43 VENERDÌ 23 GENNAIO 2015 il Cittadino PAGINE A CURA DI PUBBLIMEDIA SRL Tel: +39.0371.544.300 Fax: +39.0371.544.301 mail: [email protected] web: www.pubblimediasrl.it DALL’ENEA I CONSIGLI PER EVITARE GLI SPRECHI n “Bastano pochi semplici accorgimenti per non sprecare calore e, allo stesso tempo, non rinunciare al benessere di una buona temperatura domestica” sottolineano gli esperti dell’unità Efficienza Energetica dell’Enea. Ad esempio è importante che i termosifoni non siano coperti da tende, rivestimenti, mobili; attenzione anche a non aprire le finestre quando il riscaldamento è acceso, a chiudere la valvola dei termosifoni nei locali non abitati. Molto importante è anche abbassare le tapparelle appena fa buio. Chi ha il riscaldamento autonomo si ricordi di spegnerlo un’ora prima di andare a dormire o di uscire di casa, per sfruttare il calore immagazzinato nei muri. E ancora, installare valvole termostatiche sui singoli radiatori consentirebbe risparmi fino al 15% delle spese di riscaldamento. L’Enea indica anche 5 “regole base” per rispettare le nuove norme sui limiti di temperatura, sicurezza e libretto di caldaia. La regola 1 degli esperti dell’agen- zia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile è “attenzione al termometro”, ovvero alla temperatura dei termosifoni. In ogni caso non deve superare i 20 gradi nelle case e i 18 negli immobili industriali e artigianali; sono tuttavia previsti due gradi di tolleranza. Attenzione anche (ed è la regola 2) alle fasce orarie entro cui è consentito accendere i termosifoni: nello specifico (fascia C) è 10 ore totali giornaliere, dalle 5 del mattino alle 23 di notte, con la possibilità di suddividerle su due turni. La regola 3 riguarda il nuovo libretto di impianto, in vigore dallo scorso 15 ottobre. Si tratta di una sorta di “carta di identità” dell’impianto. La regola 4 riguarda gli interventi di manutenzione e controllo che devono obbligatoriamente essere svolti da manutentori abilitati. La regola n.5 è, “ricordate di inviare il Rapporto di efficienza energetica dell’impianto agli enti locali preposti per le verifiche del rispetto dell’efficienza energetica”. LA NORMA ECCO GLI INCENTIVI QUANDO SI CAMBIA LA CALDAIA DI CASA n La Legge di Stabilità 2015 ha prorogato incentivi e detrazioni per tutti gli interventi di ristrutturazione e ammodernamento del patrimonio edilizio volti all’ottimizzazione del risparmio energetico. Tra questi rientra certamente anche l’impianto per acqua calda sanitaria. L’introduzione delle detrazioni fino al 65% sulle spese sostenute per interventi di sostituzione dei tradizionali scaldabagno con più moderni ed efficienti modelli di impianto per acqua calda sanitaria, risale in verità al 2012. Tuttavia con la Legge di stabilità tali incentivi sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2015. Si tratta di una politica che punta all’efficientamento energetico degli edifici sia di uso civile che industriale e che presuppone un cambiamento anche nel modo stesso di ripensare il consumo di energia. Si può accedere alla detrazione massima con l’installazione della pompa di calore di impianto per acqua calda sanitaria. Un moderno impianto per acqua calda sanitaria a basso consumo realizzato attraverso l’introduzione delle cosiddette pompe di calore, sistemi avanzati che possono essere facilmente sostituiti ai tradizionali scaldabagno. Si, sostituisce la vecchia caldaia con un impianto per acqua calda sanitaria ad elevata efficienza dal punto di vista dei consumi e delle prestazioni. Il soggetto, incaricato dalla legge, cui inviare la documentazione obbligatoria per fruire delle detrazioni è l’Enea, che svolge anche un ruolo di assistenza tecnica agli utenti. La documentazione deve essere inoltrata per via telematica. Se la scelta cade sulla detrazione 50%, il contribuente non è tenuto a particolari obblighi burocratici, se non quelli ormai noti: la conservazione della fattura e il pagamento tramite bonifico bancario parlante, avendo cura di seguire le istruzioni per la corretta compilazione di quest’ultimo. In questo caso, la causale del bonifico dovrà contenere precise indicazioni. In particolare, come suggerito dall’Agefis, si scriverà “spese per ristrutturazione edilizia 50% ai sensi dell’art. 16-bis TUIR (DPR n. 917/1986) e DL n. 83/2012 convertito dalla legge n. 134/2012“. G.N. SPECIALE PORTE FINESTRE