Napoli, 10 giugno 2005 SEMINARIO DI STUDIO CNR-DT 200/2004 “ISTRUZIONI PER LA PROGETTAZIONE, L’ESECUZIONE ED IL CONTROLLO DI INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO STATICO MEDIANTE L’UTILIZZO DI COMPOSITI FIBRORINFORZATI” Installazione, monitoraggio e controllo Luciano Feo Università degli Studi di Salerno Andrea Prota Università degli Studi di Napoli “Federico II” SCOPO DELL’INTERVENTO Installazione, monitoraggio e controllo Lo scopo del presente intervento è quello di contribuire alla diffusione delle Istruzioni contenute nel DT-CNR 200/2004 ed in particolare di approfondire criticamente alcuni aspetti specifici concernenti le modalità di: • INSTALLAZIONE • MONITORAGGIO • CONTROLLO di interventi di placcaggio con FRP di strutture sia in c.a. che in muratura. INTRODUZIONE Installazione, monitoraggio e controllo Il funzionamento ottimale di un rinforzo strutturale di materiale composito è subordinato ai seguenti due aspetti: 1) preparazione del substrato (c.a. o muratura) su cui il rinforzo è applicato, 2) messa in opera del rinforzo. Il peso di ciascuno di questi aspetti varia a seconda che ci si riferisca ad applicazioni: - “per aderenza” (rinforzo a flessione o a taglio), - “per contatto” (confinamento passivo di pilastri in c.a. o di colonne in muratura). INTRODUZIONE Installazione, monitoraggio e controllo Il documento CNR-DT 200/2004 descrive le prove che possono effettuarsi per verificare il livello di qualità delle applicazioni dei materiali compositi e per monitorarne nel tempo il funzionamento sia nel caso di rinforzo di strutture di c.a. che di quelle di muratura. La progettazione del tipo di prove ed il numero di prove da eseguire deve essere commisurata all’importanza dell’applicazione, valutando: INTRODUZIONE Installazione, monitoraggio e controllo - se si tratta di edificio o infrastruttura strategica la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile o il cui ruolo assume rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso; - se l’intervento riguarda elementi strutturali primari (es. travi e pilastri in c.a.; volte, cupole, archi e pareti in muratura) o secondari (es. solai; piattabande e tiranti in strutture murarie); -quale sia l’estensione dell’intervento in rapporto alle dimensioni della struttura; -la valenza storica e culturale della struttura oggetto di rinforzo. CONTROLLO E PREPARZIONE DEL SUBSTRATO Installazione, monitoraggio e controllo • Il controllo delle condizioni del substrato coinvolge i seguenti aspetti: - valutazione substrato; del grado di deterioramento del - rimozione e ricostruzione del calcestruzzo ammalorato o della muratura ammalorata; - eventuale trattamento delle barre metalliche; - condizioni di umidità e temperatura dell’ambiente e del substrato. VALUTAZIONE DEL DETERIORAMENTO DEL SUBSTRATO Installazione, monitoraggio e controllo • Prima dell’applicazione del rinforzo verificare le caratteristiche del substrato. è necessario • Nel caso di strutture in c.a. la resistenza a compressione del calcestruzzo non deve essere inferiore a 15 N/mmq. • In caso contrario, la tecnica di rinforzo descritta nel documento CNR-DT 200/2004 non può essere applicata. VALUTAZIONE DEL DETERIORAMENTO DEL SUBSTRATO Installazione, monitoraggio e controllo • Nel caso di strutture murarie le caratteristiche del substrato devono essere verificate eseguendo prove di omogeneità su tutta l’area da rinforzare ed effettuando il rilievo strutturale del degrado del materiale, per esempio mediante reticoli metallici. • Il periodo di osservazione non dovrebbe essere inferiore a sei mesi. VALUTAZIONE DEL DETERIORAMENTO DEL SUBSTRATO Installazione, monitoraggio e controllo Le prove di caratterizzazione meccanica della muratura vanno previste in ragione di almeno 1 prova per 100 mq di area da rinforzare, con un minimo di 2 prove per ogni zona omogenea, secondo una almeno delle seguenti modalità: • prova di compressione su campione di muratura; • prova a taglio su campione di muratura; • prova con martinetti piatti; • prova di taglio con martinetto; • prova dilatometrica per muratura a sacco; • prove con ultrasuoni. VALUTAZIONE DEL DETERIORAMENTO DEL SUBSTRATO Installazione, monitoraggio e controllo Le prove di omogeneità su tutta l’area della muratura da rinforzare, qualora eseguite, vanno distribuite secondo una griglia a maglia quadrata con passo di 1 m per estensioni inferiori a 5 mq e proporzionalmente maggiore per estensioni superiori, ad eccezione delle zone critiche. Esse possono essere effettuate mediante: • ispezioni manuali a mezzo di battitura; • analisi radiografica; • velocità degli ultrasuoni in modalità omeosuperficiale; • velocità di impulsi sonici (con martello strumentato e accelerometri); • penetrometria; • termografia; • tomografia. Installazione, monitoraggio e controllo RIMOZIONE E RICOSTRUZIONE DEL SUBSTRATO Il substrato può risultare danneggiato: - - a causa di un deterioramento fisico-chimico, fisicomeccanico, a causa di un eventuale impatto. Il calcestruzzo ammalorato va rimosso da tutta la zona danneggiata in modo da accertare lo stato delle armature metalliche e quindi di progettare l’esecuzione di eventuali interventi che eliminino le cause responsabili del deterioramento dello stesso calcestruzzo. Se è in atto un processo corrosivo a carico delle armature metalliche, è necessario rimuovere lo strato deteriorato mediante spazzolatura o sabbiatura e poi trattare la superficie con idonei inibitori di corrosione. RIMOZIONE E RICOSTRUZIONE DEL SUBSTRATO Installazione, monitoraggio e controllo La rimozione delle parti di muratura deteriorata consente di verificare lo stato del materiale lapideo, naturale o artificiale, e della malta e quindi di programmare l’esecuzione di interventi per eliminare ove possibile le cause del deterioramento della muratura stessa. Qualora sui materiali sia in atto un processo di esfoliazione, di polverizzazione, di fessurazione o un attacco chimico-fisico, è necessario rimuovere lo strato deteriorato mediante spazzolatura o sabbiatura e poi trattare la superficie con idonei inibitori del processo in atto. RIMOZIONE E RICOSTRUZIONE DEL SUBSTRATO Installazione, monitoraggio e controllo - Una volta che le parti deteriorate siano state rimosse e siano stati adottati i provvedimenti più opportuni per arrestare i fenomeni di degrado si può procedere alla loro ricostruzione mediante betoncini espansivi da ripristino o prodotti compatibili con la muratura. • Prima di procedere alla installazione del rinforzo è necessario sabbiare la superficie interessata dal rinforzo. • In tutti i casi in cui il rinforzo di FRP debba essere applicato intorno a spigoli, è necessario procedere preliminarmente all’arrotondamento di questi ultimi, assicurando un raggio di curvatura almeno pari a 20 mm. CONDIZIONI DI UMIDITA’ E TEMPERATURA DELL’AMBIENTE E DEL SUBSTRATO Installazione, monitoraggio e controllo • Si sconsiglia di installare rinforzi di composito se l’ambiente è molto umido. • I rinforzi non vanno installati su substrati che presentino un grado di umidità superficiale maggiore del 10%. • È sconsigliato installare il rinforzo se le suddette temperature non ricadono nell’intervallo 10°C - 35°C. In ambienti a bassa temperatura, se la tempistica di cantiere non consente di differire l’installazione, è opportuno riscaldare artificialmente le zone interessate dal rinforzo. • Parimente, è sconsigliato installare il rinforzo nel caso in cui la superficie di calcestruzzo sia esposta a forte soleggiamento. PARTICOLARI COSTRUTTIVI E NORME DI ESECUZIONE Installazione, monitoraggio e controllo • Per il progetto dei particolari di estremità del rinforzo, è opportuno assicurare una lunghezza di ancoraggio almeno pari a 200 mm nel caso di strutture in c.a. e una lunghezza di ancoraggio almeno pari a 300 mm nel caso di strutture murarie. • In alternativa, se possibile, si possono adottare connettori meccanici. • Nei casi di applicazione di fibre di carbonio che potrebbero venire a diretto contatto con parti di acciaio, è opportuno prevedere strati di materiale isolante in grado di evitare l’innesco di corrosione galvanica. PROTEZIONE DEL SISTEMA DI RINFORZO Installazione, monitoraggio e controllo • Nel caso di applicazioni in ambiente esterno è sempre consigliabile proteggere il sistema di rinforzo mediante l’impiego di vernici acriliche protettive. • In alternativa, si può ottenere una protezione maggiore mediante l’applicazione sul composito già messo in opera di intonaci o malte. • Ai fini della protezione al fuoco si possono adottare due differenti soluzioni: - l’uso di pannelli intumescenti - l’applicazione di intonaci protettivi. CONTROLLO DI QUALITA’ DELL’ESECUZIONE Installazione, monitoraggio e controllo Controllo di qualità dell’esecuzione Prove semi-distruttive Prove non distruttive 9di strappo normale 9di strappo a taglio 9di tipo acustico stimolato 9ultrasoniche ad alta frequenza 9termografiche 9in emissione acustica CONTROLLO DI QUALITA’ DELL’ESECUZIONE Installazione, monitoraggio e controllo Prove semi-distruttive Strappo normale Strappo a taglio Resistenza a trazione del substrato e dell’incollaggio Resistenza a taglio dell’interfaccia substratoFRP In vista di prove di controllo semi-distruttive, è buona norma, all’atto dell’installazione, prevedere zone aggiuntive (“testimoni”) di rinforzo in parti della struttura opportunamente selezionate. CONTROLLO DI QUALITA’ DELL’ESECUZIONE Installazione, monitoraggio e controllo Prova di strappo normale 1. Incollaggio piastre - diametro: 4-5 cm - materiale: acciaio - spessore: 2 cm 2. Intaglio - con fresa - substrato (1-2 mm) 3. Prova - almeno 80% prove con: Picco 0.9-1.2 MPa (c.a.) Picco > 10% fc (mur.) - crisi al di sotto dell’ interfaccia CONTROLLO DI QUALITA’ DELL’ESECUZIONE Installazione, monitoraggio e controllo Prova di strappo a taglio 1. Incollaggio piastre - lunghezza: 10-15 cm - materiale: acciaio - spessore: 0.5-1 cm 2. Prova - almeno 80% prove con: Picco > 24 kN (c.a.) Picco > 5% fc (mur.) CONTROLLO DI QUALITA’ DELL’ESECUZIONE Installazione, monitoraggio e controllo Prove non distruttive di tipo acustico stimolato - fondate sul diverso comportamento oscillatorio del composito con o senza coerenza col substrato. - battitura manuale o con sistema automatizzato CONTROLLO DI QUALITA’ DELL’ESECUZIONE Installazione, monitoraggio e controllo Prove non distruttive Ultrasoniche ad alta frequenza - individuazione di difetti mediante riflessione (all’interfaccia tra due materiali che presentano una diversa impedenza acustica) con frequenze > 1.5 MHz e sonde con D < 25mm - gli spessori in gioco sono piccoli (dell’ordine dei decimi di mm), quindi si lavora ad alte frequenze CONTROLLO DI QUALITA’ DELL’ESECUZIONE Installazione, monitoraggio e controllo Ultrasoniche ad alta frequenza SENZA DIFETTO: il 1° picco si riferisce al segnale emesso; il 2° picco è quello riflesso all’interfaccia. Il resto del segnale si disperde nel calcestruzzo CONTROLLO DI QUALITA’ DELL’ESECUZIONE Installazione, monitoraggio e controllo Ultrasoniche ad alta frequenza CON DIFETTO: il picco è più alto, a causa della maggiore quota di energia riflessa, rispetto al caso precedente; si rileva un secondo picco che rappresenta la riflessione tra difetto e calcestruzzo CONTROLLO DI QUALITA’ DELL’ESECUZIONE Installazione, monitoraggio e controllo Ultrasoniche ad alta frequenza Esempio Controllo non distruttivo Maglia di mappatura della superficie Risoluzion e minima per lo spessore del difetto Assente fasciature, con eccezione della zona di sovrapposizione nel caso di realizzazioni a singolo strato facoltativo 250 mm 3 mm Debole zona centrale di rinforzi piani molto estesi facoltativo 250 mm 3 mm zona centrale di rinforzi longitudinali a flessione consigliato 100 mm 0.5 mm zone di ancoraggio, zone di sovrapposizione tra gli strati, staffe di rinforzo a taglio, zone di interfaccia con i connettori, zone con vistose asperità o fessurazioni del substrato obbligatorio 50 mm 0.1 mm Trasf. di tensioni di taglio all’interfaccia Moderato o potenziale Critico CONTROLLO DI QUALITA’ DELL’ESECUZIONE Installazione, monitoraggio e controllo Prove non distruttive termografiche - efficaci solo per materiali a bassa conducibilità termica (poco adatte a carbonio e acciaio) -attenzione a livello di temperatura che non deve essere troppo vicino a Tg (danneggiamento rinforzo) - vantaggi: velocità di esecuzione, tecnica di campo, assenza di contatto diretto CONTROLLO DI QUALITA’ DELL’ESECUZIONE Installazione, monitoraggio e controllo Esempio di termografia su pannello rinforzato Ciclo di riscaldamento Ciclo di raffreddamento CONTROLLO DI QUALITA’ DELL’ESECUZIONE Installazione, monitoraggio e controllo Prove non distruttive emissione acustica - metodo di controllo passivo che registra i “rumori” generati dalla formazione di fessure o distacchi che si propagano nel mezzo come onde elastiche - può essere usata per rilevare difetti di applicazione o inizi di distacco del rinforzo QUALIFICA DEGLI OPERATORI Installazione, monitoraggio e controllo • La peculiarità di alcune delle tipologie di prova sopra indicate presuppone specifiche competenze professionali da parte degli operatori preposti. • Il Documento CNR-DT 200/2004 entra nel merito dei competenti profili professionali, individuando tre livelli di qualifica in conformità con la UNI EN 473 e la UNI EN 45013. QUALIFICA DEGLI OPERATORI Installazione, monitoraggio e controllo 9 Livello 1 Æ regolare apparecchiatura, eseguire prove, registrare e classificare risultati, stendere resoconto di prova 9 Livello 2 Æ scegliere modalità operativa, definire i limiti di applicazione della prova, tradurla in istruzioni pratiche, effettuare e sorvegliare le prove, interpretare i risultati alla luce delle norme, addestrare personale livello inferiore 9 Livello 3 Æ interpretare norme e codici, stabilire procedure specifiche, assumere responsabilità di un laboratorio di prova e del personale, ….. Installazione, monitoraggio e controllo MONITORAGGIO DELL’INTERVENTO Monitoraggio dell’intervento di rinforzo Parametri da mantenere sotto controllo 9 temperatura 9 umidità dell’ambiente 9 andamento spostamenti e deformazioni 9 danneggiamento delle fibre 9 estensione dei difetti e distacchi Installazione, monitoraggio e controllo MONITORAGGIO DELL’INTERVENTO Esempio di applicazione di fibre ottiche - Progetto di ricerca sviluppato nel Centro di Eccellenza SCIC - rifrattometria in fibra ottica - indice di rifrazione resina correlato alla sua densità e quindi al grado di polimerizzazione qi qr n1 interfaccia n2 qt Installazione, monitoraggio e controllo MONITORAGGIO DELL’INTERVENTO Esempio di applicazione di fibre ottiche 1 0.8 0.6 0.4 rifrattometro DSC 0.2 0 20 40 60 t, min 80 100 Installazione, monitoraggio e controllo Indice di rifrazione-Tem peratura 1,575 1,570 1,565 Indice di rifrazione MONITORAGGIO DELL’INTERVENTO Esempio di applicazione di fibre ottiche curing 0,0 1,560 curing 0,3 curing0,7 1,555 curing 1,0 1,550 1,545 1,540 0 5 10 15 20 25 Tem peratura [°C] 30 35 40 Installazione, monitoraggio e controllo Indice di rifrazione - Grado di curing 1,575 1,570 1,565 Indice di rifrazione MONITORAGGIO DELL’INTERVENTO Esempio di applicazione di fibre ottiche T = 10°C T = 15°C 1,560 T = 20°C T = 25°C 1,555 T = 30°C T = 35°C 1,550 1,545 1,540 0,0 0,2 0,4 0,6 Grado di curing 0,8 1,0 Installazione, monitoraggio e controllo MONITORAGGIO DELL’INTERVENTO Esempio di applicazione di fibre ottiche Rifrattometria con fibra ottica come potenziale strumento per: • Monitorare l’indice di rifrazione della resina; • Valutarne il grado di polimerizzazione; • Effettuare il controllo di qualità dell’applicazione di FRP e poi il monitoraggio nel tempo per individuare eventuale deterioramento della resina.