Luigi Anolli (a cura di), Fondamenti di psicologia della comunicazione, Il Mulino 2011
Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Mass media e comunicazione
Media: artefatti che gli individui hanno messo a punto per
perfezionare e amplificare le proprie potenzialità comunicative
Funzione: creare relazioni nuove e diverse tra individuo e ambiente
Attenzione focalizzata sui mass media sotto il profilo della
comunicazione
Comunicazione di massa: comunicazione rivolta nello stesso tempo e
in modo indifferenziato a una moltitudine di persone
1
Luigi Anolli (a cura di), Fondamenti di psicologia della comunicazione, Il Mulino 2011
Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Dal medium ai mass media
Il medium tra cultura e tecnologia
Due concezioni in merito a natura e ruolo dei media
Prospettiva culturale
Prospettiva tecnologica
2
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Prospettiva culturale
Medium = artefatto (dispositivo di mediazione fra uomo e ambiente)
• Funzione cognitiva (strumenti per partecipare e distribuire
socialmente i significati e la conoscenza)
• Medium = “tecnologia, non necessariamente meccanica, per
informare, registrare, dividere, distribuire simboli” (Olson)
• I media non esistono in modo isolato, ma sono in relazione tra loro e
con gli attori che li impiegano per interagire tra loro e con l’ambiente
3
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Prospettiva tecnologica
Medium = strumento tecnologico in grado di immagazzinare e
trasferire informazione
• Incremento del grado di efficienza nei processi comunicativi,
legato al ridimensionamento, assume un rilievo esplicativo
centrale e fondante
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Prospettiva tecnologica
Le principali acquisizioni tecnologiche:
a) l’opportunità di disporre di media trasportabili
b) la possibilità di garantire la permanenza del messaggio nel tempo
c) la messa a punto di tecniche di moltiplicazione del medesimo
messaggio
d) la possibilità di trasferire il messaggio in modo immediato attraverso
grandi distanze
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Prospettiva tecnologica
Teoria delle transizioni: la comunicazione umana è
contraddistinta dal succedersi di fasi distintive, ciascuna
caratterizzata dalla centralità e dalla dominanza di una
determinata tecnologia di comunicazione
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Prospettiva tecnologica
• L’adozione di ogni nuovo medium genera trasformazioni nelle
modalità d’accesso alla conoscenza (cambia il tipo di apparato
sensoriale tramite il quale si accede al messaggio)

Sviluppo della stampa: modalità di pensiero “paradigmatico”
(centrato su capacità logico-analitiche)

Sviluppo dei media elettronici: modalità di pensiero “narrativo”
(rivalutazione degli aspetti contestuali ed emotivi della
comunicazione)
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Medium e mass media
Comunicazione da uno–a–molti (one–to–many); incrocio fra
quattro fattori:
• le acquisizioni tecnologiche
• la specifica configurazione sociale, politica ed economica della società in un
dato momento storico
• la presenza di una molteplicità di istituzioni e organizzazioni rappresentative
di valori e interessi differenti
• la messa a punto di un insieme istituzionalizzato di pratiche e attività per la
produzione e diffusione dei media
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
• L’idea di comunicazione da uno–a–molti non coincide con
la capacità di moltiplicazione del medesimo messaggio;
quest’ultima ne costituisce soltanto un presupposto
• Il concetto di mass media fa riferimento all’incremento
dell’attività comunicativa in funzione della crescente
complessità sociale e culturale e, di conseguenza, della
disponibilità di risorse per gestirla in modo adeguato
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Mass media per le “società di massa”
Mass media = media per la massa
“massa” = nuovo tipo di aggregato sociale; processo di indebolimento
dei legami e dei valori tradizionali
• Transizione dalla Gemeinschaft (comunità tradizionale) alla
Gesellschaft (nuova società urbana dove le relazioni sono anonime e
impersonali)
• L’individuo è considerato partecipe poco consapevole di un vasto
aggregato eterogeneo chiamato “massa”
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Distinzione fra:
•
gruppo (tutti i membri si conoscono, vi è un alto grado di coesione
e di condivisione dei valori e delle pratiche culturali)
•
folla (aggregato di individui, che si costituisce spesso in modo
contingente, in funzione della condivisione di esperienze emotive;
non ha un background comune di valori e di principi valutativi, è
instabile, difficilmente può costituirsi una seconda volta con la
medesima fisionomia)
•
massa (vasta aggregazione di individui, isolati, anonimi e, tuttavia,
accomunati nel tempo da medesimi oggetti di interesse; non è in
grado di agire autonomamente)
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Gli effetti a breve termine dei mass media
Influenza dei media sull’individuo:
• ricerche di mercato sul consumatore: obiettivo di analizzare le
abitudini di acquisto e l’efficacia dei messaggi pubblicitari
• ruolo dei media nel produrre cambiamenti di atteggiamento e di
comportamento degli individui, intesi come potenziali effetti del
processo di comunicazione di massa
 Effetti a breve termine: analisi degli effetti immediati prodotti
dall’esposizione a determinate trasmissioni mediali
 Punto di vista funzionalista: attenzione alle caratteristiche dei media
e alle funzioni da essi svolte, in termini di influenza sociale
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Dalla teoria dell’ago ipodermico alla persuasione selettiva
La teoria dell’ago ipodermico
• Configurazione dell’audience dei media (= massa atomizzata ed
eterogenea)
I messaggi sono recepiti in modo simile da tutti i partecipanti al
processo comunicativo
Le risposte a tali messaggi sono immediate e dirette
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Mass media e unidirezionalità del processo comunicativo
Comunicazione = processo lineare e unidirezionale, derivato dalle
concettualizzazioni della società di massa
Lasswell: nello studio dei processi di comunicazione di massa,
occorre tener conto di:
• chi dice (fonte)
• che cosa (contenuto)
• attraverso quale canale (mezzo)
• a chi (destinatario o target)
• con quale effetto (esito)
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
La teoria dell’ago ipodermico
Secondo la teoria ipodermica, nei processi di comunicazione di massa:
• vi è asimmetria strutturale (solo l’emittente è partecipante attivo)
• i due poli del processo comunicativo (“emittente” e “ricevente”) sono
isolati, in quanto non si tengono in considerazione le variabili
contestuali, sociali e culturali
• la comunicazione è intenzionale e orientata a ottenere un effetto
osservabile e misurabile
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
La persuasione selettiva
Sostanziale revisione dell’idea di relazione diretta, di tipo stimolo–
risposta, tra utente e mass media
• Ricerche sulla selettività = risultante dell’attività dell’individuo nella
scelta di esposizione ai media e nell’elaborazione cognitiva del
messaggio
Ogni posizione è selettiva
(studi sulle campagne elettorali: correlazione positiva tra le opinioni che
la gente possiede e ciò che essa sceglie di ascoltare o di leggere)
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
• Fruizione selettiva : l’individuo, nella fase di ricezione del
messaggio, ne interpreta inevitabilmente il significato, trasformandolo
in funzione del proprio sistema di credenze e valori, dei propri
interessi e atteggiamenti, così da ottenere conferme (piuttosto che
smentite) del proprio punto di vista
Differenziazione nella fruizione dei media da parte dei diversi
segmenti dell’audience (ipotesi in contrasto con quella
ipodermica)
• Ruolo dei media: rinforzare i valori, le credenze e le norme
dell’individuo
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Dal modello multifasico alla “teoria delle gratificazioni”
• Il Modello multifasico o della comunicazione a due fasi
(two–step communication flow)
• Riconoscimento dell’interdipendenza tra processi di comunicazione di
massa e comunicazione interpersonale; due casi:
 il messaggio raggiunge un numero ristretto di individui; costoro
comunicano il messaggio, dopo averlo interpretato, a un pubblico
più ampio
 il messaggio raggiunge una molteplicità di individui, ma viene
ripreso e negoziato, mediante l’attività interpretativa, più da alcuni
individui che da altri
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
•
Processo di “ripercussione” del messaggio attraverso
l’attivazione dei flussi della comunicazione interpersonale

Importanza degli opinion leader: soggetti in grado di
partecipare il messaggio dei media ai membri del
gruppo di appartenenza, amplificandone la diffusione e,
soprattutto, le opportunità d’influenza
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Modello di comunicazione a due fasi

Efficacia del processo di influenza:
 credibilità della fonte rafforzata grazie alla vicinanza sociale
e al carattere informale
 adesione alla proposta favorita dallo scambio interattivo
 maggiore flessibilità e negoziabilità dell’intenzione
comunicativa
 plausibilità del messaggio rafforzata dai processi di
identificazione con l’opinion leader
20
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Flusso multifasico di comunicazione
Multi–step communication flow:
•
Feedback multiplo indiretto al messaggio proveniente dal medium di
massa
•
Strutturazione articolata e complessa dell’audience
Gli effetti dei media non sono lineari né tanto meno prevedibili,
in quanto si realizzano all’interno di un processo complesso e
circolare come quello dell’influenza personale
modello degli effetti limitati
(l’efficacia dei media in termini di influenza è modesta, rispetto ai
risultati raggiungibili attraverso la comunicazione interpersonale)
21
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Caratteristiche distintive degli opinion leader
•
Competenza (maggiore consumo dei media; partecipazione
più attiva alla vita dei gruppi e delle comunità culturali)
•
Posizione sociale strategica (rete articolata ed estesa di
contatti interpersonali)
•
Funzione di selezione: azione di filtro (gatekeeping) nei
confronti delle informazioni
•
Funzione di trasformazione: trasformazione e interpretazione
del messaggio in funzione dei sistemi categoriali e normativi
del gruppo e delle relazioni con gli altri gruppi
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
La “teoria delle gratificazioni”
Attenzione non solo agli effetti dei media, ma anche a ciò che i
soggetti fanno con i media
•
Effetto “zapping” (il destinatario cambia programma se non è
interessato alla trasmissione)
•
“teoria delle gratificazioni” delle aspettative (nell’offerta dei
programmi resi disponibili dai media, ogni individuo seleziona
quelli che maggiormente lo gratificano)
•
Aspetti di razionalità implicita nel comportamento di consumo da
parte del pubblico
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Gli effetti a lungo termine dei mass media
Dall’analisi di eventi comunicativi episodici e puntuali allo studio
dell’impatto dei media nel quadro di un’esposizione quotidiana e
continuativa prolungata nel tempo
Effetti a lungo termine (o effetti “cumulativi”)
• Sviluppo processuale e carattere negoziale della comunicazione
• Media = dispositivi di appropriazione culturale; i loro effetti riguardano
l’impostazione generale del pensiero e del sentire dell’individuo
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
L’effetto “agenda setting”
Media = filtri di polarizzazione sul piano cognitivo e informativo; in tal
modo, offrono agli individui la mappa mentale per orientarsi tra gli
eventi del mondo
Effetti cognitivi, si realizzano a due livelli
• Indicazione ai fruitori delle informazioni alle quali occorre prestare
attenzione
• La loro disposizione secondo una gerarchia di priorità e di importanza
relativa, in un dato momento o contesto
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
L’effetto “agenda setting”
•
Definizione del format per la “notiziabilità” degli eventi (in che
modo presentare una notizia, che importanza attribuirvi ecc.)
•
Criteri di organizzazione mentale delle conoscenze a
disposizione del soggetto = cornice interpretativa (frame)
•
Concetto di “produzione di notizie” (newsmaking): l’operazione di
selezione, di fatto ineliminabile (unwitting bias), fa sì che, giorno
dopo giorno, sia enfatizzata una certa rappresentazione della
realtà sociale, certi aspetti piuttosto che altri
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
I mass media fra omogeneizzazione e differenziazione
culturale
1. Il modello della “spirale del silenzio”
Convinzione che la televisione abbia modificato profondamente
l’esperienza di fruizione dei media
• Condizione di cumulatività: i media agiscono in modo continuativo,
generando un flusso pressoché ininterrotto di informazione su ambiti
diversi della realtà
• Condizione di convergenza: contesto di consonanza tra i media, che
propongono una visione sostanzialmente convergente rispetto a
eventi, persone e problemi
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Il modello della “spirale del silenzio”
Funzioni dei media:
• amplificazione (o attenuazione) della visibilità di diverse tendenze di
opinione a confronto nell’arena sociale
• stabilire le coordinate del clima di opinione, consentendo agli
individui di spostarsi e di allinearsi, accentuando o attenuando le
proprie opinioni personali
• Stabilire le coordinate dell’opinione pubblica dominante: i media
possono sostenere le posizioni percepite come minoritarie,
rendendole visibili e quindi spostando “quote” di opinione pubblica a
loro favore
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Luigi Anolli (a cura di), Fondamenti di psicologia della comunicazione, Il Mulino 2011
Capitolo IX. Dai mass media ai social network
La “teoria della coltivazione”
Attribuzione ai media del ruolo di dispositivo dominante per
l’appropriazione culturale, in quanto altri dispositivi culturali sono
considerati subordinati o irrilevanti
• I forti fruitori di televisione tendono ad acquisire rappresentazioni
della realtà sociale, così come essa è presentata dalla televisione
(television answers)
• La televisione “coltiva” mappe specifiche di lettura e di
interpretazione della realtà, generando una omogeneizzazione
progressiva nelle concezioni dell’audience, tanto da produrre una
visione generale dominante (effetto di mainstreaming)
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
La prospettiva della differenziazione culturale
Scarto delle conoscenze (knowledge gap) nei destinatari delle
comunicazioni mediatiche
• La diffusione su larga scala di informazioni e di notizie non produce,
di per sé, effetti di integrazione e di saturazione delle differenze di
conoscenza fra gli utenti, in quanto l’accesso ai flussi informativi non
è equamente disponibile ai diversi segmenti della popolazione
• Al crescere delle competenze comunicative, in relazione alle diverse
tipologie di media, si evidenzia una maggiore capacità di gestire il
sovraccarico (overload) delle informazioni
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Luigi Anolli (a cura di), Fondamenti di psicologia della comunicazione, Il Mulino 2011
Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Comunicazione pubblicitaria e mass media
Quarto potere: potere conquistato dai mass media, per la loro
capacità di orientare e di influenzare in modo rilevante il sistema delle
credenze e delle norme delle persone
Nella comunicazione pubblicitaria, l’azienda produttrice di un bene
“si serve” di determinati media e di determinati emittenti per far
conoscere tale bene e per convincere i fruitori dei media ad acquistarlo
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Luigi Anolli (a cura di), Fondamenti di psicologia della comunicazione, Il Mulino 2011
Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Il prodotto come sintesi di aspetti materiali
e di aspetti immateriali
• Aspetti materiali: realtà fisica del prodotto, sua configurazione
tecnologica e merceologica; valore funzionale e strumentale
del prodotto
• Aspetti immateriali: significati del prodotto che viene
considerato un motore semiotico
Valorizzazione del prodotto
=
Convergenza e influenza reciproca fra aspetti materiali e
aspetti immateriali
32
Luigi Anolli (a cura di), Fondamenti di psicologia della comunicazione, Il Mulino 2011
Capitolo IX. Dai mass media ai social network
È impossibile consumare prodotti senza consumare
significati
•
Immagine del prodotto = mezzo per creare, mantenere o
rinnovare la propria immagine
•
Valore della firma = premessa e vincolo per l’appartenenza a un
mondo esclusivo di significati e di valori
•
Ciclo di vita del prodotto = nascita, sviluppo e declino del prodotto
medesimo
•
Moda = comparsa temporanea di nuovi stili, di nuove tendenze e
di nuovi valori in un flusso continuo, dove il successivo sostituisce
l’antecedente
33
Luigi Anolli (a cura di), Fondamenti di psicologia della comunicazione, Il Mulino 2011
Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Immagine e il concetto di“brand equity”
Brand Equity
Esigenza per ogni prodotto/marca (brand) di acquisire identità
e visibilità
Diversi tipi di brand:
• il brand di prodotto (product brand: lo specifico prodotto definito da
un certo nome, packaging, colore ecc.)
• il brand di linea o divisione (division brand: gamma di prodotti che
condividono la medesima filosofia di prodotto in termini di marketing)
• brand di corporate (corporate brand: gruppo aziendale)
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Le proprietà della brand equity:
• notorietà (grado spontaneo o indotto di conoscenza della marca)
• qualità percepita (valore intrinseco e competenza attribuiti alla marca)
• attrazione percepita (grado di simpatia e di vicinanza empatica
suggerita dalla marca)
• fedeltà alla marca (disposizione a continuare gli atti d’acquisto nel
tempo)
• significati attribuiti alla marca (insieme di proprietà e valori assegnati
alla marca)
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Il concetto di brand equity definisce il territorio di una marca:
•
stabilisce la globalità delle sue proprietà semantiche,
simboliche e affettive
•
determina l’immagine di marca che appare più sintetica e
che ha un maggiore valore ostensivo
•
costituisce anche il patrimonio d’immagine della marca, che
rappresenta un fattore strategico in grado di generare
profitto (source of business)
•
infine, genera la “salute della marca” = grado di validità e
di dinamicità sui mercati
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Il prodotto deve sapere parlare molte lingue
Prodotto
Interazione fra tre fattori
Azienda produttrice
Mass media
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Consumatori
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Il prodotto come polisemia
•
Prodotto come personalità: è dotato di una propria identità
personale e sociale ed è caratterizzato da un profilo
personologico distintivo ed esclusivo
•
La coerenza fra i diversi aspetti della personalità del
prodotto contribuisce a definire il posizionamento del
prodotto (= sua collocazione merceologica e simbolica
nella categoria dei prodotti a cui appartiene)
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Il posizionamento del prodotto
• Global Selling Proposition (GSP): forma di posizionamento
globale del prodotto, che fa ricorso a comunicazioni che
pongono in evidenza l’insieme dei suoi tratti (più usata in
passato)
• Unique Selling Proposition (USP): attenzione focalizzata su una
specifica proprietà distintiva e, possibilmente, esclusiva del
prodotto, in grado di “rompere la parità” con i prodotti
concorrenti attualmente (utilizzata)
39
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
•
Segmentation–Targetting–Positioning (S-T-P):
1. segmentazione: individuare e distinguere le diverse
categorie di consumatori
2. individuare il bersaglio (target) da raggiungere con un
determinato prodotto e con la comunicazione
pubblicitaria congruente
3. posizionamento del prodotto
40
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
•
Polisemia del prodotto: resa possibile dall’impiego
intelligente di una comunicazione pubblicitaria in
connessione con i diversi mass media

Obiettivo: articolare il messaggio pubblicitario secondo
una pluralità di sistemi espressivi di segnalazione; far
parlare il prodotto in quanto tale; attribuirgli in modo
convincente e credibile una gamma di significati e di
valori tali da renderlo appetibile e desiderabile
41
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Comunicazione politica e mass media
La politica è cambiata radicalmente con la comparsa e la diffusione
dei mass media, in quanto le risorse di questi ultimi hanno modificato
l’impostazione stessa di fare politica
comunicazione politica
Politici
Mass media
42
Pubblico
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Dal modello “pubblicistico–dialogico” al modello “mediatico”
1. Il modello “pubblicistico-dialogico”
Politici, cittadini e mass media interagiscono alla pari in modo
sia diretto sia indiretto
Spazio condiviso
Comunicazione politica mediatizzata
(comunicazione dei politici rivolta ai cittadini che passa
attraverso i media)
43
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
2. Il modello “mediatico”
Mass media = cornice e orizzonte entro il quale politici e
cittadini si parlano e comunicano fra di loro
Particolare rilevanza viene data al binomio “sistema politico –
sistema dei media” (i cittadini hanno più un ruolo da spettatori)
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Centralità dei media nell’arena politica
1. Una fonte di potere (in quanto strumento di influenza, di
controllo e di innovazione della società)
2. La sede (lo spazio) dove si svolgono molti fatti della vita
pubblica nazionale e internazionale
3. Una fonte primaria di definizione e di diffusione dei
significati della realtà sociale
4. Il percorso privilegiato per ottenere visibilità pubblica e
notorietà
•
Media politics: funzione di filtro e di controllo nei riguardi del
potere politico
45
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Effetti dell’interazione “media–politica”
• Effetti sistemici: risultato dell’azione mediale sul funzionamento
del sistema politico
• Effetti psicologici: impatto che i media esercitano sulle opinioni,
atteggiamenti e scelte politiche degli individui
Mediatizzazione della politica = insieme degli effetti
empiricamente osservabili prodotti dai media sul sistema politico
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
1. Effetti mediatici
• Costruzione dell’agenda politica (agenda building) e tematizzazione:
effetti dei media sui politici nella selezione nella selezione e nella
determinazione dei temi
• Spettacolarizzazione: accentuazione della dimensione teatrale e
spettacolare insita da sempre nella politica (possono valere di più le
competenze di comunicazione mediale di un politico, che i contenuti e i
programmi politici)
• Frammentazione del discorso politico: il dibattito politico è ridotto ai
minimi termini, al fine di rispettare le esigenze e i vincoli dell’industria
mediale
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
2. Effetti politici
• Personalizzazione: i media hanno la propensione a leggere la
politica attraverso i suoi attori, focalizzando l’attenzione sul chi e sul
come piuttosto che sul che cosa un politico fa o sostiene
• Personalizzazione della leadership (o leaderizzazione): transizione
da una democrazia acefala a una democrazia con leadership
personalizzata; si enfatizzano la visibilità e il carisma del leader
• Selezione delle élite politiche: trasferimento del reclutamento del
ceto politico dagli organismi partitici ad agenti esterni, secondo la
“logica dei media” (effetto setaccio)
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
La pubblicità elettorale
Convergenza fra comunicazione politica, comunicazione
pubblicitaria e mass media
Marketing politico: disciplina che studia l’efficacia delle
strategie d’immagine e della pubblicità elettorale
• Laicizzazione dell’arena politica: decremento del fattore
ideologico; l’uso di campagne mediatizzate (media campaigns)
porta alla professionalizzazione della comunicazione elettorale
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Aspetti centrali del marketing politico ed elettorale:
• la televisione: palcoscenico per eccellenza, dove avviene l’esibizione
dell’immagine dei candidati nel corso delle campagne elettorali
• la pubblicità elettorale: obiettivo di creare un’immagine vincente, di
successo e di competenza; in particolare, è importante elaborare
strategie efficaci di immagine
• i sondaggi: strumento di misurazione per la valutazione degli
orientamenti elettorali da parte dei cittadini–elettori
50
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
New media e social network
La comunicazione digitalizzata
Comunicazione mediata dai new media: forma di
comunicazione tra due o più persone ottenuta attraverso l’utilizzo
di strumenti tecnologici che effettuano una elaborazione digitale
dell’informazione
• microprocessori sono in grado di elaborare informazioni solo in
modo binario
• ogni informazione deve essere digitalizzata (= resa discreta
mediante un processo di elaborazione digitale)
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
Vantaggi della comunicazione digitalizzata
• L’informazione digitale può essere modificata più facilmente
• Consente una più facile memorizzazione dell’informazione
• La trasmissione dell’informazione digitale è meno sensibile
alla presenza di disturbi
• Consente una facile integrazione tra i diversi canali
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
La comunicazione mediata da computer
Oggi il più potente strumento di elaborazione digitale delle
informazioni è il computer
All’origine il computer non era nato come mezzo di
comunicazione, bensì come strumento capace di realizzare in
modo assai veloce operazioni combinatorie e computazionali
A trasformarlo in uno strumento comunicativo sono state la
comparsa e la diffusione di Internet
53
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
L’architettura comunicativa di Internet
• ARPAnet (Advanced Research Project Agency Network) [fine
anni ’60, Dipartimento della Difesa USA]
• TCP/IP (Transmission Control Protocol/ Internet Protocol:
nuovo standard di trasmissione dei dati che permetteva ai
computer di comunicare tra loro
• URL (Uniform Resource Locator): consente di associare la
sequenza dei quattro numeri che identifica un computer a un
indirizzo alfabetico
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
• Architettura client–server: software costituito da due moduli
interagenti ma distinti, che collaborano tra loro per eseguire un
dato compito
 Client: programma che costituisce l’interfaccia con l’utente
e che si occupa di richiedere e di presentare i dati (Outlook;
Internet Explorer)
 Server: si occupa solo del mantenimento, del reperimento e
dell’invio dei dati al client che li ha richiesti
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Luigi Anolli (a cura di), Fondamenti di psicologia della comunicazione, Il Mulino 2011
Capitolo IX. Dai mass media ai social network
La comunicazione mediata da computer
Assumendo come criterio distintivo la compresenza temporale dei
soggetti comunicanti, abbiamo due categorie generali di strumenti
CMC asincrona: la comunicazione avviene in tempi sfasati tra
l’emittente e il destinatario
CMC sincrona: la comunicazione avviene nello stesso momento
tra due o più soggetti
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CMC asincrona
• Siti web: ipermedia (= insieme di reti di nodi multimediali,
connessi tra loro da collegamenti attivi detti link; ipertesti =
informazione solo testuale)
• Posta elettronica (e-mail): il soggetto emittente lascia un
messaggio nella casella elettronica del soggetto ricevente,
che questo può leggere solo dopo averla aperta
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CMC sincrona
• Internet Relay Chat (IRC, chat): alcuni soggetti che
partecipano a un gruppo di discussione su un dato argomento,
possono scambiarsi dei messaggi in forma testuale
• Multi User Dimension (MUD): permette ai diversi utenti
l’accesso a un ambiente condiviso, formato da stanze, uscite e
altri oggetti di arredamento; i partecipanti, oltre che trasmettersi
messaggi, possono usare una serie di metacomandi che
consentono di descrivere i propri stati emozionali
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Le principali differenze tra comunicazione mediata e
comunicazione faccia–a–faccia
Comunicare prevalentemente attraverso una tastiera e lo
schermo di un computer o di un cellulare rende il processo di
interazione comunicativa molto diverso da quello a cui siamo
abituati nelle interazioni faccia-a-faccia
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Assenza di metacomunicazione
Nella CMC sono assenti gli aspetti di metacomunicazione che
caratterizzano la conversazione quotidiana e che indicano come
intendere i contenuti di ciò che è comunicato
• Emoticons: simboli grafici rappresentanti un volto stilizzato che
simulano la mimica facciale
La CMC non offre garanzie sull’identità dei soggetti interagenti;
l’unica fonte di informazioni è data dai contenuti delle interazioni
testuali o vocali
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Assenza di identità e impegno
Nella CMC, e in particolare nella CMC asincrona, l’impegno a
collaborare tra i partecipanti e la cooperazione nel corso della
formulazione del messaggio non è sempre presente
• Il processo cooperativo avviene in modo asimmetrico, con il
ricevente che può decidere se continuare o meno l’interazione
in base alla sua interpretazione della situazione (opportunismo
elettronico)
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Aspetti disfunzionali della CMC
La CMC è caratterizzata da una maggiore presenza di atti comunicativi
disfunzionali assimilabili alla discomunicazione
• Lurking (osservare l’andamento della discussione senza partecipare e senza
segnalare di essere presente)
• Flaming (adozione di uno stile comunicativo qualificato da espressioni molto
forti e di insulti)
• Spamming (invio di messaggi non desiderati spesso di natura commerciale)
• Bombing (inviare allo stesso soggetto centinaia di messaggi fino a bloccargli
la possibilità di comunicare con l’esterno)
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Aspetti disfunzionali della CMC
Per quel che riguarda la CMC testuale e gli SMS:
La comunicazione è più lenta; per questo motivo sono spesso
impiegate abbreviazioni o parole tronche, che costituiscono forme
comunicative dettate da circuiti di convenzionalizzazione locale
Manca una precisa definizione nell’alternanza dei turni negli
scambi comunicativi: l’ordine dei messaggi sullo schermo è
organizzato temporalmente, in base al momento in cui ogni
utilizzatore invia il testo
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I social network
Luogo di incontro fra impiego dei new media e esigenza di
una vita sociale ricca e interessante.
Si tratta di uno spazio misto noto come cyberspazio in grado
di sviluppare relazioni entro gruppi umani molto estesi.
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
I social network
Sono prodotti dalla convergenza di tre aspetti:
a) Disponibilità di uno spazio virtuale in cui ogni utente può
costruire e manifestare il proprio profilo di identità
b) Possibilità di creare una lista di altri utenti con cui entrare
in contatto
c) Opportunità di analizzzare le caratteristiche della propria
rete
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Capitolo IX. Dai mass media ai social network
I social network
Partecipano alla costruzione della propria identità sociale e
culturale incrementando il senso di partecipazione ad una
medesima comunità e il grado di condivisione dei propri stati
interni
=
Sono palestre che consentono il miglioramento delle proprie
potenzialità: favoriscono un processo di empowerment in
termini di immagine, visibilità, autostima e affermazione delle
proprie competenze.
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