il Bracco italiano • Aprile 2007 - n. 1
ANNO X - Numero 1
Aprile 2007
IL BRACCO ITALIANO
Periodico tecnico di cultura cinofila della Società Amatori Bracco Italiano
Pubblicazione riservata ai soci della S.A.B.I., Direttore Responsabile: Dr Giuseppe Colombo Manfroni
Editore S.A.B.I. - Via Dosso, 7 - 26856 Mirabello di Senna Lodigiana (Lodi) - Autorizzazione del Tribunale di Voghera n. 135/98
Spedizione in abbonamento postale - 70% - Pavia
Stampa: Tipografia Zaffaroni snc - Via Al Corbè, 21 - Mozzate (CO)
DERBY CONTINENTALI 2007
Il Derby, come tutti sanno,
è una Prova organizzata
dall’ E.N.C.I. che si svolge in primavera (talvolta in
autunno) per cani nati dopo
il 1° gennaio del secondo
anno antecedente la prova
di età di allevamento italiano.
È esclusivamente una Prova a starne, che richiede una
nota di movimento, di cerca, di contatto con l’ emanazione notevolmente impegnativa, per la caratteristica
stessa della selvaggina.
Attraverso il Derby si può, dunque, rilevare la qualità della
selezione dei nostri allevamenti riguardo l’ iniziativa dei giovani cani e le qualità che determinano la nota del Concorso,
tollerando le deficienze di dressaggio o di correttezza e le manchevolezze di comportamento dei soggetti.
Nel 2007 il Derby si è tenuto sabato 3 e domenica 4 marzo a
Zara, in Croazia, in un ambiente ideale con folta vegetazione,
campi uniformi e spaziosi e selvaggina abbondante (due o tre
coppie di starne per turno).
I dieci soggetti italiani presentati, di buona tipicità a detta dei
Giudici, hanno avuto tutti possibilità d’ incontro.
Cinque cani sono entrati in classifica: ai primi tre posti gli Spinoni, seguiti da due Bracchi. Ottimo risultato per una Prova
così difficile!
Zara si conferma dunque palestra ideale: i soggetti presentati
oltre alla notevole qualità
di razza hanno dimostrato
essere ben addestrati sulle
coppie di starne. Il Derby
degli inglesi è stato sospeso per la tragica morte di un
cacciatore per lo scoppio di
una mina in un bosco presso Zara.
L’ ideale sarebbe che il
Derby si svolgesse in Italia
su starne naturali, magari
a Pasian di Prato o in Val
Cerrina o sul Trebbia… ma
purtroppo, in tali luoghi, è
impossibile l’ addestramento e, di conseguenza, si dovrà continuare a ricercare questa
selvaggina all’ Estero.
Il Derby a starne è Prova classica per i Continentali, espressione di alte qualità funzionali e morfologiche, unica strada
per conseguire il titolo di Campione, cioè segnalazione alla
riproduzione. Portare al Campionato di Lavoro soggetti settoriali, cioè specialisti senza il classico, mi sembra un salto nel
buio che ci allontana da quella cinofilia che io apprezzo, alla
quale ho partecipato vincendo anche un Derby a Pola, e che ha
notevolmente migliorato le razze.
Per finire, faccio appello a tutti i braccofili ed appassionati,
perché allevino ed addestrino giovani bracchi, per essere sempre più numerosi ai futuri Derby.
Giovanni Grecchi
LE SPECIALI NELLE CLASSICHE A QUAGLIE 2007
DATA
25 maggio
26 maggio
27 maggio
9 giugno
LOCALITA’
Cervesina (PV)
Senago
Bergamo
Colfiorito (PG)
ORGANIZZAZIONE
GC Pavese
GC Bergamasco
GC Bergamasco
GC Perugino
GIUDICE
Evangelisti
Grecchi
Fumi
Grecchi
il Bracco italiano • Aprile 2007 - n. 1
L’ASSEMBLEA ANNUALE
DELLA SABI
Come di consueto a Senna Lodigiatragga le conseguenze che ritiene
GIOVANNI BARBIERI
na si è svolta l’assemblea annuale
più opportune, dato che nemmeno
della SABI con all’ordine del giorno la relazione an- c’era la scusa del blocco del traffico perchè bastava
nuale del Presidente, il bilancio consuntivo 2006 , la informarsi per sapere che i divieti valevano per alcuni
proclamazione dei Campioni Sociali e l’assegnazione comuni dai quali era esclusa Senna Lodigiana e non
per le autostrade e le strade provinciali.
del Trofeo Allevamento.
Quest’anno l’appuntamento era particolarmente im- Comunque, relazione approvata per acclamazione e
portante perchè all’attenzione di tutti c’era l’ordinan- bilancio chiuso ancora una volta in attivo, poi le varie
za Turco relativa al divieto del taglio della coda quindi proclamazioni: Campione Sociale Maschi l’inossidaera l’occasione giusta per un confronto e per verifica- bile Zorro di Garanzini, Campione Sociale Femmine,
re le iniziative intraprese dalla Società a difesa della per il secondo anno consecutivo, Luna di Bencic, Trocaudectomia per la nostra razza, invece i presenti era- feo Allevamento Paolo Ciceri vinto per l’ennesima
no veramente pochi come se la cosa non riguardasse volta dall’Allevamento di Cascina Croce di Renato
tutti da vicino, e sì che da qualche tempo le polemiche Gritti che ha ormai una collezione dei piatti di ceramicome al solito non erano mancate: a partire dall’expò ca realizzati dall’artista Gianni Marcucci di Deruta.
Al termine piacevolissimo pranzo sociale come di
di Milano se ne erano sentite e lette di tutti i colori.
Quale migliore occasione di confronto? invece in consueto a Corno Giovine.
troppi alla prova dei fatti si dileguano più veloci della
luce e siccome gli assenti hanno sempre torto ognuno Riportiamo un estratto del Conto Consuntivo 2006.
n.560 soci 2006
Manifestazioni
Tesseramento 2007
Gadgets
Contributi annuario
Ricavi vari
Totale
Spese postali e telefoniche
Gadget
Compensi professionali e di lavoro
Oneri Finanziari
Spese tipografiche
Manifestazioni
ENCI
Strumentazioni d’ufficio
Varie
Imposte e contributi
Totale
Entrate
€ 15.244,12
2.056,21
1.292,60
975,90
1.755,00
280,40
Uscite
€ 21.608,83
UTILE € 854,47
€ 2.571,17
1.952,00
5.008,82
684,61
3.792,15
2.682.26
1.419,00
1.134,00
434,90
1.049,36
€ 20.778,36
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LA SABI
E LA GENETICA
Il Consiglio Direttivo SABI, durante
preso avvio a fine marzo.
di FABIO CASETTI
l’ultima assemblea ha dato comuniIl “CENTRO INTERUNIVERSITAe della dott.ssa
RIO DI RICERCA E DI CONSUcazione ai soci dell’avvio di un imROBERTA CIAMPOLINI
portante progetto di ricerca avente
LENZA SULLA GENETICA DEL
per obiettivo lo studio del patrimonio genetico del Brac- CANE”, è istituito tra l’Ateneo di Pisa e l’ Ateneo di Caco Italiano, dando così concreta attuazione all’impegno merino e vede coinvolti:
preso con il programma proposto ai soci prima delle
elezioni, impegno che deriva dal compito statuario della - Per l’Università di Pisa:
Società.
‘ Dipartimento di Clinica Veterinaria,
Era volontà del Consiglio effettuare una ricerca scien- ‘ Dipartimento di Produzioni Animali.
tifica rigorosa, per poter aggiornare le strategie di allevamento mediante mirati ed opportuni programmi di - Per l’Università di Camerino:
gestione genetica della razza. La caratterizzazione e la ‘ Dipartimento di Scienze Veterinarie
valutazione della variabilità genetica possono fornire ‘ Dipartimento di Scienze Ambientali,
un utile strumento di indagine per l’individuazione di
adeguate strategie nella corretta gestione del patrimonio Il Centro opera nel campo della genetica del cane e si
genetico delle popolazioni canine. Gli ottimi risultati ot- pone come obiettivi fondamentali la promozione, il coortenuti nell’allevamento del Bracco Italiano sono sotto gli dinamento, il potenziamento e la realizzazione di studi
occhi di tutto il mondo cinofilo, i criteri adottati dai nostri e ricerche relative alla genetica e al miglioramento geallevatori sono risultati vincenti nella maggior parte dei netico del cane e la prestazione di consulenze a singoli
casi. Per il futuro è possibile integrare l’approccio alla allevatori, clubs di razza, istituti scientifici e organismi
selezione attualmente basato su criteri e valutazioni feno- tecnici sia privati che pubblici operanti nella cinofilia su
tipiche, con uno studio accurato e mirato della variabilità problemi genetici relativi alla specie canina.
genetica esistente oggi all’interno della razza, e questo Il Centro, tramite il Laboratorio di Biotecnologie Genedirettamente a livello genomico, al fine di poter stimare tiche dell’Ateneo di Pisa, può operare anche come Laboil “Valore Genetico” dei futuri riproduttori, e di poter ratorio di referenza sia per lo studio di nuove patologie,
fornire agli allevatori, nuovi mezzi per la gestione del
patrimonio genetico della
razza.
L’aggiornamento
delle strategie di selezione
rappresenta un requisito
fondamentale per la salvaguardia e la valorizzazione
delle caratteristiche del nostro Bracco.
A tale scopo, nell’ambito
di una convenzione istituita tra la SABI ed il “CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI RICERCA E DI
CONSULENZA SULLA
GENETICA DEL CANE”
è stato commissionato e
concordato un programma
biennale di ricerca che ha
il Bracco italiano • Aprile 2007 - n. 1
per le quali la componente genetica non sia stata ancora
identificata, sia per la diagnosi di malattie per le quali
esistono già test diagnostici.
gie ottimali di selezione, rappresenta, infatti, un requisito
fondamentale per il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione della Razza Bracco italiano.
Costituiscono pertanto temi di attività privilegiata del
centro:
1. l’analisi genetica delle razze, stima dei parametri di
variabilità e taglia efficace;
2. la modellizzazione di piani di selezione;
3. l’indicizzazione dei riproduttori;
4. il calcolo dei valori medi di parentela e consanguineità delle razze;
5. la modellizzazione di programmi di riproduzione
volti al mantenimento della variabilità genetica e alla riduzione di consanguineità e parentela;
6. la modellizzazione di programmi di gestione genetica delle piccole popolazioni;
7. studi e ricerche di epidemiologia genetica;
8. studi di incidenza e di prevalenza sulle malattie genetiche predominanti nelle razze;
9. lo screening genetico per malattie monofattoriali conosciute e per le quali esistono tests diagnostici validati;
10. l’individuazione dei portatori di malattie recessive
attraverso screenings genetici o biochimici;
11. la stima dei parametri genetici delle malattie multifattoriali;
12. l’indicizzazione dei riproduttori e stima del valore di
rischio per le malattie mono e multifattoriali.
“GESTIONE GENETICA DELLA RAZZA
CANINA BRACCO ITALIANO”
Il programma di ricerca per la “Gestione Genetica della
Razza Canina Bracco Italiano” si propone la caratterizzazione e la valutazione della variabilità genetica in
quanto possono fornire un utile strumento di indagine
per l’individuazione di adeguate strategie nella corretta
gestione del patrimonio genetico della razza.
L’analisi della variabilità genetica attualmente presente
all’interno della Razza Bracco Italiano, mediante metodiche di genetica molecolare effettuata attraverso la caratterizzazione genetica di un campione rappresentativo
della razza, consentirà di approfondire le conoscenze relative al livello di variabilità ed alla stratificazione genetica della popolazione attualmente esistente.
In aggiunta, lo studio diretto del genoma consentirà di integrare le informazioni genealogiche tradizionali relative
alla struttura genetica presente in seno alla popolazione;
ciò permette di raggiungere elevati livelli di accuratezza
nella stima dei principali parametri demo-genetici che,
soprattutto per popolazioni a contenuto effettivo numerico, quali quella oggetto del presente studio, costituiscono gli indicatori fondamentali per la verifica di una
corretta gestione delle risorse genetiche disponibili e la
scelta mirata dei futuri riproduttori. L’adozione di strate-
Il programma di ricerca si basa su 3 attività principali
1. DEFINIZIONE DEI PARAMETRI GENETICI
DELLA POPOLAZIONE E ANALISI DELLA
VARIABILITA’ GENETICA;
La caratterizzazione e la valutazione della variabilità genetica possono fornire un utile strumento di indagine per
l’individuazione di adeguate strategie nella corretta gestione del patrimonio genetico del Bracco Italiano.
In tal senso, gli strumenti forniti dalla biologia molecolare consentono di approfondire le conoscenze relative al
livello di variabilità ed alla stratificazione genetica della
razza.
Lo studio diretto del genoma consente di integrare le
informazioni genealogiche relative alla struttura genetica presente in seno alla popolazione; ciò permette di
raggiungere elevati livelli di accuratezza nella stima dei
principali parametri demo-genetici che, soprattutto per
popolazioni a contenuto effettivo numerico, quali quella
oggetto del presente studio, costituiscono gli indicatori
fondamentali per la verifica di una corretta gestione delle
risorse disponibili.
Risultati attesi:
- Realizzazione di un inventario genomico della popolazione in esame comprendente l’insieme delle
informazioni molecolari, genealogiche e fenotipiche
disponibili.
- Caratterizzazione genetica della popolazione in
esame, a livello di analisi della variabilità genetica
within breed.
2. STIMA DEI VALORI DI CONSANGUINEITA’
E DI PARENTELA;
La consanguineità risulta dall’accoppiamento di animali
parenti. Maggiore è il grado di parentela dei due genitori
e maggiore sarà la consanguineità presentata da un loro
figlio.
Il calcolo del coefficiente di consanguineità degli individui (F) è molto utile e deve essere condotto e monitorato
in un allevamento, onde evitare gli effetti deleteri che
sorgono in seguito ad un uso eccessivo della consanguineità.
Gli effetti deleteri della consanguineità sono noti universalmente e riassumibili brevemente in tre punti fondamentali:
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1) Geni recessivi rari e indesiderati che in condizioni
normali sono allo stato eterozigote e che quindi non disturbano eccessivamente, hanno una maggiore probabilità di esprimersi allo stato omozigote con la comparsa
di patologie ereditarie (soprattutto scheletriche, oculari e
cardiovascolari);
2) L’inbreeding riduce la variabilità genetica entro la popolazione che quindi risulta meno suscettibile al miglioramento genetico. E’ chiaro che se tutti gli individui di
una popolazione sono geneticamente uguali tra loro, nessuna scelta sensata potrà essere operata con fini selettivi;
3) Produce un fenomeno chamato “Depressione da inbreeding”: si tratta di una generale diminuzione delle
performance medie dei soggetti consanguinei per caratteri produttivi ma soprattutto per i caratteri riproduttivi
(nati vivi, tasso di concepimento, fertilità), con evidenti
ripercussioni negative sull’allevamento.
Normalmente l’allevatore cerca di evitare di accoppiare
tra loro parenti di primo o secondo grado (parenti stretti), ma non dobbiamo dimenticarci del cosiddetto “Background Inbreeding” ovvero della consanguineità che si
accumula di generazione in generazione. Risulta quindi
necessario monitorare almeno 4-5 generazioni antecedenti proprio per evitare di raggiungere un livello critico
di consanguineità. La conoscenza del valore di consanguineità degli individui, ed un saggio uso dei riproduttori, sono alla base di una razionale gestione dell’allevamento.
Risultati attesi
a) Stima dei valori di consanguineità (F) e di parentela.
Verrà stimato il valore di F per ogni riproduttore esistente
nella razza. Verranno stimati i valori di parentela di tutti i
riproduttori attualmente in uso.
b) Analisi dei portatori e della distribuzione della razza
per linee genetiche.
Come applicazione dello studio dei valori di parentele,
verranno individuati i riproduttori aventi maggior peso
genetico nella razza e si valuterà se la loro esistenza ha
comportato una sottodistribuzione della razza per linee
genetiche.
c) Definizione di accoppiamenti programmati volti al
controllo della consanguineità.
In funzione dei valori di parentela, verranno proposti gli
accoppiamenti programmati volti a contenere o ridurre il
valore di consanguineità.
3. STIMA DEI PARAMETRI FENOTIPICI E GENETICI DEI CARATTERI QUANTITATIVI
SELEZIONATI A LIVELLO DI RAZZA E DEGLI INDICI FENOTIPICI E GENETICI DEI
RIPRODUTTORI;
Per l’organizzazione un programma di selezione è necessario:
a) definire gli OBIETTIVI che il programma intende
perseguire;
b) definire i CRITERI di selezione, cioè il metodo per
misurare gli obiettivi che si sono scelti;
c) definire il METODO di selezione, cioè il metodo con
cui valutare il singolo riproduttore;
d) definire lo SCHEMA di selezione, cioè il sistema con
cui diffondere il patrimonio genetico dei miglioratori
nella popolazione;
e) valutare il PROGRESSO GENETICO creato.
Gli obiettivi di selezione, per essere migliorabili, devono:
- essere realmente interessanti per l’allevatore;
- non perturbare l’equilibrio biologico dell’animale;
- essere variabili a livello fenotipico nella razza;
- avere una variabilità genetica sufficiente.
Le due ultime informazioni possono essere ottenute
stimando alcuni parametri genetici nella razza, quali la
variabilità fenotipica dei caratteri, l’ereditabilità (cioè
la componente di variazione fenotipica attribuibile alla
componente genetica additiva) e le correlazioni genetiche esitenti tra i vari caratteri presi in considerazione per
la selezione.
Risultati attesi
a) Stima della variazione fenotipica dei caratteri attualmente presi in considerazione per la selezione;
b) Stima del loro valore di ereditabilità (h2);
c) Stima delle correlazioni genetiche (r);
d) Valutazione dell’efficienza selettiva dei caratteri scelti.
Che cosa dovranno fare i Soci:
Inviare tramite Internet dal sito della SABI
www.ilbraccoitaliano.it i certificati “scannerizzati”,
dei propri cani anche deceduti, in alternativa, fin da
ora, tramite fax alla segreteria della SABI .
In una seconda fase, ne daremo comunicazione sugli
organi della Società, prelievi di sangue o di saliva, con
appositi kit che forniremo, dovranno essere inviati al
Centro Ricerche.
*La Dottoressa Roberta Ciampolini è Ricercatrice presso la facoltà
di Veterinaria dell’Università di Pisa
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LE PROVE
A SELVATICO ABBATTUTO
E’ da un po’ di tempo che mi porto dengione se è un continentale italiano che
GIOVANNI BARBIERI
tro una considerevole insoddisfazione
si pavoneggia felice di coronare la sua
per la scarsa attenzione che viene posta per le prove a sel- azione riportando il frutto delle sue fatiche al proprietario, è
vatico abbattuto.
proprio perchè il riporto sollecito e il recupero deciso sono
Già in un’altra occasione commentando una di queste prove qualità di razza che bisogna stare attenti a non perderli e a
avevo sottolineato che il selvatico abbattuto è importantis- lungo andare i danni possono essere irreversibili.
simo per verificare le qualità del riporto e se possibile le Quale Presidente del Gruppo Cinofilo Ternano organizzo
capacità di recupero dei nostri cani.
da oltre 10 anni delle prove di tipo B per spaniel, delle proLe ultime prove di Montodine del dicembre 2006 e del ve cioè in cui i cani andati in classifica sono chiamati a rigennaio 2007 purtroppo mi confermano questo malvezzo: portare un piccione ucciso per l’occasione, ebbene 10 anni
i soci cacciatori non partecipano perchè dicono di essere fa, ora non più, i cocker, che stavano perdendo le attitudiimpegnati con la caccia, quelli che fanno cinofilia le consi- ne cacciatoresche in quanto venivano allevati solo per fini
derano di serie B, quasi che abboccare un selvatico possa estetici, per lo più non riportavano: era veramente penoso
rovinare per sempre i loro pregevoli esemplari, però sicco- vederli annusare l’animale ancora caldo e allontanarsi sdeme è obbligatoria la qualifica di riporto per il campionato si gnati. Ricordo che una volta nell’uccidere il piccione malassiste spesso a delle esibizioni sconfortanti.
destramente gli staccai la testa sporcando di sangue le penIl riporto per un cane da caccia è dote imprescindibile, come ne, una conduttrice si rifiutò di far riportare il suo cockerino
la ferma: a nessuno passerebbe per la testa di scusare un perchè il piccione non era integro, a nulla valse farle notare
cane da ferma che non fermasse, ecco, nessuno può pensare che a caccia può succedere che i cani riportino un animale
che un cane che verrà utilizzato per la caccia , così come i insanguinato, non ci fu nulla da fare, feci scendere allora
suoi discendenti, possa non riportare.
dalla mia macchina una bracca, che mi portavo dietro per
Al di là che non c’è nulla di più soddisfacente che vedere farle fare qualche incontro a Valleantica a fine manifestail proprio ausiliare di qualunque razza, ma a maggior ra- zione, e le lanciai il piccione che riportò immediatamente
in mano tra l’imbarazzo di molti tra i presenti che giustificavano sempre i mancati riporti. Per la cronaca il cocker della
signora non riportò nemmeno un altro piccione integro.
Questo episodio per segnalare che se certe attitudini non
vengono costantemente verificate rischiano di perdersi, oltretutto insegnare il riporto ad un bracco è cosa estremamente facile, Lucio Marzano ricorderà in un prossimo articolo i rudimenti del riporto, ma ogni buon cacciatore sa
certamente cosa fare.
Il Consiglio Direttivo della SABI anche per incentivare questo tipo di prova organizza ormai da qualche anno il Trofeo
delle Delegazioni a selvatico abbattuto con una buona partecipazione , ma i nomi di chi ha fatto e fa grande il bracco
quasi sempre mancano, perchè? Con il nuovo regolamento
del Campionato Sociale per le prove a selvatico abbattuto
organizzate dalla SABI abbiamo messo un punteggio pari a
quello delle prove nelle Zone DOC, vedremo i risultati, ma
certo che se non cambia la mentalità saranno tutte iniziative
sterili.
Ecco io vorrei che le relazioni delle nostre prove a selvatico
abbattuto non cominciassero con la constatazione che i nostri bracchi hanno difficoltà nel riportare, che non significa
solo non abboccare, ma anche riporti non solleciti, senza
tergiversare o rovinare il selvatico, perchè sarebbe assurdo
perdere nel tempo una caratteristica che è peculiare per i
Bracchi Italiani.
il Bracco italiano • Aprile 2007 - n. 1
VERBALE DEL CONSIGLIO SABI
del 10 Dicembre 2006
Sono presenti:
‘ il presidente dott.Grecchi i consiglieri sigg.: Evangelisti, Colombo Manfroni, Fumi, Cortesi, Gritti, Fusetti e Barbieri.
‘ Assente giustificato Casetti
‘ ed i Sindaci: sigg. Tosi e Nerviani
sig. Evangelisti, di predisporre una proposta organica di riorganizzazione da presentare ad un prossimo consiglio.
4. Resoconto Economico. Il Consigliere Cortesi relaziona sulla situazione
economica finanziaria della Società.
5. Varie ed Eventuali
a. Il Consigliere Gritti propone di variare il regolamento del Campionato
Sociale rendendo valide per il punteggio le sole manifestazioni, prove ed
1. Il dott. Grecchi legge il verbale della seduta precedente che viene apexpo, organizzate dall’ENCI in quanto nelle manifestazioni che non stanprovato all’unanimità. Il Consiglio chiede poi che una bozza di verbale
sia fatto pervenire ai Consiglieri prima della riunione in modo da poter
no sotto il controllo dell’Ente nazionale c’è il serio rischio di valutazioni
apportare le opportune modifiche, refusi o altro.
non adeguate per una razza poco conosciuta all’estero come i Bracchi
2. Calendario prove II sem. 2007. Prima di passare all’elenco delle richieste
Italiani, propone inoltre che al nostro Campionato possano partecipare
pervenute il sig. Nerviani chiede la possibilità di concedere una speciale
i soli cani di allevamento italiano in quanto tale riconoscimento verrà
alla prova organizzata dal Gruppo Cinofilo Novarese a Fara Novarese
indicato sui certificati ROI. Il Consiglio dopo lunga discussione mette ai
voti la proposta che viene approvata a maggioranza con l’astensione del
del prossimo 2 febbraio: il Consiglio approva ma chiede di poter visionare la terna di Giudici proposti. La seguente tabella introduce le prove
Presidente e del Vice Presidente che pur condividendo l’impostazione
generale nutrono dubbi sull’esclusione delle Expò estere. Al fine di tenespeciali assegnate.
re in giusta considerazione i cani
nati all’estero, i loro allevatori e
Approvazione Note
Data
Luogo
organizzazione
Tipo
proprietari, che siano soci SABI,
si decide di valutare la possibilità
SABI
06/07
Asiago
Selvaggina naturale
OK
o meno di istituire un Premio ad
Delegazione Vicenza
hoc, il Consiglio dà mandato al
SABI
Selvaggina naturale
22/07
Terni
OK
Consigliere Colombo Manfroni
Delegazione Umbria
CAC/CACIT
di fare una proposta in tal senso
05/08
Guiglia (MO)
SABI
Selvaggina naturale
OK
da discutere in una delle prossime
Colle Val d’Elsa ARCICACCIA
riunioni del Consiglio stesso.
25/08
Selvaggina naturale
OK
(SI)
Trofeo Logi CAC/CACIT
b. Associati esteri. Al fine di poter fidelizzare i Soci che vivono
Selvagina
01/09
Aosta
Gruppo Cinofilo Aostano
OK
all’estero alla nostra Societa’ e,
di Montagna
soprattutto, alla nostra razza e teSelvaggina naturale,
02/09
Canossa (RE)
Gruppo Cinofilo Reggiano
OK
nuto in debito conto quanto defiCAC/CACIT
nito dal nostro Statuto si propone
Gruppo Cinofilo
di istituire le Delegazioni estere,
28/10
Arluno (MI)
Sedrianese e SABI
Selvaggina Naturale OK
superando il concetto di Club afDelegazione Milano
filiati. Coerentemente con quanto
Coppa delle
avviene in Italia, tali Delegazioni
7/10
Cagli (PU)
SABI Delazione Marche
Delegazioni a
OK
avranno una estensione territoSelvatico Abbattuto
riale in funzione del numero dei
soci, una o piu’ per nazione, ed
09/12
Montodine (CR) SABI
Selvatico Abbattuto
OK
avranno gli stessi diritti/doveri
di quelle italiane così come sanCalendario Raduni/Mostre Speciali. La seguente tabella elenca tutte quelle autorizzate per il II semestre. cito dallo Statuto. Per ognuna di
esse verra’ nominato un Delegato
Approvazione
Data
Luogo
Tipo
Note
con compiti di promozione della
16/17 Giu
Caldes (TN)
Raduno
OK
razza e di relazione con la nostra
Societa’. Al Consigliere Fusetti si
OK
21 Lug
Terni
Raduno
da’ mandato di scrivere ai suddetti
OK
13-14 Ott
Perugia (CACIB)
MS
soci descrivendo questa proposta
al fine di renderla operativa.
c. Il Presidente propone di erogare alla ONLUS SOS quale contributo per il calendario la somma di €
Il Consiglio dà mandato al Presidente di sollecitare l’ENCI affinchè ratifichi
al giudizio della nostra razza nelle Mostre Speciali organizzate direttamente
500,00.
dall’ENCI e nei Raduni delle Razze Italiane solo i Giudici specialisti già ind. Il Consiglio vista l’importanza degli argomenti trattati delibera di pubblicare il verbale della seduta odierna sul primo numero del 2007 del
dicati dalla Società.
giornalino.
3. Verifica Delegati SABI. Relazione il Consigliere Evangelisti, il
Consiglio concorda che la situazione delle Delegazioni è alquanto variePer quanto riguarda il p. 5/a il testo del nuovo Regolamento del
Campionato Sociale è stato ulteriormente integrato nella seduta del
gata in quanto parte dei Delegati non partecipa attivamente alla vita della
Consiglio del 28 gennaio 2007 e verrà pubblicato in un prossimo numeSocietà, alcuni perfino non sono più associati altri dimissionari, ecc..
Viene quindi richiesto al Consigliere delegato ai rapporti con i Delegati,
ro.
il Bracco italiano • Aprile 2007 - n. 1
INTERVISTE BRACCOFILE
Allevamento
di Paludelonga
Via Rapolla,34 Lecce
Di Giovanni Pellegrino,Nicola De Marco,
Giovanni Capone
Quando è nata la tua passione per il bracco italiano?
La mia passione per il bracco è nata circa una trentina
di anni fa mentre ero a caccia di beccaccini in un
ampio canneto bruciato ed incontrai sulla mia strada
un amico con il suo cane, per l’appunto un bracco
italiano. Mentre ci eravamo fermati per salutarci e
scambiare due chiacchiere, il bracco di nome Olms
continuava a girare nell’acquitrino e ad una folata di
vento lo vediamo partire deciso al trotto, allontanarsi
di un centinaio di metri, attraversare un fosso largo e
profondo, addentrarsi ancora nell’acquitrino ed andare
in ferma !!! Non potevamo seguirlo con il fucile perché
dall’altra parte del canale era riserva di caccia, il mio
amico Nino mi lasciò il suo fucile ed andò a servire il
cane. Si levarono tre beccaccini che ci salutarono con
il classico “bacio” e raggiunsero indenni una nuova
pastura rigorosamente in riserva.
Fu amore a prima vista !
Ma sono arrivato al mio primo bracco solo molti anni
e dopo esser passato attraverso cani di diverse razze.
Erano gli anni dell’università e poi i primi anni di
lavoro, a casa non avevo posto per più di un cane e
appena sposato abitavo in condominio, poi la nascita
delle bambine, così per qualche tempo mi sono dovuto
adattare ad andare a caccia con i cani degli amici.
Poi quando ho potuto costruire casa in campagna,
prima ancora di andarci ad abitare, avevo già sistemato
un posto per i cani.
Nicola De Marco e Giovanni Pellegrino, con i quali
ogni tanto andavo a caccia, avevano accoppiato Fanni
di Zerbio con Giasone di Paludelonga, ed in quella
cucciolata scelsi la mia prima bracca italiana, Mila di
Paludelonga. Era il 1987 !
Fu da allora e con Mila che mi avvicinai alle
esposizioni ed alle prove, prima come spettatore, poi
come concorrente. La passione continuava a crescere.
Feci varie cucciolate e da un accoppiamento di Tebe
x Perù di Paludelonga , nasce Nena, la mia seconda
campionessa italiana di bellezza, la prima era stata Kora
(Remo di Monte Alago x Zara dei Sanchi e fu un diritto
di monta) che conquista anche il titolo di campionessa
di bellezza Sammarinese ed Internazionale. Ma fu con
Nena che nasce ufficialmente la collaborazione con
Nicola e Giovanni e l’associazione nel loro affisso “Di
Paludelonga”.
Quali sono gli obiettivi che ti prefiggi con il tuo
allevamento?
Il nostro è un allevamento “amatoriale”, le cucciolate
non sono numerose e cerchiamo di accoppiare cani
essenzialmente cacciatori che però siano rispondenti
allo standard prediligendo cani asciutti e nevrili.
La maggior parte dei nostri cuccioli la teniamo per
noi, utilizzandoli direttamente a caccia, o li affidiamo
ad amici cacciatori (che quasi sempre non frequentano
purtroppo esposizioni e prove).
Nel nostro Salento il bracco non è molto diffuso e ci
sono molti pregiudizi sulla razza da far superare alla
gente. Ma chi lo prova poi non cambia.
Quali doti cerchi principalmente nei riproduttori ?
Buone doti di addestrabilità, buon carattere, ferma e
consenso ( dote quest’ultima spiccatamente di Paglia,
Riva e Rovo, Uappa) e come dicevamo prima, che
siano morfologicamente rispondenti allo standard, ma
con fisico asciutto e buona ossatura.
Quali sono stati i cani che più degli altri hanno dato
un’impronta al tuo Allevamento?
L’allevamento di Paludelonga, è nato ufficialmente nel
1980 con il riconoscimento dell’affisso dall’E.N.C.I. e
dalla F.C.I.
Fu costituito originariamente da Nicola De Marco e
Giovanni Pellegrino, appassionati utilizzatori della
razza sui terreni di caccia, che decisero di iniziare a
frequentare anche prove ed esposizioni ottenendo
numerosi i riconoscimenti in entrambe i tipi di
manifestazioni.
Nel 2000 Nena (Ch.I/B e Int. ) viene coperta da Piombo
dei Sanchi (Ch. I e Int.B) e nascono Selva (prima
Giov. P.ENCI, poi Ch. I. B. – Ch. Int.B, Ch. Europea,
Ch. Estera di Slovenia, Austria, Grecia, Lussemburgo
ed Ungheria), Sidro a cui manca una speciale per il
campionato Italiano di Bellezza e Socrate con diversi
Ecc. in esposizione.
Nel 2001, Perù di Paludelonga copre Astra dei Sanchi
(Ch.I/Int.B.) e nasce Tobia di Paludelonga, Ch. italiano
il Bracco italiano • Aprile 2007 - n. 1
ed internazionale di bellezza.
Tutti gli altri fratelli di cucciolata stanno rendendo
felici i cacciatori a cui sono stati affidati.
Nel 2005 da Astra dei Sanchi per Cirano (Bandera di
Cascina Croce per Nilo delle Cascate) nasce Uappa
di Paludelonga che a solo 20 mesi ha conquistato il
titolo di Ch. Italiana di bellezza e si sta distinguendo
sui terreni di caccia e di prove.
Cosa ne pensi di prove ed esposizioni come strumenti
di selezione?
Sia le une che le altre sono buoni strumenti di selezione,
specie se i giudici sono specialisti e allevatori della
razza, ma come dicevamo prima molti soggetti sono in
mano di cacciatori che non frequentano manifestazioni
ufficiali e non partecipano neanche ai raduni di razza.
Nel nostro Sud, poi, avvicinarsi e frequentare prove ed
esposizioni è più difficile, le “prove DOC “ sono solo
quelle specialistiche su beccacce e le esposizioni non
sono numerose.
Di contro, manca la “selvaggina stanziale vera”, la
nostra caccia è solo su “selvaggina migratoria vera”
e i cani da caccia vengono utilizzati ed allenati
esclusivamente su quaglie e su beccacce e beccaccini!
E non è poco.
Ma rimangono, per quanto sopra detto, sconosciuti
ai più sicuramente dei validi soggetti da caccia che
hanno non solo ottime doti venatorie ma spesso anche
eccellente morfologia.
Ognuno di noi dovrebbe evidenziare tali soggetti
utilizzandoli come riproduttori senza ricorrere solo ed
esclusivamente agli stalloni e fattrici più conosciuti.
Cosa chiedi alla SABI come allevatore?
La tutela della razza nel rispetto dinamico degli standard
fissati e la diffusione dei bracchi fra i cacciatori, veri
utilizzatori del cane da caccia, liberandoli dai pregiudizi
di tare che ormai sono superate e sconfitte.
Facciamo amare sempre di più i nostri bracchi, il
bracco italiano non deve essere una razza solo per
“amatori”, ma da amare da sempre più persone.
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il Bracco italiano • Aprile 2007 - n. 1
Allevamento
del Monte Alago
Via Locarno 43/2 - 16165 Genova
di: Anna Maria Matteuzzi Scotto, Marco
Matteuzzi, Paolo Desiderio, GianPaolo Poggio
Quando è nata la tua passione per il bracco italiano?
Era il Natale del 1966, quando io, Mario mio marito e Marco mio fratello, dopo avere usato vari cani più o meno di
razza per la caccia, decidemmo, che era artrivato il momento, di acquistare un Cane con la “C” maiuscola.
Ci ritorvammo nel canile di Lino Laganà: tanti cuccioli, di
varie razzetra le gambe, festosi e grintosi.
Da lontano, un cucciolo, tanta pelle, roano, stiracchiandosi,
ci venne incontro con incedere lento e maestoso, quello fu
un colpo di fulmine, uscimmo, dal canile, con Garbo della
Corva in braccio.
Sempre da Lino, prendemmo in seguito, una femmina:
Egle dei Ronchi di sei mesi, pure lei roana, e fu così, che
cominciò l’avventura del nostro Allevamento.
Ed arrivò pure il momento, di dare un cognome ai nostri
cani, in primis, avevamo pensato a: Allevamento “Del Magnifico”, anche perchè, Lorenzo il Magnifico, fu un allevatore della razza, ma ci fu assegnato l’affisso “del Monte
Alago”, che è il nome di un monte dell’Umbria, (dove siamo nati io e mi fratello) alto 1000 metri, dove sono nate e
morte molte molte Starne !!
Quali sono gli obiettivi che ti prefiggi con il tuo allevamento?
Il Maestro, Paolo Ciceri, che a noi prese per mano, c’insegnò, che un buon Allevatore, deve, per prima cosa accertarsi di avere soggetti di ottima salute,
costruzione sia morfologicamente che
caratterialmente Bracchi!! Ottimi soggetti da caccia, bene costruiti e naturalmente tipici.
Quali doti cerchi principalmente nei
riproduttori ?
In un riproduttore, si cerca, la tipicità
della Razza, che sia un ottimo cacciatore, che rispetti, lo standard in tutte le
sue manifestazioni, sia di Bellezza che
nel Lavoro, cioè, che abbia un ottimo
DNA !
Quali sono stati i cani che più degli
altri hanno dato un’impronta al tuo
Allevamento?
Sono molti i nomi da ricordare, Dada,
Arò, Oscar, Saul, Susanna, Capitano,
Geo, Pinta, David, Ivan e Fabia Genitori della Grande Rivana di proprietà di
GianPaolo Poggio, che assieme a Palo
Desiderio, entrarono in associazione di Affisso del Monte
Alago nel 1993.
Rivana del Monte Alago, che fece suoi i Ring di tutta Europa, conquistò il Trofeo “CAJELLI” Assoluto, penso, che
non ci sia alcun soggetto da Caccia, che eguagli le vittorie
di questa bellissima femmina bianco arancio, Campione
del Mondo, Campione Europeo, Campione Assoluto, e
gran mamma, che con i suoi sette cuccioli, ha rallegrato il
canile di GianPaolo Poggio, e dei suoi cuccioli già si sente
parlare, Asia del Monte alago, di Poggio e Axel del Monte
Alago, di Bitte Aharens e Salvatore Tripoli, già a 20 mesi
entrambi Campioni del Mondo a Poznan ( Polonia ) e Axel
Best in Show nella stessa manifestazione!
Cosa ne pensi di prove ed esposizioni come strumenti
di selezione?
Le esposizioni e le prove, hanno fatto sì, che il Bracco
Italiano, non sia più un illustre sconosciuto, e hanno contribuito, assieme al passa parola dei cacciatori, a renderlo
noto a tutti.
E sicuramente, sia nelle expo che nelle prove, si possono
ricercare e trovare e trovare dei soggetti da selezionare per
il miglioramento della razza.
Cosa chiedi alla SABI come allevatore?
La S.A.B.I. è nata per tutelare e far sì, che la razza, sia
divulgata nel mondo e io chiedo che ciò avvenga, sia nei
confronti dell’E.N.C.I. che nei confronti di tutti quelli che
vogliono intervenire negativamente sulla nostra razza vedi,
“taglio della coda” perchè non dimentichiamo, che tutti o
quasi, i cani da caccia europei, discendono dal Bracco Italiano!
Chiedo alla S.A.B.I. più informazione sia agli iscritti che ai
non iscritti, su tutto quello che accade in Consiglio e nella
Cinofilia in generale inerente al Bracco Italiano.
il Bracco italiano • Aprile 2007 - n. 1
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A BECCACCE NELL’ISOLA DI MULL
Considerazioni a margine di un’esperienza indimenticabile
Ho avuto la fortuna di trascorrere
come quelle dei giudici cinofili Di
giulio tirotti
circa tre mesi in Scozia, più preciPinto e Colombo Manfroni e degli
samente nell’isola di
scrittori Scheggi ed
Mull che fa parte delAgostinelli e non sarò
le Ebridi e dove ogni
certamente io a voler
anno svernano imconvincere gli scettici,
portanti contingenti
però qualcosa voglio
di beccacce, stanziadirla anch’io ricordanli o provenienti dal
do alcune esperienze
continente.
recenti.
Qui ho avuto modo
Quella di una bracca
di andare a caccia e
italiana, la campionesdi accompagnare alsa di lavoro Astrid del
tri cacciatori con i
giornalista Giacomo
loro cani: ho cacciaCretti, che presentai in
to con setter, pointer,
una prova su selvaggina di montagna e sepbracchi tedeschi, ma
pur non conoscendo i
soprattutto, portando in addestramento
forcelli nè avendo mai
qualche soggetto, c
cacciato in quei terreni
on bracchi italiani e
difficilissimi come lo
spinoni.
sono quelli coperti di rododendri, svolse un turno belUn’esperienza professionale che mi ha arricchito molto, lissimo, mettendo in mostra una passione ed un coragnon solo come cacciatore e preparatore di cani, quindi gio invidiabili.
ho voluto scrivere alcune mie riflessioni maturate in Quella di Kea, la roano marrone campionessa assoluta
questo periodo.
di Giovanni Barbieri, con la quale ho prevalentemente
Sono considerazioni del tutto personali rivolte a chi, cacciato nell’isola di Mull, dentro fitte pinete difficilisper moda o senza conoscere le razze, denigra quelle sime da penetrare, dove le beccacce spesso pedinano
italiane e voglio comprendervi anche chi ha posseduto molto per poi involarsi lontano, dove, se un cane non
in passato bracchi italiani importanti sia per la caccia ha cerca idonea, coraggio, ferma , guidata ma soprattutche per le prove ed ora ha rivolto gli occhi ai cani in- to cervello, equilibrio e naso, tu cacciatore, quando sei
glesi, perchè a suo dire nella nostra razza non trova più fortunato, la regina la vedi o meglio la senti lontano.
soggetti che rispondano alla sua portata di cacciatore Non so quali siano state le sue precedenti esperienze
internazionale.
su questo selvatico, ma Kea ha saputo interpretare al
Amo il Bracco Italiano e lo Spinone, ma non in modo meglio questa caccia: l’ho vista fermare, guidare su
così assolutista da non vederne limiti e difetti, ho avuto una salita ripidissima ed in mezzo a due rocce andare
modo di confrontarli con altri soggetti di svariate raz- a bloccare una coppia di beccacce, con lei ho cacciato
ze, soprattutto inglesi proprio per il mio lavoro di pre- sempre da solo ed ho tutti i giorni fatto carniere, ma
paratore e vi posso assicurare che a caccia in Italia in quello che cerco di raccontare non rende minimamente
terreno libero o in riserva e all’Estero, alcuni cacciatori, merito ad una grande Bracca.
dopo aver visto al lavoro i nostri continentali italiani, Pur provenendo da una famiglia di allevatori di setter
entusiasti mi hanno fatto richieste per poter acquistare inglesi, mio zio era titolare dell’affisso della Trappoqualche soggetto.
la, ad eccezione di mio nonno, piacentino orgoglioso
La narrativa venatoria è ricca di tante importanti testi- e proprietario di alcuni Bracchi, mi accompagnerò
monianze sulle capacità venatiche dei nostri soggetti, sempre con un continentale italiano. Sono un uomo di
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il Bracco italiano • Aprile 2007 - n. 1
campagna e la caccia è un appuntamento con la natura
che rinnovo tutti i giorni, per me la caccia è sinonimo
di fatica, sofferenza, sacrificio, perseveranza, principi
che cerco anche nei miei ausiliari per i quali anche le
condizioni atmosferiche non devono rappresentare un
ostacolo.
Sono convinto che le nostre razze sanno esprimersi al
meglio su qualsiasi tipo di terreno e selvatico, oggi sono
cani idonei per la stragrande maggioranza dei cacciatori, sono resistenti, godono di ottima salute, sono ottimi
recuperatori e soprattutto svolgono azioni importanti di
caccia, anche in ambienti non idonei, senza alterare o
snaturare la loro psiche e il loro stile, anzi non ho timore nell’affermare che complessivamente possano essere
di maggiore rendimento di altre razze.
Apriti cielo! Ma Tirotti cosa dici? Un bracco e uno spinone.... superiori? Ma allora Tirotti, come mai, dopo
tutto quello che ci racconti, di continentali italiani se
ne vedono pochi? E se lo proponiamo a qualcuno la
maggior parte storce il naso?
A mio avviso la poca diffusione delle nostre razze dipende dal fatto che oggi troppi cacciatori hanno un esiguo spessore culturale, parlano per sentito dire citando
una serie di luoghi comuni dettati dal pregiudizio e dalla disinformazione, tutte circostanze difficili da sfatare.
Penso che l’unica sia quella di portare a caccia costoro
più che addentrarsi in calcoli di comparazione con le
altre razze, poi, sempre a mio avviso, bisogna capire
quale criterio di giudizio occorre adottare per i nostri
cani rispetto a quelli che siamo abituati a vedere: gli
inglesi, i più amati dagli Italiani.....
Se noi sciogliamo un giovane: setter o pointer, bracco
o spinone, è chiaro che l’occhio verrà rapito dall’esuberanza, dal carattere, dalla giovialità, dal temperamento del giovane inglese, ma sono caratteri diversi: una
giovialità istintiva ad appannaggio degli inglesi ed una
più riflessiva che contraddistingue le nostre razze, ma
è proprio guardando alla vita di tutti i giorni che ci si
rende conto che l’istintivo commette più facilmente
degli errori!
Per me la velocità non è fondamentale, lo è invece la
capacità di coprire tutto il terreno prima con il cervello
poi con il naso ed è questa una nota caratteristica delle
nostre razze.
L’errata interpretazione che si dà della velocità con
aperture esagerate, soprattutto se riferite ad una azione
di caccia, fa maturare errate convinzioni: troppo spesso
la lunghezza di un lacets fatto da un cucciolone viene
scambiata come gran voglia di cercare invece è soltanto
voglia di correre.
Con questo non voglio assolutamente denigrare setter
e pointer, cerco solo di fare una difesa razionale dei
nostri cani perchè meritano molta più considerazione
da parte di tutti.
L’importante è che braccofili e spinonisti non si riempano anche loro la bocca solo di andatura e velocità;
noi dobbiamo sempre tenere in prima considerazione
le qualità venatorie di un soggetto mai disgiunte dallo
stile e la valutazione si potrà fare solo andando a caccia, quella vera, faticando e facendo sacrifici, perchè
solamente dopo ore e ore di vera caccia in palude o nei
boschi, in collina o in alta montagna potremo far emergere le qualità dei nostri cani.
I continentali italiani sono la mia passione , a loro devo
molto e vorrei tanto che ci si muovesse all’unisono,
utilizzatori, giudici, proprietari, addestratori, come in
un’unica grande famiglia, seppure mantenendo con
lealtà ruoli diversi nel gioco delle varie parti, perchè
Bracchi e Spinoni siano un’eredità per i nostri figli!
ANNUARIO 2005
ERRATA CORRIGE
Ci scusiamo con gli interessati per gli involontari refusi.
Pag. 168 Ch Plutone dei Bricchi, la proprietaria è Alessandra Gaggero
Pag 204 e 205 l’indirizzo esatto di Giulio Tirotti è Vicolo del Gallo,12 01010 Blera (VT)
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A CACCIA IN UMBRIA
CON I BRACCOFILI
Sul N.2/2006 di questo giornale lani cani e i cacciatori all’opera. Con
GIUSEPPE
me c’erano Pucciatti e Tirotti che
ciai una proposta del tutto personale,
COLOMBO MANFRONI
hanno alternato alcuni soggetti, e
rivolta specialmente alle Delegazioni Territoriali della SABI, al fine di conoscere e valo- questi sono bastati per fare esclamare al nostro giorizzare i Bracchi in mano ai cacciatori ed in particolare vane accompagnatore che “non aveva mai visto cani
quei soggetti che non vengono presentati abitualmente e cacciatori di questo livello”! Qualcosa di buono ce
alle manifestazioni. La delegazione dell’Umbria che l’ha messo anche il mio “Napo” esibendosi in un paio
fino dalla sua costituzione ha sempre brillato per effi- di ricuperi molto difficili e.. sappiamo come nelle ricienza organizzativa, mi ha puntualmente invitato alla serve siano apprezzati i cani che fanno aumentare il
tablò.
propria tradizionale cacciata sociale il 21 gennaio.
E’ stata una giornata festosa con una buona partecipa- A tavola abbiamo ritrovato con gli amici l’atmosfera
zione di appassionati, ed è stato un vero peccato che, di tempi lontani constatando che anche nei più anziani
per un grave lutto che lo aveva colpito pochi giorni la passione non si è affievolita. Erano presenti “vecprima, mancasse Giovanni Barbieri, storico promotore chi” soci umbri come Fabri, Agostinelli, Giuglini ed
altri provenienti anche dalle regioni vicine come Asdel bracco in Umbria.
summa e Rossi.
Moreno Panni, da buon Delegato, si è sobbarcato il Tra una portata e l’altra si è parlato tanto e, provate
compito di organizzare con grande efficienza questo a indovinare…solo di bracchi! Tra i ricordi più belincontro, in una cornice bellissima qual è la Tenuta li, oggi conservo una ceramica di Deruta dell’artista
di Corbara. Purtroppo siamo stati divisi per squadre braccofilo Gianni Marcucci che mi è stata donata nele destinati in zone assai distanti tra loro, per cui, non l’occasione, mentre a Moreno Panni a sorpresa veniva
avendo il dono dell’ubiquità non ho potuto vedere tutti offerta un’altra opera dello stesso quale riconoscimento per la sua dedizione alla Delegazione.
Nel pomeriggio mi
sono stati mostrati in
azione alcuni bracchi
della cacciata mattutina, un rapido sguardo, giusto in tempo
per fare una segnalazione di un bracco
importante in mano
a un giovane braccofilo, Claudio Caon.
Anche il bracco è
giovane: si chiama
Cupido detto Eolo,
ho notato tanta passione.. in loro c’è il
nostro futuro, vorrei
trovare un’accoppiata così ad ogni incontro di Sabisti!
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il Bracco italiano • Aprile 2007 - n. 1
I BRACCHI A CACCIA E ALLE PROVE
VI RADUNO NAZIONALE - CAC
Caldes (TN) 16-17 giugno 2007
Sabato 16 giugno
Ore 12,00: Giardini di Casa Manfroni
Cocktail di benvenuto ai partecipanti al seminario.
Ore 14,00:
“Come portare il bracco a caccia e alle prove”
Seminario a cura di Giuseppe Colombo Manfroni.
Sono previste esercitazioni all’aperto e se possibile al
termine dei lavori verranno fatte anche delle esemplificazioni del lavoro dei bracchi nella zona addestramento
cani di Caldes.
Domenica 17 giugno
Ore 10,00: Caldes Località Contre
Raduno Nazionale – CAC per soli Bracchi Italiani
Giudici: Alessandro Evangelisti, Alessandra Gaggero
(Giovani)
Delegato ENCI: da designare.
Da mezzogiorno sarà disponibile un servizio ristoro con
prodotti tipici organizzato dal Consiglio Parrocchiale di
Caldes. Il ricavato andrà a beneficio dei restauri degli
interni della Parrocchia San Bartolomeo.
Ore 16,00
Premiazione – termine della manifestazione
Iscrizioni:
per informazioni: dr. Giuseppe Colombo Manfroni
Tel. 348/7418459, e-mail: [email protected]
Per iscrizioni al raduno indirizzare alla segreteria SABI
Via Dosso, 7; 26856 Mirabello di Senna Lodigiana (LO)
Tel. e Fax. 0377/801022, e-mail: [email protected]
Le iscrizioni complete di tutti i dati utili alla compilazione del catalogo dovranno pervenire entro il 20 giugno 2004.
Quota d’iscrizione al raduno € 25,00
Premi: Ricchi premi saranno elencati in catalogo.
Itinerario: Autostrada A22 del Brennero , uscita San
Michele all’Adige, seguire per 37 Km fino a Caldes le
indicazioni Val di Sole-Passo del Tonale. A Caldes seguire le indicazioni Loc. Contre – Centro Rafting.
Caldes è raggiungibile anche da Madonna di Campiglio
(24 Km) o dal Passo del Tonale (30 Km)
Avvertenze: Il Pubblico ed i Concorrenti non dovranno
in alcun modo disturbare lo svolgimento della manifestazione. La SABI declina ogni responsabilità per qual-
siasi incidente possa accadere a persona del pubblico,
concorrenti, cani presenti alla manifestazione e si riserva di apportare al programma quelle modifiche che si
rendessero necessarie per la buona riuscita della manifestazione stessa, compresa l’eventuale sostituzione dei
giudici. L’iscrizione al raduno sottintende la conoscenza ed il rispetto dei regolamenti ENCI vigenti, nonché
le decisioni dei Giudici, dei Rappresentanti dell’ENCI e
degli Organizzatori.
E’ tassativo che tutti i cani siano muniti di libretto delle
qualifiche e di certificato attestante le vaccinazioni prescritte.
Informazioni:
Alberghi raccomandati a meno di 3 Km da Caldes:
HOTEL PIPPO ***
TERZOLAS
Tel. 0463.901207
NOTE: 20 camere disponibili
AL PESCATORE *
TOZZAGA CALDES
Tel. 0463.901324
NOTE: 6-7 app.ti da 4 posti letto cad.
Cani ammessi
Si suggerisce di prenotare al più presto. Sono in corso
convenzioni particolari per i soci SABI.
Ristoranti consigliati su prenotazione:
Cavizzana – Locanda San Martino (Cucina tipica, molto curata) Tel.0463/900222
Cassana – Al Ciaffagnone (Elegante, cucina toscana)
Tel.0463/903132
Magras – Conte Ramponi (Elegante in vecchio palazzo,
cucina trentina) Tel.0463/901989
Ringraziamenti:
Azienda Promozione Turistica Valli di Sole,
Pejo e Rabbi
Cantine MezzaCorona
Amm.ne Comunale di Caldes
Sez. Comunale Cacciatori Caldes
Consiglio Parrocchiale Caldes
Altri Enti e Ditte che hanno contribuito con premi alla
manifestazione
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il Bracco italiano • Aprile 2007 - n. 1
RISULTATI
ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI MILANO
27 GENNAIO 2007
MOSTRA SPECIALE
Giudice. Alessandro Evangelisti
Maschi Bianco Arancio
Juniores
MP Plinio dei Sanchi All. Sanchi Prop. Garanzini
Lavoro
1° Ecc CAC Ris CACIB Taimaut dell’Oltrepo’ All
Rebaschio propGaranzini
Femmine Bianco Arancio
Libera
1° Ecc CACIB Atena di Cascina Croce All. Gritti Prop
Camporiondo
Lavoro
1° Ecc CAC Ris CACIB Malvasia di Villa Carla all.
Bottani prop. Nerviani
Maschi Roano Marrone
Lavoro
1° Ecc CAC CACIB Cronos All. Barbieri Prop.
Codeluppi
Giovani
1° MB Vulcano prop Giacobbo
Femmine Roano Marrone
Giovani
1° Ecc Petra prop. Moltesi
MIGLIORE DI RAZZA: CRONOS
all. Barbieri prop Codeluppi
SPECIALE SU SELVAGGINA NATURALE
NOVARA 10 FEBBRAIO 2007
I Batteria Giudice Giovanni Grecchi
1° Ecc Balzan dell’Angelo del Summano cond
Giacchero
II Batteria Giudice Giuseppe Colombo Manfroni
1° Ecc Zorro cond. Garanzini
CQN Alboino cond Bottani
SPECIALE A SELVATICO ABBATTUTO
MONTODINE 10 DICEMBRE 2006
I Batteria giudice Grecchi
1° MB Ledydiana cond. Pellizzari
II Batteria giudice Fumi
1°Ecc CAC Ciclone cond Rebaschio
2° MB Dero di Cascina Croce cond Verducci
3 MB Ombra cond Anelli
III Batteria giudici Colombo Manfroni-Evangelisti
1° Ecc Adelchi cond Bottani
2° Ecc Tito cond Fusetti
SPECIALE A SELVATICO ABBATTUTO
MONTODINE 28 GENNAIO2007
I batteria giudice Cremonesi
1° Ecc Malvasia di Villa Carla cond Bottani
2° Ecc Manolo di Cascina Croce cond Anelli
3° MB Tundra cond Scevi
MB Togo cond Bottani
MB Taimaut dell’Oltrepò cond Garanzini
II batteria giudice Fontana
1° Ecc Ofelia cond Bellodi
2° MB Rosalinda di cascina croce cond Gritti
3° MB Sultana di Villa carla cond Fllappi
CQN Dero di Cascina Croce cond Verducci
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il Bracco italiano • Aprile 2007 - n. 1
XVI TROFEO BELLO E BRAVO
TERNI 21-22 LUGLIO 2007
PROGRAMMA
Sabato 21 luglio
Raduno
Ore 15,30 : Parco S. Silvestro – Fornole Amelia
Giudici: Giorgio Pace (maschi), Giovanni Grecchi (femmine), Gaggero Alessandra
(giovani)
Itinerario: Aut.A1, uscita Orte; raccordo Orte-Terni, uscita Amelia poi proseguire in direzione
Amelia, dopo 3 Km Fornole
E 45 da Cesena , direzione Perugia, Terni , Roma poi uscita Amelia
Domenica 22 luglio
Prova su selvaggina naturale (Zone DOC) CAC CACIT
ZRC Fiaiola, ZRC Lugnano, ZAC Valleantica
Ore 5.00: Hotel La Rocca Narni
Giudici: M. Di Pinto, G. Grecchi, A. Evangelisti, G. Colombo Manfroni, S. Bianconi
Itinerario: Aut.A1, uscita Orte; Raccordo Orte-Terni, uscita Narni Scalo, seguire le indicazioni
per il paese, poi superato l’abitato, dopo la galleria, prendere a sinistra in direzione
Terni, dopo circa 5 Km a destra c’è l’hotel La Rocca.
E 45 , da Cesena, direzione Perugia, Terni, Roma poi uscita Narni Scalo.
Pernottamenti: hotel La Rocca , via Flaminia 91, tel. 0744/744423; hotel Fina, Narni Scalo, tel.
0744/733648.
Iscrizioni: per informazioni Tel. 339/2984385, 075/8009320. Per iscrizioni Fax 0744/404259,
complete di tutti i dati utili alla compilazione del catalogo entro il 17 luglio 2007.
REGOLAMENTO
Al Trofeo Bello e Bravo possono concorrere tutti i soggetti iscritti contemporaneamente sia al
raduno sia alla prova. Il Trofeo verrà assegnato al bracco che avrà ottenuto il miglior risultato
complessivo secondo il punteggio sotto riportato. I punteggi delle qualifiche non sono cumulabili.
A parità di punti prevarrà il soggetto più giovane.
Qualifiche Prova CACIT
p.11
CAC
p.10
R CAC
p. 9
Ecc
p. 6
Mb/CQN
p. 3
B
p. 1
Qualifiche Raduno Classifica
CAC o 1°Ecc in Cl. Camp
Ecc
MB
B
1°
2°
3°
4°
p.6
p.4
p.2
p.1
p. 4
p. 3
p. 2
p. 1
Scarica

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