FABIO E LAURA PRAGA 2001 PAG.1/17/ FABIO E LAURA Proseguimento “Estate 2001” PRAGA 2001 della vacanza che ho già raccontato in 20 agosto Partiamo all’alba: ore 7.30 in macchina. C’è un tempo da lupi........continua a piovere ininterrottamente da ore. Il parcheggio di Malpensa è praticamente allagato. Lasciamo a mollo nel fango la macchina e prendiamo il pulmino rosa per l’aereoporto. L’aereo ha 1 ora e mezzo di ritardo, allora ci piazziamo nella loudge dell’Alitalia a leggerci tutto il Corriere. Finalmente partiamo. Durante il volo leggiamo la guida che ha ancora il profumo della Sardegna. Dopo un mese in simbiosi...mi mancano un po’ le bimbe....ma sono molto contenta. Arriviamo a Vienna dove c’è il sole per fortuna! Prendiamo all’Avis una macchina: una Opel corsa blu che scopriamo poi non avere né l’aria condizionata né la radio. Rimaniamo subito imbottigliati in una coda interminabile sulla tangenziale. Sono proprio le situazione in cui si sente la vera mancanza dell’aria condizionata. Il traffico diminuisce e proseguiamo poi la statale per Praga Ci fermiamo nel primo paese subito dopo il confine (non ci hanno guardato nemmeno il passaporto); è il primo paese Ceco e si chiama Znjmo: non c’è molto da vedere, ma noi cerchiamo un posto dove berci una birra. PAG.2/17/ FABIO E LAURA PRAGA 2001 Comunque si percepisce da tantissime piccole cose che qui siamo indietro di almeno 30 anni: le macchine, i vestiti, la gente, non ci sono vetrine, non c’è nulla. Tutto è molto “povero” e soprattutto è rimasto fermo nel tempo. Proseguiamo quindi la nostra strada che si snoda fra le campagne. Inizia a diluviare anche qui. La strada sembra lunghissima e sempre uguale affiancata da infiniti filari di pere. Arriviamo a Kutna Hora che è uno storico paesino praticamente deserto con dei monumenti inaspettatamente bellissimi: vediamo la chiesa gotica di San Vladimiro (solo da fuori perchè è già chiusa) e poi quella bellissima di S.Barbara (anche questa sola da fuori: è una maestosa chiesa gotica costruita su un terrapieno che domina la vallata). Ci rimettiamo per strada e facciamo una lunga sosta perchè Fabio deve fare una delle sue solite conferences call. Ripartiamo ma siamo affamati e pare che Praga non arrivi mai. Con la fame io divento alquanto insofferente. Finlmente entriamo in città e andiamo diretti verso il centro. In una delle soste titubanti per guardare la piantina causiamo pure un tamponamento e noi ce la filiamo prima che scenda il tamponato. Posteggiamo proprio in centro a due passi dal ponte di Carlo IV: Fabio si cambia all’aperto e poi andiamo a cena al famoso ristorante “ai 3 struzzi” dove mangiamo benissimo a luce di PAG.3/17/ FABIO E LAURA PRAGA 2001 candela (ma con la fame che ci ritroviamo!) Facciamo quindi 2 passi sull’antichissimo e mastodontico ponte e poi andiamo al nostro albergo consigliato da Chateaux & Relais che è proprio sotto al castello. Camera bella e grande ma accoglienza un po’ freddina 21 agosto Colazione media all’albergo che è bello ma non sensazionale: abbiamo infatti deciso di cambiare e prenotiamo immediatamente all’Hilton. Fabio ha una conference call (tanto per cambiare!) e se ne sta in albergo mentre io faccio un giretto: appuntamento alle 12.30 alla fine del ponte di Carlo IV. Io gironzolo nel quartiere di Mala Strana (la parte piccola) entrando in ogni possibile negozio. Faccio un po’ di foto alle case e poi mi fermo e sul cofano di una macchina a cambiare la memory stick della telecamera. Ma…tragedia: la memory stick cade e finisce nella fessura del cofano. Sono disperata, ma mi viene da ridere per la situazione alquanto ridicola. Per fortuna arrivano 2 ragazzi falegnami (o qualcosa del genere) con un po’ di attrezzi che dopo un po’ di tentativi vari riescono a recuperarla. Ho sudato freddo, sia per le fotto memorizzate che per la memory stick in se’...........oltre alla figura! PAG.4/17/ FABIO E LAURA PRAGA 2001 Entro in tutti i negozi che incontro e infine trovo il prescelto per comperarmi anello e orecchini con granati. Attraverso quindi l’antico ponte e mi incontro con Fabio (che mi regala l’anello e gli orecchini che mi sono comperata...molto comodo). Andiamo a parcheggiare in un posto decente la macchina e poi facciamo la via reale (Karlova) che collega il ponte con la piazza principale e che veniva utilizzata durante le incoronazioni. Troviamo un altro negozietto carino e Fabio mi completa la parure con collier e bracciale. Mi fa uscire dal negozio mentre paga (poi si capirà perchè) Arriviamo nella piazza Steromestska. Notiamo tutta la gente che fissa l’orologio del radnice (comune) ma non capiamo perchè e ci perdiamo l’uscita degli omini allo scoccare della 1. La piazza è ampissima con tanti edifici d’epoca, ognuno di un colore diverso su cui troneggia mastodontica la facciata con le due torri nere di Tynsky chram. E’ questa una chiesa del 300 ma gli hanno costruito proprio davanti delle case per cui non si vede tutta la facciata. Proviamo ad entrare ma è chiuso. Vediamo anche la casa dove per un po’ di anni abito’ Kafka Proseguiamo la via reale sulla Celetna sempre piena di negozi ed entriamo in una specie di grande magazzino del cristallo: cerchiamo un regalo per la casa (ogni scusa è buona per farmi un regalo). Troviamo brocca dell’acqua e del vino. Ora mi tocca invitare qualcuno a cena. Al termine della Celetna c’è l’antica torre delle Polveri (Prasna Brana) sempre del 300. Fabio decide che dobbiamo salire, accidenti, e ci facciamo questi 187 gradini prima di arrivare in cima da dove si gode ovviamente un bellissimo panorama della città. Proseguiamo il nostro giro a piedi nella zona pedonale (sempre palazzi bellissimi: PAG.5/17/ FABIO E LAURA PRAGA 2001 tutti restaurati, di colori e stili diversi) fino ad incrociare piazza Venceslao (che assomiglia a una Rambla…vedi libretto Barcellona n.d.r.). Un po’ affaticati arriviamo alla macchina e andiamo a cercare la piu’ antica e famosa birreria di Praga: U Fleku. Si respira davvero aria antica fra questi muri che vogliono simulare l’interno di un castello. Ci sediamo ad un bancone della corte all’aperto e ordiniamo wurster e birra. Il wurster è in realtà una salsicciotta un po’ cruda ma la birra è spettacolare: è scura ma del sapore di una chiara con molto malto. E’ buonissima: la producono solo qui e non la commercializzano, roba da matti! Dato che la birra è a 13 gradi e Fabio se ne beve 2, quando usciamo siamo belli allegri. Decidiamo di non andare a vedere il quartiere ebraico e ci dirigiamo subito verso l’Hillton. Rimaniamo imbottigliati nel traffico del centro alle 5 e ci mettiamo un bel po’. L’Hilton di Praga è tutto a specchi e all’interno ha come una corte, con le finestre che vi si affacciano. Andiamo in camera a lasciare la roba (c’è anche un piatto di frutta per accoglierci) e andiamo al fitness center. Un po’ di attrezzi e poi sauna per togliere la stanchezza. PAG.6/17/ FABIO E LAURA PRAGA 2001 Ci facciamo poi belli e andiamo a cena in un altro posto consigliato dalla guida che si trova sulla collina vicino al castello: U zlate’ hrusky. Un locale dal sapore vero, rustico ma raffinato dove mangiamo un gulash con ricetta vecchia di oltre 100 anni. Davvero bella serata. Andiamo poi in macchina nella vicinissima piazza del castello (sarebbe zona pedonale ma noi ci andiamo e posteggiamo pure). Entriamo quindi nel castello illuminato e rimaniamo colpiti dalla grande chiesa di S. Vito. Era ed è questa la cittadella governativa dove per secoli si sono succeduti i palazzi reali. E’ davvero molto suggestivo passeggiarci alla sera, quando non ci sono turisti. Guardiamo il panorama sulla città illuminata e poi torniamo al nostro albergo. Sono molto stanca e boccio sia l’opzione sigaro che quella casinò. Arrivo in camera e mi addormento stesa sul letto. Poi mi alzo, sollevo il copriletto e…oplà, compare una scatoletta rossa. Dentro c’è un bellissimo anello d’oro con granato a a solitario. Stupenda ed indimenticabile sorpresa. PAG.7/17/ FABIO E LAURA PRAGA 2001 PAG.8/17/ FABIO E LAURA PRAGA 2001 22 agosto Ci svegliamo un po’ tardi e saltiamo quindi la colazione a buffet. Ci accontentiamo di un te’ nella Lobby bar. Andiamo quindi a visitare il quartiere di Mala Strana (la parte piccola, quella compresa fra la collina del castello e la Moldava). Stiamo sempre cercando il famoso quartiere degli artisti fatto di case piccole…di cui nessuno ha mai sentito parlare. Andiamo sull’isola di Kampa. Questa zona è chiamata anche la Venezia praghese: in realtà c’è un solo canale sul quale peraltro si trovano ancora dei vecchi mulini. Kampa è invece un isolotto adibito a parco curatissimo. Una cosa da sottolineare è che Praga è davvero una città pulitissima: a fatica si trovano per terra i mozziconi delle sigarette e raccolgono le foglie appena cadono. Da Mala Strana saliamo attraverso la Nerudova (da cui Pablo Neruda ha preso il suo pseudonimo) fino al castello. L’atmosfera è diversa da quella di ieri sera: c’è una fiumana di gente (quasi tutti italiani) e fa caldo. Ci sediamo per riposare un po e leggo la guida. Poi entriamo nel castello e per prima cosa andiamo nell’ala sinistra e varchiamo il “fossato dei cervi” per poi entrare nel parco curatissimo che porta al Belvedere: la residenza estiva degli Asburgo. Per andare in vacanza facevano praticamente un chilometro di strada attraversando un fossato. Anche da qui si vede bene Praga dall’alto e soprattutto il castello con la cattedrale. Ritorniamo ed entriamo nella chiesa gotica di San Vito. E’ altissima e ben conservata con tante nicchie. Ci sono le tombe di principali fondatori dell’impero (anche Carlo IV). Saliamo quindi sulla torre PAG.9/17/ FABIO E LAURA PRAGA 2001 (questa volta 286 gradini). Una faticata che pero’ ci porta a vedere da ‘piu’ in alto che si puo’ la città. Riscendiamo e andiamo alla basilica di San Giorgio (che si trova sempre all’interno della cittadella) con interno romanico mentre saltiamo la visita all’interno di parte del castello. PAG.10/17/ FABIO E LAURA PRAGA 2001 PAG.11/17/ FABIO E LAURA PRAGA 2001 Riscendiamo il colle e andiamo a pranzare proprio sotto il ponte di Carlo IV, sulla Moldava. Veramente piacevole mangiare al fresco guardando il fiume che scorre. Beviamo sempre e solo birra. Stanchi, decidiamo di andare direttamente in albergo (sono le 5.30, siamo un po’ “sballati con gli orari”). Mentre Fabio va a fare palestra e sauna, io crollo e dormo piu’ di 1 ora svegliandomi trafelata alle 8. Andiamo quindi verso il centro. Posteggiamo in una piazzetta accanto alla Karlova e ci rifacciamo la via reale di sera. La piazza illuminata sembra ancora piu’ grande. Il ristorante consigliato dalla guida non esiste piu’, quindi rifacciamo tutta la strada che porta al ponte, poi il ponte poi ancora fino ad arrivare ad una taverna di antiche tradizioni “U Mecenates”. E’ tardi e non c’è molta gente. L’atmosfera è anche qui molto raccolta e suggestiva a lume di candela ma non mangiamo bene come le precedenti sere. Rifacciamo quindi ancora tutto il passeo fino ad arrivare alla macchina…..tragedia.! ci hanno messo i ceppi perché abbiamo posteggiato in un’area riservata. Hanno attacato con lo scotch sul finestrino un foglietto con num di telefono. Facciamo chiamare ad alcuni ragazzi cechi molto gentili. In 10 minuti arriva il camioncino della polizia e staccano l’attrezzo. Ci chiedono 1000 corone, poi, quasi di nascosto il poliziotto ce ne ridà indietro 400. Dopo tutto ci è andata bene. Torniamo in albergo e facciamo un giro al casino. Gente brutta e triste che gioca. Un turco con tavolo roulette riservato ha perso piu’ milioni in 2 giocate. Finalmente a dormire PAG.12/17/ FABIO E LAURA PRAGA 2001 23 agosto Anche questa mattina saltiamo la colazione. Se non ci sono le bimbe, dormo tanto anche io. Rifacciamo le valigie e via. Ciao Praga. Ci dirigiamo verso sud. Vogliamo andare a vedere il castello di Karlstein. Sbagliamo l’uscita della superstrada, quindi ci perdiamo su stradine strette che attraversano la campagna ceca e ogni tanto tagliano paeselli composti da 4 o 5 case. Non c’è nessuno a cui chiedere. Finalmente arriviamo. Posteggiamo e cominciamo la salita a piedi. Il castello è arroccato su un’alta collina stretta in una gola. E’ molto suggestivo. Fu costruito da Carlo IV per metterci i documenti e le insegne del Sacro Romano Impero. In realtà è stato poi ricostruito nell’800. La salita è lunga e “rampa” e noi la facciamo “di gran carriera”. Arriviamo alla seconda porta tutti sudati alle 14.00 e, dopo la coda per il biglietto scopriamo che il tour puo’ essere fatto solo guidato, la guida italiana parte alle 14.50 e il giro dura 50 minuti. E’ troppo e ci porterebbe fuori dalla nostra tabella di marcia. Per cui facciamo qualche foto e ricominciamo la discesa e ….tragedia! ancora i ceppi!. Abbiamo posteggiato nella zona pedonale. Il poliziotto è fermo dietro la nostra macchina ad aspettarci. Questa volta facciamo vedere che abbiamo proprio solo 400 corone (il resto di ieri sera) e il poliziotto si accontenta. PAG.13/17/ FABIO E LAURA PRAGA 2001 Ripartiamo quindi in direzione di Ceske Budejovige. A parte un inizio in superstrada e una deviazione lunghissima, la strada è davvero bella. Dalla campagna si passa ben presto alla foresta vera, con alberi altissimi e senza sottobosco. Pioviggina e immaginiamo tutti i funghi che stanno crescendo. Poi io mi addormento e Fabio va velocissimo perché alle 7 siamo nei pressi di Krems, alla ricerca del castello dove Fabio ha prenotato. Arriviamo quindi al borgo di Durnstein con relativo Sholls (castello) proprio sul Danubio, Basta un’occhiata e si capisce che ha 5 stelle. L’interno è tutto superbamen te arredato, pieno di composizio ni stupende di fiori freschi... .......ins omma trasuda di lusso. Poi andiamo in camera (la numero 5). PAG.14/17/ FABIO E LAURA PRAGA 2001 Il corridoio che porta alla nostra camera si affaccia nell’area piscina scoperta con tanto di lettini e statua di delfino. La camera non è molto grande ma davvero bellissima. Ha un terrazzino con due poltrone che da’ proprio sul Danubio, un letto con cuscini e piumini sofficissimo, un bagno con tutte le manopole dorate. Insomma una bomboniera. Ci cambiamo velocemente e andiamo al fitness center. E’ come entrare in una favola. Pareti affrescate a tromp l’oeil (mare, colonne, pavoni), luce soffusa, musica di sottofondo, piscina con gradini, sauna, bagno turco, docce e asciugamani dappertutto. Un paradiso tutto per noi. Facciamo un bagno, poi un giro in sauna e poi andiamo in camera a cambiarci. Quindi scendiamo al ristorante dove Fabio ha fatto riservare un bellissimo tavolo. Il fiume scorre lento lento sotto di noi mentre siamo illuminati dalla candela e mangiamo benissimo. Siamo veramente molto felici. Ci mettiamo poi a giocare a carte perché non vogliamo far finire questa bellissima serata. PAG.15/17/ FABIO E LAURA PRAGA 2001 PAG.16/17/ FABIO E LAURA PRAGA 2001 24 agosto Ci svegliamo in questo castello da sogno. Mi sento davvero una principessa! Facciamo una mega colazione e poi andiamo a fare 4 passi nel centro del borgo. Facciamo un po’ di stradine e poi il lungo Danubio dove transitano dei chiattoni giganteschi. Davvero super romantico. Ritorniamo in albergo e prepariamo le valigie.......poi, con un pacchettino di vestiti di ricambio, ci rifiondiamo nel paradiso del fitness center dove socializziamo con una coppia di brasiliani. Non vorrei mai lasciare questo posto........invece ci rivestiamo e riprendiamo la strada per Vienna. Lasciamo la nostra macchinina e prendiamo l’aereo (questa volta per fortuna in orario) per Milano. A Malpensa servizio efficientissimo di pulmini fucsai e ritroviamo anche la macchina nell’immenso parcheggio. Arriviamo alla nostra casetta che ci è mancata molto e ce la godiamo per un giorno intero prima di andare a prendere le bimbe ..........e riprendere a lavorare dopo ben 5 settimane di ferie.......sigh!!! PAG.17/17/