Melodramma giocoso in due atti Musiche di Gaetano Donizetti Libretto di Felice Romani Genesi dell’opera • “L’elisir d’amore” andò in scena la prima volta il 12 maggio del 1832 al Teatro della Cannobiana di Milano. • Donizetti compose quest’opera in soli 14 giorni di cui 7 servirono a Romani per adattare il libretto da “Il Filtro” di E. Scribe. • Nonostante il breve tempo a disposizione riuscì a creare uno degli esempi più alti dell’opera comica dell’Ottocento. Una svolta importante nella storia dell’opera buffa • Nell’Elisir l’allegria “non nasce per puro impulso musicale, ma dal personaggio, e questo non è una comica marionetta, ma un carattere che con le sue manchevolezze e coi suoi lati borghesemente umani ispira un sorriso bonario da cui non è aliena la commozione.” (Sartori) PERSONAGGI • ADINA, ricca e capricciosa fittaiuola (soprano); • NEMORINO, coltivatore, giovane semplice, innamorato di Adina (tenore); • BELCORE, sergente di guarnigione nel villaggio (baritono); • DOTTOR DULCAMARA, medico ambulante (basso buffo); • GIANNETTA, villanella (soprano); • CORI E COMPARSE: villani e villanelle, soldati e suonatori del reggimento, un notaio, due servitori, un moro. La vicenda è ambientata in un immaginario villaggio dei Paesi Baschi, alla fine del XVIII secolo. ORGANICO ORCHESTRALE La partitura di Donizetti prevede l’uso di: • 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti; • 2 corni, 2 trombe, 3 tromboni; • Timpani, grancassa e piatti; • Arpa; • Archi. ATTO I • Scena I – Ingresso di una fattoria. Contadini e contadine si riposano all’ombra di un albero mentre Adina legge ad alta voce la storia di Tristano e Isotta. Nemorino la ammira da lontano: l’ama, vorrebbe aprire il suo cuore ma è troppo timido per farlo (Quanto è bella, quanto è cara! – Cavatina); • Scena II – Alla testa di un drappello, entra Belcore che inizia subito a corteggiare Adina (Come Paride vezzoso – Cavatina marziale); • Scena III - Nemorino, al colmo della disperazione, prende coraggio e decide di parlare ad Adina che però lo respinge (Chiedi all’aura lusinghiera – Duetto); • Scena V – Nel frattempo giunge al villaggio Dulcamara, un dottore ciarlatano che decanta i suoi prodotti (Udite, udite, o rustici – Cavatina); • Scena VI - Nemorino gli chiede se per caso non possa dargli il filtro magico della regina Isotta: subito Dulcamara gli vende il suo prodigioso “Elisir” (che è in realtà semplice vino) e gli assicura che in meno di una giornata Adina cadrà ai suoi piedi; • Scena VIII e seguenti – Nemorino vuota la bottiglia e inizia a danzare e a ballare senza Adina e Belcore badare ad Adina che indispettita accetta di sposare Belcore il quale chiede che le nozze vengano celebrate immediatamente; Adina acconsente ma neanche questo sembra turbare Nemorino. Dulcamara ATTO II • Scena I - Il villaggio si prepara a celebrare le nozze (Io son ricco e tu sei bella – Barcarola a due voci di Dulcamara e Adina) ma Adina non ha più tanta fretta; •Scena II – Nemorino, svanito l’effetto dell’elisir, ne vorrebbe comprare una nuova bottiglia ma è senza soldi e si dispera; •Scena III – Per fortuna Belcore è disposto ad arruolarlo e con i soldi dell’ingaggio può comprare una nuova bottiglia; •Scena IV – Nel villaggio si sparge la voce che Nemorino sia diventato ricco a causa della morte di un suo zio. Di ciò sono all’oscuro sia Adina che Nemorino; •Scena V – Nemorino attribuisce le attenzioni delle ragazze nei suoi confronti agli effetti dell’elisir; •Scena VI – Adina viene a sapere che Nemorino, pur di avere i soldi per comprare l’elisir, si è arruolato. Ciò la commuove; Scena VII Nemorino si è accorto della commozione di Adina e capisce di essere amato da lei. Una furtiva lagrima è la pagina più celebre di quest’opera e una delle più amate dell’intero repertorio melodrammatico, splendido esempio di patetismo musicale sottolineato dal timbro elegiaco del fagotto obbligato. Romanza di Nemorino Una furtiva lagrima negli occhi suoi spuntò... quelle festose giovani invidïar sembrò... Che più cercando io vo? M'ama, lo vedo. Un solo istante i palpiti del suo bel cor sentir!... Co' suoi sospir confondere per poco i miei sospir!... cielo, si può morir; di più non chiedo. • Scena VIII – Adina rivela a Nemorino di averlo riscattato dall’obbligo di partir soldato e gli confessa il suo amore (Prendi; per me sei libero – duetto); • Scena IX – Belcore accetta filosoficamente il fatto compiuto mentre Dulcamara vanta il suo portentoso elisir, responsabile della felice conclusione della vicenda. Adina Nemorino Fabio B. - Francesco E. - Riccardo V. III F SCUOLA SECONDARIA I.C. CASTEL GANDOLFO 2015 – 2016 Revisione Prof. Alessandro Sdoia Luciano Pavarotti e Judith Blegen in una scena dell’opera (Metropolitan Opera di New York, 1981).