IMPRENDITORIALITA’
Definizione del
Devoto-Oli
“L’insieme delle
caratteristiche
dell’imprenditore”
Elevata
eterogeneità
definitoria
Concetto derivato da quello
di imprenditore
Focalizza l’imprenditore come
soggetto alla base di un fenomeno
che ha dato e dà impulso allo
sviluppo dei sistemi economici
Difficoltà ad identificare
l’imprenditore in base a specifici
attributi (proprietà, assunzione
del rischio, creatività, ecc.) che
possono riconoscersi anche in
altri soggetti
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Concezioni classiche di imprenditore
CANTILLON: chi organizza la produzione (creatore,
iniziatore, responsabile di attività
produttive organizzate)
SMITH: chi avvia un’attività (undertaker), con
atteggiamento progettuale (projector) e se ne
assume il rischio (adventurer)
Definizioni che rendono difficile prescindere dalle
caratteristiche personali per enucleare i ruoli che egli
assolve
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DUE FILONI DI STUDIO SULL’ IMPRENDITORIALITA’
Indirizzo storico = focalizzazione sui fattori
che spingono un soggetto a
farsi imprenditore
Indirizzo analitico = focalizzazione sui
comportamenti degli
imprenditori e sulle
attività che essi svolgono
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INDIRIZZO STORICO
E’ imprenditore chi crea l’impresa (fatto innovativo) per
determinate motivazioni (lucro?) e se ne assume il
rischio (mancato ritorno economico dell’investimento)
Alla ricerca di un FATTORE che spinge a
farsi imprenditore
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FATTORI PSICOLOGICI
McClelland: fattore need of achievement (n-ach)
Rotter: “convincimento di fare bene le cose” (locus
of control) alla base del n-ach
Kets de Vries: atto di “ribellione innovativa” a
fronte di condizioni esistenziali negative (Modello
psicodinamico)
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FATTORI SOCIOLOGICI
Stanworth e Curran: teoria della marginalità sociale
Altri fattori sociali:
ereditarietà
imitazione
esperienza
elevata disoccupazione (ricerca dell’autoimpiego)
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INDIRIZZO ANALITICO
Definisce l’imprenditore in base alle funzioni che svolge
per governare l’impresa.
Superamento delle qualificazioni dell’imprenditore in
base:
al momento creativo dell’impresa
alla proprietà dell’impresa
all’assunzione del rischio
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SCHUMPETER
Dà origine agli studi di tipo analitico, in
quanto definisce imprenditore chi svolge
la funzione creativo/innovativa
Funzione che non si limita al momento creativo
dell’impresa, ma si estende al suo governo
E’ imprenditore chi, per effetto di scelte innovative,
genera i presupposti del rischio, ma non lo assume
(Knight), in quanto questo viene sopportato da chi
detiene la proprietà
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E’ IMPRENDITORE:
chi gestisce l’impresa e allo scopo usa capacità
creativo/innovativo;
non necessariamente chi assume il rischio, ma chi ne
crea i presupposti con il suo potere a decidere.
POTERE A
DECIDERE
qualificazione dell’imprenditore che
in un regime di separazione tra
proprietà e controllo porta a
identificare imprenditore e manager
(non c’è assunzione di rischio)
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COLE: imprenditorialità come attività plurifunzionale,
finalizzata al governo dell’impresa, svolta da più soggetti
Concezione di IMPRENDITORIALITA’ DIFFUSA tra tanti
soggetti che cooperano per realizzare fini aziendali
IMPRENDITORE come ENTITA’ ASTRATTA (Pantaleoni,
Zappa)
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Impostazione troppo estremizzata
Non identifica il POTERE A DECIDERE
(funzione generatrice del cambiamento)
come discriminante dell’imprenditorialità
Potere diffuso a diversi livelli dell’organizzazione …
… ma comunque riservato a chi presiede il processo
manageriale, e non a chi svolge attività esecutive
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Imprenditorialità
Managerialità
Significato
comune
FENOMENI EVOLUTIVI DELLE GRANDI IMPRESE
Evoluzione delle strutture organizzative: decisioni
strategiche non più confinate al vertice, ma diffuse a
vari livelli dell’organizzazione
Enfasi sulla fase di attuazione delle strategie: il
potere a decidere è diffuso tra tutti coloro che
partecipano al processo manageriale
Imprenditorialità e managerialità diventano sinonimi
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ELEMENTO
DISCRIMINANTE
FUNZIONE
CONOSCITIVA
IMPRENDITORE:
Empirico = trae le conoscenze
dall’esperienza e le estrapola;
MANAGER:
Razionale: effettua analisi prospettiche e
sceglie le soluzioni più razionali
Cognitivo: monitora l’evoluzione del
contesto, aggiorna le sue conoscenze,
riallinea le scelte
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Imprenditorialità
Managerialità
Significati
distinti
Le funzioni di governo di un’impresa possono derivare:
1. dal diritto di proprietà
2. da una delega di chi possiede tale potere
1. Regime di coincidenza tra proprietà e controllo
(PICCOLA IMPRESA)
2. Regime di separazione tra proprietà e controllo
(MEDIA/GRANDE IMPRESA)
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COINCIDENZA TRA PROPRIETA’ E CONTROLLO
Nelle piccole imprese, l’imprenditore, in quanto
proprietario:
1. partecipa agli utili
2. ha un potere sull’impresa
3. la amministra
Non contraddice il principio della coincidenza proprietà
e controllo la presenza di manager a cui l’imprenditore
delega alcune funzioni
“Controllo fondato sulla proprietà quasi totale” (Berle
e Means)
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SEPARAZIONE TRA PROPRIETA’ E CONTROLLO
SOCIETA’ ANONIME (XVIII sec.):
dispersione della base azionaria;
controllo affidato ad un gruppo ristretto di
amministratori
Distinzione tra PROPRIETA’ NOMINALE DELLA
RICCHEZZA e POTERE DI DISPORNE
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Separazione tra proprietà e controllo portata alle estreme
conseguenze nelle ipotesi di:
CONTROLLO DELLA MINORANZA: base azionaria
frazionata / deleghe degli azionisti dispersi da parte
della minoranza;
CONTROLLO DELL’AMMINISTRAZIONE: base azionaria
frazionata / potere dei manager derivante da deleghe o
“capacità di organizzare su larga scala”
(CAPITALISMO MANAGERIALE)
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IN ITALIA:
CAPITALISMO PADRONALE
Il leader è l’azionista
di comando
IMPRENDITORE
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IMPRENDITORIALITA’ MANAGERIALE
Pervasività delle
variabili
soggettive
dell’imprenditore
Effetti negativi sui percorsi
delle PI
Necessità delle PI di orientarsi verso uno stile più
manageriale, in cui si attenui l’influenza di tali variabili
MA
Necessità di evitare gli eccessi della managerialità
(eccesso di burocratizzazione)
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Come indurre le PI a tenere comportamenti più manageriali?
Evitare il richiamo delle teorie di management
sviluppate per la GI
Utilizzare uno schema generale di riferimento utile sia
alla PI che alla GI, in cui ricomporre a sistema
imprenditorialità e managerialità per pervenire alle
nozioni di:
IMPRENDITORIALITA’ MANAGERIALE (PI)
MANAGERIALITA’ IMPRENDITIVA (GI)
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MODELLO DI ANSOFF
Spiega le componenti del processo manageriale in
un’ottica di managerialità imprenditiva
MODELLO GENERALE DI RIFERIMENTO:
La gestione di un’azienda, sia grande che piccola,
richiede il superamento della contrapposizione tra
imprenditorialità e managerialità.
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Interazione diretta
con l’ambiente
Informazioni
dall’ambiente
GESTIONE
IMPRENDITIVA
GESTIONE DELLA
CONCORRENZA
Capitale, uomini,
materiale,
informazioni
GESTIONE AMMINISTRATIVA
GESTIONE DEL
SOCIALE
PROCESSO LOGISTICO
Beni e
servizi
MODELLO DI STEVENSON
Identifica la natura dei comportamenti imprenditivo e
amministrativo
Non esiste un unico modello, ma una gamma di comportamenti che si collocano tra due estremi:
INIZIATORE
CONTINUATORE
O
O
PROMOTORE
CONSERVATORE
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FASI DEL
PROCESSO DI
GESTIONE
INIZIATORE
(genera accadimenti
nuovi)
CONTINUATORE
(conserva
l’esistente)
Orientamento
strategico
Identifica opportunità
Seleziona le
nuove senza preoccuparsi opportunità in base
delle risorse disponibili
alle risorse disponibili
(innova poco)
Coinvolgimento
strategico
Agisce rapidamente e si
fida della sua esperienza
Procede in modo
evolutivo: ha bisogno
di tempo per agire
Impiego delle
risorse
Procede per stadi
Pianifica e analizza ed
investe in un’unica
soluzione
Controllo delle
risorse
Evita i vincoli della
proprietà e del rapporto
stabile
Esige il pieno
controllo delle risorse
Struttura
organizzativa
Piatta con relazioni
informali
Privilegia la
formalizzazione dei
ruoli
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PROFILO DINAMICO DEL MODELLO DI STEVENSON
INIZIATORE
Comportamento
prettamente
imprenditivo
Imprenditorialità
manageriale
Managerialità
imprenditiva
Comportamento
prettamente
amministrativo
CONTINUATORE
Necessità di realizzare il giusto mix tra i due comportamenti
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PRIME CONNOTAZIONI ORGANIZZATIVE DELLA PI
Mansioni costruite intorno alle persone e non viceversa
Commistione tra aspetti politici/strategici e aspetti
operativi della gestione
Limitato orizzonte temporale (o di pianificazione)
Scarso impiego di sistemi informativi
Forte limitatezza del tempo per compiti manageriali
Gli errori di gestione sono più incidenti
Resistenza al cambiamento
Scarsa considerazione delle variabili ambientali
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Caratteristiche tipiche delle PI di più piccole dimensioni
Possibile evoluzione delle PI verso un modello più
manageriale quando al fondatore subentrano nuove
generazioni
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MANAGERIALITA` IMPRENDITIVA