INDICE
UNI CIG
IMPARIAMO A CONOSCERE IL GAS
1
COMPORTAMENTI DA SEGUIRE
4
DOMANDE E RISPOSTE
20
COME COMPORTARSI SE SI SENTE ODORE DI GAS
28
DICHIARAZIONE DI CONFORMITÁ
DELL'IMPIANTO ALLA REGOLA D'ARTE
32
COSA FARE QUANDO IL NOSTRO IMPIANTO
DOMESTICO A GAS DIVENTA VECCHIO?
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LA SICUREZZA DOMESTICA
UNI CIG
IMPARIAMO A CONOSCERE IL GAS
L’
impiego del gas nell'ambiente familiare è
sempre più diffuso e va dall'uso in cucina per la
cottura di cibi, alla produzione di acqua calda,
al riscaldamento con stufe, radiatori, impianti
unifamiliari e centralizzati.
Gli apparecchi disponibili sul mercato sono
in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di
benessere e sicurezza del compratore, inserendosi armonicamente negli ambienti.
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UNI CIG
Oltre agli scaldabagni, istantanei o ad
accumulo, sono disponibili caldaie murali o a
basamento, per il solo riscaldamento o per la
produzione di acqua calda e riscaldamento.
Di recente sono stati introdotti sul mercato anche apparecchi specifici per l'installazione all'aperto, utilizzabili con un comodo
telecomando.
Nell'utilizzare l'apparecchio a gas, è importante seguire alcune semplici norme di comportamento, dettate dall'esperienza e dal buon
senso o frutto del lavoro normativo del CIG e
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dell'UNI, indirizzato ad inserire nelle norme di
installazione e costruzione i più validi criteri di
sicurezza.
UNI CIG
Il seguire tali norme di comportamento non
costa nulla, mentre garantisce una completa
sicurezza di utilizzo.
Se non siete sicuri di conoscerle già, vi
chiediamo di leggere questo libretto: impiegherete solo pochi minuti, ma sarà sicuramente un
investimento fruttuoso.
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UNI CIG
COMPORTAMENTI DA SEGUIRE
I l primo comportamento da seguire ai fini
della sicurez za va tenuto presente quando si
acquista un nuovo apparecchio a gas , e si può
così enunciare:
AL MOMENTO DELL'ACQUISTO ACCERTATEVI
CHE L'APPARECCHIO RIPORTI LA MARCATURA
La marcatura
è obbligatoria e significa
che il modello dell'apparecchio è stato collaudato secondo la direttiva europea 90/396/CEE
e che la sua produzione è stata controllata nei
modi prescritti dalla Direttiva stessa.
Accanto alla marcatura un numero indica
l'ente, italiano o di altro Paese europeo, che ha
eseguito i controlli: per esempio, l'Istituto Italiano
del Marchio di Qualità ha il numero 0051.
UNI CIG
Gli apparecchi a gas devono infatti essere
costruiti secondo i requisiti essenziali precisati
nella Direttiva 90/396/CEE e dettagliati nelle
norme europee armonizzate UNI EN. La conformità a queste norme europee, è sinonimo non solo
di qualità , ma soprattutto di sicurezza per l'utente.
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UNI CIG
Subito dopo l'acquisto, interviene l'altro
comportamento essenziale per la sicurezza,
secondo il quale:
PER LA COSTRUZIONE E PER QUALSIASI
INTERVENTO, MODIFICA, AMPLIAMENTO E
MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI A GAS,
NONCHÈ PER L'INSTALLAZIONE E LA
MANUTENZIONE DEGLI APPARECCHI,
BISOGNA RIVOLGERSI UNICAMENTE
A INSTALLATORI ABILITATI.
IL "FAI DA TE" E' ASSOLUTAMENTE VIETATO.
Tale legge prescrive che le opere di installazione, ampliamento, trasformazione e manutenzione degli impianti del gas a valle dei contatori siano eseguite soltanto da operatori abilitati, in possesso di determinati requisiti tecnico-professionali, attestati da un documento
rilasciato dalle Camere di Commercio o dalle
Commissioni Provinciali per l'artigianato.
Prescrive inoltre che, al termine dei lavori,
l'installatore rilasci una "dichiarazione di conformità" che attesti che l'impianto è stato realizzato secondo le norme vigenti.
UNI CIG
Nel marzo 1990 è stata promulgata un'importante legge per la sicurezza di tutti gli
impianti presenti negli edifici di uso civile, e
quindi anche di quelli relativi alla utilizzazione
del gas.
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UNI CIG
L’ installatore saprà indicarvi se il locale in
cui volete far installare l'impianto risponde alle
necessarie prescrizioni per quanto riguarda
l'aerazione, lo scarico dei prodotti della combustione e l'ubicazione dell'apparecchio previsto.
In particolare, vi farà presente che:
L'INSTALLAZIONE DI APPARECCHI A GAS
DI TIPO TRADIZIONALE (TIPO B) È VIETATA
NELLE CAMERE DA LETTO, MENTRE NEI
BAGNI È CONSENTITA, MA A CONDIZIONI
MOLTO LIMITATIVE, LA SOLA
INSTALLAZIONE DI APPARECCHI
PER LA PRODUZIONE D’ACQUA CALDA.
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Infatti, qualsiasi apparecchio in cui sia in funzione un bruciatore assorbe l'aria necessaria
per la combustione ed emette i fumi prodotti
dalla combustione stessa.
UNI CIG
Se la combustione avviene in un ambiente
chiuso, l'aria deve essere prelevata dall'esterno, mediante apposita apertura di ventilazione
obbligatoria.
Ora, le camere da letto e i bagni sono locali
dove si tende a tenere chiuse le finestre ed a
tappare eventuali altre aperture, e quindi risultano privi dei necessari requisiti di aerazione;
per tale ragione sarebbe estremamente pericoloso installarvi apparecchi a gas.
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UNI CIG
Se proprio non fosse possibile una soluzione
diversa, tenete presente che:
NELLA CAMERA DA LETTO E NEI
BAGNI È CONSENTITA L'INSTALLAZIONE
DI APPARECCHI A CIRCUITO
DI COMBUSTIONE STAGNO (TIPO C).
Si tratta di apparecchi dotati di due condotti,
concentrici o separati, che servono rispettivamente a prelevare l'aria dall'esterno e a convogliare i fumi direttamente all'esterno, o in particolari canne fumarie.
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Per tale ragione essi risultano completamente "isolati" rispetto all'ambiente in cui si trovano, dal quale quindi non prelevano aria.
UNI CIG
Gli apparecchi di tipo C (stagni) in commercio comprendono scaldabagni, caldaie,
stufe, radiatori, ventilconvettori e generatori di
aria calda di diverse potenze.
Una volta installato correttamente l'apparecchio a gas, saranno sufficienti periodici
interventi di manutenzione da parte di tecnici qualificati.
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UNI CIG
Solo piccoli interventi descritti nel libretto di
istruzioni dell'apparecchio possono essere
eseguiti dall'utente.
È importante sapere che, mentre le cucine a
incasso devono essere allacciate alla presa del
gas per mezzo di un tubo rigido di rame, o
apposito tubo flessibile di acciaio, le cucine
non a incasso sono allacciate con uno speciale
tubo flessibile di gomma.
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Questo rappresenta un componente importante per la sicurezza, dato che
UNI CIG
IL TUBO DI GOMMA NON DEVE ESSERE
SOTTOPOSTO A SFORZI,
NÈ COLLOCATO IN POSIZIONI
CHE POSSANO PROVOCARE
DEFORMAZIONI, ROTTURE O
SURRISCALDAMENTO, E VA SOSTITUITO
ALMENO OGNI CINQUE ANNI,
CIOÈ ENTRO LA DATA DI SCADENZA
STAMPIGLIATA SUL TUBO.
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UNI CIG
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Per quanto riguarda il contatore del gas,
non bisogna usarlo per appoggiarvi oggetti
vari, mentre le tubazioni metalliche in vista, che
costituiscono l'impianto di adduzione del gas,
non devono essere utilizzate come messa a
terra di apparecchi elettrici, nè per appendervi
panni o per altri usi impropri.
Le tubazioni sotto traccia devono essere
collocate in posizioni obbligatorie e opportunamente segnalate dall'installatore, per evitare
possibili forature causate da trapani. In mancanza di segnalazione, prima di forare un muro è
bene dotarsi di uno strumento in grado di rilevare la presenza di metalli, facilmente reperibile
presso un buon negozio di ferramenta.
Un’altra utile precauzione da seguire è
quella di
UNI CIG
CHIUDERE LA VALVOLA DEL CONTATORE
O QUELLA DI INGRESSO
NELL'APPARTAMENTO
O QUELLA DELLA BOMBOLA,
QUANDO NON SI UTILIZZA
L'IMPIANTO A GAS.
Questa operazione va eseguita possibilmente ogni sera, prima di andare a letto, e certamente in caso di assenze, anche se di breve
durata.
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UNI CIG
Una buona abitudine da prendere nell'accendere un bruciatore del piano di cottura è di
procedere con il seguente ordine:
intervenga qualche elemento di distrazione
(squilla il telefono o suonano alla porta),
cosicchè la successiva accensione del fiammifero può produrre gravi conseguenze.
UNI CIG
1 - ACCENDERE IL FIAMMIFERO
Si ricordi poi che:
2 - ACCOSTARE IL FIAMMIFERO ACCESO AL
BRUCIATORE
3 - APRIRE IL RUBINETTO DEL GAS
NON SI DEVONO RIEMPIRE TROPPO
LE PENTOLE, NÈ LASCIARE CIBI SUL FUOCO
QUANDO CI SI DEVE ALLONTANARE
DAL LOCALE
Se, infatti, si eseguono le operazioni in ordine inverso, è possibile che, dopo aver aperto il
rubinetto,
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UNI CIG
Infatti lo spegnimento della fiamma, causato dal trabocco di liquidi in ebollizione o da
cattiva combustione e regolazione del minimo, può essere all'origine di gravi inconvenienti.
QUESTI INCOVENIENTI SONO EVITATI
NEI PIANI DI COTTURA PROVVISTI
DI DISPOSITIVO DI SICUREZZA
PER LO SPEGNIMENTO
ACCIDENTALE DELLA FIAMMA.
TALE DISPOSITIVO INTERROMPE
AUTOMATICAMENTE L'AFFLUSSO DEL GAS
SE SI SPEGNE LA FIAMMA
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Infine è bene ricordare che:
UNI CIG
LE CALDAIE DOVREBBERO ESSERE
CONTROLLATE E PULITE OGNI ANNO, PRIMA
DELL'INIZIO DEL PERIODO
DI RISCALDAMENTO.
In tal modo si eviteranno non solo possibili
incidenti ma anche il rischio di rimanere "al
freddo" proprio nel periodo dell'anno meno
adatto.
Se una corretta conduzione (come prevista
dal libretto di istruzioni) consente di mantenere efficiente l’apparecchio, di ottenere significativi risparmi sui consumi e contribuisce a
tenere pulito l’ambiente, per la manutenzione
periodica bisogna ricorrere all’opera di un tecnico qualificato.
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UNI CIG
DOMANDE E RISPOSTE
Vediamo adesso di chiarire qualche dubbio
che potrebbe essere rimasto dalla lettura delle
pagine precedenti.
- quando all'accensione si sentono rumori non
usuali;
- quando le manopole di servizio non funzionano correttamente.
Quando è necessario chiamare un tecnico
qualificato per un'adeguata manutenzione?
Che cosa invece si può fare per mantenere
in regola il proprio impianto a gas?
Il tecnico andrà chiamato nei seguenti casi:
Per mantenere l'impianto e gli apparecchi a gas in perfetta efficienza, è necessario verificare:
- alle scadenze previste dal libretto di uso e
manutenzione;
- quando si individuano fuliggine, sporcizia o
macchie nell'apparecchio o nelle sue
vicinanze;
UNI CIG
- le condizioni di pulizia e buona combustione
degli apparecchi, spazzolando se necessario, i piattelli sugli apparecchi di cucina;
- quando la fiamma, anziché tesa e azzurra,
risulta irregolare e/o giallastra;
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UNI CIG
- l'efficienza delle prese d'aria, che non devono essere coperte od ostruite;
- se la combustione avviene in un locale insufficientemente aerato
- l'efficienza di sistemi di scarico dei fumi,
quali camini, canne fumarie, ecc.
oppure
UNI CIG
- per il cattivo funzionamento del sistema di
scarico dei fumi.
Si corre qualche rischio se non si eseguono
queste verifiche?
Quanti sono i tipi di gas distribuiti in Italia?
Se non si osservano queste precauzioni, si
possono verificare conseguenze anche gravi,
dovute soprattutto alla formazione (durante la
combustione) e diffusione nel locale di monossido di carbonio (CO), detto anche "killer
silenzioso".
Il CO, che costituisce la causa principale
degli incidenti, è un gas inodore, incolore e tossico, letale anche in piccolissime concentrazioni.
Si può formare e diffondere nell'ambiente:
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È utile sapere che in Italia si distribuiscono
sostanzialmente due tipi di gas, entrambi privi
di componenti tossici:
- il gas naturale o metano, che viene portato
dai giacimenti di estrazione alle nostre case
attraverso un sistema di condotte e reti di
distribuzione;
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UNI CIG
- il gas di petrolio liquefatto o GPL, ottenuto
dalla distillazione del petrolio, che viene fornito
in bombole o piccoli serbatoi (a volte anche con
rete di distribuzione).
In pochissime località si distribuisce ancora il
cosiddetto gas di città o gas manifatturato,
che invece contiene componenti tossici; tali
distribuzioni sono però in via di estinzione.
PRIMA DI ACQUISTARE, INSTALLARE, MA
SOPRATTUTTO TRASFERIRE APPARECCHI A
GAS, AD ESEMPIO IN UNA SECONDA CASA,
CONSULTARE IL PROPRIO INSTALLATORE, PER
ACCERTARSI CHE GLI STESSI SIANO IDONEI A
FUNZIONARE SENZA INCONVENIENTI .
L'esistenza di diversi tipi di gas pone qualche problema?
Nel caso di apparecchi non idonei per il
gas distribuito nella zona, l'installatore sarà
generalmente in grado di effettuare le operazioni di trasformazione necessarie per evitare il verificarsi di inconvenienti, a volte anche
molto gravi.
Il fatto che siano distribuiti più tipi di gas, tra
loro differenti per le caratteristiche chimicofisiche, rende necessaria la seguente cautela:
Vi sono alcune avvertenze particolari per
chi usa gas in bombole?
UNI CIG
Si. Oltre ai consigli precedenti, che sono validi per tutti gli utenti del gas, chi usa il gas in
bombole deve tener presente che:
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UNI CIG
- la sostituzione di una bombola è una opera
zione delicata, che va effettuata solo da personale competente;
- le bombole non devono essere installate in
locali ubicati sotto il livello stradale e vanno
protette dal sole e da altre fonti di calore;
- in locali di cubatura fino a 10 m3 è esclusa
l'installazione di bombole;
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Si possono usare apparecchi per riscaldamento a gas portatili?
L'utilizzo di apparecchi portatili (TIPO A)
alimentati con bombola per il riscaldamento di
ambienti è soggetto a severe limitazioni.
Tali apparecchi devono essere forniti di speciali dispositivi di sicurezza contro la formazione di monossido di carbonio e non possono
essere usati in:
- in un locale di volume da 10 a 20 m3 si può
installare una sola bombola di contenuto
fino a 15 kg;
- bagni e camere da letto;
- se il volume supera i 20 m3 si possono installare al massimo 2 bombole, per un contenuto complessivo fino
a 20 kg nei locali che
non superano 50 m3,
e fino a 30 kg nei
locali che superano
50 m3;
- locali non provvisti di almeno due aperture di
ventilazione regolamentari di 100 cm2.
- in casa, garage,
ripostigli è vietato
tenere bombole non
allacciate, vuote o
piene anche parzialmente.
UNI CIG
- locali di volumi minore di 12 m3 ;
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UNI CIG
COME COMPORTARSI SE SI SENTE ODORE
DI GAS
A questo punto dovrete adottare i semplici
comportamenti che vi suggeriamo qui di seguito:
Se seguirete attentamente i consigli che vi
- aprite finestre e porte, per arieggiare il più
possibile il locale;
abbiamo dato nelle pagine precedenti, potrete
contare su un elevato livello di sicurezza, per
voi, i vostri familiari e i vostri vicini, nei confronti del gas.
Se però, malgrado la vostra attenzione, qualcosa non dovesse andare per il verso giusto,
sarete avvertiti da un campanello d'allarme
inconfondibile: il caratteristico odore di gas.
Infatti tutti i gas combustibili devono avere,
per legge, un odore caratteristico, in modo che
sia possibile rilevarne la presenza, in caso di
fuga, prima che raggiungano concentrazioni
pericolose.
28
UNI CIG
- spegnete immediatamente tutte le fiamme ;
- chiudete la valvola principale del contatore o
della bombola;
- non fumate, né accendete fiammiferi o
accendini;
- non azionate interruttori, campanelli, apparecchi elettrici, o telefonici.
Infatti una loro eventuale scintilla potrebbe
innescare un'esplosione.
29
UNI CIG
Se il vostro impianto è alimentato da gas in
bombole (GPL), ricordate che il GPL, essendo
più pesante dell'aria, in caso di fuoriuscita
accidentale dell'impianto tende a cadere inizialmente al suolo, e quindi:
- spazzate il pavimento per rimuovere possibili residui di gas, convogliandoli verso l'ambiente esterno;
- mantenendo chiusa la valvola principale,
controllate che tutti i rubinetti degli apparecchi siano anch'essi chiusi e chiudete quelli
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che ancora non lo fossero; infatti il gas
potrebbe essere fuoriuscito da un rubinetto
lasciato inavvertitamente aperto;
UNI CIG
- controllate l'integrità del tubo flessibile del
l'apparecchio di cottura e delle sue connessioni;
- se con queste verifiche non riuscite ad individuare l'origine della fuga o se continuate
ad avvertire odore di gas con valvole e rubinetti chiusi, chiamate l'Azienda distributrice
o il rivenditore della bombola per mezzo di
un telefono esterno;
- ricordatevi che, in ogni caso, interventi o
riparazioni sugli impianti e sugli apparecchi
a gas (compresa la sostituzione del tubo
flessibile) devono essere eseguiti da personale qualificato!
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UNI CIG
DICHIARAZIONE DI CONFORMITÁ DELL'IMPIANTO ALLA REGOLA D'ARTE
A
fine lavoro l'installatore deve rilasciare la
Dichiarazione di Conformità come richiesto
dalla Legge 46/90. La Dichiarazione di
Conformità deve essere redatta secondo il
modello ministeriale, di cui si propone di seguito un fac-simile, in quattro copie sottoscritte
dal titolare dell'impresa installatrice e dal
responsabile tecnico.
Tali copie dovranno essere consegnate al
committente ed agli enti come indicato nel diagramma di flusso riportato alla pagina 35.
L'art. 13 della legge 46/90, relativamente agli
impianti in edifici provvisti di abitabilità/agibilità, prescrive all'impresa installatrice di inviare
al Comune la Dichiarazione di Conformità entro
30 giorni dalla conclusione dei lavori.
Il percorso è diverso secondo che all'edificio sia stato o no rilasciato il certificato di
abitabilità/agibilità.
FAC- SIMILE DELLA DICHIARAZIONE
DI CONFORMITÁ
UNI CIG
Il sottoscritto.............................................................................................................
Titolare o legale rappresentante dell'impresa (ragione sociale)...............................
..................................................................................................................................
Operante nel settore.................................................................................................
con sede in via.......................................n......Comune......................(prov. ............)
tel..............................................................................................................................
P. IVA .....................................
iscritta nel registro delle ditte (R.D. 20.9.1934,
n. 2011) della camera C.I.A.A.di ...........................n. ..............................................
iscritta all'albo provinciale delle imprese artigiane (legge 8.8.1985, n.443),
di .....................................................n. .....................................................................
esecutrice dell'impianto (descrizione schematica)
..................................................................................................................................
..................................................................................................................................
..................................................................................................................................
inteso come :
nuovo impianto;
trasformazione;
ampliamento;
manutenzione straordinaria;..............................................................................
altro ..........................................................................................................................
commissionato da
..................................................................................................................................
installato nei locali siti nel comune di ......................................................................
.........................................................................................................(prov. .............)
via .............................................................................................n. ...........................
scala..................................................piano.............................interno......................
di propietà di (nome, cognome, o ragione sociale e indirizzo) ...............................
..................................................................................................................................
.....................................................................................
32
in edificio adibito ad uso:
industriale;
civile;
commercio,
altri usi;
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FLUSSO DELLA DICHIARAZIONE
DI CONFORMITA
UNI CIG
UNI CIG
Dichiara
4 COPIE
sotto la propria responsabilità, che l'impianto è stato realizzato in modo conforme
alla regola dell'arte, secondo quanto previsto dall'art. 7 della legge n. 46/1990,
tenuto conto delle condizioni di esercizio e degli usi a cui è destinato l'edificio,
avendo in particolare:
rispettato il progetto (per impianti con obbligo di progetto, ai sensi dell'art. 6
della legge n. 46/1990);
S
seguito la normativa tecnica applicabile all'impiego :........................................
installato componenti e materiali costruiti a regola d'arte e adatti al luogo di
installazione, art. 7 della legge n.46/1990;
Esiste già
un certificato di abitabilità
o agibilità del-
NO
controllato l'impianto ai fini della sicurezza e della funzionalità con esito
positivo, avendo eseguito le verifiche richieste dalle norme e dalle disposizioni
di legge.
Allegati obbligatori:
progetto (solo per impianto con obbligo di progetto);
Installator
Installator
1 COPIA
1 COPIA
relazione con tipologie di materiali utilizzati;
schema di impianto realizzato;
riferimento a dichiarazioni di conformità precedenti o parziali, già esistenti;
copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali.
Allegati facoltativi:.....................................................................................................
2 COPIE
1 COPIA
1 COPIA
1 COPIA
Declina
Committen
1 COPIA
ogni responsabilità per sinistri a persone o a cose derivanti da manomissione
dell'impianto da parte di terzi ovvero da carenze di manutenzione o riparazione.
Il dichiarante
Data...........................
1 COPIA
1 COPIA
C.C.I.A.A.
Comune
......................
(timbro e firma)
Avvertenze per il committente: responsabilità del committente o del proprietario, legge n.46/1990, art. 10 (9)
Committen
34
Comune
C.C.I.A.A.
C.C.I.A.A.: Camera del Commercio, dell’Industria e dell’Artigianato
35
UNI CIG
COSA FARE QUANDO IL NOSTRO IMPIANTO
DOMESTICO A GAS DIVENTA VECCHIO?
G
li impianti costruiti prima del 13 marzo 1990 devono
essere verificati da un esperto (installatore abilitato gas o tecnico
professionista) secondo le modalità descritte nella norma UNI
10738. Al termine viene rilasciata un'apposita "Scheda di presentazione dei risultati" (positivi o negativi) delle verifiche e, in conclusione, il responso finale: cioé se l'impianto può continuare a
funzionare o se necessità prima di interventi.
Di seguito si riporta il testo della scheda, che coincide con quello riportato nel Decreto del 26 Novembre 1998 del Ministero dell’Industria, del
Commercio e dell’Artigianato che concerne l’approvazione della norma
UNI da parte dell’autorità pubblica.
SCHEDA DI PRESENTAZIONE DEI RISULTATI (DPR 13/0598 n. 218)
Verifica delle caratteristiche funzionali degli impianti a gas combustibile per uso domestico,
preesetenti alla data del 13 marzo 1990*)
Il sottoscritto...................................................................................................................................
Titolare o legale rappresentante dell'impresa (ragione sociale)....................................................
..................................................................................................................................
Operante nel settore (di cui la legge 5 marzo 1990, n.46 - art. 1, comma 1, lettera e)................
.......................................................................................................................................................
con sede in Via.....................................................n........Comune...........................(prov. ............)
tel.................................................Fax...............................................P.IVA ....................................
iscritta nel registro delle imprese (art. 8 legge 580/1993)
......................................................... della camera C.I.A.A.di .......................................................
ovvero
UNI CIG
DICHIARA
sotto la propria responsabilità, di aver eseguito le verifiche prescritte dalla UNI
10738***), ed in particolare le seguenti, conseguendo gli esiti di fianco indicati:
...ESITO
POSITIVO
NEGATIVO
- di aver accertato l’esistenza e l’idoneità della ventilazione (afflusso dell’aria comburente) e l’idoneità dei
locali;
()
()
- di aver accertato l’esistenza e l’idoneità dell’aerazione dei locali (smaltimento all’esterno dei prodotti della
combustione degli apparecchi di cottira e degli apparecchi di tipo A e di eventuali gas non combusti degli
apparecchi di cottura);
()
()
- di aver verificato l’efficienza dei sistemi di scarico dei
prodotti della combustione (per gli apparecchi di tipo
B e C). Per gli apparecchi di tipo B di aver accertato
la mancanza di riflusso dei prodotti della combustione
in ambiente e l’esistenza del tiraggio durante il regolare funzionamento degli apparecchi;
()
()
- di aver effettuato la verifica di tenuta dell’impianto
interno di adduzione del gas come prescritto in 7 della
UNI 10738;
()
()
- di aver accertato l’esistenza e la funzionalità dei
sistemi di sorveglianza di fiamma (non obbligatori per
i piani di cottura);
IDONEO****
e pertanto, nelle condizioni attuali,
l’impianto a gas risulta
NON IDONEO
()
()
()
()
a funzionare in sicurezza.
DECLINA
iscritta all'albo provinciale delle imprese artigiane (legge 8/8/1985, n.443), di .............n.......
ovvero
iscritto all’albo professionale degli/dei.................................di.........................al n..............
in relazione all’impianto gas al servizio di apparecchi di
cottura
ogni responsabilità per sinistri a persone, animali o cose derivanti dall’uso dell’impianto a gas senza che siano stati eliminati i difetti funzionali che determinano la
non idoneità sopra segnalata, o derivanti dalla manomissione delle attuali condizioni dell'impianto a gas o dal suo utilizzo improprio ovvero da carenza di manutenzione o riparazione.
IL DICHIARANTE
n°.............................. tipo.......................................
............................
(Timbro e Firma)
produzione acqua calda per uso sanitario n°.............................. tipo.......................................
riscaldamento
n°.............................. tipo.......................................
................................................................ n°.............................. tipo.......................................
descrizione sintetica degli apparecchi presenti, tipo e numero.....................................................
.......................................................................................................................................................
nome e cognome dell’utente (occupante l’alloggio).......................................................................
36
Data...........................
impianto installato nei locali siti nel comune di...................(prov.).........via...................................
n°......scala.........piano.......interno........di proprità di: (nome, cognome, indirizzo)........................
.......................................................................................................................................................
in edificio adibito ad uso civile**.....................................................................................................
NOTE
per ricevuta:
IL COMMITTENTE
............................
(1) Il DPR 18 aprile 1994, n. 392, abrogando gli articoli 4 e 5 della legge 5 marzo 1990, n. 46
ha soppresso il riconoscimento dei requisiti tecnico professionali previsti da detti articoli.
*) Data coincidente con l’entrata in vigore della legge 5 marzo 1990, n. 46 “ Norme per la sicurezza degli impianti”.
**) Secondo la definizione di cui al comma 1 dell’articolo 1 del DPR 6 dicembre 1991, n. 447
“Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n. 46”.
***) Redatta anche in rispetto dei criteri previsti dalla legge 1083/71 “Norme per la sicurezza
dell’impiego del gas combustibile”.
****) L’impianto è ritenuto idoneo se le cinque verifiche singole sopra riportate hanno conseguito tutte esito positivo.
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UNI CIG
ATTENZIONE
Teniamo ben presente che:
La scheda di presentazione dei risultati
delle verifiche, si riferisce esclusivamente a
impianti realizzati prima del 13 Marzo 1990.
Essa costituisce unicamente una "diagnosi"
dello stato di salute dell'impianto e può essere
positiva o negativa; se negativa bisogna subito
provvedere per i lavori risultati necessari.
Essa non deve essere confusa con la
“ Dichiarazione di conformità”, documento
rilasciato esclusivamente da un installatore
abilitato, a seguito dell'esecuzione di un nuovo
impianto a gas o di un intervento (modifica,
ampliamento, adeguamento, ecc.) su un
impianto a gas già esistente, essendo
comunque entrambi gli interventi stati effettuati dal 13 marzo 1990 in poi. Essa attesta
che l'opera effettuata ed i relativi controlli
sono corrispondenti alla regola dell'arte ed
alle prescrizioni di legge e normative vigenti
in materia.
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Impariamo a conoscere il gas