ARCIDIOCESI DI TRANI-BARLETTA-BISCEGLIE
Commissione “Liturgia e Musica Sacra”
Signore
da chi
andremo?
L’eucariStia
per La vita
quotidiana
Sussidio per l’animazione
del Triduo Eucaristico annuale
in preparazione al
XXV Congresso Eucaristico Nazionale
Ancona, 3-11 settembre 2011
ARCIDIOCESI DI TRANI-BARLETTA-BISCEGLIE
Commissione “Liturgia e Musica Sacra”
Signore
da chi
andremo?
L’Eucaristia
per la vita
quotidiana
Sussidio per l’animazione
del Triduo Eucaristico annuale
in preparazione al
XXV Congresso Eucaristico Nazionale
Ancona, 3-11 settembre 2011
In copertina: “Ultima Cena”, arazzo del Rubens, Museo Diocesano di Ancona
Mons. Giovan Battista Pichierri
Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie
Titolare di Nazareth
L’
annuale esposizione solenne dell’Eucaristia avrà quest’anno, per tutte le comunità parrocchiali, un unico tema: “Signore da chi andremo? - L’Eucaristia per la vita quotidiana”. È il
tema del XXV Congresso Eucaristico Nazionale che si celebrerà in
Ancona dal 3 all’11 settembre 2011.
Ci prepareremo in tal modo, carissimi sacerdoti, diaconi, ministri
istituiti e laici impegnati nella pastorale parrocchiale, al grande evento
di grazia che coinvolge tutte le Diocesi d’Italia.
Questo sussidio di animazione liturgica è stato elaborato dalla
Commissione diocesana “Liturgia e Musica Sacra”. Vengono proposte tre icone bibliche, schemi di adorazione, preghiere e canti eucaristici, l’inno e la preghiera del Congresso.
Siamo nell’anno pastorale della Missione diocesana ed è importante sottolineare la dimensione missionaria dell’Eucaristia: se infatti
la Chiesa è eucaristica, non può che essere una Chiesa missionaria! Nel documento “Il volto missionario delle parrocchie in un mondo
che cambia” (CEI – nota pastorale 30 maggio 2004, n. 4) si legge:
“Nell’Eucaristia, dono di sé che Cristo offre per tutti, riconosciamo la
sorgente prima, il cuore pulsante, l’espressione più alta della Chiesa
che si fa missionaria partendo dal luogo della sua presenza tra le case
degli uomini, dall’altare delle nostre chiese parrocchiali”.
L’obiettivo da raggiungere è che quanti vivono l’Eucaristia nel giorno del Signore diventino un popolo capace di missione, “trasportanpresentazione
3
do e incarnando” il Mistero celebrato nella testimonianza feriale della
Fede: dall’Eucaristia si riceve grazia e si impara ad essere “testimoni
di Cristo e discepoli del suo Amore”. La celebrazione eucaristica infatti
ci educa all’ascolto della Parola di Dio, all’offerta della nostra vita, alla
mutazione dei comportamenti di vita e allo stile di comunione. Come
sarebbe diverso il mondo se facesse dell’Eucaristia il programma di
vita!
Una comunità che fa esperienza del Cristo vivente esce dal tempio
con l’ansia apostolica: questa è la vera ed auspicata conversione! Chi
fa esperienza di Cristo, vive di Cristo e si fa discepolo e testimone
vero di Cristo. L’Eucaristia trasforma la vita del credente e lo rafforza
nella scelta evangelica.
Auspico che l’annuale esposizione solenne dell’Eucaristia sia un
momento importante della vita di ogni comunità, in preparazione al
Congresso Eucaristico Nazionale, e un’occasione per ritrovare il “centro propulsore” del nostro essere “Chiesa missionaria, casa e scuola
di comunione”.
Trani, 6 gennaio 2011
Solennità dell’Epifania del Signore
4
X Giovan Battista Pichierri
Arcivescovo
presentazione
Introduzione
EUCARISTIA MISTERO
DA CELEBRARE
Carissimi fratelli e sorelle,
il S. Padre Benedetto XVI, nell’esortazione apostolica post-sinodale
“Sacramentum Charitatis” (22.2.2007), tratta il tema dell’Eucaristia in
tre parti:
• Eucaristia, mistero da credere
• Eucaristia, mistero da celebrare
• Eucaristia, mistero da vivere.
Mi fermo a mettere in rilievo un aspetto della seconda parte, e precisamente “il rapporto intrinseco tra celebrazione e adorazione” (nn.
66-69), per esortare a valorizzare nella forma eucaristica della vita
cristiana il rapporto con Gesù, presente realmente in modo sacramentale nel tabernacolo, attraverso l’adorazione e la pietà eucaristica.
Intrinseco rapporto tra la Santa Messa e
l’adorazione del SS. Sacramento
“Nell’Eucaristia il Figlio di Dio ci viene incontro e desidera unirsi a
noi; l’adorazione eucaristica non è che l’ovvio sviluppo della Celebrazione Eucaristica, la quale è in se stessa il più grande atto d’adorazione della Chiesa. Ricevere l’Eucaristia significa porsi in atteggiamento
di adorazione verso Colui che riceviamo” (n.66).
“L’atto di adorazione al di fuori della Messa prolunga ed intensifica
quanto si è fatto nella celebrazione liturgica stessa. Infatti, soltanto
introduzione
5
nell’adorazione può maturare un’accoglienza profonda e vera. E proprio in questo atto personale di incontro col Signore matura poi anche
la missione sociale che nell’Eucaristia è racchiusa e che vuole rompere le barriere non solo tra il Signore e noi, ma anche e soprattutto le
barriere che ci separano gli uni dagli altri” (n.66).
La presenza di Gesù Eucaristia nel Tabernacolo è riscontro anche
di quanto Gesù ci dice: “ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla
fine del mondo” (Mt 28,20). Se questo è vero per la presenza di Gesù
in noi in forza del Battesimo e della Cresima, è altrettanto vero per la
sua presenza in mezzo a noi nel tabernacolo.
La pratica dell’adorazione eucaristica
È una conseguenza del principio sopra enunciato. La pratica
dell’adorazione eucaristica “permette di vivere più profondamente e con
maggiore frutto la stessa celebrazione liturgica” (n.67). Nel sostare in
compagnia di Gesù, coltivando lo stupore per la sua presenza nell’Eucaristia, l’anima è ricolma di grazia e riceve il pegno della gloria futura.
Nella visita al Santissimo Sacramento si parla direttamente con Gesù
Cristo: si può parlare col silenzio, con la immobilità che contempla. Con
Gesù non c’è la difficoltà del comporre e dell’esprimersi: Egli di noi capisce tutto. Noi contiamo per Gesù quanto una stilla del Suo sangue
preziosissimo. Oh! quanto e come i sacerdoti, facendosi per primi “adoratori”, hanno da parlare di Gesù Eucaristia e portare a Lui le anime desiderose di sollievo e di pace, proprio come ci dice Gesù stesso: “venite
a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò” (Mt 11,28).
Le forme di adorazione eucaristica
Innanzitutto l’adorazione personale e quella comunitaria che rinsaldano la comunione ecclesiale. Poi le forme tradizionali come, ad
esempio, le processioni eucaristiche, la processione del Corpus Domini, la pratica delle Quarantore, i Congressi eucaristici locali, nazionali e internazionali. Tutte meritano di essere coltivate (cfr. n.68).
6
introduzione
Il luogo del tabernacolo nella chiesa
Deve avere un’adeguata collocazione, “perché questa aiuta a riconoscere la presenza reale di Cristo nel Santissimo Sacramento. Si
individua, grazie alla lampada perenne, da chiunque entri in chiesa.
Dove non c’è la Cappella del Santissimo Sacramento e permane l’altare maggiore con il tabernacolo, è opportuno continuare ad avvalersi
di tale struttura per la conservazione e adorazione dell’Eucaristia, evitando di collocarvi innanzi la sede del celebrante. Il tabernacolo deve
sempre essere curato sotto il profilo artistico” (n.69).
Per essere Chiesa eucaristica missionaria
Dobbiamo dare forma eucaristica alla nostra vita cristiana:
- vivendo secondo la Domenica (cfr. n.72)
- appartenendo al corpo ecclesiale (cfr. n.76).
Tutti i membri della Chiesa devono coltivare la spiritualità e la cultura eucaristica: i fedeli laici (n.79), i ministri ordinati (n.80), le persone
consacrate (n.81). “Anche noi dobbiamo poter dire ai nostri fratelli con
convinzione: «quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo
a voi, perché anche voi siate in comunione con noi» (1Gv 1,3). Veramente non c’è niente di più bello che incontrare e comunicare Cristo
a tutti” (n.84).
Carissimi, cresca sempre più in ciascuno di noi e in tutta la Chiesa
diocesana l’amore adorante verso Gesù Eucaristia!
Vi benedico.
X Giovan Battista Pichierri
Arcivescovo
introduzione
7
ignore,
da chi
andremo?
Signore,
da chi
andremo?
per te che Sei entrato in chieSa
e vuoi adorare iL Signore
preSente neLL’eucariStia
Breve introduzione per la preghiera personale di adorazione.
- SeidifrontealSignore:
Sei entrato/a in Chiesa per adorare il Signore. Egli è davanti a te. Il
Creatore del mondo, dell’Universo,… colui che ti ha donato la vita
è di fronte a te nel sacramento dell’Eucaristia che trovi esposto
sull’altare per l’adorazione. Inginocchiati di fronte a Lui, riconosci
i doni che ti ha concesso, ringrazialo con il cuore per questi doni.
Fai silenzio dentro di te e ringrazia il Signore.
Può darsi che il tuo animo sia amareggiato, deluso, insoddisfatto,… nella fede riconosci i doni del Signore, incontra il Signore
come il Signore della tua vita.
- Mettitiinascolto:
Dopo aver reso evidente la presenza del Signore, mettiti in ascolto. Puoi usare uno degli schemi di questo libretto o un brano del
Vangelo. Ascolta cosa Dio ti vuole proporre, contempla il suo volto
nella sua Parola.
- rispondiallaParolacheilluminalatuavita:
Forse vuoi chiedere perdono, forse vuoi domandare aiuto, forse
vuoi ringraziare il Signore… non rimanere indifferente di fronte a
quella Parola. Rispondi con la tua vita. Non avere paura il Signore
conosce bene il tuo cuore … rispondi alla parola.
breve introduzione per la preghiera
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- Prega il Signore per te e per i tuoi fratelli:
Sei di fronte al Signore e puoi domandare ciò che hai bisogno:
“Qualunque cosa chiederete al Padre nel mio nome, Lui ve la concederà”.
- Prendi un impegno:
Se la tua preghiera è stata un vero incontro con il Signore, la tua
vita deve cambiare. Pregare è amare e amare è cambiare. Se ti è
difficile vivere quell’impegno che senti il dovere di assumere, domanda ancora aiuto al Signore perché renda serena la tua scelta.
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breve introduzione per la preghiera
VESPRI EUCARISTICI
Secondi Vespri del Corpus Domini
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
Frumento di Cristo noi siamo
cresciuto nel sole di Dio,
nell'acqua del fonte impastati,
segnati dal crisma divino.
In pane trasformaci, o Padre,
per il sacramento di pace:
un Pane, uno Spirito, un Corpo,
la Chiesa una-santa, o Signore.
O Cristo, pastore glorioso,
a te la potenza e l'onore
col Padre e lo Spirito Santo
nei secoli dei secoli. Amen.
Oppure:
Pange, lingua, gloriósi córporis mystérium,
sanguinísque pretiósi, quem in mundi prétium
fructus ventris generósi Rex effúdit géntium.
vespri eucaristici
11
Nobis datus, nobis natus ex intácta Vírgine,
et in mundo conversátus, sparso verbi sémine,
sui moras incolátus miro clausit órdine.
In suprémæ nocte cenæ recúmbens cum frátribus,
observáta lege plene cibis in legálibus,
cibum turbæ duodénæ se dat suis mánibus.
Verbum caro panem verum verbo carnem éfficit,
fitque sanguis Christi merum, et, si sensus déficit,
ad firmándum cor sincérum sola fides súfficit.
Tantum ergo sacraméntum venerémur cérnui,
et antíquum documéntum novo cedat rítui;
præstet fides suppleméntum sénsuum deféctui.
Genitóri Genitóque laus et iubilátio,
salus, honor, virtus quoque sit et benedíctio;
procedénti ab utróque compar sit laudátio. Amen.
1ª Antifona
Sacerdote per sempre, come Melchisedek
Cristo Signore ha offerto il pane e il vino.
Salmo 109, 1-5.7
Oracolo del Signore al mio Signore: *
«Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici *
a sgabello dei tuoi piedi».
Lo scettro del tuo potere stende il Signore da Sion: *
«Domina in mezzo ai tuoi nemici.
12
vespri eucaristici
A te il principato nel giorno della tua potenza *
tra santi splendori;
dal seno dell'aurora, *
come rugiada, io ti ho generato».
Il Signore ha giurato e non si pente: *
«Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchisedek».
Il Signore è alla tua destra, *
annienterà i re nel giorno della sua ira.
Lungo il cammino si disseta al torrente *
e solleva alta la testa.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1ª Antifona
Sacerdote per sempre, come Melchisedek
Cristo Signore ha offerto il pane e il vino.
2ª Antifona
Alzerò il calice della salvezza,
offrirò il sacrificio della lode.
Salmo 115
Ho creduto anche quando dicevo: *
«Sono troppo infelice».
Ho detto con sgomento: *
«Ogni uomo è inganno».
vespri eucaristici
13
Che cosa renderò al Signore *
per quanto mi ha dato?
Alzerò il calice della salvezza *
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore, *
davanti a tutto il suo popolo.
Preziosa agli occhi del Signore *
è la morte dei suoi fedeli.
Sì, io sono il tuo servo, Signore, †
io sono tuo servo, figlio della tua ancella; *
hai spezzato le mie catene.
A te offrirò sacrifici di lode *
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore *
davanti a tutto il suo popolo,
negli atri della casa del Signore, *
in mezzo a te, Gerusalemme.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2ª Antifona
Alzerò il calice della salvezza,
offrirò il sacrificio della lode.
3ª Antifona
Tu sei la via e la verità,
tu sei la vita del mondo, Signore.
14
vespri eucaristici
Cantico Ap 19, 1-7 Le nozze dell'Agnello
Alleluia.
Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio; *
veri e giusti sono i suoi giudizi.
Alleluia.
Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi servi, *
voi che lo temete, piccoli e grandi.
Alleluia.
Ha preso possesso del suo regno il Signore, *
il nostro Dio, l'Onnipotente.
Alleluia.
Rallegriamoci ed esultiamo, *
rendiamo a lui gloria.
Alleluia.
Sono giunte le nozze dell'Agnello; *
la sua sposa è pronta.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
3ª Antifona
Tu sei la via e la verità,
tu sei la vita del mondo, Signore.
Lettura breve
1 Cor 11, 23-25
Io, fratelli, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del
pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio
vespri eucaristici
15
corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo,
dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la
Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
Responsorio Breve
R. Ci hai dato un pane dal cielo. * Alleluia, alleluia.
Ci hai dato un pane dal cielo. Alleluia, alleluia.
V. Pane degli angeli, cibo dell'uomo.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
Ci hai dato un pane dal cielo. Alleluia, alleluia.
Antifona al Magnificat
Mistero della Cena!
Ci nutriamo di Cristo,
si fa memoria della sua passione,
l'anima è ricolma di grazia,
ci è donato il pegno della gloria, alleluia.
Cantico della Beata Vergine
Esultanza dell'anima nel Signore
L'anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
16
vespri eucaristici
(Lc 1, 46-55)
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
Antifona al Magnificat
Mistero della Cena!
Ci nutriamo di Cristo,
si fa memoria della sua passione,
l'anima è ricolma di grazia,
ci è donato il pegno della gloria, alleluia.
Intercessioni
Cristo nella Cena pasquale ha donato il suo Corpo e il suo Sangue
per la vita del mondo. Riuniti nella preghiera di lode, invochiamo il suo
nome:
Cristo, pane del cielo, da' a noi la vita eterna.
Cristo, Figlio del Dio vivo, che ci hai comandato di celebrare l'Eucaristia in tua memoria,
- fa' che vi partecipiamo sempre con fede e amore a beneficio di tutta
la Chiesa.
vespri eucaristici
17
Cristo, unico e sommo sacerdote, che hai affidato, ai tuoi sacerdoti i
santi misteri,
- fa' che essi esprimano nella vita ciò che celebrano nel sacramento.
Cristo, che riunisci in un solo corpo quanti si nutrono di uno stesso
pane,
- accresci nella nostra comunità la concordia e la pace.
Cristo, che nell'Eucaristia ci dai il farmaco dell'immortalità e il pegno
della risurrezione,
- dona la salute agli infermi e il perdono ai peccatori.
Cristo, che nell'Eucaristia ci dai la grazia di annunziare la tua morte e
risurrezione fino al giorno della tua venuta,
- rendi partecipi della tua gloria i nostri fratelli defunti.
Padre nostro.
Orazione
Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell'Eucaristia ci
hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa' che adoriamo con viva
fede il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio
Padre, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male
e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.
18
vespri eucaristici
1° GIORNO
La moltiplicazione
dei pani
Gv 6, 1-15
D
opo queste cose Gesù se ne andò all’altra riva del mare di
Galilea, cioè il mare di Tiberiade. Una gran folla lo seguiva,
perché vedeva i miracoli che egli faceva sugli infermi. Ma
Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Or la
Pasqua, la festa dei Giudei, era vicina. Gesù dunque, alzati gli occhi e
vedendo che una gran folla veniva verso di lui, disse a Filippo: «Dove
compreremo del pane perché questa gente abbia da mangiare?» Diceva così per metterlo alla prova; perché sapeva bene quello che
stava per fare. Filippo gli rispose: «Duecento denari di pani non bastano perché ciascuno ne riceva un pezzetto». Uno dei suoi discepoli,
Andrea, fratello di Simon Pietro, gli disse: «C’è qui un ragazzo che ha
cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cosa sono per tanta gente?».
Gesù disse: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. La gente
dunque si sedette, ed erano circa cinquemila uomini. Gesù, quindi,
prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì alla gente seduta; lo
stesso fece dei pesci, quanti ne vollero. Quando furono saziati, disse
ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché niente si perda». Essi quindi li raccolsero e riempirono dodici ceste di pezzi che di
quei cinque pani d’orzo erano avanzati a quelli che avevano mangiato. La gente dunque, avendo visto il miracolo che Gesù aveva fatto,
disse: «Questi è certo il profeta che deve venire nel mondo». Gesù,
quindi, sapendo che stavano per venire a rapirlo per farlo re, si ritirò di
nuovo sul monte, tutto solo.
1° giorno
19
2° GIORNO
Io sono il pane vivo
Gv 6, 51-59
I
o sono il pane vivente, che è disceso dal cielo; se uno mangia di
questo pane vivrà in eterno; e il pane che io darò per la vita del
mondo è la mia carne». I Giudei dunque discutevano tra di loro,
dicendo: «Come può costui darci da mangiare la sua carne?» Perciò
Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che se non mangiate la
carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita
in voi. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna; e
io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e
il mio sangue è vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio
sangue dimora in me, e io in lui. Come il Padre vivente mi ha mandato e io vivo a motivo del Padre, così chi mi mangia vivrà anch’egli
a motivo di me. Questo è il pane che è disceso dal cielo; non come
quello che i padri mangiarono e morirono; chi mangia di questo pane
vivrà in eterno». Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga
di Cafarnao.
20
2° giorno
3° GIORNO
Signore
da chi andremo?
Gv 6, 60-71
P
erciò molti dei suoi discepoli, dopo aver udito, dissero: «Questo parlare è duro; chi può ascoltarlo?» Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano di ciò, disse loro:
«Questo vi scandalizza? E che sarebbe se vedeste il Figlio dell’uomo
ascendere dov’era prima? È lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. Ma tra di voi ci
sono alcuni che non credono». Gesù sapeva infatti fin dal principio chi
erano quelli che non credevano, e chi era colui che lo avrebbe tradito.
E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se
non gli è dato dal Padre». Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono
indietro e non andavano più con lui. Perciò Gesù disse ai dodici: «Non
volete andarvene anche voi?». Simon Pietro gli rispose: «Signore, da
chi andremo noi? Tu hai parole di vita eterna; e noi abbiamo creduto
e abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di Dio». Gesù rispose loro:
«Non ho io scelto voi dodici? Eppure, uno di voi è un diavolo!». Egli
parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota, perché questi, uno dei
dodici, stava per tradirlo.
3° giorno
21
ignore,
da chi
andremo?
Signore,
da chi
andremo?
Adorazione eucaristica con fanciulli e ragazzi
grazie, Signore!
riti d’inizio
Chi guida e anima la preghiera, dopo aver favorito un clima di raccoglimento,
spiega brevemente il senso della adorazione eucaristica e come si svolgerà.
Sarà bene che i diversi compiti (letture, canti, preghiere ... ) siano definiti con
cura prima dell’inizio, così che tutto si svolga con calma.
ACCOglIenzA
C. Ogni momento di preghiera è una ricerca di mettersi in comunicazione con Dio. Egli è nostro Padre, si è mostrato attraverso Gesù,
ci dona continuamente il suo Spirito. Porci in adorazione, davanti
all’Eucaristia, significa metterci in ascolto di Gesù, rendere grazie
a Dio per la vita che abbiamo ricevuto e per tutti i suoi doni, e anche rispondere al suo invito a seguirlo.
Si canta: Grandi cose (CdP 655). Durante il canto: esposizione della SS.ma
Eucaristia.
SAluTOeInTrOduzIOneAllAPreghIerA
g.Cari ragazzi, care ragazze. Dio ci accoglie: noi siamo suoi figli e
sue figlie. Ascoltiamo, come in ogni celebrazione dell’Eucaristia, le
parole di benvenuto a cui risponderemo con il nostro 'Amen’.
P. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la
comunione dello Spirito santo sia con tutti voi.
adorazione eucaristica con fanciulli e ragazzi
23
T. E con il tuo spirito.
P. Eucaristia significa 'ringraziare’. Forse noi siamo più abituati a
chiedere che a dire grazie. Questo perché spesso sentiamo di
avere bisogno, bisogno di tante persone e di tante cose. Abbiamo bisogno anche di Dio, ed è bene rivolgere anche a lui
le nostre domande. Oggi però vogliamo soprattutto ringraziare:
per farlo dobbiamo ricordarci di quanto egli ha fatto per noi, riconoscere il bene che ci vuole, per lodarlo con le nostre parole,
ma soprattutto con il nostro impegno a vivere come egli ci indica
attraverso Gesù.
Preghiera di lode e di ringraziamento G. Ci poniamo in ginocchio. Con questo gesto riconosciamo di essere
creature di fronte al Creatore. È un gesto di umiltà, dalla quale
scaturisce anche il nostro sentimento di lode e di riconoscenza.
L. Grazie, Signore, per la mano che continuamente ci tendi, grazie
perché ci ami nonostante la nostra ingratitudine.
T. Signore, grazie per il tuo amore!
L. Grazie per tutti i tuoi doni, per gli affetti, per la musica, per i colori,
per le cose belle.
T. Signore, grazie per il tuo amore!
L. Grazie per il dono del tuo Figlio Gesù, che si è fatto uomo per
ridarci la tua amicizia.
T. Signore, grazie per il tuo amore!
L. Grazie perché Gesù ha voluto restare con noi nel segno dell’Eucaristia.
T. Signore, grazie per il tuo amore!
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adorazione eucaristica con fanciulli e ragazzi
ASCOLTO, RISPOSTA, DIALOGO
Vangelo G.Ci poniamo seduti: è un gesto di attenzione e di confidenza. Dice
che siamo pronti ad ascoltare, proprio come facciamo con i genitori a casa, con gli insegnanti a scuola, o con gli amici. Così
anche di fronte alla Parola di Dio, che noi ascoltiamo soprattutto
nel Vangelo.
P. Dal Vangelo secondo Luca (Lc 18,35-43)
In quel tempo, mentre Gesù si avvicinava a Gerico, un cieco era
seduto a mendicare lungo la strada. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli risposero: «Passa Gesù il
Nazareno!». Allora incominciò a gridare: «Gesù, figlio di Davide,
abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo sgridavano,
perché tacesse; ma lui continuava ancor più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù allora si fermò e ordinò che glielo
conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò: «Che vuoi che
io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io riabbia la vista». E
Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto
il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio. Parola del Signore.
T. Lode a te, o Cristo.
La riflessione guidata è bene sia breve, adatta nel linguaggio ai partecipanti. Gli
spunti qui offerti vanno usati con libertà e proposti in modo semplice ma incisivo,
lasciando spazi di silenzio per la riflessione.
• Il Vangelo traccia un esempio di situazione di bisogno, dalla quale nasce l’invocazione di aiuto e la risposta amorevole di Gesù.
È la situazione di tutti noi: fin da bambini facciamo l’esperienza
di tanti limiti e di necessità. Spesso noi pretendiamo. Qui ci è
mostrato un atteggiamento di fiducia: è da questa fiducia che naadorazione eucaristica con fanciulli e ragazzi
25
sce l’invocazione di aiuto. Poco prima, nello stesso Vangelo di
Luca, Gesù aveva indicato nei bambini l’esempio di persone che
sanno aver fiducia, che sanno fidarsi dei genitori e degli adulti
che hanno cura di loro, e che sanno fidarsi anche di Dio. E aveva
detto: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite
perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio».
• Il cieco che incontra Gesù è anche un simbolo di tutti noi: abbiamo bisogno di aprire gli occhi per riconoscere quanto di bene
riceviamo di continuo e da tante parti. Perciò l’invocazione del
cieco ha per noi anche questo significato: per poter lodare Dio,
dobbiamo essere aiutati a riconoscere quanto Dio ha fatto e continua a fare nella nostra vita. L’elenco dei beni ricevuti, a partire
dalla vita, può essere lungo e differente da persona a persona.
Solo il ricordo e il riconoscere quanto in noi dobbiamo a Dio fa
scaturire anche il ringraziamento. La fine del racconto parla ancora del cieco che 'segue’ Gesù lodando Dio; e anche di tutto il
popolo che rende lode a Dio.
• Seguire Gesù: un modo concreto per lodare e ringraziare. Infatti,
nel Vangelo, più volte Gesù indica nel fare la volontà del Padre o
nel seguire lui il modo più concreto e bello di essere riconoscenti.
Non sono tanto le parole, ma la vita delle persone, ad indicare la
fiducia in Dio e a testimoniare la nostra risposta di amore nei suoi
confronti.
Alla riflessione segue un breve momento di silenzio.
Salmo G.Ci poniamo in piedi, segno di rispetto e di prontezza ad accogliere
ciò che abbiamo ascoltato. Il Sal 66 è espressione della lode a Dio
da parte di un cuore fiducioso, che sa riconoscere quanto Dio ama
la nostra terra. Cantiamo il ritornello (CdP 109):
26
adorazione eucaristica con fanciulli e ragazzi
Rit. Tutte le genti vedranno, o Signore, la tua salvezza!
L. Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
fra tutte le genti la tua salvezza. Rit.
Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Esultino le genti e si rallegrino,
perché giudichi i popoli con giustizia,
governi le nazioni sulla terra. Rit.
Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
La terra ha dato il suo frutto.
Ci benedica Dio
e lo temano tutti i confini della terra. Rit.
LODE E AZIONE DI GRAZIE
Preghiera personale
C. Il Signore incontra e chiama anche ognuno di noi. Egli ha fiducia
in ognuno di noi, e nel nostro cuore possiamo dirgli di sì o di no.
Ora lasciamo alcuni minuti di totale silenzio: ognuno può rivolgersi
al Signore con le sue parole, può dire a lui i sentimenti provati
nell’ascolto della Parola, anche i propri bisogni e preoccupazioni,
o le proprie paure e i desideri. E soprattutto ringraziarlo perché egli
ci vuole e ci vorrà sempre bene.
G. Ci poniamo allora in ginocchio, ossia in atteggiamento di umiltà e
anche di riflessione e di preghiera.
Breve momento di preghiera personale.
adorazione eucaristica con fanciulli e ragazzi
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Preghiera comunitaria G. Ci alziamo in piedi, ed eleviamo in alto le mani per esprimere il nostro desiderio di tendere a Dio, proprio come i bambini che tendono le braccia alla mamma o al papà per farsi prendere in braccio.
P. La nostra preghiera è ora la risposta a Dio che ci ha rivolto la sua
Parola. È invocazione perché la sua Parola ci illumini sempre e
trasformi la nostra vita. Preghiamo insieme e diciamo:
T. Ascolta la nostra preghiera, Signore!
L. Per la Chiesa: sia comunità capace di dialogo e testimoni così il
suo ascolto di Gesù, preghiamo.
L. Per le nostre famiglie: le parole che ci scambiamo siano sempre
espressione sincera e leale per costruire collaborazione e armonia, preghiamo.
L. Per noi stessi: perché siamo capaci di riconoscere i d oni che riceviamo da te, o Signore, e dalle persone che ci amano, e sappiamo
dire grazie, preghiamo.
Seguono altre preghiere spontanee. L’invocazione che segue può essere 'a cori
alterni’ oppure intercalando le singole parti con l’acclamazione: Ti rendiamo
grazie, Gesù.
Tu ci hai offerto il Pane di Dio
e ci inviti a condividere il cammino della vita
con la moltitudine delle persone.
Che tu sia benedetto, Signore!
Tu vuoi la felicità dell’umanità,
tu ci domandi solo di accettare il tuo invito.
Che la nostra vita sia,
alla tua bontà,
ricca di gioia e di pace.
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adorazione eucaristica con fanciulli e ragazzi
P. Ti preghiamo o Padre, Signore di tutte le cose: noi alziamo le nostre mani e i nostri cuori verso di te, e tu manda a noi il tuo Spirito
e facci comprendere ciò che tu vuoi da noi. Attraverso Gesù noi ti
ringraziamo e cantiamo la tua gloria, ora e sempre.
T. Amen.
Canto: Ti ringrazio, o mio Signore (CdP 925) - 1a strofa.
Gesto simbolico
Il 'grazie’ può essere detto con l’offerta di un mazzo di fiori o di qualche oggetto
a cui si attribuisce un particolare valore di segno, L’animatore della preghiera
invita a portare all’altare quanto è stato preparato (fiori, oggetti, scritti).
C. L’atteggiamento interiore che abbiamo espresso nella preghiera
può essere confermato attraverso il gesto [breve descrizione], che
diventa simbolo dei nostri sentimenti e del nostro impegno. Noi lo
accompagniamo con il nostro canto:
Canto: Ti ringrazio, o mio Signore (CdP 925) 2a e 3a strofa.
RITI DI CONCLUSIONE
Padre nostro e orazione
P. Prendendoci tutti per mano, in segno di fratellanza, innalziamo la
preghiera che Gesù ci ha insegnato: Padre nostro...
Benedizione
Il gesto della benedizione può essere quello tradizionale, ma anche liberamente
scelto. È bene concludere l’incontro di preghiera con un canto: Musica di festa
(CdP 680)
G.Inchinatevi per ricevere la benedizione.
adorazione eucaristica con fanciulli e ragazzi
29
P. Benedici, Signore, questi ragazzi che attendono i doni della tua
misericordia e porta a compimento i desideri di bene che tu stesso
hai loro ispirato. Per Cristo nostro Signore.
T. Amen.
Canto finale.
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adorazione eucaristica con fanciulli e ragazzi
Adorazione eucaristica con giovani
«Io sono
la luce del mondo»
RITI D’INIZIO
Chi anima la preghiera dopo aver favorito un clima di raccoglimento, spiega brevemente il senso dell’adorazione eucaristica e i momenti nei quali è articolato il
suo svolgimento.
Canto d’inizio: Luce divina (CdP 560)
Durante il canto: esposizione della SS.ma Eucaristia.
Saluto e introduzione
P. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede,
per la potenza dello Spirito santo, sia con tutti voi.
T. E con il tuo spirito.
P. Carissimi giovani, la comunione con Dio che ricerchiamo in molti
modi si realizza nell’ascolto della sua Parola, ma trova pienezza
nella partecipazione all’Eucaristia, che ci unisce a Cristo e tra di
noi. E anche la ‘salvezza’ a cui aspiriamo in molti modi consiste nel
realizzare in noi questa comunione, che ci permette di andare oltre
ogni contraddizione e frattura, di vincere l’isolamento e di instaurare nuove solidarietà. Noi tendiamo qui a questa comunione che
ci salva in modi ancora imperfetti. Il senso della nostra preghiera
adorante è di supplire ai nostri limiti con la luce che ci viene dall’alto, nella contemplazione sempre più intensa del mistero, e non
adorazione eucaristica con giovani
31
soltanto per noi, ma per essere sale e luce della terra, secondo
l’invito di Gesù stesso.
Segue un breve momento di silenzio. A un cenno di colui che presiede, l’assemblea siede in atteggiamento di ascolto.
ASCOLTO DELLA PAROLA
Vangelo C. Prendere sul serio il Vangelo significa trasformare in concreto un
progetto di promozione umana radicale. Dal Vangelo ci viene la
proposta di contribuire a costruire una società alternativa alla mentalità dominante, non fondata sul tornaconto individuale, ma sul
coraggio di aprirci agli altri, di prestare attenzione alle persone e di
essere disponibili al servizio.
P. Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,1-10.13-16)
Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere,
gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li
ammaestrava dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è
il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beati i
miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e
sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati
figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di
essi è il regno dei cieli». Disse ancora: «Voi siete il sale della terra;
ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render
salato?
A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città
collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla
sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti
32
adorazione eucaristica con giovani
quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti
agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria
al vostro Padre che è nei cieli». Parola del Signore.
T. Lode a te, o Cristo.
• Di fronte alla naturale ricerca di felicità, ai giovani credenti il Vangelo indica un progetto di vita che riguarda la promozione umana
per loro stessi e per la società in cui sono chiamati ad operare.
Qui l’Eucaristia può contribuire a far prendere coscienza di che
cosa voglia dire essere cristiani nel mondo d’oggi. Guardando
alla società è evidente che fra le cause del malessere generale e di mali particolari vi sono la diffusa mentalità di dominio su
cose e persone, la pratica di strumentalizzazione degli altri e di
sfruttamento della natura per scopi privati, l’esercizio della violenza. Anche i cristiani rischiano di accettare questa mentalità, di
cercare i benefici materiali anche a costo di conflitti e ingiustizie.
L’Eucaristia, con i valori di cui è portatrice, ci mette radicalmente
in questione.
• L’Eucaristia interpella una conversione di mentalità e prassi che
porti persone e società a pensare e ad agire in modo nuovo, ponendo al centro il bene comune e le persone concrete. La novità
annunciata come ‘regno di Dio’: e come Gesù non si è limitato
alle parole di annuncio del regno di Dio, ma ha compiuto gesti anticipatori, così le comunità dei credenti, in particolare le comunità
giovanili, sono chiamate ad essere luoghi nei quali si manifesta
la novità del regno di Dio nella storia.
• Dunque, essere per il mondo sale e luce: le modalità concrete saranno trovate quando vi è la convinzione della validità del progetto che viene proposto,quando accettandolo si è disposti a pagare
di persona per essere operatori di pace, promotori della giustizia,
miti, misericordiosi, disponibili alla condivisione… in una parola a
far propria la dimensione di vita celebrata nell’Eucaristia.
adorazione eucaristica con giovani
33
Si osserva un breve momento di silenzio per la riflessione personale.
Salmo
C. Il Sal 145 esprime la lode a Dio per quanto egli fa nel promuovere
coloro che hanno bisogno di lui e a lui ricorrono. Si fa in questo
modo anche risposta di fede al Vangelo ascoltato, Cantiamo insieme il ritornello (CdP 101):
Rit. Gustate e vedete come è buono il Signore.
L. Loda il Signore, anima mia:
loderò il Signore per tutta la mia vita,
finché canterò inni al mio Dio. Rit.
Non confidate nei potenti,
in un uomo che non può salvare.
Esala lo spirito e ritorna alla terra;
in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni. Rit.
Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe,
che spera nel Signore suo Dio,
creatore del cielo e della terra,
del mare e di quanto contiene. Rit.
Egli è fedele per sempre,
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati. Rit.
Il Signore libera i prigionieri,
il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti. Rit.
Il Signore protegge lo straniero,
egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie degli empi. Rit.
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adorazione eucaristica con giovani
PREGHIERA PERSONALE E COMUNITARIA
Per la preghiera personale
G.L’Eucaristia è la risposta divina, misteriosa ma reale alle esigenze
più profonde dell’animo umano, alle sue aspirazioni più belle. Oggi
è facile, soprattutto per dei giovani, proiettare fuori di sé – sulla
società e le sue istituzioni – la colpa dei mali interiori, delle contraddizioni a volte laceranti.
L’Eucaristia può ricondurci alla radice delle nostre contraddizioni
e aiutarci ad andare oltre: lasciandoci trasformare dalla sua forza,
possiamo trovare risposta all’esigenza di comunione con Dio e con
i fratelli, e insieme prendere coscienza dell’impossibilità di realizzarla con le sole nostre forze.
Seguono alcuni minuti di silenzio, Quindi il canto.
Canto: Quello che abbiamo udito (CdP 710)
Preghiera comunitaria P. Dio ama il mondo, e per rivelare questo suo amore e farlo sentire
prossimo ad ogni creatura ci ha donato Gesù Cristo. Preghiamo
perché i cristiani, che accettano di seguirlo nell’essere sale e luce
del mondo, comprendano in profondità questo compito. Ripetiamo
tutti insieme:
T. Rendici sale e luce della terra.
L. Per la Chiesa: perché con gesti credibili e opere efficaci si faccia
testimone di ciò che Dio pensa e opera per il bene di ogni suo
figlio, preghiamo.
L. Per i cristiani: perché l’amore non si riduca a qualche gesto caritatevole, ma sia origine di una mentalità rinnovata e di comportamenti evangelici, preghiamo.
adorazione eucaristica con giovani
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L. Per chi ha compreso la necessità di un profondo mutamento culturale: perché non si limiti a chiederlo agli altri, ma cominci a realizzarlo nella sua vita e nel suo gruppo sociale, preghiamo.
L. Per la nostra comunità: perché dall’Eucaristia, alla quale partecipa
ogni domenica, tragga motivi di una profonda conversione nei suoi
atteggiamenti verso la società civile, preghiamo.
Si lascia qualche attimo di silenzio. La preghiera che segue può essere recitata
‘a cori alterni’, oppure intercalando le parti con l’acclamazione corale: Hai riempito, Signore, lo spazio e il tempo!
Alla tua Parola niente resiste.
Un cenno, e la vita riprende,
la morte si arrende.
Signore del tempo,
donaci la fede necessaria
per credere alla tua Parola,
per partire senza attendere,
per vedere al di là delle certezze.
Liberaci dalle esitazioni,
dalle indecisioni, dalle reticenze…
facci riconoscere in tutti i prodigi della vita
il segno della tua presenza,
tu, il Dio di ogni luogo e di ogni tempo,
la nostra gioia!
P. O Padre, tu ami il mondo e ne vuoi la salvezza, tu ci hai rivelato in
Gesù il tuo progetto di umanità nuova: fa’ che la Chiesa sia in ogni
momento tuo dono, nella sequela di Gesù e nella disponibilità allo
Spirito santo, perché il mondo cresca nella tua libertà e nella tua
pace. Per Cristo nostro Signore.
T. Amen.
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adorazione eucaristica con giovani
DALLA PAROLA ALLA VITA
G.Tra i giovani c’è notevole convergenza nell’interpretare l’impegno
come concretezza e serietà di fronte alla liberazione dell’uomo da
ogni forma di alienazione, comunque essa si manifesti: ignoranza,
malattia, fame e indigenza, droga, dipendenze umilianti, sfruttamento ... Per i giovani credenti nasce il problema di integrare questo impegno nella propria vita di fede.
C. Ecco allora la testimonianza di un credente, per il quale l’impegno
per la liberazione dell’uomo nasce dall’Eucaristia e all’Eucaristia
conduce.
L. La testimonianza di Arturo Paoli
L’amore che non si impegna ad abbattere o a cambiare le strutture che opprimono la libertà e la dignità dell’uomo è un amore da
burla.
Non si può parlare di una pacificazione apparente ottenuta nel
tempo con l’abbraccio di pace, che lasci intatte e indisturbate le
sofferenze sociali, le situazioni di disprezzo verso il povero, tutta
la ingiustizia e il peccato dell’uomo, che in pratica nelle strutture
sociali e politiche impedisce questa pacificazione, questa unificazione.
L’uomo deve sentire che il disordine costituito, la violenza istituzionalizzata non possono cantare la gloria di Dio,anche se le voci
sono alte e i segni liturgici esprimono lode e gloria.
È vero che la liberazione dell’uomo si fa in strutture politiche, con
strumenti tecnici, attraverso l’indagine scientifica. Ma l’energia segreta, invisibile, la forza mistica della liberazione è il sacrificio della
croce.
Seguono alcuni minuti di silenzio. Poi, in piedi, si conclude l’adorazione.
adorazione eucaristica con giovani
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RITI DI CONCLUSIONE
Padre nostro e orazione
P. A conclusione di questo momento di adorazione diciamo insieme,
tenendoci per mano, la preghiera che riassume tutto il Vangelo di
Cristo Signore: Padre nostro ...
Sì esegue Adoriamo il sacramento, al termine del quale colui che presiede pronuncia la seguente preghiera:
P. O Dio, che in questo sacramento della nostra redenzione ci comunichi la dolcezza del tuo amore, ravviva in noi l’ardente desiderio di
partecipare un giorno al convito eterno del tuo regno. Per il nostro
Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
T. Amen.
Benedizione eucaristica e congedo La celebrazione si chiude con la benedizione eucaristica. L’assemblea liturgica
viene congedata con queste parole o con altre simili:
P. Dio, che vi ha benedetti con ogni benedizione del cielo e ha effuso
su di voi le ricchezze della sua bontà, vi ammaestri con le parole di
verità, vi illumini con il Vangelo della salvezza e vi faccia lieti nella
carità fraterna. Andate in pace!
T. Rendiamo grazie a Dio.
Canto di congedo: Luce sul cammino (CdP 675)
38
adorazione eucaristica con giovani
Adorazione eucaristica con famiglie
A immagine
del tuo amore
RITI D’INIZIO
Canto d’inizio: Cantiamo te (CdP 619)
Durante il canto: esposizione della SS.ma Eucaristia.
Saluto e introduzione
P. Il Signore, che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di
Cristo sia con tutti voi.
T. E con il tuo spirito.
P. Fratelli e sorelle, la Chiesa è la grande famiglia di Dio. Perciò giustamente le famiglie cristiane possono considerarsi piccole ‘Chiese’, chiamate a testimoniare nella società la forza dell’amore che
scaturisce dall’Eucaristia celebrata e vissuta. La nostra preghiera
di adorazione vuole essere una lode e un ringraziamento a Dio per
questa ‘chiamata’ a vivere nei rapporti familiari il dono della sua
alleanza, della quale l’Eucaristia è sacramento perenne.
Segue un breve momento di silenzio. A un cenno di colui che presiede, l’assemblea siede in atteggiamento di ascolto.
ASCOLTO DELLA PAROLA
Lettura C. La celebrazione dell’Eucaristia è per i cristiani un modello per la
vita familiare. Essa offre alle famiglie cristiane uno stile di vita euadorazione eucaristica con famiglie
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caristico: ogni famiglia è chiamata a dare contenuto nei suoi vissuti
e quotidiani alle relazioni ai sentimenti che il segno eucaristico celebra. L’Eucaristia coinvolge le famiglie cristiane nei suoi dinamismi profondi.
L. Dalla lettera ai Romani (Rm 12,9-18)
Fratelli, la carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non siate pigri nello zelo; siate
invece ferventi nello spirito, servite il Signore. Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti
per le necessità dei fratelli, premurosi nell’ospitalità.
Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite.
Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli
che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso
gli altri; non aspirate a cose troppo alte, piegatevi invece a quelle
umili. Non fatevi un’idea troppo alta di voi stessi. Non rendete a
nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti
gli uomini. Se possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete
in pace con tutti. Parola di Dio.
T. Rendiamo grazie a Dio.
• L’Eucaristia esprime la fraternità cristiana che si realizza attraverso la fede in Cristo e imprime questo segno su tutti i gruppi che vi
prendono parte. Quanti convivono nel nucleo famigliare possono
riconoscersi discepoli di Gesù, sia come persone nella loro singolarità sia come gruppo legato da particolari affetti e relazioni.
Insieme fanno esperienza di fraternità cristiana, che dovrebbe
caratterizzare quindi in modo del tutto particolare proprio i rapporti dentro la famiglia. Lo stile di vita aperto agli altri, la disponibilità
al servizio, l’unità e la comunione d’amore vissuti nella famiglia
possono diventare segni di uno stile di vita eucaristico.
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adorazione eucaristica con famiglie
• In modo specifico la famiglia apprende dalla partecipazione
all’Eucaristia un modo di vivere improntato al dialogo: il dialogo
con Dio attraverso l’ascolto della sua Parola e la preghiera comporta anche un dialogo tra credenti, la cui normale continuazione
trova nella casa, nella propria famiglia, il luogo più adeguato. La
famiglia dunque, con i suoi rapporti di reciproco dialogo e servizio, prepara alla Eucaristia e continua l’Eucaristia: la in famiglia,
nelle sue forme spontanee, diventa mezzo per continuare l’esperienza di ‘Chiesa domestica’.
• Lo stile eucaristico si concretizza poi nella carità vissuta, i cui nodi
essenziali sono ricordati alla prima comunità cristiana di Roma da
Paolo nella sua lettera: non rendere male per vivere in pace, in
uno spirito di umiltà e di condivisione, nella pratica dell’ospitalità
serena e pacificante... costituiscono la testimonianza attraverso
la quale le famiglie cristiane rendono presente nel mondo il Risorto, che è sempre con noi.
Dopo la riflessione, si osserva un breve momento di silenzio per la meditazione
personale.
Salmo C. Il Sal 127 esprime la felicità della famiglia dell’uomo giusto, vista
proprio nel momento conviviale, quando essa è riunita attorno alla
mensa. Il salmo, di cui canteremo il ritornello (CdP 401), può raccogliere i sentimenti delle famiglie cristiane nell’esprimere il loro
grazie a Dio.
Rit. Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie.
L. Beato l’uomo che teme il Signore
e cammina nella sue vie.
Vivrai del lavoro delle tue mani,
sarai felice e godrai d’ogni bene. Rit.
adorazione eucaristica con famiglie
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La tua sposa come vite feconda nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa. Rit.
Così sarà benedetto l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion!
Possa tu vedere i figli dei tuoi figli. Rit.
PREGHIERA PERSONALE E COMUNITARIA
Per la preghiera personale
G.Il Signore ci ricorda che apparteniamo alla sua famiglia se ascoltiamo la sua Parola e la mettiamo in pratica. La preghiera personale
a cui siamo invitati può esprimere la nostra consapevolezza di far
parte di una famiglia più ampia, nella quale siamo chiamati a vivere sentimenti di fraternità al di là delle parentele di sangue.
Seguono alcuni minuti di silenzio. Poi ci si alza in piedi per la preghiera comune.
Preghiera comunitaria P. Riuniti in preghiera fraterna e come figli rivolti al Padre comune,
chiediamo che in ogni Eucaristia celebrata e vissuta si rafforzino
i nostri legami familiari secondo lo stile evangelico per costruire
insieme nel mondo una fraternità sempre più larga. Ripetiamo insieme:
T. Ascolta, Signore, la tua famiglia.
L. Per la Chiesa: perché il modo di stare insieme nell’amore di Cristo
che in essa si sperimenta si rifletta nelle famiglie cristiane in modo
da renderle autentiche Chiese domestiche, preghiamo.
L. Per le famiglie cristiane: perché siano luoghi dove i credenti esercitano gli atteggiamenti evangelici di fedeltà, servizio, rispetto, perdono e gioia, vivendo così la convivialità eucaristica, preghiamo.
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adorazione eucaristica con famiglie
L. Per la società civile: perché le famiglie siano tutelate nelle loro
esigenze e siano rispettate e aiutate nelle loro funzioni educative,
preghiamo.
L. Per la nostra comunità: perché nelle sue eucaristie offra a ogni
cristiano un’esperienza comunitaria vera, in modo che ciascuno se
ne possa giovare anche nell’ambito della sua famiglia, preghiamo.
La preghiera che segue può essere recitata ‘a cori alterni’, oppure le singole
parti con l’acclamazione corale: Rendiamo grazie a Dio!
È veramente cosa giusta e fonte di salvezza
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore nostro, Dio unico vivo e vero.
Tu hai dato all’uomo il dono dell’esistenza
e lo hai innalzato a una dignità incomparabile.
Nell’unione tra l’uomo e la donna
hai impresso un’immagine del tuo amore.
La tua immensa bontà di Padre,
che in principio ha creato l’umana famiglia,
incessantemente ci sospinge a una vocazione d’amore,
verso la gioia di una comunione senza fine.
E in questo disegno stupendo
il sacramento che consacra l’amore umano
ci dona un segno e una primizia della tua carità.
P. Signore Gesù, tu hai avuto una famiglia umana per crescere come
ogni uomo, in rapporti familiari ed esperienze domestiche: fa’ che
le famiglie dei tuoi discepoli, che si nutrono alla mensa della tua
Parola e del tuo Pane, siano nella Chiesa e per il mondo un riflesso della comunione intensa e feconda in cui vivi con il Padre e lo
Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.
T. Amen.
adorazione eucaristica con famiglie
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Canto: Oltre la memoria (CdP 693)
DALLA PAROLA ALLA VITA
G.Trasformiamo l’ascolto della Parola in vita attraverso la preghiera.
I membri di una famiglia si alternano nel leggere le strofe di questa preghiera.
Signore, aiutaci a vivere sempre
in rendimento di grazie.
Fa’ che l’Eucaristia eserciti un fascino segreto
e un’attrazione irresistibile
sugli uomini e le donne d’oggi,
anche su chi è distratto, dissipato,
chiuso nel suo egoismo,
stroncato dalla disperazione.
Col linguaggio del rito celebrato con fede
e col linguaggio della vita rinnovata dalla carità,
l’Eucaristia annunci a tutti noi
che «non di solo pane vive l’uomo»,
che la nostra vita aspira ad andare oltre se stessa
verso il misterioso richiamo del tuo amore.
Fa’ che il nostro stile di vita
annunci che ciò che conta davvero non è il possesso,
non è il dominio sugli altri,
ma l’obbedienza al tuo disegno,
la gratitudine per i tuoi doni,
la generosa sopportazione del dolore,
la vicinanza gratuita a ogni fratello,
la speranza nella vita che tu ci doni oltre la morte.
44
adorazione eucaristica con famiglie
Ti lodiamo e ti benediciamo, Padre,
perché la tua Chiesa, raccolta ogni domenica
attorno alla mensa eucaristica,
offra l’immagine di una famiglia riunita nell’amore,
aperta a tutti, attenta a chi ha maggiormente bisogno.
Rendici capaci di indicare a ogni uomo la strada che,
attraverso le vicende di questa vita,
conduce alla tua casa, dove, finalmente riuniti,
vivremo per sempre con te nella gloria.
T. Amen.
RITI DI CONCLUSIONE
Padre nostro e orazione
P. A conclusione di questo momento familiare di adorazione, alla presenza di Gesù, pane vivo, diciamo la preghiera che lui stesso ci ha
insegnato:
Padre nostro...
Si canta Adoriamo il sacramento, al termine del quale colui che presiede pronuncia la seguente preghiera:
P. O Dio, che in questo sacramento della nostra redenzione ci comunichi la dolcezza del tuo amore, ravviva in noi l’ardente desiderio
di partecipare un giorno al convito eterno del tuo regno. Per Cristo
nostro Signore.
T. Amen.
Benedizione eucaristica e congedo La celebrazione si conclude con la benedizione eucaristica. L’assemblea liturgica viene congedata nel modo consueto.
adorazione eucaristica con famiglie
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ignore,
da chi
andremo?
Signore,
da chi
andremo?
i canti eucariStici
Quali canti per una celebrazione di culto eucaristico fuori della
messa?
Il canto nella celebrazione deve rispecchiare e aiutare a vivere la
natura della celebrazione stessa. Questa celebrazione del culto eucaristico è in verità un po’ particolare: non si tratta di un atto liturgico vero
e proprio, quanto piuttosto di un prolungamento della celebrazione
eucaristica a cui l’adorazione deve fare riferimento.
Il canto nella celebrazione del triduo eucaristico deve aiutare nella
preghiera, nella contemplazione, nel rendimento di grazie; deve essere strumento di preghiera comune e comunitaria; deve essere risposta o risonanza della parola di Dio che viene proclamata.
L’elemento centrale dell’azione rituale in atto è l’Eucaristia: è chiaro quindi che i canti dovranno fare riferimento ad essa.
La tradizione ci ha tramandato soprattutto degli inni e dei salmi.
Traendo lo spunto dal genere tramandato dalla tradizione, proviamo
a suggerire un elenco di canti che potrebbero essere utilizzati nella
celebrazione.
Data la particolare situazione della Chiesa italiana possiamo richiamare l’opportunità che ogni comunità utilizzi i canti presenti nel
repertorio parrocchiale. I canti che vengono suggeriti costituiscono
quindi dei modelli di riferimento a cui ispirarsi nella scelta.
i canti eucaristici
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Elenco redatto dall’Ufficio Liturgico Nazionale
Cogliamo l’occasione della pubblicazione di questo sussidio per divulgare l’elenco dei canti per il culto eucaristico del repertorio nazionale.
Ne riportiamo l’elenco.
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Adoro te devote . .................................................................. n. 345
Ave, verum Corpus .............................................................. n. 346
Cristo Signore, tu vieni a noi ................................................ n. 350
Gioiosi, cantiamo . ................................................................ n. 355
Litania . ................................................................................. n. 362
Molte le spighe ..................................................................... n. 365
Nulla con Te . ........................................................................ n. 366
O sacro convito .................................................................... n. 368
Pange lingua - Tantum ergo ................................................. n. 374
Quanta sete nel mio cuore ................................................... n. 376
Sei Tu, Signore, il pane ........................................................ n. 378
Tu, festa della luce ............................................................... n. 380
Venite a me .......................................................................... n. 384
Altri canti per l’adorazione
(ne indichiamo solo alcuni esempi tratti da alcuni repertori)
• Alleluia - manuale di preghiere e canti
(della nostra Arcidiocesi)
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A cantar di Dio le glorie......................................................... n. 306
Davanti al Re......................................................................... n. 307
Devoti t’adoriamo.................................................................. n. 308
È il Signor.............................................................................. n. 309
È verso di te che guardo....................................................... n. 310
Gesù t’adoriamo.....................................................................n. 311
i canti eucaristici
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Maestà................................................................................... n. 312
Mio Signore........................................................................... n. 313
Noi crediamo in te................................................................. n. 314
Noi ti amiam, Signor.............................................................. n. 315
O candida ostia..................................................................... n. 316
Padre, t’adoriamo.................................................................. n. 317
Padre, ti amiamo................................................................... n. 318
Risuscitò (con potenza)......................................................... n. 319
T’adoriam, ostia divina.......................................................... n. 320
Ti amo Signor........................................................................ n. 321
Ti esalto Dio mio Re.............................................................. n. 322
Venite dal profondo............................................................... n. 323
Viva il divin sacramento!........................................................ n. 324
• Nella casa del Padre (ed. LDC)
Per alcune parti della celebrazione vanno molto bene i salmi responsoriali proposti da questo repertorio:
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Salmo 24 A te Signore innalzo................................................A5a
Salmo 26 Il Signore è mia luce...............................................A6a
Salmo 33 Benedirò il Signore in ogni tempo...........................A8a
Salmo 41 Come una cerva anela...........................................A9a
Salmo 46 Popoli tutti, battete le mani................................... A11a
Salmo 62 O Dio, tu sei il mio Dio............................................A13
Salmo 66 Dio ci sia propizio.................................................A14b
Salmo 94 Venite, esultiamo al Signore.................................A18a
Salmo 95 Cantate al Signore un canto nuovo........................A19
Salmo 97 Cantate al Signore un canto nuovo......................A20a
Salmo 99 Terra tutta da’ lode a Dio....................................... A21c
Salmo 110 Renderò grazie al Signore......................................A23
Nel repertorio piemontese “Nella casa del Padre” è riportato un prontuario che mette in evidenza i canti adatti per le varie celebrazioni. In
i canti eucaristici
49
tale prontuario il punto 3.3 dà chiare indicazioni di canti per il culto
eucaristico: ad esso rimandiamo utilmente.
• Repertorio dei canti della comunità di Taizé
Soprattutto tra i giovani si sono diffusi questi semplici canti composti
nella comunità ecumenica di Taizé. Essi sono in genere costituiti da
un’antifona molto semplice che viene ripetuta sempre nello stesso
modo o a cori alterni o sovrapposti,… Questi canti semplici sono un
valido aiuto per la preghiera e per la contemplazione, sono facili da
imparare, non richiedono l’uso di particolari libretti dei canti. Queste
antifone sono proposte in lingue diverse, anche se la maggior parte
sono in latino. Ne indichiamo alcuni
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50
Adoramus te Domine
Benedictus
Bleibet hier
Bless the Lord
Bonum est confidere
Cantate Domino
Confitemini Domino
Crucem tuam
Da pacem Domine
Dona la pace
Jubilate Deo
Laudate Dominum
Magnificat
Misericordias Domini
Nada te turbe
O povertà
Oculi nostri
i canti eucaristici
- Ubi caritas
- Veni Sancte Spiritus
- Vieni Spirito creatore
• Repertorio dei canti del Rinnovamento nello
Spirito: “Dio della mia lode”
Il Rinnovamento nello Spirito è un gruppo di preghiera che propone
diversi momenti di preghiera eucaristica. Per questo motivo sono stati composti al suo interno alcuni canti particolarmente adatti al culto
eucaristico, anche se richiamano una sensibilità più giovanile. Ne indichiamo alcuni sapendo che questo repertorio è in continua evoluzione.
- Col tuo amor
- Corpo di Gesù
- Padre mio
- Pane del cielo
- Prendi la mia vita
- Quando guardo alla tua santità
- Ti lodiamo e ti adoriamo
- Venite dal profondo
- Vieni in me
• Repertorio dei canti del cammino neocatecumenale: “Risuscitò”
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Quanto sono amabili le tue dimore
Ti amo Signore
Canto dell’Agnello
O Gesù amore mio
i canti eucaristici
51
ignore,
da chi
andremo?
Signore,
da chi
andremo?
aLLa ScuoLa dei maeStri
deLLa preghiera
Raccolta di preghiere e di testi
da utilizzare nella preghiera di adorazione
GuardaSignore
Guarda, Signore, il pane della sofferenza,
il pane impastato dalle nostre mani di miseria,
il pane della morte, il pane della guerra:
dacci oggi, Signore, il nostro pane quotidiano.
(l. deiSS)
Rit. Che diventi il pane della festa,
che diventi il vino dell’amore!
Che diventi un canto di gioia sulla terra,
che diventi il tuo corpo, Signore!
Guarda, Signore, il pane della fatica,
il pane seminato nei solchi delle nostre campagne,
il pane dello sforzo, il pane del lavoro:
dacci oggi, Signore, il nostro pane quotidiano.
Guarda, Signore, il pane dell’amore,
il pane spezzato, diviso tra fratelli,
il cuore donato, gioia per i poveri:
dacci oggi, Signore, il nostro pane quotidiano.
Guarda, Signore, il pane della vita,
pane del cielo e strada di luce,
alla scuola dei maestri di preghiera
53
il pane del cammino che conduce al regno:
dacci oggi, Signore, il nostro pane quotidiano.
Guarda, Signore, il vino della gioia,
scaturito come sangue dai grappoli spremuti.
Il vino della festa, gioia della terra:
dacci oggi, Signore, il nostro pane quotidiano.
Contemplazione di Santa Caterina da Siena
(S. Caterina da Siena, Dialogo della divina provvidenza)
Noi siamo immagine tua, e tu immagine nostra, per l’unione che hai
fatta nell’uomo, velando la deità con la miserabile nuvola e massa corrotta di Adamo. Chi ne fu la cagione? L’amore. Tu, Dio, sei fatto uomo,
e l’uomo è fatto Dio. Per questo amore ineffabile, ti costringo e ti prego
di far misericordia alle tue creature. O eterna misericordia, tu ricopri
i difetti delle tue creature. O misericordia, che esce dalla tua deità, o
Padre eterno, e governa tutto quanto il mondo con la tua potenza!
Nella tua misericordia ci conserva; la tua misericordia dà vita. Ella
dà lume, per il quale si conosce la tua clemenza in ogni creatura; nei
giusti e nei peccatori.
Antica Preghiera di rendimento di grazie
(Didaché 10,1-6)
Ti rendiamo grazie, o Padre Santo,
per il tuo nome
che hai posto nei nostri cuori,
e per la conoscenza, la fede e l’immortalità
che ci hai rivelato attraverso il tuo servo Gesù.
Gloria a te nei secoli!
Signore onnipotente,
tu hai creato l’universo a causa del tuo nome
54
alla scuola dei maestri di preghiera
e hai donato agli uomini cibo e bevanda
perché ti rendano grazie.
Ma a noi, per mezzo del tuo servo Gesù, tu hai fatto dono di un cibo
e di una bevanda spirituale per la vita eterna.
Per tutto ti rendiamo grazie, perché sei onnipotente.
Gloria a te nei secoli!
Ricordati, Signore, della tua chiesa: liberala da ogni male e
rendila perfetta nel tuo amore.
E raduna da ogni parte del mondo questa chiesa santificata
nel regno che lei hai preparato.
Perché a te appartengono la potenza e la gloria nei secoli!
Venga la tua grazia e passi questo mondo!
Osanna al Dio di Davide!
Chi è santo, venga!
E chi non è santo, faccia penitenza!
Maranathà! Amen!
Contemplazione di Sr. Elisabetta della Trinità
(Sr. Elisabetta della Trinità, Elevazione
alla Santissima Trinità, 21 novembre 1904)
O mio Dio, Trinità che adoro, aiutami a dimenticarmi completamente
per stabilirmi in te, immobile e tranquilla, come se già la mia anima
fosse nell’eternità. Che nulla possa turbare la mia pace né farmi uscire
da te, ma che ogni minuto mi porti sempre più nel profondo del tuo
mistero! Pacifica la mia anima; fanne il tuo cielo, la tua amata dimora e
luogo del tuo riposo. Che io non ti lasci mai, ma sia sempre totalmente
presente, ben desta nella fede, immersa nell’adorazione, interamente
abbandonata alla tua azione creatrice. O mio Cristo amato, crocifisso
per amore, vorrei essere una sposa per il tuo cuore; vorrei coprirti di
gloria, vorrei amarti… fino a morirne! Ma sento la mia impotenza e ti
prego di rivestirmi di te stesso, di identificare la mia anima a tutti i movimenti della tua anima, di sommergermi, di invadermi, di sostituirti a me,
alla scuola dei maestri di preghiera
55
perché la mia vita non sia più che una irradiazione della tua vita. Vieni
in me come adoratore, come riparatore e salvatore. O Verbo eterno,
parola del mio Dio, voglio passare la vita ad ascoltarti, voglio farmi totalmente disponibile per imparare tutto da te. E attraverso tutte le notti,
tutti i vuoti, tutte le impotenze, voglio continuare a fissarti, rimanendo
sotto la tua grande luce. O mio astro amato, affascinami perché io non
possa più sottrarmi al tuo splendore. O fuoco divorante, Spirito di amore, vieni in me perché avvenga nella mia anima come una incarnazione
del Verbo; che io sia per lui una nuova umanità in cui rinnovare tutto il
suo mistero. E tu, Padre, chinati sulla tua piccola creatura, coprila con
la tua ombra, non vedere in essa che il figlio amato in cui hai riposto
tutto il tuo amore. O miei “Tre”, mio tutto, mia beatitudine, solitudine
infinita, immensità in cui mi perdo, mi consegno a voi come una preda,
seppellitevi in me perché io mi seppellisca in voi, nell’attesa di contemplare nella vostra luce l’abisso delle vostre grandezze.
L’elevazione del cuore
(S. Agostino, In Ps. 58)
Sulla terra il cuore non si corrompe, se lo si innalza verso Dio. Se tu
avessi del grano in cantina, lo porteresti nel granaio, per evitare che
marcisca. Se dunque sposteresti il tuo grano, collocandolo al piano
superiore, a maggior ragione devi preoccuparti del tuo cuore, elevandolo verso il cielo. In che modo? Attraverso atti d’amore. Il corpo sale
cambiando di posto; il cuore si eleva cambiando di volontà.
Noi ti ringraziamo
(da CEI “Eucaristia comunione e comunità”, 1983, n. 4)
Mentre contempliamo il mistero,
rendiamo grazie a Dio e proclamiamo:
Noi ti ringraziamo, o Padre,
56
alla scuola dei maestri di preghiera
per i segni grandi del tuo amore
che a noi si svela nella creazione,
nella storia dell’uomo,
e nella piena rivelazione del tuo Figlio Gesù.
Per la potenza dello Spirito egli è venuto tra noi,
nel seno purissimo di Maria.
Fece del mondo la sua casa, elesse i poveri,
annunciò pace e riconciliazione a tutti,
si diede liberamente alla morte di Croce.
Per amore egli è venuto, d’amore è vissuto,
con amore si è donato a te
e in un gesto supremo d’amore si è sacrificato per noi.
Noi ti ringraziamo, o Padre, per questo santissimo segno.
Lo accogliamo come dono della tua misericordia, che ci trasforma
e ci dà un cuore nuovo,
come grazia di riconciliazione e come segno di comunione.
Per mezzo del tuo Spirito, che è Signore e dà la vita,
donalo sempre sull’altare della chiesa e del mondo.
Preghiera litanica comunitaria
(Da un inno di S. Efrem)
Lodiamo oggi il Signore Gesù che si rivela a noi nella gloria dei cieli
e diciamo:
Rit. Gloria a te, Signore.
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Gloria a te che ami gli uomini, Figlio unico e Signore di tutte le cose.
Gloria a te, che solo sei senza peccato.
Gloria a te, che per me peccatore hai voluto subire la morte di croce.
Gloria a te, che mi hai liberato dal male.
Gloria a te, amico degli uomini.
Gloria a te, che assolvi i peccati.
Gloria a te, che sei venuto a salvarci.
alla scuola dei maestri di preghiera
57
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-
Gloria a te, che hai preso carne dalla Vergine.
Gloria a te, che fosti flagellato e schernito.
Gloria a te, che fosti inchiodato alla croce.
Gloria a te, che fosti sepolto e sei risuscitato.
Gloria a te, annunciato agli uomini risorto e vivo per sempre.
Gloria a te, che sei salito al cielo.
Gloria a te, che siedi alla destra del Padre, e ritornerai con gli angeli e i santi a giudicare chi ha disprezzato la tua passione!
Sequenza di Pentecoste
Vieni Santo Spirito
e manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni padre dei poveri,
vieni datore dei doni,
vieni luce dei cuori.
Consolatore perfetto,
ospite dolce dell’anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica riposo,
nella calura riparo,
nel pianto conforto.
O luce beatissima,
invadi nell’intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza,
nulla è nell’uomo,
nulla senza colpa.
58
alla scuola dei maestri di preghiera
(Dalla Liturgia)
Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido
drizza ciò che è sviato.
Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano,
i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna. Amen!
Spirito Santo ispirami
(Suor Maria di Gesù crocifisso, La piccola araba)
Spirito Santo ispirami.
Amore di Dio, consumami.
Sul retto sentiero, conducimi.
Maria, Madre mia, soccorrimi.
Con Gesù, benedicimi.
Da ogni male, da ogni illusione,
da ogni pericolo preservami.
Sorgente di pace
(Suor Maria di Gesù crocifisso, La piccola araba)
Spirito Santo illuminami. Che cosa devo fare e in qual modo posso
trovare Gesù? I discepoli erano molto ignoranti; erano con Gesù e
non capivano Gesù. Anch’io sono nella casa di Gesù e non lo so capialla scuola dei maestri di preghiera
59
re affatto. O Spirito Santo, quando tu hai dato loro un raggio della tua
luce, tutto è cambiato: i discepoli non erano più quelli di prima; la loro
forza si era rinnovata. I sacrifici erano divenuti facili per loro. O Sorgente di pace, o luce, vieni ad illuminarmi. Ho fame: vieni a nutrirmi;
sono povera, vieni ad arricchirmi.
Vieni o Spirito creatore
Vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti,
riempi della tua grazia i cuori che hai creato.
O dolce consolatore, dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore, santo crisma dell’anima.
Dito della mano di Dio, promesso dal Salvatore,
irradia i sette doni suscita in noi la parola.
Sii luce all’intelletto, fiamma ardente del cuore;
sana le nostre ferite col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico, reca in dono la pace,
la tua guida invincibile ci preservi dal male.
Luce d’eterna sapienza, svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo Amore.
Amen.
Padre mio
Padre mio, io mi abbandono a te:
fa’ di me ciò che ti piace!
Qualunque cosa tu faccia di me, ti ringrazio.
60
alla scuola dei maestri di preghiera
(Fr. Charles de Jesus)
Sono pronto a tutto, accetto tutto,
purché la tua volontà si compia in me
e in tutte le tue creature.
Non desidero nient’altro, mio Dio.
Rimetto la mia anima nelle tue mani,
te la dono, mio Dio,
con tutto l’amore del mio cuore, perché ti amo.
Ed è per me un’esigenza d’amore il donarmi,
il rimettermi nelle tue mani
senza misura, con una confidenza infinita,
perché tu sei il Padre mio.
Prendi e accetta
Prendi, Signore,
e accetta tutta la mia libertà,
la mia memoria, il mio intelletto,
e tutta la mia volontà,
tutto ciò che ho e possiedo;
tu mi hai dato tutte queste cose,
a te, Signore, le restituisco;
sono tutte tue,
disponine secondo la tua volontà.
Dammi il tuo amore e la tua grazia,
queste sole, mi bastano.
(S. Ignazio di Loyola)
Entra in noi
(J.H. Newman)
Gesù, aiutaci a diffondere il tuo profumo, ovunque andiamo. Riempi
i nostri cuori del tuo Spirito e della tua Vita. Invadi e impadronisciti di
alla scuola dei maestri di preghiera
61
tutto il nostro essere, così profondamente, che le nostre vite possano
essere solamente una irradiazione della tua. Risplendi attraverso noi
e sii così in noi, che ogni cuore col quale veniamo in contatto possa
sentire la tua presenza in noi. Fa’ che gli altri guardino e non vedano
più noi ma te in noi. Resta in noi e così incominceremo a risplendere
come tu risplendi. A risplendere tanto da essere una luce per gli altri.
La luce, o Gesù, verrà tutta da te, niente di essa appartiene a noi.
Sarai tu a risplendere sugli altri attraverso noi. Facci pregare nel modo
che ti piace di più: cioè risplendendo su quelli che ci sono vicino.
Insegnaci a parlare di te senza parlare, non con le parole ma con il
nostro esempio, con la forza attraente e l’influsso contagioso di quello
che facciamo, l’evidente splendore dell’amore che i nostri cuori ricevono da te. Amen.
Irradia la tua luce
Signore manda il tuo Verbo eterno in me
e fa’ che io lo senta!
Signore, irradia la tua luce in me
e fa’ che io la contempli!
Signore, imprimi la tua immagine in me
e fa’ che io la custodisca!
Signore, rendi la tua opera efficace in me
e fa’ che io sempre la accolga di nuovo!
(Kloster Reinau - XIV secolo)
Ho bisogno di Te
Ho bisogno di Te, Signore
quale mio maestro,
giorno dopo giorno ho bisogno di Te.
Dammi la chiarezza di coscienza,
62
alla scuola dei maestri di preghiera
(J.H. Newman - 1890)
che sola può sentire il tuo Spirito.
I miei orecchi sono sordi,
non posso udire la tua voce.
Il mio sguardo è confuso,
non posso vedere i tuoi segni.
Tu solo puoi affinare il mio udito
e chiarire il mio sguardo
e purificare il mio cuore.
Insegnami a tenermi ai tuoi piedi
e ad ascoltare la tua Parola.
Consolida i miei passi
Gesù, Salvatore, abbi pietà di me.
Illumina tu i miei occhi,
che io trovi la strada verso di te.
Consolida i miei passi,
che io non esca di strada.
Apri tu la mia bocca,
che io parli di te.
Tu vuoi che io ami i miei simili.
Fa’ che io li serva
di modo che trovino la loro salvezza
e giungano alla tua gloria.
(Abate Alcuino - 804)
Spirito di Verità
Spirito di Verità,
luce sul mio cammino.
Di ogni scoperta di fede
ti ringrazio.
(H.U. von Balthasar)
alla scuola dei maestri di preghiera
63
Rendi il mio servizio della fede
fecondo,
e porta tutti coloro
che mi sono affidati
nella piena verità.
Ho sentito il battito del tuo cuore
(Madre Teresa di Calcutta)
Ti ho trovato in tanti posti, Signore.
Ho sentito il battito del tuo cuore
nella quiete perfetta dei campi,
nel tabernacolo oscuro di una cattedrale vuota,
nell’unità di cuore e di mente
di un’assemblea di persone che ti amano.
Ti ho trovato nella gioia,
dove ti cerco e spesso ti trovo.
Ma sempre ti trovo nella sofferenza.
La sofferenza è come il rintocco della campana
che chiama la sposa di Dio alla preghiera.
Signore, ti ho trovato nella terribile grandezza
della sofferenza degli altri.
Ti ho visto nella sublime accettazione
e nell’inspiegabile gioia
di coloro la cui vita è tormentata dal dolore.
Ma non sono riuscito a trovarti
nei miei piccoli mali e nei miei banali dispiaceri.
Nella mia fatica
ho lasciato passare inutilmente
il dramma della tua passione redentrice,
64
alla scuola dei maestri di preghiera
e la vitalità gioiosa della tua Pasqua è soffocata
dal grigiore della mia autocommiserazione.
Signore io credo. Ma aiuta tu la mia fede.
In un momento di onestà
(Madre Teresa di Calcutta)
Signore, quando credo che il mio cuor
sia straripante d’amore
e mi accorgo, in un momento di onestà,
di amare me stesso nella persona amata,
liberami da me stesso.
Signore, quando credo di aver dato tutto quello che ho da dare
e mi accorgo, in un momento di onestà,
che sono io a ricevere,
liberami da me stesso.
Signore, quando mi sono convinto di essere povero
e mi accorgo, in un momento di onestà,
di essere ricco di orgoglio e di invidia,
liberami da me stesso.
E, Signore, quando il regno dei cieli
si confonde falsamente
con i regni di questo mondo,
fa’ che io trovi felicità e conforto solo in te.
Insegnami l’amore
Signore, insegnami a non parlare
come un bronzo risonante
(Madre Teresa di Calcutta)
alla scuola dei maestri di preghiera
65
o un cembalo squillante,
ma con amore.
Rendimi capace di comprendere
e dammi la fede che muove le montagne,
ma con l’amore.
Insegnami quell’amore che è sempre paziente
e sempre gentile;
mai geloso, presuntuoso, egoista o permaloso;
l’amore che prova gioia nella verità,
sempre pronto a perdonare,
a credere, a sperare e a sopportare.
Infine, quando tutte le cose finite
si dissolveranno e tutto sarà chiaro,
che io possa essere stato il debole ma costante
riflesso del tuo amore perfetto.
Apri i nostri occhi
(Madre Teresa di Calcutta)
Apri i nostri occhi, Signore,
perché possiamo vedere te
nei nostri fratelli e sorelle.
Apri le nostre orecchie, Signore,
perché possiamo udire le invocazioni
di chi ha fame, freddo, paura,
e di chi è oppresso.
Apri il nostro cuore, Signore,
perché impariamo ad amarci gli uni gli altri
come tu ci ami.
Donaci di nuovo il tuo Spirito, Signore,
perché diventiamo un cuor solo ed un’anima sola,
nel tuo nome.
Amen.
66
alla scuola dei maestri di preghiera
Vuoi le mie mani?
(Madre Teresa di Calcutta)
Signore, vuoi le mie mani
per passare questa giornata
aiutando i poveri e i malati che ne hanno bisogno?
Signore, oggi ti do le mie mani.
Signore, vuoi i miei piedi
per passare questa giornata
visitando coloro che hanno bisogno di un amico?
Signore, oggi ti do i miei piedi.
Signore, vuoi la mia voce
per passare questa giornata
parlando con quelli che hanno bisogno
di parole d’amore?
Signore, oggi ti do la mia voce.
Signore, vuoi il mio cuore
per passare questa giornata
amando ogni uomo solo
perché è un uomo?
Signore, oggi ti do il mio cuore.
Mandami qualcuno da amare
(Madre Teresa di Calcutta)
Signore, quando ho fame, dammi qualcuno che ha bisogno di cibo;
quando ho sete, mandami qualcuno che ha bisogno di una bevanda;
quando ho freddo, mandami qualcuno da consolare;
quando la mia croce diventa pesante,
fammi condividere la croce di un altro;
quando sono povero, guidami da qualcuno nel bisogno;
quando non ho tempo, dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento;
alla scuola dei maestri di preghiera
67
quando sono umiliato, fa’ che io abbia qualcuno da lodare;
quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare;
quando ho bisogno della comprensione degli altri,
dammi qualcuno che ha bisogno della mia;
quando ho bisogno che ci si occupi di me,
mandami qualcuno di cui occuparmi;
quando penso solo a me stesso,
attira la mia attenzione su un’altra persona.
Rendici degni, Signore, di servire i nostri fratelli
che in tutto il mondo vivono e muoiono
poveri e affamati.
Da’ loro oggi, usando le nostre mani,
il loro pane quotidiano,
e da’ loro,
per mezzo del nostro amore comprensivo,
pace e gioia.
68
alla scuola dei maestri di preghiera
appendice
Signore,
da chi
andremo?
70
il logo
Il Logo
stile espressivo
e linguaggio dei colori
Il logo nel suo insieme rappresenta un’importante e immediata comunicazione visiva, l’immagine stessa si integra di vari fattori caratterizzanti la cultura e l’identità cristiana-cattolica.
Il cerchio come elemento base, uno stile “iconico” e tratti decisi permettono una precisa percezione degli elementi espressi dal logo. Uno
stile pittorico con tratto pulito ed essenziale e un perfetto equilibrio
tra la parte iconografica e quella testuale, uniti al tratto marcato e alla
consistenza del colore, trasmettono immediatezza e semplicità.
All’interno del logo sono presenti i Simboli Cristiani in grado di sintetizzare in maniera suggestiva il messaggio “Signore da chi andremo”? – Tu solo hai parole di vita eterna. Il Sole, simbolo di Giustizia
divina, vuol essere una rappresentazione del “Giorno del Signore”; la
Patena ritratta nell’iconografia del sole, contiene, secondo il Mistero,
il Corpo di Cristo; l’Alba, biancore immacolato simbolo di purezza; la
Luce del Messia che illumina gli uomini nel cammino verso la Salvezza; i Pesci, che rappresentano le anime degli uomini chiamati ad
essere salvati nelle reti di Dio e dei suoi servi; il Mare, creatura la cui
grandezza è al servizio della divinità; il Popolo in Cammino raffigura
la via rivelata dal Padre “Io sono la Via, la Verità e la Vita” (Gv 14, 6).
“Accorriamo tutti, dalle diverse Chiese e Comunità ecclesiali sparse
per il mondo, verso la festa che si prepara; portiamo con noi ciò che
già ci unisce e lo sguardo puntato solo su Cristo ci consenta di creil logo
71
scere nell’unità che è frutto dello Spirito” (IM, 4); il Cerchio, figura geometrica perfetta, senza principio né fine, un simbolo di Dio; la Terra,
da cui fu plasmato l’uomo e che in essa vede una madre; la Chiesa,
a simboleggiare la Rivelazione e l’Incarnazione.
Altrettanto importante è il linguaggio dei colori che traspare dalla lettura del logo. Il Giallo evoca regalità e luce divina; l’Oro, simbolo di
luce eterna, rappresenta la ricchezza spirituale; il Blu, colore del cielo,
suggerisce immaterialità e profondità infinita; il Rosso, simbolo della
vita, è il colore del Sacrificio supremo, quello della croce, per questo
è il colore dell’Offerta e dell’Amore; il Verde, colore equilibrato, calmo, fresco e rassicurante, simboleggia l’acqua, caratterizza il mondo
vegetale ed evoca la primavera; il Bianco identifica il Mistero divino,
essendo al tempo stesso assenza e onnipotenza.
72
il logo
Signore, da chi andremo?
Inno del Congresso Eucaristico Nazionale
Signore, da chi andremo?
- Ancona
- - Ancona 2011
inno del Congresso
Eucaristico2011
Nazionale
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Introduzione
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testo: Conferenza Episcopale Italiana
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Ritornello
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Signore, da chi andremo? - 2/4
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inno del congresso eucaristico nazionale
75
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di vita eterna..Signore, da chi andremo?
Signore,
chiparole
andremo?
Tu solo hai parole di vita eterna.
hai parole di vita eterna.
7. Crocifisso perTu
noisolo
e risorto,
1. Sulle strade del nostro cammino
il
Signore
tra
noi
è
presente!
suona
ancora
l'antica
domanda:
1. Sulle strade del nostro cammino
5. Nella sera dell'Ultima Cena,
9. O Gesù, noi vogliamo seguirti!
Nella Chiesa, suo
corpo,
quale
sensodomanda:
ha la vita, la mortenel convito di nuova Alleanza,
suona
ancora l'antica
Noimistico
ti amiamo
davvero, Signore,
quale
ha la vita,
la morte
e vogliamo
nutrirci al tuo Pane
si attualizza il divino
comando:
senso
e l'esistere
senza
orizzonte? fece dono di sé agli amici
e l'esistere
senza
orizzonte?
con
l'amore
che
vince
la
morte.
che
sconfigge
per
8. “Fate questo in mia memoria! sempre la fame.
2. Venne un Uomo e si fece vicino,
Ripetete il mio gesto d’amore:
ai fratelli egli tese la mano:
2. Venne un Uomo e si fece vicino,
6. La sua Croce non fu la sconfitta,
10. Radunati attorno all'altare,
voi
avrete la luceascoltando
e la forza
eraegli
il Verbo
che illumina il mondo
aifratelli
tese la mano:
ma sconfisse il peccato
del mondo:
parole di vita,
per
curare le umane
ferite”.il Rit.
il Verbo
ed incarna
l'amore
di Dio. Rit. aprì il varco ad un fiume
era
che illumina
il mondo
di grazia
accogliendo
tuo dono d'amore
Signore, da chi andremo?
Tu solo hai parole di vita eterna.
ed incarna l'amore di Dio.
che dell'uomo redime la storia.
noi saremo più forti del male.
3. Egli disse con grande coraggio:
9. O Gesù, noi vogliamo seguirti!
E' profonda la fame del cuore,
e vogliamo nutrirci al tuo Pane
per spezzare la forza del male
accogliendo il tuo dono d’amore
6.
fece dono di sé agli amici
con l’amore che vince la morte.
La sua Croce non fu la sconfitta,
ma sconfisse il peccato del mondo:
aprì il varco ad un fiume di grazia
che dell’uomo redime la storia. Rit.
solo tu sei la luce che brilla
Signore, da chi andremo?
e ci apre un cammino
vita. di vita eterna.
Tu solo haidiparole
12.In memoria di te celebriamo
questo evento che accresce la fede;
il tuo amore è la “buona Notizia”
che nel mondo diffonde speranza. Rit.
Signore, da chi andremo?
da Signore,
chi andremo?
Noi ti amiamoSignore,
davvero,
"Ascoltate! Il pane non basta!Signore, da chi andremo?
Tu solo hai parole di vita eterna.
Tu solo hai parole di vita eterna.
Tu solo hai parole di vita eterna.
che sconfigge11.
per
sempre
fame.
disse
solocon
Dio
puòcoraggio:
il vuoto colmare".
3. Egli
grande
7. Crocifisso per noi e risorto,
Resta
semprelacon
noi, Signore!
"Ascoltate!
Il pane nonGesù:
basta! "Dio salva"!il Signore tra noi è10.Radunati
presente!
il buio ci colma di angoscia
attornoMentre
all’altare,
4. Si chiamava
E'profonda
la
fame
del
cuore,
Nella
Chiesa,
suo
mistico
corpo,
solo
tu
sei
la
luce
che
brilla
ascoltando parole di vita,
E' venuto per dare la vita,
solo Dio può il vuoto colmare".
si attualizza il divino comando:
e ci apre un cammino di vita.
noi saremo più12.forti
del male.
che laGesù:
gioia"Dio
ci spegne
Rit.questo in mia memoria!
4. Si chiamava
salva"! nel cuore.
8. "Fate
In memoria
di teRit.
celebriamo
E' venuto per dare la vita,
Ripetete il mio gesto d'amore:
questo evento che accresce la fede;
per
forzadell’Ultima
del male
la forza
il tuo
amore
è la "buona Notizia"
sempre con
noi,
Signore!
5.spezzare
Nella lasera
Cena, voi avrete la luce e11.Resta
che
gioiaconvito
ci spegnedinel
cuore.Alleanza, per curare le umane
nel mondo
diffonde speranza.
ferite".
Mentre il buio ci che
colma
di angoscia
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nuova
76
inno del congresso eucaristico nazionale
PREGHIERA PER
IL CONGRESSO EUCARISTICO
Signore Gesù,
di fronte a Te, Parola di verità
e Amore che si dona,
come Pietro ti diciamo:
“Signore, da chi andremo?
Tu hai parole di vita eterna”.
Signore Gesù,
noi ti ringraziamo
perché la Parola del tuo Amore
si è fatta corpo donato sulla Croce,
ed è viva per noi nel sacramento
della Santa Eucaristia.
Fa’ che l’incontro con Te
Nel Mistero silenzioso della Tua presenza,
entri nella profondità dei nostri cuori
e brilli nei nostri occhi
perché siano trasparenza della Tua carità.
Fa’, o Signore, che la forza dell’Eucaristia
continui ad ardere nella nostra vita
e diventi per noi santità, onestà, generosità,
attenzione premurosa ai più deboli.
Rendici amabili con tutti,
capaci di amicizia vera e sincera
perché molti siano attratti a camminare verso di Te.
Venga il Tuo regno,
e il mondo si trasformi in una Eucaristia vivente.
Amen.
preghiera per il congresso eucaristico
77
ignore,
da chi
andremo?
Signore,
da chi
andremo?
inFormazioni
deL deLegato dioceSano
per iL congreSSo eucariStico nazionaLe
• Il Congresso Eucaristico Nazionale avrà luogo nell’Arcidiocesi di
Ancona-Osimo dal 3all’11settembre2011. La settimana celebrativa del Congresso Eucaristico proporrà una scansione che aiuterà
a rileggere, a partire dall’Eucaristia, alcuni ambiti della vita quotidiana, peraltro già presentati nel Convegno Ecclesiale nazionale
di Verona del 2006, e quindi a rivisitare i luoghi della testimonianza
che il cristiano è chiamato a dare del Signore e del suo Vangelo.
• Una caratteristica del prossimo Congresso Eucaristico rispetto alle
edizioni precedenti riguarderà la pluralità delle sedi o diocesi – Ancona - Osimo, Fabriano, Jesi, Loreto, Senigallia – in cui verranno
collocate le diverse tematiche e i vari momenti delle giornate eucaristiche congressuali.
• La settimana si articolerà in momenti spirituali e celebrativi, riflessioni e testimonianze e culminerà con una solenne Celebrazione
eucaristica domenica11settembre2011 ad Ancona, presieduta
dal Santo Padre.
• Per la preparazione spirituale al Congresso Eucaristico, il Comitato organizzatore ha predisposto un sussidio biblico, curato da
don Ermenegildo Manicardi: “Signoredachiandremo?l’icona
biblica del Congresso eucaristico nazionale. Ancona 2011”
informazioni del delegato diocesano
79
(Ed. San Paolo). Altri materiali possono essere tratti dal sito
www.congressoeucaristico.it.
• In ogni comunità parrocchiale sia ben visibile il banner del Congresso già distribuito nel mese di dicembre. Si riprenda la tematica specialmente nella formazione dei ministri dell’Eucaristica e di
quanti sono coinvolti nella animazione liturgica.
• Si pensa di elaborare l’adorazione della notte del giovedì santo
con la tematica del Congresso Eucaristico che verrà distribuita a
breve.
• Resto a disposizione di quanti vorranno far parte della delegazione diocesana che parteciperà all’intera settimana congressuale.
Buon cammino di preparazione!
don Mimmo Gramegna delegato diocesano
[email protected]
80
informazioni del delegato diocesano
Indice
Presentazione............................................................................ 3
Introduzione: Eucaristia mistero da celebrare........................... 5
Per te che sei entrato in Chiesa
e vuoi adorare il Signore presente nell’Eucaristia..................... 9
Vespri Eucaristici....................................................................... 11
1° GIORNO
La moltiplicazione dei pani........................................................ 2° GIORNO
Io sono il pane vivo.................................................................... 3° GIORNO
Signore da chi andremo?.......................................................... Adorazione eucaristica con fanciulli e ragazzi
Grazie, Signore! ....................................................................... Adorazione eucaristica con giovani
«Io sono la luce del mondo» .................................................... Adorazione eucaristica con famiglie
19
20
21
23
31
A immagine del tuo amore......................................................... 39
I canti eucaristici........................................................................ 47
Alla scuola dei maestri della preghiera...................................... 53
indice
81
Appendice.................................................................................
69
Il Logo: stile espressivo e linguaggio dei colori ....................
71
Inno del Congresso Eucaristico Nazionale...........................
73
Preghiera per il Congresso Eucaristico ...............................
77
Informazioni del Delegato diocesano
per il Congresso Eucaristico Nazionale................................
79
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82
indice
gnore,
da chi
ndremo?
Signore,
da chi
andremo?
EDITRICE ROTAS BARLETTA
gennaio 2011
Signore,
da chi
andremo?
Scarica

dremo? - In Comunione