B ergamo Toresal “Quattr’anni che ti conosco e quattr’anni che sfuggi alle mie domande, come un’anguilla...non posso dire che tu non sia preparato, ma non riesco mai a prenderti una volta buona in castagna...ti metti a parlare dei massimi sistemi, e nessuno può dare torto al buon senso delle tue tesi...solo che mi accorgo della loro ovvietà quando ormai il voto è stato dato e tu hai ben saldo nelle tue mani il libretto...”. . Ricordo ancora chiaramente il mio vecchio professore che aveva sgamato la mia tattica di risposta a domande particolarmente difficili, e tanto più me lo ricordo in questi tempi di inchieste, denunce, smentite, difese e accuse. Prima di immergerci nel loto, laviamoci le mani in Val Seriana, dove silenziosamente l’AlbinoLeffe ha ricominciato una nuova avventura in cadetteria, con il basso profilo di buon senso e con una rosa ancora abbozzata, ma comunque orientata su molti giovani, al servizio dei soliti vecchi saggi. Alla guida dell’equipaggio: Daniele Fortunato, guardiamarina di fresca nomina, alla sua vera prima esperienza nel calcio che conta. La buona notizia viene da Milano dove il Mondo ha vinto un altro round in sala operatoria: attendiamo tutti con fiducia le prossime riprese. Da Selvino, sede del ritiro biancazzurro, saliamo a Rovetta, dove la Ninfa si è riunita a preparare la nuova stagione, non sapendo peraltro in quale categoria. Si delinea intanto con maggiore chiarezza la rosa, che può contare sul rientro di Ferri, forte terzino e uomo da spogliatoio, mentre al centro della difesa, il bravo e purtroppo poco apprezzato Talamonti, tornato in patria al Rosario Central (NdR:auguri sinceri, sweeper!) è stato acquistato Lucchini, uno dei pochi sampdoriani a salvarsi dal naufragio blucerchiato nella scorsa stagione. A centrocampo, la conferma del duo sudamericano è stata corroborata dal ritorno del mastino Caserta e dal sospirato arrivo del trequartista Schelotto, già nazionale under 21. Attendono verifica, nello stesso reparto, gli slavi Radovanovic (serbo, rientrato da Bologna) e Praprotnik, gioiellino sloveno proveniente dalla Primavera. Ancora da costruire il tandem titolare d’attacco, con i tre giovani Ardemagni, Marilungo e Gabbiadini a garantire per il momento una panchina di qualità, con prospettive di crescita ulteriore. Tiribocchi e Bjelanovic con la valigia pronta, anche se la partenza di entrambi potrebbe avvenire in dirittura d’arrivo del calciomercato, ad inizio dei campionati. Ma su tutto incombe la spada di Damocle dell’inchiesta federale su Scommessopoli. Due novità nell’ultima settimana. Dapprima la deposizione di Santoni “l’ex-amico” di Cristiano Doni, il quale ha escluso che i soldi in ballo servissero a comprare il risultato di Atalanta-Piacenza, ma fossero destinati ad altre situazioni (NdR: aiuti umanitari nell’Africa subsahariana?). Quindi, finalmente, addì 15 juillet, le jour après la Bastille, monsieur (?) Doni è apparso ai fedeli assistenti dell’inquisitore federale Palazzi. Apparizione usa e getta, a dire il vero, considerato che, convenevoli e burocrazia a parte, è durata meno di un’ora. Al termine una sola impressione (l’ennesima!) esternata dalla squadra di investigatori, colpiti dall’”atteggiamento arrogante” del giocatore nerazzurro. Il quale, per voce del suo avvocato, ha rilasciato peraltro una dichiarazione in cui si dice soddisfatto dell’audizione, si conferma estraneo ai fatti e fiducioso dell’operato degli inquirenti. Mancano gli ossequi alla signora, e poi l’ovvietà è completa. Chissà cosa direbbe il mio vecchio professore. A conferma del buon esito della deposizione di Doni, è stato convocato d’urgenza davanti ai giudici federali anche Thomas Manfredini. E così adesso i giocatori nerazzurri sono due. Hai voglia di fare slalom per evitare i giudici e le sentenze. Occhio alle buche. Memoria… corta! A proposito dei ‘Rifiuti di Napoli’ (s.g.) La memoria corta della Lega, ed in particolare del ‘bergamasco Calderoli’. ‘…niente rifiuti di Napoli al Nord…’. ‘…la mondezza deve rimanere nel napoletano…’. Negli anni 1995-1999 la Provincia di Bergamo era amministrata da una Giunta Leghista (22 consiglieri su 36). A Bergamo da tempo giacevano tonnellate di rifiuti di ogni tipo che attendevano di essere smaltiti. Dopo affannose ricerche, venne adottata la soluzione (alquanto onerosa) di caricare il tutto su vagoni ferroviari (i convogli sono stati numerosi) ed avviati presso alcuni inceneritori sparsi sul territorio ‘tedesco’. Fu un impegno gravoso per il bilancio ‘orobico’, ma grazie alle fattive collaborazioni delle Amministrazioni Germaniche, l’annoso problema dei ‘nostri’ rifiuti trovava degna soluzione. Araberara - 22 Luglio 2011 6 GIULIANO CAPETTI VICEPRESIDENTE E ASSESSORE PROVINCIALE CON GAITI, CERUTI, BETTONI E PIROVANO Un assessore per quattro Presidenti SCHEDA Piero Bonicelli Un assessore per tutte le stagioni. Giuliano Capetti ha 59 anni ed è stato attore di primo piano tra prima e seconda Repubblica, sempre ammesso che ci sia stata la prima e ci sia (stata?) la seconda e non invece una semplice evoluzione (al peggio) delle istituzioni. E’ stato segretario provinciale del PSI dal 1987 al 1993, alla vigilia dello scioglimento del partito craxiano. “Craxi? Un grande politico e statista, aveva una visione lungimirante ma la situazione non era matura per i cambiamenti, non erano maturi gli altri partiti. La sua proposta per la grande riforma avrebbe salvato i partiti. La presentammo a metà anni ottanta, prevedeva uno sbarramento al 5% per chi entrava in Parlamento, rafforzava i poteri dell’esecutivo, se ricordo bene prevedeva una riduzione del numero dei parlamentari e soprattutto una differenziazione delle funzioni di Camera e Senato. Purtroppo c’è stata una degenerazione del sistema. Ma è indubbio che i vecchi partiti avessero personale politico e amministrativo di alto livello. Ricordo che quando Craxi presentò questa riforma il giorno dopo La Repubblica e L’Unità titolarono all’unisono ‘Craxi attacca il Parlamento’. Insomma Dc e Pci fecero muro alla riforma. Si fosse fatta forse si sarebbero salvati”. Va beh, vecchie storie. Anche perché il PSI fu il primo a sparire. E i socialisti si sparsero nei nuovi partiti e partitelli. “Gran parte dei socialisti riformisti aderirono a Forza Italia”. E adesso 1990: Giuliano Capetti viene eletto in Consiglio provinciale. Viene nominato vicepresidente e assessore alla viabilità e trasporti per due anni (1990-92) con presidente Giovanni gaiti (Dc) e poi con Gianfranco Ceruti (Dc), 1995 Diventa presidente per la Lega Giovanni Cappelluzzo. Capetti è candidato per il “Polo popolare” per il quale è capogruppo all’opposizione per 4 anni (la legge per gli enti locali del 1993 allora aveva fissato in 4 anni la legislatura, poi riportata 5 anni). 1999 Non si presenta alle elezioni. Presidente diventa Valerio Bettoni che riduce a 10 (da 12) gli assessori. Ma dopo due anni è in difficoltà. Forza Italia manda Capetti come assessore esterno (2001) agli affari generali, contratti e gare. 2000 Capetti si candida alle elezioni regionali. Raccoglie 3.850 preferenze ma non viene eletto. 2004 Rivince Valerio Bettoni. Capetti diventa vicepresidente e assessore all’Istruzione, Formazione professionale e Lavoro. (Assessore esterno in quanto c’è incompatibilità tra la carica di consigliere e assessore). 2009 Vince Ettore Pirovano. Ancora una volta Pdl manda in Giunta Giuliano Capetti con la carica di vicepresidente e assessore a viabilità e trasporti, carica che ricopre tuttora. Pdl è in crisi. “La situazione del Pdl attuale è problematica, è vissuto su una grande leaderschip che quando si è appannata ha perso appeal mettendo a nudo i problemi strutturali del partito. Credo che il problema principale sia stato quello di non aver creato un gruppo dirigente riconosciuto dalla base. Anche la legge elettorale, con i candidati al Parlamento indicati dai vertici, legge su cui non sono mai stato d’accordo, impedisce la rappresentanza reale del territorio”. Tu fai parte, in bergamasca, del gruppo che fa riferimento all’attuale segretario Carlo Saffioti. Tutti sanno che in bergamasca ci sono altre due componenti rilevanti, quella che fa riferimento a Marco Pagnoncelli, tra l’altro ex socialista come te, e quella di “Comunione e Libera- zione” che fa riferimento a Marcello Raimondi. “La prima e l’ultima componente sono quelle che quasi si equivalgono, nella bergamasca, basta valutare le preferenze alle ultime elezioni regionali, Pagnoncelli ha una rappresentatività più modesta”. Perché non avere una componente dichiaratamente socialista? A livello nazionale non hanno mai trovato un accordo (come loro tradizione: nel Psi si diceva che si era in due, c’erano almeno tre idee diverse) Sacconi, Brunetta, Tremonti e Frattini. In bergamasca tu sei da una parte e Pagnoncelli dall’altra. “Quando entrammo in Forza Italia non è che i socialisti potevano alzare la voce, erano esposti al pubblico ludibrio. Ma tentammo di creare a livello regionale un gruppo di ri- ferimento socialista. C’era Ombretta Colli presidente della Provincia di Milano ed altri personaggi di rilievo. Portammo la proposta a Roma ma Cicchitto (altro ex socialista) stoppò l’operazione. Ora è in atto un tentativo da parte di Stefania Craxi, figlia di Bettino e sottosegretario agli esteri. Stefania intende chiamare a raccolta nei prossimi mesi i riformisti sparsi sul territorio italiano per dare vita ad un movimento di opinione che possa condizionare anche le scelte future del PDL. Io sono in contatto con Lei e spero che la sua iniziativa abbia successo”. Nostalgia del partito socialista? “Un po’. Bisogna tornare alla politica che sappia elaborare una proposta di riforma organica dello Stato”. Cominciando con l’eliminare le Province? (ride). “Guarda, in linea generale sono contrario ad eliminarle, ma favorevole alle modifiche sostituendo quelle con meno di 400/500 mila abitanti con consorzi dei Comuni cui trasferire personale e funzioni. Ma per territori come Bergamo e Brescia, più di un milione di abitanti ciascuno, 244 Comuni, c’è bisogno di una programmazione, come farebbero con le scuole, le strade (1350 Km di strade), il sociale? La Regione è distante, i suoi funzionari non conoscono il territorio. Milano è distante, ci sarebbe il rischio di creare infrastrutture inventate, noi rispondiamo a bisogni veri”. Già che siamo sui bisogni: hai presente le strade provinciali piene di buche per le gelate dello scorso inverno? “Abbiamo stanziato, con l’avanzo di bilancio 2010, 1 milione e mezzo per asfalta- ture. I lavori partiranno in questi giorni”. Infatti. Torniamo ai tuoi 4 presidenti. Cominciamo da Giovanni Gaiti: “E’ durato poco, solo due anni. Diciamo che, per la sua esperienza parlamentare, aveva una visione ragionieristica dei bilanci. Privilegiava insomma gli aspetti contabili”. Gianfranco Ceruti. “E’ un commercialista e ha privilegiato gli aspetti contrattuali e il rapporto con le istituzioni e il mondo del privato”. Già che ci siamo anche un giudizio, da oppositore, sulla parentesi di Giovanni Cappelluzzo. “Un tecnocrate che non conosceva il territorio”. Torniamo alla quaterna dei “tuoi” Presidenti: Valerio Bettoni. “Profondo conoscitore del territorio, grande presenza sullo stesso. Molto attaccato all’isti- tuzione. La sua carenza era la poca conoscenza del funzionamento societario”. Ci torniamo, su quella “carenza”. Intanto finiamo il giro con Ettore Pirovano. Da una Giunta come quella di Bettoni, sempre contro la Lega, a una Giunta a guida leghista… “Diciamo che con Pirovano ho semplicemente seguito il percorso fatto dal mio partito. Anzi, l’ho sempre fatto, quando era alleato con Udc e An sono entrato in maggioranze di quel tipo, poi il Pdl ha scelto l’alleanza esclusiva con la Lega allineando la posizione bergamasca con quella del governo regionale e nazionale e mi sono attenuto al nuovo percorso”. Si dice che tra il gruppo Pdl e quello leghista, in Provincia, si sia praticamente ai separati in casa. “No, penso che invece i due gruppi siano sostanzialmente coesi”. Quindi non cadrà la Giunta Pirovano… (è una provocazione). “Credo proprio di no”. (ride). “Vorrei aggiungere una considerazione. In bergamasca la ricaduta sulle scelte delle alleanze dei partiti arrivano sempre tardi e così è stato anche per Pdl-Lega. Come lo era stato, lo ricorderai, al tempo delle alleanze PsiDc che a Bergamo si concretizzò solo quando la Dc scese sotto il 50%”. Vale a dire nel 1990. Torniamo a Bettoni e alle “sue” società, che sono al centro della polemica attuale in Provincia. Tu sei stato tirato dentro, in quanto assessore della Giunta Bettoni. “Sostanzialmente sono due le operazioni conte- state. La prima quella di una centrale a biomassa nel salernitano, mai partita, ma per la quale si sono spesi dei soldi per l’avviamento, proprio quelli al centro di una verifica sulla responsabilità degli amministratori e la loro eventuale ‘negligenza’ nell’aver avallato un finanziamento ad ABM che avrebbe poi girato lo stesso a Vocem, la società che avrebbe realizzato la centrale. Vi siete chiesti perché Bettoni ha avuto l’idea, cosa ne sapeva di Salerno e dintorni? Aveva come consulente l’ex deputato Giuseppe Fornasari, marchigiano, suo amico fin dalla militanza giovanile nella Dc. Era un personaggio che si occupava di nomine nei grandi enti, a nome della Dc. Bettoni lo ha chiamato come consulente e lui ha pensato di trasformare Abm in una piccola Iri… Da qui anche l’operazione delle pale eoliche in Puglia”. E tu in Giunta non hai mai detto niente? “Come ho spiegato in Consiglio provinciale gli assessori negli enti come la Provincia, sono estranei al Consiglio e hanno facoltà di parlare solo per i settori di loro competenza. In Giunta venivamo informati dal Presidente dei progetti in essere sempre descritti come convenienti per la Provincia. Quando il consigliere provinciale del Pd Simonetti chiede di approvare una censura politica su quei comportamenti, si tira la zappa sui piedi, perché lui stesso si astenne su quella delibera e la legge prevede la corresponsabilità eventuale del consigliere che approva ma anche di quello che si astiene. E poi come si fa a censurare qualcosa per cui l’indagine è ancora aperta?”. Insomma tu passi indenne in tutte le stagioni, anche le più burrascose. Perché Pdl mette sempre te a capo delle sue delegazioni in Provincia? “Spero perché mi riconoscono competenza politica e amministrativa”. Ah, manca ancora il giudizio su Pirovano. “Il nuovo Presidente ha una minore conoscenza del territorio rispetto a Bettoni, avendo lavorato per molto tempo all’estero e partecipando alla vita parlamentare da diversi anni. Però sta dimostrando una grande conoscenza degli aspetti amministrativi, tecnici e giuridici. Sa di bilanci e di assetti societari e questo è una garanzia anche per i consiglieri provinciali”. “Ah, posso aggiungere una cosa? Tra le cose da me portate a termine mi piacerebbe ricordare, considerato che parliamo ai lettori di Araberara, il tram delle valli, quando in Provincia passò il progetto e il giorno dopo passò in Consiglio comunale a Bergamo. Fu un’operazione Capetti-Crivelli (Paolo Crivelli ex presidente del PSI di Bergamo, allora assessore al Comune di Bergamo – n.d.r.) . Quando si farà un bilancio di quello che ho fatto, vorrei fosse ricordato”. Per gli aspetti più locali (rotatoria Lovere, tangenziali di Cerete e Ponte Nossa) trovare le risposte di Capetti nelle pagine delle zone. POLEMICA TRA IL SOLE-24ORE E IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA Un durissimo articolo de Il Sole 24 Ore (inserto Lombardia) sugli sprechi delle Province lombarde. Per la Provincia di Bergamo, oltre a dare per “già deputato” il Presidente Ettore Pirovano (in realtà ancora deputato con annessa polemica sui doppi incarichi) riporta alcuni dati che secondo l’inchiesta firmata da Thomas Mackinson sarebbero degli sprechi. Ne elenca tre: il costo dell’Ufficio rappresentanza della Provincia in Roma che Pirovano aveva annunciato di voler chiudere, se fosse stato eletto Presidente. Pirovano risponde che ci ha ripensato, quella sede “funziona”. Il costo della “Scuola superiore di magistratura” per la quale sono stati spesi 500 mila euro per l’affitto di locali restati finora vuoti (mai partita). Pirovano risponde che non è colpa sua e adesso l’affitto lo paga… lo Stato. Il terzo caso riguarda il “doppio incarico” dell’assessore Silvia Lanzani . Ecco come il Presidente della Provincia risponde all’articolo de Il Sole 24 Ore, con l’intento di dimostrare come invece il “risparmio sia di casa” alla Provincia di Bergamo. “Alcuni esempi estratti con un controllo di gestione di tipo aziendale da bilancio provinciale, tenuto conto che questa amministrazione si è insediata nel giugno 2009: “Il risparmio non è di casa in Provincia”? “Al contrario, abbiamo dimezzato le spese” SPESA 2008 2011 DELTA 2011 su 2008 DELTA % INCARICHI PROFESSIONALI-COCOCOLAVORO INTERINALE 4.542.246 1.361.984 -3.180.262 -70,0% ACQUISTO BENI DI RAPPRESENTANZA 167.407 29.097 -138.310 -82,6% ACQUISTO BENI DI CONSUMO E MATERIE PRIME 1.192.703 618.713 -573.990 -48,1% PRESTAZIONI DI SERVIZI PER SPESE DI RAPPRESENTANZA 279.209 74.016 -205.193 -73,5% SPESE AMMINISTRATORI 1.825.000 1.487.000 -338.000 -18,5% SPESE PER CONVEGNI E SEMINARI 428.726 131.077 -297.649 -69,4% 28.688.390 22.327.447 -6.360.943 -22,2% CONTRIBUTI A ENTI PUBBLICI E PRIVATI Ovviamente tutti questi dati sono verificabili dal bilancio della Provincia di Bergamo che è pubblicato sul nostro sito internet. Un altro recente esempio sono i tagli apportati alle cosiddette auto di rappresentanza - auto con autista a disposizione della Giunta, dei Consiglieri e dei Dirigenti per un totale di 65 persone - che a breve passeranno da 4 - attualmente 2 Audi A6 2000cc del 2007, 1 Lancia Thesis 2400 cc del 2003 e 1 Alfa 166 2400cc del 2002 - a 3 così come gli autisti: una vettura verrà dismessa e l’autista destinato ad altre mansioni. Sempre a questo proposito, dal 2008 ad oggi, le ore di straordinario effettuate dagli autisti sono state dimezzate da 1.800 a 994, il costo di gestione dei mezzi è passato da 20.800 nel 2008 a 10.700 nel 2010, con una differenza del 51%. Il rimborso per ogni chilometro percorso con il mezzo proprio da assessori e consiglieri (48 persone) è pari ad 1/5 del prezzo della benzina verde alla pompa e tra il 2008 e il 2011, nonostante l’au- mento del prezzo della benzina, è stato riscontrata una diminuzione del 25% (43.200 euro nel 2008 e 32.000 euro si stima nel 2011). Ufficio rappresentanza Roma L’Ufficio di Rappresentanza a Roma svolge un’attività di promozione, attraverso la quale intende dare visibilità a persone, iniziative e idee del territorio bergamasco: dalla storia alla cultura, dall’economia alla finanza, dallo spettacolo allo sport. La struttura offre supporto ed è a disposizione, in modo gratuito, di tutti gli operatori istituzionali, economici ed artistici bergamaschi che ne abbiano bisogno per promuovere Bergamo e il suo territorio a livello nazionale. Effettivamente, durante la campagna elettorale c’erano forti dubbi da parte del Presidente Pirovano sull’effettiva utilità di questo Ufficio. Ma dopo aver verificato di persona (confrontandosi con tutti coloro che, a vario tito- lo, lo hanno utilizzato) ha potuto constatare la reale efficacia della sede romana e ne ha confermato l’operatività. La sede è ospitata dalla Confraternita dei Bergamaschi in via Di Pietra a Roma, vi lavora una sola persona con contratto a tempo indeterminato e a tempo pieno con uno stipendio lordo annuo di 25.000 euro. Il contributo alla Confraternita per l’utilizzo degli spazi è pari a 25.000 euro/anno e le spese di gestione assommano a 23.500 euro annui. Scuola Superiore della Magistratura E’ solo grazie all’impegno dell’attuale Amministrazione provinciale se la vicenda della Scuola della Magistratura è uscita da una lunga e costosa empasse. Le precedenti amministrazioni della Provincia di Bergamo e del Comune di Bergamo sottoscrissero, il 18 febbraio 2009, con l’Opera Sant’Alessandro un contratto di locazione di durata biennale per un importo complessivo di 242.800 euro all’anno, più 50.000 forfettari per le spese di gestione. La Provincia di Bergamo ha dovuto onorare la sua parte fino alla scadenza del contratto avvenuta il 30 settembre 2010. Ora, dal 1° gennaio 2011, il costo dell’affitto dei locali da destinare a sede provvisoria della Scuola Superiore di Magistratura di Bergamo è passato in carico al Ministero di Giustizia. Il ministro Angelino Alfano ha annunciato l’apertura della SDM, che porterà sul territorio bergamasco oltre 40 mila presenze, a partire da gennaio 2012. Assessore Silvia Lanzani Riguardo la consulenza dell’architetto Silvia Lanzani presso l’Ospedale di Treviglio si precisa che questa è terminata prima della sua nomina ad assessore. Da quella data, fine giugno 2009, non risulta che l’assessore Lanzani abbia avuto altre consulenze”. POESIA 7 L’Atalanta è la nostra fede Giuseppe Imberti alla maniera di Guido Gozzano (da “Il salotto di Nonna Speranza”) Il poster appeso sul muro, l’effigie di Doni, la Dea la sciarpa del vero supporter (le buone cose di pessimo gusto). La televisione in salotto, Corbani e Serina sul canale locale sul Primo il quadrante è il segnale, che annuncia che sono le otto e parte il telegiornale con dentro il suo Minzolini. Migliaia di persone sono morte, ma tutto è normale. L’Atalanta in odor di squalifica (vuoi mettere la delusione?) Le immagini sfilan veloci, il terremoto in Giappone uno Stato in ginocchio, alla pagina sportiva dell’Eco do un occhio La centrale termonucleare, gli esperti, esubero di 150 alla Somet, Corbani, domanda che scotta: “Che pensa, che dice Percassi?”. “La Lega si mette alla testa, la lotta! Orgoglio nerazzurro il Bepi che canta, dovrebbe tornare Carrera. Però, che fatica bestiale, tifare Atalanta! Arriva lo zio monsignore, profumato che legge il giornale, reazionario in talare con l’Osservatore Romano E arriva la zia non sposata, in tailleur da suora Orsolina Le piace Ratzinger sebbene consideri Vendola un grande statista “Salutate da bravi gli zii”, invitano il babbo e la mamma e alzano il volto di fiamma dei loro figli restii. “Che cari! …Sei stato promosso?”. “E tu fai il ginnasio, nevvero?”. E tosto il pensiero già corre al campionato della massima serie. “Ma bene, ma bene, ma bene”. E intanto le palle si tiene pensando alla retrocessione. “Mi fa paura il processo con tutti quei giudici rossi”. “Ma cosa dici Gaetano” interviene la zia Orsolina “Si tratta di giustizia sportiva, non fare il bambino suvvia”. E mentre rimbrotta il Prelato, in testa le frulla un pensiero… “Non possiamo tornare all’indietro. Piuttosto che la serie cadetta, la morte”. “Ma Calderoli e Belotti che fanno? Non vedon che quelli ci fottono?”. “Mi passi una grappa?”. “Tu dici che ce la faranno?”. “Dipende dalla situazione”. “Io dico che ce la faremo”. “Ma guarda un po’ il Paolone che scemo”. “Direi più che scemo coglione”. “Samanta un po’ di fair play”. “Io quando m’incazzo non guardo più in faccia a nessuno… bastardo!”. “Scusatela, non sembra più lei”. “Non vedo i ragazzi, che fanno?”. “Di là c’hanno l’altra tivù, così non disturbano più, poi via con internet e facebook… sai loro di cultura ne hanno!”. Lo zio si scola il bicchiere, la mamma sorseggia la grappa E intanto di là i giovani orobici si fanno le pere. Atalanta, nome cortese e divino, una fede per sempre. cancella ogni divergenza, ti piace perfino Tremaglia. Decine di incontri, sudati a preparar la riscossa. “Ci sta anche Martina, Matteo Rossi, tutto il Pidì”. “Ma così si annacqua la lotta leghista”. “Che importa? L’Atalanta val bene un inciucio”. Belotti che abbraccia Bettoni. Percassi con le lacrime agli occhi “I ragazzi, non meritano questo i ragazzi” Il revanscismo dilaga per tutta la manifestazione. Con voi atalantini gloriosi un’epica nuova viviamo. Alziamo le nostre bandiere, alla “A” siamo stati promossi. I padri si abbraccian commossi e… i figli si fanno le pere. B ergamo GLI SLALOMISTI DEL GIUDIZIO Araberara - 22 Luglio 2011