Repubbliche Baltiche
Lituania, Lettonia, Estonia
Trakay
Vilnius
Castello di Riga
Tallin
Viaggio in camper
Di Ezia Cammarata
ESTATE 2005
LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA
ESTATE 2005
PAESI BALTICI (LITUANIA –LETTONIA ESTONIA) 2005
5 agosto-10 settembre
Viaggio itinerante in camper di Ezia Cammarata
Premessa
È arrivato finalmente il momento della partenza…è quasi un anno che stiamo organizzando questo
viaggio Mio marito ed io apparteniamo, infatti, alla razza dei camperisti che cominciano le vacanze
estive già da febbraio, con la programmazione di vari itinerari che vengono via via valutati fino alla
scelta finale che quest’anno è caduta sulle Repubbliche Baltiche centro del Vecchio Continente, che
ha subito radicali cambiamenti negli ultimi anni ed è oggi meta molto ambita del turismo itinerante.
Di certo il Baltico non ha i colori del Mediterraneo né tantomeno la temperatura, ma il nostro è un
viaggio ricco di motivi d’interesse alla scoperta di paesi poco conosciuti paesi che a grandi passi
avanzano verso l’Europa Unita. Non saranno ancora a livello europeo ma la loro evoluzione prosegue
a passo spedito. Di certo, è un viaggio obbiettivamente non facile ma ricco di valenze storiche e
soprattutto ambientali e a renderlo ancora più avvincente è l’impegno che i paesi dell’Est hanno
messo per conquistare la stabilità economica e sociale che prelude ad una più efficace gestione del
turismo. Il nostro è un viaggio attraverso culture, storia e paesaggi assai diversi tra loro, dove le
spiagge sembrano quasi senza confini ancora deserte e affacciate sulle fredde acque nordiche. Poiché i
chilometri che ci aspettano sono tanti abbiamo deciso di suddividere il viaggio sia all’andata che al
ritorno con qualche tappa intermedia. All’andata, in Polonia abbiamo scelto, come tappe di
avvicinamento Osviecin, Birkenau (Berzinka) e Chestochowa, al ritorno come tappa abbiamo scelto
di fermarci in Austria, a Innsbruck precisamente a Watten nel meraviglioso mondo dei cristalli
Swarovsky per una piacevole visita alla fabbrica del paradiso dei cristalli, visita gradita specialmente
a noi signore. Abbiamo riguardato l’itinerario decine e decine di volte cercando di trovare il miglior
compromesso tra la velocità di percorrenza, legata al numero di giorni di ferie a disposizione, e
qualità paesaggistica e culturale del percorso. Abbiamo raccolto qualsiasi informazione che
riguardasse i paesi baltici, abbiamo catalogato i campeggi, abbiamo letto quasi tutti i diari di viaggio
reperiti su internet e, come sempre, tra i nostri bagagli abbiamo accluso il prezioso libro verde del
touring. Non ci rimane che caricare la consueta spesa pre-partenza sul nostro camper nuovo di zecca
Riviera 55 P special su Ducato 2800 turbo diesel, e dare inizio al”folle volo”. Quest’anno data
l’ampiezza del nostro nuovo camper i bagagli e i viveri non saranno stipati all’inverosimile come
negli anni precedenti; ormai infatti abbiamo spazio a sufficienza nei numerosi armadietti e gavoni.
All’equipaggio composto da mio marito e da me si aggiungono altri due equipaggi in compagnia dei
quali è stato messo a punto a tavolino il viaggio che stiamo per affrontare. Dopo aver rifornito il
camper di acqua potabile e varcato il cancello del rimessaggio possiamo veramente dire che la
vacanza è iniziata!
INFORMAZIONI GENERALI
Il territorio
Il territorio dei paesi baltici è per lo più pianeggiante. I paesaggi molto belli comprendono tratti di
strade lunghissimi in mezzo a foreste di abeti e betulle che si alternano talvolta a zone piene di
laghetti. I laghi si trovano soprattutto in Lettonia e in Lituania, mentre l’Estonia ospita in genere i
laghi più grandi. Il territorio lettone e lituano, ci ha mostrato durante il tragitto percorso, nidi di
cicogna collocati sempre in alto, o su un albero, o su un comignolo in disuso, o sulla cima di alti pali.
La cicogna è considerata dai contadini propiziatrice di buoni raccolti ed è per questo che viene trattata
con ogni premura e venerata con una festa. La Lituania è il più vasto e il più popolato tra i paesi
baltici, l’Estonia è una repubblica minuscola, con un territorio formato per circa il 10% da isole; è lo
1 di 16
LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA
ESTATE 2005
stato meno popolato ma va considerato un po’ a parte per la sua appartenenza alla cultura finnicotedesca e per la lingua. La pianura lituana è in gran parte coltivata, ma l’impronta dominante del
paesaggio lituano è data dagli spazi della foresta mista di conifere e latifoglie. Le betulle regnano
sovrane. La costa lituana chiamata “costa dell’ambra” per la lavorazione e il commercio di questo
materiale (resina fossile) è bassa e sabbiosa. Lungo la stretta penisola di Neringa c’è un’area di dune
mobili, definita dalla guida del T.C.I. il ”Sahara lituano”, che ha un fascino particolare per la sabbia
finissima, il profumo dei pini e la vista del mare. Le dune sono altissime e per secoli si sono spostate
sotto il soffio del vento. La Lettonia è anch’essa ricca di foreste di conifere. Mentre nel suo paesaggio
dolce e ondulato si snoda il corso dei fiumi lettoni, nella costa dominano, oltre agli ambienti della
foresta di conifere, anche le dune sabbiose: Jurmala, è uno dei più grandi centri balneari attrezzato
della Lettonia. Per quanto riguarda l’Estonia, anche qui, possiamo dire che le foreste di conifere,
querce, betulle e un ricchissimo sottobosco coprono una buona parte del territorio. Le coste sono
basse e sabbiose. Il territorio dell’Estonia è costituito anche dalle isole di:Saarema e di Muhu che
sono le due più grandi. Le più grandi isole erano un tempo chiuse al turismo perché sedi della Marina
Sovietica. A tutt’oggi le coste sono occupate da postazioni militari in stato di abbandono.
Documenti
Per l’ingresso nei tre paesi baltici è sufficiente il passaporto, senza visto. Per i veicoli è richiesta la
patente, il libretto di circolazione e la polizza assicurativa.
Rete viaria-Viabilità
Le autostrade sono tutte senza pedaggio. È impossibile accomunare in un unico giudizio realtà stradali
assai diverse tra loro e appartenenti a stati diversi….Quasi buone le strade slovacche, terribili le strade
polacche distrutte dai solchi provocati dai camion e asfaltate in modo pessimo tanto che talvolta è
preferibile scegliere le strade secondarie non distrutte dai camion e non interrotte da lavori in corso.
Per quanto riguarda le strade delle repubbliche baltiche in genere il fondo stradale, è buono, quando
non si trovano interruzioni dovute a lavori in corso per strade in rifacimento. Le strade della Lettonia
in genere sono peggiori di quelle della Lituania ed Estonia, ma quasi tutte sono piacevoli da
percorrere per i paesaggi attraversati. S’incontrano, infatti, tratti lunghissimi in mezzo a foreste di
abeti e betulle e spesso siamo accompagnati dall’alto dei loro nidi dalla discreta presenza delle
cicogne i cui nidi scorgiamo talvolta su un comignolo in disuso, più spesso sulla cima di alti pali
telegrafici. Per quanto riguarda la velocità sulle strade, l’autovelox è sempre in agguato ma spesso
siamo stati allertati da un “lampeggiare” da parte di automobilisti che provengono dal lato opposto,
una consuetudine divenuta ormai internazionale. È obbligatorio l’acquisto della “vignetta” sulle
autostrade austriache e del “bollino” su quelle della Slovacchia.
I limiti di velocità: nel tratto lettone la velocità sulle autostrade ,strade nazionali e provinciali è di 90
km/h; nei centri abitati è di 60 km/h; nel tratto estone sulle autostrade il limite è di 110km/h; sulle
strade nazionali e provinciali è di 70-90km/h, nei centri abitati è di 50km/h; nel tratto lituano sulle
autostrade il limite è di 110km/h; sulle strade nazionali e provinciali è di 90km/h nei centri abitati è di
60km/h. In ogni stagione, nei tre stati sopra citati, è obbligatorio tenere accesi gli anabbaglianti. In
Polonia, abbiamo notato che lo “stile” di guida degli automobilisti, in genere, è piuttosto disinvolto e
decisamente allegro tanto che taluni sembra che guidino alla velocità della luce. Un discorso a parte
riguarda le cartine stradali degli stati da noi visitati. E’ sempre preferibile, approvvigionarsi di carte
stradali nei paesi stessi che si visitano e che vengono vendute quasi sempre presso i distributori di
carburante, questo perché spesso quelle vendute qui da noi, non risultano fedeli soprattutto
sull’indicazione dello stato delle strade minori. Tuttavia, avendo bisogno, a casa, di cartine al
momento della programmazione del viaggio è consigliabile l’acquisto di prodotti cartografici del
Touring Club Italiano
2 di 16
LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA
ESTATE 2005
Campeggi
Si trovano pochi campeggi e quelli esistenti sono di standard relativamente basso, talvolta
insufficienti con servizi molto spartani, quelli migliori si trovano soprattutto nelle zone turistiche. Il
campeggio libero è possibile.
Il clima
Il clima è marittimo continentale, nell’interno tendente al freddo. Luglio e agosto sono i mesi più
caldi. Le giornate, a queste latitudini nordiche, sono lunghe in estate. In piena Estate in Estonia le
giornate sono così lunghe da avere 19 ore di luce. Il tempo atmosferico è imprevedibile: a giornate di
caldo si susseguono giorni piovosi e soprattutto nottate e mattinate rigide, tanto che la mattina, in
camper, è gradito il tepore della stufetta.
Ora:
La Lituania, la Lettonia e l’ Estonia sono avanti di un’ora rispetto all’Italia
Abbigliamento
È opportuno portare indumenti invernali, maglione, felpe, tute, impermeabile e scarpe chiuse, in
grado di preservare dalla pioggia, e soprattutto comode in previsione di percorrere chilometri a piedi,
soprattutto nelle visite delle città.
Lingua:
L’unica possibilità di comunicazione è data dalla lingua inglese parlata soprattutto dai giovani,
specialmente se istruiti.
Valuta
La moneta estone è la Kroon EEK (corona ), il cambio in relazione all’euro è di 15,66 EEK; il Lats,
(Ls) è quella lettone ed equivale a €0,65; il Litas (Lt) è la moneta della Lituania in relazione all’euro è
3,45 Lt. Il costo della vita in generale e specialmente in Lituania è più basso che da noi.
Costo del carburante:
Il prezzo del gasolio oscilla da 0,62 a 0,69 euro per litro. Si accettano le carte di credito per il
pagamento, i distributori di carburante sono frequenti.
Acquisti
Tra i prodotti tipici dei paesi baltici, un posto di rilievo spetta all’ambra: nessuno infatti fa ritorno da
uno di questi paesi senza un pezzetto di questa “resina fossile” che viene estratta dal mar Baltico
(meglio se nobilitato da qualche inclusione ). L’ambra, dopo una lunga e abile lavorazione dà origine
a diversi oggetti, dagli orecchini, alle collane, agli anelli e anche soprammobili che vengono venduti
nei negozi o in una delle innumerevoli bancarelle dei mercati lituani o lettoni .I pezzi pregevoli
ovviamente vengono venduti nelle gioiellerie. Interessanti in Estonia sono i maglioni e copricapo
d’impronta nordica tipo quelli “norvegesi”, ma il tipo di filato non sempre incontra il nostro gusto
perché rispetto al nostro risulta un po’ pungente e più adatto, per la pesantezza del capo, a quelle
latitudini. Di particolare bellezza poi sono le icone e infine sono apprezzabili alcuni prodotti
artigianali in terracotta, in vetro e in legno di betulla.
Assistenza medica:
E’ bene compilare prima di partire il modello E111 presso la propria ASL. Il servizio medico offerto
dagli ospedali dei paesi baltici non è ancora all’altezza degli standard europei. E’ consigliabile portare
con sé medicinali di cui si può aver bisogno in quanto non è facile, in caso di necessità, farsi
comprendere
3 di 16
LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA
ESTATE 2005
CRONACA DEL VIAGGIO
Tappe di Avvicinamento:
Venerdì 5 agosto
Partiamo da Palermo in due equipaggi. Il mio equipaggio è composto da mio marito Guido e da me
che fungo da navigatrice, almeno ci provo; l’altro equipaggio pronto a partire con noi è formato da
Annibale, Mariadina e Alberto la nostra piccola mascotte di quattro anni, a bordo di un camper Arca
su ducato 2800 turbo diesel. Anche quest’anno, poiché il viaggio è molto impegnativo per i tantissimi
chilometri da percorrere, decidiamo di risparmiare energie iniziando la nostra avventura all’insegna
della grande comodità imbarcandoci con i camper sulla nave che fa Palermo – Napoli, in questo modo
ci rilassiamo ed evitiamo almeno 800 km di strada prima della “bagarre” che ci aspetta nei giorni
successivi.
Sabato 6 agosto
Sbarchiamo intorno alle ore 7 a Napoli e ci immettiamo nella E45-A1 direzione Nord sino a Bologna,
quindi prendiamo la A13 sino a Padova e infine ci immettiamo nella A4 direzione Trieste, finché ci
fermiamo per pernottare nell’area di servizio Fratta , presso Portogruaro.
Domenica 7 agosto
Dall’area di servizio Fratta dove abbiamo dormito con tutta tranquillità, partiamo alla volta di
Bratislava. Percorriamo la A4 fino ad incrociare la A23 che ci porta a Tarvisio e al confine ItaliaAustria. Dal confine austriaco prendiamo l’autostrada A2 e lì alle ore 13 ci fermiamo in un’area
attrezzata con tavoli e sedie e pranziamo tra il verde, procediamo poi sino a Vienna e da lì prendiamo
l’autostrada A4 direzione Ungheria, incrociamo la strada n9 fino ad arrivare a Bratislava, alle ore
20,50 ci fermiamo per pernottare presso un parcheggio sito presso una stazione di servizio.
Lunedì 8 agosto
Dopo aver fatto colazione riprendiamo il viaggio di trasferimento verso la nostra meta. Prendiamo
l’autostrada D61 –E75 fino a superare Trencin., dove imbocchiamo la strada n61 E75sino a Zilina
dove ci immettiamo nella strada n11-E75 sino al confine ceco con la Polonia. Le cittadine di confine
sono Ceskytesin(Cz) e Cieszy in Polonia. Dal confine percorriamo la strada n1-E75 sino a
BielskoBiala, continuiamo la strada n1 E75 sino a Pszczyna da dove prendiamo la strada n933 che ci
porta a Osviecim. Alle ore 19,30 circa raggiungiamo il parcheggio custodito a pagamento del museo e
campo di sterminio. La sistemazione risulta molto comoda per trascorrervi la notte.
Martedì 9 agosto
Di mattina appena pronti, attorno alle ore 9 circa iniziamo la visita al campo di concentramento di
Auschwitz (Osviecim) che ci lascia smarriti pensando a quanto può giungere la ferocia umana e la
scientificità del crimine. All’ingresso del campo spicca un’insegna con una cinica iscrizione per un
lavoro massacrante “Arbeit macht frei” che significa “ il lavoro rende liberi”. Dal momento in cui si
entra fino a quello in cui si esce da Auscwitz siamo attanagliati da un gran senso di angoscia. Ci lascia
letteralmente agghiacciati vedere una grande massa di capelli umani dietro un’enorme vetrina, oppure
dietro un’altra grande vetrina, centinaia di scarpe anche di bambini, spazzole, spazzolini da denti,
necessario da barba e anche arti artificiali e protesi. Dopo questa dolorosa visita non ci resta che
recarci al campo di concentramento di Birkenau che si trova a pochissimi chilometri da Auscwitz.
L’ingresso di Birkenau è stato ripreso dal film di Spielberg ”Shindler’s list”. E’ impressionante vedere
lo scalo ferroviario con i binari dove venivano selezionati i deportati e infine vedere i resti dei forni
crematori che ci fanno rabbrividire. Conclusa anche questa visita ci dirigiamo verso il santuario di
Chestochova. Da Osviecim, dopo aver percorso la stada 950 riprendiamo la strada n1E75, superiamo
4 di 16
LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA
ESTATE 2005
Tychy e passiamo Katowice, percorriamo infine sempre la strada 1 sino a destinazione: Chestochova.
Giungiamo alle ore 18,30 e sistemiamo il camper nel campeggio Olenka Mister camping, discreto,
confortevole ma soprattutto molto vicino al santuario di JasnaGora. Siamo nel tardo pomeriggio e
quindi decidiamo di fare un giro nei dintorni e visitare così il Santuario che è il luogo di culto più
importante della Polonia e uno dei più famosi per i cristiani in Europa. L’immagine miracolosa della
Madonna Nera, attrae, infatti, come una calamita migliaia di fedeli che vi si recano con fede, in
pellegrinaggio da tutte le parti del mondo.
Mercoledì 10 agosto
Dopo aver fatto, come di consueto tutte le operazioni di rito al camper: rifornimento idrico e scarico
delle acque bianche e nere, ci rechiamo ad un supermercato per acquistare qualche provvista
alimentare poi via di nuovo in viaggio per la strada 1 E75 sino nei pressi della città di Piotrokowtryb
dove ci immettiamo nella strada 8 E67 sino ad arrivare a Warszawa e quindi prendiamo la strada 61 e
ci fermiamo nella città di Ostroleka, dove pernottiamo in prossimità di un rifornimento di carburante.
Giovedì 11 agosto
Appena svegli, ci prepariamo in fretta e alle 9,15 circa ci rimettiamo in marcia alla volta dei Paesi
baltici. Percorriamo la strada 61 sino alla città di AUGUSTOW, prendiamo la strada E67 sino a
raggiungere SUWALKI, quindi continuiamo nella strada E67 sino al confine polacco – lituano e lo
attraversiamo nella cittadina di Budzisko quindi ci immettiamo nella strada A5 E67. A pranzo ci
fermiamo a mangiare in un ristorantino nei pressi di Marijampole (paghiamo una cifra irrisoria e
mangiamo in modo soddisfacente con 19,8 litas, corrispondente a circa 6,50 euro per due persone):
Continuiamo a percorrere la A5 E67 sino a Kaunas. Alcuni tratti da noi percorsi hanno caratteristiche
di autostrade. Infine imbocchiamo la la A1 E85 direzione e uscita per Trakaj, imboccata la strada 107
giungiamo a Trakaj, centro turistico posto su una penisola con un piccolo castello e in mezzo a
laghetti. Ci dirigiamo al camping che si trova a 7 km da Trakaj, di nome SLENJE, piccolo, carino e
sufficiente alle nostre esigenze. In questo campeggio, come in molti altri camping da noi visitati ci
sono molti camperisti italiani; proprio con alcuni camperisti conosciuti qui fraternizziamo subito e ci
scambiamo consigli e impressioni sulle Repubbliche Baltiche.
Venerdì 12 agosto
Appena pronti, come convenuto con i camperisti italiani conosciuti al campeggio, prendiamo due taxi
cumulativi (33 € a taxi da dividere ) per fare un’escursione a Vilnius. Sono le ore 10 e il taxi ci lascia
nel cuore del centro storico della città. Piazza della Cattedrale. Vilnius sorge sulle sponde del fiume
Neris, è la più grande città vecchia dell’Est europeo e merita sicuramente, per i suoi tesori
architettonici di essere iscritta nel patrimonio artistico mondiale dell’Unesco, sebbene sia ben messa,
tutta ristrutturata e la più moderna delle tre capitali, tuttavia questa città così ordinata con pochissimo
traffico e poche persone edifici grigi e squadrati non suscita in noi grandi emozioni e preferiamo di
gran lunga l’animata e gioiosa Tallin.Visitiamo, quindi, la Cattedrale considerata la più pura
espressione del neoclassicismo polacco-lituano. L’edificio è preceduto da un imponente portico
esastilo con frontone decorato da sculture. Sui lati della chiesa corre un peristilio. In cima alla
Cattedrale ci sono statue di santi. Sul lato sud di fronte alla piazza si elevano statue di granduchi
lituani, mentre sul lato nord ci sono le statue di apostoli. A sud ovest sorge la torre campanaria isolata
e somigliante ad un faro. L’interno della Cattedrale è a tre navate che culminano nell’altare a forma di
tempietto tetrastilo. Dalla navata destra si accede alla Cappella di S. Casimiro, che è il pezzo forte
dell’edificio e un notevole esempio del primo stile barocco. Terminata la visita alla bella Cattedrale ci
incamminiamo per la strada a nord est della piazza riservata ai pedoni che si inerpica sino alla verde
collina di Gediminas. Saliamo fino in cima all’erta torre di Gedimino e da li godiamo uno splendido
panorama sull’intera città: la città vecchia a sud, la collina delle tre croci a est ed il fiume che si
estende a nord. Scendiamo dalla collina, questa volta comodamente con l’ascensore e ci dirigiamo
5 di 16
LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA
ESTATE 2005
sulla Maironio gatve per continuare la visita del centro storico della città che è ricco di monumenti di
pregio e che incanta con il suo profilo costellato dai pinnacoli di 20 chiese ortodosse e 30 chiese
cattoliche. Tra le chiese di un certo fascino occupa un posto di rilievo la luterana Chiesa di S. Anna,
splendido esempio di gotico lituano costruita con 33 tipi di mattoni rossi diversi. Arretrata e
parzialmente nascosta dalla chiesa di S Anna, cui è addossata a destra si erge la Chiesa dei Bernardini
chiesa gotica del convento francescano annesso. Di fronte all’estremità orientale di Bernardinu gatve
si trova la seicentesca Chiesa di S. Michele. Altra chiesa notevole, è quella di S. Giovanni, che
domina il complesso universitario ed ha forme tardo gotiche. E’ fiancheggiata da un campanile di 5
piani che unisce caratteristiche rinascimentali e barocche, fu costruito fine 500 inizio 600. Il
campanile è coronato da una croce alta 6,2 metri. Essendo ormai ora di pranzo, rimanendo sempre nel
centro storico, ci inoltriamo in una stradina laterale alla ricerca di un ristorante per mettere a tacere i
morsi della fame che quando camminiamo per un po’a piedi si fanno sentire. Ci fermiamo al
ristorante “Gabi” molto grazioso ed accogliente, dove mangiamo discretamente pagando pure un
prezzo contenuto (52 litas circa 18 € a coppia). Dopo pranzo continuiamo la nostra passeggiata per la
città vecchia, imboccando la pedonalizzata Pilies gatve, una tra le strade più antiche della città e la
percorriamo fino alla fine dove termina in un’ampia piazza chiusa a sud dall’edificio neoclassico del
Ratuse, il municipio vecchio di Vilnius. L’edificio attuale porta l’inconfondibile segno dello stile
dell’architetto che progettò la Cattedrale, L.Stuoka-Gucevicius. Sul lato est della piazza sorge un’altra
chiesa importante Sv Kazimiero baznycia (la chiesa di S. Casimiro) la prima chiesa barocca di Vilnius
eretta dai gesuiti nel 1604-1616 per onorare il santo principe Casimiro, patrono della Lituania. Molto
bello è l’interno della chiesa di S. Pietro e Paolo (fuori dal centro) che si può considerare la perla
barocca di Vilnius. Il luminoso interno a tre navate è un trionfo di candidi stucchi, sebbene l’aspetto
esterno sia alquanto deludente. Affollano l’interno di questa chiesa migliaia di statue. Un’altra
attrazione di Vilnius è il monumento a Frank Zappa geniale musicista rock americano. L’omaggio al
mitico dissacratore della società americana è anche un tributo alla libertà di pensiero ed espressione.
Terminato il giro per la città intorno alle ore 19, ora convenuta con il tassista, ci incamminiamo
stanchi verso il taxi che ci ricondurrà al campeggio.
Sabato 13 agosto
Pagato il campeggio (98 litas per due notti pari a 28 € circa) sono già le ore 10 e per noi è ormai
tempo di levare le ancore e partire alla volta della prossima tappa: Klaipeda detta la “finestra sul
Baltico ”Prendiamo la strada 107 sino a raggiungere la A1E85 percorriamo quest’ultima in direzione
Kaunas e li ci fermiamo per qualche ora ad un supermercato per fare qualche provvista alimentare.
Superata, poi, Kaunas continuiamo a percorrere laA1 E85 sino a raggiungere la graziosa cittadina
portuale di Klaipeda. Arriviamo a destinazione alle ore 21,30: ci fermiamo a posteggiare e pernottare,
dopo aver chiesto il permesso, presso un grosso rifornimento di carburante dello stato IL, e li in verità
trascorriamo la notte in tutta comodità.
Domenica 14 agosto
Partiamo dal parcheggio presso il rifornimento di carburante per dirigerci all’imbarcadero per la
penisola di Neringa, il “Sahara lituano” che altri non è che una lunga striscia di terra al largo di
Klaipeda collegata alla porzione di territorio russo intorno a Kalingrado (la Konisberg patria del
famoso filosofo Immanuele Kant) e la cui attrazione principale sono le dune mobili. Nonostante il
prezzo esagerato sia del traghetto sia del ticket per l’ingresso al parco, la zona è da non perdere, anche
per i tanti chilometri già fatti per giungere fin qui.(111LT pari a 33 € circa per il camper e per 2
persone per il traghetto da aggiungere al costo del pedaggio per il parco che è di 50 litas pari a 15 €
circa). Arrivati, ci fermiamo e parcheggiamo nel piccolo villaggio di Juodkrantè nonostante una
fastidiosa ed insistente pioggia sembra perseguitarci. Dei cinque villaggi di cui è composta questa
striscia di sabbia, tre sono microscopici mentre degli altri due uno è quello di Nida e l’altro è proprio
il fiorente centro turistico di Juodkrante con moderni complessi alberghieri, case di villeggiatura,
6 di 16
LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA
ESTATE 2005
negozi di souvenir e il molo. Qui, tuttavia, come anche a Nida la stagione turistica sembra terminata,
c’è poca gente in giro, forse a causa della pioggia. Noi, impavidi e, come sempre, smaniosi di
conoscere luoghi nuovi andiamo a vedere con la pioggia che ci sferza la ”Collina delle streghe”, che
ci incuriosisce oltre modo. Si tratta di un divertente e grottesco museo all’aperto: sulla cima della
collina dove si vedono una serie di sculture di soggetto comico e fantastico scolpite nel legno da
artisti locali che raffigurano per lo più visi umani deformati fino a sembrare mostri per l’appunto
streghe. Conclusa la passeggiata sulla collinetta, la pioggia ci fa desistere dal vedere le caratteristiche
e alte dune di sabbia paragonate dalla Guida Touring, forse un po’ azzardatamene, a quelle del Sahara.
Le suggestioni desertiche mancate, il non indifferente pedaggio, sommato al biglietto del traghetto,
posso dire con tutta tranquillità, che sono stati in un certo qual modo ripagati da questa divertente
passeggiata sotto la pioggia tra mostri e streghette abilmente scolpiti, non avevo mai visto, infatti, un
boschetto concepito, così fantasiosamente! Dopo aver fatto un pranzo frugale in camper e dopo aver
visitato il villaggio di Nida non ci resta che riprendere il traghetto e ritornare sulla terra ferma a:
Klaipeda. Stasera, abbiamo deciso di cenare al ristorante per festeggiare il mio compleanno.
Scegliamo un ristorante che si chiama “Bambola” e che c’è stato segnalato. Questa trattoria è famosa
perché serve più di 40 tipi di pizza diversi. Per noi non è niente d’eccezionale, in ogni modo
mangiamo abbondantemente e paghiamo un prezzo veramente irrisorio (150 litas per 6 persone pari a
circa 44 €).
Lunedì 15 agosto.
Alle ore 9 circa siamo pronti per rimetterci in viaggio verso l’altra meta baltica: la Lettonia.
Percorriamo la strada A13 E272 sino al confine lituano (Butinge)-lettone (Rucava), percorriamo
quindi la strada A1 sino a Liepaja e da qui imbocchiamo la strada A9 sino a Skrunda, deviamo per la
strada P116 e raggiungiamo Kuldiga, chiamata pomposamente la “Venezia della Lettonia”, con la
quale in verità non ha niente con cui spartire, anche se per me è una cittadina piuttosto gradevole e
caratteristica, tanto che per i suoi scenari pittoreschi spesso è scelta dai cineasti locali per girare dei
film. Dopo aver posteggiato il camper raggiungiamo a piedi il cuore del centro storico, che si trova a
pochi passi: qui ammiriamo la vecchia Piazza del Municipio, dove prospettano edifici d’epoca e stili
diversi perfettamente armonizzati tra cui il Vecchio Municipio tutto in legno. Chiude la piazza il
Municipio Nuovo in stile rinascimentale italiano. A nord della piazza inizia la Baznicas jela dove
vediamo la casa di legno più antica della cittadina e di fronte anche una graziosa casa a graticcio. In
fondo alla via visitiamo una chiesa luterana SV Katrinas Baznica, dove grazie ad un organo
settecentesco e ad una particolare acustica in epoca sovietica si tenevano concerti. Ad ovest della
piazza del Municipio percorriamo un’altra strada principale la Raina jela e a destra in un vicolo ci
imbattiamo in una chiesa cattolica del 1640 dedicata alla Trinità Trisvienibas bazzica. Gli arredi
dell’interno sono barocchi con qualche elemento rococò, il pezzo più importante ed antico della
chiesa è la statua della Madonna con il Bambino. Camminando per la Baznicas jela raggiungiamo
infine il ponte che oltrepassa l’Aleksupite, un affluente del fiume Venta e la strada che ci porta ad un
Mulino ad acqua. Oltrepassando il Kuldigas Tilts, il ponte in mattoni si arriva alla Pils jela a sinistra
della quale c’è una diga e in questo punto la confluenza tra il fiume Aleksupite e il Venta dà vita ad
una cascata “Ventas rumba” di oltre due metri , ma la cui ampiezza di 275 metri,pare sia la più larga
d’Europa Terminiamo la visita della graziosa cittadina intorno alle ore 18,30. Sebbene non abbia nulla
da spartire con la nostra Venezia, non a torto, secondo il mio parere si può considerare la cittadina più
pittoresca della Lettonia. Riprendiamo, quindi, il viaggio per la nostra prossima tappa: Jurmala.
Imbocchiamo la strada P120 superiamo Stende e raggiungiamo la A10-E22, la percorriamo quindi in
direzione Riga sino a raggiungere Jurmala. Alle ore 20,50 siamo già sul posto e ci sistemiamo al
campeggio Nemo adiacente al parco acquatico Nemo. Il campeggio offre un bel prato verde dove
sono piantate tende, c’è un ristorante e il bar ma è soprattutto servito di mezzi pubblici, quindi ottima
base per visitare la vicina Riga. Il campeggio ci costa per due notti 20 lats corrispondenti a 28 euro.
7 di 16
LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA
ESTATE 2005
Martedì 16 agosto
Alle ore 9,30 siamo tutti pronti per la visita di Riga: imbocchiamo il vialetto del campeggio e
raggiungiamo la strada principale dove c’è la fermata degli autobus di linea ed anche dei minibus
navetta privati che fanno la spola avanti e indietro da Riga. La città di Riga è molto vivace, è anche la
più grande tra le capitali baltiche e quella che sfoggia un notevole patrimonio monumentale. E’
attraversata dal fiume Daugava e si trova a circa 15 km dalla sua foce. La parte più antica è percorsa
da un dedalo di viuzze, tutte zone pedonali. I punti di riferimento di Riga sono i campanili di alcune
chiese importanti e il fiume. Il suo profilo è, infatti, dominato dai tre campanili: quello della Chiesa di
S. Pietro, il più alto, il corpo del campanile della Cattedrale e il più semplice quello di S.Giacomo.
Nella nostra passeggiata, a piedi, iniziamo il giro dalla Doma laukums, la piazza dominata dalla mole
in mattoni del Duomo considerato il fulcro della città antica. Il Duomo, tempio luterano è l’edificio di
culto più grande delle Repubbliche baltiche e il massimo monumento architettonico della città.
Visitiamo poi la Chiesa di S..Pietro, prendendo l’ascensore fino in cima al campanile da dove si gode
un bel panorama. Strada facendo vediamo una bizzarra fila di case: i Tre Fratelli, così soprannominate
sull’esempio delle Tre Sorelle di Tallin. Poco distante si eleva l’alta Cattedrale di S. Jacob, sede
dell’arcivescovado cattolico di Riga, accanto c’è pure il palazzo neorinascimentale del Saeima (Il
Parlamento). Infine ci imbattiamo nelle pittoresca Porta svedese, l’unica porta rimasta della città
antica. La via che abbiamo percorso termina, infine, alla Torre delle polveri , possente torre circolare e
appuntita, l’unica sopravissuta delle 18 torri che si levavano dal muro di cinta. Infine, anche Riga ha
la sua Statua della Libertà, innalzata nel periodo dell’Indipendenza,che tiene nelle mani levate al cielo
tre stelle, simboli delle tre regioni, che hanno trovato l’unità nelle lotte contro le invasioni straniere. A
Riga, un’altra meta da non perdere è il pittoresco mercato coperto che oltre ad essere uno dei più
grandi in Europa, ha la particolarità di svolgersi all’interno di enormi hangar dove, durante la I°
guerra mondiale, venivano costruiti i dirigibili Zeppelin. In questo mercato si trovano cibi in quantità
considerevole e prodotti alimentari divisi per genere.Tuttavia, nonostante la tipicità dei locali questo
posto non mi sembra niente di eccezionale rispetto ad altri mercati che ho visto finora. A Riga, inoltre
sono da ammirare le facciate di molti edifici. La peculiarità architettonica di questa città è data dal suo
stile “art nouveau,” chiamato pure Jugendstil, che pone l’accento su elementi decorativi quali fiori,
mostri, figure grottesche, che notiamo sui piani alti di alcuni edifici. Terminiamo, nel tardo
pomeriggio il tour a piedi per la città, che ci ha affascinato sia per le sue stradine, per le sue case con
le facciate liberty e soprattutto per i campanili delle chiese tipici nel loro colore nero e nelle forme
sferiche e pinnacolute. Come sempre stremati ma ampiamente soddisfatti, prendiamo il minibus per
ritornare al camping, dove decidiamo di cenare al ristorante, poiché siamo stanchi e non abbiamo
voglia alcuna di cucinare.
Mercoledì 17 agosto
Oggi partiamo più tardi del solito, (11,30 ora locale) dopo aver fatto le consuete operazioni di scarico
e di rifornimento idrico del camper. Riprendiamo il cammino verso l’Estonia, il più piccolo stato
baltico e quello considerato “diverso” per la sua appartenenza alla cultura “finnico tedesca”.
Facciamo una sola sosta per il pranzo, durante il tragitto, e poi via a tutta birra. Da Jurmala
imbocchiamo la A10E20 direzione Riga, incrociamo l’A5E77 e la percorriamo sino a raggiungere
laA6E77 nei pressi di SALASPILS continuiamo in direzione IKSKILE.raggiunta poi la A4 E77
imbocchiamo quest’ultima e la percorriamo sino a raggiungere la A1E67, quindi ci immettiamo in
questa strada ed andiamo verso il confine.Superata la città di SAULKRASTI, continuiamo sino a
raggiungere il confine nei pressi di AINAZI. Siamo in Estonia, il cui territorio in buona parte è
occupato da isole, le più grandi delle quali, un tempo, erano chiuse al turismo perché sedi della
Marina Sovietica. Ancora oggi le più belle coste sono occupate da postazioni militari in disuso. In
Estonia percorriamo la A4E67 sino a raggiungere PARNU, la attraversiamo e imbocchiamo la strada
60 sino a raggiungere la città di LIAULAI e da qui prendiamo la strada 10 e raggiungiamo VIRTSU,
dove prendiamo il traghetto per le isole di Muhu e di Saarema: paghiamo 190 EEK corone circa 12
8 di 16
LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA
ESTATE 2005
euro per camper per due persone solo andata. Impieghiamo circa 30 minuti e siamo a Muhu.
Continuiamo per la strada 10 ed, essendo ormai le ore 22, ci fermiamo a LIIVA per la notte in un
campeggio sufficiente alle nostre esigenze, di nome AKIKORTS .
Giovedì 18 agosto
Stamane, pagato il camping, (100 EEK corone per due persone, più il camper e la luce corrispondenti
a circa 6 euro) ed espletate le solite operazioni del camper, alle ore 11 partiamo alla volta di
Kuressare. Passiamo l’isola, attraversiamo il ponte che è una diga e ci troviamo a Saarema, l’isola
più estesa dell’Estonia, luogo scarsamente popolato, caratterizzato da un paesaggio rurale
incontaminato. Tra le foreste che coprono quasi la metà dell’isola intravediamo talvolta, quasi
nascoste, delle fattorie. C’immettiamo nella strada 10 per poi deviare per la strada 79 che ci porta ad
Angla dove si trovano 5 mulini a vento ancora intatti. Visti i mulini, sempre sulla strada 79 andiamo
verso nord e raggiungiamo il porticciolo di Trigii, da dove partono le navi per HIIUMAA. Torniamo,
quindi, indietro sempre per la strada 79 direzione Kuressare e lasciata poi la 79, imbocchiamo una
deviazione per il villaggio di Kaali famoso per i suoi crateri creati da meteoriti precipitate sulla terra
circa 2000 anni fa .Questo avvenimento si ritrova nel folclore dei paesi nordici ed ha dato origine ad
un racconto mitologico che indica il cratere più grande come la tomba del sole. Noi andiamo a vedere
questo cratere-lago principale, di metri 110 di diametro, divenuto attrazione turistica, gli altri 8 più
piccoli si sono prosciugati. Decidiamo di pranzare al ristorante, poi, visto il cratere e scattate le
doverose foto ricordo, ci rimettiamo in marcia per laS10 verso Kuressare, capoluogo dell’isola.
Visitiamo questa deliziosa cittadina che ha un impianto medioevale ed un’atmosfera tranquilla.
Facciamo, come sempre qualche giro per i negozi, scattiamo le nostre foto di prammatica al castello
con bastioni a punta e attorniato da un fossato e alle graziose case in legno colorate in tinte pastello.
Alle ore 17,30 terminiamo il giro per la città e puntiamo subito per Orissare, dove ci fermiamo presso
il molo, un posto che trovo molto grazioso, ma soprattutto comodo perché troviamo acqua corrente
potabile e un WC per scaricare. Fatte le operazioni, ci rimettiamo in marcia sempre sulla S10,
ripassiamo il ponte e infine giungiamo al traghetto per ritornare all’altra sponda a Virtsu, riprendiamo
la strada 10, superiamo LIHULA ed a RISTI prendiamo la strada 9 che ci conduce a Tallin. Alle ore
21.30 ci fermiamo per pernottare in un campeggio particolare, adiacente all’hotel Peoleo: anche se è
strano usufruire delle camere dell’hotel per fare la doccia, tutto sommato è una grande comodità,
oltretutto per qualsiasi informazione e per chiamare perfino il taxi, facciamo capo alla Hall
dell’albergo.
Venerdì 19 agosto
Oggi è una giornata splendente di sole e la dedichiamo alla visita di Tallin, la cui bellezza mi riempie
di stupore, in quanto non immaginavo di imbattermi in una città così animata, vivace, ospitale e
dall’atmosfera così gradevole. La parte vecchia del suo centro storico elencata tra i siti Patrimonio
dell’Umanità, è un vero gioiello, uno dei più belli d’Europa, con connotazioni che non hanno nulla da
invidiare alle capitali europee di una certa importanza. E’, chiamata dalla popolazione ”la Vecchietta”
perché il suo centro storico ancora intatto ci riporta al medioevo con le sue strette viuzze, passaggi,
cortili medievali e, scorci panoramici degni di essere immortalati. E’ circondata ancora da vecchie
mura, interrotte frequentemente da alte torri, e conserva nel suo interno chiese affascinanti e ampi
giardini. Pur conservando un’atmosfera così autenticamente medioevale, è riuscita, a sostenere
energicamente, come poche capitali, l’aspirazione alla modernità e al cambiamento, così che si può
dire che la sua anima è tanto moderna quanto medioevale. Il taxi, chiamato dalla reception
dell’albergo Peoleo ci lascia in un punto strategico del centro e da lì cominciamo il nostro itinerario a
piedi alla scoperta delle bellezze della città. Il nostro primo impatto l’abbiamo con la bella chiesa di S.
Nicola,patrono dei naviganti(Niguliste), oggi usata come museo d’arte sacra. La città vecchia si
divide in due parti Tompea sulla collina e sotto la città bassa con Piazza del Municipio e la maggior
parte dei negozi e ristoranti. La collina di Tompea che è, circondata da parchi e domina il porto di
9 di 16
LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA
ESTATE 2005
Tallin, sarebbe, secondo una leggenda, il tumulo di un mitico eroe estone, fatto costruire dalla vedova
disperata per la sua morte. Per raggiungere Tompea saliamo per una scalinata sinuosa e attraversiamo
la Torre porta di Pikk jalg (Gamba Lunga). Giunti in piazza il nostro sguardo resta affascinato alla
vista della mole rossa e beige della Cattedrale ortodossa che domina Tompea Alexander Nevski
Katedral. Vediamo il Palazzo del Parlamento. Ammiriamo la chiesa a cupola Toomkirik. La
Cattedrale, niziata nel 1229, dedicata originariamente alla Vergine Maria, sede della chiesa luterana
estone è stata il luogo di sepoltura di personaggi ricchi e nobili. Nell’interno a tre navate, tra le
centinaia di lapidi, le più belle tombe scolpite sono quelle del generale svedese Pontus e di sua
moglie. Alle spalle della Cattedrale sorge il Palazzo della Cavalleria. Scendendo da Tompea inizia il
giro delle mura e delle torri della città che sono sopravissute fino ai nostri giorni e che marcano il
profilo della città. Nel nostro giro per la città attraversiamo le vie Vene, Pikk e Lai, talvolta tortuose e
in acciottolato ma che fanno splendidamente da cornice alla città vecchia. Nel punto più lontano da
Lai scorgiamo quattro torri allineate che sono uno degli scenari più pittoreschi da fotografare.
Interessante è il giro delle mura lungo due chilometri, ma oggi delle trentacinque torri originarie
visibili ne sono rimaste solo venticinque. Raggiungiamo infine la piazza del Municipio (Raekoja
plats), dalla quale si irradiano le vie principali della città murata. Dal Municipio vediamo uscire dei
giovani in costume medioevale. La piazza è piuttosto animata anche perché questa è la zona dove si
concentrano il maggior numero di bar e ristoranti della capitale. Essendo ormai ora di pranzo
decidiamo per un locale caratteristico lì vicino. Il ristorante è molto carino ed elegante, non
rimaniamo scontenti riguardo al menu, ma alla fine ci accorgiamo che il conto è giustamente
corrispondente alle ottime pietanze e caro quanto da noi. Terminato il pranzo, continuiamo la nostra
passeggiata esplorativa, per il centro storico. Sul lato nord della piazza del Municipio vediamo la
Farmacia fondata nel 1422, ma che ha l’attuale facciata baroccheggiante risalente al XVII secolo. Un
arco accanto alla Farmacia conduce nello stretto e caratteristico ”Saiakaik il “passaggio del pane
bianco” il vicoletto deve il suo nome al forno da cui un tempo si diffondeva l’aroma del pane e dei
dolci appena desfornati, oggi qui vi si trovano negozietti di souvenir. Il Saiakaiak porta alla
duecentesca chiesa dello Spirito Santo, chiesa gotica usata dai luterani, che nel Medioevo era la
cappella del Municipio. Il suo orologio è il più antico di Tallin. La slanciata torre della fronte
occidentale, ospita una campana la più antica dell’Estonia. Proseguiamo la nostra passeggiata a piedi
imboccando la Pikk tanav ”via lunga”, la via più lunga della città dove abitavano i mercanti più
facoltosi. Al n17 di questa strada vediamo una casa chiamata la”Grande Gilda” una corporazione alla
quale appartenevano i commercianti più eminenti. Le Gilde erano, infatti, delle corporazioni di
mercanti o artigiani quasi tutti tedeschi. Proseguendo per la stessa strada vediamo la Gilda di S.
Canuto, al n. 24 c’è la sede della Gilda di S.Olaf, la più antica di Tallin ed infine al n26 c’è il palazzo
acquistato dalle Teste Nere, che avevano questo nome perché era la confraternita dei mercanti celibi
che avevano come protettore S. Maurizio, un moro convertito alla fede cristiana. La testa di S.
Maurizio è raffigurata tra due leoni su uno dei rilievi in pietra che adornano la facciata dell’edificio.
Al n71della Pikk tanav, infine, c’è il complesso dei tre edifici noti come leTre Sorelle contrapposte ai
tre Fratelli di Riga. La prima delle tre è la più interessante:la facciata, è quella originale della prima
metà del XVsecolo, mentre le finestre del pianterreno furono ingrandite; la porta è in legno intagliato.
Le facciate dei due edifici attigui mostrano sia al primo piano che al pianterreno segni evidenti di
rifacimenti successivi. La Pikk tanav termina con una delle porte della città che ha la torre detta Paks
Margareta (La Grassa Margherita) un tondo bastione del XVI secolo che proteggeva questa entrata
della città Imboccando la Lai tanav scorgiamo subito a sinistra la chiesa di S.Olaf che ha una torre la
cui inconfondibile guglia affilatissima marca il profilo della città. Alla fine della nostra passeggiata
“culturale” alla scoperta delle splendide chiese e dei famosi palazzi di Tallin decidiamo di fare
shopping in un centro commerciale, che ci viene indicato. Dopo aver percorso la via Vene giungiamo,
attraverso una porta sorvegliata da torri, a piazza Viru, chiamata così perché dominata dall’albergo
VIRU un grattacielo di 22 piani. Strada facendo scorgiamo delle bancarelle allineate che offrono sia
fiori freschi che composizioni di fiori secchi. Infine, sulla Viru tanav giungiamo al centro
10 di 16
LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA
ESTATE 2005
commerciale, dove facciamo i nostri acquisti, terminati i quali, ormai spossati per la massacrante
giornata di camminare a piedi, per la città, prendiamo senza indugio un taxi per condurci
comodamente all’albergo-campeggio Peoleo.
Sabato 20 agosto
Da Tallin partiamo attorno alle ore 11, dopo aver pagato il campeggio 270EEK e dopo aver eseguito
le operazioni di scarico e di rifornimento idrico per il camper. Imbocchiamo la strada 2 sino a
raggiungere PAIDE, superata questa continuiamo per la strada 2 sino a raggiungere TARTU, famosa
città universitaria, carina e ben tenuta. Ci fermiamo in un parcheggio al di là del fiume, vicino ad un
supermercato e nei pressi di un ponte. Dopo aver fatto acquisti al supermercato, pranziamo, facciamo
il solito riposino e infine siamo pronti per una breve passeggiata per il piccolo centro storico, che si
gira in un’ora circa di tempo. Giungiamo a piedi, dopo pochi metri all’ampia piazza del Municipio,
chiusa al traffico e costeggiata a nord est dal fiume Emajogi. Il Municipio è in stile barocco olandese
ed è sormontato da una torre barocca. Alcuni edifici sulla piazza sono in stile neoclassico. E’
particolarmente curioso il palazzo al n18, fortemente inclinato a sinistra. Davanti al palazzo del
Municipio c’è una fontana: con un particolare che ci fa sorridere. Una simpatica e deliziosa statua che
rappresenta due giovani amanti uniti in un tenero bacio sotto l’ombrello. (Essendo una città
universitaria sarà sicuramente un omaggio alla spensieratezza giovanile degli studenti!) Ritornati al
parcheggio, attorno alle ore 19,30 riprendiamo il viaggio verso il confine prendendo la strada n3,
superiamo il confine estone con la Lettonia nei pressi della città di VALKA. In Lettonia percorriamo
la strada denominata A3 e nei pressi di STRENCI ci fermiamo a pernottare in una stazione di servizio
alle ore 22 circa.
Domenica 21 agosto
Stamane alle ore 9,30, appena pronti ci rimettiamo in viaggio riprendendo la strada A3 fino ad
intersecare la A2-E77 nei pressi di VANGAZI, la percorriamo in direzione di Riga. Incontriamo la la
strada E77 A4(prima di Riga) e la percorriamo sino a raggiungere la A6-E77. Immessi nella A6 in
direzione Riga costeggiando un lago raggiungiamo la A5 e la percorriamo sino ad incontrare dopo
pochi chilometri la A7-E67, che percorriamo in direzione di BAUSKA da lì prendiamo la strada P103
che ci porta alla nostra meta: PILS RUNDALE. Appena giunti posteggiamo il camper nell’apposito
ampio parcheggio sito dinanzi al Palazzo d’Inverno e ci apprestiamo alla visita, non prima però di
aver acquistato vari oggetti e l’ennesima collana d’ambra esposte nelle bancarelle che ci sono lungo il
breve tragitto. Il complesso del Palazzo di Rundale è il capolavoro del barocco in Lettonia, uno dei
più splendidi esempi di architettura barocca e rococò. Fu costruito come residenza estiva dei duchi di
Curlandia secondo il progetto e sotto la direzione di Francesco Bartolomeo Rastrelli, il famoso
architetto della corte russa che tanto operò anche a Pietroburgo. Al palazzo si accede attraverso un
cancello. Visitiamo le stanze situate ai due piani dell’edificio. Gli arredi delle stanze non sono quelli
originali andati dispersi ,tuttavia quelli di adesso sono egualmente degni di nota per il loro splendore.
Notevole è infatti la “Sala Dorata, sala del trono arricchita dai meravigliosi stucchi di Graff e dagli
stupendi affreschi di Zucchi e Martini. Per ultimare la visita in modo piacevole non ci rimane che fare
una passeggiata nel Parco, disegnato dallo stesso Rastrelli. Dopo la visita, ritorniamo nei camper per
fare un veloce spuntino e poi attorno alle ore 15 ci rimettiamo di nuovo in viaggio verso La Collina
delle Croci. Riprendiamo la strada P103 sino a raggiungere ELEJA, da qui prendiamo la A8 E71 e
raggiungiamo il confine presso la cittadina di MEITENE (KELVIAI), in Lituania prendiamo la strada
A12 E77 superiamo la città di JONISKIS a 10 chilometri circa di SIAULIAI e troviamo la
deviazione per la Collina delle Croci (Kryziu Kalnas). Ci accorgiamo di essere giunti a destinazione
perché la Collina delle Croci è annunciata da bancarelle di articoli religiosi, croci naturalmente, di
tutti i materiali possibili. La collina è una modesta altura sulla quale si affastellano una sull’altra in
una selva impressionante migliaia e migliaia di croci grandi e piccole, preziose ed economiche, di
legno e di metallo, infisse sul terreno o appoggiate o appese alle più grandi per devozione o per
11 di 16
LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA
ESTATE 2005
commemorazione. Nello slargo antistante la collina vediamo la grande croce di legno con Cristo
bronzeo donata da Giovanni Paolo II in occasione di una sua visita alla collina. Il Santo Padre
venendo qui in pellegrinaggio, ha riconosciuto l’alto valore simbolico di questo luogo dove si
riuniscono i sentimenti più autentici di questo popolo sia quelli di valore prettamente simbolico e
religioso che quelli di valore indipendentista,contraddistinto dalle numerose sommosse per evitare la
cancellazione di questa storica tradizione che risale alle rivolte anti zariste. Poi in epoca sovietica
simboleggiò la resistenza lituana e per questo la collina delle croci veniva spianata dalle autorità per
poi risorgere, poco dopo, ancora più alta. Anche noi poniamo la nostra piccola croce di legno
acquistata dai venditori delle bancarelle che si trovano nel parcheggio e, poco dopo andiamo via un
po’ sconcertati per aver visto un luogo così singolare. Ritorniamo sulla strada A12E77sino a
raggiungere SIAULIAI da qui prendiamo la strada A9E272, superiamo RADVILISKIS e dopo circa
10 Km ci fermiamo nei pressi di un laghetto dove fortunatamente ci permettono di trascorrere la notte.
Il posto dove parcheggiamo si chiama ZIRNELIS: è un piccolo pezzo di paradiso. Abbiamo pure
l’opportunità di cenare in un piccolo ristorante “alla buona” pagando sempre cifre molto contenute
(30 litas per due pari a 10 euro ).
Lunedì 22 agosto
Appena svegli, abbiamo subito il pensiero di scattare delle foto ricordo a questo luogo da favola,che
merita di essere immortalato. Questo posto è sicuramente un piccolo “stabilimento” dove la gente
viene a fare i bagni nel lago e a prendere il sole e dove ha pure l’opportunità di mettersi il costume in
una piccola cabina improvvisata.; c’è pure un pontile dove vediamo due uomini che pescano
imperturbabili, non sembra infatti che gli dia minimamente fastidio il nostro passeggiare curioso ed
entusiasmato sul pontile. Fatte le foto ricordo, attorno alle ore 11,40 ci rimettiamo di nuovo in marcia.
Prendiamo la strada che ci riporta nella A9-E27 e la prendiamo in direzione di PANEVEZYS
raggiunta questa città incrociamo la A17 E67 E272 (questa strada è una circonvallazione della città)
che ci raccorda alla A2 E272, prendiamo quest’ultima in direzione Vilnius la percorriamo tutta sino ad
immetterci nella città di Vilnius, la attraversiamo e ci fermiamo per circa 2 ore in un supermercato a
fare provviste, subito dopo prendiamo la A16 E28 e raggiungiamo TRAKAJ, ci fermiamo per la notte
al solito campeggio di SLENJE che dista 7 Km da Trakaj, che non abbiamo visto all’andata e che
domani ci proponiamo di visitare.
Martedì 23 agosto .
Stamattina, pagati 49 litas per il pernottamento, c’è nei nostri programmi la visita di TRAKAI e del
grazioso castello gotico in mattoni rossi, che si trova su un’isola del lago Galvè, circondato da un
fossato e collegato alla riva da un ponte pedonale Questo è l’unico castello insulare nell’Europa
dell’est ed è databile attorno al 1400. Il piano terra occupato dal portone d’ingresso al cortile aveva il
ponte levatoio. Intorno al cortile interno sono disposte le gallerie dalle quali si accedeva ai locali del
castello. Le stanze granducali, che visitiamo, si trovano nell’ala sinistra, al 1° piano. Visitato il
castello, pranziamo e poi, passeggiamo per la cittadina fino alle ore15: entriamo nei vari negozi,
giriamo per le bancarelle e acquistiamo ancora collane e gli ultimi souvenir. Con la visita di TRAKAI
si conclude la nostra avventura nelle Repubbliche baltiche, non ci resta che imboccare la via del
ritorno in Italia. Prendiamo la A16 E28, scelta risultata non felice perché molta strada è in rifacimento
ma è la più breve per raggiungere MARIAJAMPOLE, da qui prendiamo la A5 E67 e giungiamo al
confine lituano(KALVARJA)-polacco(BUDZISKO); in Polonia prendiamo la strada 19 superiamo
SUWALKI per raggiungere AUGUSTOW da qui prendiamo la strada 61 e ci fermiamo a 2 Km dalla
città di RAJGROD presso un parcheggio gratuito davanti un gradevole ristorante, ”ZASCIANEK”
dove la sera ceniamo, ci sono pure attrezzature per giochi per bambini e un parcheggio per TIR.
Mercoledì 24 agosto
12 di 16
LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA
ESTATE 2005
Dal parcheggio ci mettiamo in viaggio attorno alle ore 9. Percorriamo sempre la strada 61 sino a
LOMZA, superata questa città ci fermiamo per una breve sosta ad OSTROLEKA, superiamo
ROZAN, e ci fermiamo per il pranzo ad un Mc Donalds, infine proseguiamo fino a raggiungere
WARSZAWA, attraversata la quale prendiamo la strada 8-E67 sino a PIOTRKOW TRYB dove
incrociamo la strada 1E75 sino a raggiungere CZESTOCHOWA e qui alle ore 20 ci fermiamo a
pernottare presso un rifornimento di carburante.
Giovedì 25 agosto
Appena pronti andiamo subito via dal posteggio per rimetterci nuovamente in viaggio Imbocchiamo
l’autostrada 1 E75 superiamo Katowice e continuiamo sino nelle vicinanze di BIELSKOBIALA,in un
paesino lungo la via spendiamo gli ultimi spiccioli polacchi in viveri e poi continuiamo sempre nella
1 sino al confine Ceco-(Cesky Tesin) (polaccoCieszyn). A Ciezyn compriamo la “vignetta” per
l’autostrada.;prendiamo quindi la strada 48E462 superiamo FRIDEK-MISTEK,e NOVI-JICIN, quindi
OLOMOUC e infine raggiungiamo BRNO da dove prendiamo la strada 7 E461 sino a WIEN, dove
abbiamo avuto grosse difficoltà ad uscire dalla città e rimetterci nella nostra strada a causa di lavori
in corso. Infine prendiamo la A1 direzione LINZ e ci fermiamo per la notte nella seconda grande
stazione di servizio con hotel (Wiener Hochauellen Leitung) LANDZEIT AREA GROSSRAM
Venerdì 26 agosto
Dall’area di servizio, attorno alle ore 9, come sempre, siamo pronti a rimetterci in marcia. Prendiamo
la A1 E60 superiamo SALZBURG continuiamo in Germania nella A8 E52 –E60 incrociamo la A93
E45 e raggiungiamo il confine con l’Austria da dove prendiamo la A12 E60 E45 sino all’uscita61 per
WATTENS, che è il nostro obbiettivo. Sono le ore 17,15 e ci affrettiamo a visitare la Cristalleria
SWAROVSKI che chiude i battenti attorno alle ore 18. La Cristalleria si trova ubicata in un bel parco
frutto di un attento lavoro creativo. Per entrare a visitare questo particolare museo del cristallo
paghiamo 8 euro a persona, invece per i soci della Società dei Collezionisti Svarovski, quali i nostri
compagni di viaggio, l’ingresso è gratuito. Appena entrati nel museo siamo subito avvolti da
un’atmosfera surreale il cui colore dominante è il blu. Visitiamo le 13 sale di cui è composto il museo
e in ognuna rimaniamo affascinati. Osserviamo con grande ammirazione il maestoso caleidoscopio di
cristallo che è il più grande che esiste al mondo e che si dice pure che con la luce dei suoi cristalli crei
un’atmosfera tanto benefica per la psiche da venire usato, anche, per scopi terapeutici. Poi,
attraversando uno strano corridoio, ci accorgiamo che i nostri passi provocano un costante
cambiamento di colori e di forme. Infine, “DULCIS IN FUNDO” terminato il giro per le affascinanti
sale del museo non ci resta che recarci nel grande salone dove sono esposti in varie bacheche una
miriade di articoli in cristallo swarovski, dagli animaletti riprodotti in modo perfetto agli oggetti più
svariati e,per la delizia di tutte le signore,ogni sorta di anelli, bracciali, collane, orecchini e perfino
indumenti guarniti con gli splendidi e luccicanti cristalli. Non c’è che l’imbarazzo della scelta , ma io
per niente intimidita da tanta varietà di articoli, scelgo un anello e vari orecchini, poi, andiamo via
soddisfatti per il piacevole intermezzo e riprendiamo il viaggio. .Rientriamo nell’autostrada A12
superiamo INNSBRUCK E prendiamo la A13 che ci porta al Brennero, il cui pedaggio è di 8 euro. In
Italia prendiamo la A22, usciamo a Bressanone dove prendiamo la strada 48-E66 sino a RASUN,
dove giungiamo ormai, stanchi, alle ore 21 e ci dirigiamo subito al CAMPEGGIO CORONES .
Sabato 27 agosto
Il campeggio in cui ci troviamo offre un confort moderno ottimi servizi, ristorante, piscina riscaldata
ed anche la sauna. E’ veramente al “top” anche in inverno essendo dotato di locali per gli scii e di una
stanza essiccatoio. Siamo nel cuore dell’Alto Adige, nel magico mondo delle Dolomiti, circondati da
boschi ombrosi e salubri, un luogo ideale, quindi, per rilassarci almeno per due giorni, dedicandoci
soltanto alla pulizia del camper e al bucato approfittando dell’attrezzata e moderna lavanderia del
campeggio fornita pure di macchina essiccatoio e stanza stireria per la biancheria.
13 di 16
LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA
ESTATE 2005
Domenica 28 agosto
Anche la giornata odierna è dedicata al dolce far niente, ma stasera per concludere in bellezza il
nostro breve soggiorno in questo campeggio moderno e rilassante abbiamo deciso di cenare
nell’elegante ristorante del campeggio, dove trascorriamo una gradevolissima serata gustando delle
ottime pietanze e conversando piacevolmente.
Lunedì 29 agosto
Attorno alle ore 10 pagato il campeggio 67.75 euro e, dopo aver espletato le solite operazioni di
rifornimento idrico e di scarico delle acque bianche e nere del camper, partiamo da Rasun alla volta di
GARDALAND. Riprendiamo la strada nazionale 49 –E66 che ci porta a Bressanone e da qui ci
immettiamo nell’autostrada 22 che abbandoniamo all’uscita indicata per la nostra destinazione:
GARDALAND che si trova nel territorio di Castelnuovo. Vi giungiamo alle ore 12,20 circa e diamo
libero sfogo al bambino che c’è dentro di noi, anche se il nostro intento primario era quello di fare
divertire il piccolo Alberto, ma ovviamente con lui ci divertiamo un mondo anche noi passando da
un’attrazione all’altra: saliamo sui carrelli della miniera, sul divertente trenino, ci mettiamo dentro le
tazze magiche per un girotondo di divertimento, assistiamo allo spettacolo dei delfini che si
esibiscono in un esilarante show, ci rechiamo nella favolosa Valle dei Re e infine proviamo pure un
brivido di emozione quando ci lasciamo trasportare dalle impetuose cascate del Colorado a bordo di
un tronco galleggiante. Tra un divertimento e l’altro, per far tacere l’appetito che si fa sentire, alle ore
stabilite facciamo delle pause ristoratrici a base di hamburger,wurstel, patatine e bibite fresche che si
vendono nei vari “fast food “ di cui è pieno ogni angolo del Parco. Finalmente paghi anche se un po’
stanchi, alle ore 22.20 circa ci dirigiamo al campeggio di Peschiera Del Garda di fronte al lago, di
nome Butterfly immerso nel verde in una posizione tranquilla dove troviamo l’atmosfera di relax che
cerchiamo.
Martedì 30 agosto
Alle ore 11, dopo aver pagato la somma di 21 euro per il campeggio e dopo le consuete operazioni del
camper, salutati i nostri compagni di viaggio, ci rimettiamo questa volta, da soli in marcia,
destinazione SAN DONA’ DEL PIAVE. C’immettiamo nell’autostrada A4 (direzione Venezia) e la
percorriamo sino all’uscita per SAN DONA’, dove arriviamo attorno alle ore 13 come sempre accolti
affettuosamente dai nostri cugini veneti, anch’essi camperisti. Come, abbiamo sempre fatto, negli
anni precedenti, posteggiamo il camper nel giardino antistante la loro casetta: Come ormai è nostra
consuetudine ci fermiamo, anche quest’anno, per un paio di giorni in questa cittadina dove ci
troviamo abbastanza bene e dove abbiamo pure l’opportunità di ritemprarci prima di iniziare la nostra
solita vita quotidiana a Palermo.
Mercoledì 31 agosto
Stamane, non avendo impegni di sorta, dedico un po’ di cura alla mia persona andando dal
parrucchiere e poi a fare acquisti.
Giovedì 1 settembre
Anche oggi ho deciso di fare shopping, poiché ho notato che i prezzi nel settore dell’abbigliamento in
alcuni negozi di San Donà sono veramente convenienti.
Venerdì 2 settembre
Oggi, come facciamo di regola ogni anno, ci rechiamo all’Azienda Agricola “Ai Galli” per comprare
vini doc e qualche bottiglia dello speciale vino ”fragolino” da regalare agli amici.
Sabato 3 settembre
14 di 16
LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA
ESTATE 2005
Niente di rilevante soltanto qualche passeggiata in auto per le vie di San Donà.
Domenica 4 settembre
Questo pomeriggio abbiamo in programma di andare, in occasione della festa del paese a Caorle
grazioso e moderno sito balneare nei dintorni di San Donà, Per le strada c’e grande animazione e in
molte piazze sono allestiti degli spettacoli e si tengono dei concerti. Dopo una breve passeggiata a
piedi decidiamo di fermarci per mangiare una pizza in un locale che ci sembra il meno gremito.
Lunedì 5 settembre
Stasera andiamo in un elegante ristorante, a Noventa, per concludere in allegria con i nostri cugini
questo soggiorno a San Donà, Domani, infatti, partiamo e dobbiamo accettare di buon grado il tanto
rinviato ritorno a casa , alla solita vita ripetitiva, le vacanze, ormai, volgono al termine
Martedì 6 settembre
Alle ore 8,20, salutati i nostri ospitali cugini, ci mettiamo in viaggio: ci immettiamo nella A4 sino a
Padova da dove prendiamo la A13 direzione Bologna, a Bologna prendiamo la A1 direzione sud
Superata Firenze nei pressi di Valdarno ci fermiamo in un’area pic-nic per uno spuntino e per riposare
un po’ alla frescura del condizionatore del camper. Alle ore 15 riprendiamo il viaggio sempre nella A1
sino a raggiungere Caserta da dove prendiamo il raccordo che ci porta a Salerno. Quindi prendiamo la
A3 ed usciamo a Sala Consilina dove c’è il parcheggio per camper dell’hotel Vallisdea dove
trascorriamo la notte in grande tranquillità. Quest’area attrezzata custodita, dove già siamo stati altre
volte è veramente comoda perché offre rifornimento idrico, illuminazione, elettricità e pozzetto di
scarico pagando soltanto 5 euro.
Mercoledì 7 settembre
Alle ore 9, siamo già pronti per riprendere la strada. Ci rimettiamo nella A3 direzione sud ed usciamo
a Lago Negro e prendiamo la strada che ci porta a Praia a Mare e da qui prendiamo la strada nazionale
18 sino a Cirella dove pernottiamo nell’area di sosta attrezzata Ulisse recintata, sorvegliata, con
piazzole, acqua potabile, pozzetto di scarico, elettricità, docce calde e fredde e servizi lavatoi. E’
inoltre, molto conveniente perché, pur costando una cifra contenuta per la sosta (10 euro) tuttavia
offre l’opportunità di fare il bagno, usufruendo di una spiaggetta privata. Appena arrivati cogliamo
subito l’occasione e facciamo il bagno. Dopo pranzo e dopo un breve riposino usciamo dal campeggio
e, imboccando un viottolo privato, dopo 500 metri circa siamo nel paesino di Cirella. Facciamo una
rilassante passeggiata ci fermiamo in un bar ed assaggiamo una gustosa e artigianale marmellata di
cedro.
Giovedì 8 settembre
Alle ore 9,30 partiamo da Cirella verso l’epilogo della nostra vacanza. Percorriamo sempre la strada
nazionale 18 sino a Falerna da dove ci immettiamo nella A3 e la percorriamo sino all’uscita di VILLA
SAN GIOVANNI da dove traghettiamo alle ore 13 per Messina. Da Messina,infine, prendendo
l’autostrada giungiamo alle ore 16,30 a Termini Imprese, tappa ormai d’obbligo prima del ritorno a
casa, a Palermo: siamo pronti a “rientrare nei ranghi”. Non ci rimane che tirare le somme di questa
vacanza nei paesi baltici che per me si è risolta in maniera più che positiva. Non sono rimasta delusa
perché amo fare le vacanze negli angoli più lontani e ignoti, sicura che le cose più belle sono sempre
quelle ancora inesplorate. Mi aspettavo di trovare povertà e arretratezza ma mi sbagliavo di grosso
perché l’evoluzione di questi paesi, anche se non è ancora ai livelli europei, procede a passo spedito,
basti vedere: la sempre migliore gestione del turismo, le città pulite con i giardini ben curati e con
l’erbetta lungo la strada ben rasata, i centri storici ristrutturati e il sempre crescente numero di grandi
centri commerciali aperti anche 24/24 ore. La miseria che mi aspettavo non c’è anche se c’è un
15 di 16
LETTONIA – ESTONIA – LITUANIA
ESTATE 2005
malessere diffuso, ma non sono all’estremo. Ho visto situazioni peggiori in altri paesi, come per
esempio in Romania! Nelle grandi città ovviamente il livello di vita è migliore rispetto ai piccoli
centri. Non ho visto molti mendicanti per le strade e quelli che ho visto conservavano una dignità tale
che impediva loro di chiedere l’elemosina in modo evidente e in maniera così insistente da infastidirti,
come accade spesso da noi. Quello che consiglio a tutti è di liberarsi dei pregiudizi e di fare un bel
viaggio nelle Repubbliche baltiche, dove li aspettano panorami fantastici posti e situazioni
assolutamente unici. Sicuramente nessuno rimarrà deluso, tranne ovviamente i soliti disfattisti,
incontentabili che si aspettano mirabilia e l’efficienza in tutto e in tutte le situazioni. A questi non
rimane che fare le vacanze negli ultra evoluti paesi scandinavi, scartando naturalmente anche l’Italia.
Al mio bel camper nuovo, che ha fatto il suo dovere fino in fondo, vanno i miei ringraziamenti per
avermi fatto comprendere quale tesoro sia per me l’amore per la natura, per l’arte e per la libertà. A lui
ormai toccheranno soltanto i brevi weekend che faremo durante l’anno. Noi ormai siamo pronti per la
nuova organizzazione della vita. Sebbene stanchi per il lungo viaggio di ritorno e al pensiero del
lavoro quotidiano che ci aspetta, tuttavia progettiamo nuove avventure per l’anno prossimo e si fa
strada prepotentemente in noi una domanda…quale meta scegliere per il prossimo viaggio. Si sa, lo
spirito libero e la fantasia del camperista non ha limiti! Abbiamo percorso 8292 Km e sciupato circa
830 litri di gasolio, abbiamo speso complessivamente 3500 € per due persone considerando qualche
pranzo o cena al ristorante, ticket per i musei, spese per i mezzi pubblici e per i campeggi, e, infine,
l’irrinunciabile shopping per acquistare i vari regalini da portare quali souvenir del viaggio agli amici
più intimi.
16 di 16
Scarica

estonia lettonia e lituania di ezia cammarata