Banda Musicale Della Guardia di Finanza
diretta dal Maestro Tenente Colonnello Leonardo Laserra Ingrosso
100
anni
Bandiera di Guerra
della
della
Guardia di Finanza
NEC
RECISA RECEDIT
Presentazione del Calendario Storico del Corpo - anno 2012
Concerto della Banda Musicale della Guardia di Finanza
Programma
A. Piazzolla
Oblivion
G. Verdi
Nabucco
E. A. Mario
La Leggenda del Piave
L. Van Beethoven
Ode alla Gioia
N. Rota
Otto e ½
G. Mameli - M. Novaro
Il Canto degli Italiani
(arr. L. Pusceddu)
sax soprano: M.C. Vittorio Quinquennale
Sinfonia dall'opera
(tr. R. Caravaglios)
(tr. A. Tatone)
(arr. J. Brouquières)
Commenti musicali ai filmati
Honor - Freedom - Mystical Worlds
Life Goes On - Stage Of Life
A Prayer For Humanity - To The Rescue
di Armen Hambar
Jane Doe di Steve Everitt
The Valiant Ones di Daniel Waters / Rob Kelly
Roma, Auditorium Parco della Musica - 22 novembre 2011
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La Banda Musicale della Guardia di Finanza nasce ufficialmente
nel 1926, riunendo in un’unica compagine strumentale le diverse
fanfare che fin dal 1883 erano state istituite presso molti reparti del
Corpo. Attualmente è un complesso artistico stabile composto da 102
elementi provenienti dai diversi conservatori italiani e accuratamente
selezionati tramite concorso nazionale.
Durante la sua lunga e intensa attività concertistica, la Banda si è
esibita presso le più prestigiose istituzioni musicali italiane, quali
l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Scala di Milano, il San
Carlo di Napoli, il Teatro dell’Opera di Roma, il Massimo di Palermo,
la Fenice di Venezia, il Bellini di Catania e il Petruzzelli di Bari. Storici
i concerti che per anni ha tenuto nella Basilica di Massenzio a Roma.
La Banda del Corpo ha più volte collaborato con alcune delle più
affermate orchestre sinfoniche italiane e internazionali, come quella
della RAI di Roma, quella del Maggio Musicale Fiorentino, con la
quale si è esibita in mondovisione in un concerto diretto da Zubin
Mehta, e quella del Festival dei Due Mondi di Spoleto, con cui
assieme al Coro di Washington ha partecipato a un concerto, anch’esso
trasmesso in mondovisione, sotto la direzione di Steven Mercurio.
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Recatasi ripetutamente all’estero, la Banda ha effettuato fortunate
tournée in Germania, Lussemburgo, Svizzera, Belgio, Francia, Stati
Uniti ed Emirati Arabi Uniti. Emozionante, a New York, in occasione
delle celebrazioni per il Columbus Day del 2002, il concerto tenuto a
Ground Zero, luogo simbolo della coscienza nazionale americana, nel
quale, dopo i tragici fatti dell’11 settembre, si era esibita la sola Boston
Symphony Orchestra.
Le doti di fusione, la qualità del suono e la sensibilità interpretativa
rendono il Complesso uno dei più prestigiosi a livello internazionale e
gli assicurano il costante successo di pubblico e di critica. Il suo vasto
repertorio, inoltre, comprendente brani originali e trascrizioni, spazia
dalla musica antica a quella contemporanea e può considerarsi tra i più
significativi e completi in materia.
La Banda è stata diretta da illustri Maestri, quali Giuseppe Manente,
Antonio D’Elia, insigne compositore e accademico di Santa Cecilia,
Olivio Di Domenico, docente presso il Conservatorio di Roma, Fulvio
Creux e Gino Bergamini.
Dal 16 aprile 2002, la Banda Musicale della Guardia di Finanza è
diretta dal Maestro, Tenente Colonnello Leonardo Laserra Ingrosso.
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Leonardo Laserra Ingrosso, n a t o
ad Avetrana, in provincia di Taranto,
ha compiuto gli studi musicali
contemporaneamente a quelli universitari,
diplomandosi in Musica Corale e Direzione
di Coro presso il Conservatorio Gioacchino
Rossini di Pesaro, in Composizione presso il
Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, in
Direzione d’Orchestra e in Strumentazione
per Banda presso il Conservatorio Alfredo
Casella dell’Aquila. Nel 2009 ha conseguito
il Biennio Superiore di Specializzazione
in Strumentazione per Banda presso il
Conservatorio Santa Cecilia di Roma.
Dal 1991 al 1996 è stato docente di
Composizione al Liceo Musicale Giovanni
Paisiello di Taranto e si è esibito più volte come
direttore e pianista accompagnatore in formazioni
musicali di vario tipo.
Vincitore del Concorso Nazionale per l’insegnamento
di Armonia e Contrappunto nei Conservatori di
Musica di Stato, nel 2002 diventa Maestro Direttore
della Banda Musicale della Guardia di Finanza.
È regolarmente invitato come giurato a importanti
concorsi nazionali e internazionali, tra cui il Concorso
Internazionale di Composizioni Originali per Banda
di Novi Ligure, e dal 2004 al 2007 ha fatto parte della
commissione di selezione dei candidati provenienti
dall’Accademia della Canzone per il Festival di Sanremo.
Attivo anche come autore e trascrittore, ha recentemente
strumentato per banda Marte e Giove dalla suite sinfonica I
Pianeti di Gustav Holst.
Nel luglio 2006 ha eseguito una serie di concerti negli Stati
Uniti come direttore ospite della Atlantic Brass Band del
New Jersey.
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ASTOR PIAZZOLLA - Oblivion
Astor Piazzolla è una delle figure più emblematiche e complesse nel panorama
della cultura musicale dei nostri giorni. Tango, musica classica e contemporanea,
jazz, canzoni di strada e danze sudamericane si sovrappongono fra loro in uno
stile assolutamente personale che, rompendo le tradizionali barriere tra “classico”
e “popolare”, ha permesso al musicista di elevare il tango da semplice danza
popolare a prodotto artistico di qualità.
Oblivion è uno dei brani più apprezzati e conosciuti del compositore (lo dimostra
il gran numero di versioni per differenti combinazioni strumentali e vocali
esistenti - qui si propone una trascrizione per sax soprano e banda), non solo
per i suoi valori strettamente musicali, esemplificativi al massimo grado della
personalità artistica dell’autore, ma anche per essere stato utilizzato come
colonna sonora dell’adattamento cinematografico dell’Enrico IV di Pirandello
firmato da Marco Bellocchio nel 1984.
La pagina, magica e seducente fin dai primissimi suoni, si basa su un
melanconico ritmo di milonga, danza in tempo lento progenitrice del tango,
che stempera gli accenti di appassionata vitalità tipici del tango in toni di
struggente e solitaria introspezione, appena increspati da tenui vibrazioni
ritmiche
GIUSEPPE VERDI - Nabucco, sinfonia dall’opera
Il Nabucco, dramma lirico in quattro atti su libretto di Temistocle Solera,
costituisce la prima compiuta espressione del linguaggio drammatico verdiano.
Lo stesso compositore, del resto, ne era perfettamente consapevole quando
affermava: ”Con quest’opera si può dire veramente che ebbe principio la mia
carriera artistica”.
Il successo di Nabucco, accolto trionfalmente alla Scala di Milano il 9 marzo
1842, tuttavia, traeva origine non solo da fattori di natura squisitamente
musicale, ma derivava soprattutto dall’energia morale che animava quel
linguaggio e che trovava pieno riscontro nel delicato momento storico
attraversato dalla Penisola nel decennio compreso tra il 1840 e il 1850.
Il Nabucco, dramma non di singoli personaggi ma di popoli e fedi, è preceduto da
una Sinfonia strumentale intessuta degli episodi corali più significativi dell’opera,
dall’Andante introduttivo all’Allegro finale.
Cuore musicale e poetico dell’intera pagina è il tema di Va, pensiero, sull’ali dorate,
il pianto nostalgico e dolente per la patria lontana, cantato nel III atto, che gli ebrei
in catene levano sulle sponde di un fiume straniero, l’Eufrate. L’intenso afflato
lirico del brano riposa interamente sulla straordinaria semplicità della melodia,
che, sussurrata all’unisono e “sottovoce”, si distende in un pacato e raccolto
crescendo, per poi ripiegare delicatamente lungo le linee di un arco espressivo
armonicamente disegnato.
E. A. MARIO - La Leggenda del Piave
La Leggenda del Piave è una delle più celebri canzoni patriottiche italiane.
Composta nel giugno del 1918 da Ermete Giovanni Gaeta (Napoli 1884 1961), noto con lo pseudonimo di E. A. Mario, subito dopo la battaglia del
Solstizio, fu ben presto fatta conoscere ai soldati dal cantante Enrico Demma e
contribuì a ridare forza e morale alle nostre truppe.
Il testo e la musica del brano sono tipici della canzone patriottica e hanno
l’andamento colto e ricercato di altre pagine musicali (Vipera, Le Rose rosse,
Santa Lucia luntana, Balocchi e profumi) che avevano fatto conoscere l’autore
nell’ambito del cabaret e della canzone napoletana. I versi, d’indubbio
patriottismo, si legano pertanto con spontanea freschezza all’immagine
poetica della personificazione del Fiume, vero e proprio personaggio
agente e pensante, pronto a schierarsi con i soldati nella comune
difesa della Patria: si vide il Piave rigonfiar le sponde, / e come i fanti
combatteron l’onde.
La Leggenda del Piave ebbe la particolare funzione non solo
d’idealizzare la Grande Guerra, facendone dimenticare - o almeno
attenuare - il ricordo delle atrocità e delle sofferenze che l’avevano
accompagnata, ma anche di diventare l’emblema, profondamente
sentito tra gli italiani del tempo, di quella guerra vittoriosa che
avrebbe portato, con la liberazione di Trento e Trieste, all’effettiva
Unità del nostro Paese.
LUDWIG VAN BEETHOVEN - Ode alla Gioia
L’Ode alla Gioia, scritta da Schiller nel 1785, riposa sul concetto
tipicamente settecentesco di felicità, intesa non in senso
individuale, bensì in quello di solidarietà e fratellanza universale.
Beethoven, che dell’intero testo poetico diviso in otto strofe ha
messo in musica solo le prime tre più la parte corale della quarta
stanza, abbozzò la melodia già nel 1794, lavorandoci, nonostante
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la sua apparente semplicità e il suo carattere decisamente popolare, con un
estenuante lavoro di lima che si protrasse fino alla prima esecuzione della Nona
sinfonia, avvenuta il 7 maggio 1824.
L’Unione Europea, costituitasi con il Trattato di Roma nel marzo del 1957,
è espressione politica “vivente” - pur tra le inevitabili e molteplici difficoltà
che una costruzione ancora in fieri comporta - degli ideali di solidarietà e di
fratellanza sovranazionale presenti nel testo di Schiller-Beethoven; e non a caso
ne ha fatto il suo Inno.
Il brano, introdotto nella versione inserita in concerto dalla vivace sezione
in tempo di marcia caratterizzata dal cosiddetto strumentario “alla Turca”,
cioè con triangolo e grancassa, si presenta come una maestosa e potente
perorazione sonora all’umana fratellanza; perorazione enunciata da Beethoven
non solo nel grandioso andamento omoritmico delle parti musicali, ma anche
nell’estrema chiarezza del linguaggio armonico, basato “perentoriamente”
sui gradi fondamentali dell’armonia, quasi si trattasse di un’unica “armonia
universale”.
NINO ROTA - Otto e ½
Nino Rota, del quale ricorre quest’anno il centenario della nascita (il
Maestro è nato a Milano nel 1911), è stato il più sensibile interprete delle
pellicole di Federico Fellini, con il quale ha iniziato a collaborare nel 1952
con la colonna sonora per Lo Sceicco bianco. Da allora, tutti i film firmati
dal geniale regista riminese, fino a Prova d’Orchestra - apparso nel 1979,
anno di morte del compositore -, saranno accompagnati dalle musiche
di Nino Rota.
Il loro rapporto, quasi un unicum nella storia della cultura musicale,
costituisce una tale simbiosi creativa, che è legittimo chiedersi cosa
sarebbero stati i film di Fellini senza l’apporto delle musiche che ne
sottolineano i momenti principali o il carattere poetico.
Tuttavia i brani di Rota, per la loro forza espressiva e per il loro
valore strettamente musicale, si fanno ampiamente apprezzare anche
al di fuori di qualsiasi proiezione cinematografica: ne è esempio
la clownesca passarella finale di Otto e ½, pagina di trascinante
esuberanza sonora, capace di mantenere inalterato tutto il suo
irresistibile fascino, a prescindere da qualsiasi apporto visivo “esterno”.
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BANDA MUSICALE DELLA GUARDIA DI FINANZA
Vice Ispettore per gli Istituti d’Istruzione: Gen. B. Raffaele Romano
Ufficiale Superiore addetto: Magg. Felice Virgilio PALMERI
Capo Ufficio Comando e Cerimonie: Magg. Antonio DI BIAGIO
Maestro Direttore: Ten. Col. Leonardo LASERRA INGROSSO
Maestro Vice Direttore: Cap. Gino BERGAMINI
Flauti
Zazzarino Luigi
Tidei Giuseppe
Pulcini Vincenzo
Ottavino
Di Filippo Elia
Clarinetto piccolo in LAb
Trepiccione Raffaele
Clarinetti piccoli in MIb
Gaizo Raffaele
Tilia Sandro
Oboi
Manganozzi Massimo
Corsini Marco
Carnevali Marco
Mancini Lucio
Corno inglese
Stiffan Gianmatteo
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Primi Clarinetti soprani
Cuseri Giulio
Galella Antonio
Montanaro Massimiliano
Iannucci Giuseppe
Castagnini Roberto
Pollio Giuseppe
Merola Giuseppe
Ghiani Giampaolo
Rosati Andrea
Marini Marco
Secondi Clarinetti soprani
Beltrami Gianluca
Scozzaro Francesco
Biondo Antonino
Falzarano Gaetano
De Sanctis Vivenzio
Bruni Marcello
Rasicci Giovanni
De Bonis Giovanni Battista
Simonetta Giuseppe
Moronese Michele
Barbone Massimo
Clarinetti contralti
Pinto Pasquale
Viola Leonardo
Gilio Francesco
Albori Calogero
Scuotto Giuseppe
Clarinetti bassi
Gualerzi Massimo
Bergamini Matteo
Mattei Giovanni Vladimiro
Fagotti
Rinaldi Piero
Vincenzi Antonio
Contrabbasso ad ancia
Fratticci Sante
Sax soprani
Ambrosini Maurizio
Quinquennale Vittorio
Sax contralti
Rosetti Gabriele
Ricci Giuseppe
Sanna Marco
Brucchi Roberto
Ferrara Paolo
Sax tenori
Moscato Giuseppe
Dionisi Daniele
Sax baritoni
Santoro Isidoro
Ficarra Marco
Mazzalupi Massimiliano
Mosca Gianni
Sax basso
Valle Pietro
Corni
Petrucca Francesco
Servidone Fernando Antonio
Quattrone Michele
Manelfi Renzo
Bilotti Roberto
Trombe in SIb
Ricci Vincenzo
Lotito Michele
Ciampechini Sandro
Caldarone Antonio
Trombe in FA
Crescimbeni Pietro
Perciante Giovanni
Ciammaruconi Massimo
Croce Lamberto
Tromboni
Dionisi Antonio
Boccacci Roberto
D’Antonio Antonino
Menegazzo Antonio
Trombone basso
Guidi Davide
Flicorno sopranino
Orsini Giuseppe
Flicorni soprani
Fedeli Genesio
Iacoboni Fabrizio
Agostini Domenico
Civitano Michele
Flicorni contralti
Mascali Giuseppe
Depalma Nicola
Boccacci Marco
Flicorni tenori
De Angelis Sergio
Mascali Salvatore
Fragapane Salvatore
Flicorni bassi
Mula Gerlando
Cangiamila Filippo
Ligi Alessio
Flicorni bassi gravi
Della Corte Fabrizio
Redavid Francesco
Teori Roberto
Flicorni contrabbassi
Vissani Enrico
Camera Rocco
Romano Claudio
Mantero Marino
Timpani
Ranalli Luca
Percussioni
Canelli Gabriele
Veneroso Aniello
Acerra Roberto
Ermacora Enrico
Sammali Luigi
Ufficio Comando e
Cerimonie
Santamaria Donato
Ruggieri Loreto
Ascani Roberto
Scarponi Ugo
Mollo Carmine
D’Alessandri Federico
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In collaborazione con
Accademia Nazionale
di Santa Cecilia
Fondazione
Si ringraziano
RAI Radiotelevisione Italiana
Laboratorio Voci Bianche
dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Direttore: M°Ciro Visco
Coro Arcobaleno
dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Direttore: Prof.ssa Claudia Morelli
Pianista Accompagnatore
M° Vincenzo di Carlo
Presentatori
Massimo Giletti e Claudia Andreatti
Partecipazione straordinaria di
Alessandro Preziosi
Prodotto da
Ente Editoriale per il Corpo
della Guardia di Finanza
Coordinamento editoriale Gen. B. Vito Augelli
Editing Col. t.ST Gianluigi D’Alfonso
Curatori Giovanni Orlacchio • Nicolino Tarantino
Grafica Fabio Di Ceglie
Testi Marco Carnevali
Foto A. Lecci • F. Redavid • G. Di Prima • S. Dattoli
Stampa Intellecto s.r.l. - www.intellecto.com
Anno 2012
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