Lovere
“Sito contaminato”
anche a Lovere
Via Giorgio Paglia al civico 34-32, denominato ‘Ex P.V.
Esso Italiana srl 0916’, classificato come contaminato.
Il paese è Lovere, e il sito di Via Giorgio Paglia fa parte
dei 600 siti più inquinati della Lombardia. Elenco frutto
di un lungo lavoro di ricerca che è finito sul tavolo del
Ministero dell’Ambiente. Cosa e chi rischia lo trovate
nell’articolo relativo a Costa Volpino che ha sul suo suolo un altro sito considerato contaminato, quello in Via
Nazionale.
LA LETTERA
I cipressi abbattuti
Sembra che a Lovere sia scoppiata, da un po’ di anni a questa
parte, una sgradevole avversione nei confronti degli alberi.
Prima la distruzione di una buona metà del parco della ex villa Gregorini (Italsider-Lucchini, al confine con Castro) per permettere
la costruzione di una serie di villette (a oggi molte sono ancora
invendute…!).
Sono stati abbattuti alberi secolari, in un parco centenario
che avrebbe potuto e dovuto essere in ben altro modo valorizzato.
Poi il taglio di alcuni grandi alberi nel giardino di Villa Zitti
(alle spalle della fermata del pullman), che risalivano anch’essi
alla prima metà del ‘900 se non addirittura all’epoca della costruzione della villa (1904).
Oggi, l’abbattimento dei cipressi del
Parco delle Rimembranze.
Le giunte di ogni colore (destra o sinistra, non c’è stata differenza) hanno permesso tutto ciò, per non parlare delle scritte
imbecilli che da anni “decorano” i muri di Lovere e non sono
mai state cancellate. Tutti sanno che vandalismo richiama altro
vandalismo ed è noto che solo cancellando subito le scritte si
dissuadono gli autori da ulteriori bravate.
I loveresi assistono impotenti ma anche purtroppo, pare, indifferenti, allo scempio della loro cittadina e in particolare dei giardini che da 250 anni la rendevano degna di amore anche da parte
di personaggi lontani nello spazio e nel tempo come Lady Montagu…
E vorremmo essere uno dei borghi più belli d’Italia???
Graziana Canova Tura
Araberara - 5 Agosto 2011
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L’ASSESSORE: “I DUE CEDRI DEL LIBANO ANDAVANO TAGLIATI”
Parco delle Rimembranze: “Lo rifacciamo”
Tagliati gli alberi del 1930: “Uno scempio”
Il tam tam comincia appena qualche operaio si
avvicina al Parco delle
Rimembranze ‘armato’ di
motosega. Il parco delle Rimembranze si trova nella
zona alta di Lovere, quella
dove c’è il polo liceale, un
parco che risale al 1930.
Taglio degli alberi, quasi
secolari, uno a uno cadono
a terra, un lavoro che dura
una giornata intera, quella
del 27 luglio. La gente si
avvicina, molti armati di
macchina fotografica, uno
anche di telecamera, Simone Palazzoli documenta il
taglio degli alberi con un video che carica su facebook e
partono gli interventi: “Ecco
lo scempio, la distruzione,
ci sarà una spiegazione
plausibile? Le piante erano
sane e non creavano pericoli” e via di questo passo e a
sera nasce anche una pagina che si chiama ‘riqualificazione del territorio, parco
della Rimembranza Lovere’
e nello scopo si legge: “La
chiamano riqualificazione
del territorio, dicono che
quegli alberi erano pericolosi, e impedivano di vedere il
lago. Quel parco esisteva dal
1930. Gli alberi erano quasi
secolari. Ora è così come lo
vedete”, gli iscritti aumentano col passare delle ore e
Lovere
OLTRE CHE A COSTA VOLPINO
Araberara - 5 Agosto 2011
Lovere - Il Parco della Rimbembranza (1930)
la protesta arriva anche in
Comune. “Non c’è nessuno
scandalo o nessun atto illecito – prova a spiegare Roberto Zanella – abbiamo
semplicemente un progetto
per rifare il parco da zero”.
Ma è lo stesso progetto che
era stato presentato da un
cittadino quando c’era la
vecchia amministrazione e
che non era stato accettato
perché prevedeva il taglio
degli alberi? “No, assolutamente, è un progetto nostro
e nuovo e ce ne assumiamo
la responsabilità”. E allora
perché il taglio degli alberi?
“I due cedri del libano andavano tagliati, a parte che
non sono tipici del posto ma
comunque man mano che
arrivano le richieste in Comune per tagliarli il perito
da parere favorevole perché
quando crescono sono pericolosi, quelli sul lungolago
adesso sono fissati con i
tiranti e appena si alza il
INTERVENTO DELLA MAGGIORANZA
Ecco come diventerà il nuovo parco
Il progetto
vento si spaccano. Mentre i
cipressi tagliati erano malati, per quanto riguarda il
parco era già stato finanziato nel piano opere pubbliche
del 2010 poi per non sforare
il patto di stabilità non se
n’era fatto più niente”.
E come sarà il futuro parco? “Innanzitutto toglieremo
l’entrata che attualmente è
sulla curva ed è pericolosa,
l’entrata sarà centrale e sicura per tutti, andremo a
fare un monumento nuovo
ai caduti, metteremo tutte
le targhette nuove e lo renderemo fruibile a tutti, da
vent’anni era lì che faceva
schifo, lo mettiamo apposto
e qualcuno si lamenta pure
e ci saranno ancora i cipressi”. Però ci vorrà tempo prima che crescano di nuovo:
“Ma non abbiamo tagliato
tutti i cipressi, solo quelli
malati”. (Foto Samuele
Palazzolo)
L’attacco de L’Ago a Matteo e Lorenzo Taboni: “Tagliati 4 alberi
quando Lorenzo era in amministrazione, perché Matteo
non disse nulla? Tagliate solo le piante malate…”
3° anniversario della costituzione del
Parco della Rimbembranza (10 giugno 1923)
L’Ago di Lovere
Come Amministrazione comunale
non si può condividere il taglio (questo sì) di articoli pubblicati sul web o
dichiarazioni fatte alla stampa locale
poiché contengono una serie di inesattezze e perfino stravaganti interpretazioni che volutamente danno a chi
legge, l’immagine di superficialità e
di improvvisazione riguardo un intervento spiacevole, ma necessario quale
il taglio di alcuni alberi nel parco di Via
Oprandi .
Innanzitutto circa l’informazione
non corrisponde al vero che l’intervento non fosse noto. Infatti la necessità di
porre mano in modo completo a questo
parco che da troppi anni era abbandonato a se stesso, inutilizzato, quasi corpo
estraneo al paese, era contenuta già nel
programma elettorale della nostra lista
civica. A pag. 15 dello stesso si legge
infatti “….sarà riqualificato il parco
delle Rimembranze destinandolo a parco del ricordo e della pace e rendendolo accessibile a tutti i cittadini…”.
Risultano quindi tanto più stonate
le dichiarazioni alla stampa rese dal
Consigliere Matteo Taboni che dice:
“Sembra che abbiano tentato di fare
l’intervento di nascosto”. Ora, dichiarare come si possa fare di nascosto il
taglio di alcuni alberi in pieno paese
è una cosa che anche la più smaccata
volontà di polemica politica non è in
grado di reggere; questo appare ancora più incredibile in considerazione
del fatto che il taglio di queste piante
era inserito nelle opere previste già dal
2003 e votato positivamente in giunta
da Lorenzo Taboni allora vicesindaco. Dovendosi occupare attualmente di
quel che succede in Comune, almeno
il consigliere Matteo Taboni avrebbe
avuto l’obbligo di conoscere che con
delibera n°89 del 03.05.2011 era stato
approvato il progetto definitivo degli
interventi del parco che prevedevano
non solo l’abbattimento di alcuni alberi, ma ben altro, come vedremo dopo.
L’altra dichiarazione fuori luogo è
quella relativa alla necessità di consultare un’associazione ambientalista per
sapere dello stato di salute delle piante.
Anche qui il nostro Consigliere colpevolmente non sa che il verde pubblico
a Lovere è costantemente monitorato
da tecnici agronomi incaricati dal Comune (suo padre che è stato vicesindaco dovrebbe, forse, saperlo); quindi
qualsiasi decisione circa il taglio di un
albero viene presa solamente se questo è stato dichiarato ammalorato o se
rappresenta un pericolo per la pubblica
incolumità; il taglio avviene quindi non
per decisione autonoma del sindaco o
di qualche assessore, ma solo dopo acquisizione di specifica relazione tecnica del consulente comunale che da anni
conosce a fondo gli alberi dei giardini
pubblici del nostro paese. A tal proposito ricordiamo come tre anni fa sia
L’ex vicesindaco e COORDINATORE DEL PD DI LOVERE
Lorenzo Taboni: “L’operazione Enaip un flop.
3 milioni di euro che fanno morire il paese.
Il Porto turistico merito nostro, le uniche
idee buone Guizzetti le ha copiate da noi”
Lovere non è più caput mundi, la decisione dell’acquisto se tutto va bene siamo a 2.920.000 euro ma sono ancora stime
dell’Enaip non sta in piedi e il paese annaspa. Lorenzo Taboni prudenziali e se questi sono costi certi, i ricavi invece sono fitsceglie la quiete di agosto per vuotare il sacco e raccontare il suo tizi, presunti e aleatori perché se non si vendono le cappelle, la
‘piccionaia’, i box ecc. ecc. non si avranno i fondi per onorare
j’accuse alla maggioranza guidata da Giovanni Guizzetti.
“E in premessa ti dico che ovviamente, i Loveresi ed i gruppi l’impegno con la Provincia”.
E quali sarebbero le proposte alternative? “Beh, ‘Per il bene
politici progressisti, che hanno amministrato il nostro paese sino
al 2009, sono consapevoli dell’importante ruolo che ha svolto Lo- Comune’ aveva proposto un emendamento al bilancio, chiedendo
vere nell’Alto Sebino: costruendo questa posizione con passione, di utilizzare la famigerata cifra di 1.920.000 euro per 1.000.000
fatica e con l’impegno di numerosi amministratori illuminati e euro destinandola ad interventi nel Centro Storico e 920.000 euro
lungimiranti del passato. E ora che succede? Che il traguardo più per il consolidamento della zona compresa da Trello a Cornasola
ambizioso da parte di questa amministrazione comunale sembra dove si stanno verificando cedimenti importanti e sempre più frequello di acquistare lo stabile Enaip (dismesso dalla Provincia) quenti. Questo era buon senso e vera attenzione al territorio, ma
, e questo secondo loro può ‘qualificare’ ulteriormente Lovere”. naturalmente la prosopopea di questa maggioranza ha respinto
Lorenzo Taboni ha passato i giorni a fare i conti che adesso snoc- con sdegno questa proposta”.
A Taboni non va giù nemmeno la storia dei divani del centro
ciola: “Sì, proviamo a fare un poco di ordine, il costo di acquisto
è di 1.920.000 euro , ma i nostri si saranno chiesti come reperi- civico, nel numero scorso aveva contestato la scelta dell’amminire tale i fondi, e qui inizia la costruzione del puzzle: pare che in strazione di pubblicizzarli dopo che ne aveva criticato l’acquisto
parte arriveranno dalla vendita delle cappelle gentilizie presso il quando Taboni era in maggioranza e adesso rincara la dose: “Gli
cimitero (rimesse all’asta per la seconda volta, visto che alla pri- osservatori più attenti, ma anche i più distratti della vita pubblica
ma c’erano state solamente il 20% delle offerte sul totale e allora loverese non avranno dimenticato la polemica sollevata dall’Ago
di Lovere sul presunto scandalo scaturito dal costo dei
si ritenta), dalla vendita di box da costruire in Trello,
divani disegnati dall’Arch. Pesce che arredano tutt’ora
hai capito bene, sì in Trello, dalla vendita dell’edificio
il Centro Civico; bene ora questi divani, che ben intedetto ‘piccionaia’ situato all’interno del Parco di Vilso sono opere d’arte, si trovano giustamente in bella
la Milesi e da altre mille polverizzazioni di ricavi per
mostra sul nuovo sito comunale www.lovereventi.it a
raggiungere la famigerata cifra di 1.920.000 euro”.
pubblicizzare la straordinarietà e l’originalità del CenMa per Taboni c’è dell’altro: “Il problema vero è che
tro Civico, diventato ora , ma attenzione solo ora, un
non si tiene conto che questo ricavo deve essere al netluogo unico e assolutamente un polo di attrazione di
to, quindi depurato dalle spese di costruzione sia delturisti. Poco più di due anni fa la zona del Porto nuovo
le cappelle gentilizie che dei box, mutui a raffica che
invece secondo loro era un disastro, subito dopo le elesarebbero dovuti servire invece per costruire altro”.
Lorenzo Taboni
zioni ha cominciato a farsi interessante ed ora è divenQuindi? “Quindi contorsionismi , idee balzane e manie
tato un luogo unico… ma senza fare nulla, lasciando
di grandezza portano a questi risultati, tanto se la cosa
non funziona come al solito... potrà sempre essere colpa dell’am- tutto com’era, ma questa volta il merito è della nuova amminiministrazione precedente !?”. Per Taboni c’è dietro altro: “E se strazione e se qualcuno cade nel Lago la colpa è ovviamente…
penso alle motivazioni la cosa si fa ancora più oscura, la difficoltà della precedente amministrazione”. Questione feste: “Il PD ha
è proprio questa riuscire a scoprire il bisogno impellente che ha sempre buone idee lo scorso anno la festa democratica tenuta a
preso il sindaco per effettuare questa operazione. Provo a ricer- agosto 2010 aveva come tema il revival del ‘Lovere jazz‘ degli
care le motivazioni che possono portare ad un beneficio pubblico, anni ‘70 con autori del calibro di Bertoli che hanno reso tributo a
cioè a tutta la popolazione, e l’unico valido scopo è trovare una questo grande evento passato, dopo un anno, e siamo soddisfatti
sede ai Carabinieri, che comunque dovrà essere anche sistemata di averne dato lo spunto, meno male che c’è qualcuno che ha le
per le loro esigenze e necessità e credo che su questa cosa tutti idee, l’amministrazione comunale cosa propone? ‘Lovere Jazz il
possiamo essere d’accordo. Tutto il resto è ‘aria fritta’, sistema- ritorno’ che poi è l’unica novità nel campo delle iniziative turire nello stesso stabile anche la ‘Guardia di Finanza’ è assurdo, stiche culturali di questa amministrazione. In un libretto hanno
da quando e dove si sono visti due corpi di polizia operare nello elencato le manifestazioni estive, ma la novità, ed è una buona
stesso luogo fisico quando poi la Guardia di Finanza è stanziata cosa, è il libretto, le manifestazioni e gli eventi sono praticamente
a Costa Volpino? per non parlare dell’agenzia delle Entrate che organizzati da altre associazioni e non c’è nulla di nuovo, ma va
dovrebbe essere composta da 3-4 dipendenti , non necessiteranno bene così, le manifestazioni più importanti e quelle culturalmente
sicuramente di 2.200 mq., si poteva trovare una sistemazione di- di qualità sono eventi consolidati negli anni e promossi dalle ‘faversa. Probabilmente la Provincia si starà ancora sfregando le migerate’ precedenti amministrazioni . Siamo convinti che in un
mani per essere riuscita ad appioppare un immobile di cui difficil- paese come il nostro sarebbe molto più costruttivo cercare anche
un minimo di confronto con le varie forze sociali e non arroccarsi
mente si sarebbe liberata”.
Taboni torna al suo mestiere, quello di... ragioniere e fa i conti in nel palazzo comunale isolandosi dal resto del paese e limitarsi a
tasca al Comune: “I costi certi sono elevatissimi, 1.920.000 euro sorridere con sufficienza”.
Insomma ferragosto di fuoco.
di acquisto e un milione per la ristrutturazione e sistemazione,
improvvisamente crollato un grosso
cedro situato nel giardino privato
nelle adiacenze di via Gregorini.
Tale albero cadde durante un temporale, neanche dei più violenti e si
riversò su Via Gregorini senza riservare danno alle persone solamente
per una fortuita coincidenza poiché
sfiorò alcune auto di passaggio. Ad
un esame del tronco risultava che
tale albero, così come quelli tagliati al parco delle Rimembranze, era
danneggiato da un parassita alla sua
base, quindi indebolito e pur avendo un aspetto verdeggiante, non era
in grado di resistere a sollecitazioni
meccaniche di un temporale: cosa
che puntualmente si è verificata.
Ecco perché è preziosa l’opera di
consulenti in grado di interpretare i
segnali di malattia degli alberi per
evitare guai maggiori a persone e
cose.
Qualche anno fa, nello stesso
parco delle Rimembranze furono
tagliati quattro alberi senza che la
nostra lista, allora all’opposizione
suscitasse polemiche. Come mai
non era stata consultata l’associazione invocata dal Taboni figlio
adesso? Forse perché a decidere il
taglio era stata l’amministrazione di
Taboni padre? Due pesi e due misure? E che dire delle malevolenze
diffuse via web per cui il taglio è
stato determinato da “ordini superiori”? Se si è a conoscenza di qualcosa lo si dica, altrimenti si stia zitti
e non si ricalchino vecchie abitudini
famigliari!
Inoltre come erroneamente riportato non si tratta dell’abbattimento
di tutti (ci mancherebbe altro) i vecchi e monumentali alberi del parco,
ma come visto, di quelli ammalorati, così come risulta dalla mappa
esposta in due copie all’ingresso del
parco per informare i cittadini già
dal primo giorno dei lavori
Il progetto approvato dalla giunta, dopo aver recepito la relazione
dei tecnici agronomi ed ottenuto il
parere favorevole della Commissione paesistica comunale e della
Sovrintendenza dei Beni ambientali di Milano, prevede il completo
recupero del parco con il ripristino
dell’originario ordito arboreo degli
anni ’20.
Il nuovo progetto è stato pensato
proprio in quest’ottica per non disperdere il patrimonio di idee che
stava alla base dell’intervento: creare all’interno della Comunità loverese un luogo nel quale ricordare e
meditare sui caduti in guerra.
Il nuovo parco, di cui fino ad ora
non esisteva in Comune denominazione ufficiale, verrà chiamato
“Parco delle Rimembranze e della
Pace” con delibera di giunta comunale.
segue a pag. 59
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