CTD degli arti superiori:
ASPETTI NORMATIVI E
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
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1
La valutazione dei rischi da C.T.D.
Normativa

D.Lgs. 626/94

D.P.R. 459/96 (Direttiva macchine)

Normativa tecnica
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2
D.Lgs. 626/94
Art. 3 - Misure generali di tutela
Comma 1 - misure generali per la protezione
della salute e per la sicurezza dei lavoratori:
Lettera f) rispetto dei principi ergonomici nella
 concezione dei posti di lavoro
 scelta delle attrezzature
 definizione dei metodi di lavoro e produzione,
anche per attenuare il lavoro monotono e quello
ripetitivo
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3
Art. 4 - comma 1
(come modificato dalla L. 39/02)
Il datore di lavoro .. valuta tutti i rischi per la
sicurezza e per la salute dei lavoratori, ivi
compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori
esposti a rischi particolari, anche nella scelta
delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o
dei preparati chimici impiegati, nonché nella
sistemazione dei luoghi di lavoro
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TITOLO III - USO DELLE
ATTREZZATURE DI LAVORO
Art. 35 comma 1– Obblighi del datore di
lavoro
Il datore di lavoro mette a disposizione dei
lavoratori attrezzature adeguate al lavoro da
svolgere ovvero adattate a tali scopi ed
idonee ai fini della sicurezza e della salute
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Art. 6 - Obblighi dei progettisti, dei
fabbricanti, dei fornitori e degli
installatori
Comma 1 - I progettisti dei luoghi o posti di
lavoro e degli impianti rispettano i principi
generali di prevenzione in materia di
sicurezza e di salute al momento delle scelte
progettuali e tecniche …
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D.P.R. n. 459/96
(attuazione del 89/392/CEE DIRETTIVA
MACCHINE)
Regolamento per l’immissione e l’utilizzo di
macchine e componenti per la sicurezza sul
territorio della U.E.:
Necessaria valutazione delle posture di lavoro
in relazione all’uso di una macchina, dati
antropometrici, movimentazione manuale di
carichi
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Normativa tecnica: CE, UNI, ISO
A seguito dell’emanazione della DIRETTIVA
MACCHINE la Commissione Europea ha
dato mandato al CEN (Comitato Europeo di
Normalizzazione) di elaborare specifici
standard e norme in materia di sicurezza ed
ergonomia, in stretto raccordo con l’analogo
gruppo dell’ISO.
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
UNI EN 547-3:1998 - Sicurezza del macchinario Misure del corpo umano - Dati antropometrici.

UNI EN ISO 7250:2000 - Misurazioni di base del
corpo umano per la progettazione tecnologica.

EN ISO 14738:2002 – Requisiti antropometrici per
il disegno dei posti di lavoro alle macchine

UNI EN ISO 6385:2004 - Principi ergonomici nella
progettazione dei sistemi di lavoro.
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
UNI EN 1005-4:2005 - Sicurezza del macchinario Prestazione fisica umana - Parte 4: Valutazione delle
posture e dei movimenti lavorativi in relazione al
macchinario

UNI EN 614-1:2006 - Sicurezza del macchinario - Parte 1:
Principi ergonomici di progettazione. Terminologia e
principi generali.

UNI EN 614-2:2006 - Sicurezza del macchinario - Principi
ergonomici di progettazione - Interazioni tra la
progettazione del macchinario e i compiti lavorativi.
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10
In via di approvazione

ISO-DIS 11228-2003 Movimentazioni
manuali - parte 3: Movimentazioni di piccoli
pesi ad elevata ripetitività (CD)

EN 1005-5 (in via di approvazione): Risk
assessment for repetitive handling at high
frequency.
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La valutazione dei rischi da C.T.D.
la partecipazione del medico
competente
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Art. 4 - Obblighi del datore di
lavoro, del dirigente e del preposto
- comma 6
Il datore di lavoro effettua la valutazione di cui
al comma 1 ed elabora il documento di cui al
comma 2 in collaborazione con il RSPP e con
il medico competente, nei casi in cui sia
obbligatoria la sorveglianza sanitaria, previa
consultazione del RLS
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Art. 17- comma 1
lett a) Il medico competente …
collabora con il datore di lavoro
e con il SPP, sulla base della
specifica conoscenza
dell'organizzazione dell'azienda
e delle situazioni di rischio, alla
individuazione delle misure per
la tutela della salute e
dell'integrità psico-fisica dei
è un
“tecnico della salute”
con un ruolo
di “valutatore”
lavoratori
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la partecipazione del medico
competente alla valutazione dei rischi di
C.T.D.

è indispensabile trattandosi di effetti sulla
salute

se non ha partecipato alla valutazione ex
novo, deve chiedere una revisione di quella
esistente con la propria partecipazione
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15
La valutazione dei rischi deve

essere uno strumento di lavoro dinamico,
aggiornato continuamente

contenere il programma di miglioramento nel
tempo dei livelli di sicurezza (art. 4 comma 2
lett c)

essere verificata nella riunione periodica
annuale (art. 11), che è un’occasione per il
m.c. per riappropriarsi del proprio ruolo di
“valutatore”
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Il sopralluogo
Art. 17- comma 1 lett h)
Il medico competente … congiuntamente al
responsabile del servizio di prevenzione e
protezione dai rischi, visita gli ambienti di lavoro
annualmente e partecipa alla programmazione
del controllo dell'esposizione dei lavoratori i cui
risultati gli sono forniti con tempestività ai fini
delle valutazioni dei pareri di competenza
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Il sopralluogo

Momento fondamentale

Deve essere fatto dal m.c in collaborazione con
l’RSPP (Art. 17- comma 1 lett h)

È molto importante la consultazione degli RLS e
l’ascolto dell’esperienza dei lavoratori, specie
per quanto riguarda i temi di igiene del lavoro e
ancor più ergonomici
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Il sopralluogo

Ricostruzione del ciclo produttivo

Analisi delle scelte organizzative del lavoro (tempi,
ritmi ecc.): da cattive scelte organizzative possono
derivare problemi di salute, evitabili con un’analisi
attenta
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La valutazione dei rischi di C.T.D.
I metodi di valutazione dei posti di
lavoro






RULA
OSHA CHECK LIST
CDT-RISK INDEX
STRAIN INDEX
ACGIH-TLV for mono task hand work
OCRA
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I fattori di rischio per CTD

Movimenti ripetitivi

Alta frequenza e velocità

Uso di forza

Posizioni incongrue

Recupero insufficiente
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Fattori accessori

Compressione di strutture anatomiche/uso
della mano come attrezzo

Vibrazioni

Freddo

Ritmi imposti dalla macchina

Lavoro continuo

Strumenti non ergonomici
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Un esempio di procedura per la
valutazione dei rischi da C.T.D.
(linee guida Regione Lombardia)

Identificare il possibile rischio mediante
“segnalatori”

Stima del rischio con metodi di screening

Eventuale analisi dettagliata del rischio

Interventi di riduzione del rischio e
sorveglianza sanitaria
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I segnalatori di rischio
Ripetitività
Lavori con compiti ciclici che comportino
l’esecuzione dello stesso movimento (o breve
insieme di movimenti) degli arti sup. ogni pochi
secondi
1.
oppure
ripetizione di un ciclo di movimenti per più di
due volte al minuto per almeno due ore
complessive nel turno
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I segnalatori di rischio
2.
Uso di forza
uso almeno 1 volta /5’ della
forza delle mani per almeno 2 h
complessive nel turno

Afferrare con grip oggetti non
supportati > 2,7 kg

Afferrare tra pollice e indice
oggetti non supportati > 900 gr

Stringere bulloni con chiavi
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I segnalatori di rischio
3.
Posture incongrue
Come (per periodi di 1 h
continuativa o 2 h
complessive nel turno)

Posizione delle mani sopra la
testa e/o braccio sollevato ad
altezza delle spalle

Posizioni in evidente
deviazione del polso
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I segnalatori di rischio
4.

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Impatti ripetuti
Uso della mano come attrezzo per più di
10 volte l’ora per almeno 2 ore nel turno
di lavoro
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Metodi di screening
Check List OSHA

Facile e veloce da compilare

Utile per lo studio di compiti unici e multipli

Indicata per cicli di breve durata (< 1 min)

Considera i segnalatori elencati e altri


Per ognuno assegna un punteggio in base alla durata

Un punteggio totale > 5 è un indice di pericolo da
approfondire
Non considera i tempi di recupero
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Metodi di screening
Check List O.C.R.A.

Richiede personale addestrato

Classifica i posti di lavoro in

Rischio assente

Rischio probabile

Rischio Presente

Rischio Elevato

Consente di programmare interventi di riduzione
del rischio

I posti a rischio elevato devono essere analizzati
con l’indice OCRA per una riprogettazione
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Metodi di analisi approfondita
Indice OCRA - consente di ottenere:

precisi livelli di esposizione dell’operatore

informazioni sui fattori che incidono sul
risultato dell’indice

informazioni per una riprogettazione

indicazioni per il reinserimento di soggetti
portatori di CTD arti superiori

predizioni sulla incidenza di nuovi casi
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Criteri generali di analisi dei movimenti
ripetitivi
Individuazione di

compiti caratterizzati da cicli ripetuti di azioni
uguali a sé stesse o gesti ripetuti uguali a sé
stessi per più della metà del tempo di lavoro
(compiti ripetitivi)

numero e durata di azioni tecniche per ogni
compito ripetitivo
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
quantificazione in ogni compito ripetitivo dei
fattori di rischio: frequenza, forza, postura,
stereotipia

riassumere i dati tenendo conto della durata
dei diversi compiti e dei periodi di recupero

valutazione riassuntiva dei fattori di rischio
per l’intero turno
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Alcune considerazioni sui metodi …
Sono importanti ma presentano dei limiti, sia
in termini di applicabilità che di appropriatezza
In molti casi richiede :
 una formazione ed un addestramento
specifici
 una strumentazione: riprese video,
moviola
 molto tempo
 costi elevati
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considerazioni …
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
indicati per attività costanti nel
turno (come catena di
montaggio), difficoltà per attività
con alternanza di compiti e cicli
diversificati e di breve durata

Possono non tener conto dei
soggetti ipersuscettibili
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35
In conclusione
Il risultato della
loro applicazione
dovrebbe essere
preso con una
certa elasticità,
tenere sempre
conto di tutti gli
altri “segnalatori
di rischio”
Meglio valutazioni
più semplici ed
empiriche
tenendo conto dei
fattori considerati
nei vari metodi
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Altri importanti “segnalatori di
rischio” a disposizione del
medico competente

Esame registri infortuni

Certificati di malattia

Elementi acquisiti dalla sorveglianza
sanitaria: vanno ricercati attivamente!

Eventuali questionari anamnestici

Aggravamenti alle visite periodiche
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Questionari
un esempio: Hagberg (1995)
Si considera positivo un caso che nell’ultimo
anno:

ha avuto dolore di una certa intensità,

ha fatto uso di farmaci,

ha ridotto il carico di lavoro,

ha fatto assenze per malattia …
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
Qualora vi siano nuovi eventi sentinella o
aggravamenti, il m.c. oltre agli
accertamenti clinici, dovrà procedere ad
un riesame dei rischi legati alla mansione
(insieme all’RSPP)

Il questionario può essere utilizzato come
strumento di monitoraggio costante con
periodicità anche annuale
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
La rivalutazione del rischio (m.c. + RSPP) deve
essere fatta anche in caso di cambiamenti
organizzativi o modifiche produttive, e per la
verifica del programma di miglioramento

I risultati dell’attività di controllo epidemiologico e
delle condizioni di lavoro saranno discussi nella
riunione periodica e serviranno da base per
l’aggiornamento del documento di valutazione
dei rischi e del programma di miglioramento.
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Il medico competente inoltre

Collabora alla informazione e formazione dei
lavoratori (art 17 comma 1 lett m)

Fornisce informazioni ai lavoratori sugli
accertamenti sanitari (art 17 comma 1 lett e)

Fornisce indicazioni al datore di lavoro per la
riprogettazione e riorganizzazione dei posti di
lavoro e/o la scelta di nuovi macchinari
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Segnalazioni casi di CTD arti sup.
alla U.F. P.I.S.L.L. ASL 4 Prato
Num Tessile Edilizia Meccanica Pulizie Altri
2002
2003
2004
2005
2006
Luglio
2007
Totale
6.10.2007
8
8
6
8
16
10
3
5
2
5
5
2
0
0
2
0
7
2
0
2
2
0
2
2
1
0
0
0
2
1
4
1
0
3
0
3
56
22
11
8
4
11
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I distretti anatomici interessati sono
Polso 24
Spalla 19
Gomito 9
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
Nel comparto tessile i distretti più interessati
sono la spalla (10), il polso (7), il gomito (2)

Le lavorazioni tessili maggiormente
interessate sono quelle inerenti il trattamento
filati (roccatura, ritorcitura, aspatura)

Degli 11 casi classificati come “Altri”, 3 si
riferiscono ad addetti alla lavorazione carni e
3 a parrucchieri
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45
Conclusioni
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46
Per il datore di lavoro:

È sempre consigliabile nominare il m.c. per
effettuare la valutazione dei rischi da movimenti
ripetitivi e per individuare eventuali soggetti
ipersuscettibili (anche con questionari)

Qualora sia evidenziato un rischio, deve essere
attivata la sorveglianza sanitaria
(D.Lgs. 626/94 art. 16 comma 1 “la sorveglianza sanitaria
é effettuata nei casi previsti dalla normativa vigente” e art.
3 comma 1 lett l “controllo sanitario dei lavoratori in
funzione dei rischi specifici”)
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Per il medico competente:

Importanza sia della sorveglianza sanitaria che
della partecipazione attiva alla valutazione del
rischio da movimenti ripetitivi

Maggiore impegno nella segnalazione dei casi di
malattia professionale

Disponibilità dell’U.F. P.I.S.L.L a collaborare per
trovare soluzioni a problematiche specifiche
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Presentazione di PowerPoint - Dott. Filippi