“Gershwin Spettacoli - booking & management” è un’agenzia che si occupa esclusivamente di produzioni che mettono in relazione la letteratura, la musica e il teatro. Sempre più in questi anni scrittori, musicisti ed attori hanno iniziato ad intrecciare i loro linguaggi, costruendo sonorizzazioni, “reading”, letture sceniche o nella maggior parte dei casi veri e propri spettacoli di teatromusica; ne è nata una nuova forma “spuria” di rappresentazione che sta raccogliendo l’interesse del tradizionale pubblico dei lettori, degli ascoltatori e degli amanti di teatro. Anche gli organizzatori di eventi e rassegne sono sempre più attenti a questo linguaggio, tant’è che alcuni teatri hanno iniziato a mettere in cartellone alcune di queste produzioni. Dopo un primo anno di attività con rappresentazioni in tutta Italia e anche all’estero, “Gershwin Spettacoli” comincia il 2009 con importanti conferme e numerose novità. Dalla letteratura al teatro, dalla musica ai progetti speciali (raccolti in un’apposita sezione) diverse proposte culturali intrecciano tra loro parole, musica, immagini e anche danza. Protagonisti sul palcoscenico scrittori 2 (Massimo Carlotto, Andrea De Carlo, Massimo Donà, Fabrizio Gatti, Carlo Lucarelli, Loriano Macchiavelli, Piergiorgio Odifreddi, Edoardo Pittalis, Gian Antonio Stella, Stefano Tassinari, Wu Ming e altri), attori (Matteo Belli, Syusy Blady, Giuseppe Cederna, Loris Contarini, Enzo Iacchetti, Moni Ovadia, Fabrizio Pagella, Paolo Panaro, Stefano Skalkotos, Bebo Storti, Lucia Vasini), musicisti (Gualtiero Bertelli, Maurizio Camardi, Marco Castelli, Giorgio Cavalli, La Compagnia delle Acque, Paolino Dalla Porta, Patrizio Fariselli, Ricky Gianco, Arup Kanti Das, Patrizia Laquidara, Massimo Magnani, Mauro Palmas, Quartetto Paul Klee, Fabio Testoni, Alessia Toffanin, Paolo Vivaldi, Yo Yo Mundi) e fotografi (Raffaella Cavalieri, Luca Gavagna, Paolo Mazzo) sapientemente orchestrati da importanti registi (Laura Bombonato, Marco Bonilauri, Enrique Hopkirk, Paolo Rossi, Velia Mantegazza) ...buona visione e buon ascolto!!! Il Presidente Andrea Zangirolami L E T TE R A T U R A Massimo Carlotto Andrea De Carlo Massimo Donà Fabrizio Gatti Carlo Lucarelli Massimo Nunzi Edoardo Pittalis Gian Antonio Stella Stefano Tassinari Wu Ming altre proposte ...... .. .. .. 4 ........ .. .. 5 ........ .. .. 5 ........ .. .. 6 ........ .. .. 6 ........ .. .. 7 ........ .. .. 7 ........ .. .. 8 ........ .. .. 9 ........ .. .. 9 ....... .. . 1 0 3 L E T TE R A T U R A MASSIMO CARLOTTO improvvise, di generosità e di accoglienza ma anche laboratorio della nuova xenofobia. Una galleria straordinaria di fatti e personaggi raccontati da Massimo Carlotto e Loris Contarini accompagnati dalle musiche di Maurizio Camardi. Regia di Enrique Hopkirk. Massimo Carlotto è in scena con: CAFE’ CHANTANT NORDEST con Massimo Carlotto (voce narrante), Loris Contarini (voce recitante), Maurizio Camardi (sassofoni, duduk, flauti etnici, elettronica) Testi di Massimo Carlotto Musiche di Maurizio Camardi Regia di Enrique Hopkirk Il Nordest eccessivo, comico e grottesco raccontato attraverso alcuni episodi di cronaca, più o meno noti, che mettono a nudo i lati più oscuri e contraddittori di questa terra ricca e disorientata. Ricca non solo di fabbrichette e conti in banca ma anche di storia e di smemoratezze 4 VENEXIA ovvero le mirabolanti avventure d’arme e d’amore della cantante veneziana Lucia de Jani e dei suoi musici Miali e Soghomon resi schiavi dai barbareschi nell’anno di grazia 1542. con Massimo Carlotto (voce narrante), Maurizio Camardi (sassofoni, duduk, flauti etnici), Mauro Palmas (liuto cantabile), con la partecipazione di Patrizia Laquidara (voce) e Mirco Maistro (fisarmonica), Rachele Colombo (percussioni) Regia di Velia Mantegazza e Loris Contarini Testo spettacolo di Massimo Carlotto Musiche di Maurizio Camardi e Mauro Palmas Liberamente ispirato a “Cristiani di Allah” di Massimo Carlotto (E/O, 2008) Dopo il successo di Cristiani di Allah, Massimo Carlotto continua a raccontarci l’epopea dei pirati e dei corsari della metà del ‘500 attraverso le tragicomiche avventure della famosa cantante Lucia De Jani. Una storia ironica e semiseria dello scontro di civiltà e della guerra di religione che divide le sponde del Mediterraneo da secoli. Sul palco Lucia De Jani è Patrizia Laquidara, mentre Soghomon l’armeno e Miali il sardo sono rispettivamente Maurizio Camardi e Mauro Palmas, autori delle musiche. La voce narrante è dello stesso Massimo Carlotto. La regia è di Velia Mantegazza e Loris Contarini. L E T TE R A T U R A ANDREA DE CARLO Andrea De Carlo è in scena con: DURANTE con Andrea De Carlo (voce narrante e recitante, pianoforte, mandolino), Arup Kanti Das (percussioni) passato misterioso; non conosce il senso del possesso e sembra del tutto incapace di mentire. Astrid ne è immediatamente affascinata, come quasi tutte le donne che lui incontra. Pietro – il narratore della storia – prova invece nei suoi confronti una profonda irritazione, come quasi tutti gli uomini. Sul palco l’autore si presenta nella duplice veste di narratore e musicista (al pianoforte e al mandolino) accompagnato dal percussionista indiano Arup Kanti Das, ormai suo inseparabile compagno di viaggio. MASSIMO DONÀ Massimo Donà è in scena con: L’ANIMA DEL VINO con Massimo Donà (voce narrante, tromba), Michele Polga (sax tenore), Bebo “Best” Baldan (tastiere, elettronica), Davide Ragazzoni (batteria) sul segreto della vite; perchè il vino è alimento inesauribile della riflessione filosofica. L’autore vuole invitarci a bere con cognizione di causa, possibilmente guidati da quel senso di responsabilità che dovrebbe in verità ispirare ogni atto della nostra esistenza mortale. Sul palco si fondono le due anime di Donà, filosofo-jazzista che dapprima intrattiene il pubblico con il collega Giuseppe Girgenti discutendo sul tema del vino visto dai grandi filosofi della storia e poi con la sua band dedica alcune composizioni esplicitamente ispirate al nettare di-vino. Testi di Andrea De Carlo Musiche di Andrea De Carlo e Arup Kanti Das Con la partecipazione di Giuseppe Girgenti Testi di Massimo Donà Letture tratte da “Durante” di Andrea De Carlo (Bompiani, 2008) In un caldo pomeriggio di maggio, uno sconosciuto che ha perso la strada si ferma alla casa di Pietro e Astrid, due tessitori artigianali che vivono sulle colline marchigiane. Lo sconosciuto dice di chiamarsi Durante, ha pochissimi bagagli e un Musiche di Massimo Donà e Bebo “Best” Baldan Liberamente ispirato a “L’anima del vino” di Massimo Donà (Bompiani, 2008) Con “L’anima del vino” Massimo Donà, filosofo e musicista jazz, ci propone nuove frizzanti divagazioni 5 L E T TE R A T U R A FABRIZIO GATTI Fabrizio Gatti è in scena con: BILAL: viaggiare, lavorare, morire da clandestini con Fabrizio Gatti (voce narrante), Gualtiero Bertelli (chitarra, fisarmonica, voce) e Paolo Favorido (pianoforte), Rachele Colombo (voce, percussioni, effettistica), Guido Rigatti (contrabbasso, violoncello, oud) con la partecipazione di Maurizio Camardi (sassofoni, duduk, flauti etnici) Regia di Gualtiero Bertelli Musiche di Gualtiero Bertelli, Maurizio Camardi, Paolo Favorido Elaborazioni elettroniche di Rachele Colombo Immagini di Rocco De Benedictis, Fabrizio Gatti, Giorgio Lotti 6 Letture tratte da “Bilal” di Fabrizio Gatti (Rizzoli, 2008) – vincitore Premio Terzani 2008 Fabrizio Gatti ha attraversato il Sahara sugli stessi camion che trasportano clandestini. Ha incontrato affiliati di Al Qaeda e scafisti senza scrupoli. Ha superato indenne le frontiere. Si è infiltrato nelle organizzazioni criminali africane e nelle aziende europee che sfruttano la nuova tratta degli schiavi. Si è fatto arrestare come immigrato clandestino vivendo sulla propria pelle l’osceno trattamento riservato agli immigrati nei centri di permanenza temporanea. La storia di Fabrizio Gatti, documentata da immagini drammatiche scattate dallo stesso autore e da altri straordinari fotografi, ha incontrato i canti e le musiche di Gualtiero Bertelli e dei musicisti che con lui lavorano da tempo sul rapporto tra storia e canzone. 90 minuti da vivere dentro la cronaca della più grande avventura del Terzo Millennio. CARLO LUCARELLI Carlo Lucarelli è in scena con: GUERNICA di e con Carlo Lucarelli a cura di Stefano Tassinari con Matteo Belli (voce narrante), Maurizio Camardi (sassofoni, duduk, flauti etnici), Alfonso Santimone (pianoforte), Danilo Gallo (contrabbasso), Enzo Zirilli (batteria, percussioni) Musiche di Maurizio Camardi Immagini di Luca Gavagna Letture tratte da “Guernica” di Carlo Lucarelli (Einaudi Stile Libero, 2000) La guerra civile spagnola fa da sfondo a questa lettura scenica, tratta dal romanzo breve di Carlo Lucarelli intitolato “Guernica”. E’ la storia di un subdolo faccendiere che si trova a fare loschi affari in una Spagna lacerata dagli eventi e spoglia nei sentimenti, sanguinante, dove la morale conta poco e la coscienza collettiva è messa a dura prova. Per salvarsi si trova coinvolto nella scorta di un ufficiale italiano alla ricerca di un suo amico perso tra le pieghe di quei tragici eventi; la strana coppia si trova a vagare in mezzo ai fantasmi di una civiltà che cerca faticosamente di risalire la china della Storia. La messinscena, studiata nei minimi dettagli insieme a Stefano Tassinari, è un mosaico di sensibilità artistiche amalgamate con passione. Sul palco un attore e un ensemble jazz, sullo sfondo un mix di immagini originali e di altre recuperate dagli archivi storici a cura di Luca Gavagna. L E T TE R A T U R A MASSIMO NUNZI Massimo Nunzi è in scena con: JAZZ: ISTRUZIONI PER L’USO Un viaggio attraverso la Storia del Jazz di e con Massimo Nunzi (direzione musicale) Max Jonata (sassofoni), Paolo Recchia (sassofoni), Marco Tamburini (tromba), Mauro Ottolini (trombone), Dado Moroni (pianoforte), Luca Bulgarelli (contrabbasso), Fabrizio Sferra (batteria) Tratto da “Jazz. Istruzioni per l’uso” di Massimo Nunzi (Laterza, 2008) Massimo Nunzi, compositore e arrangiatore oltre che trombettista, accompagna il pubblico in un viaggio affascinante che parte dagli esordi di questa musica, frutto dello scontro e dell’incontro di culture molteplici e diverse, e giunge fino al jazz contemporaneo. Il proposito di “scoprire” il Jazz e le sue complesse vicende storiche, svelarne i meccanismi tecnico-musicali e raccontarne l’evoluzione, oltre ad essere un’operazione in piena sintonia coi tempi, visto l’enorme e crescente interesse che questo genere musicale sta suscitando in questi ultimi anni, si inserisce in un progetto di carattere divulgativo ed educativo rivolto ad un pubblico di non addetti ai lavori e a tutte le fasce di età. Disponibile anche per Scuole e Università in forma di “ciclo” o di incontro singolo con la possibilità di coinvolgere anche musicisti locali. EDOARDO PITTALIS proprie finestre musicali su questa storia: canti popolari, canzoni sociali, le canzoni che hanno seguito passo a passo Venezia ed il Veneto dagli anni 50 in poi. LA GUERRA DI GIOVANNI Edoardo Pittalis è in scena con: POENTA E SCHEI. CENTO ANNI DI STORIA DEL NORDEST con Edoardo Pittalis (voce narrante), Gualtiero Bertelli (voce, fisarmonica, chitarra), Paolo Favorido (pianoforte) Tratto da “Dalle Tre Venezie al Nordest” (Biblioteca dell’immagine, 2005) Edoardo Pittalis editorialista e vicedirettore del “Gazzettino” descrive gli eventi che hanno caratterizzato il Novecento inserendo abilmente nel contesto storico nazionale le vicende che hanno portato alla trasformazione sociale ed economica di quella parte d’Italia che oggi chiamiamo Nordest. Con lui Gualtiero Bertelli e Paolo Favorido ad aprire delle vere e con Edoardo Pittalis (voce narrante), Gualtiero Bertelli (voce, fisarmonica, chitarra) e la Compagnia delle Acque (Elena Biasibetti–voce, Giuseppina Casarin-voce, Rosanna Zucaro-voce, Paolo Favorido-pianoforte, Rachele Colombo-voce, mandola, percussioni) Tratto dal romanzo “La guerra di Giovanni. L’Italia al fronte: 1915-1918” (Biblioteca dell’immagine, 2006) 7 milioni di italiani scoprirono di essere figli della stessa Patria che per riconoscerli ne chiedeva la vita. Conobbero le trincee dell’Altopiano, le rocce del Carso, le acque fredde del Piave. Ma soprattutto l’angoscia del sentire la morte accanto. Dal 1915 al 1918 un esercito di contadini, pastori, bottegai e operai, quasi per metà analfabeti, senza una lingua comune, male armato e peggio vestito andò al massacro: era la Prima Guerra Mondiale. Questa rappresentazione mette insieme il racconto, i canti e le immagini, restituendoci i visi e le voci degli italiani caduti dall’una e dall’altra parte del campo di battaglia. 7 L E T TE R A T U R A GIAN ANTONIO STELLA Gian Antonio Stella è in scena con: I BANDITI DELLA LIBERTÀ con Gian Antonio Stella (voce narrante), Gualtiero Bertelli (chitarra, fisarmonica, voce) e “La Compagnia delle Acque” (Cecilia Bertelli-voce; Elena Biasibetti-voce; Giuseppina Casarin-voce; Rosanna Zucaro-voce; Paolo Favorido-pianoforte, tastiere; Simone Nogarin-chitarre e strumenti a plettro; Rachele Colombovoce, mandola, percussioni) Testi e ricerca iconografica di Gian Antonio Stella e Gualtiero Bertelli Ricerca musicale di Gualtiero Bertelli Il tema di questa rappresentazione è la lunga lotta condotta contro il fascismo per la conquista della libertà e della democrazia, prima dagli 8 antifascisti e poi dai partigiani. Storie di donne e di uomini che a questa conquista dedicarono i migliori anni della loro esistenza e spesso la vita stessa. Utilizzando testimonianze, canti e immagini originali lo spettacolo evidenzia l’opera di coercizione fisica e di condizionamento culturale che il fascismo seppe attivare durante il ventennio del suo dominio, passando dal controllo ideologico e politico a quello ancora più costrittivo della persecuzione e della violenza. Violenza contro chi non condivideva le idee del fascismo, ma anche contro chi, senza alcuna responsabilità, era visto come diverso e perciò deviante. Questo il filo rosso dei circa 100 minuti di rappresentazione; al suo interno si snodano le storie, i dolori e le passioni che hanno costruito l’Italia democratica. UN PAESE DI GENTE PER BENE con Gian Antonio Stella (voce narrante), Gualtiero Bertelli (voce, fisarmonica) Paolo Favorido (pianoforte), Domenico Santaniello (contrabbasso) e Maurizio Camardi (sassofoni, flauti) con la partecipazione straordinaria di Bebo Storti Testi di Gian Antonio Stella e Bebo Storti Ricerca musicale di Gualtiero Bertelli Liberamente ispirato a “La Casta: così i politici italiani sono diventati intoccabili” (Rizzoli, 2007) e “La Deriva: perchè l’Italia rischia il naufragio” (Rizzoli, 2008) di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo L’Italia è un Paese straordinario che, nonostante la sua storia, le sue eccellenze, i suoi talenti, appare ormai alla deriva. Un Paese che una classe politica prigioniera delle proprie contraddizioni e dei propri privilegi non riesce più a governare. La denuncia di come una certa politica, o meglio la sua caricatura obesa e ingorda, sia diventata una oligarchia insaziabile e abbia allagato l’intera società italiana. Storie stupefacenti, numeri da bancarotta, aneddoti spassosi nel reportage di due grandi giornalisti. Un dossier impressionante, ricchissimo di notizie inedite e ustionanti. Che dovrebbe spingere la classe dirigente a dire: basta. Sul palco Gian Antonio Stella e Bebo Storti ci parlano a modo loro di questo “Paese di gente per bene” attraverso storie, racconti e aneddoti intervallati da canti provenienti dal patrimonio popolare italiano, eseguiti dal cantautore veneziano Gualtiero Bertelli accompagnato da Paolo Favorido al pianoforte, Maurizio Camardi ai fiati e Domenico Santaniello al contrabbasso. L E T TE R A T U R A STEFANO TASSINARI Stefano Tassinari è in scena con: LIKE A ROLLING STONE. LO SPECCHIO DI BRIAN JONES di e con Stefano Tassinari (voce narrante) e con Fabio Testoni “Dandy Bestia” (chitarra elettrica e acustica), Giorgio Cavalli (chitarra elettrica e acustica), Massimo Magnani (basso acustico) Testo di Stefano Tassinari Immagini a cura di Raffaella Cavalieri “Like a rolling stone” è un monologo scritto da Stefano Tassinari e dedicato alla mitica figura di Brian Jones, chitarrista geniale e sregolato dei “Rolling Stones”, scomparso a soli ventisei anni nella notte tra il 2 e il 3 luglio 1969, ufficialmente per annegamento nella piscina della sua casa di campagna. Sulla sua morte sono state fatte illazioni di ogni tipo, ma a 40 anni dai fatti non è mai emersa realmente una verità diversa da quella stabilita allora. Nel testo è lo stesso Brian a parlare, raccontando pezzi della propria vita mischiati a riflessioni a distanza sul proprio rapporto con il mondo esterno, gli altri componenti del gruppo, i tanti amori consumati, la famiglia, i luoghi di origine, il significato della musica e, in fondo, con quella “swinging London” della quale fu un protagonista indiscusso. Una figura, la sua, trasgressiva e “maledetta”, nella quale tanti adolescenti degli anni Sessanta si identificavano totalmente, percependo in quel modo di vivere i sintomi di quella ribellione che avrebbe spinto tanti di loro ad attraversare da protagonisti i conflittuali anni Settanta. WU MING Wu Ming è in scena con: PONTIAC. STORIA DI UNA RIVOLTA con Wu Ming 2 (voce narrante), Egle Sommacal (chitarre), Paul Pieretto (basso, contrabbasso, tastiere, elettronica), Stefano Pilia (chitarra elettrica), Federico Oppi (batteria) Britannica che ha molto da dirci sulle odierne tribù senza diritti, sui nuovi Imperi, sulle Guerre di Frontiera che ancora devastano il pianeta. Un nuovo capitolo nell’indagine che Wu Ming conduce da anni sulle alchimie della ribellione. Un’altra storia dalla parte sbagliata della Storia. Pontiac si collega a Manituana, il nuovo romanzo del collettivo, in maniera del tutto inedita: leggende, avvenimenti, personaggi avventurosi, lettere, discorsi, battaglie. Dodici ballate dove la lettura prende il posto del canto, in un’interazione molto più simile a un concerto che non a un monologo. Le musiche sono composte ed eseguite dagli stessi musicisti che hanno accompagnato Wu Ming 2 nel precedente reading ispirato al romanzo “Guerra agli Umani”. Testi di Wu Ming 2 Musiche di Egle Sommacal, Paul Pieretto, Stefano Pilia, Federico Oppi Liberamente ispirato a “Manituana” di Wu Ming (Einaudi Stile Libero, 2007) Un testo originale, 12 letture, 7 intermezzi, che insieme alla musica raccontano la cosiddetta “Rivolta di Pontiac” del 1763, una sollevazione di tribù indiane contro la Corona 9 L E T TE R A T U R A LORIANO MASSIMO FEDERICA “DELITTI DI GENTE QUALUNQUE” “PERDAS DE FOGU” EMILIO Sardegna 2008. Pierre Nazzari è un disertore ricattato e costretto a fare il lavoro sporco in operazioni segrete o illegali. Finisce nelle mani di una struttura parallela al servizio di un comitato d’affari locale e viene obbligato a spiare Nina, una giovane ricercatrice veterinaria che studia gli effetti dell’inquinamento bellico sugli animali nella zona del poligono di Salto di Quirra. Entrambi saranno costretti a giocare una partita complicata e pericolosa il cui premio è la sopravvivenza. Sullo sfondo un mondo di affaristi e politici, ex contractor e strutture di sicurezza privata, militari e industrie di armamenti legati dal grande business della produzione bellica. Frutto di una lunga e meticolosa inchiesta condotta da Massimo Carlotto e dal gruppo di scrittori uniti nella sigla Mama Sabot, Perdas de Fogu segna il ritorno di Carlotto al grande romanzo d’inchiesta contemporaneo. Un’indagine mozzafiato, una denuncia coraggiosa dei giochi sporchi che ambienti politici e militari fanno a danno della nostra salute e sicurezza. “COCA PARTY” MACCHIAVELLI CARLOTTO (MONDADORI, 2009) Una lunga catena di misteri che attraversa i secoli. Un caso forse troppo complicato per Sarti Antonio. L’antica rocca che sorge dove s’incontrano le acque spumeggianti del Limentra e del Reno ha una fama sinistra. Molti delitti vi sono stati consumati nel corso del più buio medioevo, molti corpi gettati nei flutti dei due fiumi. Questa fama perdura nell’Ottocento, con la morte del conte Mattei – che ha restaurato la rocca – e con altre fini misteriose nel corso dell’ultima guerra. E una nomea non migliore ce l’ha una certa Casa Beroaldo, in dialetto Ca’ d’Beroeld. Sono i luoghi attorno ai quali si snoda l’intricata trama di questo giallo. Il fotografo Marco Prandoni Servigliani, detto “Due scatti”, viene ritrovato massacrato. “Due scatti” era sulle tracce di una grossa quantità di radium conservata durante la guerra dall’Istituto di radiologia dell’Università di Bologna per la cura dei tumori e requisita dai tedeschi per la corsa del Reich alla bomba atomica. 10 (E/O, 2008) ANGELI RADICE (BOMPIANI, 2008) Spesso basta chiedere una “caramella”. E poi inizia lo sballo: in discoteca o a casa, fra amici. Sniffando o fumando. In un crescendo di eccitazione. Quella che ti salva anche da un’interrogazione che ti fa paura, e ti fa sniffare nel bagno del liceo. Fino a non temere più niente. Fino all’inconsapevolezza. Fino a dimenticarti di tutto. In tre ore scarse di ricerca, in un locale qualunque di Roma, senza conoscere né il gergo né i prezzi, gli autori hanno raccolto otto dosi di “neve”, sacchetti comprati qua e là, con la facilità con cui si può chiedere un caffè. Una droga alla portata di tutti... Basta chiedere. E pagare. Un intreccio fatale, inconsapevole, cinico tra adolescenti - sesso e cocaina - che ha luogo ogni giorno, per lo più in un teatro istituzionale: la scuola, sotto lo sguardo avido della ‘ndrangheta calabrese. E a sollevare il velo su questa inesorabile realtà sono proprio i ragazzi che, qui, si raccontano. MARIDA LOMBARDO PIJOLA “HO DODICI ANNI, FACCIO LA CUBISTA MI CHIAMANO PRINCIPESSA” (BOMPIANI, 2007) Nessuno, prima d’ora, aveva mai raccontato e documentato la loro doppia vita. Hanno un’età compresa tra gli 11 e i 14 anni, frequentano per lo più la scuola media inferiore. Cinque storie autentiche e un viaggio nei loro blog ci rivelano per la prima volta un sottosuolo quasi del tutto sconosciuto, sebbene la cronaca sempre più spesso ce ne rimandi indizi. E’ il mondo dei Peter Pan al contrario, disincantati, provocatori e aggressivi. Il loro regno sono le discoteche pomeridiane. Tratto da un romanzo la cui autrice, Marida Lombardo Pijola è entrata nei loro blog, nelle loro scuole e nelle discoteche, sebbene in queste ultime l’accesso sia impedito agli adulti, proponendoci la prima inchiesta su un mondo sommerso e sconvolgente. TE A TR O Gualtiero Ber telli Matteo Belli Enzo Iacchetti Syusy Blady Paolo Panaro Stefano Skalkotos Lucia Vasini ....... .. . ....... .. . ....... .. . ....... .. . ....... .. . ....... .. . ....... .. . 12 13 14 15 15 16 16 11 TE A TR O GUALTIERO BERTELLI Gualtiero Bertelli è in scena con: DI ACQUA E DI TERRA storie raccontate e cantate da Gualtiero Bertelli (voce narrante, canto, fisarmonica e chitarra) e Moni Ovadia (voce narrante, canto) con Paolo Favorido (pianoforte, tastiere), Giuseppina Casarin (voce narrante, canto), Luca Garlaschelli (contrabbasso), Rachele Colombo (voce, percussioni, effettistica) e Maurizio Camardi (sassofoni, flauto traverso, fiati etnici) Testi di Gualtiero Bertelli, Moni Ovadia e Gian Antonio Stella Arrangiamenti musicali di Maurizio Camardi e Paolo Favorido Elaborazioni elettroniche di Rachele Colombo 12 Sull’acqua, per l’acqua, con l’acqua si è sempre lavorato; sulla terra se ne è decretato il dominio e la cessione. Sull’acqua si risolvono le contraddizioni della Terra, e in terra ci si scontra per l’acqua; ciò che è nato come bene universale diventa soldi per pochi, fatica, paura, bisogno per troppi. La storia e le storie dell’uomo sono legate al binomio terra e acqua, ieri come oggi, nelle megalopoli come nelle terre più desolate, dove sorge e dove tramonta il sole. Per la terra e per l’acqua si lotta e si lavora, si divide e si condivide, si salva e si rovina. Gualtiero Bertelli e Moni Ovadia tracciano un loro percorso tra passato e presente, oriente e occidente, seguendo suggestioni culturali e emergenze sociali, senza mai perdere gli occhi dell’ironia e il filo di una ragionevole angoscia. LAVORO DA MORIRE con Gualtiero Bertelli (voce, chitarra, fisarmonica) e Paolo Favorido (pianoforte), Simone Nogarin (chitarra), Guido Rigatti (contrabbasso, violoncello), Rachele Colombo (percussioni, voce) con la partecipazione di Maurizio Camardi (sassofoni, flauti) Ogni giorno in Italia 2.500 persone denunciano un infortunio sul lavoro ed oltre 3 non ritornano a casa alla sera causa un infortunio mortale. Nell’anno 2007 ci sono state “912.615 denunce di infortuni e 1.170 infortuni con esito mortale, ... dato che una volta consolidato si attesterà su 1.210”, (INAIL, Report 2007). Come è possibile che accada questo in Italia “una Repubblica democratica fondata sul lavoro”? “Lavoro da morire” è mettere in scena il lavoro, è raccontare attraverso canzoni, immagini e narrazioni le vite invisibili di uomini e donne del nostro paese partendo dai primi anni del ‘900 per arrivare a nostri giorni la cui realtà verrà sviscerata da cifre, statistiche, percentuali e dal drammatico scorrere delle pagine di cronaca di ogni giorno. CAMPO MARTE. STORIE E CANTI DALLA CITTA’ INVISIBILE con Gualtiero Bertelli (voce narrante, canto, chitarra, fisarmonica), Maurizio Camardi (sassofoni, strumenti a fiato), Paolo Favorido (pianoforte, tastiere), Guido Rigatti (violoncello, contrabbasso) A Venezia le piazze si chiamano campi, perché un tempo vi cresceva l’erba. Campo Marte sta alla Giudecca, un’isola che, come molti luoghi di Venezia, nasconde la memoria vivida di un passato recente da retrobottega di una città in vetrina. ODISSEE. CANTI E STORIE DI MARI E MIGRANTI con Gualtiero Bertelli (voce narrante, chitarra, fisarmonica, voce) e La Compagnia delle Acque Tratto da “Odissee. Italiani nelle rotte del sogno e del dolore” di Gian Antonio Stella (Rizzoli, 2004) E’ la storia del rapporto di paura e di amore tra gli italiani e l’oceano, la spaventosa barriera d’acqua che pareva separare la nostra miseria dalla ricchezza della Merica. TE A TR O MATTEO BELLI Matteo Belli è in scena con: MARZABOTTO di e con Matteo Belli (voce recitante) Testi di Carlo Lucarelli e Matteo Belli Musiche di Paolo Vivaldi Scena, luci e fonica di Luigi Sermann Regia di Matteo Belli Aiuto regia Katia Pietrobelli Una produzione Associazione Ca’ Rossa / Centro Teatrale per l’Oralità Uno dei più terribili eccidi della seconda guerra mondiale e dell’intero Novecento viene riletto alla luce del destino storico che l’evento ha subìto dopo la fine del conflitto, in un iter giudiziario che pare abbia voluto “insabbiare” le indagini sulle responsabilità degli autori, nel rispetto di nuovi equilibri geopolitici che l’Europa andava maturando dalla Ricostruzione in poi. Seguendo le tracce di documenti e testimonianze personali, la narrazione procede nel racconto del massacro compiuto da più formazioni tedesche e orientali, che dal 29 settembre al 5 ottobre del 1944 trucidarono, nei dintorni di Marzabotto, settecentosettanta civili, ma prosegue anche in una storia di silenzi e omissioni processuali che giunge sino ai giorni nostri e testimonia, ancora una volta, come il ruolo della memoria sia forse uno dei pochi strumenti che permette di dare voce a chi voce non ce l’ha e di trasmetterne il senso del sacrificio alle nuove generazioni e a quelle che verranno. IL CIELO CON LA SCHIENA. SULLE STRADE DEL CICLISMO di Matteo Belli con Matteo Belli (voce recitante), Paolo Vivaldi (pianoforte), Teresa Ceccato (violino), Gianluca Casadei (accordeon) Testi di Italo Calvino Dialoghi di Matteo Belli Musiche di Paolo Vivaldi Immagini di Luca Gavagna Una produzione Associazione Ca’ Rossa / Centro Teatrale per l’Oralità Questa lettura-concerto narra le vicende epiche e umanissime di un’età remota e attuale, perduta e palpitante di memoria, come l’epoca del ciclismo degli anni ’40 e ’50, tramandataci dagli scritti di alcuni dei suoi protagonisti giornalistici (tra i quali, ad esempio, Alfonso Gatto e Dino Buzzati). Giro d’Italia e Tour de France, imprese memorabili e tappe massacranti, gregari ed eroi popolari, momenti di gloria e altri di struggente malinconia: tutto questo ruota sulle “biciclette a dondolo” di questa immaginaria giostra della memoria. ORA X: INFERNO DI DANTE di e con Matteo Belli (voce recitante) Testi poetici di Dante Alighieri Dialoghi di Matteo Belli Scena, luci e fonica di Luigi Sermann Maschera e burattini di Roberta Antinori Una produzione Associazione Ca’ Rossa / Centro Teatrale per l’Oralità Un banco di scuola al centro della scena. Attorno ad esso gli eventi vissuti, sognati ed immaginati che hanno condotto uno studente qualsiasi ad occuparsi oggi, come teatrante, dell’Inferno di Dante Alighieri. Un percorso che l’attore Matteo Belli compie attraversando alcuni dei luoghi della prima cantica della “Commedia”: dall’ingresso nella selva oscura all’incontro con Virgilio, dal dramma d’amore di Paolo e Francesca alla macabra fine del Conte Ugolino. Un incontro per cercare di ritrovare le motivazioni della pagina letteraria al di fuori di essa, nel diretto ed immediato rapporto comunicativo tra interprete e spettatore. ESILIO DEL TANGO con Matteo Belli (voce recitante) e il Trio Madreselva (Andrea Rebaudengo-pianoforte, Giambattista Giocoli-clarinetti, Miguel Angel Curti-canto) La poesia del tango e il dramma dell’esilio fatalmente incrociati nel racconto, per immagini sonore, dell’anima di un Paese capace di cantare con le lacrime agli occhi, capace di parlare sussurrando da lontano la voce degli artisti che conobbero l’orrore. 13 TE A TR O ENZO IACCHETTI Enzo Iacchetti è in scena con: CALVINO RELOADED Opera liberamente ispirata alle “Lezioni Americane” di Italo Calvino con una voce recitante: Enzo Iacchetti un’orchestra: Pietro Tonolo (sax tenore), Marco Tamburini (tromba), Roberto Rossi (trombone), Marco Moro (flauto), Gabriele Mirabassi (clarinetto), Sophie Bernadò (fagotto, voce) un trio: Bebo Ferra (chitarra), Luca Bugarelli (contrabbasso), Fabrizio Sferra (batteria) un creatore di “live electronics”: Giacomo De Caterini un direttore: Massimo Nunzi Testo di Yann Apperry Musica di Massimo Nunzi e Fabrizio Sferra 14 Un ringraziamento particolare alla signora Esther “Chichita” Calvino Le “Lezioni Americane” di Italo Calvino rappresentano uno dei capisaldi della letteratura del secolo scorso e non è casuale che l’esposizione di quelli che - secondo Calvino - sono elementi strutturali della Letteratura sia applicabile anche alla forma musicale. La scrittura di Calvino, a distanza di ventiquattro anni dalla sua morte, sembra quanto mai attuale e ha stimolato lo scrittore francese Yann Apperry e i musicisti Massimo Nunzi e Fabrizio Sferra a concepire questo spettacolo come una partitura cinematografica. La storia racconta l’ultimo giorno di vita di Calvino attraverso un folle viaggio da Siena a Parigi fino a New York. Enzo Iacchetti interpreterà un personaggio pienamente Calviniano atttraverso l’esplorazione di alcuni luoghi e personaggi dell’ immaginazione letteraria dello scrittore. Marcovaldo, Il castello dei destini incrociati, Palomar, le Città Invisibili, Se una notte d’inverno un viaggiatore sono percorsi obbligati per comprendere l’estetica calviniana e sono incorporati nel testo di Yann Apperry. Enzo Iacchetti sarà supportato in questo da un’orchestra - formata da sei grandi solisti che rappresentano i sei movimenti delle Lezioni Americane - che eseguirà le partiture composte da Massimo Nunzi. L’orchestra diretta da Massimo Nunzi, il testo di Yann Apperry come catalogo aperto dei mondi possibili di Calvino e il trio di Fabrizio Sferra come variabile inesaustibile della sua creatività. TE A TR O SYUSY BLADY Syusy Blady è in scena con: COME HO CORRETTO I SUSSIDIARI. HO VISTO COSE CHE VOI UMANI... di e con Syusy Blady (voce narrante) Voce recitante di Matteo Belli Musiche di Maurizio Camardi (sassofoni, duduk, flauti etnici) e Alfonso Santimone (tastiere, elettronica) Maxi proiezioni di Marco Bonilauri Filmati a cura di PerCaso In 20 anni di giri per il mondo Syusy ha verificato cose che potrebbero sconvolgere gli assiomi scolastici. Testimonianze e vere scoperte le fanno pensare che i sussidiari scolastici, il compendio del nostro sapere occidentale,spesso non dicono le cose come stanno. Vanno corretti. Syusy – da viaggiatrice, pedagogista e da Indiana Jones in gonnella – finalmente corregge i sussidiari, mette in dubbio cose che troppo spesso diamo per scontate e che ci impediscono di vedere. La novità sta nel fatto che nei suoi viaggi ha scovato prove e le ha filmate. In questo incontro-conferenzaspettacolo Syusy guida il pubblico in un viaggio, sempre diverso, nei luoghi misteriosi del mondo che ha visitato e scopre indizi che possono ridisegnare una trama sconvolgente del nostro passato. La rappresentazione è disponibile sia in forma di conferenza sia in forma di spettacolo con la partecipazione, al fianco di Syusy, dell’attore Matteo Belli e dei musicisti Maurizio Camardi e Alfonso Santimone, che con i loro suoni ricreano le atmosfere degli scenari impressi sulle maxi-immagini di Marco Bonilauri. PAOLO PANARO Paolo Panaro è in scena con: LE MILLE E UNA NOTTE di e con Paolo Panaro (voce recitante) Dialoghi di Paolo Panaro potentissime. Tutto ruota intorno al mistero della donna. Ogni donna nasconde un segreto, interdetto agli uomini. E’ il tradimento femminile il tema di questo spettacolo. Il re di Persia, dopo aver punito con la morte l’infedeltà della moglie, convinto della malvagità di tutto il genere femminile, decide di passare ogni notte con una donna diversa e ucciderla alle prime luci dell’alba, Ma Shehrazade, consapevole che è nel tradimento l’origine del linguaggio e dell’avventura umana, decide di raccontare al re ogni notte per mille notti una storia di umana infedeltà. E così, come nelle più moderne terapie psicologiche, Shehrazade cura il suo paziente attraverso la pratica del raccontare. “Mille e una Notte” è un insieme di storie, incastonate l’una nell’altra, incorniciate da una storia principale – il famoso racconto di Shehrazade – cornice narrativa di tutto lo spettacolo. Questo è il regno di coloro che soffrendo di insonnia passano le notti a fantasticare un lontano mondo notturno ricco di mistero, desiderio, colori e profumi. E’ il mondo dove, se per caso ti allontani dalla città e ti ritrovi di notte fuori dalle mura, nel deserto o in riva al mare, rischi di imbatterti in geni crudeli e maghe 15 TE A TR O STEFANO LUCIA nero” di Stefano Benni a “Achille e la tartaruga” di Piergiorgio Odifreddi, da “La signora e il pesciolino rosso” di Nando Dalla Chiesa alla favola della bambola che insegna le parolacce tratta da “Abbiamo tutte la stessa storia” di Dario Fo e Franca Rame; ma anche favole appositamente scritte per questo spettacolo da autori come Massimo Carlotto, Gianfranco Manfredi, Tinin Mantegazza, Paolo Rossi e tanti altri. Stefano Skalkotos è in scena con: Lucia Vasini è in scena con: BENNI IN BOSSANOVA IO SUONO DA SOLA COCCI, SCHERZI E SCARABOCCHI con Stefano Skalkotos (voce narrante e recitante), Alice Marinoni (voce narrante e recitante) e Anna Contin (voce, percussioni), Paolo Valentini (chitarra) con Lucia Vasini (voce narrante e recitante, pianoforte) Testi di Stefano Benni Progetto audio e luci di Paolo Battistel Regia di Pierpaolo Comini Testi di Stefano Benni, Massimo Carlotto, Nando Dalla Chiesa, Dario Fo, Gianfranco Manfredi, Tinin Mantegazza, Piergiorgio Odifreddi, Franca Rame, Paolo Rossi SKALKOTOS un’originale cartina al tornasole della nostra società. Le corna, le sopportazioni quotidiane, ma anche l’intimo bisogno dell’altro sono gli ingredienti di questo semplice e onesto spaccato di noi. Un Benni teatralmente inedito ai più e la Bossa Nova come originale colonna sonora di uno spettacolo che fonde le amarezze e le gioie della vita di coppia. VASINI e con la partecipazione straordinaria di alcuni autori delle favole con Lucia Vasini (voce narrante e recitante) e Luciano Titi (fisarmonica) Testi di Riccardo Piferi Musiche di Luciano Titi Lo spettacolo nasce dall’incontro artistico tra lo humour tutto italiano di Stefano Benni e le calde melodie latine della Bossa Nova. Il leit-motiv di questo show è l’amore. L’amore che grazie alle riverenze, alle parodie di costume dell’autore bolognese e alle intimiste e rarefatte atmosfere della Bossa, diventa 16 Musiche di Patrizio Fariselli e Maurizio Camardi Regia di Velia Mantegazza Le protagoniste di questo spettacolo sono le favole ed è l’attrice LuciaVasini a raccontarle. Da “Il cappuccetto Regia di Paolo Rossi Dalla tradizione della Rivoluzione alla mutazione inconsapevole. Dalla Beat Generation alle Veline sempre sulla strada ma non per scelta. Volevamo cambiare il mondo e facciamo ancora fatica a cambiare 50 euro. In questo monologo con musica e canzoni Lucia Vasini porta in scena i testi di Riccardo Piferi accompagnata dalla fisarmonica di Luciano Titi. MUSICA Maurizio Camardi Patrizia Laquidara Ricky Gianco Yo Yo Mundi .......... .......... .......... .......... 18 18 19 20 17 MUSICA MAURIZIO CAMARDI Maurizio Camardi è in scena con: RADIOMONDO con Maurizio Camardi (sassofoni, duduk, flauti etnici) Patrizio Fariselli (pianoforte) Fausto Beccalossi (fisarmonica) Danilo Gallo (contrabbasso) U.T. Gandhi (batteria, percussioni) Il nuovo progetto Radiomondo di Maurizio Camardi evidenzia già nel nome la forte propensione alla contaminazione con atmosfere e sonorità prese a prestito da musiche di varie parti del mondo. Un concetto non nuovo per il musicista e compositore padovano che già nei precedenti lavori aveva delineato la strada che qui prende forma in maniera ancor più concreta. 18 Radiomondo è una finestra aperta a ritmi, melodie e timbri che ci portano in un ideale viaggio dove la musica abbatte frontiere e confini geografici e sonori, c’è jazz come impianto base e molto altro come sviluppo. Un quintetto che è un incontro di grandi personalità (basta scorrere i nomi) dove su una originale e solidissima ritmica (Fariselli, Gallo, Gandhi) si innestano il particolare suono della fisarmonica di Beccalossi e dei sassofoni e del duduk di Camardi, sempre più suggestivo e a suo agio anche nel suo “strumentario etnico”. Radiomondo, dal vivo, sviluppa una forte tensione spaziando tra atmosfere talvolta allegre talvolta meditative, sempre di grande coinvolgimento e impatto emotivo. PATRIZIA LAQUIDARA Patrizia Laquidara è in scena con: CREUZA DE LUNA con Patrizia Laquidara (voce) e Nicola Caruso (voce narrante), Andrea Neresini (chitarra classica, mandolino), Mirco Maistro (fisarmonica), Lorenzo Pignattari (contrabbasso), Luca Nardon (percussioni) Testi e ricerca musicale di Patrizia Laquidara e Filippo Furlan Guidati dal suono ipnotico del mare, ci imbarchiamo con Patrizia Laquidara in un viaggio che è ad un tempo musicale, culturale e dell’anima; dalla Genova di De Andrè al Golfo di Napoli, dal Mediterraneo Andaluso di Garcia Lorca alle coste atlantiche portoghesi - e quindi al Nuovo Mondo - dal Mar del Plata di Piazzolla alle coste brasiliane. La voce di Patrizia tesse un arazzo che è anche una mappa stilistica; fra canti sefarditi e polifonia rinascimentale, fra la canzone d’autore napoletana e quella popolare di Lorca, fra tango e fado. Sosteremo attoniti su sentieri illuminati dalla luna, e dalla luna ci lasceremo abbronzare, come disse Pablo Picasso. Ideato per e con Patrizia da Filippo Furlan, storico della musica e navigatore della voce, “Creuza de Luna” pulsa di forti suggestioni poetiche da Pessoa a Kavafis, da Cecilia Meireles a Garcia Lorca, poesie portate anche sulla scena da una voce recitante, che interagisce con le musiche interpretate dai musicisti in scena. MUSICA RICKY GIANCO Ricky Gianco è in scena con: NE’ SCONTI, NE’ SALDI! Concerto-evento per i 50 anni di carriera di Ricky Gianco con Ricky Gianco (voce e chitarra) Maurizio Camardi (sassofoni, duduk, flauti) Patrizio Fariselli (pianoforte) Paolino Dalla Porta (contrabbasso) il racconto di storie e aneddoti, le numerose amicizie e collaborazioni artistiche che lo hanno visto al fianco di importanti personaggi della scena musicale italiana, da Giorgio Gaber a Fabrizio De Andrè, da Sergio Endrigo a Gianfranco Manfredi, da Luigi Tenco a Gino Paoli fino ad arrivare ai mitici Beatles. Al fianco di Ricky Gianco si esibiscono il pianista Patrizio Fariselli (già fondatore degli storici Area), il contrabbassista Paolino Dalla Porta e il sassofonista padovano Maurizio Camardi. La regia dello spettacolo è affidata a Velia Mantegazza. Regia di Velia Mantegazza Il nuovo progetto “Nè sconti, né saldi!” propone alcuni grandi successi che hanno fatto la storia della canzone italiana dagli anni ’60 ai giorni nostri. In questo concerto-evento Ricky Gianco ripercorre i 50 anni della sua carriera ricordando, attraverso la musica e le canzoni ma anche con 19 MUSICA YO YO MUNDI Yo Yo Mundi è in scena con: ALBUM ROSSO con Yo Yo Mundi: Paolo Enrico Archetti Maestri (chitarre acustiche - elettriche, voce), Eugenio Merico (batteria), Andrea Cavalieri (basso elettrico, contrabbasso, clarinetto, xilofono, voce), Fabio Martino (fisarmonica, pianoforte, tastiere, sampler, voci), Fabrizio Barale (chitarre elettriche - acustiche, percussioni, voci) Finalmente dopo sei anni il nuovo disco di canzoni degli Yo Yo Mundi, la sintesi della loro poetica dopo i successi di “54”, “Resistenza. La Banda Tom e altre Storie Partigiane” e “Sciopero”. Canzoni d’amore, di lotta e di speranza con un testo di Massimo Carlotto e la partecipazione di Steve Wickham, Maurizio Camardi, 20 Patrizia Laquidara, Marco Rovelli, Suso, Paolo Bonfanti, Fabrizio Pagella, Laura Bombonato, Alessio Lega. Album Rosso in questo tempo di colori sbiaditi. E’ il rosso tra i colori luminosi de l’Anarcobaleno, rosso come il naso del clown che decide di farla finita perché “non ha senso vivere se non c’è niente da ridere”, rosso come il miele nei sogni di un’ape operaia disorientata dai pesticidi e incapace di tornare all’alveare, rosso di sangue come una bandiera quasi bianca che sventola a Cefalonia, rosso come una stagione al tramonto, rosso di inquietudine come l’età che stiamo vivendo dove “la verità come altre risorse è razionata dal potere”. 54: CONCERTO E LETTURA SCENICA con Fabrizio Pagella (voce narrante) e Yo Yo Mundi Paolo Enrico Archetti Maestri (chitarre, voce), Eugenio Merico (batteria), Fabio Martino (fisarmonica, pianoforte, tastiere), Andrea Cavalieri (contrabbasso, basso elettrico, voce), Fabrizio Barale (chitarre, percussioni) con la partecipazione straordinaria di Giuseppe Cederna Letture tratte da “54” di Wu Ming (Einaudi Stile Libero, 2002) In questo spettacolo l’attore Fabrizio Pagella dà voce alle parole di 54 e ci accompagna in questo emozionante e - a tratti anche divertente - percorso a ritroso, dove alle trame narrate ora sotto forma di flash improvvisi, ora come stralci di racconto più definiti - si attorcigliano le musiche degli Yo Yo Mundi, pensate come se fossero una ideale colonna sonora di un film tutto da immaginare e naturalmente suonate “dal vivo” con la caratteristica energia, propria del gruppo piemontese. RESISTENZA. LA TOM E ALTRE PARTIGIANE BANDA STORIE canzoni, letture, immagini e testimonianze di chi ha vissuto quegli anni di “lotta e speranza”; un lavoro intenso “sulla memoria” per commemorare la Resistenza e la Liberazione con Fabrizio Pagella (voce narrante), Luca Olivieri (pianoforte, tastiere, programmazioni), Paola Tomalino (voce), Giovanna Vivaldi (violoncello) e Yo Yo Mundi: Paolo Enrico Archetti Maestri (chitarre, voce), Eugenio Merico (batteria), Fabio Martino (fisarmonica, pianoforte, tastiere), Andrea Cavalieri (contrabbasso, basso elettrico, voce), Fabrizio Barale (chitarre, percussioni) Regia di Laura Bombonato Resistenza. La Banda Tom e altre Storie Partigiane è nato come spettacolo pensato per commemorare la “Liberazione” e la “Resistenza”: si tratta di un intenso lavoro sulla memoria, una straordinaria scelta di canzoni, testi, suggestioni, immagini e molte preziose testimonianze di chi ha vissuto quegli anni di “lotta e speranza”. PROGETTI SPECIALI Te s t . Progetto Proteo-Danza ver ticale Concer t en action Cantico di terra Energie positive .......... .......... .......... .......... 22 22 23 23 21 PROGETTI SPECIALI TEST. PROGETTO PROTEO-DANZA VERTICALE con La Compagnia “Il Posto” diretta da Wanda Moretti e Marco Castelli Small Ensemble Ideazione e coreografia di Wanda Moretti Musiche per sax, loops e live electronics di Marco Castelli Proteo è un progetto d’integrazione tra movimento, suono e ambiente, è la relazione tra uomo e spazio a partire dal concetto che tutto è movimento. Accanto a coreografie e musiche appositamente composte, svolge una funzione fondamentale la collocazione architettonica che determina l’unicità dell’evento e la sua identità. Gli interventi site specific di danza 22 verticale della compagnia Il Posto hanno la caratteristica di modificare gli standard di osservazione andando oltre l’immagine istituita dalla danza, creando una propria estetica ed un potenziale allargato del corpo e dell’architettura, che agisce come “amplificatore” dell’esperienza spaziale e corporea di un luogo. La compagnia Il Posto ha danzato per moltissimi Festival in Italia e all’estero, si è esibita su facciate di edifici, torri, fari, ponti, chiostri ma anche teatri, siti industriali e cave. La struttura coreografica e spaziale e la scelta musicale e acustica preparate si fondono con il luogo ospite. Lo spazio in ogni suo aspetto partecipa all’evento e diviene l’unico luogo possibile. CONCERT EN ACTION di e con Alessia Toffanin – voce, recitazione, pianoforte, danza Regia di Elena Borgatti Alessia Toffanin è una pianista che ama mettersi in gioco. La sua curiosità e la voglia di esprimersi non solo con il pianoforte l’hanno portata a pensare, con la complicità della coreografa e regista Elena Borgatti, una Performance di musica contemporanea dove suona, canta, recita, danza... dove il sottile confine tra musica e teatro, fra suono, gesto e parola, è sempre in bilico. Concert en action potrebbe essere un viaggio, è il viaggio di una donna-pianista, che forse finalmente riesce ad esprimersi nella sua piena totalità. Ogni brano concatenato all’altro secondo una sequenza ben definita diventa il pretesto per mettere in evidenza le doti, i talenti, il corpo nella sua totale interezza. Un corpo agile, pronto, allenato, il corpo di una pianista non più “costretta” a rimanere seduta su uno sgabello, ma capace e libera di agire in quello spazio magico chiamato palcoscenico. Concert en action ha debuttato in Francia a Parigi–Evry l’8 aprile 2008 al Festival Les Friches Musicales dell’Università di Evry. PROGETTI SPECIALI CANTICO DI TERRA da un’idea di Maurizio Camardi e Paolo Mazzo con Maurizio Camardi – sassofoni, duduk, flauti etnici, live electronics Musiche di Maurizio Camardi Immagini di Paolo Mazzo Regia di Loris Contarini Un musicista da solo sul palco, avvolto dal suo suono e circondato da immagini fotografiche che procedono in parallelo con gli impulsi, le suggestioni e le emozioni costruite dalla musica. Il cantico e la terra sono i due elementi necessari per questo viaggio di suoni e immagini dove l’orizzonte tra “l’alto” e “il basso” si confonde continuamente, dove spiritualità e dimensione terrena sono figlie della stessa genesi, dove natura e uomo risultano strettamente compenetrati. Lo spettacolo è la sintesi di una lunga collaborazione artistica tra il sassofonista Maurizio Camardi e il fotografo Paolo Mazzo ed è il luogo ideale di costruzione di uno spazio all’interno del quale suono e immagine si scambiano continuamente i ruoli, rincorrendosi non una al servizio dell’altra ma miscelando le proprie caratteristiche, i sapori, i timbri e i colori. AMBIENTE ED ENERGIE POSITIVE con Massimo Carlotto (voce narrante), Loris Contarini (voce recitante) e Maurizio Camardi (sassofoni, duduk), Rachele Colombo (percussioni), Quartetto Paul Klee (Alessandro Fagiuoli-violino, Stefano Antonello-violino, Andrea Amendola-viola, Luca Paccagnellavioloncello) differente delle problematiche ambientali, cercando di affiancare alle denunce e alle statistiche anche qualche suggerimento sull’utilizzo virtuoso delle risorse naturali. Alla rappresentazione è abbinato un libretto illustrativo che contiene testi, musiche e immagini come testimonianza delle tematiche ambientali affrontate sul palco. Protagonisti lo scrittore Massimo Carlotto – da sempre sensibile ai problemi ambientali (ricordiamo le sue inchieste sull’amianto e la sofisticazione alimentare) – l’attore Loris Contarini e un ensemble di musicisti diretti da Maurizio Camardi. Testo spettacolo di Massimo Carlotto Direzione musicale di Maurizio Camardi Immagini di Paolo Mazzo “Ambiente e cultura” è un binomio sempre più importante per aumentare l’informazione su alcune tematiche ambientali e sensibilizzare la popolazione sui rischi per la salute inerenti ad esse. “Energie positive” è uno spettacolo che offra una visione 23 Responsabile agenzia: Andrea Zangirolami Ufficio booking e comunicazione: Laura Copiello Ufficio contratti: Francesco Giacomelli Grafica: Anna Turato Web: Nicola Negri GERSHWIN SPETTACOLI Booking & Management via Tonzig, 9 - 35129 Padova tel. +39.049.8073980 - fax: +39.049.7929412 - cell. +39.348.9491132 e-mail: [email protected] - web: www.gershwinspettacoli.com