FONDAZIONE
GIORGIO CINI
ONLUS
THE LUDWIG VAN PICTURE SHOW
n. 13 – 14 giugno 2008 – ore 17 a Palazzo Cini
El nio
Un film-opera di John Adams
su libretto del compositore e di Peter Sellars (2000)
con Dawn Upshaw, Lorraine Hunt Lieberson, Williard White la Deutsche Symphonie Orchester di Berlino diretta da Kent
Nagano e il Theatre of Voices
diretto da Terry Edwards e con i danzatori Daniela Graça, Nora Kimball,Michael
Schumacher
Nel film: Martha Carrillo come Maria - Pete Galindo Giuseppe - Angel Melody Chavez il neonato - Omar Gomez e Alex
Moramontes pastori – William Branch e Robert Tovar musicisti - Yreina Cervantez, Francisco Hernandez, Gloria Alvarez
come Wise Men - Costumi di Leon Weber
John Adams jr (J.A. senior è stato un grande presidente degli Stati Uniti nato nel 1735) è uno dei
primi compositori accademici che ha fatto inclinare il minimalismo ad assetti squisitamente
‘romantici’.
Nato a Worcester (Massachussetts) nel 1947, laureatosi a Harvard con la produzione di diverse
opere a carattere gestuale e atonale (come American Standard del 1973, un pezzo che può essere
eseguito da qualsiasi combinazione di strumenti e a cui gli esecutori possono aggiungere qualsiasi
brano di musica desiderano), si trasferì a San Francisco nel 1971 per dirigervi il locale
Conservatorio, e lì venne a contatto con il rigorismo minimalista di Steve Reich. Sarà la lunga e
complessa Phrygian Gates (1977) per pianoforte solo a segnare l'adesione ai principii sommi dei
minimalisti. Romantica e sensuale pur nella sua frammentarietà e programmaticità, Phrygian Gates
sta al minimalismo come i Preludi di Chopin stanno al beethovenismo.
Seconda creazione, più ambiziosa, di Adams, fu quella del settimino d’archi Shaker Loops (1978) in
cui si alternano costruzioni altamente razionali, come il tumultuoso crescendo del terzo movimento e
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la strana danza per overtones del quarto, a figurazioni piatte ma scheggiate, come nell’amorfa
successione di glissandi del secondo tempo. La suite Common Tones in Simple Time (1979) diluisce
ulteriormente le rudezze del minimalismo di Reich, pur essendo formalmente l'opera
minimalisticamente più ortodossa del periodo e la più povera di sviluppi: la musica che consegue a
tutto ciò è per così dire tutta raffinata, delibata in un pulviscolo sonoro farcito di dissonanze, e
assume connotazioni decisamente surrealistiche. Sono tutti questi pezzi in cui un'idea armonica
ordinaria e stazionaria (talvolta centrata attorno a un singolo accordo) viene tormentata da un
fragoroso propagarsi di eventi superficiali che assecondano una pulsazione atemporale molto
suggestiva. Riducendo la variazione armonica ai minimi termini, Adams promuove comunque la
modulazione tonale al primo posto dei processi compositivi.
Harmonium (1981), per orchestra e coro, in cui il compositore coniugò la pulsazione minimalista ad
un'imponente efficacia persuasivamente romantica, fu l'opera che più rivelò le inclinazioni mahleriane
di Adams. Nella prima parte di quest’opera, Negativland, il solfeggiare automatico del coro cresce in
progressione per condotte rarefatte attraverso una sorta di attraversamento continuo di rabbrividenti
zone di innaturalità, si distende dipoi in un canto solenne e pomposo, colmo di sensibilizzazioni
estreme, sempre più reboante e complesso, ed esplode in un biascichìo concitato, meccanicistico,
sull'incalzante fragore delle percussioni dell'orchestra tutta, per spegnersi infine in un ticchettio
rasserenante. Nel complesso Harmonium fornisce una netta sensazione di elaborazione poematica
sulla relazione Tempo e Spazio, dal caos haydniano della Creazione fino ai vuoti siderali
stockhauseniani. La seconda parte è intonata ad una generica aura di ineffabilità, mentre la terza,
Wild Nights, è addirittura un vero e proprio cataclisma sonoro, dilaniata da fragorose scariche
orchestrali, da travolgenti cascate percussive e da tempestosi sovracuti corali, in una selvaggia
apoteosi collettiva, prima di calmarsi in un lento e sconclusionato gioco di contrappunti e balbettanti
solfeggi in sordina. Nel segno di Mahler, Holst e Sostakovic, Adams fonda così una sorta di
sinfonismo post-minimalista.
Tutta al contrario la Grand Pianola Music per due pianoforti, voce, percussione e fiati del 1982, che è
opera parodistica nel suo uso di una insistita diatonicità, di eterocliti elementi bandistici e di tutta una
serie di allusioni nascoste nelle riprese reiterate. Il primo movimento cresce intorno al percuotersi
ossessivo sui registri acuti dei due pianoforti (che suonano sfasati uno stesso spartito) e a un coro
bianco che ripete figure melodiche fortemente sincopate. Acquistata forza e sostanza, nel secondo
movimento la suite si lascia andare a un tenero lirismo ostentatamente esiguo, per poi esplodere
fragorosamente, di nuovo, nel finale, fra un tema gospel, cadenze beethoveniane al piano, ed effetti
arcaistici di sinfonismo ottocentesco. Dopo il successo quasi trionfale delle prime composizioni (e
della coeva Bride Of Dreams per orchestra, tuttora inedita), questa partitura così leggera diede vita a
qualche scandalo e Adams fu sul punto di ripudiarla.
La serena Light Over Water, sinfonia ambientale per sintetizzatore e ottoni, è ispirata alla Rainbow In
Curved Air, della quale ricalca le vivezze cromatiche nettamente segnate dalle dissonanza (parte
prima), e alla In C, della quale ricalca il fraseggio martellante ed ossessivo (parte seconda), salvo
distaccarsi da entrambe quando (parte terza) sfuma in eteree risonanze al limite dell'udibile.
Gli idiomi dialettali della Grand pianola music ritornano bizzarramente burleschi nelle Chairman
Dances (1985),secondo effetti marcati dai grotteschi tempi da foxtrot e in operistiche/mélo
orchestrazioni da colonna sonora.
La seduzione dei temi d’attualità è all’origine delle fortunate esperienze teatrali di John Adams,
vissute in sodalizio con il celebre drammaturgo e regista Peter Sellars.
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Nixon in China del 1987 e The death of Klinghoffer del 1991 sono dedicate al viaggio diplomatico del
Presidente Nixon nella Cina comunista e alla azione terroristica palestinese sulla nave da crociera
Achille Lauro nel corso della quale fu immolato martire un turista americano paraplegico.
Nel 1995 Sellars & Adams produssero una commedia musicale che non ebbe particolare fortuna: I
was looking at te ceiling and then I saw the sky.
El nio del 1999-2000 quarta opera di Adams e Sellars tratta un tema biblico. Si tratta di un
multiforme, multiverso, polittico ‘oratorio di Natale’. La storia del Natale come risulta nella Bibbia della
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traduzione americana di Richmond Lattimore, è resa frammentatamente e viene arricchita da testi
ispano-americani e inglesi medievali.
L’opera comincia con l’antico poema inglese I sing a maiden cantato con delicatezza dai controtenori
dell’Hilliard Ensemble sullo sfondo di pedali di coro maschile, segue una scena di annunciazione
chiaramente ispirata alla pittura italiana del Rinascimento.
I due autori californiani hanno prodotto un libretto diviso in 24 scene o numeri intonate in tre lingue
diverse: latino, spagnolo, inglese. Le poesie sono di mano privilegiatamene femminile, in specie i
testi ispanici (di Rosario Castellanos, Sor Juana Inés, Gabriela Mistral). Si aggiungono passaggi
letterali dalla Bibbia ovvero da testi apocrifi.
L’idea era quella di rappresentare la nascita di Cristo osservata da un gran numero di punti di vista e
di ascolto, in specie femminili.
I ruoli, come nel Messia handeliano non sono attribuiti a specifici interpreti; ogni elemento del trio di
solisti, ai quali si aggiunge un trio di controtenori e sopranisti, può incarnare diversi personaggi o
assumere diverse responsabilità narrative.
n.1 Anonimo inglese medievale I sing of a maiden
n.2 Martial Rose Thle play of Annunciation Hail Mary gracious!
n.3 Rosario Castellanos La anunciacióm
n.4 Luca I For with God no thing shal be impossibile
n.5 Luca I The babe leaped in her womb
n.6 Luca I Magnificat: And Mary said…
n.7 Gospel of James Now sge was sixteen years old
n.8 Martin Luther’s Christmas Sermon Joseph Dream
n.9 Gospel of James Shake the Heavens
n.10 Rosario Castellanos Se habla Gabriel
n.11 Gabriela Mistral The Christmas Star
n.12 Juana Unes de la Cruz Pues mi Dios ha nacido a penar
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n.13 Matteo 2 Wher Herod heard
n.14 Isaia 5 Woe unto them that call evil good
n.15 Matteo 2 And the star went before them
n.16 Rubén Dario The Three King
n.17 Matteo 2 And when they were departed
n.18 Vicente Huidobro Dawn Air
n.19 Matteo 2 And they slew all the children
n.20 Rosario Castellano Memorial de Tlateloco
n.21 Isaia 30 In the day of the great slaughter
n.22 Juana Ines de la Cruz Pues està tiritando
n.23 Gospel Pseudo Matteo Jesus and the Dragon
n.24 Rosario Castellano A Palm Tree
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