“Evoluzione 2004: la teoria, la
ricerca e la didattica”
Discutere di evoluzione con i futuri
insegnanti: in cerca di un equilibrio tra
risposte semplici
domande complesse
Elena Camino
Gruppo di Ricerca in Didattica delle Scienze Naturali
IRIS, Istituto di Ricerche Interdisciplinari sulla Sostenibilità
Torino, 13 ottobre 2004
L’evoluzione, un tema di grande interesse
L’evoluzione dei viventi rappresenta una tematica traversale che
‘corre’ lungo tutte le discipline naturalistiche (e non solo…).
Grazie all’attuale quadro concettuale emergono i caratteri
affascinanti
della longevità del fenomeno vita
della condivisione di certi tratti o processi da parte di tutti i
viventi
dell’inseparabilità tra processi vitali e sistemi naturali
del prodigioso – antico e attuale - emergere ed estinguersi
di novità e diversità sul nostro pianeta
dell’inclusione dell’umanità
Un racconto in quattro parti
La presentazione del Gruppo e del suo
approccio alla ricerca
Un’esperienza di formazione e ricerca con i
futuri insegnanti di scuola primaria (SFP)
Cenni di attività interattive in ambito SIS
Alcune riflessioni
(università)
aggiornamenti,
dialogo
tra ‘generalisti’
e ‘specialisti’
opera con
attinge alla
Ricerca disciplinare
La comunità
internazionale di
ricerca didattica
disciplinare e
interdisciplinare
sviluppa relazioni con
Gruppo di Ricerca in Didattica delle
Scienze Naturali
Comunità educativa
(insegnanti di scuola primaria
e secondaria)
elabora e sperimenta
nuove proposte
esperienze,
contestualizzazione,
dialogo tra ‘disciplinaristi’
e ‘psico-pedagogisti’
Le caratteristiche della nostra ricerca
CONTENUTI
temi disciplinari (area biologica)
connessioni interdisciplinari (SV & ST, Fisica, Chimica, Economia)
aspetti trans- disciplinari
METODOLOGIE
sviluppo di competenze
strategie interattive
VALUTAZIONE
relazioni tra processi di insegnamento e criteri di valutazione
RIFLESSIONI
finalità dell’educazione scientifica
relazioni tra stile di insegnamento/apprendimento e idea di Scienza
… non di tutti gli aspetti separatamente…
ma connessi intimamente tra loro
in una visione ‘sistemica’
che tenga conto della complessità e non separi:
conoscenze
competenze
didattiche
processi di
insegnamento /
apprendimento
periodo storico
aspetti cognitivi ed
emotivi
S –T–S –A- P
… e i destinatari!!!
trasmissione delle conoscenze…
comunicazione scientifica…
divulgazione…
Ricerca didattica
nel CONTESTO EDUCATIVO
di scuola primaria, secondaria, universitaria e post – universitaria
Non solo (non tanto?)
luogo di trasmissione
di nozioni e conoscenze
disciplinari
ma sede in cui
si formano e si esercitano
COMPETENZE
conoscitive
linguistiche
relazionali
…….
La complessità dei saperi e il contesto
orientano la scelta delle strategie e dei fini
Aumento vertiginoso
delle conoscenze
Aumento della
complessità (in tutti gli
ambiti delle scienze)
Aumento del distacco
dalla Natura
– vissuta, esperita
– studiata
Globalizzazione
Riduzione della diversità
– biologica
– culturale
Crisi planetaria
– delle relazioni umane
– della distribuzione e
uso delle risorse
Alcune metodologie di ricerca didattica
Ricercatori scienziati: elaborano dei progetti di ricerca, e
applicano i loro protocolli sperimentali agli oggetti della
loro ricerca (le idee, le risposte, le azioni, i comportamenti
di insegnanti e di studenti nelle situazioni sperimentali
proposte) con i quali entrano in contatto specificamente a
quello scopo.
Ricercatori insegnanti : nel corso della propria attività
professionale impostano protocolli sperimentali per
affrontare in modo rigoroso e sistematico i problemi che
l’esperienza educativa pone loro - un nodo concettuale, una
discontinuità tra argomenti, misconcezioni diffuse…
La Ricerca-Azione e le implicazioni nel processo
di insegnamento /apprendimento
La pratica della R-A prevede la raccolta sistematica di dati
nel corso di una sequenza programmata di attività in
classe, e l’utilizzo di tali dati per la riflessione e la
successiva ri-progettazione.
I dati possono essere raccolti utilizzando strumenti di
registrazione (video / audio), note di osservatori, diari degli
studenti ecc. cercando per quanto è possibile di raccogliere
più punti di vista (triangolazione).
Nelle esperienze che riferiamo qui i dati sono idee espresse
dagli studenti: risposte a domande aperte, questionari,
riflessioni personali ecc.
I ‘feed-back’ della R-A
Per gli studenti
Le loro idee vengono seriamente prese in considerazione, analizzate e
discusse, verso la costruzione di un quadro generale scientificamente
adeguato, e al tempo stesso in grado di essere assimilato e di produrre
ristrutturazione (accomodamento del nuovo al noto)
Per gli insegnanti
Messa in luce di inadeguatezze nella propria esposizione/conoscenze,
individuazione di nodi concettuali e misconcezioni degli studenti.
Costruzione di un archivio di dati, per la riflessione e discussione con
colleghi, per la rielaborazione e pubblicazione di ricerca didattica
Per la scienza
Favorisce l’interiorizzazione dell’idea di scienza come ‘processo
dinamico’; riduce i rischi involontari di dogmatismo.
Scienze della formazione primaria
a.a. 2003/2004
La situazione sperimentale
Corso di ‘Didattica di Scienze della Vita’ per gli
studenti del 1° anno. Attivato dal 1998/99.
a.a. 2003/2004: 300 iscritti, tra 100 e 150
frequentanti. Durata 30 ore.
Docente Anna Perazzone
Per future insegnanti di scuola primaria… dalla
conoscenza disciplinare alla competenza
professionale?
L’esperienza pregressa Le conoscenze di Biologia di
queste matricole sono insufficienti a permettere una riflessione
didattica.
La strategia adottata Il corso è stato impostato in modo da
fornire alcune basi della materia, e insieme offrire esperienze
dirette - proposte cioè attraverso la metodologia stessa utilizzata
dalla docente – per iniziare una riflessione didattica.
Il metodo di valutazione Esame scritto (due domande
aperte) + colloquio (spesso con discussione di materiale
prodotto in aula)
L’organizzazione generale del Corso
ARGOMENTI
5 grandi temi proposti con un approccio sistemico
enfasi su complessità e inter – connessioni
uso di una stessa chiave di lettura per ‘oggetti’ molto diversi
SEQUENZA
Introduzione al tema
Raccolta di idee (con attenzione per la varietà di strategie usate) e loro utilizzo
per:
approfondire aspetti di conoscenza
estendere il discorso e gli esempi sulle rappresentazioni mentali (letteratura)
individuare nodi cognitivi
Collegamenti tra il tema in questione e gli altri
Riflessioni didattiche
spunti di percorsi da fare con i bambini
suggerimenti per una pratica della R-A (insegnante riflessiva)
Il 5° tema:
l’evoluzione dei viventi
Per raccogliere le idee degli studenti
si propone loro:
“rappresenta graficamente (con disegni, schemi,
vignette…) il concetto di ‘evoluzione dei viventi.
Alla fine completa con una didascalia.”
I disegni raccolti sono 132 (A.A.2003/2004)
Disegni, racconti, schemi…
che mettono in luce
NON tanto le nozioni acquisite…
… quanto un insieme di idee, conoscenze,
credenze, ipotesi interconnesse
… che emergono alla consapevolezza
… e possono essere confrontate, discusse, destrutturate e ristrutturate
La riflessione sui dati porta a individuare alcune
categorie, e a mettere in luce tendenze,
misconcezioni, ambiguità…
44 prediligono l’approccio storico,
raccontano la storia della vita sulla terra.
63 cercano di spiegare il/i meccanismi
……
16 rappresentano l’evoluzione dell’organismo,
il ciclo vitale.
Tra gli ‘storici’, 2/3 illustrano
una sequenza lineare,
31 studenti esprimono l’idea
senza biforcazioni
che l’evoluzione
Sono molti a pensare
sia un processo finalizzato
che l’evoluzione porta a
a una complessità crescente
miglioramento
Attenzione alla storia
Dalla prima cellula si sono
generati i microrganismi, da questi
è scaturita sia la vita vegetale sia
quella animale. Prima si sono
generati i pesci, poi gli anfibi e gli
insetti… (prosegue)
Attenzione ai meccanismi
Evoluzione  progresso
dell’organismo, volto alla
sopravvivenza della specie e
condizionato da fattori esterni
e interni
Spunto per illustrare alcuni possibili
schemi interpretativi
es. Cedrini (1989)
Meccanismi riproduttivi
L’evoluzione del genoma
La comparsa della vita
sulla Terra
es. Curtis (2003)
Le teorie
Le basi genetiche
La selezione naturale
L’origine delle specie
tratti per esempio
da libri di testo
es. Campbell & Reese (2004)
I meccanismi dell’evoluzione
La storia dell’evoluzione
Occasione per chiarire ambiguità
Occasione per affrontare misconcezioni
Organismi sempre più
abili e appunto più
evoluti
Occasione per avviare dibattiti
Fattori ambientali /climatici
provocano mutazioni
Occasione per
mettere in luce le
incongruenze
L’ambiente raramente viene preso in
considerazione:
qui viene presentato come CONTENITORE
L’evoluzione è un
processo di continuo
sviluppo e di continua
differenziazione. Dagli
organismi unicellulari si
sono evolute tutte le
specie di esseri viventi
L’ambiente raramente viene preso in
considerazione:
qui viene indicato come FATTORE determinante
l’evoluzione si ha quando
un organismo subendo
influssi dall’ambiente
esterno, si adatta per
assicurarsi la
sopravvivenza e/o per
migliorarsi.
SFP - alcune considerazioni
a seguito di attività interattive, compiti scritti, colloqui in sede di esame
I dati raccolti sono coerenti con quelli già disponibili
(nostri e della ricerca internazionale)
Frammentarietà delle conoscenze
Presenza di misconcezioni e di nodi concettuali (*)
Senso di estraneità rispetto ai temi trattati
Idea di scienza come insieme di conoscenze acquisite,
certe e non discutibili.
(*)
Evoluzione come successione lineare di eventi, processo
del passato
I viventi subiscono gli effetti dell’ambiente, e solo i più
‘forti’ sopravvivono
I viventi si modificano attivamente per far fronte ai
cambiamenti e per migliorare
SFP - alcune strategie
offrire chiavi di lettura e schemi concettuali per organizzare le conoscenze
Individuare schemi interpretativi significativi per gli studenti:
l’evoluzione come narrazione di eventi presumibilmente avvenuti in tempi
lontani, che la scienza cerca di ricostruire sulla base di indizi
l’indagine (sperimentale e speculativa) sui meccanismi che sono alla base dei
processi evolutivi
Esplicitare la pluralità di livelli ai quali si fa riferimento:
nell’organizzazione spaziale e strutturale (genetico, di organismo, di
popolazione…) e nella dimensione temporale (le scale, i ritmi, le
contingenze) e la contemporaneità / intersezione dei livelli
Sottolineare il ruolo dell’ambiente, co - costruito con i viventi,
inter-connesso ad essi, agente di selezione ma anche da essi
continuamente trasformato.
Scuola di specializzazione
all’insegnamento secondario - SIS
La situazione sperimentale
Laboratorio didattico ‘Concetti strutturanti delle Scienze della Vita’ per la
formazione della classe A060
a.a. 2003/2004: 40 iscritti, 37 frequentanti. Durata 25 ore.
Le competenze ‘in ingresso’ 4 con laurea in CH / ST, 36 con laurea in
SB, SN, A.
La strategia adottata Metodologia interattiva, con alternarsi di
momenti riflessivi individuali, lavori a gruppi, momenti di sintesi collettiva,
discussioni plenarie.
Il metodo di valutazione Relazione scritta (anche a più mani) +
colloquio
“rappresenta graficamente (con disegni, schemi,
vignette…) il concetto di ‘evoluzione dei viventi. Alla
fine completa con una didascalia.”
Per ragionare insieme sull’ evoluzione…
… l’evolvere della metafora
dell’ “albero” nel tempo
Per ragionare insieme sull’ evoluzione…
… la riflessione su
nuove proposte:
biforcazioni e fusioni
Margulis : & Sagan D.
Acquiring genomes (2002)
Qualche esempio di attività proposta
Definisci che cosa intendi con
l’espressione “evoluzione dei viventi”
Lenta e graduale trasformazione delle specie determinata da
mutazioni e ricombinazioni geniche (legate a riproduzione sessuata)
passando da forme più semplici a forme più organizzate, in cui gioca un
ruolo la selezione naturale
Miglioramento esseri viventi dal punto di vista morfo-funzionale.
Concetto di selezione naturale.
Alla base del processo: mutazioni, ricombinazione genica, selezione
naturale, isolamento riproduttivo.
Fenomeno complesso per cui dall’origine stessa della vita essa ha
continuamente mutato forma e complessità di organizzazione, nel
tentativo di meglio adattarsi all’ambiente
Le definizioni fornite sono la base
della successiva discussione
Soggetto dell’evoluzione?
Specie, viventi,
organismi…
Meccanismi?
mutazioni, ricombinazione genica, selezione naturale, isolamento riproduttivo...
Relazioni di causalità / finalità?
necessità di sopravvivere, ricerca dell’adattamento migliore…
Parole da chiarire?
Conquista, progresso, miglioramento nei millenni, il mutare per meglio
adattarsi, trasformazione per meglio adattarsi, cambiamenti dovuti alla
necessità di sopravvivere
Qualche esempio di attività proposta
Scrivi didascalie esplicative ed esaurienti per queste due
immagini, che sono tratte da un articolo divulgativo sul
tema dell’evoluzione biologica (Gould, Le Scienze,
Dicembre 1994).
1.
2.
rappresentazione schematica dell’evoluzione e delle
diversità biologiche degli organismi
rappresentazione schematica che indica 4 diramazioni
principali con ramificazioni sempre più piccole e numerose.
L’insieme delle ramificazioni rappresenta l’evoluzione di un
determinato gruppo sistematico.
l’evoluzione è caratterizzata da una serie di modificazioni e
miglioramenti nell’organizzazione degli esseri viventi, per cui
da un organismo primordiale si è arrivati per stadi successivi
agli organismi attuali più completi ed evoluti.
La nuova iconografia dell’albero della vita mostra che la massima diversità
nelle forme anatomiche (non nel numero di specie) viene raggiunto molto
presto nella storia degli organismi pluricellulari. I tempi successivi sono
caratterizzati dall’estinzione della maggior parte di questi esperimenti iniziali e
da un enorme successo all’interno delle linee evolutive che sopravvivono.
[…]. Oggi il numero di specie è più elevato di quanto si sia avuto in passato,
anche se queste specie si limitano a una gamma più ristretta di strutture
anatomiche fondamentali.
(b)
(a)
Nel precambriano le condizioni necessarie alla vita erano molto limitate sì da
permettere solo la colonizzazione del nostro pianeta ai batteri. Nell’epoca attuale
l’ambiente è molto complesso, permette diversi tipi di adattamento e quindi esiste
una maggiore complessità dei viventi.
Fig. rappresentativa della variabilità genetica in due ere geologiche date. Nel
precambriano c’era la totalità dei batteri, oggi i batteri continuano ad essere gli
organismi in proporzione maggiore ma non sono più gli unici. […]
L’epoca attuale è caratterizzata da una maggior complessità degli organismi
viventi e da un maggior numero di forme di vita.
[…] Per motivi di natura chimica e fisica, la vita sorge nei pressi del
“muro” della minima complessità concepibile e conservabile. Lo stile
di vita batterico è rimasto a tutt’oggi il più comune e quello
maggiormente votato al successo. Alcuni organismi di tanto in tanto
si spostano verso destra, ampliando la distribuzione verso una
maggiore complessità […]
Si noti che nel tempo il modo di vita dei batteri ha mantenuto una
posizione immutata, crescendo soprattutto lungo l’asse verticale.
Attenzione… all’idea di ‘attualità’
Un approccio trasversale: la riflessione
linguistica
In collaborazione con:
• un linguista (M. Dodman - docente SIS)
• una filosofa (F. Garbarini – segretaria scientifica dei Seminari)
Elenca alcuni sinonimi e contrari delle parole
‘evoluzione’ e ‘adattamento’, nel linguaggio comune…
E
(n = 27)
V
O
L
U
Z
I
O
N
E
SINONIMI
trasformazione – modificazione –
cambiamento 29
miglioramento 9
Progressione, progredire,
progresso 9
CONTRARI
Involuzione, involuto 11
staticità stasi 10
regressione regredire regredito 9
Elenca alcuni sinonimi e contrari delle parole
‘evoluzione’ e ‘adattamento’, nel linguaggio
comune… (n = 27)
SINONIMI
CONTRARI
Adeguamento adeguare adeguato 16
A
D
A
T
Disadattato disadattamento 15
Termini meno connotati
sinonimi: fatto per, consono a
contrari: non conforme a
T
A
Termini più connotati
M
E
sinonimi: corretto, utile, idoneo
N
T
O
contrari: sbagliato, incapace
Linguaggio quotidiano e linguaggio
scientifico
Che cosa si intende con le seguenti
espressioni? E’ corretto esprimersi in
questo modo in ambito scientifico?
L’organismo A è più
adattato
dell’organismo B
la specie A è più
evoluta della specie B
“specie A + evoluta di specie B”
Posizioni contrapposte e dibattito: specie +
evoluta…
che ha subito più cambiamenti
che si è evoluta più velocemente
che è più complessa
che rappresenta uno stato avanzato rispetto a un’ altra
specie B
che è comparsa più tardi …
 complessità = miglioramento???
Una ricerca didattica eseguita da specializzande SIS:
Attività eseguita da due naturaliste
e una biologa su materiale raccolto
durante il Laboratorio SIS
La nostra idea di ‘evoluzione’:
nata nella quiete come definizione da manuale
rielaborata nella nebbia tra dubbi, intuizioni,
letture e riflessioni
Verso il riconoscimento sereno dei nostri limiti e
l’avvio di un percorso aperto..
Scopo dell’educazione
non è fornire risposte
conclusive, bensì
promuovere la
comprensione senza
distruggere il senso del
mistero e la capacità di
mostrare meraviglia
(Gardner)
Per ulteriori chiarimenti
rivolgersi alle Autrici:
Garneri, Poliseno, Tomasuolo
SIS - alcune considerazioni
a seguito di attività interattive, compiti scritti, colloqui in sede di esame,
dialoghi con le specializzande
I dati raccolti sono coerenti con quelli già disponibili
(nostri e della ricerca internazionale)
Frammentarietà delle conoscenze
Presenza di misconcezioni e di nodi concettuali
Senso di estraneità rispetto ai temi trattati
Idea di scienza come insieme di conoscenze acquisite,
certe e non discutibili
 Interesse a mettersi in gioco, a confrontarsi, a integrare
saperi inter- e transdisciplinari e gli aspetti linguistici, a
sviluppare la metariflessione
CONCLUSIONI
Nel nostro Gruppo di Ricerca stiamo cercando di sperimentare
una serie di graduali cambiamenti…
A. Sul piano metodologico
B. Sul piano dei contenuti e delle finalità
dell’educazione scientifica
A. Sul piano metodologico
- da nozioni a competenze:
Conoscitive
Relazionali
Linguistiche e comunicative
Metodologiche
- da relazioni unidirezionali e trasmissive a relazioni
multiple e complesse:
insegnante/studenti
studenti tra loro
compresenza di docenti
Attenzione e valorizzazione
delle idee degli studenti
Sono disponibili ricerche sulle idee, preconoscenze,
misconcezioni, nodi concettuali degli studenti (di
diversa classe di età)
E’ opportuno conoscerle per mettere a punto strategie
didattiche consapevoli, ma è altrettanto importante
cercare di farle emergere nei propri studenti…
…come contributo prezioso alla discussione e
all’elaborazione collettiva di una visione più adeguata,
e come premessa a una ristrutturazione delle idee
personali.
Attenzione agli schemi interpretativi
La partecipazione attiva degli studenti viene da noi
considerata essenziale, per il contributo di idee, per consentire
di collegare il nuovo al noto, perché stabilisce una diversa
relazione docente/studente, perché veicola un’ idea più
adeguata di scienza.
Perché è insieme a loro che possiamo riflettere sui nostri
modi di pensare:
 isolare variabili, definire confini, cercare relazioni
applicare causalità lineare o circolare
vedere aspetti di staticità o impermanenza
separare o connettere
individuare o riconoscere
…
(Arcà e Guidoni, 1987)
B. Sul piano dei contenuti e delle finalità
dell’educazione scientifica
…da conoscenze enciclopediche a conoscenze
‘essenziali’ 
…da una scienza insegnata ‘per la scienza’ a un sapere
integrato, ‘utile’ agli studenti 

Essenziali…
Utili…
… ci rimandano ai sistemi
di valori
Il ‘posto dell’uomo nella natura’
La posizione dell’umanità nel grande ‘albero’ della vita, e nel
dinamico trasformarsi dei sistemi naturali e delle tipologie di
viventi
La straordinarietà, unicità e complessità di ciascuno e la
preziosità della biodiversità e del suo divenire a tutti i livelli
organizzativi
Questo è lo scenario in cui collocare e dare senso al vivere
umano:
all’interno dei vincoli e delle opportunità della nostra Biosfera
nel rispetto del diritto di tutti a realizzare le proprie potenzialità
e a soddisfare le proprie legittime aspettative
La ‘vita’ delle idee
La scoperta della complessità ‘fuori’ si specchia
nell’evolvere dei nostri sistemi di pensiero, verso
una crescente consapevolezza della reciproca
inestricabile interdipendenza
I grandi problemi S-T-S
Riconoscere le differenze tra le grandi
raffigurazioni del mondo proposte dalla scienza
(flessibili e dinamiche), e le azioni puntuali e
concrete compiute dalla tecnologia (rigide,
talvolta irreversibili).
Poiché il nostro futuro sempre più si baserà su ciò che noi
pensiamo che le Scienze ci dicano, diventa sempre più
importante sottoporre i loro aspetti sociali e politici
all’indagine filosofica.
Come può l’educazione scientifica aiutare i
cittadini ad acquisire tolleranza per la parzialità,
provvisorietà, pluralità della conoscenza?
H. Longino The fate of knowledge. Princeton University Press, 2002.
… un piccolo contributo può venire anche
dalla ricerca didattica.
Insegnare a porre domande,
coltivare dubbi e incertezze…
può aprire la via a nuovi sguardi
affascinati su…
scale temporali diverse
che si ‘srotolano’
contemporaneamente
vita e ‘non vita’ che a vicenda
si influenzano
la capacità
(cicli biogeochimici)
della Biosfera
…e
in sé di riorganizzarsi
sull’umanità,transitoria
in seguito
,
a eventi contingenti
marginale, e unica,
partecipante inclusa e
riflessiva
Da una conoscenza sempre più
enciclopedica e approfondita, che
tende a dominare… (KNOWLEDGE)
… verso una comprensione sempre
più essenziale e adeguata, che
alimenta meraviglia e reverenza
(UNDERSTANDING)
Scandalosamente mal informati…
(Nature 430, 22 july 2004)
•
•
•
Siamo testimoni di una catastrofica
perdita di specie, come risultato
diretto delle attività umane. Eppure
rimaniamo scandalosamente mal
informati dei processi che danno
luogo alla biodiversità, e alle
conseguenze della sua perdita.
In alcuni gruppi tassonomici fino al
20% delle specie note è a rischio di
estinzione, e chissà quante
scompaiono senza che e ne
accorgiamo.
Tutti dovremmo preoccuparcene,
perché non sappiamo quali saranno
le conseguenze.
•
•
•
Ci sono forse 10 milioni di specie
di organismi sulla Terra, di cui non
più di 1,8 milioni sono state
descritte.
In generale, meno diverso è un
ecosistema, meno è stabile e
produttivo.
E’ stato stimato che il 42% delle
specie che abitano le foreste
dell’Asia sud orientale è destinato a
estinguersi nel prossimo secolo, se
non si ferma il ritmo attuale di
distruzione dell’habitat.
Un set di punti di vista contrastanti è sostituito da un altro
insieme, per il quale si raggiunge un forte consenso della
maggioranza
Si assiste a un periodo di relativa costrizione (es. il dogma
centrale, il darvinismo)
Ci si apre poi a nuove interpretazioni e multipli approcci.
Chiusura e
stabilizzazione
Riconoscimenti e
finanziamenti a nuovi campi
disciplinari, approcci
interdisciplinari
Nuovo ciclo di
espansione
Chiusura e
stabilizzazione
Riconoscimenti e
finanziamenti a nuovi campi
disciplinari, approcci
interdisciplinari
Dopo un succedersi lineare di ‘paradigmi’, uno sempre ‘vincente’ sul precedente,
verso un’idea più sistemica?
Il pensiero scientifico, sviluppato e arricchito proprio nello sforzo di capire i
complessi fenomeni della vita, trova sempre più naturale ricorrere a idee di
linearità circolare, ad accettare la prospettiva dell’ emergere di nuovi sistemi, a
mettere in conto esiti imprevedibili, a dar importanza al contesto.
Più visioni che si intrecciano, tutte ugualmente rispettabili, ciascuna portando il
proprio contributo – non sempre e non necessariamente integrabile con gli altri –
sul grande scenario spazio – temporale del nostro vivere.
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Discutere di evoluzione con i futuri insegnanti