TG MAIL PRESENTAZIONE Già da alcuni anni la bibliotecaria Franca gestisce, insieme ad alcuni ragazzi, il comitato di redazione delle V. I ragazzi che fanno parte di questo gruppo sono due per classe (quindi in tutto 12). Ogni ragazzo porta le sue idee che verranno discusse e, se ognuno è d’accordo, da queste idee nasceranno testi, notizie, persino poesie e cruciverba con cui verranno composti degli articoli. Il risultato è il TG MAIL, il giornalino online delle V. Non è solo merito dei redattori, ma anche dei loro compagni di classe, perchè sono stati loro a scrivere testi e poesie, con i quali sono stati fatti molti articoli. Ringraziamo anche le insegnanti per la loro disponibilità. In conclusione, vi auguriamo buona lettura e speriamo che questo giornalino vi piaccia. - - Sindachiamo: incontro con il Sindaco e con l’Assessore Pubblica Istruzione Cineforum: Terra Madre Che bello! Siamo andati alla scuola secondaria Cultura: visita alla mostra di Van Gogh Milano Romana Visita a Cassina de’ Pecchi Restart Mediaset I vandali Progetto frutta Merenda a scuola Barriere architettoniche Expo: cibo, cultura e identità Cruciverba Indovinelli “SINDACHIAMO” Alla scoperta del sindaco e dei suoi assessori Venerdì 23 gennaio di quest’anno due rappresentanti di ogni classe quinta della scuola primaria di Cassina De’ Pecchi hanno incontrato il sindaco, Massimo Mandelli e l’assessore all’istruzione Laura Vecchi. Questo incontro ha permesso a noi ragazzi di conoscere meglio questi due politici e toglierci qualche curiosità sulle loro vite. Quindi, già dall’inizio vorremmo ringraziarli per la disponibilità e la gentilezza nell’averci ospitato in Comune e aver risposto alle nostre domande. Il sindaco, Massimo Mandelli ci ha raccontato di essere nato nella sua casa a Cassina De’ Pecchi nel 1959. Dopo essersi diplomato come perito agrario ha deciso di approfondire il suo interesse per l’informatica, diventando consulente. Con suo fratello ha aperto una società informatica nella quale ha lavorato fino al 2009. Negli anni ha coltivato molte passioni, come il volontariato e l’entusiasmo nell’organizzazione di eventi. Per creare un luogo di ritrovo per i giovani ha aperto nella località di Sant’Agata un locale, che inizialmente si chiamava “La casa del popolo” e ora è noto alla cittadinanza come “La Spilleria”, dove passa parte del suo tempo libero. Fin da quando era ragazzo si è sempre lasciato coinvolgere dalla politica, grazie al padre operaio. Già nel 2004 è stato scelto come assessore e l’anno scorso è stato eletto sindaco. Il nostro sindaco ci ha spiegato il Piano Governativo del Territorio, basato sulla rivalutazione delle strutture già esistenti e l’ampliamento degli spazi verdi, con il progetto “Cassina De’ Parchi”. Inoltre, il progetto “Baciamo l’albero” nasce dall’esigenza di promuovere le zone verdi nel nostro paese ma allo stesso tempo rinnovare gli alberi presenti. Questo consiste nel piantare un albero nuovo per ogni albero sradicato e inoltre, creare delle sculture in legno intagliato dai mezzi tronchi di 25 alberi malati. Il sindaco ha posto poi grande importanza sul miglioramento della bellezza del nostro paese, l’abbattimento delle barriere architettoniche a favore dei disabili, in particolare nell’utilizzo della metropolitana e la volontà d’incrementare la partecipazione dei cittadini nella vita di paese. A questo scopo ha deciso di adibire un banchetto al Comune ogni ultimo venerdì del mese in occasione del mercato per dare la possibilità alla cittadinanza di esprimere il proprio punto di vista: evidenziando le migliorie d’apportare, favorendo il confronto diretto riguardo la cosa pubblica e perché no, riportando anche qualche lamentela. A questo scopo, il sindaco ha sempre la porta del suo ufficio aperta per qualsiasi necessità. La nostra assessore all’istruzione si chiama Laura Vecchi. È nata ad Imperia e dopo essersi diplomata a Tortona, aver conseguito la laurea a Pavia e aver insegnato a Milano, è approdata nel 2002 a Cassina De’ Pecchi incinta di suo figlio. Pur avendo viaggiato molto, si continua a considerare una ragazza di campagna. Fin d’adolescente si è appassionata di politica, tanto che già a 15 anni militava in un partito di sinistra e negli anni ha collaborato con molte associazioni di volontariato. Laura Vecchi non solo lavora in Comune come assessore ma durante la settimana insegna presso l’Istituto Superiore “ITSOS Marie Curie” di Cernusco Sul Naviglio. Questa sua duplice attività lavorativa le permette di vivere in prima persona il limiti dell’istituzione scolastica e mettere a fuoco i reali punti da dibattere e cambiare. A questo proposito, i suoi obiettivi sono rivolti all’ampliamento del diritto alla scuola e alla possibilità delle scuole di avere a disposizioni tempestivamente le maestre necessarie. Ora, sta risolvendo la questione relativa alla sollecitudine nei controlli degli alimenti nelle mense e l’utilizzo nelle scuole di acqua potabile del Comune, abbandonando l’acqua in bottiglia, dopo la pulizia dei tubi dell’acquedotto. Pur rendendosi conto di quanto la sua attività di assessore alla pubblica istruzione possa essere impegnativa, la considera decisamente una bella esperienza. A noi ragazzi è piaciuto molto aver potuto intervistare il sindaco e l’assessore e abbiamo constatato di essere “in buone mani”. Fidatevi anche voi…ve lo dicono grandi esperti! OPINIONI INTERVISTA Per noi giornalisti quest’intervista è stata molto interessante: il sindaco e l’assessore ci hanno raccontato i loro fatti personali con naturalezza , come se fossimo stati loro cari amici e ci hanno dato l’impressione di essere capaci nel loro lavoro … infatti lo sono! Ma soprattutto la nostra prima impressione è stata: “Queste persone sono professionali nel loro lavoro e ci si impegnano molto duramente per dare il meglio delle loro prestazioni”. (a cura di Mario) RECENSIONE FILM “TERRAMADRE” GENERE: FILM – DOCUMENTARIO REGIA: ERMANNO OLMI TEMATICA: ALIMENTAZIONE, RISPETTO DELLA NATURA DURATA: 60 MINUTI TRAMA: Nel 2003 a Torino si tenne il progetto “TERRAMADRE” al progetto erano presenti quasi tutte le nazioni del mondo per discutere sulla situazione mondiale del cibo, dell’acqua e delle coltivazioni. Il film affronta il tema del rapporto uomo-natura. Una delle molte idee realizzate è la banca dei semi, in cui sono contenuti tutti i campioni vegetali del mondo, in modo da mantenerli per il futuro. Il documentario parla anche di un signore che si isolò dal mondo per motivi personali. Visse rifiutando ogni richiesta d’aiuto e si arrangiava coltivando ortaggi e frutta senza usare fertilizzanti e prodotti chimici. Parla inoltre di un ragazzo di quindici anni che propose alla sua scuola di fare un orto per coltivare verdura e fornirla alla mensa scolastica. Il progetto riuscì e alcune scuole copiarono il progetto. L’ultima parte del documentario è muta, le immagini descrivono la vita di un agricoltore che non utilizza prodotti chimici ed è molto ingegnoso. GIUDIZIO: Ci è piaciuto per i frutti e per l’agricoltura. ANGELINA, SASIL, ERIC, ANDREA DELLA “V”A Il messaggio del film documentario TerraMadre è molto importante perché serve a salvare la terra. Le multinazionali vogliono “distruggere” l’ambiente. Noi dobbiamo aiutare le persone che stanno conservando i semi in quella grotta di ghiaccio; questo film mi ha fatto capire che dobbiamo rispettare l’ambiente naturale e conservare il cibo per le generazioni future. Alcune persone che vedono nei supermercati, verdure, frutti … gigantesche, pensano che devono comprarle per forza, perché sono così belle e quindi buone; ma più le cose sono grandi più ci sono tante schifezze dentro ( ormoni o conservanti ) e devi lavarle prima di mangiarle. Al progetto “Giardino dell’Eden” hanno partecipato tantissimi paesi; il TerraMadre day che serve per onorare tutti i cibi locali e le comunità che le producano; si svolge da diversi anni il 10 dicembre, attraverso milioni di eventi unici al mondo. Il film – documentario racconta anche il coraggio di un signore che ha voluto compiere una scelta estrema : abbandonare la sua città e la civiltà dei consumi per vivere in modo diverso, in modo naturale! Carlo Petrini, presidente di slow – food, è riuscito nel luogo Piemontese a fare amare la natura e l’ambiente. Quindi, milioni di paesi stanno partecipando al “Giardino dell’Eden” per aiutare quei poveri semi che rischiano di non poter dare più frutti, piante … cibo. (Laura Condello 5C ) Ho visto un film per me molto bello, con un significato molto diverso dagli altri film :è il miglior film che abbia mai visto. Secondo me il significato è :nell’ultima generazione gli uomini sprecano il cibo e l’acqua mentre in Africa e in Afghanistan c’è gente che darebbe tutto per avere un po’ di cibo e dell’ acqua. Se ognuno di noi, con un solo piccolo gesto ,riuscisse a evitare gli sprechi, si potrebbe capire che la terra non va maltrattata . Terra Madre è stata una riunione molto importante tra contadini di tutto il mondo qua in Italia (Torino) per trovare una soluzione a quello che sta succedendo alla Terra. C’è stato anche un gruppo di ragazzi della California che ha usato un campo di calcio per fare un orto. Nel giardino dell’Eden, sulle isole Svalbard, si sono presi dei semi e sono stati congelati, in modo che, tra un po’ di anni ci saranno ancora dei semi da coltivare e usare . Secondo me, le maestre hanno ci fatto vedere il documentario perché siamo piccoli e possiamo riflettere; perché i grandi ormai hanno rovinato la Terra e siamo noi bambini che dobbiamo di nuovo dar loro una lezione e farli ritornare a quando non sprecavano nulla .(a cura di Lia Francini classe 5^C). Il 16 Febbraio 2015 noi bambini della quinta D e altre quinte, siamo andati al cineforum a vedere un film-documentario dal titolo “Terra Madre”, di Ermanno Olmi. Il film era molto educativo e spiegava che il cibo e l'acqua sono importanti, quindi non bisogna sprecarli e non si deve inquinare l'ambiente. Un signore di nome Carlo Petrini ha organizzato in Italia, a Torino, un convegno dove si sono incontrati i rappresentanti di quasi tutti i Paesi del mondo. Una scena che ho visto era che in Norvegia, in un'isola, alcune persone hanno deciso di creare un tunnel in mezzo alla neve dove conservare i semi. Hanno fatto anche vedere l'esperienza di vita di un signore che aveva deciso di vivere senza gas e senza luce, coltivando da solo il proprio campo e si era isolato da tutti e da tutto. Quando un parente gli aveva chiesto se voleva che lo aiutasse a coltivare utilizzando il trattore, lui aveva risposto di no. Quando gli portavano il cibo e altre cose utili alla sopravvivenza, lui non prendeva il cibo, ma solo i fiammiferi, e visse così fino agli ultimi dei suoi giorni. Un altro esempio mostrava un signore che anche lui coltivava a mano, senza trattori, ma non era isolato, e usava il gas e la luce. La scena era muta, ma si capiva che si può vivere a contatto con la natura senza isolarsi né rimanere da soli, ed è possibile lavorare anche con le persone. Hanno fatto vedere inoltre un ragazzo che veniva da una scuola Americana e che aveva proposto al preside della sua scuola d'iniziare a coltivare un orto con altri ragazzi. Dopo un anno, alla mensa di quella scuola, hanno iniziato a mangiare le verdure che avevano coltivato. Alla fine ci siamo confrontati sul film e sulle nostre impressioni. A me è piaciuto molto perché il significato era: educare a non inquinare e non buttare il cibo e l'acqua perché ci sono delle persone che soffrono per “quello” e possono morire. Daniele Rossi 5 D Terra Madre è un documentario che parla dell'importanza del cibo. Molte persone che vengono da Paesi diversi di tutto il mondo, soprattutto contadini, vanno a Torino a parlare delle coltivazioni e dell'importanza del cibo per il loro Paese. In questo documentario, che abbiamo potuto vedere al cineforum vicino alla nostra scuola, mi hanno colpito diverse scene, ma soprattutto quella in cui un ragazzo parla di un progetto scolastico chiamato “Germoglio”, che porta avanti con i suoi compagni e consiste nel trasformare un vecchio campetto da calcio in un magnifico orto, che produce frutta e verdura che viene servita nelle loro mense. Mi ha colpito anche la scena in cui viene mostrato un deposito che ha lo scopo di preservare qualità di semi in caso alcune piante dovessero estinguersi. Nel corso del film le scene erano tutte molto interessanti, ma soprattutto una: racconta di un signore che anziano e stanco ha deciso di vivere lontano dalla tecnologia e dal mondo dove vivono le altre persone. Egli abita in una cascina con letti di paglia, niente energia elettricità né tubature dell'acqua, raccoglie l'acqua piovana. Non va a fare la spesa e mangia solo cibo che coltiva lui stesso. Per questo è la parte del film che mi ha colpito molto. Credo di aver capito il messaggio del regista e il motivo per cui hanno creato questa esposizione e d'ora in poi starò più attenta a prendermi cura dei doni che ci offre la natura. a cura di Giulia Conte 5^E Un giorno abbiamo visto un film di nome TERRA MADRE che mi ha colpito molto perchè ho capito che cosa stiamo facendo al nostro pianeta e ho visto tante persone che si impegnavano a salvare e difendere dalle MULTINAZIONALI. Questo film ci mostra come sarebbe bello il mondo se lo curassimo bene; e un’altra cosa che mi ha colpito è stata la scena degli esperti che congelavano i semi per le generazioni future. C’era anche una scena che, secondo me, era esagerato: perché un signore arrabbiato e contrario alle multinazionali decise di abbandonare tutto e di andare a vivere da solo con la natura senza elettricità, gas e riscaldamento.( a cura di Luca Tarenzi 5^C) Mi ha anche colpito la riunione di 150 PAESI per discutere di tutto quello che succede e un ragazzo della CALIFORNIA che racconta come con la sua classe ha usato un vecchio campo da calcio per fare un’orto con molti semi e senza prodotti chimici (scritto da Luca Tarenzi USCITA ALLA SCUOLE MEDIE: RACCONTO LA MIA ESPERIENZA E LE MIE IMPRESSIONI Quest’oggi la mia classe ed io siamo andati alla scuola media di Cassina per vedere come si lavora. Eravamo divisi in quattro gruppi: quello di lettere, quello di tecnica, quello di arte e quello di inglese. Io ero in quello di lettere con Silvia V., Adrian, Valentina, Sasil e Angelina. L’aula era adornata con moltissimi disegni di mille colori. Gli alunni ci hanno accolto con simpatia e la loro professoressa ci ha regalato una stella di Natale. Ci ha chiamati alla lavagna digitale uno ad uno e ci ha fatto scrivere, con un’apposita penna, degli “appunti” sulla Spagna. Quando mi ha chiamato ero molto imbarazzato e quando sono tornata al mio posto ho tirato un sospiro e stavo per svenire dal sollievo! Alla fine la nostra guida ci ha presi e siamo andati nell’aula di scienze dove c’erano gli altri tre gruppi, ci hanno fatto fare merenda con dei dolci e mmm, che bontà! In seguito ci hanno fatto visitare le aule e i laboratori della scuola. Forse, anzi sicuramente, i miei preferiti sono il laboratorio di informatica e la biblioteca. Finito il tour siamo tornati nell’aula di scienze e abbiamo fatto qualche domanda a dei ragazzi di prima media. Dopo l’”intervista” siamo andati in mensa dove abbiamo mangiato meglio che alle elementari. Ci siamo proprio divertiti e abbiamo portato a casa anche un libretto con dei fogli colorati per descriverci la nostra esperienza. Mattia 5^A …LA VISITA ALLA SCUOLA MEDIA… Il 14 Gennaio la mia classe è andata in visita alla scuola media di Via Sirio. Quando siamo arrivati, ad accoglierci, c’era una professoressa ;al primo piano c’era un ampio spazio con delle scale per salire ai piani superiori. La professoressa ci ha guidati all’aula di scienze dove c’erano: tre tavoli, uno scheletro umano finto e una lavagna molto grossa. L’insegnante, a quel punto, ci ha detto di mettere le giacche sui tavoli. In quella stanza c’erano 2 bambini di 3 media che si chiamavano: Simone e Claudia; erano i nostri tutors. Siamo stati divisi in 4 gruppi. I primi 2 dovevano assistere alla lezione di matematica e a quella di palestra, sono andati con Claudia ;mentre quelli che dovevano assistere a musica e a italiano sono andati con Simone. Io sono andato con Claudia e ho assistito alla lezione di matematica con gli alunni della 1C.L’aula era molto grossa e c’erano molti bambini; c’erano 2 lavagne: una “classica”, mentre l’altra funzionava con un proiettore. Ci siamo seduti e abbiamo osservato che quando entrava un professore tutti si alzavano e dicevano:<Buongiorno, prof!>. Durante la lezione abbiamo parlato della storia del numero e della matematica. I bambini si rivolgevano ai prof dando loro del “lei”. Quando è finita la lezione è venuta Claudia a “prenderci” che ci ha guidati nuovamente all’aula di scienze dove abbiamo fatto merenda con dei dolci preparati da alcuni ragazzi nel laboratorio di cucina. C’erano biscotti, caramelle, una torta al cioccolato e delle brioscine alla marmellata; era tutto molto buono. Subito dopo, siamo andati a visitare la scuola, stando sempre divisi negli stessi gruppi. Prima di avviarci, ci sono state date delle mappe. Per prima cosa siamo andati al primo piano dove c’erano il laboratorio di musica 1 con vari strumenti musicali; l’aula era molto grossa. La nostra guida ci ha fatto vedere l’archivio dov’erano riposti i banchi, le sedie e i mobili vecchi. Dopo siamo andati a visitare il secondo laboratorio di musica dove abbiamo osservato strumenti artigianali fatti di tappi, chiavi…;c’erano pure dei ricordi di alcuni ex alunni. Subito dopo , siamo andati a visitare la biblioteca dove c’erano enormi scaffali pieni di libri e un computer che serviva alla bibliotecaria. Successivamente siamo andati a visitare il laboratorio di informatica: c’erano molti computer anche se Claudia ci ha detto che alcuni non funzionavano. Siamo andati a visitare anche l’aula d’arte ,dove c’erano moltissimi vasetti di tempera e molti giornali sui tavoli. Sullo stesso piano siamo andati a visitare l’Aula Magna che veniva utilizzata per fare teatro per le riunioni delle docenti(dal suo nome si capisce che era molto grossa). Quando abbiamo finito di visitare il secondo piano, ci siamo accorti che ognuno di essi era diviso per colore, infatti, su quello appena visitato le pareti erano tutte blu mentre nel primo erano tutte gialle. Abbiamo iniziato la visita del primo piano partendo dall’aula professori: c’erano vari scaffali con sopra i registri degli anni precedenti, e al centro un tavolo con tante sedie attorno. Poi siamo andati a vedere l’aula “Raggio di Luce”, frequentata dai bambini disabili e ho notato scaffali con lavoretti fatti da loro. Successivamente abbiamo visitato il laboratorio di tecnologia dove si studia l’elettricità e le sue funzioni e si fanno alcuni esperimenti. Per concludere siamo andati a visitare due laboratori espressivi al piano terra della “scuola secondaria di primo grado G. Falcone”, era tutto verde e, abbiamo visto anche il laboratorio di cucina dove, però, non siamo potuti entrare. In seguito siamo entrati in quello di scienze che sembrava un vero e proprio laboratorio scientifico e in quello d’informatica dove c’erano tantissimi computer. Alla fine ci siamo diretti verso la palestra ,che è molto grande: c’erano due canestri e vari attrezzi sportivi. Al termine della visita siamo tornati nell’aula di scienze dove abbiamo parlato delle differenze fra scuole elementari e medie. I tutor ci hanno dato anche un block notes per scrivere le nostre sensazioni su quell’esperienza. Abbiamo poi raggiunto la mensa della media, abbiamo mangiato e siamo tornati nella nostra scuola. A me quest’esperienza è piaciuta molto, ma rimango sempre con l’ansia per quando dovrò andarci io. Daniele Ferreri, 5 D ... IN VISITA ALLA SCUOLA MEDIA… Oggi, 14 Gennaio, noi della quinta D, siamo andati alla scuola media ”GIOVANNI FALCONE “, la scuola in cui quasi tutti andremo. Accompagnati dalle maestre, siamo entrati dall'ingresso principale e siamo stati accolti da 2 tutor, Simone Basile e una ragazza di nome Claudia. Dopo essere andati nell'aula di scienze, la prof. Vinci ci ha assegnati ai tutor e io, che dovevo assistere ad una lezione di italiano, ho fatto educazione motoria, a causa di un errore! Dopo una sudata ora di capriole con il professor Patelli e sua moglie, l'insegnante Bottini, tutti i gruppi si sono ritrovati per fare un'abbondante merenda a base di biscotti al cioccolato, brioches alla marmellata e una torta al cioccolato con zucchero a velo. Dopo quella sostanziosa merenda, ci siamo di nuovo divisi in gruppi e poi siamo stati affidati ai tutor per un giro completo della scuola. All'inizio siamo andati al piano “giallo”, cioè il primo piano, che ospita le classi delle sezioni B-C-D. Inoltre sono presenti: il laboratorio di tecnologia, quelli espressivi per i bambini con dei problemi e i loro rispettivi accompagnatori, l'aula professori dove si riuniscono gli insegnanti per parlare di quali argomenti fare, le gite … C'era inoltre una professoressa di mia sorella, la Spanu, che non faceva altro che farci domande su come ci trovavamo, se ci piaceva la scuola, diceva che a lei farebbe piacere farci da insegnante... Successivamente siamo ritornati al piano terra, il piano “verde”, che ospita le aule dei corsi E-F e alcune della C, il laboratorio di scienze: il nostro punto di riferimento, l'aula di cucina dove, a gruppi, si va per preparare ottimi dolci, il laboratorio di informatica, la palestra e una terza aula “Raggio di Luce” o espressiva. Risalendo per l'ennesima volta le scale, ho notato il magnifico giardino che offre inoltre la possibilità di fare numerosi giochi, tra cui calcio, pallavolo e corsa dei 200 – 600 metri. L'ultima “parte” di scuola che abbiamo visitato è stato il piano “blu”(secondo piano)che comprendeva, oltre a svariate aule, il laboratorio di musica dove si canta e quello dove si suona, “guidato” dal prof. Padovani detto “Paddy”, gli archivi , l'aula di informatica, il laboratorio d'arte, l'Aula Magna dove si fa teatro e la biblioteca. Oltre al programma, il nostro simpaticissimo tutor ci ha fatto sbirciare nell'”aula di ascolto” dove la psicologa aiuta i ragazzi dei diversi corsi con problemi psicologici con i compagni, i professori...Dopo il lungo giro per la scuola siamo ritornati nell'aula di scienze e lì abbiamo chiesto alcune delucidazioni e sciolto alcune nostre incertezze sulla scuola di cui fra qualche mese inizieremo a far parte. Dopo molte domande ai ragazzi di terza e prima, siamo andati in mensa con un loro “omaggio”: dei colorati taccuini con inciso il nostro nome. La mensa delle medie è molto diversa da quella delle elementari. È molto più piccola e tutte le cose utili si prendono direttamente al bancone, per poi sedersi e mangiare in tutta fretta! Infine siamo tornati in classe, salutando i tutor. Questa “gita” mi è piaciuta molto e poi abbiamo incontrato molti ragazzi per la scuola e io li conoscevo quasi tutti, quindi è stato bello perché loro venivano lì, mi abbracciavano, mi davano un bacio sulla guancia... Questa scuola mi è piaciuta molto e sono contenta di andarci. Elena Luraschi 5D A VEDERE LA STUPENDA MOSTRA DI VAN GOGH GITA A PALAZZO REALE A VEDERE LA MOSTRA DI VAN GOGH LA 5^ È ANDATA A MILANO A PALAZZO REALE A VEDERE LA MOSTRA DI VAN GOGH PER FOCALIZZARE L’ATTENZIONE SUL TEMA UOMO-NATURA IN VISTA DELL’EXPO (NUTRIRE IL PIANETA) IL GIORNO 14 GENNAIO 2015 LA 5^A È ANDATA A VEDERE LA MOSTRA DI VAN GOGH A PALAZZO REALE. VAN GOGH ABITAVA IN OLANDA (NEI PAESI BASSI) CON UNA FAMIGLIA MOLTO NUMEROSA, LUI ERA MOLTO LEGATO SPECIALMENTE A SUO FRATELLO THEO. STAVA STUDIANDO PER FARE IL MISSIONARIO, MA NON AVEVA MOLTA VOGLIA DI STUDIARE, ALLORA SI TRASFERÌ A PARIGI, IN FRANCIA, PRESSO SUO FRATELLO THEO, CHE AVEVA UNA CASA D’ARTE E INIZIÒ A DIPINGERE COME GLI IMPRESSIONISTI. DAPPRIMA A VAN GOGH NON INTERESSAVA DIPINGERE L’AMBIENTE E I PICCOLI PARTICOLARI, MA IL LAVORO CHE FACEVANO I PROTAGONISTI. SUCCESSIVAMENTE SI TRASFERÌ AD ARLES E I SUOI QUADRI CAMBIARONO RADICALMENTE:I COLORI DIVENNERO PIÙ VIVACI E IL SOGGETTO DIPINTO DIVENNE IL PAESAGGIO. ALCUNI DEI SUOI QUADRI ESPOSTI ALLA MOSTRA ERANO: - I MANGIATORI DI PATATE - I COLTIVATORI DI PATATE - LA VIGNA VERDE - CAMPO DI COVONI CON LUNA CHE SORGE - L’UOMO CHE SI RIPOSA - L’UOMO CHE ZAPPA - IL SUO AUTORITRATTO IL SUO AUTORITRATTO LO AVEVA FATTO GUARDANDOSI ALLO SPECCHIO. VAN GOGH NON POTEVA PAGARE DEI MODELLI, DOVEVA VIVERE SOLO CON I SOLDI CHE GLI SPEDIVA SUO FRATELLO THEO. FECE MOLTI QUADRI MA NON NE VENDETTE NEMMENO UNO. NELL’ULTIMO PERIODO DELLA SUA VITA FU RICOVERATO IN OSPEDALE PERCHÉ SOFFRIVA DI ALLUCINAZIONI, AL PUNTO CHE ARRIVÒ A TAGLIARSI UN ORECCHI! SILVIA FUMAGALLI Accompagnati dalla guida Francesca, gli alunni della classe hanno scoperto sentimenti, quadri ed emozioni del famoso pittore. Facendo salti temporali Francesca ha spiegato tanti quadri e anche perché erano fatti così: gli alunni hanno appreso tante informazioni su Van Gogh, come quella che il pittore, nato in Olanda, quando dipingeva nella sua terra d’origine ritraeva contadini ed i colori dei suoi quadri erano cupi e ricordavano la terra. Andrea 5^A All’inizio faceva degli schizzi con colori spenti. Faceva molti disegni che rappresentavano contadini che lavoravano la terra. Dopo un po’ di anni, e precisamente quando andò a vivere in Provenza, incominciò ad usare i colori vivaci e dipinse un quadro che si chiamava “Campi di covoni con la luna che sorge”. LUCA E GIOVANNI 5A LA MILANO ROMANA In epoca molto antica, Milano si chiamava in nome latino Mediolanum (in mezzo), era stata fondata dai galli insubri, popolo celtico che l’ aveva scelta per la sua posizione in piano e al centro della pianura Padana per costruirvi un luogo di culto pagano. Nel 222 a.C. Milano viene conquistata dai romani. Diventa a tutti gli effetti una città romana che ha una buona economia grazie alla gente laboriosa. Quando a Roma diventa imperatore Diocleziano, egli divide l’impero in 4 parti (tetrarchia) e assegna Mediolanum a Massimiano, un generale dell’ esercito. Massimiano si preoccupa di trasformare la città in una seconda Roma. Allarga la cinta muraria con torri poligonali (24 lati) e ci inserisce 8 porte che prendono il nome dal luogo di destinazione (Porta Romana che va a Roma). A protezione delle città c’ erano dei fossati alimentati da fiumi come il Seveso e il Nirone. Si attribuisce ai Romani la costruzione dei primi navigli. All’ interno delle cinta murarie Massimiano fa costruire il palazzo imperiale (via Brisa), vicino al palazzo imperiale fa costruire il Circo un luogo dove avvenivano le corse con le bighe e le quadrighe. Esso aveva una forma ellittica con le mura che servivano come protezione della città sia come perimetro del Circo. In via Circo, inserita in un palazzo, abbiamo visto la curva del Circo stesso, l’altezza del muro era di 20 metri. Nella città c’era il foro, i magazzini, la zecca, le terme dedicate a Ercole, infatti Diocleziano aveva scelto come divinità Giove e Massimiano aveva scelto Ercole. L’ anfiteatro era fuori dalle mura per motivi di sicurezza. Nel 313 d.C, l’ imperatore Costantino si reca a Milano nel a Palazzo Imperiale e qui firma l’ editto di Milano (il Cristianesimo diventa un’ altra religione da professare).Con il Cristianesimo Milano si arricchisce di chiese (S. Ambrogio). La chiesa di San Lorenzo, rispetto alle chiese di Croce latina, è circolare, poiché nata come mausoleo. Al suo interno c’è la cappella di S. Aquilino dove è conservato il portale romano in marmo inciso con diverse scene; ci sono anche 2 mosaici, uno intatto che racconta Gesù che consegna le Scritture ai suoi apostoli, questa scena è ambientata in Paradiso poiché le tessere che la compongono sono d’ oro. Nei sotterranei, della cappella di S. Aquilino, ci sono grosse pietre, che fungono da fondamenta e che appartenevano all’ anfiteatro. Davanti alla chiesa di San Lorenzo ci sono 16 colonne resti di un antico Tempio Romano. (a cura della 5^E) Promuoviamo il nostro paese “ Cassina de’ Pecchi” sotto l’aspetto turistico Scesi dalla metropolitana, mezzo di collegamento tra Milano e il nostro paese, davanti a noi si apre una piccola piazza punto di raccolta degli autobus che vanno nelle varie aziende e di automobili private in attesa dei passeggeri del metrò. Argenteo e silenzioso scorre sotto il metrò il Naviglio della Martesana, sulle cui rive i salici piangenti fanno da rifugio a germani e gallinelle d’acqua. Un lungo viale alberato conduce ad un’ altra piazza si affaccia il Comune, costruzione moderna, rettangolare sorretta da pilastri. Proseguendo si incontra la via più antica del paese, “la via Roma”, dove ci sono le case a corte, le più vecchie del paese. Attraversata la via Roma, proseguendo diritti si arriva alla zona residenziale del sito costituita da case basse (4-5 piani) e da ampi giardini. In piazza unità d’Italia si trova la scuola primaria. Dietro di essa le case si diradano rapidamente per lasciare il posto alla campagna, con qualche cascina sparsa , testimonianza che un tempo la vita si svolgeva lì. Tra le frazioni di Cassina de’ Pecchi c’è S. Agata, costituita da una lunga via su cui si affacciano case vecchie e nuove per la campagna. Conosciamo i ghepardi Il ghepardo è l’animale più veloce del mondo, riesce a superare i 100 km orari in 3 secondi e mantenere questo ritmo per brevi distanze, poiché non è molto resistente. Vivendo in Africa, specialmente in Namibia, la sua velocità gli permette di cacciare prede molto facilmente ed scappare o difendersi quando è sotto attacco. Distinguere un ghepardo da un leopardo non è molto difficile come si pensa, anzi è molto semplice e la differenza si nota subito: i leopardi sono tozzi e massicci con le macchie più grosse mentre invece i ghepardi sono snelli e agili con macchie più piccole sparse in tutto il corpo. Nel ghepardo c’è il fascino del gatto ma anche l’indole fedele del cane. Questo animale vive nell’Asia e nell’Africa in gruppi poco numerosi. La loro coda può misurare 70-80cm, ed è proprio grazie a questa lunghezza che riescono ad utilizzarla come timone per curvare. AMICI DA DIFENDERE: I DENTI I denti sono molto importanti e vanno difesi perché tagliano il cibo e ci permettono di mangiare, quindi di sopravvivere. Gli adulti hanno trentadue denti, i bambini, invece, ne hanno venti da latte; a me ne sono caduti otto (gli incisivi). Anche se ho ancora tanti denti da latte, i miei genitori vogliono che io li curi, lavandoli due-tre volte al giorno con due spazzolini: uno normale e uno monociuffo (per pulire bene anche i denti posteriori) e mangiando pochi dolci e caramelle. Inoltre, vado regolarmente a fare controlli dal dentista e finora non ho mai avuto carie; poco tempo fa ho fatto pure una radiografia panoramica e non c’era niente fuori posto. Per il momento la dentista ha detto che non è necessario mettere l’apparecchio! Spero che i miei denti rimangano sani e che io non debba fare delle operazioni. Cecilia 5^A Res+art Il giorno 16/05/2015 ho intervistato il sig. Jacopo Ceccarelli, in arte 2501, e i suoi collaboratori. Arrivati lì però c’era un problema molto grave: il braccio del mezzo di trasporto che stavano utilizzando si era bloccato e, senza esso non potevano arrivare al punto più alto del murales per completarlo. Ma dopo vari tentativi per farlo ripartire è stato riparato, e con grande gioia e felicità gli artisti hanno ripreso il lavoro. Jacopo mi ha raccontato che l’idea è nata da un gruppo di ragazzi di Cassina de’ Pecchi; ci sono oltre 20 artisti disponibili a riqualificare le zone più grigie, degradate e desolate di Cassina riempiendole con dei murales astratti che possono sembrare qualunque cosa tu voglia. Molti ragazzi pensano che il disegno non rappresenti niente ma in realtà l’ arte è un modo diverso di vedere le cose. In più ci sarà, il giorno 7/06/2015, una pedalata in giro per Cassina per ammirare i lavori finiti. (Alice 5°E) Racconto la mia esperienza agli studi televisivi di Mediaset Ieri, 25/02/15, la 5^ A è andata a Milano 2, per visitare gli studi di Mediaset. Quando siamo arrivati ci ha accolto un signore addetto al montaggio che ci ha fatto da guida. Ci ha fatto appendere i cappotti in una stanza, poi ci ha spiegato che nello schermo della televisione ci sono i pixel, una grande quantità di puntini colorati che formano le immagini che noi vediamo, inoltre ci ha spiegato che i gesti e i movimenti che noi pensiamo di vedere in tv sono in realtà tante foto scattate una dopo l’altra, che ingannano il nostro cervello per farci credere che sia un movimento continuo. Terminate le spiegazioni ci ha portato nella sala di Studio Aperto, dove si svolge il telegiornale, c’erano tre telecamere: la 1^ e la 2^ controllavano gli angoli dello studio, invece la 3^ riprendeva chi conduceva e raccontava gli avvenimenti accaduti. Dopo siamo andati nella sala della regia, dove c’erano molte poltrone perché ci lavoravano parecchie persone. Scendendo le scale siamo arrivati nello studio del TG COM 24 che in quel momento trasmetteva in diretta. L’esperienza più simpatica è stata quella di andare nella sala del doppiaggio, lì ho ricevuto un autografo da Andrea Piovan, un attore che trasforma la sua voce e crea tanti personaggi, è stato anche la voce della trasmissione Art Attac e ci ha fatto molto divertire. Quando siamo andati nella sala assemblaggio abbiamo scoperto che stavano mettendo insieme le immagini della rubrica I Nuovi Mostri che sarebbe andata in onda quella sera. La cosa più bella è stata andare negli studi di Striscia la Notizia e sedersi sulle poltrone di Ficarra e Picone, pensate che all’uscita dagli studi abbiamo incontrato Ficarra che andava al lavoro, lui non poteva farci l’autografo, ma la mia maestra Flora ci ha fatto una foto con lui. È stata la gita più bella del mondo, anche perché ci hanno regalato il cappello del Gabibbo. Chi se lo immaginava! Ines 5^A …IN VISITA AGLI STUDI MEDIASET… Il 18 febbraio, noi (la 5D), siamo andati a visitare gli studi Mediaset di Segrate. Siamo partiti col pullman alle 14:00, dopo aver mangiato a scuola, e siamo arrivati alle 14:25. Siamo entrati, e ad accoglierci c’era la zia di un nostro compagno, Simone. Abbiamo messo i giubbotti in uno stanzino e ci ha accompagnato in una stanza. Lì, ci ha spiegato come i giornalisti “fanno” un telegiornale. Prima di tutto si mettono in contatto con degli inviati che si trovano in tutto il mondo. Appena questi comunicano loro una notizia accaduta in quel momento (chiamata “ultim’ora”), cambiano la scaletta di quello che dovevano annunciare e danno precedenza a quella appena arrivata con immagini, interviste, ecc. Poi, siamo andati nello studio del programma “STUDIO APERTO”; c’erano un sacco di telecamere e oltre 200 luci. Abbiamo scoperto che la telecamera “fa” sia da telecamera che da “gobbo”, ossia suggeritore delle notizie per il/la giornalista. Infine, sotto la telecamera c’era un timer che, permette all’annunciatore/annunciatrice di essere sempre aggiornato/a del tempo che gli/le resta per concludere il telegiornale. Successivamente, siamo andati anche a vedere la sala di doppiaggio dove degli attori prestano la loro voce per le pubblicità delle trasmissioni. Abbiamo anche visitato lo studio di … … sembra diverso da come si vede in tv; era tutto grigio!!!, e, infatti, mancavano le luci! Appena furono accese, tutto prese colore. Il bello è stato quando ci siamo seduti dove si siede il pubblico, ci hanno inquadrato con la telecamera e poi abbiamo fatto anche delle foto dove si siedono Ezio Greggio ed Enzino Iacchetti. Per ultimo, come gadget, ci hanno regalato il cappello di Gabibbo! Infine, abbiamo assistito alla diretta del “TGCOM 24”. E’ stata un’ esperienza bellissima!!!!! Tommaso Monzani 5D SCUOLA SOMMERSA DA UN VELO DI POLVERE VANDALI ALLA SCUOLA PRIMARIA BRUTTI SCHERZI DI CARNEVALE: GLI ALUNNI SONO DOVUTI TORNARE A CASA IL GIORNO 23 FEBBRAIO 2015, ALLA RIPRESA DELLE LEZIONI DOPO LE FESTIVITA' DI CARNEVALE, SI E' SCOPERTO ALLA SCUOLA PRIMARIA DI CASSINA DE PECCHI L'ARRIVO DEI VANDALI CHE DURANTE IL WEEK-END HANNO SPRUZZATO GLI ESTINTORI RICOPRENDO TUTTI I PAVIMENTI DI UNA PATINA BIANCA. LUNEDI', GLI ALUNNI SONO ARRIVATI SUL PIAZZALE DELLA SCUOLA: IL PERSONALE AUSILIARIO E LE INSEGNANTI AVVISANO I POCHI GENITORI PRESENTI DI RITORNARE A CASA IN QUANTO LA SUOLA E' INAGIBILE. I BAMBINI, I CUI GENITORI NON ERANO PRESENTI, SONO STATI OSPITATI IN PALESTRA, ALTRI ACCOLTI DAI GENITORI DEGLI AMICI. IL COMUNE HA CHIAMATO UN'IMPRESA DI PULIZIA CHE CON DEI MACCHINARI APPOSITI SI SONO MESSI AL LAVORO PER RIPULIRE. I VANDALI HANNO PROBABILMENTE SCAVALCATO IL CANCELLO DELLA SCUOLA E POI SONO ENTRATI DA UNA FINESTRA DIFETTOSA. IL MOTIVO PER CUI HANNO FATTO QUESTA BRAVARA E' INCOMPRENSIBILE E IGNOTI RIMANGONO I VANDALI! LUCA, MANUEL,ANGELINA, CECILIA 5 A LE MAESTRE HANNO CHIAMATO TUTTI I GENITORI DEI BAMBINI E ALLA FINE SONO RITORNATI TUTTI A CASA, CON GRANDE GIOIA DEGLI ALUNNI CHE HANNO COSI' PROLUNGATO IL WEEK-END DI CARNEVALE! ADRIAN PROGETTO FRUTTA A SCUOLA La nostra scuola quest' anno ha deciso di aderire al progetto regionale FRUTTA A SCUOLA, per sensibilizzare noi bambini a conoscerne le sue qualità e i benefici legati al suo consumo. Così durante il corso dell' anno viene consegnato all' intervallo della frutta e della verdura in base alla stagionalità...In autunno caco e uva. In inverno arance e mandarini, oltre a mele e pere. In primavera... speriamo ci diano le fragole! Inoltre, i primi di marzo, si è tenuta anche una lezione interattiva della durata di circa un’ ora, che grazie ad un filmato ci ha fatto scoprire l’ importanza dei colori nella frutta e i suoi effetti benefici sulla nostra salute. Per esempio il verde rinforza le ossa e protegge i denti. Il blu aiuta la vista e la memoria. Il bianco protegge le ossa, il cuore e la circolazione. L’ arancione rinforza il sistema immunitario e ci fa crescere sani. Al termine ci è stato regalato il Patentino della Frutta, permettendoci così di poter effettuare a casa dei giochi in 3D. LA CLASSE 5° PROGETTO MERENDA Il progetto merenda è un modo divertente e “goloso” per condividere una stupenda esperienza con i bambini diversamente abili. Questo progetto ha avuto inizio nel 2013 su idea di Marianna, l’educatrice di Federico che è un nostro compagno di classe molto sensibile. Insieme ai bambini diversamente abili il martedì compriamo l’occorrente e il mercoledì prepariamo dolciumi prelibati e stuzzichini salati , che poi gustiamo tutti insieme felici e contenti. Grazie al progetto merenda i bambini diversamente abili si divertono, fanno divertire i loro compagni e , soprattutto si fanno conoscere . I bambini, appena vedono i dolci pronti che Federico ha preparato, si leccano i baffi, mentre altri al posto di guardarli se li spazzolano in due bocconi. La 5^ F Anche i bambini,diversamente abili ,hanno i nostri stessi diritti. Cassina…e la barriere architettoniche. A Cassina ci sono tante barriere architettoniche: non si può entrare nei negozi con le carrozzine e non si può usare la metropolitana. Camminando per Cassina ci siamo resi conto che in generale il nostro paese non è adatto alla vita quotidiana delle persone disabili. A noi hanno insegnato che le persone diversamente abili sono uguali a noi e hanno i nostri stessi diritti. Se andiamo alla metropolitana notiamo che non ci sono nastri trasportatori per le persone con difficoltà motorie, ma solo scale, rendendo così difficoltoso il loro utilizzo. Noi proponiamo al sindaco e agli assessori di Cassina, a nome di tutti gli abitanti del nostro paese di costruire dei nastri trasportatori. Un altro problema è legato all’ingresso dei negozi, dove c’è quasi sempre uno scalino o a volte più di uno. Una persona normale lo supera facilmente, ma per un disabile è un grande ostacolo che a volte risulta insormontabile. Parlando con la mamma di un nostro compagno “speciale” ,abbiamo scoperto che,spesso,i posti riservati ai disabili sono occupati da macchine che non ne hanno il diritto. Noi della 5^ F che viviamo le nostre giornate con un bambino diversamente abile riusciamo a capire molto bene le sue difficoltà e le sue esperienze . Per questo motivo vi chiediamo di realizzare nei parchi alcuni giochi adatti a lui e ad altri come lui per dargli le possibilità di divertirsi come noi. Grazie a tutti quelli che ci vorranno aiutare a risolvere i problemi di cui abbiamo parlato La 5^ F EXPO MILANO 2015 FOODY E L’ EXPO Di: Simone, Nicolò, Alice, Elena, Alex, Beatrice. L’ Expo è un’ esposizione universale principalmente sul tema dell’ alimentazione, che si terrà a Milano dall’ 1 Maggio al 31 Ottobre 2015. La mascotte dell’ Expo Milano 2015 è Foody ed è il simbolo di questa edizione. Egli è formato da frutti e verdure provenienti da tutto il mondo. Il tema centrale è: NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA. AMICI DI FOODY: ARABELLA L’ ARANCIA RAP BROTHERS I RAPANELLI GURY IL COCOMERO GUAGLIO’ L’ AGLIO MANGHY IL MANGO PIERA LA PERA MAX MAIS LA PANNOCCHIA JOSEPHINE LA BANANA RODOLFO IL FICO POMINA LA MELA CHICCA LA MELAGRANA UN PO’ DI STORIA… La prima esposizione universale si tenne a Londra nel 1851 e per l’ occasione fu costruito un grande edificio fatto tutto in vetro e ferro, chiamato infatti: CRYSTAL PALACE. Quando nel 1889 toccò a Parigi ospitare la manifestazione, fu eretta la TORRE EIFFEL. Vi prende parte la maggior parte dei Paesi di tutto il mondo per scambiare idee ed informarsi sulle più recenti tecnologie e le innovazioni più importanti per il futuro. Quest’ anno l’ Expo si terrà “ alle porte “ di Milano, in un area espositiva di circa 1 chilometro quadrato, come 200 campi da calcio messi vicini. In questo vasto spazio sono stati invitati più di 140 paesi, con una previsione di oltre 20 milioni di visitatori, quasi 15 volte gli abitanti dell’intera città di Milano. Un viaggio tra cibo e ambiente I 9 cluster dell’ Expo Conosciamo le tematiche dell’ esposizione universale Di: Francesco V., Viola, Alfredo, Cristian, Samuele, Rebecca I nove cluster dell’ Expo Milano 2015 sono degli spazi dove vengono presentati alcuni temi generali legati al cibo e all’ ambiente. Vediamoli più da vicino. 1) La frutta e i legumi sono importanti nell’alimentazione per la maggior parte della popolazione mondiale e sono fonti di vitamine.? 2) Le spezie sono da sempre merce ricercata negli scambi commerciali e sono di facile conservazione. 3) I i cereali e tuberi sono l’elemento base dell’ alimentazione mondiale. 4) Il caffè è una delle bevande più bevute al mondo e fonte di reddito e sviluppo agricolo per molti paesi. 5) Il cacao: questo prodotto che deriva dal cioccolato è fabbricato in tutto il mondo 6) Il riso è simbolo di abbondanza ed è il più consumato nel mondo; se è mantenuto asciutto, si può conservare quasi all’ infinito. CURIOSITA’: il Piemonte coltiva la metà del riso prodotto in Italia, soprattutto a Novara e a Vercelli. 7) Le zone aride sono molto diverse tra loro, sono caratterizzate da agricoltura che affronta la scarsità d’acqua. 8) Bio mediterraneo: sono tradizioni culinarie basate su grano,olivi e uva in cui il pasto è anche un momento sociale e culturale. 9) Le isole, il mare e il cibo: realtà molto varie in termini di dimensioni e risorse naturali, si basano per lo più sulla pesca. Il cluster del cacao Il padiglione espositivo di golosità Di: Daniele, Maria, Irene, Lorenzo, Jhon, Asim Entrando nel cluster del cacao, dà l’impressione di entrare in una giungla. Il concept trae infatti ispirazione dai luoghi in cui il cacao viene coltivato: le piantagioni delle aree tropicali e subtropicali. Le facciate degli edifici sono realizzate in un tessuto leggero e chiaro che si apre lasciando in vista i rivestimenti: metafora della necessità di proteggere un prodotto prezioso e aromatico come il cacao. Il cluster del cacao accoglie nello spazio comune una serie di pali di diverse altezze e forme, simbolo degli alberi sotto i quali il cacao cresce. L’atmosfera è quella densa e accogliente di una foresta, dove la luce penetra nelle chiome degli alberi e si diffonde tra i padiglioni. . Il Cluster è attraversato da un percorso principale che collega l’area riservata alla degustazione e al relax all’ area eventi e a quella dedicata alle performance gastronomiche . Simbolo di fertilità Il cacao viene coltivato da millenni da molte popolazioni precolombiane che hanno avuto un ruolo centrale nell’ alimentazione e nella cultura dei Maya e degli Aztechi. Tra le molte preparazioni in cui veniva impiegato dagli Aztechi una era la bevanda amara chiamata “xocolatl”.Un’altra ricetta della tradizione univa le fave di cacao al peperoncino. Usato come cibo, bevanda e moneta, il cacao divenne simbolo di energia, fertilità e vita. Dietro il cioccolato che mangiamo o sorseggiamo c’è un minuscolo frutto , quello del cacao . Più di 30 Paesi in via di sviluppo lo producono e per la loro economia rappresenta la principale fonte di guadagno. CIBO,CULTURA,IDENTITA! A proposito di Expo, abbiamo parlato di cibo, cultura ed identità ed ecco cinque ricette: Etiopia, Francia, Italia. Il pane injera è il pane tipico di molte regioni africane, dall'Eritrea all'Etiopia. L'injera è un pane rotondo, dalla consistenza spugnosa e dal sapore un po' acidulo, dovuto alla sua lenta fermentazione, che ben si sposa con i sapori forti e molto speziati della cucina africana. L'injera si prepara tradizionalmente con una cereale particolare, che si produce solo in Africa ed è introvabile in Occidente, il teff. Noi lo abbiamo sostituito mescolando tre divers tipi di farina: mais, 00 e integrale. Il pane injera viene cotto coperto su piastre di pietra molto calde, per pochissimi minuti; esso è presente nella dieta di tutte le famiglie africane e, oltre a rappresentare un cibo di base, l'injera funge anche da piatto e da posata per mangiare altri cibi. L'injera si spezza infatti con le mani e serve da "cucchiaio" per raccogliere i cibi presenti sulla tavola. L'injera è una componente fondamentale di uno dei piatti più famosi della cucina africana ed eritrea in particolare, lo zighinì PREPARAZIONE Per preparare il pane injera, mescolate con una frusta, in una ciotola capiente, le tre farine: quella di mais, quella 00 e quella integrale . Sciogliete il lievito di birra disidratato in 250 ml di acqua tiepida e versate il liquido a filo sulle farine . Mescolate energicamente con una frusta, per ottenere una pastella corposa, morbida e omogenea che coprirete con la pellicola e lascerete fermentare per 2 giorni a temperatura ambiente . Trascorsi 2 giorni, avrete un composto pieno di bolle. A questo punto, aggiungete ad esso 150 ml di acqua bollente e il bicarbonato .Mescolate con la frusta: la consistenza dovrà essere una pastella liscia simile a quella delle crepes . Coprite nuovamente il tutto con la pellicola e lasciate riposare ancora per un’ora, dopo la quale il composto si presenterà gonfio e pieno di bolle .Per cuocere il pane dovrete usare un padellino rotondo e antiaderente, simile a quello per le crepes: fatelo scaldare molto bene e versate su di esso crica 70 gr di composto . Non appena inizieranno a comparire delle bolle sulla superficie,coprite con un coperchio e terminate cottura : ci vorranno circa 2 minuti, vi accorgerete che la cottura è terminata perché il pane cambia colore . Una volta cotto, coprite il pane molto bene con la pellicola, per evitare che si secchi. Ecco pronto il pane injera! Ingredienti -200 gr. di mandorle -180 gr. di burro -2 cucchiai di liquore -50 gr. di cioccolato fondente -200 gr. di farina -200 gr. di zucchero -1 bustina di vanillina Preparazione 1)Frullate le mandorle dopo averle sbollentate , pelate e leggermente tosate al forno . Mescolate le mandorle frullate , la farina ,lo zucchero e la vanillina , quindi impastate con cura con il burro ammorbidito a temperatura ambiente e il liquore , fino ad ottenere un composto liscio e ammorbidito . 2)Formate delle palline grandi come noci e disponetele su una placca da forno imburrata ,quindi infornatele per 15 minuti a 160° . Estraete la teglia lasciate raffreddare le palline biscottate:una volta fredde , staccatele delicatamente dalla placca servendovi di una paletta. 3)Frantumate il cioccolato e scioglietelo sul fuoco mettendole in un pentolino a bagnomaria ; quando sarà sciolto, prendetene poco per volta con un cucchiaino o con una spatolina e spennellatele sulla superficie piatta delle palline , quindi unite i biscottini due a due : disponete i “Baci di dama” su un’alzata per dolci o da cioccolatini NON VI RESTA CHE GUSTARLO!!!! Ingredienti 4 Kg di Mele Cotogne (ancora da Pulire) 1 Kg di Zucchero Semolato 1 Cucchiaino di Estratto di Vaniglia Succo di 1 Limone 1 Cucchiaino di Agar Agar Tappe di preparazione Tappa 1 Lavate bene le mele cotogne, mettetele, intere, in una pentola coprite con acqua e lasciatele bollire per circa 1 ora, o fino a quando con i rebbi di una forchetta non riuscirete a bucare la mela ed arrivare al Una volta ammorbidite, scolatele e lasciatele raffreddare completamente. torsolo. Tappa 2 Quando le mele saranno fredde, pelatele, eliminate il torsolo e riducetele in purea, potete passarle al passaverdure o con il frullatore ad immersione Tappa 3 Mettete la purea di mele, insieme allo zucchero, la vaniglia e il succo di limone in una pentola dal fondo spesso e fate cuocere, mescolando di tanto in tanto e coprendo con un coperchio per circa 1 ora e mezza, bisogna raggiungere una consistenza più densa di quella di una marmellata, quando avrete quasi raggiunto la giusta densità, aggiungete l’agar agar, mescolate benissimo, in modo che la polvere si distribuisca, cuocete altri 10 minuti e poi trasferite negli stampi in silicone. Fate raffreddare negli stampi circa un giorno, coperto con una garza. Tappa 4 Il giorno seguente, accendete il forno a 100 °C e fate cuocere (anche se sarebbe più corretto dire asciugare) le cotognate negli stampi, per circa 1 ora e mezza, trascorso questo tempo, tiratele fuori dal forno, sformatele e lasciatele asciugare ancora una volta coperte da una garza per un giorno. Tappa 5 Il giorno seguente dovete ripetere l’operazione del giorno prima, quindi accendete il forno a 100 °C, ma questa volta poggiate su una griglia rivestita da carta forno le cotognate (senza più gli stampi) sottosopra (dovete mettere in alto la parte che il giorno prima era negli stampi), fate asciugare per un’altra ora e mezza e tirate fuori, fate asciugare ancora un giorno, coperte da una garza, prima di impiattare. Ingredienti 1. 5 mele 2. 150 g di burro 3. 150 g di zucchero 4. 5 uova 5. 200g di farina 6. ½ bustina di lievito Preparazione -Pulire le mele e tagliare a fette sottili in una terrina; -sciogliere il burro,unire uova,zucchero,lievito,farina e creare un impasto denso e non liquido; -prendere una tortiera a bordo alto da foderare con carta da forno; -coprire il fondo con lo zucchero e con fettine di burro,poi adagiare le mele; -stendere l’impasto con il mattarello e poi coprire la tortiera; -infornare a forno preriscaldato a 180° per 45 minuti; -sfornare e lasciar riscaldare; -capovolgere la torta e …servire. Ingredienti Cozze 500 g Patate 500 g Aglio 1 spicchio Pangrattato 50 g Prezzemolo 25 g Acqua 300 g Riso 300 gr Olio extravergine d'oliva q. b. Parmigiano reggiano 50 g Preparazione: Sale Per preparare il riso patate e cozze, iniziate a pulire le cozze: staccate il bisso da ogni cozza (1) e eliminate le eventuali impurità sul guscio aiutandovi con una lana d'acciaio (2). Per vedere nel dettaglio la pulizia delle cozze, cliccate qui. Con un coltellino apritele, iniziando dalla punta e compiendo un giro seguendo il bordo del guscio della cozza (3), facendo attenzione a raccogliere in un contenitore il liquido che fuoriesce. Portate il mollusco dalla valva superiore a quella inferiore e staccate la valva vuota (4-5). Filtrate il liquido fuoriuscito con un colino a maglie sottili e mettelo da parte (6). Preparate ora la panatura: tritate finemente l'aglio e aggiungetelo al pangrattato (7); poi tritate il prezzemolo e aggiungetene metà al pane grattugiato (8). Mescolate e aggiungete l'olio extravergine d'oliva (9). Pelate le patate e tagliatele a spicchi (10). Prendete una pirofila quadrata da 23 cm e ricoprite il fondo con l'olio extravergine d'oliva, adagiate le patate (11), salate e pepate e aggiungete una spolverata di prezzemolo (12). Proseguite con uno strato di cozze (13), spolverate con il parmigiano e continuate aggiungendo il riso crudo (14). Unite ora il liquido delle cozze che avete tenuto da parte (15), avendo cura di versarlo delicatamente su tutta la pirofila. Proseguite con un altro strato di patate, cozze e riso, aggiungete una spolverata di prezzemolo, salate e pepate e completate lo strato con il pangrattato (16). Aggiungete delicatamente l'acqua, da un lato della pirofila, fino ad arrivare appena sotto alla panatura (17). Completate con un filo d'olio e infornate il riso patate e cozze, nella parte più bassa del forno, a 180° per 60 minuti a forno statico. La superficie dovrà risultare ben dorata e il vostro riso patate e cozze sarà pronto per essere gustato! La 5^F DAVANTI ALLA TELEVISIONE Si sa che a noi bambini piace molto guardare la televisione. A volte è difficile spegnerla per mettersi a fare i compiti. Di solito guardo la televisione per circa due ore al giorno. Alcuni tra i miei telefilm preferiti sono: Violetta, Suegna con migo, Somostu yuo e braccialetti Rossi. A proposito di “braccialetti rossi” una cosa che mi dà dispiacere è che i telefilm li fanno tardi e finiscono ancor più tardi, quindi mia mamma non me li fa vedere fino alla fine. Con meno pubblicità finirebbero prima! Guardo la televisione per piacere: per passare il tempo e rilassarmi. Giorgia 5 A DAVANTI ALLA TELEVISIONE Molti preferiscono stare davanti alla tv piuttosto che uscire con gli amici; io personalmente guardo la televisione la mattina e la sera. Guardo spesso Oggy e i maledetti scarafaggi : è la storia di un gatto che subisce i dispetti da parte di una banda di scarafaggi , composta da Joey , Dee Dee e Markey. Loro nonostante cadono da altezze elevate , non si fanno niente , combinano sempre disastri e non si fanno male. Un altro cartone che vedo spesso sono i Dalton, quattro fratelli in un penitenziario che cercano disperatamente di evadere. Il direttore della prigione si chiama Peiobdy, , poi c’è la segretaria, la signorina Betty, Bit ed Emmett, due guardie carcerarie ed i detenuti. I nomi dei Dalton sono: Joe , il più piccolo e più intelligente, Jock, William ed Averell, il più alto ma il meno perspicace. Loro trovano sempre un buon motivo per essere liberi, ma poche volte riescono ad evadere e li catturano sempre. Eric, Veronica e Giorgia 5A ANCHE NOI TOPOREPORTER Il 17 marzo 2015 nella classe 5 A è venuto un gruppo di fumettisti per spiegarci in cosa consiste il loro lavoro. Ci hanno spiegato come si disegna, come si colora, come si scrive e il significato delle onomatopee! E' stato un evento fantastico perchè non capita spesso nella vita! Uno di loro ci ha fatto delle caricature a modi topo/papero ed inventato il nome. Ci hanno regalato delle magliette con davanti stampato l'immagine di topolino e dietro la scritta “Io sono un toporeporter”: davvero bellissima! Abbiamo fatto una foto di gruppo, ma la notizia più bella è stata che nel mese di aprile sarebbe uscito un fumetto con delle pagine dedicate a noi. E' stata una giornata divertente ed indimenticabile. Gioele 5 A Arrivata a scuola al mattino ero molto curiosa di sapere che tipo di intervento avrebbero fatto i fumettisti. Quando sono arrivati Aldo, Francesco, Gianluca, Gabriella e Silvia, così si chiamavano,ci hanno diviso in due gruppi: quello degli scrittori e quello dei disegnatori. Io ero in quello degli scrittori, dove ci hanno diviso ancora in due sottogruppi ed inventare due storie dal titolo: “Ricordi rubati” e “La chiave dei ricordi”. I miei compagni in classe invece facevano le bandiere con il tema della pace e della libertà...(...). Il bello di questa giornata è stato che il nostro lavoro dovrà essere pubblicato su “Topolino” che uscirà il 15 Aprile con il numero 3099. E' stata un'esperienza unica!!! SILVIA F. 5 A BARZELLETTE SE STUDIARE FA BENE, PERCHE’ NON LO LASCIAMO FARE AGLI AMMALATI? LA PROFESSORESSA DI LETTERE CHIEDE A PIERINO QUAL E’ IL CONTENUTO DELL ‘ORTIS. PIERINO RISPONDE :”CAROTIS, INSALATIS,CAVOLFIORIS...” QUAL E’ IL COLMO PER UN MEDICO? ESSERE MOLTO PAZIENTE! SE I GATTI HANNO I CANINI; PERCHE’ I CANI NON HANNO I GATTINI? DUE CACCIATORI IN AFRICA SONO ASSALITI DAL LEONE. IL PRIMO SPARA MA IL FUCILE SI INCEPPA. IL COMPAGNO: “CILECCA!”. E IL PRIMO: “NO, CI MANGIA!”. MAURINO AL PAPA’: “E’ VERO CHE LE CAROTE FANNO BENE ALLA VISTA?” IL PAPA’: “CERTO! HAI MAI VISTO UN CONIGLIO CON GLI OCCHIALI?” UN UOMO ALLA FERMATA DELL'AUTOBUS CHIEDE AD UN ALTRO: “SCUSI PASSA DI QUI IL 28?” L'ALTRO PRENDE LA SUA AGENDA , LA CONSULTA E DICE: “NO, IL 28 SONO IN FERIE”. DUE LIBRI: “CHE CALDO STANOTTE!” . “CI CREDO, HAI DORMITO CON LA COPERTINA!”. QUAL E' IL COLMO PER UN LAMPONE INNAMORATO? FARE UNA DICHIARAZIONE DA....MORE! APPENA TORNATA A CASA UNA PICCOLA ZANZARA CHIEDE ALLA MAMMA: “SE MOSCA E' LA CAPITALE DELLA RUSSIA...IO, DI QUALE PAESE SONO CAPITALE?”. “MAMMA, E' VERO CHE LE API SANNO FARE IL MIELE?” “CERTO”. “E COME FANNO A CHIEDERE I BARATTOLI?”. SE UNA COZZA AVESSE IL MAL DI SCHIENA, SOFRIREBBE DI SCOGLIOSI DOVE FA IL BAGNO UN CANGURO? NEL MAR...SUPIUO. COSA FANNO DUE API SULLA LUNA? LA LUNA DI MIELE! IL COLMO PER UNA MUCCA: AVERE IL RAFFREDDORE DA FIENO! “DOTTORE UN CANE MI HA MORSO UN DITO” “E L'HA DISINFETTATO?” “NO, E' SCAPPATO VIA SUBITO”. ANGELINA, LETIZIA, LUCREZIA, IGOR 5 A INDOVINELLI: 1. Cosa fa un temperino in un campo da calcio? 2. Perché l’arancia non va a fare la spesa? 3. Ci sono tre fratelli. A volte sono brutti, mentre altre volte sono belli. Il primo non c'è perché sta uscendo, il secondo non c'è perché sta venendo, c'è solo il terzo che è il più piccolo dei tre, ma quando manca lui nessuno degli altri due c'è. Chi sono? 4. Ci sono tre erreri in questo frase. Quali sono? 5. Se in una libreria trovo un libro in cui la prefazione è dopo l'epilogo, la fine è nella prima metà del libro e l'indice è prima dell'introduzione. Che libro ho trovato? (a cura della V) CRUCIVERBA GEOMETRICO (PER COMPILARLO, PRIMA STAMPARE LA PAGINA) DEFINIZIONI CRUCIVERBA GEOMETRICO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 E' UN POLIGONO REGOLARE CHE HA 5 LATI E' LA MISURA DEL CONTORNO, CIOE' LA SOMMA DELLE LUNGHEZZE DEI LATI E' UN QUADRILATERO CON TUTTI I LATI UGUALI E GLI ANGOLI 2 ACUTI E 2 OTTUSI E' UN QUADRILATERO CON I LATI OPPOSTI CONGRUENTI E GLI ANGOLI 2 ACUTI E 2 OTTUSI E' UN QUADRILATERO CON UNA COPPIA DI LATI PARALLELI E' UN QUADRILATERO CON I LATI CONGRUENTI E' UN QUADRILATERO CON I 4 LATI CONGRUENTI E 4 ANGOLI RETTI PUO' ESSERE EQUILATERO, ISOSCELE E SCALENO E' UN POLIGONO REGOLARE, CHE HA 7 LATI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 SILVIA F. 5 A CRUCIVERBA 1E’ UNA MATERIA IN CUI SI STUDIA IL CORPO UMANO 2E’ UN LUOGO IN CUI SI FA LEZIONE 3LO USANO PER ANDARE IN GITA O A SCUOLA 4 E’ UN OGGETTO APPESO AL MURO O SI TROVA AL POLSO 5 E’ UNA PAUSA DURANTE IL GIORNO: PU0’ ESSERE LUNGO O CORTO 6 E’ UNA PERSONA CHE INSEGNA 1 2 3 4 5 6 CRUCIVERBA A INDOVINELLI 1 QUAL E' L'UNICO UCCELLINO IN GRADO DI VOLARE ALL'INDIETRO E A PANCIA ALL'ARIA? 2 NON SONO MELA, NON SONO PERA, HO LA FORMA DI UNA SFERA. IL MIO SUCCO E' NUTRIENTE, E' UNA BIBITA ECCELLENTE. NON PROCURO MAL DI PANCIA, HO LA BUCCIA E SONO ….? 3 QUANDO SERVE VIENE GETTATA E QUANDO NON SERVE VIENE CONSERVATA. CHE COS'E'? 4SE PRONUNCI IL SUO NOME, SI ROMPE. CHE COS'E'? 5SE DURANTE UNA CORSA SUPERI IL TERZO IN CHE POSIZIONE ARRIVI? 6COME SI CHIAMA IL PICCOLO DELLA MUCCA? 7COME SI CHIAMA IL PICCOLO DEL CAVALLO? 8 E' LEGGERO COME UNA PIUMA EPPURE NESSUN UOMO, PER QUANTO ROBUSTO, PUO' TRATTENERLO PER PIU' DI QUALCHE MINUTO. CHE COS'E'? 9 SONO DURA, ROTONDETTA, COLOR CAFFE', STO CHIUSA IN UN RICCIO, MI TROVO IN MONTAGNA SONO... 10 E’ UN TUBERO 11 SONO UN FRUTTO NUTRIENTE, SONO BUONA ANCHE COME SUCCO E SONO AMICA DELLA MELA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 LUCREZIA 5 ADEFINIZIONI CRUCIVERBA GEOGRAFICO 1- Il suo capoluogo è Milano 2- Il suo capoluogo è Bologna 3- Il suo capoluogo è Perugia 4- Il suo capoluogo è Ancona 5- Il suo capoluogo è Udine 6- Il suo capoluogo è Torino 7- Il suo capoluogo è L'Aquila 8- Il suo capoluogo è Venezia 9- Il suo capoluogo è Genova 10-Il suo capoluogo è Trento 11- Il suo capoluogo è Cagliari 12- Il suo capoluogo è Palermo 13- Il suo capoluogo è Catanzaro 14- Il suo capoluogo è Aosta 15- Il suo capoluogo è Roma 16- Il suo capoluogo è Firenze 17- Il suo capoluogo è Napoli 18- Il suo capoluogo è Bari 19- Il suo capoluogo è Campobasso 20- Il suo capoluogo è Potenza SILVIA F. 5 A 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 LUCA VA CIAO SCUOLA Scuola elementare ti saluto adesso, già i quaderni nella scatola ho messo. Tre mesi di vacanze voleranno via poi andrò alle medie con tanta nostalgia. Studiando verbi e osservando animali, le mie maestre per me rimangon speciali. Ragazzi e ragazze di tanta simpatia tutti quanti pieni di fantasia. Con voi ho passato disagi e malori rimarrete nel mio cuore, siete i migliori! Scuola piccola all’esterno, grande all’interno con cervelli che si sforzano pieni d’impegno. (a cura di Nicolò Cascia - Vc) TEMPO E’ strano pensare Al tempo che passa. Cinque anni sono passati Veloci come il vento. Eppure mi ricordo All’inizio di questa avventura Vedevo le montagne Non la pianura. Avevo paura Del tempo stesso Solo cinque anni Sembravano una vita, Adesso sembrano solo Un granello di sabbia In una clessidra. Poiché anche l’acqua del grande fiume Nasce da un ruscello; dal ruscello si vede il fiume dal fiume si vede il ruscello. L’ inizio di una grande avventura Che sfocerà nel mare È la vita che va, bisogna continuare. (a cura di Giordano Motta 5C) CRESCENDO… Mi manchi già E sono ancora qua. Ci sto sempre a pensare Anche quando sto a giocare Però è ora di andare. Resterò bambino Il tuo piccino Ero un pulcino Ora sono un ragazzino. È passato il tempo Sono cresciuto tanto Ma non così tanto Da dirti “addio” E questo sono io Non son triste Ne contento Ma devo dire Che mi accontento. Passerò dalle filastrocche ai temi E dalle tabelline alle equazioni. Non ho paura Perche so che la vita è una Non va sprecata… La si deve vivere Perché ci è stata donata! (a cura di Matteo Marvulli e Bianca Restuccia 5C) Crisalide Ora è il momento di cambiare È ora di spiegare le ali e avanzare Per studiare, imparare e sapere. Da matita a penna Uno spazio nel mio cuore sarà sempre riservato a te. Mi hai arricchito in questi anni Di gloria e di tristezza. Sei sempre stata con me Ma è il momento di lasciare il nido E vivere la vita che ti sorprende O ti tradisce. E come se tutto cambiasse Il tempo passa Ormai i ricordi Si affollano nella testa È quel ronzio fastidioso ma dolce Che ti insegna che la vita scorre. (a cura di Aurora Gjegji, Vittoria Marchiafava, Giorgia Lalumera, Emanuele Lazzarini 5C) Arcobaleno di passioni Il tempo sta passando E sembra ieri quando è iniziata la scuola. Cerco di non sbagliare E andare verso il mio futuro Ma ogni tanto mi ritroverò a pensare al passato. Più cresco più mi mancano le mie cose Mi sono divertito ma ormai sto crescendo Un giorno io sarò grande Come la vita e il destino hanno deciso. Tutti i ricordi sono nel mio cuore Come un super arcobaleno colorato di passione. Questa scuola non è stata fatta di mattoni Ma di amore, allegria ed emozioni. Poeti, principini, scrittori E certe volte siamo diventati degli attori. Sentirò la mancanza della scuola elementare Ma la nostra crescita non si può bloccare Perché il tempo non si può fermare. La scuola primaria è quasi finita La ricorderò per tutta la vita! E nel tempo che va nel mio cuore Sempre resterà, per la primaria, un po’ d’amore. Mi mancherà tanto questa scuola Me ne andrò comunque con gioia. Non ti saluto con un “addio” Ma con un “ciao” Come si fa con un amico. E magari chissà Forse il destino ci riunirà. Cambierò pagina… Ma ora è il momento di salutarvi Siete i migliori! ЯНIОКОАИ НЕ ЗАБУДУ МОЮ ПЕРШУ ШКОДУ! Me emociona porgue es otro paso para mi vida esto guiere decir que estoy crescendo. (a cura di Asia Priolo, Luca Deponti, Luca Vitali, Luca Tarenzi, Federico Feleppa, Monica Alliata, Riccardo Carrieri, Laura Condello, Marcello Gobbo, Lia Francini, Olga Veklych, Andres Alvarez 5C) Senza titolo Ormai sto crescendo E la scuola sta finendo Saluto la primaria E vado in secondaria. Noi mentre stiamo uscendo Piangendo e gioendo Felici ce ne andiamo Ma neanche sorridiamo. Dopo tutte quelle lezioni Milioni di milioni Senza mai ascoltare Ma dopotutto imparare. La mattina non ho voglia E a superar la soglia, poi non devi solo andare devi anche ritornare. Dopo voti, intervalli e soprattutto note In mensa danno ancora le buone carote E dopo quelle foto Mi regalano la moto. La filastrocca qui finisce Ma non so se vi stupisce La scuola, certe volte, infastidisce Ma soprattutto, se ci pensi, istruisce! (a cura di Giorgio Pisano 5C) VERSO IL FUTURO Il tempo passa Ma i ricordi restano. Sbocciamo come rose Raggiungiamo il destino Lasciando il passato. Ci buttiamo in picchiata nel futuro, come una cascata, come un uccello libero. Ci arrampichiamo su rami intrecciati Come una corda dell’infinito. Camminiamo su un tappeto di cristallo rosso e giallo Seguendo le ombre della natura Appoggiando il viso sulle braccia delle nuvole Facendoci trasportare dal suono acuto della terra E della vita che va! (a cura di Daiana) …IL VIAGGIO È… Il viaggio è un’avventura nell’altro mondo per scoprirlo fino in fondo; giri fiumi, giri mari e non ti fermi finché non impari; giri laghi, giri campagne e scopri tante, alte montagne; il viaggio è un’avventura, in mezzo alla natura, ma può fare anche paura! Il viaggio è un’avventura interessante e molto entusiasmante. Per noi, il viaggio è un’avventura nel mondo selvaggio, in un nuovo paesaggio, o in un bel villaggio, è un piccolo miraggio. QUESTO È IL NOSTRO MESSAGGIO… PER LODARE IL VIAGGIO!!! ☺☺ REALIZZATA DA: Tommaso M., Elena L., Christian G., Enis D.(Vd) Melissa B. Il preside si è dimostrato molto disponibile con il comitato di redazione: è stato interessato ai progetti e ha fornito la sua collaborazione, proponendo diversi metodi di uscita del giornalino, come quello di inviarlo alle rappresentanti di classe; è stato molto interessato agli articoli, ed ha approvato le idee dei redattori. Tutti i redattori ringraziano la sua disponibilità e la sua collaborazione. Si ringraziano per la collaborazione e le idee TUTTI i bambini delle classi V, i Docenti e la Bibliotecaria. Cassina de’ Pecchi, maggio 2015