SERVIZIO DI ACCERTAMENTO DELLE CARATTERISTICHE FUNZIONALI E DELLA SICUREZZA DELLE MACCHINE AGRICOLE CERTIFICATO n° 01.002 INTERRASASSI: G35 170 (estensioni: G35 130, G35 150, G35 200) DITTA COSTRUTTRICE: ROTERITALIA S.R.L. Via Brennero Nord, 9 – 46035 Ostiglia (MN) Novembre 2006 Rinnovo Febbraio 2013* Roteritalia – G35 170 + estensioni *Sulla base di quanto dichiarato dai tecnici CRA - ING in data 14/02/2013, la presente certificazione degli aspetti funzionali può essere mantenuta. Per gli aspetti di sicurezza la macchina è stata sottoposta a una nuova verifica secondo lo schema VS ENAMA. PROVE ESEGUITE IN CONFORMITÀ AL PROTOCOLLO ENAMA N° 01 REV 1.0 – FEBBRAIO 2003 DAL CENTRO PROVE MACCHINE AGRICOLE DELL’ISTITUTO SPERIMENTALE PER LA MECCANIZZAZIONE AGRICOLA DI MONTEROTONDO - ROMA: Responsabile Certificazione: Tecnici Responsabili delle prove: Tecnici delle prove: Dott. Agr. Daniele Pochi Dott. Agr. Roberto Fanigliulo Dott. Renato Grilli Sig. Gino Brannetti, Sig. Cesare Cervellini INDICE DESCRIZIONE DELLA MACCHINA 3 DATI TECNICI 4 ACCESSORI 5 CONDIZIONI DI PROVA 5 RISULTATI DELLE PROVE 5 MODELLI DELLA STESSA SERIE 6 COMMENTO SULLA FUNZIONALITA’ 8 CIRCOLAZIONE STRADALE 8 VERIFICHE DI SICUREZZA 8 PER UNA MIGLIORE CHIAREZZA ED INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI, SI RICORDA CHE: 2 1 MPa = 1000 kPa = 10 bar 10 kgforza/cm 1 daN 1,02 kgforza 1 kW = 1,36 CV 1 m/s = 3,6 km/h. Ditta costruttrice: ROTERITALIA S.R.L. Tel. +39 0386.32691 – Fax. +39 0386.31250 Email : [email protected] – internet : www.forigo.it 2 Roteritalia – G35 170 + estensioni meccanico. L’operatrice, infine, è dotata di lama livellatrice posteriore che ha lo scopo di livellare grossolanamente il terreno, già affinato dagli utensili di lavoro, prima del passaggio del rullo, e la cui regolazione in altezza viene effettuata tramite due martinetti meccanici, posti sulla struttura di sostegno del rullo pareggiatore. Il principio di funzionamento delle interrasassi prevede un rotore portautensili ad asse orizzontale dotato di un senso di rotazione opposto rispetto a quello delle comuni zappatrici. Durante la rotazione gli utensili di lavoro, dotati di un particolare profilo angolato, sollevano il terreno che viene proiettato contro una griglia, che quindi svolge funzione di vaglio facendo passare la terra fine ed impedendo il passaggio di sassi, zolle e residui vegetali grossolani. Tale materiale viene incanalato verso il fondo del solco scavato dal rotore, costituendo così uno strato drenante, e quindi ricoperto dalla terra fine che costituisce lo strato superficiale. L’interrasassi esaminata, con larghezza teorica di lavoro pari a 1,70 m, appartiene alla serie “G35” composta da 6 modelli aventi larghezza variabili da 1,30 a 2,50 m. Lo schema della macchina in prova è riportato nelle figure 1a e 1b. DESCRIZIONE DELLA MACCHINA L’interrasassi Roteritalia, modello “G35 170”, è una macchina operatrice portata che trova impiego nei lavori di affinamento del terreno e di preparazione del letto di semina sia in serra che in pieno campo, posizionando il materiale più grossolano (sassi, zolle grossolane, residui vegetali) in profondità e lasciando in superficie terra finemente vagliata. La presenza, posteriormente, di un rullo liscio sagomato che comprime il terreno, consente la realizzazione di aiuole di coltivazione, di sezione trapezoidale, che costituiscono un letto di semina idoneo alla semina diretta ed al trapianto. Una corretta formazione delle aiuole consente di ricavare tra le stesse piccoli solchi che favoriscono lo sgrondo delle acque in eccesso e quindi una omogenea umidificazione del terreno. Gli utensili di lavoro sono costituiti da zappe a “vanga” in acciaio, con bordo esterno affilato per agevolare l’azione di taglio. Per la regolazione della profondità di lavoro ed il pareggiamento superficiale del terreno lavorato, la macchina è dotata di una serie di rulli intercambiabili, collegati al telaio principale mediante bracci laterali di sostegno. La regolazione in altezza si effettua agendo su un apposito martinetto 1 2 3 4 5 1 1a 2 1b 11 10 9 8 7 6 8 7 6 5 4 3 Figura 1a – Descrizione delle componenti della macchina provata (vista anteriore): 1) castello di sostegno all’attacco a tre punti del trattore; 2) kit di regolazione del motore idraulico di azionamento del rullo liscio; 3) attacco 3° punto; 4) gancio di sostegno dell’albero cardanico a riposo; 5) lamiera di protezione della trasmissione laterale a catena; 6) dischi convogliatori del terreno verso il rotore portautensili; 7) rotore portautensili con zappe a “vanga”; 8) albero cardanico; 9) piede d’appoggio a terra; 10) cuffia di protezione dell’albero cardanico; 11) attacco al braccio inferiore del sollevatore del trattore. Figura 1b (vista posteriore): 1) albero ridotto per la trasmissione del moto al rotore portautensili; 2) gruppo riduttore della velocità di rotazione della p.d.p. del trattore; 3) telaio portante; 4) minigonne laterali; 5) martinetto per la regolazione dell’altezza di lavoro della lama livellatrice; 6) lama livellatrice; 7) martinetto per la regolazione della profondità di lavoro della macchina; 8) rullo liscio motorizzato intercambiabile. 3 Roteritalia – G35 170 + estensioni DATI TECNICI N° MATRICOLA MACCHINA PROVATA: G6656 INGOMBRI larghezza totale (mm) lunghezza totale (mm) altezza totale (mm) TELAIO tipo accoppiamento al trattore posizione di lavoro 2000 1830 1290 scatolato in lamiera e piastre d’acciaio attacco a tre punti 2a categoria ISO TRASMISSIONE DEL MOTO - dalla p.d.p.: albero cardanico con limitatore di coppia a bullone; dal gruppo centrale di riduzione: scatola con ingranaggi conici a denti diritti sempre in presa in bagno d’olio, con rapporto di trasmissione di 1÷0,518; - agli utensili: l’albero trasversale di rinvio del moto, uscente dal gruppo centrale di riduzione, è collegato al rotore portautensili mediante trasmissione laterale a catena mossa da ingranaggi, con rapporto di trasmissione di 1÷0,846 e velocità di rotazione degli utensili pari a 237 giri/min; - velocità p.d.p. 540 giri/min UTENSILI DI SERIE tipo zappe a vanga in acciaio, rotanti su asse orizzontale ed imbullonate su flange circolari d’acciaio; larghezza alla base (mm) 90 spessore standard (mm) 8 numero per flangia 6 numero totale 48 flange interasse (mm) 200 diametro (mm) 215 spessore (mm) 12 rotore portautensili lunghezza (mm) 1591 diametro albero (mm) 82,5 diametro di lavoro utensili (mm) 480 dischi convogliatori del terreno numero 2 diametro (mm) 460 DIMENSIONI NOMINALI DELLO STRATO LAVORATO larghezza massima (mm) 1700 profondità massima (mm) 230 VELOCITÀ DI ROTAZIONE DELLE ZAPPE coppia di ingranaggi di serie 237 giri/min RULLI 1. Rullo a rete (Ø 424 mm): autopulente all’interno, consente di regolare la profondità di lavorazione e di livellare superficialmente il terreno; 2. Rullo liscio motorizzato (Ø 219 mm; con coni di testa Ø 410 mm): ad azionamento idraulico, consente di ottenere un’aiuola di terreno fine compattata e perfettamente liscia ed omogenea, di sezione trapezoidale. MASSA COMPLESSIVA con albero cardanico e rullo a rete (kg) 820 con albero cardanico e rullo liscio motorizzato (kg) 4 860 Roteritalia – G35 170 + estensioni ACCESSORI Il costruttore dichiara che la macchina può essere corredata, come optional, da: dischi convogliatori del terreno: consentono di convogliare verso gli utensili di lavoro una maggiore quantità di terreno al fine di ottenere una aiuola rialzata rispetto al piano del terreno; ruote di regolazione della profondità di lavorazione: dotate di raschiaterra e con regolazione manuale dell’altezza di lavoro; scheletro (%) sabbia (%) limo (%) argilla (%) 0 2,3 43,4 54,3 limite liquido (%) limite plastico (%) indice di plasticità 62,2 40,3 21,9 umidità 0 0,20 m (%) umidità 0,20 0,40 m (%) 20,9 23,2 massa volumica apparente: rullo liscio motorizzato: ad azionamento da 0 a 200 mm (g/cm3) 1,28 idraulico, consente di ottenere una aiuola di da 200 a 400 mm (g/cm3) 1,34 terreno fine compattata e perfettamente liscia ed omogenea; la velocità di rotazione del rullo resistenza media alla 1,31 deve essere maggiore o minore rispetto alla penetrazione (MPa) velocità di avanzamento del trattore, per ottenere un elevato indice di affinamento del Tabella 1 Caratteristiche fisicoterreno nonché per mantenere pulito il rullo meccaniche del terreno di prova. stesso. CONDIZIONI DI PROVA RISULTATI DELLE PROVE TRATTORE IMPIEGATO L’interrasassi è stata accoppiata con un trattore a quattro ruote motrici con le seguenti caratteristiche: potenza nominale massa complessiva dispositivo di attacco 58,8 kW 2.955 kg 2a categoria ISO. La velocità di rotazione alla presa di potenza adottata per l’azionamento del rotore è stata selezionata a 540 giri/min in corrispondenza di 2067 giri/min dell’albero motore. TERRENO DI PROVA L’ambiente di prova era rappresentato da una serie di parcelle ricavate su un terreno a giacitura pianeggiante, sostanzialmente privo di residui colturali, al fine di evitare problemi di intasamento del rotore portautensili. Tali parcelle sono state precedentemente lavorate superficialmente con un estirpatore a denti, ad una profondità media di 0,15 m. Prima della lavorazione sono state rilevate le caratteristiche fisico-meccaniche del terreno di prova (tab. 1). L’operatrice è stata testata utilizzando due diversi rulli intercambiabili: il rullo liscio motorizzato ed il rullo a rete. Per ciascuna regolazione della macchina, è stato innestato un unico rapporto di marcia del trattore, che avanza con la doppia trazione ed il blocco del differenziale inseriti, ed impostato l’acceleratore nelle posizioni corrispondenti ai valori ottimali di funzionamento del rullo liscio motorizzato dell’interratrice, secondo quanto consigliato dal costruttore nel libretto uso e manutenzione della macchina. L’interratrice è stata dotata, rispetto alle dotazioni di base, dei dischi convogliatori del terreno. Al fine di valutare l’efficacia di interramento del materiale pietroso, sulla superficie del terreno è stata distribuita una nota quantità di pietre con diametro medio di 70 mm. La densità dei sassi distribuiti è risultata mediamente pari a 7,5 sassi/m2. Sono state condotte in campo due serie di prove, denominate rispettivamente prova A (con rullo liscio motorizzato) e prova B (con rullo a rete), dopo aver stabilito il più appropriato rapporto di marcia del trattore (prima ridotta HI) compatibilmente con le condizioni di lavorabilità del terreno. Sono state quindi determinate le caratteristiche funzionali ed operative (riferite all’ettaro), riportate in tab. 2. 5 Roteritalia – G35 170 + estensioni Per quanto riguarda i parametri operativi, la larghezza effettiva e quella operativa di lavoro sono riferite alla regolazione della larghezza di lavoro dei dischi convogliatori del terreno nel corso delle prove, che dipende anche dalla carreggiata del trattore e dalla larghezza degli pneumatici su esso montati. La profondità di lavoro su terreno lavorato, lo strato lavorato e la sezione lavorata sono, invece, riferiti alla larghezza di lavoro del rotore portautensili. di riduzione della zollosità pari rispettivamente al 49,4 % ed al 48,2 %; inoltre ha consentito di eliminare le classi di dimensione superiore delle zolle e di portare gli aggregati inferiori a 10 mm a valori pari rispettivamente al 51 % ed al 47 % del totale della massa del terreno frantumato. Il conseguente “indice di qualità del letto di semina” (rapporto tra la massa delle zolle di diametro ≤ 10 mm/massa delle zolle di diametro > a 10 mm) è risultato pari a 1,02 nella prova A ed a 0,88 nella prova B, Dalla tabella 2 si ricava, per la prova A, una garantendo così un ottimo substrato per la potenza media specifica pari a 0,73 kW/m cm semina o per il trapianto. (per metro di larghezza operativa e centimetro di profondità di lavoro su terreno lavorato), L’effetto congiunto degli utensili rotanti e della mentre la forza media specifica è risultata pari lamiera posteriore ha prodotto un buon livela 18,2 daN/m cm (per metro di larghezza lamento del terreno riducendo notevolmente la effettiva e centimetro di profondità di lavoro su rugosità superficiale e determinando un grado terreno lavorato) operando con una velocità di di pareggiamento della superficie dell’aiuola avanzamento adeguata alle condizioni di pari al 80,6%, nella prova A, ed un grado di lavorabilità del terreno. Nella prova B, invece, pareggiamento della superficie del terreno pari la potenza media specifica è stata pari a 0,93 al 74,2 % nella prova B. kW/m cm e la forza media specifica pari a 22,6 daN/m cm. L’esame visivo della suola di lavorazione ha mostrato, infine, la presenza di crenature nel In entrambe le prove, lo slittamento del trattore terreno dovute all’azione degli utensili di lavoè risultato positivo e pari a 9,5% nella prova A ro. ed a 5,6% nella prova B, considerato il senso di rotazione del rotore portautensili opposto Riguardo l’efficienza di interramento dei sassi alla direzione d’avanzamento. distribuiti sulla superficie del terreno prima del passaggio dell’operatrice, la profondità media Il consumo medio orario di combustibile, di posizionamento è stata pari a 0,15 m, nella espresso in termini di massa, è risultato rispet- prova A, ed a 0,12 m nella prova B. Inoltre, in tivamente pari a 14,0 kg/h e 13,9 kg/h, mentre entrambe le prove, sulla superficie del terreno il consumo per unità di superficie è invece non è stata riscontrata la presenza di sassi. risultato pari a 51,2 kg/ha e 49,0 kg/ha. Dalla tabella 2 si può inoltre osservare come in entrambe le prove il coefficiente di utilizzazione della larghezza di lavoro della macchina, dato dal rapporto tra larghezza operativa ed effettiva, sia risultato pari al 95,7%, mentre lo MODELLI DELLA STESSA SERIE spessore dello strato lavorato è risultato pari a Dalle prove effettuate sull’interrasassi “G35 0,17 m, con un sovralzo del terreno di m 170”, risulta una potenza media alla p.d.p. del 0,017, nella prova A, e di 0,15 m, con un trattore di 24,8 kW nelle condizioni esposte assestamento del terreno di m 0,007, nella nella tabella 2 (prova A), ossia 0,52 kW per prova B. utensile di lavoro impegnato, ed una capacità operativa di lavoro di 0,27 ha/h. Si può supporDall’esame della figura 2 si evince che il pas- re, quindi, che nelle medesime condizioni di saggio della zappatrice ha determinato una prova e per un numero differente di zappe, si buona frantumazione del terreno. L’indice di potrebbero ottenere valori diversi di potenza affinamento è infatti passato da 0,43 del terre- alla p.d.p. e di capacità di lavoro, secondo no arato a 0,85 del terreno lavorato, nella quanto riportato in tabella 3. prova A ed a 0,83 nella prova B, con un grado 6 Roteritalia – G35 170 + estensioni Prestazioni Prova A Prova B 1,45 1,51 0,189 0,153 0,172 0,146 0,017 0,007 2,10 2,10 2,01 2,01 95,7 95,7 1,74 1,60 1,65 1,65 0,28 0,24 34,0 35,7 6,6 9,7 0,43 0,43 0,85 0,83 0,15 0,12 3,43 3,30 3,67 3,54 0,94 0,93 0,30 0,32 0,27 0,28 0,28 0,30 13,97 13,86 51,24 49,0 2065 2067 539 540 237 237 43,92 45,44 24,8 25,69 724 729 2,91 3,05 27,72 28,74 0,73 0,93 53,74 53,54 197,1 189,4 114,7 129,6 9,51 5,56 Parametri operativi velocità media effettiva (km/h) profondità di lavoro su terreno lavorato (m) strato lavorato (m) sovralzo (prova A) assestamento (prova B) (m) larghezza di lavoro effettiva (m) larghezza di lavoro operativa (m) coefficiente di utilizzazione larghezza di lavoro (%) larghezza base maggiore (m) dimensioni aiuola larghezza base minore (m) larghezza di lavoro del rotore portautensili (m) sezione lavorata (m2) indice di rugosità superficiale del terreno prima della lavorazione indice di rugosità superficiale del terreno dopo la lavorazione indice di affinamento del terreno prima della lavorazione indice di affinamento del terreno dopo la lavorazione profondità media di posizionamento dello strato di sassi (m) tempo effettivo di lavoro (h/ha) tempo operativo di lavoro (h/ha) rendimento operativo (%) capacità teorica di lavoro (ha/h) capacità operativa di lavoro (ha/h) capacità reale di lavoro (ha/h) consumo orario di combustibile (kg/h) consumo unitario di combustibile (kg/ha) regime motore (giri/min) regime presa di potenza (giri/min) regime rotore portautensili (giri/min) coppia media alla p.d.p. (daNm) potenza media alla p.d.p. (kW) forza media di trazione (daN) potenza media di trazione richiesta dalla lavorazione* (kW) potenza media totale richiesta (kW) potenza media specifica (kW/m cm) potenza erogata al motore del trattore (kW) spesa globale di energia (kWh/ha) spesa media di energia per volume smosso (kWh/1000 m 3) slittamento trattore (%) Tabella 2 - Risultati medi ottenuti con l’interrasassi Roteritalia G35 170 nel corso delle prove in campo (*potenza complessiva spesa per la trazione dell’operatrice, escluse le perdite di trasmissione, per avanzamento a vuoto, slittamento e la potenza richiesta per le funzioni idrauliche del trattore). Zollosità dello strato lavorato - Prova A Zollosità dello strato lavorato - Prova B 5% 4% 20% 19% 47% 51% 26% 28% Figura 2 - Zollosità del terreno dopo il passaggio dell’interrasassi Roteritalia (nella legenda sono riportate, in mm, le classi dimensionali delle zolle). 7 Roteritalia – G35 170 + estensioni Interrasassi Larghezza di Utensili di Capacità opera- Potenza alla Massa senza Serie “G35” lavoro (m) lavoro (n°) tiva (ha/h) p.d.p. (kW) accessori (kg) G35 130 1,30 36 0,20 18,6 600 G35 150 1,50 42 0,24 21,7 640 G35 200 2,00 60 0,34 31,0 730 Tabella 3 – Valutazione della potenza alla p.d.p. e della capacità operativa di lavoro degli altri modelli di interrasassi della Serie “G35” della Ditta RoterItalia. COMMENTO SULLA FUNZIONALITA’ VERIFICHE DI SICUREZZA L’interrasassi Roteritalia, modello “G35 170”, ha dimostrato di operare, in un unico passaggio, una adeguata lavorazione e preparazione del terreno operando su un suolo argilloso-limoso caratterizzato da elevata tenacità. L’operatrice ha determinato infatti buoni risultati dell’indice di affinamento del terreno e del grado di pareggiamento dello stesso, pur lavorando in condizioni di terreno ritenute difficili. In particolare nella prova A ha prodotto aiuole con piano di coltivazione uniforme e compatto, costituite in superficie da terra fine ed in profondità da zolle di maggiori dimensioni. L’accoppiamento con un trattore da 58 kW è apparso corretto per le condizioni di prova, considerando la richiesta di potenza alla presa di forza del trattore e la bassa potenza necessaria per la trazione dell’operatrice, pur considerando il senso di rotazione del rotore portautensili opposto alla direzione d’avanzamento. Tuttavia, può risultare più idoneo, particolarmente in presenza di terreni più leggeri, un trattore di potenza inferiore, come indicato dal costruttore. La macchina è dotata di marcatura CE, di targhetta di identificazione, di pittogrammi di sicurezza ed è corredata di manuale di istruzioni e di dichiarazione CE di conformità. La macchina è conforme ai requisiti del Disciplinare di sicurezza Enama Cat. 01.03 – Interrasassi – Rev.2.0 del 12/10/2010, contenente le seguenti norme armonizzate e specifiche tecniche: UNI EN ISO 42541:2010, UNI EN ISO 4254-5:2010, ISO 11684:1995. La relativa documentazione è depositata agli atti. CIRCOLAZIONE STRADALE Figura 3 - Le aiuole di coltivazione prodotte dall’interrasassi Roteritalia modello “G35 170” durante le prove di trazione della macchina con rullo liscio motorizzato. Ai fini del Codice della Strada la macchina è classificata come macchina agricola operatrice eccezionale portata e pertanto è parte integrante del trattore (art. 57, D.Lgs n. 285 del 30/04/1992), non necessita di omologazione e può circolare solo in regime di eccezionalità. Nel caso in cui la macchina è posta su carrello omologato, allora la circolazione avviene come rimorchio agricolo. 8 IL PRESENTE CERTIFICATO È VALIDO PER CINQUE ANNI O FINO AL MODIFICARSI DELLE NORME DI RIFERIMENTO PER L’INTERRASASSI ROTERITALIA MODELLO G35 170 E RELATIVE ESTENSIONI ED È UFFICIALMENTE RICONOSCIUTO DAI SOCI DELL'ENAMA: ASSOCAP (Associazione Nazionale dei Consorzi Agrari) CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) COLDIRETTI (Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti) CONFAGRICOLTURA (Confederazione Generale Agricoltura) UNACMA (Unione Nazionale Commercianti Macchine Agricole) FEDERUNACOMA (Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura) UNIMA (Unione Nazionale Imprese Meccanizzazione Agricola) NONCHÉ DAI MEMBRI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELL'ENAMA NEL QUALE SONO RAPPRESENTATI ANCHE: MIPAAF (Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali) REGIONI E PROVINCE AUTONOME CRA - ING (Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura – Unità di Ricerca per l’Ingegneria Agraria) PRD N° 088B (*) Membro di MLA EA per gli schemi di accreditamento SGQ, SGA, PRD, PRS, ISP e LAB, E di MLA IAF per gli schemi di accreditamento SGQ, SGA, SSI, FSM e PRD E di MLA ILAC per lo schema di accreditamento LAB (*) ENAMA è accreditato ACCREDIA per lo schema di certificazione di sicurezza VS ENAMA ENAMA - ENTE NAZIONALE PER LA MECCANIZZAZIONE AGRICOLA VIA VENAFRO, 5 - 00159 ROMA TEL. +39 06 40860030 – 40860027 FAX +39 06 4076264 email: [email protected] http://www.enama.it