ST
e
Numonyx
FUTURO IN OMBRA
Elaborazione Rsu Catania ST e Numonyx
ST: cos’è e da chi è controllata
Nascita
1987 (fusione SGS ATES e THOMSON)
Composizione azionaria
- 62.5% circa del pacchetto azionario quotato libero in borsa.
- STMicroelectronics Holding II BV 27.5%
- Brandes Investment Partners 9 % circa
- STM Holding II BV(100% STM Holding NV)
- Il 50% di STM Holding NV è contollato da FT1CI
(100% Areva), il 30% da Cassa Depositi e Prestiti,
il 20% da Finmeccanica.
Holding di controllo in mano ai governi
italiano e francese
CEO Carlo Bozotti
ST nel mondo e in Italia
- Impianti front-end ad Agrate Brianza e Catania (italia), a
Crolles, Rousset e Tours (Francia), a Phoenix e Carrollton (USA)
e a Singapore.
- Linee di assemblaggio e collaudo in Cina, Malesia, Malta,
Marocco e Singapore.
- 2006 inauguraz. sito gestito con Hynix in Cina (produz. NAND).
- Con design center e R&D ST è presente in 36 paesi nel mondo.
- Con la cessione di FMG la ST cede anche alcuni asset in
Europa e in sud est asiatico.
Stabilimento di Wuxi in Cina
Front-end e back-end nel mondo
NUMONYX: cos’è e da chi è controllata
Spin-off
- Metà 2006: voci di spin-off memorie e possibile accordi con Intel
(Responsabili smentiscono tali voci e intimano ai lavoratori la non diffusione).
- 22 maggio 2007: accordo Intel, STM e Francisco Partners (fondo
private equity).
- Luglio 2007: cessione ramo d’azienda (FMG Ita ceduto a STM6)
Nascita
- 19 luglio 2007: annuncio nome nuova società.
- 31/03/2008: nasce Numonyx (STM6 srl confluisce in Numonyx).
Mission
Produzione e vendita di memorie (NOR e NAND).
Compos. azionaria: ST 48,6% - Intel 45,1% - Francisco Part. 6,3%
C.d.a.: 8 elementi 3 ST, 3 Intel, 2 Francisco Partners.
Francisco Partners mette 150 mln di $ in affare Numonyx.
NUMONYX nel mondo e in Italia
- Diversi i site nel mondo, asset ceduti da ST e Intel.
- ST cede M6, più di 1900 dipendenti in Italia (552
Catania e 43 Palermo) (Acc. cessione ramo d’azienda).
- Oltre a M6 Numonyx vanta la gestione di R2 (Agrate);
vengono ceduti anche asset come Ang Mo kio 8”(ST),
un sito in Israele (Intel), uno nelle Filippine.
ST in Numonyx
- Con il 48,6% delle azioni ST detiene la maggioranza
relativa ma non quella assoluta, e 3 rappr. nel c.d.a.
- Con il 6,3% delle azioni la Francisco Partners ha 2
rappresentanti nel c.d.a. ed è ago della bilancia.
M6: i numeri e le date
-
2000: accordo parti sociali (prima fetta: 1° sem 2003 - assunti:1500)
Dal 2002 al 2005: continui rinvii della produzione.
Piano ind. 2005: fab M6 condizionato ai finanz. Pubblici.
Dicembre 2006: Ok CIPE per 446 mln €.
Maggio 2007: cessione a ST M6 (poi Numonyx Italia).
Piano ind. giugno 2007: 1°wafer out 2009.
Incontri 2008: M6 parte solo dopo saturazione Fab già esistenti
Aprile 2008: CEO Numonyx dichiara “partenza fab M6 si
deciderà nel 2010” .
- 19 maggio 2008: in sede M.S.E. Numonyx ipotizza possibile
non partenza di M6 delegando al c.d.a. Numonyx la decisione.
Note: fino a gennaio 2008 la ST smentisce qualsiasi voce di problemi per M6.
Dal 2006/2007 inizia la progressiva recrudescenza nelle relazioni sindacali.
La crisi, da ipotesi a certezza
STMicroelectronics
2003/2004: prime dichiarazioni futuri trasferimenti 6”
2004: chiusura fab produttivo 6” di Rennes (Fr).
2004: joint–venture di ST con Hinyx (memorie Nand da 8” e 12”)
Maggio 2005: annuncio 3000 esuberi paesi extra asiatici, di cui
1200 in Italia (210 a Catania).
P. indust. 10/2005: - ST conferma capacità produttiva all’interno.
- Ridimension. e delocalizzazione di EWS 6”.
- Chiusura del fab di Castelletto.
- Chiusura 6 pollici Catania entro il 2009.
- M9 non appare nel piano industriale.
- Riduzione investimenti nel sito di catania.
2006/2007: cessione,chiusura o ridimensionamento di fab a Malta
e in Marocco
2007: ST dichiara chiusura Phoenix e Carrollton.
Primi mesi 2008: dichiarazioni No chiusura siti USA (conseguente
riduzione spostamenti nuove tecnologie verso l’Italia compreso M5).
Maggio 2008: CEO annuncia chiusura (smentita 13/06) divisioni in
Europa e aumento esternalizzazioni (dall’attuale 7% fino al 20%)
Maggio 2008: Il Governo francese accorda un aiuto di 500 mln $
vincolati allo sviluppo, soprattutto Crolle 2.
Numonyx
Dicembre 2007: Riduzione del 50% circa dei finanziam. bancari.
Caratteristiche mercato: molto fluttuante.
Inoltre: - oltre che con banche indebitamento con ST, Intel.
- Fab Haifa(Isr) e Ang Mo Kio (Singap.) saturi al 70/80%.
Dietro-front: 7 giugno 2008 l’ass. industriali CT comunica che
Numonyx cederà a ST i lavoratori di Palermo. Dichiarazioni di
possibile simile situazione per lav. EWS M5 entro l’anno 2008.
- ST tenta di deresponsabilizzarsi rispetto a decisioni di Numonyx.
Atteggiamento strategico ST ultimi anni
- Aumento investimenti nel far-east, dove si amplia e si
annunciano aperture centri in India e Cina (produzione, R&D e
design center)
- Riduzione progressiva investimenti in occidente e contestuale
aumento far east.
- A differenza di quanto detto la ST negli ultimi anni incrementa
l’esternalizzazione dei processi produttivi verso foundary.
- Riduzione organico in tutta Italia attraverso agevolazioni al
pensionamento.
- Esternalizzazione del personale attraverso cessioni attività.
Andamento azionario di ST
dal 02.1998 al 02.2008
CT6”
- Fab di produzione tecnologie a 6 pollici.
- Da P.I. Previste progressive dismissioni e chiusura nel
2009/2010.
- Da studi effettuati si ritiene eccessivamente dispendiosa
la riconversione tecnologica con tecnologie su
piattaforme da 8 pollici.
- Nel tempo vengono delocalizzate produzioni verso
Ang Mo Kio 6” e sono aumentate le esternalizzazioni di
produzioni verso le foundary.
- Continue riduzioni d’organico tra operatori e non.
- Continue voci di imminente chiusura M3.
- Soddisfazione del personale: scarsa.
M5
- Fab di produzione a 8 pollici.
- L’ultimo p.i. consegnato prevede il cambio mission, non più
memorie ma tecnologie a più alto valore aggiunto, vedi
produzioni CT6” e tecnologie “provenienti” anche da Phoenix.
- Allo stato attuale la saturazione prevista (5700 wafer week)
nei piani industr. non è stata rispettata.
- Continue voci (non confermate) su utilizzo ammortizzatori
sociali nel prossimo periodo.
- Soddisfazione del personale: scarsa.
- Così come avviene per altre aree il personale non viene messo
nelle condizioni di serenità. Ciò contrasta con logica di crescita.
R&D / LIP
- ST dichiara circa 1100/1200 dipendenti impegnati R&D Catania.
- Malgrado quanto affermato dalla ST, e l’alta professionalità
del personale catanese, nel sito di Catania l’R&D è principalmente
impegnato in ricerca di base ed è poco legata allo sviluppo.
- Molte delle ricerche fatte allo stato attuale hanno un mercato
limitato o addirittura inesistente.
- Capacità produttive attuali quasi inesistenti rispetto al passato.
- LIP in riorganizzazione e dichiaraz. riduzione organico.
- I pensionamenti avvenuti nel recente passato non sono stati
compensati.
EPITAXY Catania
delocalizzazione, esternalizzazione e qualcosa di più
- Reparto di crescita epitassiale a 6 pollici.
- La resa più alta di tutta Epy ST world wilde. (anche 98/99%).
- Attrezzature a Catania: 23 reattori a 6 pollici e 1 a 8 pollici.
- In recente passato progetto per ampliamento e incremento
attrezzature.
- Nel 2007 dichiarazioni incremento attrezzature 8 pollici.
- In ultimi incontri ST non fornisce info su incremento attrezzature.
- Addetti 90 circa. Recenti pensionamenti non compensati.
Delocalizzazione
- Trasferimenti produz. ad Ang Mo Kio 6” (resa più bassa di Ct).
- Acquisto reattori da Siltronics per impiantarne 6/7 a AngMoKio 6”
- 3 o 4 reattori verranno utilizzati come ricambi;
Esternalizzazione e qualcosa di più
- A Catania nasce un Fab ETC (azienda fornitrice di reattori epy).
- Responsabile Fab e produz.: ex dirigente ed ex ingegn. Epy Ct.
- Prime dichiarazioni di ST su relazioni con ETC: “collaborazione
per SIC”.
- ETC si è avvalsa e si continua ad avvalere di attrezzature e
professionalità di Epy Ct per migliorare processi e competere
con la stessa EPY.
- Rispetto a quanto dichiarato, oggi ETC fornisce a ST Catania
fette epitassiate 8” a scapito della produzione interna epy.
- Allo stato attuale l’unico reattore a 8” risulta essere fermo,
malgrado M5 continui a essere fornito da ETC.
- Quanto costano le fette prodotte da ETC ?
- Chi dirige tale anomala situazione ?
- Può un’azienda fare concorrenza a se stessa,e se non è
l’azienda chi c’è dietro e per quale motivo ?
M9
- Struttura esterna pronta dal 2003 circa.
- Nei progetti: centro di R&D a 8 pollici.
- Ai tavoli locali e istituzionali la RSU ha chiesto il suo sfruttamento.
- Nonostante le richieste sindacali la ST non lo inserisce in nessun
piano industriale.
- In incontro la ST ha affermato “verbalmente” che è allo studio un
progetto per il suo sfruttamento.
Sarà vero ?
Pag 5 Protocollo d’intesa (luglio 2007) Prima volta che appare il riferimento a M9 in accordi ufficiali
DIVISIONE WIRELESS nuovo scorporo
Nei primi mesi del 2008 la ST comunica scorporo della divisione
WIRELESS MMC CCD, e joint-venture con pari divisione NXP.
- Dipendenti nel mondo: 9000 circa (50% di provenienza ST).
- Dipendenti in Italia: più di 80 (20 a Catania).
- La procedura di scorporo doveva avere inizio a Settembre.
Anticipata ai primi di Agosto.
- Pacchetto azionario: 80% ST e 20% NXP.
- La cessione di questa divisione dimostra ancora una volta la
tendenza ad esternalizzare divisioni e processi produttivi,
contribuendo in qualche caso a ridurre la massa critica di
divisioni e siti.
Protocollo d’intesa
Il 6 luglio 2007 viene siglato un protocollo d’intesa al
M.S.E. (Ministero Sviluppo Economico).
- Assunzione di responsabilità del Governo.
- Il protocollo include anche la costituenda società.
Protocollo d’intesa: alcuni dettagli
pag. 3
- Il protocollo definisce e garantisce che le operazioni in
atto avvengano senza impatti per i livelli occupazionali
e per i siti italiani in genere.
pag. 4
- Il protocollo richiama il contatto di programma e quindi
i tempi di realizzazione di M6.
- Viene richiamata la delocalizzazione dei 6”, e i
riferimenti numerici degli addetti.
Pag. 5
- Puntualizzazione del concetto di sincronismo atto a
garantire il principio di mantenimento dei livelli occupaz.
- Riferimento agli slittamenti temporali del progetto M6 e
conseguenziale strategia di salvaguardia fab 6”.
pag. 5
- Non solo nessun esubero complessivo tra ST e nuova
società, bensì 500 nuovi assunti.
pag. 8
- Il Governo si fa garante dei livelli occupazionali e degli
impegni presi da ST e nuova società.
In italia ed europa tutti i siti in allarme
Alleanza sindacato francese e italiano
- Come in Sicilia, ma con le dovute distinzioni, anche
negli altri siti d’Italia (Agrate, Castelletto, Napoli) c’è
allarme verso una strategia ST poco trasparente.
- Così come in Italia anche dalla Francia il sindacato
lancia i propri allarmi e coinvolge il Governo francese.
- La CGT (sindacato francese) come quello italiano
individua nella strategia di delocalizzazione di ST il
maggiore problema.
- Insieme al sindacato francese si fanno diverse
iniziative compreso il lancio una petizione che sarà
inviata ai membri del parlamento europeo.
Iniziative fatte
- Dal 2004 si è dato vita a varie iniziative con l’obiettivo di
coinvolgere media, cittadinanza, politica locale e nazionale.
- Tra le iniziative si ricordano le conferenze stampa, l’assemblea
pubblica (ASI novembre 2004), le manifestazioni in piazza
(ultima nov. 2007), la manifestazione dinnanzi ai cancelli ST, il
presidio stradale dinnanzi la ST (luglio 2007) e petizione europea.
- Sono state effettuate interrogazioni parlamentari; diversi interventi
di esponenti della politica territoriale e nazionale.
- Dopo le tante iniziative e le pressioni fatte con il Governo italiano
si è siglato il protocollo d’intesa sopra descritto.
Difficoltà evidenziatesi:
Sostanziale sottovalutazione del problema da politica, opinione
pubblica, ecc... dovuta a una non evidente e dimostrabile crisi.
Uniti senza fermarsi
- Coinvolgimento governativo facendo pressione sulla sua
responsabilità nelle scelte di ST e Numonyx.
- Costituzione tavolo permanente (task force) in Prefettura CT.
- Coinvolgere istituzioni territoriali (Comune, Provincia e Regione).
- Contrasto politica di delocalizzazione a livello europeo.
- Iniziative di sciopero e manifestazioni per sensibilizzare media e
opinione pubblica. (probabili future azioni territoriali e nazionali).
- Si stanno effettuando valutazioni su iniziative diverse (più
eclatanti e a maggiore impatto mediatico).
- La RSU e le OO.SS. chiedono il rispetto degli impegni assunti in
sede ministeriale in merito alla tutela dei livelli occupazionali e
del mantenimento della competitività del sito e un piano
industriale che non sia legato solo alla partenza del fab M6.
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