di un cartello, prima del raggio di azione delle telecamere, posizionato presso l’ingresso principale dell’Istituto. ! 4. Il supporto con l'informativa deve avere un formato ed un posizionamento tale da essere chiaramente visibile in ogni condizione di illuminazione ambientale, anche quando il sistema di videosorveglianza sia eventualmente attivo in orario notturno.! 5. Il supporto con l'informativa può inglobare un simbolo o una stilizzazione di esplicita e immediata comprensione, al fine di informare anche se le immagini sono solo visionate o anche registrate.! 6. Il titolare, anche per il tramite di un incaricato, ove richiesto, è tenuto a fornire oralmente un'informativa adeguata. ! 7. L’informativa deve riportare l’indicazione del responsabile a cui potranno rivolgersi per l’esercizio dei diritti di cui all’art. 13, della legge 31 dicembre 1996, n. 675.! 8. Il Regolamento potrà essere integrato o modificato con successivo provvedimento, in caso di variazione delle condizioni di applicazione.! Art. 5 TITOLARI, RESPONSABILE E INCARICATI DEL TRATTAMENTO! 1. Il titolare della gestione e trattamento delle immagini per l'Istituto Scolastico G. Siani, ai sensi del D. Lgs. n. 196/2003, è individuato nella persona del Dirigente Scolastico prof.ssa Mancini Rosaria. ! 2. Il responsabile del trattamento dei dati è individuato nella persona del D.S.G.A.! 3. Il titolare e/o il responsabile designano e nominano, con atto formale, gli incaricati del trattamento a cui affidare i compiti specifici e le prescrizioni per l’utilizzo dei sistemi. ! 4. Il responsabile vigila sull’utilizzo dei sistemi e sul trattamento delle immagini e dei dati in conformità agli scopi perseguiti dall’Istituto ed alle altre disposizioni normative che disciplinano la materia ed in particolare alle eventuali disposizioni impartite dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali.! 5. Al responsabile sono affidate le misure di sicurezza per la custodia del server di registrazione delle immagini e in particolare la tenuta delle chiavi del locale in cui esso è custodito.! 6. Gli incaricati sono autorizzati ad accedere ai locali dove sono situate le postazioni di controllo, e ad utilizzare gli impianti e, nei casi in cui sia indispensabile, a visionare le immagini.! 7. Gli incaricati sono autorizzati ad effettuare operazioni come registrare, copiare, cancellare, spostare l'angolo visuale, modificare lo zoom, ecc.! Art. 6 ACCERTAMENTI DI ILLECITI E INDAGINI DI AUTORITÀ GIUDIZIARIE O DI POLIZIA ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 77 1. Ove dovessero essere rilevate immagini di fatti che possano portare a ipotesi di reato o di eventi rilevanti ai fini della sicurezza pubblica o della tutela ambientale, l’incaricato della videosorveglianza ne darà immediata comunicazione al Dirigente Scolastico per le valutazioni del caso. ! 2. Alle informazioni raccolte ai sensi del presente articolo possono accedere solo gli organi di Polizia e l’Autorità Giudiziaria. ! Art. 7 MISURE DI SICUREZZA! 1. I dati raccolti mediante sistemi di videosorveglianza devono essere protetti con idonee e preventive misure di sicurezza, riducendo al minimo i rischi di distruzione, di perdita, anche accidentale, di accesso non autorizzato, di trattamento non consentito o non conforme alle finalità della raccolta, anche in relazione alla trasmissione delle immagini .! 2. Devono essere adottate specifiche misure tecniche ed organizzative che consentano al titolare di verificare l'attività espletata da parte di chi accede alle immagini o controlla i sistemi di ripresa.! 3. La riproduzione delle immagini avviene da parte degli incaricati, solo con il previo consenso del Responsabile del trattamento dei dati e/o del Titolale della gestione e trattamento delle immagini. ! 4. Le immagini rilevate sono archiviate automaticamente senza che esse possano essere visualizzate in tempo reale.! 5. Il software di visualizzazione delle immagini e di gestione delle telecamere è installato su hard disk del PC custodito nell'Ufficio di Presidenza dell'istituto.! 6. Nel caso di interventi di manutenzione, occorre adottare specifiche cautele; in particolare, i soggetti preposti alle predette operazioni possono accedere alle immagini solo se ciò si renda indispensabile al fine di effettuare eventuali verifiche tecniche ed in presenza del D.S. e/o del D.S.G.A.! Art. 8 DURATA DELL'EVENTUALE CONSERVAZIONE! 1. La conservazione delle immagini, in applicazione del principio di proporzionalità è temporanea ed è commisurata al tempo necessario, e predeterminato a raggiungere la finalità perseguita.! 2. La conservazione deve essere limitata a poche ore successive alla rilevazione, fatte salve speciali esigenze di ulteriore conservazione in relazione a festività o chiusura di uffici o esercizi, nonché nel caso in cui si deve aderire ad una specifica richiesta investigativa dell'autorità giudiziaria o di polizia giudiziaria.! 3. La conservazione delle immagini avviene per un periodo di 72 ore al termine del quale saranno cancellati in forma automatica mediante sovrascrittura. ! Art. 9 RAPPORTI DI LAVORO! 1. E’ vietato utilizzare le immagini che anche accidentalmente dovessero essere viste, per finalità di controllo, anche indiretto, sull’attività professionale dei dipendenti, secondo il disposto dell’art. 4, della Legge 20 maggio 1970, n. 300 (Statuto dei Lavoratori). ! Art. 10 DISPOSIZIONI ATTUATIVE E DI RINVIO ! 1. Il presente regolamento si colloca nella cornice normativa relativa allo svolgimento delle funzioni istituzionali dell’Istituto. ! 2. Per tutto quanto non risulti dettagliatamente disciplinato nel presente documento, si rinvia a quanto disposto dal Codice in materia di protezione dei dati personali e al Provvedimento in materia di videosorveglianza dell’ 8 aprile 2010. ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 78 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEGLI INCARICHI DI INSEGNAMENTO AGLI ESPERTI ESTERNI Art. 1 - DISPOSIZIONI LEGISLATIVE! Il presente Regolamento per la disciplina degli incarichi di insegnamento agli esperti esterni è stato redatto nel rispetto degli artt. 32, 33 e 40 del Decreto Interministeriale n.° 44 del 1 /2/2001 Regolamento concernente le "Istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche"! Art. 32 (Funzioni e poteri del dirigente nella attività negoziale)! 1. Nel caso in cui non siano reperibili tra il personale dell'istituto specifiche competenze professionali indispensabili al concreto svolgimento di particolari attività negoziali, il dirigente, nei limiti di spesa del relativo progetto e sulla base dei criteri di cui all'articolo 33, comma 2, lettera g), può avvalersi dell'opera di esperti esterni.! Art. 33 (Interventi del Consiglio di istituto nell'attività negoziale)! 1. Il Consiglio di istituto delibera in ordine:! 1385.! g) contratti di prestazione d'opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti! Art. 40 (Contratti di prestazione d'opera per l'arricchimento dell'offerta formativa)! 1. La istituzione scolastica può stipulare contratti di prestazione d'opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti, al fine di garantire l'arricchimento dell'offerta formativa, nonché la realizzazione di specifici programmi di ricerca e di sperimentazione.! 2. Il Consiglio di istituto, sentito il collegio dei docenti, disciplina nel regolamento di istituto le procedure e i criteri di scelta del contraente, al fine di garantire la qualità della prestazione, nonché il limite massimo dei compensi attribuibili in relazione al tipo di attività e all'impegno professionale richiesto.! Art. 2 - FINALITÀ E AMBITO DI APPLICAZIONE ! Il presente regolamento disciplina le modalità ed i criteri per il conferimento di contratti di prestazione d’opera per attività di insegnamento a DOCENTE ESPERTO ESTERNO che richieda specifiche e peculiari competenze professionali, nell’ambito della programmazione didattica annuale, per particolari e motivate esigenze didattiche deliberate nel POF o per le attività previste dai Piani Integrati approvati e finanziati dai Programmi Operativi Nazionali e Regionali. ! Art. 3 – REQUISITI PROFESSIONALI E COMPETENZE ! 1. Per ciascuna attività o progetto per lo svolgimento delle quali si renda necessario il ricorso alla collaborazione retribuita di DOCENTE ESPERTO ESTERNO, il Consiglio d’Istituto, sentito il Collegio dei Docenti, disciplina le procedure e i criteri di scelta del contraente, al fine di garantire la qualità della prestazione.! 2. Il Consiglio d’Istituto stabilisce: ! a. i requisiti minimi, in termini di titoli culturali e professionali, ! b. l'eventuale esperienza maturata nel campo che i docenti stessi devono possedere per accedere all'insegnamento! 3. I candidati devono essere in possesso di TITOLO DI STUDIO con comprovata specializzazione anche universitaria. ! Si prescinde da questo requisito in caso di stipulazione di contratti d’opera per attività che devono essere svolti da professionisti iscritti in ordini o albi o con soggetti che operano nel campo dell’arte, dello spettacolo o dei mestieri artigianali, ferma restando la necessità di accertare la maturata esperienza nel settore. ! 4. Si valuteranno, quindi: ! c. Titolo di studio ! d. Curriculum del candidato con: ! Esperienze di lavoro nel campo di riferimento del progetto ! Esperienze metodologiche – didattiche ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 79 Attività di libera professione nel settore ! Corsi di aggiornamento ! e. Pubblicazioni e altri titoli ! f. Competenze specifiche richieste per ogni singolo progetto ! 5. Per la VALUTAZIONE COMPARATIVA DEI CANDIDATI si farà riferimento ai seguenti criteri: ! a. Livello di qualificazione professionale e scientifica dei candidati ! b. Congruenza dell’attività professionale o scientifica svolta dal candidato con gli specifici obiettivi formativi dell’insegnamento o dell’attività formativa per i quali è bandita la selezione ! c. Eventuali precedenti esperienze didattiche ! d. Esperienze pregresse di collaborazione con l’Istituto già valutate secondo i criteri previsti dal Sistema Qualità interno. ! 6. Il requisito della particolare e comprovata specializzazione universitaria non deve essere inserita nel contratto che la scuola stipula con una SOCIETÀ O CON UNA ASSOCIAZIONE ESTERNA. ! 7. L’associazione o la società dovranno possedere i requisiti che la Scuola ritiene siano necessari per espletare il servizio richiesto o collaborare ad un determinato progetto. Tuttavia, la Scuola dovrà pretendere che vengano comunicati i nominativi dei soggetti che la società o l’associazione designeranno per fornire la prestazione. ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 80 Art. 4 – CRITERI PER IL RECLUTAMENTO DEGLI ESPERTI ESTERNI PER I PROGETTI PON – POR – POF ! ORDINE DI PREFERENZA TITOLI 1 Laurea magistrale (3+2) o vecchio ordinamento coerente con il percorso di riferimento (nota 1 ) 2 Dottorato di ricerca 3 Master specifico 4 Corsi specifici di perfezionamento post-laurea 5 Esperienza pregressa di docenza, documentabile e specifica, nei progetti 6 Partecipazione a corsi di formazione, documentabili e specifici nei progetti 7 Patente ECDL 8 Competenze informatiche di base 9 Esperienze pregresse di collaborazione con l’Istituto valutate positivamente ORDINE DI PREFERENZA TITOLI 1 Laurea triennale (nota 1 ) 2 Master specifico 3 Esperienza pregressa di docenza, documentabile e specifica, nei progetti 4 Partecipazione a corsi di formazione, documentabile e specifica, nei progetti 5 Patente ECDL 6 Competenze informatiche di base 7 Esperienze pregresse di collaborazione con l’Istituto valutate positivamente ORDINE DI PREFERENZA TITOLI 1 Diploma specifico (nota 1) 2 Esperienza pregressa di docenza, documentabile e specifica, nei progetti 3 Partecipazione a corsi di formazione, documentabile e specifica, nei progetti 4 Patente ECDL 5 Competenze informatiche di base 6 Esperienze pregresse di collaborazione con l’Istituto valutate positivamente NOTE! 1) Per i percorsi di lingua straniera l’esperto e’ normato dalle Linee Guida (madrelingua)! 2) A parità di punteggio, la precedenza sarà data al candidato più giovane di età, in applicazione del principio di cui all’art.3 comma 7 Legge 15/05/97 n.127 come integrato dall’art.2, comma 9 Legge 16/06/1998 n.191.! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 81 Art. 5 – PUBBLICAZIONE DEGLI AVVISI DI SELEZIONE ! 1. All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente, sulla base del Piano dell’Offerta Formativa (POF) e alla previsione dei progetti che saranno deliberati nel programma annuale, individua le attività e gli insegnamenti per i quali possono essere conferiti contratti ad esperti esterni e ne dà informazione con uno o più avvisi! 2. In ottemperanza alle disposizioni comunitarie, la diffusione e la pubblicizzazione del bando avviene attraverso le seguenti modalità:! a. in originale, all’albo ufficiale della scuola alla Sede Centrale di via Pietravalle, in copia alla sede succursale di Corso Chiaiano ! b. sul sito web d’Istituto www.iissiani.gov.it . ! c. invio in posta elettronica a tutte le scuole di ogni ordine e grado della provincia di Napoli! d. invio in posta elettronica all’Università degli Studi di Napoli! 3. Gli avvisi dovranno indicare:! a. le modalità e i termini per la presentazione delle domande ! b. i titoli che saranno valutati ! c. la documentazione da produrre ! d. l’ elenco dei contratti che s’intendono stipulare ! 4. Per ciascun contratto deve essere specificato: ! e. l’ oggetto della prestazione ! f. la durata del contratto (termini di inizio e di conclusione della prestazione) ! g. il corrispettivo proposto per la prestazione. ! 5. I candidati devono essere in possesso dei requisiti per l’accesso al pubblico impiego. ! a. Cittadinanza italiana (salve le equiparazioni previste per legge) o di uno dei paesi della C. E. ! b. Non aver riportato condanne penali e non aver procedimenti penali in corso! c. Non essere stato destituito da Pubbliche Amministrazioni! d. Essere in regola con gli obblighi di legge in materia fiscale! Art. 6 – DETERMINAZIONE DEL COMPENSO ! 1. I criteri riguardanti la determinazione dei corrispettivi per i contratti di cui al presente regolamento saranno annualmente determinati dal Consiglio d'istituto. Come criterio generale, la remunerazione sarà contenuta entro il limite massimo di € 80,00 lordo per ogni ora di lezione prevista nel contratto stipulato per PON, FESR e progetti POF e in € …….. per corsi di recupero. ! 2. Nell'ambito di detti criteri, il Dirigente scolastico, determina annualmente il corrispettivo di riferimento per i singoli contratti conferiti. In casi particolari di motivata necessità, in relazione al tipo di attività e all'impegno professionale richiesto, il Dirigente Scolastico, ha facoltà di stabilire il compenso massimo da corrispondere al docente esperto, nell’ambito delle disponibilità di bilancio. ! 3. Gli emolumenti previsti in specifici progetti finanziati con fondi comunitari sono regolamentati dagli stessi enti erogatori. ! 4. Il compenso è omnicomprensivo di tutte le ritenute a carico del dipendente, degli oneri riflessi a carico dello Stato, previsti per legge, di eventuali spese di missione, rimborso viaggi, pasti, partecipazione agli incontri necessari alla definizione, verifica e valutazione delle attività del progetto. Il compenso viene erogato dietro presentazione della relazione esplicativa a firma del collaboratore della prestazione effettuata e a seguito di accertamento, da parte del Dirigente Scolastico, responsabile dell’esattezza della prestazione, secondo i termini contrattuali. ! 5. E’ fatto divieto di anticipazione di somme. ! 6. Ai collaboratori non compete alcun trattamento di fine rapporto, comunque denominato. ! 7. I compensi saranno corrisposti sulla base dell’effettiva erogazione dei Fondi Comunitari e della disponibilità degli accreditamenti disposti dagli Enti deputati. Pertanto, nessuna responsabilità, in merito ad eventuali ritardi nei pagamenti, indipendenti dalla volontà dell’Istituzione scolastica, potrà essere attribuita alla medesima.! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 82 Art. 7 – MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE! 1. Le istanze devono essere indirizzate al Dirigente Scolastico dell’Istituto e spedite a mezzo raccomandata o “brevi manu” al seguente indirizzo IIS “G. SIANI” VIA PIETRAVALLE 80131 NAPOLI. ! 2. Per la consegna “brevi manu” è garantito il rilascio della ricevuta! 3. Non sono accettate istanze trasmesse via fax e via e-mail tranne quelle inviate via PEC! Art. 8 – INDIVIDUAZIONE DEI CONTRAENTI ! 1. Il Gruppo Operativo di Piano, preseduto dal Dirigente Scolastico e/o da un suo sostituto provvederà alla comparazione dei curriculum pervenuti in tempo utile e valuterà la documentazione prodotta e il possesso dei requisiti richiesti.! 2. Gli aspiranti riconosciuti idonei saranno graduati sulla base dell’assegnazione di un punteggio determinato da una griglia di valutazione comparativa appositamente predisposta e consultabile sul sito www.iissiani.gov.it . Vedere AllegatI: ! a. TABELLA A ! b. TABELLA B PER ESPERTO IN MADRELINGUA! 3. Tutti i titoli non attinenti all’incarico non vengono valutati! 4. L’incarico sarà attribuito anche in presenza di un solo curriculum corrispondente alle esigenze progettuali, purché lo stesso sia rispondente alle esigenze progettuali e ai requisiti di partecipazione indicati dal programma.! 5. La valutazione sarà effettuata sulla base dei requisiti professionali e dei criteri già esplicitati all’art.3. ! 6. A parità di punteggio sarà data la preferenza al candidato più giovane di età, in applicazione del Principio di cui all’art.3 comma Legge 15/05/1997 n. 127 come integrato dall’art. 2, comma 9 Legge 16/06/1998 n. 191. ! Tabella A ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 83 Tabella B per candidato Esperto Madrelingua ! Art. 9 – PUBBLICAZIONE DELLA GRADUATORIA! 1. La graduatoria degli idonei sarà resa pubblica mediante affissione all’albo ufficiale dell’Istituto presso la Sede Centrale di via Pietravalle, in copia presso la sede succursale di Corso Chiaiano e sul sito web d’Istituto www.iissiani.gov.it .! 2. L’affissione ha valore di notifica agli interessati che, nel caso ne ravvisino gli estremi, potranno produrre reclamo nel termine di legge entro cinque giorni dalla data di pubblicazione.! Art. 10 – STIPULA DEL CONTRATTO ! 1. Gli incarichi saranno conferiti previa stipula di contratti di prestazioni d’opera professionale direttamente con l’esperto prescelto.! 2. Nei confronti dei candidati selezionati, il Dirigente provvede, con determinazione motivata in relazione ai criteri definiti con il presente regolamento e nei limiti di spesa del progetto, alla stipula del contratto. ! 3. Il contratto deve essere redatto per iscritto e sottoscritto per esteso da entrambi i contraenti in ogni parte di cui è composto il documento. ! 4. Il contratto deve avere il seguente contenuto minimo: ! a. parti contraenti ! b. oggetto della collaborazione (descrizione dettagliata della finalità e del contenuto delle prestazioni richieste) ! c. durata del contratto determinata in ore effettive di prestazioni lavorative e in funzione alle esigenze operative dell’Istituzione Scolastica! d. entità, modalità e tempi di corresponsione del compenso ! e. luogo e modalità di espletamento dell’attività ! f. responsabile cui è affidato il controllo dell’esecuzione del contratto e la relativa rendicontazione ! g. impegno da parte del collaboratore di presentare una relazione esplicativa della prestazione effettuata a corredo della nota di debito ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 84 h. acquisizione in proprietà ed utilizzazione piena ed esclusiva da parte dell’Istituto dei risultati dell’incarico ! i. spese contrattuali e oneri fiscali a carico del prestatore ! j. la previsione della clausola risolutiva e delle eventuali penali per il ritardo ! k. la possibilità di recedere anticipatamente dal rapporto, senza preavviso, qualora il collaboratore non presti la propria attività conformemente agli indirizzi impartiti e/o non svolga la prestazione nelle modalità pattuite, liquidando il collaboratore stesso in relazione allo stato di avanzamento della prestazione ! l. la previsione che il foro competente in caso di controversie è quello di Napoli, escludendosi il ricorso alla competenza arbitrale ! m. la previsione che le sospensioni della prestazione da parte del collaboratore comportano la sospensione del pagamento del corrispettivo contrattuale indipendentemente dalla motivazione! n. informativa ai sensi del Codice in materia dei dati personali D. Lgs. n. 196 del 30/06/2003! o. sottoscrizione del Dirigente Responsabile e dell’incaricato! 5. Per i titolari dei contratti deve essere previsto l’obbligo di svolgere l’attività di verifica del profitto, se prevista, e l’obbligo ad assolvere a tutti i doveri didattici in conformità alle vigenti disposizioni. ! 6. La natura giuridica del rapporto che s’instaura con l’incarico di collaborazione esterna è quella di rapporto privatistico qualificato come prestazione d’opera intellettuale. La disciplina che lo regola è, pertanto, quella stabilita dagli artt.2222 e seguenti del Codice Civile. ! 7. I contratti di cui al presente regolamento costituiscono prestazioni di collaborazione coordinata e continuativa ovvero, nei casi che lo prevedono, prestazione d’opera occasionale e sono assoggettati al corrispondente regime fiscale e previdenziale, in dipendenza anche della posizione del contraente e non danno luogo a diritti in ordine all’accesso nei ruoli della scuola. ! 8. I contratti di cui al presente regolamento non possono avere durata superiore all’anno scolastico e non sono rinnovabili. ! 9. Non sono rinnovabili i contratti oggetto di risoluzione o di recesso. ! 10.E’ istituito presso l’ufficio di segreteria Amministrativa della scuola un registro degli incarichi esterni in cui dovranno essere indicati i nominativi dei professionisti incaricati, l’importo dei compensi corrisposti e l’oggetto dell’incarico. ! Art. 11 – CALENDARIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ ! 1. Le attività si svolgeranno secondo una calendarizzazione predisposta dal GOP che sarà comunicata a tutte le parti coinvolte dal progetto! Art. 12 – RINUNCIA E SURROGA! 1. In caso di rinuncia alla nomina di Esperto Esterno , si procederà alla surroga scorrendo la graduatoria di merito. ! 2. Il Dirigente Scolastico potrà revocare l’incarico, in qualsiasi momento, nel caso di mancata presentazione della documentazione dichiarata, nel caso di assenza ripetuta, di incompetenza, di non assolvimento degli obblighi connessi all’incarico.! Art. 13 – IMPEDIMENTI ALLA STIPULA DEL CONTRATTO ! 1. I contratti con gli esperti esterni possono essere stipulati, ai sensi dell’art. 32, comma 4, del Decreto Interministeriale n. 44 del 1/2/2001, soltanto per le prestazioni e le attività: ! a. di cui sia previsto, a livello ministeriale di linee guida, il ricorso a specifiche professionalità esterna ! b. che non possono essere assegnate al personale dipendente per inesistenza di specifiche competenze professionali ! c. che non possono essere espletate dal personale dipendente per indisponibilità o coincidenza di altri impegni di lavoro. ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 85 Art. 14 – AUTORIZZAZIONE DIPENDENTI PUBBLICI E COMUNICAZIONE ALLA FUNZIONE PUBBLICA! 1. Ai fini della stipula dei contratti disciplinati dal presente regolamento con i dipendenti di altra amministrazione pubblica è richiesta obbligatoriamente la preventiva autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza di cui all’art. 53 del D.L.vo n.° 165 del 30/3/2001. ! 2. L’elenco dei contratti stipulati con i soggetti di cui al comma precedente è comunicato annualmente al Dipartimento della funzione pubblica entro i termini previsti dall’art. 53, commi da 12 a 16 del citato D.L.vo n.° 165/2001! Art. 15 – VALUTAZIONE DELLA PRESTAZIONE! 1. E’ prevista una valutazione finale del progetto e dell’intervento dell’ Esperto esterno attraverso appositi questionari di gradimento. ! 2. L’ esito negativo può essere motivo di esclusione da eventuali future collaborazioni. ! Art. 16 – TUTELA DELLA PRIVACY! 1. I dati dei quali l’Istituto entrerà in possesso a seguito dell’avviso pubblico saranno trattati nel rispetto del D. L.vo 196 del 30 giugno 2003! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 86 REGOLAMENTO BOUVETTE Art. 1 - DISPOSIZIONI LEGISLATIVE! 1. Il presente Regolamento per l’utilizzo della Bouvette è stato redatto anche nel rispetto dell’art. 4 - Tutela della salute nelle scuole del Decreto-Legge 12 settembre 2013, n. 104, coordinato con la recante: «Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca.». ! Art. 2 - TIPOLOGIA SERVIZIO DI RISTORO ! 1. L’Istituto G. Siani dispone di n. 2 bouvette ubicate presso la sede centrale di via Pietravalle rispettivamente! a. al Piano Primo del Plesso A ! b. al Piano Terra del Plesso B ! 2. Le bouvette possono distribuire bevande calde (caffè, caffèlatte, cappuccino, etc) e bevande fredde (acqua, succhi di frutta, etc), panini, pizze, focacce (freschi di giornata) e snack confezionati della grande produzione. ! Art. 3 – ORARIO DI APERTURA! 1. Il bar dell’Istituto di entrambi i plessi rimane chiuso dalle ore 8,00 alle ore 9,00 e durante gli intervalli.! 2. Il bar resterà chiuso 10 min. prima e 10 min. dopo il cambio di ogni ora.! 3. Gli studenti possono usufruire dei servizi di ristoro del bar ubicato al Plesso B della sede Centrale al termine delle lezioni e per tutto il periodo che precede l’attività didattica pomeridiana.! Art. 4 – NORME GENERALI! 1. L’accesso alle bouvette della scuola non è consentito agli esterni.! 2. I familiari degli studenti, gli esperti, i fornitori, i manutentori e i rappresentanti delle case editrici possono accedere solo alla bouvette del plesso B ! 3. Il bar è un servizio interno all’istituto e pertanto la sua attività, subordinata a quella didattica, non deve interferire con essa.! Art. 5 – NORME DI SICUREZZA ! 1. I fornitori, i gestori e i dipendenti devono rispettare le Norme di Sicurezza e il Duvri dell’Istituto per tutte le attività correlate al bar. ! In particolare è vietato! ▪ in qualunque momento della giornata, parcheggiare davanti agli ingressi e davanti alle scale antincendio! ▪ circolare a velocità superiore a 10 Km/h! ▪ interferire con gli spostamenti degli alunni all’entrata e all’uscita e durante i cambi dell’ora! 2. Ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs 81/08 per eliminare e/o ridurre i Rischi d’Interferenza (rischio di investimento dovuto al movimento contemporaneo di un flusso rilevante di pedoni, automobilisti e/o centauri) la Dirigenza adotta lo SFALSAMENTO TEMPORALE quale misura di sicurezza che prevede:! ALL’INIZIO DELLE LEZIONI! • Ingresso moto e auto: dalle ore 7.30 alle ore 7.50 ! USCITA MOTO E AUTO DALL’ISTITUTO (alunni, personale e/o utenza diversa)! • 4a ora dalle ore 12.10! • 5a ora dalle ore 13.10! • 6a ora dalle ore 14.30! Il cancello carrabile verrà aperto dall’addetto al cancello solo dopo l’avvenuta verifica della percorribilità in sicurezza dello spazio di confluenza antistante i cancelli dell’istituto.! Art. 6 – NORME DI COMPORTAMENTO! 1. Gli alunni possono trattenersi nelle bouvette solo per il tempo strettamente necessario per la consumazione.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 87 2. Gli alunni devono mantenere sempre un atteggiamento decoroso e un linguaggio educato e rispettoso del personale! Art. 7 – PERSONALE DOCENTE E ATA! 1. L’utilizzo del servizio ristoro è consentito al personale in servizio durante le pause dell’attività connessa all’orario di lavoro.! 2. Per il personale ATA è consentita la “pausa caffè” durante l’orario giornaliero di servizio, da contenersi in un tempo massimo di 15 minuti e con modalità che non pregiudichino le prestazioni dovute in ordine al funzionamento delle linee telefoniche, alla vigilanza sugli ingressi, all’assistenza all’attività didattica e all’apertura degli sportelli al pubblico.! Art. 8 – NORME DI IGIENE! 1. I rifiuti differenziati vanno deposti negli appositi contenitori. ! 2. Il gestore e il personale coadiuvante sono tenuti a mantenere rigorosamente puliti ed igienici tutti gli spazi delle sale bar, gli scaffali, gli elettrodomestici e le suppellettili.! Art. 9 – OBBLIGHI DEL GESTORE E DEL PERSONALE COADIUVANTE! 1. Il gestore e il personale coadiuvante, muniti del libretto sanitario, dovranno tenere un comportamento adeguato all’ambiente educativo in cui operano.! 2. Il gestore e il personale coadiuvante potranno accedere al locale bar esclusivamente durante l’orario di funzionamento della scuola, salvo diversa determinazione del Dirigente Scolastico previa richiesta scritta e motivata.! Art. 10 – TUTELA DELLA SALUTE! 1. Nei locali del bar è tassativamente vietato servire alcolici di alcun tipo, anche di provenienza esterna.! 2. È fatto divieto assoluto di fumare nei locali del bar. Il divieto vige per gli alunni, i docenti, il personale della scuola e per i gestori delle bouvette. ! 3. Il divieto è esteso alla sigaretta elettronica con le stesse modalità di cui al punto precedente! 4. Il Dirigente Scolastico, coadiuvato dal RSPP, e nel rispetto dell’art. 4, deve mettere in atto strategie per disincentivare, nelle scuole di ogni ordine e grado, la somministrazione di alimenti e bevande sconsigliati, ossia contenenti un elevato apporto totale di lipidi per porzione, grassi trans, oli vegetali, zuccheri semplici aggiunti, alto contenuto di sodio, nitriti o nitrati utilizzati come additivi, aggiunta di zuccheri semplici e dolcificanti, elevato contenuto di teina, caffeina, taurina e similari, ! 5. Il Dirigente Scolastico, nel rispetto dell’art. 4, deve mettere in atto strategie per incentivare la somministrazione di alimenti per tutti coloro che sono affetti da celiachia.! 6. Il Dirigente Scolastico, nel rispetto dell’art. 4, deve mettere in atto strategie per garantire la fornitura di un'adeguata quota di prodotti agricoli e agroalimentari provenienti da sistemi di filiera corta e biologica, nonché garantire servizi e forniture rispondenti al modello nutrizionale denominato «dieta mediterranea», consistente in un'alimentazione in cui prevalgano i prodotti ricchi di fibre, in particolare cereali integrali e semintegrali, frutta fresca e secca, verdure crude, olio extravergine d'oliva, latte e yogurt, con una limitazione nel consumo di carni rosse e zuccheri semplici.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 88 REGOLAMENTO SPONSORIZZAZIONI ART. 1 - QUADRO LEGISLATIVO! L’art. 43 della legge n. 449/1997 ha esplicitamente previsto che le pubbliche amministrazioni, “al fine di favorire l’innovazione dell’organizzazione amministrativa e di realizzare maggiori economie, nonché una migliore qualità dei servizi prestati” possano stipulare contratti di sponsorizzazione con soggetti privati o associazioni.! Il DM 44 1/2/2001 relativo al Regolamento concernente le istruzioni generali sulla amministrazione scolastica, sancisce:! • Art. 33, comma 2: al Consiglio di Circolo/Istituto spettano le deliberazioni relative alla determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento, da parte del Dirigente, delle attività negoziali relative ai contratti di sponsorizzazione.! • Art. 41 (contratti di sponsorizzazione):! 1. E’ accordata la preferenza a soggetti che, per finalità statutarie, per le attività svolte ovvero per altre circostanze abbiano in concreto dimostrato particolare attenzione e sensibilità nei confronti dei problemi dell’infanzia e dell’adolescenza.! 2. E’ fatto divieto di concludere accordi di sponsorizzazione con soggetti le cui finalità ed attività siano in contrasto, anche di fatto, con la funzione educativa e culturale della scuola! Art. 2 - L’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Siani” prevede la sponsorizzazione con soggetti pubblici o privati tra le modalità di sostegno alla propria attività organizzativo - didattica. ! Art. 3 - L’Istituto può richiedere eventuali contributi o sponsorizzazioni a privati e/o terzi per sostenere la progettazione del Piano dell’Offerta Formativa. ! Art. 4 - OGGETTO DEL CONTRATTO DI SPONSORIZZAZIONE ! L'oggetto del contratto di sponsorizzazione potrà riguardare:! • attività di carattere culturale e artistico ! • interventi a favore del servizio bibliotecario (fornitura di attrezzature, libri, volumi, ecc.)! • interventi a favore di attività di animazione, laboratori, fornitura di materiale, attrezzature didattiche, tecnico scientifiche ecc.! Art. 5 - CRITERI DI SELEZIONE DEL SOSTENITORE! L’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Siani” ! • non concluderà accordi di sponsorizzazione con soggetti le cui finalità ed attività siano in contrasto, anche di fatto, con la funzione educativa e culturale dell’Istituto. ! • accorda la preferenza a soggetti che, per finalità statutarie, per le attività svolte, ovvero per altre circostanze abbiano in concreto dimostrato particolare attenzione e sensibilità nei confronti dei problemi della formazione, della scuola e della cultura. ! L’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Siani” esclude le seguenti tipologie merceologiche:! • beni voluttuari in genere (abbigliamento, bibite analcoliche ed alcoliche in genere, giocattoli, profumi, preziosi, casalinghi, ecc. ) ! • produzioni dove è più o meno evidente il rischio per l'essere umano o per la natura (industrie chimiche o farmaceutiche, industrie belliche, ecc.)! Inoltre si dovranno escludere aziende sulle quali grava la certezza o anche il solo sospetto di comportamenti censurabili (sfruttamento del lavoro minorile, rapina delle risorse nei paesi del terzo mondo, inquinamento del territorio e/o reati contro l’ambiente, speculazione finanziaria, condanne passate in giudicato, atti processuali in corso, ecc.).! L’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Siani” esclude le sponsorizzazioni riguardanti: ! • propaganda di natura politica, sindacale, ideologica o religiosa ! • pubblicità diretta o collegata alla produzione o distribuzione di tabacco, prodotti alcolici! • materiale pornografico o a sfondo sessuale! • messaggi offensivi, incluse le espressioni di fanatismo, razzismo, odio o minaccia! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 89 • qualsiasi altro caso ritenuto in contrasto con la Legge o con i Regolamenti scolastici oppure inaccettabile per motivi di opportunità generale.! ART. 6 - CONDIZIONI ! L’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Siani” stabilisce che ogni contratto di sponsorizzazione non deve prevedere vincoli o oneri derivanti dall’acquisto di beni e/o servizi da parte degli alunni/e della scuola.! ART. 7 - INDIVIDUAZIONE DELLO SPONSOR! L'individuazione dello sponsor può avvenire mediante una delle seguenti procedure:! • recependo proposte spontanee da parte di soggetti individuati ! • contattando direttamente soggetti qualificati e ipoteticamente interessati a finanziare un’attività didattica! • pubblicità, da parte della Scuola, delle iniziative sottoposte a contratti di sponsorizzazione ed accettazione delle proposte di maggiore interesse. ! ART. 8 - BORSE DI STUDIO ! L’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Siani” accetta sponsorizzazioni finalizzate alla concessione di BORSE DI STUDIO. ! • Il Collegio dei Docenti definisce i profili didattici ! • Il Consiglio d’Istituto definisce i criteri preventivi! • L’accettazione di sponsorizzazioni finalizzate alla concessione di Borse Di Studio è vincolata all’assenso del Collegio dei Docenti e del Consiglio d’Istituto.! ART. 9 - COMPETENZE ! • La richiesta di sponsorizzazioni deve essere motivata dal Collegio dei Docenti e approvata dal Consiglio di Istituto. ! • Il Dirigente Scolastico verifica le finalità e le condizioni di accettabilità, valuta le garanzie offerte dal soggetto ! • L’accordo di sponsorizzazione viene formalizzato dal Dirigente Scolastico e il rappresentante dell’ente o il privato. ! • il Dirigente Scolastico, in quanto legale rappresentante dell’Istituto, è legittimato alla sottoscrizione del contratto di sponsorizzazione. ! ART. 10 - CONDIZIONI ECONOMICHE ! • Le sponsorizzazioni sono accettate purché non comportino alcun onere economico per l’Istituto.! • Il Dirigente Scolastico è autorizzato ad accettare sponsorizzazioni in beni e/o danaro che non superino il valore economico di euro 10.000,00 (diecimila). ! • L’accettazione di sponsorizzazioni per un valore economico superiore a quello di cui al precedente punto è oggetto di apposita delibera del Consiglio d’Istituto.! ART. 11 - TUTELA DELLA PRIVACY! L’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Siani” accetta sponsorizzazioni da privati e/o terzi, purché il bene donato risponda alle norme vigenti in termini di tutela della Privacy degli studenti. ! La conclusione di un contratto di sponsorizzazione non comporta la comunicazione allo sponsor dei nominativi e degli indirizzi dei destinatari delle informazioni o comunicazioni istituzionali. ! ART. 12 - CONTRATTO DI SPONSORIZZAZIONE! Il contratto di sponsorizzazione è un accordo tra la Scuola e uno sponsor mediante il quale lo sponsor offre alla Scuola beni o servizi in cambio di pubblicità.! La gestione della sponsorizzazione viene regolata mediante sottoscrizione di un apposito contratto nel quale sono, in particolare, stabiliti:! • il diritto dello sponsor all’utilizzazione dello spazio pubblicitario! • la durata del contratto di sponsorizzazione! • gli obblighi assunti a carico dello sponsor! • le clausole di tutela rispetto alle eventuali inadempienze.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 90 ART. 13 - RINUNCIA! È prevista la facoltà della Scuola di recedere dal contratto stesso prima della scadenza, subordinata alla tempestiva e formale comunicazione allo sponsor.! • Il dirigente scolastico può motivatamente rinunciare all'accettazione di sponsorizzazioni, previa delibera del Consiglio d’Istituto. ! • L’Istituto Scolastico, a suo insindacabile giudizio, dovrà riservarsi di rifiutare qualsiasi sponsorizzazione qualora:! • ritenga che possa derivare un conflitto di interesse tra l'attività scolastica/pubblica e quella privata;! • o ravvisi nel messaggio pubblicitario un possibile pregiudizio o danno alla sua immagine o alle proprie iniziative;! • o la reputi inaccettabile per motivi di opportunità generale.! • Il mancato o solo parziale pagamento del corrispettivo previsto o la mancata o parziale esecuzione delle prestazioni o dei servizi offerti sarà causa di risoluzione del contratto, fermo restando l’eventuale risarcimento del danno.! ART. 14 - DURATA! Ogni contratto di sponsorizzazione ha durata annuale, eventualmente rinnovabile.! ART. 15 - ADEMPIMENTI FORMALI! Il Dirigente Scolastico redige apposita relazione al Consiglio d’Istituto sulle sponsorizzazioni accettate e/o non accettate dalla scuola nel corso dell’anno scolastico. ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! !! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 91 ! ! ! ! ! ! PROCEDURE E REGOLAMENTO PER L’APPLICAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA IIS “G. SIANI” ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO ANNO SCOLASTICO 2015/16 92 PREMESSA Il presente documento è stato redatto dal Responsabile al S.P.P. nell’ambito del programma di Prevenzione e Protezione dai rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.! L’obiettivo che si intende perseguire è rivolto innanzitutto al miglioramento nel tempo dei livelli di salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso l’individuazione di adeguate misure di prevenzione e protezione, ma anche alla divulgazione della cultura della salute e della sicurezza, tenuto conto che l’attività della scrivente si svolge in una scuola superiore, la cui funzione è strettamente correlata alla promozione della crescita umana, civile e culturale delle giovani generazioni.! L’ articolo 32 della Costituzione Italiana testualmente recita:! "la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo! e interesse della collettività”! E’ importante riflettere sul fondamento secondo il quale la prevenzione dei danni alla salute derivanti dall'esposizione passiva al fumo, che estende l'ambito del divieto di fumare anche ai luoghi di lavoro e agli esercizi pubblici, deve necessariamente trovare applicazione attraverso la condivisione e il rispetto delle regole.! Per assicurare un'applicazione uniforme ed efficace del divieto di fumo nei locali della scuola sono state definite le modalità di adempimento degli obblighi posti a carico del responsabile della scuola:! 1. affissione dei cartelli di divieto con le indicazioni fissate dalle direttive;! 2. nomina dei responsabili incaricati della vigilanza, dell’accertamento e della contestazione delle infrazioni; ! 3. divulgazione dell’entità delle sanzioni previste per i trasgressori;! 4. modalità di verbalizzazione delle infrazioni; ! 5. modalità di riscossioni delle sanzioni;! 6. utilizzo delle somme di denaro per l’acquisto di materiale didattico per gli alunni dell’istituto.! ! IL DIRIGENTE SCOLASTICO! • • • • • • • • ! VISTI! l'art. 4 della legge 128/2013 «Misure urgenti in materia di istruzione, universita' e ricerca.»! la Legge 11.11.1975 n. 584: Divieto di fumare in determinati locali e su mezzi di trasporto pubblico ! il D. Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro! il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14.12.1995: Divieto di fumo in determinati locali della pubblica amministrazione o dei gestori di servizi pubblici ! la Circolare Ministero della Sanità 28.3.2001 n. 4: Interpretazione ed applicazione delle leggi vigenti in materia di fumo ! il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23.12.2003: Attuazione dell’art. 51, comma 2 della legge 16.1.2003, n.3, come modificato dall’art. 7 della legge 21.10.2003, n.306, in materia di tutela dei non fumatori ! la legge 24 Novembre 1981 n. 689: Modifiche al sistema penale! l’Accordo tra il Ministro della Salute, di concerto con i Ministri dell’interno e della giustizia, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano del 16.12.2004: Accordo in materia di tutela della salute dei non fumatori, in attuazione dell’art. 51, comma 7, della legge 16.1.2003, n.3.! DECRETA! il seguente “Regolamento per l’applicazione della Normativa sul divieto di fumo ! nell’Istituto d’Istruzione Superiore G. Siani di Napoli”! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 93 ! Art. 1 - OGGETTO E FINALITÀ! Il presente regolamento disciplina l’applicazione della normativa, nell’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Siani” di Napoli in materia di divieto di fumo che persegue il fine primario della ! “tutela della salute dei non fumatori” ! nonché la prevenzione dei danni alla salute derivanti dalla esposizione attiva e passiva al fumo di tabacco.! Il presente regolamento è redatto con una finalità educativa e si prefigge di garantire un ambiente sano, basato sul rispetto della persona e della legalità e che faciliti nelle persone scelte consapevoli orientate alla salute propria e altrui.! Art. 2 - AMBITO DI APPLICAZIONE E DESTINATARI ! 1. Le disposizioni di cui al presente regolamento si applicano a tutti gli ambienti interni ed esterni dell’edificio scolastico a qualunque titolo utilizzati. ! 2. Destinatari del presente decreto sono il personale docente e non docente, gli studenti, nonché tutti i soggetti che frequentano a qualsiasi titolo gli edifici e gli spazi di cui al precedente comma. ! Art. 3 - DIVIETO DI FUMO ! 1. La legge 128/2013 «Misure urgenti in materia di istruzione, universita' e ricerca.» recita (si riporta il testo integrale):! ! Art. 4 Tutela della salute nelle scuole ! !1. All'articolo 51 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, dopo il comma 1 e' inserito il seguente: «1-bis. Il divieto di cui al comma 1 e' esteso anche alle aree all'aperto di pertinenza delle istituzioni del sistema educativo di istruzione e di formazione». ! 2. È vietato fumare in tutti i locali chiusi, anche se dotati di finestrature apribili e/o impianti di ventilazione e climatizzazione, quali: ! a. atri degli edifici, corridoi, scale interne, aule, palestra, laboratori didattici, sala di lettura, uffici per il personale e con sportelli aperti al pubblico, sale riunioni ed aula magna, servizi igienici, spogliatoi, cabina ascensore, punti ristoro (es.: bar del plesso B e bar del plesso A della sede centrale), sala stampa, magazzini e archivio! 3. È vietato fumare sulle scale antincendio e nelle pertinenze esterne.! 4. Al fine di garantire adeguata tutela della salute e ridurre il rischio di innesco di incendio al livello più basso ragionevolmente ottenibile, il divieto di fumo vige negli spazi esterni e dove si utilizzano o stoccano materiali e sostanze infiammabili (es.: deposito rifiuti urbani), nei locali tecnici, negli archivi, nei depositi libri, nei magazzini e depositi in genere.! 5. Si fa presente che la normativa in vigore in materia di divieto di fumo non prevede alcun obbligo per quanto concerne la predisposizione di locali riservati ai fumatori. ! Art. 4 - SIGARETTA ELETTRONICA! 1. La legge 128/2013 «Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca.» recita (si riporta il testo integrale):! ! Art. 4 Tutela della salute nelle scuole ! 2. E' vietato l'utilizzo delle sigarette elettroniche nei locali chiusi e nelle aree all'aperto di pertinenza delle istituzioni del sistema educativo di istruzione e di formazione (……..)! 3. Chiunque violi il divieto di utilizzo delle sigarette elettroniche di cui al comma 2 e' soggetto alle sanzioni amministrative pecuniarie di cui all'articolo 7 della legge 11 novembre 1975, n. 584, come sostituito dall’articolo 52, comma 20 della legge 28 dicembre 2001, n. 448.! 4. I proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dal comma 3 sono versati all'entrata del bilancio dello Stato per essere successivamente riassegnati allo stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. I proventi REGOLAMENTO D’ISTITUTO 94 medesimi sono destinati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, d'intesa, ove necessario, con gli altri Ministeri interessati, alle singole istituzioni che hanno contestato le violazioni, per essere successivamente utilizzati per la realizzazione di attività formative finalizzate all'educazione alla salute.! 2. La sigaretta elettronica è vietata ai minorenni. ! Art. 5 - INFORMAZIONE DIVIETO DI FUMO ! 1. La divulgazione dell’informazione inerente il divieto di fumo è affidata, in vista all’ingresso e in altri locali dei plessi A e B, dei locali della sede Succursale di Corso Chiaiano, della palestra e in posizione facilmente individuabile, alla affissione del presente REGOLAMENTO, delle Circolari, dell’Organigramma e di idonea cartellonistica completa di tutte le indicazioni. ! 2. Requisiti dei cartelli di Divieto di Fumo. ! La cartellonistica dovrà recare: ! • La denominazione della scuola! • La scritta “VIETATO FUMARE”! • Pittogramma ! • Normativa di riferimento (art. 51 della legge 3/2003) ! • Indicazione della sanzione applicabile ai trasgressori ! • Nominativo del personale responsabile della vigilanza sull’osservanza del divieto, competenti all’accertamento ed alla contestazione delle eventuali infrazioni al divieto. ! 3. Nei singoli locali adibiti prevalentemente ad uffici o studi possono essere adottati cartelli semplici con la sola scritta “VIETATO FUMARE”.! Art. 6 - SOGGETTI PREPOSTI ALLA VIGILANZA DELL’APPLICAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO ! 1. Il Dirigente Scolastico, i Collaboratori del Dirigente, i Responsabili di Plesso, i Preposti, i Referenti di Classe, i Collaboratori Scolastici, i Responsabili delle attività didattiche e di progetto sono tutti tenuti a vigilare sull’osservanza del divieto. ! 2. I docenti sono invitati a richiamare gli studenti al rispetto del divieto e a segnalare i trasgressori al personale addetto alla verbalizzazione delle infrazioni. ! 3. Il numero dei responsabili della vigilanza sull’osservanza del divieto dovrà essere adeguato al numero degli edifici e, internamente ad essi, ad una logica suddivisione fisica degli spazi.! Art. 7 - FUNZIONARI INCARICATI DI PROCEDERE ALLA CONTESTAZIONE DI EVENTUALI INFRAZIONI, DI VERBALIZZARLE E DI RIFERIRNE ALL'AUTORITÀ COMPETENTE! 1. Il Dirigente Scolastico, per garantire il rispetto del divieto di fumo, individua, con atto formale, fra il personale docente, i collaboratori scolastici e/o il personale tecnico-amministrativo, uno o più soggetti (ADDETTI DELEGATI) con il compito di procedere alla contestazione delle infrazioni, di verbalizzarle e di riferirne all'autorità competente.! 2. L’incarico di cui al precedente comma deve essere conferito con atto scritto e comunicato all’Ufficio del Servizio Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro.! 3. Tale ordine di servizio deve essere esibito in caso di contestazione immediata delle infrazioni al divieto di fumo, qualora il trasgressore sia persona non a conoscenza delle relative funzioni, unitamente a valido documento di riconoscimento e comunque sempre a richiesta del trasgressore stesso.! 4. La legge 128/2013 «Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca.» recita (si riporta il testo integrale):! ! ! Art. 4 Tutela della salute nelle scuole ! 1-bis. Il personale delle istituzioni del sistema educativo di istruzione e di formazione incaricato dal dirigente, a norma dell'articolo 4, lettera b), della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 14 dicembre 1995, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 11 del 15 gennaio 1996, quale preposto alla applicazione del divieto non può' rifiutare l'incarico. Le istituzioni scolastiche, nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, attivano incontri degli studenti con esperti delle aziende sanitarie locali del territorio sull'educazione alla salute e sui rischi derivanti dal fumo. ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 95 Art. 8 - COMUNICAZIONE O SANZIONI ALLE FAMIGLIE DEGLI ALUNNI MINORENNI! 1. Non può validamente essere contestato il verbale nelle mani di un minorenne in base all'art. 2 della Legge 689/81, che disciplina le sanzioni amministrative.! “Art. 2 - Capacità di intendere e di volere. ! Non può essere assoggettato a sanzione amministrativa, chi al momento in cui ha commesso il fatto, non aveva compiuto i diciotto anni (…) della violazione risponde chi era tenuto alla sorveglianza dell'incapace, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto.”! 2. Art. 2 della Legge 689/81 - La violazione al divieto di fumare nella scuola da parte di un minorenne va contestata (da parte dell'incaricato) direttamente al personale che ha in quel momento l'obbligo di sorveglianza (culpa in vigilando), nonché al Dirigente scolastico che risponde in solido, per conto dell'istituzione da lui rappresentata (culpa in organizzando). ! 3. È fatto obbligo chiamare uno dei genitori o il tutore legale dello studente minorenne che commette l’illecito (culpa in educando) per la contestazione del verbale e dovranno farsi carico della sanzione amministrativa irrogata, in quanto la famiglia del minore non può ritenersi estranea al comportamento illecito del minore e deve essere chiamata a rispondere, come previsto dal Patto Educativo di Corresponsabilità. ! Art. 9 - CONTESTAZIONE E VERBALIZZAZIONE DELLE INFRAZIONI ! 1. Le infrazioni al divieto di fumo devono essere verbalizzate utilizzando la modulistica fornita dall’amministrazione ed attuando le procedure impartite dalla medesima. ! 2. Al personale scolastico è vietata la riscossione diretta della sanzione amministrativa. ! 3. L’incaricato dell’accertamento dovrà sensibilizzare i trasgressori ad adottare comportamenti rispettosi nei riguardi della salute pubblica.! Art. 10 - SANZIONI ! 1. I trasgressori al divieto di fumo sono soggetti, con le modalità e nei termini previsti dalla vigente normativa, al pagamento della sanzione amministrativa di una somma da € 27,50 a € 275,00 (come previsto dalla Finanziaria 2005 Legge 30 dicembre 2004 n. 311 art. 1 comma 189).! - tali importi verranno aumentati di due volte, tre volte ecc. fino al massimo in caso di recidiva! - per i soggetti incaricati dell’obbligo di curare l’osservanza del divieto e irrogare le sanzioni per l’infrazione, qualora non ottemperino tale obbligo: da € 220,00 a € 2200,00; in particolare a partire dall’importo minimo, tale importo verrà aumentato di due volte, tre volte ecc. fino al massimo in caso di recidiva.! 2. La sanzione è raddoppiata in caso di violazione commessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o di lattanti o di bambini fino a dodici anni. (da € 55,00 a 550,00)! 3. A norma dell’art. 16 della Legge 20.11.1981 n. 689, è ammesso, tra il 16° e il 60° giorno, dalla contestazione immediata o, se questa non vi è stata, dalla notificazione degli estremi della violazione, il pagamento di una somma, pari alla terza parte del massimo della sanzione prevista o al doppio della sanzione minima, se più conveniente per la violazione commessa (oltre al pagamento delle spese del procedimento).! ! Esempio, il pagamento in forma ridotta consiste in 55 Euro (doppio di 27,5, più conveniente di un terzo di 275) o, se si incorre nella citata aggravante, in 110 Euro (doppio di 55, più conveniente di un terzo di 550). ! 4. L’autorità competente a ricevere scritti difensivi in materia di sanzione amministrativa, entro trenta giorni dalla contestazione immediata o dalla notifica, è il Prefetto. ! 6. L’infrazione al divieto di fumo commessa dal personale scolastico, a causa dell’inosservanza delle disposizioni ed istruzioni impartite con il presente regolamento ai fini della protezione individuale e collettiva, è sanzionabile in base alle norme disciplinari in vigore previste dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. ! Art. 11 - RISCOSSIONE DELLA SANZIONE AMMINISTRATIVA! 1. Il pagamento, da parte del trasgressore, può essere effettuato: ! - direttamente presso la Tesoreria provinciale competente per territorio! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 96 - presso gli Istituti Bancari o gli Uffici postali utilizzando il modello F23 (Agenzia delle Entrate) con codice tributo 131 T, indicando la causale: “Infrazione al divieto di fumo” c/o I.I.S. “G. Siani” via Pietravalle 80131 Napoli Verbale n. ...... del ……)! - presso gli uffici postali, con bollettino di c/c postale n° 3814 intestato alla Tesoreria Provinciale indicando la causale del versamento (come sopra)! L’interessato dovrà far pervenire, entro 60 gg., con raccomandata a mano o per posta (Raccomandata A/R), la ricevuta dell’avvenuto pagamento alla scuola, onde evitare l’inoltro del rapporto al Prefetto territorialmente competente. ! Art. 12 - RINVIO ALLA NORMATIVE VIGENTI ! 1. Per quanto non previsto dal presente Regolamento, si applicano le normative vigenti disciplinanti le materie oggetto del Regolamento medesimo. ! Art. 13 - ENTRATA IN VIGORE ! 1. Con l’entrata in vigore del presente Regolamento, cessano di avere efficacia le norme con esso incompatibili. Il presente regolamento entra in vigore in data 1 settembre 2015 verbale n ………………..! Art. 14 - INCOMPATIBILITÀ! 1. Il presente regolamento perde efficacia in tutto o in parte qualora siano emanate norme nazionali e/o regionali incompatibili con le disposizioni del medesimo.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO ! ! ! 97 ! ! ! ALLEGATI REGOLAMENTO PER L’APPLICAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA ! ! ! 1. COMUNICAZIONE RELATIVA ALL’APPLICAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO E INDICAZIONE DEI SOGGETTI INCARICATI DI VIGILARE E DEI PREPOSTI INCARICATI A CONTESTARE LE INFRAZIONI AL DIVIETO DI FUMARE. 2. VERBALE DI CONTESTAZIONE ai sensi della legge 16. Gennaio 2003 n°. 3 art. 51 3. COMUNICAZIONE 1 PREFETTO 4. COMUNICAZIONE 2 PREFETTO 5. COMUNICAZIONE ALLA FAMIGLIA INFRAZIONE DIVIETO DI FUMO ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 98 PROCEDURE PER L’APPLICAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA IIS “G. SIANI” Ai docenti Al personale A.T.A. All’RLS ai genitori, agli studenti e agli ospiti ! SEDE CENTRALE DI VIA PIETRAVALLE SEDE SUCCURSALE DI CORSO CHIAIANO Comunicazione relativa all’applicazione del divieto di fumo e indicazione dei soggetti incaricati di vigilare e dei preposti incaricati a contestare le infrazioni. !Coerentemente con la propria missione educativa e in piena sintonia con gli attuali orientamenti del legislatore, l’ISTITUZIONE SCOLASTICA “G. SIANI” è impegnata a far sì che gli allievi acquisiscano comportamenti e stili di vita maturi e responsabili, finalizzati al benessere e improntati al rispetto della qualità della vita, dell’educazione alla convivenza civile e alla legalità. Pertanto si prefigge di: • prevenire l’abitudine al fumo • garantire un ambiente di lavoro salubre, conformemente alle norme vigenti in materia di SICUREZZA SUL LAVORO • proteggere i NON FUMATORI dai danni del fumo passivo • promuovere iniziative informative/educative sul tema • favorire la collaborazione sinergica con le famiglie e il territorio, condividendo con genitori ed istituzioni obiettivi, strategie e azioni di informazione e sensibilizzazione • fare della scuola un ambiente “sano”, basato sul rispetto della persona e della legalità e che faciliti negli allievi scelte consapevoli orientate alla salute propria ed altrui. Premessi i riferimenti al QUADRO NORMATIVO VIGENTE, si fa presente che: • vige il divieto di fumo in tutti i locali dell’edificio scolastico, scale antincendio e nelle pertinenze esterne dell’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Siani” con sede in via Pietravalle e in Corso Chiaiano, anche durante le pause antecedenti le attività pomeridiane; • il far rispettare la legge sul divieto di fumo è compito di tutti; • l’obbligo di segnalare la violazione del divieto spetta a tutti, studenti, docenti e personale ATA; • gli ADDETTI DELEGATI sono obbligati ad intervenire alle segnalazioni. • • • In applicazione della normativa sono stati individuati gli ADDETTI DELEGATI a contestare e a verbalizzare le infrazioni al divieto di fumo i SOGGETTI INCARICATI di vigilare le FIGURE SENSIBILI incaricate di vigilare e di verbalizzare le infrazioni al divieto di fumo ! I SOGGETTI DESIGNATI A VIGILARE al rispetto del divieto di fumo: SEDE CENTRALE DI VIA PIETRAVALLE SEDE SUCCURSALE DI CORSO CHIAIANO Collaboratori Scolastici Collaboratori Scolastici Docenti Docenti ! Ai docenti e ai collaboratori scolastici spetta il compito di richiamare gli studenti al rispetto della norma in quanto la scuola è l’ambito d’intervento privilegiato per l’educazione alla salute, REGOLAMENTO D’ISTITUTO 99 e quindi il contesto ideale anche per l’attuazione di interventi specifici di prevenzione al fumo di tabacco. ! Gli ADDETTI DELEGATI a sanzionare studenti, docenti, personale ATA, genitori e ospiti SEDE CENTRALE DI VIA PIETRAVALLE SEDE SUCCURSALE DI CORSO CHIAIANO Dirigente Scolastico Prof.ssa Mancini Rosaria Coordinatore Responsabile della Sede Succursale Prof.ssa Ruosi Daniela Vicario Prof. Sellitto Guglielmo Dirigente Scolastico Prof.ssa Mancini Rosaria Primo Collaboratore Prof.ssa Prastaro Stefania Vicario Prof. Sellitto Guglielmo D.S.G.A. Dott.ssa Abate Anna R.S.P.P. Prof.ssa Barone Rita R.S.P.P. Prof.ssa Barone Rita !! Gli ADDETTI DELEGATI (FIGURE SENSIBILI) a vigilare e a sanzionare studenti, docenti, personale ATA, genitori e ospiti SEDE CENTRALE DI VIA PIETRAVALLE PREPOSTI Prof. Aulicino Paolo Prof.ssa Prastaro Stefania SEDE SUCCURSALE DI CORSO CHIAIANO Coordinatore Responsabile della Sede Succursale Prof.ssa Ruosi Daniela R.S.P.P. Prof.ssa Barone Rita Prof. Epifania Alfredo Sig. Conte Stefano Sig.ra Della Corte Daniela Sig. Minutolo Giovanni Sig. Notabella Vincenzo FIGURA STRUMENTALE ! Prof. Piccolo Paolo Prof.ssa Spinosi Anna • Tutti coloro (studenti, docenti, personale ATA, esperti esterni, genitori e chiunque sia occasionalmente presente nei locali dell’Istituto) che non osservino il divieto di fumo nei locali e negli ambienti pertinenziali esterni saranno sanzionati col pagamento di multe, secondo quanto previsto dalla normativa vigente. • Per gli alunni minorenni sorpresi a fumare a scuola, si procederà a notificare immediatamente ai genitori l’infrazione della norma. • Gli studenti che non rispettino il divieto, in aggiunta alle sanzioni pecuniarie previste, saranno puniti con una sanzione disciplinare. • Coloro che, pur essendo preposti al controllo e all’applicazione della presente, non fanno rispettare le singole disposizioni, sono soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 220 a 2200 Euro. I DIPENDENTI DELLA SCUOLA che non osservino il divieto di fumo, in aggiunta alle sanzioni pecuniarie previste, possono essere sottoposti a procedimento disciplinare. Nei locali interni sono stati apposti i cartelli di divieto che riportano le seguenti indicazioni: REGOLAMENTO D’ISTITUTO 100 • • • • divieto di fumo; indicazione della norma che impone il divieto (art. 51 della legge 16.01.2003, n. 3); sanzioni applicabili; incaricato/i di vigilare sull’osservanza del divieto. Alla luce di quanto sopra evidenziato e confidando nella fattiva e consueta collaborazione del personale, degli alunni e delle famiglie si ricorda la necessità e la rilevante importanza educativa e sociale di dare piena attuazione alla normativa in materia di tutela della salute. ! PROCEDURA PER LA CONTESTAZIONE DELL’INFRAZIONE Gli ADDETTI DELEGATI 1. Contestano al trasgressore che ha violato la normativa antifumo e gli provano di essere addetto incaricato a stilare il verbale per violazione. Se richiesto, mostrano al trasgressore la lettera di accreditamento ed eventualmente il documento di identità (se utente esterno o ospite) . 2. effettuano la contestazione compilando in ogni sua parte e in triplice copia il VERBALE DI CONTESTAZIONE fornito dall’Amministrazione e da ritirare in Presidenza; 3. identificano il trasgressore tramite il documento di identità se non lo conoscono personalmente e per prendere nota delle esatte generalità e indirizzo, da trascrivere nel verbale; 4. individuano l’ammenda da comminare; 5. il contravventore ha facoltà di aggiungere a verbale una dichiarazione, che va riportata fedelmente. 6. consegnano al trasgressore la copia di sua pertinenza; 7. consegnano la seconda e terza copia all’ufficio di segreteria; !! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 101 ! ! VERBALE DI CONTESTAZIONE ai sensi della legge 16. Gennaio 2003 n°. 3 art. 51 ! ! " ! U N I O N E EUROPEA ! ! ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “GIANCARLO SIANI” Via Pietravalle – 80131 - Napoli Dist.Scol. N.43 Cod. Fisc. 95170160634 – Cod.Min.NAIS099003 Tel./Fax 081.545.62.14 http://www.iissiani.gov.it – e-mail [email protected] [email protected] P O L QUALITA’ O NAPOLI VERBALE n° ……………… • • • COPIA PER LA SCUOLA COPIA PER IL TRASGRESSORE COPIA PER IL VERBALIZZANTE Al Dirigente Scolastico dell’Istituto Istruzione Superiore “G. Siani” Via Pietravalle – 80131 Napoli VERBALE DI CONTESTAZIONE ai sensi della legge 16 Gennaio 2003 n°. 3 art. 51 – Divieto di fumo ! In data ………..………. alle ore ……… nei locali dell’Istituto Siani sito in Via Pietravalle / Corso Chiaiano, Comune di Napoli, nei quali, ai sensi della normativa vigente, è stato applicato il divieto di fumo, il sottoscritto …………………..……………………. incaricato all’accertamento delle infrazioni e alla contestazione delle violazioni al divieto di fumo, nominato con ordine di servizio del Dirigente Scolastico n° ….... del………………, ha constatato che: il/la Sig./ra …………………………………………………. nato/a ……………….………………………….…….… (Prov. di………………) il …………………… residente a ….……………………………………………….…….… in Via/Piazza …………………………..………….…….….…., n..… ….… ha violato gli artt.1 e 7 della legge n. 584/75, integrati e modificati dalla D.P.C.M. del 14.01.1995, dall’art. 52 c. 20 della legge n.448/01, dall’art. 51 della legge n.3/2003, dal D.P.C.M. del 23 dicembre 2003, dall’Accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni 16.12.04 e dall’art.1 c.189 della legge n.311/04 ! ! ! PERCHÉ ERA INTENTO A FUMARE NEL LOCALE OVE VIGE REGOLARE DIVIETO Dalla suddetta infrazione deriva l’applicazione della sanzione amministrativa di € ……………..… In relazione alla infrazione, che viene contestata, il trasgressore ha tenuto a dichiarare: ……………………………………………………………………………………………………………....….. ……………………………………………………………………………………………………………....……………. ! La violazione non è stata contestata immediatamente causa (indicare impedimento: minorenne, ....): ……………………………………………………………………………………………………………....…..………… ! Ai sensi dell’art. 7 della legge 11.11.1975, n. 584, e successive modifiche, per la violazione di cui sopra è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria REGOLAMENTO D’ISTITUTO 102 • • ! ! ! da Euro 27,50 ad Euro 275,00 da Euro 55,00 ad Euro 550,00 poiché la violazione è stata commessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o di lattanti o bambini fino a 12 anni. Modalità di pagamento Il trasgressore può provvedere al pagamento del minimo della sanzione, entro il termine perentorio di giorni 15 (quindici) dalla data di contestazione o di notificazione della violazione. Il trasgressore è ammesso all’oblazione se il versamento viene effettuato entro 60 giorni dalla contestazione immediata o, se questa non vi è stata, dalla notificazione degli estremi della violazione nella misura di 1/3 del massimo o il doppio del minimo se più favorevole, in esso versamento incluse le spese di accertamento e notifica. In applicazione di ciò la violazione al divieto di fumo comporta il pagamento di • € 55,00 (pari al doppio del minimo della sanzione amministrativa prevista); • € 110,00 (pari al doppio del minimo della sanzione amministrativa prevista) poiché la violazione è stata effettuata in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o di lattanti o bambini fino a 12 anni Il pagamento deve essere effettuato presso: la Tesoreria provinciale, oppure gli Istituti Bancari o gli Uffici postali utilizzando il modello F23 (Agenzia delle Entrate) con codice tributo 131 T, oppure gli uffici postali, con bollettino di c/c postale n. 3814 intestato alla tesoreria provinciale (Causale: infrazione divieto di fumo c/o I.I.S. “G. Siani” via Pietravalle 80131 Napoli verbale n. ...... del ......) ! A comprova dell’avvenuto pagamento il trasgressore dovrà far pervenire o consegnare copia della ricevuta presso la segreteria della scuola. ! Nel caso in cui l’Amministrazione non riceva riscontro dell’avvenuto pagamento, secondo le disposizioni che precedono, provvederà a presentare rapporto al Prefetto di Napoli, con la documentazione contenente copia del verbale, prova delle eseguite contestazioni e notificazioni, per le successive incombenze di legge di cui all’art. 18 della legge 689/1981. ! Ricorsi Ai sensi dell’art. 18 della legge n. 689 del 1981 entro trenta giorni dalla data di contestazione o di notificazione della violazione, gli interessati possono ricorrere con scritti difensivi e ricorsi al Prefetto o in alternativa adire l’autorità giudiziaria territorialmente competente. ! Il presente verbale viene compilato in tre esemplari, uno dei quali viene consegnato all’interessato presente, che appone la propria firma in calce allo stesso, per ricevuta. ! Napoli,…………………………….. IL RICEVENTE …………………………….. ! ! ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO IL VERBALIZZANTE ………………………………………. 103 ! ! ! ! ! ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “G. SIANI” Al sig. Prefetto di Napoli ! sua sede !Prot. N. ...............del ........... !Oggetto: Richiesta intervento per riscossione coattiva di sanzione comminata ai sensi della Legge 584/1975 (divieto di fumo) e dell’art. 51 della Legge 3/2003 (tutela dei non fumatori) a carico di ............................................................................ !Ai sensi della Legge 689/1981 e smi, ! COMUNICO che al nominativo in oggetto è stato regolarmente notificato il verbale n. ......... del ................... di accertata violazione delle vigenti norme sul Divieto di fumo (legge 584/1975 e 3/2003 integrato dall’art. 4 della legge 128/2013), con invito al medesimo di definire il contesto in via amministrativa, con le modalità specificate nel predetto verbale. A tutt’oggi, trascorsi i termini di legge, il trasgressore non ha esibito l’attestazione di pagamento della sanzione. Stante quanto precede, pertanto, si provvede a trasmettere alla S.V. copia del verbale di accertamento completo di riscontro prova della eseguita contestazione o notificazione per i conseguenti adempimenti. Distinti saluti !Napoli, ! ! ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO IL DIRIGENTE SCOLASTICO _____________________________________ 104 ! ! ! ! ! ! ! ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “G. SIANI” Al sig. Prefetto di Napoli sua sede !Prot. N. ...............del ........... !Oggetto: Comunicazione obbligatoria ai sensi della Legge 584/1975 e dell’art. 51 della Legge 3/2003: Trasmissione copia del verbale per violazione della norma. !! ! SI COMUNICA c he, in data ....................., è stato redatto verbale di accertamento di infrazione alla citata legge, che si trasmette in copia, da parte del Sig. ___________________ Funzionario Incaricato dallo scrivente ai sensi del D.P.C.M. 14/12/1995. Distinti saluti. ! Napoli, IL DIRIGENTE SCOLASTICO ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO _____________________________________ ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! 105 ! ! ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “G. SIANI” ! ! ! ! Comunicazione alla famiglia infrazione divieto fumo Ai genitori dello studente__________________________ della classe _____________ ! Nello spirito di una fattiva collaborazione tra scuola e famiglia e di un costruttivo coinvolgimento della famiglia nel raggiungimento degli obiettivi di RISPETTO DEL REGOLAMENTO PER L’APPLICAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA nonché di EDUCAZIONE ALLA SALUTE perseguiti dalla scuola, SI COMUNICA che lo studente non ha rispettato le norme SUL DIVIETO DI FUMO. Napoli, _____________ La Dirigente Scolastica Prof.ssa Mancini Rosaria ! ! ! ! ! ! ! ! ! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 106 ! NORME FINALI Art. 1 - MODIFICHE DEL REGOLAMENTO DI ISTITUTO! Il presente regolamento può essere modificato dal Consiglio di Istituto secondo le modalità previste dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, anche su proposta delle singole componenti scolastiche e degli organi collegiali, previa informazione e condivisione di tutta la comunità scolastica.! Art. 2 - ENTRATA IN VIGORE DEL REGOLAMENTO DI ISTITUTO! Il Regolamento entra in vigore il giorno successivo alla delibera di approvazione del Consiglio di Istituto.! Art. 3 - DIFFUSIONE E ACCETTAZIONE ! Il Regolamento è a disposizione di quanti, genitori, studenti, docenti e personale ATA, ne facciano richiesta.! Il Regolamento è consultabile sia in formato cartaceo sia sul sito web della scuola www.iissiani.gov.it ! Ad inizio anno scolastico a tutte le classi viene data una copia dello Stralcio del Regolamento.! Art. 4 - NORME DI RINVIO.! Per quanto non previsto nel presente regolamento si fa riferimento alle leggi vigenti.! REGOLAMENTO D’ISTITUTO 107