RISPARMIO # DIRITTI # PREVIDENZA # CONSUMI GIUGNO 2007 La bolletta è pesante senza il nucleare L eggete con attenzione la tabella che pubblichiamo in questa pagina e pensate a come vi siete comportati vent’anni fa, se avevate l’età per votare, al referendum sul nucleare, sponsorizzato da Pannella e Craxi. Quel giorno quasi nove su dieci di voi hanno deciso che l’Italia doveva rinunciare a utilizzaUN DISASTRO ITALIANO re l’energia atomica per proUtilizzo del nucleare e tariffe elettriche per 100 KWh in Europa durre elettricità.Un anno prima c’era stato l’incidente di Paese % Nucleare Tariffa Tariffa elettricità famiglie (€) imprese (€) Chernobyl,per mesi gli italiani non avevano mangiato l’inFRANCIA 78,5 12,05 5,78 salata e un certo Mattioli,fisiBELGIO 55,6 14,42 9,69 co con ambizioni politiche, aveva passato decine di ore SVEZIA 44,9 14,35 5,93 in tv a spiegarci che entro 15SLOVENIA 42,4 10,49 6,51 20 anni sarebbero aumentati i casi di tumore alla tiroide. UNGHERIA 37,2 10,75 7,61 Inutilmente persino premi FINLANDIA 32,9 10,78 5,63 Nobel ci avevano detto che le GERMANIA 31 18,32 9,94 centrali occidentali erano sicure e che, comunque, una REGNO UNITO 19,9 10,2 8,22 centrale nucleare non è una SPAGNA 19,6 11,47 7,57 bomba atomica e gli effetti catastrofici di un incidente graITALIA 0 21,08 12,08 ve sarebbero sempre meno Fonte: Aiea, Eurostat. Dati 2005 catastrofici dell’esplosione di certe fabbriche chimiche.Le conseguenze sono lì,nella tabella:in Italia non si sono registrati aumenti di tumori alla tiroide, in compenso siamo il Paese europeo con il più alto costo delle tariffe elettriche,un macigno legato alle caviglie dell’economia perché significa minor competitività delle imprese, più spese per le famiglie, minori consumi. Pensiamoci quando facciamo gli anti Tav o strologhiamo di elettrosmog e uranio impoverito, tutte cose senza riscontri scientifici. DICHIARAZIONI La stagione 2 2 3 4 del Fisco è arrivata Tutto sull’Irpef Che cos’è l’Unico Chiese e Onlus IMMOBILI Questioni di casa 5 DIRITTI Per gli anziani ci sono le assistenti familiari 6 PREVIDENZA I contributi volontari 8 solo se autorizzati ARTIGIANI Sono a rischio 5mila officine 11 CREDITO Il conto corrente è multicanale 12 PIANTE Il “pollice verde”, un hobby che costa 14 In evidenza PERCHÉ PAGHIAMO LE TARIFFE PIÙ ALTE COLLEZIONISMO Un vecchio film, grande passione 16 FINANZA I fondi si vendono al supermercato 18 Risparmio gestito 20 A CURA DI 2C EDIZIONI NOTES 1 GIUGNO 2007 D I C H I A R A Z I O N I D I C H I A R A Z I O N I CHE COS’È L’UNICO PER IL VERSAMENTO ALTRE DUE STRADE La stagione del Fisco QUEST’ANNO UN CALENDARIO ANTICIPATO PER LA PRESENTAZIONE DEI MODELLI E PER I PAGAMENTI. DIVERSE LE NOVITÀ CHE SI APPLICANO GIÀ AI REDDITI DEL 2006. TRA LE ALTRE, DEBUTTA L’ICI IN UNICO il conto alla roÈ partito vescia per la dichiarazione dei redditi e quest’anno con un certo anticipo rispetto al passato. Tra le novità previste dal governo Prodi in materia di fisco, infatti, spicca il neocalendario delle presentazioni con l’anticipazione di alcuni versamenti.Ma va segnalato che le variazioni alle aliquote e detrazioni decise dall’Esecutivo non si applicano ancora all’attuale presenta- zione di Unico e 730 che, riguardando l’anno d’imposta 2006, fanno riferimento alle vecchie regole. Occorre tuttavia prestare attenzione nella compilazione dei modelli in quanto sono diverse le innovazioni introdotte e già oggi operative. Tra le modifiche al debutto,cambia la percentuale per gli sconti sulle ristrutturazioni edilizie (è al 36 o al 41% in base all’anno dei lavori) e scatta l’obbligo TUTTO SULL’IRPEF L’Irpef è l’imposta sul reddito delle persone fisiche, che si fonda sul possesso di redditi, in denaro o in natura. Si tratta inoltre di una tassa progressiva, cioè il prelievo aumenta in modo più che proporzionale rispetto al reddito ed è di carattere personale. Ma vediamo le regole a cui attenersi per compilare la dichiarazione 2007 (redditi 2006): Aliquote e scaglioni. Aliquota minima del 23% fino a 26mila euro, massima del 43% oltre i 100mila euro. No tax area. 7mila euro per i pensionati; 7.500 per i dipendenti; 4.500 per i lavoratori autonomi; 3mila euro per chi detiene altri redditi. Family area. Il meccanismo non cambia: le deduzioni massime sono di 3.200 euro per il coniuge e 2.900 per i figli a carico. 2 GIUGNO 2007 NOTES di acconto anche per l’addizionale comunale Irpef. IN VIGORE LA NUOVA AGENDA DELLE TASSE La stagione delle dichiarazioni risulta più “stretta”, tuttavia meno del previsto, per effetto delle novità annunciate dall’Agenzia delle Entrate e che saranno oggetto di un futuro decreto del governo. In particolare, la consegna ai Caf del modulo 730,prima decisa al 31 maggio, è stata spostata al 15 giugno; resta invece ferma l’anticipazione di due mesi per l’invio via Internet del modello Unico/2007 (telematico) per le persone fisiche non Iva: il termine dal 31 ottobre passa al 31 luglio. Nessuna proroga, invece, per la versione cartacea da portare in banca o alle poste entro il 2 luglio. Mentre per l’invio online da parte di chi è titolare di redditi d’impresa e di lavoro autonomo si slitta al 25 settembre. Per quanto riguarda i pagamenti vanno fatti dalla maggior parte dei contribuenti nel corso di una sola giornata che d’ora in poi non sarà più il 20 del mese di giugno, ma il 16: è stato battezzato come “Tax day”,che però, cadendo di sabato, slitta al 18 giugno.La riorganizzazione del calendario di presentazione,dunque,ha comportato anche un piccolo anticipo nell’agenda dei pagamenti. Obiettivo: razionalizzare le scadenze, facendo confluire il pagamento delle imposte risultanti dalle dichiarazioni nei versamenti unificati,in scadenza il 16 di ogni mese e permettendo compensazioni tra le imposte. Pertanto entro il termine del 16 giugno si dovranno versare l’Irpef e l’acconto dell’Ici che prima era fissato al 30 giugno;mentre a dicembre,la data per il versamento del saldo Ici sarà il giorno 17 e non più il 20. Per il pagamento delle imposte e dei contributi risultanti dal modello Unico restano ferme due opportunità: l’estinzione dei debiti con un certo ritardo; oppure la scelta di pagare a rate, valutando quali tasse rateizzare e il relativo numero di quote in cui suddividere il versamento. Il numero delle quote deciso va indicato nel modello “F24” nella colonna “rateazione” e se, per esempio, si versa la prima di sei rate si scriverà 01-06,mentre per i pagamenti in un’unica soluzione si usa la formula 01-01. Se si decide di versare dopo il 18 giugno ed entro il 16 luglio, è bene sapere che si andrà incontro a una maggiorazione dello 0,4% (come nel 2006). Se, invece di saldare in un’unica soluzione, si preferisce dilazionare va tenuto presente che il tasso d’interesse è stato mantenuto alto, nella misura del 6%.Ciò significa che la prima rata sarà pari al totale suddiviso per il numero delle tranche prescelte,ma dalla seconda si cominceranno a calcolare anche gli interessi al tasso del 6% annuo, 0,5% al mese. Le rate vanno corrisposte entro il giorno 16 di ogni mese dai titolari di partita Iva ed entro l’ultimo giorno del mese dagli altri. Per fare un esempio, se non si possiede la partita Iva e si rispetta la scadenza del 18 giugno si dovrà pagare nuovamente entro il 2 luglio (il 30 infatti cade di sabato) quando andrà corrisposta la prima rata l modello Unico Persone fisiche serve per dichiarare tutto ciò che si è guadagnato, speso e posseduto. Pertanto è il modulo sintetico da cui risulta l’intera “vita” fiscale del contribuente e in cui figurano i versamenti da effettuare a favore allo Stato. In pratica è uno schema unificato che rende possibile adempiere a più dichiarazioni fiscali. Viene contrassegnato da alcune sigle a seconda del tipo di contribuente: “PF” indica così il modello unico riservato alle persone fisiche; “SC” alle società di capitali; “SP” alle società di persone ed equiparate e così via. Devono presentare il modello “Unico 2007 Persone Fisiche” i contribuenti che nel 2006 abbiano posseduto: redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione; redditi derivanti dall’esercizio di arti e professioni abituali, anche in forma associata; redditi “diver- I con interessi dello 0,2%. Successivamente l’appuntamento sarà alla fine di ogni mese e ogni rata conoscerà un aumento dello 0,5%,vale a dire 0,7% al 31 luglio, 1,2% il 31 agosto e così via. Lo stesso meccanismo si applica ai titolari di partita Iva per i quali però le scadenze successive alla prima non scattano a fine mese ma sempre il giorno 16. Così come vale (fatto salvo l’aumento d’imposta dello 0,4%) anche per chi incomincia a pagare dal 16 luglio e vuole rateizzare:in questa ipotesi la prima scadenza sarà il 31 luglio per chi è senza partita Iva (o il 16 agosto per chi la possiede, ma di solito la scadenza di metà agosto viene spostata in avanti). Va tuttavia ricordato che l’iter si deve concludere entro il mese di novembre e comunque non si può dilazionare l’importo del secondo o unico acconto del mese di novembre che va perciò saldato in una volta sola. Più trasparenza anche nel quadro relativo ai redditi immobiliari con i controlli incrociati. Come si è già detto,il Fisco quest’anno ha preso di mira anche l’Ici, anticipan- done innanzitutto le scadenze per i versamenti.Ma il principale cambiamento riguarda il fatto che per combattere l’evasione è ora obbligatorio indicare nei modelli 730 e Unico, per ogni immobile posseduto,l’importo Ici dovuto per il 2006 anche se non versato. L’altra novità che riguarda l’Ici è la possibilità di pagare l’imposta comunale utilizzando l’eventuale credito delle altre imposte sui redditi. I redditi immobiliari in dichiarazione. Per la prima volta nel quadro RB di Unico sono state inserite due nuove colonne in cui devono essere indicati, per ciascun immobile, il codice del Comune e l’Ici dovuta per il 2006, dove per Ici “dovuta”,al fine del si”, ad esempio proventi derivanti dalla cessione totale o parziale di aziende, dall’affitto e dalla concessione di usufrutto di aziende, ecc.); chi deve presentare anche una delle seguenti dichiarazioni: Iva, Irap, sostituti d’imposta (venditori porta a porta ecc.); chi deve presentare la dichiarazione per conto dei contribuenti deceduti; chi nel 2006 ha percepito solo redditi di lavoro dipendente erogati esclusivamente da datori di lavoro non obbligati ad effettuare le ritenute d’acconto (come i collaboratori familiari). Mentre i redditi che possono essere dichiarati con il modello 730 sono: i redditi di lavoro dipendente e di pensione; i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente; i redditi di terreni e fabbricati; i redditi di capitale; i redditi di lavoro autonomo; alcuni redditi diversi; alcuni redditi soggetti a tassazione separata. controllo del Fisco, si intende l’imposta di pertinenza di ogni singolo immobile e che è stata versata complessivamente tra acconto e saldo. Pertanto per la prima casa occorre riportare l’importo dell’Ici al netto della detrazione per l’abitazione principale. Nel caso in cui non si sia tenuti a pagare nulla in quanto la detrazione compensa l’imposta, allora la colonna va lasciata in bianco. Va però ricordato che l’abitazione principale e le sue pertinenze (ad esempio il box auto),vale a dire dove si vive abitualmente e si ha la residenza,da tempo non sono più soggette alle imposte sui redditi; quindi il pensionato che, oltre alla pensione, è pro- NOTES 3 GIUGNO 2007 D I C H I A R A Z I O N I prietario solo della casa in cui vive non è più tenuto a presentare il modello Unico salvo il caso in cui non intenda far valere oneri o spese deducibili. In compenso interviene l’Ici anche se per l’abitazione principale si ha diritto a una detrazione di 103,29 euro, che però la maggior parte dei Comuni ha ormai arrotondato a 104 euro.Tra l’altro,è rimesso alle singole amministrazioni comunali la facoltà di incrementare questa detrazione fino eventualmente ad esonerare la casa principale. Senza contare che l’ente locale può addirittura decidere di equiparare alla prima casa le abitazioni di anziani ricoverati, purché non concesse in affitto,oppure l’appartamento in cui abita un familiare in forza di un uso gratuito.Va precisato che lo sconto scatta per i mesi in cui si è registrato l’utilizzo diretto e inoltre la detrazione va divisa in parti uguali tra i comproprietari che abitano nella stessa casa: se però solo uno dei due vanta la residenza sarà anche l’unico a godere dello sconto. Inoltre per le pertinenze,si tenga presente il box,è richiesta la stessa aliquota dell’immobile a cui sono legate: di conseguenza il box della prima casa gioverà dell’aliquota agevolata e anche della detrazione. Discorso diverso, invece, vale per le seconde case di cui si ha la disponibilità o date in affitto. Sono infatti obbligati alla denuncia tutti coloro che sono titolari di un diritto di proprietà o un altro diritto reale – come uso, usufrutto o abitazione – su un immobile.Pertanto,il coniuge superstite che vive nella casa di famiglia anche con i figli, sarà tenuto a compilare la dichiarazione. Il meccanismo della compensazione. La Finanziaria 2007 ha stabilito che anche l’Ici diventi compensabile con le imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi relativi al 2006. In particolare, si può decidere se destinare PER CHIESE E ONLUS L’8 PER MILLE. È il meccanismo con cui lo Stato italiano, attraverso la scelta dei contribuenti, devolve l’8 per mille dell’intero gettito fiscale Irpef allo Stato, a sostegno della Chiesa Cattolica o ad altre confessioni religiose, per scopi definiti dalla legge. IL 5 PER MILLE. È il meccanismo con cui è possibile destinare il 5 per mille delle propria Irpef a favore di enti che svolgano attività socialmente rilevanti (non profit, ricerca scientifica e sanitaria). Quest’anno è possibile scegliere fra tre tipologie di soggetti: Onlus, associazioni di promozione sociale e associazioni riconosciute; enti di ricerca scientifica e dell’Università; enti della ricerca sanitaria. Per ognuna sono stati redatti degli elenchi ad hoc. Per presentare domanda di iscrizione e per la compilazione del modulo si può consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.it). 4 GIUGNO 2007 NOTES al pagamento dell’Ici l’intero credito risultante dalla liquidazione della dichiarazione oppure indicare la quota dell’Ici che si desidera compensare. L’ULTIMA VOLTA DELLA FAMILY AREA Per dichiarare nei modelli Unico o 730 i redditi percepiti nel 2006 non ci sono novità sul metodo di calcolo dell’imposta sul reddito e non cambiano le aliquote, la misura dell’acconto per il 2007 – pari al 99% dell’imposta relativa al 2006 – gli scaglioni, le misure della no tax area e della family area. Le aliquote. L’imposta sui redditi è progressiva a scaglioni con deduzione alla base, cioè le aliquote aumentano al crescere del reddito, in quanto chi più guadagna più paga: le aliquote si applicano successivamente e ciascuna però incide soltanto su una parte specifica del reddito. Inoltre la dichiarazione di quest’anno,per effetto della legge Finanziaria 2007, sarà l’ultima che prevede le deduzioni della “no tax area” e della “family area”. La no tax area. Consiste in una porzione di reddito di cui lo Stato non può appropriarsi: la franchigia è stata introdotta nel 2003 per garantire la progressività dell’imposizione fiscale in- taccata dall’innalzamento della soglia della prima aliquota passata dal 18% al 23% e della seconda dal 24% al 29% del 2003 e, dal 2005, al 33%. La franchigia dipende dal tipo di attività svolta e diminuisce gradualmente al crescere del reddito. In particolare, la deduzione base per tutti i contribuenti è pari a 3mila euro. Tuttavia la deduzione ha un’applicazione limitata, vale a dire si può definire la soglia di reddito a cui la franchigia si azzera e al di sopra della quale non vale la pena calcolarla: per i pensionati è pari a 33mila euro, 33.500 per i dipendenti, 30.500 per i lavoratori autonomi e titolari di reddito d’impresa minore,29mila per i possessori di altri redditi, per esempio quelli da fabbricati. La family area. A partire dal 2005, quando ci sono familiari a carico – come il coniuge e i figli – spettano una serie di deduzioni, ossia bonus monetari che vanno a ridurre il reddito imponibile su cui si computa l’Irpef. Come accade per la no tax area, le deduzioni per carichi di famiglia vengono applicate per intero ai nuclei familiari meno abbienti e diminuiscono gradualmente, ancora una volta, al crescere del reddito,fino ad azzerarsi del tutto oltre a un certo tetto che gravita intorno agli 80mila euro. Più dettagliatamente, l’importo esatto varia caso per caso, secondo il numero dei familiari a carico e all’ammontare di oneri deducibili che ogni contribuente vanta. I M M O B I L I LAVORI DELLA TERRAZZA: A CHI SPETTANO LE SPESE AMMINISTRATORE, UN LAVORO APERTO (PURTROPPO) A TUTTI S F. G. - Roma Non esiste alcun limite per l’attività di amministrato- Secondo l’interpretazione più accreditata dalla giurisprudenza, è a carico di chi ha l’uso esclusivo della terrazza solo un terzo della spesa complessiva (quindi non ha alcuna importanza quanti millesimi possieda il proprietario della terrazza). I condomini coperti (escluso il proprietario della terrazza), si assumono il resto dei due terzi della spesa in proporzione ai propri millesimi di proprietà, opportunamente riparametrati. Quindi chi ha in uso la terrazza non partecipa in percentuale ai due terzi (a meno che, naturalmente, possieda anche un appartamento sottostante). Nel caso di terrazza a livello che faccia da tetto solo ad alcuni appartamenti sottostanti, i 2/3 competono solo ai condomini che possiedono appartamenti nella proiezione verticale della terrazza stessa. Ai fini del calcolo, non ha alcun rilievo se un condomino sottostante sia coperto solo in parte o per intero dalla terrazza stessa. re condominiale, né dal punto di vista di titolo di studio né dal punto di vista dell’iscrizione ad albi o ruoli. Se l'attività è esercitata non occasionalmente (è il caso di chi lo fa nel proprio stabile, magari a rotazione) occorre senz'altro aprire una partita Iva. Bisogna tener conto, però, che si tratta di un’attività particolarmente complessa che impone diverse competenze e diversi obblighi, con conoscenze che senz’altro debbono spaziare non solo nel campo civilistico (diritto del condominio), ma anche dal campo fiscale a quello urbanistico (permessi per opere) a quello impiantistico (nome di sicurezza e risparmio energetico), al diritto del lavoro (disciplina assunzioni, contratti, contributi del portiere). L’elenco delle incombenze è molto lungo e, benché siano molto delicate, nessuna norma impedisce, purtroppo, a persone molto poco competenti di occuparsene. E i risultati si vedono tutti i giorni. È quantomeno opportuno frequentare un corso indetto dalle principali organizzazioni del settore, sperando che sia ben fatto. Non sempre è così. A cura di Silvio Rezzonico Questioni di Casa VOI DOMANDATE - GLI ESPERTI RISPONDONO Club3 fornisce ai lettori anche un servizio di consulenza da parte dei suoi esperti. Le domande e le risposte di interesse generale potranno essere pubblicate, per gli altri quesiti la risposta sarà privata. Chi desidera usufruire di questa opportunità deve utilizzare il modulo qui a fianco versando un contributo spese di 25,82 Euro. Il contributo va versato mediante bonifico sul c/c 000000320800 c/o Banco Desio Ag.42 di Milano ABI 03440 – CAB 01601 intestato a 2C Edizioni. Allegare al quesito questo modulo e copia del bonifico e spedire in busta chiusa a: Gli esperti di Club3 C/o 2C Edizioni, Via Albani 21, 20149 Milano. Gli esperti di Club3 rispondono ad ogni domanda di carattere economico, finanziario, fiscale, normativo e previdenziale purché sia esposta in forma breve e non si tratti di un quesito multiplo. Gli esperti di Club3 si riservano di non dare seguito a quesiti ritenuti impropri, a loro insindacabile giudizio, rimborsando il contributo spese al lettore. Nome e Cognome Via (o piazza) Cap Città Provincia Telefono Per informazioni su questo servizio si può telefonare ogni mercoledì – dalle 14 alle 15 – al numero 02.36.53.83.08. NOTES 5 GIUGNO 2007 D I R I T T I Non più badanti, agli anziani pensano le assistenti familiari DAL 1° MARZO È IN VIGORE IL NUOVO CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO DEL SETTORE DOMESTICO CHE, TENENDO CONTO DEL FENOMENO DELL’IMMIGRAZIONE, HA RITOCCATO MANSIONI E STIPENDI l’anziano la vita P erquotidiana è gravata da pesi a cui spesso non riesce a far fronte da solo, perciò sempre più di frequente le famiglie ricorrono all’impiego di una persona che lo aiuti nei lavori domestici, lo assista e gli faccia compagnia. LO SCENARIO IN ITALIA E LE COLF STRANIERE Tanto che oggi sono circa 600mila i lavoratori domestici iscritti all’Inps, di cui la maggior parte stranieri, e si ritiene almeno uguale il numero di quelli assunti “a nero”. Pertanto, il lavoro domestico rappresenta una parte consistente del mercato del lavoro italiano. In particola6 GIUGNO 2007 NOTES re negli ultimi anni l’aumentare della presenza di immigrati ha arricchito l’offerta di prestazioni, affermando nuove figure professionali: ne è così scaturita la definizione di “badante”, in luogo della più tradizionale ma insufficiente “colf” o “collaboratrice domestica”. Ecco perché, stimata la portata del fenomeno, sindacati e associazioni dei datori del lavoro dopo due anni di trattative hanno finalmente raggiunto un accordo con il nuovo Contratto collettivo nazionale del Lavoro domestico, in vigore dal 1 marzo 2007 al 28 febbraio 2011. Il documento introduce il ruolo delle badanti, riconducendole alla categoria delle assistenti familiari, recupe- rando vecchi ruoli come governanti e maggiordomi: i lavoratori vengono classificati a seconda delle mansioni svolte in ben otto livelli con differenti profili, a cui corrispondono differenti livelli retributivi. Lo stipendio base è pari a 550 euro per un collaboratore familiare con meno di 12 mesi di esperienza e non addetto all’assistenza di persone, fino a uno stipendio base di 1.050 euro per lavoratori conviventi della quarta categoria livello super. COME FUNZIONA IL RAPPORTO LAVORATIVO Ma come ha inizio un rapporto di lavoro domestico? In base all’articolo 4 del Ccnl “Ai fini dell’assunzione il lavoratore deve consegnare al datore di lavoro i documenti necessari in conformità con la normativa in vigore e presentare in visione i documenti assicurativi e previdenziali, nonché ogni altro documento sanitario aggiornato con tutte le attestazioni previste dalle norme di legge vigenti, un documento di identità personale non scaduto ed eventuali diplomi o attestati professionali specifici (...). Il lavoratore extra- comunitario può essere assunto se in possesso del permesso di soggiorno valido per lo svolgimento di lavoro subordinato”. L’assunzione avviene con la stipula del contratto di lavoro o lettera di assunzione. Nel contratto le parti devono indicare: la data dell’inizio del rapporto e il livello di appartenenza come previsto dal Ccnl. Inoltre è necessario specificare se il lavoratore rientri nel livello A, così come l’eventuale periodo di prova (che non può superare gli 8 giorni o i 30 per i collaboratori del livello D e D super) oltre alla relativa sua durata; in ogni caso il periodo di prova va retribuito. Infine deve essere indicato se il lavoratore vive nella casa in cui svolge l’attività, nonché tutte le ulteriori condizioni (tra cui orario di lavoro, periodi di riposo, la retribuzione). Se l’assunzione è a tempo determinato, allora il contratto deve avere la forma scritta e al termine della stipula bisognerà poi provvedere allo scambio della relativa lettera di assunzione tra le parti, in cui occorrerà specificare le ragioni che hanno indotto a optare per questa soluzione. Alcuni esempi vengono indicati a titolo esemplificativo nel Ccnl (articolo 7 n. 4) e in sintesi possono riguardare la sostituzione temporanea di un lavoratore domestico, per maternità, malattia, oppure l’esecuzione di un compito definito o predeterminato nel tempo come l’assistenza extradomiciliare a persone ricoverate in ospedale. La forma scritta non è invece necessaria nel caso di rapporto di lavoro occasionale cioè per una prestazione che non superi i 12 giorni. Il lavoro domestico è regolato dal Codice civile agli articoli 2.240-2.246, nonché dalla legge 339/1958 e viene definito come il rapporto di lavoro che ha per oggetto la prestazione di servizi di carattere domestico, con D I la finalità di migliorare la qualità della vita familiare; ma l’attuale normativa non specifica in alcun modo il tipo di attività, le mansioni e i luoghi di svolgimento della prestazione; ecco perché può essere utile consultare le tabelle previste dal Ccnl riportate in queste pagine. Infine va sottolineato che, se nel corso del rapporto di lavoro vengono richieste mansioni di livello superiore, il lavoratore avrà diritto alla retribuzione propria del tipo di mansione effettivamente svolta e nel caso di prestazioni plurime rispetto a quelle dichiarate nel contratto, il lavoratore avrà diritto all’inquadramento nel livello corrispondente alle mansioni prevalenti. R I I I diversi profili, i livelli di professionalità e le differenti retribuzioni LIVELLI PROFILO RETRIBUZIONI (euro) LIVELLO A Appartengono a questo livello i collaboratori familiari generici, non addetti all’assistenza di persone, sprovvisti di esperienza professionale o con esperienza professionale (maturata anche presso datori di lavoro diversi) non superiore a 12 mesi, nonché i lavoratori che, in possesso della necessaria esperienza, svolgono con competenza le proprie mansioni, relative ai profili lavorativi indicati, a livello esecutivo e sotto il diretto controllo del datore di lavoro. 550,00 conviventi LIVELLO A SUPER 1) Addetto alla compagnia. Svolge esclusive mansioni di mera compagnia a persone autosufficienti, senza effettuare alcuna prestazione di lavoro; 2) Baby sitter. Svolge mansioni occasionali e/o saltuarie di vigilanza di bambini in occasione di assenze dei familiari, con esclusione di qualsiasi prestazione di cura. 650,00 conviventi LIVELLO B Appartengono a questo livello i collaboratori familiari che, in possesso della necessaria esperienza, svolgono con specifica competenza le proprie mansioni, ancorché a livello esecutivo. 700,00 conviventi Assistente a persone autosufficienti. Svolge mansioni di assistenza a persone (anziani o bambini) autosufficienti, ivi comprese, se richieste, le attività connesse alle esigenze del vitto e della pulizia della casa ove vivono gli assistiti. 700,00 conviventi Appartengono a questo livello i collaboratori familiari che, in possesso di specifiche conoscenze di base, sia teoriche che tecniche, relative allo svolgimento dei compiti assegnati, operano con totale autonomia e responsabilità. 800,00 conviventi Assistente a persone non autosufficienti (non formato). Svolge mansioni di assistenza a persone non autosufficienti, ivi comprese, se richieste, le attività connesse alle esigenze del vitto e della pulizia della casa ove vivono gli assistiti. 850,00 conviventi LIVELLO B SUPER LIVELLO C È dovere del lavoratore Prestare la propria opera con la dovuta diligenza secondo le necessità e gli interessi della famiglia per la quale lavora, seguendo le disposizioni del datore di lavoro; assicurare la necessaria riservatezza in relazione alla famiglia presso la quale svolge il proprio servizio. T I COLLABORATORI SI FANNO IN OTTO LA LEGGE 339/1958 L’articolo 6 precisa i diritti e i doveri di entrambe le parti T LIVELLO C SUPER LIVELLO D Appartengono a questo livello i collaboratori familia- È dovere del datore di lavoro Corrispondere al lavoratore la retribuzione secondo quanto stabilito nel contratto e comunque a periodi di tempo non superiori al mese; fornire al lavoratore, nel caso in cui vi sia l’impegno del vitto e dell’alloggio, un ambiente che non sia nocivo all’integrità fisica e morale del lavoratore, nonché una nutrizione sana e sufficiente; tutelarne la salute particolarmente qualora vi siano in famiglia fonti di infezione. ri che, in possesso dei necessari requisiti professionali, ricoprono specifiche posizioni di lavoro caratterizzate da responsabilità, autonomia decisionale e/o coordinamento. LIVELLO D 1) Assistente a persone non autosufficienti (formato). Svolge mansioni di assistenza a persone non auSUPER tosufficienti, ivi comprese, se richieste, le attività connesse alle esigenze del vitto e della pulizia della casa ove vivono gli assistiti; 2) Direttore di casa. Svolge mansioni di gestione e di coordinamento relative a tutte le esigenze connesse all'andamento della casa. 4,00 valori orari per i non conviventi 4,70 valori orari per i non conviventi 5,00 valori orari per i non conviventi 5,30 valori orari per i non conviventi 862,50 assistenza notturna ad autosufficienti 5,30 valori orari per i non conviventi 5,90 valori orari per i non conviventi 977,50 assistenza notturna a non autosufficienti 1.000,00 conviventi + indennità 150,00 6,80 valori orari per i non conviventi 1.050,00 conviventi + indennità 150,00 7,10 valori orari per i non conviventi 1.207,50 assistenza notturna a non autosufficienti Nota: per personale formato o qualificato si intende quello in possesso di un diploma nello specifico campo oggetto della propria mansione, conseguito in Italia o all’estero, purché equipollente, anche con corsi di formazione aventi la durata minima prevista dalla legislazione regionale e comunque non inferiore a 500 ore. Il Ccnl prevede inoltre le tabelle per la presenza notturna, nonché quelle per l’indennità e quelle inerenti i lavoratori di cui all’articolo 15, 2 comma. NOTES 7 GIUGNO 2007 P R E V I D E N Z A Per versare i contributi volontari serve un’autorizzazione specifica LE SOMME DA CORRISPONDERE DIPENDONO DALLA TIPOLOGIA DEL RAPPORTO DI LAVORO A CUI SI È LEGATI. IN OGNI CASO, E PER TUTTI QUANTI, VALGONO GLI STESSI TERMINI PREVISTI PER EFFETTUARE IL PAGAMENTO utti i numeri riguar- danti i versamenti voTlontari per l’anno 2007 li ha comunicati l’Inps con le circolari n. 54 e 58, rispettivamente del 7 e del 14 marzo 2007. A questo proposito occorre passare in rassegna le principali regole in materia in modo da capire quando convenga ricorrere allo strumento della contribuzione volontaria, o meno, in particolare per coloro che hanno perso il lavoro e magari si trovano vicini alla pensione. I REQUISITI CAMBIANO IN BASE ALL’ATTIVITÀ Innanzitutto vediamo quali sono i requisiti necessari per ottenere l’autorizzazione poiché sono diversi a seconda della categoria di lavoratore. Lavoratori dipendenti: Per chi è legato da un rapporto di lavoro subordinato l’autorizzazione può essere concessa quando siano stati versati: cinque anni di contributi effettivi, riguardanti qualsiasi epoca lavorativa; oppure, in alternativa al requisito precedente, tre anni di contributi nei cinque precedenti la domanda di autorizzazione e in particolare: operai agricoli, 279 contributi giornalieri per gli uomini e 186 contributi giornalieri per le donne e i giovani; domestici, 156 contributi settimanali; un anno di contributi, nei cinque anni precedenti la domanda, per i soggetti che svolgono, dall’anno 1997 in poi, un lavoro a tempo parziale, tenendo presente che l’autorizzazione, a differenza degli altri casi, può essere rilasciata solo con il rapporto in corso e non dopo la cessazione; un anno di contributi, nei cinque anni precedenti la domanda, per i soggetti che svolgono lavoro dipendente in forma stagionale, temporanea e discontinua, per i periodi dopo il 31 dicembre 1996 e non coperti da contri- L’ITER DA SEGUIRE Per ottenere l’autorizzazione ai versamenti volontari è necessario presentare la domanda all’Inps sull’apposito modello (010/M). Alla stessa domanda andranno allegati alcuni documenti attestanti la cessata attività, dipendente o autonoma e in particolare: per i lavoratori dipendenti è utile allegare il modello Cud relativo 8 GIUGNO 2007 NOTES all’ultimo periodo di occupazione e all’anno precedente della domanda, con l’indicazione la data di cessazione del rapporto di lavoro; per gli artigiani e i commercianti è utile presentare la cancellazione dagli elenchi di categoria e le copie delle ricevute dei versamenti effettuati nell’anno precedente la domanda. buti obbligatori o figurativi; in questi casi, l’autorizzazione è rilasciata con decorrenza posteriore al termine o alla sospensione del lavoro. Lavoratori autonomi: Per questi lavoratori il via libera ai versamenti volontari può essere concesso, quando siano stati versati: Per gli artigiani e i commercianti, cinque anni di contribuzione effettiva riferita a qualsiasi epoca, oppure, in via alternativa, tre anni di contributi versati nei cinque precedenti la domanda di autorizzazione; Per i lavoratori parasubordinati, un anno di contribuzione versato nei cinque anni precedenti la domanda di autorizzazione. È da ricordare che dal 1° gennaio 2001 è possibile ottenere l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria nella gestione anche sulla base del requisito alternativo di cinque anni di effettiva contribuzione, introdotto dalla legge 388/2000. Il requisito contributivo necessario per l’autorizzazione, deve essere perfezionato sulla base delle sole contribuzioni versate nella gestione separata. L’AMMONTARE DEGLI IMPORTI Anche le somme da versare sono differenti a seconda della tipologia di lavoratore. In particolare le regole sono quelle che seguono. Lavoratori dipendenti: Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti non agricoli, l’importo da versare viene determinato, in P R E V I D E N Z A seguito all’abolizione delle classi di contribuzione dal decreto legislativo 184/1997, applicando l’aliquota contributiva prevista per ciascun anno alla retribuzione media percepita nelle 52 settimane precedenti la data di presentazione della domanda. Il provvedimento ha previsto che la retribuzione minima settimanale su cui calcolare i contributi è il 40% dell’importo del trattamento minimo fissato al 1° gennaio di ogni anno. Per l’anno 2007, essendo il trattamento minimo pari a 436,14 euro, avremo che la retribuzione minima settimanale sarà pari a 174,46 euro. La prima fascia di retribuzione annuale, oltre la quale è prevista l’applicazione dell’aliquota aggiuntiva dell’1 per cento è di 40.083,00 euro. Invece, il massimale da applicare ai prosecutori volontari titolari di contribuzione non anteriore al 1° gennaio 1996 o che avendone il requisito esercitino l’opzione per la liquidazione della pensione con il sistema contributivo, è di 87.187,00 euro. Dal 1° gennaio scorso, in base alla legge Finanziaria per il 2007 (la 296/2006), l’aliquota contributiva di finanziamento per gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e alle gestioni pensionistiche sostitutive ed esclusive dell’ordinamento generale è elevata dello 0,30%, per la quota a carico del lavoratore, con ri- percussioni sull’aliquota dovuta per il versamento della contribuzione volontaria. Pertanto ne consegue che l’aliquota IVS relativa ai lavoratori dipendenti non agricoli, autorizzati alla prosecuzio- ne volontaria nel FPLD da decorrenza compresa entro il 31 dicembre 1995, sale dal 27,57% al 27,87%. Con effetto dal 1° gennaio 2007 i lavoratori dipendenti non agricoli, autorizzati alla prosecuzione volontaria nel FPLD da decorrenza successiva al 31 dicembre 1995, sono anche interessati dall’incremento dello 0,50% previsto dal Per fare i pagamenti, ogni tre mesi, si devono utilizzare i bollettini inviati dall’Inps, una volta ottenuto il via libera da parte dell’Ente IL CALENDARIO DELLE SCADENZE Il pagamento dei contributi avviene per trimestre e dovrà essere effettuato con i bollettini di conto corrente postale che l’Inps invia direttamente a casa degli interessati successivamente all’autorizzazione. In particolare, l’elenco delle scadenze da rispettare è quello che segue: 30 giugno, per il versamento dei contributi riguardanti il primo trimestre dell’anno, cioè gennaio, febbraio e marzo; 30 settembre, per il versamento dei contributi riguardanti il secondo trimestre dell’anno, cioè aprile, maggio e giugno; 31 dicembre , per il versamento dei contributi riguardanti il terzo trimestre dell’anno, cioè luglio, agosto e settembre; 31 marzo, per il versamento dei contributi riguardanti l’ultimo trimestre dell’anno, cioè ottobre, novembre e dicembre. Va evidenziato che l’importo del contributo assegnato è vincolante. Quindi, nel caso di versamento di una somma inferiore, si avrà una contrazione proporzionale del periodo da accre- ditare da parte dell’Inps. Invece, nell’ipotesi di versamento superiore, si avrà un rimborso della somma versata in eccedenza. È rilevante la data di pagamento in quanto il versamento effettuato in ritardo, anche di un solo giorno rispetto alla scadenza, provoca il mancato riconoscimento del periodo da accreditare e l’importo versato sarà rimborsato. In questo caso l’assicurato potrà anche chiedere che il versamento venga ritenuto utile per coprire il trimestre successivo. Per capire meglio è bene fare riferimento a un esempio. Se per la scadenza del 30 giugno 2007, riguardante il trimestre gennaio-marzo, il versamento viene effettuato il 6 luglio, l’assicurato, in alternativa alla restituzione, potrà chiedere che lo stesso sia tenuto valido per il trimestre successivo, cioè aprile-giugno, tenendo presente che, in ogni caso, il trimestre gennaio-marzo, rimarrà scoperto da contribuzione. NOTES 9 GIUGNO 2007 P R E V I D E N Z A SE LA DOMANDA DI PENSIONE È RESPINTA nche la domanda di pensione respinta è considerata dall’Inps come richiesta di autorizzazione ai versamenti volontari. In questo caso, se l’assicurato è in possesso dei requisiti, può ottenere l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria. I contributi, generalmente, tranne alcune eccezioni a cui si è fatto cenno, si versano per i periodi successivi all’autorizzazione; da qualche anno è data la possibilità di versare anche per i sei mesi precedenti la data della domanda. Dal 12 luglio 1997, fermo restando la decorrenza dell’autorizzazione, è possibile coprire volontariamente anche i sei mesi precedenti la domanda, sempre che non esistano cause ostative, quali la presenza di contribuzione, anche figurativa, nel semestre interessato. A I requisiti per l’autorizzazione e i contributi da versare cambiano se si è lavoratore dipendente, autonomo o collaboratore 10 GIUGNO 2007 decreto legge 669/1996 convertito nella legge 30/1997. E di conseguenza, per effetto del duplice incremento l’aliquota contributiva a loro carico per l’anno 2007 sale dal 30,07% al 30,87%. Per coloro che sono autorizzati dopo il 31 dicembre 1995, abbiamo riportato di seguito le aliquote IVS per anno solare dal 1997 a oggi e anche i minimali di retribuzione settimanale, gli importi della prima fascia di retribuzione annuale e i massimali di cui alla legge 335/1995. Lavoratori autonomi: Per quanto riguarda gli artigiani e i commercianti, l’importo dei contributi viene determinato applicando le aliquote stabilite per il versamento dei contributi obbligatori (legge 233/1990) al reddito medio NOTES di ognuna delle previste otto classi di reddito. Di conseguenza, l’importo dei contributi volontari si calcolerà per l’anno 2007 con le seguenti aliquote: Artigiani: 19,50%,per i titolari di qualunque età e per i collaboratori di età superiore a 21 anni; 16,500%, per i collaboratori di età non superiore a 21 anni; Commercianti: 19,59%, per i titolari di qualunque età e per i collaboratori di età superiore a 21 anni; 16,59%, per i collaboratori di età non superiore a 21 anni. È da sottolineare che la classe di reddito da attribuire sarà quella il cui reddito medio è pari o immediatamente inferiore alla media dei redditi sui quali sono stati versati i contributi negli ultimi tre anni. Parasubordinati: per gli iscritti alla Gestione separata,l’importo del contributo volontario andrà determinato applicando all’importo medio dei compensi percepiti nell’anno di contribuzione precedente la data della domanda, l’aliquota IVS di finanziamento della gestione. Più specificatamente, dovrà essere applicata l’aliquota IVS attualmente vigente per coloro che sono sprovvisti di tutele previdenziali, cioè non assicurati ad altra gestione e non pensionati, che per l’anno 2007 è pari al 23,00%. Tenendo conto che la contribuzione obbligatoria degli iscritti alla gestione separata viene accreditata su base mensile, anche il relativo contributo volontario sarà calcolato a mese e versato per trimestri solari alle scadenze, di cui parleremo in seguito, previste per la generalità dei soggetti autorizzati alla prosecuzione volontaria. COME INTEGRARE NEL PART-TIME L’Inps, con la circolare 54/2007, ha precisato che l’autorizzazione rilasciata in base al Dlgs 564/1996 è un’autorizzazione speciale con efficacia a tempo determi- nato che consente unicamente di integrare in forma volontaria la contribuzione obbligatoria dei periodi di attività svolta a tempo parziale,in deroga ai principi generali della prosecuzione volontaria, che ammettono versamenti solo per periodi interessati da sospensione/cessazione dell’attività lavorativa e del correlato obbligo contributivo. Per quanto precede si ritiene che i versamenti volontari integrativi della contribuzione obbligatoria dei periodi di lavoro part-time non siano incompatibili con la contestuale contribuzione accreditata nella Gestione separata di cui alla legge 335/1995, a differenza dei versamenti effettuati su autorizzazioni alla prosecuzione volontaria, concesse in applicazione del Dlgs 184/ 1997. PER LA GESTIONE SEPARATA La copertura assicurativa di un intero anno solare si ha con il versamento contributivo non inferiore al valore ottenuto moltiplicando l’aliquota IVS al minimale di reddito dei commercianti, pari per il 2007 a 13.598,00 euro annuali e 1.133,17 euro mensili. Tenuto conto del minimale e dell’aliquota vigente per gli iscritti alla gestione separata, pari a 23,00%, l’importo minimo dovuto da coloro che sono autorizzati alla prosecuzione volontaria non potrà essere inferiore a 3.127,56 euro annui e 260,63 euro mensili. G A R T I G I A N I G Blocco delle tariffe, a rischio oltre 5mila officine di revisione PER IL CONTROLLO DELL’AUTO IN ITALIA SI PAGANO 25,85 EURO DAL 1999 CONTRO UNA MEDIA EUROPEA CHE SUPERA I 50 EURO. MA IL CONSIGLIO DI STATO HA FERMATO L’ADEGUAMENTO RICHIESTO DALLA CATEGORIA l Consiglio di Stato ha sospeso il decreto Isull’adeguamento delle tariffe di revisione dei veicoli a motore, previsto dalla legge Finanziaria per il 2007 (la 296/2006). La sentenza contesta, sia dal punto di vista formale che tecnico, i dati forniti dal ministero dei Trasporti in base a uno studio della Motorizzazione Civile sui costi dei Centri di revisione. Un provvedimento che, fa sapere in una nota l’Associazione revisori auto di Confartigianato (Anara),“mette a rischio la sopravvivenza di oltre 5mila aziende del settore revisione auto”. Ancora: “I Centri privati di revisione – spiega la nota – stanno pagando sulla propria pelle un servizio reso al cittadino. Infatti, incassano 25,85 euro per ogni revisione: una tariffa ferma dal 1999, di gran lunga inferiore alla tariffa media europea che supera i 50 euro e comunque insufficiente a coprire il costo del servizio e a garantire la qualità della prestazione”. Lo studio elaborato dalla Motorizzazione Civile per l’adeguamento della tariffa, inoltre, teneva conto dei costi del 2004 e oggi, nel 2007, è già ampiamente superato e neces- siterebbe di un’ulteriore revisione per allineare la tariffa italiana alla media europea. «La revisione – sottolinea Roberto Landini, presidente di Anara Confartigianato – è un importante strumento a tutela della sicurezza stradale e riconoscere il giusto compenso significa garantire la qualità della prestazione». Ma non è tutto: «L’introduzione di attrezzature e strumenti informatici, spesso ridondanti, – aggiunge Landini – ha comportato un notevole aggravio di costi e reso l’attività notevolmente più impegnativa rispetto al ’99. Finora i nostri centri hanno fatto fronte a questo impegno nonostante l’indifferenza delle Istituzioni, ma ormai da tempo non ci sono più margini: o si adegua la prestazione al compenso percepito o si è costretti a chiudere». E ancora: «Solo per effetto dell’inflazione gli imprenditori del comparto hanno perso oltre 400 milioni di euro. Se poi consideriamo l’aumento dei costi, sono oltre 960 i milioni di euro persi dal 1998 al 2007». Una situazione che Anara considera ancor più insostenibile a fronte delle campagne sulla sicurezza stradale che raccomandano la corretta manutenzione dei veicoli. Ma Confartigianato promette battaglia. In assenza di misure urgenti per recuperare questa battuta di arresto sosterrà la categoria dei revisori auto in ogni azione che sarà ritenuta opportuna per garantire agli operatori di svolgere serenamente le funzioni delegate loro dallo Stato. NOTES 11 GIUGNO 2007 G C R E D I T O G G Con il conto corrente multicanale si può disporre di più “sportelli” Con “Senza spese web”del Credito Emiliano la commissione supplementare è di ben 3 euro. E ancora, “Doppio Zero” di Deutsche Bank non ha canone ma commissione aggiuntiva di 2 euro per ogni operazione in filiale. Per comprendere meglio il meccanismo della “doppia commissione”facciamo un esempio: un cliente di Intesa Sanpaolo con un conto Zerotondo vuole fare un bonifico.Via Internet non paga nulla;in filiale se è la prima operazione del mese che fa, sborsa 2,5 euro se verso altra filiale del gruppo o 3,5 euro se verso altra banca;sempre in filiale,se ha già fatto un’operazione durante il mese, oltre ai 2,5 o ai 3,5 euro paga altri 2,5 euro. In più, in molti casi, questi conti non prevedo- MOLTE BANCHE OFFRONO ORMAI SOLUZIONI “A PACCHETTO” CHE PERMETTONO DI OPERARE EVITANDO DI RECARSI IN FILIALE, UTILIZZANDO STRUMENTI COME INTERNET E IL TELEFONO. SOLO COSÌ I COSTI SCENDONO di Internet nel L’ arrivo settore bancario nei primi anni non ha determinato grandi cambiamenti per i clienti degli istituti di credito. Le prime applicazioni consentivano,spesso a pagamento,di eseguire un numero limitato di operazioni a distanza. Poi arrivarono conti correnti specializzati, dedicati a chi esegue molte operazioni in Borsa.Prodotti per sistemi informativi e dalle commissioni di compravendita ridotte ma di nicchia. Con il passare del tempo le operazioni bancarie eseguibili via web sono aumentate sempre più e questo canale ha conquistato importanza fino a diventare il principale antagonista della filiale. Le banche, nel frattempo, hanno scoperto che, incrementando l’utilizzo dei canali diretti (sportello automatico,telefono,Internet), a fronte di investimenti iniziali consistenti avrebbero beneficiato nel lungo periodo della riduzione del costo del personale e delle singole operazioni.Oggi si è andati oltre e sono nati i conti “multicanale”,spesso con la formula cosiddetta “a pacchetto”. L’abbinata di queste due 12 GIUGNO 2007 NOTES caratteristiche consente al cliente di fare un numero elevato o illimitato di operazioni a fronte di un costo fisso mensile e utilizzando qualunque canale. Ma la situazione si è evoluta ancora e ciò che prima era gratuito è diventato a pagamento e viceversa.Infatti oggi l’Internet banking non prevede più il pagamento di un canone supplementare e a essere penalizzate sono le operazioni fatte in filiale. In pochi anni le modalità di interazione cliente- banca si sono ribaltate e oggi per contenere le spese di gestione del conto corrente e degli investimenti c’è solo una via da seguire:tenersi lontano dalla banca. Se il cliente, infatti,se la sbriga da solo quando deve fare un bonifico, pagare un bollettino o le tasse, la banca nella maggior parte dei casi lo premia abbattendo i costi per le attività “self-service”e penalizzandolo quando varca la soglia della filiale. Con Bnl “Revolution”, per esempio,non è previsto alcun canone mensile. Però a fronte di una o più operazioni svolta in filiale viene addebitato un canone, ma sarebbe forse più opportuno dire una penale,di 6,9 euro per quel singolo mese. “Zerotondo” di Intesa Sanpaolo,invece,concede un’operazione gratuita al mese in filiale. Con le successive, oltre alla commissione prevista per quella specifica operazione (tipo bonifico,versamento,compravendita titoli) si applica una “penale”di 2,5 euro. C R E no nemmeno la remunerazione delle giacenze. Sembrano, insomma, una riedizione aggiornata con i tempi dei conti “niente spese e niente interessi” disponibili a fine anni Novanta, ma allora in banca si poteva entrare tutte le volte che si voleva senza pagare “penali”. Con i più diffusi conti correnti a pacchetto multicanale la situazione è meno critica,nel senso che le commissioni previste per i vari canali sono meno differenziate.Tuttavia anche con questi prodotti un bonifico online costa meno che in filiale e se ci si rivolge all’impiegato per prelevare piccoli importi in contanti anziché allo sportello automatico può essere applicato un supplemento di un euro. Ma se si è disposti a un D I T opo un lungo periodo di rodaggio sembra finalmente muoversi il settore dei prestiti vitalizi ipotecari. Fino a poche settimane fa solo un operatore, prima con il nome di Finanza Attiva e ora di Euvis (www.euvis.it), aveva colto l’opportunità. Dall’inizio di maggio, invece, anche Banca Monte dei Paschi di Siena è entrata in questo settore con PrestiSenior, un prestito vitalizio ipotecario accessibile ai proprietari di abitazione con almeno 70 anni d’età. Il meccanismo è semplice: sull’abitazione viene iscritta un’ipoteca in cambio della quale si ottiene un finanziamento o una rendita della durata di 20 anni. L’importo concesso è calcolato tenendo conto del valore dell’immobile e dell’età del beneficiario. Quest’ultimo non è tenuto a pagare o rimborsare nulla fintanto che è in vita. Una volta deceduto, gli eredi possono decidere se rimborsare il prestito più gli interessi maturati, ereditando così l’abitazione, oppure possono rinunciare e in tal caso non dovranno nulla alla banca, nemmeno se nel frattempo l’immobile si è deprezzato. Il tasso di interesse di PrestiSenior è pari all’Irs 30 anni rilevato il primo giorno del mese più uno spread dell’1,9 per cento. Oggi è circa il 6,4%. D utilizzo intenso dei canali diretti, in particolare di Internet, allora è bene sapere che ci sono conti ben più convenienti. Si tratta dei veri e propri conti correnti bancari completi da gestire quasi Le condizioni e le caratteristiche relative a conti correnti multicanale messe a confronto CONTO CANONE OPERAZIONI ALLO SPORTELLO TASSO CREDITORE ESTRATTO CONTO ASSEGNO CARTA DI DEBITO COMMISSIONE PRELIEVI ATM CARTA DI CREDITO BONIFICO ONLINE CONTO TUO CLIC 1€ al mese 2,5 €, tranne versamenti 1,5% Gratuito annuale Gratuito Gratuita 0 euro stessa banca 2 prelievi al mese gratuiti presso altre banche Gratuita 0,8 € REVOLUTION zero Addebito di 6,9 € al mese a fronte di almeno una operazione allo sportello 0,01% Gratuito annuale 0,1 € Gratuita 0 € stessa banca 1,81 altre banche Gratuita il primo anno - poi 31 euro ma rimborsati con spese per almeno 5mila euro Gratuito SENZA SPESE WEB zero 3 € per ogni operazione zero fino a 3mila euro; 0,0625% oltre i 3mila euro Gratuito annuale Gratuito Gratuita 0 € stessa banca altre banche 30 gratuiti poi 2,2 euro Gratuita il primo anno - poi 26 € rimborsati con spese per almeno 2.500 € Gratuito DOPPIO ZERO zero 3 € per ogni operazione* zero Gratuito annuale Gratuito Gratuita Gratuita revolving 0 € stessa banca altre banche 24 all’anno gratuiti poi 1,8 € Gratuito ZEROTONDO zero Ogni mese zero un’operazione gratuita, poi 2,5 € oltre alle commissioni applicabili* Gratuito annuale Gratuito Gratuita 0 euro stessa banca 2 euro altre banche Revolving - 35 euro all’anno - gratuita a fronte di una spesa di almeno 5mila euro Gratuito GENIUS ONE 12 € all’anno 2 € per ogni operazione Gratuito annuale Gratuito Gratuita 0 euro stessa banca 2,3 euro altre banche Gratuita revolving 0,5 euro stessa banca - 1 euro altre banche 0,01% G A 70 ANNI C’È UN ALTRO VITALIZIO PER ENTRARE NEL PROPRIO ISTITUTO DI CREDITO BASTA UN “CLIC” BANCA O esclusivamente a distanza (tra i più noti quelli di Fineco,IWBank,Banca Sella, Banca popolare di Milano). A fronte di costi di gestione fissi prossimi allo zero per la maggior parte delle operazioni si beneficia di un tasso di interesse creditore tra i più alti del mercato, dal 2% in su. Inoltre il deposito titoli è sempre incluso e le soluzioni di investimento quanto mai varie. I prelievi di contante da sportelli automatici con carta bancomat sono gratuiti in tutta Italia e non si ha una carta di credito revolving ma una ben più economica carta a saldo. Certo, anche in questo caso quando si decide di utilizzare uno sportello bancario (se esistente perché alcune banche non hanno una vera e propria rete) o un consulente, le commissioni possono essere elevate, ma con un po’di attenzione possono essere contenute e vengono compensate dagli interessi maturati sulla giacenza. Per i clienti più evoluti, l’alternativa può essere stipulare un conto corrente che consenta un accesso quasi esclusivamente via web NOTES 13 GIUGNO 2007 G P I A N T E G G P I A N T E G L’OCCASIONE È NEI VIVAI Il “pollice verde” è un hobby che richiede pazienza e denaro PER RIDURRE LE SPESE OCCORRE FARE ATTENZIONE A UNA SERIE DI REGOLE CHE VANNO DAL CANALE TRAMITE CUI SI COMPRA AGLI ACCORGIMENTI DA SEGUIRE PER ABBELLIRE CON I FIORI LA PROPRIA CASA “C glia di colori che porlub 3” ha colto la vo- ta con sé la primavera e ha pubblicato, ad aprile e maggio, due guide su come far fiorire la casa e il giardino. Ora l’inserto “Notes” vuole dare qualche suggeriDecorare la mento per ottimizzare anpropria casa con che a livello economico la fiori e piante è voglia di piante e fiori, in una passione che quanto circondarsi di verpuò costare cara. de può essere costoso. È bene quindi Basta fare due conti: un razionalizzare le balconcino di dimensioni spese ed essere medio/piccole può ospitainformati sulla re circa sei vasi, tre in alto normativa valida e tre appoggiati a terra.Un in materia vaso di fiori stagionali, quindi economici, i gerani per esempio, costa circa 3 euro:18 euro in tutto a balconcino. 14 GIUGNO 2007 NOTES La situazione non migliora con i fiori recisi,anche se il prezzo cambia in base al tipo:il costo di un bouquet per il salotto non scende sotto i 25 euro,si risparmia qualcosa scegliendo mazzetti mono-fiore; per le rose, la spesa varia a seconda della lunghezza dello stelo, della specie e della provenienza. DOVE SI ACQUISTA È FONDAMENTALE L’acquisto via Internet è senz’altro il più comodo ma non sempre è conveniente. Negozi, vivai e servizi internazionali di consegna (come Interflora - www.interflora.it ) utilizzano molto questo canale. Il bouquet più economico di Interflora è di soli 29 euro ma si trovano anche mazzi di 24 rose al prezzo di 233 euro, oppure è possibile ordinare composizioni personalizzate per le quali il prezzo sarà legato alla richiesta. “Giardino di Loto”, vivaio romano, spedisce piante e mazzi di fiori in tutto il mondo con una spesa di consegna di 18 euro (così sul sito www.ilgiardinodiloto.com); i prezzi dei bouquet partono da 25 euro fino ai 250 per il fascio di 50 rose per San Valentino, ma si possono arrivare a spendere 4.700 euro per lo stesso fascio composto da 1000 rose. Comprare poi un mazzo di fiori dai chioschi sotto casa – che fanno delle composizioni floreali un’arte e quindi sono ottimi punti di riferimento per le occasioni speciali – costerà sicuramente meno che rivolgersi ai negozi . Fiori coloratissimi e insoliti tenuti insieme da un nastro di foglie,vasi ornati con sabbia colorata o sassolini di vetro: elementi che trasformano piante e fiori in esplosioni di creatività. A Milano, per esempio, Vincenzo Dascanio (www. vincenzodascanio.it) non è un fiorista ma un vero e proprio laboratorio di design e arte.Un vaso con un ramo di orchidea phalaenopsis in queste gallerie d’arte può costare più di 80 euro ma l’effetto è assicurato. Se non si bada al glamour le phalaenopsis si trovano al mercato floricolo,ai centri di Garden e Brico-center o al supermercato anche a 12 euro e dai 25 ai 40 costa dai fiorai classici. Proprio la grande distribuzione sta assumendo un ruolo rilevante in questo campo:Esselunga e GS,per esempio, hanno sezioni sempre più estese dedicate al verde.Ma l’amante del verde, oltre alla disponibilità economica, deve considerare le regole condominiali e comunali. Per terrazze con giardini pensili è necessario rivolgersi ad esperti:non solo giardinieri ma anche architetti.È fondamentale conoscere il carico che il terrazzo può sopportare e utilizzare i giusti rivestimenti per impermeabilizzare il pavimento in modo che annaffiando le piante l’acqua non coli rovinando il piano sottostante. Più semplice è per i balconi ma anche qui bisogna stare attenti: facendo parte della facciata (interna o esterna) sono soggetti alle direttive condominiali e pertanto di solito i vasi decorativi sono accettati ma è bene informarsi con l’amministratore. LA LEGISLAZIONE PER I BALCONI Condominio a parte, leggi ben precise regolano la disposizione dei vasi sui balconi. Le fioriere devono essere saldamente ancorate alla ringhiera, meglio se all’interno. Se così non fosse vi rendereste colpevoli del reato di “collocamento pericoloso di cose” ai sensi degli articoli 674 e 675 del Codice penale. Si legge all’articolo 675:“Chiunque, senza le debite cautele,pone o sospende cose, che, cadendo in un luogo di pubblico transito, o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso,possano offendere o imbrattare o molestare persone, è punito con l’ammenda…”In caso di effettivo danno a persone e cose, sia il Codice civile (articolo 2.043 - Risarcimento per fatto illecito) che il Codice penale (Articolo 185 - Restituzione e risarcimento del danno) prevedono un risarcimento da parte del padrone del balcone. Posizionati i vasi,il compito del padrone di casa non è però finito, in quan- Acquistare alla base della filiera conviene. Rivolgersi direttamente ai vivai che praticano la vendita al dettaglio è forse meno agevole rispetto al negozio sotto casa, ma decisamente più economico. Ecco un esempio di prezzi (indicativi) praticati dai vivai su alcune piante che, secondo un’indagine Istat di marzo 2007, risultano tra le più acquistate dagli italiani: il Ficus Benjamina (altezza 1 m), il costo è dai 18 ai 35 euro; il limone ornamentale (vaso diametro 22 cm) dagli 8 ai 30 euro; i gerani a partire da 2 euro. Alcuni indirizzi di vivai con vendita al dettaglio: I PEIRANO VIVAI Sede centr. Via Somalia 14 16146 Genova Tel. 010 3620800 I VIVAI ASSOCIATI GARDEN Via Vittorio Emanuele II 31/a - to anche annaffiarli può creare problemi. Nessuna norma di legge disciplina l’innaffiamento ma la materia è definita dai regolamenti condominiali e di Polizia urbana in vigore in ogni Comune. L’acqua che cola dai vasi può danneggiare la facciata o il soffitto dell’inquilino sottostante:la riparazio- 35020 Saonara (PD) Tel. 049 644955 I SERRA MUNGAI PRODUZIONE VENDITA PIANTE Via Montalese - 51100 Chiesina Montalese (PT) Tel. 0573 479894 I VIVAI VALPESCA GARDEN DI MICHELE Via Circuito 333 - 65124 Pescara Tel. 085 4154200 I MANGIAPANE AZIENDA AGRICOLA Località Ceresia - 88046 Lamezia Terme (CZ) Tel. 0968 209012 I CARENO GARDEN HOUSE Via Sordo Sampieri 236, C.da San Filippo - 97100 Modica (RA) Tel. 0932 903753 I VIVAI PRATO VERDE SNC Loc. Lu Mulinu - 07021 Arzachena (Olbia) Tel. 0789 83581 ne o l’imbiancatura resa necessaria da macchie causate da acque percolanti sono a carico del padrone delle piante, così come i danni provocati dall’acqua che gocciola sui piani sottostanti o sui passanti (per esempio vestiti macchiati da acqua sporca di terra colata dai vostri vasi). COME RISPARMIARE SUI VASI Se siete amanti del “fai da te” la passione per il verde può essere un’ottima occasione per dare sfogo alla vostra fantasia e creatività. Vi avanza un piatto? Riempitelo di terra e seminate mughetti o bulbi di altri fiorellini bianchi, se poi il piatto fosse d’argento il contrasto di colori sarà elegan- tissimo. Vasi o contenitori alti di vetro trasparente sono l’ideale per “coltivare” tulipani: comprate i bulbi, mettete nel vaso poche dita d’acqua e in pochi giorni potrete ammirare la pianta dalla radice ai petali. Una borsa di paglia colorata usata come porta vaso regala un tocco d’estate ai balconi. Vecchi servizi da tè, pentole ormai inutilizzabili posso diventare ottimi vasi di fiori; scatole di latta colorate e persino vecchie valige, invece, originali porta vaso. Piantine di orchidee e rose possono diventare raffinate composizioni con portavasi bianchi e una cassettina di legno che conteneva una bottiglia di vino. NOTES 15 GIUGNO 2007 G C O L L E Z I O N I S M O G G Rivedere un vecchio film d’autore è una passione alla portata di tutti pe di videocassette nuove. Se abbiamo un videoregistratore vale la pena di tuffarsi alla ricerca dei nostri film preferiti. LA RIVOLUZIONE DAL VHS AL DVD «Le case produttrici stanno trasformando i cataloghi da vhs a dvd e così le videocassette sono vendute a partire da circa un euro» spiega Giovanni Spada, direttore della rassegna cinematografica torinese “Nona Visione”. Dai vhs ai dvd sono tanti i modi per risparmiare guardando le pellicole che hanno fatto la storia del cinema. Il vhs, che significa “video home system”,cioè sistema video da casa, sta scomparendo insieme ai videoregistratori, per questo videoteche e supermercati svendono le pellicole.Ora lo standard che permette una qualità migliore è il dvd che sta per “digital versatile disc” o disco video digitale. Un lettore di dvd si può acquistare a partire da 39 euro circa, mentre un lettore che permette anche di registrare parte da 125 euro, secondo la segnala- zione del comparatore di prezzi online www. kelkoo.it.Per esempio,il recorder Lg - Dr175 viene proposto da 139 euro in su.Per chi si sposta spesso esistono i lettori portatili a partire da 50 euro e per spendere ancora meno può essere utile consultare le offerte dei centri commerciali. Senza contare che la funzione di lettura e registrazione dei dvd viene fornita anche dai computer sia portatili che da scrivania. IN EDICOLA E IN BIBLIOTECA E per risparmiare sui film del passato? «Esistono le biblioteche di quartiere, spesso fornite di sale video o di videocassette o dvd in prestito gratuito» aggiunge Spada. Oppure si può andare in edicola: sempre di più i dvd dei “classici”sono venduti insieme a riviste e S quotidiani intorno ai 9 euro se non a meno.Anche ai mercatini delle pulci si possono scovare dvd e vhs usati, a pochi euro, così come nelle grandi catene di noleggio di film come “Blockbuster”. Da “Vacanze Romane” con Gregory Peck e il premio Oscar Audrey Hepburn al “Gigante” con James Dean e Rock Hudson, ALLE RASSEGNE UN TUFFO NEL PASSATO «I cinema negli anni Cinquanta e Sessanta erano veri luoghi di aggregazione, sempre affollati, dove ci si poteva incontrare e si poteva anche fumare – dice Spada, direttore della kermesse cinematografica torinese “Nona Visione” – .Un modo per risparmiare e ritrovare le atmosfere di allora sono le rassegne di cinema di quartiere organizzate dalle cir16 GIUGNO 2007 NOTES coscrizioni e dai comuni, in quanto gli spettatori possono assistere ai film gratis e incontrarsi con curiosi e appassionati». Il sito di “Nona Visione” si trova tra i link della circoscrizione 9 di Torino all’indirizzo: www. comune.torino.it/circ9/. Per informazioni sulle rassegne di cinema territoriale è bene rivolgersi agli uffici relazione con il pubblico della propria città. Il direttore della rassegna torinese ricorda tre pellicole degli anni Cinquanta: «Tra i film americani uno molto divertente prodotto dalla Metro Golden Mayer è “Annibale e la vestale” una parodia musicale di George Sidney del ’55, con Esther Williams, in cui Annibale si innamora di una patrizia». Ancora: «“Fantômas contro Fantômas” di Robert Vernay, del ’48, è invece una specie di Spider Man contro Spider Man ma con un supereroe negativo» aggiunge l’esperto. Tra i film italiani di quel periodo Spada evidenzia “Il marito” di Nanny Loy e Gianni Puccini del 1957 con Alberto Sordi. Su www.internetbookshop.it si legge la trama: “Un costruttore, G PER DOCUMENTARSI ono tanti i libri per conoscere le pellicole e scoprire la vita di attrici e attori. Tra le enciclopedie di cinema c’è “Il Morandini”, un dizionario dei film aggiornato ogni anno, edito da Zanichelli e in vendita a 26 euro e 50. Altro dizionario è il “Farinotti” realizzato in collaborazione con il sito www.mymovies.it, edito da San Paolo Edizioni a 29 euro e 90. Tra i libri dedicati a volti famosi va ricordato “Sostiene Totò” di Matilde Amorosi e Liliana De Curtis edito da Rizzoli a 14 euro. Arricchito di fotografie sia ufficiali che di famiglia è “Audrey Hepburn, un’anima elegante” scritto da Sean Hepburn Ferrer, figlio dell’attrice, edito da Tea al costo di 25 euro. PER RITROVARE LE EMOZIONI DI UN TEMPO BASTA GUSTARSI IN POLTRONA UNA DELLE PELLICOLE CHE HANNO SEGNATO LA STORIA DEL CINEMA. E LE OPPORTUNITÀ PER RISPARMIARE NON MANCANO e ceste all’ingresso La casa della videoteca vicino sono piene zep- C O L L E Z I O N I S M O sottomesso dalla moglie e dalla suocera, pensa di riacquistare il rispetto degli altri diventando un capitalista del mattone: l’impresa, però, non è facile”. Il film è disponibile in dvd a 10 euro e 90 su http://www.internetbookshop.it/ dvd/ser/serdsp.asp?shop=1563 &e=8026120163809 o si può prenotare in videoteca. sono tanti i film degli anni ’50 e ’60 che trasmettono ancora emozioni e ricordi. Tra i molti “Ben Hur” che vinse 11 premi Oscar e può essere comprato in dvd sul sito www.dvd.it a 9 euro circa.Altro titolo famoso è “Lawrence d’Arabia” del 1962. Il film, che Zivago” tratto dal libro di Pasternak, con Omar Sharif: vinse cinque premi Oscar e narra di Zivago, medico russo che,in piena rivoluzione bolscevica, si innamora di Lara,ma i due vengono separati a più riprese dagli avvenimenti storici. Su www.internetbookshop.it è in vendita a 25 euro e 77 centesimi. vinse sette premi Oscar,diretto da David Lean, con Peter O’Toole e Anthony Quinn racconta dell’archeologo e agente dei servizi segreti britannici Thomas Edward Lawrence; è disponibile su www.internetbookshop.it a 12 euro e 90. Sempre di Lean è “Il Dottor C’È MOLTO SU INTERNET Il cinema è in Rete. Su Internet è possibile trovare informazioni e offerte su molti film del passato. Un’enciclopedia online su pellicole dal 1895 a oggi è il sito www.mymovies.it: digitando il titolo desiderato si possono trovare le recensioni, i cast completi, la durata, le trame, le immagini delle locandine e le biografie di attori e registi. Sul web poi ci sono anche siti dedicati a singoli film: per esempio “Le Notti di Cabiria” di Federico Fellini del 1956, vincitore dell’Oscar come miglior film straniero, ha un suo spazio su www.cinemaitalia.com/fellini/notticab.ht ml. Amedeo Nazzari, che ha recitato più volte insieme a Yvonne Sanson, è uno degli interpreti del film, insieme a Giulietta Masina. Il dvd del film di Fellini è in vendita su www.dvd.it a 14 euro e 99 centesimi. Sull’enciclopedia libera Wikipedia molto spazio è dedicato ad attori e attrici famose, per esempio su Anna Magnani ci sono varie pagine all’indirizzo: http://it.wikipedia.org/wiki/Anna_Magnani Sul sito di aste e-bay all’indirizzo http://film.ebay.it è possibile acquistare le locandine originali dei film degli anni Sessanta a partire da 6 euro spese incluse. I manifesti si possono trovare anche tra i banchi dei mercatini delle pulci. Per acquistare è molto fornito il sito www.dvd.it che dispone anche di un sistema di assistenza online. Ricca di titoli la libreria online internetbookshop con una sezione di vendita di dvd all’indirizzo: www.internetbookshop.it/dvd. Per avere notizie aggiornate e indicazioni sulla storia del cinema vale la pena cliccare su www.cinemadelsilenzio.it e per saperne di più sui film in programmazione nelle sale basta un click su www.35mm.it. NOTES 17 GIUGNO 2007 G F I N A N Z A G G I prodotti e i servizi finanziari sono in vendita al supermercato ANCHE IN ITALIA, PRENDENDO ESEMPIO DALL’ESTERO, LE CATENE DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE STANNO LANCIANDO CARTE DI CREDITO, ASSICURAZIONI E FONDI DESTINATI ALLA CLIENTELA DEL LARGO CONSUMO cusi, dove posso trova- “S re i fondi pensione?”. “Ultima corsia a destra, dopo il banco surgelati”. Una battuta surreale, ma non troppo: da Coop a Esselunga, da Conad a Iper, da Auchan a Carrefour, le insegne della Gdo (Grande distribuzione organizzata) si stanno infatti sempre più lanciando nell’offerta di servizi e prodotti finanziari per i propri clienti retail (cioè, al dettaglio). Carte di credito e prepagate, ma anche finanziamenti, mutui e prodotti d’investimento più sofisticati come fondi comuni e polizze assicurative. Prodotti che talvolta vengono formulati e offerti in partnership con istituti finanziari esterni, o addirittura attraverso banche 18 GIUGNO 2007 NOTES create appositamente dalle stesse società della Gdo, come hanno fatto l’inglese Sainsbury’s e i francesi di Auchan. MERCATO IN CRESCITA SECONDO LA KPMG Una tendenza già affermata all’estero e che sta progressivamente prendendo piede anche in Italia, come rileva una recente ricerca della società di consulenza Kpmg che ha analizzato e confrontato i mercati retail (al dettaglio) e banking (bancario) presenti in vari Paesi, per valutare le potenzialità e le opportunità di crescita dell’offerta di prodotti finanziari alla clientela del largo consumo nei diversi Paesi. In particolare, utilizzando il tasso di concentrazione del mercato come indicatore del livello di modernizzazione dei mercati, il lavoro ha evidenziato come Francia e Inghilterra siano più evolute su entrambi i mercati mentre la Germania sia caratterizzata da un livello di concentrazione alto nel retail ma basso nel banking, al contrario degli Stati Uniti (alta concentrazione nel banking e ridotta nel retail). L’Italia, infine, risulta il Paese più “arretrato”, con un tasso di concentrazione inferiore alla media in entrambi i mercati. Ma lo spazio per recuperare terreno non manca. «Sicuramente per la grande distribuzione ci sono possibilità di svilup- po – dice Antonella Altavilla, Senior manager di Kpmg Advisory ed esperta di strategie per il settore della grande distribuzione –. L’entry point di questa tipologia di servizi è il credito al consumo e su questo il retail si è già mosso. L’allargamento dell’offerta a servizi di natura finanziaria e assicurativa è invece la parte di servizio più evoluta e su questo alcuni operatori sono più avanti di altri. In Italia è il caso di Coop, delle francesi Auchan e Carrefour e di Esselunga, che sta iniziando ora a offrire questo tipo di servizi. Mentre Coop presenta un’offerta più articolata, le francesi sono più avanti in Francia che in Italia. Oltralpe, infatti, il numero dei servizi offerti è maggiore rispetto al nostro Paese e in questo ambito gli operatori possono proporsi come alternativa al sistema bancario e assicurativo oppure stringere partnership con soggetti operanti nel mondo bancario, assicurativo, finanziario». Minaccia o opportunità per gli attori del mercato bancario-assicurativo? «Probabilmente dipende dal tipo di modello di sviluppo, perché potrebbero porsi come concorrenti – prosegue Altavilla –. In Inghilterra è già F I N A N Z IL “PACCHETTO” DI OFFERTE econdo Kpmg in Italia il mercato “grocery” (alimentari e affini) ha un valore di 161,4 miliardi di euro (dato 2004). Nel nostro Paese esistono numerose Centrali d’acquisto: nate con l’obiettivo di rafforzare la posizione negoziale della distribuzione nei confronti dell’industria di marca, si stanno evolvendo per diventare anche Centrali di marketing. Conad e Carrefour sono tra i primi attori del settore per quota di mercato insieme a Coop, la cui offerta finanziaria è per ora la più completa messa a disposizione da un’insegna retail nel nostro Paese. Oltre a diverse carte che offrono condizioni differenti nelle diverse cooperative, per esempio Coop Lombardia offre una carta fedeltà (anche in versione Visa) che S così per Sainsbury’s, che ha creato una propria banca con un modello assolutamente concorrente rispetto al mercato bancario. Sempre nel Regno Unito,Tesco si appoggia su partnership con aziende del mondo del mercato finanziario. Gli operatori francesi, invece, da quello che abbiamo avuto modo di vedere, puntano su partnership con le società del mondo bancario». permette la raccolta punti con addebito sul proprio conto corrente o sul libretto Prestito Soci e una carta di pagamento “revolving”, sempre abilitata per il circuito Visa. Inoltre Coop offre la possibilità di detenere libretti di deposito a risparmio e ha fondato una società (SimGest) che si occupa di intermediazione finanziaria (prestiti e mutui), sviluppando accordi con società finanziarie o assicurazioni. L’offerta di Conad riguarda esclusivamente carte di credito e debito (anche Visa), come Esselunga (carte Fìdaty Oro e la CartaSì Fìdaty Oro Plus). Più articolata l’offerta di Carrefour e Auchan, che accanto a carte revolving mettono a disposizione finanziamenti (attivabili anche per telefono) che si possono coprire con un’assicurazione. Per concludere, Finiper (punti vendita a marchio Iper, ndr) offre carte di credito revolving e prestiti personali, per i quali ha sviluppato una partnership con Bipielle Ducato e servizi assicurativi in collaborazione con Zuritel. Alcuni punti vendita offrono finanziamenti ad hoc. OPERATIVITÀ “DI BASE” E NON INVESTIMENTI In ogni caso, l’offerta di servizi finanziari da parte della Grande distribuzione è un tipico esempio di quella che gli economisti chiamano convergenza settoriale. «Si tratta di un fenomeno di cui si è cominciato a parlare a metà degli anni Ottanta, in modo particolare con riferimento alle alte tecnologie – dice Renato Fiocca, docente di Marketing all’Università Cattolica di Milano –: imprese che appartengono a settori fondamentalmente diversi convergono sullo stesso business perché trovano aree di comunanza e territori competitivi contendibili». Un caso classico è la progressiva integrazione tra Internet,televisione e telecomunicazioni, che si sta realizzando sotto gli occhi di tutti. Ma oggi, più che l’aspetto tecnologico, ha assunto importanza la A G conquista del cliente dal punto di vista competitivo: «Ciò che determina o meno la convergenza è il gradimento espresso dal cliente – dice Fiocca – e qui si inserisce anche la Gdo che, avendo una relazione forte e continuativa con il consumatore, si è chiesta: perché non offriamo ai nostri clienti servizi di più ampia portata e quindi anche finanziari? Tanto più che nei confronti di certe insegne della Gdo ormai i consumatori hanno sviluppato una relazione di fiducia tale da poter immaginare una credibilità anche sul fronte del finanziamento». Un genere di offerta che si indirizza anche a una clientela in età matura: «Tradizionalmente, per le operazioni più semplici, i consumatori meno giovani si sono spesso appoggiati alle Poste più che alle banche – conclude Renato Fiocca –, per cui anche in questo caso immagino formule molto semplici, perché la logica di relazione con il cliente non è quella degli investimenti, ma quella del conto corrente e poco più». Una convinzione che trova d’accordo Alessandra Altavilla: «Forse è più facile avere a che fare con un’insegna retail che non con una banca, con cui magari si hanno minori abitudini alla relazione. L’offerta di questi servizi nel mondo retail presuppone la messa a punto di pacchetti d’offerta semplici e chiari, un elemento che può favorire l’accesso da parte di una clientela anche più matura». NOTES 19 GIUGNO 2007 F I N A N Z A G TFR: CHE COSA SUCCEDE SE NON SI SCEGLIE? io figlio lavora in un’azienda privata con più di 50 dipendenti e come molti deve scegliere sulla destinazione del Trattamento di fine rapporto. Dal momento che non abbiamo le idee molto chiare, vorrebbe sapere che cosa succede se non esprime alcuna preferenza. M Alessandro C. - Aosta I Non è obbligatorio scegliere la destinazione del Trattamento di fine rapporto (Tfr), ma se il lavoratore non decide entro il 30 giugno 2007 (o entro sei mesi dalla data di assunzione per chi si è impiegato dopo il 1° gennaio 2007), l’azienda verserà automaticamente il Tfr maturando alla previdenza complementare. In particolare, le somme saranno destinate alla forma pensionistica collettiva prevista dagli accordi o dai contratti collettivi, anche territoriali, a meno che non sia intervenuta una diversa intesa aziendale tra le parti che prevede la destinazione a un’altra forma previdenziale. Se non si verifica nessuno di questi casi, il Tfr è trasferito al fondo pensione al quale ha aderito il maggior numero di lavoratori dell’impresa o, come ultima possibilità escludendo le altre, alla forma pensionistica istituita presso l’Inps (FondInps). IN BORSA SI INVESTE ANCHE SULL'ORO Ho letto recentemente un articolo su un fon- do che investe direttamente in oro, il Lyxor gold bullion securities. Come funziona e si può acGiuseppe F. - Asti quistare in Italia? I Il Lyxor gold bullion securities fa parte della famiglia degli Exchange traded gold (Etg), fondi strettamente correlati con l’andamento del prezzo dell’oro, in quanto hanno come sottostante i lingotti. Analogamente agli Exchange traded fund (Etf), essi sono negoziati in Borsa come azioni. Il comparto di Lyxor (gruppo Société Générale) ha debuttato lo scorso 20 aprile sulla Borsa italiana, nell’ETFplus, il segmento interamente dedicato a tali strumenti. Lanciato tre anni fa, ha una capitalizzazione di quasi 1,45 miliardi di euro, garantita da 88 tonnellate d’oro. Il meccanismo di replica è semplice: ogni titolo emesso è garantito da circa 1/10 di oncia d’oro detenuto presso il caveau di Londra della 20 GIUGNO 2007 banca depositaria HSBC. Gli investitori istituzionali autorizzati possono sottoscrivere o chiedere il rimborso dei titoli consegnando o ritirando oro fisico. La commissione di gestione è dello 0,4% l'anno, non sono previste commissioni di entrata, uscita, performance e i costi di negoziazione pagati alla propria banca o sim per l’acquisto o la vendita del titolo sono in linea con quelle previste per le azioni italiane. Gli Etg, promossi dal World Gold council, l’organizzazione dei principali produttori auriferi insieme a diverse case di investimento, sono quotati da tempo su sette mercati mondiali (New York, Londra, Parigi, Sidney, Johannesburg, Città del Messico e Singapore). Risparmio gestito G LA GERMANIA VA MEGLIO LE AZIONI NE RISENTONO Ho un portafoglio di fondi molto ampio e geograficamente diversificato, ma mi piacerebbe inserire qualche comparto specializzato nei singoli Paesi europei. Ho pensato, in particolare, alla Germania. Quali sono le prospettive economiche e finanziarie? Francesca L. - Cerveteri I La Borsa tedesca è stata tra le migliori nel 2006 con un rialzo del 24% e ha continuato la sua corsa nel primo trimestre di quest’anno (+4,8%). Il mercato beneficia di un quadro macro in continuo miglioramento. Le profonde ristrutturazioni degli ultimi anni hanno cominciato a dare frutto. In particolare, la disoccupazione, che si colloca al 9,2%, è al livello più basso dalla riunificazione; inoltre il costo del lavoro per unità di prodotto è sceso negli ultimi anni, mentre in Europa è mediamente aumentato. Le esportazioni giocano un ruolo da protagoniste nella crescita e, per il momento, non hanno risentito della forza dell'euro sul dollaro. Inoltre, sono in ripresa sia gli investimenti sia i consumi privati. Negli ultimi tempi, ha registrato segnali incoraggianti anche il settore edilizio, dopo anni di crisi. In un recente studio di Julius Bear, gli analisti sostengono che le azioni tedesche sono interessanti, perché hanno valutazioni mediamente più basse della media mondiale e rendimenti da dividendi elevati. Inoltre, i processi di consolidamento potrebbero coinvolgere diverse industrie a beneficio degli investitori. di Sara Silano www.morningstar.it Morningstar, società indipendente, è leader mondiale nell’analisi e valutazione del risparmio gestito. Morningstar e i suoi dipendenti non forniscono alcun tipo di consulenza, né su investimenti né su specifici fondi.