WP4 Raccordo con le politiche e gli indirizzi comunitari
Applicazione Europass, E-CV, sistema di crediti, certificate supplement
4.1.1. Certificazione delle competenze: motivazioni
La con tinua cresci ta del sape re appli ca to , la nasci ta di nuo vi p rodo tti e di nuo vi
merca ti , la conseguen te mol tipli ca zione d elle figu re e d ei li velli p ro fessionali ,
rendon o sempre p iù complessa l 'o rgan i zza zi one social e e prod utti va .
Le di ve rsifi ca zioni tra pe rsona e persona di pende rann o sempre di pi ù d al bagaglio
di conoscenze, competenze ed esperienze che ciascuno avrà saputo accumulare
sistematizzare e rinnovare nel corso dell’esperienza lavorativa.,
4.1.2. Perché certificare le competenze
Si rileva la necessità di creare un sistema integrato in grado di dialogare, interagire e
collaborare con la realtà socio-economica e di garantire agli individui l’effettiva possibilità
di mettere in trasparenza le esperienze e le competenze acquisite. Per questo
“riconoscere le competenze” ha rappresentato un obiettivo strategico, il cui perseguimento
potrà avere effetti di grande rilievo per tutti i diversi soggetti impegnati nella realizzazione
del “Polo tecnologico”.
4.1.3. Come si arriva alla certificazione
La certificazione si è determinata attraverso tre step.
LA DESCRIZIONE: riguarda l’aspetto procedurale della identificazione delle competenze e
quindi gli strumenti che consentono di fare emergere e rappresentare le competenze
possedute dall’individuo.
IL RICONOSCIMENTO: con questo procedimento si riconosce ad una persona il
possesso di determinate conoscenze, competenze e qualifiche che la persona stessa
spenderà presso il soggetto che le ha riconosciute.
LA CERTIFICAZIONE: è la procedura attraverso cui un soggetto istituzionalmente
legittimato attesta, attraverso un documento ufficiale, il possesso di determinati standard di
riferimento.
4.1.4. Certificazione delle competenze: quadro storico
L'Unione Europea ha iniziato a parlare di riconoscimento delle competenze nel 1989. Da
allora ha sostenuto con diverse iniziative la strategia della trasparenza delle qualifiche al
fine di e nfati zzare n on solo mobil ità fisi ca e geog ra fica , ma anch e leggib ili tà e
trasfe ribili tà d elle compete n ze possedu te , conside ra te capi tale d istin ti vo dell a UE.
Attraverso tre successive Direttive (D. CEE 89/48; D. CEE 92/51; D. CEE 99/42), l’Europa
è arrivata a definire tre principi fondamentali:
• la reciproca fiducia tra sistemi formativi-educativi dei paesi membri;
• i meccanismi di riconoscimento interpretati nel modo più favorevole alla persona;
• le attestazioni di competenza rilasciabili in seguito ad un “apprezzamento delle qualità
personali, delle attitudini o delle conoscenze del richiedente da parte di un’autorità,
senza preventiva formazione”.
4.1.5. EUROPASS
Europass è un personale e coordinato portfolio di documenti che il cittadino potrà utilizzare
per presentare in Europa le proprie qualificazioni e competenze. Attualmente (Dec.
2241/04) si articola in cinque documenti:
• Europass Curriculum Vitae;
•
•
•
•
Europass Passaporto delle Lingue:
Europass Supplemento al Certificato;
Europass Supplemento al Diploma;
Europass-Mobilità.
4.1.5.1. Europass Curriculum Vitae
L’Europass Curriculum Vitae (ex Curriculum Vitae Europeo ) è un modello standardizzato
di autocertificazione che consente di fornire e reperire informazioni sui percorsi formativi
compiuti e sulle esperienze lavorative capitalizzate nel tempo.
Nello specifico, il curriculum vitae fornisce informazioni su:
dati personali di un individuo;
• competenze linguistiche;
• esperienze lavorative;
• percorsi di istruzione e formazione;
• competenze personali sviluppate anche al di fuori di percorsi formativi di tipo tradizionale.
4.1.5.2. Europass Passaporto delle Lingue
Il Passaporto delle Lingue, così come la Biografia Linguistica e il Dossier, è una sezione
del Portafoglio Europeo delle Lingue. L’EPL è un documento che consente di attestare in
autocertificazione le competenze linguistiche e le esperienze culturali acquisite sia in
ambito formale (scuola e formazione), sia in altri contesti (sul lavoro, con gli amici, in
famiglia, ecc.). Il suo formato standard favorisce il riconoscimento europeo delle
competenze, facilitando la mobilità degli individui.
4.1.5.3. Il Supplemento al Certificato
Il Supplemento al Certificato è un certificato aggiuntivo allal’Atttestato di Specializzazione
rilasciato dalla Regione, per ora privo di valore legale. Fornisce informazioni aggiuntive a
quelle già presenti nel certificato ufficiale, rendendo visibili le seguenti informazioni:
• denominazione del certificato (in lingua nazionale)
• insieme delle attività professionali cui il titolare del certificato può accedere
• denominazione e status dell'autorità nazionale/regionale che accredita/riconosce il
certificato
• livello del certificato nel Paese che lo rilascia
• tabella di classificazione/requisiti per il conseguimento
• accesso al successivo livello di insegnamento/formazione
• accordi internazionali
• iter ufficialmente riconosciuti per il conseguimento del certificato (descrizione del
percorso basato su scuola/centro di formazione, luogo di lavoro, riconoscimento di
crediti formativi, requisiti di accesso al corso, annotazioni integrative)
Si tratta di adeguare il modello “F” già previsto dalla Conferenza Stato Regioni.
4.1.5.4. Il Supplemento al Diploma
Il Supplemento al Diploma è un documento aggiuntivo/integrativo che consente la
certificazione dei titoli rilasciati a seguito di un corso di studi effettuato in una Università o
in un Istituto di istruzione superiore.
Il suo formato standard europeo facilita i riconoscimenti accademici e a rendere le
qualifiche più trasparenti. Fornisce informazioni sulla natura, sul livello, sul contesto, sul
contenuto e sullo status degli studi effettuati e completati dallo studente. Nello specifico,
contiene:
• dati anagrafici
•
•
•
•
•
•
•
informazioni sul titolo di studio
informazioni sul livello del titolo di studio
informazioni sul curriculum e sui voti
funzioni del titolo di studio (accesso a studi superiori e status professionale conferito
dal titolo
altre informazioni
certificazione
informazioni sul sistema di istruzione superiore del Paese.
4.1.5.5. Europass Mobilità
Europass Mobilità è l'evoluzione del vecchio libretto Europass formazione, istituito con la
Decisione del Consiglio del 21 dicembre 1998 (1999/51/CE) per favorire la formazione
lungo tutto l'arco della vita e la mobilità dei cittadini europei tra occupazioni, settori e paesi
diversi.
Il dispositivo intende certificare le conoscenze e le abilità acquisite da un individuo durante
un'esperienza di mobilità formale e non formale realizzata all'estero (Spazio Economico
Europeo e Paesi candidati). Le informazioni contenute riguardano:
• gli organismo di provenienza che rilascia il dispositivo
• la data di emissione del libretto
• l’identità del beneficiario
• la descrizione del percorso europeo (da compilare nella lingua del Paese di
accoglienza o nella lingua veicolare). Il percorso europeo può essere svolto a vari livelli
(apprendistato, formazione professionale, livello universitario).
4.1.6. Proposte per l’adeguamento della certificazione di specializzazione tecnica
superiore alle disposizioni della Decisione N. 2241/2004/CE
In riferimento all’accordo concluso in sede di Conferenza Unificata il 1 agosto 2002 e
precisamente all’allegato F-“La certificazione dei percorsi”, si evince che al termine dei
percorsi IFTS agli allievi viene rilasciato il Certificato di Specializzazione Tecnica
Superiore unitamente all’Attestato di Qualifica regionale di specializzazione.
Tale certificato corrisponde al 4° livello della classificazione dell’Unione Europea definita
con decisione del Consiglio della CEE (85/368/CEE) relativa alla corrispondenza delle
qualifiche di formazione professionale tra gli Stati membri della Comunità Europea.
Il Certificato di Specializzazione Tecnica Superiore attesta le competenze acquisite e si
adegua ai principi di trasparenza, personalizza zione e flessibilità dei percorsi formativi così
come sancito dalla Decisione N. 2241/2004/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio
del 15 dicembre 2004 (Europass). Dal punto di vista tecnico l’insieme delle competenze
attestate, secondo questo certificato, presenta le seguenti caratteristiche:
• è strutturato in competenze di base, trasversali e tecnico professionali;
• è leggibile nel mondo del lavoro attraverso il riferimento ad una figura professionale;
• è collegato alle UF di cui è composto il percorso.
Contiene inoltre:
• l’indicazione delle istituzioni che lo rilasciano;
• la denominazione in lingua nazionale del certificato con riferimento alla figura
professionale;
• il livello europeo;
• il soggetto attuatore del percorso e tutti gli altri soggetti formativi;
• gli elementi identificativi del soggetto titolare del certificato;
• il ruolo istituzionale del firmatario;
• la figura professionale di riferimento;
• il profilo professionale regionale;
• le competenze acquisite;
• il percorso formativo comprensivo di tirocinio;
• le modalità della valutazione formale,
• i crediti formativi;
• le annotazioni integrative.
Per tutto questo è semplice il suo adeguamento alle indicazione di Europass.
Modalità di raccordo con i progetti LdV
4.2.1. Il programma “Leonardo Da Vinci” nell’elaborazione di modelli di
certificazione di crediti
Il Programma Leonardo da Vinci, si propone di essere il principale strumento per
l’attuazione di una politica europea in materia di istruzione e formazione professionale e
intende sostenere il nuovo quadro strategico definito dalla Dichiarazione di Copenaghen.
Di conseguenza, il Programma, con il suo carattere sperimentale e innovativo, deve
fungere da laboratorio e sostenere un’ampia gamma di approcci e soluzioni, al fine di
contribuire al conseguimento degli obiettivi generali definiti dai Consigli di Lisbona e
Barcellona e delle priorità specifiche decise a Copenaghen, in aprticolare in riferimento
all’integrazione dei sistemi e dei modelli formativi.
4.2.1.1. MOBILITÀ TRANSNAZIONALELITÀ
La misura “Mobilità” offre l’opportunità di seguire un percorso formativo e completare la
propria istruzione e formazione professionale in un altro paese all’interno dell’Unione
allargata.
Le proposte presentate nell'ambito di questa misura devono riguardare azioni
transnazionali per la mobilità di persone in formazione professionale, soprattutto giovani in
formazione iniziale o in fase d’inserimento nel mercato del lavoro, giovani lavoratori attivi o
in cerca di un impiego, neolaureati e studenti di istituti d’istruzione superiore (progetti di
"tirocinio").
4.2.1.2. PROGETTI PILOTA
I progetti pilota sono azioni svolte all'interno di una partnership trasnazionale con
l’obiettivo di sviluppare e diffondere l'innovazione in materia di formazione professionale.
Per questo, i progetti pilota possono rappresentare un riferimento per la sperimentazione
e per lo sviluppo della qualità della formazione professionale, la promozione,
sperimentazione, valutazione e la disseminazione di pratiche innovative in termini di
metodi, contenuti, supporti o prodotti di formazione e di orientamento professionali
nell'ambito di una formazione lungo tutto l'arco della vita.
4.2.1.3. SVILUPPO DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE
Sono azioni svolte all'interno di partnership transnazionali che intendono sviluppare le
competenze linguistiche in un contesto di formazione professionale. I progetti riguardano
la concezione, la sperimentazione e la validazione, la valutazione e la diffusione di
materiali didattici, nonché di metodi pedagogici innovativi - compresi gli audit linguistici adeguati alle esigenze specifiche di ciascun settore professionale ed economico, nonché
gli approcci pedagogici innovativi di autoapprendimento delle lingue e la diffusione dei loro
risultati. Per questo rappresentano un utile strumento di integrazione.
4.2.1.4. RETI TRASNAZIONALI
Altro strumento son le Reti trasnazionali, esse sono reti miste di attori della formazione
professionale, che raggruppano negli Stati membri a livello regionale o settoriale, gli attori
pubblici e privati interessati. Tali attori comprendono gli enti territoriali, le camere di
commercio, le organizzazioni professionali dei datori di lavoro e dei lavoratori, le imprese e
i centri di ricerca e formazione professionale - comprese le università - e svolgono il ruolo
di centro di servizi, consulenza e informazione per l'accesso ai metodi e ai prodotti di
formazione professionale convalidati.
4.2.2. Alcuni progetti pilota significativi
4.2.2.1. PROGETTO PILOTA: ARGO - Accreditare le risorse umane a garanzia
dell'occupabilita' Convenzione n.I/02/B/F/PP-120221
4.2.2.2.PROGETTO PILOTA: CERTISKILL- Dalla competenza al credito formativo:
creazione di modelli e strumenti per l’elaborazione di standard professionali comuni e
condivisi dal sistema istruzione – formazione – lavoro Convenzione n. I/03/B/F/PP-154191
4.2.3. “nuovi” suggerimenti del programma “Leonardo Da Vinci” in relazione alla
certificazione delle competenze ed al riconoscimento Europeo delle qualifiche
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