31 Anno XI n.16 - 9 ottobre 2015 www.corcom.it Innovazione Futuro, «programmatic» e il Genio della lampada «P rogrammatic» significa semplicemente automazione, e appare chiaro che non è possibile pensare di fare grandi passi avanti se parte delle attività realizzare in ambito advertising, che oggi sono svolte manualmente, non saranno automatizzate: è questo quindi il valore del programmatic. L’importanza dell’automazione vale oggi nell’advertising così come è valso precedentemente nella logistica, nella pianificazione e controllo dei processi industriali, nella gestione delle utenze al cittadino. Ovviamente, l’insieme dei processi e strumenti tecnologici che rendono possibile vendere, acquistare e ottimizzare spazi pubblicitari online in maniera automatizzata, richiede anche l’apporto di una persona fisica, che mai una macchina potrà sostituire. Abbiamo visto che nell’ultimo periodo è stata posta troppa enfasi nella parola “programmatic”, pensando che fosse una sfera magica, tonda e senza spigoli: è forse più una lampada di Aladino, dove il Genio siamo alla fine noi stessi che dobbiamo riprogettare un sistema non scalabile se dovesse rimanere del tutto manuale. La velocità di adozione, e di sostituzione, delle nuove tecnologie in ambito di programmatic advertising permette comunque di fare molti test, di fare prove sul campo e di gestire una soluzione che sarà perfetta quando raggiungerà gli obiettivi che ci prefiggiamo, già sapendo che il giorno dopo cambieranno gli obiettivi. Innegabilmente, seppur con alcune sovra aspettative di gioventù, il programmatic advertising è un trend protagonista del mercato italiano dell’advertising digitale. L’Italia è un mercato ancora molto giovane, ma che nell’ultimo periodo sta vivendo una forte crescita. Nel 2014 IAB Italia ha stimato, insieme agli Osservatori del Politecnico di Milano, investimenti in soluzioni di programmatic advertising pari a 110 milioni di Euro (con una crescita del TRIPwire internet steiner e la scuola di carta Di PIERO LAPORTA www.pierolaporta.it a guadagnato alcuni spazi di cronaca una scuola inglese, alquanto elitaria, nella quale non sono ammessi gli smartphone. Va bene, dirà qualche genitore esasperato. Nella London Acorn School, http://thelondonacornschool.co.uk/un elegante e vasto complesso a sud di Londra, non è proibito solo lo smartphone, ma anche il tablet e internet più in generale. Essa non consente la dimestichezza dei bambini con le nuove tecnologie. Può accogliere fino a 84 bambini fino all’età di 14 anni. Al momento le iscrizioni non coprono più della metà dei posti. E' tuttavia una quantità ragguardevole se si tiene conto che la Gran Bretagna è ai vertici fra i paesi informatizzati. I genitori pagano rette salate e s'impegnano a vietare internet, tablet, cellulari, computer ai figli anche quando essi sono a casa. Il tutto rientra in un progetto pedagogico fondato sulla psicologia steineriana "una pedagogia che insegni ad apprendere, ad apprendere per tutta la vita dalla vita stessa", come amava sottolineare Rudolf Steiner, nel 1919, che decise di utilizzare una didattica basata sullo sviluppo dell'individualità. Insomma è una filosofia che è nata un secolo fa e ci sfugge perché sia in contraddizione con l’hitech se non per il fatto che Steiner non poteva prevederla di certo. Non siamo quindi in grado di valutare gli esiti di questa pedagogia, tuttavia ancora una volta l’Italia è all’avanguardia o almeno lo sono vaste parti di essa. Basta inoltrarsi nel Gargano, in Irpinia, e in numerose province della Sicilia, del Veneto, del Lazio per incontrare frotte di bambini che si recano a scuola con zaini pesanti decine di chili di carta stampata, nel 2015, senza scomodare Steiner. Seguici su Facebook - Twitter www.corcom.it H DI MICHELE MARZAN Vice presidente di Iab Italia 120% rispetto al 2013), per una quota pari al 10% del display advertising. Nel 2015 i numeri raddoppieranno, e favoriranno nuove assunzioni di figure professionali come il “programmatic specialist”. Vista la componente innovativa del tema, IAB è molto attiva in Italia e a livello internazionale. In diversi paesi stiamo portando avanti tavoli di Lavoro per entrare nel merito delle opportunità offerte dal Programmatic, analizzare i vantaggi, gli obiettivi perseguibili, gli strumenti disponibili e la misurazione dei risultati. In US si sono contati 10 miliardi di $ in Programmatic Adv nel 2014, pari al 20% degli investimenti in digital advertising; in Europa gli investimenti sono cresciuti del 70,5% da 2.14 miliardi nel 2013 a 3,65 miliardi nel Il FOTOcommento «Noi non raccogliamo tonnellate di informazioni sui nostri clienti per capire tutti gli aspetti della loro vita. Molto semplicemente, questo non è il nostro lavoro. Gli utenti hanno diritto alla loro privacy» Tim Cook, ceo di Apple, difende il diritto alla riservatezza Una app al giorno aiuta il medico di turno Informazioni sanitarie rilevanti in pochi secondi che devono però essere protette dalla cybersecurity L e app godono di buona salute, ma la salute delle persone ha qualche beneficio dalle app? Una prima risposta positiva viene dall'aureo libretto curato dalla Società Italiana di Telemedicina: App medicali nella borsa del medico, Milano 2015, curato da Macellari, Fouillouze, Gensini. Le app stanno diventando strumenti di lavoro del medico, favoriscono la responsabilizzazione del cittadino, porteranno ad un superamento della visione tecnologica che attualmente sottende ancora la produzione normativa e il comportamento delle istituzioni in ambito sanitario. La definizione del fascicolo sanitario è ancora chiusa nella relazione “amministrativa” ASL-assistito, in un rapporto “a vita” superato dallo odierna mobilità geografica e professionale, in cui mancano, nella costruzione del fascicolo:i rapporti tra diverse ASL, le strutture e i professionisti privati, per non parlare delle informazioni provenienti dall'estero, come si vede dalla definizione. Ecco quella del sito AgID: “L’FSE è costituito, previo consenso dell’assistito, dalle Regioni e Province Autonome per le finalità di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione perseguite dai soggetti del SSN e dei servizi sociosanitari regionali che prendono in cura l’assistito” (http://www.agid.gov.it/agenda-digitale/pubblicaamministrazione/sanita-digitale). Si parte dalla definizione funzionale interna all'amministrazione (ASL) per allargarsi e giungere infine al cittadino-utente, non è più sufficiente nel quadro dello sviluppo tecnologico e non è adeguata alle attitudini degli utenti stessi. Come dimo- 2014. Il mobile advertising così gestito è cresciuto del 240% raggiungendo i 552 milionio nel 2014, rappresentando il 27.3% di tutto il mercato del display advertising su dispositivi mobile. Il programmatic video, uno degli ultimi ad essersi sviluppato, è cresciuto del 176% raggiungendo subito i 205 milioni, pari al 12,1% del mercato dell’online video advertising. In IAB Italia abbiamo deciso di dedicare il Seminar di ottobre proprio al Programmatic e al Data Fusion, per sottolineare l’importanza sempre crescente di questo trend. Allo IAB Seminar i protagonisti sono Melissa Gallo, Director of Product, Programmatic Automation and Data IAB USA, Daniel Knapp, Senior Director Advertising Researc di IHS e Ionel Naftanaila, Training and Programmatic Manager IAB Europeo. Sono attese oltre 1.000 persone, l’evento di Milano si posiziona al pari dei più autorevoli eventi internazionali. SMARTties Di MARIO DAL CO Economista stra il libro citato, anche i medici vogliono una interazione utile, oltre che corretta sotto il profilo della security e della privacy. Utile significa che un medico, quando sta per affrontare una visita di un paziente o sta per effettuare un nuovo esame, deve poter disporre delle informazioni (esami e le diagnosi) in pochi secondi. Una velocità e una capacità di reperimento delle informazioni e di selezione, che solo un web semantico, veicolato da app specializzate, può dare. In sostanza, app e linked data rappresentano l'orizzonte tecnologico e di mercato in cui Lo studio della Società italiana di Telemedicina favorevole all'uso delle applicazioni anche per migliorareil rapporto fra camice bianco e paziente le informazioni sanitarie saranno rese disponibili agli utenti e anche ai professionisti. Questa rivoluzione è inevitabile, ma lo studio SIT richiama l'attenzione al tema del “leakage” dalle app dedicate alla salute verso società che raccolgono e rivendono le informazioni . E' necessario che l'utente sia più consapevole dei diritti, dei rischi, dei doveri che la gestione dei dati comporta. E' necessario per garantire questo sviluppo investire nella cybersecurity: è richiesta infatti una capacità di protezione dei dati di un ordine di grandezza superiore a quella attuale.