Repubbliche Baltiche Lituania, Lettonia, Estonia Trakay Vilnius Castello di Riga Tallin Viaggio in camper Di Ezia Cammarata ESTATE 2005 LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA ESTATE 2005 PAESI BALTICI (LITUANIA –LETTONIA ESTONIA) 2005 5 agosto-10 settembre Viaggio itinerante in camper di Ezia Cammarata Premessa È arrivato finalmente il momento della partenza…è quasi un anno che stiamo organizzando questo viaggio Mio marito ed io apparteniamo, infatti, alla razza dei camperisti che cominciano le vacanze estive già da febbraio, con la programmazione di vari itinerari che vengono via via valutati fino alla scelta finale che quest’anno è caduta sulle Repubbliche Baltiche centro del Vecchio Continente, che ha subito radicali cambiamenti negli ultimi anni ed è oggi meta molto ambita del turismo itinerante. Di certo il Baltico non ha i colori del Mediterraneo né tantomeno la temperatura, ma il nostro è un viaggio ricco di motivi d’interesse alla scoperta di paesi poco conosciuti paesi che a grandi passi avanzano verso l’Europa Unita. Non saranno ancora a livello europeo ma la loro evoluzione prosegue a passo spedito. Di certo, è un viaggio obbiettivamente non facile ma ricco di valenze storiche e soprattutto ambientali e a renderlo ancora più avvincente è l’impegno che i paesi dell’Est hanno messo per conquistare la stabilità economica e sociale che prelude ad una più efficace gestione del turismo. Il nostro è un viaggio attraverso culture, storia e paesaggi assai diversi tra loro, dove le spiagge sembrano quasi senza confini ancora deserte e affacciate sulle fredde acque nordiche. Poiché i chilometri che ci aspettano sono tanti abbiamo deciso di suddividere il viaggio sia all’andata che al ritorno con qualche tappa intermedia. All’andata, in Polonia abbiamo scelto, come tappe di avvicinamento Osviecin, Birkenau (Berzinka) e Chestochowa, al ritorno come tappa abbiamo scelto di fermarci in Austria, a Innsbruck precisamente a Watten nel meraviglioso mondo dei cristalli Swarovsky per una piacevole visita alla fabbrica del paradiso dei cristalli, visita gradita specialmente a noi signore. Abbiamo riguardato l’itinerario decine e decine di volte cercando di trovare il miglior compromesso tra la velocità di percorrenza, legata al numero di giorni di ferie a disposizione, e qualità paesaggistica e culturale del percorso. Abbiamo raccolto qualsiasi informazione che riguardasse i paesi baltici, abbiamo catalogato i campeggi, abbiamo letto quasi tutti i diari di viaggio reperiti su internet e, come sempre, tra i nostri bagagli abbiamo accluso il prezioso libro verde del touring. Non ci rimane che caricare la consueta spesa pre-partenza sul nostro camper nuovo di zecca Riviera 55 P special su Ducato 2800 turbo diesel, e dare inizio al”folle volo”. Quest’anno data l’ampiezza del nostro nuovo camper i bagagli e i viveri non saranno stipati all’inverosimile come negli anni precedenti; ormai infatti abbiamo spazio a sufficienza nei numerosi armadietti e gavoni. All’equipaggio composto da mio marito e da me si aggiungono altri due equipaggi in compagnia dei quali è stato messo a punto a tavolino il viaggio che stiamo per affrontare. Dopo aver rifornito il camper di acqua potabile e varcato il cancello del rimessaggio possiamo veramente dire che la vacanza è iniziata! INFORMAZIONI GENERALI Il territorio Il territorio dei paesi baltici è per lo più pianeggiante. I paesaggi molto belli comprendono tratti di strade lunghissimi in mezzo a foreste di abeti e betulle che si alternano talvolta a zone piene di laghetti. I laghi si trovano soprattutto in Lettonia e in Lituania, mentre l’Estonia ospita in genere i laghi più grandi. Il territorio lettone e lituano, ci ha mostrato durante il tragitto percorso, nidi di cicogna collocati sempre in alto, o su un albero, o su un comignolo in disuso, o sulla cima di alti pali. La cicogna è considerata dai contadini propiziatrice di buoni raccolti ed è per questo che viene trattata con ogni premura e venerata con una festa. La Lituania è il più vasto e il più popolato tra i paesi baltici, l’Estonia è una repubblica minuscola, con un territorio formato per circa il 10% da isole; è lo 1 di 16 LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA ESTATE 2005 stato meno popolato ma va considerato un po’ a parte per la sua appartenenza alla cultura finnicotedesca e per la lingua. La pianura lituana è in gran parte coltivata, ma l’impronta dominante del paesaggio lituano è data dagli spazi della foresta mista di conifere e latifoglie. Le betulle regnano sovrane. La costa lituana chiamata “costa dell’ambra” per la lavorazione e il commercio di questo materiale (resina fossile) è bassa e sabbiosa. Lungo la stretta penisola di Neringa c’è un’area di dune mobili, definita dalla guida del T.C.I. il ”Sahara lituano”, che ha un fascino particolare per la sabbia finissima, il profumo dei pini e la vista del mare. Le dune sono altissime e per secoli si sono spostate sotto il soffio del vento. La Lettonia è anch’essa ricca di foreste di conifere. Mentre nel suo paesaggio dolce e ondulato si snoda il corso dei fiumi lettoni, nella costa dominano, oltre agli ambienti della foresta di conifere, anche le dune sabbiose: Jurmala, è uno dei più grandi centri balneari attrezzato della Lettonia. Per quanto riguarda l’Estonia, anche qui, possiamo dire che le foreste di conifere, querce, betulle e un ricchissimo sottobosco coprono una buona parte del territorio. Le coste sono basse e sabbiose. Il territorio dell’Estonia è costituito anche dalle isole di:Saarema e di Muhu che sono le due più grandi. Le più grandi isole erano un tempo chiuse al turismo perché sedi della Marina Sovietica. A tutt’oggi le coste sono occupate da postazioni militari in stato di abbandono. Documenti Per l’ingresso nei tre paesi baltici è sufficiente il passaporto, senza visto. Per i veicoli è richiesta la patente, il libretto di circolazione e la polizza assicurativa. Rete viaria-Viabilità Le autostrade sono tutte senza pedaggio. È impossibile accomunare in un unico giudizio realtà stradali assai diverse tra loro e appartenenti a stati diversi….Quasi buone le strade slovacche, terribili le strade polacche distrutte dai solchi provocati dai camion e asfaltate in modo pessimo tanto che talvolta è preferibile scegliere le strade secondarie non distrutte dai camion e non interrotte da lavori in corso. Per quanto riguarda le strade delle repubbliche baltiche in genere il fondo stradale, è buono, quando non si trovano interruzioni dovute a lavori in corso per strade in rifacimento. Le strade della Lettonia in genere sono peggiori di quelle della Lituania ed Estonia, ma quasi tutte sono piacevoli da percorrere per i paesaggi attraversati. S’incontrano, infatti, tratti lunghissimi in mezzo a foreste di abeti e betulle e spesso siamo accompagnati dall’alto dei loro nidi dalla discreta presenza delle cicogne i cui nidi scorgiamo talvolta su un comignolo in disuso, più spesso sulla cima di alti pali telegrafici. Per quanto riguarda la velocità sulle strade, l’autovelox è sempre in agguato ma spesso siamo stati allertati da un “lampeggiare” da parte di automobilisti che provengono dal lato opposto, una consuetudine divenuta ormai internazionale. È obbligatorio l’acquisto della “vignetta” sulle autostrade austriache e del “bollino” su quelle della Slovacchia. I limiti di velocità: nel tratto lettone la velocità sulle autostrade ,strade nazionali e provinciali è di 90 km/h; nei centri abitati è di 60 km/h; nel tratto estone sulle autostrade il limite è di 110km/h; sulle strade nazionali e provinciali è di 70-90km/h, nei centri abitati è di 50km/h; nel tratto lituano sulle autostrade il limite è di 110km/h; sulle strade nazionali e provinciali è di 90km/h nei centri abitati è di 60km/h. In ogni stagione, nei tre stati sopra citati, è obbligatorio tenere accesi gli anabbaglianti. In Polonia, abbiamo notato che lo “stile” di guida degli automobilisti, in genere, è piuttosto disinvolto e decisamente allegro tanto che taluni sembra che guidino alla velocità della luce. Un discorso a parte riguarda le cartine stradali degli stati da noi visitati. E’ sempre preferibile, approvvigionarsi di carte stradali nei paesi stessi che si visitano e che vengono vendute quasi sempre presso i distributori di carburante, questo perché spesso quelle vendute qui da noi, non risultano fedeli soprattutto sull’indicazione dello stato delle strade minori. Tuttavia, avendo bisogno, a casa, di cartine al momento della programmazione del viaggio è consigliabile l’acquisto di prodotti cartografici del Touring Club Italiano 2 di 16 LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA ESTATE 2005 Campeggi Si trovano pochi campeggi e quelli esistenti sono di standard relativamente basso, talvolta insufficienti con servizi molto spartani, quelli migliori si trovano soprattutto nelle zone turistiche. Il campeggio libero è possibile. Il clima Il clima è marittimo continentale, nell’interno tendente al freddo. Luglio e agosto sono i mesi più caldi. Le giornate, a queste latitudini nordiche, sono lunghe in estate. In piena Estate in Estonia le giornate sono così lunghe da avere 19 ore di luce. Il tempo atmosferico è imprevedibile: a giornate di caldo si susseguono giorni piovosi e soprattutto nottate e mattinate rigide, tanto che la mattina, in camper, è gradito il tepore della stufetta. Ora: La Lituania, la Lettonia e l’ Estonia sono avanti di un’ora rispetto all’Italia Abbigliamento È opportuno portare indumenti invernali, maglione, felpe, tute, impermeabile e scarpe chiuse, in grado di preservare dalla pioggia, e soprattutto comode in previsione di percorrere chilometri a piedi, soprattutto nelle visite delle città. Lingua: L’unica possibilità di comunicazione è data dalla lingua inglese parlata soprattutto dai giovani, specialmente se istruiti. Valuta La moneta estone è la Kroon EEK (corona ), il cambio in relazione all’euro è di 15,66 EEK; il Lats, (Ls) è quella lettone ed equivale a €0,65; il Litas (Lt) è la moneta della Lituania in relazione all’euro è 3,45 Lt. Il costo della vita in generale e specialmente in Lituania è più basso che da noi. Costo del carburante: Il prezzo del gasolio oscilla da 0,62 a 0,69 euro per litro. Si accettano le carte di credito per il pagamento, i distributori di carburante sono frequenti. Acquisti Tra i prodotti tipici dei paesi baltici, un posto di rilievo spetta all’ambra: nessuno infatti fa ritorno da uno di questi paesi senza un pezzetto di questa “resina fossile” che viene estratta dal mar Baltico (meglio se nobilitato da qualche inclusione ). L’ambra, dopo una lunga e abile lavorazione dà origine a diversi oggetti, dagli orecchini, alle collane, agli anelli e anche soprammobili che vengono venduti nei negozi o in una delle innumerevoli bancarelle dei mercati lituani o lettoni .I pezzi pregevoli ovviamente vengono venduti nelle gioiellerie. Interessanti in Estonia sono i maglioni e copricapo d’impronta nordica tipo quelli “norvegesi”, ma il tipo di filato non sempre incontra il nostro gusto perché rispetto al nostro risulta un po’ pungente e più adatto, per la pesantezza del capo, a quelle latitudini. Di particolare bellezza poi sono le icone e infine sono apprezzabili alcuni prodotti artigianali in terracotta, in vetro e in legno di betulla. Assistenza medica: E’ bene compilare prima di partire il modello E111 presso la propria ASL. Il servizio medico offerto dagli ospedali dei paesi baltici non è ancora all’altezza degli standard europei. E’ consigliabile portare con sé medicinali di cui si può aver bisogno in quanto non è facile, in caso di necessità, farsi comprendere 3 di 16 LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA ESTATE 2005 CRONACA DEL VIAGGIO Tappe di Avvicinamento: Venerdì 5 agosto Partiamo da Palermo in due equipaggi. Il mio equipaggio è composto da mio marito Guido e da me che fungo da navigatrice, almeno ci provo; l’altro equipaggio pronto a partire con noi è formato da Annibale, Mariadina e Alberto la nostra piccola mascotte di quattro anni, a bordo di un camper Arca su ducato 2800 turbo diesel. Anche quest’anno, poiché il viaggio è molto impegnativo per i tantissimi chilometri da percorrere, decidiamo di risparmiare energie iniziando la nostra avventura all’insegna della grande comodità imbarcandoci con i camper sulla nave che fa Palermo – Napoli, in questo modo ci rilassiamo ed evitiamo almeno 800 km di strada prima della “bagarre” che ci aspetta nei giorni successivi. Sabato 6 agosto Sbarchiamo intorno alle ore 7 a Napoli e ci immettiamo nella E45-A1 direzione Nord sino a Bologna, quindi prendiamo la A13 sino a Padova e infine ci immettiamo nella A4 direzione Trieste, finché ci fermiamo per pernottare nell’area di servizio Fratta , presso Portogruaro. Domenica 7 agosto Dall’area di servizio Fratta dove abbiamo dormito con tutta tranquillità, partiamo alla volta di Bratislava. Percorriamo la A4 fino ad incrociare la A23 che ci porta a Tarvisio e al confine ItaliaAustria. Dal confine austriaco prendiamo l’autostrada A2 e lì alle ore 13 ci fermiamo in un’area attrezzata con tavoli e sedie e pranziamo tra il verde, procediamo poi sino a Vienna e da lì prendiamo l’autostrada A4 direzione Ungheria, incrociamo la strada n9 fino ad arrivare a Bratislava, alle ore 20,50 ci fermiamo per pernottare presso un parcheggio sito presso una stazione di servizio. Lunedì 8 agosto Dopo aver fatto colazione riprendiamo il viaggio di trasferimento verso la nostra meta. Prendiamo l’autostrada D61 –E75 fino a superare Trencin., dove imbocchiamo la strada n61 E75sino a Zilina dove ci immettiamo nella strada n11-E75 sino al confine ceco con la Polonia. Le cittadine di confine sono Ceskytesin(Cz) e Cieszy in Polonia. Dal confine percorriamo la strada n1-E75 sino a BielskoBiala, continuiamo la strada n1 E75 sino a Pszczyna da dove prendiamo la strada n933 che ci porta a Osviecim. Alle ore 19,30 circa raggiungiamo il parcheggio custodito a pagamento del museo e campo di sterminio. La sistemazione risulta molto comoda per trascorrervi la notte. Martedì 9 agosto Di mattina appena pronti, attorno alle ore 9 circa iniziamo la visita al campo di concentramento di Auschwitz (Osviecim) che ci lascia smarriti pensando a quanto può giungere la ferocia umana e la scientificità del crimine. All’ingresso del campo spicca un’insegna con una cinica iscrizione per un lavoro massacrante “Arbeit macht frei” che significa “ il lavoro rende liberi”. Dal momento in cui si entra fino a quello in cui si esce da Auscwitz siamo attanagliati da un gran senso di angoscia. Ci lascia letteralmente agghiacciati vedere una grande massa di capelli umani dietro un’enorme vetrina, oppure dietro un’altra grande vetrina, centinaia di scarpe anche di bambini, spazzole, spazzolini da denti, necessario da barba e anche arti artificiali e protesi. Dopo questa dolorosa visita non ci resta che recarci al campo di concentramento di Birkenau che si trova a pochissimi chilometri da Auscwitz. L’ingresso di Birkenau è stato ripreso dal film di Spielberg ”Shindler’s list”. E’ impressionante vedere lo scalo ferroviario con i binari dove venivano selezionati i deportati e infine vedere i resti dei forni crematori che ci fanno rabbrividire. Conclusa anche questa visita ci dirigiamo verso il santuario di Chestochova. Da Osviecim, dopo aver percorso la stada 950 riprendiamo la strada n1E75, superiamo 4 di 16 LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA ESTATE 2005 Tychy e passiamo Katowice, percorriamo infine sempre la strada 1 sino a destinazione: Chestochova. Giungiamo alle ore 18,30 e sistemiamo il camper nel campeggio Olenka Mister camping, discreto, confortevole ma soprattutto molto vicino al santuario di JasnaGora. Siamo nel tardo pomeriggio e quindi decidiamo di fare un giro nei dintorni e visitare così il Santuario che è il luogo di culto più importante della Polonia e uno dei più famosi per i cristiani in Europa. L’immagine miracolosa della Madonna Nera, attrae, infatti, come una calamita migliaia di fedeli che vi si recano con fede, in pellegrinaggio da tutte le parti del mondo. Mercoledì 10 agosto Dopo aver fatto, come di consueto tutte le operazioni di rito al camper: rifornimento idrico e scarico delle acque bianche e nere, ci rechiamo ad un supermercato per acquistare qualche provvista alimentare poi via di nuovo in viaggio per la strada 1 E75 sino nei pressi della città di Piotrokowtryb dove ci immettiamo nella strada 8 E67 sino ad arrivare a Warszawa e quindi prendiamo la strada 61 e ci fermiamo nella città di Ostroleka, dove pernottiamo in prossimità di un rifornimento di carburante. Giovedì 11 agosto Appena svegli, ci prepariamo in fretta e alle 9,15 circa ci rimettiamo in marcia alla volta dei Paesi baltici. Percorriamo la strada 61 sino alla città di AUGUSTOW, prendiamo la strada E67 sino a raggiungere SUWALKI, quindi continuiamo nella strada E67 sino al confine polacco – lituano e lo attraversiamo nella cittadina di Budzisko quindi ci immettiamo nella strada A5 E67. A pranzo ci fermiamo a mangiare in un ristorantino nei pressi di Marijampole (paghiamo una cifra irrisoria e mangiamo in modo soddisfacente con 19,8 litas, corrispondente a circa 6,50 euro per due persone): Continuiamo a percorrere la A5 E67 sino a Kaunas. Alcuni tratti da noi percorsi hanno caratteristiche di autostrade. Infine imbocchiamo la la A1 E85 direzione e uscita per Trakaj, imboccata la strada 107 giungiamo a Trakaj, centro turistico posto su una penisola con un piccolo castello e in mezzo a laghetti. Ci dirigiamo al camping che si trova a 7 km da Trakaj, di nome SLENJE, piccolo, carino e sufficiente alle nostre esigenze. In questo campeggio, come in molti altri camping da noi visitati ci sono molti camperisti italiani; proprio con alcuni camperisti conosciuti qui fraternizziamo subito e ci scambiamo consigli e impressioni sulle Repubbliche Baltiche. Venerdì 12 agosto Appena pronti, come convenuto con i camperisti italiani conosciuti al campeggio, prendiamo due taxi cumulativi (33 € a taxi da dividere ) per fare un’escursione a Vilnius. Sono le ore 10 e il taxi ci lascia nel cuore del centro storico della città. Piazza della Cattedrale. Vilnius sorge sulle sponde del fiume Neris, è la più grande città vecchia dell’Est europeo e merita sicuramente, per i suoi tesori architettonici di essere iscritta nel patrimonio artistico mondiale dell’Unesco, sebbene sia ben messa, tutta ristrutturata e la più moderna delle tre capitali, tuttavia questa città così ordinata con pochissimo traffico e poche persone edifici grigi e squadrati non suscita in noi grandi emozioni e preferiamo di gran lunga l’animata e gioiosa Tallin.Visitiamo, quindi, la Cattedrale considerata la più pura espressione del neoclassicismo polacco-lituano. L’edificio è preceduto da un imponente portico esastilo con frontone decorato da sculture. Sui lati della chiesa corre un peristilio. In cima alla Cattedrale ci sono statue di santi. Sul lato sud di fronte alla piazza si elevano statue di granduchi lituani, mentre sul lato nord ci sono le statue di apostoli. A sud ovest sorge la torre campanaria isolata e somigliante ad un faro. L’interno della Cattedrale è a tre navate che culminano nell’altare a forma di tempietto tetrastilo. Dalla navata destra si accede alla Cappella di S. Casimiro, che è il pezzo forte dell’edificio e un notevole esempio del primo stile barocco. Terminata la visita alla bella Cattedrale ci incamminiamo per la strada a nord est della piazza riservata ai pedoni che si inerpica sino alla verde collina di Gediminas. Saliamo fino in cima all’erta torre di Gedimino e da li godiamo uno splendido panorama sull’intera città: la città vecchia a sud, la collina delle tre croci a est ed il fiume che si estende a nord. Scendiamo dalla collina, questa volta comodamente con l’ascensore e ci dirigiamo 5 di 16 LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA ESTATE 2005 sulla Maironio gatve per continuare la visita del centro storico della città che è ricco di monumenti di pregio e che incanta con il suo profilo costellato dai pinnacoli di 20 chiese ortodosse e 30 chiese cattoliche. Tra le chiese di un certo fascino occupa un posto di rilievo la luterana Chiesa di S. Anna, splendido esempio di gotico lituano costruita con 33 tipi di mattoni rossi diversi. Arretrata e parzialmente nascosta dalla chiesa di S Anna, cui è addossata a destra si erge la Chiesa dei Bernardini chiesa gotica del convento francescano annesso. Di fronte all’estremità orientale di Bernardinu gatve si trova la seicentesca Chiesa di S. Michele. Altra chiesa notevole, è quella di S. Giovanni, che domina il complesso universitario ed ha forme tardo gotiche. E’ fiancheggiata da un campanile di 5 piani che unisce caratteristiche rinascimentali e barocche, fu costruito fine 500 inizio 600. Il campanile è coronato da una croce alta 6,2 metri. Essendo ormai ora di pranzo, rimanendo sempre nel centro storico, ci inoltriamo in una stradina laterale alla ricerca di un ristorante per mettere a tacere i morsi della fame che quando camminiamo per un po’a piedi si fanno sentire. Ci fermiamo al ristorante “Gabi” molto grazioso ed accogliente, dove mangiamo discretamente pagando pure un prezzo contenuto (52 litas circa 18 € a coppia). Dopo pranzo continuiamo la nostra passeggiata per la città vecchia, imboccando la pedonalizzata Pilies gatve, una tra le strade più antiche della città e la percorriamo fino alla fine dove termina in un’ampia piazza chiusa a sud dall’edificio neoclassico del Ratuse, il municipio vecchio di Vilnius. L’edificio attuale porta l’inconfondibile segno dello stile dell’architetto che progettò la Cattedrale, L.Stuoka-Gucevicius. Sul lato est della piazza sorge un’altra chiesa importante Sv Kazimiero baznycia (la chiesa di S. Casimiro) la prima chiesa barocca di Vilnius eretta dai gesuiti nel 1604-1616 per onorare il santo principe Casimiro, patrono della Lituania. Molto bello è l’interno della chiesa di S. Pietro e Paolo (fuori dal centro) che si può considerare la perla barocca di Vilnius. Il luminoso interno a tre navate è un trionfo di candidi stucchi, sebbene l’aspetto esterno sia alquanto deludente. Affollano l’interno di questa chiesa migliaia di statue. Un’altra attrazione di Vilnius è il monumento a Frank Zappa geniale musicista rock americano. L’omaggio al mitico dissacratore della società americana è anche un tributo alla libertà di pensiero ed espressione. Terminato il giro per la città intorno alle ore 19, ora convenuta con il tassista, ci incamminiamo stanchi verso il taxi che ci ricondurrà al campeggio. Sabato 13 agosto Pagato il campeggio (98 litas per due notti pari a 28 € circa) sono già le ore 10 e per noi è ormai tempo di levare le ancore e partire alla volta della prossima tappa: Klaipeda detta la “finestra sul Baltico ”Prendiamo la strada 107 sino a raggiungere la A1E85 percorriamo quest’ultima in direzione Kaunas e li ci fermiamo per qualche ora ad un supermercato per fare qualche provvista alimentare. Superata, poi, Kaunas continuiamo a percorrere laA1 E85 sino a raggiungere la graziosa cittadina portuale di Klaipeda. Arriviamo a destinazione alle ore 21,30: ci fermiamo a posteggiare e pernottare, dopo aver chiesto il permesso, presso un grosso rifornimento di carburante dello stato IL, e li in verità trascorriamo la notte in tutta comodità. Domenica 14 agosto Partiamo dal parcheggio presso il rifornimento di carburante per dirigerci all’imbarcadero per la penisola di Neringa, il “Sahara lituano” che altri non è che una lunga striscia di terra al largo di Klaipeda collegata alla porzione di territorio russo intorno a Kalingrado (la Konisberg patria del famoso filosofo Immanuele Kant) e la cui attrazione principale sono le dune mobili. Nonostante il prezzo esagerato sia del traghetto sia del ticket per l’ingresso al parco, la zona è da non perdere, anche per i tanti chilometri già fatti per giungere fin qui.(111LT pari a 33 € circa per il camper e per 2 persone per il traghetto da aggiungere al costo del pedaggio per il parco che è di 50 litas pari a 15 € circa). Arrivati, ci fermiamo e parcheggiamo nel piccolo villaggio di Juodkrantè nonostante una fastidiosa ed insistente pioggia sembra perseguitarci. Dei cinque villaggi di cui è composta questa striscia di sabbia, tre sono microscopici mentre degli altri due uno è quello di Nida e l’altro è proprio il fiorente centro turistico di Juodkrante con moderni complessi alberghieri, case di villeggiatura, 6 di 16 LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA ESTATE 2005 negozi di souvenir e il molo. Qui, tuttavia, come anche a Nida la stagione turistica sembra terminata, c’è poca gente in giro, forse a causa della pioggia. Noi, impavidi e, come sempre, smaniosi di conoscere luoghi nuovi andiamo a vedere con la pioggia che ci sferza la ”Collina delle streghe”, che ci incuriosisce oltre modo. Si tratta di un divertente e grottesco museo all’aperto: sulla cima della collina dove si vedono una serie di sculture di soggetto comico e fantastico scolpite nel legno da artisti locali che raffigurano per lo più visi umani deformati fino a sembrare mostri per l’appunto streghe. Conclusa la passeggiata sulla collinetta, la pioggia ci fa desistere dal vedere le caratteristiche e alte dune di sabbia paragonate dalla Guida Touring, forse un po’ azzardatamene, a quelle del Sahara. Le suggestioni desertiche mancate, il non indifferente pedaggio, sommato al biglietto del traghetto, posso dire con tutta tranquillità, che sono stati in un certo qual modo ripagati da questa divertente passeggiata sotto la pioggia tra mostri e streghette abilmente scolpiti, non avevo mai visto, infatti, un boschetto concepito, così fantasiosamente! Dopo aver fatto un pranzo frugale in camper e dopo aver visitato il villaggio di Nida non ci resta che riprendere il traghetto e ritornare sulla terra ferma a: Klaipeda. Stasera, abbiamo deciso di cenare al ristorante per festeggiare il mio compleanno. Scegliamo un ristorante che si chiama “Bambola” e che c’è stato segnalato. Questa trattoria è famosa perché serve più di 40 tipi di pizza diversi. Per noi non è niente d’eccezionale, in ogni modo mangiamo abbondantemente e paghiamo un prezzo veramente irrisorio (150 litas per 6 persone pari a circa 44 €). Lunedì 15 agosto. Alle ore 9 circa siamo pronti per rimetterci in viaggio verso l’altra meta baltica: la Lettonia. Percorriamo la strada A13 E272 sino al confine lituano (Butinge)-lettone (Rucava), percorriamo quindi la strada A1 sino a Liepaja e da qui imbocchiamo la strada A9 sino a Skrunda, deviamo per la strada P116 e raggiungiamo Kuldiga, chiamata pomposamente la “Venezia della Lettonia”, con la quale in verità non ha niente con cui spartire, anche se per me è una cittadina piuttosto gradevole e caratteristica, tanto che per i suoi scenari pittoreschi spesso è scelta dai cineasti locali per girare dei film. Dopo aver posteggiato il camper raggiungiamo a piedi il cuore del centro storico, che si trova a pochi passi: qui ammiriamo la vecchia Piazza del Municipio, dove prospettano edifici d’epoca e stili diversi perfettamente armonizzati tra cui il Vecchio Municipio tutto in legno. Chiude la piazza il Municipio Nuovo in stile rinascimentale italiano. A nord della piazza inizia la Baznicas jela dove vediamo la casa di legno più antica della cittadina e di fronte anche una graziosa casa a graticcio. In fondo alla via visitiamo una chiesa luterana SV Katrinas Baznica, dove grazie ad un organo settecentesco e ad una particolare acustica in epoca sovietica si tenevano concerti. Ad ovest della piazza del Municipio percorriamo un’altra strada principale la Raina jela e a destra in un vicolo ci imbattiamo in una chiesa cattolica del 1640 dedicata alla Trinità Trisvienibas bazzica. Gli arredi dell’interno sono barocchi con qualche elemento rococò, il pezzo più importante ed antico della chiesa è la statua della Madonna con il Bambino. Camminando per la Baznicas jela raggiungiamo infine il ponte che oltrepassa l’Aleksupite, un affluente del fiume Venta e la strada che ci porta ad un Mulino ad acqua. Oltrepassando il Kuldigas Tilts, il ponte in mattoni si arriva alla Pils jela a sinistra della quale c’è una diga e in questo punto la confluenza tra il fiume Aleksupite e il Venta dà vita ad una cascata “Ventas rumba” di oltre due metri , ma la cui ampiezza di 275 metri,pare sia la più larga d’Europa Terminiamo la visita della graziosa cittadina intorno alle ore 18,30. Sebbene non abbia nulla da spartire con la nostra Venezia, non a torto, secondo il mio parere si può considerare la cittadina più pittoresca della Lettonia. Riprendiamo, quindi, il viaggio per la nostra prossima tappa: Jurmala. Imbocchiamo la strada P120 superiamo Stende e raggiungiamo la A10-E22, la percorriamo quindi in direzione Riga sino a raggiungere Jurmala. Alle ore 20,50 siamo già sul posto e ci sistemiamo al campeggio Nemo adiacente al parco acquatico Nemo. Il campeggio offre un bel prato verde dove sono piantate tende, c’è un ristorante e il bar ma è soprattutto servito di mezzi pubblici, quindi ottima base per visitare la vicina Riga. Il campeggio ci costa per due notti 20 lats corrispondenti a 28 euro. 7 di 16 LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA ESTATE 2005 Martedì 16 agosto Alle ore 9,30 siamo tutti pronti per la visita di Riga: imbocchiamo il vialetto del campeggio e raggiungiamo la strada principale dove c’è la fermata degli autobus di linea ed anche dei minibus navetta privati che fanno la spola avanti e indietro da Riga. La città di Riga è molto vivace, è anche la più grande tra le capitali baltiche e quella che sfoggia un notevole patrimonio monumentale. E’ attraversata dal fiume Daugava e si trova a circa 15 km dalla sua foce. La parte più antica è percorsa da un dedalo di viuzze, tutte zone pedonali. I punti di riferimento di Riga sono i campanili di alcune chiese importanti e il fiume. Il suo profilo è, infatti, dominato dai tre campanili: quello della Chiesa di S. Pietro, il più alto, il corpo del campanile della Cattedrale e il più semplice quello di S.Giacomo. Nella nostra passeggiata, a piedi, iniziamo il giro dalla Doma laukums, la piazza dominata dalla mole in mattoni del Duomo considerato il fulcro della città antica. Il Duomo, tempio luterano è l’edificio di culto più grande delle Repubbliche baltiche e il massimo monumento architettonico della città. Visitiamo poi la Chiesa di S..Pietro, prendendo l’ascensore fino in cima al campanile da dove si gode un bel panorama. Strada facendo vediamo una bizzarra fila di case: i Tre Fratelli, così soprannominate sull’esempio delle Tre Sorelle di Tallin. Poco distante si eleva l’alta Cattedrale di S. Jacob, sede dell’arcivescovado cattolico di Riga, accanto c’è pure il palazzo neorinascimentale del Saeima (Il Parlamento). Infine ci imbattiamo nelle pittoresca Porta svedese, l’unica porta rimasta della città antica. La via che abbiamo percorso termina, infine, alla Torre delle polveri , possente torre circolare e appuntita, l’unica sopravissuta delle 18 torri che si levavano dal muro di cinta. Infine, anche Riga ha la sua Statua della Libertà, innalzata nel periodo dell’Indipendenza,che tiene nelle mani levate al cielo tre stelle, simboli delle tre regioni, che hanno trovato l’unità nelle lotte contro le invasioni straniere. A Riga, un’altra meta da non perdere è il pittoresco mercato coperto che oltre ad essere uno dei più grandi in Europa, ha la particolarità di svolgersi all’interno di enormi hangar dove, durante la I° guerra mondiale, venivano costruiti i dirigibili Zeppelin. In questo mercato si trovano cibi in quantità considerevole e prodotti alimentari divisi per genere.Tuttavia, nonostante la tipicità dei locali questo posto non mi sembra niente di eccezionale rispetto ad altri mercati che ho visto finora. A Riga, inoltre sono da ammirare le facciate di molti edifici. La peculiarità architettonica di questa città è data dal suo stile “art nouveau,” chiamato pure Jugendstil, che pone l’accento su elementi decorativi quali fiori, mostri, figure grottesche, che notiamo sui piani alti di alcuni edifici. Terminiamo, nel tardo pomeriggio il tour a piedi per la città, che ci ha affascinato sia per le sue stradine, per le sue case con le facciate liberty e soprattutto per i campanili delle chiese tipici nel loro colore nero e nelle forme sferiche e pinnacolute. Come sempre stremati ma ampiamente soddisfatti, prendiamo il minibus per ritornare al camping, dove decidiamo di cenare al ristorante, poiché siamo stanchi e non abbiamo voglia alcuna di cucinare. Mercoledì 17 agosto Oggi partiamo più tardi del solito, (11,30 ora locale) dopo aver fatto le consuete operazioni di scarico e di rifornimento idrico del camper. Riprendiamo il cammino verso l’Estonia, il più piccolo stato baltico e quello considerato “diverso” per la sua appartenenza alla cultura “finnico tedesca”. Facciamo una sola sosta per il pranzo, durante il tragitto, e poi via a tutta birra. Da Jurmala imbocchiamo la A10E20 direzione Riga, incrociamo l’A5E77 e la percorriamo sino a raggiungere laA6E77 nei pressi di SALASPILS continuiamo in direzione IKSKILE.raggiunta poi la A4 E77 imbocchiamo quest’ultima e la percorriamo sino a raggiungere la A1E67, quindi ci immettiamo in questa strada ed andiamo verso il confine.Superata la città di SAULKRASTI, continuiamo sino a raggiungere il confine nei pressi di AINAZI. Siamo in Estonia, il cui territorio in buona parte è occupato da isole, le più grandi delle quali, un tempo, erano chiuse al turismo perché sedi della Marina Sovietica. Ancora oggi le più belle coste sono occupate da postazioni militari in disuso. In Estonia percorriamo la A4E67 sino a raggiungere PARNU, la attraversiamo e imbocchiamo la strada 60 sino a raggiungere la città di LIAULAI e da qui prendiamo la strada 10 e raggiungiamo VIRTSU, dove prendiamo il traghetto per le isole di Muhu e di Saarema: paghiamo 190 EEK corone circa 12 8 di 16 LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA ESTATE 2005 euro per camper per due persone solo andata. Impieghiamo circa 30 minuti e siamo a Muhu. Continuiamo per la strada 10 ed, essendo ormai le ore 22, ci fermiamo a LIIVA per la notte in un campeggio sufficiente alle nostre esigenze, di nome AKIKORTS . Giovedì 18 agosto Stamane, pagato il camping, (100 EEK corone per due persone, più il camper e la luce corrispondenti a circa 6 euro) ed espletate le solite operazioni del camper, alle ore 11 partiamo alla volta di Kuressare. Passiamo l’isola, attraversiamo il ponte che è una diga e ci troviamo a Saarema, l’isola più estesa dell’Estonia, luogo scarsamente popolato, caratterizzato da un paesaggio rurale incontaminato. Tra le foreste che coprono quasi la metà dell’isola intravediamo talvolta, quasi nascoste, delle fattorie. C’immettiamo nella strada 10 per poi deviare per la strada 79 che ci porta ad Angla dove si trovano 5 mulini a vento ancora intatti. Visti i mulini, sempre sulla strada 79 andiamo verso nord e raggiungiamo il porticciolo di Trigii, da dove partono le navi per HIIUMAA. Torniamo, quindi, indietro sempre per la strada 79 direzione Kuressare e lasciata poi la 79, imbocchiamo una deviazione per il villaggio di Kaali famoso per i suoi crateri creati da meteoriti precipitate sulla terra circa 2000 anni fa .Questo avvenimento si ritrova nel folclore dei paesi nordici ed ha dato origine ad un racconto mitologico che indica il cratere più grande come la tomba del sole. Noi andiamo a vedere questo cratere-lago principale, di metri 110 di diametro, divenuto attrazione turistica, gli altri 8 più piccoli si sono prosciugati. Decidiamo di pranzare al ristorante, poi, visto il cratere e scattate le doverose foto ricordo, ci rimettiamo in marcia per laS10 verso Kuressare, capoluogo dell’isola. Visitiamo questa deliziosa cittadina che ha un impianto medioevale ed un’atmosfera tranquilla. Facciamo, come sempre qualche giro per i negozi, scattiamo le nostre foto di prammatica al castello con bastioni a punta e attorniato da un fossato e alle graziose case in legno colorate in tinte pastello. Alle ore 17,30 terminiamo il giro per la città e puntiamo subito per Orissare, dove ci fermiamo presso il molo, un posto che trovo molto grazioso, ma soprattutto comodo perché troviamo acqua corrente potabile e un WC per scaricare. Fatte le operazioni, ci rimettiamo in marcia sempre sulla S10, ripassiamo il ponte e infine giungiamo al traghetto per ritornare all’altra sponda a Virtsu, riprendiamo la strada 10, superiamo LIHULA ed a RISTI prendiamo la strada 9 che ci conduce a Tallin. Alle ore 21.30 ci fermiamo per pernottare in un campeggio particolare, adiacente all’hotel Peoleo: anche se è strano usufruire delle camere dell’hotel per fare la doccia, tutto sommato è una grande comodità, oltretutto per qualsiasi informazione e per chiamare perfino il taxi, facciamo capo alla Hall dell’albergo. Venerdì 19 agosto Oggi è una giornata splendente di sole e la dedichiamo alla visita di Tallin, la cui bellezza mi riempie di stupore, in quanto non immaginavo di imbattermi in una città così animata, vivace, ospitale e dall’atmosfera così gradevole. La parte vecchia del suo centro storico elencata tra i siti Patrimonio dell’Umanità, è un vero gioiello, uno dei più belli d’Europa, con connotazioni che non hanno nulla da invidiare alle capitali europee di una certa importanza. E’, chiamata dalla popolazione ”la Vecchietta” perché il suo centro storico ancora intatto ci riporta al medioevo con le sue strette viuzze, passaggi, cortili medievali e, scorci panoramici degni di essere immortalati. E’ circondata ancora da vecchie mura, interrotte frequentemente da alte torri, e conserva nel suo interno chiese affascinanti e ampi giardini. Pur conservando un’atmosfera così autenticamente medioevale, è riuscita, a sostenere energicamente, come poche capitali, l’aspirazione alla modernità e al cambiamento, così che si può dire che la sua anima è tanto moderna quanto medioevale. Il taxi, chiamato dalla reception dell’albergo Peoleo ci lascia in un punto strategico del centro e da lì cominciamo il nostro itinerario a piedi alla scoperta delle bellezze della città. Il nostro primo impatto l’abbiamo con la bella chiesa di S. Nicola,patrono dei naviganti(Niguliste), oggi usata come museo d’arte sacra. La città vecchia si divide in due parti Tompea sulla collina e sotto la città bassa con Piazza del Municipio e la maggior parte dei negozi e ristoranti. La collina di Tompea che è, circondata da parchi e domina il porto di 9 di 16 LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA ESTATE 2005 Tallin, sarebbe, secondo una leggenda, il tumulo di un mitico eroe estone, fatto costruire dalla vedova disperata per la sua morte. Per raggiungere Tompea saliamo per una scalinata sinuosa e attraversiamo la Torre porta di Pikk jalg (Gamba Lunga). Giunti in piazza il nostro sguardo resta affascinato alla vista della mole rossa e beige della Cattedrale ortodossa che domina Tompea Alexander Nevski Katedral. Vediamo il Palazzo del Parlamento. Ammiriamo la chiesa a cupola Toomkirik. La Cattedrale, niziata nel 1229, dedicata originariamente alla Vergine Maria, sede della chiesa luterana estone è stata il luogo di sepoltura di personaggi ricchi e nobili. Nell’interno a tre navate, tra le centinaia di lapidi, le più belle tombe scolpite sono quelle del generale svedese Pontus e di sua moglie. Alle spalle della Cattedrale sorge il Palazzo della Cavalleria. Scendendo da Tompea inizia il giro delle mura e delle torri della città che sono sopravissute fino ai nostri giorni e che marcano il profilo della città. Nel nostro giro per la città attraversiamo le vie Vene, Pikk e Lai, talvolta tortuose e in acciottolato ma che fanno splendidamente da cornice alla città vecchia. Nel punto più lontano da Lai scorgiamo quattro torri allineate che sono uno degli scenari più pittoreschi da fotografare. Interessante è il giro delle mura lungo due chilometri, ma oggi delle trentacinque torri originarie visibili ne sono rimaste solo venticinque. Raggiungiamo infine la piazza del Municipio (Raekoja plats), dalla quale si irradiano le vie principali della città murata. Dal Municipio vediamo uscire dei giovani in costume medioevale. La piazza è piuttosto animata anche perché questa è la zona dove si concentrano il maggior numero di bar e ristoranti della capitale. Essendo ormai ora di pranzo decidiamo per un locale caratteristico lì vicino. Il ristorante è molto carino ed elegante, non rimaniamo scontenti riguardo al menu, ma alla fine ci accorgiamo che il conto è giustamente corrispondente alle ottime pietanze e caro quanto da noi. Terminato il pranzo, continuiamo la nostra passeggiata esplorativa, per il centro storico. Sul lato nord della piazza del Municipio vediamo la Farmacia fondata nel 1422, ma che ha l’attuale facciata baroccheggiante risalente al XVII secolo. Un arco accanto alla Farmacia conduce nello stretto e caratteristico ”Saiakaik il “passaggio del pane bianco” il vicoletto deve il suo nome al forno da cui un tempo si diffondeva l’aroma del pane e dei dolci appena desfornati, oggi qui vi si trovano negozietti di souvenir. Il Saiakaiak porta alla duecentesca chiesa dello Spirito Santo, chiesa gotica usata dai luterani, che nel Medioevo era la cappella del Municipio. Il suo orologio è il più antico di Tallin. La slanciata torre della fronte occidentale, ospita una campana la più antica dell’Estonia. Proseguiamo la nostra passeggiata a piedi imboccando la Pikk tanav ”via lunga”, la via più lunga della città dove abitavano i mercanti più facoltosi. Al n17 di questa strada vediamo una casa chiamata la”Grande Gilda” una corporazione alla quale appartenevano i commercianti più eminenti. Le Gilde erano, infatti, delle corporazioni di mercanti o artigiani quasi tutti tedeschi. Proseguendo per la stessa strada vediamo la Gilda di S. Canuto, al n. 24 c’è la sede della Gilda di S.Olaf, la più antica di Tallin ed infine al n26 c’è il palazzo acquistato dalle Teste Nere, che avevano questo nome perché era la confraternita dei mercanti celibi che avevano come protettore S. Maurizio, un moro convertito alla fede cristiana. La testa di S. Maurizio è raffigurata tra due leoni su uno dei rilievi in pietra che adornano la facciata dell’edificio. Al n71della Pikk tanav, infine, c’è il complesso dei tre edifici noti come leTre Sorelle contrapposte ai tre Fratelli di Riga. La prima delle tre è la più interessante:la facciata, è quella originale della prima metà del XVsecolo, mentre le finestre del pianterreno furono ingrandite; la porta è in legno intagliato. Le facciate dei due edifici attigui mostrano sia al primo piano che al pianterreno segni evidenti di rifacimenti successivi. La Pikk tanav termina con una delle porte della città che ha la torre detta Paks Margareta (La Grassa Margherita) un tondo bastione del XVI secolo che proteggeva questa entrata della città Imboccando la Lai tanav scorgiamo subito a sinistra la chiesa di S.Olaf che ha una torre la cui inconfondibile guglia affilatissima marca il profilo della città. Alla fine della nostra passeggiata “culturale” alla scoperta delle splendide chiese e dei famosi palazzi di Tallin decidiamo di fare shopping in un centro commerciale, che ci viene indicato. Dopo aver percorso la via Vene giungiamo, attraverso una porta sorvegliata da torri, a piazza Viru, chiamata così perché dominata dall’albergo VIRU un grattacielo di 22 piani. Strada facendo scorgiamo delle bancarelle allineate che offrono sia fiori freschi che composizioni di fiori secchi. Infine, sulla Viru tanav giungiamo al centro 10 di 16 LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA ESTATE 2005 commerciale, dove facciamo i nostri acquisti, terminati i quali, ormai spossati per la massacrante giornata di camminare a piedi, per la città, prendiamo senza indugio un taxi per condurci comodamente all’albergo-campeggio Peoleo. Sabato 20 agosto Da Tallin partiamo attorno alle ore 11, dopo aver pagato il campeggio 270EEK e dopo aver eseguito le operazioni di scarico e di rifornimento idrico per il camper. Imbocchiamo la strada 2 sino a raggiungere PAIDE, superata questa continuiamo per la strada 2 sino a raggiungere TARTU, famosa città universitaria, carina e ben tenuta. Ci fermiamo in un parcheggio al di là del fiume, vicino ad un supermercato e nei pressi di un ponte. Dopo aver fatto acquisti al supermercato, pranziamo, facciamo il solito riposino e infine siamo pronti per una breve passeggiata per il piccolo centro storico, che si gira in un’ora circa di tempo. Giungiamo a piedi, dopo pochi metri all’ampia piazza del Municipio, chiusa al traffico e costeggiata a nord est dal fiume Emajogi. Il Municipio è in stile barocco olandese ed è sormontato da una torre barocca. Alcuni edifici sulla piazza sono in stile neoclassico. E’ particolarmente curioso il palazzo al n18, fortemente inclinato a sinistra. Davanti al palazzo del Municipio c’è una fontana: con un particolare che ci fa sorridere. Una simpatica e deliziosa statua che rappresenta due giovani amanti uniti in un tenero bacio sotto l’ombrello. (Essendo una città universitaria sarà sicuramente un omaggio alla spensieratezza giovanile degli studenti!) Ritornati al parcheggio, attorno alle ore 19,30 riprendiamo il viaggio verso il confine prendendo la strada n3, superiamo il confine estone con la Lettonia nei pressi della città di VALKA. In Lettonia percorriamo la strada denominata A3 e nei pressi di STRENCI ci fermiamo a pernottare in una stazione di servizio alle ore 22 circa. Domenica 21 agosto Stamane alle ore 9,30, appena pronti ci rimettiamo in viaggio riprendendo la strada A3 fino ad intersecare la A2-E77 nei pressi di VANGAZI, la percorriamo in direzione di Riga. Incontriamo la la strada E77 A4(prima di Riga) e la percorriamo sino a raggiungere la A6-E77. Immessi nella A6 in direzione Riga costeggiando un lago raggiungiamo la A5 e la percorriamo sino ad incontrare dopo pochi chilometri la A7-E67, che percorriamo in direzione di BAUSKA da lì prendiamo la strada P103 che ci porta alla nostra meta: PILS RUNDALE. Appena giunti posteggiamo il camper nell’apposito ampio parcheggio sito dinanzi al Palazzo d’Inverno e ci apprestiamo alla visita, non prima però di aver acquistato vari oggetti e l’ennesima collana d’ambra esposte nelle bancarelle che ci sono lungo il breve tragitto. Il complesso del Palazzo di Rundale è il capolavoro del barocco in Lettonia, uno dei più splendidi esempi di architettura barocca e rococò. Fu costruito come residenza estiva dei duchi di Curlandia secondo il progetto e sotto la direzione di Francesco Bartolomeo Rastrelli, il famoso architetto della corte russa che tanto operò anche a Pietroburgo. Al palazzo si accede attraverso un cancello. Visitiamo le stanze situate ai due piani dell’edificio. Gli arredi delle stanze non sono quelli originali andati dispersi ,tuttavia quelli di adesso sono egualmente degni di nota per il loro splendore. Notevole è infatti la “Sala Dorata, sala del trono arricchita dai meravigliosi stucchi di Graff e dagli stupendi affreschi di Zucchi e Martini. Per ultimare la visita in modo piacevole non ci rimane che fare una passeggiata nel Parco, disegnato dallo stesso Rastrelli. Dopo la visita, ritorniamo nei camper per fare un veloce spuntino e poi attorno alle ore 15 ci rimettiamo di nuovo in viaggio verso La Collina delle Croci. Riprendiamo la strada P103 sino a raggiungere ELEJA, da qui prendiamo la A8 E71 e raggiungiamo il confine presso la cittadina di MEITENE (KELVIAI), in Lituania prendiamo la strada A12 E77 superiamo la città di JONISKIS a 10 chilometri circa di SIAULIAI e troviamo la deviazione per la Collina delle Croci (Kryziu Kalnas). Ci accorgiamo di essere giunti a destinazione perché la Collina delle Croci è annunciata da bancarelle di articoli religiosi, croci naturalmente, di tutti i materiali possibili. La collina è una modesta altura sulla quale si affastellano una sull’altra in una selva impressionante migliaia e migliaia di croci grandi e piccole, preziose ed economiche, di legno e di metallo, infisse sul terreno o appoggiate o appese alle più grandi per devozione o per 11 di 16 LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA ESTATE 2005 commemorazione. Nello slargo antistante la collina vediamo la grande croce di legno con Cristo bronzeo donata da Giovanni Paolo II in occasione di una sua visita alla collina. Il Santo Padre venendo qui in pellegrinaggio, ha riconosciuto l’alto valore simbolico di questo luogo dove si riuniscono i sentimenti più autentici di questo popolo sia quelli di valore prettamente simbolico e religioso che quelli di valore indipendentista,contraddistinto dalle numerose sommosse per evitare la cancellazione di questa storica tradizione che risale alle rivolte anti zariste. Poi in epoca sovietica simboleggiò la resistenza lituana e per questo la collina delle croci veniva spianata dalle autorità per poi risorgere, poco dopo, ancora più alta. Anche noi poniamo la nostra piccola croce di legno acquistata dai venditori delle bancarelle che si trovano nel parcheggio e, poco dopo andiamo via un po’ sconcertati per aver visto un luogo così singolare. Ritorniamo sulla strada A12E77sino a raggiungere SIAULIAI da qui prendiamo la strada A9E272, superiamo RADVILISKIS e dopo circa 10 Km ci fermiamo nei pressi di un laghetto dove fortunatamente ci permettono di trascorrere la notte. Il posto dove parcheggiamo si chiama ZIRNELIS: è un piccolo pezzo di paradiso. Abbiamo pure l’opportunità di cenare in un piccolo ristorante “alla buona” pagando sempre cifre molto contenute (30 litas per due pari a 10 euro ). Lunedì 22 agosto Appena svegli, abbiamo subito il pensiero di scattare delle foto ricordo a questo luogo da favola,che merita di essere immortalato. Questo posto è sicuramente un piccolo “stabilimento” dove la gente viene a fare i bagni nel lago e a prendere il sole e dove ha pure l’opportunità di mettersi il costume in una piccola cabina improvvisata.; c’è pure un pontile dove vediamo due uomini che pescano imperturbabili, non sembra infatti che gli dia minimamente fastidio il nostro passeggiare curioso ed entusiasmato sul pontile. Fatte le foto ricordo, attorno alle ore 11,40 ci rimettiamo di nuovo in marcia. Prendiamo la strada che ci riporta nella A9-E27 e la prendiamo in direzione di PANEVEZYS raggiunta questa città incrociamo la A17 E67 E272 (questa strada è una circonvallazione della città) che ci raccorda alla A2 E272, prendiamo quest’ultima in direzione Vilnius la percorriamo tutta sino ad immetterci nella città di Vilnius, la attraversiamo e ci fermiamo per circa 2 ore in un supermercato a fare provviste, subito dopo prendiamo la A16 E28 e raggiungiamo TRAKAJ, ci fermiamo per la notte al solito campeggio di SLENJE che dista 7 Km da Trakaj, che non abbiamo visto all’andata e che domani ci proponiamo di visitare. Martedì 23 agosto . Stamattina, pagati 49 litas per il pernottamento, c’è nei nostri programmi la visita di TRAKAI e del grazioso castello gotico in mattoni rossi, che si trova su un’isola del lago Galvè, circondato da un fossato e collegato alla riva da un ponte pedonale Questo è l’unico castello insulare nell’Europa dell’est ed è databile attorno al 1400. Il piano terra occupato dal portone d’ingresso al cortile aveva il ponte levatoio. Intorno al cortile interno sono disposte le gallerie dalle quali si accedeva ai locali del castello. Le stanze granducali, che visitiamo, si trovano nell’ala sinistra, al 1° piano. Visitato il castello, pranziamo e poi, passeggiamo per la cittadina fino alle ore15: entriamo nei vari negozi, giriamo per le bancarelle e acquistiamo ancora collane e gli ultimi souvenir. Con la visita di TRAKAI si conclude la nostra avventura nelle Repubbliche baltiche, non ci resta che imboccare la via del ritorno in Italia. Prendiamo la A16 E28, scelta risultata non felice perché molta strada è in rifacimento ma è la più breve per raggiungere MARIAJAMPOLE, da qui prendiamo la A5 E67 e giungiamo al confine lituano(KALVARJA)-polacco(BUDZISKO); in Polonia prendiamo la strada 19 superiamo SUWALKI per raggiungere AUGUSTOW da qui prendiamo la strada 61 e ci fermiamo a 2 Km dalla città di RAJGROD presso un parcheggio gratuito davanti un gradevole ristorante, ”ZASCIANEK” dove la sera ceniamo, ci sono pure attrezzature per giochi per bambini e un parcheggio per TIR. Mercoledì 24 agosto 12 di 16 LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA ESTATE 2005 Dal parcheggio ci mettiamo in viaggio attorno alle ore 9. Percorriamo sempre la strada 61 sino a LOMZA, superata questa città ci fermiamo per una breve sosta ad OSTROLEKA, superiamo ROZAN, e ci fermiamo per il pranzo ad un Mc Donalds, infine proseguiamo fino a raggiungere WARSZAWA, attraversata la quale prendiamo la strada 8-E67 sino a PIOTRKOW TRYB dove incrociamo la strada 1E75 sino a raggiungere CZESTOCHOWA e qui alle ore 20 ci fermiamo a pernottare presso un rifornimento di carburante. Giovedì 25 agosto Appena pronti andiamo subito via dal posteggio per rimetterci nuovamente in viaggio Imbocchiamo l’autostrada 1 E75 superiamo Katowice e continuiamo sino nelle vicinanze di BIELSKOBIALA,in un paesino lungo la via spendiamo gli ultimi spiccioli polacchi in viveri e poi continuiamo sempre nella 1 sino al confine Ceco-(Cesky Tesin) (polaccoCieszyn). A Ciezyn compriamo la “vignetta” per l’autostrada.;prendiamo quindi la strada 48E462 superiamo FRIDEK-MISTEK,e NOVI-JICIN, quindi OLOMOUC e infine raggiungiamo BRNO da dove prendiamo la strada 7 E461 sino a WIEN, dove abbiamo avuto grosse difficoltà ad uscire dalla città e rimetterci nella nostra strada a causa di lavori in corso. Infine prendiamo la A1 direzione LINZ e ci fermiamo per la notte nella seconda grande stazione di servizio con hotel (Wiener Hochauellen Leitung) LANDZEIT AREA GROSSRAM Venerdì 26 agosto Dall’area di servizio, attorno alle ore 9, come sempre, siamo pronti a rimetterci in marcia. Prendiamo la A1 E60 superiamo SALZBURG continuiamo in Germania nella A8 E52 –E60 incrociamo la A93 E45 e raggiungiamo il confine con l’Austria da dove prendiamo la A12 E60 E45 sino all’uscita61 per WATTENS, che è il nostro obbiettivo. Sono le ore 17,15 e ci affrettiamo a visitare la Cristalleria SWAROVSKI che chiude i battenti attorno alle ore 18. La Cristalleria si trova ubicata in un bel parco frutto di un attento lavoro creativo. Per entrare a visitare questo particolare museo del cristallo paghiamo 8 euro a persona, invece per i soci della Società dei Collezionisti Svarovski, quali i nostri compagni di viaggio, l’ingresso è gratuito. Appena entrati nel museo siamo subito avvolti da un’atmosfera surreale il cui colore dominante è il blu. Visitiamo le 13 sale di cui è composto il museo e in ognuna rimaniamo affascinati. Osserviamo con grande ammirazione il maestoso caleidoscopio di cristallo che è il più grande che esiste al mondo e che si dice pure che con la luce dei suoi cristalli crei un’atmosfera tanto benefica per la psiche da venire usato, anche, per scopi terapeutici. Poi, attraversando uno strano corridoio, ci accorgiamo che i nostri passi provocano un costante cambiamento di colori e di forme. Infine, “DULCIS IN FUNDO” terminato il giro per le affascinanti sale del museo non ci resta che recarci nel grande salone dove sono esposti in varie bacheche una miriade di articoli in cristallo swarovski, dagli animaletti riprodotti in modo perfetto agli oggetti più svariati e,per la delizia di tutte le signore,ogni sorta di anelli, bracciali, collane, orecchini e perfino indumenti guarniti con gli splendidi e luccicanti cristalli. Non c’è che l’imbarazzo della scelta , ma io per niente intimidita da tanta varietà di articoli, scelgo un anello e vari orecchini, poi, andiamo via soddisfatti per il piacevole intermezzo e riprendiamo il viaggio. .Rientriamo nell’autostrada A12 superiamo INNSBRUCK E prendiamo la A13 che ci porta al Brennero, il cui pedaggio è di 8 euro. In Italia prendiamo la A22, usciamo a Bressanone dove prendiamo la strada 48-E66 sino a RASUN, dove giungiamo ormai, stanchi, alle ore 21 e ci dirigiamo subito al CAMPEGGIO CORONES . Sabato 27 agosto Il campeggio in cui ci troviamo offre un confort moderno ottimi servizi, ristorante, piscina riscaldata ed anche la sauna. E’ veramente al “top” anche in inverno essendo dotato di locali per gli scii e di una stanza essiccatoio. Siamo nel cuore dell’Alto Adige, nel magico mondo delle Dolomiti, circondati da boschi ombrosi e salubri, un luogo ideale, quindi, per rilassarci almeno per due giorni, dedicandoci soltanto alla pulizia del camper e al bucato approfittando dell’attrezzata e moderna lavanderia del campeggio fornita pure di macchina essiccatoio e stanza stireria per la biancheria. 13 di 16 LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA ESTATE 2005 Domenica 28 agosto Anche la giornata odierna è dedicata al dolce far niente, ma stasera per concludere in bellezza il nostro breve soggiorno in questo campeggio moderno e rilassante abbiamo deciso di cenare nell’elegante ristorante del campeggio, dove trascorriamo una gradevolissima serata gustando delle ottime pietanze e conversando piacevolmente. Lunedì 29 agosto Attorno alle ore 10 pagato il campeggio 67.75 euro e, dopo aver espletato le solite operazioni di rifornimento idrico e di scarico delle acque bianche e nere del camper, partiamo da Rasun alla volta di GARDALAND. Riprendiamo la strada nazionale 49 –E66 che ci porta a Bressanone e da qui ci immettiamo nell’autostrada 22 che abbandoniamo all’uscita indicata per la nostra destinazione: GARDALAND che si trova nel territorio di Castelnuovo. Vi giungiamo alle ore 12,20 circa e diamo libero sfogo al bambino che c’è dentro di noi, anche se il nostro intento primario era quello di fare divertire il piccolo Alberto, ma ovviamente con lui ci divertiamo un mondo anche noi passando da un’attrazione all’altra: saliamo sui carrelli della miniera, sul divertente trenino, ci mettiamo dentro le tazze magiche per un girotondo di divertimento, assistiamo allo spettacolo dei delfini che si esibiscono in un esilarante show, ci rechiamo nella favolosa Valle dei Re e infine proviamo pure un brivido di emozione quando ci lasciamo trasportare dalle impetuose cascate del Colorado a bordo di un tronco galleggiante. Tra un divertimento e l’altro, per far tacere l’appetito che si fa sentire, alle ore stabilite facciamo delle pause ristoratrici a base di hamburger,wurstel, patatine e bibite fresche che si vendono nei vari “fast food “ di cui è pieno ogni angolo del Parco. Finalmente paghi anche se un po’ stanchi, alle ore 22.20 circa ci dirigiamo al campeggio di Peschiera Del Garda di fronte al lago, di nome Butterfly immerso nel verde in una posizione tranquilla dove troviamo l’atmosfera di relax che cerchiamo. Martedì 30 agosto Alle ore 11, dopo aver pagato la somma di 21 euro per il campeggio e dopo le consuete operazioni del camper, salutati i nostri compagni di viaggio, ci rimettiamo questa volta, da soli in marcia, destinazione SAN DONA’ DEL PIAVE. C’immettiamo nell’autostrada A4 (direzione Venezia) e la percorriamo sino all’uscita per SAN DONA’, dove arriviamo attorno alle ore 13 come sempre accolti affettuosamente dai nostri cugini veneti, anch’essi camperisti. Come, abbiamo sempre fatto, negli anni precedenti, posteggiamo il camper nel giardino antistante la loro casetta: Come ormai è nostra consuetudine ci fermiamo, anche quest’anno, per un paio di giorni in questa cittadina dove ci troviamo abbastanza bene e dove abbiamo pure l’opportunità di ritemprarci prima di iniziare la nostra solita vita quotidiana a Palermo. Mercoledì 31 agosto Stamane, non avendo impegni di sorta, dedico un po’ di cura alla mia persona andando dal parrucchiere e poi a fare acquisti. Giovedì 1 settembre Anche oggi ho deciso di fare shopping, poiché ho notato che i prezzi nel settore dell’abbigliamento in alcuni negozi di San Donà sono veramente convenienti. Venerdì 2 settembre Oggi, come facciamo di regola ogni anno, ci rechiamo all’Azienda Agricola “Ai Galli” per comprare vini doc e qualche bottiglia dello speciale vino ”fragolino” da regalare agli amici. Sabato 3 settembre 14 di 16 LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA ESTATE 2005 Niente di rilevante soltanto qualche passeggiata in auto per le vie di San Donà. Domenica 4 settembre Questo pomeriggio abbiamo in programma di andare, in occasione della festa del paese a Caorle grazioso e moderno sito balneare nei dintorni di San Donà, Per le strada c’e grande animazione e in molte piazze sono allestiti degli spettacoli e si tengono dei concerti. Dopo una breve passeggiata a piedi decidiamo di fermarci per mangiare una pizza in un locale che ci sembra il meno gremito. Lunedì 5 settembre Stasera andiamo in un elegante ristorante, a Noventa, per concludere in allegria con i nostri cugini questo soggiorno a San Donà, Domani, infatti, partiamo e dobbiamo accettare di buon grado il tanto rinviato ritorno a casa , alla solita vita ripetitiva, le vacanze, ormai, volgono al termine Martedì 6 settembre Alle ore 8,20, salutati i nostri ospitali cugini, ci mettiamo in viaggio: ci immettiamo nella A4 sino a Padova da dove prendiamo la A13 direzione Bologna, a Bologna prendiamo la A1 direzione sud Superata Firenze nei pressi di Valdarno ci fermiamo in un’area pic-nic per uno spuntino e per riposare un po’ alla frescura del condizionatore del camper. Alle ore 15 riprendiamo il viaggio sempre nella A1 sino a raggiungere Caserta da dove prendiamo il raccordo che ci porta a Salerno. Quindi prendiamo la A3 ed usciamo a Sala Consilina dove c’è il parcheggio per camper dell’hotel Vallisdea dove trascorriamo la notte in grande tranquillità. Quest’area attrezzata custodita, dove già siamo stati altre volte è veramente comoda perché offre rifornimento idrico, illuminazione, elettricità e pozzetto di scarico pagando soltanto 5 euro. Mercoledì 7 settembre Alle ore 9, siamo già pronti per riprendere la strada. Ci rimettiamo nella A3 direzione sud ed usciamo a Lago Negro e prendiamo la strada che ci porta a Praia a Mare e da qui prendiamo la strada nazionale 18 sino a Cirella dove pernottiamo nell’area di sosta attrezzata Ulisse recintata, sorvegliata, con piazzole, acqua potabile, pozzetto di scarico, elettricità, docce calde e fredde e servizi lavatoi. E’ inoltre, molto conveniente perché, pur costando una cifra contenuta per la sosta (10 euro) tuttavia offre l’opportunità di fare il bagno, usufruendo di una spiaggetta privata. Appena arrivati cogliamo subito l’occasione e facciamo il bagno. Dopo pranzo e dopo un breve riposino usciamo dal campeggio e, imboccando un viottolo privato, dopo 500 metri circa siamo nel paesino di Cirella. Facciamo una rilassante passeggiata ci fermiamo in un bar ed assaggiamo una gustosa e artigianale marmellata di cedro. Giovedì 8 settembre Alle ore 9,30 partiamo da Cirella verso l’epilogo della nostra vacanza. Percorriamo sempre la strada nazionale 18 sino a Falerna da dove ci immettiamo nella A3 e la percorriamo sino all’uscita di VILLA SAN GIOVANNI da dove traghettiamo alle ore 13 per Messina. Da Messina,infine, prendendo l’autostrada giungiamo alle ore 16,30 a Termini Imprese, tappa ormai d’obbligo prima del ritorno a casa, a Palermo: siamo pronti a “rientrare nei ranghi”. Non ci rimane che tirare le somme di questa vacanza nei paesi baltici che per me si è risolta in maniera più che positiva. Non sono rimasta delusa perché amo fare le vacanze negli angoli più lontani e ignoti, sicura che le cose più belle sono sempre quelle ancora inesplorate. Mi aspettavo di trovare povertà e arretratezza ma mi sbagliavo di grosso perché l’evoluzione di questi paesi, anche se non è ancora ai livelli europei, procede a passo spedito, basti vedere: la sempre migliore gestione del turismo, le città pulite con i giardini ben curati e con l’erbetta lungo la strada ben rasata, i centri storici ristrutturati e il sempre crescente numero di grandi centri commerciali aperti anche 24/24 ore. La miseria che mi aspettavo non c’è anche se c’è un 15 di 16 LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA ESTATE 2005 malessere diffuso, ma non sono all’estremo. Ho visto situazioni peggiori in altri paesi, come per esempio in Romania! Nelle grandi città ovviamente il livello di vita è migliore rispetto ai piccoli centri. Non ho visto molti mendicanti per le strade e quelli che ho visto conservavano una dignità tale che impediva loro di chiedere l’elemosina in modo evidente e in maniera così insistente da infastidirti, come accade spesso da noi. Quello che consiglio a tutti è di liberarsi dei pregiudizi e di fare un bel viaggio nelle Repubbliche baltiche, dove li aspettano panorami fantastici posti e situazioni assolutamente unici. Sicuramente nessuno rimarrà deluso, tranne ovviamente i soliti disfattisti, incontentabili che si aspettano mirabilia e l’efficienza in tutto e in tutte le situazioni. A questi non rimane che fare le vacanze negli ultra evoluti paesi scandinavi, scartando naturalmente anche l’Italia. Al mio bel camper nuovo, che ha fatto il suo dovere fino in fondo, vanno i miei ringraziamenti per avermi fatto comprendere quale tesoro sia per me l’amore per la natura, per l’arte e per la libertà. A lui ormai toccheranno soltanto i brevi weekend che faremo durante l’anno. Noi ormai siamo pronti per la nuova organizzazione della vita. Sebbene stanchi per il lungo viaggio di ritorno e al pensiero del lavoro quotidiano che ci aspetta, tuttavia progettiamo nuove avventure per l’anno prossimo e si fa strada prepotentemente in noi una domanda…quale meta scegliere per il prossimo viaggio. Si sa, lo spirito libero e la fantasia del camperista non ha limiti! Abbiamo percorso 8292 Km e sciupato circa 830 litri di gasolio, abbiamo speso complessivamente 3500 € per due persone considerando qualche pranzo o cena al ristorante, ticket per i musei, spese per i mezzi pubblici e per i campeggi, e, infine, l’irrinunciabile shopping per acquistare i vari regalini da portare quali souvenir del viaggio agli amici più intimi. 16 di 16