BOLLETTINO INTERPARROCCHIALE N°20
Sabato 18 maggio 2013
La Maddalena
GIOVANI! RIPRENDETEVI IL FUTURO (2)
(prosegue dal precedente bollettino)
Questi scenari catastrofici, economici, politici,
sociali, assistenziali e ambientali vogliono
trasmettere un messaggio rivolto ai giovani per
avvertirli che il futuro è morto, non c’è più, non
si facciano illusioni, la pacchia è finita, come il
petrolio e l’acqua. La divulgazione di queste
ipotesi scientifiche (?) che documentano la verità
di questi apocalittici scenari non ha mai una
finalità educativa, ma è spesso punitiva e
moralistica. Manca, infatti, l’indicazione alla
soluzione. Se lo scenario del futuro è questo, è
indispensabile informare correttamente queste
generazioni dei rischi e con loro definire e
inventare un nuovo modo di vivere nel mondo,
costruendo una civiltà, generata dalla cogestione
con tutti i popoli, compatibile e tenendo sotto
controllo la tecnologia che pensi ai diritti dei
figli, dei nipoti e pronipoti. È quasi del tutto
assente il tentativo di reclutare in questa guerra
gli ideali dei giovani, quasi che non ne avessero,
la loro capacità di sperare, la loro voglia di
cambiare. È assente il bisogno di riparare
l’affronto di consegnare (noi giovani di 50 anni)
a loro un pianeta e una società ridotte ad un
simile stato. Ci manca la volontà di educare e
formare i nuovi terrestri a non violentare
l’ambiente (fisico e morale) che gli permette la
vita. Occorre educare che esiste un tempo futuro
in cui potrà realizzarsi il loro progetto e sarà
possibile sviluppare la loro creatività e l’amore,
che sono i requisiti per essere sereni e laboriosi.
Occorre educare che ci sarà un futuro, il loro, nel
quale si alleneranno ad imparare uno sport, un
mestiere, e nel frattempo godere dell’amicizia,
dell’amore, dell’avventura, del viaggio, del
rischio.
Don Antonello Tumminello
MAGISTERO
- Mercoledì, 15 maggio 2013 all'UDIENZA
GENERALE il Papa ha detto: “Oggi vorrei
soffermarmi sull’azione che lo Spirito Santo
compie nel guidare la Chiesa e ciascuno di noi
alla Verità. Gesù stesso dice ai discepoli: lo
Spirito Santo «vi guiderà a tutta la verità» (Gv
16,13), essendo Egli stesso «lo Spirito di Verità».
Viviamo in un’epoca in cui si è piuttosto scettici
nei confronti della verità. Benedetto XVI ha
parlato molte volte di relativismo, della tendenza
cioè a ritenere che non ci sia nulla di definitivo e
a pensare che la verità venga data dal consenso o
da quello che noi vogliamo. Sorge la domanda:
esiste veramente “la” verità? Che cos’è “la”
Pentecoste: la discesa dello Spirito Santo
verità? Possiamo conoscerla? Possiamo trovarla?
Qui mi viene in mente la domanda del
Procuratore romano Ponzio Pilato quando Gesù
gli rivela il senso profondo della sua missione:
«Che cos’è la verità?». Pilato non riesce a capire
che “la” Verità è davanti a lui, non riesce a
vedere in Gesù il volto della verità, che è il volto
di Dio. Eppure, Gesù è proprio questo: la Verità,
che, nella pienezza dei tempi, «si è fatta carne»,
è venuta in mezzo a noi perché noi la
conoscessimo. La verità non si afferra come una
cosa, la verità si incontra. Non è un possesso, è
un incontro con una Persona. Ma chi ci fa
riconoscere che Gesù è “la” Parola di verità, il
Figlio unigenito di Dio Padre? San Paolo insegna
che «nessuno può dire: “Gesù è Signore!” se non
sotto l’azione dello Spirito Santo» (1Cor 12,3).
E’ proprio lo Spirito Santo, il dono di Cristo
Risorto, che ci fa riconoscere la Verità. Gesù lo
definisce il “Paraclito”, cioè “colui che ci viene
in aiuto”, che è al nostro fianco per sostenerci in
questo cammino di conoscenza; e, durante
l’Ultima Cena, Gesù assicura ai discepoli che lo
Spirito Santo insegnerà ogni cosa, ricordando
loro le sue parole. Qual è allora l’azione dello
Spirito Santo nella nostra vita e nella vita della
Chiesa per guidarci alla verità? Anzitutto, ricorda
e imprime nei cuori dei credenti le parole che
Gesù ha detto, e, proprio attraverso tali parole, la
legge di Dio – come avevano annunciato i profeti
dell’Antico Testamento – viene inscritta nel
nostro cuore e diventa in noi principio di
valutazione nelle scelte e di guida nelle azioni
quotidiane, diventa principio di vita. Si realizza
la grande profezia di Ezechiele: «Vi purificherò
da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli,
vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi
uno spirito nuovo… Porrò il mio spirito dentro di
voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò
osservare e mettere in pratica le mie norme».
Infatti, è dall’intimo di noi stessi che nascono le
nostre azioni: è proprio il cuore che deve
convertirsi a Dio, e lo Spirito Santo lo trasforma
se noi ci apriamo a Lui. Lo Spirito Santo, poi,
come promette Gesù, ci guida «a tutta la verità»;
ci guida non solo all’incontro con Gesù, pienezza
della Verità, ma ci guida anche “dentro” la
Verità, ci fa entrare cioè in una comunione
sempre più profonda con Gesù, donandoci
l’intelligenza delle cose di Dio. E questa non la
possiamo raggiungere con le nostre forze. Se Dio
non ci illumina interiormente, il nostro essere
cristiani sarà superficiale. La Tradizione della
Chiesa afferma che lo Spirito di verità agisce nel
nostro cuore suscitando quel “senso della
fede” (sensus fidei) attraverso il quale, come
afferma il Concilio Vaticano II, il Popolo di Dio,
sotto la guida del Magistero, aderisce
indefettibilmente alla fede trasmessa, la
approfondisce con retto giudizio e la applica più
pienamente nella vita. Proviamo a chiederci:
sono aperto all’azione dello Spirito Santo, lo
prego perché mi dia luce, mi renda più sensibile
alle cose di Dio? Questa è una preghiera che
dobbiamo fare tutti i giorni: «Spirito Santo fa’
che il mio cuore sia aperto alla Parola di Dio, che
il mio cuore sia aperto al bene, che il mio cuore
sia aperto alla bellezza di Dio tutti i giorni».
Vorrei fare una domanda a tutti: quanti di voi
pregano ogni giorno lo Spirito Santo? Saranno
pochi, ma noi dobbiamo soddisfare questo
desiderio di Gesù e pregare tutti i giorni lo
Spirito Santo, perché ci apra il cuore verso Gesù.
Pensiamo a Maria che «serbava tutte queste cose
meditandole nel suo cuore». L’accoglienza delle
parole e delle verità della fede perché diventino
vita, si realizza e cresce sotto l’azione dello
Spirito Santo. In questo senso occorre imparare
da Maria, rivivere il suo “sì”, la sua disponibilità
totale a ricevere il Figlio di Dio nella sua vita,
che da quel momento è trasformata. Attraverso lo
Spirito Santo, il Padre e il Figlio prendono
dimora presso di noi: noi viviamo in Dio e di
Dio. Ma la nostra vita è veramente animata da
Dio? Quante cose metto prima di Dio?”.
Invochiamolo più spesso, perché ci guidi sulla
strada dei discepoli di Cristo. Invochiamolo tutti
i giorni. Vi faccio questa proposta: invochiamo
tutti i giorni lo Spirito Santo, così lo Spirito
Santo ci avvicinerà a Gesù Cristo”.
RAGGI DI SOLE
Il palloncino azzurro
Siamo d’accordo con Don Pino Pellegrino che,
nel suo libretto “Le scintille di Dio”, scrive: I
bambini… lasciano dita di cioccolata ovunque.
Saltano nelle pozzanghere. Rubano i lecca-lecca
prima di cena. Fanno i buchi quando cancellano
il quaderno. Spargono il dentifricio per tutto il
lavandino. Bevono rumorosamente la minestra.
Aspettano il topino quando gli cade il dente.
Schiacciano il naso sui vetri dell’auto per veder
passare il mondo. Non hanno fretta davanti alle
cose. Danno un’anima a tutto ciò che vedono.
Sono i re del caos. Saltellano sul materasso come
acrobati. “Nevica a cani e gatti” - come dicono
gli inglesi - e loro vogliono andare a pescare nel
fiume… I bambini….. Se mancassero,
mancherebbero le bollicine dello spirito umano.
Se mancassero, il mondo diventerebbe monotono
e piatto come una sogliola. Dio ci conservi i
bambini”. Riferisce l’evangelista Marco che
“presentavano a Gesù dei bambini perché li
accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. Gesù,
al vedere questo, s’indignò e disse loro:
«Lasciate che i bambini vengano a me e non
glielo impedite, perché a chi è come loro
appartiene il Regno di Dio» (Mc 10,13-14). Un
giorno mi sono incantato a osservare questa
scenetta: immersa nel suo regno di fantasia,
quasi fuori dal mondo, una bimba faceva
sobbalzare un palloncino azzurro con le sue
manine di fata. In quel palloncino dovevano
essere custoditi tutti i suoi sogni, i suoi sorrisi, le
sue lacrime. Rincorreva il palloncino che volava
ora di quà e ora di là, e rideva incurante dei
passanti e del cagnetto che ringhiava ai suoi
piedi. Oh certo! Sarebbe arrivato anche per lei il
tempo in cui la prosa avrebbe preso il posto della
poesia: le bollette da pagare, la casa da
riassettare, il pranzo da preparare, la noia della
routine, i malanni di stagione, il fardello degli
anni che si fa sempre più pesante….. Ma intanto
la bambina continuava a giocare, lo sguardo fisso
al suo palloncino azzurro, la gioia che si
riempiva di strilli festosi, mentre la gente la
incrociava sul marciapiede passando frettolosa e
distratta….. Se provassimo anche noi, ogni tanto,
a fermarci un po’, sollevando lo sguardo dai
nostri affanni terreni per regalare ai nostri occhi
appannati uno squarcio d’azzurro, una scintilla di
sole..! Il mondo si svelerebbe più bello,
nell’incanto delle creature che il Divino Artista
ha concepito e plasmato per la nostra gioia!
Don Paolo Piras
DALLE PARROCCHIE
■ La visita di Papa Francesco al Santuario della
Madonna di Bonaria a Cagliari nel prossimo
mese di settembre è stata la sorpresa più gradita
per i fedeli sardi, circa un migliaio, presenti con i
loro Vescovi, mercoledì scorso, all’udienza del
Papa. I Vescovi erano a Roma per la “visita ad
limina” cioè al soglio pontificio. Visita che tutti i
Vescovi fanno al Papa ogni cinque anni per dare
a lui relazione sulla vita delle loro Chiese.
Alla fine dell’udienza il Papa ha detto: “Un
pensiero speciale rivolgo ai Vescovi, ai sacerdoti,
ai fedeli provenienti dalla Sardegna; cari amici,
vi ringrazio della vostra presenza e di cuore
affido voi e le vostre comunità alla materna
intercessione della Vergine Santa che venerate
col il titolo di “Madonna di Bonaria”. A questo
proposito, vi vorrei annunciare che desidero
visitare il Santuario a Cagliari, quasi
sicuramente, nel mese di settembre, perché fra la
città di Buenos Aires e Cagliari c’è una
fratellanza per una storia antica. Proprio nel
momento della fondazione della città di Buenos
Aires, il suo fondatore voleva nominarla “Città
della S.S. Trinità”, ma i marinai che l’avevano
portato laggiù, erano sardi e loro volevano che si
Festa di S.Simplicio patrono della Diocesi
chiamasse “ Città della Madonna di Bonaria”. Vi
fu una disputa fra di essi e alla fine hanno trovato
un compromesso, così che il nome della città
risulta lungo: “ Città della Santissima Trinità e
porto di Nostra Signora di Bonaria”. Ma essendo
tanto lungo, sono rimaste le ultime due parole:
Bonaria, Buenos Aires, in ricordo della vostra
icona della Madonna di Bonaria”.
■ Mercoledì 15 maggio, festa di San Simplicio
vescovo e martire, patrono della Diocesi, il
nostro Vescovo era a Roma con gli altri vescovi
sardi, ed è stato sostituito da Mons. Pietro
Meloni che ha presieduto la Messa solenne.
Erano presenti diversi sacerdoti e diaconi
permanenti, diversi sindaci oltre a quello di
Olbia anche quello di Tempio, autorità civili e
militari e tanti fedeli. Nell’omelia il Vescovo ha
commentato il Vangelo del chicco di grano che
muore e porta frutto. Così Cristo e così
Simplicio. Il suo esempio è un invito a tutti, in
particolare ai giovani, a fare della propria vita un
dono. L’affidarsi all’amore di Gesù genera nuova
creatività, intraprendenza nel lavoro, comunione
fraterna.
■ Il 12 maggio, trentanove bambini, frequentanti
il catechismo nella Parrocchia di Moneta, hanno
ricevuto il Sacramento dell’ Eucarestia nella
chiesa di Santa Maria Maddalena ( Ringraziamo
per questo Don Domenico). Si sono preparati,
per accogliere nel loro cuore Gesù “Pane del
Cielo e gran Sacramento “proprio nel giorno
della Solennità dell’ Ascensione del Signore che
ci permette di “vivere con Lui e per mezzo di
Lui”. Grande festa quindi in Chiesa e nelle
numerose famiglie. Festa anche della “Mamma”
e della nostra Madre del Cielo a cui i bambini
Prima Comunione dei bambini
della Parrocchia di Moneta
stessi, entrando in chiesa, nella preghiera a Lei
rivolta, hanno invocato il suo aiuto e
insegnamento nella fede per amare Gesù e i
nostri fratelli e le hanno offerto i gigli, segno di
purezza. Come tema significativo di questa
Prima Comunione è stata scelta la Nave che
rappresenta la Chiesa con il suo comandante
Gesù che ci guida a superare le tempeste e le
difficoltà della vita verso il porto della salvezza.
Tutto è stato rappresentato con il disegno in
diversi cartelloni e letta la corrispettiva
simbologia da alcuni bambini. Durante l’Omelia,
Don Andrea ha spiegato ai bambini la grandezza
della relazione che con quel Sacramento inizia
fra loro e Cristo; ma, come le altre relazioni di
amicizia e di amore, per durare, deve essere
coltivata con l’incontro continuo perché
l’Eucarestia è un dono che li accompagnerà per
tutta la vita. Ogni fase della Cerimonia ha visto
impegnati tutti i bambini, alcuni genitori e il coro
preparato da Davide e dai suoi collaboratori con
la partecipazione assidua di alcuni bambini della
Prima Comunione. Con grande cura e amore è
stato preparato l’offertorio sia da parte dei
genitori che dalle catechiste. Inoltre tutti i
bambini e le loro famiglie, ringraziando Don
Andrea, hanno donato un’ offerta per l’acquisto
di una nuova vetrata – finestra per la chiesa di
Moneta. La cerimonia si è conclusa con il
ringraziamento a Gesù, a Don Domenico per l’
ospitalità, alle catechiste, ai genitori, al coro e a
tutte le persone coinvolte. I bambini sono stati
preparati, con la guida amorevole e ferma di Don
Andrea, dalle catechiste Anna, Lucia,
Maddalena, Ornella, Paola che, con amore,
augurano ai “loro bambini” un buon
proseguimento insieme di questo cammino di
fede.
■ 35 pellegrini maddalenini sono partiti lunedì
scorso per S. Giovanni Rotondo guidati da Paolo
Provenzano con l’assistenza spirituale di Don
Alberto. Visiteranno la tomba di S. Pio da
Pietrelcina, il convento dove è vissuto, la Casa
Sollievo della Sofferenza che lui ha fondato.
Visiteranno i luoghi della sua infanzia e al
ritorno si fermeranno a Roma, pregheranno
presso la tomba di S. Pietro e parteciperanno
domenica all’Angelus del Papa. Don Alberto è
stato visto a Tele Padre Pio mentre concelebrava
nel santuario a San Giovanni Rotondo.
■ Giovedì 16 il prof. Tommaso Panu da Tempio
ha tenuto nella biblioteca parrocchiale una
interessante conferenza sulla crisi dei partiti e le
prospettive future. Ha parlato di una democrazia
malata, condizionata dal potere economico, dalla
tentazione del populismo. Ha suggerito una
riforma dal basso, un impegno coerente dei
cattolici in politica. Molto vivace il dibattito che
ne è seguito. Si è citato Papa Francesco che
proprio il giorno prima aveva detto: “Non siate
cristiani da salotto”, si è parlato dell’opportunità
o meno di un partito di cattolici, di come
contrastare i poteri delle banche che possono
destabilizzare l’economia di una nazione.
■ Auguri al nostro Vescovo Mons. Sebastiano
Sanguinetti che venerdì 17 maggio ha festeggiato
l’anniversario della sua ordinazione episcopale.
■ Auguri alla neo battezzata Maria.
■ Condoglianze ai familiari di Cosimo Manchia
e Giovanni Battista Nastro che sono tornati alla
casa del Padre.
Avvisi
Parrocchia Santa Maria Maddalena
1) Sabato 18 maggio
Festa del Sacramento della Riconciliazione
(Prima Confessione) nella chiesa parrocchiale
alle ore 16,00.
2) Domenica 19 maggio
● Solennità di Pentecoste. Termina il tempo di
Pasqua.
● Ritiro spirituale dei fanciulli della Prima
Comunione all’Istituto San Vincenzo.
● Le votazioni per il rinnovo del Consiglio
Pastorale sono rinviate alla domenica dopo il
Corpus Domini.
3) Martedì 21 maggio
Ore 17,30 incontro e confessione dei genitori dei
fanciulli della Prima Comunione nella chiesa
parrocchiale.
4) Mercoledì 22 maggio
Memoria di S.Rita da Cascia.
La Messa della sera è anticipata alle ore 18,00.
Seguirà la processione con la statua della
Santissima Trinità fino alla chiesa della Trinita.
5) Giovedì 23 venerdì 24 e sabato 25 maggio
Triduo nella chiesa della Trinita:
ore 17,00 Vespri, ore 17,30 S. Messa.
6) Domenica 26 maggio
● Solennità della SS. Trinità.
● S.Messa della Prima Comunione nella chiesa
parrocchiale alle ore 11,00.
● Nella chiesa della Trinita:
ore 17,00 Vespri, ore 17,30, S. Messa cantata e
processione.
Il Bollettino interparrocchiale è consultabile online sui
siti:www.santamariamaddalena.net
www.lamaddalenadontbeafraid.it
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