Parrocchia dei SS. MM. Nereo e Achilleo SETTIMANA DI ESERCIZI SPIRITUALI QUARESIMALI 23-27 FEBBRAIO 2015 INTRODUZIONE AGLI ESERCIZI SPIRITUALI Oggi leggo le Beatitudini… ...oggi leggo le beatitudini... leggo, non predico. Le beatitudini non si predicano: non sono per gli altri. Nessuno può darle a parole. Se le predico, tutti notano che io ne sono fuori. Cristo no, lui solo parla dal di dentro di ogni beatitudine: lui povero, mite, pacifico, misericordioso, lui il percosso, il morente... Che non si possano predicare l'ho capito bene in un lontano Ognissanti, quando mi fu imposto dietro minaccia: Tu prete oggi non predicherai... E quel giorno il prete ha letto soltanto: ma nel leggere egli piangeva e gli altri piangevano. Le parole che hanno la virtù di far piangere, o di gioia o di vergogna, non si predicano... don Primo Mazzolari 1 PROGRAMMA DELLA SETTIMANA Lunedì 23 febbraio Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli don Gianluigi Martedì 24 febbraio Beati quelli che sono nel pianto Beati i miti don Ferdinando Mercoledì 25 febbraio Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia Beati i misericordiosi don Maurizio Giovedì 26 febbraio Beati i puri di cuore Beati gli operatori di pace don Marco Venerdì 27 febbraio Beati i perseguitati a causa della giustizia Beati voi quando vi insulteranno don Gianfranco 2 Lunedì 23 febbraio BEATI I POVERI IN SPIRITO CANTO INIZIALE O Signore, non si esalta il mio cuore, i miei occhi, non si alzano superbi non inseguo cose grandi, troppo grandi per me, o Signore a te canto, in umiltà. O Signore, ho placato il desiderio ho finito di ambire all’infinito ora affido la mia mente, ora affido a Te il mio cuore, o Signore, a Te canto in umiltà. O Signore, non abbiamo più bisogno di innalzare grandi torri fino al cielo, non il mio ma il tuo volere sia annunziato sulla terra, o Signore a Te canto, in umiltà. DIALOGO INIZIALE S. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo T. Amen S. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. T. E con il tuo spirito. INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO T. Veni Sancte Spiritus, tui amoris ignem accende Veni Sancte Spiritus, veni Sancte Spiritus. 3 L. Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere E si avvicinarono a lui i discepoli. T. Veni Sancte Spiritus, tui amoris ignem accende Veni Sancte Spiritus, veni Sancte Spiritus. L. Si mise a parlare e insegnava loro. T. Veni Sancte Spiritus, tui amoris ignem accende Veni Sancte Spiritus, veni Sancte Spiritus. L. Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. T. Veni Sancte Spiritus, tui amoris ignem accende Veni Sancte Spiritus, veni Sancte Spiritus. PREGHIAMO COL SALMO 145 (INSIEME) Il Signore è fedele per sempre, rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati; egli libera i prigionieri. Il Signore ridona la vista ai ciechi, Il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge lo straniero. Egli sostiene l’orfano e la vedova, Ma sconvolge le vie degli empi. Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione. Gloria ACCLAMAZIONE ALLA PAROLA Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo e non vi ritornano senza irrigare e far germogliare la terra. 4 Così ogni mia parola non ritornerà a me senza operare quanto desidero, senza aver compiuto ciò per cui l’avevo mandata, ogni mia parola, ogni mia parola. (2v) DAL LIBRO DEL PROFETA SOFONIA (2,3; 3,1213) Cercate il Signore Voi tutti poveri della terra, che eseguite i suoi ordini; cercate la giustizia, cercate l’umiltà, per trovarvi al riparo nel giorno dell’ira del Signore. Farò restare in mezzo a te, Israele, un popolo umile e povero; confiderà nel nome del Signore il resto d’Israele. Non commetteranno più iniquità e non proferiranno menzogna; non si troverà più nella loro bocca una lingua fraudolenta. Potranno pascolare e riposare senza che alcuno li molesti. MEDITAZIONE DEL PREDICATORE SILENZIO PER LA MEDITAZIONE E LA PREGHIERA PERSONALE Non chiudere il tuo cuore al fratello che soffre (S. Giovanni Crisostomo) «Vuoi onorare il corpo di Cristo? Non permettere che sia oggetto di disprezzo nelle sue membra cioè nei poveri, privi di panni per 5 coprirsi. Non onorarlo qui in chiesa con stoffe di seta, mentre fuori lo trascuri quando soffre per il freddo e la nudità. Colui che ha detto: "Questo è il mio corpo", confermando il fatto con la parola, ha detto anche: Mi avete visto affamato e non mi avete dato da mangiare (cfr. Mt 25, 42), e: Ogni volta che non avete fatto queste cose a uno dei più piccoli tra questi, non l'avete fatto neppure a me (cfr. Mt 25, 45). Il corpo di Cristo che sta sull'altare non ha bisogno di mantelli, ma di anime pure; mentre quello che sta fuori ha bisogno di molta cura. Impariamo dunque a pensare e a onorare Cristo come egli vuole. Infatti l'onore più gradito che possiamo rendere a colui che vogliamo venerare è quello che lui stesso vuole, non quello escogitato da noi. Anche Pietro credeva di onorarlo impedendo a lui di lavargli i piedi. Questo non era onore, ma vera scortesia. Così anche tu rendigli quell'onore che egli ha comandato, fa' che i poveri beneficino delle tue ricchezze. Dio non ha bisogno di vasi d'oro, ma di anime d'oro. Con questo non intendo certo proibirvi di fare doni alla chiesa. No. Ma vi scongiuro di elargire, con questi e prima di questi, l'elemosina. Dio infatti accetta i doni alla sua casa terrena, ma gradisce molto di più il soccorso dato ai poveri. Nel primo caso ne ricava vantaggio solo chi offre, nel secondo invece anche chi riceve. Là il dono potrebbe essere occasione di ostentazione; qui invece è elemosina e amore. Che vantaggio può avere Cristo se la mensa del sacrificio è piena di vasi d'oro, mentre poi muore di fame nella persona del povero? Prima sazia l'affamato, e solo in seguito orna l'altare con quello che rimane. Gli offrirai un calice d'oro e non gli darai un bicchiere d'acqua? Che bisogno c'è di adornare con veli d'oro il suo altare, se poi non gli offri il vestito necessario? Che guadagno ne ricava egli? Dimmi: se vedessi uno privo del cibo necessario e, senza curartene, adornassi d'oro solo la sua mensa, credi che ti ringrazierebbe o piuttosto non si infurierebbe contro di te? E se vedessi uno coperto di stracci e intirizzito dal freddo, trascurando di vestirlo, gli innalzassi colonne dorate, dicendo che lo fai in suo onore, non si riterrebbe forse di essere beffeggiato e insultato in modo atroce? Pensa la stessa cosa di Cristo, quando va errante e pellegrino, bisognoso di un tetto. Tu rifiuti di accoglierlo nel pellegrino e 6 adorni invece il pavimento, le pareti, le colonne e i muri dell'edificio sacro. Attacchi catene d'argento alle lampade, ma non vai a visitarlo quando lui è incatenato in carcere. Dico questo non per vietarvi di procurare tali addobbi e arredi sacri, ma per esortarvi a offrire, insieme a questi, anche il necessario aiuto ai poveri, o, meglio, perché questo sia fatto prima di quello. Nessuno è mai stato condannato per non aver cooperato ad abbellire il tempio, ma chi trascura il povero è destinato alla geenna, al fuoco inestinguibile e al supplizio con i demoni. Perciò mentre adorni l'ambiente del culto, non chiudere il tuo cuore al fratello che soffre. Questi è un tempio vivo più prezioso di quello». CANONE Il Signore è la mia forza e io spero in Lui. Il Signore è il Salvatore in Lui confido non ho timor, in Lui confido non ho timor.(2 v) ci alziamo PADRE NOSTRO ORAZIONE Rischiara , o Dio, le nostre tenebre e dalle insidie notturne difendi sempre i tuoi figli. Per Cristo nostro Signore. BENEDIZIONE 7 CANTO FINALE Lascia che il mondo vada per la sua strada, lascia che l’uomo ritorni alla sua casa, lascia che la gente accumuli la sua fortuna. Ma tu, tu vieni e seguimi, tu vieni e seguimi. Lascia che la barca in mare spieghi la vela, lascia che trovi affetto chi segue il cuore, lascia che dall’albero cadano i frutti maturi. Ma tu, tu vieni e seguimi, tu vieni e seguimi. E sarai luce per gli uomini e sarai sale della terra nel mondo deserto aprirai una strada nuova. E sarai luce per gli uomini e sarai sale della terra nel mondo deserto aprirai una strada nuova. E per questa strada va, va, e non voltarti indietro, va. E non voltarti indietro. 8 Martedì 24 febbraio BEATI QUELLI CHE SONO NEL PIANTO BEATI I MITI CANTO INIZIALE Vivere la vita con le gioie e coi dolori di ogni giorno, è quello che Dio vuole da te. Vivere la vita e inabissarsi nell’amore è il tuo destino, è quello che Dio vuole da te. Fare insieme agli altri la tua strada verso Lui, correre con i fratelli tuoi ... scoprirai allora il cielo dentro di te, una scia di luce lascerai Vivere la vita è l’avventura più stupenda dell’amore, è quello che Dio vuole da te. Vivere la vita e generare ogni momento il Paradiso è quello che Dio vuole da te. DIALOGO INIZIALE S. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo T. Amen S. Il Signore, che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi T. E con il tuo spirito. 9 INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO T. Vieni Spirito Creatore! Vieni, vieni! Vieni Spirito Creatore! Vieni, vieni! L. Beati quelli che sono nel pianto Perché saranno consolati T. Vieni Spirito Creatore! Vieni, vieni! Vieni Spirito Creatore! Vieni, vieni! L. Beati i miti Perché avranno in eredità la terra. T. Vieni Spirito Creatore! Vieni, vieni! Vieni Spirito Creatore! Vieni, vieni! PREGHIAMO CON IL SALMO 6 (A CORI ALTERNI) Signore, non punirmi nella tua ira, non castigarmi nel tuo furore. Pietà di me, Signore, sono sfinito; guariscimi, Signore: tremano le mie ossa. Trema tutta l'anima mia. Ma tu, Signore, fino a quando? Ritorna, Signore, libera la mia vita, salvami per la tua misericordia. Nessuno tra i morti ti ricorda. Chi negli inferi canta le tue lodi? Sono stremato dai miei lamenti, ogni notte inondo di pianto il mio giaciglio, bagno di lacrime il mio letto. 10 I miei occhi nel dolore si consumano, invecchiano fra tante mie afflizioni. Via da me, voi tutti che fate il male: il Signore ascolta la voce del mio pianto. Il Signore ascolta la mia supplica, il Signore accoglie la mia preghiera. Si vergognino e tremino molto tutti i miei nemici, tornino indietro e si vergognino all'istante. Gloria ACCLAMAZIONE ALLA PAROLA Nella Tua Parola noi camminiamo insieme a Te, Ti preghiamo resta con noi (2 v.) Luce dei miei passi, guida al mio cammino, è la Tua Parola. Nella Tua Parola noi camminiamo insieme a Te, Ti preghiamo resta con noi (2 v.) DAL VANGELO SECONDO LUCA (7,11-17) In seguito si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!». E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te, alzati!». Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo 11 popolo». La fama di questi fatti si diffuse in tutta la Giudea e per tutta la regione. MEDITAZIONE DEL PREDICATORE SILENZIO PER LA MEDITAZIONE E LA PREGHIERA PERSONALE Il mistero del male. La bellezza che salva Abbé Pierre La situazione del mondo è tale, che ci è impossibile non interrogare Dio. Dio che è eterno Amore, Amore infinito. Personalmente, nei miei 93 anni ormai, avendo anche avuto l'occasione di vedere e di toccare con mano, in ogni angolo della terra, tante miserie, tante ingiustizie, tanti mali, tanti crimini, tanti delitti di ogni sorta, più di una volta ho osato chiedere: "Dio mio, ma perché? A che gioco stai giocando? Forse al massacro dell'umanità?". Ho letto da qualche parte che anche Woody Allen, lui pure ferito da questa crudele realtà, ha esclamato: "se Dio esiste, spero abbia una spiegazione di tutto questo...". E' comprensibile non capire questa "assenza" di Dio, e gridargli con tutto l'Amore e anche la rabbia che abbiamo dentro di noi: "Signore basta! Quanti miliardi di persone innocenti devono ancora soffrire e morire ingiustamente?". Certo, amo Dio profondamente e credo con tutte le mie forze che Lui può tutto, anzi è Tutto, ma non posso stare zitto. Di questa situazione del mondo, non capisco nulla. Non capisco nulla, ma a differenza di Woody Allen che "spera", io sono che Dio ha una spiegazione. Credo nella perfezione infinita di Dio, ma nello stesso tempo mi interrogo, devo interrogarmi sul perché di questa sofferenza così ingiusta e detestabile. E so benissimo che mentre io sento il bisogno, il dovere di gridare a Dio: "Mio Dio, basta!", Lui pure, a sua volta, avendoci dotati di intellligenza e di responsabilità, potrebbe gridarci ugualmente: "Basta!". E chiederci conto di come mai, anziché utilizzare la nostra intelligenza, le nostre risorse e le nostre conoscenze per alimentare sulla terra solo paure e guerre, per disumani sfruttamenti dei più 12 deboli, per rompere l'armonia del creato spezzando le regole che regolano l'ambiente, non mettiamo le nostre qualità migliori al servizio dell'umanità, cominciando dai più deboli e dai più sofferenti. Gridiamo pure "Basta" a Dio, ma sappiamo anche ascoltare i suoi "Basta"... questo non ci impedisce di vedere la bellezza e la bontà che pur esitono nel mondo: nella vita che comincia, ovunque e comunque, nell'immensità del mare, nell'incanto delle stelle, soprattutto nella gioia del sorriso dei bimbi... questi doni che Dio ci fa di continuo possono essere una prima spiegazione alle nostre giuste interpellanze di Dio. E devono essere anche le ragioni per dare, da parte nostra, la risposta alle interpellanze di Dio nei nostri confronti. Non possiamo dimenticare che la prima risposta di Dio ai nostri interrogativi sull'esistenza del male nel mondo è la reale presenza di Gesù nell'Eucaristia. Questa presenza esige coerenza nella vita di noi cristiani. Pur non dandoci la risposta, l'Eucaristia ci indica da che parte stare, concretamente, in questo mondo minato dall'odio, dal terrorismo, dalla miseria e dalla sofferenza, non solo materiale, di troppo miliardi di figli di Dio. Innocenti. Ci dà la forza di non scoraggiarci, pur così terribilmente fragili. Ci rende capaci, se lo vogliamo, di donarci tutti agli altri, ben sapendo che non possiamo essere felici prendendo ma donandoci senza riserva, senza altri calcoli, senza speculazione alcuna, agli altri. E non dimentichiamo che lo spirito di Dio soffia. Dove e come vuole. Una "sveglia" per tutti gli umani. CANONE Laudate omnes gentes, Laudate Dominum. Laudate omnes gentes, Laudate Dominum! (2 v) ci alziamo PADRE NOSTRO 13 ORAZIONE Illumina, Padre, la nostra notte e dona ai tuoi servi fedeli un riposo senza colpa; incolumi al nuovo giorno ci conducano gli angeli e ci ridestino alla tua luce. Per Cristo nostro Signore BENEDIZIONE CANTO FINALE Io lo so Signore che vengo da lontano prima nel pensiero e poi nella Tua mano. Io mi rendo conto che Tu sei la mia vita e non mi sembra vero di pregarti così. “Padre d’ogni uomo” - e non ti ho visto mai -, “Spirito di vita” -e nacqui da una donna“Figlio mio fratello” - e sono solo un uomo eppure io capisco che Tu sei Verità. E imparerò a guardare tutto il mondo con gli occhi trasparenti di un bambino e insegnerò a chiamarti “Padre nostro” ad ogni figlio che diventa uomo. (2 v.) 14 Mercoledì 25 febbraio BEATI QUELLI CHE HANNO FAME E SETE DELLA GIUSTIZIA BEATI I MISERICORDIOSI CANTO INIZIALE Beati quelli che poveri sono, beati quanti son puri di cuore, beati quelli che vivono in pena nell’attesa di un nuovo mattino. Saran beati, vi dico beati perché di essi è il Regno dei Cieli. (2 v.) Beati quelli che fanno la pace, beati quelli che insegnano amore, beati quelli che hanno la fame e la sete di vera giustizia. DIALOGO INIZIALE S. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo T. Amen S. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi T. E con il tuo spirito. INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO T. Spirito Santo, discendi tra noi: la nostra fede ha bisogno di Te. 15 Al nostro cuore insegna ad amare, e la speranza non toglierci mai. L. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia Perché saranno saziati T. Spirito Santo, discendi tra noi: la nostra fede ha bisogno di Te. Al nostro cuore insegna ad amare, e la speranza non toglierci mai. L. Beati i misericordiosi Perché troveranno misericordia T. Spirito Santo, discendi tra noi: la nostra fede ha bisogno di Te. Al nostro cuore insegna ad amare, e la speranza non toglierci mai. PREGHIAMO COL SALMO 25 (A CORI ALTERNI) Dio mio, in te confido: non sia confuso! Non trionfino su di me i miei nemici! Chiunque spera in te non resti deluso, sia confuso chi tradisce per un nulla. Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua verità e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza, In te ho sempre sperato. Ricordati, Signore, del tuo amore, della tua fedeltà che è da sempre. Non ricordare i peccati della mia giovinezza: ricordati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore. 16 Buono e retto è il Signore, la via giusta addita ai peccatori; guida gli umili secondo giustizia, insegna ai poveri le sue vie. Gloria ACCLAMAZIONE ALLA PAROLA Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo e non vi ritornano senza irrigare e far germogliare la terra. Così ogni mia parola non ritornerà a me senza operare quanto desidero, senza aver compiuto ciò per cui l’avevo mandata, ogni mia parola, ogni mia parola. (2v) Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza» (Is 12,3) Ecco, verranno giorni, - dice il Signore Dio in cui manderò la fame nel paese, non fame di pane, né sete di acqua, ma d'ascoltare la parola del Signore. (Am 8,11) Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. (Mt 5,20) Rimetti a noi i nostri debiti Come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori (Mt 6,12) MEDITAZIONE DEL PREDICATORE 17 SILENZIO PER LA MEDITAZIONE E LA PREGHIERA PERSONALE Guarire la memoria Henri J. M. Nouwen Perdonare non significa dimenticare Quando perdoniamo una persona, la memoria di quella ferita può rimanere a lungo con noi, anche tutta la vita. Talvolta portiamo questa memoria nel nostro corpo come un segno visibile. Il perdono cambia però la maniera in cui ricordiamo; trasforma la maledizione in benedizione. Quando perdono i miei genitori per il loro divorzio, i miei figli per la loro mancanza di attenzione, i miei amici per la loro infedeltà nelle crisi, i miei medici per i loro cattivi consigli, non devo più sentirmi la vittima di eventi che non ho potuto dominare. Il perdono mi consente di fare appello alla mia stessa forza e di non lasciare che questi eventi mi distruggano; li fa diventare eventi che approfondiscono la saggezza del mio cuore. Il perdono guarisce veramente il ricordo. Perdonare nel nome di Dio Siamo tutti persone ferite. Chi ci ferisce? Molto spesso coloro che amiamo e che ci amano. Quando ci sentiamo respinti, abbandonati, maltrattati, manipolati o violati, spesso questo viene soprattutto da persone che ci sono molto vicine: i genitori, gli amici, gli sposi, gli amanti, i figli, i vicini, gli insegnanti, i pastori. Coloro che ci amano ci feriscono anche. È questa la tragedia della nostra vita, ed è questo che rende così difficile perdonare di cuore. È proprio il nostro cuore ad essere ferito. Esso grida: «Proprio tu, che credevo mi saresti stato vicino, mi hai abbandonato. Come potrò mai perdonarti per questo?». Il perdono sembra spesso impossibile, ma niente è impossibile a Dio. Il Dio che vive in noi ci darà la grazia di andare al di là del nostro io ferito per dire: «Nel nome di Dio sei perdonato». Preghiamo per ricevere questa grazia. 18 Tornare all'amore di Dio Noi confondiamo spesso l'amore senza condizioni con un'approvazione senza condizioni. Dio ci ama senza condizioni, ma non approva ogni comportamento umano. Dio non approva il tradimento, la violenza, l'odio, il sospetto e tutte le altre espressioni del male, perché esse contraddicono tutte l'amore che Dio vuole stillare nel cuore umano. Il male è l'assenza dell'amore di Dio. Il male non appartiene a Dio. L'amore incondizionato di Dio significa che Dio continua ad amarci anche quando diciamo o pensiamo cose malvage. Dio continua ad aspettarci come un padre amorevole aspetta il ritorno di un figlio smarrito. È importante per noi attenerci alla verità che Dio non rinuncia mai ad amarci, anche quando è rattristato da quel che facciamo. Questa verità ci aiuterà a tornare all'onnipresente amore di Dio. CANONE Misericordias Domini in aeternum cantabo (4 v) ci alziamo PADRE NOSTRO ORAZIONE Dopo la fatica del giorno ti supplichiamo, Dio di eterna luce: l’incessante alternanza dei tempi ci porta un’altra notte, ma il tuo splendore indefettibile ci custodisca sereni nel nostro riposo. Per Cristo nostro Signore. 19 BENEDIZIONE CANTO FINALE Camminerò, camminerò sulla tua strada, Signor. Dammi la mano, voglio restar per sempre insieme a Te. Quando ero solo, solo e stanco del mondo, quando non c’era l’amor, tante persone vidi intorno a me; sentivo cantare così. Io non capivo ma rimasi a sentire quando il Signor mi parlò: Lui mi chiamava, chiamava anche me e la mia risposta si alzò. 20 Giovedì 26 febbraio BEATI I PURI DI CUORE BEATI GLI OPERATORI DI PACE CANTO INIZIALE Ho bisogno di incontrarti nel mio cuore, di trovare Te, di stare insieme a Te: unico riferimento del mio andare, unica ragione Tu, unico sostegno Tu. Al centro del mio cuore ci sei Tu. Anche il cielo gira intorno e non ha pace, ma c’è un punto fermo, è quella stella là. La stella polare è fissa ed è la sola, la stella polare Tu, la stella sicura Tu. Tutto ruota intorno a Te, in funzione di Te e poi non importa il "come", il "dove", e il "se". DIALOGO INIZIALE S. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo T. Amen S. La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo, siano con tutti voi. T. E con il tuo spirito. INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO Luce di verità, fiamma di carità, vincolo di unità, Spirito Santo Amore. 21 Dona la libertà, dona la santità, fa’ dell’umanità il tuo canto di lode. L. Beati i puri di cuore, Perché vedranno Dio Luce di verità, fiamma di carità, vincolo di unità, Spirito Santo Amore. Dona la libertà, dona la santità, fa’ dell’umanità il tuo canto di lode. L. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Luce di verità, fiamma di carità, vincolo di unità, Spirito Santo Amore. Dona la libertà, dona la santità, fa’ dell’umanità il tuo canto di lode. PREGHIAMO COL SALMO 84 (A CORI ALTERNI) Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza. Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: egli annunzia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui con tutto il cuore. La sua salvezza è vicina a chi lo teme e la sua gloria abiterà la nostra terra. Misericordia e verità s'incontreranno, giustizia e pace si baceranno. 22 La verità germoglierà dalla terra e la giustizia si affaccerà dal cielo. Quando il Signore elargirà il suo bene, la nostra terra darà il suo frutto. Davanti a lui camminerà la giustizia e sulla via dei suoi passi la salvezza. Gloria ACCLAMAZIONE ALLA PAROLA Nella Tua Parola noi camminiamo insieme a Te, Ti preghiamo resta con noi (2 v.) Luce dei miei passi, guida al mio cammino, è la Tua Parola. Nella Tua Parola noi camminiamo insieme a Te, Ti preghiamo resta con noi (2 v.) DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI (20,19-23) La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi». MEDITAZIONE DEL PREDICATORE 23 SILENZIO PER LA MEDITAZIONE E LA PREGHIERA PERSONALE La Pace a tutti i costi don Primo Mazzolari Ci siamo accorti che non basta essere custodi della pace e neanche uomini di pace nel nostro intimo, se lasciamo che altri ne siano i soli testimoni. Come cristiani dobbiamo essere in prima linea nello sforzo comune verso la pace. Davanti per vocazione non per paura. Quando fa buio la lampada non la si mette sotto la tavola. Opponendo guerra a guerra, violenza a violenza non si fa' che moltiplicare le rovine. Invece di uno saremo in due a buttar giù, non importa se per ragioni o con animi opposti. Perché non ammazzo chi non è d'accordo con me, non vuol dire che io sia d'accordo con lui. Non l'ammazzo perché sono certo che la mia verità ha tanta verità da superare l'errore dell'altro. La verità non ha bisogno della mia violenza per vincere. Il cristiano è contro ogni male, non fino alla morte del malvagio, ma fino alla propria morte, dato che non c'è amore più grande che quello di mettere la propria vita a servizio del bene del fratello perduto. Vince chi si lascia uccidere, non chi uccide. La storia della nostra redenzione si apre con la strage degli Innocenti e si chiude con il Calvario. Un cristiano deve fare la pace anche quando venissero meno le ragioni della pace. Al pari della fede, della speranza e della carità, la pace è vera beatitudine, quando non c'è tornaconto o interesse o convenienza, vale a dire quando incomincia a sembrare follia davanti al buon senso della gente ragionevole. CANONE Il Signore è la mia forza e io spero in Lui. Il Signore è il Salvatore in Lui confido non ho timor, in Lui confido non ho timor.(2 v) ci alziamo 24 PADRE NOSTRO ORAZIONE O Creatore dei secoli e ordinatori dei tempi, che giorni e notti avvicendi, a te devota sale la supplica: tu che hai dato di sostenere fino alla sera la fatica diurna, donaci di attraversare la tenebra sereni al riparo delle tue ali. Per Cristo nostro Signore. BENEDIZIONE CANTO FINALE “Pace sia, pace a voi”: la tua pace sarà sulla terra com’è nei cieli. “Pace sia, pace a voi”: la tua pace sarà gioia nei nostri occhi, nei cuori. “Pace sia, pace a voi”: la tua pace sarà luce limpida nei pensieri. “Pace sia, pace a voi”: la tua pace sarà una casa per tutti. “Pace a voi”: sia il tuo dono visibile. “Pace a voi”: la tua eredità. “Pace a voi”: come un canto all’unisono che sale dalle nostre città. 25 Venerdì 27 febbraio BEATI I PERSEGUITATI A CAUSA DELLA GIUSTIZIA CANTO INIZIALE Una notte di sudore sulla barca in mezzo al mare e mentre il cielo si imbianca già tu guardi le tue reti vuote. Ma la voce che ti chiama un altro mare ti mostrerà e sulle rive di ogni cuore le tue reti getterai. Offri la vita tua, come Maria ai piedi della croce e sarai servo di ogni uomo, servo per amore, sacerdote dell’umanità. Avanzavi nel silenzio fra le lacrime e speravi che il seme sparso davanti a te cadesse sulla buona terra. Ora il cuore tuo è in festa perché il grano biondeggia ormai, è maturato sotto il sole, puoi riporlo nei granai. DIALOGO INIZIALE S. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo T. Amen S. La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo, siano con tutti voi. T. E con il tuo spirito. INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO T. Lo Spirito di Cristo fa fiorire il deserto, torna la vita noi diventiamo testimoni di luce. 26 L. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. T. Lo Spirito di Cristo fa fiorire il deserto, torna la vita noi diventiamo testimoni di luce. L. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi. T. Lo Spirito di Cristo fa fiorire il deserto, torna la vita noi diventiamo testimoni di luce PREGHIAMO COL SALMO 130 (INSIEME) Dal profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera. Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere? Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore. Io spero nel Signore, l’anima mia spera nella sua parola. L’anima mia attende il Signore più che le sentinelle l’aurora. Perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione. Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe. Gloria 27 ACCLAMAZIONE ALLA PAROLA Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo e non vi ritornano senza irrigare e far germogliare la terra. Così ogni mia parola non ritornerà a me senza operare quanto desidero, senza aver compiuto ciò per cui l’avevo mandata, ogni mia parola, ogni mia parola. (2v) DALLA SECONDA LETTERA DI SAN PAOLO APOSTOLO AI CORINZI (11,18.21-30) Dal momento che molti si vantano da un punto di vista umano, mi vanterò anch'io. Lo dico con vergogna; come siamo stati deboli! Però in quello in cui qualcuno osa vantarsi, lo dico da stolto, oso vantarmi anch'io. Sono Ebrei? Anch'io! Sono Israeliti? Anch'io! Sono stirpe di Abramo? Anch'io! Sono ministri di Cristo? Sto per dire una pazzia, io lo sono più di loro: molto di più nelle fatiche, molto di più nelle prigionie, infinitamente di più nelle percosse, spesso in pericolo di morte. Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i trentanove colpi; tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in balìa delle onde. Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella città, pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli; fatica e travaglio, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudità. E oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese. Chi è debole, che anch'io non lo sia? Chi riceve scandalo, che io non ne frema? Se è necessario vantarsi, mi vanterò di quanto si riferisce alla mia debolezza. 28 MEDITAZIONE DEL PREDICATORE SILENZIO PER LA MEDITAZIONE E LA PREGHIERA PERSONALE Ho combattuto la buona battaglia San Giovanni Crisostomo Paolo se ne stava nel carcere come se stesse in cielo e riceveva percosse e ferite più volentieri di coloro che ricevono il palio nelle gare: amava i dolori non meno dei premi, perché stimava gli stessi dolori come fossero ricompense; perciò li chiamava anche una grazia divina. Ma sta’ bene attento in qual senso lo diceva: Certo era un premio essere sciolto dal corpo ed essere con Cristo (cfr. Fil 1, 23), mentre restare nel corpo era una lotta continua; tuttavia per amore di Cristo rimandava il premio per poter combattere: cosa che giudicava ancor più necessaria. L’essere separato da Cristo costituiva per lui lotta e dolore, anzi assai più che lotta e dolore. Essere con Cristo era l’unico premio al di sopra di ogni cosa. Paolo per amore di Cristo preferì la prima cosa alla seconda. Certamente qui qualcuno potrebbe obiettare che Paolo riteneva tutte queste realtà soavi per amore di Cristo. Certo, anch’io ammetto questo, perché quelle cose che per noi sono fonti di tristezza, per lui erano invece fonte di grandissimo piacere. Ma perché io ricordo i pericoli e i travagli? Poiché egli si trovava in grandissima afflizione e per questo diceva: «Chi è debole, che anch’io non lo sia? Chi riceve scandalo che io non ne frema?» (2 Cor 11, 29). Ora, vi prego, non ammiriamo soltanto, ma anche imitiamo questo esempio così magnifico di virtù. Solo così infatti potremo essere partecipi dei suoi trionfi. Se qualcuno si meraviglia perché abbiamo parlato così, cioè che chiunque avrà i meriti di Paolo avrà anche i medesimi premi, può ascoltare lo stesso Apostolo che dice: «Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno, e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione» (2 Tm 4, 7-8). Puoi vedere chiaramente come chiama tutti alla partecipazione della medesima gloria. Ora, poiché viene presentata a tutti la medesima 29 corona di gloria, cerchiamo tutti di diventare degni di quei beni che sono stati promessi. Non dobbiamo inoltre considerare in lui solamente la grandezza e la sublimità delle virtù e la tempra forte e decisa del suo animo, per la quale ha meritato di arrivare ad una gloria così grande, ma anche la comunanza di natura, per cui egli è come noi in tutto. Così anche le cose assai difficili ci sembreranno facili e leggere e, affaticandoci in questo tempo così breve, porteremo quella corona incorruttibile ed immortale, per grazia e misericordia del Signore nostro Gesù Cristo, a cui appartiene la gloria e la potenza ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen. CANONE Laudate omnes gentes, Laudate Dominum. Laudate omnes gentes, Laudate Dominum! (2 v) ci alziamo PADRE NOSTRO ORAZIONE Donaci, o Padre, di essere uniti nella fede alla morte e alla sepoltura del Figlio tuo per risorgere alla vita nuova con lui, che vive e regna nei secoli dei secoli. BENEDIZIONE CANTO FINALE Salve Regina 30 Beati noi giovani SSee aavvrreem moo iill ccoorraaggggiioo ddeellll''aauutteennttiicciittàà qquuaannddoo ffaallssiittàà ee ccoom mpprroom meessssoo ssoonnoo ppiiùù ccoom mooddii:: llaa vveerriittàà ccii rreennddeerràà lliibbeerrii.. SSee ccoossttrruuiirreem moo llaa ggiioovviinneezzzzaa nneell rriissppeettttoo ddeellllaa vviittaa ee nneellll''aatttteennzziioonnee ddeellll''uuoom moo iinn uunn m moonnddoo m maallaattoo dd''eeggooiissm moo:: ddaarreem moo tteessttiim moonniiaannzzaa ddii aam moorree.. SSee,, iinn uunnaa ssoocciieettàà ddeettuurrppaattaa ddaallll''ooddiioo ee ddaallllaa vviioolleennzzaa,, ssaapprreem moo aaccccoogglliieerree ee aam maarree ttuuttttii:: ssaarreem moo ccoossttrruuttttoorrii ee aarrttiiggiiaannii ddeellllaa ppaaccee:: ""II ggiioovvaannii ee llaa ppaaccee ccaam mm miinnaannoo iinnssiieem mee"".. SSee ssaapprreem moo rriim mbbooccccaarrccii llee m maanniicchhee ddaavvaannttii aall m a l e , a l d o l o r e , a male, al dolore, allllaa ddiissppeerraazziioonnee:: ssaarreem moo,, ccoom mee M Maarriiaa,, pprreesseennzzaa aam miiccaa ee ddiissccrreettaa cchhee ssii ddoonnaa ggrraattuuiittaam meennttee.. SSee aavvrreem moo ccoorraaggggiioo ddii ddiirree iinn ffaam miigglliiaa,, nneellllaa ssccuuoollaa,, ttrraa ggllii aam miiccii cchhee CCrriissttoo èè llaa cceerrtteezzzzaa:: ssaarreem moo ssaallee ddeellllaa tteerrrraa.. 31