DELLA DOWN E... IPOCRISIA T ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ANNO XXXV 27 FEBBRAIO 2010 E 1,20 utti hanno condannato l’ignobile gruppo comparso domenica scorsa su Facebook con un titolo da brividi: «Giochiamo al tiro al bersaglio con i bambini Down», ennesima dimostrazione di come il social network più diffuso nel mondo si presti con troppa facilità a progetti deliranti. Il sito è già stato oscurato, ma il problema resta, e lo sdegno non basta. Occorre sicuramente una maggiore regolamentazione del web, ma serve anche un progetto educativo di più ampio respiro che sappia offrire valori e regole ma soprattutto dare risposte adeguate alla domanda di senso della vita. Purtroppo, su questo terreno, l’unanimità dell’indignazione si squaglia come neve al sole. Anzi, la vicenda del gruppo, che su Facebook oltraggia i bimbi Down, è una vera e propria cartina di tornasole che ci riporta alla consueta schizofrenia con cui questi argomenti vengono affrontati nella nostra società libertaria. Mi risulta che soltanto il quotidiano Avvenire abbia osato segnalare la sottile ipocrisia che si nasconde dietro il facile sdegno per un’azione mediatica così vigliacca. «Il signore della notte» e «il vendicatore mascherato» che hanno fondato il sito (si tratta dei nomi fasulli di coloro che non hanno il coraggio di farsi vedere in faccia... sul «libro delle facce»), a fianco della foto di un neonato Down con la parola “scemo”, scrivono: «Perché dovremmo convivere con queste ignobili creature, con questi stupidi esseri buoni a nulla? I bambini Down sono solo un peso per la nostra società. Come liberarci di queste creature in maniera civile? Usando questi esseri come bersagli nei poligoni di tiro». Ovvio che su tutte le bocche fiorisca, immediata, l’indignazione. Eppure l’affermazione fatta dai tanto vituperati responsabili del sito, si rischia di trovarla, tale e quale, anche tra i proclami del progressista di turno, che invita a prevenire con l’ausilio della scienza la nascita di questi infelici, evitando che diventino un «peso» per le loro famiglie e per la società, salvandoli da una «qualità di vita» scadente. Già: «come liberarci di queste creature in maniera civile?». Con l’aborto, che è la scelta del 90% delle donne che hanno scoperto grazie alla diagnosi prenatale di portare in grembo un bambino affetto da sindrome di Down. In questa «maniera civile» le nascite di bambini Down in Italia dal 1960 ad oggi sono passate dal 2% allo 0,5% sui bimbi nati. Eppure, eliminare un embrione affetto da sindrome di Down (che non è una malattia) equivale a compiere una discriminazione genetica. Mi sono chiesto come si sarebbe comportato Gesù. Avrebbe certamente messo nel mezzo i bimbi Down, accarezzandoli con immensa dolcezza, e ripetendo le parole che ben conosciamo. Senza dubbio, poi, avrebbe tentato di dialogare con quei “peccatori” di Facebook, per cercare di affascinarli alla vita, che ancora non conoscono. Ma avrebbe investito la massa degli indignati con le parole che usava abitualmente con i farisei: «Razza di vipere... ipocriti... sepolcri imbiancati...». don AGOSTINO CLERICI 8 DIOCESI DI COMO PERIODICO SETTIMANALE - POSTE ITALIANE S.P.A. SPED. IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 1, DCB COMO COMO UN POPOLO DI 43ENNI Cristo è venuto nel mondo per liberarci dal peccato e dal fascino ambiguo di progettare la nostra vita a prescindere da Dio... Il mondo si migliora incominciando da se stessi, cambiando, con la grazia di Dio, ciò che non va nella propria vita. La Quaresima è... un tempo, possiamo dire”, di “agonismo” spirituale da vivere insieme con Gesù, non con orgoglio e presunzione, ma usando le ar mi della fede, armi cioè la preghiera, l’ascolto della Parola di Dio e la penitenza. a popolazione comasca invecchia. A mantenerci giovani sono gli stranieri. Una interessante fotografia del nostro territorio fornita dall’ultimo documento di programmazione dell’Asl di Como. L A PAGINA 15 COMO LA CRISI COLPISCE IL VOLONTARIATO Una riduzione di risorse importanti obbligherà il Csv di Como (e tutti i Csv lombardi) ad un importante ridimensionamento delle attività. A PAGINA 16 (Benedetto XVI, 21 febbraio 2010) COMO DUE CENTRI PER UNA CITTÀ A PAGINA 17 COMO UNA CASA DI LAMIERA IN CONGO Una lettera di fratel Mauro Cecchinato ci riconduce allo spirito missionario guanelliano. A PAGINA 19 SCUOLE CATTOLICHE L’ISTITUTO MATILDE DI CANOSSA A PAGINA 20 COMO LA FIACCOLATA LOURDIANA CON IL GTR A PAGINA 23 VISITA PASTORALE IL VESCOVO NELLA ZONA PREALPI: LA PRESENTAZIONE DI SOLBIATE, CONCAGNO E CAGNO ALLE PAGINE 8 E 9 QUARESIMA MISSIONARIA PROSEGUE IL CAMMINO VERSO LA PASQUA A PAGINA 13 SONDRIO ANCORA VIVA LA POLEMICA SUL CEDRO A PAGINA 33 RIFLESSIONI A MARGINE DI UN FATTO SENZA UN «PERCHÈ» A PAGINA 31 SONDRIO LA MOSTRA SU GIOTTO A PAGINA 29 LIBRETTO PER LA BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE Ha come fulcro la Sacra Famiglia di Nazareth il libretto per la benedizione delle famiglie edizione 2010. È possibile effettuare le prenotazioni presso Il Settimanale (da lunedì a venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 18.30, telefono 031-263533) Benedizione delle famiglie 2010 Costruisci, o Dio, la nostra casa! 1