Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento
Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona
Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN)
>Fabriano
5
>Fabriano
Fabriano-Matelica euro 1,20
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>Matelica
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n. 20 Anno CIV 23 maggio 2015
>Fuoriporta
La crisi
morde anche
l'artigianato
Silvia Sangiorgi,
una fabrianese
...in orbita!
La sanità locale
si interroga
sul suo domani
Cercare Dio
dove pensiamo
che non sia...
I
L
S
L
l settore soffre e non
ci sono segnali di ripresa. Le aziende chiudono strozzate dalla
burocrazia. L'idea di
una Fabbrica Etica.
avora presso l'Agenzia Spaziale Europea e ci racconta la
sua esperienza decennale in Germania... come
in un film americano.
i è svolto un incontro per fare il punto
della situazione: sottolineata l'importanza di
coinvolgere i candidati
regionali.
28
'impegno culturale
dei cattolici con il
mondo. Nostra intervista a Padre Antonio
Spadaro, direttore de
"La Civiltà Cattolica".
Accanto
alla gente
“C’è in me una grande soddisfazione che ha
riempito il mio cuore. La preoccupazione
sulla propria inadeguatezza, nel momento in
cui ho assunto questa missione, ha avuto una
convincente risposta grazie all’entusiasmo di
sacerdoti, fedeli, autorità nel corrispondere
in pieno a ciò che proponevo, in un’unità
intorno alla mia persona. Ho la certezza, e
non è una sensazione, di aver avuto molto
di più di quello che mi aspettavo”. C’è
tutto don Giancarlo Vecerrica in queste sue
battute che fanno parte di un’intervista che
ci ha rilasciato due anni fa, in occasione del
decennale episcopale nel numero speciale de
L’Azione. Dieci anni da Vescovo nel 2013.
Adesso all’orizzonte si profila un’altra storica
ricorrenza, un altro atteso traguardo: 50 anni
di sacerdozio venerdì 22 maggio, festività di
S. Rita. Anche se la concelebrazione solenne
è stata spostata a domenica 24 maggio alle
ore 16 nella Cattedrale di Fabriano. La chiesa
del Vescovo, la sua casa. Anche se per lui
sono state, e lo sono tuttora, tutte uguali
ed importanti. Il cuore grato è una costante
della sua persona, nonostante un non facile
episcopato, tra le inquietudini del mondo del
lavoro e le preoccupazioni per una povertà
che è andata sempre più ad ingrossare le fila.
Non si è mai tirato indietro e si è sempre
schierato al fianco della sua gente, qui come
presule nella diocesi di Fabriano-Matelica, e
da sacerdote nelle “sue” Tolentino e Macerata. Fate un salto in quelle zone e provate
a chiedere a chiunque di don Giancarlo. Ne
escono sempre fuori ritratti meravigliosi conditi da episodi freschi di umanità e genuinità.
Un vero pastore, un uomo di Chiesa che ha
avuto sempre come bisogno essenziale di
cogliere e di valorizzare la vocazione di ogni
singola persona, a cominciare dai giovani,
suo prioritario pensiero. E non a caso ben 37
anni fa decise alla fine dell’anno scolastico
di coinvolgere i suoi ragazzi in un gesto di
ringraziamento alla Madonna. E nacque il
Pellegrinaggio Macerata-Loreto. Un nugolo
sparuto di studenti ieri, un popolo di centomila anime oggi. Quando si lascia operare
lo Spirito Santo, l’uomo accoglie, nella sua
fragilità, la grandezza di un’altra realtà che
non ci diamo noi, ma c’è. Occorre riconoscerla ed abbracciarla. La devozione per
la Vergine fa parte integrante dei suoi
principi, ovvero quello mariano e petrino. Lo ripete spesso don Giancarlo
nelle sue chiacchierate informali. E
si alimenta di tanti gesti come la consacrazione della nostra Diocesi alla
Madonna del Buon Gesù a Fabriano
nel 2010. Un segno forte, tangibile,
dell’amore di questo vescovo per
Maria, la madre di Cristo. (...)
(Segue a pagina 2)
Cosa c'è
in Palio?
C
i avviciniamo a giugno e si sente già l’aria del Palio di S. Giovanni Battista.
La manifestazione è stata presentata in città, ma siamo andati a scoprire cosa
c’è oltre al… già saputo. Il tema è sì quello del Giano, l’attesa è per la sfida
del Maglio. Ma cosa c’è di più? Quest’anno associazioni e scuole sono più
coinvolte. Sono in procinto vari gemellaggi storici con Conegliano, Volterra, Siena ed
altre località. Mentre potrebbe partire un progetto legato all’Expo...
Servizi a pag. 3 di Marco Antonini
Carlo Cammoranesi
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>EDITORIALI<
L'Azione 23 MAGGIO 2015
Un sacerdozio...
pellegrinaggio
di TONINO LASCONI
C
hi dice: il vescovo don Giancarlo,
pensa: pellegrinaggio. Non potrebbe essere diversamente da quando
il pellegrinaggio a piedi Macerata
- Loreto, da avventurosa iniziativa con un
gruppo di studenti, è diventata un evento
nazionale, e non solo. Come sarà venuta questa idea a don Giancarlo? Egli l’attribuisce
a un’ispirazione della Madonna, alla quale i
genitori l’hanno consacrato fin da bambino.
Sicuramente è stato così. Ma le ispirazioni
che giungono dall’alto non contrastano la
natura. La potenziano. Il pellegrinaggio,
perciò, gli è stato ispirato perché è la sua
cifra. E’ lui. Il pellegrinaggio, infatti, è vivere
camminando, nella convinzione che più in
là, fuori, altrove c’è sempre qualcosa in più
di dove si è arrivati, e ci si è messi comodi.
Ecco! Don Giancarlo è “pellegrinaggio”,
perché non si ferma mai. Basta conoscere
le sue giornate: alle sette, santa Messa qui,
alle nove incontro là, alle undici altra santa
Messa lassù, poi una processione laggiù;
alle tredici a pranzo con l’associazione X,
un pezzo di pranzo, perché alle quindici lo
aspettano a Macerata, da dove, passando
per Loreto, alle 17 deve presenziare a un
convegno a Fabriano, per trovarsi poi a cena
alle venti con l’associazione Y, un pezzo
di cena, perché alle 21 c’è un incontro col
gruppo Z. E una giornata così non è delle
più affollate, perché altre volte il salto da
fare tra un impegno e l’altro non è a Loreto,
ma a Roma per una pratica, o in Abruzzo
per una conferenza. Non sta mai fermo e
non fa stare fermi. Il suo arrivo a Fabriano è
stata una scossa di energia per noi sacerdoti,
stimolati continuamente a ripartire, e a chiamare i fedeli a muoversi. Il pellegrinaggio è
semplicità. Chi è sempre disponibile e pronto
a partire non ha bisogno di orpelli. Basta il
necessario. Non ha bisogno di autista. Così
può mettere in moto quando vuole, e correre
come vuole. Il segretario? E’ sufficiente che
qualcuno a turno si renda disponibile a sbrigare le incombenze che toglierebbero tempo
alle cose più importanti e necessarie. Non ha
bisogno di inchini e titoli solenni: don Giancarlo e il tu, gli vanno benissimo. Quando
nelle mie uscite in altre diocesi, dico che è
il vescovo a sostituirmi in parrocchia, non
ci credono. Figuriamoci se racconto che al
mio vescovo posso telefonare a tutte le ore,
e che ogni tanto me lo trovo alla porta della
parrocchia: “Passavo davanti qui per andare
a…, e sono venuto a salutarti”. Semplicità e
familiarità: grandi lezioni per preti e laici.
Il pellegrinaggio è positività. Chi si muove
per cercare un bene più grande crede nel
bene. Non si lamenta di ciò che manca, fosse
anche tanto. Ringrazia per quello che c’è,
fosse anche poco. Sto provando a ricordare
In attesa
della riforma
di FRANCESCO ZANOTTI*
N
on è tantissimo, ma è già qualcosa.
Bisogna ammetterlo. Il 12 maggio
a Roma, al tavolo per l’editoria
convocato dal sottosegretario alla
presidenza del Consiglio dei ministri, Luca
Lotti, il governo ha confermato i contributi
diretti per altri due anni di competenza, il
2014 e il 2015. Poi, dal primo gennaio prossimo scatterà la riforma per la quale, ha riferito
il braccio destro di Matteo Renzi, “ci diamo
60/90 giorni di tempo”.
Quindi i giornali non profit e le cooperative
editoriali, comprese le 72 testate aderenti
alla Fisc che percepiscono i contributi diretti
all’editoria, potranno contare ancora sui 50
milioni distribuiti a dicembre scorso. Un
fondo insufficiente per i bisogni attuali che
Sorta nel 1911
soppressa nel 1925
risorta nel 1945
Direttore responsabile
Carlo Cammoranesi
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona
n.11 del 6/09/1948
Amministratore
Giovanni Chiavellini
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si possono stimare tra i 70 e gli 80 milioni
di euro, ma pur sempre un impegno non da
poco per l’esecutivo, chiamato ogni giorno a
far quadrare conti che sembrano non tornare
mai.
Poi si farà famiglia nuova, con un fondo
unico a favore del pluralismo. Si ragionerà
sulle copie effettivamente vendute, ha anticipato il sottosegretario Lotti, e verrà posto
un limite al sostegno dello Stato in favore
di una singola testata. “Non è più possibile sono state le sue testuali parole - che esistano
nostri interventi per il 60-70% del bilancio
di un unico giornale”. Saranno previsti
anche supporti per il passaggio al digitale.
Di sicuro, ha aggiunto il sottosegretario,
“adesso ascolteremo tutti, uno a uno, poi
presenteremo e a voi illustreremo il nostro
Disegno di legge”. In sostanza, il governo
Direzione, redazione e amministrazione
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Accanto
alla gente
(...) Ma c’è anche il “mattone” petrino
per l’edificazione della grande casa e
che trae origine dalla fedeltà al Papa ed
al suo magistero. I suoi principi sono
spesso enunciati nelle numerose lettere
pastorali, quasi una all’anno e nei documenti degli orientamenti pastorali.
Un lavoro imponente bibliograficoepistolare, farcito dagli immancabili
messaggi di Natale e Pasqua che hanno
scandito un cammino pastorale che
ha avuto come metodo quello della
comunione, avendo a cuore sempre
l’emergenza educativa del soggetto,
ricordando, in una sua lettera, che “la
comunità cristiana che si articola nei
vari ambienti rimane l’unico soggetto educativo… la comunità cristiana
segno e portatrice di unità, non può
soggiacere alla divisione in cui è posto
l’uomo ai nostri tempi”. Ebbene non
c’è stata occasione in cui il Vescovo
Vecerrica, in nome del dialogo e della
comunionalità, non abbia cestinato
cicalecci da corridoio e favorito un
legame empatico con ognuno, dando
sempre una speranza di ripresa, mai
un’illusione di inciampo. Ha escogitato
la meravigliosa esperienza dei Mercoledì della Fede come spazio pubblico
di lavoro su temi di reale interesse
umano, attraverso magari la riflessione
sul Padre Nostro o sulle Beatitudini.
Nessun attivismo fine a se stesso, anche se ha fatto un buon uso di gomme
di auto e suole di scarpe, ma sempre
per correre incontro a qualcuno che lo
aspettava, anche solo per una parola
di conforto. Una scheggia, un fulmine,
una presenza subitanea. Il tempo per
lui è di una preziosità cristallina e non
va mai sciupato. Celebre la sua frase
mentre ci si siede a tavola in attesa di
qualche commensale in arrivo: “Lo
aspettiamo mangiando”. Come dargli
torto? Una risata e si impugna la forchetta e via ad aggredire il piatto. Non
ha mai promesso nulla che non potesse
mantenere e sempre nella certezza di
una preghiera e di un sostegno che non
sono mai mancati. Forse per questo,
soprattutto per questo, è così amato nel
suo territorio e non solo, e la sua gente
ora guarda con apprensione alla fatidica
data del 26 luglio prossimo, quella che
in cui ufficialmente concluderà il suo
mandato. A meno di una proroga. Ma
qui spetta al Papa.
un’iniziativa giudicata da don Giancarlo
negativa o inutile. Non la trovo. Com’è
andato l’incontro con i preti? Benissimo!
Il convegno? Veramente bello! L’oratore?
Molto bravo. C’era gente in Cattedrale?
Era stracolma. Mai con il piede sul freno.
Sempre sul gas. Il sacerdozio è una grazia.
Cinquant’anni di sacerdozio vissuto come
pellegrinaggio cos’è? Per te, lo sai soltanto
tu. Per noi è un dono che ha spinto noi preti a
uscire dal lavoro ripetitivo e individuale, per
ritrovare la volontà di rinnovare e il piacere
di camminare insieme. Per tutti i tuoi “cari
amici” della diocesi e del territorio, del quale
hai preso con entusiasmo “l’odore”, sei uno
stimolo a non fermarsi, a puntare su ciò che
è importante, a non lasciarsi impaurire dalle
difficoltà, a camminare cercando sempre ciò
che unisce. Grazie, don Giancarlo!
si è impegnato a fare una sintesi di tutti i
contributi emersi il 12 maggio e presentati
nei giorni precedenti dalle 21 sigle presenti
all’incontro. “L’impresa è ardua, ma ci proviamo”, ha concluso Lotti.
Da parte nostra, abbiamo ribadito i concetti
di “rigore ed equità” portati avanti da anni
dalla Fisc. Rigore, in modo da sostenere chi
veramente merita ed è diffuso e svolge un
servizio in favore della democrazia informativa. Equità perché situazioni simili vanno
trattate nello stesso modo affinché non si
creino situazioni di sleale concorrenza. Abbiamo chiesto, fin da subito, e lo abbiamo
ribadito all’incontro, l’abrogazione di quella
che noi abbiamo definito come la riserva
indiana del 5% in cui sono confinati i periodici non profit. In questo modo si elimina
il maggiore taglio subito con l’introduzione
del decreto Peluffo che impose tale limite.
Abbiamo anche ribadito la necessità di
chiamare questo sostegno statale “Fondo
per il pluralismo e la libertà d’informazione”, tenuto conto che quest’ultima non può
rispondere solo a logiche di mercato. Avviene
così in settori delicati e strategici dello Stato,
come ad esempio quello dei trasporti pubblici
e della cultura, solo per citarne un paio. Lo
stesso deve accadere per l’informazione, se
il pluralismo viene considerato un valore per
un Paese democratico e civile.
Infine abbiamo confermato la nostra più
totale contrarietà al piano delle Poste per la
consegna a giorni alterni. Sarebbe un altro
colpo mortale per i nostri giornali e per altri,
Carlo Cammoranesi
quotidiani e periodici, che come noi affidano
al recapito domiciliare gran parte delle copie
diffuse. Con il sistema proposto verrebbero
penalizzati quei cittadini e quella parte di
Paese, il 25%, che già soffrono per una Rete
più lenta o non ancora presente. Si realizzerebbe una discriminazione inaccettabile e
che va contro il “servizio universale” (cinque
giorni su sette) richiesto dall’Unione europea
agli Stati membri. La partita è ancora tutta
da giocare. Siamo certi che nessuno vorrà
mettere a tacere le voci del territorio. Voci
di quella parte di Paese che ancora ci crede.
Impaginazione
Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica
Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa
per la restituzione di copie non consegnate.
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L'Azione 23 MAGGIO 2015
3
>INCHIESTA<
Il Giano come tema
Le associazioni
come protagoniste
I
n primo piano i giovani, le associazioni, la città. Sala
consiliare gremita, venerdì 15 maggio, a Palazzo Chiavelli, per la presentazione della nuova edizione del Palio
di San Giovanni Battista di Fabriano. Il via ufficiale
sabato 6 giugno con la lettura del bando del Contado nelle
frazioni. Fiore all’occhiello e la novità è il coinvolgimento
delle associazioni del comprensorio che diventano parte
integrante del Palio di San Giovanni Battista con lo slogan
‘Porte aperte a tutti.’ “Il Palio di Fabriano – ha spiegato il
presidente Paolo Mearelli - è l’evento per eccellenza della
città e, per questo, ci siamo impegnati per farlo diventare,
ancora di più, l’appuntamento più sentito dai fabrianesi e non
solo. La XXI edizione vuole coinvolgere tutti. 12-24 giugno:
Fabriano si trasforma grazie alle infiorate artistiche, al corteo
storico, agli eventi collaterali, alle attività delle quattro porte
che vivono dell’entusiasmo dei volontari. Dodici giorni in cui
il centro storico - e non solo - sarà colorato proprio da loro”.
Il tema di questa XXI edizione, per la prima volta, riguarda
il fiume e la vita di una città, Fabriano e il Giano. “Vogliamo
porre l’attenzione sull’importanza che da sempre ha avuto, e
che stiamo riscoprendo, del fiume per la nascita e sviluppo
della città sin dall’antichità. Il fiume ha garantito la forza per
lavorare il ferro, i panni, la lana e la carta nel Medioevo –
commenta Mearelli - fino ad arrivare a far crescere le grandi
industrie della carta e della meccanica. Grazie all’aiuto di
tutti gli storici noti fabrianesi, e anche da alcuni nuovi volti
giovani, avremmo modo di riflettere e informarci su diversi
aspetti del fiume. Lanciamo un appello alla città: vivete il
Palio giorno per giorno, vivete la nostra città, accogliamo i
turisti come si deve!”.
Gli eventi principali
tra hostarie, sfide,
infiorate e cortei
Alcuni degli appuntamenti più importanti. Giovedì 11 giugno
apriranno le Hostarie collocate presso il Chiostro di San Biagio (Pisana) il Chiostro di San Nicolò (Borgo), il Chiostro di
San Benedetto (Piano) e presso le ex carceri di via Ceramica
(Cervara). Sabato 13 giugno, alle ore 15 i maestri infioratori
iniziano la realizzazione delle infiorate artistiche (già aperte
al pubblico): nella chiesa di Santa Caterina per la Porta Pisana, a San Domenico per la Porta del Piano, negli ex locali
commerciali di Carmenati in piazza Garibaldi per Porta del
Borgo e a San Filippo per Porta Cervara. Lunedì 15 giugno
alle ore 21.15 all’Oratorio della Carità convegno sul tema “Il
fiume e la città: Fabriano e il Giano”. Giovedì 18 giugno alle
ore 21.30 Sfida degli Arcieri in Piazza del Comune. Venerdì
19, invece, la premiazione delle infiorate in centro storico.
Sabato 20 giugno, alle ore 18.30, Borghi – saranno più di
40 - e Botteghe Medievali in Piazza del Comune. Domenica
21 giugno Corteo Storico alle ore 21.15 ed esibizione – un
gradito ritorno - dei Campanari di Precicchie. La vigilia
della festa, il 23 giugno, Palio dei Monelli alle ore 21,45.
Martedì 24 giugno, per la solenne celebrazione eucaristica in
onore del patrono, arriverà a Fabriano il Nunzio Apostolico
in Italia Mons. Adriano Bernardini. Il Pontificale alle ore 18
in Cattedrale San Venanzio. Seguirà la processione e l’attesa
Sfida del Maglio. Venerdì 26 giugno, alle ore 18.30, calerà
il sipario sull’edizione numero 21 del Palio di San Giovanni
Battista con l’estrazione dei biglietti della lotteria.
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servizi a cura di MARCO ANTONINI
Gli appuntamenti del Palio:
il via è per l'11 giugno
La seconda giovinezza
del nostro fiume
Il Palio è un lavoro lungo tutto l’anno e difficile perché devi
dedicargli molto tempo. Un pensiero va a tutti coloro che,
in questi anni, si sono impegnati per farlo diventare l’evento
della città. “21 edizioni del Palio di San Giovanni – ha detto
il sindaco Giancarlo Sagramola – sono il segno del lavoro dei
volontari che amano questa città. Dobbiamo elogiarli perché
non hanno mai fatto un passo indietro. A loro il ringraziamento di tutta la città”. Un riferimento particolare anche al
fiume Giano - tema delle infiorate artistiche - che attualmente
sta vivendo una seconda giovinezza con i lavori di scopertura
che hanno movimentato i fabrianesi e contribuito a vivacizzare il dibattito sulla vitalità del centro storico. “Abbiamo
dato il via a lavori importanti in tutto il tratto cittadino del
Giano per un importo di
4 milioni di euro. Sono
serviti anni di lavoro per
arrivare alle operazioni
che vediamo oggi. Ogni
scavo che facciamo fa
emergere qualcosa di antico che richiede tempo e
studio. Stiamo pensando a
come valorizzare il Ponte
dell’Aera del XIII secolo.
Andate a vedere i lavori
e passeggiate in centro.
Via le Conce - con la
chiesetta Madonna delle
Grazie - è diventata un
gioiello. Il fiume ci testimonia un cambiamento
culturale. Torniamo alle
nostre origini e ridiamo
vita alla città. Dal fiume
Giano partiranno percorsi
turistici e culturali che
porteranno in città molti appassionati che, fino ad oggi, non
conoscevano Fabriano”. Soddisfatto del cartellone organizzato dal nuovo consiglio direttivo anche il vescovo Giancarlo
Vecerrica. “Una bella iniziativa – ha sottolineato il presule
– perché il cuore del Palio è il patrono San Giovanni Battista.
I santi sono stati ideatori di tante attività nel passato e hanno
dato vita alle nostre città. Riscopriamoli”.
Il coinvolgimento
delle scuole
Una commissione di esperti del Palio di San Giovanni Battista
di Fabriano ha scelto – tra 11 bozzetti realizzati dagli alunni
del Liceo Artistico Mannucci – le quattro infiorate dedicate
al fiume Giano. Gli alunni-artisti sono stati già abbinati ad
una delle Porte tramite sorteggio. Valentina Bracchetti (Porta
del Piano), Lorenzo Megni (Porta del Borgo), Luana Galassi
(Porta Cervara) e Marta Sparvoli (Porta Pisana) sono i finalisti
che vedranno realizzare la loro opera dai maestri infioratori
della città della carta.
Il Palio di San Giovanni Battista è entrato ufficialmente nelle
scuole da alcuni mesi. Quella con il Liceo Artistico Mannucci
è stata solo la prima delle ‘collaborazioni’ produttive tra gli
alunni e le Porte. “Puntiamo molto sulle infiorate – spiega
il Presidente Paolo Mearelli – perché sono un ottimo strumento per farci conoscere e apprezzare in tutta Italia. Siamo
a scuola per iniziare un percorso lungo: vogliamo essere in
mezzo ai giovani. Ma all’interno del Palio ci sono anche gli
alunni delle scuole medie della città. Gli incontri con i maestri infioratori si sono tenuti presso l’Istituto Comprensivo
Imondi-Romagnoli.
L’obiettivo del corso è quello di insegnare la tecnica di
realizzazione delle infiorate artistiche ai ragazzi del secondo anno di scuola secondaria di primo grado con lezioni
teorico-pratiche inerenti la storia di Fabriano, la creazione
del bozzetto, la conoscenza dei fiori, la loro lavorazione e
la realizzazione vera e propria dell’infiorata con la messa a
terra dei materiali.
Gemellaggi con le
città e progetto Expo?
Borgo, Cervara, Piano e Pisana cercano volontari e invitano i
cittadini a mettersi in contatto con la propria Porta. “Il nostro
obiettivo – spiegano – è quello di trasformare, per due settimane, la Porta
in una famiglia,
come accade in
altre feste importanti in città
vicine come a
Gubbio”. Con
questo spirito
anche le associazioni del territorio sono entrate a far parte
della squadra.
“Sono già al
lavoro – dichiarano dall’ente
– perché c’è
tanta voglia di
fare”. Queste
le associazioni. ‘Noi come
prima’ che ha
abbellito le vie
del centro cucendo nuovi drappi che sventoleranno in piazza. ‘L’associazione Castello di Precicchie’: grazie ai mastri
campanari risuoneranno a mano le campane del centro in
chiusura del corteo storico e durante la processione del santo
patrono. C’è il ‘Gruppo culturale Fabriano dal Basso’ che
organizza due serate di urban trekking per la vie della città
alla scoperta degli antichi mestieri lungo le sponde del fiume.
‘Foto Club arti Visive’ curerà l’allestimento della mostra “20
anni di Palio”. La Banda cittadina quest’anno terminerà il
percorso di un gemellaggio ospitando la banda di Soliera
(MO) proprio durante il Palio con un concerto. ‘Fabricamenti’ organizzerà uno spaccato di vita medioevale. Il ‘Centro
Studi Riganelli’, invece, una conferenza e un momento di
riflessione sulle cerchie murarie della città medioevale. Il
‘Centro Edimar’ della parrocchia di San Nicolò metterà in
scena una commedia teatrale scritta e diretta da Teseo Tesei.
Il gruppo corale Santa Cecilia si esibirà in un concerto con
un coro della Città di Conegliano. Il Coro Polifonico Vox
Nova prepara, invece, un concerto con un coro di Pescara.
Il ‘Vespaclub’ tramite un vespa raduno vuole valorizzare e
far conoscere il palio e le infiorate ai turisti. ‘Fabrica del
gusto’, invece, organizza, un laboratorio di cucina medioevale. ‘Galleria d’arte Rismondo’ ha messo a disposizione i
locali per esporre i bozzetti delle infiorate. Fondazione Marco
Mancini. ‘Avis comunale’ che ha contribuito a sostenere la
realizzazione del progetto “Infiora giovani”. I gruppi scout
Fabriano 1 e 2 sosterranno la logistica, Croce Azzurra, Croce
Rossa e Protezione Civile garantiranno la copertura di tutti i
servizi sanitari e, infine, il Circolo Bocciofila Cartiere Miliani
che ha organizzato un torneo delle 4 porte coinvolgendo i loro
iscritti. “Abbiamo puntato molto – spiega Fabio Ciarlantini –
sul coinvolgimento di tutte le associazioni e realtà fabrianesi.
Importante per noi anche la collaborazione con i commercianti
del centro storico che addobberanno le vetrine a tema. Le tre
più belle verranno premiate. Stiamo mettendo anche delle
basi per il futuro. Congiuntamente alla Arsm (associazione
rievocazione storiche marchigiane) di cui l’Ente Palio fa parte,
stiamo discutendo su un progetto collaterale legato all’Expo.
Poi c’è il turismo.
Al via anche gemellaggi con Conegliano, Siena, Pescara,
Soliera, Volterra e Putignano.
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Lunedì 18 maggio a Dubai è nata Sophie Tiberi,
i nonni Pietro, Caterina, gli zii Anna, Giacomo,
Giorgia, il cuginetto Gabriele e zio Federico si
uniscono alla gioia di babbo Tommaso e mamma
Barbara, si rallegrano con loro ed augurano a
Sophie una meravigliosa vita.
La nostra
dottoressa!!!
100 anni
per Annunziata
Lunedì 11 maggio presso l'Università degli studi di
Perugia Marina Bellocchi ha conseguito la laurea in
"Scienze politiche e Relazioni Internazionali", discutendo la tesi su : Repressione della corruzione e dell'
illegalità nella pubblica amministrazione. La strada
è stata lunga, certo non facile, ma tu hai scelto di
non mollare e di andare avanti; il tuo impegno e la
tua forza di volontà sono stati premiati con questo
bellissimo successo che ci rende tanto orgogliosi di
te e di quello che sei diventata: una bravissima e
bellissima dottoressa che ci ha regalato l'emozione
di veder realizzato un sogno. Ti auguriamo un futuro
ricco di soddisfazioni e di innumerevoli successi.
Congratulazioni....!!!! I migliori auguri da tutti noi:
Moreno e famiglia, i genitori, il fratello,
i nonni, gli zii , le zie, i cugini e Ettore
Tanti auguri
Benedetta
20 maggio 2015
Auguri Benedetta per i tuoi undici anni da mamma,
babbo, dal fratellino Francesco, dai nonni, dagli zii
e dai cuginetti Davide, Stella e Mosè.
90 anni
per Artemio
Complimenti caro babbo, hai raggiunto i tuoi
90 anni con grande serenità, ci hai regalato
una giornata nella terra natia indimenticabile
con i tuoi fratelli e sorelle, i tuoi nipoti e pronipoti. Continua così per tanti anni ancora, un
forte abbraccio tua moglie Sestilia, i tuoi figli
Marisa, Paolo e Iolanda.
Il Cantamaggio al Caffè Alzheimer
Diversi gli incontri organizzati al Caffè Alzheimer, mirati a diffondere sollievo, ma
anche destinati all’approfondimento, come quello svoltosi l’8 maggio, il “Concerto
Amore e Pace” con il Coro di San Venanzio e quello del 15 maggio scorso, il Concerto
del Cantamaggio, dopo il quale il
dott. Maurizio Latini di Alma Servizi per Anziani e Cinzia Cimarra
Presidente di Attivamente Onlus
hanno spiegato le finalità del Caffè
Alzheimer. Un punto di riferimento per i familiari e caregivers. Un
centro dove validi professionisti
possono offrire un supporto di informazione e di formazione, favorendo il mantenimento dei contatti
sociali, ri–abilitando il malato ed
i familiari ad avere una capacità
relazionale più “sana”, migliorando
la qualità dell’assistenza, creando
reti di solidarietà fra le famiglie
partecipanti. Il prossimo appuntamento dedicato alla formazione,
sul tema “Conoscere e conoscersi
al Caffè Alzheimer” è fissato per
lunedì 25 maggio dalle 17 alle 19
presso l’Asp, struttura polifunzionale “Vittorio Emanuele II”.
Tanti auguri a
Giancarlo e
Graziella per
le loro nozze
d'oro dai
figli Gabriele
e Federica,
dalla nuora
Miria, dal
genero
Arcangelo,
dai nipoti
Matteo e
Simone e
da tutti i
parenti.
Benvenuta Maria
Cristina!!!
"Una giornata meravigliosa e memorabile" così
ha commentato Annunziata Fantini domenica
sera. Ha festeggiato i suoi primi 100 anni con una
merenda nella sua casa di Marischio per decine
di parenti e amici. A rendere speciale questo
giorno, ha contribuito il Vescovo Vecerrica con i
suoi auguri particolari e la presenza del sindaco
Sagramola che le ha consegnato la targa della
amministrazione comunale. Ha pensato anche
ai meno fortunati di lei donando alla Caritas
di Fabriano la somma raccolta dai paesani. Le
auguriamo di proseguire ancora per tanti anni
in salute come oggi e con la fede, la grinta e
l'ottimismo che l'hanno sempre sostenuta.
Sabato 9 maggio è
arrivata una tenerissima bambina di nome
Maria Cristina a rallegrare la vita di mamma Silvia Zampetti,
papà Valerio Agostini
e della sorellina Maria Stella.
Tantissimi auguri affinché sulla tua vita
splenda sempre il sole
e sia sempre piena e
ricca di ogni bene anche dai nonni Luisella,
Secondo, Anna, Piero,
dalla bisnonna Veronica, dagli zii Barbara e
Marco, e dai cuginetti
Diego, Chiara, Giulia
e Margherita.
Premio ad Ischia
Paolo Lacava (nella foto) ha vinto il 1°
premio al concorso di poesia "Ischia l'isola
verde". La premiazione è avvenuta sabato 16
maggio ad Ischia.
L'ennesimo riconoscimento per il poeta
fabrianese che anche la settimana scorsa è
ritornato a casa con un premio.
Elisabetta Monti
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L'Azione 23 MAGGIO 2015
Manca la ripresa
economica:
si riunisce
un gruppo di lavoro
>CRONACA
Foto di repertorio
L'artigianato in recessione
Si sta tentando di costruire una Fabbrica Etica per il manifatturiero
di ALESSANDRO MOSCÈ
L’
innovazione nelle micro
e piccole imprese e il
rapporto con le nuove
tecnologie sono i temi
che coinvolgono varie categorie
del mondo produttivo marchigiano
anche nella Provincia di Ancona.
Il settore artigianale soffre e non
si registrano segnali di ripresa. Si
punta sulle tecnologie di nuova
generazione, dai droni alla stampa
3D, con software, applicazioni web
e “oggetti intelligenti” connessi
alla rete. Ma tutto questo sembra
non toccare il territorio fabrianese
ancora in ginocchio. Nel primo
trimestre del 2015 hanno chiuso 44
aziende artigiane, mentre ci sono
state 26 iscrizioni per un saldo di
meno 18. Chiusure anche a Genga
e a Sassoferrato. Simone Clementi,
segretario della Confartigianato
locale afferma: “Il calo delle commesse e la mancanza di liquidità
hanno eliminato gran parte delle
aziende della subfornitura e quelle
che sono sopravvissute all’urto più
duro stanno dando prova di grande
coraggio”. La verità è che le isti-
tuzioni e il mondo produttivo non
hanno ancora elaborato un efficace
sistema di rete. Lo stesso network
delle città creative dell’Unesco
non ha portato benefici nell’ambito
delle arti e dei cosiddetti mestieri
creativi che andrebbero riscoperti.
Se alla grande industria dovrebbe
sostituirsi l’artigianato di qualità,
lo scatto in avanti non si è ancora
visto. Con la chiusura delle botteghe
e dei laboratori, la crisi si porta via
i vecchi mestieri artigiani: norcini,
rilegatori, ricamatrici, sarti, scalpellini che hanno caratterizzato la
vita dei nostri paesi dove una volta
c’era “una bottega sotto ogni campanile”. Moltissimi progetti in itinere
che riguardano il patrimonio della
carta non sono stati né attuati, né
coordinati in una visione d’insieme.
Manca la capacità di mettere in piedi
un volano con persone che abbiano
competenze e professionalità in questo specifico ambito. Eppure la carta
sembra la maggiore risorsa da sfruttare (su questo giornale si è aperto
un dibattito riguardo le boutique
sparse per il mondo ma non presenti
nel nostro territorio). Il futuro di Fabriano passa per la crisi industriale
che ci colpisce da anni. Le misure
straordinarie dello sviluppo dell’area di Fabriano sono approfondite
da Urbano Urbani, che insieme a
Confindustria Ancona ha proposto
la creazione di una Fabbrica Etica,
un’azienda in grado di assicurare
occupazione e di supportare il sistema manifatturiero per la produzione
di componenti di qualità e a basso
costo. Per la copertura finanziaria
potrebbero essere impiegati i fondi
dell’Accordo di Programma delle
aree della ex Antonio Merloni per
35 milioni di euro (mai utilizzati).
Le imprese che decidessero di
utilizzare la Fabbrica Etica usufruirebbero dell’esenzione dalle
imposte sugli immobili e dalle tariffe sullo smaltimento dei rifiuti.
Lunedì scorso si è riunito il gruppo
di lavoro composto da Urbani stesso, da Leonando Meloni, Assessore
alle Attività Produttive, e dagli
incaricati di Cna, Confartigianato,
Confcommercio e Confindustria.
“Da un’idea dobbiamo far scaturire
uno studio di fattibilità da presentare al Mise con l’obiettivo di
realizzare a Fabriano una Zes (Zona
economica speciale, ndr). Non sarà
facile ma tentare non nuoce. Il
progetto tecnico verrà illustrato alla
città in un incontro pubblico dove
ulteriori suggerimenti potranno
essere valutati ed inseriti nel progetto integrale”, afferma Urbani. Si
attendono risvolti anche dall’Expo
milanese. Da sottolineare come
l’attività delle imprese alimentari
sia strettamente legata alle produzioni di qualità. Le aziende
dell’artigianato contribuiscono in
maniera determinante all’export.
Da un’indagine empirica tra le
imprese dell’agroalimentare sono
emerse le esigenze di innovazione e internazionalizzazione per
aumentare la competitività. E’
forte l’esigenza di pesare di più sui
mercati esteri attraverso contratti
di rete e alleanze. Ma Fabriano
rimane ferma al palo. L’artigianato
si rivolge alla politica e rivendica
da anni meno burocrazia per tirare
finalmente una boccata d’ossigeno.
Restano inalterati tutti quegli elementi critici che hanno impedito
all’economia di ripartire. Stretta tra
tasse e burocrazia, senza liquidità,
la resistenza delle attività artigiane
è messa a dura prova.
Il Paese dei Balocchi lascia Serra S.Quirico?
Il Paese dei Balocchi potrebbe lasciare Serra San Quirico. L’amministrazione comunale temporeggia sul da farsi per organizzare il prossimo
festival per “bambini di ogni età” e gli organizzatori stanno decidendo se
andare altrove. Lo comunica, con estremo rammarico, il direttore artistico
dell’Atgtp Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata, Gianfrancesco Mattioni. «Dopo 19 anni di impegno e di positivi riscontri da parte di residenti,
turisti ed operatori del settore, con una presenza media negli ultimi cinque
anni di oltre 6000 presenze, il Paese dei balocchi si vede costretto ad andarsene dal luogo in cui è nato ed è cresciuto. L’amministrazione locale
è stata più volte sollecitata a fornire riposte sia sulla volontà di realizzare
l’evento che sulle modalità in cui si sarebbe potuto svolgere. Le nostre
richieste nascevano dal fatto che l’Associazione sta ancora attendendo il
contributo per l’edizione 2014 del Paese dei Balocchi, nonostante questa si
sia regolarmente tenuta richiamando, come sempre, migliaia di bambini e
famiglie in città, e per la quale l’Associazione si è caricata di un deficit di
oltre 20.000 euro. Abbiamo sollecitato l’amministrazione comunale anche
per conoscerne l’impegno sull’edizione 2015, un dato molto importante
poiché organizzare un evento così articolato e complesso richiede una rigida
pianificazione economica e la ricerca di fondi a inizio anno, periodo in cui
i possibili sponsor pianificano specifici investimenti ed accantonamenti ad
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hoc. Abbiamo cercato il dialogo, infine, per poter avviare con il Comune
un percorso di collaborazione sulle molteplici e complesse incombenze
logistiche che il festival richiede».
Mattioni registra come «con vivo stupore la delegazione dell’Atgtp ha
appreso venerdì 23 gennaio scorso, dal sindaco Borri, che non si era addivenuti a decisioni in merito alle questioni sollevate. In data 16 febbraio
2015 è stato fatto un ulteriore sollecito con nota scritta; non avendo ricevuto alcun cenno di riscontro da parte del Comune di Serra San Quirico,
il Paese dei Balocchi si potrebbe svolgere altrove, viste anche le richieste
pervenute da altri Comuni». Dal 1996, il paese dei balocchi richiama
ogni estate a Serra San Quirico migliaia di bambini e ragazzi, animatori
e teatranti che vi giungono da ogni parte d’Italia. Un evento che molti, in
tutta Italia, hanno tentato di replicare, ma che rimane unico ed originale
per creatività, ricchezza, inventiva. Ogni anno bambini e bambine con le
orecchie d’asino e carta d’identità firmata da Lucignolo e da Pinocchio
invadono le vie e le piazze del centro storico, sgombro da auto in sosta
e chiuso al traffico. Per alcuni giorni, il divertimento è no-stop e tutto è
dedicato all’infanzia: gioco, teatro, animazione, laboratori a cielo aperto,
cantastorie, burattini, ristorazione. Anche da Fabriano e comprensorio erano
in tanti a mobilitarsi in direzione del... paese dei balocchi.
taccuino
FABRIANO
FARMACIE
Sabato 23 e domenica 24 maggio
POPOLARE
Via Cialdini 4
Tel. 0732 21917
DISTRIBUTORI
Domenica 24 maggio
Self-service aperto in tutti i distributori
EDICOLE
Domenica 24 maggio
Edicolè Corso della Repubblica
Edicolandia Via La Spina
Morelli Simone Via XIII Luglio
L'Edicolante Via Profili
Belardinelli Via Martiri della Libertà
News snc Stazione ferroviaria
Sinopoli Simona Via Corsi
Silvestrini Via Benedetto Croce
CROCE ROSSA
P.zza Altini
tel. 0732 21948 orario continuato
CROCE AZZURRA
Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444
GUARDIA MEDICA
Rivolgersi al tel. 0732 22860
GUARDIA MEDICA veterinaria
Rivolgersi al tel. 0732 7071
BIGLIETTERIA FERROVIARIA
dal lunedì al sabato
dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30
domenica dalle ore 13.30 alle 19.30
Tel. 0732.5345
Agenzia Viaggi del Gentile
Atrio stazione FS
dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30
sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso
tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063
www.viaggidelgentile.it
Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24
lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19
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Agenzia Janus viaggi
Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522)
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>FABRIANO<
L'Azione 23 MAGGIO 2015
Il Demanio vuole chiarezza
Perchè il Comune non ha fatto abbattere le baracche sul Giano?
I
l “caso Giano” è giunto nei giorni scorsi anche
all’esame dell’Agenzia del Demanio, l’ente ministeriale che sovraintende la tutela dei beni dello
Stato. Sono infatti in corso degli accertamenti in
merito alla ben nota faccenda di presunti abusi edilizi
realizzati nel corso dei decenni passati sulla copertura
del Giano.
“La permanenza di questi manufatti di dubbia regolarità - riferisce il comitato cittadino “Alla Scoperta
del Giano” - non solo sta impedendo ai fabrianesi di
riappropriarsi del proprio fiume pregiudicandone la
totale scopertura e il ripristino dell’originario assetto,
ma preclude il recupero della vista dello storico Ponte
dell’Aèra, opera medievale di elevato valore storico e
architettonico attribuito al grande architetto toscano
Bernardo Rossellino – e aggiunge – l’accanimento
dimostrato a riguardo dall’amministrazione comuna-
le, non solo è incomprensibile, ma va a questo punto
a delineare un danno all’interesse collettivo”. Già nel
dicembre 2013, a seguito di un primo esposto, il Demanio Idrico della Provincia di Ancona si era chiaramente
espresso in merito alla questione fabrianese, ribadendo
come fosse “ indispensabile lo sgombero immediato
dei manufatti insistenti sull’area demaniale”, la quale,
va ricordato, è un bene inalienabile dello Stato salvaguardato da leggi e decreti nazionali.
A questa disposizione l’amministrazione comunale
aveva contrapposto una documentazione di presunta
legittimità di alcuni fabbricati, derivata da una vecchia
delibera comunale del 1926. Ora la faccenda sale di
livello ed è la stessa Direzione regionale dell’Agenzia
del Demanio a volerci vedere chiaro, chiedendo al Comune di Fabriano e alla Provincia di Ancona chiarimenti
riguardo la permanenza di questi manufatti.
Colori e tradizione Una festa per i nostri amici cani:
alla processione Sikh appuntamento al Circolo Ippico
Tanti fabrianesi hanno preso parte domenica 10 maggio alla settima processione della Comunità indiana Sikh (foto), da anni molto integrata a Fabriano.
Una manifestazione nata per diffondere la conoscenza della religione nata
nel XV secolo. Alle 12 l’inizio del corteo da via del Lazzaretto che si è
concluso nel pomeriggio. A metà percorso è stata effettuata una sosta di
circa un’ora presso Piazza del Comune. Ad aprire il rito alcuni religiosi
Sikh che hanno esposto le spade e il sacro libro. Letti alcuni passi in centro
storico prima di riprendere il cammino fino a via Aldo Moro. L’associazione
religiosa Gurudwara ha effettuato simulazioni di combattimento con le
spade sacre. Presente anche il sindaco Sagramola.
Non si è spenta, ancora, l’eco delle
precedenti edizioni della “Festa del
Cane” a Fabriano, che ogni anno
suscita un grande interesse da parte
di tutti coloro che hanno “vicino” un
fedele amico a quattro zampe. Una
quarta edizione, riferisce Livia Marcolini presidente dell’Associazione
Animalisti Italiani Onlus sede di
Fabriano, che impegna diverse persone a realizzare questo divertente
appuntamento, una passerella per
valutare il rapporto che abbiamo
con il nostro cane, che richiama,
ogni anno, un numero considerevole
di partecipanti e visitatori, anche
di altre regioni. La manifestazione
si svolgerà domenica 24 maggio,
presso la nuova gestione del noto
Circolo Ippico tenuta Brosciano con
la collaborazione della nuova gestione del Ristorante “I Mascalzoni”,
sempre in via Piersanti Mattarella,
62. La sfilata avrà inizio alle ore
14.30, con la categoria puppy, a
seguire cani di taglia piccola, media
e grande, con intervalli di dimostrazioni di Disc Dog. Si ricorda che per
partecipare alla sfilata al momento
dell’iscrizione, che sarà dalle ore
9.30 alle 13.30 di domenica 24 maggio, i cani dovranno avere il libretto
sanitario in regola ed il microchip.
Omaggi a tutti i partecipanti, premi
ai primi 4 classificati di ogni categoria, premi speciali ed estrazione
dei premi della lotteria. Si prevede
per questa quarta edizione un significativo numero di partecipanti. Uno
degli scopi degli Animalisti Italiani
è quello di diffondere la cultura
per il rispetto del diritto alla vita
di tutti gli esseri viventi, uomini e
animali contro ogni forma di violenza, sfruttamento e prevaricazione.
L’impegno è quello di alleviare le
sofferenze e i disagi degli animali
più sfortunati.
La sede fabrianese è attiva dal 2004.
La presidente ringrazia
pubblicamente tutti coloro
che hanno
adottato un
animale, i soci e quanti ci hanno
sostenuto negli anni in vari modi.
Un grazie per la stima e la fiducia
per il nostro lavoro. Ringraziamo
il Comune di Fabriano, il Circolo
Ippico e Ristorante “I Mascalzoni“, lo sponsor ufficiale Monge e
Agripiù di Lorenzo Cofani, Banca
Marche, Radio Gold, Toelettatura
Paradiso a 4 Zampe, Bar Zona
Caffè, Targotecnica, L’Alternativa
Semplicemente Bio, Antena, Studio
Tecnico Professionale Giovanni
Balducci. Un ringraziamento anche
alla Giuria e sponsor trofei Gruppo
Cinofilo Fabrianese, al Veterinario
Ufficiale dott. Simona Salari e dott.
Monia Bordi, fotografi Norberto
Censi e Paolo Orazi, Katia Faggio
HardDiscDogs in collaborazione
con il Centro Cinofilo la Cuccia e
Good Dog di Ancona. Per la lotteria
si ringrazia:
In the mood
of love, BiciSport, Ass.
Unipol Sai,
Helios Centro Estetico,
Palestra Life,
La Mattata,
Profumeria
Gritti, Parrucchiere Gabriele, Pesci,
Casabella, Frutta e Verdura Anila,
Conad. Per informazioni telefonare
ai numeri dello staff organizzativo:
3381159663 – 3384848048 –
3389203520.
Sandro Tiberi
Studio e ricerca nel campo della cellulosa: una scoperta
A Fabriano si fanno sperimentazioni. I risultati
sono importanti per le applicazioni che possono ottenere le cellulose nanocristalline (Ncc)
nel campo della produzione delle banconote.
Il miglioramento del valore delle doppie
pieghe, come sperimentato da Domenico
Ciappelloni e Giancarlo Evangelisti della Nest
nei laboratori dell’Istituto Tecnico Industriale
ad indirizzo Cartario, aumenta la durata della
circolazione della banconota con un notevole
risparmio nei costi di produzione. Non è tutto,
perché nel corso della riunione di presentazione del processo produttivo della Ncc, tenuta
presso l’aula magna dell’Istituto "Merloni",
gli alunni ed i professori hanno posto diverse
domande ai relatori mostrando attenzione su
un prodotto così innovativo. Procediamo con
ordine entrando subito nello specifico. La Nest
di Fabriano è una start-up che si prefigge di
sviluppare progetti innovativi ad alto contenuto tecnologico relativamente a prodotti e
servizi rivolti all’industria e al consumatore
finale nel campo delle nanotecnologie, dei piccoli elettrodomestici e della digital fabrication.
La Nest e il Crb (Centro ricerca biomasse) di
06 fabriano.indd 2
Perugia collaborano per sviluppare attività componenti di computer, abbigliamento
di studio, ricerca, formazione e divulgazio- militare e vetro balistico, rendendo obsoleti i
ne in materia di impiego di fonti di energia materiali plastici inorganici in un futuro non
rinnovabile, di risparmio ed efficienza ener- troppo distante. Altro elemento d’interesse
getica. In particolare, tra gli scopi principali riguarda il processo produttivo del nuovo nano
dell’intesa, è stata individuata la ricerca nel materiale, che inizia con una lavorazione del
campo delle cellulose nanocristalline (Ncc) legno tesa a purificarlo da componenti quali
da biomasse, concentrando le applicazioni lignina ed emicellulosa, per essere ridotto a
nei settori della carta e dei materiali utiliz- poltiglia e idrolizzato con acidi per rimuovere
zati nella produzione di elettrodomestici. La le impurità prima di ridurlo in cristalli, in una
cellulosa nanocristallina viene ricavata dalla pasta densa da applicare sulle superfici come
pasta di legno e promette di essere il prossimo una laminatura, o lavorata in filamenti per fornanomateriale delle meraviglie: trasparente, mare nanofibre resistenti che possono essere
atossica per l’organismo, economica e con ridotte in una varietà di forme e dimensioni.
una forza elastica fino
Una volta essiccato a basse
ad otto volte superiore
temperature, il nanomateall’acciaio inossidabile
riale è leggero, assorbente
grazie alla fitta struttura
e isolante. Ulteriore fattore
di microscopici cristalli
di richiamo è l’incredibile
aghiformi. Ncc si candieconomicità, visto che la
da quindi come sostituto
cellulosa è la risorsa nadi plastiche e metalli per
turale più abbondante in
realizzare parti automonatura e per la produzione
L'incontro
in cui si è parlato di Ncc
tive, per la produzione
della nanocellulosa non
di display flessibili e
occorre nemmeno impie-
gare alberi interi (avendo una larghezza di
soli due nanometri, ndr). La materia prima
utilizzata con la metodologia del Crb è una
biomassa, e cioè la parte biodegradabile dei
prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura. Sono state usate piante di cardo
riproducibili nei terreni incolti delle colline
umbro-marchigiane e utilizzabili a chilometro zero con un impatto positivo dal punto di
vista della salvaguardia dell’ambiente. Da
questo insieme è chiaro perché la Nest abbia
avviato le sperimentazioni nel campo della
carta ottenendo dei risultati eccellenti, migliorando i valori della resistenza con l’aggiunta
nell’impasto carta l’1% di ncc. Come detto, il
processo produttivo ed i risultati fin qui ottenuti sono stati presentati dal professor Franco
Cotana, direttore del Crb, con una lezione
dal tema: “Dalla biomassa alla nanocellulosa
cristallina”, nata dalla consapevolezza che
le università sono le istituzioni depositarie
della conoscenza e rappresentano il principale
veicolo per la diffusione dei cambiamenti in
tutti i settori disciplinari.
Daniele Gattucci
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L'Azione 23 MAGGIO 2015
7
>SPECIALE SCUOLA<
Per una formazione umana
S
di ADELE GIOIA
e ci si impegna a trovare la
via giusta per raggiungere
una meta, è indispensabile
riflettere sulla via da percorrere, avendo però ben chiara
la situazione in cui ci si trova e
gli strumenti di cui si dispone per
cambiare anche radicalmente, se
necessario.
Il Corriere della Sera del 28 aprile
scorso, dava un dato veramente
drammatico: l’Italia tra i paesi
dell’Ocse, è l’ultimo nella graduatoria della percentuale di persone
tra i 25 e i 34 anni, che conseguiranno un livello massimo di istruzione.
Oggi la parola istruzione si traduce
nella parola lavoro. L’innovazione
continua della tecnologia impegna
tutti, ma particolarmente i giovani
ad un aggiornamento continuo del
proprio patrimonio di conoscenze
e al conseguimento di una duttilità
mentale che dia risposta adeguata
al nuovo che incombe.
La nostra scuola è chiamata ad
essere protagonista nella realizzazione di questo compito. E’ stata in
grado di conseguire risultati eccellenti, anche a livello internazionale,
ma oggi ha troppo spesso deluso
legittime aspirazioni. Perché?
La scuola vive e opera nell’atmosfera che la circonda, i giovani sono
come alberi cresciuti in una selva di
egoismi, di individualismi radicali,
spesso di disonestà e di violenza,
di pressoché generalizzata indifferenza ai suoi problemi; viene
considerata una voce di bilancio
da sacrificare ad altri più immediati
bisogni.
Colpevoli: gli adulti, in forme e
responsabilità diverse; uomini
di vario orientamento politico si
sono dimostrati incapaci –sindacati
compresi- di concepire progetti di
ampio respiro educativo.
Oggi la “buona scuola” ha l’obbligo di assicurare a quanti si affacciano alla vita, una formazione
umana e culturale adeguata al
presente, ma capace di progettare
il futuro. Come? Dando formazione
adeguata a quanti si preparano al
lavoro più difficile e bello: quello
dell’educare, del far emergere da
ogni alunno quanto ha in se stesso
di capacità, di attitudini particolari,
di progetti per il proprio avvenire.
Chi allena un atleta sa essere fermo e deciso nel chiedere impegno
costante e perseverante, controllo
di sé: sa bene, infatti, che ogni sua
cedevolezza può consentirgli più
riposo, ma risultati insoddisfacenti.
Un grande educatore, Giovanni
Bosco, dichiarava che educare è
atto d’amore. Chi ama veramente
sa che cedere ad ogni capriccio del
piccolissimo, significa fargli credere che tutto gli è dovuto, senza impegno alcuno. Chi ama veramente
impara dall’esperienza quotidiana
a dare giusto riconoscimento a un
compito ben eseguito, ma anche a
far comprendere quando e perché
ha sbagliato.
Valutare è, per ogni docente, il
compito più delicato e difficile; si
apprende con l’esperienza, sapendo
riconoscere anche il proprio limite
nel giudicare atteggiamenti e comportamenti dei propri alunni, nella
consapevolezza che un giudizio affrettato può incidere negativamente
sulla fragilità psicologica di quel
particolare ragazzo, ma anche di
quanto un voto “generoso” possa
stimolare l’impegno di chi non ha
fiducia in se stesso.
07 fabriano.indd 2
Valutare: il verbo evoca l’Invalsi.
E’ questo uno strumento che,
condotto correttamente, permette
di conoscere l’efficienza o meno
del sistema scolastico per poter
decidere sulle misure da prendere. Il rischio è quello che alcuni
docenti –anche per il modo in cui
vari libri di testo vengono impostati- adattino (malauguratamente) la
loro didattica esclusivamente alla
corrente moda dei quiz. Ma esistono strumenti perfetti? Condivido,
comunque, per quanto concerne
l’Invalsi, la conclusione cui giunge
Andrea Ichino sul Corsera del 13
maggio scorso: “Nella migliore
delle ipotesi chi blocca i test Invalsi, evidentemente preferisce giudizi
soggettivi a indicatori oggettivi,
anche se imperfetti. Nella peggiore,
si vuole evitare qualsiasi giudizio”.
Parlare di imposizione di scelte
educative e didattiche da parte del
Ministero, quando il Pof (piano
dell’offerta formativa) è espressione del collegio docenti (con
modalità oggi in discussione) e
non si parla più di programmi, ma
di indicazioni programmatiche, mi
sembra lontano dalla verità.
Un fatto è certo: i docenti forse
più di qualsiasi altra figura professionali, sono delusi, mortificati
per la scarsa considerazione di cui
godono e per le condizioni difficili
Un grande educatore,
don Giovanni Bosco
dichiarava che educare
è un atto d'amore
in cui spesso operano; i genitori dal
canto loro, tendono a scaricare sulla
scuola ogni fallimento. Quale la via
giusta da percorrere?
Se la scuola è chiamata ad un
rinnovamento profondo del suo
modo di assolvere i propri doveri
istituzionali, è la società tutta intera
che deve assumersi l’obbligo di un
cambiamento profondo del vivere,
del convivere, del lavorare, in modo
che ogni cittadino sia in condizione di praticare i propri doveri e il
proprio lavoro, con onestà e lealtà.
Per concludere alcune mie consi-
Sul cosiddetto ddl la buona scuola si è detto di tutto e di più, anche
sulle pagine di questo giornale. A me sembra che dietro ogni idea di
scuola è sempre presente un’idea del mondo, della vita, dei rapporti
umani. Ed è su questo che vorrei ragionare, perché qualsiasi riflessione sulla scuola è inevitabilmente una riflessione sul futuro, ovvero
sulla direzione che vogliamo prendere. Da tempo ormai si è affermata un’idea di scuola che, anziché confrontarsi
in modo critico e flessibile col mondo che cambia
per capirne le potenzialità ma anche i pericoli, il
mondo che cambia lo rincorre, perché l’imperativo
è adattarsi al cambiamento, essere veloci, efficienti,
concorrenziali, pena la perdita degli iscritti e quindi
dei finanziamenti. E allora l’orientamento in entrata
diventa puro marketing, pubblicità. Ore, intelligenze, risorse umane e finanziare che potrebbero essere
utilizzate per dedicarsi agli aspetti più formativi
del nostro lavoro: l’ora di lezione, l’approfondimento disciplinare e interdisciplinare, laboratori scientifici, tecnici o
linguistico-espressivi, la valorizzazione dei meritevoli e la cura attenta
dei più deboli e disagiati (a proposito la diminuzione dei docenti di
sostegno porterà i disabili a iscriversi a scuole speciali per loro, senza
possibilità di integrazione).
Quale deve essere allora la funzione educativa della scuola, se la crescita dei nostri giovani avviene in un contesto che li abitua a pensare
o meglio li illude di poter godere di ogni cosa (e purtroppo a volte di
ogni persona) come di un oggetto di consumo, di poter avere a disposizione in modo illimitato e a portata di mano ogni cosa che il santo dio
mercato offre? Perché dunque dovrebbero dedicare parte del proprio
tempo all’impegno, alla fatica (necessari anche nel costruire relazioni
umane), all’approfondimento, al sapere disinteressato? La percezione
è che non serva a niente, o meglio che non sia conveniente. Dobbiamo
adeguarci a questo pensiero dominante o provare a resistergli?
Cosa spinge ad esempio l’assessore della Regione Lombardia Valentina Aprea ad indirizzare una lettera ai dirigenti perché promuovano
presso gli studenti il consumo dei pasti della Mc Donald's nell’evento
Expo 2015? C’è l’idea che lo studente sia un consumatore e non il
soggetto attorno al quale costruire un percorso educativo finalizzato alla sua formazione umana civile e professionale. Se la stessa
istituzione promuove un prodotto cosa potrà essere concesso ad un
privato? Per gli smemorati ricordo che la signora sunnominata è stata
la “mamma” del ddl Aprea, che somiglia in molti punti all’attuale ddl
in discussione in Parlamento.
Cosa spinge le scuole ad addestrare i propri studenti al superamento
delle prove Invalsi per affannarsi ad apparire una scuola efficace ed
efficiente, che garantisce livelli elevati di performance dei propri
alunni? Risultare tra i migliori per “meritarsi” finanziamenti, iscritti
e poi ancora finanziamenti. Ansia (disumanizzante) da prestazione.
E qui non riesco davvero a comprendere i miei colleghi che anziché
derazioni sul ruolo del capo d’Istituto di cui ho fatto personalmente
esperienza. Rovinosa è stata la
decisione (accettata mi fu detto per
motivi economici di equiparazione
ad un ruolo più adeguatamente
remunerato) di chiamare dirigente
il Preside. La scuola non è un’industria produttrice di oggetti tutti
uguali, secondo regole cui non si
può derogare; il suo operare determina, in grandissima parte,
l’educazione di alunni che le si
affidano per conseguire una formazione umana e culturale che li
abiliti ad essere artefici consapevoli
delle proprie scelte personali e di
lavoro. La scuola è chiamata ad un
lavoro che completa ed arricchisce
quello della famiglia: il ruolo del
Preside non può essere quello di un
dittatore, ma di chi primus inter pares (come lo si definiva non molto
tempo fa), ha il gravoso dovere di
accompagnare sostenere guidare i
docenti e, attraverso loro, gli alunni, in particolare i più “difficili”,
operando d’intesa con la famiglia
(perché così poca attenzione agli
organi collegiali?) e in sintonia e
stretta collaborazione con gli Enti
Locali. Il primus deve essere determinato a costruire una comunità
educante che pratichi regole e comportamenti che fanno di un ragazzo
un cittadino consapevole dei suoi
diritti ma anche dei suoi doveri. E’
questa la strada per rendere vitale
una democrazia.
Non servono altre parole, ma si
deve trovare il coraggio di affrontare i problemi della scuola, non
con ideologico spirito di parte, ma
con la disponibilità piena data a
un oggetto di amore: i propri figli.
boicottare una tale aberrazione la accettano. Non è allucinante questo
meccanismo? Non dovrebbe uno stato che ha a cuore l’istruzione
dei suoi futuri cittadini sostenere le scuole che per motivi geografici
o sociali sono più svantaggiate? Soprattutto quelle scuole che sono
l’unico presidio di legalità e umanità in certe zone del paese? Forse
aveva ragione Italo Calvino a dire che “un paese che distrugge la sua
scuola non lo fa mai solo per soldi, perché le risorse
mancano o i costi sono eccessivi. Un paese che
demolisce l’istruzione è già governato da quelli che
dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere”
Quello che voglio dire è che non è indifferente se lo
Stato, nel riformare la scuola, sceglie di incentivare
la cooperazione tra tutte le componenti, il confronto
democratico, la condivisione di un percorso dal
basso, oppure decide di imporre che ogni scelta
didattico-educativa ed organizzativa sia presa in
splendida solitudine dal dirigente e dal suo cerchio
magico. È evidente che nel primo caso si ritengono valori importanti
la collegialità, il confronto, la condivisione, l’uguaglianza, la libertà di
espressione, in una parola la democrazia. Nel secondo caso si sceglie
una tipologia di rapporti umani basati sulla gerarchia, dove il destino
lavorativo del docente, sottoposto alle scelte arbitrarie del dirigente
(vedi albi territoriali che sostituiscono le graduatorie), sarà condizionato a tal punto da trasformarsi prima o poi in un signorsì, dispensatore
del sacro pensiero unico dell’efficienza, della produttività e dell’utile
(a chi?). La verticalità del decisionismo al posto dell’orizzontalità del
confronto (L’arte e la scienza sono liberi e libero ne è l’insegnamento.
Dov’è che l’ho letto?).
So bene che l’insegnante è ormai da tempo visto come un antagonista
dalla famiglia (che spesso lo delegittima come educatore, con la conseguenza che la scuola e l’istruzione perdono di credibilità agli occhi
dei giovani), ma anche come un nemico dalla classe politica (spesso
anche con parole sprezzanti) che non è in grado o non vuole scegliere gli strumenti per una selezione e formazione seria dei docenti e
che garantisca a tutti gli studenti un insegnamento di qualità, non la
“libertà” di scegliere tra una scuola di serie A e una scuola di serie B.
Infine se non chiedo troppo anche gli organi preposti al monitoraggio
e al controllo (i dirigenti scolastici, le istituzioni intermedie tra le
scuole e il ministero che sono gli uffici scolastici regionali e gli uffici
provinciali) siano più solleciti negli interventi quando necessari o
quando richiesti. Siano più coraggiosi nel dimostrare responsabilità
istituzionale, anziché scegliere il mantenimento degli equilibri e il
quieto vivere.
“Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che
la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e
specialmente di ciò che non ha fatto” (A. Gramsci)
Ognuno faccia la sua parte scegliendo da che parte stare.
La scuola rischia
di perdere
credibilità agli
occhi dei giovani
Giuseppina Tobaldi
20/05/15 11.41
8
>FABRIANO<
L'Azione 23 MAGGIO 2015
Esprimersi con la scrittura
La Dante Alighieri impegnata in molti progetti, anche per stranieri
di GIGLIOLA MARINELLI
S
i è conclusa il 10 maggio con la premiazione
al teatro Gentile la XIX
Edizione della Rassegna
Nazionale di Poesia e Narrativa
“Anna Malfaiera” organizzata
dalla Società Dante Alighieri di
Fabriano. Abbiamo incontrato la
presidente Doris Battistoni per
un bilancio di questa fortunata
edizione.
Doris, tante le scuole nazionali
che hanno partecipato alla Rassegna, possiamo fornire qualche
dato sul numero dei ragazzi
presenti e la loro provenienza?
“Le scuole che hanno partecipato
sono state davvero numerose, circa
un centinaio. Possiamo dire di aver
ricevuto poesie e testi narrativi da
città di tutta la nostra penisola:
Reggio Calabria, Caltanisetta,
Barletta, Biella, Brescia, per citarne
alcune. Le commissioni di giuria
hanno letto quasi mille elaborati divisi in scuola primaria, secondaria
di primo grado e secondaria di secondo grado. Al termine del lavoro
di lettura sono state selezionate 60
scuole e di queste 45 sono arrivate
a Fabriano per la premiazione.
Domenica quasi duecento persone
fra studenti e docenti sono salite
sul palco del Gentile a ritirare come
premio la pubblicazione con tutte
le opere selezionate, una filigrana
e l’attestato di partecipazione. Per
tutto questo dobbiamo ringraziare
la Fondazione Carifac e Francesco
Merloni”.
I giovani ormai comunicano
attraverso il web ed i social network: c’è ancora spazio per la
poesia e la narrativa intese come
strumento di comunicazione dei
propri pensieri e sentimenti?
“Non possiamo negare che i giovani siano totalmente presi dai social
network, del resto anche noi adulti
ne facciamo un uso massiccio, ma
ti assicuro che c’è molto interesse
per la poesia e la scrittura. I ragazzi
Il sindaco Giancarlo Sagramola,
Doris Battistoni della Società Dante Alighieri
e la presentatrice Simona Di Leo
durante la rassegna di poesia e narrativa
"Anna Malfaiera"
si aprono completamente quando
scrivono non nascondono i propri
sentimenti, le fragilità e le paure, si
esprimono liberamente dando vita
a componimenti davvero toccanti.
Diciamo che sanno perfettamente
comunicare con tutti gli strumenti
che hanno a disposizione soprattutto se gli adulti sanno incentivarli e
motivarli”.
Questa rassegna è uno dei numerosi progetti della Società Dante
Alighieri: quali altre iniziative
ed attività state portando avanti?
“Lo scopo principale della Società Dante Alighieri è quello di
promuovere e divulgare la cultura
italiana in Italia e nel mondo e noi
ci adoperiamo in questa direzione.
Da anni il nostro Comitato collabora con le Istituzioni Scolastiche
del territorio con progetti volti
all’integrazione e all’insegnamento della lingua italiana per minori
stranieri. Inoltre per cinque anni il
Comitato di Fabriano ha partecipa-
Rassegna di poesia e narrativa:
è stato uno straordinario successo
Uno scenario di primo ordine, con fiori, slide,
spettacoli di danza e musica, numerosa partecipazione di Allievi premiati, alla 19° edizione della
Rassegna Nazionale di poesia e narrativa della
scuola “Anna Malfaiera”, nel meraviglioso palco del
Teatro Gentile di Fabriano, domenica 10 maggio.
Una manifestazione di alto spessore culturale ed
educativo, che ha coinvolto in diciannove anni di
attività, centinaia di migliaia di studenti, docenti,
presidi, di ogni ordine e grado delle Scuole italiane.
“Scrivere la poesia è utile non solo all’apprendimento linguistico e culturale, ma anche allo sviluppo
intellettuale morale. Il poeta, infatti, sceglie e combina le parole con attenzione artistica, in vista di
un effetto estetico, e insieme con assoluta fedeltà al
suo modo di vedere il mondo e di sentire la vita, ai
sui temi alle sue forme, in una parola al suo stile”,
così aveva scritto il prof. Alessandro Celidoni di
Senigallia nel volumetto edito nel 2000 (omaggio
alla sua memoria) che raccoglieva le relazioni pubblicate nei volumi dal 1994 al 1999 della Rassegna
fabrianese. Sono stati circa millecinquecento i
componimenti di poesia e narrativa, pervenuti alla
08 fabriano.indd 2
to a progetti europei per l’insegnamento dell’italiano come L2 gestiti
dall’Unifabriano che hanno portato
oltre 400 studenti all’esame per il
conseguimento di una certificazione di lingua italiana. Tali progetti
hanno contribuito a realizzare una
rete sul territorio con i centri di
aggregazione giovanile, gli spazi
per bambini e famiglie, aiutando
i ragazzi nello studio e in tutte le
attività che coinvolgendo studenti
e famiglie potessero condurre ad
una piena interazione nel rispetto
dell’altro e della sua cultura. Negli ultimi anni il nostro Comitato
ha anche proposto Percorsi di
Cinema alla Multisala Movieland
rivolti a studenti, docenti e a tutta
la cittadinanza che hanno riscosso
un notevole successo di pubblico”.
Il Comitato di Fabriano ha
istituito una scuola di italiano
per stranieri, avete avuto molte
adesioni?
“La scuola di italiano è principalmente rivolta agli immigrati adulti,
le lezioni si svolgono presso l’Istituto d’Istruzione Superiore Merloni
– Miliani e le adesioni sono sempre
numerose. Interessante notare che
si registrano classi più cospicue di
adulti che vogliono perfezionare il
proprio italiano, a differenza degli
anni precedenti dove la richiesta
della prima alfabetizzazione era
maggiore”.
In chiusura, quante soddisfazioni
per la Dante Alighieri nel vedere
così tanta partecipazione alle vostre importanti iniziative?
“Cerchiamo sempre di lavorare con
impegno e passione e la partecipazione delle persone è sicuramente
il più grande riconoscimento al
lavoro svolto”.
giuria, un grande lavoro di selezione ha detto la
presidente, prof.ssa Doris Battistoni, della Società
Dante Alighieri Comitato di Fabriano che da nove
anni cura, con passione, questa prestigiosa rassegna.
Ad ogni allievo premiato è stato consegnato un elegante volumetto, illustrato in copertina dall’artista
Caterina Prato, che racchiude le opere segnalate, il
diploma e un prezioso volume per la biblioteca della
Scuola, edito dalla Fondazione Cassa di Risparmio
di Fabriano e Cupramontana “Da Giotto a Gentile
- Pittura e scultura a Fabriano fra Due e Trecento”
a cura di Vittorio Sgarbi. Presentiamo una breve e
significativa lirica di una allieva della terza classe
Scuola Superiore di Boiano (Campobasso): “Ma
quale/ primo,/ secondo,/ terzo mondo!/ Esiste/ solo
un mondo/ che/ deve essere unito/ e sconfitto/ nel
pregiudizio”. La Rassegna nel 2005 è stata intitolata
alla poetessa e scrittrice fabrianese, Anna Malfaiera
(1926-1997). La sua attività letteraria si è espressa
principalmente in poesia. Ha collaborato a varie
riviste letterarie, sue poesie sono apparse su molte
antologie. Ha scritto anche diverse opere teatrali.
Sandro Tiberi
20/05/15 11.43
>FABRIANO<
L'Azione 23 MAGGIO 2015
9
Una fabrianese
nello spazio
Silvia Sangiorgi lavora presso l'agenzia
europea: i suoi 10 anni in Germania
di ROBERTA STAZI
N
egli ultimi mesi, grazie a Samantha Cristoforetti - prima donna
italiana nello Spazio,
in una missione che prevedeva
il raggiungimento della Stazione
Spaziale Internazionale – si è sentito
parlare sempre più spesso dell’Esa,
l’European Space Agency, ovvero
l’Agenzia Spaziale Europea.
Quello che molti di noi non sanno,
è cosa fa l’Agenzia Spaziale Europea e, soprattutto, che all’interno
vi lavora una fabrianese, Silvia
Sangiorgi. E’ lei che ci accompagna
in questo viaggio/tour all’interno
dell’Agenzia Spaziale, lei che
quest’anno festeggia i suoi 10 anni
in Germania, a Darmstadt, presso
l’Esoc, che è il Centro delle Operazioni Spaziali di Esa. Un Centro
moderno, con ha all’interno una
sala di controllo che sembra quella
dei film americani, per intenderci:
schermi, countdown, file di computer, postazioni di controllo. Queste
sale operative non sono solo nei
film americani e nella Nasa: anche
noi europei l’abbiamo, e anche
da diverso tempo, perché l’Esa è
nata 40 anni fa per volontà di 22
stati europei che capirono che solo
unendo le forze avrebbero potuto
realizzare progetti importanti nel
campo delle telecomunicazioni,
della ricerca, dell’astronomia e
dello spazio. Partiamo da qui, da
questa sala in cui una schiera di
ingegneri – appartenenti ad un team
specifico legati ad una missione o ad
un progetto – vivono la fase finale
del loro lavoro, il lancio, per parlare
con Silvia di lei, della sua vita e del
suo lavoro.
Silvia ha inseguito il suo sogno, un
sogno cominciato tanti anni fa e costellato di difficoltà, speranze e tanta
forza di volontà. “Le stelle mi hanno
sempre affascinato – ci racconta
- ma non avevo mai pensato che
sarebbero in qualche modo potute
essere il mio lavoro fino a quando
non è stato il momento di scegliere
l’università. In quel periodo non
avevo idea di cosa avrei davvero
voluto fare, sapevo solo che mi
piacevano le materie scientifiche!
Guardando la lista delle possibili
facoltà, ho notato che a Perugia
c’era un corso di ingegneria elettronica con orientamento spaziale.
e facendo corsi di specializzazione.
Poi c’è stata la possibilità di uno
stage di 6 mesi in Estec, Agenzia
sempre di Esa che si occupa di missioni scientifiche, che però non ha
potuto evolvere in qualcosa di più
stabile. Così ho ricominciato, dopo
aver fatto l’esperienza di un lavoro
totalmente diverso a Fabriano, dalla
La sua
biografia
Cos’è
l’Esa
Silvia Sangiorgi, classe 1975,
nata e cresciuta a Fabriano, ha
studiato al Liceo Scientifico
“Vito Volterra”. Appassionata di
basket fin da bambina, seguiva il
Fabriano Basket in quasi tutte le
trasferte. Si è sposata lo scorso
anno con un ingegnere italiano che lavora con lei in Esoc,
Franco Marchese, ed hanno una
splendida bambina di 18 mesi,
Agata.
Esa, l’Agenzia Spaziale Europea (european Space Agency) è
stata fondata nel 1975 con l’incarico di coordinare i progetti
spaziali di 22 paesi europei.
Il suo quartier generale si
trova a Parigi, in Franciae il
personale ammonta a 1.900
persone (esclusi sub-appaltatori e le agenzie nazionali).
Mi è sembrata la scelta ideale: poter
fare qualcosa di pratico come una
laurea in ingegneria elettronica,
ma mettendoci dentro un po’ di
sogno, cioè lo spazio”. L’Erasmus
in Francia, poi un’esperienza a
Toulose per la tesi – sui satelliti di
telecomunicazioni -, un master a
Roma, poi, all’improvviso, un piccolo spiraglio di sogno che si apre.
“Entrare in Esa è stato un percorso
relativamente lungo ma pieno di
piccole soddisfazioni” – conferma e
racconta l’ingegnere - . “Durante gli
studi, ho cercato fin da
subito di impegnarmi
per raggiungere il
mio sogno, procurandomi il tipo di
formazione che poteva essere richiesto
gavetta, accettando un lavoro a Monaco di Baviera molto tecnico e in
cui si lavorava anche a turni di notte
ma che mi ha permesso di imparare
sul campo cosa significa operare
un satellite. In seguito, mi sono
proposta per lavori più adatti al mio
livello di studi e mi hanno offerto
una posizione Spacecraft Operation
Engineer (ingengere di operazioni
del satellite) qui in Esoc. All’inizio
lavoravo in Esa come consulente,
assunta da un’azienda tedesca, con
gli anni ho guadagnato una certa
esperienza così quando si è aperta
una posizione interna nell’Esa mi
hanno assunto”. Il racconto di Silvia
non dice tutti i momenti vissuti in
quegli anni, nascosti dietro scelte
importanti e caparbietà: prima di
tutto Silvia ha lasciato la sua città, la
sua famiglia e i suoi affetti più cari,
amiche comprese, per immergersi
in una realtà e in una città che non
conosceva. La sua determinazione
e il suo carattere, le hanno permesso di ricrearsi i suoi legami
d’amicizia mentre viveva fuori,
ma tutto questo non è possibile
senza tanta determinazione, perché
i momenti di solitudine si vivono,
e solo aggrappandosi al sogno di
fare quello che si vuole davvero
fare si superano le difficoltà. Oltre
alle difficoltà personali, ci sono
anche le difficoltà lavorative, e
prima di arrivare, la strada è stata
lunga. “Beh,…sì, le difficoltà
lungo il percorso sono state molte – conferma Silvia -. Credo ci
voglia sempre un po’ di fortuna
oltre all’impegno per riuscire ad
arrivare dove si vuole.
Così dopo aver ricevuto un primo
no, dopo l’esperienza nei Paesi
Bassi, e quando sembrava non ci
fossero opportunità per me nello
spazio, ho aspettato 'accontentandomi' di un altro lavoro, ma sempre continuando a cercare la mia
occasione, per essere sicura di non
perderla quando sarebbe arrivata.
C’è voluta molta motivazione ed
un po’ di pazienza, ma anche una
famiglia che mi ha sempre sostenuta
e che non posso smettere di ringraziare”. Silvia, in effetti, ha avuto il
coraggio di non accontentarsi: non
ha smesso di “guardare le stelle” e
inseguire i suoi sogni, e quando ha
potuto, ha rischiato, lasciando tutto
per un lavoro, come ci raccontava
prima, molto tecnico. Ma alla fine il
traguardo è stato raggiunto e anche
le gratificazioni personali, giusto?
“Sì, e mi sento molto orgogliosa
di essere riuscita ad arrivare a
lavorare per l’Esa perché fin dai
primi anni dell’Università è stato
il mio sogno. Poi si, ci sono molti
successi di cui vado fiera, come
riuscire a recuperare l’utilizzo di
uno strumento scientifico che ormai
si considerava perso o riuscire a far
sopravvivere un satellite alle eclissi
quando ormai le batterie a bordo
sono quasi inutilizzabili. Ma questi
sono tutti successi del mio team più
che personale, perché qui è importante collaborare con i colleghi per
ottenere i migliori risultati”. A proposito di colleghi, accanto alla sala
delle operazioni principale, ce n’è
una piena di giovani ingegneri: “I
ragazzi in questa sala,- ci racconta
-, sono considerati da noi “strani”,
nel senso positivo del termine. Sono
i nostri geni, quelli che attraverso
calcoli, formule e talento sanno
perfettamente indicare le orbite
che un satellite deve prendere, ad
esempio.”. Ma com’è l’ambiente
qui in Esoc? “E’ molto stimolante.
Ci sono persone di diverse nazionalità che arricchiscono l’ambiente
portando la loro cultura. A volte
la comunicazione è più difficile
proprio perché si parlano “lingue”
diverse, non tanto di lingua parlato dato che tutti parlano inglese,
quanto il modo di comunicare che
cambia per le diverse culture. Io
personalmente trovo tutto questo
molto stimolante. In più molta della
gente che lavora qui lo fa, come
me, prima di tutto per passione”. Il
prossimo progetto di Silvia, a cui lei
ed il suo team stanno già lavorando,
riguarda Marte – Mars Express. Ma
viene spontaneo chiederle se ha mai
desiderato fare l’astronauta: “Certo!
Qualche anno fa avrei dato qualsiasi
cosa. Mi sono presentata anche alle
selezioni. Ma adesso sono felice
dove sono…in fondo, loro sono il
braccio, noi la mente!”.
Silvia Sangiorgi
in vari scatti e
con il suo staff a
Darmstadt
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10
>FABRIANO<
L'Azione 23 MAGGIO 2015
Torna il festival dei "corti"
Terza edizione della rassegna per gli appassionati di cinematografia
di ELISA PALLOTTA
A
nche quest’anno, dopo il
successo delle edizioni
precedenti, riparte la III°
edizione del Fabriano
Film Fest, il festival internazionale
del cortometraggio che si svolgerà
dal 29 al 31 maggio al San Benedetto. La manifestazione è organizzata
dall’associazione culturale Opificio
delle Arti in collaborazione con il
Cahiers du Cinéma, patrocinata
dalla Regione Marche, dalla Provincia di Ancona e dal Comune di
Fabriano.
Quest’anno l’edizione è incentrata
sull’internazionalità dell’evento
partendo dal riconoscimento di
Fabriano come Città Creativa Unesco. Il festival dedicherà un’ampia
parentesi al network tra le Città
Creative del settore Cinema e non
solo. Il Fabriano Film Fest (FFF)
da quest’anno è gemellato con
Bradford Unescp City of Film e
questo permetterà uno scambio di
film tra i due Paesi. I cortometraggi
della scorsa edizione del FFF saranno proiettati nel mese di giugno
allo Small World Film Festival di
Bradford. Lo scopo è di creare
un ponte tra Fabriano, Bradford,
Unesco City of Film e Roma, la
cui candidatura per il settore Cinema è stata lanciata in occasione di
Roma Design Lab - Festival Internazionale della Creatività, proprio
dall’associazione Opificio delle
Arti. In un respiro internazionale,
il FFF ha selezionato cortometraggi da tutto il mondo che, dopo
la selezione iniziale di venti film
provenienti da undici
Paesi diversi, verranno
valutati da una giuria
di giornalisti e addetti
ai lavori scelti nei
diversi mestieri del
cinema. E’composta
dal direttore artistico
del Fabriano Film
Fest Valentina Tomada, attrice, scrittrice e
regista; dal critico letterario, scrittore e giornalista culturale Alessandro Moscè; dal cultore di cinema
Cesare Ramazzotti, dal giornalista
e regista Marco Galli, dalla pubblicitaria e scenotecnica Angela
Bruschi, dagli attori di cinema e tv
Massimo Bonetti e Lucianna De
Falco. Al miglior film breve verrà
assegnato un premio in denaro pari
a 1.000 euro.
Ricordiamo che tutti i film stranieri
saranno sottotitolati in italiano e
che l’ingresso è gratuito. Il festival
inizierà nella giornata di venerdì
29 maggio alle ore 17.30, quando si terrà l’inaugurazione della
manifestazione alla presenza delle
autorità e del direttore artistico
Valentina Tomada. Alle 18 Marco
Galli presenterà i cortometraggi
prodotti dalle scuole e legati al
seminario condotto dall’associazione culturale fabrianese Cahiers
du Cinéma, negli istituti superiori.
Alle 19.30 tutti potranno degustare
un “aperitivo corto” nel chiostro,
organizzato dal locale V.M. 18.
Alle 20.30 saranno
proiettati i corti in
Concorso. Presentano la serata gli attori
Manuela Parodi e Indri Qyteza Shiroka.
Sabato 30 maggio alle
17 l’incontro con Micol Pallucca, regista e
produttrice fabrianese
del film d’animazione
“Grotto”, in preparazione alle Grotte di Frasassi. Alle 18 si terrà l’incontro “Le Città Creative Unesco:
Roma come Fabriano e Bradford,
sostegno alla candidatura di Roma
Unesco City of Film 2015” alla
presenza dei rappresentanti delle
tre città. Ore 19.30 “aperitivo corto”
nel chiostro. Alle 20.30 il secondo
appuntamento con la proiezione
dei corti in concorso. Domenica
31 maggio, alle 11 avrà luogo la
proiezione dei corti selezionati
dallo Small World Film Festival di
Bradford e dal Galway Film Fleadh.
Alle 17 la premiazione dei cortometraggi vincitori della sezione in
concorso e relative proiezioni.
Afferma il direttore artistico Valentina Tomada: “Il cortometraggio,
per essere chiamato tale, ha una
durata da uno fino a quindici minuti
e una sua trama, una sua scenografia, un proprio cast. Spesso un colpo
chiara Lamolinara "Grande dea"
nella mostra fotografica a rovigo
La passione che sconvolge la vita
e muove il mondo. E’ il tema della
mostra fotografica ”Grande Dea” di
Elide Cataldo che ha immortalato
34 donne del Polesine, tra cui Chiara Lamolinara, che traducono con
posa e sguardo l’idea nel concreto.
Le foto intendono raccontare la
storia della loro vita. Trentaquattro
donne accomunate dalla passione,
nei sentimenti e nel lavoro, che con
tenacia, studio, orgoglio, impegno
e sacrificio, sono riuscite ad affermarsi in ciò che hanno desiderato.
Questo il senso della mostra “grande Dea” organizzata nei giorni 2021-22 marzo a Rovigo, spiega Elide
Cataldo fotografa: “Ho selezionato
34 donne che hanno in comune una
passione da cui è nata una sofferenza, superata con un momento
di rinascita”. Negli scatti il colore
rosso è predominante, il rosso
come la passione, come l’essere
donna. La passione
per la danza ha portato Chiara lontano
da Fabriano, ma la
tenacia e la forza
d’animo marchigiana l’hanno contraddistinta. I tre giorni
di mostra sono stati
un’autentica festa
della donna, allietata da spettacoli
nello spettacolo:
dopo l’inaugurazione del primo giorno,
con poesie e letture
di scrittrici come
Oriana Fallaci, Alda
Merini, esibizione
del mezzo soprano
Marina De Lisio, la
domenica pomeriggio un altro importante appuntamento
protagoniste le mu-
siche di Astor Piazzolla e il ballo del
tango della Academy International
Dance School per le coreografie
della “Dea Chiara Lamolinara”.
Il pubblico durante il Fabriano Film Fest dell'anno scorso
di scena scioccante, proprio perché,
essendo di breve durata, è studiato
e pensato per emozionare in poco
tempo e con immagini ad effetto.
Il cortometraggio è un ambito di
fertilissima produzione ed autoproduzione, all’estero maggiormente
conosciuto ed apprezzato, e che
noi vogliamo estendere alla nostra
realtà”.
Prosegue Tomada nella sua disamina: “Con il Fabriano Film Fest intendiamo dare la possibilità a registi
e produttori di talento, provenienti
da tutto il mondo, di farsi conoscere
iniziando dal cortometraggio, che
può essere un trampolino di lancio
per arrivare al lungometraggio
e all’uscita nelle sale. Dal canto
nostro, oltre al premio in denaro
di 1.000 euro, ci impegniamo
a contribuire all’arricchimento
professionale dei nostri premiati
e a creare un collegamento con la
Città Creativa Unesco per la Cinematografia Bradford e la candidata
Roma. Ricordiamo poi che dal 17
al 23 ottobre si svolgerà a Roma la
Festa del Cinema presso la Casa
del Cinema a Villa Borghese, dove
saranno proiettati i corti vincitori
del Festival di Bradford e del Fabriano Film Fest, promuovendo la
conoscenza della città di Fabriano
e della sua offerta culturale, concedendo visibilità ai vincitori”.
BREVI DA FABRIANO
~ SconTro conTromAno
Viale Martiri della Libertà, 10 maggio, pomeriggio. Nel vecchio ponte Ciabochi un’autovettura scendendo verso il semaforo lampeggiante - cioè, andando contromano
- collide frontalmente con un altro veicolo. La velocità dei due automezzi era bassa
ed i conducenti risultano illesi.
~ L’AmmALATA non riuScivA Ad Aprire
Via Pellico, 9 maggio ore 15. Una signora malata va in bagno, ma quando cerca di
uscire non riesce ad aprire la porta, cosicché arrivano i VdF che in breve le aprono.
La foto che ritrae
Chiara Lamolinara
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L'Azione 23 MAGGIO 2015
>FABRIANO<
11
L'Artistico sale... sul palco
Spettacolo teatrale e concorsi vincenti per gli studenti dell'istituto
A
nche in questo scorcio finale, l’anno scolastico
in corso sta regalando nuove soddisfazioni agli
alunni ed ai docenti del Liceo Artistico "Mannucci" di Fabriano. E’ stato molto apprezzato
infatti lo spettacolo messo in scena lo scorso 3 maggio
presso il Teatro Gentile, "L’elmo di Don Chisciotte".
I ragazzi, coordinati dai docenti Rudy Trapassi, Anna
Giordano e Marco Franchini, sostenuti energicamente
dalla vice preside Patrizia Rossi, si sono cimentati sia
come attori, sia come musicisti sia come scenografi, dal
momento che tutti gli elementi presenti sul palco sono
stati dipinti e scolpiti da loro. E come il cavaliere errante,
Don Chisciotte appunto, che lottava per combattere il male
e far vincere il bene, gli studenti hanno voluto donare il
ricavato dello spettacolo all’Associazione Oncologica
Fabrianese. Negli stessi giorni è giunta la notizia della
vittoria di alcuni alunni della V A nel concorso bandito
dall’Aido di Fabriano e destinato agli studenti per la realizzazione di elaborati grafici. Ed anche da Urbino sono
arrivate soddisfazioni – e non è il primo anno – perché
un alunno della IV A, Rosario Bova, si è aggiudicato con
un suo video il prestigioso premio Eleonor Worthington
sul tema delle diverse abilità. Per concludere in bellezza, un altro alunno sempre della IV A, Lorenzo Megni,
si è aggiudicato il primo premio nel concorso di pittura
ArteVinando di Sant’Elpidio a Mare del 16-17 maggio.
Tema del concorso era Il vino tra emozioni e paesaggi
delle Marche.
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Nelle due foto, Lorenzo Megni vincitore del
concorso ArteVinando a Sant'Elpidio a Mare
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12
>EVENTI<
L'Azione 23 MAGGIO 2015
Noi siamo le sentinelle
In piedi, a difesa dell'uomo e della famiglia naturale
S
aremo in piazza del Comune a Fabriano sabato 23
maggio dalle ore 17.30 alle
ore 18.30, in contemporanea con altre 100 piazze italiane.
Speriamo tanto in un sussulto e
in una partecipazione di cittadini
per fermare le leggi killer contro
l’istituto del matrimonio e per
proteggere le future generazioni da
un’educazione sessuale fuorviante.
Saremo persone di ogni estrazione
politica e religiosa, cattolici, islamici, sikh, evangelici, non credenti,
accomunati dalla passione per
l’uomo, per la famiglia naturale.
Da quasi due anni in Italia c’è
un popolo che ha cominciato ad
invadere le piazze e a scuotere le
coscienze. E da quasi due anni la
resistenza si consolida e una testimonianza si afferma. Le Sentinelle
in Piedi sono una resistenza formata
da chi non è disposto sottostare al
Pensiero Unico e vuole ribadirlo
riprendendosi lo spazio pubblico.
Così, uno alla volta, ciascuno di noi
parteciperà in piazza senza paura di
metterci la faccia, anzi di metterci
tutto il corpo: in piedi, perché non ci
piegheremo alla menzogna del potere, ad un metro di distanza l’uno
dall’altro per occupare e difendere
uno spazio apparentemente piccolo
ma in realtà grande perché è lo
spazio della nostra libertà. Disposti
a scacchiera, come in una squadra,
perché sappiamo che ognuno di noi
è responsabile dello spazio che gli è
affidato, ma nello stesso tempo può
contare su di un alleato, un amico,
disposto a giocarsi tutto insieme a
lui. Scenderemo in piazza in silen-
zio certi che questa resistenza esiste
solo perché esiste un’amicizia fondata sulla condivisione di un bene
oggettivo, riconoscibile dal cuore
di ciascun uomo e quindi aperta a
ogni persona che voglia seguire la
voce della coscienza. Siamo una testimonianza fatta di papà e mamme
che vigilano su quello che accade
nelle scuole pronti a reagire ai
tentativi subdoli di indottrinamento
gender. Siamo un popolo formato
da studenti con gli occhi aperti ri-
spetto a quello che si insegna nelle
università. Fra noi ci sono nonni che
informano e formano, casalinghe,
avvocati, impiegati, insegnanti,
persone con le difficoltà di tutti:
lavorative, economiche, di salute,
ma che scelgono di combattere per
il bene di tutti, intuendo che siamo
di fronte ad una sfida epocale contro
un’ideologia che mira a sovvertire
la natura umana e che non possiamo
più permetterci di fingere di non
vedere. Purtroppo il Governo ha
ribadito l’intenzione di procedere
con l’annunciato testo sulle unioni
civili, che ricalcherà il modello
tedesco, equiparando dunque le
unioni al matrimonio e aprendo
la strada alle adozioni da parte di
coppie formate da persone dello
stesso sesso attraverso l’istituto
della “step child adoption”. Intanto
prosegue l’offensiva gender nelle
scuole anche dell’infanzia in cui si
cerca di confondere i bambini sulla
propria identità ancora in formazione. Vegliamo in silenzio per essere
liberi di esprimerci. Se anche tu hai
a cuore la libertà, veglia con noi.
g.g.
Orienteering: gara Il Ministro del Lavoro a Fabriano:
a Valleremita
si parlerà della vicenda Whirlpool
L’associazione Appennino Valleremita organizza l’iniziativa dal titolo “Gara di orienteering” per domenica
24 maggio alle 8.30. Sono ammesse al massimo 25
coppie. Giovedì 21 maggio si terrà un mini corso di
preparazione alle 21. Il contributo per la partecipazione
è di 15 euro a coppia. Per un minimo di 15 coppie i
premi saranno ridotti in proporzione. I premi consistono in prodotti enogastronomici di alta qualità. 1°
premio: due lonze nostrane più due bottiglie di Rosso
Piceno. 2° premio: due soppressati nostrani; 3° premio:
due bottiglie di vino Rosso Piceno. La prenotazione è
obbligatoria entro il 21 maggio e si può effettuare telefonando ai seguenti numeri: 0732/72328; 347/2702462;
339/4132085; 380/7190460.
Venerdì 22 maggio alle ore 21 presso l’Oratorio della Carità avrà luogo un incontro pubblico
a cui parteciperà il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Il nostro territorio sta vivendo una
delicata situazione in ragione delle vicende riguardanti la Whirlpool: la presentazione del
piano industriale che ha visto la volontà di accorpare gli stabilimenti di Albacina e Melano; la
necessità di mantenere i livelli occupazionali; la preoccupazione sulla posizione degli impiegati,
la quale, a nostro avviso, non ha ancora ricevute l’adeguata attenzione, rappresentano delle
criticità che debbono essere oggetto della massima attenzione istituzionale. Per tali motivi il
Partito Democratico di Fabriano ha richiesto sia alla dirigenza regionale che nazionale del
Partito di farsi carico in prima persona della vicenda: in risposta alla richiesta è stata ritenuta
opportuna la partecipazione del Ministro Poletti, soprattutto in ragione del suo ruolo di diretto
interlocutore nelle trattative con l’azienda. Il segretario del Pd di Fabriano, Michele Crocetti,
desidera ringraziare, oltre il Ministro Poletti per la sua disponibilità, il Segretario Dem Regionale Francesco Comi ed il candidato a Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli
per la costante attenzione e per gli sforzi rivolti al nostro territorio.
Argignano, foto antiche
esposte in mostra
Domenica 24 maggio ad Argignano si festeggeranno i 20 anni dalla
nascita del coro parrocchiale “San
Marcello”. Alle 18.30 si inizia con
il concerto in chiesa con brani di
vario genere, dal leggero, al classico, al folk con anche un tocco di
ironia. In particolare si esibiranno
un quartetto di fisarmoniche di
recente costituzione e giovani
professionisti locali come Daniele
Quaglia ed Andrea Mori, Francesca
Di Pastena ed Elisabetta Piangerelli,
con orgoglio dell'organizzazione.
Per l'occasione si potrà ascoltare
12 eventi.indd 2
anche il sacerdote del paese, don
Umberto Rotili, in una performance canora! Dopo il concerto ci si
sposterà presso il Circolo Fenalc
dove verrà inaugurata la mostra fotografica “Memorie di paese” a cura
dell'argignanese Nadia Girolamini,
musicista impegnata nel recupero
delle tradizioni popolari nelle loro
varie espressioni, con la preziosa
collaborazione di Tiziana Pisello
e Vanessa Gambini. La mostra
comprende 256 foto, selezionate
tra le tante pervenute, alcune delle
quali saranno esposte mentre altre
raccolte in un book; tutte le foto
verranno proiettate in sala con
brani inediti del compositore
Daniele Quaglia. Si ringraziano
tutti coloro che, con generosità,
hanno messo a disposizione le
loro preziose foto che raccontano momenti di vita del paese
dall'inizio del secolo scorso fino
ai giorni nostri. La mostra potrà
essere visitata fino al 26 maggio
dalle ore 19 alle 20. Si ringrazia
in particolare il presidente del
Circolo, Daniela Corrieri che
Insegnare
l'arte:
seminario
L'Associazione Culturale "Centro Studi
Fabriano Incontra" di Fabriano con i
Laboratori d’Arte Giochi d’Artificio,
in collaborazione con Artebambini,
organizza, domenica 24 maggio, una
giornata seminariale per insegnanti,
educatori e genitori, "L'Ar te che
passione! Arte come esperienza tra
forme, colori e immagini”. Ispirandosi
alle correnti artistiche del Novecento
si sperimenteranno laboratori d'artista
con materiali diversi in un rimescolio di
rapporti tra immagine, oggetti e parole.
Matisse, Mondrian, Munari e Komagata
i protagonisti dei laboratori proposti nel
pomeriggio, passando prima, durante la
mattina, per una parte introduttiva condatta da Mauro Speraggi, pedagogista e
editore Artebambini. Artebambini, ente
riconosciuto dal Miur, propone corsi di
formazione per insegnanti e operatori
culturali, progetta edizioni di qualità per
bambini e ragazzi e collabora con musei,
pinacoteche e istituti culturali, proponendo formazione e aggiornamento a
chi opera a diverso titolo nel settore
educativo e culturale. Edizioni Artebambini è una casa editrice che realizza, per
i più piccoli e per i ragazzi, Albi illustrati
che avvicinano all’arte in maniera ludica
e confidenziale; per gli adulti pubblica
la collana Quaderni per crescere in cui
vengono presentati itinerari tematici di
lavoro che permettano a piccoli e grandi
di giocare, imparare e raccontare storie
in modo unico e divertente. Pubblica
inoltre Rivistadada, la prima rivista d’arte
europea che invita a scoprire artisti,
movimenti culturali, periodi di storia
dell’arte e temi di attualità, riportando
esperienze, racconti, testimonianze.
Il seminario rientra nel programma
"aggiornamento e formazione" di Artebambini, riconosciuto dal Miur per l'alta
valenza pedagogica delle sue attività.
A tutti i partecipanti verrà rilasciato
l’attestato di partecipazione. Per info:
328.4639374 o www.artebambini.it.
Giornalisti:
un corso
religioso
Sabato 27 giugno nel monastero di S.
Silvestro di Fabriano, si terrà un corso
di formazione per giornalisti organizzato
dall’Ordine regionale delle Marche in collaborazione con il Circolo della stampa
“Marche Press”, il settimanale L’Azione,
e la Fisc, la Federazione dei settimanali
cattolici. Il corso della durata di quattro
ore, dalle ore 9 alle ore 13, consentirà
ai partecipanti di avere sei crediti formativi. I posti disponibili sono cento.
Particolarmente prestigioso il gruppo
dei docenti: il neo cardinale Edoardo
Menichelli; il giornalista vaticanista del
Corriere della Sera, Luigi Accattoli; il
vescovo di Fabriano-Matelica mons.
Giancarlo Vecerrica; il giornalista e
scrittore don Tonino Lasconi. L’iscrizione
avviene attraverso il sito dell’Ordine
Nazionale dei Giornalisti a cui bisogna
fare capo e seguire le indicazioni della
piattaforma nazionale Sigef per la formazione continua.
ha messo a disposizione i locali
per l'allestimento della mostra e
che offrirà la cena a tutte le persone
presenti, la parrocchia San Marcello
nella persona di don Umberto Rotili, Giancarlo Bonafoni del Dopolavoro ferroviario, il Coro, tutti coloro
che hanno collaborato mettendo a
disposizione tempo e professionalità. Vi aspettiamo numerosi ad Argignano per passare un pomeriggio
all'insegna della tradizione.
20/05/15 11.48
L'Azione 23 MAGGIO 2015
>SPAZIO LAVORO<
Una preghiera...
in cammino
I
l nostro territorio da tempo
sta vivendo una pesante crisi
economica che rischia sempre
più di diventare anche sociale,
con inevitabili e gravi ripercussioni
sulla vita dei singoli, delle famiglie
e del tessuto comunitario. Quando
non ci si può guadagnare il pane
si perde la dignità. Questo è un
dramma di oggi, specialmente per
i giovani.
Il nostro Vescovo Don Giancarlo,
molte volte ed anche nel recente
messaggio indirizzato al top management di Whirlpool ed a tutto
il mondo del lavoro ha evidenziato
che “i lavoratori siano messi al
centro di ogni realtà di lavoro”, che
“la salvezza dei posti di lavoro è la
salvezza delle persone” e che “se un
lavoratore perde il lavoro, perdiamo
tutti”. Lo stesso Papa Francesco
dice: “oggi dobbiamo dire “no ad
un’economia dell’esclusione e della
iniquità”. Questa economia uccide.
Non è possibile che non faccia notizia il fatto che muoia assiderato un
anziano ridotto a vivere per strada,
mentre lo sia il ribasso di due punti
in borsa. Questo è esclusione…
Come conseguenza di questa situazione, grandi masse di popolazione
si vedono escluse ed emarginate:
senza lavoro, senza prospettive,
senza vie di uscita. Si considera
l’essere umano in se stesso come
un bene di consumo, che si può
usare e poi gettare… Gli esclusi non
sono “sfruttati” ma rifiuti, “avanzi”
(Esortazione Apostolica Evangelii
Gaudium, 53)
Diventa pertanto vitale che venga
recuperato a tutti i livelli il senso
del lavoro. La vera domanda infatti
è “il lavoro per costruire cosa?”.
Un uomo è grande quando trae la
sua forza non da come vanno le
cose, ma dalla certezza ideale che
sostiene ed alimenta il suo agire
ed il suo paragone anche con le
apparenti avversità della vita. Il lavoro è una continua trasformazione
della mia umanità verso il destino,
la tensione per cui io sono fatto.
La Diocesi organizza un incontro
di riflessione sulla crisi del lavoro
ed invita alla Macerata-Loreto
Perché se siamo in una casa disordinata, non la lasciamo disordinata.
La puliamo, la mettiamo a posto.
Il lavoro è questa trasformazione
della realtà secondo un ideale che
abbiamo incontrato in cui la cosa
più interessante è la passione per
l’umano che l’uomo ha dentro.
Invece si cerca la consistenza nel
favore delle circostanze: questo è il
grosso problema del lavoro.
Ciò significa che le scelte che
ciascuna persona è chiamata a
fare, a cominciare dai politici e
dai rappresentati ed operatori delle
istituzioni, dagli imprenditori e manager
e dai sindacalisti,
favoriscano questo.
Occorre privilegiare il protagonismo
della persona e le
sue attese. Bisogna
ascoltare realmente
l’altro, perché l’altro
è una risorsa, non un
problema. Non c'è un
posto da occupare
ma un'opportunità
che aspetta di essere
colta. Per cui, facciamo compagnia
e sosteniamo chi è
più fragile. Allora le
testimonianze di chi
si rimette in discussione all’interno del
lavoro che ha, innovando, cambiando
in base a ciò che la
realtà suggerisce, di
chi si lancia in una
nuova sfida lavorativa imprenditoriale o
di chi il lavoro lo cerca seriamente ci aiutano a maturare
questa consistenza ideale, quindi ad
essere fiduciosi riguardo al futuro.
E’ la speranza che tende alla certezza. Oggi è di questo che abbiamo
più bisogno specialmente nel mondo del lavoro. La preghiera sostiene
e matura questa consistenza ideale.
Pertanto unitamente al Comitato per
il pellegrinaggio Macerata- Loreto
ed al Cso, è previsto un gesto di
preghiera il giorno mercoledì 3
giugno ore 21 presso la chiesa di
S. Filippo, al quale invitiamo tutti
a partecipare.
Colletti bianchi in apprensione
Ennesimo incontro al Ministero per la vertenza Whirlpool
13
SPAZIO LAVORO
a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi
~ PERSONALE PER BAR PASTICCERIA A FABRIANO
Bar pasticceria "La Favorita di Giò" cerca personale addetto bar e pasticceria.
Requisiti: età di apprendistato, preferibile esperienza. Per candidarsi consegnare
il cv corredato di foto a: bar pasticceria "La Favorita Di Giò", V.le Stelluti Scala n.
7, Fabriano.
~ VENDITORI PER SKY ITALIA
Sky Italia, azienda leader nel settore dell’intrattenimento televisivo ed in particolare
nella pay tv, nell’ambito di un progetto di sviluppo della propria rete di vendita
residenziale sul territorio nazionale, ricerca sky sales account. Requisiti necessari:
comprovata esperienza nella vendita di beni e servizi rivolti al mercato residenziale; ottime capacità relazionali e negoziali; diploma di maturità (gradito ma non
vincolante l’aver concluso un percorso di laurea); disponibilità a lavorare nei week
end; automunito. Completano il profilo: attitudine a lavorare per obiettivi; spiccata
capacità organizzativa; passione; dinamismo; motivazione. Si offre: contratto iniziale
di somministrazione con possibilità di inserimento nell’organizzazione vendite;
retribuzione fissa ai massimi livelli di mercato; piano di incentivazione variabile di
sicuro interesse che premia il raggiungimento degli obiettivi di vendita; formazione
continua in aula e on the job; luogo di lavoro definito; inserimento in un team che
dell’entusiasmo, determinazione e creatività ha fatto le sue linee guida per offrire
ogni giorno la migliore esperienza televisiva in Italia; possibilità di inquadramento
part time su 24 ore settimanali. L’attività si svolgerà presso le migliori gallerie
commerciali, punti di vendita di elettronica di consumo o eventi fieristici del territorio
nazionale. La ricerca è per le principali città italiane, comprese: Macerata, Ascoli
Piceno, Perugia, Pesaro, Urbino. Per candidarsi inviare il curriculum vitae - Rif.
Sky Sales Account e regione/città di provenienza - con inclusa l’autorizzazione al
trattamento dei dati personali ai sensi del D.L. 196/2003: via mail a selezione.
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concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Via Dante
268, Fabriano - tel. 0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail: cig.fabriano@
cadnet.marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig. Orario di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e giovedì, 14:30/18:00.
Faber: Sorana
neo manager
marketing
Serena Sorana (nella foto) è il nuovo
Marketing Manager di Faber, azienda
leader nella produzione di cappe aspiranti per cucina dal 1955. Sorana avrà
la responsabilità e il coordinamento di tutte le attività legate al brand
Faber a livello globale. Classe 1980, marchigiana d’origine, dopo la
laurea in economia e il master in “Imprenditorialità e Management
dell’Innovazione” conseguiti all’Università Politecnica delle Marche, Serena Sorana entra in Indesit Company, con la quale sviluppa
una collaborazione decennale, rivestendo diversi ruoli: da Planning
& Control Sales Business Built In, a Brand Marketing Manager
Hotpoint-Ariston per il mercato Italia per poi passare al Product
Marketing Head Quarter in particolare nella Business Unit Small
Domestic Appliances.
Nuovo summit, questa settimana, al ministero per le Attività Produttive, tra
sindacati e Whirlpool-Indesit, sulla vertenza che per la prima volta mette
sul piatto della bilancia la questione legata agli esuberi degli impiegati
ancora non quantificati.
“L’azienda si è impegnata a velocizzare i tempi per il piano relativo agli
esuberi e non è detto che presto arrivi l’annuncio dei lavoratori di troppo
tra i colletti bianchi”, afferma il segretario provinciale Fiom-Cgil Fabrizio
Bassotti. Il timore è che gli esuberi siano molti tra i mille lavoratori del
centro direzionale fabrianese di Indesit in viale Merloni e dunque che il
piano abbia un impatto molto duro sul territorio. Al ministero si cercherà
di trovare un compromesso, mentre nel casertano continua la protesta
(più forte che da noi).
Dopo le manifestazioni dei primi di maggio e gli appelli contro la chiusura
dello stabilimento di Carinaro, un dipendente si è incatenato ai cancelli
della ex Indesit, mentre i colleghi hanno bloccato gli accessi all’area
industriale. Il 22 maggio sciopero di tutte le categorie industriali della
Provincia.
I lavoratori non sembrano dunque dare molto credito agli spiragli annunciati dopo il vertice al ministero dello Sviluppo economico. L’azienda,
pur confermando i contenuti del piano industriale, ha ribadito la propria
intenzione a non procedere con licenziamenti unilaterali fino al 2018,
dando inoltre disponibilità a ricercare progetti e attività che creino occupazione, con particolare riferimento alle regioni Campania e Piemonte.
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14
>MATELICA<
L'Azione 23 MAGGIO 2015
Da Matelica a Miss Mondo
In una speciale serata verrà scelta una candidata alla finale del concorso
di SARA NOÈ
P
artire da una piccola
città come Matelica
e, forse, arrivare ed
essere eletta Miss
Mondo, non è un sogno
irrealizzabile… è un sogno
accessibile.
Grazie all’organizzazione ed
alla collaborazione de “L’Officina della Bellezza” di
Matelica, infatti, il 26 giugno
si svolgerà una speciale sfilata, durante una cena-evento
nella splendida location de
“Il Colle del Sole”, alla fine
della quale verrà eletta, da
una giuria “esterna” per
garantire l’imparzialità del
giudizio, una delle pretendenti alla “corona” del più
antico e prestigioso concorso
di bellezza internazionale.
Questa è una delle tappe,
oltre 300 distribuite su tutto il
territorio del Paese, del Concorso Nazionale che eleggerà
la rappresentante italiana alla
competizione ed è un punto
di partenza ideale per tutte
le ragazze di talento, dotate
anche di intraprendenza e
personalità. In più
costituisce un’importante vetrina nel campo della moda, della
pubblicità, del cinema, della televisione e
dello spettacolo visto
che “Miss Mondo”
si avvale di agenzie
professionali.
Ma “Miss Mondo”
non è solo bellezza,
è anche impegno nel
sociale. In collaborazione con l’associazione “Cuore e
mani aperte verso chi
soffre”, è impegnata
nella raccolta fondi
per sostenere il progetto “Bimbulanza”,
un’ambulanza a misura di
bambino, allestita con le
migliori attrezzature per il
trasporto e il soccorso dei
pazienti più piccoli, con a
bordo personale specializzato e un volontario clown
di corsia.
Una bellezza a tutto tondo,
quindi, che quest’anno è
affidata alle sapienti mani
dello staff de “L’Officina
A destra Samuela Marinsaldi de "L'Officina della Bellezza"
della Bellezza”, una nuova realtà tutta matelicese
che nasce dall’esperienza e
dalla voglia d’innovazione
dell’ hair stylist e consulente di bellezza Samuela Marinsaldi:«L’Officina
della Bellezza è una nuova
avventura che prende il via
sia dall’esperienza che dal-
la voglia di innovare. Al
suo interno c’è una vera e
propria squadra dove tutti
sanno come prendersi cura
del cliente qualsiasi sia la
sua necessità.
Oggi, in tutto il mondo il
mercato richiede la sintesi
tra bellezza e qualità funzionale, tra stile ed efficacia,
Come
crescono
i giovani
storici
14 matelica.indd 2
Tradizione ed esperienza
quindi, come le belle acconciature e i tagli alla moda, ma
anche novità… che tipo di
novità? «All'interno dell’Officina – risponde Samuela
- ci sono anche servizi come
realizzazione di tatuaggi o
piercing ed un esperto di
educazione alimentare.
L’ideale di bellezza è dinamico ed oggi vediamo
sempre di più nelle riviste o
nell’ambiente di riferimento
per questo settore modelli
e modelle che oltre alla
propria bellezza esprimono
anche la loro energia e la
loro personalità con fisici
atletici, tatuaggi o piercing,
ecco perché abbiamo deciso
di innovarci seguendo la
tendenza».
Buona fortuna, quindi, non
solo a Samuela, e alla sua
squadra, ma anche a tutte le
ragazze che con loro proveranno a realizzare un sogno,
che parte da Matelica per
arrivare… al Mondo! (scadenza iscrizioni 31 maggio
2015 – informazioni 0737
787086).
C'è Foglia
alla Fondazione
Qualche giorno fa, il 12 maggio, i Consigli
comunali dei ragazzi di Matelica ed Esanatoglia hanno fatto visita, su invito del Prefetto
di Macerata, ad una mostra sulla grande guerra "Il maggio
radioso", allestita nella sala delle conferenze, in Prefettura.
Accompagnati dal dirigente scolastico Antonio Trecciola,
dalle professoresse Lina Menichelli e Antonietta Curzio, e
dall'assessore alla cultura di Esanatoglia Debora Brugnola i
ragazzi hanno approfondito la storia di cento anni fa quando
l'Italia era divisa fra interventisti e neutralisti; hanno conosciuto aspetti particolari del conflitto, hanno letto le pagine
dei giornali che inneggiavano al conflitto o premevano per la
pace. una bella lezione di storia e di cittadinanza in un luogo,
il palazzo della Prefettura, particolarmente suggestivo per la
bellezza delle sue stanze e per l'importanza amministrativa
che esse rivestono.
Accolti dal Prefetto, hanno potuto ascoltare e raccontare
le loro impressioni. Una bella giornata di scuola attraverso
un'interessante lezione di storia e ...non solo.
E’ stato il penultimo capitolo di una serie di attività che hanno legato i ragazzi allo studio della Grande Guerra. Il gran
finale ce lo annuncia la prof.ssa Lina Menichelli: “E’ stata
una bellissima esperienza culturale per i ragazzi, che hanno
fatto di essa la conclusione di una lunga ricerca storica che
verrà resa nota con una mostra, una pubblicazione ed una
Scrivendo
e pensando
a Bigiaretti
gli ambienti sono
sobri ed essenziali, vengono usati
materiali come il
vetro, il ferro, il
legno e l’acciaio. Questo è ciò
che abbiamo visto
nelle grandi città,
come Londra, Parigi e New York,
e così lo abbiamo
voluto riportare
nella nostra realtà.
Inoltre non è cambiato solo l’approccio con cui ci
dedichiamo all’eleganza e alla bellezza ma abbiamo
cercato anche dei
locali adatti, abbiamo così
scelto una vecchia officina,
dove lavorava un gommista,
ne abbiamo mantenuto la
struttura, come i bei soffitti
alti ad esempio, e ne abbiano
“adottato” il nome, un nome
con cui l'edificio è nato. Ecco
il perché de “L’Officina della
Bellezza”, un luogo particolare dove ci prendiamo cura
di chi ha bisogno di noi».
conferenza sabato 23 maggio”.
Ecco l’evento clou: sabato, alle ore 17, presso la Sala “Boldrini”, ci sarà la presentazione della pubblicazione di una ricerca
storica: “Le Pietre della Memoria raccontano…La guerra
vissuta anche a Matelica”. Una ricerca importante, ben fatta,
non per i ragazzi ma dai ragazzi della scuola media, a cura
del Consiglio Comunale dei Ragazzi.
Il programma inizia, alle 17. Dopo il saluto delle autorità
cittadine, seguita dall’intervento del dirigente Trecciola e dal
sindaco del Consiglio dei ragazzi Giorgio Di Dio, si entrerà
nel vivo del programma. Prima una serie di letture dell’autrice
Daniela Monachesi su La guerra in poesia. Poi l’intervento
della prof.ssa Menichelli “Interrogare i luoghi della memoria” e, subito dopo, quello di Nando Cingolani, in qualità di
presidente Anmig: “Esploratori della memoria”.
Toccherà poi ai ragazzi, gli autori della ricerca, fare una serie
di riflessioni su La guerra per noi.
Giacché, di questi tempi, si parla di scuola, ecco un modo
concreto e moderno, a nostro avviso, di avvicinare i ragazzi
alle loro radici e a quella storia che, se ben raccontata, è
ancora il più bel racconto possibile!
a.g.
Si rimette in moto la Fondazione Mattei, dopo le
polemiche esplose nel consiglio comunale di qualche
tempo fa.
Il 16 maggio scorso si è infatti riunito il nuovo Cda
della Fondazione.
Durante la seduta sono state conferite le cariche previste dallo Statuto. Come da previsioni, la presidente
è Giuseppina Foglia e il Vice Presidente sarà Guido
Carradori.
Segretario Generale sarà Sandro Botticelli, mentre la
continuità viene conservata con il consigliere Egidio
Montemezzo. A rappresentare la famiglia Mattei sarà
invece il dott. Alessandro Curzi, marito di Rosangela
Mattei.
Il nuovo Consiglio ha poi diramato la seguente nota:
“il Presidente e i componenti del Cda ringraziano l’amministrazione comunale per la fiducia accordata, con
l’auspicio che la Fondazione Mattei possa svolgere al
meglio le funzioni ad essa delegate: mantenere viva la
figura di Enrico Mattei attraverso la proposizione di
progetti finalizzati all’accrescimento e allo sviluppo
del territorio”.
Giuseppina
Foglia
Un fine settimana impegnativo attende i ragazzi matelicesi. Detto della presentazione della ricerca storica, in realtà venerdì è anche il momento dell’atto
finale della quarta edizione del Premio Scolastico di Narrativa “Come Libero
Bigiaretti”. Venerdì sera, alle 21, Sala Boldrini, ci sarà la presentazione della
raccolta, come ormai di consuetudine, con tutti i brani finalisti, e poi con la
scelta del vincitore. Saranno presenti il sindaco di Matelica Delpriori, il dirigente scolastico Trecciola e il Rettore di Unicam Corradini: l’Università di
Camerino è infatti da sempre uno dei promotori dell’iniziativa e gli studenti
dell’Ateneo danno anche un loro proprio premio speciale.
A leggere i testi finalisti saranno i bravissimi attori di RuvidoTeatro.
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15
L'Azione 23 MAGGIO 2015
C'è Piersanti al... Piersanti
Il celebre poeta ospite in città presenterà tra l'altro la sua ultima raccolta
di ANTONIO GENTILUCCI
P
er tutti gli amanti
della poesia: viene a
Matelica un mostro
sacro del genere!
Venerdì 22 maggio, alle
17.30, arriverà a Matelica,
per parlare della sua ultima
raccolta ("Nel folto dei sentieri – Marcos y Marcos") e
della sua arte, nientemeno
che Umberto Piersanti.
Piersanti è il più importante
di una fortunata generazione
di poeti marchigiani, con
De Signoribus e D’Elia. Ma
soprattutto, è riconosciuto
come uno dei più importanti
poeti italiani viventi. Tanto
che nel 2005 sarebbe stato
addirittura in odore di Nobel.
Di certo, il Nobel lo conosce
più…da vicino di tanti altri.
Ha fatto parte del gruppo di
intellettuali italiani che ha
scelto il nome del nostro connazionale che se la giocherà a
Stoccolma. E, pare, potrebbe
anche svelarci qualche retro-
scena e, soprattutto, il nome
del concorrente italiano della
prossima edizione!
Il luogo sarà la corte del Museo Piersanti. Non solo, e non
tanto, per una fortunata omonimia, ma perché la corte,
che ricorda così da vicino (e
in piccolo), il palazzo Ducale
di Urbino, è forse il luogo
migliore per ospitare questo
urbinate, figlio della sua terra, della quale sa raccontare
come nessuno il paesaggio,
i colori, un’atmosfera quasi
mitologica.
Umberto Piersanti, che ad
Urbino ci è nato, nel 1941 ,
insegna oggi all’Università
Sociologia della Letteratura. Le sue raccolte poetiche sono La breve stagione
(Quaderni di Ad Libitum,
Urbino, 1967), Il tempo
differente (Sciascia, Caltanissetta- Roma, 1974), L'urlo
della mente (Vallecchi, Firenze, 1977), Nascere nel '40
(Shakespeare and Company,
Milano, 1981), Passaggio
di sequenza (Cappelli, Bologna, 1986), I luoghi persi
(Einaudi, Torino, 1994), Nel
tempo che precede (Einaudi,
Torino, 2002), L'albero delle nebbie (Einaudi, Torino,
2008) che ha
vinto i seguenti
premi: Premio
Pavese Città di
Chieri, Premio
San Pellegrino,
Premio Giovanni Pascoli,
Premio Tronto,
Premio Mario
Luzi, Premio
Alfonso Gatto,
Premio Città
di Marineo.
Nel 1999 per
I quaderni del
battello ebbro (Porretta Terme, 1999) è uscita l'antologia
Per tempi e luoghi curata da
Manuel Cohen che ha anche
scritto il saggio introduttivo.
Umberto Piersanti è anche
autore di tre romanzi, L'uomo
Il Lions in cucina...
con le mani in pasta
Immaginiamo sarà un successo il corso di cucina che è stato voluto e organizzato dal Lions Club di Matelica. A tenerlo sarà un’eccellenza del campo,
come il dott. Claudio Modesti. La prima “puntata” di una serie di 6 incontri
c’è già stata, mercoledì 20 maggio. Ma, spiega Massimo Pacini, attuale
presidente del circolo matelicese “chiunque voglia venire è il benvenuto. Il
ricavato servirà infatti per un Service...a sorpresa. Non vogliamo svelarlo ora”.
Il corso si terrà presso CasArredo Pittori, che fa parte del club e ha offerto i
propri spazi. Questo è il gustoso, è proprio il caso di dirlo, piano degli argomenti che verranno sviscerati, tutti in maniera rigorosamente pratica: chi
partecipa imparerà davvero molto. Il 25 maggio: “le carni e la loro cottura:
aspetti gustativi e sanitari”. Il 3 giugno sarà invece la volta di “Pesci, molluschi, crostacei”. Il 10 giugno un classico: “Salumi, formaggi, verdure e legumi”. Il 17 giugno l’imperdibile “Le paste alimentari fresche ed essiccate”. E
per finire, il 24 giugno:
“Riso, farine, lievitazione”.
Per informazioni, potete contattare 338/4174758 o il
335/326335.
Buon divertimento e…
buona cucina!
Laura Antonelli
delle Cesane (Camunia, Milano, 1994), L'estate dell'altro millennio (Marsilio, Venezia, 2001) e Olimpo (Avagliano, 2006) di due opere di
critica - L'ambigua presenza
(Bulzoni, Roma, 1980) e Sul
limite d'ombra (Cappelli,
Bologna, 1989). Ha curato
insieme a Fabio Doplicher
l'antologia di poesia italiana
del secondo novecento Il
da Emanuel di Pasquale è
stata pubblicata negli Stati
Uniti con il titolo Selected
Poems 1967-1994 (Gradiva
Publications - Stony Brook,
New York, 2002). E' presente
anche in numerose antologie
italiane e straniere e tra i
premi vinti ricordiamo il
Camaiore, il Penne, il Caput
Gauri, l'Insula Romana, il
Mastronardi, il Piccoli, il
Frascati. Tre testi filmici
L'età breve, Nel dopostoria
e Sulle Cesane insieme a
numerosi interventi sulla sua
opera cinematografica, sono
usciti nel volume Cinema e
poesia (Cappelli, Bologna,
1985) a cura di Gualtiero
De Santi.
Attualmente dirige la rivista
Pelagos.
Da non perdere insomma! A
introdurlo sarà una sua vecchia conoscenza matelicese,
Piermassimo Paloni, che
ha voluto poi con sé anche
Marco Di Pasquale, critico
e poeta egli stesso.
Un’altra medaglia
per Belisario
Un’asta
per lo chalet
Un altro importante riconoscimento per il Verdicchio di Matelica Meridia 2011 delle Cantine Belisario, che vanta ormai
tante vittorie sia in campo italiano che in campo europeo ed
internazionale. Dopo la recente Medaglia d’Oro ottenuta
all’International Wine Challenge di Londra, il Meridia 2011
è stato premiato con la Medaglia d'Oro al Concours Mondial
de Bruxelles. Un risultato che riempie di soddisfazione i
soci produttori delle Cantine Belisario per questo importante
riconoscimento ottenuto alla più importante competizione
mondiale del settore vini ed alcolici. Il Verdicchio di Matelica Vigneti del Cerro 2014 che ha ottenuto nella stessa
competizione la medaglia d’Argento. Per comprendere il
significato del Concours Mondial de Bruxelles è opportuno
citare qualche numero; oltre 8.000 vini degustati (da 45
paesi del mondo), più di 300 assaggiatori da tutto il mondo
provenienti da 49 nazioni diverse.
In tanti per il ritorno al Settecento
15 matelica.indd 2
pensiero, il corpo (Quaderni
di Stilb, Roma, 1986). Ha
realizzato un lungometraggio, L'età breve (1969-70),
tre film-poemi (Sulle Cesane,
1982, Un'altra
estate, Ritorno
d'autunno, 1988),
e quattro "rappresentazioni
visive" su altrettanti poeti per la
televisione. Le
sue poesie sono
apparse sulle
principali riviste
italiane e straniere come "Nuovi Argomenti",
"Paragone", "il
verri", "Poesia",
"Poetry" etc. In
Spagna, nel 1989,
presso l'editore Los Libros
de la Frontera, collana El
Bardo, è uscita l'antologia
poetica El tiempo diferente
(testo italiano a fronte, traduzione di Carlo Frabetti).
Un'altra antologia tradotta
Dunque lo chalet è a disposizione! Avrà
luogo il 5 giugno, alle ore 11 presso la
sala della giunta comunale, l'asta pubblica per la messa in locazione dello
Chalet dei Tiratori, in cima ai giardini
pubblici di Matelica. Da anni ormai il
locale risulta abbandonato e con diversi
problemi strutturali. Inoltre il materiale
presente all'interno ed all'esterno (attrezzature, tavoli, sedie e panche) è ancora
di proprietà dell'affittuario precedente,
quindi va acquistato separatamente. La
base d'asta, per il locale di 41 mq. e lo
spazio esterno di 520 mq., è di 5.400
euro annui. Tutti i dettagli sono reperibili
sul sito del Comune di Matelica http://
www.comune.matelica.mc.it/.
E’ senz’altro riuscito il pomeriggio organizzato al Museo
Piersanti, facendolo ritornare,
per una volta,
ai fasti del Settecento. Bellissimi costumi,
atmosfera riuscita, una fila di
bambini dentro
e fuori, per godersi un breve
giro a cavallo!
Un semplice
assaggio...se lo
avete mancato,
ve lo proponiamo noi!
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16
>MATELICA<
L'Azione 23 MAGGIO 2015
I panni lana
ci arricchiscono
di FIORELLA CONTI
L
Gli “angeli” di Jana
puliscono il Fosso
L’operazione pulizia del Fosso di Jana si è conclusa, e nel migliore dei modi.
Sabato 16 maggio, di mattina, tutti pronti e disposti al lavoro! Tanti volontari, tra di loro anche il Gruppo Scout, guidato da Filippo e David. I ragazzi
sono stati bravissimi e anche molto collaborativi, si sono divertiti molto!
Dalla piazzetta di Braccano, dopo aver distribuito cappellini, pettorine,
guanti e sacchetti siamo partiti a piedi verso il fosso.
Lungo la strada abbiamo raccolto un sacchetto di rifiuti, plastica e gomma,
ma il grosso lo abbiamo trovato lungo la ripa prima dell'inizio del sentiero:
lavandini, vasi di coccio, gomma rinchiusa dentro i sacchetti, addirittura
anche un traino per l'auto, oltre la "classica" immondizia. Il tutto nel raggio
di 200 metri. Ci siamo detti più volte che avrebbero fatto prima a portarlo
nel centro di recupero ma…vuoi mettere il gusto dell'abbandono!
Come Circolo Legambiente "Valle dell'Acquarella" siamo molto soddisfatti
dell'iniziativa, ma avremmo gradito più partecipazione da parte dei cittadini matelicesi, (quanti si riempiono la bocca sulla tutela dell'ambiente?
Poi nessuno si rimbocca le maniche quando bisogna farlo praticamente).
Pensiamo invece che già una piccola iniziativa come questa serve per
l'educazione e alla tutela del proprio territorio e abituare le nuove generazioni ad essere più attenti e più consapevoli. Le grandi cose, spesso
partono dai piccoli gesti.
Ci terremmo a ringraziare il Gruppo Scout di Matelica in primis, il Comitato
di Braccano, Campamante e Vinano, con la presenza della Presidente Cristina Mercorelli Fonzari, il Comune di Matelica per il patrocinio e non per
ultimo il Cosmari: sono stati gentili a venirci a prendere il "mucchione" di
rifiuti, premurandosi di assicurarci
che avrebbero rigorosamente differenziato tutto. Ripeteremo questa
iniziativa a fine settembre-inizio
ottobre, nell'ambito del progetto
nazionale di Legambiente "Puliamo
il mondo". Lo faremo in un'altra
location, ma sempre in zona.
Maria Cristina Mosciatti
Dai lavandini
ad un traino
per l'auto tra
i rifiuti raccolti
o storico matelicese Camillo Acquacotta, nel II°
volume (1839) de Le memorie di Matelica, che
contiene i documenti relativi, ci dà
precise notizie circa le iniziative
della famiglia Ottoni, che gestiva il
potere nella città e nel suo territorio,
circa le iniziative per acquisire una
sorte di monopolio circa “l’arte della lana”, e la produzione dei famosi
“panni lana” fin dal XV secolo.
Nel 1487 si ha notizia di una fornace del signor Alessandro Ottoni, di
una “Casa del guadoposta fora della
porta di Campamante, con un pezzolo di terra appresso ipsa (cioè la
stessa), porta appresso lu ponte e lu
puzzo, la casa fatta per l’arte della
lana et seta qual se tiene con Pierantonio et Severino de Sette lengue (o
Settelingue, cognome allora noto)
et Stacchio cum (con) la via da due
lati et l’altra casa appresso Marco
fattore et la strada del Comune
da tre canti (lati) delli figlioli del
signor Antonio Ottoni, Signore di
Matelica”. Questo documento già
in passato fu posto in luce dal prof.
Angelo Antonelli nel convegno di
studi Storici Maceratesi del 1985.
In tale occasione fu posto anche in
luce un altro documento oggetto
di studio dal prof.
Raoul Paciaroni,
presente in una
rivista di storia
dell’agricoltura e
della società marchigiana, su particolare riferimento
alla produzione
della seta. Si dice
che gli Ottoni di
Matelica fecero
richiesta di foglie di gelso al
Comune di San
Severino, che le concesse nel 1480
ad Antonio Ottoni di Matelica “per
una quantità di due migliaia di libbre” e “al nobile matelicese Roberto
Paganelli per tre migliaia”.
Quattro anni più tardi, il 10 aprile,
è la “Magnifica Signora Emilia
Ottoni da Varano” che fa richiesta
di foglie di gelso per bachi di seta.
Gliene sono concesse quattro migliaia. Un anno più tardi alle richieste della signora Eilia si associarono
quelle di Ranuccio Ottoni, che
ripete la richiesta
nel maggio 1489
e nel 1491, segno
che la produzione
della seta prosegue
ed è incrementata.
In tale periodo e
successivamente,
è documentato
l’impianto di gelsi nelle vicinanze
della città.
Non si finisce mai
di imparare dalla
nostra storia del
passato quanto la nostro comunità
fosse attiva in vari settori artigianali
e commerciali, di cui è documentata
l’esistenza e la presenza per la vendita nelle fiere di Foligno, Recanati,
Senigallia e Farfa, nel Lazio.
Il Folk di casa incanta i Balcani
Sono i colori della bandiera slovena a dare il via in grande stile alla nuova stagione dell'Associazione folklorica
"Città di Matelica". Dal 14 al 17 maggio l'Associazione si è infatti recata a Kozje in occasione del IX Festival
Internazionale del Folklore patrocinato dal Cioff che ha visto la partecipazione di numerosi gruppi sloveni e di
altrettanti gruppi internazionali quali la Serbia, la Slovacchia e la Germania. L'Associazione, quale unica rappresentante dell'Italia, ha voluto far conoscere i colori e le musiche della tradizione popolare marchigiana e ha fatto inoltre
apprezzare gli inconfondibili sapori dei prodotti enogastronomici
locali: apprezzatissimo il nostro Verdicchio che ha riscosso un
vero successo da
parte del pubblico
presente, mentre il
presidente della
sezione slovena
del Cioff ha apprezzato l’energia
e l’entusiasmo del
nostro gruppo.
È senza dubbio
l'inizio di una interessantissima
stagione ricca di
eventi e di trasferte che vedrà il suo clou
dal 29 luglio al 3 agosto
2015 con la XXII edizione
dell'immancabile Festival
Internazionale del Folklore
“Etnie a Confronto”.
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L'Azione 23 maggio 2015
Sacci, disertato l'incontro
Nessun politico al momento pubblico di sabato sul futuro del cementificio
di Danilo BalDini
S
abato scorso, presso la
sala convegni del Palazzo
Ottoni di Matelica, si è
tenuto l’ennesimo incontro
pubblico organizzato dal Comitato
Salva Salute di Castelraimondo,
sul tema: “Cementificio: quale
futuro?”. Nel corso dell’incontro
i vari relatori del comitato hanno
ripercorso la storia dell’associazione, costituitasi in concomitanza
dell’autorizzazione, da parte della
Regione Marche, del progetto di
trasformazione del cementificio
Sacci di Castelraimondo in un
inceneritore di rifiuti Css. Sono
stati spiegati i vari ricorsi al Tar
presentati contro il rilascio dell’autorizzazione, gli aspetti tecnici,
funzionali dell’attuale cementificio
e del futuro inceneritore, nonché le
quantità di emissioni atmosferiche
del cementificio attuale e quelle
determinate dall’incenerimento dei
rifiuti. Inoltre, si sono illustrati gli
ultimi sviluppi legati alla proposta
di acquisto del cementificio Sacci
da parte della multinazionale del
cemento Buzzi Unicem. E’ stato poi presentato il risultato del
sondaggio condotto dal Comitato
nei confronti dei candidati alla
presidenza alle prossime elezioni
regionali, ai quali è stato chiesto la
loro opinione in merito alla possibilità di incenerire i rifiuti in Regione.
Per la cronaca, hanno detto di essere contrari all’incenerimento dei
rifiuti i candidati del Movimento 5
Stelle, di Altre Marche – Sinistra
Unita e di Lega Nord – Fratelli
d’Italia, mentre non hanno neppure
risposto al sondaggio i candidati di
Marche 2020 – Forza Italia e del
Partito Democratico. Ma la parte
più interessante è stata certamente
l’illustrazione dell’ultimo studio
epidemiologico dell’Arpam sulla
salute dei cittadini di Matelica,
Castelraimondo, Gagliole e San
Severino Marche, indagine che
ha evidenziato per Matelica e San
Severino un eccesso di ricoveri e di
mortalità per tumori, in particolare
per leucemie a Matelica e mieloma
multiplo a San Severino. Sempre
per Matelica sono stati riscontrati
eccessi di ricoveri e di mortalità per
malattie dell’apparato respiratorio
e per malattie polmonari croniche
ostruttive, mentre per San Severino si sono registrati eccessi per
malformazioni congenite. Queste
malattie, in letteratura sanitaria,
sono state associate alla esposizione prolungata e continua ad
I candidati regionali all’esame
della sanità per il suo domani
Si è svolto lunedì 18 maggio un
incontro voluto dall’amministrazione comunale, per fare il punto sul
presente, ma soprattutto sul futuro
della Sanità. Presenti, come padroni
di casa, il sindaco Delpriori, il vicesindaco Ruggeri, la presidente della
commissione salute Maria Laura
Medici e Alessandro Casoni, che
ha anche lui partecipato ad alcuni
degli incontri con i vertici regionali.
Niente novità da annunciare, piuttosto il desiderio di tastare il polso
ai candidati locali alle imminenti
elezioni regionali.
Perché, come ha detto l’assessore
alla Sanità Pietro Valeriani, “è
importante coinvolgere i candidati, perché la politica sanitaria è in
mano alla Regione e noi abbiamo
solo un potere di confronto. E
allora, sarà necessario avere degli
interlocutori dal territorio, con i
quali interloquire”. Coinvolgere su
17 matelica.indd 2
cosa? Il preambolo spetta al sindaco Delpriori: “Si sta lavorando,
speriamo bene, alla delibera 735.
Io dico: inutile combattere bandiere per dei pezzetti di sanità. Nel
passato l’entroterra è sempre stato
lasciato scoperto. Abbiamo invitato
i candidati regionali e i sindaci delle
città limitrofe anche per questo. I
servizi di una parte di questa zona
servono a tutto il territorio dell’interno”. Fa eco Valeriani che va al
dunque di queste istanze, che più
che una serie di singole richieste si
vorrebbero rappresentare, immagine suggerita da Alessandro Casoni,
come un “Libro Bianco”. Al di là
della funzione di riabilitazione, in
realtà gran parte degli interventi,
a partire da quello di Valeriani,
si focalizza sul soccorso. “Nella
delibera si prevede la chiusura di
notte del soccorso avanzato, il 118.
Parliamo di un presidio che ha sal-
vato delle vite, che ha più accessi
di San Severino e Camerino, che ha
numeri tra i più alti della provincia
e che ha una proporzione tra orario diurno e notturno circa di 65 a
35. Poi vogliamo il mantenimento
delle strutture e i servizi esistenti,
tra cui la nuovissima radiologia,
la permanenza di un servizio di
stomoterapia, punta importante di
tutta l’Area Vasta e l’erogazione di
un servizio di assistenza domiciliare
7 giorni su 7”.
Sulla questione del 118 una testimonianza diretta la offre il dott. Alessandro Valli, del 118 di Matelica,
ma che "lo definirei del territorio, di
Fiuminata, di Gagliole, di Sefro, ma
anche di San Severino e Camerino,
perché operiamo spesso anche lì.
Non si tratta, lo dico ai candidati,
solo di portarli all’ospedale. Spesso
è vero il contrario, permette di non
fare stazionamenti inutili ai pronto
soccorso, purché ci sia
un medico, che possa
quindi operare delle
scelte.
C’è di più: togliere o
diminuire un servizio
come questo cozza
con la pretesa di creare
centri diagnostici di
eccellenza, cui noi potremmo direttamente
indirizzare i pazienti,
senza costringerli a
tappe intermedie, che
magari già sappiamo
essere inutili. E in questo contesto, va assolutamente ripristinato
l’elicottero notturno”.
Ironico e pessimista
emissioni atmosferiche determinate
dalla attività di impianti industriali
che avevano nel proprio ciclo produttivo una fase di incenerimento.
In occasione dell’incontro, sono
stati anche presentati, da un gruppo di “ex donne di Matelica”, ora
costituitesi in “Comitato Salva
Salute di Matelica”, i risultati di
una mozione popolare, sottoscritta
da quasi 500 cittadini matelicesi,
che impegna l’amministrazione
comunale nei confronti del Cosmari a non produrre Css, cioè rifiuti
per incenerimento, ma che punti
invece al riciclo dei rifiuti, fino
al conseguimento dell’obiettivo
di “rifiuti zero” entro
il 2020. Le donne del
comitato avrebbero voluto consegnare le firme
raccolte al sindaco di
Matelica Delpriori, che
però non era presente
all’incontro, nonostante
fosse stato ufficialmente
invitato dagli organizzatori, insieme agli altri
componenti dell’amministrazione e delle
opposizioni, anch’essi tutti assenti. Ma gli
organizzatori avevano
invitato, come negli in-
contri precedenti, anche i candidati
all’elezione del prossimo consiglio
regionale, che anche in questa
occasione non si sono presentati.
L’unico presente è stato Sandro
Bisonni, candidato del Movimento
5 Stelle, intervenuto anche ai precedenti incontri, anche perché, come
egli stesso ha tenuto a sottolineare,
la sua presenza non era in funzione
solo delle prossime elezioni, ma
per le sue profonde convinzioni
sulla tutela del nostro territorio,
essendo uno storico ambientalista,
impegnato attivamente per anni per
la chiusura dell’inceneritore del
Cosmari. A parte Bisonni, quindi, il
resto della nostra “classe” politica
ha snobbato l’interessante incontro,
dimostrando di temere il confronto
con la cittadinanza su tematiche
“scomode” legate all’incenerimento
dei rifiuti e dimostrando palesemente di non avere alcun interesse
per la tutela del nostro territorio e
soprattutto per la salute dei cittadini
che li hanno eletti e che dovrebbero
quindi rappresentare. Il prossimo
31 maggio, in occasione delle elezioni regionali ed amministrative, i
cittadini-elettori avranno comunque
la possibilità di giudicare in modo
democratico il loro atteggiamento
ed operato.
Dante Reale, di CittadinanzAttiva:
“cosa decide la 735 per Matelica e
il suo territorio? Toglie il 118 e ci
mette l’infermiere di notte. Prevede
10 posti estensivi e 10 intensivi di
riabilitazione: quegli stessi per cui
sono stato presente a due delle tre
inaugurazioni, e sembra se ne volesse fare una quarta, poi la degenza…
E non sono ancora attivi!”
Comincia poi la carrellata dei candidati: per Luca Marconi (Popolari
Marche-Udc per Spacca), “oggi
fare gli amministratori vuol dire
spogliarsi di qualsiasi demagogia
e dimostrare che è possibile trovare
soluzioni, ma non a fronte di un aumento di budget: l’obiettivo finale
è però che l’area montana non sia
spogliata”.
Medesima lunghezza d’onda per
Barbara Cacciolari (Fi per Spacca):
“l’ospedale deve mantenere tutte
le caratteristiche e i servizi attuali.
A partire dal 118, per il quale mi
impegno personalmente per la sua
copertura 7 giorni su 7, per 24 ore e
con il personale necessario”.
Niente false promesse esordisce
invece Daniele Salvi (Pd per Luca
Ceriscioli): “dobbiamo partire dal
vincolo finanziario, due terzi delle
regioni italiane sono commissariate,
per fortuna non le Marche. Una
virtuosità che ha fruttato anche 100
milioni di euro di premio.
Ora si può riconvertire l’assetto
della nostra area vasta, per una
maggiore sostenibilità, ma partendo
da un punto di vista regionale.
Pregiudiziale, per parlare di buona
sanità, è offrire una prima assistenza ravvicinata che può salvarti la
vita, ad Ancona come in un paese di
montagna. Credo poi che Matelica
si debba qualificare verso una medicina dalla riabilitazione all’Rsa”.
Anche Paola Giorgi (Area Popolare
Marche 2020 per Spacca) difende
la riforma fatta dall’attuale Giunta:
“Il cuore della riforma è nel potenziamento dell’emergenza. Quando
andrà a regime quella parte lì, tutto
andrà a regime. Va rimodulata quella parte, incrementando le risorse
che abbiamo. Ma le aree interne
non sono abbandonate, tutt’altro.
Intendiamo combattere il calo demografico della montagna con un
piano di servizi sociali.
L’ospedale di Matelica deve avere
un ruolo, ma penso anche ad attivare soggetti privati (ma convenzionati).
In passato poi, ma lo stiamo valutando anche ora, si era tentato
di portare a Matelica un centro
residenziale dei Dca, (disturbi del
comportamento alimentare come
anoressia o bulimia…)”.
Anche per Francesca Magni “è
fondamentale mantenere il medico
a bordo nel 118. E’ questa la priorità
assoluta”.
Un po’ diverso il discorso di Elisabetta Roscioni, candidata Fratelli
d’Italia e attuale assessore a Fiuminata: “noi viviamo il dramma
dell’entroterra, non abbiamo quasi
più i servizi. Sono venuta per portare la voce della nostra gente, che
è preoccupata. Da quello che ho
sentito, tutti vedono nell’entroterra
solo la lungodegenza e la riabilitazione. Ospedali, eccellenze e risorse
restereranno solo sulla costa e non
mi pare giusto. Vorrei poi far notare
una cosa: nell’entroterra non c’è e
non ci sarà più niente dal punto di
vista sanitario. Però faranno costruire un cementificio che brucerà…
Quale futuro ci aspetta?”.
Finita la sequenza di candidati, ha
voluto dire la sua anche l’assessore
Anna Grazia Ruggeri: “Parlo come
medico e non come amministratore:
i risparmi, se vanno fatti, vanno
fatti bene.
Pensare che ci siano differenze tra
un cittadino della montagna o uno
di Civitanova o, ancora più paradossale, tra uno che ha un problema
grave di notte rispetto ad uno che ce
l’ha in pieno giorno, è eticamente
inaccettabile”.
antonio Gentilucci
20/05/15 11.59
18
>SASSOFERRATO<
L'Azione 23 MAGGIO 2015
Si parte con l'area interna
di VERONIQUE ANGELETTI
A
Sassoferrato, lunedì 11
maggio e martedì 12,
incontro con i sindaci
dei Comuni dell’area
interna che unisce Sassoferrato,
Arcevia, Pergola, Serra Sant’Abbondio, Frontone, Cantiano, Cagli,
Acqualagna, Apecchio e Piobbico,
per un tavolo di lavoro organizzata
nel quadro della nuova area interna,
punto di partenza della strategia per
contrastare l’abbandono dei territori
e stimolarne lo sviluppo. E’ stata
anche l’occasione per confrontarsi
con i rappresentanti dei ministeri
dell’Agricoltura, della Cultura e del
Turismo, nonché con Sabrina Lucatelli, la responsabile aree interne del
dipartimento per la coesione territoriale della presidenza del consiglio.
Quindi di assicurarsi l’appoggio
dell’Anci, associazione nazionale
dei Comuni italiani, e dei dirigenti
della direzione generale delle politiche comunitarie della Regione
Marche come Mauro Terzoni. Infine
verificare con i presidenti e i direttori dei Gal lo stato di fatto delle
progettazioni dei gruppi d’azione
locale che focalizzano sul territorio
fondi specifici europei.
Dati alla mano, la nuova area
interna, ossia l’Area Alto-Anconetana-Basso Pesarese, non passa
inosservata. Questi dieci Comuni,
con i loro 41.000 abitanti, rappresentano il 2,6% dei marchigiani
che vivono su circa 954 chilometri
quadrati. Quasi il 10% della nostra
Regione. Un territorio non facile su
Dieci Comuni si associano per migliorare i servizi
cui svettano lo Strega (1.278 m), il
Catria (1.702 m), il Nerone (1.525
m), dove le località sono in linea
d’aria vicine ai centri servizi ma che,
stante la viabilità, necessitano di ore
di viaggio per essere raggiunti. Ecco
perché i nuovi parametri identificati
da Fabrizio Barca, allora Ministro
della Coesione Territoriale nel governo Monti, sono realistici.
Ovvero determinare un’area interna
identificando centri come poli, in
quanto dotati di determinati servizi,
e calcolare la distanza misurata in
tempo di percorrenza per chi vuole
raggiungerli.
Il che spiega perché Comuni come
Genga e Serra San Quirico sono stati
esclusi dell’area interna, avendo a
disposizione una superstrada e una
linea ferroviaria ben collegata. “Tra
convenzioni, firme e progetti, l’area
già si pone come un modello-pilota,
il primo, in Italia, in stato di avanzamento”, ha sottolineato nel suo
intervento Sabrina Lucatelli. “Sono
tante le idee, ma è tempo di stringere
e selezionare.
Dovete scegliere cosa fare, guardare gli indicatori per lavorare
sulle azioni che devono provocare
sviluppo e cambiamento, captare un
movimento che già esiste. Avete una
settimana per lavorare su dati sicuri.
Perché senza banda larga non si può
parlare di sviluppo”.
Poi identifica un punto forza di
cui il territorio, ma solo in modo
Foto
di gruppo
dopo la due
giorni di
Sassoferrato
marginale, si è reso conto: “Potete
contare su di un capitale umano
molto preparato. Lavorate sulle
competenze, sulla formazione, sulle
specializzazioni e pensate anche
alla riqualificazione degli adulti,
perché non si può ignorare un polo
industriale in difficoltà. Va detto
che questa è un'area dove la sanità
funziona bene, in perfetta linea con
i nostri parametri”.
Il sindaco di Frontone, Francesco
Passetti, non ha nascosto la sua soddisfazione: “Già il fatto che abbiamo
smesso di parlare di progetto, ma
intendiamo una strategia, dimostra
che l’area interna ha un approccio
finalmente diverso rispetto al passato. Vogliamo suscitare effetti duraturi ed autosostenibili, innescare
processi virtuosi sui servizi primari,
sull’economia legata al turismo e
alla cultura. Riportare la popolazione nei nostri comuni non è affatto un
progetto spot”. “Nell’area interna,
completa il sindaco di Sassoferrato
Ugo Pesciarelli, “vogliamo convogliare almeno funzioni come la Protezione civile, il catasto e l’edilizia
scolastica, il trasporto locale, i servizi informatici e i servizi telematici.
Quindi creare una rete trasversale
in un’area che finora ha avuto una
mobilità soprattutto costa-montagna
e dove sono scarse le corse dei bus
che collegano i paesi dell’entroterra.
Un servizio per i cittadini ma anche
fondamentale per i turisti”. Nei
centri di servizi lavorano dipendenti
e operatori preparati al fine di far
rinascere figure eliminate dai tagli
della spending review, lasciando un
vuoto nella comunità.
Si vuole la casa della salute del
Sant’Antonio Abate che è stata, da
subito, considerata un modulo da
imitare con i suoi ambulatori dei
medici di base, gli specialistici, la
casa protetta, le cure intermedie e
l’ospitalità diurna per i malati di
Alzheimer.
In scena gli attori baby Costretti per gli atti incivili
per il mondo di "Alice"
Saranno dei giovanissimi attori a chiudere il sipario sulla stagione di prosa
2014/15 del Teatro del Sentino. L’ultimo appuntamento vedrà protagonisti,
sabato 23 e, in replica, domenica 24 maggio, alle ore 21, gli allievi del
corso di recitazione per ragazzi della Scuola comunale di teatro “Tommaso
Paolucci”. I sedici baby attori che compongono il cast porteranno in scena,
per l’occasione, uno spettacolo particolarmente intrigante: la commedia con
musiche “Alice in a magical mistery tour”, libero adattamento di Ada Borgiani da “Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carrol.
La regia dello spettacolo è firmata dalla stessa Borgiani, animatrice teatrale
della Compagnia della Rancia e insegnante di recitazione dei ragazzi, mentre le musiche aggiunte, il laboratorio e il coordinamento musicale sono a
cura del compositore Aldo Passarini. Due qualificati professionisti, dunque,
affiancati nell’allestimento dello spettacolo dall’insegnante di canto Cinzia
Bardeggia. «La narrazione di “Alice in a magical mistery tour” - spiega
la Borgiani - si snoda in un’atmosfera surreale, fantastica che stimola nei
piccoli attori la creatività attoriale e musicale. La storia di Alice viene
tessuta attraverso fatti, personaggi e paesaggi apparentemente strampalati,
ma pieni di “logica” immaginativa, come fondamento e invito a cercare
soluzioni ancora più ricche per il “nostro mondo ideal”».
Le musiche, altrettanto intriganti, completano la vivacità del racconto:
sono quelle dei “Fabulous four - The Beatles”, “rivestite per l’occasione”.
Dopo sei mesi di corso, gli aspiranti attori della Scuola di teatro sassoferratese avranno così l’opportunità di mostrare al pubblico il risultato del loro
lavoro. Nonostante la giovanissima età, che spazia tra gli otto e i tredici
anni, gli allievi possono essere considerati, in una certa misura, dei piccoli
veterani, dal momento che diversi di loro hanno già alle spalle cinque
spettacoli, molto apprezzati dal pubblico, andati in scena nelle stagioni di
prosa precedenti. Questi i nomi dei protagonisti dello spettacolo: Gabriele
Agostinelli, Alessio Ascione, Luca Azzarello, Davide Giuseppe Barbuscia,
Benedetta Bayari, Andrea Biondi, Marta Carelli, Francesca Costantini, Giovanni Duca, Emma Fanesi, Noemi Filippini, Luca Gentili, Nancy Lorena
Giovannetti, Iris Guglielmi, Agnese Latini, Maria Giulia Ruggeri.
Istituiti dal Comune sei anni fa, i corsi di recitazione, destinati anche a
ragazzi più grandi di età (che si sono esibiti con successo sabato e domenica scorsi), sono stati realizzati con la collaborazione del locale Istituto
Scolastico Comprensivo ed il contributo dell’Assemblea Legislativa delle
Marche e della Fondazione Carifac. Le luci e la fonica dello spettacolo
sono a cura di Clas Sassoferrato. Info: Comune di Sassoferrato - Ufficio
Relazioni con il Pubblico - Piazza Matteotti, 4 - tel. 0732/956218-232 – cell.
377/1203522 - fax 0732.956234, e-mail: [email protected], oppure consultare il sito internet www.comune.sassoferrato.
an.it, area “Teatro”.
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E’ stato segnalato telefonicamente e in modo insistente a questa sede diocesana,
in forma anonima, che i cassonetti di raccolta indumenti sono posizionati entro
il recinto della vicaria di Sassoferrato non usufruibili in momenti di chiusura.
La decisione sofferta, di tenerli custoditi in recinzione, è scaturita dopo gli atti
incivili di coloro che se ne servivano come contenitori di immondizia. Di tutto,
in particolare scarti alimentari e quanto altro inimmaginabile veniva versato, decisamente come atto di non carità, “quello che non piace a te non farlo ad altri”
ma anche a dispetto degli operatori Caritas che agiscono in modo commovente
per il bene dei meno fortunati. Chiediamo scusa della chiusura a coloro che non
hanno potuto depositare il materiale, indumenti e calzature, per una improvvisa
assenza degli operatori. Anche un atto spontaneo di carità può richiedere un
sacrificio, ma è senza dubbio un merito per aver contribuito a donare qualcosa di
utilizzabile e decisamente non da gettare come spazzatura, per la poca sensibilità
ed ingenerosità di persone decisamente incivili.
Edmondo Ercolani, direttore Caritas diocesana
Sacerdozio d'oro con don Dario Marcucci
Non è facile parlare di don Dario
Marcucci. Certo, si potrebbe dire
che ha festeggiato, circondato
dall’affetto di tutti i suoi parrocchiani, i suoi cinquanta anni di sacerdozio il 1° maggio. Però sarebbe
banale e riduttivo limitarsi a parlare
di lui attraverso una Messa, una
festa ed un rinfresco. Perché don
Dario, come altri preti che hanno
passato una vita nei nostri paesi ad
occuparsi delle loro parrocchie ed
incuranti delle stagioni ogni giorno
fatto la spola tra campanili, confortato malati e raggiunto anziani per
portare l’eucaristia, sono l’ordito
del nostro territorio. Sono preti che
si riconoscono. Bonari nel modo
di proporsi, sarcastici nelle loro
riflessioni, spicci nel comandare, e
hanno quella lungimiranza di aver
cercato a stimolare le comunità a
preservare storia e tradizioni. Don
Dario Marcucci ne è l’esempio. E’
nato a Corinaldo nel 1938, ma le
sue elementari le fa a Cabernardi
e le medie a Sassoferrato. Va al
seminario di Nocera Umbra, poi
quello di Assisi, infine a Senigallia.
E’ ordinato prete a Cabernardi il 3
aprile 1965, il giorno del cinquantesimo anniversario di sacerdozio del
Vescovo a capo della celebrazione.
La sua prima Messa all’indomani e
l’incarico di cappellano della diocesi di Senigallia fino a novembre
1965. Data che lo vede diventare
cappellano di Cabernardi, Catobagli, San Giovanni fino a dicembre
1966. Un salto a Costa di Arcevia
dove insegna religione fino all’aprile
'78 e poi, da maggio 1978, diventa
parroco di Monterosso, Morello
e Venatura e ridiventa dal 1988
la guida spirituale di Cabernardi
e della Castagna. Un corso che il
dvd ideato da Domenico Baldoni
traccia con brio e dettagli e riesce a
ricordare a tutti il perché don Dario
dà “del tu” a quasi tutte le famiglie
del comprensorio. Però, è uscendo
dalla chiesa, che ci si imbatte nel suo
lavoro d’uomo. Quello svolto con
l’amico Giuseppe Paroli. Un lavoro
fondamentale alla nascita del Parco
della Miniera di zolfo delle Marche
di Cabernardi che verrà inaugurato
il mese prossimo. Perché sono stati
don Dario e l’amico Paroli ad avere,
prima di tutti, la consapevolezza di
quanto era importante tesorizzare
ogni cimeli, ogni traccia, ogni
documento, della miniera di zolfo
e soprattutto dei suoi lavoratori e
del loro quotidiano. Ed è in questa
costante ricerca di ricordi, la sua
volontà di farne una collezione ed
un museo, il suo sostegno ai giovani
nel far crescere il Palio della miniera, la sua presenza ad ogni riunione
anche politica, in ogni frase dei libri
scritti a doppie mani sullo zolfo e i
suoi minatori che si misura l’amore
profondo di don Dario per la sua
comunità. Tanti auguri don Dario!
Tanti auguri per questi... primi cinquanta anni di sacerdozio.
v.a.
20/05/15 11.58
Porcarelli scende
di nuovo in campo
Un impegno nel segno
della professionalità
C
di Cerreto d’Esi. Dopo il primo appuntamento pubblico di
domenica 10 maggio, nel corso
dell’ultima settimana numerosi
sono stati gli incontri con le varie
associazioni (di categoria, sportive ecc.) che proseguiranno anche
nella prossima, incontri, sottolinea il candidato sindaco Grillini,
che sono di fondamentale importanza per comprendere la realtà
paesana attraverso una delle voci
cardine di un tessuto sociale,
ovvero l’associazionismo. La
lista che andremo a presentare,
prosegue Grillini, è formata da
liberi cittadini che hanno deciso
I candidati consiglieri
Primo cittadino,
in tre a correre
Corsa a tre a Cerreto d’Esi per la poltrona di sindaco.
Il sorteggio ha voluto che il primo nome della lista
elettorale per l’appuntamento con le urne del 31
maggio sia di Marco Zamparini in rappresentanza
del Partito Comunista dei Lavoratori (Pcl). Secondo
nome dall’alto in basso nella scheda quello di Giovanni
Porcarelli (già primo cittadino ad inizio anni Duemila)
con il gruppo ‘Sviluppo, solidarietà, progresso’.
Terzo competitor, in ordine di apparizione nel foglio
che verrà consegnato agli elettori, David Grillini sostenuto dalla lista ‘CambiaMenti’.
Non ci sarà, dunque, il Pd che dopo le primarie ha
rinunciato alla competizione.
Una vicenda che ha portato al commissariamento della
sezione cittadina.
La lista civica #CambiaMenti,
impegnata alle prossime elezioni
comunali per il rinnovo del Consiglio comunale di Cerreto d’Esi,
in programma il 31 maggio, prosegue la sua campagna elettorale
presentando ufficialmente la sua
squadra, guidata dal candidato
sindaco David Grillini ed il suo
programma, nel corso della serata
organizzata per sabato 23 maggio
dalle ore 18 al Teatro Casanova
di affrontare di petto ed in prima
persona quelle problematiche
che fino ad ora erano state delegate a liste troppo spesso prese
da divisioni e lotte interne che
di fatto, come dimostratosi in
questi ultimi dodici mesi, hanno
annullato, mettendola in secondo
piano, quella che è la richiesta del
cittadino: amministrare nel migliore dei modi il bene comune.
La serata di sabato al Teatro
Casanova, che avrà in Paolo
Notari un conduttore di sicuro affidamento in termini
di professionalità, sarà strutturata in modo da consentire
a tutti i cittadini cerretesi
di comprendere, attraverso
l’analisi dei numeri ufficiali
ma con termini alla portata di
tutti, l’attuale situazione del
Comune, di come nel corso
degli anni si è venuta a creare e
come si evolverà negli anni futuri
in base alle stime attuali.
Successivamente sarà illustrato il
programma elettorale sviluppato
dai candidati proprio tenendo
presente la realtà di bilancio, un
programma trasparente e partecipativo seguendo quelli che sono
i dettami sui quali è nata la lista.
A seguire un intrattenimento
musicale con l’omaggio a Fabrizio De Andrè del cantautore
ravennate Salvo Mauceri, per
concludersi infine con un buffet
offerto dal candidato sindaco e
dai candidati consiglieri.
CambiaMenti
si presenta
al Casanova
on forte entusiasmo in questo 2015 abbiamo
accettato l’invito per la candidatura nella lista
“Sviluppo Solidarietà Progresso per Cerreto
d’Esi” in vista delle prossime elezioni del
31 maggio per il rinnovo della Giunta comunale. In
qualità di candidati consiglieri crediamo fermamente
che Giovanni Porcarelli (nella foto) sia la figura adatta
per contribuire a risollevare il nostro paese da un lungo
periodo di difficoltà, sia sotto l’aspetto economico che
occupazionale. Siamo pronti a mettere in campo assieme
a lui il nostro impegno con serietà e professionalità.
Giovanni, nota figura imprenditoriale e già sindaco di
Cerreto dal 1995 al 2004, si è costantemente impegnato
per la nostra comunità, dimostrando fino ad oggi serietà, lungimiranza, determinazione e una forte capacità
imprenditoriale. Visto anche il notevole impegno che
ha dimostrato nello sport, in particolare nel calcio con
vittorie nel campionato, riteniamo che sia il candidato
ideale per guidare il nostro paese per i prossimi cinque
anni. Auspichiamo quindi che con il vostro voto vogliate
esprimere una preferenza di fiducia per la nostra lista.
Con riferimento alle vicende politiche
del Pd di Cerreto d’Esi i commissari
nominati dalla direzione provinciale
a seguito dell’Assemblea degli iscritti
che si è svolta il 14 maggio comunicano che ogni iniziativa, anche tramite
stampa, degli iscritti medesimi deve
essere interpretata come personale e non a nome del Partito Democratico. Nel
contempo invitano tutti i cittadini a recarsi alle urne alle prossime elezioni comunali
ognuno esprimendosi secondo coscienza, votando la lista che possa migliorare e
gestire la vita politica, sociale ed amministrativa del Comune. Per le elezioni regionali è importante che tutti coloro i quali si riconoscono nel progetto politico del
Partito Democratico e che, ad oggi, non trovano rappresentanza a livello comunale,
alle urne esprimano una chiara preferenza per il proprio territorio: una candidatura
dell’intera zona montana che è interpretata da Stefano Santini, giovane imprenditore
esempio di rinnovamento nelle idee e nei metodi, segno di discontinuità rispetto
ad una politica che troppo spesso viene vista come inadeguata ed incapace di
rappresentare i veri bisogni ed aspettative della società. Auspichiamo che tramite
questo commissariamento si possa giungere alla ricostituzione di un Circolo del
Partito Democratico che possa essere pienamente rappresentativo delle esigenze
ed aspettative della comunità cerretese.
Il Pd guarda
già al futuro
Luciano Antonini e Francesco Ducoli
Cerreto merita di più in politica
Cosa sta succedendo a questo paese? Sì, la domanda che in molti
si pongono è proprio questa! Tanto per cominciare nell'anno in cui
cade il settantesimo anniversario della fine della seconda guerra
mondiale, che sancisce la sconfitta sul nazifascismo, si dedica un
giardino pubblico a Vittorio Emanuele II, per di più il giardino dove
è custodita la statua dedicata ai caduti, inoltre al momento della
celebrazione ai piedi della suddetta statua e stata posta una bandiera
con un grande stemma sabaudo! (carico di infamie). Il tutto con il
tacito assenso delle autorità locali e regionali! Per giunta il promotore
di questa deprecabile iniziativa viene menzionato dai media locali
come storico. Stiamo scherzando? E non è finita qui: un anno fa, il
27 maggio 2014, nel nostro paese, si tenevano le elezioni comunali
e veniva eletta la signora Livia Ciappelloni un'integerrima cittadina,
portavoce di una lista, specchio della politica nazionale, dove la
destra e la sinistra si erano coalizzate, per colpa dello spauracchio a
5 Stelle! Una lista male assortita, dalla dura coesistenza, infatti da
lì a poco, la Giunta comunale è caduta.
Ora, a meno di un mese dalle nuove elezioni comunali, lo scenario
politico locale è desolante e non posso fare a meno di tornare a scrivere due righe per commentare una serie di fatti: la recente vicenda
della lista del Pd, dove giochi di potere ben nascosti, hanno portato
alla scioglimento della tale, dove il papabile candidato sindaco Stefano Stroppa non si è piegato di fronte alle proposte indecenti della
politica più consumata... il tutto a discapito delle persone che ancora
ci credono e hanno partecipato alle primarie. Tirando le somme su
questa situazione, siamo a ridosso delle votazioni con tre liste e tre
candidati sindaci. Il ritorno dell'imprenditore, Giovanni Porcarelli
e suoi pupilli! Sì, proprio così, la sua manodopera specializzata.....
in feste, figuranti per presepi e processioni, ai quali faccio presente
che, per fare il bene di questo paese, non basta essere presenti una
volta l'anno a qualche evento ecclesiastico o un mese prima delle
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19
>CERRETO D'ESI<
L'Azione 23 MAGGIO 2015
elezioni a dare pacche sulla schiena per i bar o a pagare le merende
al cantamaggio. Vorrei sapere da loro più navigati delle stanze del
potere se mi spiegassero l'enorme buco di bilancio, visto che a Cerreto d' Esi i cittadini pagano le tasse comunali tra le più care della
regione! Concludo spendendo due parole sulla lista degli ex sedicenti
del movimento 5 Stelle! David Grillini, Gabriele Cassano, Roberto
Burini, Maria Lauretta Riccioni e a tutti gli altri dalla penna facile
a 5 Stelle! Era grande in loro la fede nel movimento, tanto da parte
di questi personaggi di permettersi di fare espulsioni di lasciare
fuori gli indesiderati. Sì, forse di grande c'era solo l'arroganza e la
mancanza di un progetto politico.
Adesso in questo particolare momento storico se avessero perseverato
con una lista a 5 Stelle, scegliendo la strada della coerenza e della
serietà avrebbero vinto! Sarebbero stati premiati, per le loro scelta e
trasparenza, qualità che le altre formazioni politiche non hanno più!
Ma era ovvio che il loro scopo non era questo, ma bensì più mirato
a tenere fuori dai giochi tale movimento e ridurlo all'impotenza,
tant'è che ci sono riusciti alla perfezione e il 5 Stelle non c'è più! Ora
faccio presente a chi fosse intenzionato a votare questi signori, che
il movimento 5 Stelle a Cerreto non è più presente in forma ufficiale
e tanto meno se ci fosse non darebbe l'appoggio a una lista civica.
Il Movimento 5 Stelle è già una lista civica!
Rammento a David Grillini che il sindaco è una figura al di sopra le
parti che unisce i cittadini e garante della democrazia, qualora fosse
eletto sindaco in una commemorazione pubblica come il 25 aprile
come si comporterebbe vista la sua fede politica di estrema destra?
O per lo meno, visto che ora è un personaggio pubblico magari le
sue idee sono cambiate, ci piacerebbe conoscere queste cose alla
presentazione della lista cambiamenti, perchè i cittadini devono
sapere a chi danno il voto!
Iuri Borri, Movimento 5 Stelle
Che rettilineo,
perchè la multa?
Multato di 169 euro con pena accessoria di tre
punti persi sulla patente un automobilista che
viaggiava a 78 chilometri orari sul lunghissimo
rettilineo della Provinciale 256 che collega
Cerreto d’Esi con la vicina Matelica. “Il vizio
di molti sindaci di far cassa sulle spalle degli
automobilisti ha contagiato anche il commissario prefettizio che sta governando il Comune di
Cerreto d’Esi?” si domanda Alessandro Feliziani
dopo essersi visto recapitare la sanzione. Una
multa che proprio non ha digerito, non fosse
altro perché riferita ad un tratto di strada contrassegnato da un limite ritenuto tutt’altro che
idoneo. “E’ davvero anomalo il limite il velocità
di 50 km orari in quella strada che non attraversa il centro abitato, è molto ampia (almeno 12
metri da un margine all’altro) ed è costituita da
un rettilineo lungo diverse centinaia di metri. A
confermare come si tratti di un perfetto e lungo
rettilineo è lo stesso documento di contestazione
notificatomi dalla polizia municipale cerretese
da cui si può leggere che il valore di 78km/h è
stato rilevato dal telelaser da una distanza di 371
metri. Questo dimostra anche che nei 371 metri
della distanza tra la mia auto ed il vigile urbano
munito di telelaser non c’erano altre auto, né
ostacoli di sorta. Quindi quel tetto di 50 km/h
è un vero abuso e percorrere il rettilineo a 78,
oppure a 80, oppure a 90 km/h non costituisce
alcun pericolo”. Da qui la richiesta di cambiare le
norme, chiamando in causa diverse realtà istituzionali. “La strada è di proprietà della Provincia
di Ancona, che dovrebbe giustificare tale limite,
palesemente inadeguato ad una strada con dette
caratteristiche, ma anche il Comune di Cerreto
d’Esi, che coordina i propri vigili urbani (ben
quattro, muniti di telelaser, nella circostanza del
13 maggio), ha il dovere di fornire spiegazioni”.
20/05/15 12.17
20
L'Azione 23 MAGGIO 2015
>CHIESA
Papa Francesco
lunedì scorso all'assemblea
generale della Cei
Papa Francesco
ha aperto i lavori
della 68ª assemblea
generale della Cei
Foto L'Osservatore Romano
(www.photo.va) / Sir
Con sensibilità ecclesiale
di M.MICHELA NICOLAIS
L
a “sensibilità ecclesiale” è
“appropriarsi degli stessi
sentimenti di Cristo, di
umiltà, di compassione,
di misericordia, di concretezza - la
carità di Cristo è concreta - e di
saggezza”. A tracciarne un identikit,
a 360 gradi, è stato Papa Francesco,
che nel suo terzo discorso ai vescovi
italiani - pronunciato all’apertura
della 68ma assemblea generale
della Cei - in dieci minuti molto
intensi ha spiegato come la “sensibilità ecclesiale” si sia “indebolita
a causa del continuo confronto con
gli enormi problemi mondiali e
dalla crisi che non risparmia nemmeno la stessa identità cristiana ed
ecclesiale”. E allora bisogna correre
ai ripari, prendendo la parola contro
la “corruzione privata e pubblica”
e reagendo alle varie forme di
“colonizzazione ideologica”. Per
vincere la sfida, però, è decisivo
il versante pastorale: i laici non
hanno bisogno di “vescovi-pilota”,
devono essere capaci di assumersi
le loro “responsabilità” in tutti gli
ambiti. Non servono convegni che
“narcotizzano” le comunità, con documenti astrusi e incomprensibili, ci
vogliono “collegialità e comunione”
tra diocesi “ricche materialmente
e vocazionalmente” e diocesi “in
VIVERE IL VANGELO
di Don Aldo Buonaiuto
Domenica 24 maggio
dal Vangelo secondo Giovanni
(Gv 15, 26-27; 16, 12-15)
Una parola per tutti
Con la solennità della domenica di Pentecoste si chiude il tempo di Pasqua e si apre,
per il cristiano, un periodo nuovo in cui si manifesta la luce dello Spirito, promesso dal
Padre e donato dal Figlio nello splendore della Resurrezione.
Nel disegno di Dio c’è qualcosa di umanamente impensabile, inimmaginabile: il Consolatore, che accompagna l’uomo liberandolo dalla solitudine, è stato mandato da Dio
per insegnare ogni cosa agli esseri umani attraverso gli apostoli e i loro successori. Il
Paraclito, forza vivificante e santificante, è il principio dell’uomo nuovo che sorge dalla
morte del suo passato e diventa creatura destinata alla vita eterna.
Lo Spirito Santo, Persona – Amore che unisce il Padre e il Figlio, è lo Spirito della gioia
e della pienezza. Esso attualizza il Vangelo rendendo contemporaneo e vivo Cristo nella
storia, guidando nella verità la Chiesa che è l’insieme di tutti i credenti in Gesù.
Come la possiamo vivere
- L’amore tra i primi cristiani è stato il principale motivo dell’espansione rapidissima del
cristianesimo. Gesù l’aveva detto: “Da questo riconosceranno che siete miei discepoli,
se vi amerete gli uni gli altri”.
- Lo Spirito Santo costruisce la Chiesa che Cristo ha fondato, dando la possibilità a
quanti vengono battezzati e credono nella persona del Salvatore di vivere la vita che
Gesù stesso ha portato e il compito di continuare la sua opera di amore.
- In quest’epoca di aridità spirituale, ognuno tende a fare affidamento sulle certezze
materiali, ma anche religiose, interpretando la Parola in modo soggettivo, senza accorgersi di rimanere chiuso e isolato dagli altri. L’opera dello Spirito agisce nella comunità
cristiana perché si faccia missionaria e portatrice del messaggio della Resurrezione.
- Il cristiano è sempre pronto all’ascolto perché ha nel cuore il desiderio di incontrare
Gesù e lascia operare lo Spirito, ricercando, riconoscendo e mettendosi a disposizione
di chi ha bisogno. Potremmo cominciare da chi ci sta più vicino, nella nostra famiglia,
con i colleghi di lavoro, gli amici.
- Il fascino visibile del nostro amore verso gli altri può attirarli a sperimentare la salvezza
piena che viene dalla Chiesa. Scegliere Gesù è un “sì” senza condizioni e significa
assaporare il Paradiso già qui sulla terra.
20 chiesa.indd 2
difficoltà”. Anche i monasteri e
le congregazioni che invecchiano
possono diventare “un esempio di
mancanza di sensibilità ecclesiale”,
se non si provvede ad “accorparli
prima che sia tardi”. “È un problema mondiale”, ha detto il Papa a
braccio. Appena arrivato nell’Aula
del Sinodo, alle 16.20, ha salutato
i vescovi “nominati recentemente”
e i due nuovi cardinali, Menichelli
e Montenegro. Non è mancata una
battuta scherzosa, riferita al brano
evangelico letto poco prima: “Quando leggo il Vangelo di Marco dico:
‘Questo Marco ce l’ha con la Maddalena, perché aveva ospitato sette
demoni. E poi penso: ma io quanti
ne ho ospitati? E rimango zitto”.
Dopo il discorso, il Papa si è soffermato “a porte chiuse” con i vescovi
per un dialogo fatto di domande e
risposte. Andare controcorrente.
In un quadro “realisticamente poco
confortante”, l’analisi del Papa,
“la nostra vocazione cristiana
ed episcopale è quella di andare
controcorrente: ossia di essere testimoni gioiosi del Cristo Risorto
per trasmettere gioia e speranza agli
altri”. “La nostra vocazione - ha
spiegato Francesco citando Isaia
- è ascoltare ciò che il Signore ci
chiede: ‘Consolate, consolate il mio
popolo, dice il vostro Dio’”. “A noi
viene chiesto di consolare, di aiu-
Per Padre Celeste
La parrocchia di S. Maria della neve a Campodonico,
in occasione dei 50 anni di sacerdozio di Padre Celeste
Cerroni, prevede una tre giorni di riflessione: venerdì 22
maggio alle 21 una veglia di preghiera e meditazione
con don Alberto Castellani nella chiesa parrocchiale,
quindi sabato 23 maggio alle 21 una veglia di preghiera
e meditazione sulla vocazione alla vita sacerdotale con
Marco Armilei, nella chiesa parrocchiale. Infine domenica 24 maggio alle 11.30 la solennità della Pentecoste e
la celebrazione del 50° del sacerdozio di Padre Celeste,
sempre nella chiesa parrocchiale.
Veglia per i martiri
nelle varie parrocchie
Veglia di Pentecoste, sabato 23 maggio, per i cristiani
perseguitati oggi, è un'iniziativa indetta dalla Cei. Il
vescovo ha dato indicazione che questa veglia sia proposta in tutte le parrocchie e zone pastorali secondo le
modalità definite dai parroci e dai consigli pastorali e
dai gruppi ecclesiali.
Macerata-Loreto,
incontro di preparazione
tare, di incoraggiare, senza alcuna
distinzione - ha proseguito - tutti i
nostri fratelli oppressi sotto il peso
delle loro croci, accompagnandoli,
senza mai stancarci di operare per
risollevarli con la forza che viene
solo da Dio”. “È assai brutto incontrare un consacrato abbattuto,
demotivato o spento: egli è come un
pozzo secco dove la gente non trova
acqua per dissetarsi”, ha ammonito:
di qui la necessità di recuperare
“la gioia del Vangelo, in questo
momento storico ove spesso siamo
accerchiati da notizie sconfortanti,
da situazioni locali e internazionali
che ci fanno sperimentare afflizione
e tribolazione”.
Mons. Pompili
Vescovo di Rieti
Monsignor Domenico Pompili è il nuovo vescovo
di Rieti. Papa Francesco ha accettato la rinuncia
al governo pastorale della diocesi presentata
da monsignor Delio Lucarelli e ha nominato
vescovo mons. Pompili, del clero della diocesi
di Anagni-Alatri, sotto-segretario della Conferenza episcopale italiana e direttore dell’Ufficio
nazionale per le comunicazioni sociali. Mons.
Pompili è nato a Roma il 21 maggio 1963 ed
è stato ordinato sacerdote il 6 agosto 1988 per
la diocesi di Anagni-Alatri. Nell’ottobre 2005 è
stato nominato aiutante di studio della Segreteria
generale della Cei, con incarichi presso Sat2000
e Radio in-Blu. Dal 2007 è direttore dell’Ufficio
nazionale per le comunicazioni sociali e, dal 2009, è
sotto-segretario Cei. Fra
gli altri incarichi, Mons.
Pompili è nel Consiglio
di amministrazione di
Avvenire.
Un augurio speciale
anche dalla Diocesi di
Fabriano-Matelica.
Mercoledì 3 giugno alle ore 21 presso la chiesa di S.
Filippo si terrà il tradizionale incontro di preparazione
al Pellegrinaggio Macerata-Loreto e si raccoglieranno
le iscrizioni per l’appuntamento del 6 giugno. Nell’occasione si pregherà anche per il mondo del lavoro, con
la presenza di impiegati ed operai dell’ex Indesit, in
apprensione per le sorti dell’azienda.
20/05/15 12.01
Il grazie
del Papa
al nostro
Vescovo
A
21
>CHIESA<
L'Azione 23 MAGGIO 2015
di PAPA FRANCESCO
te, Venerabile Fratello, per dono dell’amorevole Dio, che nel
prossimo mese di Maggio celebrerai il giubileo d’oro del tuo Sacerdozio, di cuore inviamo queste Lettere per confidarti i gioiosi
sensi del Nostro animo e nello stesso tempo per manifestarti la
fraterna comunione per la quale ci uniamo nell’Episcopato.
E poiché abbiamo appreso che tu ti sei applicato nell’espletare il ministero
con ardente zelo, in questa occasione desideriamo congratularci con te per i
molteplici lavori svolti e ricordare i particolari momenti del tuo apostolato.
Giovane, sentendoti chiamato al servizio di Dio e degli uomini, dopo aver
completato i sacri corsi degli studi nel Seminario di Macerata, ai quali è
seguito poi qui a Roma presso il Pontificio Ateneo Salesiano il diploma di
particolare esperienza nella Pedagogia Catechetica, ricevesti il sacerdozio
per la diocesi di Macerata, che poi è stata unita con le altre Sedi Episcopali,
lavorando tra l’altro come Vicario del parroco, Insegnante di religione nel
Liceo Classico “G. Leopardi”, Cappellano del Convitto Nazionale, Responsabile Regionale di alcune associazioni e così del Collegio dei Consultori
della Pastorale dei giovani, Segretario generale della Curia diocesana,
Membro della Commissione Presbiterale Regionale e Rettore della chiesa
“S. Maria della Porta”, cappella degli studi dell’Università.
Nel mese di Dicembre del 2002 il santo Giovanni Paolo II, Nostro Predecessore, te, munito delle doti richieste ed esperto dei problemi ecclesiastici,
nominò Vescovo di Fabiano – Matelica, che ora reggi.
Nel compiere l’ufficio pastorale, con la fiducia in Dio e con lo spirito di
servizio, dotato di buon discernimento, affidabilità, tenacia, diligenza e
rispetto verso tutti, ti sei impegnato perché i fedeli a te affidati fossero solleciti nella carità, lieti nella speranza, solidi nella ferma fede, e assidui alle
Solenne concelebrazione:
festa in Cattedrale
La ricorrenza
del 50° anno
di sacerdozio
Messaggio gratulatorio
del Santo Padre inviato
dal Nunzio a don Giancarlo
mense del pane e del Verbo divino, “per quod omnia facta sunt” (Gaudium
et spes, 38). Inoltre abbiamo conosciuto la tua opera assidua per visitare
le parrocchie e per instaurare il colloquio con i sacerdoti, i religiosi e i
Cristiani laici, per svolgere il compito di Delegato per la Pastorale cura dei
giovani nella Conferenza Episcopale Picena e l’ufficio di Membro della
Commissione Pastorale dei Laici nella Conferenza Episcopale Italiana: di
tutti questi servizi ti onoriamo con meritata e dovuta lode.
Ricordando quindi la così felice memoria del tuo Sacerdozio, Venerabile
Fratello, circondato dalla gioiosa corona del clero e del popolo, gioisci in
Dio, che ti ha arricchito di doni celesti, pronunciando grato questo cantico
di lode: “Benedici il Signore, anima mia... Voglio cantare al Signore finché
ho vita, cantare al mio Dio, finché esisto” (Ps. 104, 1.33).
Del resto sappi che Noi, Successori del beato Pietro e Vicario di Cristo, in
quel giorno solenne saremo presenti con animo memore e soprattutto con
le preghiere, con le quali al Buon Pastore, con la protezione della Nostra
Signora di Loreto, Madre celeste e Regina, per te, benemerito Presule, con
forza chiediamo doni celesti e anni pieni di gioia, consolazione e pace.
Comunicate queste cose, a te, Venerabile fratello, e per te, a codesta comunità affettuosamente impartiamo l’Apostolica Benedizione, chiedendo
preghiere per noi e per il Nostro Ministero Petrino.
Siano sempre con Voi, carissimi Figli del Piceno, i più eccellenti doni dello
Spirito Santo, il quale riempia i vostri cuori della stessa carità di Dio (cfr.
Rom. 5,5).
Unitalsi: dopo le reliquie
la recita del Rosario
Venerdì 22 maggio Festa di S. Rita
presso la chiesa di S. Agostino: Ss.
Messe alle ore 8.30, 10.30, 16 e 18.15.
Al termine di ogni Messa ci sarà la distribuzione delle rose ad offerta libera a
favore della Caritas parrocchiale.
AGENDA LITURGICA
di Don Leopoldo Paloni
~ FESTE TRIENNALI DEL SS. CROCIFISSO A MATELICA: tutte le sere alle ore 20.30.
~ FESTA DI SANTA RITA: Santa Messa del vescovo venerdì 22 maggio alle ore 18.15.
~ CRESIME A SANTA MARIA DI MATELICA: domenica 24 maggio alle ore 10.
~ CRESIME ALLA SACRA FAMIGLIA: domenica 24 maggio alle ore 11.15.
~ 50° ANNIVERSARIO DI SACERDOZIO DI MONS. VECERRICA: domenica 24 maggio
alle ore 16 nella Cattedrale di San Venanzio concelebrazione eucaristica.
~ FESTA DELLA VITA A TREIA: domenica 24 maggio alle ore 19.15, presiede Mons.
Vecerrica.
21 chiesa.indd 2
FESTIVE DEL SABATO
ore 18.30: - Cattedrale S.Venanzio
- S. Giuseppe Lavoratore
- Collegiglioni
- M. della Misericordia
- Sacra Famiglia
- S. Nicolò Centro Com.
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 19.00: - Collegio Gentile
FESTIVE
ore 7.00:
ore 8.00:
ore 8.30:
ore 8.45:
ore 9.00:
ore 9.30:
ore 10.00:
ore 10.15:
ore 10.30:
ore 11.00:
ore 11.15:
ore 11.30:
La ricorrenza del cinquantesimo di sacerdozio di Mons. Giancarlo
Vecerrica verrà festeggiata con una solenne concelebrazione eucaristica domenica 24 maggio, alle ore 16, nella Cattedrale di Fabriano.
Festa di S.Rita
a S.Agostino
FERIALI
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 7.20: - S. Silvestro
ore 7.30: - M. della Misericordia
- Mon. S. Margherita
ore 7.45: - Monastero Cappuccine
ore 8.00: - Casa di Riposo
- Collegio Gentile
- S. Luca
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù
- S. Caterina (Auditorium)
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - Cattedrale S.Venanzio
- S. Giuseppe Lavoratore
- Sacra Famiglia
- M.della Misericordia
- S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)
- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 11.45:
ore 16.30:
ore 18.15:
ore 18.30:
Per la sottosezione Unitalsi di Fabriano l'11 e il 12 maggio sono state due
giornate piene di grazia. La chiesa di San Giacomo Maggiore sita in via
Berti (sede della sottosezione), ha ospitato le reliquie di S. Bernadette; nella
piccola teca è custodito un lembo della tonaca.
La cornice di San Giacomo Maggiore ha dato la possibilità ai fedeli di
poter ammirare una chiesa storica, per molti cittadini, visto anche il valore
degli affreschi del fabrianese Domiziano Domiziani (sec. XVI). ì La piccola
chiesa in questi due giorni è stata aperta dalle 10 della mattina e molti fedeli
hanno pregato e rivolto un pensiero a Lei, Maria, osservando quella teca
come se fossero davanti la grotta di Lourdes. Alle 21 di lunedì don Tonino
Lasconi e martedì il Vescovo Mons. Vecerrica hanno recitato il rosario
meditato di fronte alla piccola chiesa gremita di fedeli. Nella mattinata di
martedì piccola processione delle reliquie negli esercizi commerciali di via
Berti per un momento di preghiera con don Bruno Quattrocchi, l’assistente
ecclesiastico della sottosezione. Per tutta la settimana a San Giacomo Maggiore alle ore 21 è stato recitato il rosario meditato. Vi ricordiamo che per
tutto il mese di maggio, ogni venerdì sarà rinnovato questo appuntamento.
Nel ricordare questo appuntamento non possiamo non ringraziare il Vescovo
Mons. Vecerrica, don Alfredo Zuccatosta, don Tonino Lasconi, don Luigi
Marini, Don Emilio Gadda e tutti i sacerdoti che hanno aiutato l’Unitalsi e
i fedeli a vivere questi momenti di preghiera con le loro riflessioni.
Federica Stroppa
- S. Caterina (Auditorium)
- S. Maria in Campo
- M. della Misericordia
- Casa di Riposo
- S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Sacra Famiglia
- S. Margherita
- S. Luca
- Cappella dell’ospedale
- Ss. Biagio e Romualdo
cripta
- S. Giuseppe Lavoratore
- S. Caterina (Auditorium)
- Collegio Gentile
- Cattedrale San Venanzio
- Collepaganello
- M. della Misericordia
- Nebbiano
- Cupo
- Attiggio
- Moscano
- S. Silvestro
- S. Nicolò
- S. Giuseppe Lavoratore
- Monastero Cappuccine
- Cattedrale San Venanzio
- Sacra Famiglia
- M. della Misericordia
- S. Maria in Campo
- Melano
- Argignano
- Cattedrale San Venanzio
- Ss. Biagio e Romualdo
- S. Giuseppe Lavoratore
- M.della Misericordia
MESSE FERIALI
7.30: - Regina Pacis
8.00: - S.Teresa
9.30: - Concattedrale S. Maria
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa - S. Francesco
- Regina Pacis
MESSE FESTIVE DEL SABATO
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa
19.00: - Regina Pacis
Messe FESTIVE
7.30:- Beata Mattia
8.00:- Concattedrale S. Maria
8.30:- Regina Pacis - Ospedale
9.00:- S. Rocco - S.Francesco
9.30:- Invalidi - S. Teresa
10.30:- Concattedrale S. Maria
- Regina Pacis
11.00:- S. Teresa -Braccano
11.15:- S. Francesco
11.30:- Regina Pacis
12.00:- Concattedrale S. Maria
18.00:- Concattedrale S. Maria
18.30:- S. Teresa - Regina Pacis
20/05/15 11.58
22
>DEFUNTI<
L'Azione 23 MAGGIO 2015
RICORDO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ROBERTO CICCONCELLI
A babbo Roberto
Troppo spesso nella vita si pensa di
sapere. Quando qualcuno perdeva
una persona cara noi gli dicevamo
di farsi forza… che gli eravamo vicini, credendo di sapere che dolore
profondo stesse provando. Oggi è
successo a noi. Solo ora capiamo
cosa si prova quando ti viene a
mancare una persona cara come
lo è un padre. Il vuoto immenso e
incolmabile che hai lasciato sarà riempito dagli insegnamenti che tu ci
hai dato. Avevi il dono di farti voler
bene da tutti… abbiamo un bellissimo ricordo del tuo sorriso timido
e sincero. Per noi figli sei stato un
ottimo padre, “uno di quelli veri”
e vorremmo dirti grazie perché “ci
hai insegnato la vita”. Per mamma
un marito onesto, rispettoso e premuroso. Per i tuoi nipoti Nicolas e
Greta un nonno saggio ed affettuoso. CI MANCHI TANTO, ti pensiamo
sempre ed ora che sei diventato
il nostro ANGELO veglia su di noi,
guidaci ed aiutaci a ritrovare la luce
nei momenti bui. Con infinito e immenso AMORE, I TUOI FIGLI.
ELIA E ANGELO
CHIESA di S.VENANZIO
Sabato 30 maggio
ricorre il 13 ° anniversario
dalla scomparsa dell' amato
GIORGIO STROPPA
Il babbo, la mamma, la figlia Sofia, la sorella ed i parenti lo ricordano con tanto amore. Durante la
S.Messa di sabato 30 maggio alle
ore 18.30 sarà ricordata anche la
ZIA GIOVANNA. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
"Il tuo sguardo dolcissimo, pieno
d'amore e il tuo sorriso radioso ci
accompagnano, ci danno conforto
e forza in ogni giorno della nostra
vita. Sei sempre con noi. Ti amiamo tanto".
CHIESA della SCALA SANTA
Martedì 26 maggio
ricorre il 29° anniversario
dalla scomparsa dell' amato
SILVANO VENANZONI
La moglie, le figlie, i generi, i nipoti,
il pronipote ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa martedì 26
maggio alle ore 18.15. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
CHIESA di S. NICOLO'
Centro Comunitario
Martedì 26 maggio
ricorre il 1° anniversario
dalla scomparsa dell' amata
MARIA FARINELLI
Il figlio Achille ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa sabato
23 maggio alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ORATORIO di S. MARIA
Sabato 23 maggio
ricorre il 1° anniversario
dalla scomparsa dell' amato
ORESTE ORAZIO GOFFREDI
La moglie, i figli, la nuora, il genero, i nipoti, il fratello ed i parenti
lo ricordano con affetto. S.Messa
sabato 23 maggio alle ore 18.30. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
GIUSEPPE DI VITA
"Mi hai sedotto, Signore , ed io mi
sono lasciato sedurre; mi hai fatto
forza e hai prevalso."
Geremia 20,9
Ricordando papà... amore infinito.
I figli Maria Teresa e Cristoforo,
i nipoti Dimitri e Disma
ANNIVERSARIO
Giovedì 21 maggio
è ricorso il 5° anniversario
della scomparsa dell' amato
AGOSTINO BEDOLLI
La moglie, le figlie, i generi, i nipoti
ed i parenti tutti lo ricordano
con affetto. S. Messa 21 maggio alle ore 17.30 presso il Santuario della Madonna del Cerro e, domenica 24 maggio alle
ore 11.30 presso la Chiesa della
Misericordia. Si ringrazia fin d'ora
chi si unirà alle preghiere.
"Il tempo non cancella
il tuo ricordo che
è sempre vivo in noi".
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
TRIGESIMO
ANNIVERSARIO
CHIESA di MARISCHIO
Sabato 23 maggio
ricorre il trigesimo
dalla scomparsa dell'amata
STEFANIA GERINI
in MATTIAZZI
Il marito, la mamma, la sorella e
tutti i suoi cari la ricordano con affetto. S.Messa sabato 23 maggio
alle ore 18.30. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
TRIGESIMO
CHIESA di ARGIGNANO
Venerdì 22 maggio
ricorre il 5° anniversario
dalla scomparsa dell' amata
LILLINA MADAMI
in GRUGNALETTI
Il marito, il figlio, la nuora, il nipote
la ricordano con affetto. S.Messa
domenica 24 maggio alle ore
11.45. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
CHIESA di S. VENANZIO
Giovedì 28 maggio
ricorre il trigesimo
dalla scomparsa dell' amata
RINA CORSO in SAGRAMOLA
Il marito Angelo, il figlio Giancarlo e
la nuora Paola, la figlia Rosa Maria
e il genero Maurizio, i nipoti Giulia,
Chiara, Anna, Matteo e Valeria ed
i parenti la ricordano con affetto.
S.Messa giovedì 28 maggio alle ore
18.30. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
Mercoledì 13 maggio, a 86 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
RAFFAELE AGOSTINELLI
Lo comunicano la moglie Irma Pecci, i figli Rosanna e Pietro, il genero Enzo, la nuora Lorella, i nipoti
Alessandro, Valentina, Francesca,
Andrea, Eleonora, il pronipote Davide, la sorella Marina, il cognato,
i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Domenica 17 maggio, a 89 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
DOMENICO CAMILLUCCI
Lo comunicano i figli Dolores ed
Harry, il genero, la nuora, le sorelle, i nipoti Lucio e Marco, i cognati
ed i familiari tutti.
Onoranze Funebri Belardinelli
22 defunti.indd 2
Ciao MATTEO
ti vogliamo bene
La mamma Laura, il papà Claudio,
il fratello Alessandro, i nonni Maria,
Gelmina, Alvaro, gli zii Annunziata,
Piera, Pino, Marco, Cori, le cugine
Federica, Sofia, Valentina.
Marchigiano
EREMO DI SAN SILVESTRO
Il 25 maggio ricorre l'8° anniversario
della scomparsa dgli amati
SAMUELE FABRIANESI
e
MARIANO IVAN PENOTTI
I familiari, i parenti e gli amici li ricordano con infinito ed invariato affetto.
S.Messa sabato 23 maggio alle ore 17.
"Da quando il silenzio ha preso il posto dei vostri passi, del battito del vostro cuore; da quando il silenzio è veramente vuoto ed è l'odore di questa
assenza e il dolore di questo destino, un pomeriggio azzurro e lucente è la
vostra allegria, un raggio di sole un sorriso e il fruscio del vento ogni vostro
sospiro".
I vostri cari
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
Martedì 26 maggio
ricorre l'11 anniversario
della scomparsa del nostro caro
ANTONIO STELLA
La figlia, il genero e la nipote lo ricordano con affetto. SS.Messe sabato 23 maggio alle ore 17 chiesa
della Madonna della Neve a Campodonico e martedì 26 maggio alle
ore 7.30 chiesa della Misericordia.
Caro babbo passano i mesi, passano gli anni ma il ricordo di te rimarrà sempre nei nostri cuori. I tuoi
insegnamenti saranno sempre la
nostra guida in questa vita terrena.
Le famiglie Cicconcelli e Gionchetti profondamente commosse
ed impossibilitate di farlo personalmente, ringraziano di vero cuore
tutti coloro che hanno dato dimostrazione di stima ed affetto per la
perdita della loro cara
ELDA
Gruppo Bondoni
"Non vedremo il tuo viso
per un tempo,
ma il tuo cuore vivrà nel nostro
e talora ve lo sentiremo trasalire,
come lo sentivamo qui
e meglio ancora.
Siamo uniti ora
come lo eravamo nella vita..."
24 maggio 1995 - 24 maggio 2015
VINCENZA FIANCHINI
Ricorre il tuo anniversario: con immutato affetto e profondo rimpianto, desideriamo ricordarti a tutti
coloro che, insieme a noi, ti vollero
bene, ti stimarono ed amarono; faremo celebrare una messa di suffragio domenica 24 maggio ore 9
Collegio Gentile.
I tuoi cari
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
RINGRAZIAMENTO
CAPPELLINA dell'OSPEDALE
Sabato 23 maggio
ricorre il 10° anniversario
dalla scomparsa dell' amata
IDA BELARDINELLI
ved. MELONI
I figli, la nuora, i nipoti, i pronipoti, i parenti e gli amici la ricordano con affetto. S.Messa lunedì 25
maggio alle ore 16. Si ringrazia chi
si unirà alle preghiere.
ANNUNCIO
ANNUNCIO
CHIESA di S. VENANZIO
Sabato 23 maggio
ricorre il 3° anniversario della scomparsa dell'amato
GUERRINO MANCINELLI
Le figlie, i generi, i nipoti, i parenti e gli amici lo ricordano con affetto.
Durante la S. Messa di sabato 23 maggio alle ore 18.30, sarà ricordata
anche la moglie ELENA CIABOCHI. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
RICORDO
ANNUNCIO
CHIESA M. della MISERICORDIA
In ricordo
dell'indimenticabile amica
LOLITA DUCA
sarà celebrata una S. Messa
lunedì 25 maggio alle ore 18.30.
Nella notte del 7 maggio,
a Conigliano, è mancata all'affetto
dei suoi cari
ANNUNCIO
Domenica 24 maggio
ricorre il 1° anniversario
dalla scomparsa dell' amato
REGINALDO (ALDO)
LATTANZI
I figli e i parenti tutti lo ricordano
con immenso affetto. Per ricordare insieme Aldo sarà celebrata
una S.Messa domenica 24 maggio
alle ore 19 presso la chiesa di S.
Maria. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
ANNUNCIO
Venerdì 15 maggio, a 82 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
LUCIA MONNO in LACCHÈ
Lo comunicano il marito Erasmo, il
figlio Valdimiro, la nuora Angela, i
nipoti Pamela, Rebecca, Domiziano, le sorelle, il fratello, la consuocera Rita, i cognati, le cognate, i
parenti tutti.
Marchigiano
CHIESA di S.NICOLO'
Centro Comunitario
Domenica 24 maggio
ricorre il 4° anniversario
della scomparsa dell'amato
LUCIANO PELATI
La moglie ed i parenti lo ricordano con affetto. S. Messa sabato 23
maggio alle ore 18.30. Durante la
celebrazione sarà ricordato anche
il figlio NICOLA. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
"Siete sempre nel mio cuore"
Maria Rita
Giovedì 14 maggio, a 99 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
LAURA FALCIONI
ved. LORONI
Lo comunicano i figli Giulio, Valeria,
Rina, Rossano, le nuore Renata e
Mariella, i generi Erminio e Renzo,
i nipoti, i pronipoti, i fratelli, le sorelle, i cognati, le cognate, i parenti
tutti.
Marchigiano
Gli annunci vanno
portati
in redazione entro
il martedì mattina
ANNUNCIO
Venerdì 15 maggio, a 91 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari
LUIGI PACELLI
(MARESCIALLO GUARDIA DI FINANZA)
Lo comunicano la moglie Mafalda Garolli, i figli Graziella e Domenico, il
genero Paolo, la nuora Giuliana, i nipoti Matteo, Luca, Arianna, Daniele, la
sorella, i parenti tutti.
Marchigiano
LIDIA STEFANELLI
VED. CARNEVALI
Ne danno il triste annuncio la figlia
Graziella con il marito Emilio, il nipote Leonardo con la moglie Elena,
e le pronipoti Letizia, Cecilia e Ottavia.
Madre adorata, amica sincera,
amatissima sorella, tutto questo e
molto altro sei stata per me. Per
chi ti ha conosciuta sei stata anche
una fonte inesauribile di saggezza,
amore, e generosità. Ci mancherà
tantissimo il tuo affetto ma anche il
confronto con te.
Adesso mi piace pensare che forse
sarai di nuovo insieme al mio indimenticato e amato babbo e, sono
sicura, che insieme veglierete su di
me e su tutta la mia preziosa famiglia che tu amavi tanto.
Ciao mamma amatissima.
Tua figlia Graziella
ANNUNCIO
Domenica 17 maggio, a 95 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ZITA BAIONI ved. MARINELLI
Lo comunicano i figli Enzo, Bruno,
Guerrino, la nuora Silvana, i nipoti,
i pronipoti, le sorelle Ersilia e Sesta,
il fratello Federico, i parenti tutti.
Marchigiano
20/05/15 11.55
23
L'Azione 23 MAGGIO 2015
>CULTURA
Un concerto all'alba durante la scorsa edizione
Lo Spirito e la Terra:
parla Marco Agostinelli tra
Missa Tango
e concerto alla luna
Tutte le novità del festival
L
di GAIA GERMONI
a musica sarà una delle protagoniste della seconda
edizione del festival “Lo Spirito e la Terra”. Infatti
tanti saranno gli appuntamenti musicali in programma durante la manifestazione, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con
la Città di Fabriano, il Comune di Cupramontana, il Comune
di Genga, il Comune di Sassoferrato, l’Unione Montana, il
Parco Naturale Gola della Rossa e di Frasassi e la Regione
Marche. Il festival quest’anno si svolgerà in due momenti:
dal 25 giugno al 6 luglio e dal 30 luglio al 2 agosto. Per conoscere quali saranno le novità musicali di quest’anno e quali
gli eventi riproposti dopo il successo della prima edizione
abbiamo incontrato Marco Agostinelli, direttore artistico della
parte musicale del festival.
Quali saranno gli appuntamenti musicali più rilevanti di
quest'anno?
Come lo scorso anno oltre alla valorizzazione di luoghi particolari, ci sarà l’accostamento ad altre forme di musica e di
spiritualità (come la musica indiana) la messa tango eseguita
in forma di concerto con 100 coristi e strumenti, la big band
concordia, ma anche i concerti abbinati ai vespri dei cori locali
S.Cecilia, Vox Nova e Giovani Fabrianesi, i piccoli concerti
di mezzanotte di vari generi non classici che privilegiano
situazioni acustiche e unplugged, il “Concerto alla Luna”
con musica del medioriente, per citarne solo alcuni. Insomma
visti da ora sono per me tutti rilevanti, ma io non faccio testo
perché quest'anno sono il curatore della direzione musicale...
Quali saranno le novità rispetto allo scorso anno?
La novità più rilevante consiste nel coinvolgimento del territorio, o meglio, di coloro che fanno musica nel territorio.
Ci è sembrato più naturale in un' epoca in cui si lamenta una
crisi dei valori e dello spirito coinvolgere giovani che vivono
in questo territorio, aprendo spazi nel musicale, a chi vive
la musica. Perché la musica è uno dei linguaggi privilegiati
dello spirito.
Ci può parlare della Missa Tango? Di cosa si tratta?
La Missa Tango è un lavoro che ho scritto nel 2013, in cui tento
di fondere la polifonia classica con i ritmi e il mood del new
tango e del tango tradizionale. Sono le 5 parti dell'ordinarium
missae con coro misto e un piccolo ensemble tanghistico che
creano questa singolare frizione tra una lingua apparentemente
morta (il latino) e un linguaggio musicale ancora corrente
nei paesi dell'America latina e oltre. È in realtà un progetto
di solidarietà perché, essendo rilasciato sotto creative commons (come la maggior parte dei miei lavori), fa sì che non
si paghino diritti per l'esecuzione, facilitandone l'esecuzione.
I fondi ricavati dalle offerte e da quelli risparmiati eventualmente dai diritti, vengono destinati all'educazione: all'inizio,
su mio desiderio, per l'Argentina, una terra che amo, ma ora
ho deciso che coloro che stanno eseguendo questo lavoro
possono liberamente scegliere di destinare i fondi al Nepal e
a tutti coloro che hanno veramente bisogno. Questo lavoro è
dedicato al Papa Francesco I (al quale ho inviato la partitura
nel 2013) che è l'unico Papa che ha dichiarato di amare il
23 cultura.indd 2
tango e di averlo anche ballato. L'esecuzione in forma di
concerto prevedrà anche due Danzatori che sottolineeranno
alcuni momenti della messa con delle figurazioni che attestano l'intreccio di spirito e corpo che attraversa questo lavoro.
E il Concerto alla Luna?
Il Concerto alla Luna con voce recitante dell'Ensemble
Helìantheya è un altro momento che sottolinea le diverse
forme dell'accostamento alle diverse spiritualità. È un concerto
in cui il gruppo, che utilizza strumenti antichi ed etnici, ci
farà respirare atmosfere di un passato in cui le culture non
erano rigidamente divise in compartimenti stagni ma pronte
ad accogliere commistioni e fusioni, tra popolare e colto, tra
spirito e terra.
Dopo il successo del concerto "Corco sotto le Stelle"
quest'anno avremo il concerto "Corco sotto la Luna": di
cosa si tratta?
Qua il legame con la terra potrebbe diventare addirittura fisico:
stare corco (termine del locale dialetto che definisce sdraiato)
permette all’ascoltatore di ascoltare a contatto con il prato
ed il terreno le vibrazioni di una musica antichissima senza
tempo e che estende lo stesso concetto di tempo musicale: la
musica indiana. E guardare la Luna sentendo il vibrare della
terra può aiutarci a sentirci parte del tutto.
Quest'anno ci sarà una grande diversificazione di generi
musicali con la presenza di momenti dedicati al rock e
al jazz: un modo per avvicinare anche i più giovani al
festival?
In realtà io vorrei che tutti gli spazi culturali si riempissero
di giovani produttori e fruitori di bellezza: la bellezza non
appartiene a un genere o a una forma, ma permea tutte le
forme dell'esistente. Siccome al giorno d'oggi i giovani sono
usati dai meno giovani per mantenere posizioni di privilegio
togliendo loro spazi a discapito della loro partecipazione alla
vita sociale e culturale, ritengo che creare spazi d'espressione
per i giovani sia la cosa migliore che il festival possa fare per
i prossimi anni.
Si parte il 19 giugno,
tanti i generi musicali
Anche per la seconda edizione del festival “Lo Spirito e la Terra” (19 giugno – 2 agosto)
sono previsti moltissimi appuntamenti con la musica: dal jazz ai canti gregoriani,
dal rock alla lirica. Un programma intenso che prevede appuntamenti giornalieri
per gli amanti di tutti i generi musicali, coordinati da Marco Agostinelli. Torna tutti
i giorni il Concerto di mezzogiorno, con la musica di Mario Solinas (luogo ancora
da definire), mentre una novità sarà rappresentata dal Concerto di mezzanotte, jam
session presso il Loggiato S. Francesco, tutte le sere a partire dalle 23.
Torna anche l’appuntamento con i vespri con canto gregoriano che potranno essere
ascoltati giovedì 25 giugno alle ore 17:30 presso il Monastero di S. Silvestro con la
presenza del Coro dei Giovani Fabrianesi, mercoledì 1 luglio presso il Monastero di
S. Chiara di Sassoferrato, dove si esibirà il coro cittadino, e venerdì 3 luglio presso il
Monastero di S. Luca a Fabriano insieme al Coro Vox Nova, con una Lectio Divina a
cura della Badessa Giovanna Battista Buggero. Venerdì 26 giugno presso la Scalinata
del Palazzo del Podestà spazio alla Missa Tango, un mix di piano, contrabbasso, percussioni e bandoneon con coreografia di danza del gruppo
Milonga. Sabato 27 giugno invece il gruppo “Le Nuvole Bianche”, cover band dei Beatles, si esibirà nel concerto “Abbey Road” con lettura di testi
poetici e performance di danza sui tetti di Piazza A. di Savoia.
Torna domenica 28 giugno il concerto peripatetico presso l’anello di San Silvestro – Sentiero dello Scoiattolo alle ore 18: archi e fiati insieme a
performance di arti e ginnastica, uno spettacolo da non perdere. La sera stessa, dalle 21.30, gli Indiano Salentino si esibiranno a suon di pizzica ai
Giardini Regina Margherita (nello spazio antistante lo Chalet). Lunedì 29 giugno il Giardino della Buona Novella di Fabriano ospiterà invece “Il fuoco,
la luce, il tempo, concerto mediorientale”, Concerto alla Luna con voce recitante e strumenti di origine mediorientale.
Mercoledì 1 luglio l’appuntamento è invece a Sassoferrato dove alle 22:00 presso l’Abbazia di Santa Croce si esibirà il soprano Rosita Tassi nel
concerto “Lirica per Maria a S. Croce”. Torna anche il concerto Corco, che lo scorso anno ha riscosso grande successo, in una nuova veste: da
“Corco sotto le stelle” il concerto diventa “Corco sotto la Luna”, per un mix di vibrazioni e musica etnico/indiana sui prati di Castelletta.
Venerdì 3 luglio ci si sposterà invece a Pierosara dove Nick Apollo sarà il protagonista del concerto “Luna Pierosaiola”, una serata dedicata a
Coriolano Bruffa con la partecipazione di Barbara Bruffa. Cupramontana farà invece da palcoscenico per il “Concerto in Vigna” di sabato 4 luglio
con arpa classica e celtica. Domenica 5 luglio appuntamento all’alba ai Prati di San Silvestro, dove si svolgerà il suggestivo concerto con i primi
raggi di sole che precederà il trekking “Il cammino di Silvestro”. La sera invece torna un altro appuntamento che lo scorso anno ha riscosso grande
successo, ovvero il “Concerto delle Acque” presso la Piscina del Parco Regina Margherita. La stessa sera appuntamento con “Le scale del Jazz”,
dalle 22 alle 24, una jam session con danza in concerto peripatetico sulle scale fabrianesi di Piazza Garibaldi, San Venanzio, Palazzo del Podestà,
Biblioteca Multimediale: un grande appuntamento per chiudere la prima parte del festival a suon di jazz.
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24
>CULTURA<
L'Azione 23 MAGGIO 2015
Sarà una Casa per le Arti
Al San Benedetto si completerà il progetto con mostre e corsi didattici
di PAOLA ROTOLO
U
no dei complessi architettonici tra i più rilevanti e maestosi di Fabriano
è certamente quello di
San Benedetto, all’interno del
quale attualmente sta prendendo
forma il progetto "Casa delle Arti".
Ne abbiamo parlato con Giovanni
Balducci, ingegnere fortemente
impegnato nella politica locale,
nominato agli esordi della carriera
consigliere comunale per due legislature, poi assessore al Turismo
e ai servizi demografici dal 2007
al 2012 ed assessore al Personale,
al Turismo, alla Politica giovanile,
allo Sport, all’Agricoltura ed alla
Semplificazione amministrativa per
l’attuale legislatura fino al 2017.
San Benedetto attualmente è un
caleidoscopio di offerte artisticoculturali molto interessanti, un
centro di produzione e divulgazione artistica in cui tutte le arti, che
siano più o meno legate al nostro
territorio, sono in connessione tra
loro: “Uno degli elementi attualmente presenti nel sito è il Museo
della civiltà e della scrittura, un
museo che resterà permanente,
basato su un progetto volto a completare il filone del Museo e della
Filigrana, seguendo il ciclo della
stampa legato alla carta, il tutto
creando un affascinante binomio
tra i due musei”, esordisce Balducci; il progetto è partito grazie
ad un primo finanziamento della
Fondazione Cariverona, ed è stato
pensato, elaborato e proposto dallo
stesso comune di Fabriano.
Al suo interno il complesso monu-
mentale di San Benedetto
ospita anche il Museo del
Pianoforte Storico e del
Suono, nella sede locale
dell’Accademia dei Musici,
di cui presidente onorario è
il maestro Riccardo Muti e
testimonial è Piero Angela:
“Tutto è partito da un’iniziativa dei fratelli Claudio
e Valerio Veneri, motivati
dalla voglia di realizzare un
sito dove poter valorizzare
il loro enorme patrimonio,
di cui fanno parte i 28 pianoforti che vanno a costituire l’esposizione sceneggiata
del Museo; noi, come Comune, li abbiamo appoggiati e supportati in questo ed
ora abbiamo il grande onore
di poter godere di questa
meraviglia”, spiega l’assessore, sottolineando che
il Museo è entrato anche a
far parte del percorso dei
Mille passi in centro, grazie
al quale si può avere accesso alle più svariate strutture
museali fabrianesi, in un magnifico
viaggio nel cuore della carta, della
stampa, della musica, dell’arte e
dell’artigenialità italiana.
La struttura è anche sede del
Cissca, ovvero il Centro Italiano
di Studi e ricerche di Storia e
tecnologia della Carta, diretto dal
professor Franco Mariani in collaborazione con svariati docenti
universitari, intitolato ad Andrea
F.Gasparinetti, il maggiore studioso della storia della carta italiana;
l’associazione è nata dalla constatazione dell’assenza di un polo sul
tema di primaria importanza
per una città come Fabriano:
“Fondamentale è stato il ruolo
di questo centro quando l’anno scorso abbiamo ospitato i
due congressi mondiali sulla
carta, l’IPH, International
Paper History e lo Iapma, con
la partecipazione di artisti da
ogni parte del mondo che lavorano sulla carta, tra cui nome
illustre è quello di Pedro Cano”,
illustra Balducci. Molto suggestivo
è anche il presepe permanente, ai
tempi del terremoto collocato a San
Cristoforo, ora riallestito all’interno di San Benedetto, interamente
curato da Fabrizio Ciccolini in uno
spazio suggestivo che conduce ad
uno dei più belli e profondi nevai
di Fabriano, in cui prende forma
questa meravigliosa ricostruzione
di Fabriano con degli scorci anche
di Ancona. Ma San Benedetto è
anche utilizzata come sede da due
illustri cori, Vox Nova e Giovani
Fabrianesi e spesso ospita anche
assemblee in un’ampia e maestosa
sala convegni. “Ad oggi, per poter
completare questo contenitore di
cultura, ci siamo fermati ad osservare quali spazi ci rimangono
liberi e come potremmo utilizzarli
al meglio, rendendoli oggetto dei
finanziamenti che abbiamo ottenuto grazie ai fondi europei ed a
un cofinanziamento della Cassa
di Risparmio”, chiarisce
l’assessore e prosegue: “Ci
resta inutilizzato gran parte
dello spazio al piano terra,
per il quale abbiamo un corposo progetto: uno dei primi
legatori del nostro territorio,
ovvero artigiani che si occupavano della rilegatura a
mano di libri e manufatti, è
Eligio Pellegrini, 105 anni
di vita e sapienza tutta da
tramandare, che ha donato
alla città di Fabriano 16
antiche macchine legatrici;
altre due macchine tipografiche ci sono state donate
dalla tipografia Crialesi”, ed
è con questo Museo che si
andrà a completare il piano
terra, attualmente occupato
solo temporaneamente dal
museo dei Celti e Piceni.
“Oltre al piano terra, al
primo piano disponiamo
anche di un ampio corridoio e di quattro grosse sale
attualmente inutilizzate: il
nostro progetto prevede che
due sale vengano dedicate a mostre
temporanee, visto che sono spazi
che si prestano benissimo ad essere
attrezzati allo scopo, mentre gli altri due saloni li andremo ad allestire
per corsi didattici, per dar modo a
chiunque ne abbia competenze e
voglia di insegnare qualcosa, che
sia un’attività manuale o non”,
dichiara Balducci che aggiunge: “È
un modo per il privato di diventare
imprenditore di se stesso, sulla
scia della diffusione del sapere e
del saper fare, che funga sia come
segnale di ripresa che come strumento per non perdere gli antichi
mestieri”.
Oltretutto, sempre con i fondi raccolti, non di minore importanza è
l’intenzione di sostituire tutte le
luci presenti all’interno del plesso
con luci led ed il completo rifacimento del sistema d’allarme, ormai
troppo obsoleto. È con tutti questi
progetti in ballo che l’assessore
spera sì di riuscire a dare una nuova
luce al complesso di San Benedetto, ma soprattutto di suscitare
qualche cambiamento profondo a
livello sociale: “C’è troppo spesso
tra noi fabrianesi l’abitudine di
dire che va tutto male, ma dovremmo essere noi prima di tutto
a cambiare! Cultura, ambiente,
gastronomia e turismo: è in queste
cose che bisogna investire e sulle
quali puntare!
È l’approccio al problema che
è spesso sbagliato, ci vorrebbe
sempre il giusto equilibrio da
mantenere secondo il binomio
intelligenza-campanilismo”, conclude Giovanni Balducci.
L'interno dell'Accademia dei Musici
Papaveri e Papere: una stagione da incorniciare
“Sono stati otto mesi intensi per l’Associazione Papaveri e Papere, quelli della
stagione 2014/15, che si concluderà ufficialmente il 16 maggio prossimo al Social
Opera Festival di Jesi, con le repliche
degli esiti dei laboratori teatrali bambini
e ragazzi organizzati anche quest’anno a
Fabriano e Cerreto d’Esi”.
A parlare è Maurizia Pastuglia, presidente
del sodalizio che sta ricevendo gratificazioni importanti da ogni parte d’Italia,
che sottolinea: “Un ruolo fondamentale
all’interno di questo progetto lo ha svolto
la Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana che ha sostenuto
le attività dell’Associazione fin dagli inizi
ed ha permesso di offrire, in particolare ai
più piccoli, la possibilità di essere seguiti
da operatori teatrali esperti in pedagogia
teatrale”.
Ma andiamo con ordine partendo proprio
dall’attività formativa proposta, che ha
visto coinvolti un totale di 120 partecipanti: Quattro i laboratori teatrali con
24 cultura.indd 2
protagonisti allievi a partire dai sei fino ai
tredici anni, in un percorso di educazione alla
teatralità, organizzato con la collaborazione
della Fondazione Pergolesi Spontini. Prendendo spunto da “I racconti di Hoffmann”
opera lirica di Jaques Offebach, i giovani
allievi hanno sperimentato diverse tecniche
formative e socializzanti come: mettersi in
gioco, stare insieme occupando uno spazio
e l’improvvisazione creativa. I laboratori di
quest’anno sono stati l’occasione per avviare
delle ottime collaborazioni con due scuole
del territorio, la Scuola Media “Marco Polo”
di Fabriano e la Scuola Primaria “T. Lippera” di Cerreto d’Esi. Parallelamente hanno
lavorato le tre sezioni del Corso di Teatro
per giovani e adulti sette dei quali, a conclusione del ciclo triennale di preparazione,
hanno portato in scena al Teatro Gentile la
commedia “Istericamente Fobici” di Lorenzo
Denicolai per la regia di Federica Petruio. Gli
altri allievi sono invece stati protagonisti di
“Papaveri… o… Papere? 2015”, lo spettacolo con il quale l’associazione fabrianese porta
in scena ogni anno, sempre al Gentile, gli
esiti finali dei corsi. E’ doveroso citare anche
la terza replica dello spettacolo “Cinque”
di Claudio Salomoni, per la regia di Mauro
Mori che ha visto protagonisti altri sei attori
provenienti dai corsi di teatro. La proposta
formativa si è completata infine con il Laboratorio di dizione e public speaking che ha
visto la partecipazione di un variegato gruppo
di allievi, interessato a migliorare il proprio
modo di utilizzare la voce specie in ambito
professionale e lavorativo. Naturalmente
non è mancata l’attività teatrale che vede
impegnata la Compagnia Papaveri e Papere
fin dall’esordio. La nuova produzione, la
sesta dal 2009, “Uomini sull’orlo di una crisi
di nervi” di Alessandro Capone e Rosario
Galli, ha debuttato il 13 dicembre al Teatro
Gentile, inserito nella sezione “La città in
scena” del cartellone di prosa organizzato
dal Comune di Fabriano. Sono seguite poi
altre sette repliche in teatri tra Marche ed
Umbria con un grande successo di pubblico
e di critica tanto che l’autore Rosario Galli
ha concesso all’associazione diritti di
rappresentazione dello spettacolo anche
per la stagione 2015/16. Papaveri e Papere
ha infatti già richiesto l’ammissione ad
alcuni importanti festival teatrali e, ciliegina sulla torta, è stata invitata dall’attore
Michele La Ginestra, ad aprire la stagione
del suo Teatro Sette Golden di Roma con
tre repliche dal 18 al 20 settembre. Un
grande riconoscimento al lavoro svolto
sotto la regia di Fabio Bernacconi, da
Oreste Aniello, Massimo Arteconi, Lucio
Cavalieri, Matteo Cossu e Laura Pallotta e
da tutto lo staff tecnico/organizzativo capitanato da Stefano Stopponi. Tutte le attività
sopra elencate si svolgono all’interno del
progetto “fabrianofareteatro” con il quale
l’Associazione Papaveri e Papere vuole
contribuire a far crescere nel comprensorio fabrianese la cultura del teatro e dello
spettacolo dal vivo offrendo la possibilità
di esibirsi, coinvolgendo in particolare i
più giovani e le loro famiglie.
Antonietta Ciculi
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L'Azione 23 MAGGIO 2015
>SPORT
A sinistra, Erica Greci sul podio più alto nei 300 crono
categoria Allieve; qui sopra, Camilla Fattori a tutta
velocità; a destra, una bella immagine di esultanza
di Alessandro Carnevali e Roberto Raiola
PATTINAGGIO
Campionati Regionali su pista
A Senigallia, Fabriano c'è!
E domenica in città torna il tradizionale Trofeo dell'Amicizia
S
di FERRUCCIO COCCO
abato e domenica scorsa si sono
svolti a Senigallia i Campionati
Regionali su pista con buoni
risultati per la Fortitudo Fabriano
Pattinaggio. Le vittorie individuali
sono state solo due (di Erica Greci e
Cristian Scassellati), ma i piazzamenti
sul podio sono stati numerosi, tanto che
il team fabrianese si è classificato al 3°
posto su quattordici società presenti.
Nel dettaglio, ecco tutti i risultati dei
fortitudini, partendo dai più piccoli.
Categoria Giovanissimi Primo Anno:
Cristian Scassellati 3° in destrezza, 1°
nei 600 in linea e 2° nella combinata;
Alessio Pacini 6° in destrezza, 6° nei
600 in linea e 6° nella combinata; Alessandro Eleuteri 11° in destrezza, 17°
nei 600 in linea e 14° nella combinata;
Francesco Bonazzelli 16° in destrezza,
13° nei 600 in linea e 15° nella combinata. Categoria Esordienti Secondo
RUGBY
Anno: Asia Fileri 8° in destrezza, 7°
nei 1000 in linea e 6° nella combinata.
Categoria Esordienti Secondo Anno:
Emma Ninno 7° in destrezza, 2° nei
1200 in linea e 4° nella combinata.
Categoria Ragazze: Elisa Scassellati
3° nei 300 sprint, 2° nei 2000 punti e
3° nei 3000 americana; Maria Ninno
9° nei 300 sprint, 10° nei 2000 punti
e 3° nei 3000 americana. Categoria
Ragazze: Alessandro Carnevali 2° nei
300 sprint, 2° nei 2000 punti e 2° nei
3000 americana; Roberto Raiola 4°
nei 300 sprint, 3° nei 2000 punti e 2°
nei 3000 americana. Categoria Allieve:
Erica Greci 1° nei 300 crono, 5° nei
5000 punti e 3° nei 3000 americana;
Camilla Fattori 3° nei 300 crono, 6°
nei 5000 punti e 3° nei 3000 americana.
Categoria Allievi: Raimondo Quaranta
7° nei 300 crono, 8° nei 5000 punti e
2° nei 3000 americana. Categoria Junior femmine: Alice Comodi Ballanti
4° nei 300 crono e 4° nei 5000 punti.
Settore giovanile
Fine settimana con "Insieme in meta"
Intanto l'assessore promette una soluzione al problema del campo
È stata una settimana intensa per le giovanili del Fabriano Rugby,
con i giovani rugbisti alle prese con l’ultimo appuntamento stagionale dell’Under 14 ed i due giorni di festa fanesi del progetto
“Insieme in meta”.
La volata finale del progetto “Insieme in meta” ha coinvolto circa
40 ragazzi del comprensorio, per un fine settimana tutto ovale. La
grande festa fanese ha coinvolto centinaia di ragazzi delle scuole
medie ed è culminato con una grande festa in piazza.
Tutti i ragazzi si sono impegnati a fondo, dimostrando di poter
giocare alla pari con gli altri compagni, così come grande è stato
l’impegno degli allenatori, che hanno seguito con passione tutti i
ragazzi che hanno partecipato al progetto. Si è concluso domenica
anche il campionato dedicato all'Under 14, con una doppia sconfitta
nonostante una prova più che positiva da parte dei giovanissimi
fabrianesi. Resta però ancora viva la questione “campo”, con una
piccola polemica politica che ha messo a confronto il consigliere di
minoranza Sergio Solari e l’assessore allo sport Giovanni Balducci.
Alla ferma richiesta del consigliere di trovare una casa per una realtà
in crescita come il Fabriano Rugby, l’Assessore ha immediatamente
spento la polemica sottolineando che la questione verrà chiusa sicuramente entro la fine del mese di maggio. Si avvicinerebbe quindi
per il Fabriano Rugby la certezza di una “casa” comune per tutti i
rugbisti cittadini.
Saverio Spadavecchia
A sinistra gli Under 14 del Fabriano Rugby presenti all'evento
"Insieme in meta" svoltosi a Fano (foto sopra)
25 sport.indd 2
Categoria Junior maschi: Alessandro
Mataloni 3° nei 300 crono e 7° nei 5000
punti. Categoria Senior: Leonardo Lori
14° nei 300 crono e 14° nei 5000 punti.
Domenica si svolgerà a Fabriano il 40°
Trofeo dell’Amicizia, con atleti che
arrivano da ogni parte – Puglia, Lombardia, Liguria - e naturalmente da tutte
le regioni a noi limitrofe. Si ricorda che
nella circostanza verrà chiusa come al
solito la strada tra le due rotatorie tra lo
stadio e la pista di pattinaggio.
Arcieri storici: domenica
in scena a Grottazzolina
Periodo di intensi allenamenti per gli arcieri fabrianesi dopo
le fatiche delle prime tre giornate di Campionato Fitast. Anche
nell'ultima gara svolta a Corinaldo, i fabrianesi hanno riportato
a casa quattro medaglie, tre di bronzo ed una di argento, frutto
di una prestazione collettiva non proprio esaltante. I bronzi
sono arrivati nella categoria Pueri con Anna Ciarlantini, nella
categoria Madonna Foggia Storica con Luana Rinaldi al suo
primo podio in carriera e da un coriaceo Alessandro Angeli.
L'argento è arrivato dalla squadra dell'Arco Storico dove il
trio Campioni, Verdolini, Catucci si sta proponendo sempre
più come protagonista nel panorama arco storico italiano.
Sfortunata la prova della squadra Arco Tradizionale, quarto
a soli tre punti dal bronzo. Per il momento il campionato è
sospeso. Riprenderà il 24 maggio tra le mura medioevali di
Grottazzolina per dare spazio a vari tornei locali e soprattutto
per permettere lo svolgimento del XII Torneo della Marca a
Camerino in occasione della tradizionale Corsa alla Spada,
svolto lo scorso 17 di maggio. Il Trofeo della Marca è forse
il torneo più importante nel panorama arcieristico storico
marchigiano. Vi partecipano tutte le società arcieristiche delle
Marche per stabilire quale è la società regina delle Marche 2015.
Un torneo articolato dove da una prima gara su 18 bersagli,
verranno selezionati i migliori quattro arcieri per società che
si contenderanno la finale su un'altra gara sempre più selettiva
ed impegnativa. La vittoria finale è andata agli arcieri di Cagli
davanti a Grottazzolina e Urbino, vincitori dello scorso anno.
Per i fabrianesi una giornata da dimenticare. Primi dopo la prima
serie di volée, sono letteralmente scomparsi nella seconda fase
del torneo chiudendo con un deludentissimo sesto posto. Un
torneo, questo, stregato per le frecce fabrianesi che sono chiamati ad un pronto riscatto nella prossima gara del campionato
Fitast. Ricordo che per gli appassionati di questa disciplina,
continuano i corsi di preparazione alle ore 21 di ogni lunedì e
mercoledì presso la sede di Via Cavallotti.
20/05/15 11.51
26
>SPORT<
GINNASTICA
L'Azione 23 MAGGIO 2015
Campionato Italiano d'Insieme - Fase Interregionale
Junior fabrianesi seconde
si qualificano per la finale
L
a fase interregionale del campionato italiano d’insieme si è svolta
al palasport di Ascoli Piceno.
La Fondazione Carifac Ginnastica
Fabriano si presenta solo con la formazione junior (foto), in una specialità
della ritmica che l’ha vista vincitrice innumerevoli volte nell’ultimo decennio.
La formazione - composta da cinque
ginnaste - è molto sperimentale, ma
nel contempo le atlete sono di alto valore anche se di età inferiore alle altre
concorrenti.
Nonostante ciò, Giulia Fattorini, Talisa
Torretti, Sofia Raffaeli, Serena Ottaviani e Fabiana Pappalardo riescono
a qualificarsi per la finale italiana di
Biella con un ottimo secondo posto.
Ma queste stesse ginnaste non hanno
NUOTO
tempo di festeggiare perché già questo
fine settimana saranno impegnate a
Legnano per la Finale del Campionato
Nazionale di Serie C, che ci vede come
campioni in carica, per cui con un pronostico che ci vede tra i favoriti al bis. In
campo internazionale, precisamente in
Uzbekistan a Taskhent, ci saranno due
ginnaste tesserate Ginnastica Fabriano
a rappresentare l’Italia, parliamo di
Martina Centofanti impegnata nella
squadra senior, le famose Farfalle, e Letizia Cicconcelli che per la prima volta
parteciperà ad una gara internazionale
con il concorso completo, cioè tutti
gli attrezzi, segno evidente dei grandi
progressi che, iniziati nel 2014, l’ha
portata ad essere una presenza fissa nel
team olimpico della ritmica.
Campionato Italiano Promozionale Fisdir
NUOTO
Campionato Regionale Finp/Fisdir
Sargentoni e Marri
regalano soddisfazioni
Ultima gara a Fabriano
in vista degli Italiani
Il campionato italiano di nuoto promozionale Fisdir (rivolto ad atleti con disabilità
intellettiva relazionale) organizzato dalla Tma Group, tenutosi a Portici dal 7 al 10
maggio, ha fatto registrare un’affluenza super con oltre 250 atleti in rappresentanza
di 23 società. Prima di entrare nel vivo delle performance sportive, una piccola
infarinatura tecnica: i campionati si svolgono in vasca da 25 metri e gli atleti
possono gareggiare in tutti gli stili nella distanza dei 25 e dei 50 metri. Gli atleti
non vengono divisi per categorie o classi, ma per serie, così che alla fine di ogni
serie vengano premiati i primi tre ed il quarto con una medaglia di partecipazione.
I colori della Polisportiva Mirasole sono stati difesi da Aleo Marri e Luca Sargentoni, seguiti in questa trasferta dall’allenatore Carlo Are Puga (foto). Il primo
a scendere in acqua è Luca Sargentoni nella sesta serie dei 25 Stile libero dove
ottiene un buon quarto posto
con il tempo di 35"0. Aleo
Marri affronta i 25 rana,
in una serie tiratissima che
chiude in 29"8 conquistando
la medaglia d’oro. Luca conclude i suoi campionati con il
sesto posto nei 25 dorso con
il tempo di 56"6. È Aleo a
conquistare ancora una volta
il podio arrivando terzo nei 50
rana in 1'05"2. La stagione dei
nostri ragazzi nel settore promozionale si è chiusa come
meglio non poteva, per questo
dobbiamo ringraziare le famiglie, la società e gli allenatori
che li seguono durante l’anno.
Federica Stroppa
La terza e ultima prova del Campionato Regionale Finp/Fisdir, svoltasi a Fabriano domenica 10
maggio, ha avuto come palcoscenico lo stupendo
impianto fabrianese e l’organizzazione collaudata ed impeccabile della Polisportiva Mirasole.
Ovviamente tutti gli atleti delle sette squadre
protagoniste, Futura Sport Macerata, Cavalluccio
Marino San Benedetto, Anthropos Civitanova,
Gente di Nuoto Ascoli Piceno, Arco Iris Ancona e
Team Marche Jesi ed i portacolori fabrianesi hanno
dato vita a delle buone prove. Bisogna sottolinearne
una per quanto riguarda la compagine fabrianese:
la qualificazione di Stefania d’Eugenio nei 50 stile.
Con questo risultato ai Campionati Italiani Finp
che si svolgeranno a Busto Arsizio (26-28 giugno)
Stefania e Federica disputeranno tre gare. Matteo
Burattini nei 50 farfalla e Enrico Zampetti nei
100 rana saranno gli altri protagonisti. A fine manifestazione è stato consegnato il Trofeo Antonia
Mirasole, che quest’anno è rimasto in casa visto
che ad aggiudicarselo è stato Sergio Farneti (foto)
per le tre medaglie d’oro conquistate agli Italiani
di Loano, un riconoscimento per il triplete! Dal 27
al 30 giugno Sergio insieme a Loretta Tiroli e Sandro Rotatori saranno a Lucera
per gli Italiani Assoluti Fisdir. Per la perfetta riuscita della manifestazione bisogna
ringraziare i giudici, i cronometristi e la Croce Rossa Italiana con il dottor Antonio
Setaro. Il ringraziamento va esteso anche a chi ha fatto sentire la vicinanza delle
istituzioni come il sindaco Giancarlo Sagramola e a chi rende possibile la nostra
attività, ovvero la Fondazione Carifac.
f.s.
MOTO
Enduro
Duecento
piloti
a Matelica
Domenica di Enduro quella del 10 maggio scorso a Matelica per la seconda
prova del Campionato Italiano Major,
con organizzazione del Motoclub Matelica. Il sole ha fatto da protagonista
per tutto il weekend e ha mantenuto
piuttosto secco e scivoloso il tracciato
di Cross Test nella scuola Off-road di
Danilo Marasca, tanto quanto l’Enduro
Test nella parte di montagna. Oramai
non piove da qualche settimana e le
temperature si sono mantenute di un
po’ sopra il livello della media, che
causa da sempre più difficoltà ai piloti impegnati sotto protezioni e tute
pesantissime, oltre al calore che si
sprigiona dalla propria moto. Ma, si sa,
il fuoristrada è uno sport per impadivi e
per chi ama l’avventura e nulla di tutto
ciò ha fermato più di duecento piloti
iscritti provenienti da tutta Italia. Roberto Bazzurri, pilota umbro del team
Graffignano, firma per la seconda volta
il miglior tempo assoluto di giornata
e sale sul gradino più alto del podio
nella categoria Expert2. Nella categoria
(Expert1) vince Pierluigi Surini, mentre
nella (Expert3) vince Luca Uccellini.
Nelle catogorie della Master vince
Maurizio Lenzi (Master1), Daniele
Tellini (Master2), Federico Mancinelli
(Master3). Fabrizio Hriaz (Veteran),
Lucio Chiavini (SuperVeteran) e Remo
Fattori (UltraVeteran). La classifica
riservata ai Motoclub viene vinta dal
Motoclub Ragni Racing, mentre tra i
Team Indipendenti la prima posizione
è occupata dal Team TNT Corse.
Gian Marco Lodovici
SPORT
La festa
Il 7 giugno
Carlotta Ilari vince la medaglia d'oro nel taekwondo! è il giorno
degli atleti
SPORT
A Salsomaggiore Terme, dove si sono
svolti i Campionati Nazionali Universitari, la fabrianese Carlotta Ilari ha
conquistato la medaglia d’oro nella
gara di Forme categoria Cintura Blu
di taekwondo, rappresentando il Cus
Ancona (è infatti studentessa di Scienze
Agrarie presso l’Università Politecnica
delle Marche). Le gare di taekwondo
sono state divise in due gironi: il primo
Combattimenti Femminili e Forme sia
maschili che femminili, il secondo
riservato ai combattimenti maschili.
Carlotta ha gareggiato per le Forme
(serie di tecniche codificate da eseguire
con la massima precisione, equilibrio,
ma nello stesso tempo dinamismo,
scioltezza e forza), nello specifico doveva eseguire la 5° forma, essendo lei
cintura blu. Le avversarie di Carlotta
provenivano da diversi Cus, tra cui
Trieste, Bari e Roma. Particolarmente
ostica la semifinale, in cui la nostra atleta se la deve vedere contro la difficile
avversaria del Cus Bari, ma lasciando
26 sport.indd 2
Campionati Nazionali Universitari
Carlotta Ilari
sul gradino
più alto
del podio
indietro l’ansia, l’emozione per la
gara, e avendo corretto le ultime cose
durante il riscaldamento, Carlotta riesce
a battere l’avversaria per 182 a 145, di
fronte ad arbitri molto rigorosi nel giudizio essendo un campionato italiano.
In finale, di fronte c’è l’atleta del Cus
Roma, precedentemente vittoriosa sul
Cus Trieste. Nell’atto conclusivo, per
il Cus Roma il punteggio è 181, quindi
Carlotta dovrà ripetere quantomeno la
prestazione della semifinale. Salendo
sul tatami più tranquilla, esegue - a parere dell’allenatore - una forma migliore
ed il risultato è 189. Un punteggio che
gli consente di salire sul gradino più
alto del podio! Impegno, costanza e
sacrifici sono stati ripagati per l’atleta
fabrianese, che si allena a Fabriano
presso la Palestra Marco Polo tra le fila
del maestro Giovanni Berardi, cintura
Nera VII Dan, e che riesce a portare
avanti la sua passione sportiva senza
trascurare il suo primo impegno, quello
universitario.
In occasione della Giornata Nazionale
dello Sport, nel fabrianese domenica
7 giugno si svolgerà la “Festa dello
Sport 2015”. Un evento per tutti, che
si pone l’obiettivo di far scoprire e
provare liberamente più di trenta attività sportive. La festa si svolgerà nei
seguenti luoghi. A Fabriano: presso gli
impianti sportivi, ore 10-13 e 15.30-19.
A seguire la cerimonia di chiusura. A
Cerreto d’Esi: dalle 9 alle 13 presso il
Laghetto comunale; dalle 15 alle 16 in
Via Monterustico; dalle 16 alle 20 in
Piazza Caraffa. A Sassoferrato: dalle
ore 9 “Pedala e sforchetta”, partenza
da piazzale Castellucci. Dalle 10 alle
12, presso gli impianti sportivi Loc.
Piano di Frassineta; dalle 16.30 presso
gli impianti sportivi di via Rulliano.
Info: www.bachecadellosport.it, 0732
709333 (Fabriano), 0732 679000
(Cerreto), 0732 956218 (Sassoferrato).
20/05/15 11.50
BASKET
Serie C regionale
Janus, il verdetto
nell'ultima giornata
di LUCA CIAPPELLONI
L
a Janus Fabriano cade al PalaGuerrieri contro la Stamura Ancona 67-79 e, a 40’ dal termine
della stagione, vede farsi sempre più in
salita la strada per la prima posizione
finale. La squadra di coach Bolzonetti
vede interrompersi la serie di tre vittorie consecutive contro la compagine
dorica, praticamente sempre avanti nel
corso della partita. La Stamura schiaccia subito il piede sull’acceleratore ed è
0-9 dopo due minuti. La Janus reagisce
prontamente e con un contro-parziale di
dieci punti mette il naso per la prima,
ed unica, volta nella serata (12-11 al
5’). L’attacco biancoblù sbatte spesso
contro l’aggressività della Stamura e
Fabriano vede il canestro col contagocce (14-21 al 10’). Nella seconda
frazione il trend non cambia, anzi
la squadra di Marsigliani ipoteca il
successo con le triple del fromboliere
Alessandroni e la qualità collettiva di
gioco (22-37 al 20’).
La Janus fatica tremendamente in
attacco, dove pure Calandrillo è meno
pericoloso del solito, e riesce ad accendersi solo all’inizio del terzo quarto:
qualche cesto dell’italo-americano e
una tripla da oltre otto metri di Paoletti
spaventano la Stamura (35-39 al 25’).
Ancona ritrova però subito il bandolo
BASKET
27
>SPORT<
L'Azione 23 MAGGIO 2015
JANUS FABRIANO
STAMURA ANCONA
67
79
JANUS FABRIANO - Pellacchia, Carnevali 6, Bugionovo 10, Silvi 2, Nizi 8, Braccini
ne, Paoletti 12, Toppi 5, Mustacchio
ne, Ciappelloni ne, Calandrillo 24. All.
Bolzonetti
STAMURA ANCONA - Strappato 8, Bini
13, Bellesi 10, Battagli 2, Curzi 10, Giachi
10, Mosca 8, Guida 2, Canali, Alessandroni 16, Badaloni. All. Marsigliani
della matassa e ricaccia indietro la
Janus con un incredibile 3+1 di Alessandroni (40-48 al 28’) che sfiducia
i cartai nell’affannosa rimonta. La
Stamura torna a +11 con il canestro
di Strappato e le incursioni di Curzi,
prima dell’ultimo sussulto fabrianese
firmato dai canestri di Silvi e Toppi (6063 al 36’). La tripla di Bini spezza le
gambe ai biancoblù e gli ultimi minuti
sono torridi per la coppia arbitrale, oggettivamente non nella migliore serata
della stagione. Volano falli tecnici ed
espulsioni contro la Janus, Carnevali
e Bolzonetti vengono allontanati dal
campo mentre dalla lunetta la Stamura
arrotonda il vantaggio. Nell’ultimo
turno (domenica 24 maggio, ore 18,
PalaGuerrieri) Fabriano affronta la ca-
Promozione
Il bomber Calandrillo
(foto di Martina Lippera)
polista Fossombrone e per agguantare il
primo posto finale dovrà sconfiggere di
almeno otto punti il team di Giordani e
sperare nella contemporanea sconfitta
di Ancona contro Urbania.
CALCIO
Serie D
Il presidente Canil
libera tutti i giocatori,
ora la ricostruzione
“I giocatori possono
ritenersi liberi”. Così
il presidente del Matelica, Mauro Canil,
ha salutato la squadra nei giorni scorsi,
dopo una riunione
con i dirigenti della
società.
Una decisione importante e una presa di
posizione forte quella
del sodalizio biancorosso che vuole
evidenziare un atteggiamento di rotta
e azzeramento con la stagione ormai
alle spalle.
“Pensiamo di non aver fatto nulla di
strano se non aver mantenuto le nostre
promesse - ha detto il presidente Canil
incontrando la squadra - ci spiace,
però, non aver visto un atteggiamento
altrettanto serio dall’altra parte. Non
nascondo che ci aspettavamo qualcosa
in più da voi e anche se non è arrivato
quanto speravamo, dispiace soprattutto aver visto il perpetrarsi di alcune
situazioni. Non importa – ha detto
Canil – ormai è andata così e posso
dire di aver imparato tanto da questo
anno e anche dagli errori fatti. Servirà
per non ricommetterli e ripartiremo cercando di andare avanti con determinate
BASKET
consapevolezze e insegnamenti che
possono venire anche dalle delusioni e
dagli sbagli”. Dunque, è acqua passata
la stagione che si è chiusa quindici
giorni fa con la trasferta di Fano e
ne è dimostrazione lo stesso segnale
dato dalla società. Ai giocatori sono
state fatte riconsegnare tutte le borse e
d’ora in avanti si ripartirà per lavorare
guardando al futuro e lasciandosi tutto
alle spalle. La decisione di lasciare
tutti liberi vuole essere una presa di
posizione forte e di rottura col passato.
Non è escluso, infatti, che qualche
giocatore possa essere ricontattato nel
futuro più prossimo dal direttore sportivo Carlo Dolce per far parte ancora
della compagine biancorossa. Settore giovanile
Brown Sugar in finalissima L'Under 15 si aggiudica la Coppa Marche
I Brown Sugar Fabriano eliminano anche la Dinamis Falconara e volano in
finale. I gialloviola, forti del +10 conquistato all’andata, possono esultare nonostante la sconfitta per 58-52 nel match di ritorno (il tabellino: Fabrianesi 11,
Busco 2, Bugionovo 5, Narcisi, Sassi, Sacco A., Ceresani 3, Sacco L. 3, Cimarra
6, Pallotta 22) e si apprestano all’ultimo atto stagionale contro l’Independiente
Macerata, sulla carta non un avversario impossibile per la squadra di coach
‘Pedro’ Gentili, che nel rush finale ha decisamente cambiato marcia dopo una
regular season su alti e bassi.
La serie finale, al meglio delle tre gare, inizia sabato 23 maggio alle 20.30 a
Macerata; gara-2 a Fabriano mercoledì 27 maggio (Palestra Mazzini, ore 21.15)
ed eventuale gara-3 di nuovo a Macerata venerdì 29.
l.c.
Finale col botto per la formazione Under 15 regionale della Basket School
Fabriano. Dopo aver perso in casa di
8 punti la finale di andata della Coppa
Marche, è andata a vincere la gara di
ritorno in quel di Fermo, ribaltando
tutti i pronostici.
Dopo un primo quarto in equilibrio con
un leggero predominio della squadra
di casa, la compagine di Beltran si è
sciolta e chiude il secondo quarto in
vanteggio (36-39). Al rientro dopo
VOLLEY
Approccio soft
delle ragazze
di Giovanni Faggi,
serve il riscatto
27 sport.indd 2
l’intervallo lungo, Bartoloni e compagni hanno preso in mano la situazione
e con una difesa attentissima e molta
precisione in attacco hanno ottenuto
un buon parziale conservato fino al
termine.
La coppa conquistata è la giusta soddisfazione per un gruppo che ha lavorato per l’intera stagione con grande
impegno ed è la testimonianza del
miglioramento dei ragazzi.
Una bella soddisfazione per tutti: so-
Terza Divisione
PODISMO
cietà, tecnici, atleti e genitori che sono
stati sempre vicini alla squadra.
Si è chiusa con una sconfitta, invece. la
seconda fase del campionato Under 14
Elite. A Civitanova i ragazzi di Cerini,
con un inizio disastroso, hanno compromesso la partita ma non la splendida stagione. La sconfitta (70-48) è
senz’altro troppo pesante e maturata in
situazioni ambientali non delle migliori
(arbitri, società ospitante...).
Fabio Panzini
Avis Fabriano
Fabriano, i playoff iniziano male: Profumo europeo
sabato bisogna rifarsi ad Ancona
per gli avisini
E’ iniziato nel peggiore dei modi il turno dei play
off per le ragazze della Terza Divisione della
Pallavolo Fabriano guidate dal coach Giovanni
Faggi, che non sono riuscite ad interpretare nel
modo corretto l’incontro con la compagine di Collemarino e hanno perso 0-3 (19-25; 24-26; 8-25).
Probabilmente intimorite dalla superiorità fisica
delle avversarie, le fabrianesi non hanno messo in
campo quella grinta agonistica, dimostrata invece
in molte altre occasioni, necessaria per giocarsela
fino in fondo. Nel primo parziale le due formazioni
si affrontano quasi alla pari fino a metà set, poi
qualche errore di troppo delle nostre ragazze e una
maggiore determinazione delle ospiti, permette a
queste ultime di prendere
un discreto margine che
manterranno fino alla fine
del set. Nel secondo, le
avversarie partono subito
“in quarta” e per ben tre
volte riescono a prendere
un buon vantaggio, che le
nostre atlete però riescono
sempre a recuperare, fino
a portarsi addirittura in
vantaggio quasi alla fine del
parziale (22-21), ma ancora
una volta la maggiore determinazione delle avversarie
le conduce alla conquista del secondo vantaggio,
dopo una lotta punto a punto. Anche nel terzo set
le ragazze di Collemarino vanno subito in fuga, ma
questa volta le fabrianesi non riescono ad opporre
una adeguata resistenza, commettendo troppi errori
sia in difesa che in attacco, lasciando campo libero
alle avversarie che, senza troppe difficoltà, portano
a casa l’intero bottino. La formazione fabrianese:
Angeletti Claudia, Camardo Giorgia, Cesari Elisa,
De Vito Lucia, Faggi Ginevra, Giovannini Giada,
Nagni Beatrice, Paoletti Alessia, Perini Benedetta,
Tonini Martina, Cecchini Cristina (L). Prossimo
incontro in trasferta ad Ancona contro la formazione
locale della Team Volley, sabato 30 maggio ore 18.
Pur non essendo in programma gare di gruppo, alcuni
runners della Podistica Avis Fabriano domenica 17
maggio hanno comunque gareggiato individualmente.
Particolarmente prestigiosa la partecipazione di Massimo
Gambella, Vincenzo Petrucci e Crescenzo Papale ai Campionati Europei Master a Grosseto, dove hanno gareggiato
nella specialità della mezza maratona (21 chilometri e 97
metri). Ottimo tempo di Massimo Gambella, 22° nella
categoria 40-44 anni con 1h 27’ 58”. Stoico Vincenzo
Petrucci, 27° nella categoria 50-54 anni con 1h 38’
30”, nonostante l’infortunio patito durante la Primavera
Fabrianese. Giornata no, invece, per Crescenzo Papale
(categoria 45-49 anni), che ha accusato un calo a metà
gara e ha preferito interrompere: avrà sicuramente modo
di rifarsi presto.
Diego Ferretti, invece, ha corso a Sant’Elpidio a Mare la
classica Sem Run di 10 chilometri, classificandosi al 22°
posto assoluto (385 i partecipanti) con il tempo di 38’ 10”.
La vittoria è andata al keniano Julius Rono dell’Atletica
Recanati in 31’ 19”.
Domenica 24 maggio la Podistica Avis Fabriano parteciperà in gruppo alla StraFoligno Decathlon, gara di 10
chilometri.
TROFEO AVIS TRA LE SCUOLE MEDIE - Sabato
23 maggio l’Avis Fabriano organizza la classica gara
podistica tra le Scuole Medie di Fabriano, trofeo giunto
alla diciassettesima edizione. L’appuntamento è presso
i Giardini Pubblici nuovi di Viale Moccia.
f.c.
20/05/15 11.48
28
>FUORI PORTA<
L'Azione 23 MAGGIO 2015
Cercare Dio anche
dove pensiamo
che non sia
L'impegno culturale dei cattolici
e il dialogo con il mondo contemporaneo.
L'Azione incontra Padre Antonio Spadaro,
direttore de "La Civiltà Cattolica"
di FRANCESCO IACOBINI
“F
are cultura,
oggi, significa assumersi le proprie
responsabilità e il proprio
compito nella conoscenza,
aiutando le persone ad acquisire una libertà critica
che deriva dalla capacità di
riflettere. Questo, del resto,
è anche il corretto senso
dell’apologetica, che non
vuol dire condurre campagne ideologiche o darsi al
proselitismo, quanto offrire
strumenti con cui formarsi un
giudizio motivato e insieme
aperto sulla realtà.”
Parla con la consueta chiarezza, Padre Antonio Spadaro, dal 2011 direttore de
La Civiltà Cattolica, la rivista quindicinale dei gesuiti
nata nel 1850 (la più antica
esistente oggi in Italia), da
sempre autorevole organo
di riflessione sui vari temi
della vita ecclesiale, sociale,
politica e culturale.
Padre Spadaro è teologo,
critico letterario, scrittore,
giornalista, indagatore attento delle potenzialità del web
e delle diverse forme della
comunicazione moderna. Da
pochi giorni è stato anche
chiamato a far parte della
nuova Commissione per il
riordino dei media vaticani.
Sua l’importante intervista
del 2013 a Papa Francesco,
tradotta e pubblicata in tutto
il mondo, considerata come
il documento più vasto e
completo in cui Jorge Mario
Bergoglio racconta in prima
persona di sé e dell’ispirazione fondamentale del suo
pontificato.
In mezzo a tantissimi impegni, ha trovato il tempo per
rispondere a qualche domanda de L’Azione.
Come si fa un lavoro culturale libero e critico avendo insieme una posizione
chiara, e in particolare
una posizione cattolica? Ad
esempio, voi di Civiltà Cattolica andate in stampa con
28 fuori porta.indd 2
il “visto” della Segreteria di
Stato vaticana…
Noi vogliamo offrire alle
persone la condivisione di
un’esperienza intellettuale
illuminata dalla fede cristiana e insieme
profondamente innestata nella
vita culturale, sociale,
economica,
politica dei
nostri giorni. Ci rivolgiamo a
tutti quelli che sono
impegnati
seriamente
nel mondo e
che vogliono
avere fonti di
informazione affidabili, capaci di
far maturare
il giudizio
personale.
Certo, siamo
in sintonia
speciale con
la Santa Sede, ma questa
semmai è una garanzia per
il lettore. In ogni caso, non
usciamo solo per i cattolici,
e non siamo interessati a
quel tipo di discorsi che si
traducono nell’incessante
ripetizione dell’identico.
Insomma, siete aperti ma
non neutri…
Ma una rivista culturale non
può essere «neutra». Avrebbe
poco senso, diventerebbe
uno strumento vuoto. Se
invece essa si fa portatrice
di una visione della realtà,
acquista interesse e utilità.
Questo è ciò che ha sempre consentito a La Civiltà
Cattolica di fare da ponte,
interpretando il mondo per
la Chiesa e la Chiesa per il
mondo, contribuendo così a
un dialogo pieno, cordiale,
autentico. D’altra parte, noi
non proponiamo solo analisi,
ma anche prese di posizione
argomentate e rispettose,
rivolte all’intelligenza e al
cuore di tutti.
Eppure lo stereotipo del
cattolicesimo oscurantista
e nemico della ricerca culturale più libera e avanzata
è duro a morire, non crede?
non nell’uniformità, ma nella
varietà delle esperienze, delle
culture e delle condizioni
personali, allora riusciremo
anche ad avviare un confronto vero con gli uomini
che l’altro può avere valori e
verità da offrirmi.
Il Papa sta lavorando su
questa linea, indubbiamente.
Sì, e se ci pensiamo uno dei
Forse sì, e questo deriva anche da una certa resistenza
cattolica a riconoscere che
Dio va cercato in tutte le
cose, e che non si tratta di
scegliere tra Dio e il mondo,
quanto piuttosto di trovare
Dio nel mondo. Naturalmente, pesano anche i pregiudizi
di carattere ideologico, ma
noi, da parte nostra, dobbiamo imparare sempre di
nuovo che la creatività dello
Spirito è ovunque, che Dio
opera in tutti i posti, e spesso si trova proprio dove noi
non lo vediamo, anzi dove
pensiamo che non sia.
Mica facile convincersene,
soprattutto in mezzo a
tanti segni apparentemente
contrari…
Ma in realtà è proprio così,
ce lo insegna anche il nostro
Sant’Ignazio di Loyola. Se
noi, come cattolici, diventeremo davvero capaci di
discernimento e disponibili
a scoprire la presenza di Dio
e le donne del nostro tempo,
apprezzandone la tensione
ai valori etici e spirituali,
comunque essa si esprima.
E il confronto vero nasce appunto dal fatto di riconoscere
“segreti” di Francesco sta
proprio nella sua spiritualità incarnata, umanistica,
curiosa delle tracce della
presenza di Dio soprattutto
nelle frontiere più difficili,
nei crocevia esistenziali in
"Non
si tratta di
scegliere tra
Dio e il
mondo,
quanto
piuttosto di
trovare Dio
nel mondo"
cui le esigenze brucianti dei
singoli si paragonano con la
verità perenne del Vangelo.
Il Papa è davvero la persona
meno ideologica al mondo,
in un tempo in cui le ideologie sono finite ma sembrano
sopravvivere, in realtà, in forme di chiusura intellettuale e
nuovi dogmatismi.
In definitiva, quindi, i cattolici possono stare in campo, e sui diversi fronti della
contemporaneità, senza
complessi.
Senza complessi, certo. Noi
de La Civiltà Cattolica cerchiamo di farlo mettendoci
in sintonia con la tradizione,
e offrendo chiavi di lettura
per il presente con lo sguardo rivolto al futuro. Non
coltiviamo la nostalgia per
il passato e non siamo portati
a lamentarci dell’oggi, di un
mondo che avrebbe voltato
le spalle a Dio e alla Chiesa.
E poi siamo convinti che
«tra chi scrive e chi legge
corre una comunicazione di
pensieri e di affetti che tiene
molto dell’amicizia, spesso
giunge ad
essere quasi
una segreta intimità:
soprattutto
quando la
lealtà da
una parte
e la fiducia
dall’altra
vengono a
raffermarla». Lo scriveva proprio
la nostra
rivista nel
1851, oltre
160 anni fa.
E’ questa
amicizia,
semmai, che
nulla toglie
alla serietà
del lavoro, alla sincerità
delle domande e alla chiarezza delle risposte, che deve
qualificare ogni esperienza
cattolica di comunicazione e
uscita da sé, come motivo di
attrazione e credibilità.
20/05/15 11.46
29
>dialogo<
L'Azione 23 maggio 2015
La carta esaltata a Firenze
Ad "Artigianato e Palazzo" applaudite le peculiarità fabrianesi
di SANDRO BOCCADORO
E
gregio direttore, nei giorni
scorsi si è svolta a Firenze
la XXI edizione della mostra "Artigianato e Palazzo" ospitata come di consueto nel
giardino Corsini. La presentazione
del manuale descrittivo, a cura degli organizzatori Giorgina Corsini
e Neri Torrigiani, esalta la carta
di Fabriano. Tra l'altro si legge:
“La soddisfazione più grande è
accogliere a Firenze Fabriano, a
cui è dedicata la mostra Principe
dal titolo semplice ed evocativo
'750+1 Fabriano è carta dal 1264'.
Un'occasione speciale, dopo i grandi festeggiamenti tenutisi a Parigi,
per proporre al pubblico una storia
unica che trova le sue radici nel
lontano medioevo ed arriva fino a
noi con un immenso bagaglio di conoscenza, innovazione e bellezza".
Nella successiva recensione di
Wanda Ferragamo si legge: “Con
’750+1 Fabriano è carta dal 1264’
Mostra Principe della XXI edizione
di Artigianato e Palazzo, Fabriano
è protagonista della manifestazione
fiorentina dedica alle eccellenze del
fatto a mano, con la sua pluricentenaria esperienza nella lavorazione
della carta e prosegue così i festeggiamenti per il suo 750° anniversario. Un allestimento originale con
una cornice di fogli colorati, ideato
dalla scenografa Anusc Castiglioni,
accoglie il visitatore nella Limonaia
piccola del Giardino Corsini in un
ambiente incantato, all'interno del
quale Fabriano racconta la storia
della carta. Un'esposizione che
illustra, con l'aiuto di una linea del
tempo, le tappe fondamentali dalla
fabbricazione antica e tradizionale
alla produzione moderna, fino alle
ultime innovazioni tecnologiche,
attraverso strumenti e materiali
provenienti dalla Fondazione Gianfranco Fedrigoni, Istituto europeo
di Storia della Scienze della Carta
e Cartarie Istocarta. Si possono
vedere, toccare, conoscere da vicino
cotone, cellulosa, colle animali....
materie prime che, tra le mani di
un esperto mastro cartaio, si trasformano nel più nobile del materiali, supporto perfetto per scrivere
disegnare, avvolgere e stampare. Si
scoprono la bellezza della filigrana
ma anche i fogli pesanti per pittori e
incisori, fino ad arrivare ai prodotti
della cartoleria Fabriano Boutique,
che mostrano il mondo più contemporaneo della carta, in cui la
tradizione e la qualità dei materiali
incontrano un design moderno e
raffinato... Dal 2002 Fabriano è parte del Gruppo Fedrigoni... azienda
che è una realtà dalle peculiarità
uniche nel mondo cartario europeo
e uno dei primissimi attori a livello
mondiale. Nel padiglione allestito
con gusto raffinato dall'azienda Fedrigoni, ho incontrato Sandro Tiberi
intento a dimostrare la produzione a
mano dei fogli di carta bambagina
secondo la tradizione tramandata
nel corso dei secoli.
Sandro Tiberi al lavoro
Via Dante (e non solo) invasa dalla vegetazione
Con disappunto mi trovo a scrivere questa lettera con la quale esprimo il
mio profondo dispiacere e quello di tutti i cittadini fabrianesi per la carente
manutenzione ordinaria ivi compresa quella del verde pubblico nell’intero
territorio comunale. So, per la professione che ho svolto, che è difficile
amministrare un Comune e le critiche spesso sono fuori posto e fuori luogo.
Fare progetti e realizzare programmi comporta tempi lunghi è difficoltà che
solo chi ha vissuto la realtà dei Comuni può capire pienamente. Quindi
bisogna essere tolleranti e comprensivi. Quando però ci si trova difronte
un’amministrazione che non riesce a portare avanti l’ordinario e che tale
fatto lo addebita a mancanza di soldi e riduzione dei finanziamenti da parte
dello stato, la cosa diventa intollerabile e non più sopportabile. Si tratta
infatti di fare cose semplici come la sistemazione delle buche sulle strade,
il taglio dell’erba dalle aiuole e l’eliminazione dei polloni che assalgono gli
alberi e, grazie al dolce far nulla, sono diventati alti come persone. L’erba
all’interno delle aiuole dello svincolo di via Dante (foto) è diventata così
alta che è di ostacolo alla visibilità degli automobilisti che vi transitano. La
soluzione ai disagi rappresentati può essere attuata tramite modesto lavoro
ordinario, poco faticoso e assente da gravosi costi, visto che essa rientra
nelle ordinarie mansioni dei dipendenti comunali, e pertanto non è necessario ricorrere ad appalti o conferimenti inutili. E’ bene che si sappia che
più volte mi sono rivolto sia agli uffici che agli amministratori. E’ inutile
dire che tutto è rimasto lettera morta e questa comunicazione d'altronde lo
dimostra. Invito pertanto il sindaco e la sua amministrazione a dar corso
a questi modesti interventi che, come già detto, sono di facile soluzione.
Franco Berionni
29 dialogo.indd 2
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30
>DIALOGO<
L'Azione 23 MAGGIO 2015
Alla vigilia delle elezioni
Il 31 maggio si voterà per il rinnovo del prossimo Consiglio regionale
stefano santini
roberto sorci
gian mario spacca
Nessun referendum
pro o contro
Gian Mario Spacca
Come difendere
gli interessi
della collettività
Il futuro di Fabriano:
la nostra sfida
ai pesaresi
Cari Gian Mario Spacca e Roberto Sorci,
nel 1998 mi è stato chiesto di assumere la candidatura a sindaco
di Fabriano, nel momento in cui si poneva il grave problema
della ricostruzione dopo il terremoto.
Accettai l’incarico, anche perché potevo contare sulla Vostra
collaborazione, pur in ruoli diversi; e devo dire che quella collaborazione mi fu di grande aiuto, quando la mia candidatura
divenne elezione.
Abbiamo compiuto insieme scelte importanti, realizzato iniziative di rilievo, avviato progetti di ampio respiro.
Oggi, alla vigilia di questa nuova tornata elettorale, sono costretto a dirVi che non Vi riconosco più come compagni di viaggio.
Non so se le scelte che avete fatto nascono da superiori ideali
considerazioni di perseguimento del bene comune; se è così,
avete l’obbligo di spiegarlo con chiarezza.
In ogni caso, la mia convinzione è che ogni incarico pubblico,
oltre a un impegno di servizio, debba essere una coerente
testimonianza di valori immutabili nel tempo, anche dopo che
il mandato è giunto a termine.
E’ stato affermato che in politica l’amico di oggi è il nemico
di domani e viceversa; la consideravo una battuta cinica e
infondata, ma oggi, devo riconoscere che è vero.
Per quanto mi riguarda, ho continuato a restare coerente con le
mie idee, anche dopo il termine del mio mandato, e continuo
ad esserlo.
Per questa ragione, intendo sostenere, con la mia esperienza
e insieme agli altri amici e concittadini leali e coerenti, il
programma di un gruppo di giovani che, per età e formazione,
possano perseguire un autentico e reale cambiamento per
questa nostra città.
Fabriano, oggi ancor più terremotata di diciotto anni fa, ha
bisogno di nuovi talenti in grado di realizzare una effettiva
transizione tecnologica; ha bisogno di una trasparenza nelle
istituzioni, fino ad oggi molto proclamata ma poco praticata.
Serve un grande progetto di sviluppo integrato, realizzato in
rete e con i soggetti giusti.
Serve una nuova classe dirigente competente e capace di impegnarsi con serietà; anche in politica.
Chi ha avuto a lungo in mano le leve del potere, è tempo che
si adatti a un felice tramonto, recuperando l’umiltà perduta;
lasciamo ai giovani la nostra testimonianza di vita vissuta a
servizio della comunità, con le sue luci e le sue ombre, i suoi
successi e i suoi insuccessi.
Sarebbe, tuttavia, ingiusto non riconoscere i molti aspetti positivi della Vostra amministrazione. Ma tutto ciò appartiene al
passato; oggi la filiera Governo-Regione-Comune va impostata
su una progettualità integrata: è questo lo strumento per uscire
dalla crisi del “terremoto due”. Per questo, non condivido
l’interpretazione di chi vede queste prossime elezioni come un
referendum tra i pro- e i contro-Spacca; se si pensa che serva
un referendum (e sono convinto di no), questo dovrebbe essere
per decidere se si intende mantenere il vecchio o se si vuole
costruire il nuovo, per scegliere tra chi sta bene fermo come sta
e chi vuole muoversi verso il futuro. Ho scritto tutto ciò con il
disagio di chi è stato deluso dallo svolgimento degli eventi della
politica, ma anche con la speranza di un radicale rinnovamento
delle nostre tradizioni di laboriosità e di imprenditorialità.
Affido questo esaltante compito, per la parte che vorrà svolgere,
a mio figlio Stefano, e invito i nostri concittadini alla partecipazione attiva e al sostegno verso il cambiamento, veri temi
del prossimo confronto elettorale.
Caro Francesco Santini,
ho letto con attenzione la tua lettera e ti rispondo con molta
tranquillità e semplicità, cominciando da una tua affermazione
– estranea alla mia cultura politica e di amministratore - che
cito testualmente: "E’ stato affermato che in politica l’amico
di oggi è il nemico di domani e viceversa; la consideravo una
battuta cinica e infondata, ma oggi, devo riconoscere che è
vero". Sono sincero: il cinismo non fa parte del mio modo di
vedere le cose e per questo non mi sento affatto toccato dalle
tue parole da cui, però, traspare un tuo legittimo bisogno di
trovare i nemici. Sei libero di alzare tutti i muri che vuoi ma
non ti seguirò sulla strada dei sermoni che oltre alla verità delle
cose offendono anche la mia intelligenza.
Quando affermi che "Oggi, alla vigilia di questa nuova tornata
elettorale, sono costretto a dirVi che non Vi riconosco più come
compagni di viaggio", ti sfugge un particolare forse piccolo ma
decisivo e cioè che sono stato io ad uscire dal Pd in libertà,
onestà e trasparenza.
E vorrei anche ricordarti che tutti nel partito, tu compreso, ne
erano al corrente da mesi, perchè avevo già chiarito che se le
cose fossero andate in un certo modo avrei scelto questo senza
se e senza ma questo percorso.
Il punto, caro Francesco, è che io voglio bene alla nostra città
e al nostro territorio e cerco di mantenere fede al giuramento
fatto da sindaco: difendere gli interessi della collettività fabrianese. Credo di averlo fatto sempre con molta trasparenza e le
cronache politiche giornalistiche lo dimostrano con ricchezza
di fatti e di dettagli, e per questo non accetto che la qualità del
mio impegno possa essere messa in discussione delegittimando
moralmente una scelta politica.
Il pluralismo democratico si basa su una clausola morale molto
importante: si serve la collettività attraverso scelte politiche
libere e personali e a questo principio fondamentale ho sempre
fatto riferimento in tanti anni di attività pubblica. Nelle tue
parole, purtroppo, vedo il rischio della doppia morale, quella
di chi si erge a giudice e pretende di essere severo con gli altri
e indulgente con sé stesso.
Con molta correttezza, ti dico che potevi evitare di scrivere
questa lettera, perché dà l'impressione che sia un tentativo
nervoso di scusarti delegittimando le scelte degli altri. Non
hai bisogno di giustificare le tue scelte dandomi del “cattivo”
perché in questo modo rendi un pessimo servizio a te stesso, al
partito in cui ti riconosci e alla democrazia in cui dici di credere.
Ma c’è anche un’altra cosa che ti è sfuggita di mano e che,
invece, balza agli occhi di un lettore emotivamente neutrale
e cioè che oltre a dare una falsa rappresentazione della realtà
metti in difficoltà tuo figlio candidato (che è mio amico), facendolo apparire come bisognoso di una tutela di cui non ha
alcuna necessità.
E il rinnovamento, credimi, è anche sgomberare il campo dal
sospetto e dal rischio di una rappresentanza politica di tipo
dinastico…. Amichevolmente ti suggerisco di leggere un saggio
antico di cinquecent’anni, del filosofo, giurista e politico francese Etienne de la Boètie dal titolo “ Come eliminare i despoti”,
è molto istruttivo nonostante il titolo truce. Cordialmente.
Le prossime elezioni regionali saranno un referendum sul futuro
di Fabriano, dell’entroterra montano e delle Marche.
Il 31 maggio, infatti, ogni cittadino dovrà scegliere.
Noi vogliamo le Marche plurali, policentriche, che valorizzino
l’identità di ciascun territorio. Loro vogliono il centralismo
dell’apparato di partito e sostengono modelli metropolitani
senza identità.
Noi vogliamo difendere la nostra comunità, proteggendo i lavoratori nelle situazioni di crisi, migliorando la sanità e i servizi
sociali, difendendo e valorizzando l’ospedale, potenziando le
infrastrutture, diffondendo la cultura in rinnovate biblioteche,
sostenendo la crescita del turismo in un ambiente curato, forte
di una grande presenza di beni culturali recuperatidal terremoto
e dall’incuria del tempo. Noi vogliamo rilanciare lo sviluppo
della comunità.
Loro invece puntano sul Pesaro-centrismo, per concentrare li
gli interessi e spostare là le decisioni vitali per le Marche. Noi
lottiamo per le Marche unite nella riforma delle Regioni. Loro
assecondano lo smembramento delle Marche, presentando una
proposta di legge nazionale che disarticola la nostra regione
tra Abruzzo ed Emilia-Romagna. Noi vogliamo tornare a produzione di reddito e lavoro, per creare occupazione e risorse e
potenziare così scuola, sanità e sociale.
Loro puntano sul consumo della ricchezza e sull’assistenzialismo. Senza reddito e risorse, tuttavia, non si può creare
occupazione, soprattutto per i giovani. Non si possono fare
gli investimenti; potenziare la scuola; migliorare la sanità,
diminuire le liste di attesa e ridurre la mobilità passiva. Non si
può neppure rispondere alle esigenze delle persone anziane o
in condizione di fragilità.
Quando le tasche sono vuote, ogni idea resta un sogno, e non
ce n’è per nessuno. Noi difendiamo le piccole imprese regionali, artigianato, commercio, agricoltura, turismo, industria,
servizi. Loro aprono le porte alle grandi cooperative del nord,
che scendono dall’Emilia-Romagna, direttamente sulle Marche.
Noi pensiamo che la Regione si governi insieme alla comunità
marchigiana, con la sussidiarietà: con le categorie economiche,
i sindacati, il volontariato, le famiglie, le associazioni del
terzo settore.
Loro pensano che la Regione si comandi dal partito, con la
sovrapposizione della sua burocrazia all’amministrazione
regionale.
Noi difendiamo e promuoviamo la famiglia, il pluralismo
sociale ed educativo, la dottrina sociale della Chiesa. Loro
pensano a modelli sociali individualistici e radicali.
Noi siamo per la longevità attiva e pensiamo che le competenze
non si rottamino.
Vogliamo un futuro forte dell’esperienza. Loro vogliono Presidente della Regione un funzionario dell’apparato di partito
e rischiano di essere un salto nel buio.
Cari concittadini, il 31 maggio è in gioco il futuro di Fabriano,
dell’entroterra montano e delle Marche. Sarà referendum, tra
noi e loro: tra un candidato Presidente di Fabriano e un candidato di Pesaro. Sicuramente ognuno di voi saprà valutare e
scegliere chi votare, in questo referendum tra Fabriano e Pesaro.
Francesco Santini
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Roberto Sorci
Gian Mario Spacca
In vista delle prossime elezioni regionali le lettere dei candidati che ci sono arrivate
sono state pubblicate in ordine alfabetico.
La lettera di Luigi Viventi è a pagina 31 per motivi di spazio.
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>DIALOGO<
L'Azione 23 MAGGIO 2015
31
Il degrado di Albacina
luigi
viventi
Al territorio serve
una rappresentanza
amministrativa
In vista delle elezioni amministrative del 31 maggio, ritengo
importante esporre le ragioni della mia candidatura nella lista
Popolari per le Marche-Udc, a supporto del candidato alla
presidenza Luca Ceriscioli. Nel 2010 ho sostenuto la necessità
che moderati e popolari stringessero un’alleanza con il Pd
per la Regione Marche. Con questa scelta abbiamo evitato
che l’asse politico e di governo si spostasse su posizioni di
estrema sinistra e abbiamo poi consolidato, nella pratica del
buon governo, un’alleanza strategica tra moderati, popolari e
riformisti, ripetuta anche a livello nazionale.
In seguito però, per ragioni che nulla hanno a che vedere con
la politica, si è tentato, non si capisce perché, di rompere l’alleanza tra noi e i riformisti e di aggregarci, senza prospettive,
a ciò che resta delle truppe berlusconiane. A questa deriva
mi sono opposto per coerenza politica e anche per tutelare il
nostro territorio.
E’ stato importante, infatti, in questi anni, stare al governo
della Regione e sono i fatti che lo dimostrano. Uno dei risultati
più significativi ottenuti quando avevo la delega di assessore
all’Urbanistica, ad esempio, è stato il rilancio del Piano casa,
che, con una legge migliorativa, ha permesso di passare da
zero a quattromila domande. Nel periodo della mia gestione
delle Infrastrutture, inoltre, sono stati sbloccati i lavori della
Quadrilatero. Lavori che, forse per puro caso, si sono bloccati
di nuovo quando la delega amministrativa è stata passata ad
altri. Nei Trasporti e nei Servizi sociali sono stati necessari
un impegno e una presenza costanti nelle sedi regionali e
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Gentile direttore, sento il dovere di far presente a chi di dovere, attraverso il suo giornale, lo stato di degrado intollerabile in cui versa il paese di Albacina. Un qualsiasi turista che viene a visitarlo si imbatte come biglietto da visita, in una
catapecchia fatiscente e pericolosa che a mio avviso, il Comune dovrebbe far demolire. La costruzione più importante
che ci resta del periodo feudale, è la torre all'ingresso del rione Castello. Ebbene, le antiche abitazioni entro la cinta
muraria, sono un susseguirsi di case sfitte e pericolanti per incuria di alcuni proprietari e di chi dovrebbe
preoccuparsi di cose siffatte. Inoltre la pavimentazione vischiosa (per la nascita incolta di filetti
d'erba) impedisce a chiunque di camminare non appena accenni a piovere. In via Spontini,
la principale del paese, gli alberi hanno raggiunto un tale altezza, che i rami piegandosi arrivano quasi dentro i balconi delle abitazioni. Non è "menagramo"
prevedere, che prima o poi si rompa qualche ramo e ci scappi il
morto. Per non parlare dell'antico lavatoio pieno di sporcizia
e bivacco di gatti e animali vari. Riflettere sulle difficoltà del
momento va bene, però non si può far a meno di notare che
a Fabriano, lavori di manutenzione e potatura degli alberi,
vengono regolarmente effettuati. Sarebbe bello vivere in un
paesino armonico, pulito e un po' più curato. Ci vorrebbe un
mecenate. Ma esistono ancora? Per ora speriamo solo che
la Giunta comunale, ci faccia un pensierino e ci lavori su!
Nadia Marcellini
governative, per impedire i tagli di bilancio che negli anni
passati hanno colpito indistintamente gli altri settori. E oggi, in
presenza di problemi economici e finanziari ancora maggiori,
ho ritenuto di dover continuare a garantire la mia presenza in
giunta fino alla fine della legislatura, perché era necessario
non privare i cittadini più svantaggiati dei necessari livelli di
assistenza e di supporto. Stare al governo della Regione, infine,
è significato anche incidere in modo importante sulle dinamiche di risparmio del denaro pubblico, che, come assessore al
Personale, ho contribuito a far perseguire, riducendo di anno in
anno la spesa corrente, fino a raggiungere un rapporto virtuoso
abitanti-dipendenti regionali e a fare della Regione Marche
l’ente con il minor numero di dirigenti in Italia (cinquanta, a
fronte dei quasi duemila della Sicilia).
Il rischio da evitare oggi è che questo territorio perda la propria
rappresentanza politica. Siamo di fronte ad un bivio: o restiamo
senza rappresentanza, o scegliamo chi ha la possibilità, seria e
concreta, di portare la nostra voce nel governo della Regione.
Ecco perché sono candidato, anche in risposta alla richiesta
di tanti amici.
In queste elezioni, scegliendo i Popolari per le Marche-Udc,
gli elettori hanno la possibilità di sostenere un candidato vincente per la presidenza, cioè Luca Ceriscioli, e, votando me,
potranno contare su un uomo della zona con un ruolo attivo
nella prossima amministrazione regionale, per rappresentare
i nostri problemi, in un momento di così grande difficoltà.
Luigi Viventi
Murales all'Infanzia
Da qualche giorno ad accoglierci nella nostra scuola ci
sono dei bambini nuovi, sempre presenti che con matite,
colori, pennelli ed un grande sorriso ci aspettano ogni
mattina… Sono gli “scolaretti” del grande murales, realizzato da babbo Mirko Stefanelli, che ancora una volta
ci ha stupiti con la sua fantasia… Grazie babbo Mirko
per la tua arte e per la tua sempre grande disponibilità.
Le bambine, i bambini e le insegnanti della Scuola dell’Infanzia
S. Maria dell’Istituto comprensivo Aldo Moro
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L'Azione 23 maggio 2015
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