ISTITUTO COMPRENSIVO
“MORO- PASCOLI”
81022 CASAGIOVE (CE) – Via Venezia, 36
DISTRETTO SCOLASTICO N° 12
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
A.S. 2013/2014
Dirigente Scolastico
Dott.ssa Luongo Teresa
PREMESSA
Il presente documento regolamenta la vita scolastica in tutti i suoi aspetti fondamentali.
Esso è vincolante per gli operatori della scuola e per l’utenza che ad esso dovranno
attenersi sia per quanto concerne le richieste, sia per quanto concerne le modalità di
erogazione del servizio, secondo i principi fondamentali stabiliti nella Carta dei servizi
Il Regolamento che segue si ritiene un documento “aperto”; approvato nella sua stesura originaria,
esso è suscettibile di modifiche ed integrazioni che potranno essere apportate ogni qualvolta se
ne ravvisi la necessità, o per nuove esigenze emerse o per l’introduzione di nuove norme tali da
richiederne gli opportuni adeguamenti.
CAP. I
ORGANI COLLEGIALI E FUNZIONAMENTO
Art. 1 - Convocazioni
L’iniziativa delle convocazione di un organo collegiale è esercitata dal Presidente dello stesso Organo o
da un terzo dei suoi componenti.
L’atto di convocazione emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo
rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni
d’urgenza.
La convocazione deve indicare l’ordine del giorno, la data, l’ora e il luogo della riunione che non
deve mai tenersi in orari coincidenti con quelli delle lezioni.
La convocazione è effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell’organo collegiale e
mediante affissione all’albo di apposito avviso; l’affissione all’albo dell’avviso è adempimento
sufficiente per la regolare convocazione dell’organo collegiale.
Per motivi di urgenza, la convocazione può effettuarsi mediante fonogramma.
Art. 2 - Validità sedute.
La seduta si apre all’ora indicata nell’avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la
presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.
Il numero legale deve sussistere non solo all’inizio della seduta, ma anche al momento della
votazione per deliberare.
Tutti i membri dell’Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire
sugli argomenti in discussione, rispettando i tempi stabiliti e portando contributi significativi e
costruttivi per le decisioni da assumere.
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Art.3 - Programmazione delle attività degli Organi Collegiali
Ciascuno degli organi collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie
competenze, allo scopo di realizzare un regolare svolgimento delle attività stesse, prevedendo un
calendario degli incontri per la discussione degli argomenti su cui è necessario adottare decisioni,
proposte o pareri.
Art. 4 - Coordinamento dell’attività degli Organi Collegiali
Ciascun Organo Collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che esercitano
competenze parallele, ma con rilevanza diversa in determinate materie.
Ai fini di cui al precedente comma si considerano anche le competenze, in materie definite, di un
determinato organo quando il loro esercizio costituisca presupposto necessario ed opportuno per
l’esercizio delle competenze di un altro organo collegiale.
Al coordinamento dei suddetti Organi provvede il Dirigente Scolastico.
Art. 5 - Elezioni contemporanee di organi di durata annuale
Le elezioni, per gli organi collegiali di durata annuale, hanno luogo possibilmente nello stesso
giorno ed entro il secondo mese dell’anno scolastico. Sono fatte salve le diverse disposizioni
ministeriali.
Art. 5 Programmazione e coordinamento dell’attività del Consiglio di
Classe/interclasse/intersezione
Le riunioni del Consiglio di classe/interclasse/intersezione devono essere programmate secondo i
criteri stabiliti al precedente punto 1 e coordinate con quelle di altri organi collegiali secondo i
criteri stabiliti dal precedente punto 2. Esse rispettano in linea di massima la calendarizzazione
prevista nel piano annuale delle attività proposto dal dirigente all’inizio di ciascun anno scolastico
e approvato dal collegio dei docenti.
Art. 6 - Convocazione del Collegio dei Docenti
Il Collegio dei Docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall’art. 4 terz’ultimo comma del
decreto del Presidente della Repubblica 31/5/1974 n. 416.
Il Collegio dei Docenti è riunito, in linea di massima, nei seguenti periodi:
- a settembre, precedentemente all’inizio delle lezioni per la definizione
dell’organizzazione scolastica e della programmazione educativa e didattica;
- in ogni caso di necessità.
Gli incontri sono orientativamente quelli previsti nel PAA.
Art. 7 - Programmazione coordinamento dell’attività del Collegio dei Docenti
Per la programmazione e il coordinamento dell’attività del Collegio dei Docenti si applicano le
disposizioni dei precedenti punti 1 e 2.
Art. 8 - Prima convocazione del Consiglio di Istituto
La prima convocazione del Consiglio di Istituto è disposta dal Dirigente Scolastico, che presiede
fino a nomina del Presidente eletto tra la componente Genitore.
Il Consiglio di Istituto è riunito, in linea di massima, nei seguenti periodi:
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- all'inizio delle lezioni
- entro dicembre per l’approvazione del conto consuntivo;
- entro dicembre per l’approvazione programma annuale;
- a fine anno scolastico;
in ogni caso di necessità.
Art. 9 - Elezione del Presidente e del vice-Presidente del Consiglio di Istituto
Nella prima seduta, il Consiglio presieduto dal Dirigente Scolastico, elegge tra i rappresentanti dei
genitori componenti del consiglio, il proprio presidente. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto o
con votazione palese, secondo l’opzione degli stessi componenti.
Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio di Istituto. E’ considerato eletto il genitore che
abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del
consiglio. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto
a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta almeno la metà più
uno dei componenti in carica. A parità di voti è eletto il più anziano di età.
Il Consiglio può deliberare di eleggere anche un vicepresidente, da votarsi tra i genitori
componenti il consiglio stesso secondo le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente.
Art. 10 - Convocazione del Consiglio di Istituto
Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente del Consiglio stesso.
Il Presidente del Consiglio è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del
Presidente della Giunta esecutiva ovvero su richiesta della la maggioranza dei componenti del
Consiglio stesso.
Art. 11- Pubblicità degli atti
La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto, disciplinata dall’art. 27 del decreto del Presidente
della Repubblica 31/5/1974 n. 416, deve avvenire mediante affissione in apposito albo
dell’istituto, della copia delle deliberazioni adottate dal Consiglio stesso. L’affissione avviene entro
il termine massimo di 3 giorni dall’approvazione del verbale da parte dello stesso Consiglio.
La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo di dieci giorni.
I verbali e tutti gli atti preparatori sono depositati nell’ufficio di segreteria dell’istituto e, per lo
stesso periodo, sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta. La copia della deliberazione da affiggere
all’albo è consegnata al Dirigente Scolastico dal segretario del Consiglio; il Dirigente Scolastico ne
dispone l’affissione immediata e ne attesta in calce la data iniziale di affissione. Non sono soggetti
a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta
dell’interessato.
Art. 12 - Il Comitato per la valutazione del servizio per gli insegnanti
Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal Dirigente Scolastico:
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a) in periodi programmati, ai sensi del precedente punto 1, per la valutazione del servizio
richiesta dai singoli interessati a norma dell’art. 66 del decreto del Presidente della
Repubblica 1/5/1974 n. 417;
b) alla conclusione dell’anno prescritto, agli effetti del periodo di prova dei docenti, ai sensi
dell’art. 58 del decreto del Presidente della Repubblica 1/5/1974 n. 417;
c) ogni qual volta se ne presenti la necessità.
Art. 13 - Votazioni.
Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta
voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti collegiali.
La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone. Le sole decisioni
concernenti persone si prendono a scrutinio segreto mediante il sistema delle schede segrete.
La votazione non può validamente avere luogo se i consiglieri non sono in numero legale.
I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere
legale l’adunanza, ma non nel numero dei votanti.
Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che
disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi,
prevale il voto del Presidente.
La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non
può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è
diverso da quello dei votanti.
Art. 14 - Processo verbale.
Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell’adunanza (data, ora e luogo della
riunione, chi preside, chi svolge la funzione di segretario, l’avvenuta verifica del numero legale dei
presenti, i nomi con relativa qualifica dei presenti e degli assenti, questi ultimi se giustificati o no,
l’ordine del giorno).
Per ogni punto all’O.d.G. si indicano sinteticamente le considerazioni emerse durante il dibattito,
quindi si dà conto dell’esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei
voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli).
Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito.
I membri dell’Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da
trascrivere a cura del segretario del verbale.
I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti su appositi registri a pagine numerate,
timbrate e firmate dal Dirigente Scolastico per vidimazione. I verbali sono numerati
progressivamente nell’ambito dello stesso anno scolastico.
Il verbale di ciascuna seduta viene letto ed approvato all’inizio della seduta successiva.
CAP. II
RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA
Art. 1 - Diritti e doveri dello Studente.
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Lo Studente
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-
-
ha il diritto di essere informato sul suo andamento educativo - didattico in modo puntuale
e trasparente, attraverso il giudizio/punteggio assegnatogli dai Docenti, per poter
autovalutarsi e apportare gli utili correttivi al proprio impegno scolastico e al suo metodo di
studio;
ha il dovere di frequentare regolarmente la scuola e di impegnarsi assiduamente nello
studio per raggiungere gli obiettivi formativi e didattici utili allo sviluppo della sua
coscienza critica e all'acquisizione delle competenze necessarie.
Ha, altresì il diritto/dovere di operare secondo i principi costituzionali della libertà, della
solidarietà e della responsabilità.
Art. 2 - Diritti e doveri della Famiglia.
La Famiglia
-
-
-
ha il diritto di essere informata sull'andamento didattico e sul comportamento dei propri
figli, secondo le linee definite dal Collegio dei Docenti, indicate nel Piano dell’Offerta
Formativa;
ha il dovere, quale componente fondamentale della vita scolastica e in quanto responsabile
congiuntamente dell'armonico sviluppo psico-fisico degli studenti, di tenersi aggiornata
sull'attività scolastica dei propri figli;
ha il dovere di partecipare agli incontri scuola-famiglia, documentandosi sul profitto in
ciascuna disciplina nelle forme e ore previste, collaborando attivamente per mezzo degli
strumenti che le sono propri, alla crescita umana, sociale e cognitiva dei minori, motivando
responsabilmente le assenze dei figli dalle lezioni.
Art. 3 - Diritti e doveri dei Docenti.
I Docenti
-
-
sono tenuti a rispettare doveri e diritti definiti dal contratto di lavoro a cui questa scuola si
attiene e ad ispirare la propria azione didattica al P.O.F. deliberato dal Collegio Docenti e
adottato dal Consiglio di Istituto;
essi dovranno garantire alle famiglie una corretta e completa informazione sull'andamento
scolastico degli allievi, secondo le modalità previste, contribuendo attivamente alla
formazione umana, sociale e cognitiva dei minori, secondo i principi costituzionali.
Art. 4 - Obblighi da rispettare.
Personale docente, non docente, studenti, famiglie e chiunque altro operi all’interno dell’Istituto
sono tenuti a rispettare i seguenti obblighi:
I.
rispetto delle persone e dei loro ruoli;
II.
divieto di fumare all’interno dell’edificio scolastico;
III.
divieto di utilizzare il telefonino durante le attività scolastiche;
IV.
rispetto delle strutture scolastiche, degli arredi e delle attrezzature;
V.
rispetto dei regolamenti adottati dalla Scuola;
VI.
obbligo di informare tempestivamente la Dirigenza nel caso di infrazioni al regolamento di
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Istituto, in qualsiasi momento vengano riscontrate.
Art. 5 - Assemblee dei Genitori.
I Genitori hanno il diritto di riunirsi in assemblee di classe o di Istituto nei locali della scuola al di
fuori dell'orario delle lezioni.
L'Assemblea di Classe è convocata su richiesta dei Genitori rappresentanti.
L'Assemblea di Istituto è convocata su richiesta del Presidente del Consiglio di Istituto.
La richiesta dell'Assemblea ed il relativo ordine del giorno vengono presentati al Dirigente
Scolastico almeno cinque giorni prima della data stabilita.
Il Dirigente Scolastico e gli Insegnanti possono partecipare alle assemblee d'istituto dei Genitori su
formale richiesta degli stessi. Il Dirigente Scolastico può convocare in assemblea i genitori o i loro
rappresentanti.
Art. 6 - Rappresentanti di classe dei Genitori.
I Rappresentanti di Classe svolgono l'importante ruolo di favorire la collaborazione tra scuola e
famiglia, utile per un miglior funzionamento dell'istituto.
I Rappresentanti di Classe vengono eletti entro il 31 ottobre di ciascun anno scolastico, nella prima
Assemblea di Classe dei Genitori convocata dal Dirigente Scolastico.
I Rappresentanti hanno il compito di:
 partecipare ai Consigli di Classe, quando se ne richieda la presenza;
 svolgere una funzione di collegamento tra Docenti e Genitori;
 raccordarsi con gli altri genitori sia per riferire quanto emerso dal Consiglio, sia per fare
proposte o condividere progetti educativi atti a migliorare il clima della classe e risolvere
con i docenti eventuali problematiche.
Art. 7- Rapporti scuola-famiglia.
Durante il primo Collegio dei Docenti di ciascun anno scolastico vengono fissati il calendario e le
modalità di massima delle riunioni e degli incontri scuola-famiglia, in modo da garantire e facilitare
l'interazione positiva fra le famiglie e i docenti.
E' cura della scuola informare le famiglie di tali modalità e del calendario stabilito.
I docenti della scuola secondaria di I grado saranno a disposizione dei genitori per due ore mensili
durante l’orario antimeridiano e per tre incontri pomeridiani nel corso dell’anno scolastico.
Per la scuola primaria i genitori possono essere ricevuti nel pomeriggio del martedì su
appuntamento.
Per motivi urgenti, i docenti possono invitare i genitori previo avviso al Dirigente, o su invito
scritto, anche in giornate diverse e in orari stabiliti.
Art. 8 - Richiesta di contributi volontari alle famiglie per la realizzazione del
servizio scolastico e l’arricchimento dell’Offerta Formativa.
A) Il Consiglio di Istituto stabilisce, ogni anno scolastico, il contributo volontario da richiedere alle
famiglie, individuando l’entità delle quote annuali.
B) Sono consentite raccolte di fondi, a cura del personale incaricato dal Dirigente Scolastico per:
gite scolastiche, partecipazione a concorsi, iniziative benefiche approvate dal Consiglio di Istituto.
Sono consentite inoltre raccolte di fondi (sempre previa autorizzazione del Consiglio d’Istituto)
finalizzate al:
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1. finanziamento dei progetti da realizzare all’interno della scuola proposti dai docenti, dai
genitori o da altri;
2. I finanziamenti destinati alla scuola dovranno essere registrati in bilancio secondo quanto
previsto dalla normativa vigente.
CAP. III
COMUNITA’ SCOLASTICA E CULTURA DELLE REGOLE
Art. 1 - Comunità scolastica.
La comunità scolastica si caratterizza per il rispetto delle regole fissate per il buon funzionamento
della vita scolastica e delle diverse competenze e ruoli degli operatori, condividendone le scelte
educative e didattiche.
Art. 2 – Dirigente Scolastico.
Il Dirigente Scolastico, all’interno dell’istituzione a lui affidata, rappresenta il primo garante del
diritto del cittadino studente al rispetto della sua persona e alla garanzia della prestazione
educativa e formativa più elevata possibile, comunque sempre adeguata ai bisogni di ciascuno.
Il dirigente scolastico rispetta e crea le condizioni di espressione della libertà d’insegnamento sia
nella dimensione individuale che collettiva, consapevole che il vero “titolare” del diritto ad un
insegnamento libero da condizionamenti culturali, politici ed ideologici è lo studente.
Il Dirigente Scolastico, allo scopo di garantire il massimo successo formativo a tutti sollecita,
attraverso la libertà di ricerca e di sperimentazione, l’arricchimento delle strategie metodologiche,
didattiche e organizzative per rendere diversificato e individualizzato l’insegnamento.
Il Dirigente Scolastico rispetta le scelte educative della famiglia ma, in quanto responsabile di una
istituzione pubblica, e quindi luogo di riflessione aperto e pluralista, aperto al confronto, non
privilegia nessun gruppo sociale a scapito di altri.
Il Dirigente Scolastico esercita la propria professionalità con diligenza; accresce con
l’aggiornamento, la formazione e la riflessione sulle esperienze, il patrimonio professionale
proprio e di tutto il personale docente e ATA.
Art. 3- Docenti .
I. I docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in classe 5 minuti prima del suono della
campana.
II. I docenti della prima ora devono segnalare sul registro di classe gli alunni assenti, controllare
quelli dei giorni precedenti e segnare sul registro di classe l’avvenuta o la mancata giustificazione;
se l’assenza è superiore a 5 giorni, accertare la presenza del certificato medico e, qualora un
alunno dopo 2 giorni dal rientro continui ad essere sprovvisto di giustificazione, informare la
famiglia.
III. I docenti, in caso di ritardo di un alunno segnano l’orario di entrata, la giustificazione o la
richiesta di giustificazione e lo ammettono in classe.
IV. I docenti della scuola secondaria di I grado indicano sempre sul registro di classe i compiti
assegnati e/o gli argomenti svolti, informando chiaramente gli studenti del piano settimanale delle
attività didattiche.
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V. I docenti della prima ora sono tenuti al controllo della giustifica dei genitori per gli alunni che
si sono assentati nei giorni precedenti.
VI. I docenti hanno cura di non privare mai, per nessun motivo, gli alunni della loro vigilanza.
Durante gli intervalli i docenti vigilano sull’intera classe.
VII. Se un docente deve, per pochi minuti, allontanarsi dalla propria classe, occorre che avvisi un
collaboratore scolastico affinchè lo sostituisca nella vigilanza.
VIII. In occasioni di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori, i docenti devono
raccomandare agli alunni di lasciare in ordine il materiale scolastico chiuso negli zaini e di
chiudere l’aula.
IX. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed i
materiali riposti negli appositi spazi.
X. I docenti accompagnano la classe in fila all’uscita dalla scuola , in modo ordinato, assicurandosi
che nessuno si faccia male.
XI. I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e devono
sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza.
XII. I docenti non ostruiscono con mobili, arredi e/o materiali vari anche solo temporaneamente,
le vie di fuga e le uscite di sicurezza.
XIII. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo all’ufficio e \o
ai docenti incaricati della sicurezza.
XIV. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati dai docenti in Ufficio e\o ai collaboratori
del dirigente scolastico.
I danni riscontrati vengono risarciti dal responsabile se individuato.
XV. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui con le famiglie nell’ottica di un rapporto
scuola/famiglia collaborativo, nella propria ora di ricevimento.
XVI. I docenti tutti apporranno la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In
ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all’Albo della scuola o inseriti nell’apposito registro si
intendono regolarmente notificati.
XVII. I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l’orario di lavoro.
XVIII. I docenti devono sempre compilare registri in ogni loro parte e riporli nel cassetto personale
c/o la sala professori, curandone la custodia.
XIX. I docenti rispettano il codice deontologico procurando di preservare con il buon esempio del
loro comportamento l’immagine positiva della scuola.
Art. 4 – Genitori.
I. I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli e pertanto
hanno il dovere di condividere con la scuola il progetto educativo didattico.
II. I genitori sono responsabili della puntualità degli alunni e sono tenuti ad accertarsi
costantemente della regolare frequenza scolastica dei figli.
III. E’ opportuno che i genitori si impegnino a:
a) trasmettere ai ragazzi che la scuola è fondamentale per costruire il loro futuro e la loro
formazione culturale;
b) stabilire rapporti corretti con i docenti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e
di fattivo sostegno;
c) controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul diario da parte della scuola,
in particolare avvisi/informative/autorizzazioni o altro che la scuola trasmette e che spesso
necessitano della firma dei genitori;
d) partecipare con regolarità alle riunioni;
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e) favorire la partecipazione dei figli alle attività programmate dalla scuola;
f) osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate;
g) collaborare con gli insegnanti controllando l’esecuzione dei compiti a casa;
h) educare ad un comportamento corretto a scuola e nel tempo libero.
IV. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali durante l’ora di ricevimento programmata.
La scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, convocherà i genitori.
V. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l’affiatamento tra le famiglie e la scuola i genitori sono
invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte, partecipando alle assemblee di classe ed ai
colloqui con i docenti, nelle occasioni di ricevimento.
VI. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con
congruo anticipo.Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni. E’
possibile, quindi, che gli alunni presenti a scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza
ai docenti non scioperanti. In situazioni di emergenza verranno comunque impartite opportune
disposizioni.
VII. I genitori che accompagnano e riprendono gli alunni all’ingresso della Scuola, avranno cura di
non ostacolarne l’accesso e l’uscita.
VIII. Ai genitori non è consentito sostare all’interno degli spazi scolastici se non con espressa
autorizzazione del personale addetto.
IX. Durante l’orario scolastico non è consentito a genitori ed estranei l’accesso ad aule, mensa,
corridoi ed altri locali scolastici.
X. Nei casi di necessità, sarà l’operatore scolastico a chiamare gli insegnanti o comunque a
rispondere alle esigenze del genitore.
XI. Terminate le lezioni, gli alunni non possono rientrare nei locali scolastici poiché la Scuola non
può garantirne la sicurezza.
XII. Per lo stesso motivo, i genitori che accedono alla Scuola per partecipare alle sedute degli
organi collegiali, alle assemblee, o ai colloqui con i docenti, non possono portare minorenni.
Art. 5 - Personale amministrativo.
I. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile per garantire l’efficienza e l’efficacia del
servizio e per il conseguimento delle finalità educative della scuola .
II. Il personale amministrativo indossa, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per
l'intero orario di lavoro ed al telefono risponde indicando il nome dell’Istituzione Scolastica e il
proprio, specificando la funzione .
III. Il personale amministrativo non può utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro.
IV. Cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso
alla documentazione amministrativa prevista dalla legge.
V. Collabora con i docenti.
VI. Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell'orario di servizio. Della presenza in servizio
fa fede la firma nel registro del personale, con l’apposizione dell’orario di ingresso e di uscita.
VII. Il personale è tenuto a osservare il codice disciplinare stabilito dal CCNL comparto scuola.
Art. 6 - Collaboratori scolastici.
A. I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di
competenza secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà fede la firma sul
registro di presenza del Personale, con l’indicazione dell’orario di ingresso e di uscita.
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B. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l'efficienza dei dispositivi di
sicurezza, individuali e collettivi e la possibilità di utilizzarli con facilità.
C. I collaboratori scolastici:
• indossano, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro;
• devono essere presenti all'ingresso e all'uscita degli alunni;
• sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza;
• collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo;
• comunicano immediatamente al Docente incaricato i l'eventuale assenza dell'Insegnante
dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita;
• favoriscono l'integrazione degli alunni portatori di handicap, accogliendoli ed assistendoli
materialmente.
• vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli
spostamenti e nelle uscite per recarsi ai servizi o in altri locali;
• possono svolgere, su accertata disponibilità, funzione di accompagnatore durante i viaggi e le
visite d'istruzione;
• riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'intervallo e senza seri motivi,
sostano nei corridoi;
• sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento
momentaneo dell'insegnante;
• impediscono, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di disturbo
nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo alle loro classi; sono sempre
tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di
educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno;
• evitano di parlare ad alta voce;
• tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili, anche laddove subentrano, dopo
l’orario scolastico. Gli LSU;
• provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi disinfettanti dei
servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule loro affidate;
• non si allontanano dal posto di lavoro, tranne che per motivi autorizzati dal D.S.G.A. o dal
Dirigente Scolastico;
• invitano tutte le persone estranee, non espressamente autorizzate dal Dirigente Scolastico, ad
uscire dalla Scuola.
• prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei docenti o dei
consigli di istituto, tenendosi aggiornati circa l'effettuazione del necessario servizio;
• sorvegliano l'uscita degli alunni dalle aule e dai cancelli esterni, prima di dare inizio alle pulizie.
D. I collaboratori scolastici, ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo,
devono prontamente comunicarlo in Segreteria. Segnalano, sempre in Segreteria, l’eventuale
rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione, provvedono alla
chiusura dei cancelli e porte d’ingresso 15 minuti dopo l’ingresso degli alunni.
E. Accolgono il genitore dell’alunno che vuol richiedere l’autorizzazione all’uscita anticipata. Il
permesso di uscita, firmato dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato, verrà portato dal
collaboratore nella classe dell’alunno, dove il docente dell’ora provvederà all’ annotazione
dell’autorizzazione anticipatamente, potrà lasciare la scuola affidato al predetto familiare.
F. Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio
addetti, dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue:
• che tutte le luci siano spente;
• che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della scuola;
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• che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine;
• che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola;
• che siano chiuse tutte le porte degli uffici;
che sia attivato l’antifurto ( se presente).
G. Devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni caso
tutte le circolari e gli avvisi affissi all’albo della scuola o inseriti nel registro degli avvisi della scuola
si intendono regolarmente notificati al personale tutto.
H. I collaboratori scolastici devono prendere visione delle mappe di sfollamento dei locali e di
controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo.
I. I collaboratori scolastici non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l’orario di lavoro.
J. I collaboratori scolastici sono tenuti a osservare il codice disciplinare stabilito dal CCNL comparto
scuola.
Art. 7 - Alunni
 Gli alunni sono tenuti a presentarsi a scuola alle ore 8.00. Al suono della campanella, in


•
•
•
•
•
•
modo ordinato e silenzioso, si recheranno nelle proprie aule, dove troveranno l’insegnante
ad accoglierli.
I rientri pomeridiani avvengono con le stesse modalità del mattino.
Solo gli alunni autorizzati dal Dirigente per particolari esigenze familiari o medico-sanitari,
possono accedere al cortile o all’atrio dove il personale ausiliario assicura un’adeguata
accoglienza. Gli zaini o altro materiale scolastico non devono ostruire le porte di ingresso o
il passaggio per raggiungere le aule.
Gli alunni ritardatari, per qualsiasi motivo, sono ammessi alle lezioni solo se in possesso
della giustificazione scritta e/o con l'obbligo di portarla il giorno successivo. Al terzo ritardo
giustificato verranno comunque convocati i genitori da parte del Dirigente Scolastico (e\o
suo diretto collaboratore nel plesso).
Tutte le giustificazioni, i permessi d'entrata e d'uscita, devono essere scritte nel libretto
personale dell'alunno che va ritirato dai genitori o da chi esercita la potestà familiare
presso la segreteria della Scuola, apponendo la propria firma autografa. Il libretto è un
documento ufficiale e non va perso né, tantomeno, contraffatto.
In caso di bisogno gli alunni potranno lasciare la scuola durante le lezioni, previa richiesta di
uscita firmata dai genitori, dopo aver ottenuto l'autorizzazione del Dirigente o suo
delegato. L’uscita sarà autorizzata, in ogni caso, solo se gli alunni saranno prelevati da un
genitore, o da un adulto autorizzato. Le entrate posticipate (causa visite mediche ecc.)
devono essere giustificate personalmente, da un genitore che accompagnerà l’allievo/a .
Le assenze vanno giustificate nel libretto personale a firma di un genitore o di chi ne fa le
veci; la motivazione deve essere indicata in modo chiaro e preciso. La stessa dovrà essere
presentata all'insegnante della prima ora. Qualora l'assenza superi i 5 giorni (festività,
escluse), la giustificazione sul libretto dovrà essere accompagnata da un certificato medico
in carta semplice con l'indicazione del periodo di malattia e la dichiarazione che l'alunno
può essere riammesso alle lezioni.
L’alunno che si presenta a scuola senza la certificazione medica nei casi previsti, verrà
accolto con riserva in classe previo avviso telefonico alla famiglia per la immediata
consegna della certificazione.
Durante le ore di lezione nessun estraneo all'organizzazione scolastica può accedere alle
aule. Non è consentito recapitare materiale (libri, quaderni, sacche o merende)
dimenticato a casa.
12
• L'intervallo è effettuato nelle aule. Gli allievi si devono comportare in modo corretto
evitando giochi pericolosi. Gli insegnanti di sorveglianza accompagneranno gli alunni
inadempienti dal Dirigente o dal suo sostituto.
• In caso di incidenti in ambito scolastico (abrasioni, distorsioni ecc.) gli alunni sono tenuti a
comunicare immediatamente l'accaduto ai docenti al fine di ottenere un immediato
soccorso e di consentire alla scuola di regolarizzare in tempo utile la posizione dell'alunno
trasmettendo i dati all’ INAIL, all'assicurazione e all'autorità di P.S.
• Gli alunni sono tenuti a mantenere un comportamento fisicamente, moralmente e
verbalmente corretto nei confronti degli altri.
• In classe gli alunni sono tenuti a:
- Presentarsi muniti di ogni sussidio didattico, diario, libretto personale e materiale
autorizzato.
- Portare compiti ed esercitazioni assegnati come lavoro domestico e, in caso di
inadempienza, devono presentare giustificazione scritta dai genitori.
- Seguire le spiegazioni e partecipare alle attività didattiche svolte in classe secondo le
comuni norme di buon comportamento.
- Rispettare il materiale scolastico, patrimonio di tutti (banchi, aule, cortili, laboratori); in
caso di danni volontari, il responsabile sarà tenuto a riparare il danno o risarcire l'Istituto.
• Gli alunni appenderanno i loro indumenti agli attaccapanni delle aule . La scuola non si
assume la responsabilità per mancanza di oggetti o di denaro.
• E' necessario che gli alunni dispongano di scarpe da ginnastica e tute adeguate per
l'educazione fisica e di opportuni indumenti di ricambio per il rientro in classe, per ovvi
motivi di igiene.
• Non è consentito agli alunni l'uso del distributore di bevande.
• E’ vietato l’uso del cellulare durante l’attività scolastica.
A - La violazione del divieto all’uso del cellulare e/o di altri oggetti durante l’attività scolastica
comporta il sequestro immediato degli stessi da parte del personale docente e ATA.
- Il cellulare e/o altri oggetti ritirati vengono consegnati al docente coordinatore di plesso che lo
deposita in cassaforte presso il plesso frequentato dall’alunno e invita la famiglia per un sollecito
ritiro.
B - Si segnala il provvedimento riguardante l’alunno nel registro di classe.
C - In caso di reiterate infrazioni, sono adottate opportune sanzioni disciplinari .
Art. 8 - Attività di mensa e pomeridiane
• Al suono della campanella che conclude le lezioni giornaliere, l’insegnante accompagnerà
gli alunni all’uscita.
• Per partecipare alle attività pomeridiane di arricchimento dell’offerta formativa, gli alunni
rispetteranno rigorosamente gli orari e adotteranno tutti i comportamenti già segnalati
come necessari in merito alla frequenza delle attività curricolari antimeridiane.
• Gli alunni della scuola dell’infanzia che usufruiscono del servizio mensa, all’orario stabilito,
verranno accompagnati, in silenzio, nelle sale preposte a tale servizio dove gli insegnanti di
turno effettueranno la sorveglianza.
• Consumato il pasto, ordinatamente e sempre con la rigorosa sorveglianza dei docenti,
faranno rientro nelle aule.
13
CAP. III
CRITERI AMMISSIONI DEGLI ALUNNI ALLE SEZIONI E ALLE CLASSI PRIME
SCUOLA DELL’INFANZIA
Art. 1 - Criteri per l’ammissione degli alunni
A – Domande pervenute nei termini
1 - RESIDENTI
Alunni che abbiano compiuto o compiano gli anni entro il 31 dicembre ( prioritariamente i 5 anni,
a seguire i 4 anni e a seguire i 3 anni);
Precedenze:
1. Alunni diversamente abili
2. Alunni che abbiano fratelli già iscritti alla Scuola
dell’Infanzia o alla Scuola Primaria del Circolo.
2 – NON RESIDENTI
Alunni che abbiano compiuto o compiano gli anni entro il 31 dicembre ( prioritariamente i 5 anni, a
seguire i 4 anni e a seguire i 3 anni);
Precedenze:
1. Alunni diversamente abili
2. Alunni che abbiano fratelli già iscritti alla Scuola dell’Infanzia o Primaria del
Circolo
3. Iscritti che abbiano entrambi i genitori che lavorano nel Comune
4. Iscritti che abbiano almeno un genitore che lavora nel Comune
5. Iscritti che abbiano parenti residenti nel Comune
6. Iscritti che segnalino una condizione problematica.
B – Domande pervenute fuori termine
Gli alunni le cui domande di iscrizione siano pervenute fuori termine sono inseriti in
graduatoria secondo l’ordine di protocollo delle domande.
Precedenza:
1. iscritti a tempo pieno nell’ambito delle precedenze di cui al p. A.
C – Anticipatari
Per coloro che compiono i tre anni di età entro il 30 aprile l’ammissione alla Scuola dell’Infanzia
è consentita in presenza di disponibilità di posti e previo esaurimento delle liste di attesa,
comprensive anche delle domande pervenute fuori termine. Gli stessi saranno accolti secondo
ordine di protocollo delle domande.
14
D. Formazione e pubblicazione delle graduatorie.
Le graduatorie degli ammessi sono formate secondo i criteri deliberati dal Consiglio di Circolo.
La data della pubblicazione è fissata dal Dirigente Scolastico.
E. Gestione disponibilità posti resisi vacanti in corso d’anno
Gli alunni sono ammessi in numero pari a quello dei posti disponibili. I posti che eventualmente
dovessero rendersi vacanti durante l'anno scolastico, sono coperti dai bambini della lista d’attesa
secondo l'ordine di graduatoria. I genitori sono informati a cura dell’ufficio di segreteria.
SCUOLA PRIMARIA
Art. 2 - Criteri per l’ammissione degli alunni alla classe prima della Scuola Primaria
I. Iscrizioni
L’iscrizione degli alunni alla scuola primaria può essere richiesta, ai sensi delle vigenti
disposizioni di legge, da qualsiasi cittadino. La precedenza nell’ammissione è data agli alunni
residenti nel Comune. Le domande vanno redatte su apposito modulo predisposto dalla scuola, da
compilare ed inoltrare esclusivamente one line, ai sensi della vigente normativa, entro i termini
fissati annualmente dal MIUR. Le domande inoltrate fuori termine sono accolte subordinatamente
a quelle presentate nei termini e possono essere accolte solo in presenza di disponibilità di posto.
II. Ammissione.
Devono essere iscritti alla Scuola Primaria le bambine e i bambini che abbiano compiuto
oppure compiano 6 anni di età entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento.
Possono essere iscritti, altresì, le bambine e i bambini che abbiano compiuto oppure compiano
6 anni di età entro il 30 aprile 2013.
III. Formazione delle classi
Le classi sono formate da un numero massimo 27 alunni, ridotto a 20 nel caso di presenza di
alunni diversamente abili.
IVI. Posti disponibili
Il numero dei posti è stabilito in base alla capienza delle aule, definita secondo i parametri
fissati dalla normativa vigente; in ogni caso, il numero di alunni per classe non può superare il
limite massimo di 27. In presenza di bambini diversamente abili, il numero massimo è ridotto a 20
alunni.
Art. 3 - CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA
1- Domande nei termini
Residenti
1. Tutte le domande di iscrizione alla prima classe sono accolte.
2. Le domande di iscrizione alle classi successive alla prima sono accolte nel limite dei posti
disponibili.
15
Non residenti
1. Le domande sono accolte secondo ordine di graduatoria fino all’esaurimento dei posti.
2- Domande fuori termine
Sono accolte secondo la disponibilità di posti con precedenza per i residentie gli obbligati.
Precedenze:
a) Alunni diversamente abili
b) Alunni che abbiano fratelli già iscritti alla Scuola dell’Infanzia o Primaria del Circolo
c) Iscritti che abbiano entrambi i genitori che lavorano nel Comune
d) Iscritti che abbiano almeno un genitore che lavora nel Comune
e) Iscritti che abbiano parenti residenti nel Comune
f) Iscritti che segnalino una qualche condizione di disagio.
C - Domande alunni idonei alla classe seconda
Precedenze:
a. Residenti
b. Precedenza per età
c. Alunni con fratelli già iscritti alla Scuola dell’Infanzia o Primaria del Circolo
d. Entrambi i genitori che lavorano nel Comune
e. Almeno un genitore che lavora nel Comune.
D- Non ammissione delle iscrizione.
Nel caso di eccedenza delle iscrizioni rispetto alla capienza, trattandosi di procedure
oneline, il sistema stesso provvede a trasferire la domanda alla seconda e/o terza scuola
individuata dalla famiglia all’atto dell’iscrizione.
L’ufficio di segreteria si rende disponibile per ogni supporto alle famiglie che ne
manifestino il bisogno.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Art. 4 - Criteri per l’ammissione degli alunni alla classe prima della Scuola
Secondaria di I grado
I. Iscrizioni
L’iscrizione degli alunni alla scuola secondaria di I grado può essere richiesta, ai sensi delle
vigenti disposizioni di legge, da qualsiasi cittadino. La precedenza nell’ammissione è data agli
alunni provenienti dalla scuola primaria dello stesso Istituto e ai residenti nel Comune. Le
domande vanno redatte su apposito modulo predisposto dalla scuola, da compilare ed inoltrare
esclusivamente one line, ai sensi della vigente normativa, entro i termini fissati annualmente dal
MIUR. Le domande inoltrate fuori termine sono accolte subordinatamente a quelle presentate nei
termini e possono essere accolte solo in presenza di disponibilità di posto.
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II. Ammissione.
Possono essere iscritti alla Scuola secondaria di I grado le bambine e i bambini che siano in
possesso dell’ammissione a tale classe di tale ordine di scuola.
III. Formazione delle classi
Le classi sono formate da un numero massimo 27 alunni, ridotto a 20 nel caso di presenza di
alunni diversamente abili.
IV. Posti disponibili
Il numero dei posti è stabilito in base alla capienza delle aule, definita secondo i parametri
fissati dalla normativa vigente; in ogni caso, il numero di alunni per classe non può superare il
limite massimo di 27. In presenza di bambini diversamente abili, il numero massimo è ridotto a 20
alunni.
Art. 5 - CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA
A - Domande nei termini
Residenti
1. Tutte le domande di iscrizione alla prima classe sono accolte.
2. Le domande di iscrizione alle classi successive alla prima sono accolte nel limite dei posti
disponibili.
3. La precedenza assoluta è degli alunni provenienti dalla scuola primaria dello stesso
Istituto.
4. Si consente, su richiesta della famiglia, l’inserimento del nuovo alunno nella sezione già
frequentata da eventuali fratelli per facilitare la famiglia ai fini dei libri ditesto.
Non residenti
2. Le domande sono accolte secondo ordine di graduatoria fino all’esaurimento dei posti.
B - Domande fuori termine
Sono accolte secondo la disponibilità di posti con precedenza per i residentie gli obbligati.
Precedenze:
g) Alunni diversamente abili
h) Alunni che abbiano fratelli già iscritti alla Scuola dell’Infanzia o Primaria del Circolo
i) Iscritti che abbiano entrambi i genitori che lavorano nel Comune
j) Iscritti che abbiano almeno un genitore che lavora nel Comune
k) Iscritti che abbiano parenti residenti nel Comune
l) Iscritti che segnalino una qualche condizione di disagio.
C - Domande alunni idonei alla classe seconda
Precedenze:
f. Residenti
17
g.
h.
i.
j.
Precedenza per età
Alunni con fratelli già iscritti alla Scuola dell’Infanzia o Primaria del Circolo
Entrambi i genitori che lavorano nel Comune
Almeno un genitore che lavora nel Comune.
D- Non ammissione delle iscrizione.
Nel caso di eccedenza delle iscrizioni rispetto alla capienza, trattandosi di procedure oneline, il
sistema stesso provvede a trasferire la domanda alla seconda e/o terza scuola individuata dalla
famiglia all’atto dell’iscrizione.
L’ufficio di segreteria si rende disponibile per ogni supporto alle famiglie che ne
manifestino il bisogno.
IV
FORMAZIONE DELLE SEZIONI E DELLE CLASSI
Art.1 - Formazione delle sezioni - Scuola dell’Infanzia
In merito alla formazione delle sezioni, si propongono i seguenti criteri:
a) sorteggio pubblico per la formazione delle sezioni in ingresso;
b) omogeneità rispetto all’età;
c) equa ripartizione numerica e per sesso;
d) eventuale permanenza di sezioni miste per esigenze dettate dai numeri degli iscritti.
Art.2 - Formazione delle classi prime - scuola primaria
In merito alla formazione delle classi prime , si propongono i seguenti criteri:
a) sorteggio pubblico;
b) omogeneità numerica ed equa ripartizione per sesso;
c) casi particolari e riservati saranno valutati dal Dirigente Scolastico.
d) le classi costituite da alunni nel rispetto dei criteri sopra indicati, non possono essere
modificate salvo quanto disposto al punto c).
Art.3 - Formazione delle classi prime - scuola sec. I grado
In merito alla formazione delle classi prime , si propongono i seguenti criteri:
sorteggio pubblico effettuato per fasce di livello sulla scorta delle valutazioni finali
della Scuola primaria.
B ) omogeneità numerica ed equa ripartizione per sesso;
c) casi particolari e riservati saranno valutati dal Dirigente Scolastico.
d) le classi costituite da alunni nel rispetto dei criteri sopra indicati, non possono essere
modificate salvo quanto disposto al punto c).
a)
Art. 4 - Criteri formazione classi successive alla prima
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I ragazzi frequentano di norma lo stesso corso cui si sono iscritti in prima, salvo particolari
specifiche situazioni disciplinari, educativo-didattiche e ambientali per le quali il dirigente può
verificare la necessità di uno spostamento in altra classe.
Art. 5- Modalità di inserimento di nuovi alunni iscritti alla classe prima o alle classi
successive alla prima nel corso dell’anno scolastico.
Gli alunni che si iscriveranno successivamente saranno inseriti nella classe con minor
numero di alunni a partire dalla sezione A.
Art. 6- Inserimento alunni ripetenti
Fermo restando la competenza spettante al Dirigente (valutazioni specifiche e discrezionali,
condivise con la famiglia), i ragazzi, di norma, continueranno a frequentare le stesse sezioni di
appartenenza.
Art. 7- Criteri per l’assegnazione alle classi degli alunni disabili

inserimento nella classe con il minor numero di alunni; in presenza di più classi
aventi lo stesso numero, si procede a partire dalla sezione A.
 In ogni classe è inserito possibilmente non più di un alunno diversamente abile .
 Per le classi seconde e terze della scuola secondaria di I grado, in caso di ripetenza, gli
alunni certificati saranno, in linea generale, salvo motivate esigenze, inseriti nella stessa
sezione.
 Per l’inserimento di nuovi alunni disabili nelle classi seconde e terze o di alunni di nuova
certificazione, particolare riguardo sarà dovuto al numero di alunni presenti in classe e alla
complessità (numero degli alunni ripetenti, extracomunitari con problemi di
alfabetizzazione, altro).
CAP. V I
ATTREZZATURE, RISORSE E FUNZIONAMENTO GENERALE
Art. 1 - Accesso e uso di laboratori, aule speciali e palestre.
I. I laboratori, le palestre e le aule speciali sono utilizzati per:
a. lo svolgimento delle esercitazioni degli allievi in orario didattico, secondo quanto stabilito dalla
programmazione didattica annuale;
b. le esercitazioni inerenti progetti annuali di attività aggiuntive, integrative e formative in genere,
secondo quanto deliberato dagli Organi Collegiali;
c. le attività di aggiornamento, autoaggiornamento, sperimentazione e ricerca;
d. l'utilizzo da parte di enti ed istituzioni esterni, pubblici o privati, regolarizzato da apposite
convenzioni.
II. Le attività diverse da quelle sopra indicate sono consentite solo previa autorizzazione della
Dirigenza, sentito il parere del responsabile didattico (preposto).
III. I collaboratori scolastici hanno in consegna le chiavi dei laboratori.
IV. Per ragioni di sicurezza, di vigilanza e di salvaguardia delle dotazioni, delle attrezzature e dei
sussidi, i laboratori rimarranno chiusi negli orari in cui non vengono utilizzati.
19
V. Ciascun responsabile dei laboratori / palestre / aule speciali darà istruzioni precise scritte per
l’uso specifico del singolo laboratorio.
Le disposizioni specifiche per l’uso di aule, palestra, aule speciali, laboratori e biblioteca devono:
a) essere affissi nelle sedi alle quali è destinato ed essere illustrato dai Docenti agli Studenti
all’inizio dell'anno scolastico dando particolare rilievo alle norme di sicurezza da osservare;
b) tenere conto della specificità dei reparti e prevedere:
 la regolamentazione dell'accesso;
 l'osservanza delle norme di sicurezza da parte degli operatori e degli studenti;
 le norme di comportamento da rispettare e i divieti;
 la regolamentazione dell'uso delle apparecchiature, degli attrezzi e dei materiali didattici;
 la regolamentazione delle eventuali modalità di prestito del materiale in dotazione.
VI. I danni alle apparecchiature, le sottrazioni di esse o di altro materiale, i guasti agli impianti in
genere e quant'altro sia ritenuto pregiudizievole per il buon andamento delle esercitazioni e per la
loro efficienza, anche in termini di sicurezza, vanno tempestivamente segnalati al Dirigente
scolastico. Le segnalazioni devono essere circostanziate e sottoscritte dal Docente responsabile.
L’entità dell’indennizzo, di volta in volta, verrà fissata dal Consiglio di Istituto.
Art. 2 - Utilizzo dei laboratori di informatica
L’uso dell’aula informatica è regolamentato come di seguito:
a) Le apparecchiature presenti nella scuola sono un Patrimonio Comune, pertanto vanno utilizzate
con rispetto.
b) Gli alunni devono essere sempre accompagnati da un insegnante che sarà garante e
direttamente responsabile dell'utilizzo dei laboratorio nel rispetto del regolamento di Istituto.
Durante le ore di utilizzo dei laboratori gli alunni devono lasciare le cartelle in classe, portando con
se lo stretto necessario.
c) Quando un insegnante, da solo o con la classe, usufruisce del laboratorio deve
obbligatoriamente registrare il proprio nome e l’eventuale classe nell’apposito registro delle
presenze in laboratorio, indicando l’orario di ingresso, quello di uscita e motivazione dell’uso del
laboratorio. Questo allo scopo di poter risalire alle cause di eventuali inconvenienti o
danneggiamenti e comprovare l’effettivo utilizzo dell’aula.
L’insegnante altresì è tenuto a compilare in ogni sua parte il modulo di assegnazione postazioni
(presente in laboratorio registrandone i nominativi alle relative postazioni).
d) Agli insegnanti è consentito prelevare in prestito, per brevi periodi, documentazione, copie del
software didattico o libri di informatica; la richiesta va rivolta al Responsabile del laboratorio.
e) Ogni inconveniente all’ hardware o software deve essere tempestivamente segnalato al
Responsabile del laboratorio.
f) E' compito specifico del Responsabile garantire il buon funzionamento dei sistemi presenti in
Laboratorio e la gestione dei materiale di consumo, delle richieste di assistenza tecnica, della
conservazione dei software e relativi manuali, nonché dell'inventario del laboratorio.
20
g) Al di fuori dei normali orari di utilizzo, il laboratorio deve rimanere chiuso a chiave; una chiave
sarà custodita in segreteria. I docenti interessati possono fare richiesta verbale della chiave al
Responsabile avendo cura, al termine delle attività, di restituirla allo stesso.
h) Nei Laboratori è vietato utilizzare CD Personali o altro, se non dopo opportuno controllo con
antivirus.
i) E’ vietato cancellare o alterare files - dati presenti in hard-disk; non vanno variate le proprietà
dello schermo e del desktop.
j) La stampa dei file didattici dei ragazzi viene eseguita sotto il controllo dell’insegnante. Non sono
consentite stampe di documenti personali.
k) All’uscita dal laboratorio sarà cura di chi lo ha utilizzato lasciare il mobilio in ordine, le macchine
spente correttamente e tastiera e mouse al loro posto.
Art. 2 - Uso dei software
a) I software installati sono ad esclusivo uso didattico.
b) E’ fatto divieto di usare software non conformi alle leggi sul copyright. Gli insegnanti possono
istallare un nuovo software sui PC del laboratorio previa autorizzazione del Responsabile. Si
raccomanda quindi di verificare che il software installato rispetti le leggi sul copyright.
c) E’responsabilità degli insegnanti che chiedono al Responsabile di Laboratorio di effettuare copie
di cd per uso didattico, di assicurarsi che la copia non infranga le leggi sul copyright.
Art. 3 - Accesso a internet nei LABORATORI:
a) L’accesso ad Internet è consentito al personale docente e non docente solo ad esclusivo uso
didattico e/o di formazione, e alle classi sotto la responsabilità di un insegnante.
b) Internet non può essere usato per scopi vietati dalla legislazione vigente.
c) L’utente è direttamente responsabile, civilmente e penalmente, a norma delle vigenti leggi, per
l’uso fatto del servizio Internet.
d) E’ vietato inserire sui PC connessi in rete programmi contenenti virus, scaricare software non
autorizzati da Internet, scaricare e installare software senza licenza, scaricare per stampare in
laboratorio materiale a uso individuale .
Art. 4 - Biblioteca scolastica.
a) La biblioteca è costituita dalla dotazione libraria (volumi, riviste, ecc.) attualmente in inventario
presso l'istituto, da quanto si verrà gradualmente aggiungendo per acquisto, donazione o altro.
b) Indicazioni e proposte per l'acquisto del materiale librario vanno dirette al Dirigente tramite il
Docente responsabile.
c) L'accesso alla biblioteca è assicurato a docenti ed alunni nei limiti dell'orario stabilito da
apposito calendario.
d) È prevista sia la consultazione in sede, sia il prestito per un periodo non superiore ai giorni 10.
Non sono ammesse al prestito le opere in più volumi che appartengono a collane di rilevanza
particolare, culturale e di pregio bibliografico.
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e) La registrazione dei prestiti è affidata al Responsabile, che ne tiene nota nell'apposito registro.
Chi usufruisce del prestito s'impegna alla restituzione in tempo utile; in caso di smarrimento,
danni, ecc., provvederà all’acquisto delle nuove copie.
f) Il Responsabile provvede alla conservazione del materiale librario ricevuto in consegna, ne cura
la classificazione e la regolare distribuzione.
g) Il bibliotecario cura con il responsabile dell’aula video, la conservazione e la catalogazione dei
dvd contenenti i progetti delle varie classi o altrie tipologie di materiali didattici.
Art. 5- Palestra
È utilizzata dalle classi a rotazione e secondo una precisa calendarizzazione. Al di fuori dell’orario
scolastico può essere utilizzata per iniziative della scuola o di privati ed enti. Nel caso dell’utilizzo
da parte di terzi, occorre autorizzazione scritta del Dirigente Scolastico.
Art. 6 - Concessione locali e/o attrezzature a terzi.
La concessione dei locali e/o delle attrezzature a terzi è effettuata da Dirigente Scolastico a
seguito di apposita delibera del Consiglio di Circolo.
CAP. V
APPLICAZIONE NORMATIVA DEL DIVIETO DI FUMO
Art. 1 - Obbligo della tutela della salute dei non fumatori.
Il Dirigente Scolastico è tenuto ad applicare la normativa vigente inerente la tutela della salute dei
non fumatori nei locali scolastici, ove vige il divieto di fumo.
Art. 2 - Locali scolastici in cui vige il divieto e ove vanno apposti i cartelli di divieto
di fumo.
a) Il divieto di fumo vige in tutti i locali scolastici: aule, atrio, corridoi, biblioteche e laboratori di
ogni genere, servizi igienici, refettorio, palestra, spazi riservati al personale ausiliario o docente,
spazi destinati a deposito sussidi e attrezzature, uffici di segreteria, direzione didattica, e ogni altro
locale o spazio presente negli edifici scolastici.
b. In ciascun locale va apposto il cartello di divieto di fumo con le indicazioni previste dalla
normativa vigente.
c Considerato il ruolo dell’istituzione scolastica nell’ambito della promozione dei comportamenti
corretti a tutela dello “star bene” individuale e collettivo, e considerato l’impegno della scuola in
merito allo svolgimento di attività di educazione alla salute, come previsto dal P.O.F., tutto il
personale scolastico interno ed esterno, gli eventuali esperti assunti a qualunque titolo e i genitori
sono invitati ad astenersi dal fumare anche nei luoghi non chiusi (cortili, giardini, terrazzi, ecc.),
nelle situazioni di presenza degli alunni.
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Art. 3 - Soggetti previsti per la vigilanza sul divieto di fumo, l’accertamento e la
contestazione delle infrazioni.
Il Dirigente Scolastico individua tra i dipendenti un soggetto per ogni edificio appartenente
all’istituzione scolastica, cui assegnare l’incarico di vigilanza sul divieto di fumo, l’accertamento e la
contestazione delle infrazioni.
CAP. VI
STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI E ORGANO DI GARANZIA
Art. 1 - Statuto delle Studentesse e degli Studenti / Organo di Garanzia.
I° La scuola secondaria di primo grado “G. Pascoli” condivide e fa propri i principi ispiratori dello
"Statuto delle Studentesse e degli Studenti" di cui al DPR 24 giugno 1998 n 249)e al DPR 21
novembre 2007 , n 235, e lo adatta alle esigenze di una scuola secondaria di primo grado.
L’attuazione dello statuto delle studentesse e degli studenti, le norme che regolamentano
l’organo di Garanzia interna sono esplicitati in apposito dispositivo, parte essenziale ed integrante
del presente Regolamento.
Appendice A ( attuazione dello statuto )
Appendice B ( Organo di Garanzia )
Appendice C ( Tabella riassuntiva )
Approvato dal Collegio dei docenti nella seduta del __________
Adottato dal Consiglio di Istituto con delibera n. del 24/01/2014
23
APPENDICE A
REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI
STUDENTI.
(DPR 249/89 con gli emendamenti di cui al DPR 235/07)
Premessa
Il compito preminente della scuola è senz’altro quello di educare e formare, non quello di punire.
A questo principio fondamentale deve essere improntata ogni azione disciplinare. Ogni Consiglio
di Classe potrà, in autonomia, deliberare di non applicare al singolo caso le norme generali,
inquadrando un comportamento “anomalo” in una strategia di recupero o inserimento più
generale.
La successione delle sanzioni non è, né deve essere automatica; mancanze lievi possono rimanere
oggetto di sanzioni leggere anche se reiterate; mancanze più gravi sono oggetto di sanzioni o
procedimenti rieducativi commisurati.
In ogni caso, le sanzioni saranno commisurate alla gravità dei comportamenti degli studenti
secondo un principio di progressività e di proporzionalità.
La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e quindi
l’efficacia. Le sanzioni possono essere inflitte anche per mancanze commesse fuori della scuola ma
che siano espressamente collegate a fatti o eventi scolastici e risultino di tale gravità da avere una
forte ripercussione nell’ambiente scolastico. La convocazione dei genitori non deve configurarsi
come sanzione disciplinare ma come mezzo di informazione e di accordo per una concertata
strategia di recupero. Tale atto dovrà essere compiuto a livello preventivo, quando possibile, dal
singolo docente o dal Consiglio di Classe.
Ne consegue che:
1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa.
2. La responsabilità è individuale, pertanto i provvedimenti disciplinari sono individualizzati e mai
collettivi.
3. Nessuna infrazione disciplinare influisce sulla valutazione del profitto.
4. Le sanzioni sono temporanee e ispirate alla riparazione del danno.
5. Allo studente è offerta la possibilità di convertire la sanzione in attività a favore della comunità
scolastica.
6. La collaborazione dei genitori viene ritenuta fondamentale per dare una corretta valenza
educativa all'intervento disciplinare.
24
Natura e classificazione delle sanzioni o degli interventi educativi correttivi (S =
Sanzione)
S1. Richiamo verbale.
S2. Consegna da svolgere in classe.
S3. Consegna da svolgere a casa.
S4. Invito alla riflessione individuale per alcuni minuti fuori dell’aula, sotto stretta sorveglianza del
docente.
S5. Invito alla riflessione guidata sotto l’assistenza di un docente.
S6. Ammonizione scritta sul diario dello studente.
S7. Ammonizione scritta sul registro di classe e riportata sul diario.
S8. Sospensione dalle lezioni con obbligo di frequenza fino a tre giorni in orario scolastico.
S9. Sospensione dalle lezioni fino a quindici giorni (con allontanamento da scuola- disposto solo in
caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari)
S10. In casi eccezionali e per rispondere ad una precisa strategia educativo- didattica si può
ricorrere a compiti di punizione per tutto un gruppo.
Soggetti competenti ad infliggere la sanzione
Il singolo docente può irrogare le sanzioni da S1 a S7.
Il Consiglio di classe può irrogare le sanzioni da S8 a S10; viene convocato entro due giorni dal
Dirigente Scolastico in base al tipo di mancanza o su richiesta della maggioranza dei componenti il
Consiglio di Classe . Presiede il dirigente e/o suo delegato.
Modalità di irrogazione delle sanzioni
Prima di irrogare una sanzione disciplinare occorre che lo studente possa esporre le proprie
ragioni:
• verbalmente per le sanzioni da S1 a S7;
• verbalmente o per iscritto ed in presenza dei genitori, se possibile, per S8 , S9 . Nei casi previsti
dal presente articolo i genitori dello studente devono essere prontamente avvisati tramite lettera
raccomandata a mano o fonogramma o telegramma.
Se i genitori e lo studente, pur correttamente avvisati, non faranno pervenire alcuna
giustificazione, il Consiglio di Classe procederà basandosi sugli atti e sulle testimonianze in proprio
possesso.
Gli organi collegiali sanzionano senza la presenza dello studente e dei suoi genitori né
dell’eventuale tutore.
La sospensione può prevedere, invece dell’allontanamento da tutte le attività scolastiche:
• l’ obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche ad eccezione di alcune indicate
dal C.d.C.;
• l’obbligo di frequenza solo per alcune attività scolastiche, indicate dal C.d.C:;
• la non partecipazione ad attività didattiche che si svolgono fuori dalla scuola come
visite, viaggi e simili;
• la non partecipazione ad attività sportive;
25
•
•
la non partecipazione ai corsi di recupero;
la non partecipazione al tempo pieno.
Su proposta del Consiglio di Classe può essere offerta allo studente, sentiti i genitori, la possibilità
di convertire la sospensione (S8/S9) in attività in favore della comunità scolastica:
 Attività di supporto all’attività scolastica sorvegliati da un adulto
 pulizia delle aule , palestre o pulizia di altri ambienti della scuola
 riordino armadi , del cortile, …… ;
 attività di assistenza – collaborazione con compagni in difficoltà.
In caso di sanzione con sospensione se ne dovrà dare comunicazione scritta ai genitori, a cura del
Dirigente Scolastico; in essa dovrà essere specificata la motivazione e la data o le date a cui si
riferisce il provvedimento, con l’indicazione dei termini e dell’Organo di Garanzia a cui presentare
eventuale ricorso.
Corrispondenza infrazioni/ sanzioni:
Ritardi ripetuti da S1 a S7.
Ripetute assenze saltuarie da S1 a S7.
Assenze periodiche da S1 a S7.
Assenze o ritardi non giustificati da S1 a S7.
Mancanza del materiale occorrente da S1 a S7.
Non rispetto delle consegne a casa da S1 a S6.
Non rispetto delle consegne a scuola da S1 a S8.
Disturbo delle attività didattiche da S1 a S8.
Linguaggio irriguardoso e offensivo verso gli altri da S1 a S9.
Violenze psicologiche verso gli altri da S6 a S10.
Estorsioni, furti, danneggiamenti a locali da S 6 a S9.
Violenze fisiche verso gli altri da S6 a S9.
Cellulare acceso durante le lezioni e uso improprio del cellulare da S 6 a S9.
Reati e compromissione dell’incolumità delle persone S9.
Quando la mancanza si riferisce agli oggetti o alla pulizia dell’ambiente lo studente dovrà porvi
rimedio o ripagando il danno e/o provvedendo alla pulizia e ciò in orario extrascolastico o durante
le ricreazioni.
Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove
necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di
recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile,
nella comunità scolastica.
Impugnazioni:
Avverso i provvedimenti disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori, entro
quindici giorni dall’avvenuta comunicazione, all’Organo di Garanzia di cui
all’appendice B.
26
APPENDICE B
ORGANO DI GARANZIA INTERNO
E’ istituito un organo di garanzia interno alla scuola con il compito di:
 decidere sui conflitti che dovessero sorgere in merito all’applicazione del regolamento di
disciplina;
 decidere sui ricorsi in merito alle sanzioni inflitte.
Esso è costituito da:
 Dirigente Scolastico (presidente);
 Due Docenti;
 Due genitori designati dal consiglio di Istituto.
REGOLAMENTO
1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori o di chi ne fa le veci
all’Organo di Garanzia interno.
2. L’Organo di Garanzia decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche in merito ad
eventuali conflitti che sorgano all’interno della scuola circa l’applicazione del Regolamento di
disciplina degli studenti.
3. La convocazione dell’Organo di Garanzia spetta al Presidente, che provvede a designare, di
volta in volta, il segretario verbalizzante. L’avviso di convocazione va fatto pervenire ai
membri dell’Organo, per iscritto, almeno tre giorni prima della seduta, o ad horas in casi
eccezionali e di particolare urgenza.
27
4. Qualora l’avente diritto avanzi ricorso (che deve essere presentato per iscritto), il Presidente
dell’Organo di Garanzia, preso atto dell’istanza inoltrata, dovrà convocare mediante lettera i
componenti dell’Organo non oltre 10 giorni dalla presentazione del ricorso medesimo.
5. Il Presidente, in preparazione dei lavori della seduta, deve accuratamente assumere tutti gli
elementi utili allo svolgimento dell’attività dell’Organo, finalizzata alla puntuale
considerazione dell’oggetto all’ordine del giorno.
6. Per la validità della seduta è richiesta la presenza di almeno tre componenti. Il membro
impedito ad intervenire deve far pervenire al Presidente dell’Organo di Garanzia, prima della
seduta, la motivazione scritta giustificativa dell’assenza.
7. Ciascun membro dell’ Organo di Garanzia ha diritto di parola e di voto; l’espressione del voto
è palese. Non è prevista l’astensione. In caso di parità prevale il voto del presidente
8. L’esito del ricorso va comunicato per iscritto all’interessato.
9. Il Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via
definitiva sui reclami proposti da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni dello
statuto delle studentesse e degli studenti, anche contenute nel regolamento dell’istituto e/o
nei suoi procedimenti.
APPENDICE C
APPLICAZIONE DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
E IRROGAZIONE DELLE SANZIONI
Tabella riepilogativa
Doveri
Rispetto
scolastico
Mancanze
Sanzioni
Organi competenti
dell’orario Ritardo oltre i 10 minuti Richiamo verbale e obbligo Coordinatore contatta i
senza giustificazione
di portare la giustificazione famigliari.
il giorno successivo. Per più
di 3 ritardi giustificati nel
quadrimestre si convoca la
famiglia.
Far giustificare
l’assenza da parte di un
genitore
Non
portare
giustificazione
Giustificare
con Non
portare
certificato
medico certificato medico
l’assenza di 5 giorni
(festività escluse)
la Richiami
verbali
- Coordinatore contatta i
Ammonizione scritta sul famigliari
registro di classe e
riportata
sul
libretto
personale
il Impossibilità
dell’accoglienza in classe
Coordinatore contatta i
famigliari per portare a
casa l’alunno
28
Frequentare con
regolarità le lezioni
Assenze ripetute
periodiche
o Consegne da svolgere in Dopo 2 settimane:
classe con valutazione – coordinatore contatta i
Consegne da svolgere a familiari .Oltre 3
casa
settimane: dirigente
avvisa le autorità
competenti
Svolgimento dei doveri L’alunno non esegue i Richiamo
verbale
e Docente
scolastici
compiti e non ha annotazione nel registro
giustificazione scritta da del singolo professore
parte dei genitori.
L’alunno non esegue i Segnalazione ai genitori su
compiti per tre volte
libretto personale.
Consegne da svolgere in
classe con valutazione.
Docente
L’alunno non esegue i Convocazione della famiglia Coordinatore di classe
compiti per più di tre
(preventivamente
volte
avvertito dai colleghi)
L’alunno non porta il Richiamo
verbale
e Docente
materiale
annotazione nel sul registro
del singolo professore
L’alunno non porta il Segnalazione ai genitori su Docente
materiale per tre volte
libretto personale.
L’alunno non porta il Convocazione della famiglia Coordinatore di classe
materiale per più di tre
(preventivamente
volte
avvertito dai colleghi)
Avere per gli altri lo Insulto, minaccia
stesso rispetto che si verbale diretti agli
chiede per se stessi
insegnanti e/o al
personale ATA;
Scuse
immediate
e Docente e coordinatore
ammonizione sul REGISTRO di classe
di classe con avviso alla
famiglia tramite libretto;
immediata convocazione
Insulto, minaccia diretto formale della famiglia.
ai compagni.
Insulti
razziali
e/o
bestemmie
e/o
esposizione di simboli
che offendono la dignità
delle persone o dei
popoli(svastiche,fasci….)
Invito
alla
riflessione Docente
individuale
per
alcuni
minuti fuori dall’aula, sotto
stretta sorveglianza del
docente.
29
In caso di recidiva
Aggressioni fisiche e
violenze
psicologiche
verso gli altri
obbligo di svolgere attività Consiglio di classe e/o
anche pomeridiane con dirigente
o
suo
compagni
svantaggiati collaboratore delegato
(prima di poter riprendere
la frequenza regolare) o
allontanamento
dalla
scuola.
Perdurare di
comportamenti
irresponsabili,aggressivi
e offensivi.
Convocazione della famiglia consiglio di classe e
ed esclusione da visite e Dirigente
viaggi di istruzione, tornei
sportivi, concorsi, corsi di
recupero,tempo pieno
Perdurare
di
comportamenti
irresponsabili,
gravi Allontanamento
dalla Consiglio di classe con
scuola per il numero dei la presenza
giorni indicato dal
irrispettosi nei confronti Consiglio
di
classe.
o
suo
di compagni,insegnanti, Successivo reintegro in Dirigente
collaboratore
delegato
personale
classe
ed
eventuale
colloquio con lo psicologo
della ASL.
Introdurre a scuola ( e/o
al campo sportivo,
portare in gita ecc…)
oggetti che
pregiudichino la salute
e l’incolumità fisica
(compreso il fumo e
bevande alcoliche)
Richiamo
verbale
e Docente
comunicazione alla famiglia
– sequestro immediato Consiglio di classe
degli oggetti che generano
il rischio e delle sostanze –
elaborare una ricerca di
approfondimento sui rischi
connessi
all’abuso
di
sostanze.
Fumare a scuola (nei Il Consiglio di classe
bagni,
nel
cortile interviene per progettare,
compreso)
insieme alla famiglia, un
intervento di recupero
degli allievi ”a rischio”.
Applicazione
della
normativa relativa al
fumo nei locali pubblici
(L.16.01.2003).
In coordinamento con la Consiglio di Istituto per
famiglia e, ove necessario, l’allontanamento oltre i
anche con i servizi sociali e 15 giorni
l'autorità giudiziaria, la
scuola
promuove
un
percorso di recupero
educativo
che
miri
all'inclusione,
alla
30
responsabilizzazione e al
reintegro, ove
possibile, nella comunità
scolastica.
Consiglio di classe e/o Consiglio di classe e/o
dirigente
dirigente
Estorsioni, furti ripetuti più
di una volta.
Obbligo
di
restituire
immediatamente il
materiale sottratto o il
corrispettivo in
denaro e sospensione con
obbligo di frequenza
solo per alcune attività ,
obbligo di svolgere attività
di supporto all’attività
scolastica
sotto
la
sorveglianza di un
adulto (pulizia
aule,palestre,bagni,riordino
materiale….)
Allontanamento
dall’aula (uscite per
andare ai servizi ecc.)
L’alunno si allontana
dalla classe
senza
chiedere
il
permesso.
Non gli si concede di uscire Docenti
dall’aula se non nei 10
minuti di intervallo, per
un numero di giorni
stabilito
dal
docente
responsabile della classe.
L’alunno rientra tardi
dopo la ricreazione o si
trattiene in bagno per
un tempo
eccessivamente lungo.
L’alunno rientra tardi
dopo la ricreazione o si
trattiene in bagno per
un tempo
eccessivamente lungo
per più di una volta.
Consegna da svolgere in Docenti
classe con valutazione
Mantenere
Disturbo occasionale
comportamenti
corretti
e conformi alle norme
Consegna da svolgere in Consiglio di classe
classe con valutazione e
sospensione con
l’obbligo di svolgere attività
di supporto
all’attività scolastica sotto
la sorveglianza di un adulto
(pulizia
aule,palestre,bagni,riordino
materiale….)
Ammonizione verbale
docente
31
che regolano
la vita scolastica
Cellulare a scuola (si
permette agli
alunni di comunicare a
casa, per reali
emergenze e previa
autorizzazione
del docente, con il
telefono della
scuola).
Utilizzo corretto e
rispettoso di
strutture – sussidi
didattici –
macchinari arrecando
danno al
patrimonio altrui,
strutture e locali
scolastici
Disturbo ripetuto
Ammonizione verbale nel Docente e coordinatore
registro di classe e/o avviso
formale alla famiglia nel
libretto .
Perdurare di
comportamenti che
impediscano il regolare
svolgimento
delle lezioni
Sospensione con obbligo di
svolgere
attività didattiche
pomeridiane prima di
poter riprendere la
frequenza regolare.
Utilizzo del cellulare
all’interno
dell’edificio, compreso il
cortile
Sequestro immediato del
cellulare da parte del
docente che
ne ha
costatato la presenza,
avviso sul libretto
personale ai genitori per il
ritiro del cellulare
Riconsegna al genitore
dopo colloquio
chiarificatore
Reiterato uso improprio Sospensione secondo
regolamento
del cellulare
attuativo punto C
Danni involontari
Ammonizione verbale e
procurati nel rispetto
informazione alla famiglia
delle norme di
tramite libretto personale
correttezza nell’uso dei
sussidi didattici (
L’alunno deve segnalare
subito il danno
all’insegnante, ad un
collaboratore
scolastico)
Danni procurati per Ammonizione nel
incuria e
REGISTRO di classe , nel
distrazione
libretto alunno con
convocazione famiglia
e rimborso della spesa
sostenuta per riparare il
danno o per l’acquisto
dell’attrezzatura
Consiglio di classe
Docente
Collaboratore
Dirigente
del
docente e coordinatore
di classe
Coordinatore di classe
su segnalazione
docente e\ personale
ausiliario presente al
fatto
e Dirigente
32
danneggiata.
33
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Regolamento di Istituto