PASTORALE GIOVANILE PROPOSTE GIOVANI 12 – 17 ANNI Pensieri di Benedetto XVI commentati per i giovani perché la GMG continui nella vita» riprende nella prima parte le parole del Papa pronunziate a braccio la sera della veglia dopo un vero e proprio momento di tempesta che ha visto i giovani resistere e continuare a pregare. Il sussidio – agile, semplice nell'impostazione, tascabile, economico – si basa sulle parole di papa Benedetto XVI pronunciate nei vari momenti della GMG e offre domande, spunti per la preghiera e impegni da assumere. Originale percorso di adesione alla fede rivolto agli adolescenti. Con un linguaggio adeguato a questa difficile età e con immagini significative, è un vero faccia a faccia con la proposta cristiana. Questa è la testimonianza di Giulia Gabrieli, quattordici anni, malata di tumore, morta la sera del 19 agosto 2011, che ha saputo trasformare i suoi due anni di malattia in un inno alla vita, in un crescendo spirituale. Giulia era una ragazza normale, bella, solare, amava viaggiare, vestirsi bene e adorava lo shopping. Un'esplosione di raffinata vitalità, che la malattia, misteriosamente, non ha stroncato, ma amplificato. Nelle pagine del diario narra la sua lotta per affrontare la malattia e la sua speranza di guarire ma anche l'abbandono alla volontà di Dio. I medici sono i suoi amici, i suoi "supereroi"; i genitori, gli amici, le amiche e gli insegnanti i suoi angeli custodi, coloro che la sostengono e la incoraggiano. Il passaporto per il futuro esigente che ci attende è fatto da ciò che si sa, da ciò che si sa fare, dalla salute del pianeta che ci ospita. È come giocare con il Lego: più ci sono mattoncini disponibili (meglio se di forme e colori diversi), più tutti sono bravi a usarli - è più l'ambiente è salubre, più soluzioni creative si trovano, più costituzioni si realizzano. I mattoncini sono le conoscenze, le competenze. È il tema centrale di questo scritto: come studiare e perché. Il sapere - ce lo ha dimostrato Paulo Freire - ha un ruolo emancipatore. Studiare, come metodo, è una potente leva per affrontare la vita da protagonisti. Se fosse vero che sbagliando s'impara, come ci hanno sempre ripetuto, dovremmo essere tutti perfetti! Invece continuiamo a ripetere ogni giorno gli stessi errori, senza neppure troppa fantasia. Questo accade perché in realtà è solo dai successi che nasce il cambiamento, a tutti i livelli: personale, sociale, culturale... Questo libretto ci mostra come imparare a riconoscerli, crearli e replicarli. Come farne insomma una regola nella nostra vita, anziché un’eccezione. Il 2 maggio 1984, a soli 23 anni, moriva Sandra investita da un'auto. Di lei rimangono i suoi scritti raccolti in un diario (Il diario di Sandra, Sempre Comunicazione) in cui lo spirituale e l'umano si incontrano in quell'armonia che solo il Signore poteva pensare per noi. Molti hanno incominciato a pregarla e ad invocarla: molti giovani devono a lei la scoperta dei valori cristiani e del servizio ai poveri. "Così ho cercato di vedere Sandra, in un unico atto, nel suo percorso umano per intravvedere in esso la mano di Dio che la conduce. Dedico questo libro in particolar modo a coloro che sono nella sofferenza, che sentono solitudine, incapacità di emergere, uno smarrimento esistenziale, come anch'io ho provato nelle mie lunghe notti dell'anima. È un invito a prendere coscienza che a qualsiasi età e in qualsiasi momento è possibile far rifiorire il nostro giardino interiore". PROPOSTE GIOVANI 19 ANNI: Per i cristiani l'educazione alla "cittadinanza consapevole e responsabile" non è un optional. La fede senza le opere è morta. Il con-vivere in società non può non provocare la coscienza cristiana. Queste pagine, agili e scorrevoli, propongono alcuni punti fondamentali dell'insegnamento sociale della Chiesa e costituiscono una sorta di iniziazione alla cittadinanza responsabile del cristiano. Le pagine che state per leggere vi permetteranno di sperare nell'uomo, in tutti gli uomini, a dispetto di tutto. Leggendo queste testimonianze così concrete, ho ritrovato gli uomini e le donne che sono stati e sono ancora oggi miei compagni di strada: sono persone comuni, ricche di generosità e con una stupefacente capacità di condivisione. (...) Mostrandoci che le pagine di Vangelo scritte duemila anni fa sono ancora piene di attualità, gli autori di questo libro ci invitano a guardare alla vita con fiducia... (dalla Prefazione dell'Abbé Pierre). L'autore è stato invitato da Giovanni Paolo II a parlare ai giovani in occasione dell'incontro mondiale a Parigi nell'agosto '97. La sua vita è stata molto travagliata: arcivescovo di Saigon è stato incarcerato dal governo comunista per ben 13 anni. Parole e preghiere di frère Roger che esprimono in modo impressionante come egli abbia fatto dono della sua vita per amare. Instancabilmente, assieme ai suoi fratelli, accoglieva i giovani a Taizé, stimolava i cristiani a riconciliarsi tra loro, andava a condividere l’esistenza con i più poveri del mondo. Un bel modo di accedere all’universo del fondatore della comunità di Taizé. Da più di Trent'anni continua il pellegrinaggio di fiducia sulla terra, una proposta lanciata da frère Roger ai giovani che s'interrogano sul senso della vita. Dopo la morte di frère Roger, a loro si rivolge oggi frère Alois, che con semplicità e fermezza invita a scoprire e accogliere il Risorto, un Cristo che è fermento di pace e fuoco di riconciliazione nelle Chiese e nell'intera famiglia umana. In questo libro, frère Alois raccoglie le sue lettere dai continenti e altri scritti che danno sostanza al cammino dei pellegrini di fiducia, e li invita a una nuova tappa, che sfocerà nell'agosto 2015 a Taizé. È un percorso all'insegna di una "nuova solidarietà", affinché giovani di tutti i continenti mobilitino le loro energie, mettano in comune le loro attese, intuizioni ed esperienze, per prendere nuovo slancio verso il presente. Il testo è un epistolario particolare: il destinatario è ignoto e si cela sotto un anonimo "Carissimo?". Non conosciamo le lettere presunte, ma le percepiamo attraverso le risposte dell'autrice. È un viaggio attraverso i problemi e gli interrogativi tipici di un giovane alla ricerca della verità della vita. Tratta vari argomenti: le relazioni umane, le difficoltà del quotidiano in famiglia, il rapporto personale con Dio, l'incertezza del futuro, l'amore, il perdono, la giustizia, il sesso, l'amicizia? L'autrice diventa una guida amica che offre uno sguardo di analisi liberante sui problemi e prospetta possibilità di soluzioni. Federico ha diciassette anni e il cuore pieno di domande alle quali la vita non ha ancora risposto. La scuola è finita, l'estate gli si apre davanti come la sua città abbagliante e misteriosa, Palermo. Mentre si prepara a partire per una vacanza-studio a Oxford, Federico incontra "3P", il prof di religione: lo chiamano così perché il suo nome è Padre Pino Puglisi, e lui non se la prende, sorride. 3P lancia al ragazzo l'invito a dargli una mano con i bambini del suo quartiere, prima della partenza. Quando Federico attraversa il passaggio a livello che separa Brancaccio dal resto della città, ancora non sa che in quel preciso istante comincia la sua nuova vita. La sera torna a casa senza bici, con il labbro spaccato e la sensazione di avere scoperto una realtà totalmente estranea eppure che lo riguarda da vicino. È l'intrico dei vicoli controllati da uomini che portano soprannomi come il Cacciatore, 'u Turco, Madre Natura, per i quali il solo comandamento da rispettare è quello dettato da Cosa Nostra. Ma sono anche le strade abitate da Francesco, Maria, Dario, Serena, Totò e tanti altri che non rinunciano a sperare in una vita diversa... Con l'emozione del testimone e la potenza dello scrittore, Alessandro D'Avenia narra una lunga estate in cui tutto sembra immobile eppure tutto si sta trasformando, e ridà vita a un uomo straordinario, che in queste pagine dialoga insieme a noi con la sua voce pacata e mai arresa, con quel sorriso che non si spense nemmeno di fronte al suo assassino. Gianluigi Rho e Mirella Capra si sposano a Milano nei primi anni Settanta. Lui è ginecologo, lei è pediatra. Si sono appena laureati, hanno poco più di vent'anni. Stilano una lista di nozze molto particolare: invece di argenteria e servizi di piatti e bicchieri, chiedono attrezzature da sala operatoria per un reparto maternità che non esiste ancora ma che loro contribuiranno a creare e a far crescere in anni di durissimo ma gioioso lavoro. Mirella, il 15 luglio 1970, dopo la prima visita all'ospedale in costruzione, scrive una lettera a casa in cui, dopo aver evidenziato una lunga lista di problemi, conclude: "Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa". Mario Calabresi conosce questa storia da quando è bambino: Gigi e Mirella sono i suoi zii. Oggi ha scelto di raccontarla, perché è necessario provare a rispondere ai dubbi, allo scetticismo, allo scoraggiamento di tanti ragazzi che si chiedono se valga ancora la pena coltivare dei sogni. Quella di Gigi e Mirella, ma anche quella di Elia e la sua lampara che ogni notte prende il largo dal porto di Genova o quella di Aldo che rimette in moto le pale del mulino abbandonato della sua famiglia, sono le storie di giovani di ieri e di oggi che hanno saputo guardare avanti con coraggio. Sono storie di ragazzi italiani che non hanno avuto paura di diventare grandi. Oggi più che mai vi è necessità di uno sguardo, capace di vedere oltre; c’è bisogno di conoscenza di sé e c’è bisogno di sostare dinanzi al mist intelligente ero. Lo sguardo della contemplazione diviene sfida a ogni istituzione ansiosa, indaffarata, competitiva; diviene opportunità per una nuova evangelizzazione di se stessi in quanto cristiani. Così il cristiano è chiamato a mostrare che il vangelo rimane attraente: da qui nasce la gioia, gioia per la visione del volto di Cristo, gioia per la comunione reciproca, da qui nasce l’annuncio credibile (dalla “Prefazione” di Enzo Bianchi). Scegliere nella verità è un vero e proprio cammino a tappe, un percorso spirituale orientato a scoprire la propria vocazione, un confronto puntuale e moderno tra la vita cristiana e la cultura dominante, un annuncio kerigmatico, un inno all’amore di Dio, un canto di speranza. La riflessione su questi temi è condotta dal cardinale Ersilio Tonini con uno stile immediato e incisivo che appassiona chiunque voglia riflettere su alcune tra le più significative domande si senso e sulle ragioni di un’esistenza che non può essere racchiusa tra gli angusti confini della vita e della morte. Pur rivolgendosi ai giovani in ricerca e a quanti, fra loro, desiderano scoprire l’amore di Dio e diventare interpreti consapevoli del domani, il libro è un valido strumento anche per il cammino degli adulti. Il card. Tonini, infatti, con la confidenza di un padre spirituale che conosce l’animo umano e le sue esigenze, rivela la potenza salvifica di Dio e del suo progetto per ogni uomo.