Spettacoli 61
IL GIORNALE DI VICENZA
Venerdì 15 Febbraio 2013
ILPERSONAGGIO. Leparole della cantantevicentinapoche ore dopo l’avventuraalFestival
ESCLUSA MAFELICE
IRENEGUARDA OLTRE
CONBACI A SANREMO
«Èandatacome doveva andareraccontalaGhiotto alGiornaledi
Vicenza- esonocontentacosì
perchénon miaspettavodi più»
Raffica di telefonate, decine di
messaggi sul cellulare, richieste di interviste a go go. Risponde alle domande sul terrazzino della camera d'albergo concedendosi qualche minuto per una boccata d'aria da
giornali, radio e tv che se la
stanno contendendo fin dalle
prime ore della mattinata. E'
una frenetica catena di montaggio di prendi in mano il telefono, o il microfono, e rispondi, il giorno dopo la serata di
Sanremo che non ha certo sorriso alla cantautrice vicentina
Irene Ghiotto, che però è contenta lo stesso. La sua esibizione nella categoria "Giovani"
del Festival con la canzone
d'amore "Baciami?" è comunque piaciuta e non soltanto ai
numerosi fan berici, specialmente dalle parti di Montecchio Maggiore, di dove è originaria, che sono rimasti incollati davanti agli schermi sintonizzati su Rai Uno fino a che
Fazio, ben oltre la mezzanotte,
non ha comunicato il risultato
della gara. L'uscita in un romantico e delicato vestito a fiori e con gli anfibi neri, la simpatica intesa con la Littizzetto,
ma soprattutto stile, ritmo e
voce, facevano propendere
per un pronostico con un esito
diverso. Ma tant'è. "Sanremo è
Sanremo"... ed è comunque
una grande vetrina, che funziona. Fin da subito.
Quali sono le sue impressioni
sulla serata?
È andata come doveva andare
e sono contenta così perché
non mi aspettavo di più. Sapevo che era una serata difficile,
non per niente davo sopra al
mio personale podio i cantanti con cui mi sono confrontata
e che sono i miei preferiti.
Com'è stato il palco dell'Ariston?
Un'emozione assolutamente
intensa. E' stata come l'esplosione di una bomba atomica
che mi ricorderò per tutta la vita. Mi sembrava mi mancasse
l'aria, poi mi sono concentrata
Irenedurante l’esibizione alFestivalmentrecanta “Baciami?”
e ho cantato come volevo, con
convinzione, in modo solare e
esprimendo le emozioni della
canzone. Sono salita con una
gran voglia di fare bene e sento di aver dato il massimo e di
avercela messa tutta. Per me
era importante questo ed è andata bene indipendentemente dal risultato. Sanremo non
è un fine ma è un punto di partenza.
va il pubblico al televoto?
Come le sono sembrati gli altri
cantanti?
NelfrattemponelgiornodiSan
Valentino è uscito il suo disco..
In realtà non sono stata moto
attenta. Comunque occorre saper riconoscere la qualità degli altri. Mi aspettavo un successo de Il Cile, che per me era
il vincitore, invece è stato eliminato.
Una bella canzone cantata bene sembra non bastare più, occorre anche un tema che smuo-
Non posso dire molto su questo punto perché non conosco
ancora quanto hanno pesato i
voti da casa e quanto quelli della giuria tecnica. Forse questo
potrebbe in parte spiegare l'affermazione di Renzo Rubino,
che ha scelto un tema tosto,
ma potrebbe non essere sufficiente per comprendere il risultato dei Blastema.
È il mio primo Ep da solista e
sono contenta anche per questo. Racchiude tutto il lavoro
che è stato fatto durante l'ultimo anno e contiene delle belle
sorprese. Si possono ascoltare
dei pezzi curiosi e originali. Lo
considero un po' il mio piccolo
scrigno che voglio condividere e non vedo l'ora di sentire i
commenti. •
IreneGhiotto, 28 anni, vicentinadi Montecchio Maggiore,sul palcodelteatro AristonaSanremo
ILDISCO/1. Ieril’uscita dell’EPd’esordio intitolatosemplicemente“Irene Ghiotto” (Capitol):seicanzoni d’amore, tutteda angolazione diversa
EperSan Valentino siregalailsuo primoalbum
«Iridescenzepop,grandislanci e
intimeconfessioni» spiegaIrene
SANREMO
È uscito nella giornata di San
Valentino "Irene Ghiotto", l'album d'esordio che porta il nome della cantante vicentina e
che contiene "Baciami?" la
canzone con cui ieri sera si è
esibita sul palco dell'Ariston
per il Festival di Sanremo. E'
un Ep prismatico, edito su etichetta Capitol, del gruppo
Emi, con sei canzoni il cui filo
conduttore è l'amore affrontato secondo le sue diverse sfaccettature. Unisce la scrittura
cantautorale e pianistica di
Irene con le atmosfere elettroniche ed acustiche degli arrangiamenti ideati e realizzati da
Carlo Carcano, responsabile
della produzione artistica.
«E' un concentrato di iridescenze pop - spiega Irene - di
stralci di rumori e fiati, di grandi slanci e intime confessioni
che sono frutto di scelte, attese, pazienza e amore verso la
musica". Eccole nella sequenza con cui sono state ordinate.
"L'Ultima Volta" è un dettaglio microscopico di un sospiro d'amore, una slow-motion
di un pianto trattenuto e soffocato. E' il ritorno alla dolcezza
dell'infanzia con suoni amniotici e attutiti. "Baciami?", in
cui il bacio si colora in modo
curioso, bizzarro e inconsueto
perché associato a oggetti, contesti e situazioni paradossali,
ILDISCO/2. Disegnatriceefotografo vicentini
Lacopertina d’autore
halafirmadi Dafne
MONTECCHIO MAGGIORE
Porta la firma di Dafne la copertina dell'album d'esordio
"Irene Ghiotto" e le illustrazioni del libretto interno al Cd
che contiene i testi delle canzoni. Una piccola rassegna della
disegnatrice Francesca Vignaga, di Arzignano, che si è lasciata ispirare ascoltando le canzo-
ni e giocando con le sfumature secondo l'interpretazione
della sua personale cifra stilistica. Il volto di Irene è stato
realizzato sulla base degli scatti di Michele Piazza, che è il
suo fotografo ufficiale e che è
stato il chitarrista dei PensieroZero, la band dove la cantante di Montecchio Maggiore er
la voce prima di intraprendere il progetto solista. Sua è an-
Unafase dellalavorazione dellacopertinadell’EPdi Irene Ghiotto
Eccola copertinadi“Irene Ghiotto” nella suaversioneufficiale
come se fosse "solo" la cornice
con cui scontornare l'immagine dell'innamorato che a ogni
costo desidera essere desiderato. Ma il bacio è anche una
sta sottesa all'invito al bacio è
in realtà connotata da un forte
dubbio: la paura di chi, questa
richiesta, la sta muovendo.
"Gli Amanti" è invece l'ammi-
che la foto utilizzata per i manifesti di sostegno appesi alla
Ceccato e per la città. Sempre
Piazza aveva curato le riprese
del video di "Baciami".
Il piccolo corvo sul capo di
Irene che "predice il futuro
ma non racconta mai bugie" è
un elemento caro a Dafne,
mentre i fili neri che si dipartono dalle mani della cantante
fungono da elemento conduttore che percorrono e legano
ogni pagina. Luca Pellizzaro,
ex bassista dei Pz e fidanzato
di Irene, si è occupato degli
aspetti di rifinitura riguardanti il lettering. • M.G.
© RIPRODUZIONERISERVATA
trappola da cui difendersi e liberarsi per uscire dalla cecità
della passione. Il punto di domanda allora diventa un imperativo interrogativo e la richie-
razione prodotta dall'amore
che si trasforma in paura, perdita e distacco e su cui si inseriscono gli elementi ritmici ed
elettronici che con la loro for-
za portano a commuovere.
"Bio", per piano e voce, è un debole sussurro mosso da un'immensa forza. La forza è quella
della della sopravvivenza di
chi non può più comunicare
con il mondo esterno, ma che
ancora vive e ha consapevolezza di voler scegliere il proprio
destino. "Una Distrazione",
con ritmo leggero e andamento ballabile, è una voce che si
dichiara pronta a liberarsi dalle catene di un rapporto sbilanciato, trascurato e distratto.
"Piccolo Preludio" è un buco
fondo dentro lo stomaco che
rapisce l'orecchio e lo tira verso la terra, il fango, la palude
dell'anima, dove c'è ancora
spazio perché i rapporti si trasformino e resuscitino a nuova vita. L'album è stato registrato da Max Trisotto e Franz
Fabiano all'AltraMusica Ohm
Studio e masterizzato da Giovanni Versari al Maestà Studio. La chitarra classica in
"Una Distrazione" è di Giorgio
Gobbo, il basso elettrico di Luca Pellizzaro. • M.G.
© RIPRODUZIONERISERVATA
QUESTA SERA
eDOMANI SPECIAL GUEST
Martina Magic
aperto dal martedì al sabato dalle 23.00
domenica dalle 20.00 alle 2.00
Ilfotografo Michele Piazza
FrancescaVignaga in arteDafne
GT18372
Matteo Guarda
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