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Assistente musicale: Sabino Manzo
Produzione esecutiva: Associazione Cappella Musicale Iconavetere di Foggia
Responsabile artistico: Agostino Ruscillo
Realizzazione progetto grafico: Andrea Bongiovanni
Direzione tecnica del suono: Studio Ing. Costa di Padova
Luogo e data di registrazione:
Foggia, Chiesa della Madonna della Misericordia, 4-5 luglio 2014
Editing, mixing, mastering: Ing. Matteo Costa, Padova
Copyright: Francesco Bongiovanni s.n.c., Bologna, © 2014
Un particolare ringraziamento:
a S.E. mons. Francesco Pio Tamburrino, arcivescovo di Foggia-Bovino
a don Rocco Scotellaro, parroco della Cattedrale di Foggia
a don Luigi Michele de Palma, direttore Archivio storico diocesano di Molfetta
all’avv. Laura De Maio, presidente dell’Associazione C.M.I.
a Lucy Ruscillo, segretaria di produzione
e, non ultimi, a tutti i cantori della “Cappella Musicale Iconavetere”
che in questi trent’anni di attività hanno contribuito a tenere viva la fede nel canto
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Mercadante ritrovato
SAVERIO MERCADANTE (1795-1860)
Messa a grande orchestra per quattro voci
(FIRST WORLD RECORDING)
Ms. Archivio Diocesano di Molfetta – Fondo Peruzzi
Edizione moderna a cura di Agostino Ruscillo
Requiem breve a quattro voci senza accompagnamento
Annarita Di Giovine Ardito, soprano; Angela Bonfitto, mezzosoprano;
Vincenzo Di Donato, tenore; Matteo d’Apolito, basso
ORCHESTRA & CORO CAPPELLA MUSICALE ICONAVETERE
maestro del coro, concertatore e direttore d’orchestra
AGOSTINO RUSCILLO
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SEQUENZA / RUNNING ORDER
Messa a grande orchestra per quattro voci
1. Kyrie eleison – Larghetto (soprano e coro)
2. Gloria in excelsis Deo – Allegro vivace (coro)
3. Gratias agimus tibi – [s.i.t.] (soprano) (*)
4. Domine Deus – Andante mosso – (soprano, tenore, basso)
5. Qui tollis peccata mundi – Larghetto – (soprano, mezzosoprano, tenore, basso)
6. Qui sedes ad dexteram – Andantino – (soprano e coro)
[5:45]
[5:42]
[7:46]
[5:08]
[3:09]
[5:34]
Requiem breve a quattro voci (+)
7. Requiem aeternam – Kyrie
8. Sequentia (•)
9. Offertorium: Domine Jesu Christe
10. Sanctus – Agnus Dei
11. Communio: Lux aeterna
12. Responsorium: Libera me, Domine
[3:50]
[12:22]
[3:07]
[3:56]
[1:48]
[1:37]
T. T.: 59’53”
(*) corno obbligato: Vincenzo Celozzi
(+) gregoriano: Vincenzo Di Donato
(•) tenore solo: Michele Ieluzzi – soprano solo: Cristina Fanelli
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MERCADANTE RITROVATO
a cura di Agostino Ruscillo
Note storiche sull’esecuzione del 1828 in Foggia
Le cronache storiche riferiscono che agli inizi dell’Ottocento, ancor prima che
Foggia fosse eletta a sede vescovile, la popolazione cittadina festeggiava con particolare solennità la ricorrenza dell’Assunzione di Maria, associandola alla profonda
devozione per l’Iconavetere, protettrice della Città sin dalla sua fondazione. «Il
Giornale patrio» di Ferdinando Villani, custodito presso il Museo civico di Foggia,
riporta notizie riguardanti l’anno 1827 quando la solennità dell’Assunta fu celebrata, secondo la tradizione, il
14 agosto con la gran processione di Maria Santissima dei Sette Veli, che alle
7:00 pomeridiane dalla chiesa di san Tommaso ove fu portata ieri, si è restituita
alla sua chiesa Basilica ove vi è giunta alle 9:00 circa […] ed in chiesa vi è stata
gran musica a piena orchestra. Il 15 agosto, sin dall’alba, un lungo e forte sparo,
col suono delle campane, ha annunziato la gran festa dell’Assunta. Nella
Basilica la detta festa è stata assistita dall’Intendente […] Terminata la Messa
solenne e il Te Deum cantato a grande orchestra e dopo l’estrazione di 7 maritaggi a povere donzelle, il corteggio si è sciolto.
Molti documenti dimostrano l’alta considerazione in cui era tenuta la musica ai fini
di una degna solennizzazione della festività. Una «Messa Solenne» con l’accompagnamento di un’orchestra era quanto il popolo foggiano si aspettava il giorno dell’Assunta.
E questo è quanto è avvenuto anche il 15 agosto 1828, anno in cui viene eseguita la
Messa a grande orchestra a quattro voci, che il manoscritto rinvenuto presso
l’Archivio Diocesano di Molfetta ci permette di attribuire a Saverio Mercadante.
Rimane da verificare attraverso più approfonditi studi storico-musicologici se la Messa
fu commissionata ad hoc per la festività dell’Iconavetere oppure se era già stata eseguita precedentemente in altri luoghi e per altre occasioni. Nel suo «Giornale patrio»
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Villani riporta la cronaca della giornata, ricca di eventi religiosi e laici, così come la
consuetudine dettava da secoli.
Venerdi 15 agosto 1828. Tempo vario. La festività dell’Assunta si è celebrata
quest’anno al par degli anni scorsi, e con quella solita pompa dovuta a tanta
Festa. L’orchestra però è stata fornita di maggiori strumenti, e vari, e con una
Messa del tutto nuova per dare maggior lustro alla ricorrenza. L’orazione panegirica è stata recitata da reverendo sacerdote Don Pasquale Capuano con quella
energia dovuta alla circostanza dopo l’Evangelo. Circa le 6:00 pomeridiane vi è
stata la solita corsa di cavalli al numero di 10 nel torneo fuori la spianata della
villa col premio di un palio di raso color rosa del valore di lire 10. È venuto
imponente poi il vedere in quel sito bastantemente discosto dall’abitato un
immenso popolo ed un numero indeterminato di vetture e di carri accorsi. Alle
9:30 pomeridiane ha avuto luogo il gran fuoco artificiale al Largo detto Gesù e
Maria e così si è data fine alla solennità della festa. La banda intanto non ha
mancato di divertire il pubblico colle sue musichette tanto nella corsa quanto
nell’artificio, oltre ad aver girato tutte la strade della città, durante la festa per
lo spazio di tre giorni consecutivi.
Il Villani cita nuovamente la Messa a grande orchestra quando riporta dei
festeggiamenti religiosi organizzati in occasione del genetliaco del Re Francesco I,
realizzati qualche giorno dopo, il 19 agosto. Il natalizio del sovrano era celebrato
con particolare solennità nel capoluogo dauno, in quanto Foggia, dopo Napoli, rappresentava uno dei centri economici più importanti del Regno Borbonico. Nel 1828
il programma della ricorrenza prevedeva, oltre la succitata Messa in Basilica, anche
la rappresentazione presso il Reale Teatro Ferdinando del melodramma Elisa e
Claudio, opera in due atti di Mercadante, eseguita in prima assoluta alla Scala di
Milano nel 1821 e rivelatasi il primo grande successo operistico del compositore
pugliese. Da quanto riportato, risulta evidente l’alta considerazione in cui era tenu-4-
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ta l’arte del maestro pugliese presso l’intellighentia foggiana dell’epoca.
La registrazione della Messa a grande orchestra di Mercadante a circa due
secoli di distanza vuole essere un atto di deferenza alla memoria del celebre compositore di Altamura, il cui genio compositivo fu utilizzato dai nostri avi per onorare degnamente l’amata Patrona di Foggia (vedi nota in terza di copertina).
Criteri di Edizione
La trascrizione è stata condotta solo sul manoscritto apografo conservato presso il
Fondo Peruzzi dell’Archivio Diocesano di Molfetta (segn. Ms.3.2.), e ringrazio l’amico Gaetano Magarelli per la preziosa e fattiva collaborazione. Il manoscritto
riporta sul frontespizio la notizia dell’esecuzione della Messa di Mercadante in
Foggia il «15 Agosto 1828» in occasione dei festeggiamenti per la «Vergine SS.ma
dell’Icona Vetere». Il manoscritto fu copiato nel 1846 presso la famosa copisteria
napoletana situata a Toledo, sulla salita Trinità de’ Spagnoli, e acquistato dal molfettese Pasquale Introna, come risulta dalle note riportate sul frontespizio:
Messa / A Grande Orchestra / Per Quattro voci / Musica / Del Sig: Maestro
Sav:io Mercadante / Eseguita per la Festività della Vergine SS.a dell’Icona Vetere
il 15 Agosto 1828 / Padrone Pasquale Introna / Comp.ne nell’Anno 1846 C:S:M:
/ Copisteria e Magazzino di Musica, Salita Trinità de’ Spagnoli N. 3, a Toledo, di
rimpetto il Palazzo Stiglioni.
Durante la fase di trascrizione nel manoscritto si sono rilevate molte approssimazioni, oltre a qualche contraddizione e a non pochi errori, che potranno essere
confutati solo dopo un attento lavoro di collazione con altri due testimoni manoscritti, che si conservano rispettivamente uno presso la Biblioteca del
Conservatorio di Napoli e l’altro presso la Biblioteca del Conservatorio di Milano
(Fondo Noseda). Gli aspetti rilevanti sui quali si è ritenuto di dover intervenire ope
ingenii riguardano sia alcuni punti dell’orchestrazione che la sistemazione definiti-5-
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va della notazione degli strumenti traspositori.
L’organico previsto dalla partitura comprende: 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2
fagotti, 2 corni, 2 trombe, trombone, archi, coro a voci miste, soprano solista, contralto solista, tenore solista, basso solista.
A tutt’oggi non è stata rinvenuta nessuna edizione a stampa della Messa a
grande orchestra per quattro voci. È auspicabile che l’odierna esecuzione condotta
sulla trascrizione del manoscritto di Molfetta possa confluire in un’edizione critica,
frutto di un attento esame delle fonti manoscritte che ci permettano di ricostruire
l’ultima volontà dell’autore in merito a tale opera.
Note biografiche su Saverio Mercadante
Giuseppe Saverio Raffaele Mercadante nacque e fu battezzato ad Altamura il 17
settembre 1795. Nato da una relazione della madre Rosa Bia, figlia di un
mugnaio, con l’arcidiacono Nicola Leone, valente musicista e compositore, fu
legittimato da Giuseppe Orazio Mercadante, proprietario di un mulino, a cui la
madre fu data in sposa per ovviare allo scandalo. Sin dall’infanzia Saverio
Mercadante dimostrò un eccezionale talento musicale, che lo porterà ad ottenere
un posto al prestigioso Conservatorio di Napoli, anche grazie alla falsificazione
dei suoi dati anagrafici, visto che non era napoletano ed era già oltre i limiti di
età. In Conservatorio si distinse ben presto per la composizione di brani sinfonici
e per banda, tanto da ottenere la direzione dell’orchestra del Collegio e i complimenti di Gioacchino Rossini, in visita al Conservatorio.
L’interesse di Mercadante fu inizialmente rivolto alla musica strumentale, e
solo nel 1819, su consiglio della critica e del maestro Rossini, compose la sua
prima opera L’apoteosi di Ercole, a cui seguirono altre opere, tutte accolte positivamente da critica e pubblico. Da allora in avanti Mercadante si concentrò esclusivamente su composizioni operistiche, tra cui Elisa e Claudio, rappresentata nel
1821 alla Scala di Milano per trenta sere consecutive e replicata sei mesi più
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tardi per altre 28 rappresentazioni (come si diceva, l’opera che fu rappresentata a
Foggia il 19 agosto 1828 in occasione del compleanno del Re). Con quel lavoro
Mercadante divenne famoso a livello europeo e molteplici furono i suoi soggiorni
a Londra, Barcellona, Parigi, Madrid, mentre proseguiva la sua produzione operistica.
Nel 1831 Mercadante tornò definitivamente in Italia. Fu ‘maestro di cappella’
alla Cattedrale di Novara per sette anni, e qui compose tra l’altro moltissima
musica da chiesa. Nel 1836, dopo un breve soggiorno a Parigi, compose Il giuramento, la sua opera più famosa fino ai nostri giorni, con la quale cominciò il programma di riforma del melodramma italiano, a cui il nome di Mercadante è rimasto associato. Dopo un breve periodo trascorso a Bologna come direttore del
Liceo musicale grazie a Rossini, che lo preferì a Donizetti e a Pacini, nell’ottobre
del 1840 Mercadante divenne direttore del Conservatorio di Napoli, all’epoca il
più importante d’Italia, posto che mantenne fino alla morte, avvenuta trent’anni
più tardi. La sua carriera teatrale continuò, seppur rallentata, sia per la sua posizione in Conservatorio, che per la sua crescente occupazione nella composizione
di musica strumentale, di musica da chiesa e nell’insegnamento. A giudizio degli
storici un’altra ragione potrebbe essere stata la gelosia nei confronti di Verdi, che
tuttavia nutriva nei suoi confronti profonda stima, tanto che nel 1868, quando
Mercadante era ormai vecchio e cieco, lo stesso Verdi lo pose in cima alla lista
dei compositori chiamati a contribuire alla composizione di un Requiem in
memoria di Rossini. Mercadante si spense a Napoli il 17 dicembre 1860, quando
ormai era diventato una figura venerabile della musica italiana. Poco più di un
mese prima, l’11 novembre, aveva dettato la sua ultima composizione, una
Serenata per violoncello e pianoforte, a testimonianza della sua mai paga ricerca
delle relazioni tra canto lirico ed espressione melodica strumentale.
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ANNARITA DI GIOVINE ARDITO (soprano)
Diplomata con il massimo dei voti in Canto e Musica vocale
da camera presso il Conservatorio Giordano di Foggia, sotto
la guida del mezzosoprano Sofia Mukamethova e del soprano Stefania Donzelli.
Vincitrice del 2° premio ai Concorsi Internazionali “U.
Giordano” di Foggia e “Smetana” di Litomysl (Rep. Ceca);
ha tenuto concerti in numerose città in Italia e all’Estero. Dal
1995 al 2002 è stata in organico al Coro del Teatro
Petruzzelli di Bari diretto da Elio Orciuolo. Ha interpretato:
Lola (Cavalleria rusticana), Suor Genoveffa (Suor
Angelica), Raimonda (Marcella di Giordano), Contessa di
Ceprano (Rigoletto), Amore (Orfeo ed Euridice di Gluck e Orfeo all’Inferno di Offenbach),
Sacerdotessa (Aida).
Del repertorio sacro ha eseguito la Cantata BWV 140 di Bach, il Gloria di Vivaldi, lo Stabat
Mater di Pergolesi, la Rapsodia mistica “Maria venisti a noi” di mons. Aldo Chiappinelli
(prima assoluta), il Miserere di Leo.
Ha cantato in diretta RAI alla trasmissione TELETHON edizioni 1997 e 1998. È impegnata
nel comparto vocale-polifonico; ha seguito corsi di perfezionamento teorico-vocale, gregoriano e direzione di Coro con i maestri Righele, Milanese, Floris, Baroffio, Molisani, Costi,
Scattolin, Pitteri e Berrini. È specializzata in direzione di Coro per voci bianche.
ANGELA BONFITTO (mezzosoprano)
Studia pianoforte e canto presso il Conservatorio Giordano di Foggia dove consegue il
diploma sotto la guida del mezzosoprano Sofia Mukamethova. Contemporaneamente consegue con lode la laurea in Filosofia presso l’Università degli studi “G. D’Annunzio” di Chieti
con tesi in Storia della musica. Si perfeziona all’As.Li.Co a Milano e all’Accademia
Rossiniana di Pesaro sotto la guida di Alberto Zedda. Debutta all’Arena di Avenchès ne La
Traviata con Leo Nucci e al Rossini Opera Festival nella Isabella di Azio Corghi.
Prosegue la carriera interpretando ruoli principali in prestigiosi allestimenti nei teatri di tradizione ed enti lirici nonché festival internazionali in Italia e all’Estero. Solo per citarne
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alcuni: Così fan tutte nello storico allestimento di
Giorgio Strehler, Le Comte Ory al Liceu di Barcellona
e al Carlo Felice di Genova, Il Flaminio a Jesi e al
Festival Internazionale di Musica Barocca di Beaune
(Ottavio Dantone e Accademia Bizantina), Il Barbiere
di Siviglia con l’orchestra del Teatro Regio di Parma,
La Clemenza di Tito con la regia di PierLuigi Pizzi al
teatro Alighieri di Ravenna, La Cenerentola nei teatri
di tradizione del circuito lombardo, Roberto Devereux
al teatro Donizetti di Bergamo, Norma con Maria
Dragoni, Stabat Mater di Pergolesi con Katia
Ricciarelli. Interpreta Lola nella Cavalleria rusticana e
Carmen al teatro Coccia di Novara entrambe con la
regia di Giovanna Nocetti prodotte in DVD da Kicco
Music. L’interpretazione della Carmen le è valso un
prestigioso riconoscimento agli International Opera
Awards-Oscar della Lirica 2012. Nello stesso anno ha
fatto parte del cast nella trasmissione di Paolo Limiti
“Estate con noi in TV” in diretta su RAI 1. Ha cantato in filodiffusione per Radio RAI,
Radio France e Radio Swisse.
VINCENZO DI DONATO (tenore)
Diplomato in Organo, Musica corale e Canto. Si è perfezionato
nello studio del canto con Vannini e Vinco. Attualmente è docente di ruolo presso il Conservatorio di Verona, e svolge attività
come tenore.
Ha interpretato le parti solistiche: vari oratori di Haendel e cantate di Bach, Vespro della beata Vergine di Monteverdi, Petite
Messe Solennelle e Stabat mater di Rossini, Lazarus di Schubert,
Elias di Mendelsshon, Requiem di Verdi, Stabat mater di A.
Dvorjak, Faust-Symphonie di Listz, IX Sinfonia di Beethoven, e
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Der Rose Pilgefahrt di Schumann.
Si è esibito in prestigiosi festivals e teatri in Europa, USA (Lincoln Center – New York), Sud
America (teatro Avenida, teatro Coliseo – Buenos Aires), Giappone (La Folle Journée in
Tokio), con direttori quali Vartolo, Curtis, Maag, Ceccato, Florio, Gini, Bressan, King,
Orizio, Neumann, Valade, Alessandrini, Gester, Pirona, Michelangeli, Nemeth, Csaba.
Ha partecipato a registrazioni RAI e ha registrato per numerose case discografiche tra cui
Arts, Stradivarius, Opus 111, Tactus, Bongiovanni, Dynamic, Symphonia, Naxos.
È componente dell’ensemble “Odhecaton” e del coro della RSI. Dirige l’ensemble
“Templum Musicae” con il quale ha prodotto un’incisione discografica con musiche di
Salvatore Sacco e una di musiche a corte di Isabella di Capua Gonzaga.
MATTEO D’APOLITO (basso)
Debutta giovanissimo in diversi teatri italiani ed esteri
prendendo parte a prestigiosi allestimenti. Il suo repertorio spazia dal Seicento al Novecento, dal buffo al serio,
passando per la musica da camera, sinfonica e sacra.
Ha cantato più volte nel ruolo di Don Bartolo del
Barbiere di Siviglia, Leporello nel Don Giovanni,
Dulcamara nell’Elisir d’amore; è stato poi Mamm’Agata
ne Le convenienze e inconvenienze teatrali, Uberto ne La
serva padrona di Pergolesi, Tobia nel Ser Marcantonio di
Pavesi, del quale ha inciso la prima registrazione mondiale per la Naxos, Don Profondo ne Il viaggio a Reims di
Rossini, Ramphis in Aida, Sagrestano in Tosca.
Ha debuttato nei seguenti teatri: Bonci di Cesena, Verdi di
Pisa, Giglio di Lucca, Goldoni di Livorno, Rossini di
Pesaro, Rossini festival In Wild Bad, al Muziektheater di
Amsterdam, al Luxor di Rotterdam. Si è perfezionato con
il mezzosoprano Angela Bonfitto presso il Conservatorio
Giordano di Foggia; e nel repertorio rossiniano con
Alessandro Corbelli e Alberto Zedda presso l’Accademia Rossiniana di Pesaro.
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CAPPELLA MUSICALE ICONAVETERE (Orchestra & Coro)
La Cappella Musicale Iconavetere viene fondata nel 1983 grazie allo zelo dell’allora arcivescovo, S.Em. card. Salvatore De Giorgi, dell’allora parroco della Cattedrale don Luigi
De Stasio, e dal primo direttore, prof. Renato Lo Polito, insigne filosofo e organista, tutti
fortemente motivati ad attuare quanto previsto dalla Costituzione Conciliare in materia di
musica liturgica e sacra presso la Basilica Cattedrale di Foggia.
Sotto la guida del prof. Lo Polito s’intraprendono importanti iniziative culturali per la città
di Foggia: nell’aprile del 1984, in occasione della chiusura dell’Anno Santo la C.M.I. si
esibisce davanti a Sua Santità Giovanni Paolo II ricevendo lusinghieri apprezzamenti; nel
1985, nella Cattedrale di Foggia, la C.M.I. interpreta il Magnificat Rv 611 per soli, coro e
orchestra di A. Vivaldi; nel 1988, in occasione del gemellaggio tra la C.M.I. e il
“Madrigalchor” di Göppingen, si esibisce nella Stiftkirche di Faurndau (Germania), e infine, nel marzo del 1991 esegue nella Cattedrale di Foggia il Requiem Kv 626 per soli, coro
e orchestra di W. A. Mozart.
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A partire dal 2001, S.Ec. Mons. D’Ambrosio nomina Agostino Ruscillo “maestro di cappella” della Cattedrale di Foggia, e da allora l’Associazione vive una progressiva rivitalizzazione; in particolare, si realizzano due festival di musica sacra: il festival di Pasqua
“Sepultus est…et Resurrexit” e il festival “Via Francigena del Sud”, quest’ultimo in prossimità della festività di san Michele Arcangelo, patrono della provincia di Foggia.
Il Coro e l’Orchestra hanno eseguito in prima esecuzione assoluta diversi componimenti di
Aldo Chiappinelli: Maria venisti a noi, rapsodia mistica per soli, coro e orchestra, Padre
Pio, oratorio per soli, coro e orchestra, Factum est silentium, mottetto micaelico per coro,
ottoni, organo e percussioni, e col medesimo organico la Messa Pontificale.
AGOSTINO RUSCILLO (maestro del coro e direttore d’orchestra)
Si è diplomato brillantemente in Organo e composizione organistica presso il Conservatorio
Giordano di Foggia, frequentando successivamente diversi corsi di perfezionamento in
Organo. Si è specializzato in “Didattica della Musica” presso l’Università “Tor Vergata” di
Roma e ha conseguito cum laude la laurea in Musicologia presso l’Università di Pavia (sede
di Cremona), discutendo una tesi di laurea su Umberto Giordano. È stato borsista di ricerca
presso l’Università di Pisa per il progetto “L’opera prima dell’opera”. Appassionato di musica corale, ha frequentato diversi corsi di perfezionamento in Direzione di Coro, tra i quali
quelli tenuti da Filippo Maria Bressan presso il Conservatorio di Monopoli e quello di Alto
perfezionamento tenutosi presso l’Aethestis Chorus di Este.
Nel marzo del 2001 S.E. Mons. Domenico D’Ambrosio lo ha nominato “maestro di cappella” della Cattedrale di Foggia. Nel 2002 ha fondato il Coro Lirico “Umberto Giordano” del
Teatro comunale di Foggia, col quale si è dedicato prevalentemente al repertorio lirico-sinfonico, e col quale è stato, fra l’altro, maestro del coro delle seguenti prime assolute: Padre
Pio, oratorio in due parti di mons. A. Chiappinelli, e Misha e i lupi, operina in due atti di F.
Lotoro. Inoltre, è fondatore dell’Ensemble vocale “Daunia fælix” con il quale invece privilegia la pratica di un repertorio vocale che va dalla polifonia cinquecentesca sacra e profana
alla polifonia contemporanea.
Ha ricoperto il ruolo di “maestro del coro” dal 2003 al 2007 nelle stagioni liriche dei Teatri di
Foggia e San Severo, preparando il coro per diversi allestimenti melodrammatici. Nel 2008
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ha fondato l’orchestra jazz “Daunia Big Band” di cui è anche direttore musicale.
Recentemente ha diretto in ‘prima assoluta’ il Requiem in Jazz di Silvano Mastromatteo.
Dopo essere stato per diversi anni docente di Storia della musica per Didattica, attualmente
ricopre l’insegnamento di Esercitazioni corali presso il Conservatorio Piccinni di Bari.
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ORCHESTRA DELLA “CAPPELLA MUSICALE ICONAVETERE”
VIOLINI PRIMI: Alfonso Mastrapasqua*, Marcello De Francesco**,
Maria Teresa Amenduni, Angelo Berardi, Antonella Altamura
VIOLINI SECONDI: Laura Aprile*, Giovanni Caruso**, Mario Ieffa, Angelo De Magistris
VIOLE: Vincenzo Starace*, Gianni dell’Ernia
VIOLONCELLI: Daniele Miatto*, Stella Yun
CONTRABBASSO: Nunzio Sfrecola*
FLAUTI: Giulia Amatruda*, Norma di Leo
OBOI: Domenico Sarcina*, Anna Colucci
CLARINETTI: Vincenzo Conteduca*, Fabrizio Ricciardi
FAGOTTI: Antonio d’Abate*, Armellino Pellegrino
CORNI: Vincenzo Celozzi*, Michele Rosito
TROMBE: Antonio Carretta*, Michele Gentile
TROMBONE: Gianfranco Labroca
* PRIME PARTI
**CONCERTINO
CORO DELLA “CAPPELLA MUSICALE ICONAVETERE”
SOPRANI: Giusy Bottalico, Giovanna Catapano, Laura De Maio, Barbara Di Ruberto,
Cristina Fanelli, Anna Giordano, Isabella Iatarola, Menica Papa, Maria Concetta Pirro,
Anna Rita Rendinella, Antonella Salvatore
CONTRALTI: Monica Caputi, Antonella Chiarappa, Giusy d’Angelo, Lucia d’Apollonio,
Simona Di Tullio, Anelia Genova, Anna La Porta, Irma Lusuriello, Daria Palmisano,
Maria Rachele Perrone, Rosaria Vecemelchiorre
TENORI: Giuseppe Cagiano, Raffaele Catapano, Michele Ieluzzi, Rosario Lacasella,
Nicola Marcovecchio, Luigi Mauro, Giovanni Totaro
BASSI: Michele Bruno, Francesco Cannito, Roberto Iezzi, Lucio Lorusso,
Davide Minerva, Giovanni Pecorella, Roberto Portoghese, Rosario Puzio
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REDISCOVERING MERCADANTE
by Agostino Ruscillo
The 1828 performance in Foggia
Documents of the day report that at the beginning of the 1800s, before Foggia was
designated a bishop’s see, the people of the city celebrated the Assumption Day of
the Virgin Mary with special devotion, pairing it with a profound veneration for the
Iconavetere, the sacred image of the Madonna of the Seven Veils, the patron saint
of the city from its foundation. A local publication of the day, Il Giornale Patrio
written by Ferdinando Villani and preserved in the Foggia Municipal Museum, provides information for the year 1827 when, according to tradition, Assumption Day
was celebrated on
August 14th with the major procession of The Virgin Mary of the Seven Veils
which, at 7:00 pm, from the Church of St. Thomas where it was brought yesterday, was returned to its church, the Basilica, arriving at about 9:00 [...] and in
the church there was wonderful music with full orchestra. On August 15th, starting at dawn, a loud, prolonged volley of shots, accompanied by the church bells,
announced the grand celebrations for Assumption Day. In the Basilica, the festivities were attended by the authorities. [...] When the High Mass was over and the
Te Deum had been sung with orchestral accompaniment and after the drawing of
dowries for seven needy young women, the retinue disbanded.
Many documents attest to the high esteem in which music was held for the celebrations. A “Messa Solenne” with orchestral accompaniment was what the people
of Foggia expected on Assumption Day. And this is what awaited them on August
15, 1828, the year in which the Messa a grande orchestra a quattro voci was performed. The manuscript discovered in the archives of the diocese of Molfetta can
be attributed to Saverio Mercadante. Further historical and musicological research
is needed to determine whether the mass was composed specifically for the festivi- 15 -
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ties of the Iconavetere, or whether it had already been performed in other places
and on other occasions. In his Giornale Patrio, Villani provides a report of day,
filled with religious and non-religious events, as had been the practice for centuries.
Friday, August 15, 1828. Weather variable. Assumption Day was celebrated this
year as in the past, and with all the pomp worthy of such a major festivity. The
orchestra, however, was larger with a greater variety of instruments and an allnew mass to make the day even more splendid. The sermon was delivered immediately following the Gospel by the Rev. Pasquale Capuano with all the emphasis
worthy of the situation. Around 6:00 pm, the usual horse race was held with ten
horses outside on the grounds of the villa, the prize being a rose-colored satin
banner worth 10 lire. The view of the huge crowd of people and countless number
of coaches and wagons that had come to that fairly distant site was impressive. At
9:30 pm the fireworks display took place at what is known as the square of Jesus
and Mary, thus bringing the day’s festivities to a close. The band also played its
part entertaining the crowd with lovely pieces, both during the race and the fireworks display, after having made its rounds of the city for three days straight during the festivities.
Villani cites the Messa a grande orchestra once again when reporting on the
religious festivities held on August 19th of the same year to mark the king’s birthday. The birth of the sovereign was celebrated with special solemnity in the capital
of the Daunia region of Puglia because, after Naples, Foggia was one of the most
important economic centers in the Bourbon kingdom. In 1828, in addition to the
mass in the Basilica mentioned above, the festivities included a performance of the
opera Elisa e Claudio in the Ferdinando Royal Theater, a work that had premiered
at La Scala in Milan in 1821 and was the first real operatic success of this Puglia
composer. From the reports, it is clear how well thought of the works of this native
musician were with the Foggia intelligentsia of the day.
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Nearly two centuries later, this recording of the Messa a grande orchestra by
Mercadante is a sign of reverence to the memory of the renowned composer from
Altamura whose genius as a composer was used by our ancestors to provide fitting
honor for Foggia’s beloved patron saint.
Notes on the Score
The transcription utilized only the exact copy preserved in the Fondo Peruzzi of the
archives of the diocese of Molfetta (Ms.3.2.), and thanks go to our friend Gaetano
Magarelli for all his invaluable assistance. The frontispiece of the manuscript
reports that the Messa by Mercadante was performed in Foggia on “15 August
1828” during the celebrations for the “Vergine Ss.ma dell’Icona Vetere”. The manuscript was copied in 1846 by the famous Neapolitan copy shop in Toledo, located
on the Trinità de’ Spagnoli hill that had been acquired by Molfetta native Pasquale
Introna, as documented in the frontispiece notes:
Messa / A Grande Orchestra / Per Quattro voci / Musica / Del Sig: Maestro
Sav:io Mercadante / Eseguita per la Festività della Vergine SS.a dell’Icona Vetere
il 15 Agosto 1828 / Padrone Pasquale Introna / Comp.ne nell’Anno 1846 C:S:M:
/ Copisteria e Magazzino di Musica, Salita Trinità de’ Spagnoli N. 3, a Toledo, di
rimpetto il Palazzo Stiglioni.
[Mass / For Large Orchestra / For Four Voices / Music / by Mr. Maestro Sav:io Mercadante /
Performed for the Festivities of the Holy Virgin of the Icona Vetere on 15 August 1828 /
Owner Pasquale Introna / Comp. in the year 1846 C:S:M: / Music Copy Shop and Warehouse,
Salita Trinità de’ Spagnoli no. 3, in Toledo, facing Palazzo Stiglioni.]
During the transcription of the manuscript, many inaccuracies, some contradictions and not a few errors were discovered which could only be resolved after
meticulous comparison with two other manuscripts which can be found, respectively, in the library of the Naples Conservatory and the library of the Milan
Conservatory (Fondo Noseda). The main aspects it was felt required correction
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involve both certain points in the orchestration and definitive arrangement of the
notation of the transposing instruments.
The score calls for the following orchestra: 2 flutes, 2 oboes, 2 clarinets, 2 bassoons, 2 French horns, 2 trumpets, trombone, strings, SATB chorus, soprano solo,
alto solo, tenor solo and bass solo.
To-date, no printed version of the Messa a grande orchestra per quattro voci
has come to light. It is to be hoped that this modern-day performance based on the
transcription of the Molfetta manuscript can become the critical edition, the result
of a meticulous examination of the manuscript sources, that will allow us to reconstruct the final wishes of the composer for this work.
Saverio Mercadante
Giuseppe Saverio Raffaele Mercadante was born and baptized in Altamura on
September 17, 1795. Born of a relationship between his mother Rosa Bia, a
miller’s daughter, with archdeacon Nicola Leone, an accomplished musician and
composer, he was recognized as the legitimate son of Giuseppe Orazio Mercadante,
owner of the mill, to whom his mother was given in marriage to avoid scandal.
From early childhood Saverio Mercadante showed exceptional musical talent
which allowed him to obtain a place at the prestigious Naples Conservatory, also
thanks to the falsification of his personal data since he was not from Naples and
was already over the age limit. At the Conservatory he soon distinguished himself
for the composition of symphonic pieces for band, thus winning himself the post of
conductor of the school’s orchestra and the praise of Gioacchino Rossini during the
latter’s visit to the conservatory.
Initially, Mercadante’s interest centered around instrumental music and it was
only in 1819, following the advice of critics and Rossini, that he composed his first
opera, L’apoteosi di Ercole, which was followed by others, all received well by
critics and public alike. From that moment, Mercadante concentrated exclusively
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on operatic works, including Elisa e Claudio, first performed in 1821 at La Scala in
Milan for thirty consecutive evenings, and repeated six months later in 28 further
performances. (As noted above, the opera was presented in Foggia on August 19,
1928 for the king’s birthday.) This opera established Mercadante’s fame throughout
Europe and he stayed many times in London, Barcelona, Paris and Madrid as he
continued to write operas.
In 1831 Mercadante returned to Italy to stay. He was “maestro di cappella” at
the Novara Cathedral for seven years and it was here that he also wrote a tremendous amount of sacred music. In 1836, following a brief stay in Paris, he composed
Il giuramento, the opera he is best known for today and with which he began the
process of reforming Italian opera, a process that has remained linked to his name.
Following a short period in Bologna as the director of the conservatory, thanks to
Rossini who preferred him to Donizetti and Pacini, in October 1840 Mercadante
became the director of the Naples Conservatory – at the time the most important in
Italy – a position he would maintain until his death thirty years later.
His operatic career continued, albeit at a somewhat slower pace, both because
of his responsibilities at the conservatory, as well as his growing involvement in
the composition of instrumental music, sacred music and teaching. Historians have
also posited that another reason could have been his jealousy of Verdi. In fact, in
1868, when Mercadante had become old and blind, Verdi put him at the top of the
list of composers to be called upon to contribute to the composition of a Requiem
in memory of Rossini. Mercadante died in Naples on December 17, 1860, a venerable figure in the panoply of Italian music. Just a little over a month earlier, on
November 11th, he had dictated his last composition, a Serenata for violoncello and
piano, testimony to his unending exploration of the relationship between operatic
vocal style and instrumental melodic expression.
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ANNARITA DI GIOVINE ARDITO (Soprano)
She graduated with honors in voice and vocal chamber music from the Giordano
Conservatory of Music in Foggia, studying with mezzosoprano Sofia Mukamethova and
soprano Stefania Donzelli.
Second place winner in the U. Giordano International Competition and the Smetana
Competition in Litomysl (Czech Republic), she has held solo recitals and participated in
concerts in many cities throughout Italy and abroad. From 1995 to 2002 she was a member
of the opera chorus, directed by Elio Orciuolo, at the Teatro Petruzzelli in Bari. The roles she
has performed include: Lola (Cavalleria rusticana), Suor Genoveffa (Suor Angelica),
Raimonda (Marcella by Giordano), Contessa di Ceprano (Rigoletto), Amore (Orfeo ed
Euridice – Gluck; Orfeo all’Inferno – Offenbach), L’Ancella (Turandot), and the
Sacerdotessa (Aida).
As part of her sacred music repertory, she has performed Cantata BWV 140 by Bach, Gloria
by Vivaldi, Stabat Mater by Pergolesi, Rapsodia mistica “Maria venisti a noi” by Mons.
Aldo Chiappinelli (world premiere), and Miserere by Leo.
She performed live on Italian television during the 1997 and 1998 RAI Telethons. Her special interest lies in polyphonic vocal music and she has continued her studies in the areas of
vocal theory, Gregorian chant and choral direction with a number of leading musicians,
including Righele, Milanese, Floris, Baroffio, Molisani, Costi, Scattolin, Pitteri and Berrini.
Her area of specialization is direction of children’s choirs.
ANGELA BONFITTO (Mezzosoprano)
She studied piano and voice (a student of mezzosoprano Sofia Mukamethova) at the
Giordano Conservatory of Music in Foggia where she received her diploma. At the same
time, she also received her bachelors degree with honors in philosophy from the G.
D’Annunzio University in Chieti, the subject of her thesis being the history of music.
Following graduation she continued her studies with As.Li.Co in Milan and the Accademia
Rossiniana in Pesaro, under the direction of Alberto Zedda. She made her debut at the
Avenchès Arena in La Traviata with Leo Nucci and at the Rossini Opera Festival in Isabella
by Azio Corghi.
She has performed leading roles in major productions in the circuit of established Italian
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regional and national opera houses and international festivals in Italy and abroad. To name
just a few: Così fan tutte in the classic production by Giorgio Strehler; Le Comte Ory at the
Liceu in Barcelona and the Carlo Felice in Genoa; Il Flaminio in Jesi and at the Beaune
International Festival of Baroque Opera (Ottavio Dantone and Accademia Bizantina); Il
Barbiere di Siviglia with the orchestra of the Teatro Regio in Parma; Histoire de Carmen
conducted by Bruno Bartoletti; La Clemenza di Tito with stage direction by PierLuigi Pizzi
at the Teatro Alighieri in Ravenna; La Cenerentola in the circuit of established opera houses
in Lombardy; Roberto Devereux at the Teatro Donizetti in Bergamo; Norma with Maria
Dragoni; and Pergolesi’s Stabat Mater with Katia Ricciarelli. She has sung Lola in
Cavalleria rusticana and Carmen at the Teatro Coccia in Novara, both operas with the stage
direction of Giovanna Nocetti and released as DVDs by Kicco Music. For her performance
in Carmen she was a recipient of the prestigious International Opera Awards 2012. That
same year, she was part of the cast of the live RAI 1 television program “Estate con noi in
TV” hosted by Paolo Limiti. She has also been heard on cable radio broadcasts for Radio
RAI, Radio France and Radio Swiss.
VINCENZO DI DONATO (Tenor)
He received his degree in organ, choral music and voice and continued his vocal studies with
Vannini and Vinco. He currently teaches voice at the Verona Conservatory and his musical
performances are predominantly as a tenor.
His solo roles include a number of Handel oratorios and Bach cantatas, Vespro della beata
Vergine by Monteverdi, Petite Messe Solennelle and Stabat mater by Rossini, Lazarus by
Schubert, Elias by Mendelssohn, Requiem by Verdi, Stabat Mater by. Dvorák, Faust
Symphony by Listz, 9th Symphony by Beethoven and Der Rose Pilgefahrt by Schumann.
He has performed in leading festivals and theaters in Europe, the United States (Lincoln
Center, New York), South American (Avenida Theater, Coliseum Theater, Buenos Aires) and
Japan (La Folle Journée in Tokyo) with conductors that include Vartolo, Curtis, Maag,
Ceccato, Florio, Gini, Bressan, King, Orizio, Neumann, Valade, Alessandrini, Gester, Pirona,
Michelangeli, Nemeth and Csaba.
He has taken part in tapings for the RAI and has recorded for a number of houses, including
Arts, Stradivarius, Opus 111, Tactus, Bongiovanni, Dynamic, Symphonia and Naxos.
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He is a member of the Odhecaton ensemble and the RSI chorus. He is the conductor of the
Templum Musicae ensemble with which he has made a recording of music by Salvatore
Sacco and one with music from the court of Isabella di Capua Gonzaga.
MATTEO D’APOLITO (Bass)
Following studies at the Giordano Conservatory in Foggia he made his debut at a very
young age in major productions in leading theaters in Italy and abroad. His repertory ranges
from 17th-century to 20th century opera, both buffo and dramatic roles, as well as chamber,
symphonic and sacred works.
He has performed on numerous occasions the role of Don Bartolo in the Barbiere di Siviglia
by both Rossini and Paisiello, Leporello in Don Giovanni by Mozart, Dulcamara in Elisir
d’amore and Mamm’Agata in Le convenienze e inconvenienze teatrali both by Donizetti,
Uberto in La serva padrona by Pergolesi, Tobia in Ser Marcantonio by Pavesi (of which he
made the world premiere recording for Naxos), Don Profondo in Il viaggio a Reims by
Rossini, Ramphis in Aida and the Sagrestano in Tosca.
The theaters in which he has performed include: Teatro Bonci in Cesena, Teatro Verdi in
Pisa, Teatro Giglio in Lucca, Teatro Goldoni in Livorno, Teatro Rossini in Pesaro, the
Rossini Festival in Wild Bad, the Muziektheater in Amsterdam, Luxor Theater in Rotterdam,
Varna State Opera in Bulgaria, Coliseo Theater in Buenos Aires and the Arts Center and
Sejong Center in Seoul.
He continued his vocal studies with mezzosoprano Angela Bonfitto at the Giordano
Conservatory in Foggia, and the Rossini repertory with Alessandro Corbelli and Alberto
Zedda at the Accademia Rossiniana in Pesaro.
CAPPELLA MUSICALE ICONAVETERE (Orchestra and Chorus)
The Cappella Musicale Iconavetere (CMI) was founded in 1983 as a result of the ecclesiastic dedication of Archibishop Card. Salvatore De Giorgi, the cathedral’s priest Father Luigi
De Stasio and its first conductor, Prof. Renato Lo Polito, a distinguished philosopher and
organist. Motivating all three individuals was the desire to implement what the Conciliar
Constitution had provided for in terms of liturgical and sacred music in the Foggia Basilica
Cathedral.
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Under the direction of Prof. Lo Polito, they played an active role in the cultural life of the
city of Foggia. In April 1984, to mark the closing of the Holy Year, CMI performed before
Pope John Paul II, receiving warm praise. In 1985, in Foggia Cathedral, CMI performed the
Magnificat RV 611 for soloists, chorus and orchestra by A. Vivaldi, and in 1988, as part of
the exchange between CMI and the “Madrigalchor” of Göppingen, they sang in the
Stiftkirche in Faurndau (Germany). In March 1991, in Foggia Cathedral, they performed
Mozart’s Requiem KV 626 for soloists, chorus and orchestra.
In 2001, Mons. D’Ambrosio appointed Agostino Ruscillo “maestro di cappella” of Foggia
Cathedral and, since then, the Association has undergone a continuous rebirth. In particular,
it organizes two sacred music festivals, one at Easter – “Sepultus est…et Resurrexit” – and
“Via Francigena del Sud”, held during the annual festivities for St. Michael Archangel.
The chorus and orchestra have performed the world premieres of a number of compositions
by Father Aldo Chiappinelli: Maria venisti a noi, mystic rhapsody for soloists, chorus and
orchestra; Padre Pio, oratorio for soloists, chorus and orchestra; Factum est silentium, motet
celebrating St. Michael for chorus, brass, organ and percussion; and, scored for the same
combination of voices and instruments, the Messa Pontificale.
AGOSTINO RUSCILLO (Chorus director and conductor)
He received his degree in organ with top marks from the Giordano Conservatory in Foggia
and continued his study of the instrument in a number of post-graduate courses. He majored
in music pedagogy at Tor Vergata University in Rome and received a cum laude degree in
musicology from the University of Pavia (Cremona campus), the subject of his senior thesis
being Umberto Giordano. He received a research grant from the University of Pisa for his
project entitled “L’opera prima dell’opera”.
An enthusiast of choral music, he has taken a number of courses in choral conducting,
including that held by Filippo Maria Bressan at the Monopoli Conservatory and the postgraduate course organized by the Aethestis Chorus in Este.
In March 2001 Mons. Domenico D’Ambrosio appointed him “maestro di cappella” of the
Foggia Cathedral. In 2002 he founded the Umberto Giordano Opera Chorus of the Foggia
Municipal Theater, its repertory centering predominantly on the operatic-symphonic repertory. As the director of this chorus, he has been involved in the following world premieres:
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Padre Pio, oratorio in two parts by Mons. A. Chiappinelli and Misha e i lupi, a short opera
in two acts by F. Lotoro. In addition, he is the founder of the Daunia Fælix vocal ensemble
which performs vocal repertory that ranges from 16th-century sacred and secular polyphonic
works, to contemporary polyphony.
From 2003 to 2007 he was the chorus director during the opera season of the theaters in
Foggia and San Severo, preparing the chorus in a number of opera productions. In 2008 he
founded the Daunia Big Band jazz band of which he is also the music director. The ensemble performs jazz repertory from the 1930s and ‘40s, bringing to light such musical treasures
as the Sacred Concert by Duke Ellington and, recently, he conducted the world premiere of
the Requiem in Jazz by Silvano Mastromatteo.
After having been for a number of years professor of music history for pedagogy, he currently teaches choral direction at Piccinni Conservatory in Bari.
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LA MADONNA DELL’ICONAVETERE
CITTÀ DI FOGGIA
PROTETTRICE DELLA
Il culto patronale dell’Iconavetere è elemento fondamentale della storia cittadina foggiana; finanche le origini della città dipendono, secondo la tradizione, dal sacro tavolo
su cui è effigiata la Vergine protettrice, risalente all’XI secolo d.C. È un patronato,
questo della Madonna Iconavetere, popolarmente appellata dai fedeli con la denominazione di ‘Madonna dei Sette Veli’, che non è mai stato posto in discussione, fulcro
delle dinamiche cultuali del luogo ed imprescindibile termine di riferimento per la
devozione dei foggiani.
Un episodio cruciale di questo culto patronale risale al 20 marzo 1731: Foggia era
stata quasi rasa al suolo da un terribile terremoto, e l’Iconavetere dovette essere prelevata dal suo altare, essendo l’allora chiesa matrice insicura, e portata nella cappella
della famiglia Celentano presso la chiesa extramoeniale annessa al convento dei padri
cappuccini. Qui, il 22 marzo e per diversi giorni, i devoti videro il volto della
Madonna, in lieve movimento, nel foro ovale che s’apre sui veli che ricoprono il sacro
tavolo. Constatata l’impossibilità che si trattasse del volto dipinto sulla tavola, dal
momento che il quadro era coperto con una pesante stoffa nera, l’autorità religiosa
riconosceva il prodigio, mentre se ne informava la corte napoletana e l’imperatore.
Per dirla con Ireneo Bellotta, «la festa del protettore locale è un momento di coagulo
della civitas intorno alla propria tradizione storica e mitica», e Foggia, ogni anno,
festeggia la Vergine patrona addirittura in due distinti momenti: il 22 marzo (o la
seconda domenica di Pasqua, se questa data rientra nella settimana santa) e il 15 agosto, nel giorno dell’Assunta.
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Associazione Cappella Musicale Iconavetere di Foggia