COMUNE DI ROVIGO
VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE
DEL GIORNO 26 MARZO 2011
Trascrizione a cura di AS2 Srl
Via della Resistenza, 4 - ROVIGO
Comune di Rovigo
Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
INDICE PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO
PUNTO N. 1 – “Regolamento in materia di riscossione coattiva delle...”
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Richiesta di inversione ordine del giorno
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PUNTO N. 2 – “Approvazione Bilancio di Previsione esercizio finanziario...”
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Comune di Rovigo
Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Buongiorno. Lunedì 26 marzo, ore 9.44. Buona giornata e benvenuti, Consiglieri. Vi prego di
prendere posto in Aula.
Procediamo per l’appello. La parola al Segretario Generale.
Dott.ssa TARGA MICHELA – Segretaria Generale:
Sì, buongiorno.
Avezzù Paolo, presente; Bedendo Simone, presente; Bellinazzi Stefano, presente; Bellinello Renzo,
presente; Borgato Andrea, presente; Borsetto Ottavio, presente; Brusaferro Michele, presente;
Businaro Barbara, presente; Chendi Nello, assente; Contiero Antonello, assente giustificato; Frigato
Federico, presente; Furin Michela, presente; Gioachin Flavio, presente; Guarnieri Aldo, presente;
Martinello Michele, presente; Masin Matteo, presente; Menon Silvia, presente; Montagnolo Angelo,
presente; Nale Monica, presente; Nalin Giovanni, presente; Ongaro Renzo, presente; Osti Armido,
presente; Paron Claudio, presente; Patrese Vani, presente; Piva Bruno, presente; Roana Walter,
presente; Romeo Nadia, presente; Ruzzante Franco, presente; Salvan Rinaldo, presente;
Scaramozzino Giuseppe, assente; Settini Nicola, assente giustificato; Sguotti Giacomo, presente;
Zanforlini Alessandro, assente.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
28 presenti, la Seduta è valida.
Vi chiedo scusa, prima di iniziare i nostri lavori un compito che un Presidente di Consiglio non
vorrebbe mai avere e purtroppo da quando ho iniziato il nostro mandato credo che già la prima
Seduta ho ricordato il 36 o il 37° caduto in Afghanistan: qualche giorno fa è morto il Sergente
Michele Silvestri, 33 anni, 50° morto in Afghanistan.
Quindi, nel chiedere al Consiglio un minuto di silenzio, volevo – tra l’altro l’ho concordato non
solo questo anche con il Vicepresidente – unire al ricordo di Michele Silvestri anche un grande
campione polesano Vigor Bovolenta di Taglio di Po più volte premiato dal CONI di Rovigo e anche
dal Panathlon di Rovigo, quindi uno di noi in tutti i sensi.
Ricordiamo questi due giovani. Un minuto di silenzio.
In aula viene osservato un minuto di silenzio
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie.
Prima di passare all’esame del primo punto all’ordine del giorno, indichiamo gli scrutatori.
Chiedo a una che sa fare di conto che è anche una new entry, la dottoressa Monica Nale, se è
disponibile?... Grazie. Poi Bellinello cortesemente?... Grazie. E sempre chi sa fare di conto,
dottoressa Menon?... Grazie, molto gentile.
Allora: Nale, Bellinello e Menon.
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Comune di Rovigo
Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
PUNTO N. 1 – “Regolamento in materia di riscossione coattiva delle sanzioni amministrative
per violazioni al Codice della Strada – Approvazione”.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Il primo punto all’ordine del giorno è “Regolamento in materia di riscossione coattiva delle sanzioni
amministrative per violazioni al Codice della Strada – Approvazione”.
La parola all’Assessore Luigi Paulon. Prego.
PAULON LUIGI PIETRO – Assessore:
Buongiorno.
Si pone all’attenzione del Consiglio l’approvazione di un Regolamento che riguarda il sistema di
riscossione per le sanzioni amministrative per la violazione del Codice della Strada.
Attualmente il sistema funziona: in un, diciamo, rapporto diretto, l’utente sanzionato passa
attraverso i vari sportelli e fa il primo tipo di pagamento; c’è un secondo sistema che è il “sistema
bonario” nel senso che al primo avviso o dopo un certo periodo di tempo viene inviato al
contravvenuto, al sanzionato, un avviso in cui c’è l’insoluto e questo si reca spontaneamente a
risolvere il problema; il terzo è il recupero coattivo, che attualmente è stato affidato a Equitalia.
Il recupero coattivo, si tratta di un’ingiunzione fiscale, viene inviato a casa una cartella esattoriale al
sanzionato il quale deve provvedere, entro un certo numero di tempo, ad intervenire... insomma a
provvedere.
Il Comune, secondo la norma, ha la possibilità anche di avere e fare Regolamenti propri. Equitalia
di fatto è in prorogatio di un anno, dal 2013 non potrà più farlo, il Comune ha la possibilità di
svolgere, quindi, questo tipo di attività in tre maniere: attraverso Equitalia appunto; in proprio, con
strutture e personale proprio; la terza, avvalendosi di una società a capitale pubblico che svolge... a
totale capitale pubblico, che svolge per il Comune il servizio. Tutto questo deve essere rendicontato
secondo anche delle tabelle e degli indirizzi statali per quanto riguarda anche il recupero delle spese
di notifica che sono stabilite proprio dalla norma, dalla legge.
Quindi noi sottoponiamo questo tipo di Regolamento per dare la possibilità al Comune di sfruttare
altri mezzi oltre quelli di Equitalia che ha la scadenza prorogata dall’ultima Finanziaria al
31.12.2012 e quindi per provvedere anche in futuro oltre che a recuperare, andare a riprendere il
pregresso e a recuperare un percorso anche per il futuro di avere un Regolamento che funzioni.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Bene, grazie, Assessore.
È aperta la discussione.
Prego, Furin.
FURIN MICHELA – Consigliere Movimento 5 Stelle:
Sì, buongiorno a tutti.
Volevo fare una domanda: questo Regolamento è sempre lo stesso che abbiamo già visto in un
precedente Consiglio Comunale o sono state apportate modifiche? In quale Commissione è stato
discusso? Perché non mi sembra che sia la prima volta che viene sottoposto all’attenzione del
Consiglio, se non mi sbaglio.
Vorrei avere questa delucidazione, grazie.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Allora facciamo un giro di interventi e poi le risposte.
Prego, Romeo.
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
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Sì. Riallacciandomi a quanto diceva la Consigliera Furin, allora questo tipo di Regolamento io sono
stata contattata, perché ovviamente essendo il Consigliere Conchi poi diventato Assessore ha
dovuto lasciare la carica di Presidente della Commissione, in qualità di Vicepresidente il giorno
dell’ultimo Consiglio Comunale nel quale io ero malata sono stata contattata per convocare
d’urgenza questa Commissione.
A parte che l’urgenza va anche un pochino motivata perché c’era tutto il tempo eventualmente di
poter vedere il Regolamento dei tributi, comunque avevo dato la mia disponibilità a convocare
eventualmente anche d’urgenza la Commissione, è venuto... sono venuti due messi a casa, una volta
senza alcuna documentazione né tanto meno lettera per la convocazione, gli ho detto che
naturalmente per convocare una Commissione avrei dovuto per lo meno vedere gli atti della
delibera, mi sono stati portati gli atti della delibera e non ho più saputo nulla.
Mi sono poi preoccupata nel primo pomeriggio di contattare gli Uffici per chiedere se dovevamo
convocare questa Commissione d’urgenza o meno, insomma, visto che mi era stato chiesto e avevo
dato tutta la mia disponibilità nonostante fossi a casa ammalata.
Mi è stato detto che in una Seduta consiliare di Giunta, la Giunta aveva deciso di non farla più
passare per la Commissione ma di portarla direttamente in Consiglio Comunale, appunto io volevo
chiedere al Segretario Generale se è una prassi, insomma, francamente consona anche perché,
ripeto, siccome c’era la disponibilità di convocare la Commissione d’urgenza e in un argomento
così importante come il Regolamento dei tributi credo che una prima visione da parte della
Commissione fosse indispensabile, e c’era tutta la disponibilità, ripeto, di farla, mi sono dovuta
preoccupare di chiamare il pomeriggio perché non sentivo nessuno... insomma, francamente anch'io
ritengo un pochino anomala sia la situazione e sia il fatto di parlare di un argomento così importante
senza prima aver fatto un passaggio in Commissione.
Ne approfitto, non è andare fuori tema, perché mi è risuccessa la stessa cosa: avevo convocato la
Commissione per valutare il Regolamento sulle affissioni a tutela delle donne in fase di pubblicità e
mi è stato detto, dopo che avevo già convocato la Commissione, che anche in quel caso la Giunta ha
deciso poi di cambiare Commissione, di portarla in Prima e di non portarla più in Quinta. A Parte
che ritengo che al limite dovessero essere messe insieme, cioè Prima e Quinta, Prima Tributi e
Quindi ovviamente Regolamento; e anche in questo caso devo dire che mi sono ritrovata, dopo aver
convocato la Commissione, ad essere stata, e lo dico anche ai Commissari della Quinta
Commissione, francamente che la Giunta ha cambiato idea.
Quindi, magari se ci fa una maggiore chiarezza perché c’è tutta la disponibilità però non ad essere
presi in giro in questo modo.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Prego, Nalin.
NALIN GIOVANNI – Consigliere SEL - IDV:
Grazie, Presidente.
Sì, io mi associo al disagio dei miei colleghi che sono intervenuti perché almeno l’Assessore abbia
il buon gusto di illustrarlo il Regolamento all’Aula, cioè di darne lettura, di illustrarne i punti, di
entrare nel merito, per consentirci... visto che non si è fatta discussione nelle Commissioni, di
consentirci almeno in Aula di prendere coscienza di che cosa contiene questo Regolamento prima di
chiamarci al voto.
Mi pare che, insomma, già la prassi di per sé sia quanto meno discutibile quella adottata fino ad
oggi, che poi alla fine ci si limiti solo ad enunciare il titolo senza il merito francamente mi pare una
forzatura non accettabile.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Ci sono altre richieste?... Allora una prima risposta relativamente all’urgenza da parte del Segretario
Generale e poi la risposta dell’Assessore Paulon.
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Prego, Segretario.
Dott.ssa TARGA MICHELA – Segretaria Generale:
Per quanto riguarda l’urgenza, nelle premesse della proposta di deliberazione si fa riferimento
all’articolo 1, comma 169 della legge 296 del 21.12.2006, che prevede testualmente: “Gli Enti locali
deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme
statali per la deliberazione del Bilancio di Previsione. Dette deliberazioni, anche se approvate
successivamente all’inizio dell’esercizio purché entro il termine innanzi indicato, hanno effetto dal
1° gennaio dell’anno di riferimento. In caso di mancata approvazione entro il suddetto termine le
tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno”... Va beh, a parte quest’ultima riga, è
evidente che se la proposta di deliberazione, se il Regolamento non viene approvato... non venisse
approvato prima dell’approvazione del Bilancio di Previsione, diverrebbe vigente e produrrebbe i
suoi effetti solo con decorrenza dal 1° gennaio 2013 e questo non è quello di cui ha bisogno
l’Amministrazione.
È un Regolamento che disciplina le entrate e per l’Amministrazione è rilevante che trovi
applicazione fin da ora anche per assicurare gli equilibri di Bilancio, anzi fin dal 1° gennaio di
quest’anno avendo effetto retroattivo all’approvazione ai sensi di questa disposizione di legge.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Sì. Prima di passare la parola all’Assessore Paulon, in risposta dovuta al Consigliere Romeo in
qualità di Vicepresidente della Commissione, che, al di là dell’indicazione della Giunta di fare il
passaggio in Prima Commissione, ho dato disposizione agli Uffici che il Regolamento sulla
pubblicità, la modifica, passi congiuntamente nella Prima e nella Quinta Commissione, il fatto che
non sia ancora partita la convocazione è che si aspettava il punto quello aggiuntivo dell’ordine del
giorno, quello della integrazione e sostituzione dei componenti della Prima della Quinta
Commissione. Una volta che siamo nel plenum della Commissione verrà fatta la convocazione
congiunta della Prima e della Quinta, quindi credo di avere risposto.
(Voce incomprensibile dall'Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
No, non parlo del discorso perché quella, come ha spiegato, è stata una decisione non della
Presidenza ma la responsabilità tecnico-politica della Giunta, io parlo del secondo aspetto che lei
aveva sollevato.
Adesso la risposta dell’Assessore Paulon sugli interventi che ci sono stati finora.
Prego, Assessore.
PAULON LUIGI PIETRO – Assessore:
Ma io accolgo la richiesta del Consigliere Nalin, se permettete diamo lettura al Regolamento.
Chiedo alla dottoressa Patanella, onde evitare... –siccome io mi mangio le parole, lei sicuramente
legge molto meglio di me– di leggerlo. Grazie.
Dott.ssa PATANELLA SABRINA – Comandante Polizia Locale:
Buongiorno a tutti.
Allora, inizio la lettura del Regolamento.
“Articolo 1 – Modalità di riscossione coattiva.
Le sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni al Codice della Strada di competenza del
Comune possono essere riscosse:
1) mediante ruolo esattoriale con affidamento al concessionario nazionale della riscossione
Equitalia SpA;
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2) mediante gestione diretta da parte del Comune con ingiunzione fiscale prevista dal regio decreto
639 del 1910 o eventuale altro strumento previsto per legge;
3) mediante società a capitale interamente pubblico ai sensi dell’articolo 52, comma 5, lettera b), n.
3 decreto legislativo 446/97, ovvero con ingiunzione fiscale o eventuale altro strumento previsto per
legge”.
Preciso che attualmente non ci sono altri strumenti a parte l’ingiunzione fiscale, quindi per il punto
2 e per il punto 3, in più la normativa prevederebbe anche mediante società a seguito, diciamo, di
gara.
“Articolo 2 – Sollecito bonario, procedura pre-coattiva” questo articolo non riguarda la riscossione
coattiva ma, appunto, la fase precedente
“Prima dell’avvio delle procedure per la riscossione coattiva, iscrizione al ruolo o ingiunzione
fiscale, l’obbligato al pagamento della sanzione riceverà almeno una lettera di sollecito di
pagamento...”. Questo non è previsto per legge, quindi qui il Comune va a dire che prima di
mandare in riscossione coattiva una sanzione si fa un avviso di cortesia al cittadino. Questa è una
prassi che già c’è però non è normata.
“L’obbligato al pagamento della sanzione in condizioni economiche disagiate può presentare
istanza di rateazione con applicazione della disciplina prevista dall’articolo 202/bis del decreto
legislativo 285/92...” che è il Codice della Strada “...che si intende qui richiamato”. Qui noi
abbiamo richiamato i criteri previsti, cioè i limiti di reddito, il numero di rate previsti da questo
articolo del Codice della Strada che in realtà come applicazione avrebbe un’applicazione solo
nell’immediatezza della sanzione cioè va a dire che entro 30 giorni da un verbale il cittadino può
chiedere una rateazione, però scaduto questo termine se il Comune non lo prevede non si potrebbe
chiedere la rateazione.
“L’obbligato al pagamento della sanzione sarà tenuto anche a rimborsare il costo di elaborazione e
spedizione della lettera di sollecito se e nella misura prevista a carico del Comune...” noi cosa
stiamo dicendo qua? Che se il sollecito bonario lo fa la Polizia Municipale direttamente o tramite
una ditta terza ma senza spese aggiuntive per il Comune, al cittadino non chiediamo nulla; questo
perché la Polizia Municipale sta chiudendo un contratto con Poste Italiane che già prevede nel
prezzo gratuitamente l’invio di solleciti bonari al cittadino a costo zero per il Comune o, meglio, già
compreso nel prezzo di altri servizi.
“Articolo 3 – Facilitazioni di pagamento.
Le richieste di dilazione e rateizzazione di pagamento, a seguito di notificazione dell’ingiunzione
fiscale, saranno...” quindi qua siamo nel momento successivo nel senso che il verbale è diventato
esecutivo, lo stiamo mandando al ruolo o comunque a riscossione coattiva con ingiunzione fiscale
“...saranno concesse nel rispetto della normativa vigente con applicazione delle disposizioni di cui
all’articolo 26 della legge 689/81 che si intendono qui richiamate”. Anche qui, per avere un criterio
fisso, si è pensato di fare riferimento a questo articolo 26 della normativa sui procedimenti
sanzionatori amministrativi che dà dei limiti di rate e di importi per autorizzare la rateizzazione ma
è un articolo che nasce per la fase pre-coattiva e noi andiamo a dire che lo applichiamo anche per la
fase coattiva.
“Sulle somme dovute si applicano gli interessi legali come determinati con decreto del Ministero
dell’Economia e delle Finanze”.
“Articolo 4 – Ripetibilità delle spese di notifica per le procedure di riscossione coattiva.
Le spese di notifica degli atti sono ripetibili nei limiti fissati dalla legge in materia di notificazione
degli atti dell’Amministrazione finanziaria dello Stato...” vengono citati gli ultimi decreti
ministeriali “...del Ministero delle Finanze in materia DM 3.10.2006 ‘Aggiornamento del compenso
spettante per la notifica degli atti della Pubblica Amministrazione da parte dei messi comunali’; DM
8 gennaio 2001 ‘Ripetibilità delle spese di notifica e determinazione delle somme oggetto di
recupero’; Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 13 giugno 2007 ‘Rideterminazione
dell’importo delle spese di notifica della cartella di pagamento dovute dal debitore iscritte a ruolo
all’agente della riscossione’”. Qui cosa andiamo a dire? Che, come per le entrate tributarie, c’è una
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disciplina data dal Ministero delle Finanze che dice esattamente qual è la misura delle spese che
sono da ripetere nei confronti del cittadino, noi andiamo a dire che questa disciplina, che però nasce
per le entrate tributarie e non per queste entrate che sono entrate patrimoniali, che la applichiamo lo
stesso e lo andiamo a dire perché è di maggiore favore per il cittadino, perché è un limite massimo
di spese che noi possiamo porre a carico del cittadino e sono importi molto molto bassi che in realtà
non coprono neanche totalmente quelli che poi sono gli importi reali delle spese di notifica che sono
poi supportate dall’Ente o dall’eventuale società terza affidataria.
“Le spese di cui sopra sono recuperate unitamente alla sanzione amministrativa e agli interessi.
Eventuali successive modifiche in materia di ripetibilità delle spese di notifica con particolare
riferimento al loro ammontare dovranno intendersi automaticamente recepite dal presente
Regolamento”.
“Articolo 5 – Somme di modesto ammontare.
Non si procederà a riscossione coattiva al di sotto dei seguenti importi minimi: euro 16,35, articolo
25 legge 289/2002...” che dà un limite di 12 euro questa legge, dà un limite minimo generale per le
entrate di 12 euro invece il “...DPR 129/99...” che nasce per le entrate tributarie e a oggi prevede
questo limite di 16,35 che noi, per un discorso... allora, noi non potevamo fare meno di 12 euro, si è
pensato di prevedere un minimo di 16,35 perché attualmente l’Ufficio Tributi del Comune deve
rispettare, per normativa nazionale, questo limite di 16,35 che, tra l’altro, l’ultimo decreto Monti ha
aumentato, con decorrenza 1° gennaio 2012, a 30 euro, motivo per cui subito dopo viene scritto
“tale importo non è aggiornabile in assenza di modifica espressa al presente Regolamento”, cioè in
questo caso si è ritenuto di non fare un rinvio generico alla normativa nazionale in materia di tributi
nel senso che noi andiamo a dire 16,35 e resta 16,35, quindi poi quando dal 1° luglio l’Ufficio
Tributi del Comune avrà lo stop sotto i 30 euro per le sanzioni della Polizia Municipale invece noi
avremo uno stop sempre a 16,35.
“Articolo 6 – Rimborso delle spese relative alle procedure esecutive.
In caso di riscossione con le modalità indicate ai numeri. 2 e 3 dell’articolo 1 del presente
Regolamento...” cioè in tutti i casi non con Equitalia perché chiaramente a Equitalia è tutto già
normato “...sono posti in capo ai debitori diritti o spese previsti per le procedure esecutive degli atti
dell’amministrazione finanziaria dello Stato, DM 21.11.2000...” cioè qui andiamo a dire sempre la
stessa cosa, cioè noi rinviamo sempre agli atti dell’amministrazione finanziaria dello Stato che
nascono in materia di riscossione in particolare tributaria, sostanzialmente è i costi per iscrivere un
fermo o i costi iscrivere un pignoramento, questo decreto disciplina queste somme “...Eventuali
successive modifiche in materia di fissazione della misura del rimborso spese dovranno intendersi
automaticamente recepite dal presente Regolamento”, quindi ad esempio recentemente il decreto
Monti ha cancellato le spese di cancellazione del fermo, adesso lasciamo stare che il Regolamento
noi lo andiamo ad approvare oggi ma se fosse stato magari approvato un paio di mesi fa con una
clausola di questo tipo chiaramente in automatico viene recepito, quindi sia in aumento e sia in
diminuzione.
“Articolo 7 – Obbligo di rendere il conto della gestione.
Qualora l’attività di riscossione coattiva sia svolta da un soggetto diverso dal Comune, lo stesso sarà
tenuto a rendere il conto della propria gestione all’Ente locale secondo le modalità e i termini
previsti per gli altri agenti contabili comunali.
Il conto della gestione sarà trasmesso a cura del Comune alla competente sezione giurisdizionale
della Corte dei Conti ai sensi dell’articolo 233, decreto legislativo 267/2000”, questo è per legge nel
senso che chiaramente se hai la gestione del denaro pubblico e sei agente contabile quindi devi
rendere conto al Comune e il Comune lo trasmette alla Corte dei Conti.
“Articolo 8 – Norme finali.
Per quanto non previsto nel presente Regolamento, in caso di riscossione con le modalità indicate n.
2 e 3 dell’articolo 1 del presente Regolamento...” cioè sempre non con Equitalia “...è applicabile la
normativa vigente in quanto compatibile la vigente normativa valevole per la procedura tramite
ruolo, in particolare le disposizioni contenute nel Titolo II del DPR 602 e 703...” che è il DPR sulla
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riscossione coattiva “...e gli atti dell’amministrazione finanziaria dello Stato in materia di
riscossione coattiva delle proprie entrate”, quindi noi qua abbiamo un rinvio generale alla normativa
tramite ruolo che si applica per le entrate tributarie.
“Le norme del presente Regolamento si intendono modificate per effetto di sopravvenute norme
vincolanti statali o regionali in materia. In tali casi, in attesa della formale modifica del presente
Regolamento, si applica la normativa sovraordinata. Il presente Regolamento entra in vigore il
quindicesimo giorno successivo alla sua pubblicazione all’Albo pretorio on line”.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Bene, quindi la discussione generale si era conclusa con la replica dell’Assessore e l’ulteriore...
Vuole intervenire, Nalin? Prego, allora.
NALIN GIOVANNI – Consigliere SEL - IDV:
Presidente, non può dire che si è conclusa la discussione generale che ci è appena stato illustrato
l’argomento della discussione medesima, perché altrimenti... cioè io ho chiesto. Non è stato il mio
un intervento di merito, ho chiesto solo di essere messo nelle condizioni di capire di che cosa stiamo
parlando. Se lei ha chiuso già la discussione generale francamente mi pare difficile... cioè torniamo
all’inizio insomma.
Quando la facciamo la discussione?
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Prego, se ci sono delle osservazioni o dei contributi?
NALIN GIOVANNI – Consigliere SEL - IDV:
Se posso tenere la parola, allora...
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Visto che ce l’ha, prego, Consigliere Nalin.
NALIN GIOVANNI – Consigliere SEL - IDV:
Vorrei rivolgere una osservazione, insomma.
Quando si dice che alcune di queste norme non valgono per Equitalia perché ha un proprio
Regolamento significa, quindi, che si intende andare parallelamente ad Equitalia con altre strutture
e quali? Comune o altri Enti o altri soggetti? Oppure che si decide di non avere più nulla a che fare
con Equitalia e quindi, anziché andare parallelamente, si va direttamente con altri soggetti? Questa è
una cosa che io vorrei capire, insomma.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Prima di dare risposta...
(Voce incomprensibile dall'Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Infatti. Verifichiamo se ci sono altri interventi alla luce della completata illustrazione, diciamo.
Se non ci sono richieste allora lasciamo rispondere da parte o del dirigente o dell’Assessore e
chiudiamo la discussione generale... Non ci sono richieste? Quindi chiudo la discussione generale...
Romeo, prego.
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Volevo capire ulteriormente come veniva fatta la riscossione coattiva, cioè nel senso che siccome
poi è quella che incide sui cittadini volevo sapere rispetto a questo Regolamento chi la fa, come la si
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fa, quindi le modalità e quindi capire un po’ meglio questa parte che poi è quella principale perché
va a colpire poi un po’ tutti.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie l’ulteriore contributo.
Nessun altro? Mi sembra di no, quindi allora chiudiamo la discussione generale.
La parola al dirigente, al Comandante... Prego.
Dott.ssa PATANELLA SABRINA – Comandante Polizia Locale:
Allora, la Polizia Municipale ha sempre riscosso tramite Equitalia, chiaramente con Equitalia è tutto
normato, quindi non c’è mai stata, diciamo, la necessità di avere un Regolamento sulle entrate per
sanzioni.
Nel momento in cui si volesse fare una scelta diversa da Equitalia è necessario avere un
Regolamento su questo tipo di entrate.
Il punto è che, come ha accennato l’Assessore prima, per la normativa attuale dal prossimo 31
dicembre Equitalia non potrà più riscuotere per gli Enti locali e quindi l’idea del Regolamento nasce
proprio per avere intanto una base perché il Comune possa fare altre scelte.
Il Regolamento cosa va a dire? Va a dire che il Consiglio Comunale dice che le scelte possono
essere, in base a questo Regolamento, sempre Equitalia al punto 1, una gestione diretta da parte
dell’Ufficio Polizia Municipale oppure una società a capitale interamente pubblico, cioè il
Regolamento non sta ponendo, non pone una scelta perché un Regolamento dice in astratto quali
sono le opzioni, quindi eventualmente sarà un altro provvedimento che dovrà andare... essere
sottoposto all’attenzione del Consiglio Comunale che andrà a dire se la riscossione si fa tramite
procedura interna oppure con una società partecipata oppure se si continua con Equitalia, però è
importante comprendere che dopo il 31 dicembre 2012 con Equitalia se non cambia il quadro
normativo non si può procedere.
Per rispondere al Consigliere Romeo, le modalità di riscossione non sono indicate nel senso che c’è
un rinvio generale alla normativa vigente, c’è un rinvio generale a tutti gli atti dell’amministrazione
finanziaria dello Stato e quindi, diciamo, con questo Regolamento il Comune non ha
autonomamente, nel senso in maniera originale, disciplinato nulla. Su ogni tipo di istituto di
rateizzazione, di sollecito, si fa rinvio a dati dell’amministrazione Finanziaria dello Stato, questo per
un discorso di semplicità e si crede anche di maggiore tutela dell’utente, quindi diciamo che il
Comune volendo poteva disciplinare la rateizzazione come voleva cioè il Comune può decidere...
non lo so, che le rateizzazioni si fanno in tot rate piuttosto che altro, okay?
Per ragioni di semplicità si è ritenuto di fare un rinvio alla normativa che già prevede questi
parametri e quindi non c’è nulla di originale che inventa questo Regolamento perché si limita a fare
un rinvio alla normativa in modo più semplice, diciamo; quindi poi, essendo disciplinato per
normativa, ad ipotesi, se non si va con Equitalia significa che oggi si possono adottare ingiunzioni
fiscali e dopo che hai l’ingiunzione fiscale puoi iscrivere, ad ipotesi, un fermo amministrativo sui
beni mobili registrati, si può procedere a espropriazione di un bene a seconda degli importi ma noi
qua ci andiamo a rifare agli importi previsti da normativa nazionale e questo è di maggior tutela, dal
mio punto di vista, per l’Ente e per gli Uffici.
Quindi era in via generale anche perché io volevo solamente sottolineare che la normativa sulla
riscossione è in continua evoluzione, anche il decreto Monti è intervenuto tre volte negli ultimi due
mesi e hanno modificato il limite di importo per procedere al pignoramento del quinto dello
stipendio che oggi è 1/10 dello stipendio e quindi, insomma, il rinvio alla normativa vigente è la
soluzione tecnica, diciamo, più semplice.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie, al Comandante, Dottoressa Patanella.
Passiamo alle dichiarazioni di voto... Dichiarazione di voto Borsetto?
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(Voci incomprensibili dall'Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Se può inserirlo magari in dichiarazione di voto e anche il Vicecapogruppo oppure lo fa il
Capogruppo...
Allora, Consigliere Romeo, prego.
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Sì. Visto un po’ la modalità con il quale questo Regolamento è arrivato in Consiglio Comunale
ovvero senza passare per la Commissione, siccome volevamo un attimo vedere se si può
condividerlo, chiederemo cinque minuti di sospensione come opposizione per confrontarci.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Guardo i Capigruppo di maggioranza, va bene?...
Allora 10,23, magari restando in Aula, sono concessi cinque minuti di sospensione. Prego.
La Seduta del Consiglio Comunale viene sospesa.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Ore 10.39, si riprende la Seduta.
Sta facendo la verifica sulla presenza comunque siamo in numero legale, 26 presenti quindi la
Seduta è valida.
Ci eravamo interrotti con la richiesta di dichiarazione di voto sulla delibera n. 1. Ci sono richieste di
dichiarazione di voto?
Businaro, prego.
BUSINARO BARBARA – Consigliere Movimento 5 Stelle:
Grazie, Presidente.
Allora, come Movimento Cinque Stelle noi ci asterremo, non tanto per il merito della delibera...
cioè del Regolamento che ci sembra tutto sommato accettabile però francamente arrivare in
Consiglio e vedere per la prima volta il Regolamento non ci sembra un metodo corretto e
trasparente.
Ne approfitto anche per dire che poi quando sarà il momento di andare veramente a scegliere quale
delle tre opzioni prendere per, appunto, arrivare poi all’affidamento dell’incarico di riscossione
speriamo e auspichiamo sin da subito invece che ci sia un iter assolutamente trasparente che vada
poi a coinvolgere anche l’opposizione, perché ovviamente poi su questa cosa qui vorremmo poter
intervenire ovviamente non in tre minuti come ci è consentito adesso, quindi ci asterremo per
questo. Grazie.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie. Altre dichiarazioni?
Romeo, prego.
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Sì. Anche noi, signor Presidente, ci asteniamo non tanto per il merito del Regolamento ma per le
modalità con il quale il Regolamento è arrivato in quest'Aula consiliare.
Ciononostante riteniamo che su questa questione si possa in futuro magari collaborare coinvolgendo
da subito le opposizioni magari in Commissione per cercare il miglior percorso condiviso per poi
arrivare a una applicazione piena di questo Regolamento e anche più trasparente.
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Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie.
Prego, Consigliere Nalin.
NALIN GIOVANNI – Consigliere SEL - IDV:
Grazie, Presidente.
Io invece voterò a favore, pur ritenendo il percorso anomalo e auspicando che nel prosieguo di
questa vicenda, per le ragioni che prima venivano illustrate nell’individuazione di un soggetto che
sostituisca sostanzialmente Equitalia, vi sia un percorso condiviso e trasparente e non si proceda
come si è scelto di fare in questo caso. Grazie.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie anche al Consigliere Nalin.
Consigliere Borgato, è in dissenso? Prego, prego allora.
BORGATO ANDREA – Consigliere Partito Democratico:
In dissenso nel senso che voterò a favore di questo Regolamento non tanto per... Anch'io sono stato
molto contrariato dal fatto che la cosa non sia stata discussa in Commissione quindi anche nelle
modalità con le quali è stato presentato oggi in Aula, però ritengo che nei contenuti non ci siano
motivazioni per doverci o dovermi opporre, quindi voterò a favore.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie al Consigliere Borgato.
Ci sono altre richieste di dichiarazione di voto? Non mi sembra... Quindi allora chiudiamo le
dichiarazioni di voto. Ricordo gli scrutatori: Nale, Bellinello e Menon.
Mettiamo in votazione la delibera n. 1. Favorevoli? Siete pregati di alzare la mano. Scrutatori?...
Quindi 18 favorevoli. Contrari? Nessuno. Astenuti? 10. Può dire il nome, Menon? Grazie.
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Menon, Frigato, Osti, Montagnolo, Borsetto, Ruzzante, Romeo, Chendi, Businaro e Furin.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Bene. Non viene richiesta l’immediata esecutività proprio perché è un Regolamento.
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Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
Richiesta di inversione ordine del giorno
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
C’è una richiesta da parte... probabilmente procedurale.
Prego, Consigliere Guarnieri.
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Sì. Chiedevo se c’è la possibilità di invertire l’ordine del giorno e di fare prima, anche perché sono
due punti e, insomma, dovrebbero essere abbastanza veloci, quelle delle Commissioni.
(Voci incomprensibili dall'Aula)
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Insomma io ho chiesto, posso chiedere? Chiedo se è possibile...
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Quindi la sua richiesta è quella, che poi non sono due punti, è il Punto n. 10...
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Esatto, sì.
(Voci incomprensibili dall'Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Io non ho difficoltà. Sentiamo uno contrario... quindi se c’è la contrarietà e poi faccio decidere
l’Aula.
Menon, prego.
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Scusate ma, visto anche il vostro esiguo numero, ritengo che non possa il Consigliere Guarnieri
sapere quanto durerà la discussione di due punti, che sia brevissima, a meno che non sappiate già
che tutto passa come chiedete voi, cioè...
(Voci incomprensibili dall'Aula)
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Ah, un Punto? Lei non ha parlato di un Punto, no, no. Non ha parlato di un Punto.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
No, chiedo scusa...
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
No, ho detto il Punto, solo il Punto n. 10.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
10.
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Non l’ha detto, non ha detto così.
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
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Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
L’ho detto prima.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Si è espresso in maniera imprecisa dicendo “due punti” ma si riferiva, da quello che ho capito, al
Punto n. 10 dove sono previste due sostituzioni, ma è un unico punto.
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Due sostituzioni a fronte delle...
(Voci incomprensibili dall'Aula)
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Solo questo, poi partiamo di là...
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Ma non riesco a capire... Non riesco a capire e quindi non sono favorevole alla sua proposta.
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Non riesco a capire!
(Voci incomprensibili dall'Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Scusate, parliamo uno alla volta.
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Su quel punto lì “Sostituzione componenti della Prima e Quinta Commissione consiliare a seguito
delle dimissioni...”
(Voci incomprensibili dall'Aula)
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Ho capito ma, insomma, questa era una mia richiesta... insomma... basta...
(Voci incomprensibili dall'Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Guarnieri, scusi, conferma la richiesta?
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Confermo la richiesta.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Allora... Consigliere Romeo, dopodiché eventualmente metto in votazione perché...
Prego.
(Voci incomprensibili dall'Aula)
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
No, però... scusi...
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Comune di Rovigo
Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
(Voci incomprensibili dall'Aula)
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Allora, è una...
(Voci incomprensibili dall'Aula)
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Mi scusi, è una... francamente la...
(Voci incomprensibili dall'Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Scusate, ha chiesto la parola il Consigliere Romeo. Bellinello, se dopo vuole intervenire le do la
parola.
Prego, Consigliere Romeo.
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Guardi, la trovo una richiesta alquanto singolare, perché non capisco l’urgenza di votare due
Commissari quando ci avete... quando c’è all’ordine del giorno prima il Bilancio Comunale, che ci
avete spiegato, nonostante ci fossero dei tempi fino al 31 giugno... fino a giugno, che avevate questa
urgenza.
Allora io credo che sia urgente parlare del Bilancio, come voi stessi ci avete detto in più occasioni e
in seconda battuta quando arriverà il Punto all’ordine del giorno parleremo anche di questa
questione che, comunque sia, non è assolutamente urgente.
A meno che questa questione non sia... non derivi dal fatto che in Aula siete in 15 e che quindi non
avete il numero legale poi, insomma perché il numero legale ve lo stiamo mantenendo noi come
opposizione, allora ditecelo con franchezza che il problema è che non avete i numeri e allora è
un’altra questione.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Ha chiesto Bellinello che non aveva ancora... non era ancora intervenuto.
Prego, Consigliere Bellinello.
BELLINELLO RENZO – Consigliere Lega Nord:
Penso che questo sistema non può più andare avanti e io mi riferisco alla mia maggioranza, scusate
non per perdere di rispetto, siete al pari nostro nel senso... Queste cose le dobbiamo discutere,
signori benedetti.
Io non posso qua capire che posticipate un punto o anticipate un punto, qua mi viene detto e devo
votarlo. Primo.
Secondo. Bisogna anche saper fare un po’ politica, caro Capogruppo, era meglio star zitti e andare
avanti.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Ultimo intervento, Guarnieri, dopodiché se lei conferma la richiesta ce lo dica e mettiamo in
votazione.
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Io penso innanzitutto, Consigliere Bellinello con tutto il rispetto, che io abbia diritto come
Consigliere Comunale, al di là di fare prima delle grandi consultazioni, anche perché parliamo di
una cosa... la sostituzione di due Commissari, parliamo di una roba di tre minuti. Sembra di andare
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Comune di Rovigo
Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
a fare delle grandi filosofie e di andare a cercare chissà quali reconditi problemi che ci siano le
maggioranza e bisogna complicare una cosa che è di una semplicità estrema a mio giudizio.
Chiedo semplicemente l’inversione di questo punto perché ritengo che le Commissioni debbano
essere... vi sia urgenza in ogni caso, di fare in modo che le Commissioni abbiano la possibilità di
funzionare e che la loro composizione sia perfezionata...
(Voce incomprensibile dall'Aula)
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Insomma, questo posso dirlo oppure no? Non lo so! E di’ “No, non sono d’accordo”.
Io sono d’accordo, poi si vota e si vede chi è d’accordo oppure no.
Rispetto la posizione di Bellinello ma non mi si può né chiedere da una parte di dire “che cosa c’è
dietro, dovete spiegarci, non avete i numeri” e dall’altra parte mi devo sentir dire da parte di
Bellinello “dovevi prima concordare con me una roba del genere” che per me è di una semplicità
abissale.
Se siete d’accordo bene, se non siete d’accordo va bene lo stesso, cioè non cambia mica niente.
(Voci incomprensibili dall'Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Comunque, ha concluso, Guarnieri?
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Ma io il fatto delle abitudini... insomma, ognuno ha le sue abitudini, Renzo, c’è qualcuno che
magari in passato invece di venire a parlare con la maggioranza parlava con il P.D. di accordi sui
quali lasciamo... stendiamo un velo pietoso e quindi...
(Voci incomprensibili dall'Aula)
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Oh, là!
Perché per lo meno da parte del P.d.L. di accordi col P.D. non ne abbiamo mai visti. Questo per
onestà intellettuale se dobbiamo tirarle fuori tutte.
(Voci incomprensibili dall'Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Vada in conclusione.
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Allora ciò detto... ciò detto... ciò detto...
(Voci incomprensibili dall'Aula)
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Ciò detto, ribadisco la mia richiesta e poi chi vuole votare vota e chi non vuole votare, se volete far
mancare il numero legale, fate mancare il numero legale e andiamo a casa, fate quello che volete.
(Voci incomprensibili dall'Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
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Ultimo intervento... scusi... Ultimo intervento.
(Voci incomprensibili dall'Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Consigliere Menon, dopodiché mettiamo in votazione perché è stata confermata la richiesta.
Prego, Consigliere.
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Avanti tutta: votiamo! Ma prima contatevi.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Va bene. Allora mettiamo in votazione la richiesta di inversione dell’ordine del giorno di votare
subito il Punto n. 10 che, ripeto, è un punto unico anche se riguarda due sostituzioni. Favorevoli?
(Voci incomprensibili dall'Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
È istituzionale... 14 favorevoli. Contrari? 14. Astenuti? Nessuno.
Quindi la richiesta non ha i numeri sufficienti e quindi si procede con il secondo Punto all’ordine
del giorno.
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PUNTO N. 2 – “Approvazione Bilancio di Previsione esercizio finanziario 2012, Relazione
Previsionale e Programmatica 2012/2014, Bilancio Pluriennale 2012/2014 e relativi allegati”.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Secondo punto all’ordine del giorno: “Approvazione Bilancio di Previsione esercizio finanziario
2012, Relazione Previsionale e Programmatica 2012/2014, Bilancio Pluriennale 2012/2014 e
relativi allegati”.
Nell’occasione chiedo...
(Voci incomprensibili dall'Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Nel richiamare all’ordine... Bellinello... Bellinello, stia al suo posto e non interrompa.
(Voci incomprensibili dall'Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Bellinello... Bellinello... Altrimenti sono costretto a sospendere la Seduta.
(Voci incomprensibili dall'Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Cinque minuti di sospensione.
La Seduta del Consiglio Comunale viene sospesa.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Ore 11.09, riprendiamo la Seduta. Prego i Consiglieri di prendere posto.
Il Segretario chiede di fare un appello dopo l’interruzione un po’ più lunga del previsto.
Allora, do la parola al Segretario per l’appello.
Dott.ssa TARGA MICHELA – Segretaria Generale:
Avezzù Paolo, presente; Bedendo Simone, assente; Bellinazzi Stefano, assente; Bellinello Renzo,
presente; Borgato Andrea, presente; Borsetto Ottavio, presente; Brusaferro Michele, assente;...
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Entra Bellinazzi.
Dott.ssa TARGA MICHELA – Segretaria Generale:
Va bene, Bellinazzi, allora metto presente.
Bellinazzi presente; Businaro Barbara, presente; Chendi Nello, assente; Contiero Antonello,
presente; Frigato Federico, presente; Furin Michela, presente; Gioachin Flavio, presente; Guarnieri
Aldo, presente; Martinello Michele, presente; Masin Matteo, presente; Menon Silvia, presente;
Montagnolo Angelo, presente; Nale Monica, presente; Nalin Giovanni, presente; Ongaro Renzo,
presente; Osti Armido, presente; Paron Claudio, assente;...
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Entra Bedendo.
Dott.ssa TARGA MICHELA – Segretaria Generale:
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Ore 11.12 entra il Consigliere Bedendo.
Patrese Vani, presente; Piva Bruno, presente; Roana Walter, assente; Romeo Nadia, presente;
Ruzzante Franco, presente; Salvan Rinaldo, presente; Scaramozzino Giuseppe, assente; Settini
Nicola, assente; Sguotti Giacomo, presente; Zanforlini Alessandro, presente.
28 presenti.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Allora 28 presenti, la Seduta è valida.
Passo la parola all’Assessore Paulon per l’illustrazione del Punto n. 2 all’ordine del giorno.
PAULON LUIGI PIETRO – Assessore:
(Durante la relazione vengono proiettate delle slide)
Allora, Presidente, mi permetto prima di iniziare due note, la prima è di ringraziamento verso tutti
gli Uffici, verso i Consiglieri Comunali, verso la Giunta, verso tutti coloro che mi hanno sopportato,
non supportato, oltre che supportato in questo periodo; la seconda riguarda la speranza che la
telecamera del Movimento 5 Stelle sia accesa e possa dare l’evidenza al mondo intero che questa
Amministrazione non dice solo “paulonate” e per fortuna che c’è Paulon al Bilancio perché se ci
fosse Piscopo sarebbero “piscopate”, però... non vorrei dire questo però siccome leggo sul giornale
che noi ragioniamo non con la testa ma con altre parti del nostro corpo e che siamo soggetti a dire
frasi... Spero che grazie all’iniziativa del Movimento ci possa essere chiaro a tutti qual è l’effettiva
situazione finanziaria e le proposte di Bilancio che il Comune fa.
Detto questo, iniziamo il primo Bilancio federalista – possiamo dire così –, federalista perché i
Governi hanno dato la possibilità ai Comuni di determinare aliquote, importi, tariffe e quant’altro.
Di fatto è un federalismo strano, un federalismo alla rovescia, un federalismo in cui dovrebbe
esserci lo Stato che contribuiva anche oltre alla vita dei Comuni ripartendo risorse centralizzate, di
fatto ci troviamo uno Stato che con una mano ti dà e con l’altra ti prende più di quello che ti dà e
questo lo vedremo poi anche con i numeri.
È un Bilancio che arriva a marzo per la decisione forte della Giunta di iniziare a lavorare per le
necessità che comportano e i problemi che devono essere risolti, la necessità di dare possibilità a
tutti i settori di lavorare secondo le disponibilità che vengono attualmente messe a disposizione.
È un Bilancio sicuramente che vedrà modifiche durante il percorso dell’anno, una cosa normale se
fosse... e ancora più normale sarà questa, diciamo, annualità proprio dovuta al fatto che viviamo
quotidianamente assestamenti, assestamenti che noi vivremo in diretta e che sottoporremo
eventualmente all’attenzione del Consiglio, qualora ne fosse bisogno, sempre e comunque.
È un Bilancio che arriva adesso ma potrebbe essere, e lo ritengo ancora con maggior forza adesso,
poteva arrivare anche prima di Natale, vi pensate che la prima bozza di Bilancio è stata fatta il 12
novembre 2011, tra la bozza di Bilancio del 12 novembre 2011 ad oggi la differenza è 800.000 euro
quindi di fatto tra l’ICI, l’IMU, trasferimenti dello Stato, tutto questo lavorare che abbiamo fatto e
questa attesa portava a uno scostamento di 800.000 euro, una cosa che era totalmente sopportabile e
totalmente anche, diciamo, modificabile, implementabile e lavorabile anche durante il periodo in...
Arriviamo adesso perché? Perché dobbiamo dare anche risposte. Non dimentichiamoci che insieme
al Piano delle spese correnti ci sono anche le spese di investimento che attendono di iniziare a
lavorare, attendono indicazioni e input dell’Amministrazione, del Consiglio Comunale, perché... per
iniziare a produrre quei progetti che la città ci chiama.
È un Bilancio in cui, non nego, esiste una continuità anche amministrativa, come ho descritto c’è
una continuità, una comprensione, una modifica di quello che è stato fatto e di quella che è la
programmazione. Questo particolarmente lo vedremo quando parleremo del Piano degli
investimenti dove ci troviamo in condizioni particolari e che questa Amministrazione è costretta, o
si vede, a dover integrare o parzialmente modificare o utilizzare per altri motivi.
Un Bilancio di Previsione che vede, entrando più nei dettagli, le entrate tributarie ormai fortemente
condizionate, pensate che solo 1/5 proviene dallo Stato, meno del 20% proviene da trasferimenti
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Comune di Rovigo
Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
dello Stato mentre tutto il resto sono risorse locali, sono risorse che vengono dalla tassazione del
Comune.
È indubbio che è un Bilancio di 45 milioni che deve trovare... che trova copertura attraverso
l’istituzione dell’IMU, attraverso l’IRPEF, attraverso la TOSAP, attraverso l’addizionale comunale,
attraverso le affissioni e altre cose, però diciamo che se noi guardiamo le entrate tributarie e il fondo
statale siamo al 19,70% sui 25 milioni quindi sotto il 20%.
Alla diapositiva dopo – (Nello, grazie...) – vediamo infatti l’andamento grafico e la parimetrazione
con gli anni precedenti dal 2008 al 2012 e potremo vedere come nel giro di due anni, dal 2010 al
2012, il Bilancio... la sua interezza, sono stati dimezzati; se noi guardassimo addirittura il
Previsionale 2011, Previsionale quindi a una nuova distanza dove nel Previsionale è confermato il
consuntivo 2010 e poi l’assestamento è fatto perché nelle manovre di luglio lo Stato ci ha iniziato a
decurtare i trasferimenti, quindi durante l’anno ci siamo trovati la prima perdita di 2 milioni di euro
per arrivare adesso al dimezzamento totale dei trasferimenti dello Stato.
Questo viene logicamente compensato da che cosa? Dall’imposta dell’ICI e dell’IMU,
provvedimenti in cui vediamo che avevamo un assestato di 7 milioni e 104* (audio *1.06.00) dovuti
a che cosa? A 6 milioni e 8 che provenivano dalle altre abitazioni, non prima casa, invece i 200.000
euro e rotti venivano da quegli immobili definiti “di recupero”, le entrate che venivano dal recupero
di risorse per quanto riguarda il lavoro dell’ICI arretrata che magari la gente pagava in...; questa
IMU, 13 milioni e 200.000 euro che sono divisi in 3 milioni e 200 che provengono dalla prima
abitazione e 10 milioni che provengono da tutti gli altri fabbricati e terreni agricoli, tutti gli altri
immobili non prima casa.
La manovra complessiva, che ha un valore di 20 milioni di euro per quanto riguarda il Comune di
Rovigo, vede l’importo fortemente decurtato di 6 milioni e 8 che è la quota parte che negli F24 i
cittadini contribuenti versano direttamente nelle casse dello Stato.
Ricordo il sistema di pagamento, F24, che è una novità per quanto riguarda il sistema con cui tutti
quanti siamo coinvolti dove avremo due sistemi di pagamento, uno di un conto corrente dello Stato
e uno di un conto corrente del Comune però depositato presso la Tesoreria dello Stato e quindi
privando anche i Comuni di quelle piccole realtà dove ci possono essere anche interessi che
potevano maturare.... (Avanti, Nello)...
La seconda parte, oltre all’IMU abbiamo anche quelli che sono le altre, il Titolo II, entrate derivanti
da contributi di trasferimenti correnti; anche in questa parte qua vediamo che se noi guardiamo sono
contributi, la maggior parte riguarda il trasporto pubblico locale sul quale è in atto una revisione,
abbiamo recentemente approvato come Amministrazione e come Giunta un tavolo di lavoro da fare
insieme alla Provincia perché noi siamo in eterna prorogatio, la legge 25 del 1998 della Regione
Veneto ci dà e ci impone ora come ora di andare verso la gara, di fatto la Regione, che è titolare del
trasferimento, ha difficoltà a dichiarare la continuità e la stabilità finanziaria e quindi obbliga le
Amministrazioni a momenti di standby perché in attesa di una programmazione regionale, che a sua
volta utilizza fondi dello Stato, che diano stabilità di finanziamenti in maniera tale che i bandi che
noi possiamo applicare sì e no abbiano una copertura finanziaria nel termine medio di almeno 5
anni che è il tempo anche necessario per fare un bando del trasporto su un territorio ampio come è
quello che è la Provincia di Rovigo perché la normativa prevede anche la istituzione di ambiti sul
territorio provinciale e quindi di lavorare in tal senso.
Poi abbiamo contributi per la Regione e altro – (Nello, andiamo avanti) – dove c’è una costanza
anche per quanto riguarda, diciamo, un leggero calo ma probabilmente dovuto anche al fatto che
anche la Regione sta rivedendo un po’ le proprie disponibilità e quindi abbiamo iscritto a Bilancio
solo quelli che nella pluriennalità abbiamo la certezza di finanziamento.
Quello che è interessante – la prossima – è le entrate extraurbane, extratributarie. Le extratributarie,
vediamo, sono fortemente condizionate da che cosa? Dai proventi del Codice della Strada, più del
40%, il 46% di questa cifra proviene dalla contravvenzioni alla circolazione stradale. È un importo
fondamentale, è diventato importantissimo, non neghiamo che quello che ribadivo io stesso fino a
poco tempo fa che il Comune non poteva essere multe-dipendenti di fatto lo sta sempre più
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Comune di Rovigo
Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
diventando e lo vedremo anche in maniera successiva quando avremo... potremo vedere anche come
viene distribuita la spesa e vedremo sempre di più quanto il Bilancio del Comune, almeno di questo
Comune, è fortemente condizionato dal sistema.
Io vorrei farvi anche presenta una cosa perché i proventi dei parcometri, che incide per il 7% nella
manovra complessiva dei 14 milioni di questo titolo, 1 milione di euro l’abbiamo messo... siamo
stati accusati di avere i parcometri più alti nelle zone limitrofe di Padova rispetto a Ferrara, cosa
falsa perché è normale se io prendessi il paragone con le aree periferiche di Ferrara e di Padova
dove effettivamente pagano meno, pagano 1 euro, ma noi dobbiamo parametrarci sulle zone centrali
di Padova e di Ferrara dove gli importi per quanto riguarda i parcometri sono molto più alti,
pensiamo che al centro di Padova paga 1,70 euro e il centro di Rovigo pagherà 1,20. Credo che sia
un po’ differente e quindi è strumentale, secondo me, utilizzare la parimetrazione con la maniera
generica di guardare la tariffa più bassa che è quella più lontana dal centro rispetto alle zone di alto
scambio e di basso tempo di sosta.
Le entrate extratributrarie – (Nello, grazie... quella dopo, sì) – sono i proventi dell’Ente.
Sono come vedete... – (Va avanti, va avanti... giù, anche se sono invertite non ha importanza) –
come vedete i parchimetri hanno una costanza di rendimento; hanno avuto un notevole calo nel
2010 perché è stato il periodo in cui la viabilità col cantiere del Corso del Popolo è stata seriamente
compromessa e quindi come tale è una viabilità che portata via anche posti blu e posti a pagamento
e ha condizionato anche notevolmente le entrate per quanto riguarda il Comune di Rovigo.
Logicamente la previsione in Aula, che è lievissima se voi guardate rispetto all’assestamento, è
dovuta al fatto che proprio anche il sistema di elevazione... avere equilibrato la cifra da 0,90 a 1,20
non neghiamo porterà qualche piccola variazione in aumento per quanto riguarda le entrate, senza
dimenticare che non sono venute meno le condizioni per far pagare meno i cittadini. Le tariffe a
0,90 sono ancora previste basta solo fare economia per gli abituali utilizzatori nel senso di poter
acquistare gli abbonamenti ogni 50 ore di cosa... di parcheggio, dove potremo vedere che costano
45 euro quindi alla fine un’ora effettivamente può continuare a costare 0,90.
(Avanti...) Gli utili delle partecipate, altra fonte di entrata rispetto, diciamo, delle entrate
extratributarie, sono condizionate anche queste dal fatto che logicamente l’attività delle nostre
aziende sono condizionate anche dal sistema e quindi dai vari costi che ci possono essere di
gestione e un calo è anche fisiologico dovuto anche alla crisi economica che abbiamo.
(Avanti...) I fitti. L’attività grossa – ecco qua una positività innanzitutto –, la definitiva chiusura o
conclusione di un percorso iniziato quasi vent’anni fa che era quello del Consorzio Acquedotto, di
fatto finalmente il Comune di Rovigo insieme agli altri sette partner del Consorzio dell’Acquedotto
del Medio Polesine diventano proprietari, tornano a essere proprietari a pieno titolo dell’immobile e
quindi abbiamo una maggiore entrata dovuta al canone di affitto che è stato regolarizzato tra il
Consorzio Acquedotto e la Polesine Acque che riconoscerà al Comune sia per il 2011 e sia per il
2012, in questa annualità, i canoni stessi.
(Nello...) Le entrate degli asili. Anche qua abbiamo un notevole calo dovuto al fatto che abbiamo
anche maggiori difficoltà, sicuramente la difficoltà è di carattere sociale quindi le agevolazioni
stesse e la minor frequenza che ci porta ad avere una sostanziale diminuzione.
I dati che ci vengono forniti dai settori sono provati dal fatto, se noi guardiamo l’assestamento,
abbiamo vissuto un periodo in cui tutto veniva inserito anche a seguito di un sistema, diciamo,
strano anche di utilizzo degli spazi dove veniva generalizzata un po’ troppo la spesa e in particolare
per quanto riguarda alcuni servizi che riguardano mense e altre cose dove venivano contabilizzati i
soldi in maniera non conforme.
(Avanti...) Il trasporto scolastico, diciamo, va in aumento quest’anno di poche... 7.800... di 12.000
euro rispetto al 2011 a seguito dell’adeguamento, abbiamo posto come linea 1 euro ogni corsa,
l’abbiamo posto come 1 euro ogni corsa singola pur cercando di mantenere le agevolazioni per
quelli che fanno l’abbonamento annuale e quindi, pagando in maniera anticipata l’annualità,
possono avere logicamente la scontistica.
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Comune di Rovigo
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Se noi guardiamo rispetto al 2011 o rispetto al 2009 diciamo che la tendenza è quella, il problema è
che è minore la richiesta di frequenza. Probabilmente anche in questo caso qua le famiglie ne
sentono la difficoltà e quindi preferiscono altri mezzi di trasporto quali magari anche l’iniziativa del
Pedibus che è un’iniziativa che alcune associazioni stanno portando avanti e che di fatto fa altro...
un tipo di trasporto scolastico alternativo.
(Avanti...) Gli incassi delle mense scolastiche. Gli incassi sono logicamente in aumento, abbiamo
visto l’altra volta quando abbiamo parlato di tariffa a domanda individuale. Questo è l’andamento
degli incassi, 524.000 euro previsti a forza anche dell’adeguamento che era... diciamo che l’ultima
tariffa applicata risale ancora a più di cinque anni fa e quindi è stato necessario l’adeguamento
anche per dare maggiore copertura al sistema.
Su questo io mi permetto di aprire una piccola parentesi, ci siamo accordi di grandi anomalie,
anomalie che risalgono a tanti anni fa e sui quali ci stiamo... come Ufficio e come lavoro sinergico
tra l’Ufficio di Ragioneria e il Settore Istruzione per il quale ci siamo accorti che per anni venivano,
diciamo, pagati dei soldi in più e questo dovuto a un errore, probabilmente contabilizzato nelle
vecchie gare d’appalto, dove era stata omessa la famosa parola di oggi che si chiama IVA, “IVA
compresa” e “IVA esclusa”, ha fatto sì che il Comune abbia pagato molto di più rispetto a quello
che era, diciamo, pattuito.
Ma non solo, ci siamo accorti a fine anno, quando sono arrivati i famosi debiti fuori Bilancio, che
c’era un’ulteriore richiesta da parte del Settore Istruzione di riconoscere il debito fuori Bilancio per
quanto riguarda la mensa scolastica; su questo abbiamo voluto andare a fondo e ci siamo accorti che
nei tabulati c’erano delle anomalie, abbiamo trovato che nel mese di dicembre, per esempio, erano
contabilizzati gente che in 14 giorni di scuola mangiava 17 volte, ragazzi che in 14 giorni di scuola
ne mangiavano per 15, abbiamo trovato insegnanti che in 8 giorni di presenza scolastica
mangiavano 24 volte, abbiamo trovato questo tipo di sistema sul quale abbiamo logicamente
controllato la ditta, gli uffici e abbiamo iniziato un serrato lavoro di parimetrazione, di confronto e
di studio dei dati e di eventuale contestazione per individuare le responsabilità sulle quali... per i
quali siamo arrivati a questo punto.
Probabilmente è anche nelle spese che il Comune avrebbe, e non solo il Comune ma anche le tariffe
che il Comune fa pagare ai cittadini, se qualcuno si fosse accorto prima di questa anomalia
avremmo probabilmente qualche centesimo in meno nella tariffa a carico dei contribuenti e degli
utilizzatori delle mense proprio per il discorso della copertura.
Gli incassi della stagione lirica. Questi, nonostante abbiamo messo un aumento per quanto riguarda
i biglietti, abbiamo mantenuto costante, diciamo, la spesa, non perché ci sia rispetto all’assestato ma
perché gli Uffici ci hanno testimoniato che probabilmente nel calcolo dell’assestato del 2011 era
stato calcolato qualcosa che veniva a carico del 2012 e quindi come fase c’era una anomalia nella
contabilizzazione, quindi dobbiamo leggere l’assestato – ma lo vedremo quando parleremo di
consuntivo – che probabilmente il consuntivo del Teatro Sociale rischia di essere inferiore di quello
che era l’assestato proprio per testimonianza dell’ammissione stessa di una sopravalutazione in sede
di assestato, quindi i 130.000 euro di entrata del 2012 sono condizionati anche dagli aumenti che
l’Amministrazione ha dovuto fare per quanto riguarda il 2012.
Qua purtroppo Rovigo è questa, i proventi da loculi, su questo ci sono delle iniziative anche
programmatiche. Noi stiamo lavorando insieme ad ASM, il proprietario di Arcobaleno, per la
definizione anche stessa del settore cimiteriale, ci stiamo lavorando per verificare anche la
possibilità che la stessa ASM con la società Arcobaleno possa costruire nelle frazioni utilizzando
parte del progetto di finanza, è un discorso su cui abbiamo delle forti, diciamo... dobbiamo
approfondire in maniera seria ogni possibilità perché non vorremo mai che a una effettiva volontà
politica si possa contrapporre una difficoltà tecnica per arrivare all’obiettivo che è quello di
ampliare i cimiteri frazionali utilizzando o modificando o integrando i progetti in essere che magari
non... a causa del sistema gestionale che è diventato in essere e che è quello che... il progetto di
finanza ricordo prevedeva che il Comune potesse vendere solo i loculi della parte nuova lasciando
vuoti quelli della parte vecchia quando cessavano le concessioni, di fatto la nuova società che è
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Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
subentrata nel progetto di finanza ha la possibilità di utilizzare entrambi le parti e quindi di
utilizzare i loculi di entrambi le parti e di fatto rallentando la tempistica per la costruzione del
secondo e del terzo stralcio, quindi, venendo meno il cronoprogramma, verificare se questo può
essere utilizzato per altre parti, diciamo, dei cimiteri frazionali.
(Avanti, Nello...) I proventi diversi dei Servizi Sociali vedono un notevole calo, onestamente non ho
guardato il motivo perché nel 2010 e nel 2009 abbiamo avuto questo grande aumento, di fatto
l’assistenza domiciliare e i pasti a domicilio si sono standardizzati, qua sono quote che abbiamo
visto abbiamo messo inalterate rispetto all’anno scorso per quanto riguarda la tariffa a domanda
individuale e quindi gli Uffici dei Servizi Sociali, i servizi alla persona, ci hanno consigliato e ci
hanno segnalato questo tipo di standard di entrate e quindi come tali le abbiamo inserite.
I rimborsi degli Uffici giudiziari subiscono un decremento, non solo subiscono un decremento ma ci
stanno anche preoccupando perché non è ancora chiara quale sia la volontà del Governo per quanto
riguarda la razionalizzazione degli Uffici giudiziari della Provincia portandoli in capo al territorio,
al capoluogo.
Voi sapete che per norma noi siamo tenuti a mettere a disposizione i locali per quanto riguarda gli
Uffici giudiziari, non solo ma anche personale, anche spese di gestione che noi dobbiamo, come
Comune, far fronte per poi essere rimborsati non totalmente ma parzialmente dal Ministero; questo
ci porta la preoccupazione anche perché se ciò avvenisse la chiusura degli Uffici decentrati del
Giudice di Pace di Ficarolo rispetto a Lendinara portandolo a Rovigo, noi sappiamo già che come
logistica qui sarebbe in sofferenza e quindi saremo chiamati a, diciamo, cercare sul mercato altre
disponibilità ma soprattutto anche altre risorse successivamente da dover coprire.
Abbiamo, diciamo, in questo momento il previsionale uguale, anzi un po’ abbassato rispetto
all’anno scorso per le entrate, perché lo Stato ha una tendenza di entrata non sempre costante e
presumiamo – questo siccome stiamo parlando di previsione – che ci sia anche un calo rispetto a
quanto abbiamo avuto l’anno scorso.
(Grazie Nello...) Ecco, siamo arrivati, quindi, diciamo a quello che è il quid: le multe. Le multe, il
complesso del recupero degli insoluti, siamo in controtendenza rispetto agli anni passati ma una
controtendenza purtroppo sensibile dovuta anche alla crisi che esiste.
Noi abbiamo fatto una statistica l’anno scorso, 3 milioni di auto passavano in tangenziale, su queste
solo lo 0,4% venivano sanzionate effettivamente quindi una percentuale molto bassa; il problema è
che adesso, a causa anche della crisi economica, della disoccupazione in aumento, della mobilità,
degli stabilimenti produttivi e roba del genere, abbiamo molte meno auto in circolazione e
probabilmente anche il caro benzina porta la gente a circolare meno. Abbiamo dati abbastanza non
ancora scritti ma di fatto riportati che ci portano a una situazione veicolare di un calo in maniera
sostanziale proprio del transito veicolare nell’asse nord-sud della nostra città e quindi in particolare
nella tangenziale dove abbiamo un buon termometro avendo i misuratori anche di frequenza di
passaggio.
Quindi è necessario, a questo punto qua, non solo per l’effetto dissuasivo che fanno gli autovelox
che sono fissi ampiamente segnalati, manca solo il parrucchiere, io dico sempre, o quello che ti dice
“sorridi quando passi” però di fatto ampiamente segnalati, che abbiamo anche dei giorni in cui non
arriva nessuna sanzione, nessuna fotografia e quindi è il segnale di una maggiore attenzione da parte
dei cittadini stessi.
(Nello...) Gli oneri di urbanizzazione – è l’ultima diapositiva per quanto riguarda le entrate di
carattere extratributarie – questi testimoniano il momento che è significativo. Siamo di fronte
sempre a minori entrate e quindi sempre a una minore attività di carattere edilizio, una minore
attività di carattere imprenditoriale, è, diciamo, la fotografia dello stato sociale che viviamo, è la
fotografia anche di che cosa? È la fotografia anche che io vorrei dare in tono politico e anche il fatto
che il PAT arriva nel 2012 e non è arrivato nel 2010 quindi di fatto un lavoro iniziato rallentato,
rivisto, che ha portato ad avere in questo momento qua anche, diciamo, un momento di non
disponibilità a livello urbanistico.
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Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
Dobbiamo... Sicuramente la parte più importante la dobbiamo anche al fatto che probabilmente la
crisi economica mette anche poca disponibilità nello sviluppo e quindi anche nella ricerca di nuove
abitazioni.
Rovigo ha avuto negli anni, tra il 2005-2006-2008, tanti PIRUEA approvati, se noi li andiamo a
guardare tanti di quei PIRUEA non sono ancora partiti o sono ancora in fase di costruzione, quindi
stanno subendo una fase di rallentamento, anche questo è testimonianza di crisi e anche questo è
testimonianza che la città deve guardare con attenzione queste situazioni.
Adesso passiamo alla parte spesa che logicamente subisce che cosa? Subisce l’evento storico che
stiamo vivendo.
Se noi guardiamo le spese, che sono finanziate con le entrate correnti e con gli oneri, abbiamo...
arriviamo nel 2012 ad avere un Bilancio di 45 milioni rispetto a un assestato di 46 milioni e 8,
rispetto a un consuntivo del 2010 di 49, rispetto a una stabilità del 47-49 che era degli anni passati.
Il calo si riflette inevitabilmente sulle spese discrezionali perché mentre abbiamo una parte
obbligatoria su cui abbiamo il personale, abbiamo i contratti, abbiamo i mutui, che come decisione
– ma lo vedremo dopo – di Amministrazione abbiamo pensato di non utilizzare il ricorso del mutuo
per non andare a gravare sull’indebitamento pubblico e quindi anche di compromettere l’equilibrio
delle spese correnti negli anni successivi ma andare a ricercare tutte le possibilità di investimento di
soldi già a disposizione.
Abbiamo una parte di vincolate, queste spese vincolate che pur essendo in calo sono che cosa? Sono
la parte che provengono dalle sanzioni amministrative.
Abbiamo la parte del 208 quindi tutte le spese che vengono vincolate alla spesa del Codice della
Strada, abbiamo quelle che entrano dallo Stato e dalla Regione finalizzate al Teatro rispetto alle
finalizzate ad attività su cui hanno un’entrata e un’esatta destinazione, ma quello che politicamente
è più significativo sono i solo 900.000 euro che abbiamo di discrezionale.
Questo è un segnale che indubbiamente sul quale possiamo iniziare a discutere tantissimo di come
arrivare a questi 900.000 euro oppure implementarli questi 900.000 euro, sono attività che noi come
Amministrazione Comunale nel programma del 2012 abbiamo in essere, sono iniziative di carattere
politico-programmatico che solo oggi possiamo iniziare ad attuare perché solo oggi vediamo alla
luce anche un Bilancio e la chiusura di un conto sul quale ci creava non pochi problemi di
valutazione e questo è condizionato anche dal discorso degli emendamenti, emendamenti che
vedremo dopo, il discorso della politica che deve mettere a disposizione della tecnica i mezzi per
risolvere i problemi che abbiamo trovato e che dobbiamo affrontare.
900.000 euro... cosa ci sono in questi 900.000 euro? In questi 900.000 euro ci sono le agevolazioni
della TIA, ci sono i contributi alle scuole materne, ci sono anche i traslochi, ci sono per
razionalizzare le risorse per poter risparmiare negli affitti e quindi in questo ci sono anche i mezzi
per raggiungere obiettivi maggiori per avere economie a disposizione già in una parte del 2012 ma
sicuramente in maniera molto più concreta nel 2013.
Ci sono i contributi di carattere sociale che in questo caso proprio nei 900.000 la fanno da padrone;
la fanno da padrone in una maniera assoluta perché se noi facciamo i conti di quello che sono le
cifre che trovate nel Bilancio che avete a disposizione di carattere sociale che, sapete benissimo,
sono di carattere discrezionale, vedremo che resta ben poca cosa per tutte le altre politiche che
abbiamo dovuto limitare nell’attività con grosso sacrificio da parte di tutti i miei colleghi Assessori
che hanno dovuto veder ridimensionato la loro, diciamo, ambizione e la loro volontà di
intraprendere politiche e di iniziative... e di portare a concretizzare idee che avevano in testa e che
fanno parte del programma amministrativo del Sindaco.
(Andiamo avanti, Nello...) Nelle spese obbligatorie abbiamo le spese di personale dove troviamo
una sensibile riduzione. Se notate... se avete notato nella relazione dei Revisori dei Conti hanno
evidenziato il fatto che non abbiamo inserito a Bilancio il Piano occupazionale e non è un fatto di
non averlo voluto fare, è il fatto che non c’erano disponibilità economiche per fare un Piano
occupazionale ulteriore perché lo riusciremo a fare col tempo, non abbiamo problemi di crearlo anzi
ne avremo la necessità di farlo specialmente in alcuni settori quali la Polizia Municipale o altri
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settori sui quali avremo bisogno anche di personale qualificato e disponibile, però attualmente
anche in questo caso qua un po’ di carestia.
Però un segnale credo che sia fondamentale da elencarlo, è che nel 2011 l’Amministrazione Piva ha
deciso di passare da 8 a 6 dirigenti, ha pensato bene di non sostituirne e quindi ha dato un carico di
lavoro maggiore a ogni dirigente e soprattutto renderli molto più polisettoriali rispetto alle
specificità che avevano prima. Su questo credo che sia per loro un aggravio di lavoro enorme e su
questo, per quanto riguarda me ma penso che anche riguarda l’Amministrazione e il Sindaco, che
sia un ringraziamento perché hanno accettato, diciamo, non credo volentieri ma hanno accettato
positivamente il fatto di dover impegnarsi di più nel lavoro a servizio dell’Amministrazione
capendo e comprendendo che anche questo tipo di attività che fanno è finalizzata a un bene comune
che è la città, quindi anche per loro è sentire su se stessi le responsabilità non solo tecniche ma
anche morali della città stessa.
Mutui: 9 milioni e 200.000 euro. Queste sono le rate che noi paghiamo, questi sono i famosi
“indebitamento pubblico” che abbiamo. Se voi guardate noi abbiamo... noi paghiamo su questo
indubbiamente una situazione che io ho anche descritto purtroppo di scelte che sono state necessarie
nel passato pur sapendo che avrebbero portato nel futuro delle complicazioni, si chiamavano:
rinegoziazione dei mutui, la prima fatta a cavallo degli anni ’90-fine anni ’90 e la seconda fatta
negli anni 2000....
(Voce incomprensibile dall'Aula)
PAULON LUIGI PIETRO – Assessore:
‘96-’97.
Scelte fatte nel momento, scelte per esigenze di avere liquidità che però sapevamo fin da allora che
avrebbero portato delle difficoltà, perché la rinegoziazione dei mutui portava a ricompattare tutti i
debiti sia quelli più a breve... cioè già in dirittura d’arrivo e sia quelli più a lunga scadenza, metterli
insieme, rinegoziarli e ripartire con un punto zero nuovo ad altri tassi.
Indubbiamente questo portava dei vantaggi immediati nei primi anni, adesso questo momento lo
stiamo un po’ scontando e di fatto ci siamo obbligati a... abbiamo riportato a ventennali i
finanziamenti in dirittura d’arrivo ma in questo momento stiamo ancora pagando tutti i ratei sia in
conto interesse che in conto capitale.
La scelta dell’Amministrazione, come vedete, è di... sia nel 2011 che nel 2012 è di non contrarne,
gli ultimi fatti sono stati fatti nel 2010, gli ultimi mutui, nel 2011 e nel 2012 non saranno fatti
mutui, questo vuol dire anche che il Piano degli investimenti sarà fatto utilizzando le risorse che
abbiamo già a disposizione.
(Nello...) Le spese per le mense scolastiche sono in calo rispetto all’anno scorso. I motivi sono
molto semplici, voi guardate la voce “debiti fuori Bilancio” io mi sono sempre domandato da cosa
derivavano questi debiti fuori Bilancio e questi debiti fuori Bilancio com’è possibile che... ce lo
siamo domandati tutti quanti perché con alcuni di voi siamo qua da tanti anni nei vari ruoli da
Consiglieri della maggioranza, opposizione, Giunta... non ha importanza ma siamo qua e abbiamo
visto un percorso molto variegato su queste situazioni e ogni anno a parlare, specialmente negli
ultimi cinque anni a parlare di debiti fuori Bilancio e abbiamo trovato questo tipo di anomalia.
Non era possibile che noi ogni anno avevamo una difficoltà di trovare... perché improvvisamente
saltavano fuori dei pasti in più, e sì che gli alunni, i frequentanti erano sempre meno e quanto meno
non solo c’erano le riforme, non solo le riforme ma c’è anche l’assenteismo normale, cioè naturale
di una maggior frequenza e quindi era difficoltà, difficoltà che stiamo guardando, stiamo lavorando
con grande attenzione perché abbiamo... e verificare se ci sono, diciamo, delle possibilità di
recuperare eventuali errori che possono essere stati fatti durante la gestione, diciamo, di questo tipo
di settore e che attualmente noi, per quanto riguarda il 2011, abbiamo bloccato nel senso che la
richiesta che dovrebbe ricadere sull’anno successivo attualmente è accantonata proprio e contestata
proprio in funzione di questo.
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Spero quanto prima anche di vedere, diciamo, il lavoro concluso in maniera tale da poter
intraprendere una azione definitiva di chiarezza e di trasparenza proprio su tutto il settore ma anche
di acculturamento del personale che deve imparare come si inseriscono i dati, perché probabilmente
l’origine del male non è neanche all’interno del Comune di Rovigo ma è nella gestione del
software, è una questione di, diciamo, chi fa che cosa che alla fin fine il settore finale, che è quello
che inserisce i dati, si trova ad aver sbagliato e con il Comune che non se n’è accorto.
(Nello, avanti...) Il trasporto scolastico incide 800... anche qua abbiamo avuto due debiti fuori
Bilancio ma sono stati determinati più che altro dal servizio della scuola-palestra perché non era
stato preventivato nella gara d’appalto e quindi di fatto è una spesa accessoria che viene separata e
ce lo troviamo dall’anno scorso, probabilmente ce lo troveremo anche quest’anno perché alla fine è
un computo che viene quantificato alla fine e quindi anche qua probabilmente anche quest’anno nel
2012 troveremo qualcosa come 2.500-2.600 euro fino a che non avremo l’appalto nuovo dove
potremo inserire non più a piè di lista perché non comprendibile nell’appalto stesso.
Tasso di copertura, ve lo ricordo ancora, siamo intorno al 13% quindi abbiamo una situazione in cui
è evidente la volontà, diciamo, di mantenere un servizio che costa sulla comunità in maniera molto
pesante però crediamo che sia un servizio altrettanto importante che la città non può rinunciare.
Le spese per il nido sono in leggero aumento ma credo che sia più che altro dipende dal fatto del
personale. Questo qua le spese sono indubbiamente condizionate da che cosa? Il personale che
viene assunto durante la stagione e logicamente sono le risorse che ci sono nel Bilancio e maggiori
poi sono anche le sostituzioni che si possono fare, logicamente quando minori sono le risorse
minori sono le sostituzioni, maggiori sono i sacrifici che si chiede anche agli insegnanti stessi per
sopperire e supportare le colleghe.
(Andiamo avanti, Nello...) Su questo entriamo nel parco, nel campo degli investimenti, vedete che
siamo a zero.
Qua stiamo affrontando quello che è un tema importante e quello che stiamo vivendo noi, facciamo
un Piano di investimenti che è una continuazione di quello che era il passato, una correzione e una
rincorsa anche perché abbiamo dei problemi concreti in essere che dobbiamo risolvere, il primo è il
problema scambio delle aree delle piscine, del problema natatorio sul quale c’è l’emendamento del
Sindaco, sul quale si è messa a disposizione la politica, ha messo a disposizione della tecnica per
risolvere il problema, le risorse necessarie perché venga trovata la soluzione.
Non siamo felici di averlo fatto, noi stiamo pensando soltanto che 360.000 euro che mettiamo oggi
a disposizione della tecnica per risolvere il problema dell’IVA dovuta o meno a seconda delle
interpretazione ma secondo gli atti dovuta e secondo l’indicazione degli Uffici dovuta, ci troviamo a
fare... corrisponde per noi a un grosso sacrificio.
Pensate che noi portiamo ad aumentare di 1/3 le spese discrezionali, avremmo potuto diminuire di
mezzo punto l’IMU, avremmo potuto anche andare incontro alle esigenze dell’ATER di poter avere
delle agevolazioni tributarie per quanto riguarda l’IMU, con 360.000 euro si potevano fare tante
cose e invece le mettiamo a disposizione per chiudere una partita che dal 20 maggio 2010 è ancora
insoluta e sulla quale siamo chiamati a chiudere entro il 31 marzo di quest’anno.
Ecco uno dei motivi per i quali siamo qua oggi ad approvare o a chiedervi l’approvazione di questo
Bilancio di previsione. È indubbiamente un motivo grave, importante e anche urgente da portare a
termine.
Il secondo motivo sul quale ci vede impegnate sugli investimenti è il problema dei contratti di
quartiere, è il problema del Maddalena. Il problema del Maddalena è un problema che voi sapete dal
2006 l’Amministrazione... diciamo, sono stati accesi dei mutui, mutui per contribuire e per lavorare
insieme nei contratti di quartiere. Questi mutui accesi hanno... pochissimi hanno visto e sono stati
utilizzati per progettualità, abbiamo sicuramente visto qualche scuola, però non abbiamo visto il
“palestrone”, abbiamo visto il Parco Maddalena che è stato spostato, abbiamo visto il bocciodromo
però abbiamo dei problemi: il problema è che i contratti di quartiere sono in scadenza, noi
dobbiamo rendicontare entro dicembre di quest’anno.
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Noi siamo andati già più volte a Venezia per incontrare i funzionari e non ci sono deroghe, non ci
sono proroghe quindi di fatto la Regione stessa è, diciamo, in difficoltà per il Patto di stabilità e
quindi ha chiesto di portare a termine i contratti di quartiere con quello che abbiamo, ridisegnare
eventualmente quello che dobbiamo ridisegnare e di contabilizzare entro il 2012. Qua abbiamo un
problema, abbiamo 400.000 euro fermi che sono quelli... la quota parte che la Regione doveva darci
sul contratto di quartiere per quanto riguarda il parco, l’area verde del Parco Maddalena.
Abbiamo avuto già la diffida da parte del Ministero, abbiamo i contratti di quartiere che sono
bloccati, noi dovremo andare a Venezia a portare le nuove carte e il nuovo ridisegno solo ed
esclusivamente se siamo in grado di portare la proprietà dell’area del Parco che attualmente non
abbiamo.
Ecco che noi troveremo nell’emendamento del Sindaco anche la possibilità di cercare di lavorare in
tal senso, noi stiamo andando e tante volte quando ci viene detto “non avete fatto la gara per
l’illuminazione”, quando ci viene detto “non avete fatto la gara per la gestione del calore”, quando
non abbiamo fatto tante altre cose, trovate il sistema di capire quanto stiamo lavorando invece per
risolvere un problema di questo tipo che sono solo una parte che troviamo perché stiamo parlando
di previsionale, quando probabilmente parleremo e ci troveremo ad affrontare anche situazioni in
cui non siamo in grado di prevederlo perché è un work in progress, è un lavoro che va avanti e in
cui sempre più spesso purtroppo ci troviamo anche delle difficoltà.
Vorrei accennare, se Piscopo me lo consente, al discorso del Campo Battaglini sul quale abbiamo
ancora ad oggi dei problemi irrisolti e la probabilità che ci siano anche qua delle risorse da trovare
per risolvere e quindi un lavoro che proprio Nello sta facendo non solo con gli Uffici ma proprio nel
confronto con la Regione per vedere di trovare, diciamo, il bandolo della matassa.
Abbiamo quindi utilizzato le devoluzioni, abbiamo utilizzato i residui, quindi abbiamo utilizzato
quei mutui che, contratti nel 2006 e che dal 2006 continuiamo a pagare, e mai utilizzati e quindi il
“palestrone”, 1 milione e 200.000 euro, verrà devoluto in una serie di opere pubbliche su cui
abbiamo trovato nel Piano approvato a ottobre certi, come eravamo certi che in previsione del
Bilancio di questo momento avremmo dovuto modificarlo.
L’abbiamo modificato anche grazie a che cosa? Indubbiamente perché solo adesso abbiamo potuto
mettere in preventivo quanto potrebbe venire dalla quota parte delle contravvenzioni al Codice della
Strada quindi il 208 che prevede che il 50% di questa cifra, dell’entrata, sia vincolata alla sicurezza
e ad attività accessorie. Su questo, quindi il 208, è possibile destinare soldi per la manutenzione di
strade e marciapiedi e quindi anche la possibilità di utilizzare quelle risorse destinate a ottobre
poterle utilizzare per fare altre iniziative urgenti e improrogabili.
Qua quando ci siamo trovati non è che abbiamo avuto tante scelte, avevamo una lista delle urgenze
che non finiva più, abbiamo l’urgenza più assoluta della scuola della Bonifacio dove abbiamo
problemi gravissimi e sulla quale necessita un intervento immediato di studio e di consolidamento.
Abbiamo problemi con gli impianti sportivi, abbiamo dei problemi con le strade, abbiamo problemi
con i marciapiedi, abbiamo problemi con la pubblica illuminazione, abbiamo problemi
dappertutto... abbiamo cercato di essere il più equilibrati possibile e di dare la risposta in maniera
più adeguata al territorio centrale, quindi al capoluogo e alle frazioni, in maniera quasi, diciamo,
indifferenziata in maniera tale che come avevamo l’impegno che il Sindaco si era preso in
campagna elettorale da sempre che le frazioni devono avere la pari dignità del centro e quindi come
tale anche i pari stanziamenti.
Io vi ringrazio e attendo i vostri interventi.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Allora grazie all’Assessore per la relazione e quindi apriamo la discussione generale. Si è già
prenotata Menon... Borgato – adesso arriva anche la luce, grazie –, Bellinello... va beh, intanto
abbiamo questi.
Due secondi che adesso viene accesa la luce... in attesa che venga accesa la luce ricordo ai
Consiglieri i tempi dei lavori sul Bilancio.
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Come sapete i tempi sono raddoppiati perché siamo in sede di approvazione di Bilancio
Previsionale e quindi i tempi di discussione sono 20 minuti, i tempi per le dichiarazioni di voto sono
di 6 minuti, mentre per quanto riguarda gli emendamenti – poi quando passeremo alla fase degli
emendamenti – chiusa la discussione generale verranno illustrati e per la presentazione di ogni
singolo emendamento ci sono 6 minuti, 20 minuti per la discussione degli emendamenti stessi ai
sensi dell’articolo 58 e 6 minuti per le dichiarazioni di voto degli emendamenti.
Ciò detto, la parola al Consigliere Menon. Prego.
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Scusate, i Revisori?... I Revisori?
(Voci incomprensibili dall'Aula)
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Stanno arrivando?
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
No, ho capito, non siamo sordi... Ha risposto: stanno arrivando.
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Perché io pensavo di rivolgermi anche a loro nel parlare nel mio intervento di Bilancio.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Se vuole che magari facciamo parlare un altro dei Consiglieri e poi le ridiamo la parola appena
arrivano i Revisori?
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Io attendo che siano presenti, però tocca a me.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Sì...
(Voci incomprensibili dall'Aula)
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Effettivamente sì insomma, stiamo solo parlando del Bilancio, dai su.
(Voci incomprensibili dall'Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Chiedo se anche gli altri due che hanno chiesto di intervenire, Borgato e Bellinello, richiedono la
presenza dei Revisori oppure se possiamo guadagnare tempo dando lo spazio...
(Voci incomprensibili dall'Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
No, no. Guardi, non ho fretta, sto qua anche fino a mezzanotte ma non è il problema... è solo un
discorso di economia dei lavori.
Se no aspettiamo i due minuti che arrivino i Revisori e rispettiamo l’ordine degli interventi.
Prego, Menon.
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MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Allora, sempre nell’ottica di guadagnare tempo, visto che mancano i Revisori e li dobbiamo
attendere, volevo, con il parere e il permesso del Presidente del Consiglio, distribuire ai Consiglieri
la fotocopia dell’articolo 19 della convenzione per, diciamo, il Polo natatorio il project financing.
Se intanto posso avvantaggiarmi e consegnarlo... consegnandolo ad ognuno di loro? Grazie.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Va bene...
È entrato in Aula uno dei Revisori, il dottor Grosselle, è arrivato anche il Presidente dottor
Pavanello quindi sono già arrivati due dei tre Revisori. Diamo la parola per l’intervento al
Consigliere Menon.
Prego, Consigliere.
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Egregio signor Sindaco, egregi Assessori, egregi Revisori dei Conti ed egregi colleghi Consiglieri,
ci troviamo oggi a discutere della delibera più importante per il nostro Comune, la delibera di
approvazione del Bilancio di previsione 2012.
Voglio premettere a tutti che dietro tutti questi numeri illustrati dall’Assessore Paulon, che oggi
discutiamo, ci sono gli aspetti fondamentali della vita di ogni singolo rodigino; questi numeri
avranno ripercussione diretta sulla nostra gente, sulle scuole, sulle strade, sulla sicurezza, sul tempo
libero, sulle imposte da pagare. È per questo che oggi tutti noi siamo chiamati a svolgere ognuno il
nostro ruolo ma con la massima attenzione perché non stiamo parlando semplicemente dei nostri
soldi ma stiamo parlando della gestione dei soldi degli altri, dei cittadini di Rovigo, stiamo parlando
della cosa pubblica.
È con sorpresa, forse dovuta alla mia scarsa esperienza, che ho appreso che in data 19 marzo, con
soli sette giorni di anticipo sulla discussione del Bilancio, il signor Sindaco mi presenta un
emendamento – ma guarda –, all’improvviso abbiamo aperto un cassetto e abbiamo trovato 370.000
euro di risorse? Ma fantastico, direi io!
Allora come devo reagire di fronte a uno schema di Bilancio che mi viene depositato un mese
prima, “Toh, guarda questo, analizzalo, che tanto all’ultimo minuto eo stravolgo con 400.000 euro
tirati fuori non so da dove” e con una manovra sulle opere pubbliche – di cui lascerò parlare i
colleghi – che è molto simile a una barzelletta perché come al solito le cose più importanti sono il
Club House al Gabrielli, ragazzi!
E gli Uffici cosa mi rispondono? Allora, venendo da una logica aziendale per me è inspiegabile una
modifica così repentina e così importante nell’ammontare, ma come devo prendere un Bilancio,
come approssimativo? E mi rispondono che l’emendamento che presento all’emendamento del
Sindaco in base all’articolo 29 del Regolamento di contabilità non è presentabile perché non si
possono emendare gli emendamenti degli altri?! Beh, allora io dico che c’è bisogno di rivedere
questo articolo 29 perché allora all’ultimo minuto il Sindaco presenta quello che vuole e io non
potrò mai mettere bocca alla cosa se non votare contro come sicuramente sarà.
Ma questo non ha senso, per un mese guardare una cosa che poi verrà stravolta a un giorno dalla
scadenza per depositare gli emendamenti con quello poi che c’è, perché adesso entro anche nel
merito di quello che c’è in questo emendamento.
Però sono rimasta molto male perché, a parte le scelte politiche, qui c’è anche una questione di
serietà in quello che viene dato ai Consiglieri e depositato da guardare. Com’è possibile che
all’improvviso saltino fuori 370.000 euro?
SALVAN RINALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
(Voce incomprensibile dall'Aula)
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
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No, se lei ha il coraggio parla al microfono e intanto aspetta che finisca.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Salvan, Salvan, ho capito...
(Voci incomprensibili dall'Aula)
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
No, parla sempre fuori microfono, Salvan.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Faccio solo presente che siamo in sede...
SALVAN RINALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Non siamo ancora arrivati agli emendamenti, sta discutendo l’emendamento, va bene?
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Siamo in sede di discussione generale, poi avrà la possibilità di parlare...
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Stiamo discutendo del Bilancio e l’Assessore Paulon ha parlato di tutto quello di cui voglio parlarle
io, quindi mi lasci parlare, per favore.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Continui, Consigliere Menon.
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Ho detto che lascerò ai miei colleghi la discussione sul super emendamento del Sindaco, però di
quello che ha parlato l’Assessore Paulon mi permetto di parlare anch'io.
Allora, veniamo al dunque.
L’Assessore Paulon parlava del fatto che gli Uffici asseriscono che l’IVA sulla Piscina Baldetti va
pagata e proprio per questo, su segnalazione naturalmente degli Uffici, il Sindaco ha predisposto un
emendamento in cui 361.520 euro verranno stanziati per il pagamento dell’IVA sulla Piscina
Baldetti.
Voglio segnalare che faccio parte della Commissione Bilancio, l’importantissima Commissione
Bilancio, mai avevo sentito parlare della questione, nessuno l’ha mai tirata fuori. Se lunedì scorso
alle 10 di notte il Consigliere Scaramozzino non la tirava fuori io manco sapevo che esisteva.
Questo vi fa capire l’importanza delle Commissioni!
Sono andata a studiare l’operazione che voglio brevemente riassumere: project financing, cioè
finanza di progetto, un partenariato pubblico-privato che consente la realizzazione e la gestione di
opere pubbliche. La disciplina del project financing è incardinata all’interno dell’ampio corpus
della disciplina dei Lavori pubblici, pensate che all’inizio questa operazione, con cui il privato
costruiva un’opera, il Comune o l’Ente locale comunque, ai tempi della Merloni-ter, poteva dare in
gestione una cosiddetta opera calda come la piscina o un parcheggio oppure poteva dare un
contributo in denaro o insieme. Sapete quanti progetto di finanza sono stati fatti all’epoca della
Merloni-ter? Quasi nessuno. Perché? Perché caratteristica dei Comuni è la mancanza di liquidità dei
Comuni e degli Enti sociali.
Qual è la caratteristica dei Comuni e degli Enti locali? Quella di avere un ampio patrimonio.
Proprio per questo con la Merloni-quater hanno introdotto la possibilità, anziché di dare soldi, di
dare qualcosa in cambio, un immobile, un terreno, lo si dà e perché diventa appetibile per il privato?
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Comune di Rovigo
Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
Perché il Comune ha la possibilità di fare variazioni urbanistiche e può rendere qualcosa che vale
100 farlo valere 1.000.
Da questo momento, da quando è entrata in vigore la Merloni-quater e quindi è possibile cedere dei
beni anziché dare liquidità, il project financing ha iniziato ad essere utilizzato da tutti gli Enti locali.
I Comuni, appunto, procedono a una sorta di monetizzazione della funzione urbanistica e, se ben
gestita questa cosa, potrebbe consentire la riqualificazione e la valorizzazione di interi comparti del
tessuto urbano.
Ma veniamo in concreto all’operazione del Comune di Rovigo. Parte nel 2005, una cordata di
imprenditori si presenta al Comune con una proposta: costruisco il nuovo polo natatorio di Viale
Porta Po in cambio della concessione in uso degli impianti per 25 anni e in cambio della cessione
della Piscina Baldetti; Piscina Baldetti che sarà resa più appetitosa da varianti urbanistiche che
concedono aumenti di edificabilità.
Martedì pomeriggio prendo in mano la convenzione e inizio a leggere; la convenzione è sottoscritta
il 9 giugno del 2006 dal nostro Comune e dalla cordata di imprese.
All’articolo 3 della convenzione si stabilisce che nella gerarchia dei numerosissimi atti che
definivano l’operazione la convenzione è suprema, cioè in caso di contrasto vale quello che c’è
scritto nella convenzione.
All’articolo 17 mi si dice che l’ammontare dell’investimento è di 10 milioni e 103.000 euro IVA
compresa; da notare – lo dico rivolgendomi ai colleghi Revisori – che siamo in un’ottica pubblica,
completamente pubblica, che prescinde dalle logiche a cui siamo abituati nel campo privato perché
questo strumento è utilizzabile solo dal pubblico, quindi nell’ammontare dell’investimento è
definito “compresa l’IVA” in quanto da che mondo è mondo per tutti gli Enti locali l’IVA è un
costo.
Viene stabilito inoltre che l’ammontare dell’investimento è coperto da un contributo del Comune
costituito dalla cessione in proprietà della Piscina Baldetti; non c’è scritto che il contributo del
Comune è costituito dalla cessione in proprietà della Piscina Baldetti e dalla corresponsione
dell’importo dell’IVA a parte sulla fattura emessa dalle ditte, ciò è ribadito dal fondamentale
articolo 19 che, ripeto, è l’unico articolo che espressamente il Consiglio Comunale del 28 febbraio
2005, presenti in molti tra i quali Bellinazzi, Bimbatti e altri che non ricordo, hanno approvato
espressamente l’articolo 19, che prima vi ho consegnato a tutti, sul quale c’è scritto – fermatevi un
attimo sul titolo – non si chiama “stima” o “perizia della piscina” ma si chiama “Modalità di
erogazione del contributo a carico del concedente”, cito testualmente: “Parte dell’ammontare
dell’importo della presente convenzione pari a 3 milioni e 615.200 oltre IVA sarà coperto dalla
cessione in proprietà al concessionario della Piscina Baldetti.
Non è stata usata la dicitura che il contributo dell’Amministrazione è pari a 3 milioni e 615.200
oltre IVA coperta in parte dalla gestione della piscina e in parte con versamento dell’IVA. No! È
stato previsto che il tutto è coperto dalla cessione della piscina.
La piscina è una dazione in pagamento di un totale fattura che sarà emesso dalle ditte, anche perché
altrimenti avremmo avuto qualche comma che ci dice quest’IVA quando, i tempi per versarla visto
che stiamo parlando di IVA a esigibilità differita con tutti i problemi che hanno gli Enti locali nel
pagare le cose; da nessuna parte c’è scritto “l’IVA sarà pagata entro 60 o 90 giorni dalla cessione
della piscina”, no!
Sull’interpretazione dell’articolo ho letto, anche dai giornali – ragazzi, non c’entra niente la
professione che faccio, non c’entra niente, non si tratta di essere fiscalisti, qua si tratta di lingua
italiana, si tratta di leggere il contratto –, non riesco a comprendere perché debba aggiungere il
pagamento di quest’IVA quando espressamente è scritto che la cessione della piscina copre l’intero
importo che sarà fatturato dalle imprese e cioè è il controvalore di una fattura.
Cari colleghi, tutti stimati professionisti, oculati imprenditori e validi dipendenti, se voi, voi
personalmente, aveste in mano un contratto in cui vi si dice che la nuova casa che vi vendono vale
100.000 euro oltre IVA e che è coperta dalla cessione della vostra vecchia casa, cosa capireste: che
dovete pagare a parte l’IVA o che è tutto coperto dalla cessione della vecchia casa?
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Comune di Rovigo
Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
La cosa che mi sconvolge, la cosa che più mi sconvolge ma voglio sinceramente pensare che sia
per... a volte per fretta nel fare dichiarazioni sui giornali, ma la cosa che mi ha inquietato sono state
le affermazioni: “mettiamoci dalla parte del privato”! Ma io, ragazzi, sono Consigliere Comunale
qua, io non faccio le veci del privato, non sono il consulente della cordata di imprese, io so quello
che c’è scritto.
È logico che per il privato che emette una fattura di 3 milioni e 6 oltre IVA sarà sgradevole
quell’IVA da versare ma sono qui per dire: ma sì, dai, interpretiamolo... dai, dai ghèa demo. È
questo che sono chiamata a fare? Per non rattristare il privato devo interpretare a suo favore
l’articolo 19 sconvolgendone il contenuto e regalargli l’IVA di 360.000 euro? Forse perché siamo
tenuti sotto scacco, perché nel contratto è prevista una penale da 2 milioni e 200.000 euro che il
privato ci può chiedere? È forse per questo che darò l’IVA? Conveniamo tutti che non è possibile
per questo dargli 360.000 anziché i 2 milioni e 2 di penale, non è possibile andare contro quello che
dice un contratto per evitare possibili sanzioni.
Dobbiamo quindi noi, Consiglieri, personalmente decidere in base a verità in quanto stanziare
impropriamente risorse pubbliche chi voterà a favore, se succede che l’IVA non era dovuta,
risulterà che ha stanziato impropriamente risorse pubbliche e questo ha dei precisi risvolti.
(Voci incomprensibili dall'Aula)
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Non c’entra, non c’entra... non c’entra.
(Voci incomprensibili dall'Aula)
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Ma non c’entra nulla.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Non interrompiamo e lei continui.
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Allora, scusate, siamo oggi tenuti a votare sullo stanziamento della cifra per il pagamento dell’IVA
e quello che mi rattrista è che da circa due anni, dal collaudo del polo natatorio, a nessuno è venuto
in mente di verificare questo articolo, di sottoporlo al parere di un giurista, di un esperto di contratti
pubblici, anche se per me non ce ne sarebbe bisogno perché io l’italiano lo leggo.
Possibile che a nessuno fosse venuto il dubbio che oggi è qui di fronte a noi?
Qui, cari colleghi, e dico “cari” perché oltre che ad essere avversari politici mi state pure quasi
simpatici...
(Voci incomprensibili dall'Aula)
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Cari colleghi, qui siamo noi che ce ne andiamo di mezzo... siamo noi che ce ne andiamo di mezzo!
Il Sindaco che ha proposto l’emendamento in primis sarà chiamato a risponderne, ad assumersi la
responsabilità, ma c’è una responsabilità anche del Consigliere che approva la delibera non
conforme, responsabilità che lo chiamerà a rispondere del danno erariale eventuale con tutto il
proprio patrimonio.
Allora, se si vuole sentire un esperto e dice che le cose stanno come dice il Sindaco, gli Uffici e
l’IVA va pagata, benissimo: le risorse ci sono e pagheremo con una modifica successiva al
Bilancio, presentato in tutta furia perché qua c’è da lavorare – all’ultimo momento 400.000 euro,
toh, e i và – in cui includeremo animazione estiva ed emergenza neve. Ma se per caso le cose stanno
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Comune di Rovigo
Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
come dico io, per caso, e la cessione della piscina è il controvalore di un totale fattura, una dazione
in pagamento, allora avremo semplicemente, chi vota a favore, deliberato di regalare, donare,
360.000 euro al privato distogliendoli da altre potenziali spese utili alla cittadinanza tutta.
Vi invito a riflettere su questo punto e a non ragionare su logiche di parte, se c’è stato un errore sarà
stato... andremo a vedere, qui l’appartenenza politica non c’entra, qui c’entra la cura e la tutela del
bene pubblico che deve guidare tutte le nostre scelte a prescindere dalle bandiere.
Vi chiedo: siete voi tutti pronti ad assumere per certa un’interpretazione a favore del privato
dell’articolo 19 o se invece, facciamo un passo indietro, si può chiedere il parere di un esperto di
contratti pubblici e votare al limite più serenamente col responso dell’esperto? Perché se sbaglio, se
sbaglio io, avrò fatto la figura di essere la più grande pignola e scrupolosa nel gestire i soldi degli
altri ma se non sbaglio e la delibera viene approvata oggi sappiate che per conto mio c’è solo la
Corte dei Conti.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie, Consigliere.
La parola al Consigliere Borgato.
BORGATO ANDREA – Consigliere Partito Democratico:
Sì. Grazie, Presidente.
L’Assessore Paulon è stato molto chiaro sulle cifre che ci ha presentato oggi però io vorrei fare
alcune valutazioni di carattere più politico prendendo lo spunto dalle valutazioni che l’Assessore
stesso ha fatto nella sua relazione di accompagnamento al Bilancio, che non ha citato, almeno in
parte, oggi illustrando le cifre, quindi stiamo parlando di numeri, numeri sicuramente che non sono
allegri ma hanno bisogno anche di essere interpretati e di capire, anche per l’Aula, come sono stati
costruiti e quali sono state le scelte che questa Amministrazione ha voluto fare rispetto a questo
previsionale.
Nella sua relazione di accompagnamento, Assessore, c’è un’affermazione, che ritengo importante e
che dopo dovremo anche ritrovare poi nei numeri che vengono illustrati, ed è quella di una
particolare sensibilità verso chi ha problemi economici, quindi il Bilancio, lei afferma, potrebbe
avere spazi ulteriori a questa buona volontà. Allora su questa buona volontà io le dico che
personalmente vigileremo perché deve emergere anche poi dai numeri che compongono questo
Bilancio.
Ha fatto anche un’altra affermazione importante visto che le partecipate purtroppo non stanno
dando, almeno in questi ultimi tempi, i risultati che davano qualche anno fa, ha fatto
un’affermazione importante nella sua relazione nella quale dice che c’è bisogno di ridisegnare
anche il ruolo, il senso e il significato delle partecipate e che in questo disegno e in questo progetto
cercherà una condivisione bipartisan per obiettivi chiari, precisi. Io mi auguro che questo sia fatto
veramente e che, quindi, ci sia un lavoro sinergico tra maggioranza e opposizione per quello che ci
attende in futuro e che sicuramente se è qualcosa che viene fatto assieme avrà anche poi dei risvolti
positivi anche in termini di risultati.
Ho visto che ha fatto dei passaggi anche molto interessanti e anche piuttosto dettagliati su quelli che
sono gli investimenti o comunque quello che l’Amministrazione intende destinare quest’anno alle
attività culturali o comunque agli spettacoli, alle stagioni teatrali, liriche e quant’altro. Ho visto che
manca un passaggio su Palazzo Roverella ma probabilmente perché se ne discuterà un po’ più
avanti, forse oggi o domani o non lo so. Ho visto che c’è un impegno, almeno a livello di
dichiarazioni, a sostenere l’istruzione a tutti i livelli e quindi a mantenere un appoggio e un sostegno
alle scuole, soprattutto a quelle paritarie che mi stanno particolarmente a cuore e che lei considera, e
mi fa piacere, parte integrante del tessuto educativo cittadino, quindi mi auguro che anche in sede di
emendamenti poi ci sia... rispetto a questa dichiarata disponibilità, ci siano anche poi, di fatto, la
disponibilità effettiva anche a rivedere quello che si è stanziato.
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Comune di Rovigo
Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
Ho colto positivamente l’enunciazione di un possibile futuro, una futura istituzione di un tavolo per
la famiglia, che dovrebbe sfociare poi in una Consulta della famiglia, dove finalmente si possano
discutere i problemi seri e reali della comunità cittadina che proprio nella famiglia fonda la propria
cellula vitale.
È un’affermazione importante che fa ma che purtroppo, almeno anche nel precedente Consiglio,
non ha trovato un immediato riscontro visto che abbiamo parlato di rivedere le tariffe e nel
Consiglio precedente sono state innalzate le tariffe per i servizi alle famiglie, così pure le tariffe
sull’IMU.
Sembra impossibile che il bene sociale più importante della società, anche della nostra comunità
rodigina, si continui ancora a calpestarlo, cioè la famiglia continuiamo da Destra e da Sinistra a
tirarla ma dopo provvedimenti a favore reali, concreti e che diano finalmente una svolta a questa
politica italiana a favore della famiglia non ci sono.
C’è un passaggio importante anche che riguarda la Polizia Locale, Polizia Locale dove abbiamo
capito che, anche rispetto allo stanziamento di Bilancio che viene proposto quest’anno, si rende
indispensabile aumentarne l’organico perché c’è bisogno di rassicurare maggiormente i cittadini.
Io credo che, al di là del bisogno di rassicurare i cittadini, per fortuna Rovigo respira ancora un
clima di relativa tranquillità rispetto alle città che ci sono confinanti, penso a Padova, Ferrara,
Bologna e quindi questa necessità di sicurezza maggiore non sia proprio così sentito, ma credo che
l’aumento che lei ha proposto, che comunque come Giunta proponete, sulla Polizia Locale sia
determinato dal fatto che volete dare a questo incremento dell’organico anche altre funzioni, di fatto
diventeranno degli impositori di imposte perché, se è vero in un passaggio della sua relazione, “Il
ruolo della Polizia Locale – lei afferma – è ormai diventato fondamentale anche dal punto di vista
dell’introito finanziario che il personale ha nell’espletamento della sua attività” e quindi del valore
che porta al Bilancio Comunale.
Vogliamo dei Vigili esattori, impositori, o vogliamo veramente dei Vigili che vigilino, che siano un
punto di riferimento per la sicurezza della città? Quindi è proprio necessario che in questo Bilancio
si cominci a parlare di Vigili armati, di addestramento adeguato per poter dar loro le pistole? Io me
lo chiedo perché sono risorse importanti che potremo destinare a quella fascia di attività e di spese
discrezionali di cui lei parlava prima e che è piuttosto limitata, i 900.000 euro, anche perché poi – e
vado a conclusione – di quelle opere urgenti che la città ha bisogno, mi riferisco anche soprattutto
alla manutenzione delle strade, ai bisogni che ci sono nelle frazioni, con questo Bilancio così
destinato e così indicato si rischia proprio di non dare nessuna risposta e quindi i problemi delle
buche, il dissesto delle strade, le difficoltà a mantenere ordine nelle frazioni, a dare quelle risposte
che magari da anni si attendono, con queste scelte purtroppo, ripeto, capisco che siamo in un
momento di difficoltà, e non sono qui a voler sottolineare chissà quali altri passaggi che non sono
reali, ma credo che degli spazi per potersi riconfrontare e discutere per rivedere delle priorità ci
siano ancora. Grazie.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie, Borgato.
Adesso tocca al Consigliere Bellinello che però non lo vedo in Aula quindi, se qualcuno riesce a
chiamarlo...
Poi nell’ordine ho iscritti finora Nalin e poi Masin.
Approfitto di questa pausa per chiedere all’Aula a che ora intende sospendere i lavori ovviamente
dopo l’intervento di Bellinello che adesso rientra in Aula e poi riprendere? Non so se aspettiamo la
fine dell’intervento di Bellinello e poi si può sospendere e riprendere alle 3.00 con l’appello alle 3 e
mezza o facciamo prima?
(Voci incomprensibili dall'Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
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Comune di Rovigo
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Allora l’intervento di Bellinello, ripeto, ho iscritti Nalin, Masin e chi altri poi vorrà iscriversi, poi
interrompiamo, ci si riconvoca alle 3.00 con appello alle 3 e mezza, quindi è già deciso, non ci sono
contrarietà quindi...
La parola al Consigliere Bellinello.
BELLINELLO RENZO – Consigliere Lega Nord:
Grazie, Presidente.
Signor Sindaco, spettabile Giunta e signori Consiglieri, il mio intervento vuole essere, più che sui
numeri, un intervento a se stessi...
(Voci incomprensibili dall'Aula)
BELLINELLO RENZO – Consigliere Lega Nord:
Scusa... Si sente adesso?
Un intervento in chiave politica.
La stesura del Bilancio Previsionale 2012, così come formulata, porta e porterà comunque i segni di
un’evidente contrazione della disponibilità di spesa in capo ai Comuni e quindi alla riduzione dei
servizi che gli stessi potranno offrire alla cittadinanza tutta con particolare evidenza ai cosiddetti
servizi a domanda individuale come ad esempio il trasporto pubblico, mensa scolastica, assistenza
domiciliare ed altri.
Le ristrettezze economiche sono evidenti in tutti i capitoli di spesa così come è percepibile che le
risorse riguardano i cosiddetti residui di spesa avanzati da interventi precedentemente finanziati per
i quali c’è stato un risparmio di spesa in corso d’opera.
L’ingessatura derivante dall’ingombrante Patto di stabilità non consente la contrazione di nuovi
mutui e questo si ripercuote ulteriormente in modo negativo sulle Amministrazioni Comunali
impossibilitate, di fatto, a programmare interventi di manutenzione sostanziosi e nuove opere
pubbliche.
Altro colpo d’accetta è stata l’istituzione dell’obbligo di riservare nella Tesoreria dello Stato le
somme giacenti nelle Tesorerie Comunali, di fatto defraudate di sostanze locali in favore della
macchina statale esageratamente assetata di nuove risorse a fronte di interventi già vessatori nei
confronti degli italiani.
Rovigo ovviamente non è esente da tutti questi problemi e mi viene da pensare che multe e IMU, a
parte l’unico fronte da praticare, è quello delle risorse che definisco “alternative”, frutto ad esempio
di ulteriori alienazioni di beni comunali appetibili sul mercato e non utilizzati a favore dei cittadini.
Certamente è necessario redigere un nuovo intervento corredato di relative stime ed un secondo
Piano di alienazioni da portare all’attenzione del Consiglio Comunale una volta effettuati tutti gli
accertamenti tecnici di rito e i dovuti passaggi in Commissione.
A mio modesto parere non sarebbe male poi pensare ad una sorta di Piano di ottimizzazione degli
immobili adibiti a sede degli Uffici comunali al fine di porre fine alla polverizzazione delle sedi in
favore dell’accentramento in un’unica sede, sicuramente ne gioverebbe la qualità del servizio per gli
utenti non più costretti a peregrinare alla ricerca di un ufficio piuttosto che di un altro ed altrettanto
sicuramente la sommatoria degli affitti oggi pagati consentirebbe di sostenere il costo di una sede
unica e razionale.
Rammento delle esperienze della Giunta Avezzù, vigente la quale ci fu un contatto con il Comune
di Rivoli, se si ricorda il Presidente del Consiglio, il quale, era l’anno 2004, vantava – un’azienda
che, se non sbaglio, produttrice di proiettori per diapositive mi sembra, poi questa ebbe la fortuna di
fallire o non mi ricordo bene – l’acquisizione di un unico spazio, un ex stabilimento che ho appena
citato, nel quale vennero concentrati tutti gli Uffici comunali ed altri Uffici di pubblica utilità
mentre la sede storica del Municipio venne trasformata in sede di rappresentanza.
Sempre in tema di ottimizzazione, ritengo sia oltremodo necessario parlarne anche per le
destinazioni di spesa specie nel sociale e nelle manutenzioni per evitare sprechi o precedenze poco
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Comune di Rovigo
Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
opportune ed altrettanto necessario ritengo sia ridurre i tempi di esecuzione delle opere, una volta
cantierate, al fine di evitare rincari nei costi.
Emerge chiaramente la responsabilità politica in capo a chi amministra la città e questo accade nei
cosiddetti tempi di vacche grasse, oggi si evidenzia maggiormente in quelli di vacche magre perché
sappiamo benissimo qual è la situazione economica del nostro Paese.
Responsabilità vuol dire anche non esasperare la pressione fiscale in capo ai cittadini come la già
approvata IMU che ha visto il suo massimo innalzamento dopo le già pesantissime iniziative messe
in capo da un Governo tecnico che, oltre a calcoli prettamente ragionieristici, dimostra solo e
soltanto di non pensare ai danni collaterali sulla testa degli italiani. Un’aliquota IMU
esageratamente alta significa, in sostanza, un’ulteriore pesante difficoltà in capo a quei rodigini che
con privazioni e sacrifici si sono costruiti una casa per sé e magari per i propri figli pagando già un
pesante tributo in oneri di urbanizzazione e di edificazione e che sicuramente non sono mai andati a
battere cassa ai Servizi Sociali... ripeto non sono mai andati a battere cassa ai Servizi Sociali, gente
abituata a lavorare e ad dedicare la loro vita alla loro attività e alla terra nella quale vivono, hanno
vissuto e vivono tutt’oggi, ma che, se va avanti così, non è detto non siano costretti a farlo nel
prossimo futuro.
Ritengo inoltre che responsabilità politica significa anche e soprattutto programmazione e gestione
dello sviluppo di un territorio con un’attenzione particolare alle sue peculiarità ed alle possibili e
praticabili direttrici di sviluppo compatibile con esso.
Settori vitali possono essere per Rovigo l’inserimento Rovigo Fiere-Censer in circuiti nazionali ed
internazionali che possono delocalizzare eventi e manifestazioni in aree contigue e quelle
tradizionalmente interessate da grossi canali fieristici; penso ad esempio a Verona Fiere ed anche a
circuiti che trattano di turismo, settore questo che porterebbe indubbiamente un valore aggiunto al
Polesine intero.
Sempre col Censer mi permetto di spendere due parole: o lo si fa decollare a pieno come Ente
fieristico con un’attività di contorno legata a congressi, convegni, Ottobre Rodigino, oppure lo si fa
chiudere e magari proprio in quel sito si possono portare tutti gli Uffici comunali.
È inutile tenere in piedi un carrozzone con le ruote sgonfie che non è in grado nemmeno di pagare
la bolletta del gas e spenderci sopra un sacco di denaro pubblico, meglio chiuderlo e fare spazio ad
utilizzi più adatti all’attuale momento economico. Sto parlando, quindi, di politica più che di numeri
e l’esperienza mi ha insegnato che la coalizione di forze politiche di uomini capaci di far politica
per un territorio siano fondamentali all’esito dell’azione politica ed, assistendo alla distruzione
sistematica della coalizione che ha consentito la conquista del Comune di Rovigo e l’elezione del
Sindaco Piva, sia emblematica e rappresenti un fallimento annunciato dall’aver disatteso quegli
accordi di programma che avevano creato la coalizione stessa.
Da un anno a questa parte la Giunta Piva ha fatto non molto e l’ultimo cambiamento, con
l’esclusione della Lega dalla medesima, non ha portato ad alcunché di nuovo e i temi scottanti non
sono stati ancora trattati, uno ad esempio: la sicurezza.
Il giudizio della Lega Nord-Liga Veneta non può essere che negativo, con l’auspicio che il non fare
non dia l’ennesima mazzata in capo ai cittadini.
Noi della Lega Nord-Liga Veneta comunque ci siamo per puro senso di responsabilità verso i
cittadini, per loro rispetto e per onorare quelle migliaia di voti a dispetto di 400, signor Sindaco a
fronte di 5.000 e più, che la Lega non ha ottenuto, basta andare a vedere i numeri...
(Voci incomprensibili dall'Aula)
BELLINELLO RENZO – Consigliere Lega Nord:
No, la Lega parlo. Di mio non ho niente, parla dopo comunque quando è il tuo turno.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Si rivolga alla Presidenza...
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Comune di Rovigo
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BELLINELLO RENZO – Consigliere Lega Nord:
Presidente, deve lei mantenere il signor Consigliere tranquillo, non sono io che mi sono interrotto.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Non dialoghiamo con i Consiglieri.
(Voci incomprensibili dall'Aula)
BELLINELLO RENZO – Consigliere Lega Nord:
Non l’ho interrotto, altrimenti la interromperò anch'io.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Bellinello, continui, prego.
BELLINELLO RENZO – Consigliere Lega Nord:
Faccio una domanda, posso? Quanti voti ha preso la Lega Nord alle Comunali? Informati e dopo
parla. Informati e dopo parla!
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Bellinello, o si rivolge alla Presidenza... non deve dialogare con i Consiglieri, altrimenti le tolgo la
parola.
BELLINELLO RENZO – Consigliere Lega Nord:
Per onorare quelle migliaia... Ma se non ci pensa lei, Presidente, devo farlo io.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
No, appunto, ci penso io. Si rivolga alla Presidenza.
BELLINELLO RENZO – Consigliere Lega Nord:
Mi scuso e la ringrazio.
Per loro rispetto e per onorare quelle migliaia di voti che la Lega Nord ha ottenuto nelle ultime
elezioni amministrative, forti della nostra coerenza politica, ci sentiamo di chiederle, signor
Sindaco, se lei intenda continuare a governare solo ed esclusivamente con i numeri e per i numeri
oppure, cominciando a seguire, come dovrebbe fare ogni buon Sindaco, le regole della vera politica
in primis non escludendo dalla sua Giunta una forza politica come quella che mi onoro di
rappresentare e alla quale lei aveva detto di concedere un Assessore e il giorno dopo non l’ha più
concesso.
Di rappres... Prego?
(Voce incomprensibile dall'Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Prego, non interrompere. Finisca...
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Mi sembra la voce di Piscopo che parla nascosto... Dove, dove? Ecco, adesso ti vedo, Piscopo. Ma
ormai le sento, le conosco le voci.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Continui...
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Comune di Rovigo
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BELLINELLO RENZO – Consigliere Lega Nord:
Le ho tutte qua... Le ho tutte qua, Piscopo.
In primis non escludendo dalla sua Giunta una forza politica come quella che mi onoro di
rappresentare e che le ha permesso di conquistare il Governo della città di Rovigo.
Mi consenta una metafora marinara: “la nave va dove porta il suo comandante” e se quest’ultimo
non ha la capacità o, peggio, si fa sfuggire la rotta da parte... da altre persone che non sono sul ponte
di comando con lei – perché gli suggeriscono determinate azioni o... come si fa poi dappertutto – e
non riuscendo quindi a reggere nemmeno l’equipaggio, non gli resta altro da fare che scendere a
terra e dedicarsi ad altro. Gli scogli sono pericolosi sempre.
Sono invece convinto, nel fare i miei complimenti all’Assessore Paulon, il quale, trovandosi a dover
proporre un Bilancio in tempi difficili come questi, ce l’ha fatta pur nelle ristrettezze dei numeri e
sicuramente tirato per la giacca dai suoi colleghi di Giunta, riuscendo con grande difficoltà, credo,
ad accontentarli tutti. Complimenti!
Auguro a tutti un buon lavoro per il bene della città... quello che ho detto l’ho detto solo in tono
propositivo, forse un po’ duro ma non sono abituato alla politica delle stanze, mi perdoni... quello
che devo dire dal mio cuore lo dico apertamente.
Auguro a tutti un buon lavoro per il bene della città in attesa di tempi migliori ed assicuro la
massima attenzione su ciò che questa Giunta farà per cercare di assicurare un futuro migliore per
tutti i rodigini. Grazie a tutti.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie, Bellinello.
Allora, come concordato, sospendiamo la Seduta e ci riconvochiamo alle 15.00 con appello alle
15.30.
Ore 13.01, la Seduta è sospesa.
Grazie e buon pomeriggio.
La Seduta del Consiglio Comunale viene sospesa per riprendere nel pomeriggio.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Buon pomeriggio. Ore 15,45. Chiedo di prendere posto per l'appello.
Giustifico il signor Sindaco e alcuni Assessori, che sono in riunione con l'Assessore Regionale
Giorgetti sul problema edilizia abitativa. Ci raggiungeranno comunque fra poco.
La parola al Segretario per l'appello.
Dott.ssa TARGA MICHELA – Segretario Generale:
Avezzù, presente; Bedendo, presente; Bellinazzi, presente; Bellinello, presente; Borgato, presente;
Borsetto, presente; Brusaferro, presente; Businaro, presente; Chendi, presente; Contiero, assente;
Frigato, assente; Furin, presente; Gioachin, presente; Guarnieri, assente; Martinello, presente;
Masin, presente; Menon, presente; Montagnolo, presente; Nale, presente; Nalin, presente; Ongaro,
presente; Osti, presente; Paron, presente; Patrese, presente; Piva, assente giustificato; Roana,
presente; Romeo, presente; Ruzzante, presente; Salvan, presente; Scaramozzino, presente; Settini,
assente giustificato; Sguotti, presente; Zanforlini, presente.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
28 presenti. La seduta è valida.
Ci ha raggiunto anche l'altro Revisore dei Conti, Dott. Capuzzo, che saluto.
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Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
Prima c'era un po' di confusione, probabilmente non si è sentito, dicevo che è in corso dalle ore
15.00, e quindi la cosa durerà penso e spero fra poco, ma il Sindaco me l'aveva anticipato prima
dell'interruzione, un incontro su Edilizia Abitativa, credo nell'ufficio del Sindaco, con l'Assessore
Regionale alla casa ed ai Lavori Pubblici, Giorgetti. Per cui, chiedo scusa, era giustificato anche
Guarnieri, perché partecipa in qualità di Presidente ATER, ovviamente il signor Sindaco, e gli
Assessori che vedete assenti sono là, Saccardin, Bimbatti, Piscopo, almeno da quelli che so.
Ci eravamo interrotti con la conclusione dell'intervento di Bellinello. Il primo iscritto, a seguire, era
ed è il Consigliere Nalin, a cui cedo volentieri la parola. Prego, Nalin.
NALIN GIOVANNI – SEL - IDV:
Grazie Presidente.
Io ho ascoltato con attenzione l'illustrazione dell'Assessore Paulon, di questa mattina. Devo dire che
vi sono alcune cose che cercherò di spiegare in ragione di una mia difficoltà a comprendere come si
sia arrivati a definire alcune poste di Bilancio. Ma soprattutto ho trovato molto debole
l'illustrazione, non per responsabilità ovviamente diretta dell'Assessore, ma per una responsabilità
dell'intera Giunta, debole perché è un Bilancio che non ha respiro, che non guarda alla prospettiva,
che non dice nulla. Siccome il Bilancio non è solo un dato contabile, per quanto la contabilità sia
fondamentale, ma è un atto sostanziale delle scelte, delle prospettive che questa Amministrazione,
che un'Amministrazione, qualunque essa sia, consegna alle prospettive della città e dei cittadini che
amministra e governa.
Da questo punto di vista, ripeto, io l'ho trovata alquanto piatta e insufficiente, molto avvitata sulle
solite considerazioni, che sono più giustificazioni che altro; legata alle risorse, alla scarsità delle
risorse, a quello che si è ereditato. Spero che non si vada avanti per i prossimi quattro anni a fare
riferimento guardando all'indietro e si cerchi di ragionare guardando alle prospettive.
L’ho trovata ancor più difficile da accogliere perché, in un momento in cui oggettivamente le
risorse si riducono, e quindi si rende necessario fare una selezione mirata sulla spesa, mirata sulle
risorse da introitare, su come utilizzarle, nonostante in Commissione vi fosse stata una disponibilità,
enunciata in quella sede senz'altro da parte mia, nel chiedere se il Bilancio fosse un atto blindato,
come siete abituati a fare nelle vicende che caratterizzano il ruolo dell'Amministrazione, oppure se
fosse aperto ad un contributo, ad una discussione, a proposte provenienti dall'opposizione, ho capito
già dalla riunione precedente a questo Consiglio che, per come avete deciso di votare, di deliberare
in relazione all’IMU e alle sue varie articolazioni, avete deciso di tenere questo Bilancio blindato.
Quindi il nostro ruolo finisce per essere più di analisi e contrapposizione rispetto alle cose che voi
avete portato in discussione questa mattina, che non un contributo fattivo. Ed è la ragione per la
quale, per quanto mi riguarda, ho ritenuto di non presentare nessun emendamento, perché non
voglio nemmeno provare l'imbarazzo di discutere un emendamento dando l'impressione che sia…
un emendamento o più emendamenti, dando l'impressione che su quei punti, qualora fossimo in
grado di trovare un accordo, l'insieme del Bilancio tutto sommato potrebbe essere accolto ed
accettabile.
Siccome ritengo, per le ragioni che dicevo prima e anche per altre, che questo sia un Bilancio che
poco risponda alle necessità e alla prospettiva di questo territorio e di questo Comune, ho fatto
quella scelta di non presentare emendamenti.
Ho assistito alla discussione, dicevo, di questa mattina anche per quanto riguarda alcuni contributi
di alcuni Consiglieri, ho anche condiviso una parte delle cose che diceva il Consigliere Bellinello,
anche se -non me ne voglia, mi verrebbe da fare una battuta, ma insomma la faccio simpaticamente
senza offesa- se voi siete qui per rispetto dei vostri elettori, vuol dire che i vostri elettori si
aspettavano da voi nessun Assessore e il sostegno esterno a questa Amministrazione. Perché credo
che, se voi avete fatto questa scelta oggi, sia perché nel rispetto dei vostri elettori loro si
aspettassero da voi, dalla Lega, questo tipo di comportamento.
Abbiamo fatto una serie di proposte nella discussione già nella seduta precedente, cercando di
contribuire, come dicevo prima, ad una più razionale distribuzione delle risorse. Abbiamo chiesto
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perfino cose, Assessore, che erano, se posso dire, banalmente accoglibili senza sconvolgimenti del
Bilancio: l’IMU ridotta per situazioni di oggettiva difficoltà, l'anziano ricoverato nella casa di
riposo, piuttosto che il disabile con problemi. Ci siamo trovati di fronte, anche da questo punto di
vista un muro, con buona pace di quelli che si richiamano i valori cristiani ogni volta che
intervengono, insomma.
Abbiamo rilevato che, anche se –ripeto- è, per quanto mi riguarda, più apparenza che sostanza, si è
detto la spesa sociale non subisce sostanziali riduzioni. Non è vero! Intanto ci sarebbe una premessa
anche da questo punto di vista da portare in discussione: la spesa sociale oggi viene composta sulla
base di quale condizione oggettiva in questo territorio? Si è tenuto conto di quelle che sono le
problematiche che questa crisi sta producendo nel tessuto sociale rodigino? La spesa che viene
messa nelle poste di Bilancio è sufficiente a dare risposte a questi problemi, oppure gli Uffici,
qualcuno, l'Assessore, si è immaginato lo scenario? Ma sulla base di quale concreta ed oggettiva
condizione avete deciso che quella è la spesa utile al fabbisogno?
E poi si può tenere inalterata la spesa, per quanto riguarda il complesso del capitolo sulla spesa
sociale, ma se poi si interviene sui trasporti, tagliandoli o aumentando le tariffe, trasporti scolastici o
in prospettiva il trasporto pubblico urbano, visto che stamattina lei accennava alla necessità di fare
un accordo con la Provincia per vincoli in qualche modo imposti dalla Regione; si incrementa il
costo delle mense scolastiche; si incrementano sostanzialmente, come veniva detto anche da
qualche intervento precedentemente al mio, si interviene rispetto ai costi complessivi per la
famiglia; vi abbiamo chiesto perfino di poter dilazionare i termini e le date di pagamento di alcune
tariffe, ci avete spiegato che nemmeno quello andava bene. Certo, con delle giustificazioni in parte
plausibili, ma non soddisfacenti, per quanto mi riguarda, insomma, legate al fatto che serve liquidità
per far fronte a necessità contingenti legate al pagamento degli stipendi!
Ma, vedete, anche le famiglie contano sulle loro risorse, sui loro stipendi e sulle loro disponibilità
reali, e non dare un minimo di risposta a queste problematiche significa fare delle scelte. Sono delle
scelte politiche.
In realtà voi non avete operato nessuna riqualificazione della spesa, non avete operato sul terreno
dei risparmi possibili, ma che non avete certamente avuto la sensibilità di affrontare, di codificare in
qualche modo, se posso dire così, di confrontare anche con le idee che da parte nostra e dal parte
dell'opposizione sono state poste alla vostra attenzione; non avete agito sul fronte importante del
risparmio energetico nel suo insieme, visto che è una spesa non di poco conto per le casse comunali.
Avete scelto di andare per la vostra strada, sostanzialmente giustificando il vostro operato.
Avete però nel contempo trovato le risorse, o comunque messo in campo dalle proposte che
andremo a discutere nel prosieguo dei lavori di questo Consiglio -lo ribadisco a mia volta è già stato
detto- per accontentare pezzi di questa società, funzionali più al consenso che qualcuno di voi deve
acquisire da queste scelte; la Club House, per esempio, per citarne una, le tariffe ridotte per quanto
riguarda parte della pubblicità allo stadio; le risorse per armare la Polizia, con tutto quello che
riguarda annessi e connessi, dall'acquisto dei materiali bellici in questo caso, visto che si suppone
usino le armi; avete messo nel Bilancio… Sì, bellici, le rivoltelle non iè cioccolatini! Le fanno
anche di cioccolata, ma in questo caso immagino che i Vigili non gireranno con le pistole di
cioccolata! Nel Bilancio ci sono anche le spese per quanto riguarda il ricorso, la pratica da fare,
l'esercitazione ai poligoni e quant'altro; avete perfino deciso la ristrutturazione di una parte della
sede, per un importo, se non ricordo male, complessivo di circa € 800.000, ottanta dei quali, in
prima battuta perché disponibili da subito. Per fare solo alcuni esempi.
Ecco, queste risorse a mio giudizio potevano essere, in un momento di così grave crisi, utilizzate
per sostenere le situazioni di difficoltà nella quale, nelle quali molte famiglie rodigine oggi si
dibattono.
Avete fatto questa scelta, è una scelta politica della quale dovete rendere conto ai cittadini, e noi ci
faremo tramite per illustrare pubblicamente quelle che sono le scelte, che noi non condividiamo, ma
che riteniamo comunque ledano le possibilità e delle opportunità per cercare di far fronte al meglio
alla crisi; diremo quelle che sono le scelte che avete fatto per soddisfare, come dicevo prima, la
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necessità di consenso per un'Amministrazione che finora non ha dato gran bell'esempio di sé, né dal
punto di vista pratico né dal punto di vista dell'immagine, cosa che ricordava anche poc'anzi
Bellinello nel suo intervento, che io condivido da questo punto di vista.
Ho trovato, anche se magari qualcuno si è infastidito, che le osservazioni che ha fatto la Consigliera
Menon siano degne quantomeno di attenzione. Perché, al di là delle battutine che ho colto qua e là,
non le ritengo improvvide, sarebbe il caso prima di avventurarci su quella strada, sulla quale
peraltro io mi associo e quindi voterò conformemente alla richiesta, alla proposta della Consigliera,
sarebbe il caso che si facesse un approfondimento ulteriore prima di deliberare la scelta, la
decisione di corrispondere l'Iva ai privati, ai quali si ritiene sia dovuta.
Ecco, quindi per queste ragioni, anche se poi ci sarà tutta la discussione e farò una valutazione
ovviamente a conclusione dei lavori, e sentite anche le proposte che emergono dagli emendamenti
presentati in buona parte dell'opposizione, ma mi pare di ricordare anche da altre forze politiche,
farò una valutazione complessiva.
Devo dire che la valutazione, rispetto alla presentazione e l'illustrazione di questa mattina, da parte
mia è comunque assolutamente negativa. Grazie.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie Nalin.
La parola al Consigliere Masin.
MASIN MATTEO – Consigliere Sinistra e Frazioni:
Grazie Presidente.
Questo dovrebbe essere il 10º Bilancio che vado in qualche maniera a trattare, per cui ho una certa
esperienza e so che in fin dei conti è quasi il gioco delle parti.
Vorrei iniziare da quello che diceva, portava a compimento il collega Nalin: amministrare vuol dire
fare delle scelte e le scelte poi a volte possono essere anche impopolari, però sono scelte, ed è giusto
rispettarle. La maggioranza farà sicuramente delle scelte diverse da quelle che avrei fatto io, e posso
capire. Per cui personalmente, visto che ho presentato ben 10 emendamenti, in qualche maniera
dovrei accettare la logica che c'è qualcosa che deve e può essere migliorato.
Il problema è che non mi ci ritrovo con i tempi. Cioè, se dobbiamo far quadrare, tenendo conto di
quelle che sono le priorità, io vorrei ritornare alla mezzanotte del 19. Però, siccome ho visto che
l'emendamento del Sindaco porta proprio la data del 19, vuol dire che alle 11,55, quando abbiamo
chiuso, e abbiamo chiuso in maniera un po' plateale, c'era la possibilità -perché questa era l'apertura
che sembrava ci fosse- di poter spostare qualcosa che andava da un minimo di € 70.000 ad un
massimo di € 120.000, da un qualcosa che era già praticamente in essere, cioè il Bilancio con
l'emendamento del Sindaco. Emendamento del Sindaco che a quel punto era qualcosa che veniva
come priorità rispetto a tutte le proposte emendative che avevamo presentato noi sull’IMU. E
questo non mi va più bene. Perché dire di no a tante proposte, anche di buon senso, comprese quelle
che avevo presentato anch'io personalmente assieme alle colleghe del 5 Stelle sull’IMU per
l’ATER, secondo me era una priorità rispetto alle cose che enunciava prima, elencava prima il
collega Nalin. Cioè, faccio fatica a pensare che venga prima il Club House rispetto alla possibilità,
non tanto così campata in aria che si possa fermare l'attività amministrativa e tecnica dell’Ater della
Provincia. È vero, ci sono cose che possono essere non condivise, io non condivido le risorse messe
a disposizione per l'eventuale armamento dei Vigili; non condivido il taglio drastico
all’Informagiovani, che vorrebbe dire in pratica cancellarlo, perché non ha senso solo via web. Non
condivido tante cose.
Ho visto che, in maniera un po' così strana, manca, come è sempre stato negli ultimi cinque o sei
anni, una qualche risorsa in più per le scuole materne; e ho visto che manca completamente
l’assegno monogenitoriale. Tenendo conto della sensibilità dell'Assessore ai Servizi Sociali mi
sembra strano! Io penso che questa sia una cosa voluta, perché? Perché è logico che poi può essere
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emendata in Aula. Però non deve essere per forza di cose una cosa lasciata lì perché viene poi
richiesta dall'altra parte, e si conviene solo ed esclusivamente su queste cose.
Ribadisco, da un minimo di € 70.000 ad un massimo di € 120.000 era la possibilità di andare a
migliorare, nonostante l'emendamento del Sindaco, opinabile fino -per me dalla prima all'ultima
delle disposizioni- perché mi resta impresso più che i € 360.000 € 361.000 dell'Iva, mi restano
impressi quei € 400.000 che si vanno a tagliare dalle manutenzione delle strade, che sinceramente…
va bene, ce ne sono 500.000 che andrebbero a sopperire, ma io penso che non sia migliorata la
situazione rispetto ad un anno fa. Se c'era un'emergenza allora, l'emergenza continua a rimanere, era
meglio € 400.000 più di € 500.000. Anche perché i € 400.000 erano da mutui, per cui erano cose
sicure; i € 500.000 sono legati alle contravvenzioni, e l'Assessore si è sperticato nel tentare di far
capire che non è più così scontato che ci saranno introiti da contravvenzioni.
E il discorso dei € 361.000: io non voglio prendere la posizione di nessuno, io c'ero, posso dire che
comunque è una delle peggiori pagine degli ultimi 10 anni quella che si è iscritta rispetto al Polo
acquatico, perché alla fine noi abbiamo che tutto quello che c'è da pagare è a carico del Comune: i €
300.000, i € 200.000 per l'esproprio dell'area, che poi è stata utilizzata per il Polo acquatico;
abbiamo € 294.000 ogni anno da pagare per una convenzione -capestro dico- che alla fine dei 25
anni ci porterà a spendere 7 milioni e mezzo quasi per non avere niente.
Noi quel progetto, praticamente, ci ha dissanguato. Per cui ho anche difficoltà, poi, a pensare in
maniera tranquilla che l’emendamento è una cosa che è dovuta, al di là delle scelte opinabili, ripeto,
perché quei € 361.000 sono la classica goccia che fa traboccare il vaso.
Sarebbe forse meglio pensare veramente di rivedere la convenzione, perché ogni tanto ti capita
qualcosa che ti fa tornare indietro con la memoria a quelle scelte, e ci rendiamo conto tutti che
quelle scelte continuano a pesare, ogni anno pesano.
A me dà fastidio pensare che paghiamo quasi € 300.000 per avere l'utilizzo di un impianto, che
quando ci verrà restituito, sarà quanto meno obsoleto come quello che abbiamo abbandonato.
Ecco, per questo motivo, rispetto al Bilancio così com'è, io avrei preferito che non ci fosse
l'emendamento del Sindaco. Di solito gli emendamenti si fanno per migliorare un qualcosa, in
questo caso secondo me quell’emendamento va notevolmente a peggiorate.
Ecco, io spero che ci sia la massima attenzione anche verso gli emendamenti dell'opposizione, in
modo da tentare almeno di rimettere in carreggiata una situazione che personalmente vedo
veramente deficitaria.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie Consigliere Masin.
La parola al Consigliere Montagnolo.
MONTAGNOLO ANGELO – Consigliere Partito Democratico:
Non vi è dubbio che la predisposizione di un Bilancio Comunale nel corrente anno comporta un
impegno non indifferente, sia da parte dell'estensore, il proponente, dell'Assessore ai lavori
pubblici, nonché degli Uffici, visto che ci troviamo in una situazione molto particolare e difficile in
un contesto nazionale.
Chiunque al suo, al loro posto, non… sarebbe molto difficile andare a presentare un progetto e un
prospetto. A mio avviso però alcune scelte, almeno condivise oltre che dal sottoscritto, nonché
anche del gruppo di cui faccio parte, potevano essere fatte in modo diverso, e probabilmente sta qui
la differenza fra la nostra parte e la maggioranza che guida questa Amministrazione.
Ho notato, nella stesura del Bilancio, che vi sono diverse voci che se non scompaiono comunque
l'importo viene riportato a zero; seppure limitato negli anni scorsi, alcune voci spariscono con
l'importo. E faccio riferimento ai punti sul territorio che da € 50.000 passano a zero euro; alle spese
per attività inserimento educazione stradali, seppur limitate, era una presenza simbolica di € 2000
che non compaiono più; un riferimento che avevamo con la Protezione Civile, anche questa dello
stesso importo sempre di € 2000, scompare; era un modo anche per tenere i contatti e i rapporti con
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quest'importante realtà, che sappiamo benissimo che in ogni momento può ritornare utile a tutta la
collettività.
Per le politiche delle frazioni: anche qui, dove garantivamo una nostra presenza, in modo particolare
durante il periodo estivo, vengono soppresse. Faccio riferimento all'Assessore della Lega, che da
4000, sottolineo per Rovigo, che ha questa nuova esperienza e che non si trova ad avere risorse, da
4000 passa a zero.
E lo stesso settore molto ma molto delicato sugli interventi sui minori a rischio, che conosciamo
anche nel nostro territorio, da € 8000 passano a zero.
Contestualmente abbiamo una significativa riduzione sulla possibilità di intervenire nella
segnaletica stradale in tutto il territorio comunale, dove precedentemente… dove si passano a €
9000, che diventerà molto difficile andare a posizionare della cartellonistica con tale importo; il
contributo a scuole elementari passano da 8500 a 5500, quindi saremo presenti nelle scuole
elementari con € 3000 in meno; idem per le scuole materne, dove vi è stata una diminuzione di €
20.000.
A tal proposito vi è stata, da parte del nostro collega Borgato, la presentazione di un emendamento,
che spero possa essere successivamente preso in considerazione. E’ lo stesso servizio che faceva
riferimento chi mi aveva preceduto prima, sui trasporti agli studenti e ai lavoratori, che conosce un
€ 10.000 in meno.
Sono il primo a dire che diventa strumentale, demagogico, se non si pone anche quale può essere
l'alternativa, ossia di ricorrere a maggiori entrate per sopperire a tutte queste voci che ho provveduto
di… abbiamo provveduto di fare una differenziazione tra maggiori entrate e minori uscite, e la
compensazione potrebbe essere, almeno a mio avviso, visto… presumo che sarà di molta difficile
realizzazione poter spendere € 260.000 circa per gli oneri per il personale della Polizia Municipale.
Andando ad intaccarne una metà di questi, quindi ovverossia € 130.000, si potrebbero sopperire
tutte le altre voci; che vi sia la possibilità di aumentare l'organico di 10 unità la vedo molto ma
molto difficile, basterebbe fare la differenza, dividere per due, e quindi dimezzare, si potrebbe
adempiere a tutte queste otto o nove voci che ho riportato.
Mi soffermo, Presidente, in modo particolare sulla soppressione o, meglio, riporto di zero euro sui
ponti sul territorio comunale, dove credo che il Consiglio Comunale sappia benissimo che nella
frazione di Concadirame è in sofferenza per questo motivo, di cui uno soppresso e l'altro abbisogna
di una manutenzione.
Visto la trascuratezza, la noncuranza del Sindaco e dell'Assessore dei Lavori Pubblici, e non per
causa sua questo, ho provveduto questa mattina a depositare a protocollo una richiesta di accesso
agli atti, perché so per certo che sono stati eseguiti degli studi e dei rilievi tecnici, e non si è mai
provveduto in questi mesi, da novembre scorso che ne faccio richiesta, a consegnarli.
Ovviamente credo che l'Ingegner Capo abbia più buon senso di chi non mi ha mai dato ascolto,
senz'altro, e quindi di darmi questa facilità, per essere a conoscenza come è veramente lo stato di
fatto.
Nel frattempo si è provveduto ad inserire otto cristi sotto questi ponti. Questi poveri otto cristi
possono rimanere al massimo sei o sette mesi, dopo di che diventa una situazione continua, che non
ha più motivo di reggere.
A questo punto mi chiedo, con l'altro interpellante, il Consigliere Bellinello, se possiamo
aggiungerne altri 2 cristi, io e lui, per sorreggere il peso! Perché a questo dobbiamo mettere mano.
Speravo che, con la predisposizione del Bilancio, si giungesse a questa proposta. Cosa che non è.
E, oltre ai riflessi degli oneri del personale della Polizia Municipalizzata, € 130.000, insomma a
coprire tutte queste spese diventava alquanto difficile, quindi si poteva limare anche sul noleggio
dei fotocopiatori, ridurre anche le spese postali che abbiamo visto che con l'informatica dovrebbero
di conseguenza diminuire, così è stato fatto in modo molto limitato, e con i contributi a
manifestazioni varie, con l'incarico che viene dato per la sicurezza e sui traslochi.
Ecco, fare tutto questo ragionamento e non tener conto del primo intervento in cui è stato aperto il
dibattito questa mattina, diventa molto ma molto difficile. Diventa molto ma molto difficile. Ci si è
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posti una domanda: questa Iva che si deve pagare, che fa parte del maxi emendamento del Sindaco,
che non è mai stata saldata sino ad oggi, pone questa riflessione: vuol dire che noi siamo stati
mancanti fino a ieri, e che dobbiamo sanare oggi quello che non era mai stato dovuto.
Questo non tanto la domanda che rivolgo nel riferimento della Giunta, ma in modo particolare agli
Uffici, perché credo che sia una procedura che debba conoscere un suo iter, al di là della titolarità
dell'Assessorato, togliendo contestualmente -faccio presente questo- € 100.000 al cimitero di
Sarzano, € 100.000 anche a Sant’Apollinare, e € 100.000 a Grignano. Contestualmente inserendo €
53.000 per il Club House, guarda caso che è proprio lo stesso importo che servirebbe per il ponte di
Concadirame.
Io i prossimi mesi li spenderò… guardate che invece di mettere in sicurezza il ponte a Concadirame,
è stato provveduto a fare un ritrovo per i tennisti o per gli atleti del centro città di Rovigo.
Questa sarà l'arma che spenderò, un'arma che mi viene offerta dall'emendamento presentato dal
primo cittadino. Fatto salvo che non abbia risposte diverse. Però il quesito che pongo, ecco, in modo
più marcato è rivolto… so benissimo che una volta che all'emendamento viene dato il nullaosta
tecnico, ha tutte le coperture di questo mondo per la presentazione, però è un quesito che pongo
anch'io all'attenzione dei Revisori dei Conti, non voglio gettare lo spauracchio perché ne abbiamo
già assistiti ancora nel passato, Presidente, della rivalsa, se eventualmente la Corte dei Conti potesse
intervenire, però mi domando come fa per paio d'anni non avere dato mai risposta! E’ caso strano
che con il cambio dell'Amministrazione si debba provvedere immediatamente a questo rilascio.
Sono stati fatti degli studi in modo particolareggiato, come chiedeva la collega Consigliera Menon?
Aspettiamo e aspetto risposta anche su questo.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie, Montagnolo.
La parola al Consigliere Ruzzante.
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Ma, signor Presidente, confesso un po' anche il mio imbarazzo! Cioè abbiamo iniziato la seduta
pomeridiana con la maggioranza che non c'è per l'ennesima volta. Stav…
Se vuole la parola il Consigliere Salvan gliela dia!
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Prosegua Consigliere.
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Allora, la maggioranza non c'è. Stiamo parlando dell’atto, a mio giudizio più importante, almeno il
primo atto più importante, secondo noi, di questa Amministrazione, e la prima cosa che è stata fatta
questa mattina è stato di chiedere addirittura un'inversione del giorno per eleggere due Consiglieri
in Commissione.
Voglio dire, una maggioranza, un Sindaco che si presenta in quest'Aula e, invece di essere
orgoglioso di presentare il proprio Bilancio alla città, dice: beh, guardate aspettiamo un attimo che
intanto eleggiamo due Consiglieri in Commissione!
Evidentemente non c'è questa certezza di avere fatto un buon Bilancio.
Poi nel pomeriggio ci troviamo ancora senza la maggioranza e senza anche il Sindaco!
Io sono in imbarazzo! Cioè, l'intervento che intendevo fare, nulla voglio dire di tanto importante,
però quanto meno pensavo di rivolgermi al Sindaco, anche perché poi suppongo che al termine del
dibattito sul Bilancio dovrà risponderci e dirci qual è la sua visione, quali sono le sue prospettive
per il futuro di questa città.
Allora chiedo, chiedo Signor Presidente, è possibile attendere? Noi siamo pazienti, attendiamo che
arrivi quanto meno la maggioranza e il Sindaco?
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(Voci incomprensibili dall’Aula)
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Comprendo, ho detto che non abbiamo fretta. Siamo disposti ad attendere che il Sindaco arrivi.
Io credo che sia interesse anche del Sindaco ascoltare quelle che sono le proposte dell'opposizione,
a meno che non riteniate che i nostri interventi siano una semplice perdita di tempo, e quindi è
necessario solo far passare il tempo, perché in questo caso allora ritiro il mio intervento e credo che
anche i colleghi faranno altrettanto.
Ma se invece riteniamo che i nostri interventi quantomeno diano un contributo a questa città, non
comprendo per quale motivo il Sindaco non possa essere ad ascoltarli! Capisco che sia…
(Voci incomprensibili dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Chiedo scusa. Assessore… Zangirolami, non dialoghiamo e non offendiamo.
Con molta tranquillità ripeto al Consigliere Ruzzante che è capitato… non è che una disponibilità di
un Assessore regionale su un problema importante Edilizia Abitativa… anzi emergenza abitativa,
non Edilizia abitativa, emergenza abitativa, su cui penso e spero che riusciamo a portare a casa
anche delle risorse; dopodiché comunque è presente l’Assessore al Bilancio, ci sono i Revisori. E’
ovvio che prima della sintesi, penso, sarà cura da parte dell’Assessore al Bilancio riferire al
Sindaco, magari faremo anche una breve sospensione, anzi sarà necessaria, per riportare le istanze
poste dall’Aula. Ma non credo che ci sia bisogno di fermarsi.
Ripeto, l’ho detto due volte, non è mancanza di rispetto, né nei confronti suoi, ma dopo ho
Consiglierei di maggioranza che devono intervenire, e la questione è uguale.
Mi ha chiesto di chiedere scusa, ma se c’è questa presenza, tra l’altro utile per la città e soprattutto
per le fasce più deboli, Consigliere, io l’ha inviterei a continuare, a meno che lei non voglia
rinunciare all’intervento, allora…
Allora se non vuole intervenire lasciamo continuare Ruzzante. Credo che sia adulto e vaccinato, e
soprattutto abbia l’esperienza per poter dire le sue ragioni.
Prego, le ridò la parola. Prego, Consigliere.
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
La ringrazio. Sì, sì ma il mio intervento io lo faccio, comunque non è questo il punto. Credo che
fosse doveroso che oggi ci fosse una maggiore presenza. Io credo che da tempo probabilmente si
sapeva che oggi ci sarebbe stata la seduta al Bilancio, non è che sia stata improvvisata.
In ogni caso, per andare in merito alla questione… Beh, intanto credo che vada detto una cosa
all'Assessore al Bilancio che questa mattina l’ho ascoltato anch'io molto attentamente ed ha
ventilato, in più occasioni per la verità, che deve prestare nel suo Bilancio…
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Chiedo scusa. Si fa fatica da questi banchi a comprendere quello che sta dicendo il Consigliere
Ruzzante. Grazie.
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Sì, l'Assessore Paulon in più occasioni ha ventilato anche questa mattina che deve sempre prestare
attenzione anche a debiti fuori Bilancio, che evidentemente sono stati lasciati dalla passata
Amministrazione; mentre dimentica sempre che comunque, io non l’ ha citato, che la prima cosa,
quando ho letto il Previsionale, è avanzo di Bilancio € 720.000.
Allora io penso questo, anche per poi chiudere la questione che sempre riecheggia dei debiti fuori
Bilancio, personalmente li ho sempre approvati sia nella passata Amministrazione, e credo di
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approvarli anche in questa, indipendentemente che provenissero dall'Amministrazione Merchiori o
dall'Amministrazione Avezzù, dei quali ne abbiamo approvati più di qualcuno.
I debiti fuori bilancio se, voglio dire, e non ne ho mai trovati, fosse un debito, perché si è fatto…
che ne so, la cena pasquale, allora avrei qualche problema ad approvarli, ma i debiti fuori Bilancio
che ho visto in questi anni, come dico, indipendentemente dall'Amministrazione, riguardano in
particolare o pendenze, voglio dire, che sono arrivate nel tempo, perché erano un contenzioso,
spesso con i Tribunali, eccetera, o perché riguardavano servizi alla persona, ai quali molto meglio
era evidentemente, se non era disponibilità fare comunque quel servizio, perché se il debito fuori
Bilancio è stato causato perché non si è interrotto il trasporto disabili, non si è interrotto il nuoto
disabili, non si è interrotto o se è stato causato dalle messe alle scuole materne, alle quali la ditta
fornitrice chiedeva successivamente un'integrazione, beh, se non si è interrotto questo servizio, io
credo che questi debiti insomma vadano pagati, senza fare tante questioni, come si è fatto in questi
giorni e come ha ventilato anche questa mattina l'Assessore.
Io credo che il Bilancio che andiamo ad approvare oggi sia il primo atto importante per questa
Amministrazione. E credo anche che, se vi fosse il Sindaco presente direi che lui sa e ha capito che
in questi soli otto mesi il suo Bilancio è già di per sé negativo, cioè il Bilancio politico intendo della
sua Amministrazione. La sua maggioranza è stata in questi mesi in continua conflittualità, si sono
cambiate le deleghe, poi si sono cambiati gli Assessori; per arrivare ad oggi, è già stato detto anche
prima che il Partito della Lega è fuori dalla Giunta, è fuori dall'Amministrazione.
Voglio ricordare che questa Amministrazione, questo Sindaco è stato eletto anche grazie, io non so
se siano 5000 o 4000 o quelli che siano i voti della Lega, non li ricordo, però credo che questa
maggioranza, questo Sindaco è stato eletto con il forte contributo della Lega, Veneta ovviamente. E
quindi credo che sostanzialmente… Un tempo si diceva che Fausto Merchiori non rappresentava
tutta la città, ma poco più… quei 15 voti ci venivano fatti pesare molto.
Ecco, io vorrei chiedere adesso quei 5000 voti della Lega quanto peso hanno? Cioè, quant’è il
consenso in meno che ritiene avere questa maggioranza?
La conseguenza di una situazione tale io credo che ha portato questa Amministrazione ad un
completo immobilismo e mancanza di scelte.
Il Corso del Popolo è, vorrei dire, ancora in fase sperimentale dopo mesi, dopo mesi di discussione
siamo ancora in fase sperimentale. E questa indecisione ha portato nella città una conflittualità fra
cittadini ed operatori commerciali, e non. E nel frattempo l'investimento si degrada, non si arriva
ancora ad una soluzione; se poi la soluzione è quella che è stata ventilata sui giornali qualche giorno
fa, francamente che il Corso del Popolo verrà aperto solo di notte, voglio dire, sorridiamo e non
diciamo altro su queste dichiarazioni, si sono veritiere del Sindaco!
Io mi auguro che nei prossimi giorni si arrivi ad una decisione da parte di questa Amministrazione.
I lavori pubblici sono rimasti fermi per mesi, la mancanza di un dirigente a tempo pieno ha bloccato
anche le opere già finanziate, o comunque in itinere, che stentano a riprendere il via.
Le strade: io credo che ormai le abbiamo viste tutti, sono un groviera, solo alcune… Giovedì, credo,
si è intervenuti per la prima volta a chiudere buche pericolose che da più di qualche mese
imperversavano la nostra città e nei marciapiedi.
Ricordo bene le accuse che ci venivano fatte a quel tempo. Sembrava che fosse una volontà nostra
non far sufficiente manutenzione sulle strade. Ricordo l'allora Capogruppo del PDL dichiarare
che… ma perché non avete quattro uomini da chiudere quelle buche?
Allora vorrei chiedere all’allora Capogruppo del PDL se adesso li ha quei quattro uomini per
chiudere le buche. La verità è che molto spesso non vi sono risorse per intervenire immediatamente,
e a volte quando ci sono si è impegnati in altro, come è successo in questa maggioranza. Per non
parlare dell'illuminazione pubblica, voglio dire; anche lì da mesi la ciclabile che va a San Sisto è
parzialmente illuminata, per non dire che un tratto, il tratto finale, è completamente al buio, e
nessuno è mai intervenuto.
Eppure l’Assessore ai Lavori Pubblici chiede che i cittadini facciano le foto, gliele inviino, in modo
tale che può intervenire immediatamente.
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Però mi chiedo: in questi tre mesi o nessuno ha mandato le foto, o evidentemente non è a
conoscenza. Quindi, colgo l'occasione per dirgli che sarebbe bene intervenire, perché la ciclabile è
al buio, quantomeno per tre quarti.
Si è perso in questi pochi mesi… la cultura ha perso la manifestazione più importante che era la
Fiera delle Parole. Si è lasciata sfuggire il fior fiore di scrittori verso Padova.
Il Sociale. Il Sociale regge, ma con grande sofferenza. Si è chiuso in questi mesi un servizio a mio
giudizio, ed è imperdonabile, come il trasporto disabili, che verrà ripristinato, se ho capito bene,
adesso, appena verrà approvato il Bilancio, ma resta il fatto che da tre mesi ormai questo servizio è
bloccato.
Si è chiusa anche Informagiovani e non si è fatto alcun sforzo in autunno per dare una risposta, o
quanto meno per tentare di tenere in piedi queste strutture. Mentre con più facilità si sono trovati
degli sponsor per le manifestazioni, che poi gli sponsor… anche qui sarei curioso di capire chi sono
gli sponsor, perché se gli sponsor sono l’ASM e l’ASM SET, beh questi sono sponsor che è molto
facile trovare, li possiamo trovare tutti quanti! E allora troviamoli con facilità per sponsorizzare
questioni molto più importanti che qualche festina, come si è fatto in tutto l'autunno.
Per la parte Entrate il Bilancio è improntato, come tutti sanno, sulle multe, anche se sono in
diminuzione. Da un certo punto di vista io credo che i velox hanno fatto il loro servizio, che era
quello… non quello che ci veniva accusato di essere vessatori nei confronti dei cittadini, ma di fare
prevenzione. Io credo che in questi anni in alcune realtà la prevenzione l’hano fatta, e quindi è
evidente che vi sia una diminuzione delle sanzioni.
Si è detto anche prima: i servizi primari sono stati aumentati, è aumentato il trasporto scolastico, le
mense, fitti vari, l’abbiamo già visto la settimana scorsa. Però, voglio dire, in risposta a ciò non vi è
stato nessun miglioramento da parte, cioè alla domanda, all'aumento non è stato corrisposto un
miglioramento del servizio, in particolare per quanto riguarda i nidi e le scuole materne.
Aumentano pure i parcheggi. Cioè, anche qui, Assessore, lei ha detto: “Ma, in fondo nelle altre città
si spende di più”. Ma l'ho già detto anche qualche giorno fa, qua si è praticamente aumentato in
modo uniforme i parcheggi, quindi a dire che se vi avvicinate al centro, pagate tanto quanto se vi
fermate a Porta Po. Il che secondo me è un po' diverso! Cioè, la logica è un po' diversa. Chi più si
avvicina al centro deve pagare di più.
Non vi è stata tolta, come tutti hanno visto, nessuna strisca blu, eppure eravamo accusati nella
passata Amministrazione di non togliere queste strisce blu. Si facevano fior fiore di emendamenti
chiedendo la soppressione, e comunque a questo aumento non è corrisposto alcun, voglio dire,
nessun aiuto al settore commerciale, come si proponeva. Cioè, adesso non so se avete altre idee, ma
dovevate anche dirle. Quanto meno la passata Amministrazione riusciva a garantire, è riuscita a
garantire nella stragrande maggioranza dei periodi il sabato senza pagare, proprio per consentire ai
nostri concittadini di frequentare molto di più il centro, un aiuto anche al settore commerciale.
Io credo che, di fronte ad un aumento generalizzato, quanto meno si doveva pensare un qualcosa
dello stesso tipo, se non va bene il sabato, trovatemi un'altra soluzione, però aumentiamo, però
diamo anche qualcosa in ritorno.
Il grosso dell'entrata poi l’abbiamo già visto e riguarda l’IMU.
Qualcuno della maggioranza ha detto che è una tassa imposta dal Governo Monti. Sì, certo il
Governo Monti ha ripristinato l’IMU, l’ex ICI anche per le prime case. Ma l'applicazione, che è al
massimo dell’aliquota, non è responsabilità del Governo Monti, l'applicazione al massimo
dell’aliquota è responsabilità del Governo Piva! Della vostra maggioranza che sostiene questa
Giunta.
Così pure è vostra responsabilità gli sgravi che non sono stati concessi alle fasce più deboli, che
pure negli emendamenti avevamo richiesto; così pure per quanto riguarda l'emendamento, colgo
favorevolmente almeno l'onestà intellettuale dell'Assessore che questa mattina, per quanto riguarda
le case ATER, ha detto: “Se non avessimo avuto quei € 350.000 da pagare per la Baldetti,
quantomeno avremmo potuto abbassare mezzo punto dell’IMU, o avremmo anche potuto accogliere
l'emendamento sulle case ATER”.
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Il che fa giustizia di chi è andato sui giornali a dire che se quell'emendamento non è passato, o
comunque non è stato posto, o è stato ritirato, la responsabilità riguarda il gruppo del Partito
Democratico. Niente di più falso! Il Partito Democratico, se agli emendamenti ci crede, se sono
presentati li sostiene, lo farà anche oggi, lo anticipò già, gli emendamenti che abbiamo presentato
noi li abbiamo fatti perché ci crediamo che determinate scelte vadano cambiate; sosterremo anche
quello dei colleghi di maggioranza o di opposizione che riterremo corretti; ma non andremo mai a
barattare con nessuno, perché non siamo abituati a fare così: 2 emendamenti al posto di ritirarne
altri 10. Non è questo il nostro modo di lavorare. E quindi si è compreso che anche la settimana
scorsa, grazie all'intervento dell'Assessore, se l'emendamento fosse stato presentato l'avremmo
sostenuto, ma l'emendamento non si voleva presentare perché evidentemente si riteneva che vi fosse
una disponibilità tale a Bilancio da poterlo supportare. Questa è la verità che va detta.
Vedete, che vi sia una crisi economica in atto lo sappiamo anche noi, che minori siano i
trasferimenti statali o regionali, ma anche per questo vi sono delle responsabilità che non è che tutto
arrivi così per caso, voglio dire, fino ad un anno fa sembrava quasi che a livello nazionale le cose
andassero bene, la crisi non ci fosse, e tutto si poteva continuare come prima.
Purtroppo non era così, ma le responsabilità del centro-destra in questo caso sono grandi.
Oggi è il primo Bilancio che fa questa Amministrazione, e si è resa conto che non è facile dare delle
risposte che a volte si promettono e si promettono in campagna elettorale, dove è molto più facile
dire che si farebbe questo, si farebbe altro, e poi le scelte politiche, le scelte economiche sono
diverse, e qui c’entra secondo me la politica, e oggi lo vediamo.
La scelta politica che fa questa Amministrazione non è quella di andare verso le fasce più deboli,
verso, come si è detto, quei settori che hanno maggiore necessità, ma si dedica, si dedica ad altro.
Il giudizio che do, ecco lo anticipo già che è fortemente negativo, perché se lasciamo stare le spese
obbligate da questo Bilancio, che riguardano il personale, i fitti, l’illuminazione, le scuole e
quant'altro, la parte consistente delle entrate certo che va dirottata ai Servizi Sociali, come avevo già
detto prima. Però è anche vero che in questi settori vengono impoveriti se non tagliati alcuni servizi
che sono correlati, cioè molti sportelli vengono soppressi o quanto meno non trovano copertura, che
riguardano i giovani, che riguardano gli anziani, che riguardano le categorie più indifese.
Quindi non è vero che è tutto come prima. Si sono fatti tagli consistenti anche su questo settore.
L'emendamento poi che il Sindaco va a fare, che molti colleghi hanno già anticipato, e come diceva
anche giustamente il Consigliere Masin, in genere l'emendamento del Sindaco è migliorativo, va a
migliorare una situazione. Beh, l'emendamento che fa il Sindaco oggi, che abbiamo avuto modo di
leggere, mi auguro che lo ritiri a questo punto, mi auguro… è drammaticamente negativo. Cioè
peggiora una situazione già difficile. E’ peggiorativo.
Io mi auguro che anche i colleghi di maggioranza se ne rendano conto, lo leggano attentamente.
Io credo che è difficile sostenere un emendamento di questo livello.
Nel Bilancio poi troviamo, anche questo è già stato ricordato, spesso magari ripetiamo cose che
hanno altri i colleghi, però è per dare più, voglio dire lo sosteniamo.
Troviamo la spesa per l’assunzione di 10 Vigili a tempo determinato. Io credo… è vero che i Vigili
sono sotto organico, ed è da tempo non è da oggi, quindi lo riconosciamo questo; credo che però si
poteva benissimo prima di tutto utilizzare, come si faceva in passato, e quindi sgravare i Vigili di un
certo servizio, di un servizio, i volontari della sicurezza. A settembre si era detto che si sarebbe
fatto, ci si sarebbe provato. Alla fine ci troviamo ad oggi che i Vigili sono stati costretti ovviamente
ad impiegare gran parte del loro tempo, molte ore davanti alle sedi scolastiche, e quindi è anche
ovvio che più ore si accumulano, e poi queste ore devono essere o pagate, o comunque devono
essere recuperate. E…
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Consigliere, chiedo scusa, le ho dato un minuto di recupero per l’interruzione anche mia, ecc., se va
verso la conclusione, cortesemente, anche perché i venti minuti sono già passati.
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RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Già passati?
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Compreso il minuto d recupero.
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Mi scuso. Va beh, ringrazio.
Allora, andando velocemente io credo che si poteva andare benissimo quanto meno ad una spesa
inferiore, io credo che anche cinque sarebbero stati sufficienti. E il risparmio sarebbe stato in quel
comparto, l’ha già detto il Consigliere Angelo Montagnolo, prima.
Per concludere, perché è inutile che, se il tempo non c’è… Allora io credo che manchino molte cose
su questo Bilancio, quanto meno non le ho trovate.
Non le ho trovate sicuramente per quanto riguarda gli investimenti, anche per dare una risposta ad
un grave problema che è quello delle acque bianche della nostra città. Voi sapete che in passato
molto secondo me è stato fatto, ma ancora molto rimane da fare, quando vi è qualche temporale più
consistente una parte della città va sott'acqua, e quindi credo che bisognerà in quel comparto trovare
delle risorse.
Nulla c'è per il turismo, ma quanto meno, voglio dire, si poteva mettere qualcosa.
E concludo sicuramente, Presidente, casomai… va beh, interverremmo poi, quando sarà il momento
degli emendamenti, e quindi concluderò successivamente casomai l'intervento. Grazie comunque.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie Consigliere Ruzzante.
Io ho iscritto il Consigliere Bedendo, ma è una richiesta procedurale. Prego, Consigliere Sguotti.
SGUOTTI GIACOMO – Consigliere Popolo delle libertà:
Sì. Grazie Presidente. Come maggioranza ci dobbiamo confrontare su un paio di punti, visto anche
la richiesta di Ruzzante che diceva che voleva la presenza del Sindaco, io chiedevo la sospensione,
chiederei la sospensione di 15-20 minuti, così che magari nel frattempo arriva anche il Sindaco.
Grazie.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Allora 15 minuti. Riprendiamo alle 17,00. Va bene. La seduta è sospesa.
La seduta del Consiglio Comunale viene sospesa.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
17,33. Vi chiedo per scusa per il ritardo, riprendiamo i lavori con l’appello.
Salvan, chiedo scusa, se ci sono dei Consiglieri in corridoio può farli entrare, perché stiamo
procedendo con l’appello.
Sto invitando i Consiglieri a rientrare per fare l’appello. La parola al Segretario.
TARGA MICHELA – Segretario Generale:
Avezzù, presente; Bedendo, presente; Bellinazzi, assente; Bellinello, presente; Borgato, presente;
Borsetto, presente; Brusaferro, presente; Businaro, presente; Chendi, presente; Contiero, assente;
Frigato, presente; Furin, presente; Gioachin, presente; Guarnieri, presente; Martinello, presente;
Masin, presente; Menon, presente; Montagnolo, presente; Nale, presente; Nalin, presente; Ongaro,
presente; Osti, presente; Paron, presente; Patrese, presente; Piva, presente; Roana, assente; Romeo,
presente; Ruzzante, presente; Salvan, presente; Scaramozzino, presente; Settini, assente giustificato;
Sguotti, presente; Zanforlini, presente.
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Alle ore 17,36 è presente anche Roana.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
30 presenti. La seduta è valida.
Come da prassi do la parola a chi ha chiesto la sospensione -onestamente più lunga della richiestaal Consigliere Sguotti. Prego.
SGUOTTI GIACOMO – Consigliere Popolo delle Libertà:
Sì. Grazie Presidente.
Riteniamo sia necessario che quanto c’è stato detto dai Revisori e dai tecnici venga riferito un po' a
tutta l'Aula, in maniera che vengano condivisi con tutti voi i problemi di cui abbiamo discusso.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Ritiene quindi allora… Riferiamo subito all'Aula i contenuti? No, siccome era riferito ad un punto
specifico che è emerso nel dibattito. Frigato, non giochiamo! Se vuole chiedere, prego Consigliere
Romeo.
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Beh, mi sembra il minimo! Il problema è che magari la composizione, anche per deontologia
professionale insomma da parte di tutti, probabilmente, professionale da parte dei Revisori dei
Conti, ma anche da parte della maggioranza a cui abbiamo tenuto il numero legale tutto il giorno,
perché da stamattina ad oggi eravate dai 13 ai 15, quindi noi abbiamo garantito il numero legale; ci
aveste coinvolti fin dall'inizio, in modo tale da non perdere ulteriore tempo, e avremmo avuto modo
di confrontarci tutti insieme con i Revisori dei Conti.
Mi sembra veramente una scorrettezza anche istituzionale. Anche perché noi abbiamo atteso in
Aula ben 37 minuti, anzi in tutto tre quarti d'ora, ma 37 minuti oltre a quello che era l'orario che
avevate richiesto.
(Voci incomprensibili dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Chiedo scusa. Chiedo scusa! Romeo e Salvan non facciamo ping-pong, soprattutto a microfoni
spenti.
È stato dato atto fin dall'inizio da parte della Presidenza e dell'Assessore che l'opposizione, e quindi
va ringraziata, garantiva il numero legale. È stato dato atto anche nella relazione dell'Assessore, e
anche di questa Presidenza. Per cui nessuno nega quella che è la realtà dei fatti.
Dopo di che, scusate… Guarnieri! Guarnieri! Guarnieri. Dicevo… Riferisco, e questo non è da oggi
ma da sempre, gli Uffici, i Revisori, Dirigenti e Funzionari sono a disposizione di chi li chiede.
Quindi, nessun problema. E comunque ho apprezzato da parte di Sguotti questa richiesta.
Volevo dare la parola al Presidente del Collegio, senza fare polemiche, altrimenti.
SGUOTTI GIACOMO – Consigliere Popolo delle libertà:
Noi, come maggioranza, avevamo dei dubbi, okay? E abbiamo chiesto un incontro con i Revisori e
con i dirigenti perché avevamo dei dubbi. E per educazione politica, siccome riteniamo che questi
dubbi, che noi avevamo… e comunque qualcosa non c’è stato poi spiegato al 100%, e poi… Per
questo riteniamo che deve essere spiegato anche nell'Aula. Se loro non ritengono questo una cosa
opportuna, possono richiedere una sospensione anche loro, e si faranno dare dei pareri per voi.
Io pensavo fosse una cosa…
(Voci incomprensibili dall’Aula)
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Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
SGUOTTI GIACOMO – Consigliere Popolo delle libertà:
No, l’hai detto come fosse una cosa, per l’amor…
Noi abbiamo fatto come maggioranza! Perché, ti ripeto, io, anche io come Giacomo Sguotti, non
avevo chiaro dei punti su certi argomenti.
Penso che sia giusto che venga portato a tutta l'Aula senza andare in cerca per forza de storie, o per
forza fare una storia politica, insomma!
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Ha chiesto Menon. Io volevo dare la parola al Presidente del Collegio, brevemente, prego.
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Guardi, semplicemente perché sono abituata nella vita ad essere molto pratica, visto che ci sono 40
minuti di discorsi da ripetere, non potevamo farli qua direttamente, e risparmiarci 40 minuti?
(Voci incomprensibili dall’Aula)
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Beh, allora io sono stufa che qualcuno si comporti da somaro!
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Menon, chiudiamo queste parentesi che non fanno… E senza evitare frasi oltraggiose nei confronti
dei Consiglieri. Consigliere, Menon, per piacere.
Quindi, ritorniamo in un clima di rispetto. Un clima di rispetto da parte di tutti.
Do la parola al Presidente del collegio dei Revisori Dott. Pavanello. Prego.
Dott. PAVANELLO ANDREA – Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti:
Buongiorno a tutti.
Il fatto del ritardo nell'entrata dopo la sospensione è dovuta ad effettivi dubbi nell'interpretazione
della convenzione. Come la Consigliera Menon stamattina ha fatto presente delle problematiche
sull'applicazione, sulla lettura dei contratti, esistono.
Volevo prima di tutto precisare due fattori: non si tratta di una questione fiscale, o per lo meno è
una questione fiscale solo indiretta, per il fatto che il contributo dato da parte del Comune alla
diciamo, chiamiamolo committente, alla società che ha svolto i lavori, questo tipo di contributo
deve essere fatturato dell'azienda committente. Quindi l'Iva è applicata. L'aliquota è del 10%, e non
ci sono problemi.
All'interno di questa convenzione c'era il… chiamiamolo l'apporto, l'impegno da parte del Comune
di cedere l'area, area valutata € 3.000.615. È questo, oltre Iva non c'è scritto. Non c'è scritto che ci
sia l’Iva, c’è nell'art. 19, nelle modalità.
(Voci incomprensibili dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Scusate, facciamo finire il Revisore. Poi, ripeto, c'è la possibilità di continuare nel dibattito sia in
discussione generale, poi c’è anche l'emendamento, e su quello potrete scatenarvi con gli interventi.
Dott. PAVANELLO ANDREA – Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti:
E quindi, quello che volevo sottolineare era, anche vista la tempistica, diciamo, problematica della
gestione della convenzione, dobbiamo adesso agire nell'interesse del Comune. Vedere quali sono gli
effetti dal punto di vista finanziario, perché non dobbiamo negarlo anche l'aspetto delle more
relativamente a questo contratto deve essere oggetto di valutazione nell'interesse del Comune.
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Quindi… e quello che siamo chiamati a fare, come Collegio, è la valutazione sull'emendamento,
quindi emendamento dal punto di vista la copertura finanziaria.
All'interno dell'interpretazione della convenzione, tu stessa, Silvia, oggi hai richiamato l'eventuale
parere di un giurista. Non mi sento, non mi ci sentiamo di dire al 100% qual è la corretta
interpretazione, perché la convenzione lascia adito a dei dubbi. Quindi a questo punto che cosa
bisogna fare? Bisogna mettersi nelle condizioni di mettere il Comune nella condizione migliore,
cioè vedere sul tavolo che cosa c'è, Iva, la tempistica, le scadenze alle quali il Comune si è
impegnato, e in funzione di questo decidere la cosa migliore.
(Voci incomprensibili dall’Aula)
Dott. PAVANELLO ANDREA – Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti:
Non ho detto niente, se vi aspettavate… sì, è da pagare al 100%? No, non è da pagare al 100%, non
saremmo qui dopo un'ora di incontro, ieri, emendamenti, eccetera.
La problematica della lettura della convenzione esiste. Questo posso dire.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Va bene. Io direi che, siccome il tempo c’è, nel corso del dibattito di raccogliere ulteriori elementi,
sia da parte dell'Aula, ma poi anche da parte… le risposte perché, scusate, devo ancora rispondere
in conclusione del dibattito generale, e comunque non siamo ancora sul punto dell'emendamento.
Chiaro?
Dott. PAVANELLO ANDREA – Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti:
Mi scusi, Presidente, l’art. 19, ecco, che poi dobbiamo andare a precisare, l'art. 19 chiaramente,
chiaramente esplicita che si tratta di € 3.000.615 più Iva.
Se poi quell'articolo lì possa essere in contrasto con il resto del… con altri articoli della
convenzione stessa, la problematica nasce proprio da lì.
A cosa si è impegnato il…
(Voci incomprensibili dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Magari per dare qualche altro ulteriore elemento, Avvocato Lembo? Allora, così possiamo avere
qualche elemento in più, peraltro, devo dire… l'Avvocato Lembo sta riferendo in Aula, così per
tranquillità di qualcuno e non era… partecipa all'incontro. Quindi sta riferendo a tutta l'Aula e non
era partecipe all'incontro di maggioranza. Questo lo dico per informazioni. Quindi…
Prego, Avvocato Lembo.
Avv. LEMBO FERRUCCIO – Responsabile Ufficio Legale:
Buonasera a tutti.
Allora questa mattina mi hanno coinvolto su questa questione e ho avuto modo di esaminarla molto
velocemente, come tanti hanno fatto.
Io avevo rappresentato che a mio avviso gli aspetti sono di due tipologie, tutte e due degne di nota.
Il primo è quello che è il motivo per cui il Consiglio Comunale è chiamato oggi a deliberare, che è
l'approvazione del Bilancio, ed esiste una richiesta già agli atti degli Uffici da molto tempo da parte
della ditta, ove vuole, chiede che venga pagato sostanzialmente questo contributo aggiuntivo
all'Amministrazione Comunale e che, a mio avviso insomma, l'Amministrazione quindi deve
provvedere a mettere nella disponibilità dell'Ufficio questa somma di denaro, salvo poi da parte
dell'Ufficio svolgere tutti gli opportuni chiarimenti del caso che riterrà opportuni, anche alla luce
delle considerazioni che sono emerse oggi. E questo è a mio avviso il primo punto.
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L'altro aspetto invece è proprio l'aspetto vero proprio, che è quello che riguarda invece la disanima
su cui poi dopo eventualmente gli Uffici si dovranno confrontare. Anche perché c'è un rischio,
questo per completare anche la disquisizione del punto, l'esame del punto di prima, che a fronte di
un contenzioso ci possa essere un'ulteriore esborso da parte dell'Amministrazione per un ritardato
adempimento sotto il profilo contrattuale. Questo soltanto.
Però, al di là di questo, a mio avviso la confusione sorge da due aspetti: allora al punto 17 della
convenzione c'è un riferimento all’ammontare complessivo dell'investimento che è di € 10.103.000,
Iva compresa.
Al punto successivo si dice che una parte, cioè non è definita, dell'ammontare di questo
investimento sarà ricoperto con la permuta sostanzialmente dell'area in proprietà.
L'art. 19 nulla dice in merito all'area, perché -è qui che secondo me si è fatta un po' di confusione. Il
primo comma dice soltanto: “In conformità al Piano economico finanziario, parte dell'ammontare
dell'importo della presente convenzione -non fa riferimento all'area- parte dell'importo
dell'ammontare della presente convenzione, pari ad euro 3 milioni oltre Iva, sarà coperto dalla
cessione in proprietà al concessionario”.
Il che vuol dire che l'area, complessivamente, dovrebbe valere 3.900.000 indicativamente. Quindi il
problema è questo.
Di fatto però non è che… Noi, quindi, abbiamo dato l'area e, da quello che ho capito oggi, si sta
stanziando altre… sostanzialmente la differenza tra 3.600.000, che è l’Iva che è dovuta, che è la
prima parte del dettato dell'art. 19.
Parte dell'ammontare dell'importo della presente convenzione sarà coperto… Parte dell'importo di 3
milioni, parte dell'importo sarà coperto. Parte dei 3.900.000 è coperto con la cessione dell'area,
l'altro verrà dato in contanti. Cioè, questa è la lettura dell'art, 19.
Sì, 3.600.000. In conformità al piano economico parte dell'ammontare dell'importo della presente
convenzione, pari ad euro 3 milioni –sì- pari ad euro 3.000.000, sarà coperto dalla cessione in
proprietà dell'area ove insiste la proprietà, contrassegnata con il contorno giallo sulla…
Sì, voglio dire, vale 3.900.000 sostanzialmente, da quello che se ne desume complessivamente. E’
logico che poi alla fine i conti che devono tornare sono sempre 10 milioni, alla fine,
complessivamente. Quindi bisogna poi chiedere all'Ufficio di verificare che la somma complessiva
sia sempre. Sì.
(Voci incomprensibili dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Però non parliamo fuori microfono. Possiamo lasciar finire l’Avvocato?
Avv. LEMBO FERRUCCIO – Responsabile Ufficio Legale:
Chiedo scusa, con l'approvazione… Cioè, quello che voglio dire io, adesso sono tutte problematiche
che hanno degli aspetti molto particolari. È pacifico che, nella misura in cui l'ufficio, prima di
provvedere a pagare, alla luce di tutte le osservazioni che voi avete sollevato oggi in Consiglio, ci
penserà due volte per verificare che effettivamente i conti ritornino.
Ma come fate oggi, cioè… Ma non è…
(Voci incomprensibili dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Menon, non può parlare fuori microfono.
Avv. LEMBO FERRUCCIO – Responsabile Ufficio Legale:
Una problematica di questo tipo, cioè il consiglio che vi do io -poi dopo siete liberi di fare tutto
quello che ritenete opportuno- ma nella misura in cui viene fuori una problematica voi dovete
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approvare una voce, il Comune, l'Ufficio ha richiesto di stanziare dei fondi per far fronte ad una
problematica di cui aveva necessità in Bilancio. In Bilancio voi stanziate dei fondi per far fronte ad
una necessità, è un emendamento perché l'ufficio ha rappresentato un'esigenza. Così è stato
insomma oggettivamente.
Adesso, alla luce delle vostre problematiche, l'Ufficio, prima di erogare materialmente quella
somma, farà delle opportune verifiche presumo, no? Sostanzialmente. No, che ben venga la
segnalazione…
Cioè, giustamente, voglio dire. Però sono tutte verifiche che probabilmente bisogna leggere la
convenzione, verificare e vedere quant'altro. Però alla fine le somme devono tornare dalla disanima.
Sì, è compito degli Uffici di verificarlo, è quello che sto dicendo, infatti. È quello che io sto
dicendo. E qui alzo le mani, giustamente.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Comunque adesso è solo… Allora è stata chiesta un'interruzione, si è riferito all'Aula sui contenuti e
anche sui giudizi tecnici che sono emersi in quella sede.
Volevo dire e ripetere che siamo ancora in sede, per carità si tratta solo di mettersi d'accordo,
vogliamo parlare solo di questo punto? Poi, quando arriveremo all'emendamento, l'argomento sarà
esaurito.
Il Bilancio è di 40 milioni di euro, qua si parla di € 360.000. Quindi, per carità… Dopo se la
Dottoressa Cittadin vuole dare un chiarimento credo sia utile. Però se ci ascoltiamo...
Allora integra l'Avvocato Lembo. Poi fa la domanda il Consigliere Romeo, risponde il dirigente
Cittadin. Poi io direi di chiudere questa fase, e riprendiamo la discussione generale sul punto.
Avv. LEMBO FERRUCCIO – Responsabile Ufficio Legale:
Solo per chiarezza voglio ritornare un po' su una lettura dell'articolo 19, perché prima molto
velocemente mi avete detto di no. Però, in conformità al piano economico finanziario approvato,
parte dell'ammontare dell'importo della presente convenzione pari a 3.600.000 oltre Iva, cioè a mio
avviso può essere letta questa frase anche che è parte di 3.900.000 sono coperti con il valore del
terreno che è di 3.600.000. Parte dell'ammontare dell'importo della presente convenzione, pari a
3.900.000, leggiamolo già il dato, sarà coperto dalla cessione in proprietà cessionaria dell'area.
Parte dei 3.900.000 sarà coperta dalla proprietà.
(Voci incomprensibili dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Scusate…
Avv. LEMBO FERRUCCIO – Responsabile Ufficio Legale:
Beh, non è così chiaro comunque, eh!
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Allora probabilmente qualcuno del Consiglio vuole mettersi al posto dell'Avvocato! Allora
lasciamo parlare, perché se no qualcuno mi asfissia!
Sì, ma non è che si va avanti per asfissia, vero?
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Eh, lo so. Ma ci state asfissiando voi.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Una domanda a cui, ripeto, risponde… Menon, ritorni al posto, per favore.
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Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
Faccia la domanda, poi dà una risposta la Dottoressa Cittadin, ritorniamo alla questione del
momento specifico della trattazione dell'emendamento. Altrimenti, scusate, c'è la confusione
generale. Dopodiché per me va bene tutto.
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Posso?
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Allora faccia la domanda o l'osservazione. Scusate, in Aula non è possibile una cosa del genere, eh!
Scusate, non sono possibili… abbiamo capito. C'è il momento dei flash, dei flash mob e quant'altro.
Però non è possibile in Aula ammettere manifesti del genere.
Prego. Invito i Vigili a fare allontanare le persone con i manifesti. Prego.
(Grida dal pubblico: tutti a casa!)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Beh, intanto allontanatevi voi, grazie. Cominciamo facendo allontanare le persone in Aula.
Prego, Consigliere Romeo.
Forse non ci siamo capiti. Forse non ci siamo capiti. Deve essere allontanato dall'Aula chi ha
manifesti o striscioni. Non sono ammessi. Per favore!
Invito i Vigili a fare allontanare le persone. Per favore! Cioè, forse non ci siamo capiti! Devono
essere fatti uscire dall'Aula, non spostati da destra a sinistra, da sinistra a destra.
Vogliamo fare uscire... Scusate, non ci vuole molto per invitare le persone ad uscire.
Potete restare in Aula senza striscioni, se vengono chiusi gli striscioni potete restare in Aula, come
tutti i cittadini che vengono in Aula. Togliamo gli striscioni?
Consigliere Romeo, le do la parola. Breve su questo punto. Romeo? Consigliere Romeo, prego.
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Però se non c'è silenzio… C'è troppo brusio qui. Aspetto.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Scusate. I capannelli non sono ammessi. Grazie.
Avvocato, chiedo scusa, quindi invito anche i suoi colleghi di opposizione di lasciarla parlare.
Perché lo sforzo della Presidenza è condiviso se c'è anche l'aiuto dei Consiglieri di maggioranza e di
opposizione.
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Noi siamo tranquilli.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
No, adesso. Prima c’erano anche i capannelli anche di opposizione.
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Va bene. Lei richiami i suoi Assessori, però, che disturbano.
Posso? Allora io credo che la questione non sia una questione di poca rilevanza, per due motivi:
uno, perché era stata fatta un'accusa politica molto pesante alla precedente Amministrazione che
aveva lasciato un debito di € 370.000.
Allora… tra l'altro io mi sono informata con i miei colleghi precedenti, e lo dico anche in qualità di
amministratore della scorsa legislatura, a noi non risulta che sia mai stato chiesto da parte degli
Uffici di pagare questo debito. Anzi, che gli Uffici avessero detto all'allora Assessore al Bilancio
che l'Iva non era dovuta.
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Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
Quindi io voglio capire fino in fondo, perché io so che la Ragioneria e gli Uffici sono molto attenti
se ci sono delle voci vincolate, delle voci obbligatorie per essere inserite nel Bilancio. Quindi io
vorrei capire come mai, se erano obbligatorie all'epoca, e quindi era una distrazione politica della
maggioranza, come mai non sono state messe in posta di Bilancio. Punto primo.
Punto secondo: visto che adesso i Revisori dei Conti anche loro esprimono dei dubbi, io vorrei
andare fino in fondo e chiederei di capire, così come ha potuto magari capire la maggioranza, quindi
ponendo delle domande specifiche, rispetto a questa spinosa questione.
Perché dico che è importante? Perché prima l'Assessore Paulon, quando ha illustrato il Bilancio ci
ha detto che questi € 370.000 potevano essere utilizzati per diminuire di mezzo punto l’IMU. Beh,
insomma, se così fosse, e così vediamo che non bisogna pagare questi € 370.000, ma vivaiddio
abbiamo tempo, rivediamole e abbassiamo l’IMU di mezzo punto. Cioè, non mi sembra una cosa da
poco se si può abbassare di mezzo punto, e quindi evitare che i cittadini paghino ulteriormente una
gabella.
Allora credo che sia necessario da parte di tutti, anche della maggioranza che si è fatta venire
fortunatamente un dubbio, capire bene e fino in fondo come tutti insieme possiamo fare la nostra
parte. E questo vuol dire comunque sia che quello che era stato detto, ovvero l'accusa che era stata
data all’allora maggioranza non era così.
Allora quello che chiediamo è, intanto di poter parlare con i Revisori dei Conti e poi di capire fino
in fondo, perché se non c'è certezza a questo punto io credo che potremmo rivedere in qualche
modo le voci di bilancio, e abbassare, come diceva l'Assessore Paulon, di mezzo punto l’IMU.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Prego. E’ una mozione d’ordine, Scaramozzino? Prego, Consigliere Scaramozzino.
SCARAMOZZINO GIUSEPPE – Consigliere Popolo delle Libertà:
Sì. Grazie Presidente. Un contributo alla questione che viene giustamente definita spinosa.
I dubbi che sono stati fin qui esposti devo dire che hanno sollecitato anche la maggioranza ad
approfondire la questione, Consigliere Menon, non è che è stata presa sottogamba la faccenda. Però
ci sono molti punti che vanno chiariti. Uno tra questi, per buona pace di quello che lei intendeva
quando ha riferito sulla perizia, e quella stessa perizia è stata poi votata… No ma le spiego… No,
non dica di no prima ancora di capire di che cosa sto parlando. Si calmi, stia tranquilla!
Noi abbiamo accettato anche la sua, come posso dire, teatralità quando ci stava comunicando quello
che ci comunicava con la foga che l'ha contraddistinta. Però abbia pure la pazienza di ascoltare.
Quella stessa perizia è stata votata in Consiglio Comunale, per quanto fosse una perizia della parte
proponente è stata votata in Consiglio Comunale. Quindi vuol dire che un Consiglio, un Consiglio,
l'ha accettata così com’è, punto. Questo per dovere d'informazione.
La questione, invece, sta nel fatto che oggi come oggi chiamiamolo last minute, ci troviamo di
fronte ad una diffida, richiesta fatta da parte della cordata proponente, che ci dice che entro il 30
marzo si deve andare a stipulare dal notaio. In mancanza di questo ci sarà, ci potrebbe scattare una
penale che metterebbe a rischio la nostra Amministrazione per qualche milione di euro.
Di fronte a questa possibilità quello che si chiede è di poter accantonare come -chiamiamola partita
di riserva- nell'ipotesi che fosse dovuta…
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Scusate. Prima avete preteso il silenzio di fronte al vostro intervento ed io ho richiamato i
Consiglieri anche di maggioranza che disturbavano. Richiamo anche voi, adesso! Per favore!
SCARAMOZZINO GIUSEPPE – Consigliere Popolo delle Libertà:
Okay. Ecco, quello che sto dicendo un po' richiama quello che il Presidente del Collegio dei
Revisori ci ha appena così manifestato, senza poter dare l'indicazione, che è un'indicazione di tipo
politico a questo punto, quella di mettere al riparo l'Amministrazione da eventuali sopravvenienze
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Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
di natura risarcitoria, e quindi fare un accantonamento di tale somma, e nello stesso tempo
verificare, nei tempi che possono essere utili, visto che deve essere versato questo importo, qualora
dovesse essere versato entro un anno, appunto verificare se tale importo deve essere dato.
Questo metterebbe un po’ al riparo anche il Consiglio ed i Consiglieri, a questo ho chiesto anche il
conforto della Segretaria Generale, al fine di capire se un comportamento di questo tipo può
comportare, da parte dei Consiglieri stessi, un comportamento di buon senso di fronte a quella che
potrebbe essere una perdita ben più grave per la nostra Amministrazione.
Quindi non comporterebbe, a quanto mi è stato detto anche dalla Segretaria, responsabilità, perché
sarebbe -scusate la cacofonia- atteggiamento responsabile da parte dei Consiglieri, determinare il
minor danno possibile per l'Amministrazione Comunale.
Ecco, questo per dovere di informazione e perché non ci possano essere atteggiamenti che possono
indurre preoccupazione esagerata nei confronti dei Consiglieri stessi, e perché possano, quanto
meno nel momento così last minute, che definiamo, più al riparo la nostra Amministrazione di
fronte ad eventuali contenziosi che si possono aprire. Ecco, ho finito.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie, Consigliere Scaramozzino.
Sempre per una breve osservazione, dopodiché, come ho anticipato, credo che sia utile per tutti
avere la risposta da parte della Dottoressa Cittadin e poi chiudere questa fase.
(Voci incomprensibili dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
E’ quello che ho già detto sei volte, Consigliere Salvan!
Scusate, siccome devo dirigere i lavori, allora ultimo intervento su questa questione risponde la
Cittadin e poi riprendiamo i lavori. Scusate.
FRIGATO FEDERICO – Consigliere Partito Democratico:
Guardi, io non chiedo neanche… grazie Presidente. Non chiedo neanche una risposta dalla
Dottoressa Cittadin, io mi faccio carico, così come i colleghi di maggioranza, della preoccupazione
che è quella di salvaguardare i Consiglieri prima che l'Amministrazione. Perché, quanto diceva
prima il Presidente del Collegio dei Revisori era molto chiaro: ci sono dei dubbi su questa cosa.
Mentre l'Avvocato Lembo in qualche modo invitava, se non ho capito male, a votare il
Maxiemendamento, ad accantonare questa somma, e poi successivamente ad andare a fare le
verifiche.
Io, invece, dico un'altra cosa: se vogliamo tutelare i Consiglieri, signor Sindaco, mi rivolgo a lei,
ritira il Maxiemendamento, chiede a sua firma un parere alla Corte dei Conti, e più avanti lo
votiamo in Aula tutti quanti. Grazie.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Bene. Allora, recepiamo anche questa richiesta. La Dottoressa Cittadin intendeva intervenire.
Poi, lo dico sin d’ora, riprendiamo il dibattito generale, la discussione generale.
Risposta della dottoressa Cittadin. Per favore!
Dott.ssa CITTADIN NICOLETTA: – Dirigente Settore Entrate:
Buonasera a tutti.
Ecco, io ritengo opportuno fare alcune considerazioni che ho già avuto modo di fare pochi minuti fa
nella riunione che è stata fatta con i Consiglieri della maggioranza.
Allora voglio precisare una cosa, proprio perché mi sembra corretto farlo per l'ufficio che
rappresento. Allora l'Ufficio della Contabilità, della Ragioneria ha sentito parlare per la prima volta
di questa somma di 361.200, € 520 scusate, in data 5 luglio 2011, quando il Dirigente dei lavori
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Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
pubblici, l'Architetto Ferlin, ha scritto una lettera chiedendo di stanziare, anche con urgenza, questa
somma perché doveva essere perfezionato questo atto di trasferimento di proprietà della piscina
Baldetti nel più breve tempo possibile.
Io ho risposto all'Architetto Ferlin con una lettera interlocutoria, dove ho chiesto dei chiarimenti,
datata 11 agosto 2011, facendo queste considerazioni: trattandosi di un Project financing, sapendo
che un Project financing è una delle modalità di finanziamento dei lavori pubblici, in base alla quale
il flusso generato dalle opere prodotte dovrebbe completamente, diciamo, pagare nel tempo l'opera,
ho chiesto di capire come mai, a distanza di quattro anni dalla realizzazione di questo intervento,
insorgesse questo onere così consistente, che non è facilmente rinvenibile dalle pieghe di un
Bilancio Comunale.
A questa lettera, datata 11 agosto, ho avuto una risposta chiara solo in data 11 gennaio 2012, dove
l'Ufficio mi ha chiesto che -scusate un attimo che prendo la lettera- che la richiesta non è stata
ritenuta… La richiesta mia consisteva nella possibilità di rivedere il Piano economico finanziario e
ricomprendere queste somme all'interno di quel Piano economico finanziario, di modo che il
Comune non si trovasse possibilmente a dover tirar fuori questa consistente cifra.
La risposta dei Lavori Pubblici, con nota datata 11 gennaio del 2012, è stata negativa, dicendomi
che la richiesta mia, di revisione del Piano economico finanziario, non è stata considerata
accoglibile dalle parti interessate, e quindi si rinnovava la richiesta di stanziamento di euro 361.520
relativa all'Iva dovuta per legge sull'atto notarile di compravendita, di cessione della vecchia
piscina.
Mi si ricordava altresì in questa nota che era già agli atti di una diffida, due diffide da parte dei
legali della controparte che ci diffidavano ad adempiere entro non oltre il prossimo 30 marzo 2012
alla stipula dell'atto.
A questo punto noi, come Ufficio Contabilità, abbiamo posto l'attenzione, abbiamo posto la
questione all'attenzione dell'Amministrazione Comunale e siamo arrivati oggi in Aula con
l'Amministrazione che ha proposto di finanziare questa cifra.
Io mi permetto solo di fare una considerazione: capisco, ho sentito tutte le vostre osservazioni,
molto interessanti, dubbi più che legittimi, la certezza assoluta, di fronte ad una convenzione che a
mio avviso non spiega in maniera incontrovertibile se questa cifra è proprio dovuta o meno, mi pare
di poter fare questa considerazione, e cioè che per evitare che il Comune venga sottoposto, non per
quello che è stato in passato, ma per quello che succederà da oggi in poi, per evitare che il Comune
si trovi a dover eventualmente sostenere delle ulteriori spese, degli ulteriori danni, è opportuno
stanziare questa somma. Fermo restando che poi la responsabilità alla stipula dell'atto notarile,
quindi se lo fa giusto se lo fa sbagliato, se versa di più o versa di meno, è nella responsabilità del
Dirigente dei Lavori Pubblici che andrà materialmente a sottoscrivere l'atto notarile.
(Voci incomprensibili dall’Aula)
Dott.ssa CITTADIN NICOLETTA: – Dirigente Settore Entrate:
Beh, nel momento in cui si va dal notaio si fa, si va a perfezionare l'atto, e quindi si pone in essere il
procedimento che ha interessato anche questa parte di Iva, anche questo. E queste sono le
considerazioni. Ho capito, possiamo dire tutto e il contrario di tutto.
Queste sono le considerazioni che io mi sento di fare.
Ci sono delle diffide, quindi secondo il mio punto di vista è opportuno, a questo punto, che il
Comune quanto meno metta lo stanziamento per finanziare questa spesa, ripeto, per evitare ulteriori
spese e danni a carico del Comune. E chiudo con una considerazione: sono d'accordo, anche non so
chi l'ha detto, ma comunque chiunque esso sia mi trova d'accordo sul fatto che queste somme
dovevano essere stanziate prima.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
L’Avvocato, sì. Prego.
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Avv. LEMBO FERRUCCIO – Responsabile Ufficio Legale:
Quello che voglio aggiungere, condividendo appieno quello che ha detto anche la Dottoressa
Cittadin, che sostanzialmente, ripeto, è quello che ho detto io, è che mettere a disposizione delle
somme non vuol dire poi erogarle senza alcuna verifica del caso.
Un attimo soltanto, gli uffici possono…
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Ma vogliamo ascoltare, per favore?
Avv. LEMBO FERRUCCIO – Responsabile Ufficio Legale:
…provvedere ai pagamenti, salvo poi, con la formula più ampia possibile, ripetere le somme
laddove non fossero dovute. E prima ancora di pagare far comunque delle verifiche per vedere se
sono dovute.
Cioè, voglio distinguere le due fasi del procedimento: quella di mettere a disposizione dell'ufficio le
somme, rispetto a quella poi nella materiale erogazione delle somme, una di competenza del
Consiglio, l'altra di competenza, invece, del dirigente preposto.
Con tutte le salvezze del caso vuol dire di pagare anche, laddove il dirigente fosse ancora indeciso,
comunque di poter provvedere a pagare, salvo poi ripetere le somme laddove successivamente, a
fronte di un'ulteriore verifica, fossero ritenute non dovute.
Ecco, soltanto fare questa ulteriore precisazione.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Scusate, poiché è stata richiesta una sospensione, di solito con un intervento si riferisce i contenuti
della sospensione. Vista la delicatezza del tema, vista la delicatezza del tema, non ho avuto
difficoltà a far intervenire più persone a fare domande, e soprattutto i nostri tecnici, allora il
Presidente del Collegio dei Revisori, due volte l'Avvocato e il Dirigente, per dare, visto che erano
presenti, tutti gli elementi che sono stati messi a disposizione dei Consiglieri di maggioranza.
Quindi, in questo modo abbiamo ristabilito la par condicio a livello di Consiglio Comunale.
(Voci incomprensibili dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Lei può fare tutto quello che vuole, ma naturalmente proseguendo i lavori.
Allora, per quanto mi riguarda la fase è chiusa, continuiamo con i lavori. Fate a meno!
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Presidente, noi chiediamo la sospensione perché è un argomento delicato e vogliamo porre delle
altre domande.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Piano, è diverso! Se lei chiede la sospensione, la chiede… La chiede e l'Aula è sovrana nel
concederla o meno. È legittimo. No, mi dispiace. Chiedetela in tre, allora. La sta chiedendo il
Consigliere Romeo. Se la chiede lei va bene. Qualcuno vuole chiederla?
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Non sono stata forse molto chiara prima, ma quando ho posto le posizioni precedentemente, avevo
chiesto che potessimo avere il tempo anche noi di porre altre domande.
Non vogliamo i 40 minuti che ci avete messo voi, però almeno 10 minuti per fare delle domande
specifiche, perché l'argomento è complesso e quindi io vorrei capire nel dettaglio e fino in fondo per
essere convinta, e credo che anche voi da questo punto di vista insomma non abbiate nulla da dire,
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perché insomma credo che questa cosa riguardi francamente tutti noi, non è che riguarda
l'opposizione, riguarda l'Aula, riguarda i Consiglieri e riguarda la città! Quindi vi chiediamo 10
minuti - 15, saremo rispettosi, noi.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Allora se non ci sono contrarietà. No, scusi.
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Volevo solo aggiungere che la sospensione non la chiedo in Sala Gruppi, io la chiedo qui. E chi
vuole si ferma e può ascoltare quello che dicono i tecnici, altrimenti no. Continuiamo in base alle
regole, io non posso più parlare.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Diamo 10 minuti di sospensione in Aula, e mi pare di capire che le domande che verranno poste
sono a disposizione di tutti. Riprendiamo alle ore 18,31. La seduta è sospesa.
La seduta del Consiglio Comunale viene sospesa.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Allora riprendiamo posto. 18,51. Mi pare che anche stavolta ci sia stata par condicio sullo
sforamento, per cui nessuno ha niente da dire.
Do la parola al Segretario per l’appello. Prendiamo posto. Grazie.
Dott.ssa TARGA MICHELA – Segretario Generale:
Avezzù, presente; Bedendo, presente; Bellinazzi, assente; Bellinello, assente; Borgato, presente;
Borsetto, presente; Brusaferro, presente; Businaro, presente; Chendi, presente; Contiero, assente;
Frigato, presente; Furin, presente; Gioachin, presente; Guarnieri, assente; Martinello, presente;
Masin, presente; Menon, presente; Montagnolo, presente; Nale, presente; Nalin, presente; Ongaro,
presente; Osti, presente; Paron, presente; Patrese, presente; Piva, presente; Roana, assente; Romeo,
presente; Ruzzante, presente; Salvan, presente; Scaramozzino, presente; Settini, assente giustificato;
Sguotti, presente; Zanforlini, presente.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Allora 28 presenti. La seduta è valida.
Do la parola… questa volta per un breve riferimento all’Aula, da parte del Consigliere Romeo.
Prego.
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Sì, la ringrazio.
Beh, o Dio ci siamo confrontati, non è che ci siamo proprio chiariti del tutto le idee.
Sicuramente quello che posso dire è che non c’è una responsabilità politica da parte della
precedente Amministrazione.
Quello che mi preoccupa è che c’è un gap di nove mesi, da quando la Ragioneria dice che ha
ricevuto tutte le pratiche fino ad oggi, e credo che questo gap di nove mesi poteva essere essenziale
per arrivare oggi ad avere una certezza sull’argomento che ci permettesse di investire quei €.
370.000 magari in meno tassazione rispetto che a questo tipo di situazione.
Quindi l’unica certezza che ho è questa: che si sono persi nove mesi di tempo fra i meandri
dell’Amministrazione Comunale, tra un ufficio ed n altro. Dove addirittura fra un ufficio ed un altro
sono sei mesi di attesa di attesa, di risposta. Questa è l'unica cosa, francamente, che ho compreso,
ma per il resto mi riserverò poi, tanto riparleremo dell'emendamento, di valutare successivamente.
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AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Scusate. Abbiamo appena detto che rinviamo al…
(Voci incomprensibili dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
No, allora sennò, scusate, si riapre il dibattito.
Avevamo chiarito che si dava questo… Posso fare una battuta, altrimenti vengo pesantemente
ripreso dal Consigliere Salvan, e questo voglio evitarlo. Aldilà delle battute, avevo detto prima
sospensione e poi si riprende la discussione generale.
Ho in elenco per il momento Bedendo e poi Businaro. Poi, se qualcun altro si vuole aggiungere…
E do per scontato che gli interventi che ci sono stati su questo tema specifico non sono interventi
della discussione generale. Quindi, Consigliere Bedendo, prego, 20 minuti a disposizione.
BEDENDO SIMONE – Consigliere Lega per Rovigo:
Grazie Presidente.
Dura a riprendere dopo queste due ore buone, insomma, di argomentazione su una problematica
molto approfondita, quanto contrastata. Comunque siamo ancora in fase di discussione del Bilancio
Previsionale per cui è giusto tornare su questo argomento.
Io devo dire che questa discussione avviene, ovviamente, a seguito di quello che si è detto e
discusso nel precedente Consiglio Comunale, in cui si è preparato, insomma, poi questa seduta, con
tutte le delibere propedeutiche.
Io penso che questo Bilancio vada sul segno della responsabilità. Perché, vista la situazione
politico/economica che si è aggravata e che è stata calata sul nostro Comune da parte della politica
romana, insomma, e dei tagli sono stati fatti, oggi ci troviamo a fare veramente delle scelte di
responsabilità. Ed è stato molto, ma ripeto, molto duro dover votare un aumento delle tariffe per
alcuni servizi, così come è stato molto duro dover votare l’IMU al massimo.
Perché, guardate, io dico… non sono intervenuto la volta scorsa per non andare insomma ad
aggravare la polemica che già c’era, però quando si parla di responsabilità, si parla quando si fanno
delle proposte legittime di riduzione delle tariffe, bisogna anche fare la proposta di dire come
coprire questa parte. Perché quando si dice anche di mettere l’IMU al minimo, piuttosto di andare a
rivedere la quota di partecipazione delle mense, o di altri tipi di servizi, bisogna veramente fare
anche la seconda parte, che è quella più difficile di mettere sostanza a questa proposta. Cosa che
invece non è stata fatta, se non in parte.
E allora non dobbiamo fare populismo in questo sede, non dobbiamo fare solo politica atta a
portare, insomma, consensi dalla propria parte, ma bisogna dare un servizio ai cittadini al 100%.
E, ripeto, non è facile, non è facile da parte di tutti, ma bisogna mettere contenuti dentro alle
proposte e alle volontà.
Io ho sentito anche dire più volte Ruzzante, che insomma è intervenuto più volte in maniera da
protagonista, e questo gliene viene dato merito sia nella seduta scorsa che anche oggi, dire che in
passato, in cinque anni di amministrazione Merchiori si è avuto la capacità di non andare ad
intaccare certi servizi e certi costi.
Io dico che è la prima volta, però, che ci troviamo con oltre 3 milioni in meno di trasferimenti da
parte dello Stato, e lì bisogna in qualche maniera rimpinguare questa quota.
È facile dire che in passato noi siamo stati bravi! Certo, non c'erano grandi chiari di luna neanche
allora, però questa situazione che stiamo subendo è veramente grave. Perché la cosa più grave è che
lo Stato in questo momento qua sta facendo fare al Comune l'esattore delle tasse. Perché imporre
un’IMU del genere, tagliando tutti i trasferimenti, mentre prima il precedente Governo Berlusconi
nella questione Ici non aveva fatto una copertura al 100%, ma aveva detto: “Togliamo l'Ici e vi do
almeno una quota, diciamo così, per ammortizzare questa minore entrata”; oggi ci troviamo a dire:
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“Vi tagliamo anche questo rimborso ex Ici, ma dovete imporre dall'a alla zeta la tassa IMU, che noi
incassiamo totalmente, una parte anche ce la tratteniamo e vi diamo indietro qualcosina”.
Allora, ripeto, in questa situazione ci vuole molta responsabilità e concretezza nel poter dire:
facciamo delle scelte pesanti, ma le facciamo per continuare a dare dei servizi ai cittadini.
Perché, anche rimandare eventualmente a giugno la votazione del Bilancio, vuol dire però non dare
liquidità agli Uffici. Allora è facile parlare e dire: dobbiamo difendere il Sociale! Ma se poi gli
Uffici del Sociale fino a giugno non hanno neanche un euro da spendere per chi va a chiedere, per
chi va a bussare alla porta e non ha i soldi neanche per mangiare, allora qua, ripeto, si parla tanto, si
fa filosofia politica, ma non si fa concretezza. E a fine mese, chi ci arriva, ci arriva con concretezza,
con i soldi che ha in tasca e non con quelli che si voleva eventualmente fare, ripeto, con filosofia e
quant'altro.
Per cui, dico, qua non ci sono ne bravi e ne meno bravi, però vanno fatte delle scelte, e noi stiamo
tentando di farle, e ripeto a malincuore, so che tutta la maggioranza sta facendo a malincuore questo
tipo di scelte, imponendo e scaricando purtroppo nei nostri cittadini ulteriori costi ad una situazione
già non facile.
In tutto questo però quello… il risultato positivo di cui possiamo eventualmente vantarci è quello di
avere dato una continuità, una sostanza al Sociale. Quindi cercando di andare il più possibile
incontro a questo settore che diventa determinante per quanto riguarda la vita della città e dei
cittadini più sfortunati.
Io chiedo però all'Assessore Saccardin, che adesso ha una grandissima responsabilità nel gestire
questa situazione ed un grande onere nei carichi di lavoro, di fare tutto il possibile, insieme
all'Assessorato, per fare la lotta ai furbi, e ce ne sono! I furbi che accedono ai servizi, magari
nascondendo i loro reali redditi, oppure sottraendo delle risorse a chi ne ha veramente bisogno.
Perché se è grave ed è un reato essere evasori fiscali, penso sia un reato schifoso, scusatemi il
termine, chi invece va a sottrarre degli aiuti sociali a delle fasce deboli, per magari poi dietro ha
delle risorse, dei soldi da parte o altre, insomma, possibilità economiche che tiene nascoste al
Comune.
Allora chiedo di fare di tutto. Nella precedente Amministrazione, assieme al collega Settini,
avevamo proposto in Commissione, e poi realizzato, una Convenzione con la Guardia di Finanza,
per andare a fare degli accertamenti più approfonditi verso certe persone, insomma, che accedevano
ai Servizi Sociali. Io chiedo se questa Convenzione è stata utilizzata e se si va avanti, insomma, per
poter veramente scovare, ripeto, chi in maniera impropria e abusiva accede a questi servizi. E che
venga fatto un controllo puntuale anche a chi ha dei contributi e su come poi li spende. Perché se io
ho € 50 di aiuti e li spendo per prendere pasta e pomodoro, va bene, ma se magari li prendo per
comprare € 50 di vino o il profumo, diciamo, della profumeria, insomma, più importante di Rovigo,
ovviamente non credo siano ben spesi. E a queste persone vanno rimesse in conto queste quote.
Ecco, appunto come dicevo, fatto questo grande sacrificio di poter tamponare questa situazione
grave, bisogna passare alla fase due, che è quella di progettare con ancora più forza la città, e questo
mi rivolgo prima di tutto al Sindaco, a tutta la Giunta e anche alla maggioranza, bisogna cercare di
dare un chiaro segnale su dove vogliamo portare questa città. Anche in un momento, ripeto, non
facile, perché con le risorse è facile fare tutto, e senza veramente si vede chi è bravo e chi è capace.
Concertare sviluppo anche con un'urbanistica, accettabile, quindi in armonia con l'ambiente, e anche
con le possibilità di lavoro, che –ripeto- non è cosa facile, ma sapevamo che non era facile e
potevamo fare a meno allora di accettare questo incarico, insomma, se la scusa è quella di non avere
possibilità economiche.
Ora, ho sentito prima dire che la Giunta poteva fare molto di più, da un esponente della
maggioranza, credo. Io dico in questa maggioranza c'erano due Assessori fino a poco tempo fa,
della forza politica che lui rappresenta, per cui devo dire forse allora meglio fare anche un piccolo
mea culpa e dire che anche chi mi rappresentava in Giunta non ha fatto il massimo. Perché, ripeto, è
solo da un mese che non ci sono più di due Assessori, si poteva fare molto di più sulla sicurezza.
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Per carità, è vero, ma l'Assessorato alla sicurezza, mi pare fino a fine anno, ce l'aveva un Assessore
della Lega nord.
Per cui è giusto fare la critica politica ma bisogna anche farla con un po' di coerenza.
E i cittadini vanno rispettati sempre. Vanno rispettati dall'inizio alla fine, e quando danno una
delega a dei Consiglieri, questi Consiglieri che sono seduti qua, tutti e 32, compreso il Sindaco e gli
Assessori, portano avanti una rappresentanza, con piena dignità. E allora questi Consiglieri vanno
ascoltati sempre, non a part-time. Non aspettiamoci che noi siamo venuti qua, ognuno per diversi
partiti, ed essere dei fantocci ad alzare la mano.
Perché, ripeto, i cittadini vanno ascoltati con coerenza sempre, dall'inizio alla fine. E quando danno
una delega ad un Consigliere, questo Consigliere deve avere pieno diritto di esprimere la propria
opinione all'interno di un Gruppo consiliare di un Partito.
Ecco, finora non abbiamo mai tirato fuori, per rispetto di quest'Aula, le polemiche interne al nostro
Partito, ma visto che la cosa è stata reiteratamente tirata fuori, mi sento nel dovere di dover dire
questa cosa. Per cui non so quanto rappresenteremo in termini di voti, ma in termini di dignità tanto.
Io spero, insomma, che alla fine arriveremo ad un chiarimento globale sulla questione dell'Iva del
Polo natatorio, perché per la tranquillità di tutti, insomma, è giusto che questa cosa sia affrontata, e
dove servono altre risposte, spero che arrivino insomma. E si arrivi in maniera assolutamente
tranquilla, ognuno esprime la propria opinione, che sia essa positiva o negativa.
Io credo che in questa fase, in cui stiamo facendo molte rinunce, sia l'impegno da parte della
Giunta, perché in un secondo momento se arriveranno, come mi auguro, delle risorse in più,
possano essere destinate alle manutenzioni delle strade o dei marciapiedi, che purtroppo in molti
casi sono veramente deficitarie, e per le frazioni. Frazioni che tutti devono avere pari dignità, perché
tutte hanno pari difficoltà.
E anche quando, purtroppo, vediamo che i capitoli, che in questo momento, ripeto, siamo stati
costretti a mettere un pochino da parte, come per esempio un associazionismo, che può sembrare
minore, ma infine tante volte quella linfa vitale delle frazioni, perché con piccoli contributi fanno
vivere una settimana, due settimane di sagra del paese, fanno attività di volontariato sul territorio e
di sostegno, ecco, io spero che, appena ci sarà questa possibilità economica, si dia continuità e
supporto al tessuto sociale che ha sempre tenuto vivo Rovigo e le frazioni che l'hanno
contraddistinta.
Io volevo fare un'ultima nota per quanto riguarda… perché sembra veramente che fino ad oggi
magari non si sia fatto nulla, non è così. Ripeto, si poteva fare molto di più, delle frizioni politiche
all'interno della maggioranza forse hanno rallentato l'attività di governo, e spero che queste siano
state superate e si possa veramente rilanciare il programma con cui è stato votato pochi mesi fa il
Sindaco Piva.
Io penso che, faccio un esempio per tutti, non me ne vogliano gli altri Assessori, ma l'impegno che
ci ha messo anche l'Assessore Zangirolami per il centro storico, per le iniziative degli eventi che ci
sono stati in centro, per tutti i tentativi di movimentare questa città smorta, siano stati più che
lodevoli. In momenti, ripeto, non facili, e con tempi, per esempio nell'estate scorsa, assolutamente
limitati, perché si è preso insomma l'incarico a fine giugno, inizio di luglio, insomma, per cui i
tempi non erano certo ottimali.
Io, ripeto, cito questo esempio perché me lo sento, insomma, di fare anche per tanti anni, insomma,
che abbiamo condiviso sui banchi del Consiglio Comunale con Matteo, così come con Andrea, per
esempio. Però tanto si può ancora fare. E quindi vorrei che da oggi in poi, tamponata la fase di
emergenza, insieme al Sindaco possiamo trovare… dare un chiaro segnale a Rovigo dove vogliamo
portare i prossimi quattro anni e mezzo questa città, e sviluppare il più possibile il nostro
programma. Grazie.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie Bedendo.
La parola al Consigliere Businaro.
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BUSINARO BARBARA – Consigliere Movimento 5 Stelle:
Grazie Presidente.
Penso che sia d'obbligo un piccolo passaggio, quanto meno su tutta la questione sollevata dalla
Consigliera Menon.
Ovviamente la cosa che ci stupisce dal punto di vista politico, appurato appunto -anche con l'aiuto
dell’Avvocato Lembo- come la responsabilità dei Consiglieri possa essere comunque limitata,
quello che ci stupisce è come una cosa di questa portata possa essere stata, scusatemi la ripetizione,
portata all'attenzione dei Consiglieri cinque giorni prima della votazione del Bilancio.
Io chiedo al Sindaco: scusi, ma come è possibile presentare un emendamento del genere dove
all'interno c'è qualcosa che praticamente ci viene spiegato essere blindato per tutelare l'Ente
pubblico?
C’è un emendamento, per carità ne parleremo dopo, dove ci sono dei veri e propri, io li definirei
regali elettorali, sembra appunto “l'emendamento Presidente del Coni”, ormai l’hanno definito in
molti così, anziché l'emendamento del Sindaco, assieme ad una vicenda che, francamente, cioè
ringrazio veramente la Consigliera Menon di aver sollevato, perché penso che sia grave, insomma,
cioè se si è vista appunto la discussione che ne è scaturita! E stupisce e rattrista vedere che una cosa
di questo genere debba essere presentata alla nostra attenzione, che magari noi Consiglieri non
avremmo una responsabilità di tipo tecnico-contabile, ma abbiamo comunque la responsabilità
politica di fronte ai cittadini che ci hanno votato, comunque qui stiamo rappresentando i cittadini.
Quindi penso anche, Sindaco, che farebbe molto meglio, magari, a ritirare quell'emendamento, o
comunque a presentare semplicemente la voce dedicata all'Iva, per correttezza anche nei nostri
confronti. Perché cinque giorni per valutare una cosa di questo genere stupisce come non possa
essere stata inserita in Bilancio, non possa essere stata trattata in una Commissione, non sia stato
presentato un parere tecnico di tutta la documentazione necessaria ai Consiglieri, che sicuramente
ne avrebbero fatto richiesta. Perché la questione merita un approfondimento.
Ripeto, magari non è nel nostro, nelle nostre competenze, ma se c'è qualcuno comunque competente
-sempre il gioco di parole, scusate- penso che l'aiuto, il contributo nel risolvere una questione del
genere possa essere sempre ben accetto.
Chiudo la parentesi su questa cosa e se ne parlerà dopo, magari quando sarà il momento di parlare
dell'emendamento vero e proprio.
E sul resto mi permetto di fare una battuta all'Assessore Paulon che aveva criticato l'intervento di un
mio collega di Movimento, insomma, sul giornale, se l'interpretazione vuole essere volgare
possiamo tranquillamente dire che per noi, dal punto di vista politico, il Bilancio forse è stato con i
piedi! Se uno poi vuole vedere volgarità e malizie, io non so nei confronti dell'Assessore Piscopo,
l'ultima volta, cosa avrei dovuto dire! Però chiudo qui la cosa.
Quindi non voleva essere né maliziosa né assolutamente volgare, come è stata interpretata.
Quindi, appunto io l'altra volta ho lasciato cadere la questione, non me ne voglia l'Assessore, dopo
semmai appunto, se non ha presente l'episodio. Tralascio e glielo spiego semmai in un altro
momento.
(Voci incomprensibili dall’Aula)
BUSINARO BARBARA – Consigliere Movimento 5 Stelle:
Ecco, pari diciamo. Comunque, dal punto di vista del Bilancio, noi l’avevamo già anticipato, c'è una
bocciatura, appunto politica, e per questo abbiamo deciso di non presentare degli emendamenti.
Perché francamente secondo noi è proprio sbagliata l'impostazione.
La domanda che ci siamo fatti, va bene quest'anno siamo andati a pescare sull’IMU al massimo,
siamo andati a tagliare, anzi ad aumentare le tariffe, siamo andati a chiedere il cinque per mille ai
cittadini, cioè non diamo praticamente stanziamenti alle associazioni, alle Onlus, addirittura ci
mettiamo in concorrenza con loro andando a chiedere ai cittadini di preferire il Comune, anziché
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appunto un'associazione, che può essere dal canile, a chi si occupa di disabili, a chiunque, appunto
legittimamente va a chiedere il cinque per mille per le attività benefiche che va a fare sul territorio.
Quindi anche questa trovata, insomma, francamente ci vede assolutamente contrari.
Ci chiediamo, appunto, il prossimo anno cosa andiamo a votare? Cioè, se quest'anno abbiamo
cercato di spremere il cittadino fino al midollo davvero, e non abbiamo iniziato un serio programma
di revisione di tutta quella che può essere la spesa corrente, revisione di quello che è il vero
patrimonio del Comune, noi lo abbiamo chiesto più volte l'elenco del patrimonio, per carità potrà
essere legittimo assolutamente presentarlo in questo modo, però un buon padre di famiglia prima va
a fare l'inventario di tutto quello che ha veramente, e lo fa aggiornato. Cioè, non si può venire a dire
che la Stazione delle corriere è in buono stato di manutenzione, e valutare quella come appunto
patrimonio del Comune.
Da questo punto di vista, appunto, secondo noi, mancando una programmazione di lungo periodo,
viene a mancare poi… Cioè, è il vostro primo Bilancio, appunto, ci chiediamo nei prossimi anni
cosa andremo a chiedere ai cittadini?
Noi avevamo fatto delle proposte, abbiamo sempre dimostrato, penso, un atteggiamento di dialogo,
un atteggiamento propositivo e troppo spesso abbiamo trovato dei muri. Abbiamo trovato dei muri,
e l'ultima volta, però qualcuno dai banchi… no, in Commissione -chiedo scusa- addirittura ci è
venuto a dire che il Bilancio dovrebbe essere votato da tutti perché è una questione etica, perché
altrimenti il Comune non va avanti.
Allora io non posso sentirmi costretta a votare qualcosa dove il mio contributo non viene neanche
preso in considerazione o comunque, durante tutto l'arco dell'anno o del tempo trascorso, il mio
contributo non è stato preso in considerazione. Non può essere un ricatto.
Quindi noi quello che ci auguriamo per il futuro, per il futuro comunque della cittadinanza, è che
ovviamente l'atteggiamento della maggioranza cambi radicalmente, perché non è possibile, appunto,
trovarsi di fronte ad emendamenti come quello che abbiamo visto oggi, o trovarsi di fronte a dei
muri, purtroppo da una parte e dall'altra a volte, su questioni che riguardano l’IMU, su questioni che
riguardano la vita reale dei cittadini, che riguardano le tasche dei cittadini. Appunto altri
suggerimenti sono stati fatti: il Patto dei Sindaci ad esempio, avevano fatto proposte in sede di
discussione del Piano Casa, o comunque di suggerimenti ne abbiamo sempre dati e, ripeto, abbiamo
sempre trovato solo dei muri.
Allora, o si chiede, o si cerca, appunto, la collaborazione di tutti, perché il momento sappiamo
essere assolutamente difficile, o altrimenti in questo modo, secondo noi, poi, un documento del
genere diventa irricevibile.
Detto questo… Sì, okay, faccio un esempio, quello delle utenze o alcune spese di tipo corrente,
appunto, non ci si è neanche premurati di andare magari a vedere, appunto come dicevo, di fare un
vero piano di rientro di tutti quelli che possono… di tagli, scusate, di tutti quelli che possono essere
i costi superflui, o che magari, appunto, con l'aiuto di alcuni accorgimenti di tipo tecnico, possono
essere… cioè, costi che possono essere ridotti. Beh, in sede Commissione avevo anche chiesto,
appunto, quale fosse l'impegno della Giunta per quanto riguarda il reperimento di fondi da bandi o
da cose, da bandi che possono essere europei, piuttosto che regionali, o altro. Mi è stato risposto
molto rapidamente, che se ne sta occupando il Sindaco, e che comunque tutti gli Uffici hanno gli
occhi ben aperti su questa cosa.
A me sembra debole come motivazione. Sappiamo che per andare appunto a proporre progetti, o
andare a cercare di attingere a queste risorse, servono delle competenze non da poco, e serve molto
sforzo. Cioè, non metto in dubbio la competenza degli Uffici, ma purtroppo forse sarebbe
necessario un indirizzo da parte della Giunta molto più deciso, da questo punto di vista.
Sappiamo che, ad esempio, appunto con il Patto dei Sindaci o con altre cose, si potrebbero
bypassare anche i vincoli del Patto di Stabilità, che tante cose oggi bloccano.
Quindi, veramente ci sembra che manchi totalmente lo sforzo, e in previsione futura noi vediamo
solo ulteriori disastri per i cittadini. Perché oggi si parla di un disastro per i cittadini, per le classi
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più… meno abbienti, o comunque chi già è in una situazione di disagio a causa del lavoro, a causa
di tantissimi altri problemi.
Penso di avere detto tutto. A posto. Grazie.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie Consigliere,
Borsetto, prego.
BORSETTO OTTAVIO – Consigliere Partito Democratico:
Grazie Presidente.
Io mi sento anche, prima di cominciare, in dovere di ringraziare, e lo dico davvero, l'Assessore per
l'esposizione chiara che ha fatto questa mattina in Aula.
Si pongono due questioni: una diretta e una, diciamo così, indiretta. C’è un elemento che è quello,
diciamo, fondamentale che ci… non solo ci obbliga ad approvare il Bilancio, come si fa di rito, ma
quest'anno è, direi, una questione particolare, singolare, approvare un Bilancio con un obbligo, una
montagna di tributi, di imposte, diciamo così sulla scorta di un decreto Salva l'Italia, che di fatto è
praticamente un copia/incolla.
C'è una seconda questione che caratterizza il dibattito: è come voi avete trattato la questione,
avevate la possibilità di muovervi in verticale attorno a questo contenuto del decreto Salva l'Italia.
Mi riferisco in particolare all’IMU ovviamente, che è la parte consistente poi che caratterizza
l'intero atto. È un atto politico rilevante, diciamo così, è l'atto tecnico, politico, che caratterizza
anche la vita di un'Amministrazione, quindi non è una cosa di poco conto.
Arrivare in Aula a discutere del Bilancio, dopo mesi e mesi di problemi interni alla maggioranza,
non è poi sempre così facile affrontarlo con serenità e portarlo poi a ragionare in maniera ponderata.
Io credo poi che questo problema politico vi abbia effettivamente fatto rimanere lontani, e vi abbia
distratto poi da quello che è la programmazione di spazi che è giusto anche ricavare in termini di
cifre per governare.
Questo modo, questo modo di affrontare elevando tutto al massimo, ma questo l'ho già detto nella
precedente riunione di Consiglio Comunale, pesa notevolmente in un momento difficile per le
imprese e per le famiglie.
Credo che… ecco, io penso che qualcuno si sente già dire in giro, qualcuno faccia i conti così anche
in via approssimativa di quanto dovrà aggiungere con l’IMU e l'addizionale, al resto poi degli
aumenti che il costo della vita comporta, dovuti poi sempre alla medesima manovra governativa.
Io vorrei anche dire una cosa, mi sarei aspettato… così, avrei gradito un confronto più sereno, dato
che è il Governo Monti che vede il mio Partito e il Partito maggiore di coalizione che governa e che
ha deciso poi queste misure.
Quindi tengo presente questa cosa qua. Quello che non va è quello che, come vi siete posti e come
sottoponete anche la questione di due ore prima, sull'emendamento ormai famoso del Sindaco, che
fa tanto discutere, che farà discutere domani anche la stampa, la dice insomma lunga sulla
possibilità di un confronto reale.
Ritorno alla questione di quanto sarà difficile per molta gente fra un po', penso che verranno anche
a chiedere lumi rispetto a confrontare poi quanto dovranno pagare di IMU rispetto a quanto
pagavano nel 2007 con l’Ici.
Io ho fatto così un esempio, un conto a spanne: un immobile di 100 metri, che ha una rendita di €
500 o € 600, con IMU al 6 × 1000 pagherà una media fra i € 200 e € 300 in più. E questo non è
poco. € 200 o € 300 in più rispetto all'emendamento bocciato che avevamo proposto.
È vostra facoltà, ma in questo caso non credo che poi si possa parlare di senso di responsabilità, e
avere agito con il senso del buon padre di famiglia. Anche se dispiace apprendere dalla stampa che
si va in giro dicendo che la manovra, la scure, è completa responsabilità del Governo Monti.
Non è così, perché abbiamo visto anche dal dibattito di oggi che del margine c’era e si poteva
trovare.
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Molte famiglie, su molte famiglie graverà circa tra i 1000 e forse oltre euro in più che in qualche
modo dovranno trovare, quindi non lo so se qualcuno sarà costretto a prendersi, a fare dei prestiti,
veramente per molte famiglie è una difficoltà non da poco.
Io credo che a differenza di quello che diceva anche un attimo fa il collega Bedendo, qualcosa… in
questi mesi di tempo che c'erano di amministrazione, qualcosa si poteva prevedere, programmare.
Dico qualcosa, perché poi mi rendo conto che è difficile raschiare dove c'è poco da raschiare.
Molte Amministrazioni già da tempo si sono interrogate se oltre a rivendicare i maggiori
trasferimenti da Roma non fosse possibile iniziare a ragionare su un contenimento della propria
spesa, e mantenere un indirizzo anche rigoroso nell'impostazione del Bilancio, selezionando le
spese, rinviando quelle strettamente non necessarie, tagliando sulle consulenze ed incarichi esterni,
riorganizzando i servizi e incentivando il contributo più di privati e di volontariato.
A questo, e mi riferisco a quanto fanno già molti Comuni, un occhio di riguardo credo vada dato
anche in futuro, e questo ho avuto modo di dirlo anche in Commissione, è il risparmio energetico.
Non credo che in queste condizioni ci si possa permettere di non tener conto di questa cosa, perché
in effetti il mercato offre delle opportunità che direi -e qua lo dico all'Assessore Paulon- bypassano
il Patto di Stabilità e possono anche, a stretto giro, diventare operazioni fattibili.
Una cosa che si poteva un po’ prevedere anche è la questione che riguarda i terreni edificabili.
Io credo che questo punto, che riguarda proprio l'applicazione diretta dell’IMU, doveva essere un
po' rivisto, dato che la Giunta Merchiori l'aveva… diciamo così, ne aveva aggiornato i prezzi dei
valori nel 2008; in una situazione di crisi difficile, questo con tempo si poteva prevedere e credo che
in soldoni avesse portato qualche centinaia di migliaia di euro. Poteva essere un aiuto per abbassare
il l’IMU sulla prima casa.
Dunque, ecco, i margini: io credo che i margini di manovra, un po’ anche limando tra le voci del
Bilancio, ci fossero. Se non altro mi sento di dire che a Rovigo, essendo tra l'altro uno dei
pochissimi capoluoghi di provincia dove si paga di più su tutto, quasi tutto, qualcosa, qualche conto
più oculato lo si poteva fare.
Noi avevamo anche suggerito che non c'era poi così fretta. Che, data l'eccezionalità, a differenza di
quanto diceva stamattina l'Assessore, si poteva approvare anche il Bilancio a Natale, data invece
l'eccezionalità di questa manovra, di questa situazione difficile, io credo che invece ci si poteva
pensare con più calma, e rispettare anche quello che diceva la legge che faceva slittare il tempi al 30
di giugno.
Quindi, ecco io non ho altro da dire, mi sembra che… Va beh, eventualmente mi riservo di
intervenire dopo sulla questione… sugli emendamenti. Grazie.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie Borsetto.
Ci sono altre richieste di intervento in sede di discussine generale? Altrimenti chiudiamo la
discussione e diamo la parola a… Chendi? Consigliere, sto chiedendo? Allora Consigliere Chendi,
prego. Non ho nessun altro prenotato. Prego, Consigliere Chendi..
CHENDI NELLO – Consigliere Partito Democratico:
Grazie Presidente.
Ma credo che sia importante, quando si interviene sul Bilancio, provare a fare uno sforzo ecco; fare
uno sforzo vuol dire non soltanto entrare sul dato tecnico: capitoli di entrata e capitoli di spesa, ma
cercare di capire, ecco, dove vuole andare l'Amministrazione, dove vuole andare la maggioranza.
Perché io ho provato a leggere più volte anche la relazione -non me ne voglia l'amico Paulonpurtroppo quello che manca è un'anima.
Cioè, nella relazione che è ricca di buoni propositi, manca questa unità che una maggioranza
dovrebbe avere per indicare la strada dove si vuole andare per i prossimi, almeno, tre anni.
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Io credo che sia giusto che chi arriva, sostituisce una maggioranza, si proponga l'obiettivo di
correggere, migliorare, anche al limite stravolgere quello che può essere stato, diciamo, l'insieme
delle cose fatte da chi c'era prima.
C'è una frase, ecco, che all'inizio della relazione mi dava questa speranza di capire se c'erano delle
novità, quando dice “Con questo Bilancio questa Amministrazione dovrà essere dare seguito
all'agenda
programmatica,
improntata
sul
mantenimento
della
programmazione
dell'Amministrazione precedente, sul suo riesame e sulla sua integrazione”. Quindi vuol dire che si
parte da quello che c'era, da quello che c'è, e si va oltre. Però, per fare questo, bisogna avere anche
del coraggio, quello che non c'è stato. Probabilmente i problemi della maggioranza hanno impedito
di fare, e credo che sarà buona cosa che la prossima volta cercate di fare meglio.
Perché, almeno nella relazione, o quanto meno nell'insieme di dati, dovrebbero essere indicate le
priorità che non ci sono! Non ci sono! Non esistono! C'è una sommatoria. Una sommatoria di
singole esigenze, contenimento da parte dei vari Assessorati, e che tutti hanno dovuto fare
evidentemente qualche passo indietro con le poche risorse, ma non viene fatta una scelta, una che
sia una, di dire: questa è la priorità, salvo per entrare poi nell'emendamento, che lasciamo stare, sarà
oggetto di altra valutazione, è già stato fatto da parte del Consiglio, perché io lo ritengo comunque
un fatto anomalo che il Sindaco proponga un emendamento al Bilancio.
Io farò parte di una vecchia schiera della politica, ma per quanto mi riguarda il Bilancio è il
Bilancio del Sindaco, a parte l'Assessore che lo segue nella sua elaborazione, nella sua
preparazione; ma se il Bilancio è del Sindaco, il Sindaco non fa emendamenti! Tanto meno
emendamenti ecco con delle cose come quelle che sono contenute nel Maxiemendamento, che sono
del tutto, del tutto ritengo, definibili è un termine anomalia politica, un'anomalia politica.
Quindi, entrando poi nello specifico, noi dobbiamo registrare, ecco, per quanto riguarda l'aspetto
delle entrate, ahimè un doppio mantenimento. Intanto quest'enorme tassazione che è l’IMU, che per
quanto riguarda la prima casa, io spero che ne siate consapevoli, al di là dei bisogni di cassa, questo
è un problema che viene dopo. Il problema è la scelta politica di fondo: tassare, mettere l'aliquota
massima sulla prima casa credo sia stato e sia un grave errore politico. Credo che ne siate
consapevoli perché anche voi avete un elettorato, e non si può soltanto dire: la cassa è vuota e
quindi bisogna fare delle cose e soprattutto bisogna tassare.
Perché due sono le cose che nelle entrate mi lasciano assolutamente perplesso qua, a parte l’IMU al
massimo e poi il mantenimento, ahimè, anche qua non c'è stata nessuna svolta rispetto
all'Amministrazione precedente, e poteva essere fatto il mantenimento delle entrate dovute alle
multe, quindi alle violazioni del Codice Stradale.
E’ un'altra voce fondamentale che rimane una seconda tassazione, perché ovviamente partecipa alla
grande voce delle entrate, insieme all’IMU, visto che insieme fanno quasi 20 milioni di euro.
Quindi su questo, voglio dire, mi pare che novità su questo non ci sono, non c'è, e non c’è, perché
questa è la cosa che mi lascia doppiamente perplesso.
Per quanto riguarda poi l'aspetto politico non ci sono le priorità, come dicevo prima, e per quanto
riguarda alcuni tagli, alcune economie che potevano essere coraggiosamente avviate,
coraggiosamente avviate o ricercate, non si cerca di fare tesoro di alcune esperienze. O quanto
meno avere provato su temi come la gestione calore, la spesa dell'elettricità, compreso il fatto che
non si osa, ecco… a differenza magari poteva essere una critica fatta all'Amministrazione
precedente, anche quest'anno il Comune sul fotovoltaico non fa, non mette in preventivo di fare
un’iniziativa.
Perfino sulle pulizie. Io dico le pulizie, quando è l'ora, e impariamo dalle banche, quando è l'ora di
risparmiare si vanno a tagliare anche dei servizi essenziali, e si va a fare economia, si fa cassa.
Quindi allora, ripeto: gestione calore, l'elettricità, sul pulimento, si potevano e si possono fare delle
scelte, diciamo di… si potevano fare ma ormai il Bilancio è fatto, emendamenti non ce ne sono, o
comunque non ce ne saranno, vi dico alcune cose che potevano essere state fatte, e non sono state
neanche elencate, neanche citate.
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Quindi, puntare soltanto a fare cassa senza dare, ecco ripeto, respiro politico, senza provare a far sì
che dal Bilancio una nuova Amministrazione prenda, diciamo, il punto di partenza, per dire:
partiamo da qui per arrivare a questa scadenza, che sarà il triennio, e sarà attraverso degli
investimenti, attraverso delle economie, su settori che sono neanche toccati, perché a parte quello
che vi ho detto io, le uniche che potevano essere state fatte e che non sono neanche state accennate,
ma ci sono settori, soprattutto lo sviluppo, che non merita, cioè si è tolto perfino il contributo alla
Cofidi. Cioè, neanche € 1000, cioè… Per carità, non risolve certamente e non incoraggia alcuna
attività economica, ma almeno la buona intenzione indicare su questo settore, sul turismo, sul
turismo neanche… ci sono soltanto le spese sul personale, ma non si mette una cifra minimale per
pensare di promuovere, ecco, la città attraverso partecipazione a qualche fiera, fare quel minimo che
il turismo prevede deve essere fatto.
Non può essere, praticamente, una voce che ha soltanto le spese del personale, cioè gli addetti, e
basta. Cioè, il turismo non è un fatto… è un fatto economico, è un fatto che coinvolge altri operatori
commerciali, altre categorie, e che quindi almeno la buona intenzione poteva essere fatta.
Ripeto, anche questo, quindi, è una questione che riguarda… Ecco perché dicevo che manca
un'anima, perché se non si indicano le priorità, non si indica dove si vuole andare ad operare, le
categorie che possano essere coinvolte, chi attivare perché con il turismo, e torno su questo pallino,
perché con il turismo si mette in moto un coinvolgimento, dagli operatori non soltanto del centro
storico, ma di tutti quelli che sono interessati, come i ristoranti, gli alberghi, alcune attività
artigianali. Ci sono attività economiche che gravitano intorno all'aspetto del turismo, quindi il
turismo non è soltanto un fatto di visitazione, perché non siamo una città che magari ha una
importanza artistica come altre città del Veneto; ma almeno mantenere un impegno, sarà virtuale,
ma che però indica una strada sul settore, e fa sì che il turismo sia fattore economico, non fattore
marginale, avendo l'ambizione di costruire quello che dovrebbe essere ancora oggi attuale una
calendarizzazione Rovigo tutto l'anno. Che vuol dire la sommatoria di tutti gli eventi culturali,
sportivi, economici, che possono essere messi in un calendario, senza che questo costi molto, ed
essere base di una promozione extra città, che riguarda l’intera provincia, e riguarda anche le
province limitrofe.
Quindi, fare di alcune iniziative, che non costano molto, ma fare base perché ci sia una
mobilitazione di risorse, e ci sia almeno l'impegno da parte dell'Amministrazione di coinvolgere più
categorie possibili, al di là dei soliti noti che possono essere interessati soltanto all'aspetto diciamo
di carattere urbanistico, edilizio e urbanistico. Quindi, ripeto, si poteva fare molto di più.
Spero che ci sia la volontà almeno di, visto che se non sarà possibile farlo con gli emendamenti,
almeno ci sia qualche buon orecchio politica, ecco, che fa sì che da questa incertezza normativa, che
riguarda l’IMU e il fondo sperimentale, eccetera, che ha costituito un alibi ancora per mantenere un
elevato livello di tassazione, si possa, ecco, attivare la politica dei tagli. Dei tagli agli sprechi che ci
sono, ci sono, basta vederli e trovarli, perché io ne ho le elencati alcuni, alcuni settori dove si poteva
fare di più, e si deve fare di più, perché possono costituire dei risparmi di qualche centinaio di
migliaia di euro, senza bisogno di arrivare, ripeto, ai maxiemendamenti che sono un'anomalia
politica per il fatto come vengono posti, e per i temi che poi riguardano.
L'ultima questione è l'aspetto delle Partecipate, che nella relazione viene indicata come un fatto, io
lo registro positivamente, spero che non sia soltanto un auspicio dell'Assessore, ma che sia la sintesi
di una volontà politica della maggioranza, quando si dice che per quanto riguarda le competenze
dovrà essere praticamente “il ridisegno delle Partecipate necessita di un progetto chiaro” che non lo
vediamo, però spero che venga, ma è importante -e questo può essere letto come un segnale politico
di apertura, spero che non venga mozzato sul nascere- che debba avere la base di una condivisione
bipartisan degli obiettivi da raggiungere”.
Questo è un auspicio, credo e ripeto che non sia soltanto la volontà dell'Assessore, credo che abbia
steso questa relazione, ma rappresenti, ecco, la sintesi della maggioranza per quanto riguarda uno
degli aspetti più importanti, anche per quanto riguarda un modo di fare cassa. Perché le Partecipate
sono aziende importanti, ma credo che il riferimento vada soprattutto al nuovo ruolo che dovrà
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assumere ASM S.p.A., alla luce sia di ciò che succederà con i rifiuti, e di ciò comunque che dovrà
essere di questa società, liberata dal settore più importante com'era quello dei rifiuti. Grazie.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie al Consigliere Chendi.
Solo una comunicazione tecnica su quello che ha detto, ovviamente la risposta politica spetta
all’Assessore. Probabilmente, causa l’assenza dal Consiglio Comunale da un po’ di tempo, facendo
la verifica anche con il Ragioniere Capo, sono almeno 10 anni che ci sono i Maxi emendamenti
presentati dal Sindaco. Questo solo a titolo informativo.
Dopo sul contenuto… Perfetto. Bene.
Consigliere Frigato, prego.
FRIGATO FEDERICO – Consigliere Partito Democratico:
Grazie Presidente.
Allora io mi sono letto con attenzione la relazione presentata dall'Assessore Paulon in questi giorni
che era allegata al Bilancio, cosa che poi oggi non ha presentato, ha preferito ovviamente dare i
numeri, nel senso di far vedere le entrate e le uscite.
Ecco, adesso non iniziamo. Bimbatti non iniziamo!
Però francamente una relazione del genere me la sarei aspettata a firma del signor Sindaco,
permettetemelo, con tutto il rispetto per l'Assessore, ma perché è una relazione che spazia in tutti i
settori dell'Amministrazione, e quindi l'avrei vista maggiormente come competenza del signor
Sindaco.
Ed è una relazione che, leggendola in tutti i suoi passaggi, conferma… Per cortesia! Lo so che è il
momento clou vostro questo… Conferma tutto quanto noi abbiamo detto in queste settimane, in
questi mesi, dei mesi sprecati, dei mesi sperperati in continue lotte all'interno della maggioranza.
Abbiamo visto anche oggi degli esempi in quest'Aula, questa mattina le dichiarazioni del
Consigliere Bellinello, insomma è una situazione che si porta avanti dall'inizio della sua esperienza,
signor Sindaco, e che francamente ha prodotto quello che abbiamo visto oggi.
Io ringrazio l'Assessore per il lavoro fatto, per il lavoro svolto, ma ovviamente mi sarà concesso di
dire la mia rispetto a quello che ha scritto e rispetto ai numeri che sono stati messi nero su bianco.
Faccio un passaggio breve sulla questione del contributo dell'Iva, di cui abbiamo discusso tutto
prima. Perché, al di là dell'aspetto tecnico da votare o non votare, credo che sia significativo questa
cifra per il valore politico che ha, perché se in questi cinque giorni voi siete riusciti a trovare, in un
Bilancio che l'Assessore, il Sindaco hanno dichiarato blindato, lacrime e sangue, insomma con
difficoltà enormi da chiudere, siete riusciti così velocemente a trovare € 370.000, quindi qualche
domanda e qualche interrogativo ce lo poniamo! Allora era un Bilancio così chiuso e così difficile,
oppure c'è stata poca attenzione da parte vostra e da parte del signor Sindaco?
Quella somma, che io continuo a ritenere da non versare, io interpreto la convenzione e gli atti
conseguenti molto chiari e molto -come posso dire- con una linea ben precisa, per cui io ritengo che
quella cifra poteva essere veramente destinata ad abbassare le tariffe, ad abbassare le aliquote. Ne
avevamo parlato già l'altra volta con la discussione sull’IMU e sull'addizionale Irpef, io ritengo che
si potesse fare di più, e si potesse dare un segnale, in un momento di difficoltà come questo, alle
tante famiglie rodigine, abbassando o l'una o l'altra. Perché è vero che l'addizionale Irpef è al
massimo da qualche anno, però lo ricordo e lo ribadisco, negli ultimi anni non era previsto l’IMU,
un'ulteriore tassa. Un’IMU che, nella relazione allegata al Bilancio, viene analizzata come tassa
federalista, come tassa frutto del Governo in senso negativo mi pare di aver letto, no, del Governo.
Io voglio ricordare anche in questo caso al signor Sindaco e ai suoi Assessori che l’IMU è mutuata,
è portata avanti, è copiata, praticamente come volete, da un'idea del Governo Berlusconi. Un
Governo che voi rappresentate a livello locale. Questo per fare chiarezza.
Se poi analizzo nello specifico le entrate che lei ha presentato, per cortesia… Ricordo perfettamente
le dichiarazioni del Signor Sindaco e dei suoi esponenti di Giunta, sia in campagna elettorale che
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nel momento della vittoria dell'Amministrazione, e quindi nei primi giorni, le prime settimane,
quando si sosteneva con fermezza che mai più sarebbero state messe tali cifre per le sanzioni, per le
molte, e quindi con questo tipo di entrata, mai più sarebbero stati messi così tanti euro previsti
dall'entrata dei parcheggi, ad esempio. E, se vado a vedere l'analisi fatta questa mattina, mi pare che
il trend è lo stesso. È vero che c'è una differenza, sì una differenza in calo di un paio di milioni, ma
siamo in fase di previsione, aspettiamo l’assestato di fine anno e ci accorgeremo che sono le stesse
cifre identiche…
Per cortesia! Se vuoi fare il Consigliere te senti qua, ti dimetti. No, non te poi più farlo!
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Se si dimette… Quindi lasciamolo Assessore. E lei continui!
FRIGATO FEDERICO – Consigliere Partito Democratico:
Benissimo.
Allora dicevo, le entrate: le multe, i parcheggi, poi ho visto un'entrata da ASM, quindi penso da utili
di ASM. E anche su questa cosa io qualche chiarezza la vorrei un po' di più, nel senso… basta una
letterina a firma del Presidente per dichiarare 780.000 euro di entrate di utili? Oppure, magari,
qualche passaggio: un Consiglio di Amministrazione, un’assemblea doveva farlo per ratificare una
cifra del genere? Perché sono cifre importanti.
Insomma, io non credo che una lettera di un Presidente stia significare una certezza di entrata.
E poi mi chiedo anche, abbiamo letto tutti le difficoltà di Ascopiave di queste settimane, chiusura di
bilanci con Società partecipate, con Sinergie, quegli utili che ripercussioni avranno poi nella nostra
Amministrazione?
Sono domande che io mi pongo, perché è vero che stiamo affrontando un Bilancio di Previsione, ma
sono cifre significative.
E poi vado alle scelte che avete fatto. Ad esempio il servizio a domanda individuale, ne abbiamo
discusso anche di questo la volta scorsa, anche in questo caso sono scelte chiare, non c'è
un'attenzione alle famiglie, non c'è un'attenzione alle giovani coppie, non c'è un'attenzione a quelle
che sono le problematiche dei figli, della mensa, del trasporto.
È una scelta politica che non avete fatto, avete preferito mettere tutto al massimo, andar ad incidere
pesantemente sulle tasche delle famiglie rodigine.
Le Partecipate, lo diceva poco fa il collega Chendi, è un punto che lei ha toccato, Assessore, ma ha
toccato molto velocemente e, al di là di dire che bisogna andare in una maniera bipartisan, in
maniera condivisa alla fusione tra ASM/Ecogest, non c'è tanto altro.
A proposito di Partecipate, io leggevo qualche giorno fa un intervento di un esponente,
chiamiamolo del centrodestra, insomma era con il PDL fino a qualche giorno fa, che sosteneva -ed è
la domanda che faccio al signor Sindaco per sapere se è vera questa cosa- che c'è un progetto che
prevede l'installazione di un impianto fotovoltaico presso il depuratore di Sant’Apollinare. Io l’ho
letto sui giornali in questi giorni e, se non ho capito male, questo impianto porterebbe delle entrate
alle casse comunali. Allora io volevo sapere se è vero quello che ho letto, ovvero che
l'Amministrazione sta in qualche modo bloccando questo progetto; se non se non è vero e quali
ripercussioni possono essere in positivo o in negativo per la nostra Amministrazione.
Se faccio un passaggio -ho letto i giornali- se faccio poi, e scorro la relazione della vostra Giunta,
per quanto riguarda lo sviluppo urbanistico ambientale trovo ben poco. È vero che il PAT sta
facendo il suo percorso, ma è altrettanto vero, e lo ribadisco, anche se l’abbiamo detto più volte, che
a mio avviso anche nella vicenda PAT è stato smentito quanto dicevate in campagna elettorale.
Si era parlato di modifiche, si era parlato di rivederlo, mi pare che ha preso il suo percorso naturale.
Sono tutte cose che vi ricordo perché sono affermazioni importanti che avete fatto, che ha fatto il
signor Sindaco da candidato, e che poi, una volta entrato in Amministrazione, ha in qualche modo
messo da parte e ha smentito.
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Poi sorprendentemente, e mi fa piacere di questo, 2 - 3 pagine abbondanti sono dedicate alla
Cultura. Ho visto che è stato fatto un bel lavoro di resoconto, quindi probabilmente qualcuno ben
informato le ha fornito tutti i vari passaggi, e mi fa piacere che si sia dato spazio alla cultura, anche
se poi andando a vedere le cifre stanziate che, al di là della stagione lirica che ha il suo percorso, lo
sappiamo tutti, non c'è altro per la Cultura. E poi gli interventi fatti in questi mesi, c’è qui
l'Assessore, insomma tutta questa attenzione io non l’ho vista.
Io ho visto via, via perdere manifestazioni importanti, ho visto fare delle attività che erano già
programmate da tempo, ho visto e ho sentito dire più volte un rilancio della Fondazione cultura,
però non so in che modo; ho visto e sentito parlare di programmazione futura, e non si legge da
nessuna parte; si parla adesso di questa convenzione col Roverella, e la tratteremo penso in uno dei
prossimi punti, e anche qui il ruolo dell'Amministrazione mi sembra molto sminuito e in qualche
modo perde di valore quella che è l'azione incisiva in termini di politiche strutturali. Quindi, 3 - 4
belle paginette fatte sicuramente da persone che conoscono e che vanno poi in qualche modo a dare
soddisfazione all'Amministrazione precedente, perché tante delle cose che sono scritte qui,
dall'impegno con l'Accademia, dall'impegno con il Conservatorio, la parte di attività che si fa con le
scuole, il Jazz Club, insomma sono tutte attività, signori, che sono state programmate e che vengono
fatti ormai da qualche anno.
Quindi, fa piacere che voi le mettiate come vostri obiettivi, come vostra programmazione ma,
permettetemi di dirlo, sono cose di cui voi non avete la benché minima responsabilità in termini
positivi.
Se passo poi al Commercio, ho sentito elogi all'Assessore Zangirolami, è un Assessore che si
muove parecchio, che si dà da fare. Però, permettetemi, c'è stato un incontro qualche sera fa con i
commercianti, io tutta questa soddisfazione non l'ho sentita rispetto a quanto fatto dalla sua
Amministrazione, signor Sindaco.
Io so bene che voi siete in qualche modo ostaggio dei commercianti, siete in qualche modo ostaggio
dei commercianti per quanto riguarda la promessa del Corso del Popolo, anche se qui ogni giorno si
cambia idea, se ne tira fuori una di nuova; se si parla con i commercianti siamo per l'apertura, se si
parla con il comitato siamo per la chiusura. Insomma c'è un po' di confusione.
Ci sono state fatte delle attività anche in centro, ma permettetemi di dire che sono attività
sicuramente significative, ma che non portano avanti una programmazione seria, una
programmazione da capoluogo di città.
Ho sentito dire che ci si ispira ad Adria e, con tutto il rispetto per Adria, credo che il Comune di
Rovigo debba ambire a qualcosa di più importante.
Manca, ad esempio, una serie di politiche di incentivazione di vivibilità del centro storico. Non ci
sono agevolazioni per chi vuole venire ad abitare in centro, per le giovani coppie, lo ribadisco,
perché secondo me è importante.
Il commercio, il vostro ragionamento sul commercio si ferma soltanto su quei due o tre eventi spot,
e mi sembra che non sia questa una politica seria da parte di un’Amministrazione Comunale.
Politiche di sviluppo: nessuna! Non c'è la benché minima idea di politiche di sviluppo; nessuna
progettualità, nessuna progettualità a favore dei giovani, dei giovani imprenditori, lo start up
imprese. Niente di tutto questo.
Mi viene da dire che, parafrasando un film dei fratelli Coen: “Rovigo non è una città per i giovani”,
assolutamente… Non se ne parla da nessuna parte, tanto è vero che in più, oltre allo sport che è vero
che è stato fatto qualcosa nell'emendamento, ma per impiantistica, non ci sono anche in questo caso
politiche per i giovani, per lo sport. Ci si era dimenticati, addirittura, l'animazione estiva.
Voglio dire, sono dimenticanze significative! E’ vero che magari in fase di Bilancio per la fretta si
può fare anche qualche errore, ma sono dimenticanze dal punto di vista politico significative.
Il sociale. Il sociale: il collega Ruzzante che è in Commissione l'ha svolto e l'ha affrontato bene, ma
mi pare che anche qua una cosa significativa sia che sono state tolte risorse all’Informa Handicap.
Non so se il dato che ho io è corretto, però mi pare sia questo in qualche modo.
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Per non dimenticare poi l’Informagiovani. L’Informagiovani viene completamente, come posso
dire, penalizzato. Penalizzato perché anche le risorse che sono messe sono insufficienti per
un’attività seria per un Comune capoluogo.
Dimenticavo prima la Polizia Locale. Ecco, la Polizia Locale: è vero che questa idea di inserire
delle unità a tempo determinato è importante per dare la possibilità al personale che è in servizio di
compiere a rotazione, e quindi di svolgere al meglio la propria attività. Però ho visto che ci sono
anche delle risorse per gli armamenti. E questa cosa, secondo me, non è una priorità della nostra
città. Si potevano mettere quelle risorse in altri settori, alcuni dei quali ho già elencato.
E poi, nota dolente, le frazioni e le manutenzioni. Allora l'Assessore stamattina diceva che
l'impegno del Sindaco è quello di dare pari dignità alle frazioni così come il centro.
Mi pare che sia completamente smentito, non solo dai Capitoli di Bilancio, ma poi anche dal Maxi
emendamento, signor Sindaco. Lei ha tolto risorse importanti, ad esempio alle manutenzioni, ad
esempio ai cimiteri di tre frazioni -perché là leggo scritto: Cimiteri di Sarzano, Grignano e
Granzette - per dirottarli in altri ambiti, tra i quali anche -e permettetemi di dirlo- il Club House del
Calcio, come si chiama lo stadio? Del Gabrielli. Calcio che io continuo a ritenere Ceregnano Calcio,
non tanto Rovigo Calcio. E mi pare siano tutte, in qualche modo, piccole attenzioni ai propri amici,
signor Sindaco.
Allora ho detto prima lo sport, poi mi sarei aspettato di più da lei, visto anche il doppio ruolo di
Presidente del Coni, e glielo faccio notare perché quando l'amico Beppe Osti svolgeva il ruolo di
Assessore, il Presidente del Coni, sempre continuamente in quest'Aula, oppure sui giornali, voi lo
ricordavate.
Io rimango convinto, per arrivare un po' alla chiusura, che questo centrodestra non deve andare a
casa per accordi, inciucci, giochini da prima Repubblica. Voi dovrete andare a casa perché state
disattendendo tutto quello che avete detto in campagna elettorale.
Avete detto tante cose, avete fatto tante promesse, giravate con volantini per ogni frazione, con
elenchi sterminati di cose da fare, e niente di tutto questo è previsto in questo Bilancio.
Io sono convinto anche che il Consigliere Bedendo, se non avesse ricevuto l'Assessore il suo
gruppo, avrebbe detto esattamente il contrario di quello che ha detto stasera. Esattamente il
contrario. Il giochino tra i due gruppi della Lega non mi convince tanto!
Io in quest'Aula oggi non ho sentito nemmeno un intervento da parte del gruppo più importante,
quello del PDL, non ho sentito parlare lei, signor Sindaco, rispetto all’atto più significativo della sua
maggioranza e della sua Amministrazione.
Voi mi confermate… mi confermate, la Giunta secondo me Robin Hood al contrario: togliete a tutti
i cittadini, perché mettete le mani in tasca a tutti, con i servizi, con le tariffe, con l’IMU, con l'Irpef,
per dare a pochi. A pochi amici dicevo prima, perché ho ricordato i commercianti nella vicenda del
Corso del Popolo, ho ricordato la Club House del Calcio Ceregnano. Insomma io credo che, signor
Sindaco, lei è una persona che me personalmente è molto simpatica e in qualche modo… E’ vero, è
vero! Però, lasciatemi finire, anche nella presentazione del Bilancio, anche con questa relazione, lei
è espropriato del suo ruolo di guida di una maggioranza e di una città.
Io credo che Rovigo non ha più bisogno di un Sindaco invisibile.
Lei deve prendere in mano questa Giunta, deve prendere in mano questa Amministrazione,
cominciare a fare qualcosa per Rovigo, non basta venire qua e alzare la mano di fronte a qualsiasi
tipo di proposta che arriva dai banchi della maggioranza, anche stamattina l'abbiamo visto.
Lei in qualche modo deve prendere in mano questa situazione. Altrimenti credo che il Consigliere
Bellinello abbia dato un consiglio giusto. Prendetelo come volete
Io, detto tutto questo, e ritenendo questo Bilancio non un progetto di città, ma una sommatoria
fredda di numeri, che ovviamente gli Uffici fanno a seconda di quelle che sono le regole di
contabilità, voterò contro, e voterò contro in maniera convinta, perché non c'è nulla che sia
significativo per il futuro della nostra città.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
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Ha chiesto. Sì, grazie, Consigliere Frigato. Ha chiesto il Consigliere Sguotti per l'intervento, o per…
a livello procedurale?
SGUOTTI GIACOMO – Consigliere Popolo delle libertà:
No, a livello procedurale. Volevo chiedere, se eravamo tutti d’accordo, una sospensione di un’oretta
e di trovarci qui verso le 21,00 insomma, mi sembra che, vista l’ora, potevamo sospendere un
attimo.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Allora la proposta è di interrompere, ovviamente non credo per una riunione, ma per giusto riposo e
ristoro, e ripresa, appello alle 21.15? 21.00 o 21.15? 21.15? 21.15.
C’è una controproposta? Ruzzante, basta che non andiamo avanti, sennò arrivano le 21,15 e siamo
ancora qua con le proposte, prego.
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Solitamente si fa uno a favore ed uno contro. Lei sa che io sono come sempre per… siccome ritengo
che il Bilancio sia un fatto molto importante per questa Amministrazione, l’ho detto anche
stamattina, l’ho detto anche oggi, io credo che sia necessario proseguire i lavori, io non ho nessun
problema a proseguire i lavori. Non comprendo questa maggioranza che non è intervenuta in tutta la
giornata e l’unica cosa, l’unico intervento che fa è “andiamo a casa a mangiare”.
Francamente lo trovo di una bassezza tale… Grazie.
Quindi mi oppongo, grazie!
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Credo che il giusto riposo va dato ai Consiglieri ed anche ai nostri collaboratori, Ruzzante. Non
dimentichiamo i nostri collaboratori, eh!
(Voci incomprensibili dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Esatto. Allora, scusate, c’è una proposta di interruzione dei lavori con ripresa alle ore… appello,
ripeto, alle ore 21.15. Si concorda o lo dobbiamo mettere in votazione? Si concorda? Si concorda o
lo mettiamo in votazione? Scusate!
Allora benissimo. Metto in votazione la proposta del Consigliere Sguotti. Chi è favorevole? Gli
scrutatori, Nale… 14 favorevoli. Contrari? 10 contrari. Astenuti 1: Nalin.
Bene, la seduta è sospesa. Si riprende alle ore 21.15 con l’appello.
La seduta del Consiglio Comunale viene sospesa per riprendere in serata.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Buonasera. 21,35, siamo in prosecuzione. La parola al Segretario per l’appello.
Dott.ssa TARGA MICHELA – Segretaria Generale:
Avezzù Paolo, presente; Bedendo Simone, presente; Bellinazzi Stefano, assente; Bellinello Renzo,
assente; Borgato Andrea, presente; Borsetto Ottavio, assente; Brusaferro Michele, presente;
Businaro Barbara, presente; Chendi Nello, assente; Contiero Antonello, assente; Frigato Federico,
presente; Furin Michela, assente; Gioachin Flavio, presente; Guarnieri Aldo, assente; Martinello
Michele, presente; Masin Matteo, presente; Menon Silvia, assente; Montagnolo Angelo, presente;
Nale Monica Umberta, presente; Nalin Giovanni, presente; Ongaro Renzo, presente; Osti Armido,
assente; Paron Claudio, presente; Patrese Vani, presente; Piva Bruno, presente; Roana Walter,
presente; Romeo Nadia, presente; Ruzzante Franco, presente; Salvan Rinaldo, presente;
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Scaramozzino Giuseppe, presente; Settini Nicola, assente giustificato; Sguotti Giacomo, presente;
Zanforlini Alessandro, presente.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
23 presenti, la continuazione di seduta è valida.
Gli scrutatori Nale, Menon e Bellinello.
Siamo ancora in discussione generale. Io avevo l’ultimo iscritto a parlare, Frigato, che è
intervenuto. Ci sono altri?
(Voce incomprensibile dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
No. Qualcuno dice abbiamo già avuto più che già dato. Tu hai già dato, noi abbiamo già avuto.
Entra Borsetto alle ore 21,38.
Se non ci sono altri interventi, chiudiamo la discussione generale. Passo la parola per la replica e le
risposte all’Assessore al bilancio Luigi Paulon, prego Assessore.
Chiedo scusa, ovviamente come sempre nella discussione di bilancio dopo l’Assessore, su alcune
questioni che vorrà lui, alcune cose su cui è stato anche coinvolto, l’ultima parola sarà del Sindaco.
Prego Assessore.
PAULON LUIGI PIETRO - Assessore:
Cerco di essere il più sintetico possibile, però ci sono alcuni argomenti che devono essere per forza
dettagliati.
Inizialmente abbiamo parlato, i primi interventi sono stati molto caldi sul discorso dell’IVA e del
reperimento delle risorse. E’ indubbio una cosa qua: i tempi che abbiamo passato in questi sette-otto
mesi, da luglio dell’anno scorso ad oggi, non sono stati dei più semplici, soprattutto del fatto anche
sul reperimento e sull’interpretazione stessa, non solo della norma, ma anche di come comportarci:
360.000 euro erano una cifra enorme, non solo per il momento finanziario, anche per quanto
riguarda il 2012.
I tempi passati sono stati dedicati alla ricerca di soluzioni migliori possibili; non ultima anche quella
della ricerca di farlo a carico dei promotori, magari allungando di sei mesi la gestione della piscina
se era necessario, cercare di farlo rientrare nel piano finanziario della piscina. Tutto questo ha
preteso tempi, perché non dimentichiamo che l’ATI è fatta da più soggetti e ognuno doveva dare le
sue risposte. Alla fine, quando è arrivata la risposta negativa, dovevamo trovare la forma per
metterla anche in pagamento, perché avevamo anche una soluzione: la dichiaravamo debito fuori
bilancio perché, essendo una cosa pregressa, potevamo dichiararla debito fuori bilancio, ma sarebbe
stata una cosa molto più grave secondo noi di quanto invece era la soluzione che andavamo a
intraprendere.
Abbiamo pensato di farla in conto capitale, ma lì avevamo un problema. Primo: non c'era la
possibilità di contrarre un mutuo perché non vogliamo assolutamente aumentare il debito pubblico,
anzi lo vorremmo diminuire; secondo, non avevamo la possibilità di fare devoluzione di un altro
mutuo o residui, perché sono finalizzati a opere intere e non solamente a pagare l’IVA.
Quindi la soluzione era una: andare in cerca di spese correnti. Ed ecco che siamo arrivati anche
negli ultimi giorni, perché tutto questo ha bisogno di tempo, perché la Cassa Depositi e Prestiti per
rispondere ci vogliono giorni, per tutto ci vuole giorni.
E poi una cosa che non mi è piaciuta, perché la forma di minaccia quasi che qualche Consigliere ha
usato nei confronti di altri Consiglieri, io potrei dirla dalla parte dell’amministratore, della Giunta,
del Sindaco, degli uffici. Noi abbiamo proposto, voi bocciatela, noi siamo a posto con la coscienza,
eventuali ripercussioni su di voi. No, è sbagliato, è sbagliatissimo. Non esiste un ricatto morale.
Esiste solo un fatto, che dobbiamo risolvere un problema. Qualsiasi esso sia, il compito della
politica è quello di mettere a disposizione i mezzi perché i tecnico raggiungano l’obiettivo.
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L’obiettivo che noi abbiamo prefissato è di chiudere una partita, una partita che dura anche da
troppo tempo, e sulla quale possiamo accusare Tizio, Caio e Sempronio, ma alla fine è sempre e
comunque da chiudere.
Poi abbiamo parlato di Polizia Municipale, abbiamo parlato di famiglia, abbiamo parlato di vigili
armati. Io vorrei innanzitutto proprio ragionare su una cosa. Noi come Amministrazione e come
Giunta abbiamo visitato tutte le frazioni della città in un tempo relativamente corto o lungo, non ha
importanza; Gianni Saccardin che ha fatto diciamo da estensore, da filtro, da hard disk di tutte
queste serate, ci può testimoniare che la richiesta numero 1 è stata: sicurezza, presenza, la Polizia
Municipale nel territorio, anche in funzione educativa, anche in funzione sanzionatoria.
E viene fuori un discorso del perché armarli. Io, parlando con gli agenti ma credo che anche chi mi
ha preceduto nel ruolo di Assessore della Polizia Municipale come la Consigliera Romeo, sappia
benissimo, perché lei ha intrapreso lo stesso percorso, bloccato da chissà quale motivo di carattere
politico probabilmente all’interno della sua maggioranza di allora, certamente non credo per volontà
sua dal momento che l’ha proposto, però lei sa benissimo che un vigile ti dice “Assessore, come
faccio io a fermare uno e chiedergli alla sera patente e libretto, e non so che cosa abbia nel
cassettino quando si china? E non so che cosa abbia sotto il sedile quando si china a prendere ad
aprire il cassetto? Almeno questo mi dà la certezza di avere un’arma di difesa, una sicurezza
psicologica, non necessariamente da utilizzare, ma un qualcosa su cui eventualmente poter
affrontare”.
Sapete, credo che siano mestieri in mezzo alla gente in cui in questo periodo nessuno vuole
affrontare, perché noi che vogliamo dare una situazione di controllo del territorio fino a orari anche
tardi, abbiamo bisogno che loro siano sicuri per primi, che loro facciano il loro lavoro con
tranquillità e con serenità. L’assunzione degli agenti di Polizia Municipale non è solo quella di fare
un esercito. E’ quella di garantire questo tipo di controllo e, anche se è temporanea l’assunzione,
perché questo purtroppo ci danno i limiti dei nostri bilanci, la possibilità di non fare assunzioni a
tempo indeterminato perché non ne abbiamo i mezzi per poter garantire in un futuro lo stipendio a
tutti senza sacrificare altri capitoli di spesa. La legge ci consente, con il 208, quindi con il 50% delle
sanzioni amministrative che vanno in qualche tipo di destinazione, di poter usufruire di questi soldi
per l’organico e per pagarli a tempo determinato su progetti definiti, e credo che un progetto del
controllo del territorio, sulle frazioni, sia un progetto che deve essere innanzitutto di grande
attenzione verso la sicurezza delle nostre famiglie e della nostra gente.
E attenzione a non confondere, come spesso ho sentito oggi, la dotazione delle armi, l’assunzione
del personale, con altri obiettivi quali il mantenimento delle scuole, oppure dei servizi sociali e altre
cose. Sono due cose separate. La legge non consente questo, per cui potete dirmi, perché siete liberi,
“Non armate e fate una manutenzione di un marciapiede”. Su questo è legittima la differenza di
vedute e la differenza anche di poter scegliere. La nostra scelta è verso la sicurezza, consci che le
cifre che dedicheremo o che potremmo dedicare alla manutenzione stradale non saranno mai
sufficienti, visto la situazione gravissima in cui giacciono le strade di Rovigo. Ma è anche vero che
lo stato manutentivo degli immobili comunali, dalle palestre siano essere utilizzate per fare attività
sportiva o per la scuola, sono negli stessi immobili, quindi basta guardare come si vuole, hanno la
necessità di essere manutenzionate.
Anche il discorso del Club House, sul quale ci siamo tutti riempiti un po’ la bocca, che sembrano
siano soldi buttati al vento. No, non sono soldi buttati al vento. “Mettiamo a un terzo della spesa
qualcosa che è fatiscente e non a norma”...
(Voce incomprensibile dall’Aula)
PAULON LUIGI PIETRO - Assessore:
No no no no a servizio comunale. E’ a servizio del Comune capoluogo, perché non dimenticatevi
che il Club House è in uno stadio del Comune di Rovigo e, fino a prova contraria, è di proprietà
immobiliare del Comune di Rovigo, perché non dipendente sempre di far guardare gli altri,
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guardiamo perché anche quando pensiamo alla piazza, quando pensiamo alle scuole, quando
pensiamo a qualsiasi cosa, pensiamo sempre che siamo Comune capoluogo.
La razionalizzazione delle risorse, certo ci abbiamo iniziato. Anche noi abbiamo un processo in cui
ci rendiamo conto che, quando abbiamo contratti in essere tipo la gestione del calore, non pensate
che sia semplice. Voi pensate che il CED ha una convenzione trentennale e quante cose avremmo
da dire e da modificare contro quel CED? Tante ne dovremmo dire, però è un comodato trentennale.
La gestione calore, ma quante volte noi abbiamo parlato in Giunta di cercare di rivedere questo tipo
di sistema per portarlo al grado centigrado all’altro sistema? Certo, ne abbiamo bisogno, ci stiamo
lavorando; abbiamo bisogno anche di avere interlocutori che siano in grado di essere organizzati e
strutturati per recepirlo.
Come il discorso dell’energia elettrica. Il Sindaco sulle strategie, può essere un medico, ma essere
medici o non essere ingegneri, non vuol dire avere chiaro in testa le sue strategie, che poi il Sindaco
sarà in grado ampiamente di definire.
Ci sono anche alcune inesattezze. Mi riferisco in particolare per quanto riguarda il discorso
dell’IMU. Chi prima ha parlato dicendo che abbiamo usato il salasso e che la gente sarà fortemente
penalizzata, certo, ma la penalizzazione purtroppo non l’ha fatta il Comune di Rovigo. Vi spiego il
perché: se voi andate a fare il calcolo, e vi invito a farlo online in questo momento qua e potete con
il vostro telefonino fare il calcolo matematico e vedrete che la differenza che c'è tra il 6 per mille
dell’IMU e il 5,50 dell’ICI di qualche anno fa, senza contare la rivalutazione immobiliare, la
differenza è di qualche euro, qualche euro. Se poi guardiamo anche l’eventuale detrazione che uno
può avere per i figli a carico, probabilmente su questa differenziale pagherebbe anche meno.
Il problema è che lo Stato sta facendo una revisione dei sistemi catastali, e che quindi di fatto questo
è quello che grava effettivamente sulle famiglie. E’ quello che la rivalutazione catastale, che è
l'indirizzo che lo Stato sta prendendo. L’IMU è un’imposta sperimentale, la scopriamo quest’anno.
Voi pensate che noi altri, come Comune, abbiamo 103 immobili di carattere strumentale a servizio
dell’agricoltura. Quando abbiamo incontrato gli agricoltori con il Sindaco, abbiamo parlato anche
con loro. Ci hanno detto “Oh, ne stiamo accatastando a iosa”, nel senso che c'è una corsa al Catasto
per accatastare questi fabbricati che prima erano nascosti. Voi pensate forse che si possa
quantificare la cifra? No. E sì che anch'io ho telefonato al catasto per conoscenze personali, ho
telefonato ai coltivatori diretti per conoscenze personali, per sapere. Stanno lavorando alacremente
per fare questo tipo di lavoro, con una grande incognita su quello che sarà il valore degli immobili
accatastati.
Perché sperimentale? Perché proprio questa è la funzione, quella di portare al di fuori quello che è
un sistema di evasione, se vogliamo chiamarla tra virgolette, o di fabbricati non in regola e quindi di
portarla anche nell’evidenza reddituale.
Quindi che cosa ci prospetta il prossimo anno quando parleremo? Indubbiamente il prossimo anno
sarà un bilancio molto più semplice di quello di quest’anno. Avremo sì la difficoltà del discorso
degli “utili” delle nostre partecipate, ma nel frattempo Zangirolami e il Sindaco hanno avuto tutto il
tempo necessario per rivederle, riorganizzarle e verificare quali altre possibilità noi abbiamo.
Differenziando una cosa: attenzione alla valutazione tra conto capitale e spese correnti. Non pensare
che la vendita, l’alienazione di qualcosa, di un’azione rispetto a un immobile, ci porti un guadagno
o possibilità di spendere nelle spese correnti, perché questo è impossibile. A conto capitale
corrisponde conto capitale, corrispondono investimenti; a meno ché non sia una cifra talmente
corposa, sulla quale si possono andare ad estinguere anticipatamente dei mutui e allora avremmo
riflessi positivi negli anni futuri per meno mutui da pagare.
Vorrei parlare delle tempistiche. Qualcuno ha fatto osservazioni della corsa al 31 marzo. Possiamo
anche lasciar perdere il discorso, che è una cosa fondamentale, del motivo piscine. Lasciamolo
perdere. Ma pensiamo invece anche al motivo aziende, al motivo TIA, al motivo programmazione.
Pensare soltanto alla provvisorietà di un bilancio. Non abbiamo un bilancio. Che cosa spendiamo?
Io come faccio a chiedere al mio ragioniere capo di svincolarmi cifre ipotetiche? Come faccio a dire
che non c'è nessuna previsione certificata sulla quale chiedere di proseguire sull’attività? Avanti per
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dodicesimi per carità che lei può fare a seconda di una situazione rispetto all’altra perché di fatto
siamo vincolati a entrate che sono a loro volta vincolanti all’interno del bilancio? No, abbiamo
bisogno di avere la certezza; la certezza di una carta, di un documento, che è un progetto, che è un
bilancio, che è una programmazione, bella o brutta che sia, che sia stretta o larga non ha
importanza, ma è una linea guida sulla quale noi possiamo percorrere, sulla quale non solo noi ma
tutti i Dirigenti, i Funzionari, gli Assessori, possono lavorare.
Abbiamo parlato della variazione del piano delle opere pubbliche. E’ una variazione normale, è una
variazione normale. Stiamo parlando di un piano stilato a ottobre dell’scorso, fatto in funzione di un
bilancio che durava a fine anno, non sapendo quali altre poste potevano entrare in gioco, tipo quelle
del 50% delle sanzioni amministrative.
Chi mi parlava dei ponti, che non esistono, l'anno scorso l'Amministrazione precedente, aveva
messo in stanziamento 190.000 euro manutenzione straordinaria ponti cittadini. Lo sapete quanti ne
sono stati utilizzato? 70.000. Quindi vuol dire che di risorse per fare i ponti ce ne sono ancora a
disposizione, per cui perché devo andare a finanziare una voce su cui ho ancora 120.000 euro a
disposizione? Non ha un senso. Quindi anche la ricerca dei 50.000 euro ulteriori, quando ne
abbiamo già a disposizione per fare le manutenzioni, questo va avanti.
Quindi sono scelte sulle quali, quando noi abbiamo scritto il bilancio, il piano, abbiamo valutato
quella che è la giacenza. Però nessuno viene a dirci che abbiamo per la prima volta ripristinato i
finanziamenti sulla pubblica illuminazione o sulla manutenzione straordinaria, che era ormai anni
che non veniva fatta se non quella miseruola che veniva messa in manutenzione di lampadine che
finivano a giugno, come succedeva spesso e volentieri. E questo non lo dico solo io, non lo dice
neanche solo Piscopo. Ma lo dicono anche i Funzionari stessi che venivano a chiederci i 10, i 100, i
1.000 euro per cambiare delle lampadine, per fare le manutenzioni.
Vorrei parlare dei parcheggi bianchi, dei parcheggi, della chiusura del trasporto disabili, per gli
ambulanti, per l’Informagiovani: scelte che abbiamo sofferto, che non è che siamo qua adesso
sereni, non è che, quando abbiamo scelto di farlo, eravamo felici di farlo. Però le situazioni erano
queste, erano quelle che ci siamo detti e quelle che penso che anche voi in cuor vostro sapete
benissimo. Non c'è pioggia, non esiste la ricchezza della pioggia che c'era qualche anno fa.
Il fatto stesso che abbiamo dato la disdetta a due importanti sedi periferiche, sulla quale una
rientrerà all’interno della sede comunale a Palazzo Nodari, e l'altra andrà all’INAIL, è significato
che vogliamo andare a risparmiare e a tagliare anche su quello che è il discorso degli affitti passivi.
Ma non solo questa: è in corso una riorganizzazione complessiva degli spazi e delle funzioni per
sfruttare al massimo le risorse del patrimonio comunale.
I parcheggi, certo, ci vorrà un piano dei parcheggi, non lo neghiamo, ma non solo un l piano dei
parcheggi, un piano della mobilità; ma anche un piano della mobilità non solo delle auto, ma anche
ciclabili. Sono obiettivi importanti. Se voi guardate dove sono questi soldi in bilancio? Guardate e
trovate nella parte destinata alle multe i 350.000 euro dedicati alla segnaletica stradale orizzontale e
verticale che non è solo questa, è anche ambiente. Vuol dire anche iniziare una serie di
cartellonistica per dire che Rovigo è una città ambientalmente e con il bollino blu, dove nessuno più
fa controlli da anni, dove non esiste più neanche un segnale, dove non esiste più un limite per
quanto riguarda questo tipo di iniziativa, dove addirittura ci sono posti dove non solo sono stati
portati i cartelli, ma sono stati portati via anche i plinti: a Grignano, abbiamo visto con il
Consigliere, addirittura a Grignano sono stati portati via i plinti, c'erano i pali con la tabella
Grignano, prima si sono portati via la tabella e poi si sono portati via i pali con i plinti di cemento
sotto. C'è la buca per terra, ci siamo fermati con il Comandante perché incredulo ha detto “Ma
c’era”, e non c'è più. Questo voglio dire nel senso che è necessario un lavoro nuovo.
La lotta all’evasione che diceva Bedendo prima, è una lotta su cui noi ci crediamo tantissimo. Non
solo ci crediamo perché l’abbiamo inserita a bilancio come una fonte di entrata, ma ci crediamo
anche perché io stesso avrò degli incontri interlocutori con la Guardia di Finanza per capire quali
tipi di sinergie possiamo creare, perché dopo che lo Stato e che il Governo ci ha detto di sciogliere i
Consigli Tributari, noi abbiamo in piedi ugualmente una struttura tecnica valida, in collaborazione
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con gli altri settori per poter lavorare, e ci crediamo, e ci crediamo anche in quello che diceva
Bedendo, nel cercare di evitare - questo l’abbiamo affrontato anche in Giunta - il discorso di creare
un paniere perché vengano rispettati alcuni paletti e sapere effettivamente che il sussidio che il
Comune dà a chi ne ha meno, sia utilizzato veramente per beni di necessità e non certo per beni
superflui.
C’è una cosa che mi ha colpito che riguarda la Consigliera Businaro. Forse non lo sa, ma la
campagna elettorale è appena finita, e la prossima speriamo che sia fra cinque anni, fra quattro anni,
per cui quando sento continuamente parlare di regali elettorali, porca miseria, o siamo infiocchettati,
vabbè che siamo a Pasqua e quindi di fatto siamo infiocchettati, però delle volte io penso sempre
che sia un modo comune per parlare di qualcosa di brutto, di non sempre moralmente valido.
Quello che abbiamo dimostrato anche l’ultima volta in Consiglio Comunale, quando abbiamo
parlato di tariffe a domanda individuale, quando abbiamo parlato anche della pubblicità, abbiamo
dimostrato che noi vogliamo lavorare con le mani sopra la tavola. Quello che viene apostrofato
come “regali elettorali” che possono essere le manutenzioni di una palestra rispetto a un’altra
perché dovevamo pagare un accordo, questo non esiste. Esiste in elenco di priorità che ci hanno
dato gli uffici attraverso l’Assessore ai lavori pubblici, attraverso l’Assessore allo sport, che ci ha
evidenziato delle esigenze, delle emergenze, e che ha fatto, non dico a suo piacimento, ma contro
voglia ha dovuto fare delle scelte, perché l'elenco che lui ha portato all’attenzione dei colleghi, era
una lista senza fine.
Quando Chendi parla di priorità, noi ci siamo guardati in faccia e abbiamo chiesto: che cosa
guardiamo? Qual è la nostra priorità? La nostra priorità è mantenere i servizi. Questa è la priorità.
Pensate, quando siamo andati con il trasporto pubblico locale a Verona, a un incontro con gli altri
Sindaci e con gli altri Assessori ai trasporti pubblici, qualcuno mi ha detto “Io taglierò i servizi dove
avrò una maggiore esposizione”, e io ho risposto “Io mai al mondo farò una cosa del genere”, mai al
mondo, perché l’obiettivo nostro è quello di mantenere i servizi. Magari migliorarli, ma già
mantenerli, come abbiamo fatto, sia un grande risultato, anche se siamo stati costretti a ritoccarli.
Ma d’altronde il trend l'avete visto anche voi: non è che ci fossero tante scuse per fare, e soprattutto
abbiamo mantenuto, e credo che Gianni Saccardin lo possa testimoniare, un ottimo o un buon, non è
un ottimo ma è un buon sostegno alla famiglia e ai servizi sociali.
Per carità, manca il discorso del sostegno alla famiglia come capitolo di spesa, ma il bando si farà e
a settembre, quando sarà il momento, c'è l’impegno non solo mio ma di tutta l'Amministrazione che
ci saranno i fondi a disposizione. Quando sarà il momento, il bando partirà; quando arriverà il
momento, i fondi ci saranno, perché questo non solo è un problema di numeri, ma è un problema
effettivamente di sostegno, di priorità. Li abbiamo trovati l'anno scorso in un momento di grandi,
grandissime difficoltà. Li troveremo, anzi ci sono e ci saranno anche quest’anno.
L’ultima nota, perché io devo essere anche onesto con me stesso prima di tutto, cioè la relazione
porta il mio nome, ma io sono troppo ignorante negli ambiti culturali e sociali da poter competere
con Saccardin e la Nezzo, per cui io credo che tutti i complimenti che avete fatto alla relazione
sull’ambito culturale e sociale, non devono essere indirizzati a me, ma sicuramente alla bontà,
perché sai Federico, una cosa è importante. Tu dici “E’ merito mio o è merito di quell’altro”. C’è
una cosa: noi abbiamo scritto nella relazione, è una parte fondamentale, l’ha evidenziato Chendi,
noi lavoriamo anche sulla continuità. Noi non ci vergogniamo mica di dire se una cosa è buona
perché non continuarla. Certo che non vorremmo ripetere gli errori della Maddalena. Questo sì
sicuramente.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie all’Assessore. Come avevo anticipato, la parola per le conclusioni adesso al Signor Sindaco,
prego.
PIVA BRUNO – Sindaco:
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Io ho ascoltato attentamente. Era per me il primo bilancio che viene all’inizio di questa
Amministrazione, ed ero anche un po’ curioso, ma non perché fossi nuovo ai bilanci. In fin dei conti
chi ha fatto il Direttore di struttura complessa, primario, ogni anno deve fare un bilancio, e la storia
naturalmente è a parti invertite: ognuno chiede sempre il meglio, chiede sempre di più per il proprio
reparto; dall’altra parte l'Amministrazione ospedaliera, il Direttore, che ti dà sempre di meno
pretendendo di avere gli stessi servizi, anzi forse migliorati, e anche sia numero di prestazioni che di
qualità. Giustamente, questo va nel senso di preservare la salute dei cittadini.
E’ un po’ quello che mi pare di aver capito è successo e sta succedendo qua, quando si va a fare il
bilancio di un’Amministrazione. Noi chiaramente ci troviamo a dover offrire le stesse prestazioni,
magari di qualità anche maggiori, trovandoci ad avere a disposizione una minore quantità di denaro,
e qua effettivamente entra in campo il buon senso del padre di famiglia, che non è detto solo in
senso figurato come si potrebbe intendere, ma una necessità di distribuire in maniera equa a tutti i
servizi, ritenendo che tutto è necessario e nulla e niente si può tagliare.
Io credo che sia stato un po’ lo spirito di questo bilancio che abbiamo portato all’osservazione.
Abbiamo cercato di preservare quelle che sono le necessità soprattutto nel campo del sociale anche
se sappiamo, e ve lo ha appena detto l’Assessore al bilancio, c'è ancora qualcosa da fare, speriamo
che ci siano degli spazi per soddisfare anche quelle che sono delle richieste sacrosante che ci
vengono dal mondo del sociale.
Abbiamo cercato di preservare il mondo della cultura e il fatto di avere forse mantenuto, avendo
anche a volte meno disponibilità, ma a mio avviso anche di aver razionalizzato quelli che sono i
programmi culturali, a mio avviso non è negativo in questo senso.
Mi ha sorpreso che fra i vari problemi che sono stati posti all’attenzione non sia stato - di solito è il
Consigliere Nalin che è piuttosto attento a queste cose - non sia stata fatta una domanda
sull’organizzazione sanitaria del nostro territorio. Noi siamo alla vigilia di una data importante,
l’approvazione del piano socio sanitario, che vede particolarmente interessato il nostro territorio. Io
credo che anche qui, anche se non in maniera clamorosa, ma la nostra parte l’abbiamo fatta
prendendo posizione assieme all’Ordine dei Medici, ma poi attraverso la presenza dell’Assessore
Saccardin alle riunioni della conferenza dei Sindaci; abbiamo difeso la centralità dell’ospedale di
Rovigo, che a nostro avviso deve essere mantenuto come ospedale centrale nel territorio, andando
contro a quella che è, non lo so ancora, ma probabilmente la tendenza di mantenere anche due
ULSS separate all’interno del territorio polesano.
Ma ci sono state anche altre scelte che secondo me sono caratterizzanti in questo bilancio. Per
esempio la scelta di potenzializzare anche la struttura della Polizia locale. Non faccio polemica
sull’uso o non uso delle armi. Le armi, mi è sempre stato detto fin dal primo momento, che erano
necessarie se noi volevamo assicurare un servizio di Polizia locale anche nelle ore notturne. A tutti,
chi ha l'occasione di vivere la città nelle ore notturne, probabilmente non ci sono fatti eclatanti di
delinquenza, ma ahimè qualche campanello d’allarme sta suonando ormai, ma c'è soprattutto una
città invivibile, caotica, in cui ognuno ritiene di parcheggiare e di usare la città al proprio comodo.
Questo naturalmente potrebbe essere assicurato solo avendo un corpo di Polizia che è in grado di
mantenere anche un turno.
Credo che le stesse politiche giovanili, che ci è stato lamentato di non aver fatto alcun accenno mi
pare, vanno a mio avviso, passano anche attraverso l'organizzazione del mondo della scuola e
dell’università. Noi in questo bilancio abbiamo ristanziato i soldi necessari a far sì che l'università,
che a nostro avviso è il vero motore di sviluppo per quello che implica nella nostra comunità,
mantenga gli stessi soldi a bilancio, mentre l'anno scorso avevamo dovuti tagliarli perché non
eravamo in grado di garantire. E’ stata una delle prime richieste che ho fatto, di ritornare a
finanziare l'università come negli anni precedenti, anche se siamo ripeto sempre in totale riduzione
delle disponibilità.
E il mondo giovanile non può prescindere anche dalla disponibilità, dal mettere a disposizione
anche la possibilità di fare dello sport. I nostri impianti sportivi, è cosa comune, sono sottoposti al
logorio del tempo. Il Sindaco deve, come sa chi governa e chi ha già fatto e mi ha preceduto, deve
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ogni domenica firmare le deroghe all’uso degli impianti sportivi. Anche questa credo che sia una
situazione che va rimossa. Quindi anche la politica degli impianti sportivi non è una politica da
Presidente del CONI ma credo che sia una politica da buon amministratore.
Ci sono altri fatti che caratterizzano il nostro bilancio. Ci è stato anche detto, ho sentito oggi, che
noi siamo schiavi dei commercianti, siamo schiavi di quelli che ci impongono. Credo, e lo
dimostreremo fra pochi giorni, che non siamo schiavi di nessuno. Abbiamo cercato di ascoltare
tutti, di fare una mediazione, anche se la situazione ideale certo non esiste, ho detto che stiamo
pagando lo scotto per uno sviluppo che risale non certo a questa Amministrazione, ma a mio avviso
non consono e non idoneo, mi riferisco in questo momento al piano del traffico, quindi la situazione
del corso rimane come una situazione di grande confusione, alla quale naturalmente non riusciremo
con una soluzione di apertura e chiusura, che non è certo una soluzione ideale, ma cercheremo di
mettere un ordine anche a questa situazione.
Poi ci è stato detto anche che non si promuove lo sviluppo della città. Io credo che lo sviluppo della
città non sia tanto inserendo o partecipando probabilmente a qualche mostra del turismo o cose del
genere, ma si promuove attraverso la bontà delle cose che si propongono. Per esempio mantenere la
collaborazione con la Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che nel tempo ci ha
proposto sei mostre di importanza nazionale e che spero continuerà a proporre anche nel futuro, può
essere anche questo un motivo di sviluppo e di attrazione per la nostra città. Certo che questo non
basta, la città deve proporsi anche per altre manifestazioni, ma credo - ed è stato riconosciuto anche
- che le fantasie e l'organizzazione per queste cose non sono mancate in questo periodo.
Insomma, io credo che alla fin fine abbiamo cercato di proporre un bilancio che, ripeto, pur nella
difficoltà dei tempi tenga conto di tutte quelle che sono le esigenze di questa città. Volevo anche
ricordare, è giusto non ritornare sopra, cosa pensate. Credo che un Sindaco che fosse stato in grado
di non pagare i soldi dell’IVA, che fosse stato in grado di abbassare anche di mezzo punto l’IMU,
sarebbe stato sicuramente un Sindaco felice, sapendo che naturalmente potremmo anche votare, non
votare, essere contrari, ma alla fine il peso di queste decisioni ricadranno unicamente sulle spalle
del Sindaco. Nessuno si ricorderà dei Consiglieri, ma tutti ricorderanno “Ah, il Sindaco che ci ha
aumentato l’IMU”. Quindi dovete almeno concedermi la buona fede nel senso che avrei fatto
sicuramente tutto il possibile per diminuire l’IMU. Evidentemente, come ha spiegato l’Assessore
Paulon, tutto questo non è stato possibile.
Per ultimo, perché credo che è stato brillantemente spiegato dall’intervento che mi ha preceduto, io
non ho voluto intervenire e non ho voluto sottrarmi al confronto in aula. E’ che ho ritenuto giusto
che chi ha preparato, che chi per giorni ha lavorato assieme ai nostri uffici, ai quali voglio
testimoniare tutta la nostra riconoscenza, a mio avviso era giusto che, per la specificità del tema
trattato, fosse anche quello che proprio veniva ad esporre in questa aula.
Alla fin fine voglio rispondere anche al mio simpatico amico Frigato, e lo ringrazio della simpatia
che contraccambio, che alla fin fine l’invito, o il Sindaco che va a casa, naturalmente sono gli
elettori e non sono certo.... B Vabbè, Bellinello non c'è questa sera. Grazie.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie Signor sindaco. Dopo le due ultime repliche alla discussione generale, passiamo alla fase
degli emendamenti.
(Voce incomprensibile dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Saltiamo il voto questa volta, ogni tanto a noi giovani piace cambiare.
Ricordo che, come avevo già anticipato questa mattina, i tempi di intervento sugli emendamenti
sono di sei minuti per la presentazione, venti minuti per la discussione. Spero che non se ne
approfitti di tutti i venti minuti, per carità, però questo è il regolamento, e sei minuti per le singole
dichiarazioni di voto.
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Il primo emendamento, anzi vista la discussione soprattutto di oggi pomeriggio lo definirei
“l’emendamento”, ma comunque è l’emendamento n. 1 e ovviamente vado in ordine di protocollo, è
il cosiddetto maxi emendamento a firma del Signor Sindaco, a cui passo il testo e la parola per
l’illustrazione. Dopodiché apriremo la discussione. Prego Sindaco.
PIVA BRUNO – Sindaco:
L’oggetto è “Emendamento alla proposta di deliberazione del Consiglio Comunale ad oggetto:
approvazione bilancio di previsione esercizio finanziario 2010, relazione previsionale e
programmatica 2010/2014, bilancio pluriennale 2012/2014 e relativi allegati”.
Visto il positivo del progetto recupero evasione ICI con scadenza 2012 affidato ad ASM nel 2012,
si intende procedere a una proroga tecnica per eventuale inserimento dell’annualità 2010. Pertanto
si chiede di iscrivere in bilancio una maggiore entrata di prevista di euro 100.000 .
Vista la liquidazione annuale IVA riepilogativa elaborata dall’ufficio fiscale, si chiede di iscrivere
in bilancio una maggiore entrata prevista di euro 100.000.
Visto il maggiore contributo statale a titolo di rimborso spese personali in aspettativa sindacale, si
chiede di iscrivere in bilancio la maggiore entrata prevista di euro 100.000.
Visto che è in atto una riorganizzazione logistica degli uffici comunali, ufficio tributi, istruzione e
sedi di associazioni in Piazza Soccorso, che comporta economia di spesa sugli affitti passivi per
euro 61.520, si chiede quindi di portare in diminuzione la spesa per fitti passivi per complessivi
euro 61. 520.
Vista la nota protocollo generale n. 1254 dell’11.01.2012, con la quale l'ufficio patrimonio ha
chiesto lo stanziamento della cifra di euro 361.520 per perfezionare l'operazione di trasferimento
della proprietà dell’area ex piscine comunale Baldetti, operazione inserita nel project financing polo
natatorio, rispetto alla quale con nota prototipo 47909 dell’11.08.2011 l'ufficio ragioneria aveva
chiesto di valutare la possibilità di una revisione del piano economico finanziario stesso, e che
successivamente l'ufficio preposto ha ritenuto non accoglibile. Considerato che il collaudo delle
opere è avvenuto il 20.04.2010 e che, come da convenzione sottoscritta, la cessione dell’area
doveva avvenire entro il 20.05.2010 e che, al contrare, la cessione ritardata ha portato invece a
mettere in diffida l'Amministrazione Comunale con data 8.07.2010, e che però tale diffida è rimasta
priva di riscontro, tanto che nell’ultima nota dell’ufficio patrimonio, che porta come termine ultimo
del perfezionamento dell’operazione la data del 30.03 prossimo venturo; per tutto quanto premesso
quindi si chiede di stanziare la somma di euro 361.520 con l’istituzione di un capitolo per il
pagamento dell’imposta IVA connessa alla suddetta operazione.
Vista la maggiore entrata di euro 70.000 annualità 2011/2012 a titolo di indennizzo per mancati
introiti parcheggi a pagamento, si chiede di iscrivere in bilancio la maggiore entrata di euro 70.000.
Vista l’esigenza di finanziare l’emergenza neve 2012 per euro 52.000, si chiede di aumentare la
spesa a tale titolo.
Visto infine l’esigenza di finanziare l'animazione estiva del settore istruzione per complessivi euro
20.000, si chiede di aumentare la spesa di tale importo.
Si chiede infine di portare in diminuzione la spesa per contributi alle società sportive e per
animazione di euro 2.000.
Si richiede inoltre di modificare e integrare il piano opere 2012/2014 annualità 2012 nel seguente
modo: inserimento del nuovo intervento denominato interventi urgenti per la messa in sicurezza del
teatro sociale a seguito di nuova assegnazione di un contributo da parte Fondazione Cariparo
dell’importo di euro 145.000; riduzione dell’intervento denominato manutenzione strade e piazze
del centro dell’importo di euro 400.000.
Importo dell’opera definito ad euro 200.000, finanziato con i residui mutui già iscritti in annualità
diversa dal bilancio comunale che saranno oggetto di diverso utilizzo previo rilascio di
autorizzazione concessa dall’istituto mutuante per il finanziamento dei seguenti nuovi interventi:
ampliamento Casa Mimma, acquisizione immobile, euro 60.000; manutenzione straordinaria
impianti sportivi euro 80.000; realizzazione Club House Stadio Gabrielli euro 50.000;
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manutenzione straordinaria palestra scuole medie Riccoboni, San Pio X, euro 50.000; manutenzione
straordinaria palestra Mardimago euro 70.000; installazione fissa utenza al servizio di lunapark area
Censer, euro 90.000.
Eliminazione dei seguenti interventi finanziati con i proventi derivanti da alienazioni immobiliari:
completamento cimitero di Grignano euro 100.000; ampliamento cimitero di Sarzano euro 100.000;
ampliamento del cimitero di Granzette euro 100.000; completamento e recupero locali Palazzo
Roverella euro 58.772, 49 per conseguente aumento di stanziamento, interventi già inseriti nel piano
opere 2012/2014 annualità 2012, da finanziarsi sempre con i proventi delle alienazioni; acquisizione
Parco Maddalena euro 280.000; riqualificazione piazze euro 78.772,49.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie al Signor Sindaco. Mi veniva da fare una battuta tra parentesi: se volete, tiriamo giù lo
schermo così ci vediamo tutti insieme Rovigo Oggi online, quindi abbiamo più attenzione. Chiusa
la parentesi.
E’ aperta la discussione sull’emendamento. Nell’ordine Montagnolo, Nalin, Osti e poi Masin. Inizia
intanto il Vice Presidente Montagnolo, prego.
(Voce incomprensibile dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Il termine l’ho detto prima, venti minuti.
(Voce incomprensibile dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Sì. L’ho detto stamattina e l’ho ripetuto anche prima. Nessun problema. Prego Montagnolo.
MONTAGNOLO ANGELO – Consigliere Partito Democratico:
La presentazione del bilancio che comprende anche gli inevitabili emendamenti, e non mi è
meraviglia che fra questi, almeno da parte mia, che vi sia anche quello del Signor Sindaco. L’ha
ricordato il Presidente, avveniva nel passato, dove addirittura veniva arricchito con un maxi
emendamento.
La memoria mi porta a ritroso di determinare particolari raffronti. Visto che il Signor Sindaco
ricopre contestualmente il ruolo onorevole del Presidente del CONI, non molti anni fa noi abbiamo
assistito a una richiesta, Signor Sindaco, di molti di quelli che lei ha a fianco in questo momento, di
chiedere le dimissioni di un Assessore perché contestualmente era Presidente del CONI stesso. Non
dico con sfrontatezza, ma con arroganza. Solo per il motivo che era Assessore del CONI, si è
arrivati in quest’aula di chiedere le sue dimissioni. Io, noi ed io, non arriverò mai a tanto. Sarà lei
che deciderà se quel ruolo, il doppio ruolo che comporta, se le comporta dei disagi, anche etici, però
non sarà mai il sottoscritto che pone la questione in questo modo brutale; brutale, così come sono
stati chi attualmente li affianca.
(Voce incomprensibile dall’Aula)
MONTAGNOLO ANGELO – Consigliere Partito Democratico:
Lasciamo parlare.... Zangirolami che sapevo che avrebbe reagito, lui è solito. Probabilmente lei
Signor Sindaco, uno dei grossi errore che ha fatto al suo insediamento, che poi ha rimediato con
l’ordinanza del 29 dicembre ultimo scorso, aveva messo la persona meno appropriata a tenere i
rapporti con il Consiglio Comunale. Fortuna che poi....
(Voce incomprensibile dall’Aula)
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MONTAGNOLO ANGELO – Consigliere Partito Democratico:
Ma certamente, gliel’ho riconosciuto immediatamente anche in quest’aula. E’ una persona che non
si smentisce mai. Credo di non essere stato lesivo nei confronti di nessuno, anzi dando la
responsabilità e l’individualità di fare le scelte che lei ritiene più opportuno sotto questo aspetto. Ma
ho voluto riportare con la memoria questo aspetto perché non posso avermelo dimenticato avendo
trascorso, come tanti altri, diversi anni in quest’aula...
(Voce incomprensibile dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Lasciamo parlare il Consigliere, Salvan.
MONTAGNOLO ANGELO – Consigliere Partito Democratico:
Salvan ha esordito questa mattina alle 9 in punto, subito dopo l'intervento della Consigliera Menon.
Probabilmente non si vuole smentire per questa suo tatto e delicatezza, anche con uno degli ultimi
interventi. Se posso proseguire...
(Voce incomprensibile dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Stando al tema.
MONTAGNOLO ANGELO – Consigliere Partito Democratico:
Sto sul tema, sto parlando. Mi dica lei Scaramozzino allora.
(Voce incomprensibile dall’Aula)
MONTAGNOLO ANGELO – Consigliere Partito Democratico:
Allora quando mi dite che posso proseguire, io proseguo.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Prosegua e non interrompiamo, prego Montagnolo.
MONTAGNOLO ANGELO – Consigliere Partito Democratico:
Grazie Presidente. Io poi sono dell’avviso che, così come era stato prospettato durante la
discussione e la presentazione del bilancio, che si potesse arrivare a questa soluzione, siamo ancora
in tempo però so che è una richiesta ardua, ossia ci viene proposto di approvare questo
emendamento legato ai 360.000 euro di IVA, e poi gli uffici, i tecnici, approfondiranno se è dovuta
questa parte.
Mi chiedo allora: perché non sottrarre al Consiglio Comunale questo passaggio, fare nel frattempo
queste ricerche e, una volta assunto che il Comune deve pagare queste spettanze, fare una
variazione del bilancio e portarla all’attenzione del Consiglio Comunale? Perché io resto convinto
che una volta approvato il bilancio che comprende questo emendamento legato ai 363.000 euro, poi
scatti d'ufficio l'erogazione, tralasciando le ricerche più dettagliate e dovute che mi sembra, sia
sentiti i Revisori dei Conti, sia da diversi Consiglieri, nonché anche da alcuni Dirigenti o Difensori
Civici, mi sembra di capire che la certezza matematica in tasca non ce l’abbiamo nessuno,
probabilmente fatto salvo lei Signor Sindaco, però da tutti gli altri questa certezza matematica non
la sento.
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Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
Io divago leggermente dal tema dell’emendamento, se mi permette Presidente, per fare un
riconoscimento e un ringraziamento nei confronti dell’Assessore dei lavori pubblici Luigi Paulon,
ma in modo sentito.
(Voce incomprensibile dall’Aula)
MONTAGNOLO ANGELO – Consigliere Partito Democratico:
Pardon, è un lapsus freudiano e adesso capiamo il perché. Perché la questione dei ponti è cinque
mesi che l’ho posta. Qui mi ero fatto dei dubbi: se il Sindaco e l’Assessore dei lavori pubblici
soffrissero di o acufene o ipoacusia, però politica, capacità di ascoltare sì, ma non di elaborare nella
risposta. E’ stato il primo che ha avuto la capacità di rispondermi. Probabilmente tutte le altre
interpellanze le fornirò all’Assessore al bilancio. Se sapevo così, mi sarei rivolto direttamente,
evitando anche probabilmente di fare richieste di accesso agli atti, perché lei ha risposto che vi è
stato l’importo per quest’anno per la manutenzione dei ponti pari a zero, dovuto a una rimanenza, se
ho capito bene, del passato anno di 120.000 euro, perché ne erano stati spesi solo 70.000. Ora, che
con delibera di Giunta 212 del 2011 sono previsti 60.000 euro per la manutenzione del ponte dei
Guzzi, l'altro che non ne richiederà di meno, ritengo che vi possa essere la copertura, fatto salvi
inconvenienti sugli altri manufatti del territorio comunale, che sappiamo tutti quanti che risalgono al
periodo ante guerra. Mi auguro che questo non possa succedere, comunque non riverserò la
responsabilità a lei o tanto meno ai suoi colleghi, però ha avuto la bontà di rispondermi in merito e
di questo la ringrazio.
E’ l’emendamento così come è stato posto che mette a repentaglio, anzi viene cassato l'intervento
sui cimiteri, perché probabilmente vi è la credenza da parte di questa Amministrazione Comunale di
non riuscire ad alienare i beni che sono inseriti in un dettagliato elenco: gli interventi dei cimiteri di
Grignano, Sarzano e di Granzette, con Cadirame che addirittura non appare, e siamo al lumicino,
ogni mese con i posti disponibili nei loculi. Questa è una preoccupazione grossa da parte di tutte le
frazioni, e probabilmente verrà usata o verrà riportata dalla stampa, anche se un Club House non
sopperisce alla capacità di intervento di un ampliamento del cimitero, però nell’impatto con
l'opinione pubblico è un effetto grosso, di cui bisognerà porre rimedio con i messi successivi di
tentare di dare risposte anche a queste esigenze.
Così come è confezionato il suo emendamento, a meno ché non vi sia una volontà da parte sua di
avere maggiori certezze, io non so, probabilmente lei è l’unico fra i presenti che si sente così sicuro
che questa quota è da versare di 363.000 euro. Beato lei, beato lei, perché non vedo il supporto
certo, matematico, né dei Dirigenti, né dei Revisori dei Conti. Poi si arrangeranno i Consiglieri poi
ad esprimere la loro volontà, probabilmente riuscirà a convincerli e quindi a far passare questo
emendamento. Io da parte mia proporrei quello di acquisire cognizioni, e poi al limite di provvedere
con un assestamento di bilancio. Non vorrei che si fosse posto il carro davanti ai buoi.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie Montagnolo. La parola al Consigliere Nalin.
NALIN GIOVANNI - Consigliere SEL - IDV:
Grazie Presidente. Solo con una battuta al Sindaco, in premessa al mio ragionamento. Immagino
che lei si sia fatto spiegare da qualcuno il mio intervento perché, quando sono intervenuto, lei non
era in aula, quindi potrei anche avere per l’ennesima volta reiterato il problema della sanità e lei non
avrebbe avuto la possibilità di ascoltarmi.
Al di là di questo, qualche volta cerco di essere originale non dicendo e non ripentendo le stesse
cose, perché già in altro Consiglio ho posto l’esigenza che questa Amministrazione e che lei in
particolare si pronunciasse rispetto a quella che sarà la prospettiva, almeno avviasse un percorso di
confronto e di discussione per prendere una posizione sulle prospettive della sanità a Rovigo e in
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Polesine, e non ho ricevuto in quel frangente nessuna delucidazione da parte sua, quindi mi annoio a
reiterare le stesse cose non avendo quasi mai risposta per quanto riguarda alcuni temi.
Ora io credo, entrando nel merito, anche se è evidente che il merito del suo emendamento, che è
corposo, lo diceva prima lo stesso Assessore Paulon tra le molte cose che ha detto e le poche che
condivido, è un intervento pesante perché non si parla di cifre di poco conto, ed è un intervento
pesante che rende difficile restare solo sull’emendamento in quanto tale, perché incide
pesantemente nel quadro d’insieme del bilancio.
Io mi auguro che il non ampliare i cimiteri sia, da parte di questa Amministrazione, l’ammissione di
poter controllare le morti, rendendo inutile l’allargamento di queste importanti strutture. Mi auguro
sia così, per cavarmela con una battuta, ma sono interventi che sono pesanti anche rispetto al quadro
delle necessità di questo territorio.
Io credo che la discussione vada sempre e comunque ricondotta a una capacità di programmazione
che, come ho avuto modo di dire nel mio intervento, io non ho riscontrato nell’illustrazione che
questa mattina ha fatto l’Assessore Paulon, che si è limitato, così come si è limitato nella replica, ad
arrabattarsi un po’ sui numeri ma a non tracciare una linea di collegamento che guardi alla
prospettiva, prende atto di una situazione, la fotografa, la sviluppa amaramente e cerca di darci a
bere che sono scelte subite in buona sostanza dalla vostra Amministrazione, subite; subito per scelta
del Governo, subite per chi ha amministrato prima, subite per il destino cinico e baro. Peccato che insisto quello che già altri hanno detto - la scelta di portare al massimo l’IMU non dipende da
nessuno se non dal Comune, dall’Amministrazione e dalle esigenze che voi riscontrate, a torto o a
ragione.
Poi ci si spiega perfino che c'è poca differenza, sostanzialmente si paga lo stesso, non c'è grande
incremento. Lo spiegheremo ai cittadini quando cominceranno ad accorgersi qual è la differenza,
ma intanto ci è stato detto perfino quello, che portare l’IMU al massimo tutto sommato rappresenta
al massimo qualche euro di incremento rispetto a quello che si pagava prima. Vuol dire che molti
altri Comuni che non hanno applicato i massimi come li ha applicato l'Amministrazione di Rovigo,
ci rimettono immagino, perché per logica conseguenza penso sarà così.
La capacità di programmazione poi dovrebbe anche accompagnarsi a delle priorità. Voi avete fatto
delle scelte che sono delle priorità, e sono delle responsabilità che vi assumete, legittimamente, ma
che vi assumete. Allora anche qua, per non girare attorno al problema, l’Assessore Paulon ci spiega
che la Club House o il Club House, adesso non so quale articolo anteporre, è necessario perché
bisogna mettere a norma una struttura. E le scuole no? Quante scuole ci sono che non sono
completamente a norma, in questo Comune come nella gran parte dei Comuni d’Italia? Ma si
sceglie prioritariamente lì, perché evidentemente c'è una ragione per scegliere lì e non da un’altra
parte di spendere quei 50.000 euro. Si sceglie lì perché ci sono delle ragioni contingenti che vi
portano a scegliere lì, perché lì ritenete che sia prioritario rispetto ad altre condizioni, che
dovrebbero parimenti, se non di più, essere sanate e che invece vengono trascurate, accantonate,
perché lì avete stabilito che c'è una priorità. Ecco, io penso che quella non sia una priorità, e però
voi scegliete di orientare questi 50.000 euro lì, non condivido ma ne dovrete rendere conto, così
come dovrete rendere conto del fatto che la spesa sociale, capisco che è fatica quando ci sono pochi
danari, ma è lì che si vede qual è la scelta che fa un’Amministrazione saggia e oculata.
C’è la scelta arbitraria di decidere in proprio senza condividere in maniera larga e ampia con altri
soggetti, a partire dall’opposizione in questo Consiglio, e altri soggetti sociali con i quali ci si
misura, oppure c'è la scelta appunto di decidere da soli, in base alle vostre priorità, sperando che
quelle diventino le priorità di tutti. Non è così, non è così, non può essere così, non può essere così.
E’ un atto di arroganza amministrativa un comportamento di questo genere.
Così come, mi consenta il Sindaco insomma, si è presentato una bozza di bilancio, lo si è discusso
nelle Commissioni. Lei, Signor Sindaco, ha rivendicato che il bilancio è certamente suo, ha
generosamente consentito all’Assessore titolare del bilancio di esporlo, perché è quello che ci ha
lavorato insieme agli uffici, ma lei l’ha rivendicato comunque come bilancio, come bilancio del
Sindaco.
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Allora mi spieghi perché ha avuto bisogno di fare un emendamento, perché se lei ha lavorato
parimenti a contatto diretto con l’Assessore e quindi con gli uffici, non ha composto dentro al
bilancio le necessità che ha in qualche modo inserito attraverso l’emendamento nella discussione e
nel voto di questo Consiglio.
C’è qualcosa che non quadra: o lei è stato folgorato sulla via di Damasco e improvvisamente si è
reso conto che c'era non tanto - perché l’avrei capito perfino, magari non del tutto condiviso - non
tanto la necessità di mettere un certo elemento di garanzia sulla prospettiva dell’IVA, con tutto
quello che ne discende; ma come direbbe Di Pietro: che ci azzecca tutto il resto con questa
necessità? Questa è una necessità contingente, ripeto, che potrei perfino comprendere politicamente,
perché ci si copre dalle possibili.... Ma cosa c’entra il resto dentro a un emendamento di questa
natura? Cosa c’entra il resto? Il resto è un atto che tende a sovvertire pezzi di bilancio perché non si
è voluto discuterli rendendo partecipe l’opposizione dentro nelle sedi opportune, dentro le
Commissioni e nello stesso Consiglio. Questo è un atto di arroganza politica.
Quindi non potete pensare che noi vi accompagniamo. Io almeno non sono disposto ad
accompagnarvi su questa strada, perché avete messo insieme elementi che assieme non sarebbero
dovuti stare, e questa è una responsabilità, insisto, che compete a voi e della quale vi assumerete
fino in fondo la responsabilità, almeno per quanto mi riguarda.
Che dire... Io francamente avrei altre cosa da dire all’Assessore perché poi nell’emendamento,
ripeto, siccome ritengo che ci sia un insieme di situazioni che si tengono, vi sono tagli a strutture e
ad opere essenziali, vi sono risorse che vengono orientate in voci di spesa che potrebbero essere in
qualche modo accantonate, almeno temporaneamente; quelle stesse risorse che si va a recuperare
per quelle voci di spesa potrebbero essere destinate in maniera più oculata e più equa dal punto di
vista sociale in altri rivoli e in altre direzione, si preferisce invece tagliare, ripeto, pezzi di sociale, al
di là di come ci si arrampica sugli specchi, Assessore, perché non è vero che si garantisce il sociale
quando si incrementano i costi delle mense, i costi dei trasporti, quando si tagliano servizi che
vanno rivolti in quel caso alla famiglia. Non è mantenere lo stato sociale. E’ ridurre i servizi a parità
di spesa.
Se poi teniamo anche conto che si incrementano i bisogni in un momento di crisi come quello che
stiamo vivendo, è ancora più evidente che stare a parità di spesa vuol dire comunque ridurre il
sociale, intervenire pesantemente sul sociale, però si trovano le risorse da destinare ad altre priorità,
che non sono quelle della comunità di questa città. Sono quelle che voi amministratori avete inteso
porre all’interno di alcune scelte che accompagnano questo bilancio.
Quindi io non posso che esprimere la mia insoddisfazione, come ho fatto e come ho detto
nell’intervento questa mattina, per come l’Assessore ha illustrato il bilancio, per come il Signor
Sindaco ha inteso interagire attraverso l’emendamento che ha presentato con il bilancio medesimo.
Quindi accomuno le due cose in un giudizio che sostanzialmente, insisto, per quanto mi riguarda è
un giudizio negativo. Grazie.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie Consigliere. La parola al Consigliere Armido Osti.
OSTI ARMIDO – Consigliere Partito Democratico:
Grazie. Cosa dire di questo maxi emendamento qua? Io dico che i 361.000 euro, visto che
giacevano da molto tempo in questo comune , si poteva tranquillamente porre un quesito alla Corte
dei Conti, e forse adesso avremmo anche una risposta in merito. Farlo votare ai Consiglieri vuol
dire liberarsi da un peso e dare tutta la sostanza di questa cifra ai Consiglieri comunali: si devono
prendere l’onere di votare perché vengano pagati questi 361.000 euro. Credo che sia una cosa
pesante e di responsabilità non indifferente. Come ripeto, si poteva agire prima e forse non
saremmo qua a tirare fuori questi 361.000 euro.
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Io ho visto su questo super emendamento che andiamo a togliere 400.000 euro per la manutenzione
delle strade; abbiamo delle strade che, credo che tutti abbiamo visto, sono piene di buche e sono
strade da asfaltare. Io penso che queste cose che andiamo a fare al posto delle asfaltature delle
strade saranno sicuramente utili, però onestamente non lo so: ampliamento Casa Mimma, cioè tutti
sanno che cosa è, che cosa si deve fare, che casa è, dove giace? Non lo so. Io onestamente non lo so
dove sia; manutenzione straordinaria impianti sportivi, 80.000 euro, non so quali siano; ritorniamo
ormai a dire questa realizzazione del Club House stadio Gabrielli, vedo che ci sono diverse scuole
da mettere a norma e andiamo a mettere a norma questo Club House, forse sarà utile per carità, però
non so dove sia; manutenzione straordinaria palestra scuole medie Riccoboni e Mardimago, io
dico, ma non si poteva mica fare una palestra ogni anno anziché mettere in bilancio due palestre più
tutti gli impianti sportivi assieme?
Un’altra cosa che mi dispiace e sono veramente rammaricato: sono vent’anni che la gente di
Grignano aspetta un piccolo pezzetto di terra per farsi la tomba di famiglia. Ci sono circa 80
richieste di persone di Grignano, famiglie, che chiedono un pezzettino di terra per farsi la tomba di
famiglia. E’ passata la destra, la sinistra, tutti; io sono quasi vent’anni che sono qua e andiamo a
togliere sempre, ogni volta che c'è il bilancio, i soldi per fare l’ampliamento del cimitero di
Grignano. Addirittura abbiamo aggiunto anche quello di San Pio X e quello di Mardimago. Mi
dispiace veramente moltissimo perché gente è morta con la speranza di farsi una tomba di famiglia
e non l’ha mai fatta. Anche questo è un dispiacere enorme.
Un’altra cosa volevo aggiungere: si potrebbero assumere qualche vigile in meno e qualche operaio
in più visto che abbiamo buche da chiudere, abbiamo un decoro generale che è brutto da vedere,
segnali che giacciono a terra da anni, anni e anni, abbiamo i numeri civici che non esistono e delle
vie le cui tabelle viarie non ci sono più. Si potrebbe assumere anche qualche operaio, soprattutto per
il fatto che operai assunti dal Comune di Rovigo mi sembra che ce ne sia uno per la segnaletica
verticale e orizzontale, credo uno.
Io volevo dire solo questo qua, che a un certo punte va bene sistemare certe cose, ma credo che ci
sono delle cose prioritarie soprattutto, come dicevo prima, il cimitero di Grignano Polesine che è da
anni che aspettano queste tombe di famiglia. E dirò di più: se il Comune acquista il terreno, chi fa la
tomba di famiglia lo paga il terreno, non è che lascia un debito al Comune. I cittadini lo pagano
perché basta fare un bando che c'è il terreno disponibile e la gente dà i soldi in anticipo per farsi la
tomba di famiglia, però sono anni che non vengono fatte...
(Voce incomprensibile dall’Aula)
OSTI ARMIDO – Consigliere Partito Democratico:
E’ la stessa cosa, ma sto dicendo la stessa cosa. Grazie.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie Consigliere Osti. Consigliere Masin, prego.
MASIN MATTEO – Consigliere Sinistra e Frazioni:
Grazie Presidente. Io proseguo nel solco lasciato dal collega Osti perché anch'io mi chiedo a questo
punto se effettivamente le scelte fatte con questo emendamento possono migliorare il bilancio. Il
bilancio è opinabile perché, è giusto, la maggioranza ha delle visioni diametralmente opposte
dall’opposizione, però se andiamo ad analizzare veramente punto per punto, ci rendiamo conto che
questo emendamento ci lascia quanto meno imbarazzati.
Dividiamo le due cose: da una parte l’emendamento relativo all’IVA e dall’altra proprio le
manovre, le altre manovre. Ho sentito adesso il collega Osti, anche il cimitero di Granzette ha lo
stesso problema: per dieci anni la gente ha fatto richiesta di avere un pezzo di terra; siamo riusciti
tre anni fa a ricavare lungo la mura di cinta dello spazio anche levando delle piante, però il cimitero
è saturo, c'è poco da fare. Prima o dopo bisognerà porsi il problema. Presumo sia la stessa cosa con
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Sarzano; con Cadirame lo sappiamo da tempo immemorabile, e allora questa è una scelta che
personalmente non mi trova favorevole.
I 400.000 euro delle manutenzione è peggio ancora, Amido. Perché? Perché sono soldi sicuri che
erano lì pronti all’utilizzo, perché erano da mutui. Noi andiamo a sostituirli con 500.000 euro che
sono in forse, perché sono vincolati alle entrate da multe, e abbiamo capito questa mattina, perché
lo diceva l’Assessore stesso, che non è che siano proprio così tanto scontati.
E allora vorrei ricordare che i 300.000 euro che sono stati spesi sulle strade e i 300.000 che
verranno spesi adesso, in pratica sono i 600.000 che abbiamo lasciato noi l'anno scorso; 900.000
forse sarebbero anche poco pochi. Teniamo conto che ci sono dei premi assicurativi che arrivano a
628.000 euro, di cui 80.000 o 100.000 solo di franchigie. E mi ricordo che qualche anno fa
addirittura ci ha rimesso il premio di risultato il personale del Comune, perché la franchigia non era
tale da coprire un sinistro che si era verificato con una grossa invalidità da parte di chi era caduto in
una delle nostre buche. Nostre.
Leggo i 52.000 euro per l’emergenza neve: mi chiedo se sia facilmente ipotizzabile, quale può
essere il costo per l’emergenza neve, perché a me risulta che negli ultimi anni erano cifre molto più
consistenti. Questo vuol dire che come minimo nemmeno per quest’anno è prevista la convenzione
e, se non è prevista la convenzione, vuol dire che probabilmente ci dovremo affidare alla
benevolenza di ASM Ambiente.
Club House: diceva l’Assessore prima che è un’area nostra, bisogna che sia messa a norma. Io mi
chiedo: che cosa c'è a norma in quell’area lì? Personalmente mi risulta che ci sono tantissime cose
che non sono a norma. Se poi vogliamo andare a vedere fuori, scuole, ci sarebbe da sbizzarrirsi con
l’individuazione di cose da sistemare molto prima del Club House.
E adesso arriviamo al discorso dell’IVA. Io non sono un giurista, non ho neanche l'ambizione di
esserlo. Abbiamo quattro Avvocati in aula, figurati se mi pongo il problema se può essere o meno,
come diceva stamattina la collega Menon o come diceva la controparte, però io leggo il dato
politico. E il dato politico è uno solo: in tutta quella storia lì, una brutta pagina, chi ci rimette è
sempre e comunque il Comune, perché tutto è iniziato quando ci è stato detto in Commissione Sport
che c'era la necessità di trovare una soluzione alternativa alla vecchia piscina, vecchia, obsoleta,
ormai da rottamare. Io mi ricordo anche che la prima cosa che abbiamo chiesto come Commissione
Sport è stata quella di darci una perizia per stabilire quanto poteva tirare avanti quella vecchia
piscina. La perizia non è mai arrivata, ci hanno dato risposte un po’ così stravaganti, “Mah, la
perizia costa”; però fatto sta che io ero a conoscenza del fatto che quell’impianto poteva continuare
tranquillamente per altri, non dico dieci anni ma quasi, perché qualche anno prima era stata
sistemata la vasca centrale. E allora lì abbiamo tentato in qualche maniera di capire quale potesse
essere l0orientamento, e quando ci hanno detto l’area dove doveva sorgere la piscina nuova, ci
siamo veramente messi a ridere, perché era il posto peggiore di Rovigo: lontano dal scuole, lontano
dai mezzi di trasporto, in un’area già intasata di per sé perché la Tassina è quella che è; poi c'era
stato tutto il discorso legato all’esproprio, il discorso della compensazione con un’area che, una
volta che sarà cambiata la destinazione, varrà dieci volte tanto, e poi il fatto di trovarci
sistematicamente ogni anno in bilancio qualcosa come 300.000 euro, che vorrebbe dire in pratica
che alla scadenza dei 25 anni di convenzione, perché all’inizio erano 20 gli anni. Quando hanno
presentato il progetto, si sono accorti che il progetto era sbagliato e allora lo hanno ritirato e,
quando l’hanno ripresentato, c'era già stato un cambio: da 20 a 25 anni. Quando ci daranno indietro
il nostro impianto, perché è nostro, lo paghiamo ma è nostro , avremo speso sette milioni e mezzo di
euro per non avere niente, anzi per avere un rottame, e dovremo porci il problema di cosa fare per
dare una risposta a chi fa attività. E allora dovremmo andare ad individuare un’altra area da un’altra
parte da espropriare per fare la compensazione.
Io personalmente ritengo che il bilancio ha i suoi chiari e scuri, non sono d'accordo su tantissime
cose, però personalmente questo emendamento è proprio irricevibile. Io preferirei che il Sindaco
veramente lo ritirasse e pensasse seriamente di riproporlo, se vuole a livello precauzionale, ma solo
con la voce legata all’IVA, senza blindarlo con altre voci che potrebbero essere di contorno ma che
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probabilmente sono importanti anche quelle per chi le ha volute inserire; si potrebbe fare se ci fosse
la condivisione. Noi non lo voteremo però potremmo sempre uscire dall’aula, potrebbe essere
votato con i voti della maggioranza ma si potrebbe fare. Ci pensi, Sindaco.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie Masin. La parola al Consigliere Frigato.
FRIGATO FEDERICO – Consigliere Partito Democratico:
Grazie Presidente. Mi permetterà qualche battuta rispetto all’intervento del Sindaco, devo dire
abbastanza deludente nei contenuti, mi permetta Signor Sindaco.
Io sono convinto che Lei nel suo agire usa il buon senso del padre di famiglia, però fino adesso
credo che questo non sia stato sufficiente. Mi basterebbe che usasse un po’ di buon senso da
amministratore e forse qualche risultato in più lo potremmo anche vedere.
Lei ha detto diverse cose importanti. Ha fatto una panoramica rispetto ai temi trattati: lo sviluppo
economico della città, che secondo Lei si basa sull’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio
e delle mostre annuali fatte a Palazzo Roverella. Io mi permetto di dire, pur importante la
Fondazione Cassa di Risparmio, però non credo che sia l'Ente deputato a dettare lo sviluppo di
questa città e di questo territorio. E’ un Ente significativo dal punto di vista degli interventi sociali,
culturali, ma per nostra fortuna perché siamo chiamati noi a quello, non è l'Ente che dà la
programmazione per quanto riguarda lo sviluppo.
Poi lei si è addentrato a lungo sul ragionamento anche dell’università, rimarcando in maniera decisa
e fiera l’aver rimesso un contributo importante per appunto l'università stessa; un contributo che a
bilancio è pari a 93.000 euro. Le faccio notare, Signor Sindaco, che è un contributo coperto da
sponsorizzazioni che, lei mi insegna, sono talmente aleatorie che andremo a verificare a fine anno
quanto è entrato e quanto effettivamente viene messo per l'università rodigina.
Poi ha avuto anche, mi permetta il termine, l’ardire di fare alcuni passaggi rispetto alla città che
secondo lei è invivibile, è caotica, è una città che, ripeto le sue parole, “in cui ognuno ritiene di
parcheggiare dove vuole”. Anche qua Signor Sindaco, chi è causa del suo mal, pianga se stesso:
avete costretto voi la città, con la scelta infelice del Corso del Popolo, a diventare caotica, invivibile
e in qualche modo lasciando che ognuno giri dove vuole e parcheggi dove vuole. Per cui mi
permetto di dire che le sue affermazioni le rispetto, però sono completamente distorte e non
corrispondono alla verità dei fatti.
Mi aspettavo anche che nell’intervento del Sindaco di presentazione di questo maxi emendamento
ci fosse in qualche modo - io ancora mi ostino a pensare che lei detti la linea di questa maggioranza,
ma ahinoi non è così - mi aspettavo ci fosse l'indicazione di cosa farà la maggioranza rispetto a
questi famigerati 360.000 euro, e neanche su questo lei ha detto una parola.
Lei prima non era qua con noi, ma abbiamo discusso a lungo rispetto a questa questione e,
nonostante le rassicurazioni degli uffici, dell’Avvocato, ma anche del Collegio dei Revisori, a noi
rimangono molte perplessità che lo stesso Presidente - mi permetto Andrea di citarti - ha definito
dubbiosa come situazione, e noi siamo rimaste su queste posizioni. Per cui mi sarei aspettato che
dopo il conciliabolo della maggioranza e del confronto con gli uffici ci fosse una linea chiara da
parte vostra, da parte sua Signor Sindaco, che non c'è stata.
Ho sentito parlare di esigenze e di emergenze che hanno dettato la linea di questo bilancio, e anche
su questo mi permettete di dissentire perché se le esigenze a cui voi pensate sono questa ormai
famosa Club House, che diventerà un luogo di culto della città a forza di citarla, in qualche modo
questa è significativa, credo che ci sia ben poco di esigenza e di emergenza. Io credo che le esigenze
vere che la città chiedeva, dopo interventi significativi della passata Amministrazione perché noi,
quando eravamo maggioranza, anche al nostro interno c'era un dibattito intenso, acceso su quelle
che erano le disponibilità e le risorse da investire e sulla linea dell’Amministrazione di investire sul
Corso del Popolo, quindi con il rifacimento molto oneroso, quindi sottraendo risorse alle frazioni e
ad altri luoghi della città, ed era nostra intenzione, come era sua intenzione Signor Sindaco, ripartire
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dalle manutenzioni doverose e necessarie per i quartieri, per le strade, per i marciapiedi, per le
frazioni stesse, e ripartire appunto da quelle frazioni che vi vantate di aver visitato nei mesi
precedenti ma che, leggendo la stampa - io mi fermo lì perché non ho partecipato - se non a Boara,
grazie al lavoro forse di Claudio Paron e dell’Assessore Bimbatti - mi sembrano e mi risultano poco
partecipate.
Ma anche in quell’occasione credo che i cittadini vi abbiano rimarcato la necessità che in tutte le
frazioni il cimitero è ormai un luogo significativo e centrale, non c'è un cittadino di un paese che
non si preoccupi del proprio cimitero. L’ampliamento dei cimiteri che era inserito in questo
bilancio, anche se con oneri e con somme derivanti da alienazioni, era in qualche modo un tentativo
di andare a rispondere a queste esigenze vere e in qualche modo voi avete sottratto tutto questo per
una soluzione aleatoria, una soluzione che non abbiamo ancora il quadro completo di come
intendete trattare e che francamente per quanto mi riguarda continuo a rimanere contrario.
Questo bilancio è nato male dall’inizio perché, l’Assessore Paulon l’ha citato più volte, l’ha detto
più volte, l’ha ammesso più volte, molto spesso la maggioranza disertava le Commissioni, molto
spesso la sua maggioranza non si preoccupava di sostenere quanto il Sindaco e la Giunta portava
avanti, ma lasciava all’opposizione il compito di garantire il numero legale, così come è avvenuto
anche oggi in quest’aula, e quindi credo che da parte sua vada dato merito all’opposizione di essere
un’opposizione responsabile, seria, che non è venuta a fare ostruzionismo ma che è venuta con
l'idea di confrontarsi per il bene della città e soprattutto per il bene della sua Amministrazione.
E quindi dicevo è nato male, a partire proprio dalle Commissioni, e si protrae anche in questa serata,
con una maggioranza completamente disinteressata. Io ripeto, l’ho detto anche prima, non ho sentito
un intervento a sostegno convinto di questo bilancio e degli emendamenti che proponete; un
bilancio, e poi chiudo perché comunque avevo già detto anche nell’intervento precedente, un
bilancio che continuo a ritenere non corretto da parte mia, con una scelta discutibile dal punto di
vista politico ovviamente, non mi permetto di giudicare il lavoro tecnico, sia sull’IMU, sia sull’Irpef
ma soprattutto, ed è lì che poteva incidere secondo me Signor Sindaco e signor Assessore, sulle
percentuali di incidenza del portafoglio dei cittadini rispetti ai servizi a domanda individuale: le
mense, i trasporti scolastici. Questi sono i veri oneri che gravano sulla testa dei cittadini di Rovigo e
che gravano sul portafoglio delle famiglie.
E’ su questo che io in qualche modo ovviamente politicamente vi accuso e non condivido le vostre
scelte. Per cui anche su questo emendamento, poi vedremo il da farsi, la nostra è una posizione di
contrarietà, almeno per il momento, politica e ci riserviamo poi successivamente di valutare il tipo
di voto.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie Frigato. La parola al Consigliere Romeo.
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Anch'io farò soltanto qualche valutazione. Devo dire che, mentre riconosco all’Assessore al
bilancio Paulon la passione per lo meno nel cercare di dare delle motivazioni al suo bilancio, anche
se non condivisibili e un po’ arrampicate francamente sugli specchi, soprattutto l’ultima parte, e
anche un certo qual modo il cercare di giustificare, di difendere un po’ il lavoro degli uffici di questi
sette-otto mesi che si sono persi di tempo rispetto alla questione dell’IVA, perché secondo me si
sono persi dai sei ai nove mesi, dove si poteva arrivare questa sera in aula per lo meno con una
certezza, dovevamo pagarla o non dovevamo pagarla, io devo dire che ritengo non soltanto
deludente... E’ riscomparso il Sindaco?
(Voce incomprensibile dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
C’è l’Assessore al bilancio e metà Giunta. Non si preoccupi. C’è il Vice Sindaco...
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ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Però scusi, qui noi stiamo parlando dell’emendamento del Sindaco.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Ho capito. Ha avuto un’esigenza personale. E’ umano.
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Oggi pomeriggio il Sindaco sulla questione dell’IVA non c’era. Io posso discutere con l’Assessore
Paulon, ma se mi manca chi firma l’emendamento, francamente lo ritengo.... è come mancasse la
firma, non mi sembra valido, non mi sembra corretto non parlare con chi ha firmato.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Prosegua.
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Va bene. Vuol dire che questa è l'attenzione che il Sindaco merita al suo primo bilancio, prima ha
detto che era il suo primo bilancio, che era stato attento a quello che era successo in aula, anche se è
stato veramente molto poco tempo, e che gli sembrava di aver capito che il bilancio di
un’Amministrazione Comunale era un pochino quello come il bilancio del suo settore di
riferimento, del settore della sanità. Non è proprio la stessa cosa però, per carità, capisco questo.
Oh, è arrivato il Signor Sindaco. Bene, bene,
Io devo dire che non ho sentito da parte del Signor Sindaco quella preoccupazione - costruttiva,
perché poi bisogna sempre trasmettere positività del buon padre di famiglia - nel suo intervento, e
non ho sentito neanche quale speranza questo buon padre di famiglia poi deve dare ai suoi cittadini
in prospettiva futura; il buon padre di famiglia, unito un po’ alla lungimiranza politica, nel suo
primo bilancio doveva tracciare la linea che questa Amministrazione e che il Sindaco in prima
persona si impegnava a dare rispetto alle problematiche della città.
Quello che leggo da questo emendamento invece è, da una prima lettura che mi sembra un pochino,
l’hanno detto un po’ tutti ma lo ripeto, l’emendamento del Presidente del CONI, perché lui ci spiega
che, a parte il bilancio che è visto sotto l’aspetto socio sanitario, lo sport anche questo è quasi uno
degli unici obiettivi, degli unici punti di ristoro delle politiche giovanili. Di conseguenza mettiamo
tutti i soldi possibili negli impianti sportivi e nelle palestre, e soprattutto - questo non riguarda i
giovani - nella famosa Club House che, guardi, ha suscitato tanto scalpore perché francamente ho
capito che è un immobile fatiscente, ma se fosse stato riferito al rugby, che è lo sport della città e
che può dare anche una visione di promozione turistica, di visione del Comune capoluogo perché è
uno sport storico, io l’avrei anche potuto capire; non in un momento di difficoltà ma, creda, l’avrei
potuto capire bene. Ma francamente il calcio non mi sembra che sia così sentito dai nostri cittadini,
e la Club House del calcio, tra l'altro di uno stadio che è dato in gestione ad una società del
Ceregnano, boh, mi sembra che francamente con i cittadini di Rovigo e con tutte le priorità che ha
questa Amministrazione, c’entri ben poco.
Lei ci ha un po’ dato una risposta a quello che è il suo primo bilancio. Questo era il suo programma
elettorale. In uno dei problemi da risolvere che lei cita è: “gli ostacolo da superare accomunano
l’intero tessuto cittadino: strade tutte buche, verde non curato, illuminazione, marciapiedi, eccetera;
su questi problemi ci dovremmo concentrare da subito”. E lei, come primo problema, proprio per
rispettare quello che era stato il suo impegno elettorale, dei 400.000 euro di manutenzione strade e
piazze del centro storico, i problemi da risolvere del suo programma, toglie queste risorse, le
distoglie, e sono circa 130.000 euro tra realizzazione Club House e manutenzione straordinaria
impianti sportivi (generico che non si capisce cosa sia), e poi lo toglie per le palestre.
Io capisco che le palestre delle scuole, per carità, debbano anche essere messe a norma, ma ne
scelga una, una all’anno, una e mezzo; dopodiché, visto che le risorse sono quelle che sono, le lasci
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lì dove effettivamente, l’ha detto anche lei, lei, c'è un caos. Sì c'è un caos perché c'è una buca e il
porfido saltato a ogni piè pari, è veramente uno slalom percorrere questa città. Quindi francamente
io non capisco dove qui incida il fatto di essere un buon padre di famiglia in questa scelta.
Non ripeto quello che hanno detto i miei colleghi ovviamente sui cimiteri, però mi soffermo su
un’altra cosa. Io credo che un buon padre di famiglia, quando fa delle scelte che vanno in ordine al
equità, cerchi di valutare non in modo leggero ma in modo preciso, in modo corretto, in modo
costruttivo, tutte quelle proposte che vanno nella direzione di salvaguardare il sociale, di
salvaguardare i giovani, di salvaguardare tutte quelle voci di bilancio che in realtà sono quasi ormai
pari allo zero perché, se noi andiamo a vedere le sue voci di bilancio, rispetto a quello che lei
investe sulle scuole, sulla cultura, sul recupero delle tradizioni delle frazioni che è un altro elemento
importante del suo bilancio, noi di questo non troviamo più nulla, neanche dell’evasione fiscale che
prima citava l’Assessore Paulon troviamo nulla, perché è vero che esiste un capitolo, ma il capitolo
è pari a zero. Probabilmente nelle intenzioni di qualcuno c'è anche questo, ma in questo momento la
voce è pari allo zero.
In questa leggerezza ci sta anche la questione dell’IVA, e dico leggerezza perché la prima cosa che
è stata fatta da un Consigliere della vostra maggioranza è quella di dire “Oddio, ci avete lasciato un
debito da 370.000 euro, e con questo debito noi avremmo potuto scendere l’aliquota IMU di mezzo
punto però, siccome non siete stati degli amministratori attenti, colpa vostra, noi dobbiamo reperire
370.000 euro di risorse”.
A parte il dato politico che posso notare che, mentre prima il bilancio era lacrime e sangue, non si
poteva spostare nulla, neanche 20.000 euro dell’aliquota IMU che era riservata agli anziani e ai
disabili, compaiono improvvisamente ben 370.000 euro; 370.000 euro dal bilancio,
improvvisamente, non sono una cosa da poco. Io credo che anche i Consiglieri di maggioranza, a
cui sono certa che avranno detto che non c'erano i margini per modificare il bilancio, un pochino si
saranno anche sentiti un po’ presi in giro, perché dallo zero a 370.000 euro, in tre giorni c'era questo
tipo di possibilità, immagino che forse avrebbero voluto magari dire anche la loro.
Sulla questione ne abbiamo dibattuto oggi approfonditamente, però io chiedo al Signore Sindaco
comunque sia di ritirare il suo emendamento. Chiedo di ritirarlo per le ragioni che lei non ha sentito
oggi ma che ribadiamo; io credo di aver capito che neanche i Revisori dei Conti hanno una certezza
rispetto a questo tipo di pagamento dell’IVA perché, se è vero che noi non dobbiamo l’IVA, è
anche vero che possiamo utilizzare, così come suggerito dall’Assessore, quest’IVA per ridurre
quello che è stato il leitmotiv di questo bilancio comunale, ovvero le gabelle che abbiamo messo,
che avete messo a questa città, e quindi potremmo utilizzare quei fondi per diminuire l’IMU.
Quindi le chiedo Signor Sindaco, da buon padre di famiglia come lei ha detto di ritenersi, di pensare
a ritirare eventualmente l’emendamento, di fare un accertamento breve rispetto a quello che è
certamente possibile fare rispetto a quest’IVA e, quando ha la certezza, di tornare in Consiglio
Comunale perché se la deve pagare, gliela voteremo; ma se non la deve pagare, così come è sempre
stato detto alla maggioranza di allora dagli uffici, ovvero che l’IVA non era dovuta, allora
potremmo utilizzare quest’IVA in favore dei cittadini di Rovigo. Io credo che un buon padre di
famiglia debba almeno tentare di fare questo tipo di operazione, e quindi di cercare di andare
incontro a quelle che sono le necessità dei cittadini che si troveranno a pagare nei prossimi mesi e a
pesare nelle loro tasche tutta la serie di aumenti che sono dovuti, dall’Irpef, alle tariffe sui servizi,
alle mense, tutto quello che abbiamo già detto, e in più dell’IMU.
Se riusciamo invece, credo che farebbe anche lei una buona azione, se riusciamo invece ad evitare
questo tipo di situazione, credo che invece magari per la prima volta invece dimostrerà di aver
capito un po’ che cosa vuol dire essere Sindaco, che non è essere un semplice Consigliere, ma è
essere quel buon padre di famiglia, ma con quella lungimiranza politica che porta a lavorare per il
bene di questa città e non soltanto per il bene di pochi o di alcuni.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Dopo il Consigliere Romeo, la parola al Consigliere Brusaferro.
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BRUSAFERRO MICHELE – Consigliere Bruno Piva Sindaco:
Abbiamo avuto appena adesso una testimonianza del fatto che l’IVA non sarebbe da pagare. Allora
mi domando perché nel 2010 non avete ceduto l’area e non saremmo qua a discuterne.
(Voce incomprensibile dall’Aula)
BRUSAFERRO MICHELE – Consigliere Bruno Piva Sindaco:
Ci arrivo e vado un attimo per passi, perché ho sentito dire “Questo è un bilancio con poca
personalità”. In stato di emergenza è un po’ difficile avere personalità. Bisogna semplicemente
parare i colpi. Per cui capisco che l’opposizione ogni volta che sente la parola eredità, gli venga
l’orticaria, però di eredità stiamo parlando: stiamo parlando di un’eredità dove noi, eredi, non
possiamo rinunciare, né accettare con beneficio di inventario, e ce la dobbiamo tenere così.
Quindi alla fine bisogna fare una scelta: una scelta che, se è motivata comunque ed è fatta in buona
fede, non può essere di certo censurata in nessun posto. Mi si dica il contrario.
Mi risulta che la Corte dei Conti possa risolvere procedere nei confronti degli amministratori - visto
la faccia che hai fatto, Silvia scusami se ti guardo - se non c'è colpa grave. Qua non c'è colpa grave.
C’è totale buona fede: si ritiene che questa benedetta IVA purtroppo sia dovuta, ma adesso
spiegherò anche questo il perché, quindi è inutile fare del terrorismo psicologico.
Noi abbiamo purtroppo una data contingente, perché altrimenti a tutti noi piacerebbe non dover
prendere questa decisione, ce ne usciamo, lasciamo la patata bollente a chi viene e siamo a posto.
Ma abbiamo una data contingente che è il 30 marzo. Se noi volessimo seguire la logica che mi è
parso di intuire sfoggiata dall’opposizione, ma in particolare da Silvia Menon a cui poi si sono
associati tutti gli altri Consiglieri, quest’area noi dovremmo cederla per 3.976.720 euro. Questo
dovremmo scrivere sull’atto di stipula se noi mandiamo il Dirigente alla stipula. Ma c'è un
problema: se la controparte decide di non stipulare perché dice “No, il valore dell’area è 3.600.000
e quindi si ritira dalla stipula”. Ci troviamo adesso in causa con però la controparte che potrebbe
tranquillamente dirci “Caro mio, siccome tu sei in ritardo di un anno e mezzo, a me di stipulare non
interessa nulla e tu mi dai la penale”. Penso che sarebbe ben più felice. Penale che non siamo ancora
certi per altro di non dover pagare, per cui con questa operazione vogliamo anche andare là e dire
“Signori miei....
(Voce incomprensibile dall’Aula)
BRUSAFERRO MICHELE – Consigliere Bruno Piva Sindaco:
Io non ho interrotto. Per cui a questa stipula noi ci dobbiamo presentare.
Come faccio io a dilazionare la scelta in questa sede? Ribadisco: se l’8 luglio del 2012, quando
ricevo la diffida con la fattura, avessi detto “Ok, andiamo alla stipula, mi presento e voglio che nel
contratto sia scritto 3.900.000”: lì posso difendermi, perché mi sono presentato nei termini per
stipulare. Oggi sono in ritardo, quindi cerco di difendermi da una cosa dove sono già in torto, sono
già in torto, e non è questa Amministrazione che ne è responsabile, non è questa Amministrazione,
perché cara Nadia, se tu hai detto che ti era stato rassicurato che non avresti pagato l’IVA, perché a
maggio del 2010 non siete andati a stipulare? 30 giorni: andavate a stipulare il 20 maggio del 2010 e
ve la discutevate là...
(Voce incomprensibile dall’Aula)
BRUSAFERRO MICHELE – Consigliere Bruno Piva Sindaco:
No, noi ce lo troviamo oggi con una diffida ad adempiere al 30 marzo. Detto questo, quando dico
che le cose bisogna che comunque siano motivate, non è motivato dal fatto che comunque noi
vogliamo per forza approvare una spesa che ci toglieremmo tranquillamente e che non
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affronteremmo tranquillamente. Il grosso problema è che il valore dell’area era già stato attribuito
ed è di 3.615.200. C’è una stima, e la stima non fa riferimento all’area così come è, ma già con la
destinazione d’uso che sarebbe dovuta essere approvata, e questa stima è stata poi approvata dal
Consiglio Comunale con delibera n. 23 del 28 febbraio 2005, dove al punto 4 si dice “Di approvare
la proposta del promotore costituita dai sotto elencati elaborati”, e al punto n. 11 leggo “Stima
dell’area piscina comunale Baldetti”. Quindi 3.615. 200.
Io non trovo scritto nella convenzione che il Comune, pur avendo attribuito, pur avendo approvato
la stima del bene a 3.615.000, in sede di permuta intende dare un valore di 3.900.000. Non lo trovo
scritto. E non trovo neppure da nessuna parte che mi si dica de che quel bene deve essere stipulato
con valore di 3.900.000. Trovo che il bene deve essere ceduto per 3.600.000. Questa è la
motivazione. Mi si dica dove è censurabile. Sarà opinabile ma non censurabile, che è una cosa ben
diversa.
D’altro canto, come ha detto anche l’Assessore, in data poi 8 luglio 2010, o meglio non l’Assessore
ma il Sindaco nel leggere il proprio emendamento, in data 8 luglio 2010 abbiamo ricevuto la fattura
n. 5 di Veneto Nuoto per 3.976.720, con la diffida ad adempiere. Nessuno ha ritenuto di andare ad
adempiere. Ma non c’eravamo mica noi.
Faccio un ultimo appunto. Ritenuto che a mio avviso a questo punto su questa questione si sia
anche parlato un po’ troppo, faccio un ultimo appunto perché ho sentito dire che non si sa cosa è
Casa Mimma. Da un lato ci si dice di non prestare attenzione al sociale; dall’altro, quando
decidiamo di occuparci del sociale, riceviamo critiche. Casa Mimma, da quel che mi risulta, è un
centro di ospitalità per garantire quelle emergenze abitative che non trovano altrimenti soluzioni.
Non vedo che cosa ci sia di scandaloso nel destinare danari ad una iniziativa di questo genere che
garantisce il proprio sociale.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie Consigliere Brusaferro. Consigliere Furin, prego.
FURIN MICHELA – Consigliere Movimento 5 Stelle:
Riallacciandomi un attimo anche alle ultime cose dette dal Consigliere Brusaferro che dice di aver
ereditato quindi dalla precedente Amministrazione questa situazione ingarbugliata, vogliamo anche
ricordare che la presente Amministrazione invece sta rinunciando a un fondo di 200.000 euro per il
sociale che era già stato stanziato e di cui non risulta nessuna voce in bilancio.
Vengono sì stanziati 60.000 euro per Casa Mimma, ma se ne rinunciano 200.000, e di questo ancora
nessuno ha parlato, che per questioni ideologiche si rinuncia comunque non solo all’emergenza
abitativa, ma anche a una sede per associazioni e altre attività che comunque riguardano il sociale.
Per quanto riguarda la questione della piscina, i Revisori dei Conti, il Dirigente della ragioneria e
l'Avvocato Lembo, sono in grado di dare un parere tecnico favorevole messo per iscritto, per il
quale noi possiamo anche valutare e deliberare serenamente questa parte? Quindi io faccio una
domanda. Se c'è una risposta affermativa è un discorso; se non se la sentono di mettere per iscritto il
loro parere tecnico favorevole, è un altro paio di maniche.
Poi per quanto riguarda anche la questione degli impianti sportivi e la destinazione dei soldi proprio
per favorire i giovani. A questo punto da una parte si dice “Finanziamo gli impianti sportivi”, da
quell’altra più che dimezziamo l’Informagiovani. Adesso, con anche tutto il problema della ricerca
del lavoro e della disoccupazione giovanile che ha raggiunto livelli impressionanti, credo che forse
sia più importante in questo momento cercare di puntare appunto a potenziare tutti quei canali che
possono favorire i giovano e la loro immissione nel mondo del lavoro, piuttosto che gli impianti
sportivi. Quindi questi soldi secondo me e secondo comunque il Movimento Cinque Stelle, erano da
destinare comunque per finanziare appunto l’Informagiovani e non certo gli impianti sportivi anche
perché, da una relazione fatta dall’Assessore Bimbatti il 26 gennaio in Commissione, la situazione
degli impianti sportivi vede una situazione finanziaria abbastanza disastrosa per un totale quasi di
335.000 euro di fondi che servono per mettere a norma tutti gli impianti. Ecco che allora i soldi
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stanziati dal Sindaco sono comunque nettamente insufficienti a coprire questi interventi, forse uno
solo, e qui non è specificato quale intervento si vuole fare.
Mettere a posto le palestre e i campi che sono utilizzati anche dalle scuole, o dare la prevalenza
invece alle strutture d’eccellenza che comunque trovano una situazione ancora di non perfetta
messa a norma? Ad esempi, solo per parlare dell’eccellenza, abbiamo il Battaglini che necessita di
avere un frazionamento perché risulta avere nello stesso mappale del campo CONI, e quindi non
potrà mai avere l’agibilità dell’attività sportiva finché non avviene il frazionamento.
Lo stesso il Gabrielli ha ancora problemi per quanto riguarda l’agibilità, manca l’uscita per i tifosi
nella parte opposta rispetto all’accesso dei tifosi locali; abbiamo gli impianti, le palestre, i campi
sportivi delle frazioni che sono da sistemare. Quindi qui non è specificato assolutamente nulla:
80.000 euro per impianti sportivi, se si vuole dedicare all’impianto sportivo, sono insufficienti
perché ne servirebbero 335.000, senza contare poi che ad aprile dovrebbe partire il campionato di
baseball e siamo ben lontani da avere la disponibilità del campo, con anche tutto quello che
consegue nello spostamento per realizzare poi la pista di pattinaggio. Quindi direi che siamo un po’
pochetto per risolvere la situazione degli impianti sportivi.
Il discorso della Club House lo tralascio solamente perché è stato parlato abbondantemente dai miei
colleghi e quindi mi sembra inutile ribadire le cose.
Poi vorrei anche sottolineare, per quanto riguarda allora le asfaltature, che vengono sottratti 200.000
euro dalle asfaltature. Nella relazione di bilancio e tributi che ci è stata consegnata questa sera si
dice - esattamente riporto - “per quanto riguarda la manutenzione e il decoro, si è fornito un piano
degli interventi il più equilibrato possibile, che andrà a coprire la minima parte dell’esigenza di
manutenzione delle strade e delle vie. Il problema buche è consistente, e gli investimenti non
bastano mai con gravi incidenze sull’infortunistica e sulla richiesta danni. A questo si aggiunge
anche la difficoltà di reperire compagnie assicuratrici”.
Ora abbiamo la relazione generale che parla di un problema buche che è insufficiente, e dall’altra
parte l’emendamento del Sindaco che sottrae risorse all’asfaltatura e alla messa in sicurezza delle
stesse strade. Quindi qui evidentemente o c'è un problema di comunicazione all’interno della
Giunta, oppure fatemi voi capire qual è l'indirizzo corretto della questione.
Poi, riallacciandomi invece a quello che ha detto prima l’Assessore Paulon sull’illuminazione
pubblica, che ha detto che sta provvedendo alla manutenzione straordinaria degli impianti, noi
vediamo che in bilancio sono previste le stesse somme previste dall’anno scorso per le spese di
illuminazione pubblica. Ora non so se l’Assessore è al corrente, spero di sì, entro l'anno c'è da
redigere il PICIL, il piano di illuminazione per il contenimento dell’inquinamento luminoso , che è
obbligatorio per legge entro fine anno - le do anche i riferimenti di legge che è il Decreto della
Giunta Regionale 2410 del 29 dicembre 2011 - che prevede l’adeguamento di tutti gli impianti
esistenti, la programmazione di quelli nuovi con una pianificazione.
Adesso lei mi ha parlato di una semplice manutenzione. Non è questo che prevede la legge. Se fosse
anche semplicemente una manutenzione per ridurre le spese, sarebbe spegnere una luce sì e una
luce no, e sicuramente avrebbe un risparmio nella spesa. Questo invece non è fatto, per cui una
manutenzione semplicemente cambiando luci o quant’altro è insufficiente. Bisogna fare un piano
che deve essere approntato in programmazione, e questo manca completamente nel bilancio.
Vorrei avere comunque una risposta da parte degli interpellati, Revisori dei Conti, Dirigenti e
Avvocato, sul parere tecnico favorevole espresso per quanto riguarda la parte dello stanziamento
IVA. Grazie.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie al Consigliere Furin, che tra l'altro mi ha richiamato sul fatto che in premessa non avevo
dato la parola. Comunque so che è stata distribuita copia di tutti i pareri. E’ molto semplice: sul
primo emendamento, quello di cui stiamo discutendo, chiedendo scusa nuovamente perché
l’abbiamo detto in ritardo e invece dovevamo dirlo subito, in premessa vi è il parere favorevole
all’approvazione dell’emendamento suindicato in quanto non vengono alterati gli equilibri
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economico finanziari del bilancio annuale e pluriennale da parte del Dirigente del settore bilancio e
finanza Dottoressa Cittadin, e il Collegio dei Revisori dei Conti, in relazione all’emendamento
suindicato esprime parere favorevole, con la firma di tutti e tre i Revisori dei Conti
sull’emendamento nel suo complesso.
La parola al Consigliere Guarnieri. Informo solo l'aula, dopo come sempre l'aula è sovrana
sull’andamento dei lavori che io ho al momento iscritti ancora a parlare, dopo Guarnieri, Menon e
Ruzzante. Ovviamente non hanno parlato tutti, la notte è lunga, quindi... Prego Guarnieri.
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Oggi, quando sono venuto in aula, io onestamente non mi aspettavo qualcosa di diverso di questo
canto delle prefiche, perché non poteva essere altro, perché penso che la parola deludente sia stata
detta per lo meno una quindicina di volte.
Io solitamente ho l'abitudine, le parole che vengono dette, di segnarle su un fogliettino. Lo facevo
sempre con Merchiori che dicevo che ha la sindrome dell’”one”, perché aveva “l'eccezione ,
l'attenzione”, tutto in “one” era, e oggi abbiamo invece il “deludente”: il “deludente” è il termine
che è andato di più. Solo la Romeo l’ha detto tre volte nel suo intervento, ma non c'era da aspettarsi,
non mi aspettavo niente di diverso. Non mi aspettavo niente di diverso come del resto non mi
aspettavo neanche di questa particolare amnesia che di colpo avrebbe colpito buona parte
dell’opposizione che ha dimostrato anche in questa occasione di non ricordare, di non ricordare
nulla.
In modo particolare per quello che riguarda proprio la questione dell’IVA, che forse è stata la
questione più dibattuta, tra l'altro una piccola precisazione perché il Sindaco da gentlemen e lord
inglese che gli riconosco di avere come modo e tono non ve l’ha detto, però oggi eravamo
impegnati, non è che non fosse qui come atto di disattenzione o di disinteresse nei confronto
dell’aula, mi rivolgo in particolare alla Consigliera Romeo che l’ha sottolineata più volte questa
cosa, ma perché eravamo impegnati, io stesso ne ero presente insieme al Sindaco, insieme
all’Assessore Saccardin, per parlare con l’Assessore Giorgetti di questioni che riguardano proprio
una buona parte dei casini che abbiamo ereditato, e che sono oggetto proprio del bilancio attuale,
proprio del bilancio attuale, per non parlare del problema sociale, che a quanto pare vi interessa ma,
se siamo in un’altra stanza a parlarne, probabilmente non vi interessa più.
Quali sono i casini che abbiamo ereditato? Partiamo proprio dai contratti di quartiere, che è stato
oggetto della discussione di oggi. Uno dei tanti problemi è proprio quello dei contratti di quartiere.
Tra i contratti di quartiere c'è il famoso Maddalena che è l’unico parco d’Italia, ripeto l’unico parco
d’Italia che viene dichiarato pubblico essendo costruito in area privata. Io, quando me ne sono
accorto, ho vissuto con ansia la partita a suo tempo perché mi aspettavo di trovarmi Azzalin nel
cortile di casa mia che metteva giochi per i bambini dicendo che quello sarebbe diventato un parco
pubblico, perché lui scambia le proprietà private, ha scambiato lui con la Giunta della quale faceva
parte, le aree private per aree pubbliche, e le ha spese come tali. Ed è talmente tanto convinto,
talmente tanto convinto, che ancora oggi sui giornali dice che lui ha dato un parco pubblico alla
città. Non si sa dove sia pubblico, perché quello che lui ha lasciato è un debito alla città, visto che il
Consigliere Menon ha detto, me lo sono riportato, “Stiamo parlando dei soldi dei cittadini, della
cosa pubblica”. Questo è quello da cui hai iniziato tu, questa è una delle frasi che tu hai detto nel tuo
intervento.
Il modo di intendere i soldi dei cittadini e la cosa pubblica è ereditata da quei signori di ieri
purtroppo, c'è stato anche........ che ne ha fatto parte, lo ricorderà il Consigliere Armido Osti, lo
ricorderà il Consigliere Montagnolo, lo ricorderà molto bene la Consigliera Romeo, lo ricorderà
molto bene anche Masin. Questo è quello che abbiamo ereditato: abbiamo ereditato un finto parco
pubblico. Un finto parco pubblico che oggi ci sta creando dei problemi sui contratti di quartiere che
voi non avete neanche un’idea di che cosa voglia dire, perché vuol dire essere nell’impossibilità di
incassare dei fondi regionali che farebbero bene alla casse del bilancio comunale, ma spacciare una
cosa per un’altra io penso che sia una cosa che si commenta da sola. Ma su questo non ho sentito
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una sola parola detta da voi, non ho sentito una sola parola su questa cosa. E ripeto, non è che sono
soldi da poco, perché quando la Regione ha scritto, perché è da cinque anni, e vorrei portarvi le
lettere di Azzalin dove diceva “La questione si risolve a breve”...
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Scusi, Consigliera Romeo, se ognuno sta al suo posto e evitiamo i conciliaboli, visto che lei si
arrabbia molto quando viene interrotta....
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Non stavo interrompendo.
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Eh beh, insomma... diciamo che stava disturbando, per non dire qualcos’altro.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
No, non stava interrompendo.
(Voce incomprensibile dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Sul fatto di rimanere sull’emendamento, qualcuno ha parlato di varie e eventuali, per cui prego
Guarnieri, continui.
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Purtroppo nell’emendamento si parla anche del Maddalena, quindi non penso di dire niente che
vada fuori tema. Quindi questo è quello che abbiamo ereditato, e sono dei soldi che dobbiamo tirare
fuori per un esproprio, per una procedura che non era nemmeno stata individuata: come portare a
casa quell’area, quel parco, non è nemmeno stato individuato. Abbiamo ricevuto una situazione
talmente tanto deficitaria che nemmeno sapevano gli uffici come fare per farlo diventare rea
pubblica una cosa che era privata, perché dalla sera alla mattina il privato potrebbe tranquillamente
chiuderlo. Questa è la verità alla faccia di tanti discorsi che ha tirato fuori Azzalin.
E i debiti chi li deve pagare? Questa cosa chi la deve pagare? Visto che non preoccupa a nessuno o
probabilmente vi preoccuperebbe nel momento stesso in cui magari il privato chiude il cancello e i
bambini dove andranno a finire in questo parco pubblico che nessun bambino ha più spazi dove
andare a giocare? Forse solo allora vi preoccuperebbe, forse solo allora.
Chi se ne deve fare carico? Chiaramente purtroppo il cireneo di turno che è Piva.
Ma non è finita qui: c'è anche il problema dell’IVA. E’ facile in un qualche modo farsi belli con le
penne del pavone dico sempre io, cioè dire che in fin dei conti non c'è certezza, perché così ha
proceduto Merchiori per cinque anni sul “non c'è certezza”. Il “non c'è certezza” vuol dire che tanto
in un qualche modo i debiti si pagheranno, da qualche parte verranno fuori. “Ma sì, vabbè, intanto
tiriamo avanti, intanto facciamo il finto parco pubblico, intanto facciamo i finti trasferimenti delle
piscine, intanto facciamo sulla piscina, sul nuovo polo natatorio, Federico te lo dico, hanno fatto le
inaugurazioni, anche lì un evento unico nella storia,. tre inaugurazioni: le fondamenta, gli infissi e
poi la vasca. Ma veramente hanno fatto tre inaugurazioni, tre inaugurazioni, per poi lasciare il
problema dell’IVA a chi? A te viene da ridere, a me non viene tanto da rider. Il problema a chi è
arrivato? A Piva.
La proposta di oggi è: no guardate, dovete credere, non preoccupatevi. Nel momento in cui sento
qualcuno del centro sinistra che mi dice “non preoccuparti”, è il momento in cui io inizio a
preoccuparmi perché ormai l’ho capito.
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Allora quando mi si dice che questi 360.000 euro non è un problema, facciamo a meno di pagarli.
Facciamo a meno di pagarli: li destiniamo al sociale, li destiniamo di qua, li destiniamo di là. Ho
visto i vostro emendamenti: con quei 360.000 euro risistemate tutto e di più.
Il problema qual è cara Consigliera Menon? Che se e per caso su tu avessi torto, se tu avessi torto e
ci fosse una penale magari da pagare, chi la paga? Perché non abbiamo accantonato a livello
prudenziale, ? perché questo è quello che ci viene detto dagli uffici, è questo quello che ci ha detto
prima l’Assessore Paulon. A titolo prudenziale; prudenza che Merchiori non ha mai avuto perché,
tranne il merchiorese che è una sorta di anestetico con il quale veramente io rimanevo sbalordito
molte volte, ma a parte questo, non abbiamo mai avuto una risposta. Abbiamo ereditato anche il
problema dell’IVA, ampiamente sviscerato dal collega Brusaferro e direi che questo è più che
sufficiente.
Il cimitero di Grignano: veramente, Armido io lo so, penso che al posto tuo mi sarebbe venuta una
depressione cronica, perché sei partito con questo cimitero di Grignano e oggi ti trovi ancora a
discutere del cimitero di Grignano. E’ una cosa che è veramente triste perché io ti inviterei, più che
venirlo a chiedere al Sindaco Piva, a spiegare perché non abbiamo fatto, non avete fatto il cimitero
di Grignano nell’arco di cinque anni. Ti ricorderai bene le lunghe discussioni sulla perimetrazione
di quali erano le aree che dovevano interessare il cimitero di Grignano e sulle quali abbiamo a lungo
discusso con Mila, perché sotto c'era qualcosa che non era proprio tanto chiaro. Talmente tanto
poco chiaro che il cimitero è ancora lì, i morti probabilmente aumentano, ma il cimitero è sempre lì,
il cimitero è ancora lì da fare.
Per quello che riguarda le scuole, oggi sento tutti stracciarsi le vesti: le scuole, le scuole. Ma quali
sono gli interventi che in cinque anni sono stati fatti sulle scuole? Ma vi ricordate...
(Voce incomprensibile dall’Aula)
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Consigliera Menon, lasciami parlare per cortesia! Vi ricordate quando il Sindaco Merchiori si
presentava, altro che il programma di Piva, io mi ricordo: la città dei ragazzi. Io me lo ricordo,
questo qua era il proclama di Merchiori: la città dei ragazzi. La città dei ragazzi, per i miei ramazzi,
è avere le scuole a norma, e le scuole a norma sono quello che è previsto nel bilancio che porta
Piva, perché non c'è una sola scuola che nell’arco di cinque anni è stata sistemata da parte di
Merchiori durante la vostra Amministrazione.
Il fatto di dire la Club House, ho capito l'interesse, probabilmente non interessa a nessuno, però a
me interessa. A me interessa per carità il problema dei ragazzi quando cercheranno il posto di
lavoro, anche questo è un importante problema, però io penso che i ragazzi abbiano anche bisogno
di avere degli spazi da poter utilizzare come di fatto verranno utilizzati e già...
(Voce incomprensibile dall’Aula)
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Ecco vedi, a me fa piacere che il Consigliere Frigato dica che lì si va a ombre, che lì si va a ombre,
perché probabilmente non ha nemmeno capito a che cosa serve la Club House, probabilmente non si
è nemmeno interrogato sul fatto di capire perché viene fatta e soprattutto se si è chiesto di quanto
potrebbe costare un posto di aggregazione come questo, oggi rispetto a, ieri perché forse non ti sei
interessato, ma sappi che costerebbe di media sui 130.000 euro, oggi abbiamo una baracca che non
è nemmeno a norma, e di fatto invece verrà fatto in prefabbricato con una cifra che è nettamente
inferiore dando uno spazio....
(Voce incomprensibile dall’Aula)
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
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Comune di Rovigo
Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
E lasciami parlare.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Frigato, non interrompiamo.
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Avendo la possibilità di dare questi spazi ad esempio alla Ras Commenda, e quindi praticamente
alle associazioni che operano nell'interesse dei ragazzi e dei bambini, e non mi pare una cosa da
poco. Probabilmente non vi interessa.
Le palestre: stiamo parlando, ma ne avete parlato delle palestre? Dunque c'è il famoso palestrone
dei contratti di quartiere di cui abbiamo parlato proprio oggi che è un fantasma, è un fantasma. Il
recupero dell’asilo di Via Alfieri è un fantasma. Andate a vedere le opere che nell’arco dei cinque
anni dovevano essere fatte sui contratti di quartiere, e poi andate a vedere che cosa è stato fatto e
che cosa abbiamo ereditato, rischiando di perdere tutti i finanziamenti che di fatto abbiamo avuto
sui contratti di quartiere. Andate a vedere, interrogatevi su queste cose perché probabilmente le
avete dimenticate...
(Voce incomprensibile dall’Aula)
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Sì sì, probabilmente, ripeto, le hanno dimenticate.
Il fatto dei PIRUEA. I PIRUEA? Io mi ricordo ancora le parole di Merchiori “E’ il venerdì nero
della città di Rovigo”. Però io mi ricordo quando il buon Azzalin andava a stappare le bottiglie
perché si erano portati a casa dei soldi dai PIRUEA. E poi queste grandi volumetrie che dovevano
atterrare su Rovigo, dove sono? Lo chiedo a voi: dove sono? Addirittura se noi andiamo a vedere
purtroppo, mi dispiace doverlo dire, questa sì è una nota un po’ dolente e da una parte mi dispiace
anche perché è sempre stata un’entrata notevole per il Comune, per quello che riguarda gli oneri che
derivano dalle nuove volumetrie che vengono costruite. Di fatto c'è stato un crollo totale.
Siccome questo qui è un grafico che parte da mo’, dai tempi di Merchiori, questa è la prova delle
boiate che avete sparato per anni dicendo che i volumi servivano a Rovigo, perché se fossero
volumi, questa riga qua, questo grafico, sarebbe verso l'alto, non verso il basso. Questo è quello che
avete raccontato e che ancora oggi continuate a raccontare, e poi non è mica finita.
Anche per quello che riguarda le multe: questo qui è stato un altro aspetto veramente interessante
della gestione Merchiori perché “Noi stiamo facendo prevenzione”. Questo era il leitmotiv tuo
soprattutto Nadia, se mi permetti, “Stiamo facendo prevenzione”. La prevenzione era fatta così bene
che infatti, da un milione e mezzo che si era partiti, che avevamo lasciato alla fine
dell’Amministrazione Avezzù, siamo arrivati agli 8 milioni, perché si doveva giustificare, con i
soldi che entravano dalle multe, di tutto e di più. Questo creando che cosa? Un ulteriore problema al
bilancio di Piva, perché dove dico che incasso otto e otto non incasso e non incasserò mai, perché
tra l'altro è palesemente una palla, al di là che è giustificata perché il Dirigente dice, il Dirigente
scrive, resta il fatto che però in bilancio una somma più credibile è quella che in maniera corretta ha
riportato l’Assessore Paulon, cioè quella che può essere di 5 milioni di euro. Quindi se questo qui è
il bilancio che non vi va....
Casa mimma poi... Sentirmi dire, con l'attenzione che tu hai per i morti, perdonami Armido, però
abbi un po’ di attenzione anche per i vivi, perché Casa Mimma penso che sia un’opera che dovrebbe
essere tenuta in palmo di mano da parte di chiunque dei Consiglieri che sono all’interno di
quest’aula, proprio perché riguarda persone che sono in forte difficoltà. Sentirmi dire “Non so
neanche cosa che a sé”, non so neanche che cosa sia, per carità riducendola probabilmente come è
per il Consigliere Frigato il Club House, probabilmente andranno a ombre anche a Casa Mimma
anche ci sentiremo dire, probabilmente questa sarà la prossima favola, io non la trovo una cosa detta
da un Consigliere comunale che si reputa tale.
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Comune di Rovigo
Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
Per quello che riguarda l’ICI, noi abbiamo oggi il problema dell’IMU. Io mi ricordo cosa c'era
scritto nel volantino di Merchiori, ve lo ricordate? “Elimineremo l’ICI”. L’ICI infatti, finché c'era
Merchiori, non è mai andata giù, è sempre andata su. Se non interveniva il Governo che alla fine
l’ha tolta tout-court, allora a quel punto ha detto “Avete visto che abbiamo tolto l’ICI?”. L’unico
risultato non è stato nemmeno per merito suo.
Oggi però purtroppo il problema dell’IMU c'è ed è un problema non da poco. Chi se lo trova sulla
groppa? Purtroppo il cireneo di turno: Piva.
Se questo qui è il bilancio che non vi va, e vuol dire non tenere conto nemmeno di quella che è
veramente una situazione che purtroppo è quello che è, cioè necessità fa virtù, mi rendo conto,
nessuno di noi è contento di aver votato determinate delibere che abbiamo votato la scorsa volta e di
votare un bilancio che indubbiamente ha delle ombre, do ragione a Masin, ha indubbiamente delle
ombre. Però non mi sento onestamente nemmeno di, questa qui me la ero segnata ancora a suo
tempo, di dire come si diceva a suo tempo in casa PD, una dichiarazione di questo tipo, dove non si
condivideva assolutamente le scelte della Giunta e poi si arrivava al punto di dire, questa me la sono
segnata perché è meravigliosa, “Sono soddisfatto della risposta ma non del contenuto”. Questa è
una dichiarazione resa da uno dei Consiglieri del centro sinistra di fronte alle cose che diceva
Merchiori. Ripeto: “Sono soddisfatto della risposta ma non del contenuto”. Se questo è il modo che
avete di operare ieri e il modo di operare oggi, io penso che non ci sia bisogno di commentare oltre.
Grazie.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie Guarnieri. Consigliere Menon, prego.
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Mi stupisce perché forse è l'ora tarda, però il mio Consigliere Aldo Guarnieri non è stato brillante
come al solito, perché è inutile che tu venga a dire a me che per cinque anni non hanno fatto niente.
Vuoi giustificarti che per cinque anni non farai niente neanche tu?
(Voce incomprensibile dall’Aula)
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Dopo questo, inizio un brevissimo intervento. Partiamo subito da questo emendamento che arriva a
un giorno dalla scadenza per presentare emendamenti, a cui avevo presentato un emendamento che
mi è stato bocciato, perché il nostro fantastico regolamento di contabilità impedisce di presentare
emendamenti agli emendamenti. Quindi oggi ho imparato che il Sindaco, con il suo emendamento,
potrà intervenire e stravolgere tutti i bilanci.
Allora il prossimo anno, quando mi arriva trenta giorni prima il bilancio, ma neanche lo guardo,
scusate, ma neanche lo guardo, perché il giorno prima della scadenza degli emendamenti, arriva il
Sindaco e mi tira fuori 370.000 euro.
Vorrei fare un commento alla Contiero: “Tachemo el musso dove dise el paron”.
Qualcuno parlava di un bilancio che manca di personalità. Secondo me la personalità c'è tutta, c'è
tutta la personalità in questo bilancio e, se volete, vi faccio qualche nome della personalità.
Facciamo qualche nome della personalità di questo bilancio? Brevemente: piscina Baldetti. Non è
vero che se non vendo adesso ho una penale, ragazzi. La penale c'è dal 2010, da luglio 2010. Ho
una lettera di ottobre che mi chiede 1.800.000 euro. Non è certo il ritardo di due giorni che ne
comporta la penale. La penale c'è già e èd una clausola assolutamente vessatoria, perché se andate a
guardare la penale che avrebbero avuto loro se ritardavano nel costruire, era molto inferiore. Quindi
anche qui abbiamo firmato una clausola assolutamente negativa per noi, ma che non mi si venga a
dire che sono io adesso a scombinare le cose, perché quella penale ce l’abbiamo da luglio 2010 e ho
lettere su lettere che mi chiedono 1.800.000 a ottobre, che adesso è 2.200.000. E non mi si chieda di
decidere sull’IVA...
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Comune di Rovigo
Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
(Voce incomprensibile dall’Aula)
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
No, la lettera è di luglio 2011, scusami.
(Voce incomprensibile dall’Aula)
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Io no, io non di sicuro.
(Voce incomprensibile dall’Aula)
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Andrea, sei l’unico mio compagno. Guarda caso ho avuto questa fortuna.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Lasciamo stare i compagni e continuiamo, grazie.
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Quindi la penale c'è e questa è una norma del contratto. C’è anche una perizia. Vi invito a riflettere
sulla serietà di questa perizia. La perizia porta la firma delle tre imprese che fanno parte del gruppo.
Loro hanno detto...
(Voce incomprensibile dall’Aula)
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Posso finire di parlare? Queste tre imprese hanno proposto...
(Voce incomprensibile dall’Aula)
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Posso finire?
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Non interrompiamo.
(Voce incomprensibile dall’Aula)
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Se mi date la possibilità, la completo. C’è una perizia firmata dalla cordata di imprese che ci dice
“Guardate, facciamo questo affare e io vi propongo come valore della piscina 3.600.000”, e questo
fa parte della proposta dei privati che è stata accettata dal Consiglio Comunale. Nessuno vi dice
niente. Però peccato che all’articolo 3 della convenzione mi si dice: “La convenzione vale 10 e la
tua proposta vale 6”. La convenzione è suprema sulla proposta fatta dai privati. Chiarito? Perfetto.
Un breve e piccolo commento su quello che ci è stato garantito dall’Avvocato del Comune. State
bene attenti ragazzi. A me non mi si può venire a dire che c'è responsabilità se voto contro a questa
delibera. Non me lo si può venire a dire, perché allora che senso ha? Neanche sarebbe richiesto il
mio voto. Dovrei dire di sì a tutto quello che chiedono i Dirigenti.
(Voce incomprensibile dall’Aula)
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Comune di Rovigo
Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
No, preferisco dire di sì ad altro.
Quindi ragazzi, pensateci bene, perché.....
(Voce incomprensibile dall’Aula)
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Vi faccio un complimento.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Patrese ringrazia e comunque prosegua.
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Quindi Consiglieri, ricordatevi che comunque sia, chi decide adesso sulla risorsa pubblica siamo
noi, e voglio anche dirvi che valuto veramente, non posso dire con sorpresa, però ho valutato
positivamente che siamo stati qui a discuterne; ho valutato positivamente il lavoro dei Revisori che,
sinceramente, non penso possano esprimere un pieno valore a questa cosa, perché stiamo parlando
di un contratto.
Quindi ho valutato positivamente il fatto che se ne è discusso. Ed è per questo, è per questo motivo
che in questo momento io chiedo al mio Sindaco, perché è il mio Sindaco, di fare un gesto di
umiltà, di cercare di non scaricare sui suoi Consiglieri la responsabilità dell’atto. Io penso che la
levatura di una persona si veda anche da quando riesce a fare un passo indietro. Quindi Sindaco, le
chiedo di non scaricare su di noi la responsabilità dell’atto. Tutto potrà essere pagato con una
variazione di bilancio anche entro dieci giorni, perché tanto le risorse ci sono. Le chiedo Sindaco
questo atto, ha la possibilità di riscattarsi: ci pensi e ritiri l’emendamento.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Dopo il Consigliere Menon, ho l’ultimo, almeno al momento, iscritto Consigliere Ruzzante, prego.
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Grazie, grazie, grazie per l’attenzione. Se il Sindaco rinuncia a questo emendamento, rinuncio a
parlare, ma temo.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Magari inizi lei, prego.
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Farò solo due considerazioni, sarò brevissimo. Io ho ascoltato anche la replica dell’Assessore
Paulon su questo bilancio. Ovviamente non mi ha convinto, come non ha convinto i miei colleghe.
Sulle parole poi per quanto riguarda, si è speso molto sulla sicurezza dicendo “Dove siete stati? Nei
quartieri che avete visitato durante l'autunno, la richiesta maggiore era la sicurezza e questo è il
motivo di tanto investimento nei vigili”. Se l’assembla più partecipata è stata quella di Borsea, mi
sembra che di tutto si sia parlato a Borsea ma nessuno in quell’assembla, Sindaco, le ha parlato di
sicurezza. Le hanno parlato sicuramente della parte ambientale, di attenzione all’ambiente, le hanno
parlato di molte opere che erano state fatte o sono in itinere, di concludere la questione dei
marciapiedi, di concludere la questione delle acque bianche che qualche problema ancora le riserva,
ma nessuno le ha parlato di sicurezza.
Allora mi chiedo: se anche nelle altre frazioni magari, perché ci dite che questa è la richiesta, se le
altre frazioni hanno chiesto le stesse cose, probabilmente avete sbagliato a investire così tanto in
questo settore.
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Comune di Rovigo
Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
Ho ascoltato anche, prima di entrare nell’emendamento, il Consigliere Guarnieri, l'Avvocato
Guarnieri. Come sempre è molto abile nel scaricare ad altri le responsabilità, soprattutto anche con
poca eleganza richiamando sempre in causa persone che in questo momento non sono in questo
Consiglio, che hanno lavorato nel Consiglio passato; mi riferisco all’ex Sindaco Merchiori e ad
Azzalin. Io credo che a volte servirebbe anche l’eleganza evidentemente di evitare di chiamare in
causa chi comunque non può difendersi. In ogni caso va detto questo per quanto io possa...
(Voce incomprensibile dall’Aula)
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Ma infatti per quanto posso umilmente dirò due parole...
(Voce incomprensibile dall’Aula)
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Certo, io non ho le sue qualità dialettiche, Avvocato Guarnieri, ma se accetta cerco di dare una
risposta, o quanto meno quello che è il mio pensiero...
(Voce incomprensibile dall’Aula)
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Vuole intervenire lei, Assessore? Si accomodi.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Assessore, non ne ha la facoltà. Prego Ruzzante, continui.
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Va bene, la ringrazio. Come spesso fa l'Avvocato Guarnieri che tende a scaricare su altri tutte le
responsabilità, io credo che su alcune questioni serve la continuità amministrativa, l’abbiamo detto
più volte. Poi diremo della piscina da chi l’abbiamo ereditata, e l’abbiamo portata avanti.
Il Parco Maddalena, che è un bellissimo parco che ha fatto la passata Amministrazione Comunale,
sicuramente vi è da completare secondo me la pratica di acquistare il lotto di terreno mancante per
completare...
(Voce incomprensibile dall’Aula)
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
E’ un particolare economico.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Ognuno dice quello che ritiene, per cui portiamo pazienza. Quindi lasciamo parlare.
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
E’ sicuramente un particolare economico, ma che non ha né più, né meno, valore di altri particolari
economici che abbiamo ereditato dalla passata Amministrazione Avezzù...
(Voce incomprensibile dall’Aula)
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Le piscine, dopo ne parliamo, è una pesante eredità economica ereditata dall’Amministrazione
Avezzù.
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Comune di Rovigo
Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
(Voce incomprensibile dall’Aula)
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Lei si sbaglia anche lì perché lei non ha visto chi c'era quel giorno all’inaugurazione.
(Voce incomprensibile dall’Aula)
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
L’Assessore Piscopo c'era sicuramente, c’ero anch'io, ma l’Assessore Piscopo c’era.
(Voce incomprensibile dall’Aula)
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Ovviamente ha tagliato il nastro il Sindaco Merchiori.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Ruzzante, lei continui. Per piacere non interrompiamo, Guarnieri in particolare. Lei si rivolga e non
provochi.
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Guardi Presidente, io mi rivolgo a lei.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Perché trova terreno fertile. Ruzzante, se lei provoca, trova terreno molto fertile.
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Non è che provoco. Le verità fanno male a questi signori.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Comunque ripeto, continui nel suo discorso.
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Le verità fanno male. Continuando su quello che era il discorso, io credo che sicuramente, per
quanto riguarda il Maddalena vi è una pratica da terminare, ma dire, come ha detto il Consigliere
Guarnieri, che ciò pregiudica tutte le altre possibilità di contratti di quartiere o l’avanzamento della
costruzione delle case popolari oggi credo che, non lo so se è stato anche questo lo scopo con la
Regione, ma spero che abbiate chiesto perché non vi finanziano il completamento delle case
popolari di Via Bramante, perché lei avanza 8 milioni di euro dalla Regione, quindi per costruire
questi alloggi, che poi potrebbero dare completamento ai famosi contratti di quartiere. Quindi non è
il Parco Maddalena che blocca i contratti di quartiere, ma è la mancanza di disponibilità economica
che la Regione Veneto, a guida Lega e dove il PDL la sostiene, non li dà. Questa è la sostanza delle
cose e questo ci doveva anche dire oltre al Parco Maddalena, Consigliere Guarnieri, ma non ce l’ha
detto.
Passando comunque alla questione dell’emendamento del Sindaco, nel quale vi sono anche
ovviamente i 350.000 euro dell’IVA della famosa eredità, eredità del polo natatorio che è un’eredità
che abbiamo avuto dall’Amministrazione Avezzù, suppongo che su questo siamo tutti d'accordo,
nel quale io credo che l'allora opposizione si batté fortemente per tante cose che adesso non sto qui
ad elencare, ma dalla collocazione in là, Assessore Piscopo, anche dal punto di vista economico
Assessore oggi ne paghiamo un’altra conseguenza; e ogni anno, come ha detto Masin, prima
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Comune di Rovigo
Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
paghiamo 300.000 euro per 25 anni per questo project, la quale gestione è a una società di Padova e
quindi le entrate le fanno loro. Quindi non è stato un ottimo investimento, e lei lo sa benissimo.
Per quanto riguarda la questione dell’IVA, io non sono un tecnico e non voglio neanche cimentarmi
su questa questione, però una cosa è certa: oggi Signor Sindaco, io ho ascoltato tutti, ho ascoltato i
Dirigenti, i Revisori dei Conti, l'Avvocato, Lembo. Un a certezza che questi soldi devono essere
dati mi sembra tutti conveniamo non c’era, non c'era questa certezza. Dopodiché uno può anche
autonomamente decidere “No, io ritengo che vadano dati”, ma questo è un altro discorso, però la
certezza nessuno l’ha avuta.
Io credo Signor Sindaco - per quanto riguarda il resto poi è stato già detto molto questa questione dell’emendamento che lei ci ha prospettato, mi soffermo soprattutto per quanto riguarda i 400.000
euro che lei leva praticamente da interventi sulle strade e sulle piazze del centro, eccetera, per
metterli in alcuni capitoli. Va benissimo che venga messo 60.000 euro sull’ampliamento di Casa
Mimma, non lo contesta nessuno questo; acquisire un appartamento per dare altri sei posti letto o
otto, quelli che saranno su quella realtà, non c'è nessun problema. Questo lo posso anche
condividere. Però voglio dire anche con altrettanta chiarezza che se questo serve per rinunciare ai
190.000 del San Michele, anche questo ce lo doveva dire se è così. Se non è così, meglio Signor
Sindaco, ma io mi aspettavo che quando ci illustrava l’emendamento ci dicesse anche questo: questi
60.000 sono sei posti in più che andremo ad aggiungere a quell’opera che è già in itinere del San
Michele. Vedo che l’Assessore Piscopo fa così.
Allora se questi sono per togliere dall’altra parte, probabilmente per perdere i 190.000 euro, ho
difficoltà. Allora vedete che questo non è un intervento sociale e questo serve soltanto a dare
soddisfazione a chi ha contestato quell’opera, e so che il Prefetto, o almeno il Prefetto vi ha invitato,
non so per quali motivi... Anche lì per trasparenza Signor Sindaco. Era stile dell’ex Sindaco
Merchiori, quando vi erano incontri di questo tipo, illustrava quello che era stato il responso, ci
veniva a dire “E’ stato un mese fa l’incontro, o forse anche più; sono andato dal Prefetto e ci ha
chiesto questo. Questa è stata la nostra presa di posizione”. Non abbiamo saputo nulla.
Quindi io d’accordissimo se questo va ad incrementare i posti letto, ma se è per l'altro progetto,
come fa no l’Assessore Piscopo che sul giornale ha dichiarato che lui è anche pronto a perdere i
190.000 euro e lo conferma anche oggi, è un problema suo Signor Sindaco questo.
Per quanto riguarda il resto, posso anche condividere che la palestra Riccoboni sicuramente è molto
utilizzata e ha anche bisogno di essere adeguata, eccetera. Ma se a questo poi aggiungo anche la
palestra di Mardimago, che sarà sicuramente utilizzata, è utilizzata più che altra alla sera, per il
calcetto mi sembra di aver capito, a questi 50.000 ne aggiungo altri 70.000 per mettere a norma
un’altra palestra, e abbiamo le scuole da mettere a norma, lei sa benissimo che vi sono scuole che
hanno problemi di tutti i tipi, allora mettiamo i nostri soldi sulle palestre e non sulle scuole.
I 90.000 euro del Luna Park, va benissimo, però dobbiamo dire anche questo: avevamo già lasciato
alla passata Amministrazione un’ipotesi del Luna Park da istituire presso il Censer; le vostre
titubanze non hanno permesso di intervenire subito, siete intervenuti con qualcosa di provvisorio,
avete speso 40.000 euro; dopo sei mesi avete deciso, con grave ritardo, che lì sarà il posto dove si
faranno le fiere. Significa...
(Voce incomprensibile dall’Aula)
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Non ha importanza, l’Assessore Zangirolami se vuole lasciarci non c'è problema, lei può andare
tranquillamente.
Io credo che anche qui è un grave ritardo da parte dell’Amministrazione.
Poi mette anche 80.000 euro...
(Voce incomprensibile dall’Aula)
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Comune di Rovigo
Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Scusi Assessore Piscopo, c'è qualche problema?
(Voce incomprensibile dall’Aula)
RUZZANTE FRANCO – Consigliere Partito Democratico:
Io ascolto. Poi mettiamo altri 80.000 euro sugli impianti sportivi, sempre in generale, non ho capito
bene in quali, e di fronte a tutte le problematiche che abbiamo, sostanzialmente mettiamo la
stragrande maggioranza di questi 400.000 euro su impianti sportivi, palestra, eccetera. E ciliegina
sulla torta - mi lasci dire a me - si fa una bellissima situazione di un Club House, voglio dire anche
lì 50.000 euro, lo spiegherà lei ai cittadini che mette 50.000 euro per mettere a norma una casetta
per dar via gli spritz o quant’altro al Gabrielli.
Quindi io credo veramente che questo emendamento che lei presenta Signor Sindaco sia
peggiorativo di fronte a un bilancio sicuramente che era già carente e le faccio l’invito che hanno
fatto i miei colleghi: ritiri questo emendamento. Grazie.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie Ruzzante. Mi pare non ci siano altre richieste, quindi chiudiamo la discussione generale
sull’emendamento numero 1. La parola al Signor Sindaco per le risposte nei sei minuti massimo.
Prego Signore Sindaco.
PIVA BRUNO – Sindaco:
Grazie. Volevo dire una cosa e spero che sia definitivamente chiarita. Volevo parlare della mia
Presidenza del CONI. Mi onoro di essere Presidente del CONI provinciale dal febbraio 2009. Alla
mia elezione a giugno 2011, avevo posto nelle mani del Presidente regionale le mie dimissioni. Se
non ché, eravamo all’inizio dell’estate, a luglio-agosto, non ricordo, se non ché a settembre-ottobre
la conferenza nazionale del CONI ha deciso per l’abolizione di tutti i Comitati provinciali. Questo
cosa significa? Che i Comitati provinciali con quest’anno, con la conclusione dell’anno olimpico,
finiscono la loro funzione, cioè non ci saranno più organi elettivi provinciali, ma ci sarà unicamente
un rappresentante del CONI provinciale, non nominato, non eletto come sono stato io, ma
unicamente rappresentativo del Comitato regionale, e quindi sarà una persona incaricata dal
Presidente regionale.
Di fronte a questa evenienza nuova, perché per la prima volta si va a mutare completamente quella
che è la struttura del CONI nazionale, il Presidente regionale mi ha pregato di mantenere fino a fine
mandato la Presidenza del CONI, non ritenendo opportuno di indire nuove elezioni che avrebbero
portato alla nomina di un Presidente per quattro o cinque mesi. Questo è il motivo per cui ho
accettato di mantenere la Presidenza provinciale del CONI.
Posso assicurare che in nessuna maniera la Presidenza e la carica che mi onoro di svolgere, che è
quella di Sindaco, vanno a interferire fra di loro.
Per quello che ho sentito, alcune cose, forse altre non sono riuscito a trascriverle tutte, una delle
prime cose che mi ha colpito per esempio i 300.000 in meno al cimitero di Grignano. Qui nelle
opere pubbliche invece vedo che al completamento del cimitero di Grignano sono iscritti 300.000
euro.
Poi è stato sollevato anche il problema dei loculi e delle difficoltà a reperire spazi nei cimiteri
pubblici, quelli naturalmente delle frazioni. E’ in corso una verifica per vedere di spostare il
progetto di project financing, quello del cimitero del capoluogo, sui cimiteri periferici.
Poi c'è anche una sottrazione che è stata messa in evidenza di 400.000 euro per quanto riguarda gli
asfalti. Anche questi verranno compensati eventualmente, abbiamo previsto, con 500.000 euro che
verranno dai proventi delle multe del Codice della strada.
Poi sono state anche altre, però così a memoria adesso non ricordo, altre verifiche che poi sono
facilmente riscontrabili nel bilancio che voi avete a disposizione, e poi un’ultima, mi ricordo
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Comune di Rovigo
Consiglio Comunale del giorno 26 marzo 2012
un’accusa che mi è stata fatta anche è quella di prediligere uno...... Servono anche ad assicurare chi
ha il compito di firmare ogni domenica, assieme naturalmente al Dirigente dei lavori pubblici,
l’agibilità temporanea. Ci sono tante altre assunzioni e responsabilità che il Sindaco deve prendersi,
quindi se riesce a scaricare e a mettere a norma i nostri impianti sportivi, non solo nel senso di
scaricare le proprie responsabilità, ma di assicurare dei luoghi idonei a fare sport. Ricordatevi che
gli stadi e le palestre sono i luoghi dove si fa maggiore aggregazione non solo sportivo ma anche
aggregazione sociale, e sono anche luoghi di incontro, soprattutto luoghi di crescita per le persone
più giovani. Grazie.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie al Signor Sindaco. Dopo questa replica, chiedo se ci sono delle brevi, ovviamente vista l'ora,
dichiarazioni di voto sull’emendamento n. 1.
(Voce incomprensibile dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Pensavo lei ci volesse risparmiare però vedo che vuole invece infierire, quindi la parola al
Consigliere Menon.
(Voce incomprensibile dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Sempre come al suo amico Frigato, l’ho detto con simpatia.
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Grazie, grazie, c'è simpatia tra di noi. Brevissima.
Egregi Consiglieri, siamo qui perché abbiamo risposto ad un mandato che hanno voluto darci i
nostri cittadini. Il mandato non richiama una durata, “Sto in carica cinque anni”. Il mandato rimanda
all’essere mandati a ricevere un compito, un’opera a cui dedicarsi; rimanda il concetto di etica della
responsabilità in cui, chi è chiamato a svolgere un compito, deve farlo in modo competente ed
eticamente incisivo.
Siamo qui oggi perché abbiamo avuto la delega dai rodigini ad occuparci del bene comune, a
tutelare e perseguire non i nostri affari ma quelli della città e a valutare le conseguenze di ogni
nostra singola votazione.
E’ per questo che vi chiedo un particolare discernimento in questa votazione,. Dobbiamo leggere un
importantissimo contratto così come scritto, non ponendoci dalla parte del privato, o dalla parte
degli uffici comunali, o di questa Amministrazione, o della precedente Amministrazione. Dobbiamo
leggere questo contratto come lo leggeranno tutti i cittadini di Rovigo, e mi impegno in questo, mi
impegno a farlo leggere a tutti, dalla casalinga al pensionato, e a tutti chiederò: cosa leggete?
(Voce incomprensibile dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Lasciamo continuare.
MENON SILVIA – Consigliere Federico Frigato Sindaco:
Voglio chiarire, a scanso di dubbi, che non mi anima un’ottica contro il privato. I nostri cittadini
hanno il diritto alla verità e, se non convenite con me sul fatto che l’IVA è compresa nel contributo
rappresentato dalla cessione della piscina Baldetti, per lo meno spero che dopo tutte queste
discussioni e aver letto la convenzione con i vostri occhi, abbiate almeno un ragionevole dubbio sul
da farsi, Il problema è che il dubbio verte sulla destinazione di 360.000 euro di risorse pubbliche.
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Anche il minimo dubbio in voi dovrebbe portarvi a non assumere la responsabilità di approvare
questo stanziamento, che potrebbe diventare, nel caso in cui io abbia ragione, una donazione, una
donazione al privato, portandoci a rispondere in proprio per un eventuale danno erariale.
E’ per questo che Rovigo Si Ama voterà contro l’emendamento, oppure Rovigo Si Ama dovrebbe
cambiare nome, perché se amo la mia città, non le dedico delle belle parole d’amore o le regalo dei
fiori, ma con gesti concreti mi impegno a migliorarla giorno dopo giorno e a fare in modo che
venga rispettata soprattutto.
E’ per questo che dichiaro di votare contro l’emendamento del Sindaco. Non solo: è per questo che
vi invito a fare altrettanto.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Consigliere Businaro. prego.
BUSINARO BARBARA – Consigliere Movimento 5 Stelle:
Grazie Presidente. Sarò brevissima vista l'ora e per pietà nei confronti di tutti veramente. Anche il
Movimento Cinque Stelle voterà contro a questa proposta di emendamento. Avevamo chiesto al
Sindaco di quanto meno dividere la proposta di destinazione di fondi per il pagamento dell’IVA da
tutto il resto dell’emendamento. Questo suggerimento ovviamente è stato assolutamente ignorato;
avevamo chiesto un parere ai tecnici che ci sembra oggi avessero maturato anche loro diversi dubbi
sulla questione, quindi la questione sollevata dal Consigliere Menon ci sembra del tutto fondata. Il
parere che ci è arrivato purtroppo non serve a fugare i nostri dubbi, cioè parere favorevole
all’approvazione dell’emendamento suindicato in quanto non vengono alterati gli equilibri
economico finanziari del bilancio annuale e pluriennale, di questo siamo sicuri, l’avevamo capito: si
toglie da una parte e si vanno a destinare le risorse dall’altra.
Il nostro quesito era un po’ più corposo diciamo. Purtroppo a questo non abbiamo ricevuto una
risposta soddisfacente, anzi ci sembra appunto che i dubbi ci fossero. L’arrivare un po’ più preparati
ad un’eventuale variazione, come aveva suggerito la stessa Menon, ma anche nel giro di una
settimana, sarebbe stato sufficiente dimostrare quanto meno la volontà di voler veramente andare a
fondo della questione, perché si tratta di soldi pubblici.
Voi potrete dire da una parte e dall’altra “avete sempre fatto così”, ci sembra ora di cambiare
registro, cioè così non si può andare avanti.
Sì, Assessore Piscopo, concludo. Quindi il nostro voto sarà assolutamente contrario. Ci sarebbero
da dire molte altre cose: parlate sempre di sicurezza ma evidentemente quella stradale è un po’
meno importante con i 200.000 euro sottratti alle manutenzioni; pedoni, ciclisti e automobilisti forse
sono meno importanti per voi, è più importante armare i vigili. In ogni caso appunto non ritornerò
sulla polemica. Confermo semplicemente che noi voteremo contro.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie. Ci sono altre richieste? Consigliere Romeo, che promette di essere breve, e Masin.
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Sempre nell’ambito dei miei minuti, comunque sarò breve. Poi quando dicono che la politica è per i
giovani, mi viene da dire di sì.
Io credo che, seppure nelle difficoltà economiche che un’Amministrazione sicuramente si trova ad
affrontare in un momento di crisi, questo bilancio è il primo vero banco di prova di questa
Amministrazione e del suo rendere conto ai cittadini, non voglio parlare di promesse, ma degli
impegni presi in campagna elettorale, e speravo francamente nell’unico intervento di questa
maggioranza, che era quello del Consigliere Guarnieri, che ad un anno ormai di distanza dalle
elezioni, il leitmotiv dell’Amministrazione precedente fosse terminato e che questo primo bilancio
fosse l’inizio degli effetti speciali che ci avevate promesso come maggioranza nel risollevare le sorti
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di questa città. Invece il pianto francamente, invece che venire dall’opposizione, sembra che venga
dalla maggioranza. E’ una cosa un pochino strana.
Però, rispetto a quella che è le mancanza, qualcuno prima ha detto “Ma non è vero, non abbiamo
mancanza di personalità, abbiamo le idee chiare, e soprattutto vogliamo investire in determinati
campi”, io vi dico solo che cosa era stato investito in alcuni campi, tanto per vedere la personalità in
termini concreti di questa maggioranza, e quello che è stato investito in questo bilancio.
Attività promozionali e didattiche scuole materne: da 39.000 euro dell’anno scorso siamo a zero;
contributi dei servizi della ludoteca, che era un servizio importante soprattutto d’estate e comunque
rivolto ai bambini, da 8.000 euro siamo arrivati a zero; contributo per sostegno alla famiglia da
51.700 euro siamo arrivato a 10.000 euro; Informagiovani da 73.000 siamo arrivati a 30.000...
(Voce incomprensibile dall’Aula)
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Sto dicendo che cosa ha fatto questa maggioranza.
(Voce incomprensibile dall’Aula)
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Lo sto dicendo. Mi scusi, stiamo parlando di 370.000 euro.
Informagiovani, visto che volete investire, da 73.000 euro a 30.000; interventi su minori zero.
Allora il sociale e i giovani, di cui vi siete tanto riempiti la bocca in campagna elettorale, hanno
esattamente lo zero; le scuole hanno esattamente lo zero, che vuol dire il futuro, che vuol dire i
giovani.
Dopodiché ci troviamo un bilancio invece del Sindaco dove ci dice, mentre l’Assessore al bilancio
ci fa capire che la situazione delle strade è disastrosa, noi andiamo a togliere, oltre a quello che già è
stato tolto da questo bilancio, altri 200.000 euro, e con leggerezza diciamo che 370.000 euro vanno
messi comunque sia, diciamo per lo meno vanno messi in salvaguardia per pagare un’IVA presunta
che sarebbe sempre colpa di questa maggioranza.
Allora io l’ho detto oggi pomeriggio, Consigliere Guarnieri, voglio capire anch'io come
amministratore della precedente Giunta perché questi soldi non sono stati messi a bilancio. Perché
ripeto, se era una voce vincolata, se era una voce obbligatoria, non era un compito della politica
metterlo a bilancio, ma era compito di chi di dovere. Oggi mi sono semplicemente informata, non
perché mi nascondo o non mi ricordo, ma perché semplicemente non sapevo che c'era quest’IVA da
pagare con il collega al bilancio. Il collega al bilancio mi ha detto che a quella lettera, a quella
prima segnalazione del 2010 non era stato ritenuto di proseguire dai Dirigenti perché non ritenevano
si dovesse pagare quell’IVA.
Allora io ho chiesto oggi se era cambiato qualcosa dalla posizione del 2010 alla posizione di oggi,
perché voglio capire se gli uffici nel 2010 avevano la posizione di non pagare l’IVA, e oggi la
devono pagare. Qualcuno mi ha risposto che sono venuti a conoscenza di questa cosa nel 2011. Ma
insomma voglio dire, sarà compito della politica mettere le poste di bilancio? Sarà colpa della
politica non metterli?
(Voce incomprensibile dall’Aula)
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Abbiamo chiesto di capire.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Non interrompiamo..
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(Voce incomprensibile dall’Aula)
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Guarda, io ti dico semplicemente che per quanto riguarda la precedente Amministrazione queste
non erano voci. Se poi da luglio siamo arrivati a marzo per non sapere se si può fare o non si può
fare, francamente ponetevi voi le domande. Comunque il voto è contrario.
(Voce incomprensibile dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Scusate, il Consigliere Romeo ha finito.
(Voce incomprensibile dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Forse non vi siete accorti che il Consigliere Romeo ha finito il suo intervento. La parola al
Consigliere Masin.
(Voci incomprensibili dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Scusate. Romeo, lei ha già fatto il suo intervento.
(Voci incomprensibili dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Scusate. Signori, è una cosa gravissima la confusione che c'è in aula. E’ una cosa gravissima
l'atteggiamento che c'è in aula. Ho dato la parola a un collega, al Consigliere Masin, che mi pare sia
sempre stato rispettoso degli interventi degli altri. Vogliamo ascoltarlo? La parola al Consigliere
Masin.
MASIN MATTEO – Consigliere Sinistra e Frazioni:
Grazie Presidente. Io sarò molto più breve degli altri. Io non ho le certezze che hanno i miei
colleghi dell’opposizione. Sinceramente non so se sia o non sia dovuta l’IVA, non voglio entrare
nel merito. Io un’altra concezione rispetto a tutto il progetto che c'è a monte. Comunque, visto che
l’emendamento di solito lo si fa per aggiustare il tiro, io da questo punto di vista non posso che
essere contrario all’emendamento del Sindaco, perché per me quell’emendamento datato 19 marzo,
per cui il giorno stesso in cui siamo venuti in quest’aula a trattare di IMU, fra le altre cose, e
purtroppo a convenire che non c'erano margini per migliorare l’aliquota che ci veniva proposta,
proprio in virtù del fatto che c'era già l’emendamento del Sindaco che andava in qualche maniera a
blindare alcune altre voci.
Mi lascia perplesso rispetto a tutte le altre voci di manovra, sicuramente quella che va a tagliare i
400.000 euro dalle manutenzioni perché, è inutile, non è cambiato niente rispetto a un anno fa, a
due anni fa. Il trend, per quanto riguarda i sinistri, è sempre in crescita, paghiamo l’ira di Dio di
premi assicurativi, abbiamo delle franchigie ce sono esagerate. Io penso che quella sarebbe stata,
anzi quella è una priorità vera.
Per quanto riguarda personalmente egoisticamente, vedo che non c'è sul triennale delle opere
pubbliche niente che riguardi il cimitero di Granzette, è stato proprio tagliato; i 100.000 erano quelli
che c'erano a disposizione, non ci sono più. Mancano voci importante che probabilmente troveranno
sicuramente modo di ritornare come l’assegno monogenitoriale, sono sicuro che, se c’è l’impegno
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da parte di Assessore e Sindaco, verrà ripreso in considerazione, però secondo me era un segnale
metterlo.
Per cui per quanto mi riguarda, ripeto non avendo nessuna certezza rispetto alla questione IVA, io
non parteciperò al voto.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Grazie Masin. Ci sono altre dichiarazioni di voto? Non mi sembra. Devo sostituire uno scrutatore
perché sono presenti, degli scrutatori originali, Nale e Menon. Chiedo cortesemente a Martinello,
ormai è esperto.
Se ognuno resta nei propri posti, così facilita sia gli scrutatori che anche i nostri collaboratori, sia il
Segretario che i collaboratori, e mettiamo in votazione l’emendamento n. 1. Chi è favorevole alzi la
mano. 17 favorevoli. Contrari? 8 contrari. Astenuti? Nessun astenuto.
La parola al Consigliere Scaramozzino.
SCARAMOZZINO GIUSEPPE – Consigliere Popolo Della Libertà:
Presidente, chiedo la verifica del numero legale.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Viene richiesta la verifica del numero legale. La parola al Segretario per l’appello.
Dott.ssa TARGA MICHELA – Segretaria Generale:
Avezzù Paolo, presente; Bedendo Simone, assente; Bellinazzi Stefano, assente; Bellinello Renzo,
assente; Borgato Andrea, presente; Borsetto Ottavio, presente; Brusaferro Michele, assente;
Businaro Barbara, presente; Chendi Nello, presente; Contiero Antonello, assente; Frigato Federico,
assente; Furin Michela, presente; Gioachin Flavio, assente; Guarnieri Aldo, assente; Martinello
Michele, assente; Masin Matteo, presente; Menon Silvia, presente; Montagnolo Angelo, presente;
Nale Monica Umberta, assente; Nalin Giovanni, presente; Ongaro Renzo, presente; Osti Armido,
presente; Paron Claudio, assente; Patrese Vani, assente; Piva Bruno, presente; Roana Walter,
assente; Romeo Nadia, presente; Ruzzante Franco, presente; Salvan Rinaldo, assente; Scaramozzino
Giuseppe, assente; Settini Nicola, assente; Sguotti Giacomo, assente; Zanforlini Alessandro,
assente.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
15 presenti. Viene a mancare il numero legale. La seduta prosegue in seconda convocazione oggi
alle ore 9.30.
MONTAGNOLO ANGELO - Consigliere Partito Democratico:
Scusi Presidente, in base a quale articolo?
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Ho chiesto al Segretario anche prima.
MONTAGNOLO ANGELO - Consigliere Partito Democratico:
Presidente, posso riportare alla sua attenzione....
Dott.ssa TARGA MICHELA – Segretaria Generale:
Un attimo! Io chiedo cinque minuti… In base a quale articolo…
MONTAGNOLO ANGELO - Consigliere Partito Democratico:
Presidente, se non è sciolta la seduta, pongo la questione all’articolo 43, comma 1.
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Dott.ssa TARGA MICHELA – Segretaria Generale:
Ma non si può.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Sentito il Segretario, tra 3 minuti procediamo al secondo appello.
(Voce incomprensibile dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Perché l’interruzione era....
(Applausi dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Ci siamo interrotti alle 0,41.
ROMEO NADIA - (Consigliere Partito Democratico:
Presidente, mancano i Revisori dei Conti e manca il Dirigente.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Ci siamo interrotti alle 0,41. Ho tempo dieci minuti per rifare di nuovo l’appello perché alle 0,41
mancava il numero legale.
(Voce incomprensibile dall’Aula)
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Va bene. Allora aspettiamo dieci minuti, nessun problema. Aspettiamo i dieci minuti da questo
momento. Da questo momento decorrono i dieci minuti per il nuovo appello.
La seduta viene sospesa.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Poiché l’interruzione – è scritto letteralmente nell’articolo 43, comma 6 – che l’interruzione è fino a
dieci minuti, quindi adesso disponiamo l’appello per la verifica del numero legale.
Se prendiamo posto, proprio per la regolarità, così come mi aveva richiamato il Vice Presidente, di
far decorrere i dieci minuti da quanto avevo richiamato l’aula per la seconda conta, per il secondo
appello, ed erano le 0,49. Adesso sono le 0,59. Procediamo con l’appello. La parola al Segretario.
Dott.ssa TARGA MICHELA – Segretaria Generale:
Avezzù Paolo, presente; Bedendo Simone, presente; Bellinazzi Stefano, assente; Bellinello Renzo,
assente; Borgato Andrea, presente; Borsetto Ottavio, assente; Brusaferro Michele, presente;
Businaro Barbara, assente; Chendi Nello, assente; Contiero Antonello, assente; Frigato Federico,
assente; Furin Michela, assente; Gioachin Flavio, presente; Guarnieri Aldo, presente; Martinello
Michele, presente; Masin Matteo, assente; Menon Silvia, assente; Montagnolo Angelo, assente;
Nale Monica Umberta, presente; Nalin Giovanni, assente; Ongaro Renzo, presente; Osti Armido,
assente; Paron Claudio, presente; Patrese Vani, presente; Piva Bruno, presente; Roana Walter,
presente; Romeo Nadia, assente; Ruzzante Franco, assente; Salvan Rinaldo, presente.
Alle ore 01,03 entra Bellinazzi.
Scaramozzino Giuseppe, presente; Settini Nicola, assente; Sguotti Giacomo, presente; Zanforlini
Alessandro, presente.
Alle ore 01.04 entrano Romeo, Ruzzante e Masin.
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AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
21 presenti. La seduta è valida e riprendono i lavori con il secondo appello.
Nell’ordine hanno chiesto la parola prima Guarnieri e poi Romeo. Prego Guarnieri.
GUARNIERI ALDO – Consigliere Popolo Della Libertà:
Volevo chiedere la sospensione del Consiglio Comunale fino alle ore 9.30 di mattina, il prossimo
appello alle ore 9.30.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Quindi la proposta è quella, come da convocazione, per questa mattina, la prosecuzione ore 9 con
appello alle 9.30. Se ci sono contrarietà.
Romeo aveva chiesto la parola. Ci sono contrarietà a questa proposta?
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Quindi mi sembra di capire, volevo solo chiedere per maggiori delucidazioni, che quindi prosegue
in prima seduta domani?
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Oggi.
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
In realtà fra poche ore diciamo.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Sì.
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Ho capito, va bene.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Ha capito bene? Come da convocazione martedì 27, cioè oggi, convocazione alle ore 9, con appello
alle 9.30.
ROMEO NADIA – Consigliere Partito Democratico:
Siamo ancora in prosieguo, quindi siamo in prima convocazione.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
In prima convocazione. Quindi, se non vi sono contrarietà, o comunque io lascio decidere all’Aula
sulla proposta di Guarnieri, di proseguire in prima convocazione per martedì 27, convocazione alle
ore 9 e appello alle 9.30 come da convocazione. Gli scrutatori ci sono ancora? Nale c'è ancora,
martinello c'è, manca la Menon.
Dott.ssa TARGA MICHELA – Segretaria Generale:
Rifaccio l’appello. Prima era assente Bellinazzi.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
Che è rientrato.
Dott.ssa TARGA MICHELA – Segretaria Generale:
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Quindi alle ore 1,04 è presente Bellinazzi; Bellinello Renzo, assente; Borsetto Ottavio, presente;
Businaro Barbara, assente; Chendi Nello, assente; Contiero Antonello, assente; Frigato Federico,
assente; Furin Michela, assente; Masin Matteo, presente; Menon Silvia, assente; Montagnolo
Angelo, presente; Nalin Giovanni, presente; Osti Armido, assente presente.
AVEZZU’ PAOLO – Presidente del Consiglio:
25 presenti. Gli scrutatori prego di prendere attenzione. Metto in votazione la proposta del
Consigliere Guarnieri. Favorevoli? All’unanimità. Facciamo la controprova: contrari? Nessuno.
Astenuti? Nessuno. Quindi all’unanimità la seduta è sospesa e riprende martedì 27, quindi
stamattina, convocazione alle ore 9.00, appello alle ore 9,30.
Alle ore 1,09 di martedì 27 la seduta è sospesa. Buonanotte.
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26/03/2012 verbale c.c. - Movimento 5 Stelle Rovigo