Il Notiziario on line della GM Roma
13/06/09
ANNO XX – N.2
Se io potrò impedire a un cuore di
spezzarsi, non avrò vissuto
invano. Se allevierò il dolore di
una vita o guarirò una pena o
aiuterò un pettirosso caduto a
rientrare nel nido, non avrò
vissuto invano.
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13/06/09
IL NOTIZIARIO ONLINE DELLA SEZIONE DI ROMA
EDITORIALE
Emily Dickinson
In Questo Numero
1
2
Editoriale
Le Prossime Attività
2 le escursioni
8 gli incontri culturali
8 i raduni intersezionali
9
Le Attività Svolte
9 le escursioni
18 gli incontri culturali
20 i raduni intersezionali
20
21
21
21
21
22
Notizie varie
nuovi soci
note liete
note tristi
scadenzario
l'angolo del......
Direttore responsabile:
Lidia Maura
Redazione & Grafica:
Franco Loewenherz
[email protected]
Hanno collaborato:
U.Andreuccioli, O.Bertoldi, G.Borgianelli Spina,
A.Cecchini, A.Di Marzio, B.Dinale, F.Farroni,
T.Giorgio, I.Grassilli,F.Lombardii, L.Maura,
Gp.Mori, B.Posarelli, P.Pagliassotto, S.Peri,
S.Ponti, L.Romano, E.Staffiero, L.Ticci .
In apertura del Notiziario riportiamo uno stralcio del documento
preparato durante la Pausa di Riflessione di quest’anno,”Stare
insieme da vent'anni nella GM: domani come ieri?”, in preparazione
del Convegno Nazionale a La Verna.
<<Tra le modalità possibili dell’andare in montagna, la Giovane
Montagna propone quella di andarci insieme ad altri: individua,
infatti, nel con-dividere uno degli aspetti più arricchenti sia della
stessa esperienza del camminare/scalare/sciare, sia della garanzia
che ciò che si vive “la domenica” possa influenzare e contagiare
positivamente tutte le altre nostre giornate. In questo le parole della
preghiera GM sono chiare: «Grazie Signore perché la montagna mi
ricorda che ho bisogno degli altri». Chi sono gli altri? La nostra storia
di Sezione ce l’ha insegnato: Roma dall’inizio è stata una Sezione
“mista”, in cui ci siamo ritrovati, credenti e laici, a condividere la
passione per la montagna e, all’interno di essa, la volontà di tessere
relazioni di amicizia e solidarietà forti e ricche. Convinti che ogni
identità è forte nel suo essere capace di comunione, crediamo in
particolare che la più convincente delle identità cristiane - e dunque
anche quella della Giovane Montagna - sia quella che sa considerare
preziosa e irrinunciabile la pluralità delle opinioni (e perfino delle
certezze). Nella nostra piccola realtà, vuol dire che il richiamarsi in
modo fedele all’art. 2 e ai sentieri percorsi dai nostri fondatori si
traduce prima di ogni altra cosa nell’accoglienza fiduciosa e seria di
chiunque venga a camminare con noi. La ricerca di un camminare
insieme accanto a chiunque e, in questo, la capacità ci comunione
con l’altro devono essere il valore assoluto e definitivo di tutte le
nostre “imprese”. Una delle vere ricchezze che vorremmo infatti
custodire della nostra storia sezionale è il rispetto delle nostre
differenze.
Chiunque incontriamo, allora - in montagna o nella vita -, per ogni
laico è un suo simile del quale è indispensabile farsi carico; per ogni
cristiano, in più, è il volto stesso di Dio. Del resto, Dio ha tanti volti,
Dio è ... differente! e ci ricorda che la differenza tra di noi è
effettivamente un valore che siamo chiamati a custodire, difendere e
sognare; un sentiero difficile - un EE, si direbbe in gergo - ma
capace di dare emozioni forti e vive>>. Con l’augurio vero che
riusciamo tutti a vivere in armonia.
Serena Peri
GIOVANE MONTAGNA – Sezione di Roma c/o Casa Mater Mundi - Via Lorenzo Rocci, 64 – tel.: 0665740406 Segreteria tel.: 0665745782
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13/06/09
LE PROSSIME ATTIVITA’
LE ESCURSIONI
VI RICORDIAMO che le informazioni logistico - organizzative sulle
escursioni previste per il mese di giugno c. a. (monte Cavallo e monte
Forcellone del gruppo delle Mainarde – monte Morrone ai monti della
Duchessa e la tre giorni a Matera e le piccole Dolomiti), sono già state fornite
nel precedente numero del notiziario. Relativamente alla gita escursione di MATERA E PICCOLE DOLOMITI prevista nei giorni festivi
27, 28, e 29 giugno (il 29 è festivo a Roma, perché è S. Pietro), vi informiamo
che c'è ancora la disponibilità di alcuni posti in pullman e nell'albergo
prescelto. Chi avesse intenzione di partecipare e non si è finora iscritto è invitato ad affrettarsi e a
comunicarlo ai DdG Lidia e Giancarlo Maura (tel. 06-5896927 fornito di segreteria automatica). La
spesa complessiva per questa splendida gita si aggira sui 200-220 euro a persona.
SABATO 4 – DOMENICA 5 LUGLIO 2009
NOTTE SOTTO LE STELLE (E)
Per motivi non dipendenti dalla volontà del suo storico organizzatore e DdG,
l'effettuazione di questa escursione è incerta. Pertanto ogni eventuale e ulteriore
comunicazione al riguardo verrà effettuata, come di consueto in casi analoghi, mediante
telefono e posta elettronica.
DOMENICA 5 LUGLIO 2009
AL MONTE VIGLIO CON IL CAI DI COLLEFERRO (EE)
ISCRIZIONI ENTRO GIOVEDÌ 2 LUGLIO
La gita sarà effettuata in gemellaggio con il CAI di Colleferro, in occasione della sesta “Festa della Croce
del Viglio”, ideata per commemorare, ogni prima domenica di luglio, il posizionamento in vetta di una
nuova croce alta 4 metri e mezzo, che nel 2003 la Sezione del CAI Colleferro fece allestire e montare in
sostituzione di quella preesistente, scardinata e gettata in un dirupo da anonimi vandali.
Per coloro che in agosto parteciperanno alla inaugurazione del Sentiero Frassati del Lazio sarà questa
anche un’occasione per incontrare gli amici del CAI che di questo Sentiero sono stati gli ideatori e i
realizzatori.
Ritrovo: ore 7 a P.le Ostiense (ACEA); partenza ore 7,15.
Viaggio: in pullman, lungo l’autostrada A14 fino a Vicovaro, quindi la superstrada fino a Arcinazzo e poi
a Filettino, località Serra S. Antonio (metri 1600), dove si parcheggia.
Sviluppo escursione: partendo dalla vicina Fonte Moscosa, si lasceranno sulla destra i tracciati a
mezza costa che conducono al versante ovest del Viglio. Superato un ampio pendio erboso, si
raggiungerà il panoramico punto sommitale del Monte Piano. Di qui proseguiremo, tenendoci sulla
destra della cresta dei Cantari e raggiungendo poi in discesa la sella erbosa, a 2045 m., in vista della
roccia del Gendarme. Superato il torrione per un canalino roccioso (che comunque può essere bypassato
attraverso un percorso meno esposto), proseguiremo per una panoramica cresta fino all’ampio pianoro
della vetta.
Rientro a Roma: previsto per le ore 20.30.
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Equipaggiamento: tipico da escursione in alta quota, estiva, con protezione contro pioggia e vento.
Spesa viaggio: 15 euro con il pullman grande, 20 euro con il pullman piccolo. Per i non soci:
rispettivamente: 2-5 euro in più (inclusa assicurazione). Sconti consueti per famiglie e per i giovani fino
a 30 anni senza reddito proprio.
Iscrizioni: entro giovedì 2 luglio ai DdG Luigi Ticci (06-66416069; cell. 338-1136718) o Remigio Zanotti
(06-66014190).
SABATO 11 LUGLIO 2009
TRAVERSATA ALTA DEL GRAN SASSO (EE)
ISCRIZIONI ENTRO MERCOLEDI' 8 LUGLIO
Obiettivo ambizioso è attraversare da est a ovest il Gran Sasso toccando il tetto dell’Appennino. Solo ai
primi di luglio sapremo però se ci saranno le condizioni per effettuare l’intero percorso. Obiettivo
minimo: salita al Corno Occidentale e sostituzione del libro di vetta gestito dalla nostra Sezione.
Ritrovo: ore 6:15 a largo De Dominicis (Portonaccio).
Partenza: ore 6:30.
Viaggio: con pullman se raggiungeremo un numero sufficiente; qualora non si raggiungesse il numero
minimo di partecipanti, si adopereranno macchine private da parcheggiare a Fonte Cerreto in caso di
traversata, possibile solo se disponibile il servizio di navetta Prati di Tivo - Fonte Cerreto per il rientro al
parcheggio autovetture. Si imboccherà la Roma - L’Aquila per uscire ad Assergi.
Arrivo previsto a piazzale Campo Imperatore: attorno alle ore 8:30.
Inizio previsto escursione: ore 9:00.
Sviluppo escursione: dal piazzale del rifugio del Campo Imperatore si parte per il
Corno Grande Occidentale (2914 m) attraverso la sella di monte Aquila, il Sassone
e la via direttissima (I e II grado con dei tratti esposti). In caso di traversata,
discesa versante Nord del Corno Grande al passo del Cannone, si raggiunge la sella
dei due Corni, il rifugio Franchetti nel vallone delle Cornacchie, poi l’Arapietra dove
è possibile prendere la seggiovia per Prati di Tivo, altrimenti raggiungibile a piedi.
Complessivamente l’escursione dovrebbe durare circa 3 ore per la salita e 4
ore per la discesa, soste escluse.
Spesa viaggio: € 20 a persona se con pullman, altrimenti € 70 ad autovettura
(compresa l’autostrada). In caso di traversata vanno aggiunti i circa 10 euro della
funivia per salire a Campo Imperatore. Per i non soci: rispettivamente € 2-5 in più
(inclusa assicurazione).
Indicazioni dei DdG: solo dopo la ricognizione e condizionatamente alla logistica dei trasporti sarà
possibile decidere per la traversata. Per cui seguirà opportuna e dettagliata comunicazione. La
escursione è riservata ad escursionisti preparati ed esperti, capaci di muoversi in sicurezza anche su
rocce facili ma con relativa esposizione. In caso di impossibilità a effettuare la traversata, possibile
deviazione in salita per il bivacco Bafile e discesa dalla vetta per l’area cresta Ovest.
Equipaggiamento da alta montagna, raccomandato l’uso del caschetto.
Iscrizioni: entro mercoledì 8 luglio presso i DdG Fabrizio Farroni (cell. 335-7272381) e Andrea Cecchini
(329-6261656).
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13/06/09
FUORI PROGRAMMA
Per chi preferisce qualcosa di meno impegnativo del Gran Sasso
SABATO 11 o DOMENICA 12 LUGLIO 2009
CRESTA 2000 E IL SENTIERO MAROCCHI IN DISCESA
Chi non si trova lontano da Roma in mari esotici, e sente bisogno di una giornata in quota senza grande
fatica, può unirsi al gruppo dei partecipanti al soggiorno di Pescasseroli, approfittando del
“garantito” funzionamento della cabinovia, che ci porterà a quota 2000, in cima al Monte Vitelle.
Da qui per cresta si salirà in vetta al Monte Schiena Cavallo, si scenderà alla Sella Lampazzo, si salirà in
vetta al Monte di Valle Caprara, per scendere alla targa Marocchi e da questa lungo il “nostro sentiero”
fino a Vallechiara. Sarà la gita di fine soggiorno.
Anche se il grande balzo si farà col mezzo meccanico, la lunghezza e gli altri dislivelli rendono
l’escursione sconsigliabile a chi non dispone di un minimo di allenamento.
Chi avesse interesse alla proposta deve mettersi in contatto con Ilio Grassilli (338.431.6541) nei giorni
precedenti. Bisognerà trovarsi al piazzale della cabinovia alle ore 9. Per ragioni assicurative la proposta è
riservata esclusivamente ai soci GM.
DOMENICA 5 LUGLIO 2009 – DOMENICA 12 LUGLIO 2009
SOGGIORNO ESTIVO A PESCASSEROLI
Siamo ormai vicini alla partenza per la settimana in Appennino: saremo in 29, con partecipazione anche
di liguri e piemontesi. Lo scioglimento delle ultime nevi sta… riempiendo la piscina dell’hotel Pagnani, ma
i nostri programmi contemplano solo tante, tante escursioni. Ve le racconteremo col prossimo numero
del Notiziario.
DOMENICA 26 LUGLIO 2009 – DOMENICA 2 AGOSTO 2009
SOGGIORNO ESTIVO AL REVIGLIO – CHAPY (E/EE)
ISCRIZIONI CHIUSE VENERDI' 10 APRILE
Le informazioni relative a questa iniziativa sono state già pubblicate nel Notiziario n.1 il 23 marzo scorso.
SABATO 29 – DOMENICA 30 AGOSTO 2009
CERIMONIA INAUGURATIVA DEL SENTIERO FRASSATI DEL LAZIO
ISCRIZIONI ENTRO VENERDÌ 31 LUGLIO
Come anticipato nel precedente numero del Notiziario, il Sentiero sarà inaugurato ufficialmente
nell’ultimo fine settimana di agosto, alla presenza di numerose Autorità religiose e civili, delle Presidenze
del CAI e della nostra Presidenza Centrale. Sono previsti due diversi momenti:
● Il pomeriggio di sabato 29 agosto alla Abbazia della SS. Trinità di Vallepietra, con cena di
gruppo, e concerto folcloristico all’Eremo di S. Luca a Guarcino.
● La mattina di domenica 30 alla Certosa di Trisulti, con pranzo al vicino ristorante “Lo Scoiattolo”.
Di seguito troverete il programma dettagliato, redatto da Nicola Caruso, coordinatore del Comitato
Sentiero Frassati e già presidente della Sezione del CAI di Colleferro, che ha realizzato il Sentiero.
Spesa:
- cena e pernottamento di sabato: 38 euro in camera singola, 30 euro in camera doppia.
- pranzo di domenica: 25 euro .
Prenotazioni: entro venerdì 31 luglio a Lidia Maura (06-5896927) o a Luigi Ticci (06-66416069 ; cell.
338-1136718).
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CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Colleferro
Sottosezione di Anagni
Sentiero Frassati del Lazio
Inaugurazione: programma di massima
Sabato 29 agosto 2009
Santuario SS. Trinità - Vallepietra (Roma)
• Ore 15.30-Ritrovo al parcheggio del Santuario, dal quale parte un sentiero che in ca. 15 minuti
ci condurrà al Santuario della .SS. Trinità dove incontreremo Sua Eccellenza il Vescovo della
Diocesi di Anagni-Alatri Mons. Lorenzo Loppa.
● Ore 16.00 Saluto di benvenuto del Rettore del Santuario Don Alberto Ponzi e dei Sindaci di
Vallepietra, Trevi del Lazio e Filettino.
● Ore 16.30 - Celebrazione della Santa Messa all’altare all’aperto animata dal Coro Michael.
Benedizione del Sentiero.
● Ore 18.00 Trasferimento degli Ospiti (Rappresentanti dei Sentieri già inaugurati e della famiglia
Frassati), presso la Casa di preghiera “Eremo di S. Luca” nel Comune di Guarcino (FR)
Sistemazione per il pernottamento. Trattamento di mezza pensione.
(€ 38 Camere singole; €30 Camera doppia).
● Ore 20.00 Saluto del Sindaco di Guarcino.
● Ore 20.30 Cena.
● Ore 21.30 Concerto folcloristico.
Domenica 30 agosto 2009
Certosa di Trisulti - Collepardo (Frosinone)
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Ore 09.30-Ritrovo nel refettorio Monumentale della Certosa.
Saluto di benvenuto del Priore e dei Sindaci di Collepardo e di Vico nel Lazio.
Proiezione del Video del Sentiero.
Interventi del:
1. Presidente Nazionale del CAI.
2. Presidente Nazionale della Giovane Montagna.
3. Prefetto di Frosinone.
Ore 12.00-Visita della Certosa.
Ore 13.30 Pranzo presso il Ristorante “Lo Scoiattolo” (Trisulti) (€ 25).
Coordinatore del Comitato Sentiero Frassati
Dott. Nicola Caruso
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VENERDI' 11 – DOMENICA 13 SETTEMBRE 2009
PERCORRENDO IL SENTIERO FRASSATI DEL LAZIO
ISCRIZIONI ENTRO VENERDI 31 LUGLIO
Il Sentiero del Lazio, il sedicesimo aperto nel nome di Pier Giorgio Frassati, coprirà una delle traversate
più affascinanti e spettacolari della nostra Regione, attraverso le vette più alte di un comprensorio che
include il Parco Regionale dei Monti Simbruini, del Simbrivio e del Cosa, le creste sommitali dei Cantari.
Partendo dal Santuario della SS.Trinità, a Vallepietra, raggiungerà, attraverso tre tappe della durata di
un giorno ciascuna, la Certosa di Trisulti, a Collepardo.
E’ possibile percorrere anche una sola o due delle tappe, essendo i punti di partenza e di arrivo di ogni
tappa situati in centri abitati.
Questo il dettaglio del percorso (ogni tappa prevede un tempo di percorrenza complessiva - sosta
pranzo inclusa - di circa 10 ore):
Venerdì 11 Settembre: Santuario SS Trinità (m. 1340) – M. Tarino (m. 1957) - Filettino (m.
1075).
Dislivello: 600 m. in salita, 950 m. in discesa.
- Ore 7.30: ritrovo al Santuario della SS Trinità e visita al Santuario.
- Ore 8.00: Santa Messa.
- Ore 9.00: Partenza.
- Ore 18.30: Arrivo a Filettino e sistemazione nei rispettivi alberghi prenotati.
- Ore 20.30: Cena e pernottamento.
Sabato 12 Settembre: Filettino (m. 1075) – M. Viglio (m 2156) – M. Crepacuore (m.1997)
– Fonte Pozzotello (m. 1800) – Campocatino (m. 1800).
Dislivello: 1.550 m. in salita, 800 m. in discesa.
- Ore 7.30: Colazione.
- Ore 8.00: Partenza.
- Ore 12.30: Arrivo in vetta al M. Viglio.
- Ore 18.00: Arrivo a Campocatino.
- Ore 18.30: Santa Messa nella Cappella di Campocatino.
- Ore 20.30: Cena e pernottamento presso l’hotel Eden.
Domenica 13 Settembre: Campocatino (m. 1800) – Creste Campovano – M. Monna (m.
1950) – M. Rotonaria (m. 1.744) – Trisulti (m. 500).
Dislivello: 300 m. in salita, 1300 m. in discesa.
Ore 7.30: Colazione.
Ore 8.00: Partenza.
Ore 18.00: Arrivo a Trisulti.
Ore 19.30: Cena e commiato presso il ristorante “Lo Scoiattolo” di Trisulti. Trasferimento al punto di
partenza originaria del Sentiero (Parcheggio del Santuario S.S. Trinità) a cura del CAI di Colleferro.
Spesa: 150 Euro, inclusivi di albergo, cene e prime colazioni, assicurazione, servizio trasferimento
bagagli all’arrivo delle tappe.
Chi desiderasse raggiungere la sera di giovedì 10 settembre la località dell’inizio della prima tappa, al
Santuario della SS Trinità, può fare riferimento all’Albergo S. Giorgio agli Altipiani di Arcinazzo (FR),
opzionato dal CAI di Colleferro al costo di 50 Euro per la mezza pensione.
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Iscrizioni: entro venerdi 31 luglio a Lidia Maura (06.5896927) e Luigi Ticci (06/66416069; cell.
338/1136718), comunicando le tappe che si intendono percorrere e se si richiede il trasferimento al
punto di parcheggio delle vetture.
DOMENICA 27 SETTEMBRE 2009
PUNTA TRENTO (2220 M.) E PUNTA TRIESTE (2330 M.) - EE
O RIFUGIO SEBASTIANI (2102 M.) - E
ISCRIZIONI ENTRO MERCOLEDI' 23 SETTEMBRE
Una splendida escursione autunnale tra boschi e panoramiche linee di cresta.
N.B. La neve presente al momento della ricognizione (6 giugno) ha impedito ai
DdG di completare il sopralluogo; la descrizione che segue potrà dunque subire
cambiamenti.
Ritrovo: ore 6:30 palazzo Acea, piazzale Ostiense (stazioni Metro Piramide e
Ostiense).
Partenza: ore 6:45 (puntuali).
Viaggio: con pullman; qualora non si raggiungesse il numero minimo di partecipanti per esso, si
utilizzeranno auto private. Si arriverà a Celano dove saranno previsti 20 minuti di sosta per colazione ed
altre esigenze e quindi si proseguirà per Vado di Pezza (m.1468), ove si lascerà il pullman; se si andrà
con le auto si valuterà se parcheggiare lì le auto o proseguire per carrarecce fino a Capo Pezza
(m.1535), distante circa 4 Km.
Arrivo previsto a Vado di Pezza attorno alle ore 9:15.
Inizio previsto escursione da Capo Pezza: ore 9:30. Se ci si dovesse arrivare a piedi ore 10:30.
Sviluppo escursione: Si prevede di comporre due gruppi. Da Capo Pezza si imboccherà un sentiero; a
un bivio nei pressi della Valle Cerchiata (m.1815), i due gruppi si separeranno: un gruppo andrà per il
Rifugio Sebastiani (m.2102) per poi ritornare, passando per il Colle Capo dell'Orso (m.2175), a Capo
Pezza. L'altro gruppo invece dal bivio andrà direttamente a Colle Capo dell'Orso da cui proseguirà per la
Punta Trento e la Punta Trieste; si arriverà poi a Vado di Castellaneta (m.2068). Da lì si scenderà fino al
punto di partenza. Il dislivello è circa 600 m. per il primo gruppo, circa 800 m. per il secondo.
Arrivo previsto al pullman intorno alle 17:00.
Rientro a Roma: intorno alle 19:30.
Spesa viaggio: 20,00 € a persona se si utilizzerà un pullman da 25 posti con le solite agevolazioni per
famiglie e under 30 senza reddito proprio; 45 € ad equipaggio se si andrà in macchina. Ricordiamo che
eventuali cancellazioni di iscrizione, comunicate ai DdG dopo la scadenza, comportano il pagamento di
una penale pari al 50% della quota viaggio, se il viaggio si effettuerà in pullman.
Iscrizioni: entro Mercoledì 23 settembre presso i DdG Alessandro Di Marzio (cell. 3475795115) e Mario
Bajocco (065896239 - cell. 336865485).
Abbigliamento e attrezzatura da escursionismo in quota: scarponi da montagna con suola in
Vibram, protezione per possibile pioggia, cambio completo, acqua, consigliati bastoncini estensibili.
Limitazioni: Condizioni meteo avverse o altri imprevisti potrebbero costringere i DdG a modificare
l’escursione o ad annullarla.
Si ricorda che andare in montagna NON è turismo né la GM è una associazione turistica; di conseguenza
ai partecipanti sarà chiesto di collaborare con i DdG, agevolandone il compito, seguendo le loro
indicazioni.
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GLI INCONTRI CULTURALI
Ore 20:45 in sede
MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2009
“UN CATTOLICO A MODO SUO ” L'ULTIMO LIBRO DI PIERO SCOPPOLA”
Dopo l’estate, riprendiamo gli incontri in sede con la presentazione di un recente libretto pubblicato
dell’editrice Morcelliana e di cui vi consigliamo “caldamente” (e come altro, questi giorni?) la lettura –
magari tra una camminata e una nuotata estiva –. E’ di uno storico italiano “in gamba”, che ci ha
lasciato 2 anni fa, e che alcuni di noi hanno conosciuto di persona come uomo e maestro. Studioso della
coscienza religiosa moderna e della democrazia, convinto difensore dei principi che ne stanno alla base e
appassionato “indagatore” delle pieghe della storia contemporanea, Pietro Scoppola in queste pagine
invita sé stesso e noi tutti a interrogarsi, senza mai dare nulla per scontato: ci lancia suggestioni e
domande, senza mai “chiudere” le porte della nostra coscienza critica; e d’altra parte ci “contagia” con le
sue parole limpide, insieme “amare e fiduciose”, come dice la quarta di copertina del volumetto. Delle
nostre impressioni di lettura potremo parlare insieme martedì 22 settembre, aiutati da una
presentazione del libro fatta da un nostro amico caro, Francesco Dentoni, che insegna storia e
filosofia al liceo scientifico e che da sempre, dentro e oltre i suoi studi e il suo lavoro di insegnante
(preso, come faceva Pietro Scoppola, molto sul serio!) è un curioso e appassionato indagatore – lui pure
– dei vari “modi” con cui gli uomini hanno vissuto e vivono la fede nella cultura e nella storia. Un
relatore “a modo suo”, che vi raccomandiamo e che siamo convinti saprà tenerci svegli, incuriosirci,
interessarci. Per quella serata, poi, abbiamo fatto un invito “speciale”: sarà con noi Benedetto Scoppola,
figlio dell’autore, che è contento di incontrarci. Sarebbe bello essere tanti a questa serata ancora estiva
che potremmo prendere anche come un’occasione per farci insieme un bell’augurio di inizio anno!
I RADUNI INTERSEZIONALI
Ricordiamo di seguito le opportunità di aggiornamento tecnico e di incontro con soci delle altre sezioni.
Sono ottime occasione di crescita sotto il profilo tecnico e associativo (da mettere poi a disposizione
degli altri soci). Non per neofiti.
12 - 19 luglio: settimana di Pratica Alpinistica in Svizzera, presso la Capanna Albigna in val
Bregaglia (CCASA).
23 – 30 agosto: settimana di Pratica Escursionistica al “Reviglio - Chapy” (CCASA).
19 - 20 settembre: Raduno Intersezionale Estivo al “Reviglio - Chapy” (Sez. Torino) per
festeggiare i 50 anni di vita di questa magnifica struttura che ci ha accolto per tante gratificanti
settimane estive.
Il programma dei tre eventi può essere richiesto a Ilio Grassilli (06 – 65745782).
Papavero alpino
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LE ATTIVITA’ SVOLTE
LE ESCURSIONI
ESCURSIONE DALLA SCARPELLATA (MARCELLINA), AL CRESTONE DEL RAPELONE (MONTE
GENNARO) E POI FINO QUASI A PALOMBARA SABINA IN QUEL SABATO 4 APRILE 2009.
da Tito Giorgio
La mattina di quel sabato il ritrovo con tutti i gitanti è alla stazione di servizio sull'autostrada, dove
ciascuno dei gruppi arriva già a bordo delle autovetture utilizzate per il viaggio.
Poi, intorno alle ore 9.30, prende il via la salita verso il crestone del Rapelone, sottostante la cima
ZAPPI, toponimo che coincide col Pizzo del Monte Gennaro, citando il DdG. Alessandro (Di Marzio, NdR).
Salendo quell’impettata c’è modo solo in un paio d’occasioni di godere della vista del panorama del
paesaggio sottostante. A pochi metri dalla meta, poi, si presenta la parte della salita sulla nuda roccia o
quasi, dalla cui sommità qualche anima pia avverte ad alta voce: “Attenti! Sasso!”. E l’ascensione
continua, continua. Arrivati alla sella sottostante la cima, il gruppo si concede il momento della sosta per
il pranzo.
Ripartendo poi per discendere dal lato dove passava la seggiovia, ormai in disuso, la comitiva prende la
strada coi tornanti che passa nel bosco. È possibile vedere nel sottobosco i fiori delle specie del
Bucaneve, delle Viole gialle, Viole viola, Campanule (anche dette Campanelle), Ciclamini, Crochi, Astri;
poi i cespuglietti dei Caprifogli, Asparagi selvatici; gli alberelli degli Agrifogli; e gli alberi, dalle Querce
agli Aceri e ai Faggi.
Tutta codesta flora o quasi fin qui descritta viene anche e soprattutto dalla conoscenza e consulenza
della amica e compagna di gita Bice, il cui occhio è capace di discernere le specie della vegetazione l’una
dall’altra!
Ringrazio l'amico Tito per la descrizione della escursione che, spero, abbia gradito; ringrazio anche tutti
coloro che a vario titolo, con SMS e quanto altro, hanno espresso apprezzamento per la escursione
“tosta ma bellissima”.
Alessandro Di Marzio
VIA CRUCIS IN “ESCURSIONE” DELL’ 8 APRILE 2009
da Ilio Grassilli
La costante crescita di adesioni a questa proposta “pasquale”, quest’anno ha avuto
una accelerata: eravamo in 43. Ciò è sicuramente da attribuire a due fattori: la scelta
di una località più vicina e l’allargamento dello sperimentato sodalizio GM – ÉND
(Équipe Notre - Dame) a un terzo componente (“famiglieincordata”).
Il pensiero alla sofferenza delle genti d’Abruzzo colpite dal terremoto ha ovviamente contrassegnato
l’edizione di quest’anno.
Il verde di Villa Mazzanti - Parco di Monte Mario, la luminosità di quel pomeriggio e la vista che si gode
dalla sommità del “monte” hanno evitato il rimpianto per gli eremi del Soratte.
Ma le componenti più significative sono stati i commenti alle stazioni per iniziativa dei partecipanti e la
conclusione, affidata a don Giovanni Cereti, presso il Monastero di S.Maria del Rosario dove le suore (di
clausura) ci hanno accolto con la suggestione dei loro canti.
Al termine, dopo quasi tre ore di cammino in silenzio e meditazione, un vivace incontro conviviale
all’aperto, mentre l’ultima luce del sole lasciava spazio a quella della luna.
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Un ringraziamento a tutti i partecipanti ; anche per la generosità con cui hanno risposto all’invito di una
simbolica offerta: l’eccedenza, rispetto al necessario, si è tradotta in medicinali e pannoloni portati subito
a una delle tendopoli de L’Aquila, su richiesta di uno dei nostri soci abruzzesi rimasti senza casa.
Breve, in città, con tante soste e un contenuto particolare, ma era pur sempre una “escursione”:
naturale quindi che si sia colta l’occasione per la tradizionale consegna sul campo di due tessere, così
Cesare e Luisa hanno partecipato come “nuovi soci”.
La riflessione di Serena alla 11a stazione
MONTE CACUME DEL 19 APRILE 2009
da Filiberto Lombardi
La verità è che chi (e sono parecchi) ha rinunciato per timore di
bagnarsi...ahimè, ha avuto ragione. Ci siamo inzuppati come pulcini fino
alle intimità, solo uno su dodici (fate un nome a caso) ha raggiunto la vetta
e in più c’era un nebbione che ci ha nascosto anche la punta del naso.
Però, c’è sempre un però, abbiamo socializzato con gli ospitalissimi soci dell’associazione “Móntasi in
Cacume” di Patrica, che ci hanno rifocillato nel loro rifugio, a suon di vino, salsicce ed altre prelibatezze
casarecce, al calduccio del camino. Il loro presidente Angelo Gatti ci ha anche guidato nell’escursione e
invitato per la festa con processione alla croce della vetta che si farà il 5 settembre prossimo. È un
appuntamento da non perdere! (www.cacumepatrica.it). Piacevole è stato anche l'aver incontrato alcuni
amici di “famiglieincordata”.
PERCORSO FRANCIGENO FALISCO AMERINO DAL 22 AL 29 APRILE 2009
Dai DdG. Giuliano Borgianelli Spina e Rino Villani
Questa iniziativa, forse anche a causa del ponte del primo maggio che ha mandato in vacanza i nostri
soci sin dal 25 aprile, non ha avuto adesioni ed è stata soppressa. Un vero peccato ed un'opportunità
persa (e da riproporre) data la bellezza del percorso.
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ESERCITAZIONE DI ORIENTAMENTO A SQUADRE (E) DEL 26 APRILE 2009
La concomitanza della settimana con il “ponte festivo” del primo maggio, che ha incoraggiato partenze
anticipate, con il previsto maltempo proprio per il giorno dell'esercitazione, ha forse determinato lo
scarsissimo numero di adesioni, inducendo i DdG a rinviare a data da destinarsi questa attività.
ESCURSIONE VERDE-AZZURRA NEL PARCO DEL CILENTO
… UN’ESPERIENZA ESALTANTE… DAL 30 APRILE AL 4 MAGGIO 2009
Non capita tutti giorni a noi della redazione di ricevere, spontaneamente, ben due relazioni per la stessa
attività svolta. E ad un fatto così sorprendente non poteva non seguire la pubblicazione di entrambi i
contributi: quello di Giampiero Mori e quello di Beppe Posarelli. Ma non basta; in fondo troverete una
nota di Licia e Paolo Pagliassotto con alcune informazioni sul paese – albergo di Morigerati per i soci
che fossero interessati a tornarvi o ad andarci per la prima volta.
da Giampiero Mori
Innanzitutto un doveroso grandissimo ringraziamento a Licia e Paolo Pagliassotto e a Bice e Gianni
Dinale per aver organizzato in modo esemplare questa bellissima vacanza.
Tutto o quasi si è svolto come da programma con qualche aggiustamento in corso d’opera dovuto alle
forti piogge che avevano reso molto fangosi alcuni percorsi.
Viaggio di andata piuttosto lungo per il traffico e per un incidente che ci ha tenuto a lungo fermi
sull’autostrada. Fortunatamente il ristorante scelto, il Ghiottone, ci ha atteso e la cena è stata ottima.
Sistemazione in graziosi appartamenti sulla riva del mare di Policastro in un complesso con giardino,
piscina e accesso diretto al mare.
Molto interessante la prima gita, all’Inghiottitoio del Monte Cervati attraverso il suggestivo percorso “i
nidi delle aquile”. A causa dell’acqua alta e del cattivo funzionamento dei sacchetti da “smorzo” di Bice,
che avrebbero dovuto evitare di bagnarci i piedi, pochi coraggiosi sono riusciti a percorrere la galleria di
400 metri che conduce al fondo dell’inghiottitoio ma gli altri hanno potuto vederlo dall’alto e comunque
godere di un paesaggio selvaggio ricchissimo di acque, fiori, boschi e rocce.
L’escursione sulla costa degli Infreschi è stata forse il clou del viaggio: una lunga discesa su un, a tratti
molto ripido, sentiero verso il mare della Spiaggia del Marcellino conclusa con un bagno (per pochissimi
ardimentosi) e una grigliata rustica organizzata da Saverio, un pastore-suonatore effervescente che
meriterebbe un pubblico ben più vasto. Il rientro in barca a Scario con Saverio che suonava l’organetto a
poppa, Colette e le altre signore che ballavano e altre 50 persone che cantavano in coro è stato uno
spettacolo che rimarrà a lungo nella nostra memoria ma anche, credo, in quella di tutti coloro che, da
terra, hanno visto arrivare in porto questa barca di scalmanati.
Una menzione speciale la cena di questo secondo giorno organizzata al ristorante Capannelle sopra
Sapri. Immaginate un immenso salone dove un centinaio di persone, perlopiù over 70, si sono esibite
per oltre 2 ore in balli di ogni tipo muovendosi all’unisono con estremo impegno e serietà (nemmeno un
sorriso). Purtroppo per noi l’età dei ballerini con evidenti problemi di sordità ha imposto alla Direzione
del locale di tenere il volume della musica a livelli altissimi incompatibili con le nostre orecchie “normali”.
Il programma del terzo giorno è stato opportunamente ridotto e limitato alla salita alla Madonna del
Monte percorrendo uno dei sentieri appositamente aperto per noi nei giorni precedenti. All’arrivo ci
attendeva una generosa grigliata di cibi squisiti offerta dal Comune di Santa Marina. Dopo il pranzo una
breve cerimonia con la quale la G.M. ha inteso ringraziare i tre sindaci dei Comuni di Santa Marina,
Sanza e Morigerati per l’accoglienza ricevuta. In serata trasferimento in pullman a Sapri dove abbiamo
ascoltato un bel concerto offerto dalla Accademia Vivaldi seguita da una cena squisita al ristorante
Lucifero.
L’ultimo giorno, nella mattinata, discesa da Morigerati alle grotte del Bussento e, dopo la visita, discesa
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lungo il fiume, nuovamente su un sentiero aperto appositamente per noi e con gli operai ancora al
lavoro, sino al pullman. Breve sosta per il lunch, per l’acquisto di ottime mozzarelle e veloce rientro a
Roma.
Abbiamo promesso agli amministratori locali che ritorneremo in questa parte del Cilento e sono certo
che manterremo la promessa sia perché sono ancora infinite le possibilità escursionistiche e culturali
offerte da questa splendida parte d’Italia sia per l’incredibile accoglienza ricevuta.
da Beppe Posarelli
Le previsioni indicavano pioggia; invece le nuvole, per quanto talora dense, ci hanno risparmiato
lasciando spesso illuminare dal sole il magnifico Cilento : le sue montagne con ancora qualche lembo di
neve, le sue rocce scavate dall’impeto di un acqua cristallina, una natura nel pieno rigoglio primaverile.
Tutto questo abbiamo goduto nei quattro giorni trascorsi nel Golfo di Policastro che ci ha visto, prima
camminare alle pendici del Monte Cervati (il più alto della Campania), poi scendere dalle alture di S.
Giovanni a Piro fino alla spiaggia del Marcellino per un sentiero molto ripido (la prossima volta
attenzione ai ruzzoloni !) ma che dava la possibilità di godere di un eccezionale panorama sul Golfo.
Altrettanto eccezionale è stato il pranzo sotto alberi secolari nel podere di Saverio , mentre con molto
calore umano, senso di ospitalità e amicizia ci allietava cantando e suonando il suo organetto.
Poi in barca fino a Punta degli Infreschi e il giorno dopo tra i boschi dell’entroterra accolti dai sindaci di
tre paesi vicini e un picnic sull’erba, appetitosissimo, da loro offerto.
Infine, l’ultimo giorno un sentiero che, partendo dalle grotte del Bussento si è svolto fino a quando il
fiume, lasciando a monte la sua incoerenza, lentamente si avviava al mare; un sentiero tracciato
appositamente per noi e denominato “ Giovane Montagna”.
L’aspetto che più ci ha colpito del soggiorno è stata l’ospitalità delle persone incontrate, il calore con cui
ci hanno saputo offrire quanto disponevano, il piacere di averci avuto come loro ospiti, il desiderio di
incontrarci ancora.
Un grande grazie a Licia (da ora soprannominata “La Signora del Cilento”) e Paolo per la loro
organizzazione (che sicuramente è costata loro tanta fatica), ed anche a Bice e Gianni sempre pronti ad
allargare la nostra cultura.
NOTA DAL CILENTO
Incoraggiati dal grande entusiasmo riscontrato speriamo di fare cosa gradita ai vari partecipanti e
non alla gita del Cilento ricordando a quanti fossero interessati che per il paese - albergo di
Morigerati, la quota settimanale di mezza pensione con servizi alberghieri e di trasporto è di 250
euro a persona fino alla fine di luglio e dal 1° settembre in poi; per prenotazioni e altre informazioni,
rivolgersi ad Angelica, cell. 3207461613.
Al Pixous Village, a Policastro, la quota settimanale di mezza pensione con servizio spiaggia e piscina
+ eventuale trasporto da/a stazione di Sapri, è di 280 euro a persona fino alla fine di giugno e dal 1°
settembre in poi; per ulteriori notizie chiamare Salvatore cell. 3488264264.
Arrivederci a Policastro!
Licia e Paolo Pagliassotto
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NOTIZIE DALLA RETE DEI CAMMINI
LA GIORNATA DEI CAMMINI DEL 3 MAGGIO 2009
da Giuliano Borgianelli Spina
Il 3/5 di quest’anno, come annunciato dal sito della Rete dei Cammini e dai siti delle associazioni
aderenti, ha avuto luogo in 10 regioni d’Italia, la Giornata dei Cammini. Quaranta escursioni o
analoghi eventi si sono svolte lungo percorsi storici, molti dei quali divenuti famosi col tempo e già
frequentati da alcuni anni ed altri da poco riscoperti o addirittura inaugurati in quel giorno, come il
cammino dei Basiliani riaperto per l’occasione ed inaugurato dai soci di Roma presenti nel Cilento per
un soggiorno nella zona. Ma l’impegno e la presenza della G.M. di Roma nel corso della Giornata
della Rete sono state articolate in diverse escursioni: al Nord al Centro ed al Sud d’Italia. Ai confini
Nordoccidentali del Paese, in Val D’Aosta, il socio benemerito Enea Fiorentini ha organizzato una
tappa del percorso francigeno sulla direttrice Canterbury-Roma, al centro Italia la G.M. Centrale,
riunita a La Verna per il Convegno Nazionale: La forza di un idea; ha percorso il sentiero Frassati
della Toscana che si snoda proprio intorno al famoso santuario, mentre a Roma, con la guida di Rino
Villani, veniva offerto a chiunque volesse partecipare, il percorso La Storta –S. Pietro. In
concomitanza con quest’ultimo, un analogo percorso da Sud sulla via Appia era stato organizzato dal
gruppo dei Dodici. I due gruppi sono giunti contemporaneamente nella Piazza antistante la Basilica,
che da secoli è l’arrivo della Francigena. Ma non è finita qui. Il gruppo di soci che in quei giorni si
trovava nel Cilento per un soggiorno organizzato dalla G.M. Roma, ha avuto modo di percorrere un
antico sentiero detto dei Basiliani, riaperto per l’occasione, grazie ai buoni uffici di Licia Romano. La
nostra attiva socia infatti è riuscita a coinvolgere ed attivare sindaci ed amministrazioni della zona,
interessate ad un rilancio devozionale e turistico del comprensorio.
Un altro percorso era stato organizzato in quello stesso periodo: Montefiascone-S. Pietro attraverso
la zona dei Falisci, ma la concomitanza di ben due ponti: il 25/4 ed il I/5 ha deviato i possibili
pellegrini da tale opportunità, che quindi è stata rinviata ad altra data. In ogni caso la Giornata dei
Cammini è stata un vero e proprio successo, grazie allo sforzo delle…. Associazioni impegnate nella
manifestazione e soprattutto all’instancabile attività del gruppo degli Iubilantes e di Alberto Alberti
che si sono fatti carico del peso organizzativo nazionale, nonché del rapporto con i media,
richiamando l’attenzione della stampa nazionale e locale e delle Radio e delle Televisioni, sulla realtà
dell’escursionismo a piedi. I nostri conduttori: Enea Fiorentini, Rino Villani e Licia Romano sono stati
intervistati in diretta dalla terza rete della Radio RAI 3 e dalle TV locali del Cilento. Un bilancio più
completo e dettagliato della giornata sarà disponibile per il prossimo numero del notiziario.
Con molta probabilità un’altra Giornata come quella del 3 Maggio verrà ripetuta e grazie
all’esperienza assunta nella prima versione, sarà migliorata e diffusa più capillarmente.
Da La Storta a S. Pietro
L'arrivo a S. Pietro
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MONTE CAIRO (E) DEL 10 MAGGIO 2009
Dai DdG Ezio Staffiero e Umberto Andreuccioli
Puntuali all'appuntamento convenuto, ci siamo ritrovati in nove al piazzale Ostiense suddividendoci nelle
tre autovetture disponibili per il trasferimento verso il luogo dell'escursione. Al casello di Monte Porzio,
sulla A1, un altro partecipante non socio si è aggregato alla comitiva, purtroppo però, il numero
complessivo del gruppo sarebbe rimasto quello di partenza per una malaugurata avaria ad una delle tre
vetture che , oltre ad impedirne il prosieguo, ci privava anche del suo conducente ed escursionista. Dopo
l'arrivo del soccorso ACI, abbiamo proseguito con le restanti macchine senza ulteriori intoppi, superando
Cassino e giungendo a parcheggiare, due chilometri dopo il paese di Terelle, in prossimità dell'inizio del
percorso escursionistico. La bella giornata di sole ci ha fatto buona e gradita compagnia esaltando i
colori della natura e la visuale dei panorami. Raggiunti alcuni rifugi della forestale, da tempo
abbandonati, abbiamo imboccato un sentiero ben segnato che, attraverso un bosco di faggi rallegrato
da una ricca e variopinta fioritura, costeggiando vecchie postazioni tedesche, tristi residuati della
battaglia di Cassino dell'ultima guerra mondiale, ci ha condotto alla cima del monte Cairo (m.1669) dopo
un ultimo faticoso sforzo per superare l'erta china che da questa ci separava. Magnifico il colpo d'occhio
circostante; godibile a 360° la visone delle catene montuose, della Mainarde, degli Aurunci, degli Ausoni
e, più in lontananza del Matese, ancora parzialmente innevate. Dopo esserci sufficientemente ristorati e
riposati, abbiamo iniziato il percorso di ritorno compiendo, come convenuto con il gruppo, un itinerario
ad anello e quindi perlopiù diverso da quello già fatto in andata. Siamo quindi scesi dall'altro lato della
cima rispetto a quello di arrivo, impegnandoci per un tratto di circa 300 m., roccioso e scosceso che ha
creato qualche difficoltà ad alcuni partecipanti meno esperti. Una volta superatolo, abbiamo proseguito
per un sentiero ben segnato e più comodo attraverso una lussureggiante faggeta fino alla valle di
Pozzacone (o, come talvolta è chiamata, Pozzarone), area nota sotto il profilo naturalistico per i suoi
pozzi di neve. Di lì, attraverso una sterrata, sempre accompagnati dal verde boschivo circostante,
abbiamo raggiunto le nostre autovetture parcheggiate. Una sosta al bar-ristoro di Terelle per scambiarci
le impressioni dell'escursione appena compiuta e poi via, verso Roma dove siamo giunti alle 19:30,
soddisfatti per la bella giornata e per lo scarso traffico incontrato sulla via del ritorno.
GITA DEL VENTENNALE - LAGHETTO DEL CORNINO E MONTE NURIA (T/E) DEL 24 MAGGIO
2009
da Ilio Grassilli
Ritengo opportuno che il commento alle gite non sia scritto dai DdG, ma da uno
dei partecipanti. Questa volta però… sta per uscire il Notiziario n. 2, sarebbe bene
inserirlo, c’è poco tempo: col consenso della co-DdG lo scrivo io (quale
responsabile della parte operativa).
Come titolo direi: bella, ma tutto l’opposto che “stare tutti assieme”;
ovvero: forse si doveva rinunciare a qualcosa, visto che la giornata ha un certo numero
di ore. Per punti:
1. adesioni oltre le aspettative, già martedì il pullman pieno, necessarie anche 6 vetture, 79
partecipanti: i soci hanno “sentito” questa proposta e ciò è stato molto bello!
2. altra gratificazione: rivediamo i figli dei soci, oggi… con i loro figli.
3. mentre il “gruppo” si gode la sosta caffè-pipì, i “velocisti” che aspirano all’alto riempiono le auto e
filano via, ma solo in pochi giungono in vetta; devono essere di ritorno entro le 15 per la “cerimonia”
rievocativa della prima gita giemmeroma (proprio lì, nel maggio 1989) e poi la Messa.
4. condizioni meteo favorevoli (fin troppo!) e tanto consumo di liquidi.
5. il tesoro nascosto in un cespuglio è trovato dalla squadra 4, ora tanti bambini sanno orientare la
bussola, e tutti ricevono in premio la maglietta GM.
6. i velocisti non sono ancora rientrati al “campo base” quando ci spostiamo in cerca di un sito
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I giovani soci di domani?
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Piccolo altare per 79 gitanti
suggestivo (e all’ombra), alla velocità di 5 km/ora per evitare che la polvere intasi il compressore del
pullman. Io ne approfitto per rievocare la prima gita di vent’anni fa, per ricordare l’entusiasmo,
l’atmosfera dei primi tempi e il contributo determinante che alla stessa diede Piero Marocchi (che
cammina sempre con noi, ma dal 1992 a… quote molto più alte). Faccio però uso improprio del
termine “ soci fondatori” e non ricordo bene chi partecipò a quella prima gita, essendo disponibile
soltanto una foto che ritrae alcuni di coloro che raggiunsero la vetta. Come da specifico invito di
pag.22 (rubrica “L’angolo del segretario”) chiedo la vostra collaborazione per colmare questa lacuna
storica.
7. siamo finalmente tutti riuniti, con luce e temperatura ideali, quando p. Bernardo inizia la
celebrazione della Messa, su un altarino di cm 30 X 20 (uno sgabello di tela), circondato da una festa
di prati in fiore e faggi secolari. Ci ricorda che Gesù è asceso al cielo per assicurarci che ci sarà
sempre vicino e che il cielo è nel cuore di Dio e nel cuore dell’uomo. Si ricordano i dieci soci che
verso il cielo si sono già incamminati. Ci sentiamo in sintonia spirituale con le altre sezioni riunite in
Veneto, sul Monte Baldo, per la “ benedizione degli alpinisti”. Tanti canti tradizionali accompagnano
la suggestiva liturgia, anche l’Ave Maria di De Marzi (non proprio perfetta, nonostante la presenza di
alcuni che cantano nel coro CAI, ah… le note di attacco! meno male che la ristrettezza del tempo
suggerisce di rinunciare al Signore delle cime)
8. quando dovremmo essere già alle porte di Roma inizia il viaggio di ritorno, col disappunto
dell’autista che si rende conto non riuscirà a rispettare il vincolo del rientro in autorimessa entro le
13 ore: grosso handicap per l’uso del pullman, in questa stagione!
9. lungo il viaggio, Serena ci offre le sue acute riflessioni rimate, sulla giornata (favorita anche, era il 24
maggio, dai… primi fanti) e su quella di vent’anni fa; è un mini recupero della “cerimonia” prevista
all’aperto, se l’orologio lo avesse consentito. Purtroppo lo “sparpagliamento “ dei partecipanti tra
pullman ed auto (con diversità di equipaggi nei due spostamenti) e un involontario “scivolamento di
riflettore” dai soci fondatori ai soci ventennali (vedi ultimo punto de “L’angolo…” a pag.22), lasciano
un messaggio impreciso che genera qualche spiacevole incomprensione. A posteriori credo che
questa fase del programma meglio sarebbe stato rimandarla ad altra occasione, con condizioni più
idonee.
10.mi unisco a Serena nel ringraziamento a tutti i partecipanti (e in modo particolare agli “autisti”) per
la generosa collaborazione che hanno fornito ai DdG. Però lo ripeto: una gita così complessa sono
disposto a organizzarla solo per il… quarantennale e il sessantennale; poi basta.
Insieme con il report che avete appena letto, sono giunte in redazione anche le riflessioni rimate di
Serena alle quali Ilio fa riferimento (punto 9.). É un pieno di ironia e umorismo (ma in quanto ad
umorismo anche le note non sono affatto male) che, anche in virtù della natura celebrativa della gita,
riteniamo meritino la pubblicazione:
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ODE ALLA GITA DEL VENTENNALE
PIAN DEL RASCINO- LAGO CORNINO- NURIA- NURIETTA
24 MAGGIO 2009
(melodia – ovviamente – sull'aria de “La Canzone del Piave”)
A
La “Giovane” al Rascino
ricordava con coraggio
che sono ormai vent’anni da quel maggio
che “ILPIE’” si trasformava
e allargava la passione
per diventar di Roma la Sezione...
a “ricordar”, quest’oggi, siamo in tanti
ma tanto ci inventiam...molte varianti[1]:
perché Ilio non lo frenan neanche i santi
a ri-aggruppare[2] i suoi partecipanti!
“Chi sale al Nuria lo dica sincero:
in auto, ché sennò...
….......non può esser detto fiero!”[3]
B
I 20 son partiti
e i 60 son rimasti:
si caricano ognuno i propri “basti”.
Il sol, l’azzurro, i fiori:
il pianoro è una magia...
e tutti sperano che si dia il via![4]
Ma, invece, risparmiate l’energia:
“Stop! Ché mi serve la fotografia
fatta con bimbi, bionde ed un nonnetto,
per il “collage” per il calendarietto[5]...
Fotografi, illustratevi con arte!
Ma che l’ombra vi venga...dalla stessa parte![6]
Roma, 24 maggio 2009
C
Si marcia in ranghi sparsi
e si arriva al campo-base[7]
però col DdG non siamo “in fase”[8]:
fedeli alle ingiunzioni, si oltrepassa, sì, il Cornino[9]
ma più del DdG...poté il panino!
200 metri prima ci si arresta:
tra frutta, vino e dolci si fa festa...
Arriva Ilio sudato e col rimbrotto[10]:
“Ma fidarsi di voi è un terno al lotto!”
Caccia al tesoro e Messa, combinate,
è un rischio da provar[11]:
ma non vi scoraggiate!
D
I “fieri” abbandoniamo[12]
con la scusa della fede
se poi perder qualcuno ci succede,
c’è un “tasso” che è accettabile,
ammesso dal Consiglio[13] ….
ma noi in un’ora non facciamo un miglio![14]
Ma il “vero” Direttore or ringraziamo
anche se un po’ più calmo lo speriamo!
Rilassati, che tanto è gita “piena”
e tutti la consideran...Serena![15]
Epica fu, ma non è stata male:
auguri a tutti noi del nostro VENTENNALE!
Con affetto un grazie a tutti!
I DdG Ilio e Serena
[1] Ci furono, ma solo all’inizio della giornata, tentativi ripetuti e inutili del DdG – spalla, ossia Serena, di placare l’ansia del DdG
Ilio riguardo alla possibilità che ognuno, nella stessa gita del ventennale, facesse esattamente tutto quello che si aspettava di
voler fare ( camminare per nulla, camminare un’ora al sole, camminare un’ora al sole e fermarsi ai limiti del bosco, arrivare alla
cime del Monte Nuria, fare il giro completo dei monti Nuria e Nurietta, andare andata e ritorno in pullman per l’intero percorso
da Roma all’inizio della strada a piedi, andare all’andata un pezzo in pullman e un pezzo in auto, andare all’andata e al ritorno un
pezzo in auto e un pezzo in pullman, partecipare alla caccia al tesoro organizzata per i bambini, fare una pennichella in luogo
leggermente discosto da quello della caccia al tesoro, partecipare alla santa messa, non partecipare alla santa messa, tornare a
Roma potendo usufruire del telepass del pullman e quindi evitando file al casello, poter tornare a Roma in auto, risparmiandosi
le “geremiadi” dell’autista contrariato perchè gli avevamo fatto far tardi...e altri desiderata spontaneamente nati o anche creati
per l’occasione dal DdG. Quando si dice che l’importante di una gita è cercare di stare tutti assieme...
[2] Il vocabolo è da intendersi letteralmente: perché accontentarsi di un solo gruppo o al massimo di due gruppi ? Ma
soprattutto, perché essere legati al vecchio schema che i componenti di uno stesso gruppo siano nelle ore della giornata sempre
gli stessi? Sicuramente è più stimolante mescolare tutto e tutti. Perciò, per esempio, al DdG, al ritorno in pullman, è capitato di
chiedere a più di un gitante seduto tranquillo: “Ma tu perché sei qui?”
[3] La prima grande divisione del gruppo (20 da una parte, 60 dall’altra) è avvenuta in modo piuttosto frenetico al momento
della sosta-caffè. Il momento però era stato ansiosamente preparato in pullman, in particolare con la constatazione che i “fieri”
per essere tali (e dunque raggiungere la vetta in tempi utili) dovevano: 1) scattare alla discesa dal pullman 2) rinunciare, se
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possibile, alla pipì 3) ingurgitare un caffè e però, contemporaneamente, 4) raccattare un posto in auto nelle macchine solo
parzialmente piene dei soci venuti da Roma 5) marciare poi a tappe forzate sotto il solleone 6) arrivare in vetta solo riuscendo a
farlo in tempo utile per essere di ritorno puntuali alle 15 7) tornare per quell’ora al campo base (o in un altro punto che per il
momento non si sapeva) già “mangiati”, per la rievocazione celebrativa del ventennale e per la Messa. Ci sarà pure una ragione
per chiamare qualcuno fiero, no?
[4] Liberatici finalmente dei fieri (chi scrive apparteneva ai 60), l’atmosfera sembrerebbe più rilassata (anche un po’ troppo).
Scesi dal pullman, con flemma ci si mette gli scarponi in uno scenario bellissimo, su prati fioriti di ranuncoli, con i cavalli bradi in
lontananza e i monti con striscioline di neve in vetta, luccicanti. L’atmosfera soleggiata rincuora, la consapevolezza che si
faticherà poco rassicura. Però non si capisce perché non si inizi a camminare...
[5] Ecco la ragione dell’attesa. Serve fotografare, di spalle, un gruppo che cammini: ma il gruppo deve contenere, secondo il
DdG, bambini, un paio di uomini “prestanti”, qualche bella ragazza possibilmente bionda e non grassa (sì, questa la richiesta), un
uomo con capelli bianchi che “faccia” il nonno virtuale. E tutti fotografabili in maniera accettabile...dal lato B. Perché? Per un
fotomontaggio: la bella foto del Soratte fatta da Giuliano, che la sezione di Roma ha proposto di mettere sul calendarietto
nazionale, per ora ha solo...il Soratte. Bisogna animarla...e adeguatamente! E, date le esigenze di cui sopra, capiamo tutti Ilio:
quando gli ricapita un gruppo all’interno del quale poter selezionare il “materiale” così specialistico che serve...all’arte?
[6] Eh sì, perché la simulazione deve essere credibile. E dunque l’ombra dei gitanti di oggi deve combaciare con quella che
avrebbero fatto se avessero camminato verso il Soratte della foto di Giuliano. Sembra facile la vita!
[7] Ilio aveva sentenziato: “Il campo- base sarà dove la strada bianca si interrompe e diventa sentiero, proprio dove inizia il
bosco”
[8] Incautamente, la co-Ddg pensava che Ilio stesse avanti a guidare il gruppo, non avendole detto niente di diverso. In realtà
Ilio era a un certo punto andato avanti (a preparare il posto per la caccia al tesoro) ma senza che la maggior parte del gruppo se
ne fosse accorta. Credendolo quindi dietro, a un certo momento, il gruppo che credeva di essere avanti a lui si è fermato ad
aspettarlo...
[9] Il Lago del Cornino, costeggiato dall’alto, suggestivo perché adornato di un ciuffo di abeti e di mandrie di mucche e cavalli
con puledri e vitellini. Il tutto nel sole... verso le ore 13.
[10] “Ma non ci si può proprio fidare...Ma facevate fatica a fare altri 200 metri? E poi mangiate, mentre io non ho ancora
mangiato e volevo mangiare con voi... Va bene, me ne torno là e vi aspetto...”. Il clima rilassato ha permesso di far sbollire
subito la “botta” di nervosismo. Ragionevolmente, a Ilio si è detto che, invece di tornare da solo 200 mt più avanti, poteva con
tranquillità sedersi lì con noi a mangiare. e poi saremmo andati – chi voleva – ad assisterlo nella caccia al tesoro. Il sole, i
ranuncoli e i bimbi allegri ed entusiasti hanno fatto il resto. E la pausa-pranzo è stato un momento di relax e di allegria.
[11] La giornata infatti, ha solo 24 ore. Molte meno sono – secondo le ultime restrizioni – quelle che un autista del pullman può
stare fuori dell’autorimessa. Se gli umori di tutti erano decisamente migliorati, peggiorava nel frattempo sensibilmente quello
dell’autista, il signor Pietro.
[12] Proprio perché ormai il tempo stringeva, una volta tornati al pullman si prende una decisione: dato che attorno
all’agriturismo (luogo di sosta del pullman) non è possibile prevedere la messa da campo ( dove non c’è gente che mangia, c’è
spazzatura o comunque rimessaggio di attrezzi; non c’è un filo d’ombra e il sole picchia ancora parecchio perché sono le 15.30),
è bene salire in pullman e cercare, sulla strada bianca di
rientro un luogo adatto. Unico problema: i “fieri” non sono ancora tornati, o meglio se ne vede qualcuno in lontananza scendere
alla spicciolata. Ci sono le auto che li hanno contenuti all’andata? Sì. Allora abbandoniamoli, lasciando sul parabrezza di qualche
auto un cartello: prendete la macchina, imboccate la strada di ritorno e fermatevi dove troverete il pullman. Lì troverete anche
noi e la Messa. Sembra una buona soluzione: anche perché così anche loro possono avere la loro caccia al tesoro!
[13] Si tratta della “percentuale di perdite” accettabile, scherzosamente richiesta da ogni direttore di gita al momento
dell’assunzione dell’incarico...
[14] Il pullman parte e cammina a... mezzo passo d’uomo. L’autista ha paura che “ la polvere intasi il compressore” e quindi
guida arrabbiato ma in modo esasperatamente prudente. Così: 1) abbiamo, noi del pullman, modo di sorbirci tutti gli sfoghi
“autistici” (cioè dell’autista) 2) possiamo ricompattare il gruppo e produrre la coda di macchine sulla strada bianca, come per un
matrimonio...molto rilassato. Ma ormai siamo seduti e l’atmosfera è comunque bellissima.
[15] Ambivalenza tra aggettivo e nome proprio: Serena era la co-DdG.
PICCOLO TIBET AL GRAN SASSO (E) DEL 23 MAGGIO 2009
La gita del 23 maggio al “ Piccolo Tibet” è stata rimandata a data da definire.
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5 GIORNI SULLE ALPI APUANE DAL 27 AL 31 MAGGIO 2009
Dal DdG Giancarlo Maura
Le sezioni GM di Roma e Modena assieme sulle Alpi Apuane
Il programma di questa impegnativa uscita era stato predisposto dal socio modenese Giovanni Malagoli,
entusiastico conoscitore delle Alpi Apuane, generoso e instancabile direttore di gita; adattamenti e
modifiche sono stati poi proposti dai DdG romani Lidia e Giancarlo. Tolti i due giorni impegnati per il
viaggio di andata a Gramolazzo (lago) e per quello di ritorno a Roma, vi sono stati tre giorni di intensa
attività sui monti, per poco più di una trentina di soci di Modena e di Roma, compresi i presidenti delle
due Sezioni.
Erano state previste tre forme di partecipazione. Per i più giovani e per i più validi e preparati un'attività
alpinistica, con salita fino alle cime rocciose dei monti, su ripidi sentieri, spesso attrezzati con ferrate,
alla quale hanno partecipato non più di 5 - 7 soci. Percorsi parzialmente coincidenti con quelli alpinistici,
ma più brevi o alternativi, per gli altri escursionisti. Infine percorsi di passeggiata, con visita di siti
piacevoli e interessanti , per gli altri.
Nel primo giorno di escursione i più arditi sono saliti fino alla cima del monte Sumbra a 1764 m, ad
ammirare superbi panorami sulle Alpi Apuane circostanti; gli altri sono invece saliti, attraverso boschi e
prati verdi, fino agli alpeggi ormai abbandonati, ma ora parzialmente restaurati, di Puntato e Fociomboli.
Nel secondo giorno i più ardimentosi sono giunti sulla cima del monte Tambura (1945 m), mentre molti
altri si sono fermati al passo Tambura (1642 m); sia dalla cima sia dal passo il panorama si estendeva,
al di là di altre minori cime, fino al mar Tirreno (marina di Massa).
La terza giornata è stata dedicata alle stupende pareti rocciose del Pizzo d'Uccello, la cui cima (m 1781)
è stata raggiunta dai soliti arditi, mentre gli altri hanno potuto ammirare lo stesso panorama che dalla
cima si gode sulla val Serenaia e su altre cime , fermandosi alla Foce del Giovo ai piedi della vetta.
Per l'ultima giornata, prima del ritorno, era prevista la traversata del monte Altissimo (m 1589), ma
durante la cena all'albergo di Gramolazzo, alcuni soci chiedevano di abbreviare la permanenza e di
ritornare direttamente a Roma con il disappunto di coloro che avrebbero invece preferito fare anche
l'ultima escursione. La mattina successiva però, il sopraggiungere del maltempo e della pioggia ha
costretto tutti al viaggio di ritorno, interrotto solo da una breve ma interessante visita alla cittadina di
Barga in Garfagnana, nel cui comune, a Castelvecchio Pascoli, vi sono la casa e la tomba del poeta.
DOMENICA 7 GIUGNO 2009
CON I BAMBINI ALLA CITTÀ FANTASMA DI CANALE MONTERANO (T/E)
Dalle DdG Bice Dinale e Elena Reytani
La coincidenza con le votazioni e con altri impegni dovuti alle conclusioni delle attività scolastiche, sociali
e parrocchiali ha evidentemente ridotto le adesioni da parte dei bambini e delle loro famiglie a questa
bella e simpatica gita che è stata perciò rimandata a nuova data da destinarsi.
GLI INCONTRI CULTURALI
21 APRILE 2009
LA FIGURA DI MARTIN L. KING
da un partecipante soddisfatto
A volte non vengono colte le opportunità che ci vengono offerte per quel che meriterebbero. Così potrei
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dire a proposito della serata propostaci dalla nostra socia Cristina Mattiello, che ha avuto per tema la
vita e l’impegno di Martin Luther King; serata che avrebbe meritato una partecipazione più numerosa
per l’interesse che un simile argomento, ricco di aspetti ancora attualissimi, prometteva di suscitare e ha
suscitato. La figura e l’opera del pastore battista sono andate via via delineandosi attraverso l’ampio
respiro descrittivo del contesto storico e sociale che ha determinato la condizione della popolazione nera
d’America, dall’istituzionalizzazione dello schiavismo nel 1660 fino ai nostri giorni, attraversando il
tormentato percorso di segregazione e violenze dell’America bianca contro le quali Martin Luther King,
ispirandosi anche a Gandhi e al suo principio di non violenza, si oppose con coraggio e determinazione
(“Con la violenza puoi uccidere colui che ti odia, ma non uccidi l’odio. La violenza aumenta l’odio e
nient’altro” M.L.K.), riuscendo a coinvolgere la popolazione nera e a trascinarla nel vasto e vincente
movimento di desegregazione e riscatto. È stato proprio questo percorso descrittivo scelto da Cristina,
forse perché meno diretto e immediato rispetto alla figura centrale di Martin Luther King, a porre in
evidenza con maggiore efficacia il grande spessore del personaggio; ma non solo: ha posto noi stessi di
fronte a quelle stesse situazioni imponendoci una riflessione sui grandi temi della violenza e del
razzismo, della giustizia e del coraggio (“La vigliaccheria chiede: è sicuro? L’opportunità chiede: è
conveniente? La vanagloria chiede: è popolare? Ma la coscienza chiede: è giusto?” M.L.K.). L’ultima
riflessione alla quale la nostra relatrice ci ha condotti è stata quella di indicarci come la deriva sociale di
consapevolezza e riscatto civile innescata da Martin Luther King non si sia arrestata con la sua uccisione,
ma, attraverso le alterne vicende dei decenni successivi, sia andata ulteriormente maturando, ponendo il
popolo americano, in tempi storici relativamente brevi e attraverso la recente elezione di grande
significato e speranza, nella condizione di scegliere, in Barack Obama, il suo primo presidente di colore.
19 MAGGIO 2009
LA MONTAGNA IN....CANTATA…..DAL CORO CAI ROMA
da Franco Loewenherz
C'è del magico nel percorrere i pochi passi che, dal portone d'ingresso in via Anicia, permettono di
raggiungere l'elegante Chiostro rinascimentale della chiesa di S. Giovanni dei Genovesi in Trastevere. Si
ha l'impressione di passare per un invisibile filtro posto a separare ermeticamente il fuori, rumorosa e
disordinata espressione del nostro vivere, dal dentro, silenzioso e quieto riparo per lo spirito e la
mente. Nell'incedere avverto questa sorta di processo osmotico: il mio animo è pervaso dalla pace che vi
si respira. Con questa piacevole sensazione, spero condivisa dai circa cinquanta presenti, siamo stati
accolti nell'adiacente chiesa, ora settecentesca, da don Giovanni Cereti, socio promotore della GM di
Roma, i buoni uffici del quale, insieme all'impegno degli organizzatori delle serate culturali, dei soliti
volenterosi e, naturalmente, del coro CAI di Roma, hanno reso possibile la realizzazione e il successo di
questa serata fuori sede in una cornice tanto suggestiva. Diretti dall'ispirato maestro Pierpaolo Cascioli, il
coro si è esibito presentando un ampio repertorio iniziato con Signore delle Cime (dedicato alle vittime
del terremoto in Abruzzo), e proseguendo con i canti della grande guerra - Dove sei stato mio
bell’alpino, Era una notte che pioveva – per approdare ad esecuzioni di brani noti e meno noti (almeno
per chi scrive) quali Sul Rifugio, Montagne addio, La montanara, e a canti regionali del Lazio, della
Sardegna, dell'Abruzzo e del Molise, come Stornellata Romana, Non potho reposare, J’Abruzzo, Tutte le
funtanelle, All’orte, Vola Vola. Il canto corale in genere, e questo, in particolare, offertoci dal CAI di
Roma, suscita in me una grande emozione: mentre ascolto sento la sapiente fusione delle voci che,
sospinta dalla creatività artistica di un autore noto o da una tradizione che si perde nel tempo, si eleva
dalla sua umanità per far vibrare un diapason più profondo e spirituale. Proust, scrivendo della musica
popolare, ne elogiava il ruolo sociale, ricca com'è dei sogni, delle aspirazioni, delle illusioni e delle
lacrime umane. Come non dargli ragione? Tanta partecipata emozione e grandi applausi con doppio bis
hanno sancito l'apprezzamento pieno della performance, terminata con un piccolo rinfresco per il coro e
non solo. Al coro e al suo Maestro l'ammirato plauso e un sentito grazie da tutta la sezione GM.
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13/06/09
I RADUNI INTERSEZIONALI
16-19 aprile: Aggiornamento scialpinismo in Valsesia, organizzato dalla CCASA. Si è svolto come
da programma ed è stato molto interessante, ma della sezione di Roma non ha partecipato nessuno.
“ LA FORZA DI UN’IDEA”
CONVEGNO NAZIONALE GM
1-3 MAGGIO 2009
Organizzata a La Verna (Arezzo) dalla Presidenza Centrale, si è
rivelata iniziativa opportuna che ha consentito un utile
approfondimento della specificità di Giovane Montagna ed un
proficuo scambio su come la stessa viene interpretata e vissuta nelle
varie sezioni. Vi hanno preso parte un centinaio di soci ( anziani, A. Della Robbia-Annunciazione
giovani, famiglie) che hanno dato vita ad un dibattito vivace e ricco di “provocazioni”. La nostra
sezione era presente con otto suoi rappresentanti, fra i quali la presidente, Bernardo e Serena Peri
che ha svolto una relazione su come a Roma viene vissuta la componente culturale e informativa
della GM. Sulla base delle indicazioni scaturite, la prossima Assemblea dei Delegati (a Roma il 24 e
25 ottobre) dovrà individuare concrete linee operative per realizzare l’auspicato rilancio e
ringiovanimento della Associazione.
24 maggio: Benedizione degli alpinisti e degli attrezzi, organizzato dalla Sezione di Verona in Alto
Garda. Ha visto una partecipazione di oltre duecento soci di tutte le sezioni GM (purtroppo esclusa
quella di Roma).
NOTIZIE VARIE
LE SUORE CHE CI OSPITANO…
Facendo seguito all’annuncio-invito del Notiziario precedente (pag.24), comunichiamo il numero di conto
corrente dell’Istituto Divino Amore: 95600417. Chi volesse donare un mattone, può essere certo che
sarà utilizzato per realizzare una casa, un asilo, una scuola, un ambulatorio, nei Paesi in cui operano a
favore degli ultimi. Grazie per la vostra sensibilità.
CERCASI MANODOPERA
Per l’accoglienza ai 100-150 delegati che verranno a Roma per l’Assemblea Nazionale GM del 24 e 25
ottobre, avremo bisogno della collaborazione di tanti soci. Le mansioni sono tante: reception,
assegnazione camere, versamento quote, accompagnamento turistico, e tante altre.
I soci disponibili possono cominciare a… prenotarsi presso Lidia Maura (06-5896927). Grazie!
MERCATINO: SCARPONCINI-PEDULE
Amico di soci vende, prezzo modico, primaria marca, numero 37/38, usati una
sola volta. Chi può essere interessato alla proposta può mettersi in contatto
con i Grassilli (06-65745782).
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NUOVI SOCI
Diamo il benvenuto tra noi a: Maurizio Catanorchi e Maria Zani, Francesca Attoni.
NOTE LIETE
Presso l’Abbazia S. Maria di Pulsano (sulle montagne del Gargano), dove vive e studia da alcuni
anni, Efrem Massimo Valentini, figlio di Gustavo e Paola, ha fatto la sua solenne professione
monastica. Nel lontano 21 maggio 1989, Massimo partecipò alla prima gita di GM al Monte Nuria,
e una foto lo ricorda mentre, sulla vetta, stappa una bottiglia circondato da altri soci, fra i quali i
primi tre presidenti della nostra Sezione. Gli porgiamo i più affettuosi auguri di buon ministero,
con la promessa di essere presto ospiti della sua Comunità (una Pausa di Riflessione… fuori
porta?).
● A conferma e dimostrazione di quanto sia meritato il bene che gli vogliamo, il nostro socio prof.
Don Giovanni Cereti (promotore della nascita della sezione di Roma) è stato proclamato “Socio
benemerito”. Così ha deciso all'unanimità il Consiglio di Sezione, certo di interpretare il
sentimento di riconoscenza di tutta la Sezione.
●
NOTE TRISTI
Il precedente Notiziario era appena partito, quando da Thiene (VI) abbiamo avuto notizia della morte
delle signora Hildegard Gurich Sardei, mamma di Luciana Colla. Donna forte e coraggiosa, mamma di sei
figli, sensibile all’ospitalità, costruttrice di pace.
All’età di 95 anni, nella sua terra toscana è morto il papà della nostra socia Giuliana Giuliarini Nasorri.
Alcuni di noi hanno partecipato al rito funebre a Terontola e hanno avuto conferma di quanta stima e
affetto godesse tra i suoi concittadini.
Li ricordiamo con la preghiera ed esprimiamo a Luciana e Giuliana tutta la nostra amicizia.
Anemone Alpino - Pulsatilla
SCADENZARIO 2009
Notiziario
Termine Invio
Documentazione
Periodo delle Attività
in Programma
Data Prevista di
Distribuzione
N°1
04/03/09
Aprile/Giugno
N°2
17/05/09
Luglio/Settembre
12/06/09 (Festa estate)
N°3
16/09/09
Ottobre/Dicembre
11/10/09 (M. Serrapopolo)
N°4
18/11/09
Gennaio/Marzo 2010
29/03/09 (Pausa di Rifless.)
13/12/09 (Gita di Natale)
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13/06/09
L’ANGOLO DEL SEGRETARIO E DEL TESORIERE
Bollini 2009: è possibile che qualche socio, in particolare fra coloro che hanno
inviato la quota a mezzo bonifico, non abbia il bollino 2009. Il segretario ne ha tanti…
Quanti siamo: a conclusione della “campagna rinnovi”, questa è la sintesi: 13 soci non hanno
rinnovato, 17 sono i nuovi arrivati, quindi siamo cresciuti di 4 unità rispetto allo scorso anno. Siamo
in 157, ma prossimi a diventare 159 non appena accettate dal prossimo Consiglio di Sezione le
due ulteriori domande attualmente presentate. Siamo ancora pochi (per una città come Roma) ma
tutti molto buoni: nessuno ha debiti verso la cassa.
Soci non raggiungibili per via telematica: lo ripetiamo: sarebbe molto utile che anche quei 26
soci che ricevono il Notiziario per posta (avendo pagato la prescritta tassa di 10 euro) ci fornissero un
indirizzo e-mail di qualcuno (figli, nipoti, amici, vicini di casa, ecc.) per consentirci di far loro pervenire
messaggi urgenti. Ciò evita la inaffidabile “catena telefonica” e assicura la tempestività
dell’informazione. Ringraziamo chi accoglierà questo invito.
Statistiche: dalla preziosa banca dati della sezione, estraiamo e vi sintetizziamo la nostra storia in
numeri:
Anno
1999 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09
Soci a metà anno
Presenza media alle gite*
197
30
169 176 186
22
26
19
193 174
20
27
179 167 152
27
24
23
153 157
26
23
* Nell’anno precedente (escluse quelle effettuate durante i soggiorni estivi).
Ricostruzione della nostra storia: avremmo piacere di conoscere quali soci parteciparono, il 21
maggio 1989, alla prima gita di GM Roma al Rascino-Monte Nuria. Si trattò della faticosa traversata
da Sella di Corno a Petrella Salto. La nostra documentazione si limita a due foto di vetta, ma molti
soci effettuarono la traversata senza salire in vetta. Grazie della collaborazione.
Alcune definizioni di attualità: Il socio promotore della nascita della Sezione di Roma è il prof.
don Giovanni Cereti.
I soci fondatori sono le venti persone messe insieme da don Giovanni, cinque per ognuna delle tre
associazioni che lui aveva fondato e cinque del nostro vecchio “Il-Piè”, a cui avevano dato vita Ilio
Grassilli e Piero Marocchi. I cinque designati da “Il-Piè” erano: Giovanni Cereti, Carlo Giuliarini, Ilio
Grassilli, Piero Marocchi e Luigi Ticci.
“Il-Piè” muore, e nasce la Giovane Montagna: siamo nel maggio 1989.
Dei venti soci fondatori di allora, oggi sono ancora in GM Roma soltanto quattro; e sono quattro
dei cinque designati da “Il-Piè”, perché nel 1992 Piero ci ha prematuramente lasciato. Gli altri 15 soci
fondatori non sono più in GM da alcuni anni.
Don Giovanni, Carlo, Ilio e Luigi sono i primi soci a tagliare il traguardo dei vent’anni: questi quattro
sono i “soci ventennali del 2009”. Ogni anno ci saranno nuovi soci ventennali (nel 2010 saranno
ben trenta): le persone entrate in squadra venti anni prima, rimastevi ininterrottamente per vent’anni
e ancora presenti nell’elenco dei soci (con ventuno bollini sulla tessera!).
Per eventuali chiarimenti rivolgersi a Ilio, “socio fondatore”, tra pochi giorni “socio ventennale” e
attuale vostro segretario (di Sezione).
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IN RICORDO DI DERNA CAUZZO
Desideriamo chiudere questo numero del Notiziario con la bella poesia che un nostro socio (al quale
rivolgiamo un sentito ringraziamento) ha inviata alla redazione qualche tempo fa per ricordare Derna
Cauzzo, anche lei della GM e prematuramente scomparsa nell'estate 2003. La pubblichiamo ora perché
questo numero copre cronologicamente l'anniversario della sua morte e in questo modo poetico
intendiamo ricordarla con affetto e nostalgia profondi.
Derna
Ti pensavo fragile
nell’immane edificio
dove abitavi.
“Qui la gente è buona”,
mi assicurasti
e seppi che era vero.
La tua patria era altrove:
ti erano amiche e amici
le rocce e gli alberi.
Non andavi a trovarli, ma a stare con loro,
roccia e albero tu stessa.
E il sole,
non quello ostile della città,
era semplice il sole,
leggero come il tuo cuore.
Nella voragine del tempo
si gettano azioni e giorni senza senso.
Talvolta, quando in un cielo grigio
si apre uno spiraglio,
domando: “E Derna?”
Oreste Bertoldi
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2 – 13.06.09 - Giovane Montagna