Pubblicazione trimestrale - Spedizione in abbonamento postale - 70% Milano - Autorizzazione Tribunale di Milano n. 286 del 17/04/1989
nei
Anno IV - Dicembre 2015 - Numero 4
ORGANO
UFFICIALE
DI
ABITARE
SOCIETÀ
CO O P E R AT I VA
3 EDITORIALE
SOMMARIO
Comitato di Redazione
5 DISTIBUTORI DI ACQUA A DISPOSIZIONE DEI SOCI
di Biagio Adduci
6 L’ASSISTENZA FISCALE PER I SOCI
di Silvio Ostoni ed Emilia Viero Manicone
8 ANNO NUOVO... NUOVA CARTE DEI SERVIZI 2016
di Silvio Ostoni e Chiara Cariani
9 LE POTENZIALITÀ DELLE PERIFERIE
di Massimilano Bignami
10 PRONTI PER LA NEVE
di Neva Bellinzani
11 PRESTITO SOCIALE
12 IL CUORE AL CENTRO: DEFIBRILLATORI SALVAVITA
di Beatrice Uguccioni
13 L’IMPORTANZA DELLA COOPERAZIONE
di Giuseppe Sardena
14 INVESTIMENTI E INCENTIVI CONCRETI
di Franco Mirabelli
16 LA MEGLIO GIOVENTÙ
di Claudio Elli
18 IL TEATRO DELL’IMPEGNO
di Renato Sarti
19 AMICIZIA: GIOIE E DOLORI
dei ragazzi dello Spazio Giovani
20 LA VITA IN COOPERATIVA
di Thomas Riccardo Wilson
21 IL MONDO È BELLO PERCHÉ È VARIO
di Valeria Malvicini
22 INSIEME NEI CORTILI: UN ANNO DALLA COSTITUZIONE
di Valter Giraudi
23 IDEE IN DIVENIRE DEL CIRCOLO
Gli eventi del Circolo Calvino
24 NEWS DAL CENTRO CULTURALE DELLA COOPERATIVA
di Maria Piera Bremmi
25 SAPER ESSERE CITTADINI
di Lorenzo Mazzi
26 QUELLI DEL VILLAGGIO:CRESCE LA VOGLIA DI CULTURA
a cura dell’Associazione
27 VALDOSSOLA: 50° ANNIVERSARIO
di Onorina Argento
28 QUANDO VIAGGIO FA RIMA CON SOLIDALE
di Simona P.K. Daviddi
29 AIUTO!! I COMPITI
di Valeria Malvicini
30 MUNICIPALITÀ, A COSA SERVONO CHI LO SA?
Direttore Responsabile
Claudio Elli
Direttore Editoriale
Alessandra Russo
Coordinamento editoriale
Simona P.K. Daviddi
Comitato di redazione
Massimiliano Bignami, Emanuele Costamagna,
Claudio Elli, Ermanno Pulici, Alessandra Russo
Hanno collaborato
a questo numero
Biagio Adduci, Onorina Argento, Neva
Bellinzani, Massimiliano Bignami, Maria Piera
Bremmi, Chiara Cariani, Walter Cherubini,
Simona P.K. Daviddi, Claudio Elli, Valter
Giraudi, Valeria Malvicini, Lorenzo Mazzi,
Franco Mirabelli, Silvio Ostoni, Carlo Pezzoni,
Alessandra Russo, Giuseppe Sardena,
Renato Sarti, Beatrice Uguccioni, Emilia Viero
Manicone,Thomas Riccardo Wilson, Ufficio
Patrimonio Abitare Soc. Coop.
Impaginazione
New Paper - Via San Vito 18 - 20123 Milano
www.newpaper.it
Stampa
INPRIMART s.r.l.
Contributi fotografici
Associazione Insieme nei Quartieri,
Associazione Italo Calvino, Associazione
Quelli del Villaggio, Emiliano Boga, Simona
P.K. Daviddi, EXPO Milano 2015, Cesare Losi,
Pandora, Emanuele Reguzzoni, Alessandra
Russo, Teatro della Cooperativa.
Inserzioni pubblicitarie:
[email protected]
Redazione:
Sala Ghiglione - Via Val di Ledro
[email protected]
Editore:
Abitare Società Cooperativa
Legale Rappresentante Presidente Silvio Ostoni
Via Hermada 14 - 20162 Milano
Tel. 02.66100118 - fax 02.6462036
www.abitare.coop
[email protected]
Cooperativa aderente a:
di Walter Cherubini
32 QUEI RAGAZZI DELLA CASA DEI ROSSI
di Carlo Pezzoni
2
n. 4 dicembre 2015
EDITORIALE • DICEMBRE 2015
E D I TO R I A L E
C
are Socie e cari Soci,
siamo all’ultimo numero di quest’anno e,
come Redazione, invece di spiegarvi cosa
troverete all’interno del giornale vogliamo
fare il punto della situazione.
Abbiamo passato un anno impegnativo, anche nel giornale, che non è di così semplice composizione
come potrebbe apparire esternamente.
Abbiamo voluto modificare la grafica, ripensando sia alla
testata sia alle copertine che, se avete notato, cambiano
di volta in volta e richiedono quindi un ulteriore sforzo di
immaginazione e di grafica.
Abbiamo cercato di dare più contenuti, più spazio sia alle
realtà che ci contraddistinguono sia a chi ci è vicino come
nelle varie rubriche curate dal Senatore della Repubblica Italiana Franco Mirabelli, dalla Presidente di Zona 9
Beatrice Uguccioni e dal nostro impareggiabile Maestro
Renato Sarti, a loro va il nostro più sentito ringraziamento
per l’impegno e la passione che mettono in ogni articolo
che redigono.
Abbiamo voluto collaborare anche con Anpi, e allargare
questa collaborazione non solo a Niguarda, bensì a tutta
la Zona dove i nostri stupendi quartieri sono dislocati: per
questo collaboreremo con loro, con un respiro più ampio.
Abbiamo intessuto rapporti più stretti con i Soci, partecipando ai loro eventi (divertendoci un mondo!), approfondendo la conoscenza di nuove realtà e soprattutto di
nuove persone, che altrimenti sarebbero rimaste solo e-mail
trimestrali.
Ci siamo impegnati per fornirvi la maggior parte di notizie
necessarie per farvi sapere cosa succede in Cooperativa,
con articoli mirati anche verso l’esterno del nostro mondo,
che ci ha dato grandissime soddisfazioni grazie anche alle
attenzioni internazionali ai nostri soci e al nostro patrimonio. Possiamo ben dire che Abitare è la bandiera di una
cooperazione che resiste alla crisi, mettendocela tutta e
lavorando ancora più duramente.
La cosa più bella è stato l’entusiasmo che molti di voi ci
hanno dimostrato a lettere o a parole, il supporto, le richieste che abbiamo potuto far nostre, la vicinanza di un corpo
sociale che è tutto, ma non diviso.
Abbiamo sperimentato anche la solitudine di lavorare per
qualcosa che viene ritenuto a volte futile e inutile, ma che
per noi è un veicolo importante di informazioni e che ci
impegneremo ancor di più a sviluppare.
Ci siamo rivolti ai ragazzi dello Spazio Giovani per fargli
n. 4 dicembre 2015
scrivere i loro pensieri, in assoluta libertà, perché il rinnovamento passa anche e soprattutto dalle giovani menti che
si affacciano al futuro, per fosco e instabile possa essere in
questo momento per i più grandi.
Vorremmo che i bambini ci seguissero e partecipassero attivamente mandandoci disegni/articoli/racconti scritti da
loro, perché la nostra comunità non è fatta solo di storia da
raccontare ma soprattutto di storia da scrivere.
Sappiamo che il nostro cammino continuerà a essere lungo
e faticoso; perché tirare le fila di tante realtà con cui dialoghiamo non è mai stato e mai sarà semplice: 23 quartieri e
quasi altrettanti CdQ, gli uffici, la Presidenza, la Direzione,
le nostre stupende Asoociazioni e Circoli non sono un giochino ma qualcosa di tremendamente serio e importante.
Ma proprio a loro vanno i nostri più grandi ringraziamenti
per gli spunti, i famosi shampoo del Presidente quando
sbagliavamo un termine o un nome (figuriamoci quando
è andato perduto un nome di uno dei nostri cari quartieri
dalla prima copertina!!!), la collaborazione a qualsiasi ora
(del giorno e della notte) di tutti, ma soprattutto delle
magnifiche segretarie (Chiara e Paola…no, non il gruppo
musicale!) e del grandissimo ufficio patrimonio, nonché del
nostro ufficio tecnico che vigila sul campo coordinato dalla
brava Neva. Per non parlare dell’ufficio amministrativo che
a maggio per la spiegazione e la presentazione del budget è
stato la colonna portante del numero, grazie anche al Direttore Carezzano e alla ex consigliere Emilia Viero Manicone
ora Vice Presidente (finalmente una donna!) e di tutto il
personale della nostra bella e forte Cooperativa.
Per chiudere chiediamo ai nostri Soci e ai nostri CdQ, alle
nostre Associazioni e Circoli che vogliano collaborare, di dare ancora di più, di starci vicini, perché abbiamo tante idee
da mettere in opera e da soli non si va da nessuna parte.
Non c’è posto per prime donne o pavoni che vogliano mettere in mostra solo se stessi, ma solo per persone volenterose
e motivate che cercano sempre di migliorarsi e di migliorare
il loro lavoro e i servizi offerti.
Se vi riconoscete in questa descrizione contattateci, qualunque età abbiate: ci farebbe piacere conoscervi e collaborare
insieme!
Infine buone feste a tutti ma soprattutto che l’anno nuovo
vi porti tanta serenità, salute e tranquillità!
Buona lettura!
Il Comitato di Redazione
3
INCONTRO CON I
CONSIGLI DI QUARTIERE
APERTO A TUTTI I SOCI
I Consigli di Quartiere sono convocati
MARTEDÌ 22 DICEMBRE 2015 alle ore 21.00
presso il Teatro della Cooperativa di via Hermada 8
all’incontro con il Consiglio di Amministrazione,
aperto anche a tutti i Soci interessati a partecipare,
con i seguenti punti all’ordine del giorno:
1) Informazioni del Presidente
2) Illustrazione progetti in corso
3) Illustrazione Budget 2016
Auspicando la più ampia partecipazione,
restiamo in attesa di incontrarvi e inviamo i migliori saluti
p. il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Silvio Ostoni
Sarà anche l’occasione
per il tradizionale scambio di Auguri!
LA COOPERATIVA
DISTRIBUTORI DI ACQUA
A DISPOSIZIONE DEI SOCI
CHIARIMENTI NECESSARI AL SERVIZIO
di Geom. BIAGIO ADDUCI - Area Tecnica Operativa
C
on queste poche righe ci auguriamo di chiarire
ai Soci alcuni importanti aspetti relativi all’uso e
la manutenzione dei distributori automatici
di acqua presenti in alcuni Quartieri della Cooperativa.
Come sempre l’Area Tecnica resta a disposizione per
ogni ulteriore dubbio o necessità.
Il termine “Case dell’Acqua” definisce gli impianti posti
in luogo pubblico – o accessibili liberamente al pubblico – che sono gestiti dal Comune.
Gli impianti presenti nei Quartieri di Abitare Società
Cooperativa sono detti distributori automatici a
uso privato e la potabilità dell’acqua è garantita
dall’acquedotto comunale.
Tali distributori automatici ad uso privato devono seguire le linee guida del D.M. n. 25 del 7/02/2012 perché
vanno a modificare le caratteristiche dell’acqua destinata al consumo umano: l’acqua potabile, refrigerata
e/o gasata, infatti viene filtrata per migliorare le caratteristiche organolettiche.
Riassumiamo di seguito le caratteristiche dei distributori presenti nei nostri Quartieri:
1 L’apparecchiatura rispetta il Regolamento CE n.
1935/2004
2 I luoghi d’installazione sono idonei, con presenza
di punti di prelievo campioni, scarichi liberi e
collegati alla rete idrica a uso domestico
3 La manutenzione è svolta da personale tecnico qualificato e rispetta le norme riportate sul
libretto d’uso e manutenzione, che viene aggiornato a ogni intervento:
• pulizia e sanificazione della vaschetta di appoggio
dei contenitori
• pulizia ugello di innesto dei succhi
• sostituzione del filtro a carbone attivo
• analisi di controllo sui punti di prelievo (a ogni sostituzione del filtro)
• diffusione dei risultati dei prelievi periodici riportanti caratteristiche organolettiche dell’acqua attraverso i Consigli di Quartiere.
Ricordiamo che la società installatrice H2O sas
risulta avere tutti gli attestati di categoria
n. 4 dicembre 2015
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il contributo del
CdQ di via Hermada/Ornato:
Le indicazioni sopra elencate sono state inserite
nel contratto che è stato sottoscritto da Abitare Soc.
Coop. e H2O Sas, installatore e gestore dei distributori, tenendo conto anche delle sanitizzazioni e
delle sostituzioni dei filtri.
Per il distributore posizionato nel quartiere di
Hermada-Ornato la Società H2O Sas ha provveduto
alla sanitizzazione dell’apparecchio a maggio e a
ripetere l’operazione a ottobre, includendo il cambio del filtro e i prelievi per le analisi di routine.
I prelievi sono stati effettuati alla presenza dei
membri del CdQ, che hanno accompagnato l’incaricato della Società al laboratorio accreditato.
I risultati delle analisi hanno confermato il rispetto
dei parametri previsti dalla legge.
Siamo ben contenti dei risultati e soddisfatti degli
interventi eseguiti da H2O Sas che, oltre a rispettare il contratto, si dimostra partner responsabile
e particolarmente attento al buon funzionamento
dell’erogatore posto nel nostro Quartiere.
Ricordiamo infine che, a oggi, i distributori sono presenti nei Quartieri Hermada/Ornato, Cecchi, Maestri
del Lavoro, Comasina, Val d’Ossola, Val di Ledro e
Zanoli ed entro l’anno verranno installati anche nei
Quartieri Empoli, Scherillo, Grassini e Carli.
5
LA COOPERATIVA
L’ASSISTENZA FISCALE
PER I SOCI
STABILITO L’ACCORDO CON IL NUOVO CAF: ECCO TUTTI I SERVIZI EROGATI
di SILVIO OSTONI ed EMILIA VIERO MANICONE
A
seguito delle nuove esigenze presentate
dai Soci nel corso dell’anno e mantenendo
l’impegno preso di ridurre tutti i costi della
Cooperativa, la Presidenza si è impegnata in questi
mesi a valutare diversi operatori del settore e Caf
per proporre un servizio più competitivo ai nostri
Soci.
Al termine degli incontri di valutazione è stato deciso di concludere l’accordo di collaborazione, a
titolo totalmente gratuito per la Cooperativa, con
Ceser S.r.l. - corrispondente Caf Uil - che a partire dal prossimo 15 gennaio erogherà il servizio di
assistenza fiscale a condizioni agevolate ai Soci di
Abitare Soc. Coop.
Il servizio sarà totalmente rinnovato, più competitivo, con maggiori garanzie e presidi nei nostri
Quartieri e vedrà ampliati i servizi a disposizione
dei Soci inoltre, come stabilito nell’accordo, di cui
riportiamo di seguito i punti più significativi, la Uil
si è impegnata a produrre report trimestrali al fine di verificare i servizi e ampliarli o migliorarli in
corso d’opera.
Ora che l’accordo è stato definito, il prossimo passo
sarà stabilire i dettagli logistici e temporali, anche
in accordo con i Referenti di Quartiere, per i presidi
del servizio e che ci impegniamo a divulgare entro
i primi giorni del 2016 attraverso gli avvisi nelle
6
bacheche, la newsletter e il sito della Cooperativa
www.abitare.coop.
Con l’auspicio che i Soci accolgano con favore il
nuovo servizio e apprezzino il lavoro svolto, invitiamo a segnalarci eventuali indicazioni o problematiche per migliorarci e migliorare nel futuro.
Silvio Ostoni (Presidente) e Emilia Viero Manicone
(Vice Presidente)
Come sopradetto, riteniamo utile riprodurre integralmente i punti principali contenuti nell’accordo
di collaborazione sottoscritto:
• la Cooperativa intende far svolgere l’assistenza
fiscale, da parte di operatori Caf, direttamente
anche nelle proprie sedi di:
• Val di Ledro 23;
• Abba 26;
• Cecchi;
• Zanoli 15;
• in alternativa, sedi da definire in accordo con la
Cooperativa stessa.
• la società è interessata a svolgere l’assistenza
fiscale richiesta.
n. 4 dicembre 2015
LA COOPERATIVA
Modello Fiscale
TUTTO CIÒ PREMESSO
Si conviene e si stipula quanto segue.
ART. 1
Ceser S.r.l., accogliendo l’intenzione della Cooperativa di mettere a disposizione un servizio di
assistenza fiscale in favore dei propri Soci, organizza l’attività secondo le sotto indicate modalità,
a partire dal 15/01/2016:
• Nei mesi compresi tra marzo e luglio, al fine di
garantire lo stesso operatore appositamente dedicato allo svolgimento del servizio reso disponibile alla Cooperativa, saranno calendarizzate
le aperture nelle giornate di lunedì, mercoledì,
giovedì e venerdì (una per sede) con i seguenti
orari:
dalle 09.00 alle 13.00 oppure dalle 14.00 alle
18.00 (da convenire sede per sede in virtù delle
richieste e domande di assistenza fiscale).
Considerata la chiusura di agosto, per i restanti mesi sarà garantita, nelle stesse giornate, la
presenza dell’operatore Caf con i seguenti orari:
dalle 09.00 alle 13.00 (oppure dalle 14.00 alle
18.00, da concordare con la Cooperativa).
Nelle giornate di assistenza fiscale si auspica la
presenza in sede anche di un referente della
Cooperativa.
• Nelle giornate concordate preventivamente con
la Cooperativa, all’interno delle strutture rese
disponibili dalla Cooperativa stessa dotate di
stampante (qualora disponibile), Ceser S.r.l. corrispondente Caf Uil per la provincia di Milano
-provvede alla raccolta dei modelli fiscali;
• Sarà cura dell’Ente organizzare il flusso di richiedenti in appuntamenti;
• I richiedenti l’assistenza fiscale dovranno presentare la documentazione utile in copia fotostatica, comprensiva del modello 730 dell’anno
precedente e del documento di identità valido.
ART. 2
Il Caf assicura il controllo e la verifica delle regolarità dei documenti prodotti e, ove previsto, rilascia
la certificazione di conformità assistita da assicurazione, lo svolgimento di tutte le operazioni inerenti
l’invio telematico agli Enti competenti.
La conservazione della documentazione in originale, per il tempo legislativamente previsto, è a carico
richiedente il servizio.
ART. 3
Per i servizi soggetti a tariffazione i soci della cooperativa Abitare (loro nucleo familiare) potranno
fruire, a seguito di esibizione copia tessera socio,
delle seguenti tariffe fortemente agevolate rispetto
a quelle applicate negli sportelli Caf Uil:
n. 4 dicembre 2015
Tariffa applicata
730 singolo socio cooperativa
€ 20,00
730 congiunto socio cooperativa
€ 40,00
730 singolo familiare socio cooperativa
(“Progetto famiglia”)
€ 30,00
730 congiunto familiare socio cooperativa
(“Progetto famiglia”)
€ 60,00
Unico Persone Fisiche socio cooperativa
€ 30,00
Unico Persone Fisiche familiare socio
cooperativa (“Progetto famiglia”)
€ 45,00
ART. 4
Qualora il socio della cooperativa fosse impossibilitato a recarsi nelle sedi elencate al punto 1 potrà,
previo appuntamento da fissare in uno sportello Caf
Uil Milano, usufruire dell’assistenza fiscale alle tariffe menzionate all’art. 3, attraverso la presentazione
della tessera di socio della cooperativa.
ART. 5
Il socio della cooperativa potrà altresì richiedere
al Caf la compilazione, in forma gratuita, della Dsu
ai sensi del d.p.c.m. 159/2013 per richiedere le seguenti agevolazioni:
• Bonus energia, luce e gas;
• Bonus bebè e famiglie numerose (almeno 3 figli
minori);
• Agevolazioni tariffarie sulle iscrizioni agli asili
nido, mense scolastiche, dote scuola;
• Tasse universitarie;
• Tessera Atm over 65 a tariffa gratuita o ridotta;
• Social card;
• Canone Telecom;
• Qualsiasi altra agevolazione collegata ai requisiti
reddituali certificati attraverso l’IseeE
Ed inoltre le seguenti certificazioni reddituali:
• Modello Red Inps;
• Dichiarazioni Invciv (Icric - Iclav - Accas/Ps).
ART. 6
Le parti, per quanto di rispettiva competenza, si
uniformano alle disposizioni del d.lgs. 196/03, con
particolare riguardo agli standard stabiliti in materia di sicurezza dei dati personali e di responsabilità
verso gli interessati.
ART. 7
Il presente accordo ha durata sino al 31/12/2016 e
si intenderà rinnovato per un ulteriore anno previa
comunicazione scritta entro 15 giorni antecedenti
la scadenza da formularsi a cura di una delle due
parti.
Per info: [email protected]
7
LA COOPERATIVA
ANNO NUOVO… NUOVA
CARTA DEI SERVIZI 2016
IN ESCLUSIVA PER I NOSTRI SOCI LETTORI, UNA BREVE ANTEPRIMA DEI CONTENUTI
DELLA NUOVA CARTA DEI SERVIZI E CONVENZIONI 2016
a cura di SILVIO OSTONI e CHIARA CARIANI
P
erché pubblicare una Carta dei Servizi?
Perché Abitare Soc. Coop. vanta una storia
centenaria che ancora oggi porta avanti i
valori originari e fondamentali della cooperazione:
socialità, mutualità e partecipazione democratica.
La capacità di coniugare principi di solidarietà ed
economia si esprime efficacemente non solo nella
gestione di migliaia di alloggi assegnati ai propri
soci in godimento o in proprietà ma anche nell’attuazione di progetti di coesione sociale volti a soddisfare bisogni e interessi dei soci stessi e della
comunità. La nostra Cooperativa mira a soddisfare
tali bisogni attraverso la realizzazione di numerosi
servizi, con la collaborazione di enti e associazioni
a noi vicine, e di convenzioni con molte delle realtà
commerciali della nostra zona.
Tra i principali servizi rivolti ai Soci ricordiamo:
• tutti gli strumenti a disposizione dei Soci volti a
rispondere alle esigenze di remunerazione del
prestito sociale apportato (carta prepagata, bonifici da/verso libretti, piani di accumulo ecc)
• le nuove modalità di appuntamento con la struttura, per incontrare il referente adeguato a ogni
necessità
• gli sportelli di consulenza fiscale e amministrativa, per accedere alle agevolazioni reddituali o
per un supporto nella gestione finanziaria familiare, con quattro incontri mensili su altrettante
sedi dislocate in modo da garantire un’adeguata
copertura del nostro territorio
• L’Associazione di Promozione Sociale Insieme
nei Cortili, nata con lo scopo di promuovere
le attività sociali all’interno dei Quartieri, condividere diverse esperienze e individuare nuove
opportunità di socialità. L’Associazione cura in
autonomia e coordina tutte le iniziative sociali
che vengono svolte dai Referenti di Quartiere e
gestisce in comodato d’uso i locali sociali della
Cooperativa.
• Lo Spazio Giovani, un progetto dedicato ai
giovani con l’obiettivo di incrementare la coesione sociale all’interno dei quartieri periferici di
8
Milano, attraverso il valore sociale della didattica
e della pedagogia attraverso la realizzazione di
corsi, laboratori e attività didattiche
• Le numerose iniziative organizzate nelle nostre
sale polifunzionali, dai corsi di lingue a quelli di
ballo, teatro, ginnastica ecc...
Esiste inoltre un ricco ventaglio di opportunità,
sempre dedicate al nostro corpo sociale ma aperte anche al territorio, messe a disposizione dalla
numerose associazioni vicine alla Cooperativa: dal
Centro Culturale della Cooperativa al Circolo
Culturale Italo Calvino, dal Teatro della Cooperativa all’Associazione Quelli del Villaggio
fino ad arrivare alle iniziative della Coop. Pandora,
delle Associazioni Zuccheribelli e Ape Zona 9,
ai servizi della Cooperativa Filo di Arianna.
Appuntamento dunque al nuovo anno, con la nuovissima Carta dei Servizi.
Se sei un’attività commerciale e vuoi comparire sulla nostra
Carta dei Servizi,
scrivi a: [email protected]
n. 4 dicembre 2015
LA COOPERATIVA
LE POTENZIALITÀ
DELLE PERIFERIE
PARTIRE DAI BUONI ESEMPI PER MIGLIORARE TUTTA LA CITTÀ
di MASSIMILIANO BIGNAMI
Q
uante volte si è parlato di periferie e della loro
riqualificazione? Quante volte si è assistito a dibattiti accesi su come poter intervenire nelle zone
periferiche di Milano? Cosa è veramente cambiato? Chi
sono i protagonisti di questo cambiamento?
Inutile fare della dialettica sulla situazione di alcune zone
della città di Milano, le criticità sono conosciute e purtroppo da molti anni. Molto se ne è sentito parlare, poco
si è visto intervenire. Ma dove le istituzioni non sono
arrivate, il terzo settore e i privati si sono mobilitati. A
Milano, negli ultimi anni, sono state create vere eccellenze replicabili in tutti i quartieri della città che potrebbero
necessitarne. Eccellenze create dalla volontà e dal lavoro
di semplici cittadini. Cittadini che hanno scommesso sulle
periferie e che hanno vinto la loro partita.
Dei molti esempi, oggi abbiamo deciso di occuparci di
uno in particolare. Siamo a Niguarda, parte nord della
città. Zona residenziale famosa per ospitare l’Ospedale
Maggiore, meno per i luoghi di aggregazione.
In questo quartiere, accanto alla piscina Scarioni (impianto dalle ottime potenzialità, ma non utilizzato al meglio),
da quasi dieci anni giaceva in stato di completo abbandono un edificio che sarebbe dovuto diventare un bowling.
Dieci anni durante i quali erbacce, immondizia e degrado
hanno fatto da padroni. L’edificio ovviamente aveva risentito di questa situazione e aveva bisogno impellente
di lavori di restauro. Ma perché uso il passato? Perché
dove le istituzioni avevano abbandonato, un gruppo di
giovani sportivi è intervenuto.
Con investimenti privati, materiali di recupero e il loro
stesso lavoro, Milan Monkeys (gruppo di giovani atleti
di parkour) ha recuperato l’intera zona e donato al quartiere una vera eccellenza. L’edificio è stato trasformato
in una innovativa palestra pensata per potersi allenare
nel parkour e nel freerunning, oltre che per praticare
yoga, boxe e arti marziali. Rappresenta al momento
l’unico esempio in Italia di palestra che racchiuda questi
urban sport in una sola sede. Un vanto per il quartiere e
per la città, ma soprattutto un buon esempio di come si
possano recuperare spazi inutilizzati e dare insieme un
vero servizio di valenza sociale alla cittadinanza. Sono infatti già più di 1.800 gli associati alla palestra degli urban
sport di Niguarda. A un anno e mezzo dall’apertura del
n. 4 dicembre 2015
centro sportivo, la risposta del quartiere e della città è
stata incredibile. Tutto questo è stato possibile grazie al
grande lavoro dei giovani atleti e al forte supporto della
Uisp (Unione Italiana Sport Per Tutti) e del suo direttore
milanese Antonio Iannetta.
“Penso che le periferie siano troppo spesso dimenticate
dall’azione amministrativa – spiega Iannetta – dovrebbero essere invece riportate al centro della discussione
tramite un concetto di città allargata. Il controllo del territorio e la capacità di creare coesione sociale saranno
il pilastro su cui poggiare ogni strategia che riguarda la
sicurezza dell’area metropolitana. È nelle periferie che si
rigenerano energie vitali per il rilancio delle nostre aree
metropolitane. La città dovrà essere policentrica, una metropoli che non guarda ai quartieri periferici come mondi
complicati, ma come opportunità di crescita economica
e partecipazione della cittadinanza attiva. Investire nella
rigenerazione urbana, aprire spazi nuovi di aggregazione
per giovani ma con uno sguardo alle necessità intergenerazionali, partendo dai bambini fino alla grande età. Oggi
rilanciare luoghi per praticare attività motoria e culturale
significa predisporre il tessuto cittadino a diventare incubatore di idee e proposte orientate alla qualità della
vita in città”. Iannetta conclude asserendo che “le nostre
periferie devono attrarre giovani per favorire proposte
che ridisegnano gli spazi urbani all’altezza delle nuove
sfide dell’abitare, praticare sport e fare cultura.”
9
LA COOPERATIVA
PRONTI PER LA NEVE
I COMPITI E I REFERENTI IN CASO DI EMERGENZA NEVE
di NEVA BELLINZANI
I
n occasione delle festività natalizie, le portinerie
resteranno chiuse nei seguenti giorni:
Giovedì 24 dicembre pomeriggio,
Giovedì 31 dicembre pomeriggio,
e Sabato 02 gennaio 2016
con l’occasione porgiamo i migliori auguri di buone
feste.
PIANO NEVE
Informiamo gli interessati che per reagire all’eventuale emergenza neve sono stati assegnati i
seguenti compiti:
1 Compiti custodi: i custodi sono tenuti ad effettuare la spalatura della neve e spargimento sale
sulle rampe box ove presenti e passaggi pedonali
compreso marciapiede esterno come da planimetria in loro possesso negli orari di lavoro.
2 Spalatori di rinforzo: il personale delle imprese deve effettuare spalatura neve e spargimento
sale sulle rampe box e passaggi pedonali compreso marciapiede esterno come da planimetrie
in loro possesso, contemporaneamente in tutti
i quartieri della cooperativa nei giorni feriali e
festivi con i seguenti orari:
10
Dalle ore 06.00 alle ore 08.00
Dalle ore 12. 00 alle ore 14. 00
Dalle ore 18.00 alle ore 22.00
3 Coordinamento lavori: nei giorni feriali dalle
7,00 alle 19,00 il coordinamento del piano neve
viene effettuato da:
Arch. La lacona: Ornato 7 - Hermada 8 e 14 Val D’Ossola 19 - De Calboli 14
Geom. Adduci: Conte Verde 17 - Abba 26 Davanzati 28 - Livigno 20 - Di Vittorio 32 Novate
Milanese
Geom. Roberto: Cecchi 1 e 2 - M. del Lavoro
4 - Empoli 9 - Grassini 5 - Adriatico 30
Arch. Greco: Val di Ledro 23 - Scherillo 4 - Carli
34 - Comasina 87
Sig. Nastro: Cicerone 17 - Ornato 58 - Hermada
23 - Zanoli 15/19 - Armellini 10
Nei giorni festivi sono reperibili 2 coordinatori
con turni da definire tra l’Arch. Greco, il geom.
Adduci, il geom. Roberto e l’Arch. La lacona.
4 Responsabile magazzino: il sig. Busnaghi è
responsabile del materiale di emergenza (sale,
transenne, nastri segnalatori, pale, ecc.) e dei
mezzi spazza neve di nostra proprietà che sono
stati revisionati e pronti all’uso.
n. 4 dicembre 2015
Il prestito sociale… i valori del
passato con uno sguardo al futuro
Numerose sono le evoluzioni del
prestito sociale che Abitare ha messo
in atto per andare incontro alle diverse
esigenze di impiego della liquidità dei
Soci. Una serie di strumenti e servizi
utili ed un modo semplice, sicuro e
remunerativo per risparmiare
BONIFICI DA/VERSO LIBRETTO
È attivo il nuovo sistema che consente di
movimentare comodamente fondi mediante
home banking dal proprio conto corrente
bancario al libretto di risparmio e viceversa.
Questo nuovo servizio è pensato per rispondere alle esigenze di gestione da remote dei
propri risparmi in modo semplice e sicuro
CARTA PREPAGATA ‘ABITARE’
PRESTITO LIBERO E VINCOLATO
Il nuovo strumento alternativo che consente
ai Soci di beneficiare di un forte risparmio
sui costi di gestione dei conti correnti: la
Carta Conto Abitare, nominativa prepagata
e ricaricabile, dotata di Iban e quindi in grado
di sostituire il conto corrente bancario per
tutte le movimentazioni in entrata e in uscita (dall’accredito dello stipendio/pensione
all’addebito delle utenze), oltre al normale
utilizzo come carta bancomat o carta di credito, il tutto praticamente senza costi e in
promozione
Il risparmio nella sua forma più classica: rimborsabile a vista o vincolato a due, tre o cinque anni, tassi
di interesse estremamente competitivi
PIANO DI RISPARMIO
• Libero - vincolato a due anni, tassi superiori al libretto
ordinario, nessun costo di gestione, versamenti minimi di
euro 30 effettuabili in qualunque momento, svincolabile
liberamente
• Ad accumulo - vincolato a tre anni, tassi di interesse
competitivi, versamento mensile minimo di euro 50, possibilità di interrompere e riprendere i versamenti a piacere,
svincolabile su richiesta, nessun costo di gestione
• Per i nuovi Soci o nuovi Assegnatari - vincolato a tre
anni rinnovabile, tassi di interesse competitivi, incrementabile con versamenti liberi, svincolabile su richiesta, spese
di gestione ridotte
Per maggiori informazioni rivolgersi agli sportelli negli orari di apertura al pubblico
o contattare l’Ufficio Risparmio Sociale, al n. 02 89291.211 o via mail [email protected]
www.abitare.coop
IN ZONA
IL CUORE AL CENTRO:
DEFIBRILLATORI SALVAVITA
QUANDO UN CELERE INTERVENTO FA LA DIFFERENZA TRA LA VITA E LA MORTE
di BEATRICE UGUCCIONI - Presidente di Zona 9
A
ttenzione alla persona e alla salute pubblica sono al centro di un’importante e lungimirante iniziativa che è stata promossa
dall’Università Bicocca e dall’Agenzia Regionale
Emergenza Urgenza (Areu), grazie all’attivismo del Rettore Cristina Messa e del responsabile di
Areu Guido Villa: l’installazione
di cinque defibrillatori automatici da esterno (Dea) da utilizzare
in caso di crisi cardiache.
Come Consiglio di Zona 9 eravamo presenti per esprimere il
nostro apprezzamento e per confermare l’opportunità di intensificare i rapporti con un centro culturale e scientifico fondamentale
per la nostra Zona e per la nostra
Città com’è l’Università.
Si è trattato di un passo in avanti per una pronta
ed efficace gestione delle emergenze sanitarie nel
campus universitario ma anche nel Quartiere Bicocca.
I cinque defibrillatori (quattro a Milano e uno a
Monza), completi ciascuno di relativa teca a muro e
di cartello segnalatore bifacciale, sono stai installati
in luoghi molto frequentati: in Piazza della Scienza
(dove si affacciano gli edifici U1, U2, U3, U4); in
Piazza dell’Ateneo Nuovo all’esterno dell’edificio
U6; in viale dell’Innovazione 10 all’esterno dell’edificio U9; in via Cozzi 53 all’interno dell’edificio U5.
È interessante e segno di grande impegno il fatto
che l’Università abbia già formato ventiquattro persone all’uso del Dae in casi di emergenza, tra cui
anche cinque studenti
È sempre possibile iscriversi, comunque, al breve
corso per apprendere le conoscenze di base per
poter tempestivamente intervenire: infatti questi
defibrillatori automatici sono utilizzabili da chiunque dopo un breve corso di formazione; sono
dispositivi computerizzati che spiegano con semplici comandi vocali e visivi al soccorritore come
intervenire in caso di arresto cardiaco. Il dispositivo
12
eroga una scossa elettrica al cuore attraverso piastre posizionate sul torace per riavviare il sistema
elettrico del cuore.
Un celere intervento fa la differenza tra la vita
e la morte e così decine di defibrillatori entro la
fine dell’anno verranno posizionati anche nelle le
stazioni della metropolitana. In
città gli apparecchi salvavita
per le crisi cardiache sono più
di duecentocinquanta: nelle stazioni ferroviarie, nelle farmacie,
in scuole, uffici pubblici, chiese,
palestre e anche in tante aziende private. E almeno cinquanta
sono apparecchi pubblici, accessibili 24 ore su 24.
Finalmente ci stiamo allineando
all’Europa: in Lombardia ci sono 3.200 apparecchi e centomila
persone formate per utilizzarli.
Vi è una mappatura precisa di
tutti gli apparecchi, così quando arriva una chiamata al 112 è possibile localizzare il più vicino.
I dati, però, ci dicono che poche sono le società
sportive che si sono dotate di questi strumenti
anche se a partire da gennaio saranno obbligatori.
Proprio per questo, come Consiglio di Zona, stiamo
lavorando per sostenere con una serie di contributi l’acquisto di questi apparecchi da parte delle
società sportive che operano con tanta passione
nella nostra Zona. Un’iniziativa e un investimento
importanti per garantire più sicurezza a tutti, in
particolare ai bambini e ai giovani che svolgono attività sportive. Perché quando è in gioco la salute,
non si scherza.
n. 3 ottobre 2015
A VOI LA PAROLA
L’IMPORTANZA
DELLA COOPERAZIONE
ETICA E PRATICA DELLA SOLIDARIETÀ
di GIUSEPPE SARDENA
S
arà per il fatto che ho l’età dei datteri. Sarà
perché la mia generazione è sopravvissuta ai
bombardamenti dell’ultima guerra. Sarà che
la generazione precedente ci lasciò solo macerie fumanti, non per sua volontà, ma le macerie esistevano eccome: non dimentichiamo che la montagnetta
di San Siro è stata fatta con le macerie delle case
di Milano poi coperta di terra e piantumata. Sarà
per tutto questo e altro ancora, ma questo batterio
della “solidarietà” non riesco proprio togliermelo
e non voglio usare nessun vaccino per debellarlo. Vaccino chiamato indifferenza, opportunismo,
egoismo e via elencando. Ritorno ancora con il rammentare l’origine della cooperazione: anno 1844
con una miseria materiale – e non solo – da far
morire anche le pantegane per fame, malattie anzi
epidemie di ogni tipo e la speranza di vita si fermava
sui 50 anni per chi non lasciava le piume in qualche
conflitto in difesa dell’onore del principe di turno.
Cosa successe allora a Rochdale cittadina a nord
di Manchester? Nulla di stravolgente, solo che un
gruppo di tessitori del luogo si convinsero che
singolarmente non avrebbero migliorato la propria esistenza, ma se si fossero uniti cooperando
in modo solidale avrebbero potuto sicuramente
trarne dei benefici collettivi, e quindi nacque la
prima Cooperativa senza scopo di lucro ma di aiuto
reciproco. Questa iniziativa si ripercosse in tutta
Europa e, considerando che la miseria era spalmata
in modo quasi scientifico, l’aiutarsi vicendevolmente divenne un credo quasi religioso, producendo
effetti sorprendenti in moltissimi campi alleviando
notevolmente da angosce non indifferenti moltissimi individui. Come il problema della casa, per
quello che riguarda la nostra Abitare (nata dalla
fusione delle tre Cooperative storiche della Zona 9
di Milano). Purtroppo in questa realtà sociale della
cooperazione nazionale si sono infiltrati molti parassiti, i quali hanno stravolto il significato dello
scopo sociale e hanno approfittato del termine
“cooperativa” per lucrare in modo criminale, come
fanno tutte le bande di malfattori senza il minimo
scrupolo (se ne avessero non sarebbero più dei
n. 4 dicembre 2015
malfattori!), facendo nascere anche il termine di
“mafia capitale”, ma la nostra nazione è lunga e
purtroppo c’è spazio per altri, e con abbondanza.
Il danno non è solo quello finanziario che ricade
su tutta la collettività: esiste anche quello sulla
credibilità della cooperazione e non è un caso che
molti giovani si esprimano negativamente in merito, esternando una grande diffidenza verso tutti.
Non è così! Persone che credono nella solidarietà
e nell’aiutarsi vicendevolmente in qualsiasi forma,
in primis con la cooperazione, sono la stragrande
maggioranza ed è offensivo farne di tutta l’erba un
fascio (vecchio detto ma sempre esaustivo). Se poi
si dovessero fare dei paragoni con le epoche passate come accennato in apertura, cari giovani non
facciamoci illusioni, siamo nuovamente in guerra,
senza bombardamenti ed eccidi, ma questa è una
guerra finanziaria: non lascia morti (purtroppo
qualche suicidio esiste) ma difficoltà economiche
con una percentuale di disoccupazione spaventosa
(mi ricorda gli Anni 45-48 e io esistevo già).
Auguri a tutti i giovani, forza e meditate!
13
FILO DIRETTO
INVESTIMENTI
E INCENTIVI CONCRETI
ECCO GLI INTERVENTI SULLA CASA E LE POLITICHE PER
L’ABITARE CONTENUTI NELLA LEGGE DI STABILITÀ
di FRANCO MIRABELLI - Senatore della Repubblica
G
li emendamenti approvati in Senato rendono ancora più significativi gli interventi sulla casa già contenuti nella Legge di
Stabilità. Dopo molti anni di assenza di politiche
pubbliche che andassero oltre l’emergenza, questo
Governo ha fatto scelte coerenti per rispondere a
una domanda abitativa che fatica
a trovare risposte sul mercato. Si
è favorita e incentivata l’offerta
di case in affitto a canoni accessibili, si è lavorato per rilanciare
un settore decisivo come quello
dell’edilizia e per intervenire sul
degrado di tanti quartieri popolari
riqualificando il patrimonio pubblico e impegnandosi a mettere a
disposizione dei bisognosi le migliaia di appartamenti che restano
vuoti in mancanza di risorse anche per le piccole ma necessarie
ristrutturazioni.
Queste sono le linee contenute
nel piano casa approvato lo scorso anno e, coerentemente, contenute oggi nella Legge di Stabilità.
Dopo aver scelto di favorire i proprietari che affittano a canone concordato, prevedendo in tutti
i Comuni ad alta pressione abitativa e colpiti da
calamità naturali la cedolare secca al 10% fino al 31
dicembre 2017, con questa Legge di Stabilità si dà
un ulteriore incentivo prevedendo che la somma tra
Imu e Tasi per chi affitta a canone concordato non
possa superare il 4% con il 25% di agevolazione.
Questo provvedimento si aggiunge alla abolizione
della Tasi sulla prima casa, scelta che può - riducendo la tassazione - ridurre la pressione fiscale e
aiutare l’edilizia e ripartire.
Al netto della tassazione Imu e Tasi che resta per gli
alloggi di lusso, questo è un provvedimento giusto.
In un Paese in cui oltre l’80% delle famiglie ha una
casa di proprietà, togliere le tasse sull’abitazione
principale significa consentire a tanti, anche in
14
difficoltà economica, di poter essere sgravati dal
pagamento di una imposta che spesso si aggiunge al mutuo e avere così maggiore disponibilità e
serenità.
Aver chiarito al Senato che a queste esenzioni accedono anche gli alloggi sociali, le cooperative a
proprietà indivisa, le persone che
lasciano la propria abitazione in
comodato d’uso a un famigliare di
primo grado o a un parente disabile
e gli alloggi destinati a residenza per
gli studenti universitari, consente
oggi di chiarire con grande evidenza il valore economico e sociale di
questa operazione che, è giusto ribadirlo, non sarà finanziata da altre
tasse comunali ma con un intervento
del Governo che garantirà ai Comuni
i tre miliardi e mezzo che servono
per sostituire le mancate entrate che
l’abolizione della Tasi produrrà.
Per far emergere dal sommerso una
parte significativa dell’affitto, invece, è stato inserito un emendamento che stabilisce sanzioni per i
proprietari che fanno risultare nei contratti canoni
inferiori a quelli pretesi e percepiti. Si sana così un
vuoto legislativo lasciato dalla bocciatura, da parte
della Corte Costituzionale, della precedente legge
che cercava di favorire l’emersione incentivando
la registrazione unilaterale dei contratti da parte
degli inquilini.
L’altro grande tema affrontato anche con la Legge
di Stabilità riguarda il patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Quindi una parte importante delle
periferie delle grandi città, a cui oggi tutti guardiamo con attenzione con l’obiettivo di prevenire
il degrado sociale e civile che c’è in alcune realtà e
che ha segnato alcuni quartieri di Parigi o Bruxelles
in cui hanno attecchito criminalità e terrorismo.
Una parte importante dei finanziamenti sono su
questo capitolo. Accanto ai 25 milioni appena delin. 4 dicembre 2015
FILO DIRETTO
berati dal Consiglio dei Ministri per le case popolari,
ci sono i 170 milioni da destinare alla ristrutturazione degli alloggi pubblici lasciati vuoti e bisognosi di
piccole manutenzioni per essere assegnati.
A ciò va aggiunta la scelta di estendere finalmente l’ecobonus anche agli ex Iacp per consentire
interventi di efficientamento energetico con una
detrazione fiscale del 65%. È una scelta che può
consentire finalmente di intervenire sul degrado,
riducendo drasticamente i costi, consentendo risparmio energetico e, agli inquilini, spese più basse.
Insomma, sulla casa la Legge di Stabilità di
quest’anno segna un altro passo avanti importante.
Non ci sono scelte emergenziali ma investimenti e
incentivi concreti che tentano di attivare un circolo
virtuoso che possa, prima di tutto, dare risposte ai
tanti che oggi faticano a trovare soluzioni abitative e
che lo faccia mobilitando insieme risorse pubbliche,
del privato sociale, della cooperazione, ma anche
creando convenienze per i privati che contribuiscono a offrire opportunità accessibili.
Tutto ciò, inoltre, può anche servire a rilanciare
il settore edile che può ritrovare stimolo alla domanda da una tassazione sulla casa ridotta e, so-
prattutto, può trovare molte opportunità di lavoro,
specializzazione e innovazione nello stimolo che
viene dato agli interventi di ristrutturazione e di
efficientamento energetico.
C’è la consapevolezza, nell’azione della maggioranza e del Governo, ma anche complessivamente del
Parlamento, che il tema delle politiche abitative
non vada affrontato come un tema settoriale. È un
tema decisivo per definire la qualità sociale, civile
delle nostre città e della nostra convivenza e per
rilanciare imprese e ricerca nel settore mettendo
al centro la qualità.
OFFERTA DEDICATA AD ABITARE SOCIETÀ COOPERATIVA DI MILANO
Crea una serenità
su misura delle tue esigenze
La tua mobilità
- costi + serviZi
La tua casa
Assicura la tua auto e risparmia su RC
Auto e su Incendio e Furto. Installa gratis
la nostra scatola nera: sconti aggiuntivi
più servizi innovativi e se non sei cliente
di UnipolSai Assicurazioni Welcome
Bonus per te.
Fino al
- 30 %
Offri maggiore protezione alla tua casa e
alla tua famiglia con la polizza multirischi.
La tua protezione
Fino al
- 25 %
Assicura la serenità della tua famiglia con
le soluzioni Infortuni e Salute.
VANTAGGI ESCLUSIVI CON LA CONVENZIONE LEGACOOP
PER I SOCI DELLA COOPERATIVA ABITARE E I LORO FAMILIARI.
Divisione
MILANO ˾ Via Val di Ledro, 23 ˾ Tel. 02 6473655 ˾ Fax 02 6423680
MILANO ˾ Via Benadir, 5 ˾ Tel. 02 2822182 ˾ Fax 02 26142358
[email protected]
* Offerta soggetta a limitazioni. Per tutti i dettagli rivolgersi all’agenzia.
Il pagamento del premio potrà essere effettuato tramite un finanziamento di Finitalia S.p.A., società del Gruppo Unipol, a tasso zero (TAN 0,00%, TAEG 0,00%) da restituire a rate mensili. Esempio: importo totale del premio € 550,00 – TAN 0,00% – Commissioni di acquisto 0,00% – importo totale dovuto dal cliente € 550,00 in 11
rate mensili da € 50. Tutti gli oneri del finanziamento saranno a carico di UnipolSai Assicurazioni. La concessione del finanziamento è subordinata all’approvazione di Finitalia S.p.A.
n. 4 dicembre 2015
Messaggi pubblicitari con finalità promozionale:
- prima di aderire all’iniziativa, consultare le Informazioni europee di base sul credito ai consumatori (SECCI) e l’ulteriore documentazione prevista dalla legge disponibili in agenzia e sul sito www.finitaliaspa.it
- prima della sottoscrizione della polizza leggere il Fascicolo Informativo disponibile in agenzia e sul sito www.unipolsai.it
15
LA COOPERATIVA E LA CULTURA
LA MEGLIO GIOVENTÙ
A 40 ANNI DALLA SCOMPARSA L’EREDITÀ DI PIER PAOLO PASOLINI
di CLAUDIO ELLI
L
e miei zoventùt (La meglio gioventù) è
una poesia in friulano dedicata ai giovani
migranti in cerca di lavoro, che Pier Paolo
Pasolini scrisse ispirato dai canti alpini veneti in cui
si ricorda la “melo zoventù” caduta in guerra. L’autore creò quindi l’accostamento tra la sorte di quei
soldati mandati a combattere per morire e i migranti,
spesso espatriati, costretti per necessità ad abbandonare la terra che li ha cresciuti, i propri affetti, il
loro humus vitale, atto doloroso che equivale a una
morte dell’anima.
Da qui la raccolta di poesie dallo stesso titolo, interamente scritta in dialetto friulano, pubblicata per la
prima volta nel 1954 da Sansoni Editore, con dedica al critico letterario e filologo Gianfranco Contini.
L’opera è divisa in due parti. La prima, intitolata
Poesia a Casarsa, contiene gran parte delle prime
poesie di Pasolini, già pubblicate nel 1942 a Bologna
presso la Libreria Antiquaria di Mario Landi, oltre alla raccolta Suite friulana. La seconda, Romancero,
oltre al poemetto eponimo, contiene El Testament
Coràn, entrambi i componimenti dedicati alla condizione di povertà e sfruttamento dei contadini del
Friuli nel secondo dopoguerra.
Pier Paolo Pasolini
(5 marzo 1922 - 2 novembre 1975)
16
La differenza tra le due sezioni non è cronologica, ma
puramente stilistica. Se nella prima vi sono permanenze simbolistiche e liberty (in chiaro riferimento
a Pascoli, Rimbaud, Mallarmé e Lorca), con elaborati poetici prevalentemente costituiti da terzine di
endecasillabi e quartine di settenari, nella seconda
prevale una metrica sperimentale e un contenuto di
forma che richiama i modelli della poesia americana
in luogo di una narrazione epica e discorsiva. L’intera opera è accompagnata dalla versione in italiano
curata dallo stesso autore, dimostrando la volontà
di Pasolini di diffondere un pensiero universalmente
riconosciuto, più che un semplice affresco su vicende e condizioni della sua regione natale.
EL TESTAMENT CORÀN
Francesca Cadel, ne La lingua dei desideri. Il dialetto secondo Pier Paolo Pasolini (Manni Editori,
2002), affronta il percorso semantico e dialettale di
Pasolini, con parte di un capitolo dedicata al componimento El Testament Coràn. In questa lirica, di
72 versi, l’autore racconta una storia ambientata nel
1944, durante la seconda guerra mondiale. Protagonista è un giovane ragazzo orfano di 16 anni, che una
domenica incontra Neta, una ragazzina di tre anni
più giovane mentre porta al pascolo la sua pecora.
Ha un rapporto con lei, ma quando corre per raccontarlo ai suoi amici trova il paese deserto, la casa
dei vicini in cui lavorava in fiamme e un morto nella
piazza in una pozza di sangue raggrumato. Quattro
tedeschi lo catturano, lo caricano sopra un camion e
tre giorni dopo lo impiccano. La vicenda, narrata in
prima persona, è preceduta dalla descrizione della
vita del ragazzo, un autentico inno alla giovinezza in
cui «con un cuore ruvido e disordinato» comincia
a giocare a carte, a ungere i ricci, a ballare nei giorni
di festa, indossando scarpe scure e camicia chiara. Di
notte ama andare a rane con gli amici e di domenica
a correre in bicicletta, come quando incontra Neta.
Una vita assaporata in tutta la sua essenza bucolica,
che si chiude tragicamente all’ombra di un gelso,
ma con un’eredità descritta nell’ultima strofa che
sembra voler superare la commozione per divenire
l’afflato poetico del valore: «Lassi in reditàt la me
imàdin / ta la cosientha dai siòrs... Coi todescs
no ài vut timour / de tradì la me dovenetha. /
Viva il coragiu, el dolòur / e la nothentha dei
puarèth!» (lascio in eredità la mia immagine nella
n. 4 dicembre 2015
LA COOPERATIVA E LA CULTURA
coscienza dei ricchi... Con i tedeschi non ho avuto
tenti in contrapposizione a qualsiasi esasperato mito
paura di tradire la mia giovinezza. Viva il coraggio,
consumistico individuale. La scomodità di Pasolini è
il dolore e l’innocenza dei poveri).
il diretto epigono della seconda parte della raccolta,
Ne La lingua dei desideri il professore Sergio Vacdove riluce il già menzionato El Testament Coràn,
cher ricorda in un’intervista il suo primo incontro
più rivoluzionaria degli 11 poemetti de Le ceneri di
con l’amico Pasolini, risalente al 1947 nel cortile della
Gramsci pubblicati da Garzanti nel 1957, sui quali
scuola di Valvasone, e la genesi de Il Testament CoGeno Pampaloni ebbe a dire «il Pasolini entra nella
ràn, scritto nel dialetto di Bannia, ispirato dalla vita
poesia socialista, ma vi entra ancora attraverso il dedei contadini di Marzinis (Pordenone) e il loro duro
cadentismo», e che per epicità ha influito sulla produlavoro mal retribuito, vissuto tuttavia con un sorriso
zione futura dell’artista friulano, soggetta a critiche e
sempre cordiale sui volti che lo faceva divenire quasi
censure come Ragazzi di vita e Una vita violenta in
una sorta di privilegio. Il poeta vedeva in Vaccher
narrativa, piuttosto che nel cinema con La ricotta, riun terreno fertile, non contaminato dalla borghesia
costruzione sulla Passione di Cristo presente in Ro.Go.
cittadina, che aveva avuto la fortuna di vivere accanPa.G (film ad espisodi che lo vede insieme a Rossellini,
to a quella gente. Alla domanda sul significato del
Godard e Gregoretti), medio metraggio sequestrato
titolo del componimento, l’anziano professore così
con l’accusa di “vilipendio alla religione di Stato”. Una
risponde: «Coràn è un
coriacea coerenza intellettuacognome molto diffule che nella poesia Il Pci ai
so da queste parti. Cogiovani non cede alla tentaNON TEMERE LA SACRALITÀ E I
ràn vuol dire cuoio. Il
zione di cavalcare l’onda della
senso di questo titolo
contestazione, plaudendo con
SENTIMENTI, DI CUI IL LAICISMO
è espresso nell’ultima
alcuni versi, dopo gli scontri a
CONSUMISTICO HA PRIVATO
strofa […]. Questo è il
Valle Giulia del 1° marzo 1968,
GLI UOMINI TRASFORMANDOLI
testamento. La scelta
i poliziotti «figli dei poveri»
IN BRUTI E STUPIDI AUTOMI
di Coràn, oltre che
pur dalla parte del torto, conADORATORI DI FETICCI
per il suo significato di
tro gli studenti «facce di figli
cuoio, può essere stata
di papà» pur dalla parte della
guidata dall’associazione con corbàn, […] che vuol
ragione. Così come, nello Studio sulla rivoluzione
dire robusto, coriaceo». Vaccher rivela tuttavia che
antropologica in Italia, presente negli Scritti corla scelta, più che per il significato in sé, fu dovuta al
sari, preconizza l’avvento di una nuova epoca storica
suono della parola. Quella musicalità già ricercata
che, oltre a cancellare i tratti della civiltà contadina
precedentemente nell’uso del dialetto di Casarsa,
a lui cara, avrebbe mutato “antropologicamente” gli
in quanto strumento più duttile e armonico rispetto
stessi italiani, tema ripreso dall’economista e storico
alla lingua italiana.
Giulio Sapelli in Modernizzazione senza sviluppo.
Il capitalismo secondo Pasolini (Bruno Mondadori,
L’EREDITÀ DI PASOLINI
2005).
Di Pasolini si è sempre detto “un intellettuale scomoI versi de La meglio gioventù interpretano oggi i volti
do”. Ma in che modo lo è stato? Nell’articolo Pasolini
dei migranti che entrano in Europa con la sofferenza
profeta più che mai di Wlodek Goldkorn, pubblicato
nel cuore per la loro terra abbandonata, sottolineano
sul sito de “l’Espresso”, Pasolini viene definito quale
la fuga dei giovani “cervelli” italiani costretti a migrare
profeta della catastrofe del presente, dove la moderall’estero per guadagnarsi una vita dignitosa negata
nità è oggi foriera di legami affettivi spezzati e di un
in Patria, sono quindi presenti negli occhi di Valeria
imbarbarimento generale dei rapporti, inimmaginabili
Solesin, la ragazza veneziana studentessa alla Sorbonel passato. L’uccisione di Pasolini avvenuta la sera del
na, già militante di Emergency, uccisa dai terroristi
2 novembre 1975, in una dichiarazione della presidendell’Isis al Bataclan di Parigi.
te nazionale dell’Arci Francesca Chiavacci (su arci.it),
L’eredità di Pasolini consiste nell’affermare la singolaconcluse drammaticamente il “lungo 68” italiano che,
rità umana contro ogni forma di sfruttamento e mengrazie all’incontro tra ceti medi, intellettuali, operai,
zogna, a rifondare una nuova umanità sui valori laici,
studenti e classi più popolari, aveva contribuito a dema non ottusamente “laicisti”, con un insegnamento
mocratizzare la società italiana. In ogni caso, proprio
che si può riassumere in questo aforisma: «Non tea partire da una rilettura de La meglio gioventù,
mere la sacralità e i sentimenti, di cui il laicismo
c’è un’eredità di Pasolini che può essere raccolta per
consumistico ha privato gli uomini trasformanricondurre l’umanità distratta di oggi a una riflessione
doli in bruti e stupidi automi adoratori di feticci».
sui quei valori in parte eclissati di libertà, solidarietà,
Un’illuminazione, quella di Pasolini, proiettata nel
cooperazione, intesa quest’ultima come sinergia d’infuturo.
“
n. 4 dicembre 2015
,,
17
BOCCA … SCENA!
IL TEATRO DELL’IMPEGNO
L’IMPEGNO DEL TEATRO
di RENATO SARTI - Direttore Artistico del Teatro della Cooperativa
Dario Fo e Franca Rame (Non si
paga non si paga, Mistero buffo),
li intellettuali non sono
di Giorgio Strehler (L’opera da
“Arschlöcher” (buchi di
tre soldi, Il campiello) e il Vajont
c…), come asseriva moldi Paolini, tanto per citarne soto provocatoriamente lo scrittore
lo alcuni. Spettacoli che hanno
austriaco Thomas Bernhard. Ma
emozionato profondamente e lalui poteva permettersi certe uscisciato un segno perché facevano
te. Anzi, così come per Pasolini,
comprendere meglio come girava
la provocazione “intellettuale” era
il mondo e quello che succedeva
una delle sue armi migliori, un’arin un Paese, il nostro, che molto
ma che sapeva usare in maniera
spesso, in modo quasi scientifiefficace e con grande maestria.
co, faceva di tutto per non fare
Il ruolo degli intellettuali – e della
i conti con il proprio presente e
cultura in generale – ha un’imporcon il proprio presente e il protanza fondamentale ma, in questa
prio passato.
Bisogna riconoscere e dar merito
sede, vorrei limitarmi solamente
a una parte del nostro teatro e
all’ambito in cui opero, nella conFoto di scena: Renato Sarti in I me ciamava per
vinzione che il teatro, in fin dei nome: 44787 © Teatro della Cooperativa
soprattutto alla realtà teatrale
conti, altro non sia che un mestiere
milanese che, in frangenti non
come tanti altri, con le sue regole, i suoi codici e il
sempre facilissimi della nostra storia, è riuscita a ergersi come baluardo e a svolgere una funzione civile
suo continuo cercare di rinnovarsi per stare al passo
e culturale importante, rivestendo un ruolo che altri
con i tempi.
Fatto di luci, costumi, trucchi, finzione, battute imsettori, dalla televisione privata e pubblica alla scuola,
parate a memoria, finte alla massima esponenzialità
non sempre sono stati in grado di svolgere.
rispetto alla vita vera, il mondo del teatro è tutto effiQuesto il grande compito e la grande responsabilità
mero? Assolutamente no.
che abbiamo ben presente quando scriviamo un testo
Non sono mai stato troppo attratto da quei teatranti
o lo mettiamo in scena.
che spiegano i propri spettacoli con letture o teorie
Ecco perché vogliamo lasciare una traccia, uno spunto
troppo sofisticate, serie o strampalate che siano, o
di riflessione, un seme importante nell’animo e nella
che allestiscono messe in scena ricche di effetti, per
mente dello spettatore che esce dalla nostra piccola
quanto belle ed efficaci. Mai mi è passato per la mente
sala teatrale di via Hermada, che è dedicata a Gina
che fare teatro sia un più o meno raffinato esercizio
Bianchi Galeotti, una partigiana conosciuta con il nodi dissertazione o di stile.
me di battaglia Lia, uccisa dai nazisti, incinta di otto
Gli spettacoli devono commuovere o divertire nient’almesi, il giorno prima della Liberazione; una donna che
tro di più. Lo spettatore che paga, non chiede di più.
ha sacrificato la vita sua, e della creatura che portava
Per capirci meglio faccio qualche esempio. L’age dor,
in grembo, per la libertà, la democrazia, la pace.
uno spettacolo straordinario degli anni Settanta, diEcco in cosa consiste il nostro mestiere: tramite la
retto da Ariane Mnouchkine, era una sorta di comrappresentazione teatrale e con i pochi mezzi che
media dell’arte in cui, ridendo a crepapelle, si viveva
solitamente ci troviamo a disposizione, cercare di
l’esperienza di un Arlecchino di colore, algerino, che
far conoscere e condividere, nel buio della sala, la
lavorava come manovale in un cantiere di Parigi e
sofferenza e la gioia umana, con la speranza ultima
finiva tragicamente la sua esperienza di immigrato ca(utopica?) che in qualche modo si riesca a ridurre
dendo da un ponteggio. Altri spettacoli indimenticabili
l’odiosa disparità esistente fra un mondo ricco fino
e significativi sono stati per me L’istruttoria di Peter
all’opulenza, all’obesità e allo spreco, e un altro in cui
Weiss del Collettivo di Parma, sul lager di Auschwitz,
nemmeno per i bambini è possibile assicurare il mie L’Isola di Athol Fugard, con Ferdinando Bruni e Elio
nimo indispensabile, la sopravvivenza.
De Capitani dell’Elfo, sull’apartheid in Sudafrica. AlTragico o comico, questo credo che sia il teatro
la lista posso aggiungere innumerevoli spettacoli di
dell’impegno o meglio ancora l’impegno del teatro.
G
18
n. 4 dicembre 2015
LE NOSTRE REALTÀ
AMICIZIA: GIOIE E DOLORI
I RAGAZZI DEL DOPOSCUOLA NE DISCUTONO TRA LORO
di ALESSANDRO, DENNIS, DEV, DIEGO, FRANCESCO, GABRIELE,
KEVIN, LUCA, MANUEL, MARCO, MARTIN, MIMMO, PETRA,
RICCARDO, SARA, THOMAS RICCARDO, VLAD
doposcuola un amico con cui andavo sempre d’accordo e ci incontravamo per venire insieme tutti i giorni; ci divertivamo anche solo a
parlare. Noi due non abbiamo mai litigato anche se ci facevamo dei
dispetti e ci prendevamo in giro. Questo anno purtroppo ci vediamo
poco, lui ora è alle superiori, ma vorrei che lui mi raccontasse tante
cose segrete che ancora non mi ha detto».
Anche Thomas Riccardo ha scritto qualcosa sull’amicizia al doposcuola: «…quando mi sono iscritto questo anno al doposcuola mi
ha tanto sorpreso che il mio migliore amico abbia fatto lo stesso
(perché lui non è tanto un tipo che fa queste cose). Secondo me
questo è proprio un segno di amicizia. Con lui ho un bellissimo e
ottimo rapporto. Abbiamo cominciato a conoscerci in terza elementare e da lì siamo diventati ottimi amici. Mi invita sempre a casa
sua il venerdì per mangiare e per andare insieme al doposcuola e
invece il mercoledì lo invito io. Fra me e lui posso dire che c’è una
bellissima amicizia!»
Concludiamo con le parole di Francesco: «un amico è una persona
affidabile con cui condividere i pensieri, i giochi e le emozioni. Ti
aiuta nei momenti difficili e ti fa ritornare la felicità. Con gli amici si
può litigare anche per motivi sciocchi, come per esempio la scelta
del programma o del film da guardare. Avere un amico vuol dire
sentirsi contento, perché senza di lui ci sarebbe più noia e ci si
sentirebbe isolati». Come avete letto alcuni di noi hanno scelto di
scrivere qualche riflessione personale su questo argomento, oltre
ai pensieri che abbiamo condiviso tutti noi che frequentiamo il
doposcuola, sia per fare i compiti sia per stare insieme e divertirci.
Grazie mille di averci letto e a presto: è stato un piacere essere
invitati a scrivere su questa rivista!
n. 4 dicembre 2015
autori di tutte le nostre foto sempre lo staff dello Spazio Giovani Insieme nei Cortili
L’
amicizia ha aspetti positivi e piacevoli, ma può
anche causare dispiaceri.
I rapporti con gli amici sono importanti, perché
quando si è in compagnia si superano i momenti difficili e ci si sente meno soli. Ma per fare questo bisogna
capirsi e ascoltarsi, avendo un dialogo, cosa che non
riesce sempre. Andare d’accordo vuol dire condividere
dei momenti felici, del tempo libero e del divertimento,
come avviene durante lo sport, oppure al parco, a scuola
e nel nostro doposcuola.
L’amicizia secondo Thomas Riccardo, per esempio, significa compagnia: «… io quando sto con i miei amici mi
sento proprio a mio agio. Questo per me è il lato positivo
dell’amicizia, mentre quelli negativi sono la lontananza o
il fatto che un giorno potrebbe finire. Io non vorrei mai
che finisse l’amicizia tra me e un amico. E poi conoscere
alcuni ragazzi (adesso che sono al doposcuola) e creare
un rapporto e un legame con loro».
Un amico è una persona con cui confidarsi, perché ci si
sente accettati per come si è, con sincerità. Senza fiducia
non si può essere amici. Non è facile a volte sacrificarsi e
scusarsi, per rimediare agli errori e ai litigi; è importante
però provarci!
Come spiega Alessandro: «…un amico è una persona di
cui nella vita non puoi fare a meno, perché ti capisce ed
è un tuo coetaneo, ma è come fosse un genitore che ti
protegge, ti aiuta e ti fa divertire tenendoti compagnia.
Però gli amici non devono avere per forza la tua stessa
età». Non si può essere amici di qualcuno che pensa di
avere sempre ragione, questo è l’egoismo di chi pensa
solo a se stesso senza condividere e in questo modo si
finisce a litigare, anche per gelosia, invidia, noia, incomprensione e tradimenti. Gli amici veri sono quelli che non
ti sfruttano, non fanno i dispetti e non prendono in giro.
Thomas Riccardo pensa al nostro doposcuola e scrive:
«…anche qui si creano amicizie. Mi piace tanto perché
ci sono altri ragazzi e facciamo i compiti in compagnia.
Questo rende lo studio più facile e divertente. Serve
anche a creare nuove amicizie, per esempio io ho conosciuto nuovi ragazzi simpatici e abbiamo cominciato
a parlarci. Credo che possa nascere un’amicizia. Poi c’è
anche un mio compagno di classe, anche con lui andiamo d’accordo». Anche Francesco, che frequenta il
nostro doposcuola da qualche anno, racconta della sua
esperienza allo Spazio Giovani: «…l’anno scorso avevo al
19
LE NOSTRE REALTÀ
LA VITA IN COOPERATIVA
UNO DEI NOSTRI GIOVANI RACCONTA LA SUA ESPERIENZA
di THOMAS RICCARDO WILSON
C
iao, mi chiamo Riccardo e volevo raccontarvi
la mia vita qui in cooperativa.
Innanzitutto una cosa importante è che
abbiamo un bellissimo giardino in cui giocare con
gli amici, però c’è solo un aspetto negativo: è anche un parcheggio! Io, che vivo qui da alcuni anni,
ho fatto amicizia con alcuni vicini, per esempio i
nonni di una mia cara amica, che ho conosciuto
quando mi sono trasferito qui. Poi conosco bene
anche un bambino piccolo e i suoi genitori, vivono
esattamente sopra casa mia.
Aaaa… giusto mi sono dimenticato anche di parlare di un’altra mia amica che abita sempre nel
nostro caseggiato, anche con lei giochiamo spesso
in cortile d’estate. A proposito, mi ricordo anche
che durante le vacanze estive lo Spazio Giovani
Abitare e la
Redazione fanno
le più calorose
congratulazioni
a papà Gabriele
Nastro e alla
famiglia per
l’arrivo della
bella Giada!
20
organizzava dei laboratori in cui, con dei pezzi di
riciclo costruivamo dei giochi o pupazzi.
Sono stato fortunato a venire qui, perché adesso
grazie al doposcuola e alla cooperativa sto facendo
nuove amicizie. Da un mese è iniziato il doposcuola
e devo dire che è molto bello studiare qui, perché
è più divertente e facile in compagnia che a casa.
Spesso si fanno molte feste nel nostro palazzo, che
è diviso in due numeri civici. Nel cortile ci sono
canzoni, danze, in poche parole sono occasioni in
cui la gente si diverte.
Questa è la mia vita in cooperativa!
n. 4 dicembre 2015
ABITARE E IL SOCIALE
IL MONDO È BELLO
PERCHÉ È VARIO
LA BIODIVERSITÀ AL CENTRO DI UNA NUOVA ANIMAZIONE
DI PANDORA PER COOP LOMBARDIA
di VALERIA MALVICINI
R
iparte la scuola e ripartono le attività di educazione al consumo consapevole di Coop e
quest’anno troviamo nuove proposte, che
tendono a sviluppare in modo più articolato i temi
“assaggiati” nell’Aula del Futuro in Expo.
Tra questi il progetto “Il mondo è bello perché è vario”, che ragiona con i ragazzi, dai più piccoli ai più
grandi, sull’importanza della biodiversità e della sua
salvaguardia.
I nostri nonni conoscevano e raccoglievano nei campi
tanti vegetali selvatici che, per esempio in Liguria,
in primavera finivano nel “prebugiun”; utilizzavano
molte varietà di frutti spontanei, e ne coltivavano
altrettante, per non parlare delle 300 varietà di patata
che coltiva ancora oggi Julio Hancco, un contadino
delle Ande Peruviane, o dello spettacolo offerto dalle
diverse tipologie di mais e fagioli al mercato di S.
Cristobal de la Casa in Chiapas, Messico.
Il mondo globale produce questi paradossi: in Perù,
il Paese dove la patata è “nata” e dove gli agricoltori
andini ne coltivano più di 3.000 varietà, nel 2014 sono
state importate 24 mila tonnellate di patate precotte,
quelle che si usano nei fast food per le patatine fritte!
Eppure questi contadini hanno molto da insegnare
a tutti noi: per sopravvivere in un ambiente difficile
hanno osservato minuziosamente ogni pianta e hanno così selezionato migliaia di varietà. Più varietà
vuole dire maggiori possibilità di sopravvivenza in
caso di malattie, gelate, siccità.
Oggi ci troviamo all’inizio di quella che appare un’era
di estinzioni senza precedenti. Oggi lo sfruttamento
esagerato dell’ambiente in cui viviamo, il disboscamento per fare posto alle coltivazioni intensive che
fa avanzare i deserti, le paludi costiere prosciugate
per scopi agricoli, mettono in pericolo la biodiver-
n. 4 dicembre 2015
sità selvatica mentre la diffusione in tutto il mondo
della stesse specie coltivate minaccia la biodiversità
agricola, che è il frutto del lavoro di domesticazione,
adattamento e conservazione che gli agricoltori hanno realizzato fin dagli inizi dell’agricoltura.
La biodiversità agricola sta scomparendo a un ritmo
sempre più serrato. Si stima che, durante la storia
dell’uomo, siano state usate circa 10.000 specie per
l’alimentazione umana e per l’agricoltura.
Oggi, poco più di 120 specie di piante coltivate forniscono il 90% degli alimenti, mentre solo 12 specie
vegetali e 5 animali forniscono più del 70% degli alimenti. Infine, solamente 4 specie vegetali (patate,
riso, mais e grano) e 3 specie animali (bovini, suini,
polli) ce ne forniscono più della metà.
Questa progressiva perdita di biodiversità rappresenta un grave rischio per la salute dell’uomo e il futuro
del pianeta e l’avvento delle biotecnologie tende ad
accelerare il processo.
Questi i temi che vengono affrontati con i ragazzi, con
metodologie diverse a seconda delle età degli alunni.
Con i più piccoli si parte con “Storie dall’orto”, con
un approccio a tutto campo al mondo vegetale, poco
conosciuto, ma affascinante per i bambini. La stagionalità, le parti commestibili della pianta, le varietà
saranno avvicinate con giochi e racconti.
Con i più grandicelli, con l’animazione “Buon campo
non mente” si allargherà l’indagine alle trasformazioni avvenute in agricoltura, con l’abuso della chimica
e la ricerca di metodi alternativi, più sostenibili e
rispettosi della salute, per arrivare con i ragazzi più
grandi, a un ragionamento sugli impatti delle biotecnologie in campo agroalimentare con il percorso
“Geni in tavola”.
Per informazioni:
www.saperecoop.it - [email protected]
21
LE NOSTRE REALTÀ
INSIEME NEI CORTILI: UN
ANNO DALLA COSTITUZIONE
RIFLESSIONI E SPUNTI DI LAVORO
di VALTER GIRAUDI
E
d eccoci a fine anno, con la nostra associazione
al suo primo giro di boa; in realtà è un mezzo
giro poiché, se è vero che la data di fondazione
è il 9 gennaio 2015, è altrettanto vero che abbiamo cominciato a lavorare “insieme” alla fine di maggio. Ma è
comunque un momento di verifica importante, sia per
il Direttivo sia per tutti i Consigli di Quartiere, che con
la associazione sono stati proiettati improvvisamente
in una dimensione inattesa.
La formalizzazione del comodato d’uso, con il quale
Abitare ci ha assegnato tutte le sale sociali dei quartieri, apre una fase nuova, che questo primo anno
abbiamo solo sperimentato. Avere in comodato tutte
le sale significa disporre di un patrimonio importante,
che in termini sociali deve produrre risultati tangibili:
deve crescere una nuova e diversa consapevolezza in
ciascuna sezione dell’Associazione verso l’arricchimento delle attività nei quartieri.
Partiti alla chetichella, abbiamo quasi cinquecento
associati, grazie al paziente lavoro dei CdQ referenti
che hanno risposto con tempi diversi, ciascuno individuando le modalità più consone al proprio quartiere
per sensibilizzare i soci alla nuova opportunità, accolta
con un iniziale scetticismo.
Abbiamo un bilancio (economico) positivo in progressiva crescita, determinata dal lavoro costante delle sezioni di quartiere (CdQ/referenti: sono sempre loro!)
che hanno organizzato gli eventi; e non è ancora né
Natale, né fine anno, quando in tutti i quartieri si apriranno le sale per festeggiare in compagnia.
Lo Spazio Giovani è entrato a far parte della nostra
associazione e la collaborazione con i quartieri si è immediatamente concretizzata: dal 24 novembre è stato
avviato, in sala Abba, un corso di italiano per i piccoli
22
stranieri, tenuto dai nostri docenti in collaborazione
con le scuole di zona, a supporto della scolarizzazione
dei giovani immigrati che abitano nelle nostre case e
nel circondario.
E si è anche intrapreso il percorso che prevede l’Associazione attiva nei quartieri in cui non è presente
un CdQ che si faccia carico delle attività sociali. Non
è stato difficile: come sempre, è sufficiente sapere
ascoltare. È così che abbiamo raccolto la disponibilità di cinque socie di via Empoli a rivestire il ruolo
di referenti di Insieme nei Cortili, prendendosi carico
delle attività sociali e della gestione del relativo locale
di quartiere, con le modalità previste dal nuovo regolamento: sinceramente grazie per averci creduto e per
essere disponibili a dedicarci tempo ed energie.
Abbiamo altri quartieri da “aprire”, la maggior parte a
Niguarda dove alcuni sono “assopiti” da anni. Siamo
certi che l’Associazione sia un’opportunità da cogliere
e un modo più “leggero” (ma non meno faticoso) per
iniziare a lavorare al servizio dei propri vicini di cortile,
ma anche dei propri figlioli e dei propri anziani.
Si stanno moltiplicando le proposte di docenti e professionisti per i corsi più disparati. Se il tango in Abba è una consuetudine, in Cicerone è una simpatica
novità. Al consolidato tao chi di Dergano si potrebbe
affiancare un corso di ju jitsu, mentre si moltiplicano le
opportunità di attività fisica e ci si propone un corso di
ginnastica dolce per anziani (ma non solo) che potrebbe trovare un terreno fertile in più quartieri. La sala
Tavacca è una certezza di svago e cene, canti e balli a
Dergano costituiscono una gradevole continuità, anche
invernale, mentre in altri quartieri si affacciano proposte nuove rivolte anche ai giovani e ai nuovi residenti.
In Grassini, per esempio, tutti i nuovi residenti sono
stati invitati per un aperitivo con successivo pranzo
a buffet. Ha aderito oltre la metà degli invitati e, se
pensiamo a certe assemblee semideserte, dobbiamo
riconoscere oggettivamente che l’iniziativa ha avuto
successo. Ed è ancora in Grassini che la sala sociale è
a disposizione delle ragazze e dei ragazzi delle scuole
medie inferiori e superiori per due pomeriggi alla settimana, per lo studio e le pause di svago, con l’attenzione del CdQ. La stessa sala è proposta ai soci per il
pranzo di Natale o il cenone di capodanno: un modo
intelligente per affermare la presenza e la disponibilità
dell’associazione.
E siamo solo al primo anno...
n. 4 dicembre 2015
LE NOSTRE REALTÀ
IDEE IN DIVENIRE
DEL CIRCOLO
LE ESPERIENZE GIÀ VISSUTE E QUELLE
IN PROGRAMMA
a cura del CIRCOLO CULTURALE ITALO CALVINO
L
a prima visita guidata dell’autunno è stata “Il
percorso artistico-botanico tra Pinacoteca e
Orto Botanico di Brera”. I partecipanti hanno passeggiato per un’ora tra le aiuole di salvia e
rosmarino, tra gli olivi e altre piante mediterranee,
per poi passare all’interno della Pinacoteca, dove
17 quadri mettevano in risalto la vegetazione vista
e ammirata dal vivo. Questa proposta ha avuto un
riscontro positivo tra persone di età diversa, a riprova che la bellezza, di cui è ricca la nostra città,
se fatta conoscere, trova l’approvazione di molti.
Il 16 gennaio proponiamo la visita guidata alla mostra di Gauguin al Mudec, Museo delle Culture.
Per informazioni e prenotazioni, mandate una mail
all’indirizzo sotto indicato.
È partita la prima “Cinecena” della stagione, insieme all’associazione quelli del Villaggio. Come al
solito, si è svolta all’Osteria del Biliardo e, dopo la
proiezione del film “Chef”, si è cenato con sfiziosi
piatti a base di salsicce e bacon. L’atmosfera conviviale ha favorito scambi di idee e proposte sui futuri
incontri. Si è parlato del nuovo film da presentare
in gennaio, magari scegliendone uno che abbia
Tognazzi come protagonista. Come sempre accade intorno a una tavola apparecchiata, sono nate
nuove amicizie tra i partecipanti che, non essendo
tutti della nostra zona, hanno dimostrato interesse
n. 4 dicembre 2015
per la vita delle nostre associazioni.In occasione
della Giornata della memoria, il Circolo propone,
in collaborazione con la Biblioteca di Villa Litta e
l’Anpi, “Memoria resistente” che si terrà sabato
23 gennaio, alle 16,30 nel Salone delle Arti della
Biblioteca. Questa iniziativa collega il passato al
presente affinché la memoria sia tramandata e resti
viva attraverso le azioni e le scelte consapevoli degli
uomini d’oggi, posti di fronte a migrazioni e ingiustizie sociali. Si tratta di una lettura musicale di e con
Angela Villa, che consiste in tre brevi monologhi di
testimonianze raccolte personalmente dall’autrice.
Seguirà un rosso aperitivo.
Ci trovate su Facebook e sul nostro sito:
circoloculturaleitalocalvino.it
La nostra nuova mail è: [email protected]
23
LE NOSTRE REALTÀ
CENTRO CULTURALE DELLA COOPERATIVA
DICEMBRE 2015: TEMPO DI BILANCI, TEMPO DI PROGETTI
di MARIA PIERA BREMMI
L’
anno giunto al termine ci obbliga a un bilancio che possiamo tranquillamente definire
positivo. Sul tappeto una ricca serie di iniziative che hanno toccato i più svariati argomenti,
promosse dal Centro Culturale della Cooperativa
in proprio o in collaborazione con altri, nella sede
di via Hermada o in spazi differenti. Per chiudere
vorremmo ricordare due serate, le più vicine in
termini di data, ma anche le più partecipate.
Il 31 ottobre all’Auditorium Ca’ Granda unitamente
alle associazioni 9 x 9 e la Prima pietra, l’evento Il
Mondo la Casa di tutti, a chiusura di Milano Expo 2015. Una serata scandita in tre tempi (mostra
fotografica, concerto e proiezione del film Io sto
con la sposa), che ha registrato il tutto esaurito
raggiungendo così l’obiettivo del Consiglio di Zona
9 che l’ha sostenuta.
Non possiamo poi tralasciare il nostro tradizionale, partecipatissimo Concerto di Natale giunto
ormai alla quinta edizione e proprio per questo
particolarmente ricco. Il 12 dicembre ha visto sul
palco la Corale Ambrosiana composta da venti
elementi, accompagnata da un quartetto d’archi
e un pianoforte a mezza coda, realizzando così un
concerto polifonico. Ancora una volta l’evento è
stato ospitato nella settecentesca Villa Clerici, con
la collaborazione dell’associazione Il Clavicembalo
Verde per la parte musicale.
Il fascino del passato è il fatto che è passato.
L’aforisma di Oscar Wilde ci trova perfettamente
d’accordo: veniamo perciò ai progetti per il nuovo
anno. Qui a fianco una bozza del calendario del primo trimestre 2016, a cui si affiancherà la stagione
concertistica del Clavicembalo Verde, a partire dal
mese di febbraio.
Teniamo invece a segnalarvi l’ultimo degli incontri
citati nel calendario, il 18 marzo, che si terrà in
una sede che indicheremo a breve. Si tratta di un
film/documentario di grande interesse girato nel
2013 dal titolo: Incontro con una terra perduta
- Palestina 1948, Jaffa: la caduta di una città (titolo
originale Encounter with a lost land).
Nel film ci sono i racconti di cittadini francesi
nati a Jaffa, Betlemme, Gerusalemme, le cui
CALENDARIO INCONTRI GENNAIO - MARZO 2016
famiglie, che avevano dato al Paese consoli,
Venerdì 22 gennaio - ore 21
Venerdì 4 marzo - ore 21
chirurghi, uomini d’affari, vivevano in Palestina già negli Anni 20 e 30, ossia da quattro
“Giulio Cesare, chi era costui?”
8 marzo, giornata mondiale della donna
generazioni. Le loro storie raccontano le dinaChiacchiere storiche da un non storico “Rosa Genoni socialista, insegnante,
miche quotidiane e la vita in Palestina in questi
Con Attilio Menin, curioso ricercatore imprenditrice”
tempi, ma sono anche osservatori e testimoni
del passato
Interviene Raffaella Podreider nipote
di prima mano della vicenda palestinese, degli
di Rosa Genoni
eventi che sono successi nel Paese, conducenVenerdì 5 febbraio - ore 21
Introduzione di Carlo Antonio
doci con i loro racconti, indietro nel tempo,
“Louis Armstrong, un ragazzo venuto Barberini del Centro Filippo
da New Orleans”
Buonarroti
agli Anni 50 e oltre. Il film, che è basato su
Una biografia musicale cronologica
archivi diplomatici, corrispondenza personaA cura di Stefano Bassalti
Venerdì 18 marzo - ore 21
le, giornali, corrispondenza consolare, archi“Incontro con una terra perduta”
vi audiovisivi mai pubblicati, è stato scritto e
Venerdì 19 febbraio - ore 21
Palestina 1948 - Jaffa: la caduta di
diretto da Maryse Gargour. Palestinese nata
“Guerre di carta”
una città
a Jaffa, laurea all’Institut Français de Presse
1915-1918 Achille Beltrame e le
(titolo orig. Encounter with a lost land)
con dottorato in Scienze dell’Informazione a
copertine della Domenica del Corriere 2013 - Film documento - produzione
Parigi, produttrice e giornalista della televiRelatore Giovanni Galli
Francia-Libano
sione francese a Beirut, giornalista freelance
Soggetto e regia di Maryse Gargour
per le televisioni straniere a Parigi. Produce
e dirige film dal 1988.
24
n. 4 dicembre 2015
LE NOSTRE REALTÀ
SAPER ESSERE CITTADINI
FORMAZIONE E DIVERTIMENTO PER I NOSTRI GIOVANI
di LORENZO MAZZI
M
entre proseguono le attività ordinarie e i
corsi/laboratori del nostro Spazio Giovani
Insieme nei Cortili, vorremmo dedicare una
riflessione al senso delle nostre iniziative all’interno
di un’associazione di promozione sociale, che fa riferimento a una cooperativa edificatrice storica. Nelle
parole “promozione sociale” e “cooperativa”, infatti,
riteniamo siano contenuti i significati fondamentali
della nostra azione didattica ed educativa, volta alla
preparazione di cittadini consapevoli, a partire dalla
nostra esperienza di vita comune cooperativa.
La preparazione scolastica è un elemento fondamentale dei nostri doposcuola, come anche delle nostre
attività collaterali (cito per esempio il corso di avviamento alla lingua latina per i ragazzi di terza media e
dei primi anni delle superiori, tenuto da un qualificato
ed esperto ex-dirigente scolastico e docente) e ha come fine ultimo la crescita individuale all’interno della
società. Se lamentiamo l’assenza di regole civili nella
vita quotidiana, come anche nella cronaca politica, di
fronte al malcostume e alla corruzione, non possiamo
pensare che non si debba ripartire dalla piccola dimensione e dallo stare insieme agli altri in modo costruttivo
e rispettoso. Quello che cerchiamo di trasmettere ai
nostri ragazzi è la bellezza e l’utilità dell’ascolto e del
sostegno reciproco. Non sto dicendo che il nostro
messaggio colga sempre nel segno, in un mondo che
spesso ci assorbe e ci rema contro, ma di sicuro vale
la pena provarci, come scrivono anche i nostri giovani
giornalisti nei loro contributi sul tema dell’amicizia.
Abbiamo accolto volentieri la proposta di creare una
piccola redazione interna al nostro doposcuola medie,
visto che è stata occasione di confronto e di dialogo
con i nostri alunni. Avevamo già deciso di costruire
in questo anno scolastico un percorso giornalistico,
con la realizzazione di una trasmissione radiofonica da
rendere pubblica attraverso internet, quindi ci è parsa
preziosa la possibilità di fare gestire direttamente ai
ragazzi una rubrica. Abbiamo raccolto le idee e le loro
proposte, letto insieme i contributi collettivi e organizzato quelli che alcuni di loro individualmente hanno
scritto, compiendo in poche settimane una piccola
impresa, di cui siamo felici: dare spazio alla voce dei
giovani dei nostri quartieri e della nostra cooperativa.
Per questo cercheremo il più possibile in futuro di
raggiungere tutti i quartieri e le zone della nostra cooperativa (per esempio sono partite dal 2015 alcune
n. 4 dicembre 2015
nostre attività anche a Dergano e sono in programmazione iniziative a Niguarda). Perché offrire attività nei
nostri caseggiati e lavorare con le scuole frequentate
dai figli dei nostri soci vuol dire diffondere un modello
che vede nella cultura e nella conoscenza un valore,
per formare dei cittadini più responsabili e attivi. Agiamo nella convinzione che la partecipazione costruisca
spazi di libertà e crescita e cerchiamo di promuovere
all’interno delle nostre iniziative il dialogo tra modelli
culturali e familiari a volte diversi e tra generazioni che
qualche volta non riescono più a parlarsi. Il successo
del nostro corso di informatica intergenerazionale per
esempio, ci spinge sicuramente a riproporre questa
iniziativa. Non solo per insegnare ai nonni a usare
computer, tablet e smartphone, ma anche per creare
occasioni di confronto e conoscenza tra i nostri giovani e le persone con più esperienza e anni di vita. E
che dire della sorprendente accoglienza riservata dai
nostri studenti al lavoro agricolo nel loro orto sociale?
Anche in questa occasione lo scambio avuto con i soci
abitanti dei nostri caseggiati ha permesso di migliorare
i prodotti del nostro orto, ma anche di fare scoprire
il valore del lavoro manuale. E vi possiamo assicurare
che non è dispiaciuto affatto imparare a usare gli attrezzi e coltivare!
Concludo rinnovando l’invito a contattarci per sapere
di più sulle nostre attività, siamo a disposizione per
qualsiasi informazione.
Un saluto da tutti noi dello Spazio Giovani Insieme
nei Cortili!
Spazio Giovani Insieme nei Cortili
Via Zanoli 15
[email protected]
02 45496525
25
LE NOSTRE REALTÀ
“QUELLI DEL VILLAGGIO”:
CRESCE LA VOGLIA DI CULTURA
TANTI GLI APPUNTAMENTI ALL’INSEGNA DEL SAPERE
foto di Francesco Felici
a cura dell’ASSOCIAZIONE
Q
uello che si sta per concludere è stato un autunno denso di appuntamenti per l’associazione “quelli del Villaggio”. Con l’inizio dell’anno
scolastico sono ripresi i laboratori e le attività del
Gas e sono state lanciate nuove proposte culturali,
accolte con grande entusiasmo da parte dei soci, con
tante novità. L’obiettivo per il 2016 è raggiungere i
300 soci e continuare a coniugare le nostre attività
con il modello villaggio dove abbiamo sede: vivere
bene in contesti abitativi di grandi dimensioni si può
fare e nel nostro piccolo ci proviamo ogni giorno.
Sempre più importanti stanno diventando le collaborazioni con altre realtà del territorio e specialmente con il Circolo culturale Italo Calvino;
lo scopo è quello di individuare percorsi comuni e
unire le forze per dimostrare che far cultura vuol
anche dire crescere divertendosi.
propongono visite guidate ad alcuni dei monumenti
storici più importanti di Milano. Ormai sono sette le
chiede e le basiliche che abbiamo visitato. Obiettivo
raggiunto: tornare a scoprire e amare le bellezze
della nostra città.
CICLISTI DI DERGANO
Si sta consolidando la stretta collaborazione con i
Ciclisti Dergano Milano che hanno organizzato
una stimolante e partecipata serata con Paola Gianotti, detentrice del record mondiale del giro del
mondo in bicicletta, ma stiamo già organizzando
nuove idee per la primavera per proporre a tutti
divertenti escursioni su due ruote.
CINECENA ALL’OSTERIA DEL BILIARDO
È partita la seconda stagione della Cinecena
all’Osteria del Biliardo di via Cialdini 107, con
aperitivo, visione del film e cena con menu che,
ovviamente, prende spunto dalla pellicola che si è
appena visti. Le serate sono organizzate insieme,
con l’osteria del Biliardo e il prezioso contributo
del Circolo Italo Calvino.
PROSSIMO APPUNTAMENTO, FESTA DI NATALE
Come ogni anno, ormai da sei, arriva la festa di
Natale con balli, giochi, musica e animazioni e regali per i bambini. Anche quest’anno, grazie a un
nostro socio, verranno messi in palio due bellissimo
presepi interamente fatti a mano e il ricavato sarà
devoluto al Centro Accoglienza Profughi presso
l’Oratorio di via Acerbi 12 a Bruzzano, in collaborazione con la Casa della Carità. Per informazioni
sull’acquisto dei biglietti potete passare dal lunedì
al venerdì presso la sala blu di via Grazioli, 33.
foto di Francesco Felici
LE BASILICHE DI MILANO
Sempre in collaborazione con il Circolo Culturale
Italo Calvino e con il supporto dell’associazione
culturale Italia Medievale, quelli del Villaggio
26
E TANTO ALTRO ANCORA
Sia il cineforum sia le visite guidate alla Milano medievale
riprenderanno a gennaio, con nuovi appuntamenti. Insieme a tante altre attività e laboratori per bambini, taglio
e cucito, Tai Chi, ginnastica dolce, degustazione di vini,
il Gruppo di Acquisto Solidale che ogni settimana
propone una spesa di qualità che arriva al Villaggio direttamente dal produttore ([email protected])
Insomma, venite a trovarci su Facebook alla pagina
“quelli del Villaggio” o iscrivetevi alla nostra
newsletter: [email protected]
n. 3 ottobre 2015
ABITARE E I CDQ
BUON COMPLEANNO
VALDOSSOLA
50° ANNIVERSARIO E FESTA DELL’UVA
di ONORINA ARGENTO
S
abato 3 e domenica 4 ottobre il tempo ci ha favorito, nonostante le pessime previsioni, regalandoci tanto sole. Il nostro quartiere ha potuto
così festeggiare, al contempo, i suoi cinquant’anni e la
tradizionale Festa dell’Uva. In questo mezzo secolo le
giovani coppie di allora, con spirito di sacrificio, hanno visto l’avvicendarsi di generazioni dove i figli sono
diventati a loro volta genitori, contribuendo così alla
crescita del quartiere. Molte sono le cose da dire e
ricordare, molti lavori sono stati fatti per migliorarne
il valore, tra le quali la costruzione di box sotterranei,
il rifacimento di facciate, balconi, tetti e, da ultimo, il
fotovoltaico. Ma vogliamo innanzitutto cogliere l’occasione per ringraziare tutti i soci e non soci che con
dedizione e spirito comunitario hanno partecipato alla
realizzazione di queste due giornate. Grazie
IMPIANTI RISCALDAMENTO - CONDIZIONAMENTO
IDRO-SANITARI - MANUTENZIONI - RISTRUTTURAZIONI TOTALI
TERMOIDRAULICA TURCHETTI S.R.L.
Via Val di Ledro 23 - 20162 Milano
Tel. 02 64 38 691 - Fax 02 66 11 12 63
E-mail: [email protected]
Cod. Fisc./P. IVA 07983080966
n. 4 dicembre 2015
27
LA COOPERATIVA E LA CULTURA
QUANDO VIAGGIO FA RIMA
CON SOLIDALE
CI SONO TANTI MODI PER SCOPRIRE IL MONDO:
FARLO AIUTANDO LE POPOLAZIONI LOCALI È
SICURAMENTE IL MIGLIORE. COME QUELLA VOLTA
IN ECUADOR...
testo e foto di SIMONA P.K. DAVIDDI
I
l viaggio è scoperta, è evasione, è conoscenza.
Ma è anche rispetto, salvaguardia, solidarietà.
Questo è vero soprattutto quando ci ritroviamo
a viaggiare in realtà economicamente più deboli della
nostra, dove ogni scelta di ogni viaggiatore può fare
la differenza. Con questa premessa, un paio di anni
fa ho deciso di partire alla scoperta dell’Ecuador e
delle meravigliose isole Galapàgos. Benché la meta
non fosse di quelle ultra gettonate e di moda, navigando in Internet l’offerta di pacchetti, tour e servizi
era comunque piuttosto varia e spaziava da proposte finte-spartane a viaggi di extra-lusso con hotel
stellatissimi, yacht da Mille e una Notte e ristoranti
internazionali, limitando quindi al minimo il contatto
con le popolazioni e le tradizioni locali.
La mia scelta, invece, è stata all’insegna del “local”,
ovvero: niente catene alberghiere internazionali ma
solo piccoli alberghetti a conduzione familiare, niente
grandi tour operator ma solo guide andine, niente
fast food o ristoranti per turisti ma solo ristorantini
o chioschi lungo la strada, niente mezzi di trasporto
invasivi ma solo piccole cooperative ecuadorene.
28
Ne è risutato un viaggio decisamente intenso, emozionante, fatto non solo di luoghi da visitare, ma di
sguardi, parole, incontri, scambi: ricordi immateriali
che dovrebbero riempire la valigia di ogni viaggiatore.
L’Ecuador è una commistione unica di colori intensi
e profumi speziati, di gente sorridente e paesaggi
di incredibile bellezza, città dove perdersi e natura
incontaminata: se Quito, la capitale, è una distesa
infinita di case, la più appartata Cuenca, Patrimonio
Unesco, affascina con un centro storico abbellito da
lasciti coloniali di rara suggestione. La Cordigliera,
invece, con le sue cime altissime, con i vulcani ancora attivi, seduce senza scampo: salire al Cotopaxi,
per esempio, tra i vulcani attivi più alti del mondo,
a 5.897 metri di altitudine, è un’esperienza difficile
da dimenticare, così come ritrovarsi nel bel mezzo
di una forsta pluviale incontaminata, nella porzione
di Amazzonia ecuadorena. I piccoli villaggi, i grandi
mercati – due su tutti, quello di Otavalo e quello di
Guamote – ma anche uno dei treni con la percorrenza
più alta del mondo, quello che porta alla Nariz del
Diablo, e il sito archeologico di Ingapirca sono luoghi
magici, da assoporare a tuttotondo, senza fretta e
senza preconcetti.
E poi, ci sono le Galapàgos, una manciata di isole che
sembrano distanti anni luce dal mondo e che, proprio
grazie a questo isolamento (e a un programma di
protezione del Governo ecudoreno, che ne regola
non solo gli accessi ma anche i singoli itinerari),
hanno mantenuto intatte flora e fauna locale, con
specie autoctone come le tartarughe giganti e altre
rarissime come le sule patas azules, i buffi volatili
con zampe e becco azzurro: ogni isola ha un ecosistema differente, con scenari naturali che spaziano
dalle scure terre magmatiche alle brulle brughiere,
dalle spiagge candide – regno incontrastato di foche,
iguane e pinguini – alle coste frastagliate e rocciose,
dove avvistare granchi di tutti i colori, in un turbinio
di emozioni profumate di salmastro.
n. 4 dicembre 2015
VICINO A NOI
AIUTO!! I COMPITI
A OTTOBRE È RIPARTITO IL SERVIZIO DI DOPOSCUOLA E DI STUDIO ASSISTITO A NIGUARDA,
PER AFFRONTARE L’ANNO SCOLASTICO TRA COMPITI E INTERROGAZIONI
di VALERIA MALAVICINI
L’
avvio dell’anno scolastico comporta per le
famiglie un notevole sforzo di organizzazione, considerando soprattutto la gestione
pomeridiana di bambini e ragazzi e la necessità di
svolgere i compiti e gestire lo studio per verifiche
e interrogazioni.
La Cooperativa Pandora, in collaborazione con
Abitare, anche quest’anno
promuove Spazio Doposcuola
per il quartiere di Niguarda:
per due pomeriggi alla settimana accoglie gli studenti
delle medie e del biennio delle
superiori.
Il servizio, proposto alle famiglie del quartiere e progettato
con formatori ed educatori di
esperienza, supporta i ragazzi
nello svolgimento dei compiti
scolastici, e offre anche uno
spazio che vuole essere punto
di riferimento e socializzazione, in alternativa alla strada e
a pomeriggi in solitudine.
Oggi i nostri figli sono iperstimolati dal mondo
televisivo e dall’utilizzo (spesso incontrollabile)
di videogiochi e internet; a questi mezzi di comunicazione e svago occorre affiancare momenti di
condivisione e socializzazione in modo da scon-
n. 4 dicembre 2015
giurare un isolamento sociale e relazionale legato
allo svolgimento di attività individuali. All’estremo
opposto, c’è invece il richiamo della strada, che a
volte comporta rischi sociali altrettanto seri. Lo
Spazio Doposcuola si propone anche di supportare
le famiglie di fronte a tutto ciò. Al quinto anno è
infatti divenuto un punto di riferimento per molti
dei nostri ragazzi e anche per
le loro famiglie.
Il servizio Spazio Doposcuola si svolge presso il salone di
Abitare in via Ornato 7 il lunedì e il giovedì dalle 16,30
alle 18,30.
Presso la sede della Cooperativa Pandora sarà possibile
usufruire anche del servizio di
studio assistito individuale, che risponde a esigenze
specifiche di apprendimento
e rinforzo scolastico. In questo caso lo studente viene
affiancato individualmente
dall’operatore che, nei giorni
e per un tempo definiti con la famiglia, individua
un percorso specifico di lavoro anche in accordo
con la scuola, laddove necessario.
Per informazioni:
Coordinatrice Rosella Reverdito: 338 6029759
29
VICINO A NOI
MUNICIPALITÀ, A COSA
SERVONO CHI LO SA?
COMPRENDERE COME VERRANNO ORGANIZZATE
E DOVE ANDREMO A FINIRE CON LA NUOVA
“BUROCRAZIA”, FORSE NON GUASTA
di WALTER CHERUBINI
“R
ipartire dalle Periferie” è un po’ lo slogan del momento. In tale contesto si
collocano la chiusura dei Consigli di
Zona (non ne sentiremo la mancanza!) e l’apertura delle Municipalità (ne sentiremo la presenza?).
Infatti, è partito il percorso per la trasformazione
del Decentramento comunale. Dal punto di vista
burocratico, il punto 2 all’ordine del giorno della
seduta del Consiglio comunale di Milano dello scorso 8 settembre recitava così: Modifica del Titolo
VII – “Decentramento” - articoli da 92 a 100 - e
articolo XIV disposizioni transitorie e finali dello
Statuto del Comune di Milano. “In ritardo”, come
sottolineato dal consigliere Cormio, di quattro anni
rispetto all’inizio dall’attuale Amministrazione, ma
di oltre quarantacinque se ci riferiamo all’istituzione del Decentramento avvenuta il 18 luglio 1968,
con l’approvazione del Regolamento del Decentramento e il successivo insediamento dei Consigli di
Zona nel marzo 1969. Peraltro, c’è da osservare che
30
una serie di nuovi Regolamenti del Decentramento
furono già approvati nel 1977 e nel 1997, solo che
rimasero regolarmente … insabbiati (potere della
“burocrazia”?). Nel dettaglio, il percorso per l’introduzione delle Municipalità è articolato in tre fasi.
1. La modifica dello Statuto del Comune di
Milano (fase conclusa), per l’introduzione delle
Municipalità.
2. La definizione della composizione e delle
modalità di elezione (fase attuale). Rispetto alle
ipotesi a suo tempo prospettate di nuova articolazione delle Zone (si parlava di 13 o 14, rispetto alle
originarie 20 ed alle attuali 9), anche a causa dei
tempi stretti (o dei “ritardi”?) le Zone dovrebbero
rimanere 9. Verrà tralasciata anche qualche modi-
n. 4 dicembre 2015
VICINO A NOI
fica dei confini (la Zona 1 voleva allargarsi un po’,
mentre per i Navigli, attualmente divisi tra le Zone
5 e 6, si ipotizzava l’assegnazione a una delle due
Zone). Invece, il Presidente di ogni Municipalità
dovrebbe essere eletto direttamente dai cittadini,
mentre attualmente è eletto dai consiglieri, anche
se c’è l’indicazione del candidato Presidente. Infine, i consiglieri passerebbero da 41 a 31 – l’ipotesi
originaria era di 25, Presidente compreso – con la
previsione di 3 Assessori (1 esterno).
3. La definizione del Regolamento di funzionamento (fase conclusiva), con competenze e
poteri delle Municipalità. E questo sarà il nodo centrale, perché, al di là delle “forme”, pur importanti,
quello che conta sarà la definizione delle competenze e dei contenuti. Infatti, un regolamento non
vale l’altro e deve fare rima con periferia: perché
se le Municipalità non sono per le periferie a cosa
servono? Infatti, è ora di restituire ai territori degli antichi comuni la capacità amministrativa della
quale furono espropriati, nel 1873 i Corpi Santi
e nel periodo 1918-1923 i comuni del circondario
milanese, quali Baggio, Trenno, Musocco, Affori,
Niguarda, Chiaravalle, Greco, Gorlaprecotto, Turro, Crescenzago, Lambrate, Rogoredo,
Chiaravalle, Vigentino, con Lorenteggio e
Ronchetto. Allora, bisogna prevedere una gestione complessiva del territorio e delle numerose
funzioni comunali che vi operano. Ciò riguarda
anche la gestione del disastrato patrimonio edilizio pubblico che, invece, rimane ancora una cosa
“altra”, staccata dal resto. Insomma, come è stato
per i Consigli di Zona in questi quarantacinque anni,
malgrado il Regolamento del Decentramento del
1977, rimasto inapplicato, prevedesse all’art. 19:
«I Consigli di Zona deliberano le destinazioni
d’uso e le affittanze di locali, edifici e aree del
Comune con destinazione ad usi sociali e del
patrimonio immobiliare di reddito… e anche
il patrimonio edilizio dell’Iacp (oggi Aler/Metropolitana Milanese, ndr) nell’ambito di appositi
accordi con tale ente secondo le compatibilità
n. 4 dicembre 2015
di legge». Di tale previsione, come peraltro di quasi
tutte le altre, non se ne fece nulla. E i risultati sono
sotto gli occhi di tutti.
Da questo punto di vista, l’esperienza della cooperazione abitativa è un concreto punto di paragone, che può contribuire anche alla definizione
delle modalità gestionali di Aler e Metropolitana
Milanese. Non ci parrebbe una cosa proprio fuori
luogo, se si vuole la partecipazione o, meglio, la
“progettazione partecipata”. Altrimenti sono
solo buone intenzioni …
31
RACCONTO
QUEI RAGAZZI
DELLA CASA DEI ROSSI
di CARLO PEZZONI
Q
uando nel 1907, riferendosi al distretto di Budapest, Ferenc Molnàr aveva scritto il romanzo
I ragazzi della via Pàl due eserciti di ragazzi che
si contrapponevano in una guerra per la conquista
di un’area di gioco che alla fine, quel campo tanto
sognato e combattuto, ha dovuto lasciare il posto a
un palazzo. Nel quartiere di Niguarda, c’eravamo noi:
i ragazzi della via Ornato 7 e di via Hermada 14,
noi due fratelli da poco tornati dal collegio dove per
cinque anni il nostro spazio di gioco era quel cortile
ciottolato, col fischietto di suor Michelina che quando i nostri giochi non corrispondevano ad un certo
andazzo,ci fischiava il fuori gioco, a casa, l’impatto coi
nostri compagni del cortile nell’uso di archi, frecce,
fionde e cerbottane, non fu facile, ma col richiamo
della foresta non ci volle molto per adeguarci e nella sterrata via Hermada, prima che fosse asfaltata,
per renderla accessibile al traffico automobilistico, la
via,era il nostro campo di gioco,con la sola pausa del
Natale, quando in casa nostra si faceva il presepio.
Il presepio, lo si costruiva sul divano della cucina
coprendolo con delle tavole e sottraendolo a nostro
padre, dove era solito farsi la pennichella pomeridiana, era un padre che mi mandava a comperare l’Unità
32
all’edicola di via Benefattori dell’Ospedale e i sigari dal
tabaccaio di fronte, era un padre che non si nascondeva dietro il fumo dei suoi sigari, e non era disponibile
a nascondere la sua approvazione per la nostra attenzione al presepio e a Gesù Bambino.
Ma se si sarebbe accorto che noi per fare il laghetto
del Presepio gli avevamo sottratto anche lo specchietto, che Lui appendeva alla maniglia della finestra per
radersi la barba, quando la mamma si era accorta, lo
ha subito tolto e noi al suo posto ci avevamo messo la
carta stagnola. Che il nostro paese avesse una lunga
tradizione cristiana era scontato, e la mamma volendo
che noi entrati in collegio da scalmanati e ripetenti e
usciti come degli angioletti, ci invitava a frequentare
l’oratorio: si ciao! Qualche volta per accontentarla,
con altri amici del cortile ci siamo andati, solo che il
sacrista non vedendoci di frequente e volendo conoscerci meglio, ci aveva chiesto dove si abitava, quando
gli avevamo detto che si abitava in via Ornato 7 e in
via Hermada 14, ci disse: ”ahh?! nella casa dei rossi!”.
Tornato a casa avevo chiesto alla mamma, cosa volesse
dire abitare nella casa dei rossi, Lei, mi ha guardato, ma
era difficile trovare le parole giuste per spiegare a un
ragazzo di dodici anni appena uscito dal collegio che
voleva vivere le proprie avventure separate dai grandi
che, nella casa dei rossi c’era anche la portineria di via
Ornato 7 dello zio Armando Brivio e della zia Chira
Nava, chiamata il soccorso rosso, dove i due coniugi
si prodigavano in aiuto ai partigiani.
Intanto per tornare ai nostri giochi dove il pericolo
sembrava sempre in agguato, ricordo la stizza che
abbiamo preso col nostro amico Nicola Silbe che, nel
corso di una gara di nuoto nel canale Villoresi, profondo tre metri con una forte corrente, non riuscendo
a vincere, non la gara, ma la corrente del canale per
poter uscire, ci siamo tuffati tutti e dopo aver formato
una catena umana l’abbiamo portato in salvo lo spavento ci è durato un bel po’ma con la bella stagione
gli entusiasmi e le curiosità non mollavano e in fondo
alla via Hermada arrivava il Circo all’aperto del Cirillino, alla fine dello spettacolo il sorridente clown fuori
dalle transenne girava con un piattino per raccogliere
qualche liretta a un pubblico non pagante, ai
bambini faceva una carezza, c’era il mangiafuoco e
l’equilibrista sulla corda, il primo non si poteva imitare ma l’equilibrista lo si poteva fare e le carezze si
n. 4 dicembre 2015
RACCONTO
potevano dare. Per imitare l’equilibrista abbiamo scelto le
transenne in ferro che legavano i dieci panettoni di marmo
bianco che chiudevano la piazza dell’Ospedale Ca’ Granda,
vinceva chi li passava tutti senza cadere. Quelle transenne e
quei panettoni di marmo bianco, sono ancora li, tali e quali
come allora e chissà se qualche volta passando mi capiterà
di vedere dei bambini rifare quel nostro gioco.
Oggi lo spazio che era occupato dal circo è stato dedicato a
una martire della Resistenza Gina Galeotti Bianchi che con
la sua vita ha fatto molto per la libertà.
Il circo, ci ha incuriosito fino all’arrivo dei primi motorini,
uno di questi il Cucciolo, gli avevano perfino dedicato una
canzone “… vieni con me ti porterò sul Cucciolo, il motorino
è piccolo ma batte come il mio cuor…”. Noi ragazzi eravamo affascinati dal rumore delle moto e, per imitarlo, prima
che le nostre biciclette fossero abbandonate in cantine in
mezzo a vecchi copertoni, e giocattoli impolverati, con delle
mollette di legno, avevamo affrancato alla forcella anteriore,
una cartolina, che pedalando a più non posso, toccando i
raggi produceva più che il sibilo di una Rumi, il ronzio di
uno sciame di zanzare incazzate.
Non era d’accordo col rumore degli scappamenti delle nostre
moto,lo zio Armando che,stanco del fragore di bombe, di
sirene e di spari che durante l’ultima guerra ne aveva sentiti
a iosa, interveniva quando noi amici del cortile,oramai tutti
motorizzati e coinvolti per quei loro rombi, le mettevamo
in moto nel portone d’uscita,facendo col rimbombo, un bel
casino, tra lo spavento di chi, in quel momento si trovava a
passare sul marciapiede,a quel punto l’Armando interveniva
e ci diceva: te podet nò metela in moto in strada? (non
potete metterle in moto quando siete in strada? ndA).
Delle gite in moto, ho conservato la foto di Bellagio, seduti
su quella ringhiera del molo, non ho la foto del famoso ristorante di Pusiano, dove eravamo andati, attratti da quel suo
menù: piatto unico di riso con pesce persico, tutto annaffiato
con del buon Verdicchio.
Solo uno di noi aveva bevuto l’acqua minerale che, all’arrivo
del conto non voleva in parti uguali perché non aveva bevuto
il vino, ecco, a lui bisognava fargli una foto.
Tutto si risolse, tra la soddisfazione del proprietario, con
abbracci e qualche lacrima per i battibecchi di chi non voleva
dividere. Succede, vino veritas.
Tornando a casa, sulle curve del lago, tra i fumi dell’alcool
e le bollicine dell’acqua minerale con la bassa nebbia che
copriva la strada, un po’ più prudente sulla mia Vespa GS,
osservavo le acrobazie dei nostri amici che allegramente
abbordavano le curve.
L’Italo con la sua 175 Gilera, el Gustin, con la sua Iso moto,
in gara con la Guzzi 250 sport del Gino bumba chiamato
così per il rombo della sua moto che affrontava le curve al
limite, tanto da sembrare che ’aquila della casa di Mandello,
stampigliata sul serbatoio, sembrava che in quelle pieghe,
ritirasse le ali, pregavo che non accadesse nulla. La serata
finì tranquilla a notte fonda al bar Ruell, quando i bar chiudevano non prima che ti venisse sonno.
n. 4 dicembre 2015
AGENZIA VIAGGI E TURISMO
TOUR e SOGGIORNI
con i migliori TOUR OPERATOR
LAST MINUTE • WEEK END • FLY & DRIVE
CROCIERE • LISTE NOZZE
Biglietteria Ferroviaria, Aerea, Marittima
Assicurazioni • Noleggio Auto
Bee Travels di Ghezzi Simona
20162 Milano - Via Luigi Ornato 7
Tel. 02 6473290 - Fax 02 66104964
e.mail: [email protected] - [email protected]
33
g i u g n o 2 013
43
SVILUPPO DEL PATRIMONIO
OTTICA GIANSANTI
• Sconto 35% a tutti i tesserati
di Abitare e loro familiari su occhiali
completi di lenti e montature da sole
• Siamo specializzati nella costruzione di lenti
curve per occhiali sportivi “bicicletta moto
sci” anche con diottrie elevate
• Eseguiamo velocemente riparazioni
di montature con eventuale ritiro
e consegna a domicilio
• Eseguiamo fototessera di ogni formato per
tutti i tipi di visto
• Grande assortimento lenti a contatto
• Presso la nostra sede, in pochi minuti
il Test per individuare il glaucoma
OTTICA GIANSANTI
via Murat, 71 • 20159 Milano • tel 02 680043
via Ornato, 34 • 20162 Milano • tel 02 6438223 24
e-mail: [email protected]
V
N
E
T
U
D
!
I
DA OGGI
DISPONIBILI
SOLO BOX
Scarica

clicca qui