Chiesa di Bologna I N ATTESA DELLA N OTTE S ANTA Cattedrale di San Pietro 24 dicembre 2007 - ore 23 In attesa della Notte Santa CONCERTO SPIRITUALE Programma Preludio In dulci iubilo (ottoni e organo) L’Attesa Verbo eterno And the glory of the Lord (ottoni e organo) Il Signore è venuto È Nato da M aria Per noi Puer natus Tu scendi dalle stelle I cieli immensi Adeste fideles (ottoni e organo) Glory to God (ottoni) Direttore: don GianCarlo Soli Organista: Francesco Unguendoli Cattedrale di S. Pietro (Bo) 24 dicembre 2007 ore 23 2 G. Fauré G.F. Händel Gregoriano S.Alfonso M. de’ Liguori B. Marcello J. Wade Ave Maria, Virgo serena Magnificat (dai “Vesperae de confessore”) Coro della Cattedrale Petronius Brass J.S. Bach J. Desprès W.A. Mozart G.F. Händel In Attesa della Notte Santa CONCERTO SPIRITUALE Presentazione È dal Natale 1986 che il Coro della Cattedrale, in attesa della Notte Santa, offre un concerto spirituale dove l’esecuzione di brani di musica sacra si accompagna a letture di testi inerenti i temi del Natale: l’Attesa, il Signore è venuto, è nato da Maria, per noi, in un percorso ideale di avvicinamento, in canto e ascolto, alla Notte Santa. Attorno a questo filo conduttore di volta in volta si sono alternati brani di varia caratterizzazione musicale e letteraria. Quest’anno c’è un’importante novità: accanto al coro e all’organo c’è la presenza di un quintetto di ottoni: il Peronius Brass, che già collabora in alcune celebrazioni diocesane. La calda sonorità di questi strumenti ben si accompagna alle voci del coro e dell’organo, eseguendo loro stessi brani significativi dal repertorio musicale, brani che elevano e aiutano chi ascolta a meditare e partecipare meglio alla celebrazione, Il Concerto inizierà con un brano introduttivo eseguito da ottoni e organo : “In dulci jubilo” di J.S. Bach (1685-1750). La prima parte, “L’attesa”, vedrà susseguirsi la lettura di un brano del profeta Isaia e l’esecuzione da parte del coro del brano ”Verbo eterno” di G. Fauré (1845-1924), dal “Cantique de Racine”: una preghiera di intercessione molto adatta al clima dell’attesa. Organo e ottoni eseguiranno poi “And the glory of the Lord, dal “Messia” di G.F.Händel (1685-1759). La seconda parte “Il Signore è nato” si aprirà con la lettura della poesia “La notte Santa” di Guido Gozzano: vivace interpretazione degli avvenimenti che fanno da cornice alla nascita di Gesù. Il coro eseguirà il brano gregoriano Puer natus (introito della Messa di Natale), il tradizionale Tu scendi dalle stelle di S. Alfonso Maria de’Liguori (1755) e “I cieli immensi” di Benedetto Marcello (1686-1739):un testo che parafrasa il Salmo 18: la gloria di Dio narrata dalla Creazione. Mai come nella Notte Santa tutta la creazione gioisce per la nascita del Figlio di Dio e lo stile settecentesco del brano ne mette in risalto tutta la luminosità Organo e ottoni eseguiranno il notissimo “Adeste fideles” di J. Wade (1740) 3 È nato da Maria, la terza parte, inizierà con la lettura di un vangelo apocrifo sull’Annunciazione, introducendo il tema mariano: Maria, con il suo “eccomi”, diventa vera protagonista nel mistero della nascita di Gesù. Il coro esegue la bella polifonia “Ave Maria, Virgo serena” di Josquin Després (1440-1521) e il Magnificat di W.A. Mozart (1756-1791) dai “Vesperae solemnes de Confessore”. Infine, la quarta e ultima parte, “Per noi” si aprirà con la lettura di una poesia di Giovanni Abbo (1911-1994), un autore contemporaneo che attualizza il significato della venuta di Cristo in scelte di vita. Conclude il concerto il quintetto di ottoni che eseguirà “Glory to God”, sempre dal “Messia” di Händel Bologna - Cattedrale di S.Pietro 24 dicembre 2007 - ore 23 4 Introduzione Come il popolo eletto, gli Ebrei, prima della nascita di Gesù erano in attesa della venuta del Messia di Dio, anche noi questa sera siamo in attesa di celebrare il mistero della nascita del Figlio di Dio dalla Vergine Maria. È un’attesa densa di speranza, gioia e preghiera, perché ancora una volta potremo contemplare le meraviglie dell’amore di Dio per l’intera umanità. Questa veglia, attraverso il canto e la lettura, riscalderà i nostri animi e li disporrà a cantare nella Messa di Mezzanotte la gloria di Dio che si è fatto uomo nella povera ma luminosa grotta di Betlemme. Dal Vangelo secondo Matteo 25,1-13 In quel tempo Gesù disse questa parabola: il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle sagge: dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. Ma le sagge risposero: no, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene. Ora, mentre quelle andavano per comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, Signore, aprici! Ma egli rispose: in verità vi dico: non vi conosco. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora. 5 Preludio: In dulci jubilo (Ottoni e Organo) musica J.S. Bach (1685-1750) Dal profeta Isaia In quel giorno, il Signore degli eserciti preparerà su questo monte un banchetto di grasse vivande, per tutti i popoli, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati. Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre che copriva tutte le genti. Eliminerà la morte per sempre; il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto; farà scomparire da tutto il paese la condizione disonorevole del suo popolo, poiché il Signore ha parlato. E si dirà in quel giorno: “Ecco il nostro Dio; in lui abbiamo sperato perché ci salvasse; questi è il Signore in cui abbiamo sperato: rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza. Poiché la mano del Signore si poserà su questo monte: Udii una voce potente: Ecco la dimora di Dio con gli uomini. Abiterà con loro, essi saranno suo popolo ed Egli sarà: Dio-con-loro. Distruggerà la morte per sempre, asciugherà le lacrime su ogni volto: essi saranno suo popolo ed Egli sarà Dio-con-loro Verbo eterno e Dio (Coro e Organo) musica G. Fauré (1845-1924) And the glory of the Lord (Ottoni e Organo) musica G.F. Händel (16851759) 6 La notte Santa “Consolati, Maria, del tuo pellegrinare! Siam giunti. Ecco Betlemme ornata di trofei. Presso quell’osteria potremo riposare, ché troppo stanco sono e troppo stanca sei”. Il campanile scocca Lentamente le sei. !Avete un pò di posto, o voi del Caval Grigio? Un pò di posto avete per me e per Giuseppe?” “Signori, ce ne duole: è notte di prodigio; son troppi i forestieri; le stanze ho piene zeppe”. Il campanile scocca Lentamente le sette. “Oste del Moro, avete un rifugio per noi? Mia moglie più non regge ed io son così rotto!” “Tutto l’albergo ho pieno, soppalchi e ballatoi: tentate al Cervo Bianco, quell’osteria più sotto!. Il campanile scocca Lentamente le otto. “O voi del Cervo Bianco, un sottoscala almeno avete per dormire? Non ci mandate altrove!” “S’attende la cometa. Tutto l’albergo ho pieno d’astronomi e di dotti, qui giunti da ogni dove”. Il campanile scocca Lentamente le nove. “Ostessa dei Tre Merli, pietà d’una sorella! Pensate in quale stato e quanta strada feci!” “Ma fin sui tetti ho gente: attendono la stella. Son negromanti, magi persiani, egizi, greci…” Il campanile scocca Lentamente le dieci. “Oste di Cesarea…”, un vecchio falegname? Albergarlo? Sua moglie? Albergarli per niente? L’albergo è tutto pieno di cavalieri e dame: non amo la miscela dell’alta e bassa gente”. Il campanile scocca Le undici lentamente. 7 La neve! “Ecco una stalla!”, “avrà posto per due?” “Che freddo!”, “Siamo a sosta”. “Ma quanta neve, quanta!” “un po’ ci scalderanno quell’asino e quel bue…” Maria già trascolora, divinamenye affranta… Il campanile scocca la Mezzanotte santa. È nato! Alleluia! Alleluia! È nato il Sovrano Bambino. La notte, che già fu sì buia, risplende d’un astro divino. Orsù, cornamuse, più gaie Suonate; squillate, campane! Venite, pastori e massaie, o genti vicine e lontane! Non sete, non molli tappeti, ma, come nei libri hanno detto da quattro mill’anni i Profeti, un poco di paglia ha per letto. Per quattro mill’anni s’attese Quest’ora su tutte le ore. È nato! È nato il Signore! È nato nel nostro paese! Risplende d’un astro divino La notte che già fu sì buia. È nato il Sovrano Bambino. È nato! Alleluia! Alleluia! (Guido Gozzano 1883-1916) musica: Gregoriano Puer natus Tu scendi dalle stelle (1755) musica: S. Alfonso M. de’ Liguori 8 I cieli Immensi 1739) Adeste fideles [Ottoni e Organo] musica: Benedetto Marcello (1686musica John Francis Wade (1740) Maria Maria prese la brocca e uscì ad attingere acqua. Ed ecco a lei una voce che le diceva: “Ave, piena di grazia! Il Signore è con te.Benedetta tu fra le donne”. E Maria si guardò attorno, a destra e a sinistra, d’onde venisse questa voce. E tutta tremante entrò in casa sua, e, posata la brocca, prese la porpora, si sedette sulla sedia e si mise a filare la porpora. Ed ecco un angelo apparve davanti a lei, dicendo: “Non temere, Maria, infatti hai trovato grazia davanti al sovrano di tutti. Concepirai dalla sua parola”. E lei, Maria, sentendo, esitava in se stessa, pensando: ”Concepirò io dal Signore Dio vivente, come ogni donna generò?” Ed, ecco, un angelo le apparve dicendole: “non così, Maria, poiché la potenza di Dio ti adombrerà. Per questo il santo che nascerà sarà chiamato Figlio dell’Altissimo. E lo chiamerai col nome Gesù. Egli, infatti, salverà il suo popolo dai peccati”. E Maria disse:”Ecco l’ancella del Signore davanti a Lui. Mi sia fatto secondo la tua parola”. Lavorò la porpora e lo scarlatto e li portò al sacerdote. Dopo che li ebbe ricevuti, il sacerdote la benedisse e disse: “Maria, il Signore tuo Dio ha esaltato il tuo nome, e sarai benedetta in tutte le generazioni della terra. ( dai Vangeli Apocrifi) Ave Maria, Virgo serena musica: Josquin Desprès (1440-1521) Magnificat (dai “Vesperae solemnes”) musica: W.A. Mozart (1756-1791) 9 10 Per noi VIGILIA Quale sarà il traguardo nel mattino? Il passaggio a nord-ovest, El Dorado, un’utopia di Marx o di Platone, il ritorno alla tana sotto il peso di brame implacate? Un tempo, ripiegato su me stesso E alieno ancora dal coinvolgimento, dicevo: non sono un profeta e come posso leggere il destino? Sono soltanto un uomo Errante nel deserto, i limiti cerco della mia solitudine e non li trovo. Ora ho la certezza della meta. Disincantato degli antichi miti E di chimere nuove, su disagiate piste e dune percosse dai venti seguo la carovana dei Re Magi: un arcangelo la guida in piedi a cassetta dalla cometa. Io so che giungeremo alla casa del pane dove tu ci mostrerai la gloria del tuo volto e tutta sazierai la nostra fame. Dromedari e cammelli già svegliano con stridule grida la notte protesa verso il giorno. (Giovanni A. Abbo) Glory to God (ottoni) musica: G.F. Händel (1685-1759) 11 12 Pro manuscripto a cura dell’Ufficio Liturgico e del Centro Servizi Generali dell’Arcidiocesi di Bologna Via Altabella, 6 - 40126 Bologna - tel. 051 6480777 - fax 051 235207 e-mail [email protected] 13