Natale
La nascita di Gesù
L’annunciazione
L’angelo Gabriele apparve a
Maria annunciandole che
avrebbe dato alla luce il figlio
di Dio.
Per capire meglio leggi
Lc 1,26-38
Il sogno di S.Giuseppe
Giuseppe, scoperto che la sua promessa sposa era incinta decide di
lasciarla in segreto, per nn suscitare scandalo. Durante la notte fa un
sogno e Dio gli dice di accettare quel figlio come suo e di dargli il
nome di Gesù.
Maria va da sua cugina Elisabetta
Nei primi mesi di gravidanza
Maria va a trovare la cugina
Elisabetta, che ormai vecchia
nn sperava più di poter avere
figli. Ma all’arrivo di Maria il
bambino nel suo grembo
esultò. Quel bambino era
Giovanni Battista, che
annunciò la venuta di Gesù e
lui stesso lo battezzò.
Leggi Lc 1, 39-56
In viaggio verso Betlemme
Si avvicinava il giorno del parto
ma Cesare Augusto aveva
emanato un decreto che
ordinava un censimento di
tutta la popolazione della
Palestina e così Giuseppe
e Maria partirono per andare a
registrarsi a Betlemme.
Leggi Lc 2,1-5
La nascita di Gesù
Giuseppe e Maria non trovarono posto negli alberghi e Gesù
nacque in una mangiatoia. Fu qui che i pastori, per primi,
vennero per rendere omaggio al figlio di Dio.
Leggi Lc 2,6-20
Chi era Gesù?
Gesù nacque sotto il regno di Erode, che
temendo che potesse sopraffarlo cercò in
tutti i modi.
I genitori di Gesù sono Maria e Giuseppe.
Durante la sua vita Gesù viaggiò per
portare a tutti un messaggio di salvezza. Per
dimostrare la sua potenza fece dei miracoli
e per spiegare meglio il motivo della sua
venuta sulla terra usò le parabole.
Nome: Gesù
Nato il 25 dicembre
a Betlemme
Età: 33 anni
I cristiani riconoscono Gesù come figlio di
Dio e seconda persona della Trinità.
La tradizione vuole che Gesù sia morto a
33 anni, crocifisso per ordine di Pilato e del
Sinedrio, con il consenso del popolo
corrotto.
Le tradizioni natalizie
Babbo Natale
Il concetto di figura mitica che porta
i doni ai bambini trae origine da
San Nicola (o San Nicolò) un
vescovo di buon cuore, risalente
al quarto secolo, di cui tuttora il
personaggio di Babbo Natale
porta il nome (Santa Claus) nei
paesi nordeuropei. Fin da
bambino Nicola, dimostrò doti
particolari e da adulto divenne
vescovo di Myra, località dell’Asia
Miore e qui fece grandi opere di
bene. Una delle buone azioni, che
poi lo collegò all’immagine del
portatore di doni, fu di salvare
una famiglia dalla povertà
gettando del denaro di notte
attraverso la finestra della loro
casa.
Albero di Natale
L'immagine dell'albero, specie se sempreverde, come simbolo del
rinnovarsi della vita è un tradizionale tema pagano, presente sia nel
mondo antico che medioevale e, probabilmente, in seguito assimilato
dal Cristianesimo.
L'usanza vera e propria dell'albero di Natale entrò nelle case
tedesche nel XVII secolo ed agli inizi del secolo successivo era già
pratica comune in tutte le città della Renania. L'uso di candele per
addobbare i rami dell'albero è attestato già nel XVIII secolo Per
molto tempo, la tradizione dell'albero di Natale rimase tipica di
queste regioni. Furono gli ufficiali prussiani, dopo il Congresso di
Vienna, a contribuire alla sua diffusione negli anni successivi. A
tutt'oggi, la tradizione dell'albero di Natale, così come molte altre
tradizioni natalizie correlate, è sentita in modo particolare
nell'Europa di lingua tedesca
Presepe
Nella rappresentazione della natività, che
ogni anno rappresentiamo tramite il
presepe, tutto è simbologia: la stalla
rappresenta la povertà e la miseria.
Giuseppe è l'intelletto: anziché essere
geloso e ripudiare Maria si inchina a Dio
accettandone la volontà.
Il Bue rappresenta il principio generativo
(è simbolo della fertilità e fecondità in
Egitto); l'asino invece raffigura la
personalità, la natura inferiore dell'uomo.
Il significato della presenza nella stalla del
bue e dell'asinello è in realtà molto
profondo:soffiando sul Bambino Gesù lo
scaldavano con il loro fiato.
Il soffio è vita, dunque il soffio dell'asino e
del bue è una reminiscenza del soffio
mediante il quale Dio ha dato l'anima al
primo uomo.
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