Città di Sesto San Giovanni 1 IL PRESIDENTE riferisce : “Do la parola al Segretario per l’appello. Prego.” Il Segretario Generale procede con l’appello nominale Presidente: “17 presenti, 14 assenti. La seduta è valida. Cominciamo con l’Inno” Viene eseguito l’Inno Nazionale Presidente: “Grazie. Come al solito ho bisogno di tre scrutatori, due della maggioranza e uno della minoranza. Consigliere Pennasi, grazie; Consigliere Galeone, grazie; Consigliera Landucci, grazie. Per quanto riguarda le interrogazioni presentate dai vari Consiglieri, non mi risulta che ci siano delle risposte scritte. Se però gli Assessori o il Sindaco vogliono dare delle risposte almeno verbali... Allora, diciamo che le prime tre riguardano tutte l’Associazione Calcio Pro Sesto, in merito alla riduzione dell’attività giovanile e sono state presentate dal Consigliere Nicosia, dal Consigliere Gorgonzola e dal Consigliere Lombardo. Visto che il primo presentatario è il Consigliere Nicosia, se vuole presentare l’interrogazione 5 minuti lui, a nome anche degli altri... Gorgonzola non c’è. A nome anche del Consigliere Lombardo, magari, sull’A.C. Pro Sesto, prego.” Cons. Nicosia: “Grazie, Presidente. In merito alle voci che si erano sentite in città sul discorso della chiusura del settore giovanile, per quanto riguardava la Pro Sesto Calcio. A seguito di questo è stata presentata da parte mia e di altri Consiglieri una interrogazione dove si fa presente il problema che si viene a creare per questi 250 ragazzi, perché se effettivamente quello che si sente in giro sulla chiusura del settore giovanile è confermato, diventerebbe un problema poi la gestione di ragazzini che vanno, mi pare, dai 7 anni ai 14 anni. Quindi si voleva far presente questo problema al Sindaco e che cosa intendeva fare sia il Sindaco che l’Assessore allo Sport in merito a questo problema. Grazie.” Si dà atto che PRESENTI : n. 19 entrano i Consiglieri Notarnicola e Lombardo. Presidente: “Grazie, Consigliere Nicosia. Do la parola all’Assessore Chittò.” 2 Ass. Chittò: Grazie, Presidente. Voglio anticipare l’intervento dicendo che questa non è una risposta definitiva, mi riservo poi di dare una risposta scritta esauriente perché in effetti una trattativa è stata iniziata e la stiamo portando avanti. Quindi volevo aggiornare il Consiglio Comunale, tutti i Consiglieri presenti, su come si è venuta via via definendo la situazione ad oggi. Dobbiamo partire da una delibera della Giunta comunale del luglio del 2003, con la quale si era deciso di dare in concessione alla Pro Sesto Calcio, per il settore giovanile, la gestione del Centro Pertini per una durata di 4 anni. La scelta di affidare la gestione alla Pro Sesto era perché si riconosceva nella società la grande esperienza in campo sportivo e anche, come dire, la capacità di gestione del settore calcistico. A questo si aggiungeva la condivisione, insieme alla società sportiva, di un progetto legato in parte all’agonismo, in parte alla pratica sportiva giovanile. A questo ovviamente è da aggiungere il fatto che l’Amministrazione ormai da molti anni dà in gestione direttamente i propri impianti a società e associazioni sportive. Quindi rientrava in questo progetto il dare in gestione il Centro Sportivo Pertini, a fronte di un’assunzione di responsabilità nel pagamento delle utenze e anche nel fare delle opere di miglioria che erano state stabilite dalla concessione. L’Amministrazione, proprio nella condivisione del progetto sportivo si era assunta l’onere della costruzione di un impianto di alta qualità riconosciuta tale anche dal gestore. Di contro il gestore gestiva appunto l’impianto fornendo anche queste opere di miglioria. Così è stato, nel senso che è stato utilizzato il campo, ma non è stato adempiuto ad oggi l’impegno nel dare ed onorare quelli che erano i punti della gestione. Non solo, ma a dicembre dell’anno scorso è arrivato da parte della Pro Sesto una lettera di disdetta dell’utilizzo per la gestione del campo a partire dal 30 di giugno di quest’anno. L’ufficio sportivo, prendendo atto della questione, ha scritto chiedendo un incontro con il Presidente, o comunque con il legale della società, e a tale richiamo di interlocuzione non è stata data risposta. Appena mi sono insediata con il mio ruolo, saputo di queste voci che continuavano a girare per la città ho cercato di far di tutto per iniziare una interlocuzione. Mi spiace dire che proprio in quel periodo, tra l’altro, la Pro Sesto aveva tolto dai campi sportivi gli arredi che servivano per far sedere il pubblico circostante al campo e ha smesso anche di curare il campo, cosa che però, mi dicevano stamattina gli uffici, c’è stato stamattina invece un rientro sul campo per vedere un po’ com’era la situazione. Quindi si è aperto un tavolo tecnico che vede interlocutori l’Amministrazione comunale da una parte, la Pro Sesto dall’altra, proprio per arrivare ad una soluzione. Da parte nostra c’è la piena disponibilità a rivedere la Pro Sesto Calcio come interlocutore privilegiato e forte. Certo che ci deve essere una condivisione nel progetto per trovare una risposta da dare a questi 200 o 250 bambini. Noi ci crediamo, però dobbiamo essere in due a crederci, noi e la Società Sportiva. Ad oggi si sono seduti a un tavolo per trovare soluzioni relative alle ore gioco e a 3 questo si è trovata soluzione. Adesso vediamo di chiudere la questione. Ribadisco, è una volontà che non può essere soltanto nostra, ma che deve essere assolutamente condivisa. Da parte nostra rimane l’idea che la Pro Sesto possa essere un attore principale nella gestione di questo campo per le sue competenze sportive, ma auspico anche per le competenze manageriali, che quindi non si sottragga a questo e di conseguenza prossimamente auspico di poter dare una risposta scritta esauriente per comunicarvi la conclusione del percorso. Grazie.” Si dà atto che entra la Consigliera Croatto. PRESENTI : n. 20 Si dà atto che entra l’Assessore Pozzi. Presidente: “Grazie, Assessore Chittò. A questo punto penso che i presentatori aspetteranno la risposta scritta, al limite, per tornare sull’argomento. Le successive, c’è sempre una del Consigliere Nicosia relativa all’apertura e chiusura dei cancelli di Villa Milyus. So che non c’è risposta scritta però l’Assessore è in grado di dare magari una risposta verbale. Prego, Consigliere.” Cons. Nicosia: “Grazie. Questa è un’interpellanza che era stata presentata circa un anno fa per il problema di Villa Milyus, problema che si è ripetuto diverse volte. Mi pare che sia stata data in gestione la chiusura dei cancelli a delle persone, però questi cancelli, soprattutto dalla via Salvemini, non vengono chiusi, con il problema che c’è gente che entra la notte e crea anche disturbo agli abitanti della zona. Oltre al discorso dei rifiuti che si è ripetuto per altre volte. La segnalazione è già stata fatta un anno fa. Mi era stato assicurato che si provvedeva, ma di fatto a distanza di mesi si è ripetuto lo stesso inconveniente. Grazie.” Presidente: “Grazie, Consigliere Nicosia. La parola all’Assessore Fimiani.” Ass. Fimiani: “ La situazione di Villa Milyus è nota anche per altre segnalazioni oltre la sua. La pulizia mi risulta sia migliorata anche se non ha ancora raggiunto degli standard accettabili, e per questo con gli uffici ci stiamo adoperando. Da alcune settimane è stata siglata una convenzione con l’Associazione Fior di Milyus proprio per migliorare la situazione dell’area e anche per migliorare la gestione di alcuni spazi che erano stati abbandonati, a cominciare da quello della serra. Per cui nei prossimi mesi ci saranno ulteriori interventi anche di messa in sicurezza, anche delle voliere per esempio, che sono ormai abbandonate e che sono un pericolo per i bambini che vanno in quel giardino. Per quanto riguarda i cancelli, in tutta la città la situazione è cambiata perché è cambiata la società che gestisce la chiusura e l’apertura. Ci sono stati alcuni disservizi. Nei prossimi giorni cambieremo a tutti i cancelli le serrature delle catene che li chiudono. Per cui pensiamo che non ce ne 4 siano più. Se non basta questo, risponderemo anche per iscritto.” Presidente: “Grazie, Assessore Fimiani. Prego, Consigliere.” Cons. Nicosia: “L’importante non è per iscritto, non c’è problema, nel senso che il problema va risolto con la chiusura del cancello. Poi la risposta scritta non serve. Grazie.” Presidente: Grazie a lei, Consigliere. La Consigliera Tabacco non la vedo in aula, quindi non le affronto neanche. L’ultima è sempre del Consigliere Nicosia (stasera è la sua serata), relativa alla collocazione degli uffici dell’Agenzia delle Entrate, anche se il Sindaco mi diceva........” Cons. Nicosia: Sono già d’accordo con il Sindaco che la spostiamo perché spero di aver creato un contatto in modo che si senta con l’Agenzia delle Entrate e possa poi rispondere in Consiglio Comunale. Presidente: “Grazie a lei. Chiudiamo allora la fase delle interrogazioni e interpellanze. 5 IL PRESIDENTE riferisce : “Iniziamo con le proposte di deliberazione. A tal proposito vi anticipo che mi è stata fatta una richiesta specifica di modifica dei punti all’O.d.G., cioè discutere prima il conto consuntivo dell’Azienda Farmacie Comunali anno 2004 e poi, in seconda battuta l’approvazione del Rendiconto di gestione 2004. Se non ci sono Consiglieri che hanno obiezioni in merito io mi comporterei di conseguenza, cioè farei prima le Farmacie e poi il Conto Consuntivo 2004 dell’Amministrazione. Per quanto riguarda il conto consuntivo se fuori c’è il Presidente e il Direttore delle Farmacie, magari li invito a entrare in aula. Do la parola al relatore di Commissione, che è la Consigliera Croatto. Prego.” Si dà atto che entrano in aula Il Presidente Dott. Mulè e il Direttore delle Farmacie Dott. Muccio. Cons. Croatto: “Diciamo subito, in prima battuta, che il dato fondamentale è che il saldo di esercizio si chiude con un utile netto di euro 149.360, per cui tutto l’andamento generale di gestione si chiude con un saldo di esercizio attivo. Rispetto all’anno passato è da registrare, per quanto il Bilancio si è chiuso in modo attivo, una lieve flessione di crescita, dovuto ad alcuni dati strategici, che non dipendono poi dall’ente in sé ma che riguardano politiche a livello nazionale. Sappiamo che sono stati introdotti i ticket nel 2002, poi ci sono delle trattenute che vengono fatte dalla Regione Lombardia, poi alcuni cicli di terapie vengono fatte in ospedale e quindi naturalmente c’è minor ricorso alle prestazioni che potrebbe fornire la Farmacia. Questi sono alcuni dei dati. Tutte le 7 Farmacie presenti sul territorio nazionale hanno chiuso in attivo, quindi questo è un dato positivo. C’è un’attività che è stata posta in itinere l’anno successivo e cioè l’apertura di questo magazzeno che fornisce farmaci all’ingrosso. Devo dire che questa attività ha dato dei vantaggi ed è stata un’attività proficua in quanto ha permesso all’ente Farmacie di incamerare ulteriori ricavi. Poi c’è stata una spesa per l’immobile. Come sappiamo l’Azienda è divenuta proprietaria dello stabile di via Carducci. Questo senza ricorrere a mutui. Questa direi che è una cosa importante e che comunque sottolinea l’andamento positivo di tutta la gestione. Naturalmente per un’analisi particolareggiata do la parola al dott. Mulè.” Presidente: “Grazie, Consigliera Croatto. Prima di iniziare il dibattito, do la parola al Presidente Mulè, che legge la relazione per quanto riguarda il conto consuntivo. Prego.” 6 Dott. Mulè: “Grazie, signor Presidente, signor Sindaco, signori Assessori, signori Consiglieri. Il Bilancio dell’esercizio chiuso al 31.12.2004 che viene sottoposto al vostro esame ed alla vostra approvazione, accompagnato dalla relazione sulla gestione, si sintetizza nei seguenti dati salienti. Sotto il profilo operativo gestionale l’Azienda ha conseguito risultati più che positivi, in linea con il percorso programmato. Per effetto di tali andamenti il risultato lordo di gestione si è chiuso con un utile, al lordo delle imposte, di euro 406.348, facendo registrare un +11,65% rispetto al 2003. L’utile netto, per effetto della deduzione di 256.988 euro per imposte e tasse, che rispetto al 2003 sono cresciute del 28,32%, è risultato essere di 149.360, inferiore pertanto di 15.078 euro rispetto al 2003. Per quanto riguarda i ricavi, i ricavi al 31.12.2004 ammontano complessivamente a 15.461.759 euro, registrando un incremento del 35,63% rispetto 2003. Le vendite per contanti, limitatamente alle nostre Farmacie, sono stati pari a 12.177.947 euro, facendo registrare un +11,61%. I dati forniti da FEDERFARMA evidenziano che per quanto concerne la vendita di farmaci convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale, la Provincia ha registrato nel 2004 un +9,4, la Regione un +8,5, mentre la nostra Azienda ha avuto un incremento del 18,18%. Dobbiamo sottolineare che le vendite per conto del Servizio Sanitario Nazionale riducono il margine medio complessivo, perché su queste vendite la Regione opera una trattenuta alla fonte che nel 2004 è stata pari a 523.255 euro, a fronte di 390.818 del 2003. Dal 1° di luglio del 2004 si è aggiunta un’ulteriore trattenuta del 4,12%, corrispondente a euro 110.714. L’analisi disaggregata dei dati, per quanto concerne le vendite, evidenzia che le maggiori vendite sono state realizzate dalla Farmacia Parpagliona con 2.059.467, le minori dalla Farmacia Restellone con 297.671 euro. Il maggior incremento di valore è stato realizzato dalla Farmacia Isola del Bosco, con un +471.457 euro; il minore dalla Farmacia Restellone con +46.694 euro. I dati riepilogativi della gestione per centri di costo evidenziano un dato assai significativo sul quale vorrei richiamare la vostra attenzione. Nessuna Farmacia, come è stato detto, chiude in perdita. Il consuntivo del 2002 vedeva le Farmacie Marx e Restellone avere ricavi inferiori al livello minimo, per conseguire un utile di esercizio. Nel 2003 solo la Farmacia Restellone aveva registrato una perdita di esercizio. Le 4 Farmacie, posizionate in quartieri decentrati, dove l’Azienda è chiamata a svolgere la sua missione sociale, hanno conseguito i seguenti utili di esercizio. La Marx 40.633, +29.017 rispetto al 2003; Le Tre Strade 64.951 euro, +11.974; Restellone, che per quanto potrebbe essere risibile, 2.801 euro, nel 2003 aveva chiuso però con una perdita di 8.519 euro. Per quanto concerne la Farmacia della Pelucca, dopo averla spostata nella nuova sede di Viale Italia, ha fatto registrare un incremento di fatturato del 15,50% e un margine operativo di 72.268 euro, +51,77% rispetto al 2003. Il dato conforta quindi la validità della nostra scelta. Questi risultati sono dovuti anche all’attenzione che il CdA pone alla centralità del cliente, avendo come obiettivo quello di avere una clientela soddisfatta, potendo noi contare su un marchio forte e sulla 7 percezione del forte senso di appartenenza della nostra Azienda alla cittadinanza sestese. Il risultato positivo delle vendite dimostra che il cliente percepisce in modo tangibile la validità delle nostre strategie di marketing messe in atto, tanto è vero che nelle due campagne promozionali di prodotti da banco, con sconti del 20%, effettuate nei periodi maggio/settembre e ottobre/dicembre, abbiamo venduto complessivamente 14.972 pezzi per un fatturato di 97.907 euro. La positività del Bilancio consuntivo 2004 conferma i risultati delle scelte di investimento fatte, ma soprattutto evidenzia che l’Azienda ha saputo conservare e valorizzare la sua caratteristica sociale in termini di servizi e di attenzione all’utenza che rappresenta per noi un punto di forza. Basta ricordare il servizio notturno 365 all’anno, le prenotazioni per le visite specialistiche per gli ospedali di Sesto, Bassini, Monza, 4449 prenotazioni in un anno, la consegna dei farmaci a domicilio, servizio di auto analisi del sangue, 1070 esami eseguiti nelle nostre Farmacie, servizio di telecardiogramma on line e la presenza nelle nostre Farmacie in tutte le zone della città. La gestione del magazzino. Il magazzino ha trasferito merci verso le Farmacie per 6.916.007, con un incremento del 7,51% rispetto al 2003. Poiché gli obiettivi sono quelli di una ulteriore crescita per migliorare la redditività, le dimensioni sono importanti in un contesto assai competitivo come il nostro settore. Siamo quindi consapevoli che per difendere i ricavi tradizionali non basta più crescere per linee interne. Abbiamo dunque ideato un giusto mix tra le ragioni industriali dell’aggregazione e le necessità politiche di proteggere le specificità locali. Dal 1° di marzo 2004 l’Azienda ha assunto una nuova fisionomia diventando secondo grossista per le Aziende di Cusano Milanino, Bollate, Bresso, Cornano, Paderno Dugnano e Treviglio, fatturando complessivamente per queste 18 Farmacie 3.137.487 euro. Dal 1° gennaio 2005 si è aggiunta anche l’Azienda di Cesano Maderno con altre 3 Farmacie. Ad oggi il magazzino si trova così a gestire oltre alle nostre 10 Farmacie, altre 21, e ciò ha comportato anche l’aumento di organico di 1 unità. Posso anticipare al Consiglio Comunale che le Aziende che già operano con noi si sono impegnate per il 2006 ad incrementare i loro acquisti dal nostro magazzino, passando dagli attuali 3.200.000 euro ai 5-6 milioni. Devo dire però che dal 1° gennaio 2006, grazie anche all’interessamento del signor Sindaco e dell’Assessore Di Leva, si aggiungerà anche l’azienda di Cinisello Balsamo. Questo incremento di fatturato ci impone necessariamente di intervenire sulle strutture del magazzeno in quanto già oggi esso è utilizzato al massimo per quanto concerne gli spazi. Il CdA ha deliberato un investimento di circa 500 mila euro per intervento di ottimizzazione delle strutture tecniche e per un miglioramento della capacità di stoccaggio. Il successo dell’attività di secondo grossista, del quale ne andiamo legittimamente fieri, è senza dubbio frutto della validità della nostra proposta di alleanza strategica, della nostra determinazione nel perseguirla, nonché della nostra correttezza di comportamento, tutte caratteristiche che si inquadrano perfettamente nella solida cultura aziendale. I costi. Come potete evincere dalla 8 relazione di Bilancio, i costi hanno subito un incremento in termini assoluti di circa il 35%. Il maggior incremento di costo è stato quello relativo all’acquisto di materie prime che registra un +45%. Il costo del personale dipendente è stato nel 2004 di 1.880.844 euro, con un incremento dell’1,78 rispetto al 2003. I costi per i servizi hanno registrato un incremento rispetto al 2003 del 28,15%, la spesa per attività professionali di farmacisti è incrementata del 68,07%, dovuta a prestazioni professionali per la copertura dei turni diurni e festivi, per il servizio notturno, per assenze prolungate per malattia e sostituzione del nostro personale per procedere allo smaltimento delle ferie pregresse. A questo va aggiunto il costo di consulenza per direzione lavori e ristrutturazione della Farmacia Pelucca. Tra i costi bisogna annoverare le spese condominiali, +5,29%, e gli affitti che incidono per 105.434 euro. Vorrei ricordare i costi sociali. In collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Sociali, l’Azienda partecipa al programma di assistenza domiciliare per anziani relativamente al servizio di consegna pasti caldi a domicilio e per l’esercizio 2004 ha comportato una spesa di 65.164 euro. Inoltre l’Azienda concorre a sostenere i costi per la consegna della spesa a domicilio per persone anziane che per il 2004 ha comportato un esborso di 5 mila euro. Una politica sanitaria sempre più orientata a scelte liberiste di mercato e noncurante delle categorie più deboli e più esposte, fa sentire i suoi effetti anche sulla nostra popolazione e nel 2004 abbiamo sostenuto una spesa di 16.260 euro per farmaci distribuiti su segnalazione dei servizi sociali a persone indigenti, soprattutto anziani. Va ricordato altresì che alcune prestazioni di servizio sono all’Azienda molto onerose. Basti pensare alle prenotazioni delle visite specialistiche. Ripeto, 4.249 prenotazioni che impegnano il nostro personale ma che sono gratuite per l’utenza. Inoltre nel rispetto dei dettami dello Statuto, nel corso del 2004, in collaborazione con l’Università della Terza Età e con l’Associazione dei Medici di base, abbiamo promosso un ciclo di lezioni sull’uso corretto dei farmaci. Gli investimenti. Nel corso del 2004 abbiamo portato a compimento il trasferimento della Farmacia Pelucca nella nuova sede di Viale Italia, che era quello che era previsto nel Bilancio di Previsione. Concludo richiamando un pensiero sulla gestione caratteristica. Gli ultimi anni, è già stato ricordato dalla collega che è intervenuta, sono stati caratterizzati da una serie di provvedimenti governativi e regionali che hanno influito sulla redditività e che brevemente desidero richiamare: dall’introduzione dei ticket, alla diminuzione dei prezzi dei farmaci, il nuovo prontuario farmaceutico e il primo ciclo di terapie offerto direttamente dagli ospedali. Ciò malgrado, l’Azienda ha registrato nel 2004 un sensibile miglioramento della differenza tra il valore e i costi della produzione. La gestione caratteristica si è chiusa con un saldo positivo di euro 436.884, +64,87% rispetto al 2003. Il CdA è soddisfatto dei risultati conseguiti nel corso del 2004, tuttavia siamo consapevoli che per conseguire un buon risultato di gestione non sia possibile prescindere dal valore proveniente dai nostri collaboratori, dalla loro capacità di interagire mediante una condivisione e un coinvolgimento nelle scelte 9 strategiche dal loro livello di soddisfazione, dal confronto costruttivo con il sindacato, nella convinzione che un dialogo aperto e costante costituisca un processo indispensabile per mantenere elevati gli indici di efficienza e redditività. Sul personale abbiamo investito nei corsi di formazione perché siamo consapevoli che il contatto e il dialogo con l’utenza nel campo farmaceutico è delicato, complesso e difficile. Concludo, signori Consiglieri, il Bilancio che l’Azienda sottopone alla vostra approvazione evidenzia un’azienda viva, radicata nel territorio, moderna, efficiente e competitiva, che intende essere punto di riferimento per la collettività, promuovendo attività ed azioni che vanno nella direzione del benessere e della crescita della collettività. Grazie.” Si dà atto che entrano i Consiglieri Tabacco, Poli, La Corte. PRESENTI : N. 23 Presidente: “Grazie al Presidente Mulè. Diciamo che se non ci sono domande da parte dei Consiglieri, congedo il Presidente delle Farmacie e apriamo la fase del dibattito. Se qualche Consigliere ha invece qualche domanda al riguardo... Scusi, Presidente, c’è il Consigliere Galeone. Prego, Consigliere.” Cons. Galeone: “Non potevo non salutare Mulè. Volevo chiedergli questo. Recentemente il Ministro della Salute ha emanato un decreto, la legge n. 60, che invita le Farmacie ad applicare il 20% di sconto sui farmaci non ricettabili, cioè sui farmaci che non vengono prescritti con ricetta rossa o con ricetta bianca. Io sto vivendo un problema molto grosso perché mi hanno dato da un mese la Presidenza delle Farmacie del sud Milano, per cui sono diventato suo collega, e abbiamo questo grosso problema che questo sconto porterebbe alle Farmacie del sud Milano, che sono un’Azienda più piccola di quella che dirige lei, circa 70 mila euro di minor introito, non di deficit come dice qualcuno, ma di minor introito. Vorrei sapere come pensa di comportarsi l’Azienda Farmacie di Sesto San Giovanni, se intende applicare questo decreto del Ministro “trombato” oppure ha altre indicazioni sia per agevolare i cittadini sia per contenere il minor utile che, come al solito sono decreti demagogici che si rivolgono non al produttore, cioè alla Multinazionale, ma a carico delle Farmacie, che a loro volta le fanno ricaricare sui cittadini perché avendo minori introiti sono minori i servizi sociali che vengono dati alla città.” Presidente: “Facciamo la risposta diretta. Prego.” Dott. Mulè: “Innanzitutto devo dire al Consigliere Galeone che su alcune osservazioni concordo con lui perché il decreto di fatto è un decreto demagogico in chiave elettoralistica, perché in tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione, ha colpito solamente la distribuzione, le aziende farmaceutiche non sono state 10 minimamente toccate se non si dice che per i farmaci che appartengono alla fascia C il prezzo resterà bloccato per due anni. Io voglio sfidare il ministro a presentarci quali sono i farmaci che nel giro di due anni incrementano il loro prezzo del 20%. Detto questo, il provvedimento nei confronti dell’Azienda se lo avessi applicato tout court ci sarebbe costato circa 220 mila euro rispetto al fatturato del 2004. Abbiamo fatto una proiezione per il 2005 e questa proiezione del 2005 ci costa circa 110 mila euro ma in questi 6 mesi solamente la metà, perché abbiamo fatto una sorta di paniere per quanto riguarda i farmaci di maggiore utilizzo e quindi i cosiddetti OTS, cioè i prodotti da banco, abbiamo individuato una serie di voci che sono quelle che vanno per la maggiore e per quanto riguarda i SOP, i farmaci senza obbligo di prescrizione, anche su questi abbiamo individuato una serie di prodotti che sono maggiormente usati e su questi prodotti abbiamo applicato lo sconto massimo del 20%. Però abbiamo inteso in questa occasione sviluppare quello che è un compito, una missione che ci viene assegnata dallo Statuto, che è quello di promuovere il cosiddetto farmaco generico o farmaco equivalente. Abbiamo approfittato in una occasione, di giovedì mattina, una conferenza stampa con il Sindaco e l’Assessore Di Leva, per informare la cittadinanza di quella che è la politica dell’Azienda Farmacie Comunali per quanto riguarda l’applicazione del decreto. Nelle nostre Farmacie troverà affisse queste locandine con i prodotti ed il relativo prezzo scontato e nello stesso tempo ci sarà il farmaco cosiddetto generico o equivalente, che è scontato del 20%. Su tutti i farmaci equivalenti noi faremo la politica dello sconto del 20%. Sugli altri abbiamo fatto un paniere, che per quanto riguarda l’Azienda rispetto al fatturato ipotizzato del 2005 in un anno ci sarebbe costato un 110 mila euro di mancato ricavo e questo certo va influire poi nella determinazione dell’utile netto di esercizio. Comunque l’Azienda intende applicare... I privati non so cosa hanno scelto, noi li abbiamo incontrati e per il momento erano dell’opinione di non prendere nessun provvedimento fintanto che il decreto non venisse convertito in legge. Mi sembra di averle risposto a quello che mi ha chiesto.” Presidente: “Grazie ancora, Presidente Mulè. A questo punto si apre la fase del dibattito. Un’altra domanda? Ragazzi, facciamole subito. Prego.” Cons. Poli: “Avevo schiacciato prima, ma probabilmente era andata persa. Volevo innanzitutto complimentarmi con Mulè per il buon lavoro che sta facendo nelle Farmacie, però avevo una domanda da porre. L’anno scorso, se non ricordo male – vado a memoria quindi posso anche sbagliarmi – si era parlato dell’acquisizione di uno stabile per la creazione di un poliambulatorio. Fatto, questo, che non ho visto in nessuna parte all’interno della relazione e che non ho visto neanche all’interno dei conti. Quindi volevo capire se mi ricordo male io, innanzitutto, oppure se è un 11 progetto che è stato accantonato. Volevo avere qualche delucidazione in più in merito. Grazie.” Presidente: “Prego, Presidente Mulè.” Dott. Mulè: “Consigliere Poli, lei avrà sentito parlare della possibilità di acquisire lo stabile di via Tino Savi, che è collegato con la Farmacia. Ma questo lo avrà sentito in occasione della presentazione del Bilancio di Previsione del 2005. Quindi questo è un obiettivo che dovremo realizzare nel corso di quest’anno. Penso che per una serie di contrattempi che si sono verificati non riusciremo a venire in possesso entro l’anno di questi locali e quindi questo obiettivo, questo investimento che l’azienda intendeva fare nel 2005 verrà procrastinato e prorogato presumo nel 2006. Lei ne ha sentito parlare solo in occasione del Bilancio di Previsione 2005.” Presidente: “Quindi visto che stiamo discutendo del conto consuntivo 2004, chiudiamo qui la fase delle richieste. Invito i Consiglieri che vogliono intervenire a prenotarsi. Consigliere Leo, ha diritto di parola. Grazie al Presidente. Prego.” Cons. Leo: “Grazie, Presidente. Dopo la precisa relazione del dott. Mulè....” Presidente: “Chiedo scusa, sento un vocio esagerato questa sera. È vero che Mulè da ex Consigliere è abituato, quindi non ha dato più di tanto peso, però se abbassassero il tono di voce lì fuori o si chiudessero le porte... Prego, Consigliere Leo.” Cons. Leo: “Dopo la precisa relazione del dott. Mulè, possiamo verificare in sintesi che l’Azienda Farmacie gode di ottima salute. È inutile ripetere tutte le informazioni date, ma dopo le cose più importanti, che sono i servizi erogati ai cittadini, con tutti i miglioramenti visti, notiamo il non meno importante dato economico, e cioè che questa azienda funziona, produce degli utili che possono essere reinvestiti. Certo, se guardiamo il dato del 2003, gli utili sono stati 164.438 euro; notiamo che nel 2004 c’è stata una riduzione di questi del 9.1%, cioè 149.360. Sembrerebbe che gli utili siano diminuiti, ma in realtà sono aumentate nel Bilancio delle Farmacie complessivamente le tasse di circa il 28% tra IRAP e IRPEF. Il Bilancio è dettagliato e trasparente. Al di là dei conti, il miglior riconoscimento è quello della città: non mi sembra di aver sentito lamentele in giro. Guardando il dato disaggregato, si evince che tutte le Farmacie sono in attivo e quindi tutte hanno un utile di esercizio, a conferma della bontà di gestione, che ha fatto rilevare questo miglioramento tenendo presente che fino a due anni fa c’erano ancora un paio di Farmacie, precisamente quella di via Marx e di via Puccini, con Bilanci ancora negativi. Tutto questo mantenendo un alto grado della qualità del servizio e di professionalità degli 12 addetti. Pensiamo anche che una delle scelte strategiche che ha fatto crescere negli ultimi anni l’Azienda sia stata l’aver puntato sull’incremento e lo sviluppo del magazzino centrale, che con accordi con l’Azienda dei Comuni limitrofi e le società fornitrici, hanno contribuito a migliorare il servizio reso e ad incrementare notevolmente il fatturato. Uno degli obiettivi è quello di raggiungere con queste Aziende, per quanto riguarda il magazzino centrale, i 6 milioni di euro nel giro di un anno, obiettivo che si può raggiungere anche grazie all’inserimento in queste Aziende dell’Azienda di Cinisello Balsamo a partire dal 1° gennaio, anche per gli investimenti che si stanno per fare, come l’automatizzazione di una parte del magazzino, che con un investimento di 500 mila euro migliorerà ulteriormente l’efficienza sulla gestione degli articoli farmaceutici e velocizzerà i tempi di consegna per le Aziende collegate. Senza ripetere tutte le notizie sui servizi fatti dal dott. Mulè, che ringrazio anch’io per l’ottimo lavoro svolto fino ad oggi, possiamo solo aggiungere che questa è la dimostrazione che un’Amministrazione pubblica può generare profitto pur avendo una vocazione ovviamente pubblica. Grazie, Presidente.” Si dà atto che esce dall’aula il Presidente delle Farmacie Dott. Mulè e il Direttore Dott. Muccio. Si dà atto che entra la Consigliera Di Pietro. PRESENTI : N. 24 Presidente: “Grazie, Consigliere Leo. Si è prenotata la Consigliera Tabacco. Prego.” Cons. Tabacco: “Grazie, Presidente. Anch’io noto che l’Azienda sembra funzionare è migliorata quest’anno ed offre comunque dei servizi abbastanza adeguati ai cittadini. Non è per il Presidente però una domanda in merito ai servizi, e cioè se c’è l’intenzione da qui in avanti di implementare dei servizi aggiuntivi per i cittadini. Posto che la voce servizi è in perdita, e ci sarà una ragione, comunque sia volevo capire se è intenzione dell’Azienda di favorire servizi ulteriori per la cittadinanza. Grazie.” Presidente: “Grazie, Consigliera Tabacco. Adesso non so se nella replica l’Assessore Di Leva sul merito può anticiparle qualcosa. Se ci sono altri Consiglieri che vogliono intervenire sulla delibera? Consigliera Croatto, prego.” Cons. Croatto: Io devo dire che sono soddisfatta che vi è una percezione positiva, non dogmatica, non polemica, come forse negli altri anni c’era rispetto questo tema. Si tratta di valutare, di prendere in considerazione, quelli che sono dei dati oggettivi, che sono appunto dei numeri contenuti nel Bilancio, e di verificare come ci sia 13 questo andamento.... Scusate, vi chiedo se posso stare seduta, perché faccio fatica... Quindi bisogna prendere atto di questi dati e dare una valutazione obiettiva. È chiaro che la lettura è una lettura che poi ha più significati, se consideriamo che si tratta di un’Azienda municipalizzata e quindi deve da un lato, come di fatto è l’obiettivo di un’azienda, creare utili e quindi avere dei vantaggi positivi, ma il fatto che sia appunto municipalizzata deve avere anche una funzione sociale e quindi una funzione a favore dei cittadini. Ecco, io ritengo che questi due obiettivi in questa gestione si sono coniugati positivamente, cioè abbiamo questo piglio imprenditoriale che è necessario, ma al tempo stesso i ricavi che derivano da questa gestione positiva sono rinvestiti in funzioni sociali. Come ha detto prima il Presidente Mulè, mi pare in collaborazione con il settore dei Servizi sociali vengono offerti alcuni servizi agli anziani indigenti. Ora sappiamo che il settore della sanità è un settore delicatissimo, è un settore nel quale spesso c’è sofferenza e quindi chi ha oltre problemi di natura fisica anche problemi di natura economica, deve avere necessariamente un contributo da parte di un ente pubblico. La valutazione è più che positiva. Sono contenta del fatto che è stata anche incrementata questa attività di fornitura all’ingrosso. Questo mi fa ben sperare, naturalmente, che qualora ci saranno ulteriormente degli utili, questi utili verranno reinvestiti sempre in attività sociali.” Presidente: “Grazie, Consigliera Croatto. Non ci sono altri interventi su questa delibera, quindi considero chiuso il dibattito. Consigliere Pennasi, prego.” Cons. Pennasi: “Grazie, Presidente, molto rapidamente, anche perché molte cose sono state dette. Io volevo a mia volta ringraziare il Presidente Mulè, nonché il dott. Muccio per il lavoro svolto e naturalmente per il lavoro futuro che svolgeranno sicuramente nell’Azienda, ringraziando insieme anche i collaboratori dipendenti, perché mi sembra abbastanza importante, visto anche che all’interno di quanto è presente in delibera, le possibilità e gli interventi a favore dei collaboratori più diretti dei dipendenti sono stati relativamente bassi. Mi riferisco all’aumento dei salari, di quanto viene dato ai collaboratori diretti. Solo pochissime cose in aggiunta anche a queste considerazioni, l’aspetto patrimoniale è solido e ben strutturato e su questo credo che non ci sia molto da dire, è stato obiettivamente riconosciuto un po’ da tutti. Una cosa importante è stato il fatto che l’esercizio 2004 si sia chiuso con un incremento del volume di attività discreto. Un altro fatto che è stato riportato ma che qui non sottolineo è stato quello degli utili che pure se si sono portati sotto, quelli del 2003, sono stati di una certa importanza. Sono state anche presentate le motivazioni del seppur modesto calo del 2004 rispetto al 2003. Mi pare che si possa richiamare un discorso che riguarda diverse motivazioni ma non le richiamo. Qui si è fatto il discorso dei generici, la riduzione dei prezzi dei farmaci, il discorso complessivo di una tassazione che viene ad aggravare quanto meno questi Bilanci. 14 Io credo che una parentesi si possa aprire, come abbiamo fatto in altre occasioni, sul mercato del farmaco da banco. Mi sembra importante perché visto che ultimamente, specialmente su questo tipo di articolo, ci sono state delle variazioni non indifferenti, mentre quelli predisposti dal prontuario nazionale, quindi dati direttamente, per gli altri le possibilità di scontare sui costi si sono attuate in maniera discretamente importante, forse su questo punto qualche cosa si può dire, tenendo conto che tra l’altro questo tipo di aumento se influisce relativamente poco, dati i rapporti di volume con il mercato del sistema sanitario nazionale per quanto riguarda gli introiti delle Farmacie, influisce invece in maniera abbastanza importante sulle tasche dei cittadini. Sui costi si rileva un incremento, si è però peggiorato il rapporto di percentuale con i ricavi. Sono uscite alcune indicazioni per quanto riguarda la proposta fatta dall’attuale Ministro della Sanità Storace, per determinare sconti sul costo dei farmaci che nelle intenzioni potevano essere positive, niente da dire da questo punto di vista, poi ognuno le può vedere come vuole, in maniera funzionale a se stessi, più o meno personali, più o meno interessate e così via. Purtroppo però si è verificata una cosa a questo proposito, che i soliti problemi da un punto di vista parziale di protezionismo lobbystico e anche di una certa mancata elasticità del mercato, guardate che su questo punto ci stato a lungo dibattendo. La possibilità di aprire anche ad altri momenti di vendita ha fatto sì che poi il sistema politico si è dimostrato, come molto spesso succede da noi, in buona sostanza piuttosto scarsamente efficace e i risultati sono stati da questo punto di vista, almeno a tuttora, estremamente modesti. Tornando in sede nostra, è positivo comunque che gli investimenti abbiano avuto un aumento e che la scelta strategica... Qui sottolineo un concetto che è stato a mio parere non compreso fino in fondo. La scelta strategica di incrementare l’attività della vendita all’ingrosso anche attraverso un maggior utilizzo del magazzino centrale, dà una grossa importanza a quello che è il discorso della nostra Azienda. Prima si parlava comunque di 18 strutture farmaceutiche che in qualche modo nei diversi si sono collegate. Mi sembra che da questo punto di vista si sia fatta una politica in termini economici e anche una politica lungimirante nei possibili scenari futuri, che va obiettivamente sottolineata. Un’ulteriore cosa, e vado rapidamente a finire, è quella della possibilità di un maggiore allargamento della vendita dei prodotti cosiddetti extrafarmaco. Ne abbiamo già parlato in questa sede più di una volta, anche perché è un problema di non poca importanza, specialmente da un punto di vista economico, ma che dà anche un valore aggiunto alle stesse farmacie, nel senso che se lì oltre il farmaco si vende qualche cosa d’altro, questo può essere un motivo di richiamo. Questo può comportare un aggravio obiettivo nelle spese di gestione dell’Azienda ma è pur sempre un dato da tenere in considerazione. Infine, ma qui non entro nel merito di problemi che altre volte abbiamo trattato, il grosso valore a mio avviso al di là della possibilità di introitare fondi che possono andare in parte alla gestione dell’Amministrazione comunale, in parte possono essere 15 utilizzati per ristrutturazioni o quant’altro o comunque per la stessa Azienda va sottolineato il concetto fondamentale che da sempre le nostre Farmacie comunali svolgono una funzione sociale sul territorio. Non richiamo assolutamente, perché non lo voglio fare e poi lo hanno già fatto altri, tutte le varie tematiche. Mi sembra comunque che sulla base di queste considerazioni ci sia un motivo di più perché come sempre si dica un “grazie” alle Farmacie comunali (non mi sembra assolutamente pleonastica questo tipo di affermazione) e che si tenga in considerazione, là dove obiettivamente altri tipi di strutture (vedi il privato) non arrivano, la struttura pubblica arriva e svolge la funzione che deve svolgere sul territorio a favore della cittadinanza. Grazie.” Presidente: “Grazie, Consigliere Pennasi. Consigliere La Corte, prego.” Cons. La Corte: “Grazie. Aggiungerò poche cose a quanto già detto dai Consiglieri che mi hanno preceduto. Per l’ennesimo anno il conto consuntivo delle Farmacie comunali dimostra la positività delle scelte fatte in passato. Un’Azienda assolutamente sana che riesce contemporaneamente a svolgere innanzitutto una funzione sociale, non andando in perdita, sostenendosi economicamente. Questo è il dato fondamentale. La funzione sociale è assolutamente evidenziata dai servizi che naturalmente un costo ce l’hanno, ma costo al quale volentieri vanno incontro gli amministratori dell’Azienda Farmacie per poter appunto svolgere questa funzione sociale. Sono una serie di servizi assolutamente non secondari. Io voglio sottolineare due cose e poi aprire una piccola parentesi. Innanzitutto come ha già detto inizialmente il Consigliere Leo, poi ha ripreso il Consigliere Pennasi, la scelta strategica di investire sul magazzino è un dibattito che ha animato questo Consiglio negli anni passati. Noi come altri abbiamo sostenuto la strategicità di questo indirizzo e anche quest’anno in modo evidente siamo stati riconosciuti politicamente come scelta positiva. Un altro dato che voglio sottolineare è perché ho detto prima la funzione sociale innanzitutto e poi sostenendoci economicamente? Perché non solo riesce a fare questo e quest’altro l’Azienda Farmacie, ma sceglie di andare contro tendenza. La scelta fatta dall’Azienda Farmacie in risposta alla domanda fatta dal Consigliere Galeone di andare verso un abbassamento, sostanzialmente una riduzione significativa dei prezzi del farmaco, vuol dire andare verso una scelta che porterà minori guadagni, ma è una scelta che ha una funzione assolutamente sociale, perché non stiamo parlando né di pellicce, né di motorini. Tutto sommato si può vivere senza le pellicce assolutamente sì e probabilmente anche senza i motorini, ma i medicinali hanno tutt’altro significato. La scelta di andare contro tendenza da un punto di vista economico vuol dire ancora una volta sottolineare la funzione sociale di questa Azienda e quindi noi siamo assolutamente contenti del Bilancio presentato e delle prospettive future. Voglio sottolineare due dati che naturalmente vanno presi con beneficio di inventario perché ci possono essere 16 tante situazioni che possono determinare lo sbilanciamento dell’uno e dell’altro, ma che in qualche modo se non altro pongo all’attenzione di tutti per riflettere. Il costo del personale è aumentato dell’1,78%, diciamo poco meno del 2%. Bene, le spese condominiali, non ovviamente dell’immobile di via Carducci, ma forse anche di quello, comunque sono aumentate del 5 e mezzo per cento. Questa è una situazione che vive ognuno di noi rispetto al discorso salari e rispetto al discorso delle spese che ognuno di noi poi si trova a sostenere per tirare a fine mese. È un dato sul quale riflettere. Grazie.” Si dà atto che entrano i Consiglieri Piano e Albini. PRESENTI : N. 26 Presidente: “Grazie, Consigliere La Corte. Non ci sono altri interventi. A questo punto considero chiuso il dibattito e do la parola all’Assessore Di Leva per un breve commento. Prego.” Ass. Di Leva: “Un brevissimo commento. Devo dire che la relazione di Mulè è stata esauriente e dimostra anche la capacità del Presidente del CdA di portare avanti un’azienda in una situazione abbastanza problematica, che è quella del settore della sanità. Devo dire che in questi anni c’è stata da parte dell’Azienda un’attenzione particolare non solo al proliferare dei servizi interni all’Azienda, rivolti ai cittadini, ma anche a contribuire al sistema dei servizi erogati dall’Amministrazione comunale. Nei prossimi anni si concretizzerà, naturalmente Bilancio permettendo, questa iniziativa da parte dell’Azienda e anche quell’osservazione che veniva prima fatta sul discorso del poliambulatorio è rivolto proprio a questo, ad aumentare all’interno dei servizi erogati come sistema farmacia una capacità superiore da parte dell’Azienda stessa. Dovremo però considerare che l’anno prossimo la situazione del Bilancio probabilmente non sarà la stessa, perché la manovra che noi abbiamo adottato, facendo un discorso anche equilibrato per quanto riguarda la riduzione del costo dei farmaci, alla fine porterà, in una proiezione annua, un gettito inferiore di circa 100 mila euro, che inciderà poi complessivamente sull’utile complessivo. Qui è chiaro che si apre una partita molto difficile, perché da una parte bisogna mantenere un equilibrio di bilancio per soddisfare tutte le attività dell’Azienda, che vanno oltre i compiti dell’azienda, ma nel tessuto sociale complessivo; dall’altra parte comunque applicare anche se parzialmente il decreto del Ministro della Salute. Congiuntamente noi però saremo impegnati nei prossimi mesi con l’Azienda a fare, al di là di quelle che sono le osservazioni critiche sul decreto, una campagna rivolta anche ai medici di famiglia per sostenere due argomenti sostanziali. Il primo è rivolto all’educazione al consumo del farmaco, il secondo è anche quello, all’interno dell’educazione al consumo del farmaco dal punto di vista quantitativo, anche il discorso ad attivare farmaci non “griffati”, i cosiddetti farmaci generici, almeno che abbiano la 17 componente molecolare uguale, che hanno lo stesso effetto. Questo anche per portare un contributo complessivo alla riduzione della spesa complessiva, che è quella della sanità. Io credo che questo è un altro elemento importante nella discussione che noi siamo impegnati anche... dovremo attivare questa veicolazione, anche con le farmacie private intorno a questo discorso. Per quanto riguarda poi il discorso delle attività fatte dalle Farmacie, noi dobbiamo riscontrare che gli accordi presi con le altre aziende farmacie e oggi l’attività che sta facendo l’Azienda Farmacie nostra come grossista complessivamente, vorremmo esportarlo anche come fornitore di strutture parasanitarie, quindi metterci all’interno di un mercato più ampio, quindi avere una possibilità di penetrazione in un mercato abbastanza ampio oggi tenuto da quattro, cinque, sei elementi complessivamente. Dico questo perché gli interventi che faremo nel magazzeno dell’Azienda consentiranno con la meccanizzazione di poter affrontare questi temi che sono temi che alla fine se portano degli utili complessivi potranno rispondere ancora maggiormente alle attività su cui l’Azienda è impegnata sul territorio. Io credo che il discorso fatto da Mulè, i risultati portati, la situazione complessiva su cui stiamo lavorando all’interno di un settore complessivamente difficile, che è quello del discorso delle Farmacie, credo che sia estremamente positivo e va dato atto al Presidente del CdA di lavorare bene e di avere anche una capacità propositiva molto alta, che ci porta ad essere fiduciosi anche per il futuro.” Presidente: “Grazie, Assessore Di Leva. A questo punto facciamo le dichiarazioni di voto. Vado io alla chiama. Consigliera Tabacco per il Gruppo Lega Nord, vuol fare la dichiarazione di voto? Prego.” Cons. Tabacco: “Grazie, Presidente. Anch’io mi associo abbastanza a quanto detto prima dagli altri Consiglieri. Penso che l’Azienda funzioni nel suo complesso. La risposta data dall’Assessore Di Leva in merito ai servizi, cioè se ci saranno dei servizi aggiuntivi resi ai cittadini, è parziale perché l’Assessore Di Leva comunque ha concentrato sul poliambulatorio, e quindi sullo sviluppo del poliambulatorio, l’emissione di servizi aggiuntivi mentre... sì anche, però gli altri lei non li ha elencati, per cui io rilevo il fatto, avendo posto una domanda in merito ai servizi, perché noi siamo qui per occuparci soprattutto del bene dei cittadini e quindi dei servizi resi da parte dell’Amministrazione, garantiti comunque ai cittadini stessi. A questa domanda l’Assessore Di Leva ha risposto dicendo che il servizio si identifica per i prossimi anni con lo sviluppo del poliambulatorio. Quindi ritengo parziale la risposta che è mi è stata data in merito. Credo invece che per servizi, dato che comunque questa è una voce che abbiamo visto essere in perdita, forse si dovrebbe pensare anche ad altri servizi e implementare una politica proprio di servizi maggiore ed aggiuntiva rispetto a quelli attuali. Comunque non importa, questa è stata la risposta dell’Assessore Di Leva, magari il Presidente ne avrebbe data un’altra. 18 Credo che le idee, comunque, nel merito non siano sufficientemente chiare. Per quanto riguarda poi la campagna, e forse anche per questo l’Assessore Di Leva intendeva servizio da rendere ai cittadini, sono d’accordo di ribadire a livello locale quanto era già stato fatto abbondantemente dall’ex Ministro della Salute Sirchia, inviando a tutte le famiglie un libretto in cui si educava proprio al consumo del farmaco il cittadino. Ogni tanto significa che anche noi facciamo delle cose buone e questo ci fa piacere tanto è vero che la vostra intenzione è quella di copiarla. Io mi asterrò su questa delibera perché pur essendo comunque anch’io d’accordo sulla bontà di questo Bilancio, non ritengo soddisfacenti le risposte che mi sono state date dall’Assessore in merito a una delle funzioni, quella relativa ai servizi resi ai cittadini, che sono e dovrebbero essere invece fondamentali per il pubblico, da garantire comunque. Mi asterrò, quindi. Grazie.” Presidente: “Grazie, Consigliera Tabacco. Il Gruppo della Margherita deve fare dichiarazione di voto? No. Gruppo Popolari UDEUR? Consigliere Galeone, prego.” Cons. Galeone: “I Popolari UDEUR voteranno a favore. Abbiamo ascoltato con estremo interesse l’esauriente relazione che ci ha fatto il Presidente delle Farmacie, abbiamo ascoltato l’aggiunta fatta dall’amico Pasqualino Di Leva e direi che a questo punto, anche chiarito il problema di questa manovra propagandistica fatta dal Ministro, che ho chiamato “trombato” perché lo hanno “trombato” alle elezioni e gli hanno dato un Ministero, anzi forse uno dei Ministeri più importanti, direi che non c’è altro da aggiungere, se non ringraziare il CdA, il direttore delle Farmacie e votare a favore di questa delibera.” Presidente: “Grazie, Consigliere Galeone. Il Gruppo dello Parmiani, prego.” SDI? Consigliere Cons. Parmiani: “Anche noi ci associamo al giudizio molto positivo sulle Farmacie Comunali, la cui attività è stata illustrata dal Presidente Mulè. Anche dalla minoranza vengono elementi di apprezzamento per quello che è stato fatto, per come è stato fatto. Al di là di un Bilancio economico positivo, sono positive molte delle iniziative che sono state qui illustrate e quindi per questa ragione il nostro voto sarà a favore.” Presidente: “Grazie, Consigliere Parmiani. Il Gruppo di Rifondazione non fa dichiarazione di voto. Il Gruppo di Forza Italia? Prego, Consigliera Landucci.” Cons. Landucci: “A parte le solite sgradevolezze del Consigliere Galeone, che anche lui ha grandi esperienze di trombature elettorali e come ci ha appena informato di conseguenti incarichi premiali, perché appena trombato alle elezioni 19 regionali ci ha appena detto che ha avuto un incarico alle Farmacie di non so che cosa. Quindi mi pare che ognuno dovrebbe guardare non la pagliuzza negli occhi altrui, ma la trave nei propri. Sarebbe meglio pensare a questo. Chiusa questa sgradevole parentesi, devo dire che concordo con quanto ha detto la collega Tabacco, ci sembra che il piglio imprenditoriale di cui parlava la Consigliera Croatto sia importante e interessante. Ritengo anche che ci siano degli aggiustamenti da fare soprattutto nella gestione del magazzino, nel senso che è aumentato complessivamente il volume ma di fatto non è aumentato il guadagno, sono partite di giro di entrate e uscite. Credo che lì bisogna fare attenzione. Il dott. Mulè ci aveva detto in Commissione che hanno intenzione di acquistare un software molto costoso. Stasera ha anche detto che essendo al limite della capienza anche fisica non ho capito se sta pensando di allargare anche fisicamente il magazzino oltre che implementare la parte di software. Credo che qui ci siano dei margini di attenzione da porre. Siamo comunque contenti che, come la minoranza aveva chiesto, la rinuncia, obbligata per carità, perché non è stato concesso lo spostamento delle Farmacie e ha impostato una gestione più oculata che ha portato in attivo anche le due Farmacie che volevano essere spostare, che invece sono rimaste sostanzialmente nei quartieri dove c’era bisogno della loro presenza, questo è un risultato che riteniamo positivo. Quindi fatte tutte queste riflessioni credo che anche noi come la Lega Nord ci asterremo. Grazie.” Si dà atto che escono i Consiglieri Hamadi e Nicosia. PRESENTI : N. 24 Presidente: “Grazie, Consigliera Landucci. Il Gruppo dei DS non fa dichiarazione di voto. A questo punto invito i Consiglieri che vogliono partecipare alla votazione a entrare in aula e a prendere posto. Quindi nessun altro avendo chiesto la parola il Presidente pone in votazione la proposta di deliberazione. 20 IL PRESIDENTE riferisce : “Qui ho due relatori, uno per la maggioranza e uno per la minoranza. Do la parola prima alla Consigliera Pellegrini per la maggioranza e poi alla Consigliera Landucci per la minoranza. Prego.” Si dà atto che entrano i Consiglieri Hamadi e Nicosia. PRESENTI : N. 26 Cons. Pellegrini: “Grazie, Presidente. Illustrerò brevemente la delibera, anche perché immagino che nelle questioni più squisitamente tecniche entrerà poi l’Assessore. Quindi mi limiterò a riportare quello che è stato il dibattito e l’illustrazione avuta in Commissione. Se volete meglio seguire l’illustrazione, vi invito a prendere il rendiconto della gestione, l’elaborazione grafica, perché alcune tabelle sono abbastanza esplicative di quella che poi è stata l’illustrazione della delibera in Commissione. Il rendiconto finanziario dell’anno 2004, parliamo per chiarezza visto che nel Bilancio delle Farmacie si faceva confusione tra il ruolo del consuntivo e del Bilancio di previsione, parliamo del Bilancio consuntivo dell’esercizio 2004, diciamo così i conti finali dell’anno 2004, che si chiudono con entrate di competenza suddivise per i vari titoli per un totale accertato di 114.400.000 euro. Le entrate nella tav. 1 dell’elaborazione grafica c’è un’interessante illustrazione... il raffronto degli anni partendo dal 2000 per arrivare al 2004, suddivise per ogni titolo, in cui abbiamo le variazioni rispetto alle entrate per la stessa voce degli anni precedenti. Vediamo appunto che a fronte di un incremento totale rispetto all’anno precedente di circa il 4%, abbiamo una grossa decurtazione delle entrate per i contributi e trasferimenti di circa l’8 e mezzo per cento, mentre incrementano le entrate tributarie e quelle extratributarie, quindi una buona autonomia finanziaria propria dell’ente. A fronte di queste entrate abbiamo uscite di competenza, e qui andiamo alla tav. 30 del medesimo prospetto, per 114.233 euro. Le uscite di competenza vengono poi articolate magari in modo anche più dettagliato, i vari titoli vengono suddivisi nei vari interventi. Due annotazioni in particolare. Nel Titolo 2, intervento 1, quando parliamo di acquisizione di beni immobili c’è una variazione anche abbastanza consistente tra le previsioni che erano definitive e l’impegno che invece si è avuto e questa variazione è dovuta al fatto che nella variazione di bilancio di novembre avevamo recepito per intero la convenzione Edil Marelli, mentre nel consuntivo riportiamo correttamente soltanto la parte dell’opera, quindi la prima e la seconda fase, che si sono realizzate o collaudate o per la quale il collaudo è quasi definitivo, mentre la terza fase verrà recepita in bilancio successivamente. L’altra voce significativa di variazione è quella del rimborso per anticipazione di cassa. Si prevedevano 15.900.000 euro, impegnati per zero in quanto l’Amministrazione comunale non ha 1 avuto bisogno di ricorrere ad alcuna anticipazione di cassa. Successivamente c’è stato spiegato tutto il lavoro che continua per l’accertamento dei residui. Diciamo che in questo lavoro di pulitura del bilancio, di analisi puntuale di tutti i residui ancora presenti, non sono stati confermati circa 3.800.000 euro di residui, quindi la differenza tra le spese accertate attive e passive portano ad una differenza attiva per 521.000 euro. Questo, sommato alla differenza positiva del conto di gestione, ci dà un avanzo di amministrazione di circa 680 mila euro. Vediamo poi successivamente illustrata quella che è la gestione finanziaria della parte corrente, che porta una differenza positiva per 838 mila euro, destinata alla copertura di spese per investimenti. In relazione invece alla parte di spese in conto capitale, abbiamo un avanzo di amministrazione per circa 159 mila euro ricondotto, attraverso un prospetto stabilito dal Ministero... questa gestione finanziaria ha una situazione magari a noi più immediatamente recepibile di situazione patrimoniale e di conto economico. Abbiamo comunque sempre un risultato economico positivo per il Bilancio consuntivo 2004 di 500 mila euro o poco più. Grazie.” Presidente: “Grazie, Consigliera Pellegrini. La parola alla Consigliera Landucci come relatrice di Commissione per il Gruppo di minoranza.” Cons. Landucci: “Grazie. Qualche annotazione tecnica in modo da poter riflettere un po’ di più. Intanto volevo sottolineare forse una cosa che la collega si è dimenticata, cioè che c’è apparentemente uno sbilancio di spesa nel conto capitale in cui siamo andati fuori di circa 700 mila euro grosso modo, semplicemente perché c’è stato un cambiamento di imputazione di alcune voci in entrata che venivano messe prima in conto capitale e quindi andavano a coprire le spese in conto capitale, mentre adesso per input di non so che servizio centrale si è in pratica deciso di portare queste spese in entrate correnti non sul titolo in conto capitale. Questo ha provocato in parte uno sbilancio rimediato. Questo mi sembra che sia importante da dire e io credo che la cosa più interessante che si può vedere non è tanto quella delle torte varie che guardava ma nel rendiconto per l’esercizio finanziario dell’organo di revisione ci sono tabelle piuttosto interessanti che ci evidenziano molto bene le entrate di parte corrente, a pag. 17. Ringrazio l’Amministrazione che ora numera tutte le pagine, come avevamo consigliato sin dal primo anno. È molto più facile leggere bilanci con pagine numerate che senza pagine numerate. Da qui si evince che le entrate di parte corrente sono costantemente aumentate a partire dal 2002, cioè a partire dalla gestione del governo di centrodestra. Quindi nel 2002 le entrate erano pari a 63 milioni di euro, chiaramente decise ancora in buona parte su input esterni. Poi nel 2003 sono passate a 65 milioni di euro. Nel 2004 sono diventate 68 milioni e mezzo di euro. Quindi direi che il trend è assolutamente positivo e mi pare che, non vorrei che questo fosse scritto magari anche da qualcuno dei nostri giornalisti che sono 2 sempre pronti a recepire i pianti dell’amministrazione quando facciamo il Bilancio di Previsione. Ecco, direi che se noi andassimo a rileggere le parole dette dall’Assessore Di Leva nel dicembre 2003, quando ha presentato il Bilancio di Previsione 2004, paventando terribili tagli nella parte corrente, direi che queste previsioni si sono per fortuna di tutti i cittadini di Sesto rivelate false, come ci fa vedere la realtà. Non solo non sono diminuite le entrate correnti, ma sono aumentate di 3 milioni di euro, cioè del 5%, perché 6 milioni sarebbero il 10%, 3 milioni sono il 5%, mi pare evidente. Quindi ritengo che non ci sono stati tagli ai servizi sociali non per merito di complesse alchimie e abilità strategiche, ma semplicemente perché i soldi sono arrivati, sono arrivati in aumento e quindi non c’era bisogno di tagliare assolutamente nulla, anzi si potevano implementare e mi ricordo che in quell’anno ci fu addirittura la lamentela che non si potevano aumentare le percentuali di IRPEF degli enti locali perché il governo le aveva bloccate, che questo avrebbe provocato voragini nei Bilanci comunali. Direi che mai, per fortuna, profezia fu tanto sbagliata. Quindi la mia relazione di minoranza vuole appunto sottolineare che c’è stata una gestione virtuosa dei trasferimenti e delle possibilità di entrata ai Comuni, perché il nostro Comune ha ricevuto il 5% in più non solo quest’anno ma progressivamente a partire dal 2002. Credo che questo oggi non sia una speranza che avevamo noi, non sia un’ipotesi da considerare impossibile, come aveva la nostra Amministrazione. È una realtà certificata dall’organo di revisione e dalla stessa Amministrazione che non può negare questo. Quindi la mia relazione di minoranza ha lo scopo di sottolineare questo, che mi sembra fondamentale per una riflessione, con un minimo di oggettività e di obiettività, sulla situazione del nostro Comune. Grazie.” Presidente: “Grazie a lei, Consigliera Landucci. A questo punto chiedo ai Consiglieri che vogliano intervenire nel dibattito di prenotarsi. Do la parola all’Assessore, prima. Prego.” Ass. Di Leva: Capisco che sono un po’ lungo e mi si vuole tagliare prima, ma insomma... Devo dire che anche sui numeri bisogna capirsi, perché c’è una furbizia da parte della Landucci, perché presenta il discorso delle entrate in modo particolare mettendole tutte insieme, in un calderone unico. Io cercherò poi dopo di sostanziare quelli che sono stati i trasferimenti dello Stato, a cui noi facevamo riferimento, cosa ben diversa da quelle che sono invece le entrate extratributarie che noi esercitiamo in loco. È chiaro che mi dà lo spunto la dott.ssa Landucci per sentirmi gratificato, non solo io ma l’Amministrazione comunale per aver fatto non solo un ottimo Bilancio di Previsione ma di averlo gestito anche bene e quindi ne sono molto lieto. Perché se noi esaminiamo le risultanze del rendiconto 2004, non possiamo non tener conto dei fattori esterni che hanno inciso e incidono sull’autonomia generale degli enti locali. Oltretutto voglio ricordare che oggi il 3 Ministro Siniscalco ha fatto una dichiarazione da grande statista europeo. Ha detto che l’Italia ha bisogno di interventi duri, interventi efficaci, bisogna fare un’operazione per rimetterci in carreggiata. Il giornalista gli dice: “Ma dove trovate le risorse?” e lui la risposta ce l’ha: “Saremo duri nel contenere la spesa corrente e soprattutto quella degli enti locali”. Io credo che questo dimostra che non solo quello che avevamo detto prima era vero, ma quello che dicono loro, non quello che dico io è vero. Nell’anno 2004 ci siamo trovati anche, nel mese di luglio, a dover far conto con il decreto “Tagliaspese”, poi possiamo anche scordarcelo, ma la realtà è questa, che ha provocato un taglio anche ulteriore dei trasferimenti da parte dello Stato. Oltretutto noi, cara Landucci, ci troviamo in una situazione di questo paese che non la dirigiamo noi, non a Sesto. Nemmeno l’uomo più ottimista di questo paese, che governa il paese, si sente più in grado di dire che questo paese va bene, tanto è vero che ci sono dei dati preoccupanti: calo dei consumi, la recessione. Di questo stiamo parlando, non di altro. Quindi noi, come tutti i Comuni, ci siamo ritrovati ad operare in un contesto in cui era perfettamente presente una politica recessiva. Io credo quindi che sia opportuno, entrando nel merito del Bilancio, cercare di capire bene quali sono state poi, e vado subito al dunque, le analisi delle entrate. La Landucci faceva riferimento al 2002, io voglio fare riferimento dal 2001 al 2004 per essere ancora più preciso. Le entrate tributarie, dati in milioni di euro, nel 2001 erano, per questo Comune, 29,59; sono passate nel 2002 a 29,32; nel 2003 al 31,29; nel 2004 (sto parlando di entrate tributarie, quelle che esercitiamo) a 33,04. I trasferimenti complessivamente sono passati dal 2001 che erano 21,07 milioni, nel 2002 21,98, nel 2003 21,47, nel 2004 19,66. Dove sono le balle che ho detto? O i numeri sono falsi o c’è qualcuno che sta usando numeri diversi. Le entrate extratributarie passano dal 15,95 milioni nel 2001, a 12,41 nel 2002, 12,79 nel 2003, 15,87 nel 2004. Alienazione immobili e trasferimenti capitale 20,54 2001, 9,00 2002, 21,90 2003, 19,30 2004. Da questa tabella si evidenzia che le entrate tributarie si mantengono costanti nel 2001 e 2002, per poi crescere nel 2003 e nel 2004, in seguito all’azione di questa Amministrazione alla lotta all’evasione fiscale, che ha migliorato la base imponibile tassabile, e anche all’aumento dell’ICI, che se vi ricordate applicata non sulla prima casa, dello 0,5, che ci ha consentito l’apertura dell’asilo nido di via Donati. Rispetto ai trasferimenti erariali c’è da sottolineare che la compartecipazione IRPEF, lo sappiamo tutti, la cui base imponibile è stata dalla somma dei redditi prodotti dai sestesi, che è stata introdotta nell’anno 2002, è aumentata nel corso del triennio. Però sono in misura maggiore diminuiti i trasferimenti ordinari dello Stato. È questo il punto. In realtà se andiamo avanti così’, cara Landucci, in questo paese il cittadino si troverà a pagare tre volte la stessa cosa, perché lo paga direttamente alla pubblica amministrazione, lo paga indirettamente allo Stato e lo paga direttamente poi per i servizi che va a scegliere e siccome lo Stato non riporta indietro questi soldi che sono della comunità sestese, almeno parzialmente quello 4 che noi chiediamo, è chiaro che i gabbati sono i residenti della città, a Sesto come a Milano, a Canicattì come a Torre Annunziata. Per le entrate extratributarie noi assistiamo a un decremento consistente negli anni 2002 e 2003 rispetto al 2001, in quanto però nel 2002 le rette della casa di riposo erano direttamente disposte dalla Pelucca, per poi crescere nuovamente nel 2004, in seguito alla collocazione di questo titolo dei proventi cimiteriali che in precedenza invece erano sotto un altro titolo. Le entrate di accensione di prestiti riflettono la politica di copertura degli investimenti. In particolare nel 2002 e nel 2003 si è proceduto a coprire una parte minima degli investimenti con mutui, nel 2004 sono stati emessi anche BOC pari a circa 3.800.000 euro per il finanziamento di alcune opere. Nel complesso noi possiamo rilevare che si rileva un rafforzamento delle entrate proprie, e questo è il punto nodale della questione, un decremento della dipendenza dei trasferimenti erariali, una continua ricerca di fonti di finanziamento alternativi. Qualcuno ci ha riso su quando lo avevamo proposto (sponsorizzazioni, swap, contributi diversi, ecc.). Il grado di autonomia finanziaria e tributaria di questo Comune per le entrate tributarie ed extratributarie passa dal 65,50 del 2002 al 71,35 del 2004. Quindi noi abbiamo aumentato il grado di autonomia nostra. Il grado di autonomia tributaria che riguarda solo le entrate tributarie passa dal 46,02 al 48,20. Il grado di dipendenza reale invece, il trasferimento di cui si parlava prima, quelli dello Stato, passa dal 30,01 del 2002 al 25,28 del 2004. Questo è il dato, non ce n’è un altro. Per quanto riguarda poi l’articolazione, noi abbiamo avuto sulle imposte, malgrado tutta questa situazione, nel 2002 un incremento sull’anno precedente che era il 2001 del 4,17%, nel 2003 sul 2002 del 7,83%, nel 2004 meno 0,67%. Vorrei che questi dati suonassero alle orecchie. Questa è la dimostrazione anche di come c’è un equilibrio sostanziale nell’attività dell’Amministrazione comunale, tra il mantenimento del tessuto sociale, un’imposizione locale che si mantiene stabile, una capacità di sopprimere o quanto meno avvicinare più possibile ad eliminare il tasso di evasione articolato nelle varie situazioni. Le entrate tributarie nel 2004 sono aumentate del 5,58% rispetto al 2003 e del 12,68% rispetto al 2002, anno a cui faceva riferimento prima la Consigliera Landucci. All’interno delle entrate tributarie le imposte 2004 risultano costanti rispetto al 2003 e in aumento rispetto al 2002 (+7,10%), dovute in particolare all’azione dell’Amministrazione comunale per quanto riguarda il recupero dell’ICI, con conseguente miglioramento della base imponibile a regime. Le tasse 2004 aumentano del 10,90% rispetto al 2003 e del 16,29% rispetto al 2002, dovute per la maggior parte alla riscossione coattiva della tassa smaltimento rifiuti. Questo era l’impegno che ci eravamo presi e che abbiamo mantenuto. Almeno vorrei che si ragionasse sui dati. Io stasera non volevo fare nessuna relazione politica, mi sono fatto fare tutti i grafici sui dati per far discutere sui dati, perché l’altra volta sono stato accusato, oltre che di vendere bufale, come dice Poli, a parte che è meglio le bufale che le pantere, le bufale fanno il latte, le mozzarelle, ma per evitare di dire cose che suonavano male politicamente ho 5 cercato di fare un discorso un po’ più tecnico e mi ritrovo invece con un attacco nella relazione di minoranza, attacco personale e politico, che mi sembrava fuori luogo anche per un relatore di minoranza. Per quanto riguarda le entrate da trasferimenti correnti nel 2002 sono state il 4,88% sul 2001, nel 2003 –2,36 sul 2002, nel 2004 –8,52% sul 2003. I trasferimenti correnti dello Stato nel 2002 sono stati 5,68% sul 2001, nel 2003 l’1,93% sul 2002, nel 2004 –11,10% sul 2003. Io veramente non so più quali dati dovrei dare. Per quanto riguarda la Regione, invece, noi abbiamo una situazione di questo tipo. Nel 2002 abbiamo avuto un incremento del 39,19%, nel 2003 abbiamo avuto un decremento del 29,10%, nel 2004 abbiamo un aumento sull’anno 2003 del 18,01%. Però per completezza di informazione bisogna dire che i trasferimenti regionali 2004, che in alcuni casi derivano solo da comunicazioni pervenute dalla Regione, pur presentando un trend in aumento sul 2003 (+18,01) e in diminuzione sul 2002 (-16,36%), hanno prodotto incassi, ad oggi, per solo euro 642.479,87, determinando di conseguenza un residuo attivo di competenza di 1.642.298,75, già impegnati e in parte pagati da questa Amministrazione comunale e non sappiamo se arriveranno tutti questi soldi. Io vorrei quindi brevemente dire, e arrivando alla conclusione per forza di cose più che per volontà, che noi ci troviamo di fronte a un Bilancio che non solo segna l’impostazione corretta del preventivo, siamo fisiologicamente all’interno di un’oscillazione dell’1% tra preventivo e consuntivo, ma segna anche una capacità complessiva della macchina e quindi dell’Amministrazione comunale di tener fronte alle difficoltà che ci sono complessivamente. Devo anche dire che non vorrei che qualcuno restasse come l’ultimo difensore di una guerra che è già finita, e me lo lasci dire una volta tanto. Io no, io ho fatto il militare a Cuneo, quindi... Io facendo il militare a Cuneo ho avuto un’esperienza un po’ particolare, un militare un po’ partenopeo. Quindi volevo dire che ci troviamo di fronte a una situazione che io voglio solo ricordare. In questi giorni, e meno male che c’è l’Assessore Di Leva che fa... E va be...” Presidente: “Consigliera Landucci, abbia pazienza, lei è l’ultima persona a parlare in merito allo sforamento. Ho invitato l’Assessore a chiudere, mi ha detto che sta per chiudere l’intervento. Lo riinvito a chiudere l’intervento.” Ass. Di Leva: “..... che c’è l’Assessore Di Leva che fa consumare un voto di astensione alle minoranze, perché se no anche sul Bilancio delle Farmacie qualcuno doveva votare a favore. Allora io mi sono preso la briga di dare una risposta per consentire di mantenere un’astensione alle forze di minoranza. Però voglio dire che in questi giorni non sono io, io sono uno che legge i giornali. L’allarme della situazione economica è stata lanciata prima dall’ISTAT, due giorni dopo dalla CONFINDUSTRIA, una settimana dopo dalla CONFCOMMERCIO, l’altro ieri dalla Corte dei Conti. Questo è un paese in recessione e quando c’è la 6 recessione non è che c’è una recessione solo per lo Stato, la recessione è del paese e quindi anche il sistema complessivo di governo ne risente e se si fa fronte a questi aspetti recessivi con politiche sane, salubri, vuol dire che c’è un quid in più e almeno sui numeri non facciamo furbizie, i numeri sono questi.” Presidente: “Grazie, Assessore Di Leva. Io ho concesso tre minuti in più all’Assessore Di Leva ma perché ritenevo che sul Conto Consuntivo, che è un argomento abbastanza importante fosse un contributo a una discussione più corretta da parte dei Consiglieri. Poi non è vero che è l’unico che sfora in questo Consiglio. A questo punto si apre la fase del dibattito, quindi i Consiglieri che vogliano intervenire su questa delibera sono pregati di prenotarsi. Consigliere Masi, ha chiesto la parola? Prego.” Cons. Masi: “Grazie, signor Presidente. Come negli anni scorsi, la volontà dell’Amministrazione comunale è stata quella di impostare e realizzare un Bilancio il più possibile chiaro e trasparente. La stessa relazione dei Revisori dei Conti da atto all’Amministrazione di aver agito con la massima trasparenza nel rendiconto 2004. L’Amministrazione comunale ha lavorato mantenendo fermo l’impegno assunto nella discussione di Bilancio ed ha avviato una concreta pulizia dei residui attivi e passivi, raggiungendo un risultato quasi ottimale. Va riconosciuto all’Amministrazione, ed in particolare all’Assessore e agli uffici contabili di aver fornito alla Commissione Bilancio tutte le informazioni e la documentazione periodica sull’andamento dei conti pubblici. È stato migliorato il servizio di riscossione tributaria ed extratributaria. A fronte di una media dei Comuni che si attesta al 70%, il Comune di Sesto è al 78 e questo è un ulteriore merito che va dato a questa Amministrazione. Anche l’avanzo di bilancio, pari a 159.703 euro circa denota una seria predisposizione del Bilancio di Previsione. Va inoltre segnalato il senso di civiltà dei cittadini sestesi. Le maggiori entrate del Comune sono determinate dai contributi fiscali della cittadinanza, di qui uno sprone all’Amministrazione comunale a mantenere gli impegni assunti nel contesto di un’azione amministrativa improntata alla chiarezza degli obiettivi e alla trasparenza dell’utilizzo del danaro pubblico. Sono stati mantenuti tutti i servizi esistenti, si è sopperito in campo sociale e culturale a fronte di contributi non concessi da parte dello Stato e della Regione. Si è rafforzato l’impegno nel settore della cultura, settore che riteniamo di particolare rilievo per la crescita e lo sviluppo della comunità della nostra città. L’Amministrazione comunale, in coerenza con gli impegni programmatici assunti con la politica sempre attenta alle fasce più deboli, ha saputo impostare e portare a termine interventi rilevanti. È stato aperto l’asilo di via Boccaccio, si sta portando a termine la seconda casa di riposo di via Boccaccio, la ristrutturazione della Pelucca a carico della Fondazione e con il supporto tecnico del Comune, oneri di urbanizzazione a Falck Vulcano per opere stradali, 7 conclusione oneri di urbanizzazione Concordia Sud, con creazione di una via di collegamento Viale Italia – Edison, parcheggi e due aree a verde pubblico. Proseguono i lavori dell’area Breda per la costruzione del Museo dell’industria e del lavoro. A breve inizieranno i lavori sul carro ponte, dove sarà costruito un palco permanente per eventi musicali e culturali. Si sta restaurando a spese dell’Ansaldo una locomotiva dei primi del 900 ed una carrozza di metà dell’800, che saranno collocate sotto il carro ponte. La nostra idea è che il Museo dell’industria e del lavoro sarà un grande evento per la memoria di tutti i lavoratori di questa città. Noi riteniamo che senza memoria non ci sarà futuro.” Presidente: “Grazie, Cons. Masi. In attesa che si prenoti qualche altro Consigliere, io me ne scuso, ho dimenticato di dirlo in apertura di seduta. Partecipa stasera alla nostra discussione anche il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, il dott. Bignamini, che è qui presente in sala. Quindi se qualche Consigliere avesse bisogno di qualche chiarimento, sappia che c’è anche il contributo del Presidente del Collegio. Consigliere Leo, ha chiesto la parola? Prego.” Cons. Leo: “Grazie, Presidente. Il documento presentato questa sera ci permette di verificare la situazione finanziaria del Comune, il suo stato di salute sugli investimenti e sulle spese, nonché ci permette di dare atto a questa Amministrazione che la promessa di informare il Consiglio Comunale periodicamente sullo stato finanziario del Comune è stata mantenuta. Diciamo questo non solo per il documento in oggetto ma anche per i passaggi che avvengono periodicamente sullo stato finanziario, che vengono presentate in Commissione Affari Istituzionali. Entrando un attimino nel merito dei numeri ci pare di cogliere nel documento alcuni indicatori importanti. Nella tabella di pag. 46 notiamo che dal 2002 il dato relativo alle entrate per trasferimenti dallo stato risente dell’incremento avvenuto a Sesto del gettito IRPEF per un totale di 14.093.720 euro, +1,5% rispetto al 2003. Questo è il dato del 2004. La compartecipazione al gettito da parte del Comune non compensa comunque la riduzione dei trasferimenti ordinari da parte dello Stato, che era di 5.393.000 euro circa e passa a 3.013.720 euro. Se prendiamo soltanto questo dato abbiamo addirittura un -44%, che si riducono poi nella somma complessivamente, rispetto al 2003, dell’8 e mezzo per cento. Totale, nel 2003 abbiamo 21.464.000, sono diventati 19.634.640 euro, come si vede dalla tabella. Quindi il dato è molto chiaro per quanto riguarda i trasferimenti dello Stato. Poi andiamo a vedere altre cose, cerchiamo di verificare alcune cose. Vediamo che questi fondi, per esempio fondi regionali, possono essere utilizzati solo su progetti specifici e sono quindi a disponibilità vincolate, cioè fino al loro esaurimento. In queste cifre ci sono anche entrate per trasferimenti che comprendono il fondo per le politiche sociali previste dalla Legge n. 328/2000, che per il 2004 sono pari a circa 580.000 euro. Notiamo quindi una pressione fiscale 8 equilibrata, frutto di una politica sempre più mirata a un controllo delle risorse economiche e di gestione, che quando è possibile evita di gravare sulle spalle dei cittadini, ribadendo che gli aumenti dovranno sempre essere riconducibili a un miglioramento dei servizi. Un’altra cosa che volevo evidenziare e che si vede nella tabella di pag. 44, parlando di tassa di smaltimento rifiuti, miglioramento dei servizi che non possiamo dire avvenuti a questa voce qua perché è aumentata di un +6,2%, però ogni volta noi discutiamo di questa cosa in occasione del Bilancio preventivo e del consuntivo, interveniamo sulla pulizia della città ed evidenziamo che il rapporto costi/qualità non sembra sia adeguato al servizio erogato dall’appaltatore. I motivi sono molteplici, è inutile parlarne in questa sede, più o meno conosciuti. Crediamo che comunque l’Amministrazione debba riflettere su questo problema importante. Noi crediamo che una città sufficientemente pulita sia uno dei biglietti da visita da mostrare quando si vogliono attirare risorse anche in altri campi. Se non si riesce a migliore questo importante servizio, che è sentito dai cittadini, come pensiamo di avere delle buone idee per lo sviluppo della città? Quindi è importante riflettere su queste cose. Un’altra cosa positiva, verifichiamo in questo rendiconto la prosecuzione della lotta all’evasione dell’ICI, notiamo un incremento di questa voce del 25% rispetto all’altro precedente di questa entrata. Parlo del recupero accertamenti ICI, tabella a pag. 44, che è sempre parte importante di una voce in entrata che si sta regolarizzando senza alcun tipo di condono. Io mi fermerei qui, poi dirò ancora qualcosa per la dichiarazione di voto. Grazie, Presidente.” Presidente: “Grazie, Consigliere Leo. Ha chiesto la parola il Consigliere Nicosia.” Cons. Nicosia: “Grazie, Presidente. Siccome l’Assessore voleva parlare un po’ di numeri io avevo qualcosa da chiedere in merito ai numeri. Parlando a pag. 4 del consuntivo, relativo alle entrate Titolo II, vengono indicate minori entrate per euro 63.324, relative alla tassa di occupazione del suolo pubblico. Vorrei sapere il motivo di queste minori entrate e lo stesso vale per la tassa dei rifiuti per circa 675 mila euro. A pag. 6 il motivo della diminuzione del fondo consolidato. A pag. 15 la differenza di entrata di 29 mila euro relativa al provento delle rette Estate Famiglie e a pag. 16 minor proventi di attività parascolastiche per circa 318 mila euro. A pag. 20 troviamo il problema delle locazioni di stabili. Vi sono delle diminuzioni notevoli rispetto a quanto previsto. Sarebbe utile avere un dettaglio degli eventuali contenziosi in essere e i motivi del non recupero di eventuali somme e se sono stati predisposti eventuali piani di rientro. Già l’anno scorso avevo segnalato sul Bilancio l’inserimento eventualmente di un fondo svalutazione per quei casi cosiddetti sociali. A pag. 20 parliamo del canone per la cessione servizio idrico. Si evidenzia una minore entrata di circa 397 mila euro. Vorrei sapere il motivo di questa minore entrata. A pag. 24 per quanto riguarda l’utile relativo al Consorzio Acqua potabile e 9 al Forno di incenerimento, possiamo notare una diminuzione di 308 mila euro e 206 mila euro per quanto riguarda il Forno. Per quanto riguarda il Forno di incenerimento ritengo che sia una situazione un po’ delicata e già in sede di Bilancio preventivo lo scrivente si era meravigliato in precedenza relativamente al fatto dell’utile. Questa cosa doveva essere monitorizzata dall’Assessore e dal Sindaco. Relativamente al Forno ci si può riallacciare al problema dei rifiuti, problema ben noto alla cittadinanza ed agli amministratori. A questo punto vorrei conoscere lo stato della proposta partita in sede di conto del bilancio 2003, risollecitata da due interrogazioni dallo scrivente, in merito alla costituzione di una holding che doveva gestire questo problema, anche perché il Sindaco aveva promesso una Commissione con la composizione da parte dell’opposizione. A pag. 25 vi è una minore entrata di 491 mila euro relativa al contributo per riciclaggio e sempre a pag. 25 una minore entrata di 737 mila euro relativa a proventi diversi. Si vorrebbe capire il dettaglio di questi proventi diversi. A pag. 26 vengono evidenziate minori entrate sempre per locazioni abitative relativi agli stabili. Bisognerebbe capire l’elenco delle partite non incassate e se vi sono in essere dei contenziosi affidati a dei legali e se è il caso, come avevo già detto prima, di inserire anche qui un discorso relativamente ad un fondo. A pag. 27 troviamo minori incassi per diritti di segreteria per 116 mila euro e a pag. 29 c’è una diminuzione di 104 mila euro relativa alle spese del referendum. Invece a pag. 31 troviamo un recupero IVA trasporti: vi è una diminuzione di circa 221 mila euro. A pag. 32 relativamente all’alienazione degli immobili, vi sono state minori entrate per circa 2 milioni di euro. Vorrei conoscere quali immobili non risultano alienati e se esistono delle difficoltà relative alla vendita di tali immobili o se non sono stati effettuati bandi d’asta, perché in previsione, se non ricordo male, si parlava di 3.800.000, 100 mila euro di incassi relativi agli immobili. A pag. 37 relativamente al condono edilizio vi è un aumento di 180 mila euro rispetto alle previsioni. Bisogna riconoscere che è un provento, rispetto alle previsioni è andato abbastanza bene il discorso del condono. Quindi se l’Assessore mi permette una battuta, una parte di quei soldi li può anche devolvere all’aria condizionata, così non moriamo di caldo. Per quanto riguarda pag. 38 vorrei sapere il motivo relativo al mancato introito delle reti tecnologiche riferite tutte al Piano P. Marelli. Parliamo di circa 5.500.000 euro e a pag. 41 vorrei conoscere il fatto come mai non sono stati incassati i contributi relativi a Villa Mylius. A pag. 47 c’è una voce che fa riferimento all’adeguamento antincendio degli edifici pubblici comunali, vorrei sapere il motivo per cui non sono stati adeguati gli uffici comunali alle norme antincendio, perché sono stati stornati circa 300 mila euro. A pag. 53 risultano invece minori entrate per ritenute d’acconto di 407 mila euro. Non so se è una partita di giro o è stato cambiato qualche conto, e a pag. 60 risultano maggiori acquisti di beni di consumo per circa 49 mila euro. Vorrei sapere il dettaglio della voce e conoscere come vengono gestiti gli acquisti di beni di consumo, fino a quale importo vengono gestiti con trattativa privata. A pag. 62 10 vorrei capire queste prestazioni di servizio se sono relative a consulenze o quant’altro e conoscere il dettaglio relativo. Inoltre vorrei chiedere relativamente alle consulenze come è stato impostato il servizio, se è come negli anni precedenti oppure se sono state apportate delle modifiche. Devo segnalare inoltre che dalle delibere di Giunta e dalle determine in merito alle consulenze ho potuto constatare che ultimamente ricorre spesso un nominativo, che molto ha fatto per determinare opere e ritengo un buon professionista, ma presumo che oltre a lui in tale campo vi siano altri consulenti altrettanto accreditati. Vista la delicatezza di certi incarichi, visto che verranno costituite delle società a livello comunale, ritengo opportuno che tale nominativo per ragioni di opportunità non appaia nelle società di nuova costituzione. A pag. 93, relativo agli acquisti di beni immobili, vorrei conoscere il dettaglio di tale voce e quali beni siano stati acquistati. Un’ultima considerazione relativa alle osservazioni e alle raccomandazioni finali proposte nella relazione dell’anno precedente da parte dei Revisori relativamente all’aggiornamento degli inventari dove già l’anno scorso lo scrivente aveva segnalato la necessità di un’inventariazione del patrimonio comunale. Ritengo opportuno che lo stesso venga effettuato nel minor tempo possibile, dando magari una consulenza ad obiettivo, facendo così un servizio utile al Comune. Grazie.” Presidente: “Grazie a lei, Consigliere Nicosia. Ha chiesto la parola la Consigliera Tabacco, ma se mi permettete un consiglio. Non voglio assolutamente mettere i piedi nel piatto, però io non ho partecipato ai lavori di Commissione, ma l’intervento del Consigliere Nicosia, un intervento più che legittimo, mi sembrano domande più da lavoro di Commissione, perché se no qui l’Assessore poi pretende di parlare per mezz’ora per rispondere a tutte le domande che lei ha sollevato. Quindi mi sembrerebbe opportuno che al limite si facciano più Commissioni o che le Commissioni abbiano una durata maggiore, proprio per approfondire le domande di carattere tecnico, riservando all’aula consiliare l’intervento più prettamente politico, anche più duro. Però è un invito, è un consiglio, è legittimo l’intervento. Consigliera Tabacco, lei ha chiesto la parola. Prego.” Cons. Tabacco: “Grazie, Presidente. Questa sera credo che l’Assessore Di Leva, a fronte di tutte queste domande fatte dal Consigliere Nicosia possa farsi forza nel fatto che ha fatto il militare a Cuneo e che abbia una bella maglietta verde... Detto questo, diceva con la sua maglietta verde l’Assessore Di Leva prima che diminuiscono i trasferimenti ordinari da parte dello Stato. Io ricordo a questo proposito che la Lega aveva chiesto ed ottenuto un impegno da parte del governo, che si è poi mosso nelle istituzioni europee proprio per ricontrattare i termini del patto di stabilità europeo, proprio al fine di evitare maggiori penalizzazioni per il nostro paese e quindi anche per i nostri enti locali. Per il resto sappiamo che in questo caso la coperta è corta e ci stiamo adoperando per fare quanto ci è 11 possibile. Come la Consigliera Landucci, d’altro canto anch’io ho notato nel Bilancio che ci avete presentato che comunque le entrate tributarie, quindi i trasferimenti da parte dello Stato, sono del 5,58% in più. Come ricordava prima l’Assessore non si possono mettere tutte assieme le voci d’accordo ma aumentano addirittura del 12% rispetto al 2002. Quello che vorrei sottolineare è che credo che questa Amministrazione comunale abbia, lo hanno già detto prima i colleghi di Forza Italia, aumentato in modo eccessivo, esagerato, le tasse, cioè tasse e tributi speciali e quant’altro a carico dei cittadini sestesi. Cito, ad esempio, l’ICI che è altissimo, cito ad esempio la tassa dei rifiuti che aumenta enormemente per un servizio che non funziona e non è reso in modo adeguato ai cittadini di Sesto. Poi chiedo ad esempio che cosa siano questi proventi diversi, a pag. 23, che addirittura aumentano da 42 al 47%. Sto parlando dell’elaborazione grafica, mi riferisco a queste schede. E comunque sia, volevo capire, come mai ci sia invece un minore introito rispetto alle riscossioni dei crediti. Poi a pag. 29 chiedo una spiegazione, perché io non ho partecipato ai lavori di Commissione, quindi la chiedo questa sera: c’è un aumento dei mutui e dei prestiti. Vorrei capire per fare che cosa, che cosa si va a fare con questo aumento consistente, quindi come politica amministrativa. Credo che in generale siano molto alte le spese correnti rispetto alle spese in conto capitale, volevo chiederne la ragione. Cioè chiedo all’Assessore Di Leva qual è la politica di investimento. Questa è una domanda che avevo già fatto in altre occasioni. Vorrei capire che cosa andiamo a fare concretamente come politica di investimento. Dopo di che sempre nella relazione, a pag. 35, confrontando le spese correnti, anch’io noto che c’è un aumento consistente alla voce smaltimento rifiuti esagerato, eccessivo rispetto al servizio reso ai cittadini. Non c’è rapporto tra costo del servizio e qualità del servizio stesso reso, c’è un servizio non adeguato, questo lo ha detto prima anche il collega della maggioranza. Credo che comunque non sia sufficiente l’investimento, in generale, fatto sul settore gestione del territorio e ambiente, pensando e ritenendolo invece un servizio importante per questa città. Anche in questo caso ha sempre funzionato molto poco. C’è un assessore nuovo in questa partita quindi vorrei capire per quale ragione comunque gli investimenti in questo settore sono così scarsi e così bassi. Significa chiaramente che la vostra politica amministrativa, al di là degli Assessori nuovi, non intende mettere mano comunque, in modo adeguato, a questa voce. Mentre invece riferendomi al rendiconto di gestione, cioè alla relazione della Giunta comunale, avrei qualche domanda da porvi. Anzitutto rispetto alla pianta organica e al personale, pag. 9, vorrei sapere se a fronte di queste attività elencate a pag. 9 relative al personale dell’Amministrazione sono previste delle nuove attività del personale stesso oppure se è prevista comunque una razionalizzazione della pianta organica rispetto alle nuove esigenze che sono subentrate, recenti. Anch’io vorrei sapere quante sono le consulenze, dove mirano, in modo più specifico, come chiedeva anche prima il collega. Dopo di che anche alla voce “Accoglienza e logistica”, che impegna ben 44 12 persone a tempo pieno, vorrei sapere che cosa s’intende, che cos’è. Chiedo una spiegazione. Rispetto al settore dell’urbanistica, invece, e a quello della tutela ambientale, non solo, ma anche all’attuazione dei grandi progetti urbani e di sviluppo urbanistico di Sesto, che mi sembra abbiano sempre avuto e debbano trovare un’importanza fondamentale per la nostra città, mi sembra invece molto carenti questi settori per quanto riguarda l’impegno del personale appunto. Oltretutto data l’importanza, non solo che io ritengo debbano avere questi tre settori ma anche rispetto all’importanza che voi avete sempre dichiarato di voler dare allo sviluppo del territorio, dell’ambiente e dell’urbanistica, quindi all’attuazione dei progetti. Anche qui è stato cambiato un Assessore e mi chiedo, quindi, la congruenza tra i vostri impegni esplicitati più volte a livello verbale e quello che invece si ritrova in modo opposto all’interno di questo rendiconto. Per quanto riguarda il resto, volevo chiedere se voi per il prossimo anno comunque prevedete di assumere nuove persone per caricarle magari su questi settori che a mio parere sono abbastanza scoperti o comunque di dare delle consulenze rispetto a questi settori e poi rispetto alla parte della prestazione dei servizi, a pag. 14, io volevo dire questo. C’è un impegno del 49,55% della spesa corrente e quindi volevo sapere come questi servizi, visto che la voce è generica, vengono ripartiti poi sui vari settori e in che cosa consistono nello specifico. Al solito, ricorre la voce relativa alla polizia locale, cioè a tutto il settore che riguarda la sicurezza della nostra città, sicurezza che io ritengo molto scarsa, con tutti i problemi che esistono e che conosciamo. In questo settore devo dire che è minimamente cresciuto in quest’anno, ma d’altro canto corrisponde soltanto al 4,18% del totale. Per cui credo che sia molto bassa questa percentuale di spesa corrente soltanto del 4,18 per una voce che è quella relativa alla sicurezza, che invece sarebbe importantissimo incrementare e rimpolpare e questo non è stato fatto. Quindi chiedo una spiegazione in merito. Diminuisce l’efficacia degli asili nido, anche per quanto riguarda il settore dell’istruzione, e in particolar modo della scuola materna (mi riferisco alla pag. 15). Mi sembra molto poco l’investimento relativo a questo servizio che invece credo sia estremamente importante per la nostra città e per chi vi abita, così come è molto basso in generale l’impegno per le attività e i servizi culturali. Altra voce, quindi altra politica di investimento che non esiste, praticamente, in questa Amministrazione, è tutta la parte che riguarda lo sviluppo economico e i servizi produttivi. Vorrei far notare all’Ass. Di Leva che faccio un piccolo raffronto: il settore sociale nel nostro Comune prevede una spesa del 20,84%, mentre invece ho dei dati abbastanza carini da leggere, relativi alle uscite fatte in Regione Lombardia, dove la voce relativa alle politiche sociali corrisponde ben al 54,6%, con una percentuale di investimento pro capite del 14,1% a testa all’anno. Lo sviluppo economico e i servizi produttivi, che dovrebbero invece essere sostenuti e incrementati da parte di un’Amministrazione perché riguardano poi l’investimento, non esistono, sono pari allo zero virgola qualcosa per cento, o 13 addirittura allo zero. Credo quindi in generale che anche questa volta ricorra la considerazione che altre volte avevamo fatto, cioè al di là degli attacchi al governo per la mancanza dei trasferimenti di spesa corrente, credo in realtà, Assessore Di Leva, che la vostra Amministrazione ci faccia capire che toglie soldi, aumenta le tasse, però a fronte di servizi che va a rendere al cittadini ma che noi non condividiamo perché quando uno toglie soldi agli asili, all’istruzione, allo sport (per esempio alle attività sportive sono diminuite tantissimo le spese rispetto allo scorso anno e rispetto agli anni precedenti), si tolgono i soldi relativi alle politiche ambientali, relativi all’attuazione dei grandi progetti, si tolgono soldi relativi agli asili nido e quindi a una parte consistente dei servizi sociali, si tolgono i soldi, perché è pari a zero l’impegno di spesa sulla voce dello sviluppo economico e delle attività produttive che io ritengo fondamentali, mi chiedo che politica voi andate a fare, in realtà, a favore di cittadini di Sesto S. Giovanni. Grazie.” Si dà atto che esce il Consigliere Parmiani. PRESENTI : N. 25 Presidente: “Grazie a lei, Consigliera Tabacco. Ha chiesto la parola il Consigliere Galeone. Prego.” Cons. Galeone: “Io penso, Assessore Di Leva, che tra le domande di Poli e quelle della Consigliera Tabacco, stanotte dormiamo qua, perché rispondere a tutte diventa una follia. Scusi, ho sbagliato Consigliere Poli, è stato un lapsus. Per cui due soli commenti, due sole note sul Bilancio dell’esercizio finanziario 2004 del nostro Comune. La nostra attenzione nell’analizzare il rendiconto della gestione finanziaria 2004, si è soffermata principalmente sulla capacità di spesa espressa dalla gestione e sulla diversa composizione delle entrate finanziarie, soprattutto in relazione agli anni precedenti. Abbiamo apprezzato, Assessore, per cui se gli altri non apprezzano ci dispiace molto la chiara e trasparente esposizione dei diversi elementi del rendiconto, la facilità di lettura e soprattutto i tabulati portanti la rappresentazione grafica dei diversi andamenti e di questo ci complimentiamo con lei, Assessore Di Leva e con i suoi collaborati di quanto hanno svolto. La gestione dei residui, soprattutto quelli attivi, che in caso di loro insussistenza verrebbe a generare delle carenze nei flussi finanziari in entrata, ci appaiono ben monitorati e sotto controllo e di in prudente equilibrio rispetto a residui passivi che li superino di un importo pari al 21%. Raccomandiamo quindi di mantenere una forte pressione su tale elemento di Bilancio, cercando di ridurre quanto più è possibile queste voce, perseguendo il risultato di una pronta capacità di spesa rispetto alla progettualità prevista dal programma di governo dell’Amministrazione comunale. Significativo è stato l’incremento delle entrate extratributarie, il 24% in più rispetto all’anno precedente, e contenuto l’aumento delle entrate tributarie pari al 5,6, e questo ci sembra completamente diverso da quanto diceva la Consigliera Tabacco, non 14 siamo certo un Comune che tartassa i cittadini, caso mai è un governo che ci manda meno e noi siamo costretti a porre rimedio, cui si collega il miglioramento degli indici del grado di autonomia finanziaria e di autonomia tributaria, con conseguente minore dipendenza dai trasferimenti dello Stato e della Regione. Altro indicatore che non può certo passare inosservato è il miglioramento dell’indice rappresentativo dell’incidenza del costo del personale sulla spesa corrente, che pur a fronte di aumento del costo medio del personale stesso, risulta evidenziare di fatto una migliore efficienza delle risorse umane impiegate dal nostro Comune. La forte assunzione di mutui, accompagnata dall’emissione del prestito obbligazionario comunale, dimostra concretamente l’impegno di questa Giunta ad effettuare investimenti significativi, parte integrante e non rinviabile del programma di governo che noi ci siamo dati. Gli sforzi poi fatti dall’Amministrazione comunale nella funzione di controllo e di gestione, tramite anche l’utilizzo di competenze esterne qualificate, sta iniziando a dare i suoi frutti che ci consentono di esprimere con trasparenza l’andamento della gestione stessa, della quale noi siamo pienamente soddisfatti, soprattutto perché ne sono pienamente soddisfatti i nostri concittadini. Grazie, Assessore, grazie Presidente per avermi dato la parola.” Presidente: “Grazie a lei, Consigliere Galeone, Consigliera Pellegrini, prego.” Cons. Pellegrini: “ Grazie, Presidente. Innanzitutto un ringraziamento all’Assessore e agli uffici che ogni anno predispongono questa mole di documentazione e non solo, con attenzione e cura ogni giorno gestiscono il Bilancio del nostro Comune che, per quanto sano, sicuramente non ha una gestione facile. Per cui mi sembra un ringraziamento assolutamente doveroso. Ringrazio poi in particolare l’Assessore stasera perché ha fatto delle precisazioni assolutamente interessanti sulla parte entrate. Su quella quindi non mi dilungherò anche perché sinceramente chi vuole capire e legge i numeri con attenzione ed ha ai termini tecnici il giusto significato, ai numeri non si scappa, sono quelli che ci ha fornito l’Assessore, due note sulle entrate che mi sembra importante sottolineare sono innanzitutto quanto ci riferiva anche l’Assessore, ovvero l’allargamento della base imponibile conseguito grazie ad una lotta costante all’evasione fiscale. Mi sembra importante per due motivi. Primo perché è un segnale in contro tendenza rispetto a quelle che sono le politiche più generali, le politiche governative; secondo perché attraverso un’operazione assolutamente corretta e doverosa, si ristabilisce quella che è una giusta equità fiscale, ovvero che chi deve pagare, paghi correttamente quanto deve, anche perché poi è inutile andare ad incrementare invece alcuni tributi piuttosto che alcune varie tasse, quando poi qualcuno non paga quanto dovuto. Quindi questo mi sembrava assolutamente corretto da sottolineare. Quindi anche qui un ringraziamento a quanti ogni giorno spulciano tabelle e dichiarazioni varie per costantemente proseguire questo lavoro. Mi voglio 15 soffermare sulla parte, visto che tutti si sono occupati delle entrate e molte volte con assoluta confusione, sulla parte relativa alle spese. Le spese, sia correnti che di investimenti – mi riferisco ai totali, poi magari parlerò di alcune spese in dettaglio, vanno ad incrementare. Questo da una parte è un segno problematico, nel senso che ci sono alcune spese, in particolare tutte le spese relative al settore sociale che sono un dato drammatico perché ovviamente vuol dire che sempre più cittadini hanno bisogno di ricorrere a quelli che sono i servizi comunali a causa delle loro difficoltà e quindi mi sembrava un dato da sottolineare. Di riflesso c’è il dato positivo della capacità dell’Amministrazione comunale, a fronte di entrate vincolate, trasferimenti vincolati che vanno a ridursi, comunque continuare a offrire tutta una serie di servizi. La prima cosa che mi viene in mente è il fondo di sostegno alle locazioni per il quale il trasferimento regionale veniva diminuito, a fronte del quale invece l’Amministrazione comunale ha deciso comunque di continuare ad erogare, per quanto possibile, il sostegno alle locazioni. In particolare, adesso non so sinceramente la Consigliera Tabacco ha letto il dettaglio del Bilancio. Sinceramente io vedo per esempio, le attività sportive, che a consuntivo abbiamo 1 milione di euro, come spesa corrente, e 300 mila euro per spese di investimenti, che sono tutti valori in aumento rispetto agli anni precedenti. Quindi sinceramente non so dove si vede questa drastica riduzione di tutta una serie di spese per servizi sociali piuttosto che culturali e quant’altro, anzi io vedo sostanzialmente dei mantenimenti, magari dei piccoli aggiustamenti che dal mio punto di vista sono dovuti alle famose razionalizzazioni di cui l’Assessore ci parlava in sede di previsione, perché in effetti il Bilancio consuntivo è interessante confrontarlo con quello che era il Bilancio di Previsione 2004, cosa che aiuterebbe tutti ad essere un pochino più precisi sulle affermazioni che vengono fatte e magari anche sulla richiesta di informazioni. Si rischia di fare abbastanza confusione confondendo i due rendiconti, lo dicevo anche prima per quanto riguardava il Bilancio delle Farmacie. Quindi questo dato è importante secondo me, della spesa e della capacità del nostro Comune a fonti di finanziamento, quindi a fonti di entrate sostanzialmente invariate, se non l’aumento dell’ICI ma sulla seconda casa, quindi non sull’abitazione principale. D’altra parte se le entrate dei trasferimenti e da compartecipazione... Voglio ricordare che la compartecipazione IRPEF è reddito che produciamo noi abitanti di Sesto che in qualche modo è giusto che rimanga sul nostro territorio. Qui ci sarebbe da aprire tutto il capitolo riguardo la mancanza di fondi di perequazione, perché ovviamente immagino un Comune non ricco come il Comune di Sesto quanto può avere di compartecipazione IPERF. Se a questo aggiungiamo i tagli dei trasferimenti che comunque tutti i Comuni subiscono, abbiamo situazioni in cui i Bilanci dei Comuni non sono certo sani e solidi come quello del nostro Comune. Concludo con un’ultima nota. In effetti se si prende il dettaglio dei trasferimenti del 2004 e lo si confronta con quello non solo della differenza tra l’accertamento e quello che era in previsione, ma anche con i valori degli anni precedenti, è una se non drammatica 16 ma quanto meno preoccupante successione di segni meno. Io non so sinceramente dove i colleghi della minoranza vedano questi trasferimenti aumentati. A onor del vero bisogna dire che questa è una politica generale che non è soltanto del governo Berlusconi ma comincia con i governi precedenti, anche se lì magari erano previsti fondi di perequazione di cui parlavo prima. Però è sicuramente una scelta più generale che deriva anche dai parametri che Maastricht ci impone e quindi a onor del vero questa è l’unica cosa che posso condividere quando la Consigliera Tabacco parlava della riduzione delle entrate dovuta al patto di stabilità. Però in effetti i numeri parlano chiaramente, i trasferimenti diminuiscono e la compartecipazione rimane sempre più o meno costante, anche perché riferita, se non sbaglio, magari l’Assessore si ricorda meglio, all’anno 2001. La compartecipazione non viene aggiornata non dico annualmente ma almeno ogni due anni in relazione al reddito realmente prodotto, ma è ferma ai redditi prodotti nel 2001, quindi a noi ci viene trasferito ancora di compartecipazione percentuali variabili ma sempre riferite alla stessa base di calcolo, ovvero l’anno 2001. Grazie.” Presidente: “Grazie a lei, Consigliera Pellegrini. Ha chiesto la parola la Consigliera Croatto.Prego.” Cons. Croatto: “Io aggiungerò pochissimo, anche perché gli interventi dei colleghi sono stati assolutamente precisi ed esaustivi, quindi ho ben poco da aggiungere. Inviterei i Consiglieri che hanno appunto posto le domande precedenti, domande tecniche precise, le prossime volte, nella riunione di Commissione, dove lì sicuramente avranno a disposizione più tempo e anche i dirigenti per tutte le precisazioni e le risposte del caso. Due precisazioni. La prima è sicuramente una non conferma di ciò che prima ha detto la Consigliera Tabacco e cioè che questo slogan che il Comune prende e niente dà. Ora, è chiaro che non sono stati fatti degli aumenti, come ha detto prima anche la Cons. Pellegrini che mi ha preceduto le aliquote non sono state aumentate, quindi l’ICI non è stata toccata sulla prima casa, neanche l’aliquota sullo smaltimento rifiuti. C’è da sottolineare come l’ente, come il Comune, abbia sviluppato, questo sì, un’autonomia finanziaria che per fortuna gli ha permesso, nonostante un periodo di diminuzione di trasferimenti correnti dallo Stato, di mantenere la salubrità del Bilancio, quindi grazie ad un certo tipo di politica che gli ha permesso una sorta di autonomia. Vedo innanzitutto, per quanto riguarda le spese sostenute, a pag. 58, che vi è un incremento rilevante per quanto riguarda la funzione 10 e cioè il settore sociale. Nel 2004 siamo a 12.644,12 rispetto a 11.440 del 2003, nonostante i trasferimenti da Stato e Regione per il settore sociale sono stati diminuiti. Infatti nel 2004 sono di 971 mentre nel 2003 erano di 1264,81. Purtroppo non sarà interessante, però ci sono i numeri, i numeri sono precisi, la matematica non è un’opinione, quindi non facciamo altro che dare lettura di ciò per rendere contezza del nostro ragionamento. Nella tavola n. 17 del 17 rendiconto di gestione per quanto riguarda invece le entrate da contributi e trasferimenti correnti, nel 2004 c’è un –11,10% rispetto al 2003 di trasferimenti dello Stato. È chiaro che l’operazione che suggeriva di fare la Consigliera Landucci e cioè che bisogna sommare comunque le entrate, quindi entrate tributarie, entrate da contributi e trasferimenti correnti, entrate extratributarie, è un’operazione assolutamente non corretta e non corrisponde al vero. È come dire che ci arrivano degli aiuti, dei sussidi, per esempio nel Titolo III di entrate extratributarie sono compresi gli utili ad esempio delle aziende speciali e della farmacia. È chiaro che i contributi che ci arrivano dal Titolo III e quindi per capacità territoriali, locali, nostre, nulla hanno a che fare con ciò che è il trasferimento che ci arriva dallo stato. Quindi sono tre cose che vanno ben distinte, sono tre voci diverse, e quindi non possiamo fare una semplice somma. Questo semplicemente per chiarire. C’è stato anche un incremento nel settore della Polizia Municipale e quindi nel settore così caro ai leghisti che è quello del controllo del territorio. Io direi quindi che il settore sociale, l’altro settore importante come quello della sicurezza, nonostante una crisi sostanziale e una politica di recessione, il Comune incrementa e crede che i cittadini debbano avere una risposta e, come dimostrano i numeri, anche quest’anno con il consuntivo siamo stati in grado di darla.” Presidente: “Grazie, Consigliera Croatto. Ha chiesto la parola la Consigliera Landucci.” Cons. Landucci: “Io credo che dobbiamo dire alla dottoressa Orsetti di non fare la somma, perché alla pag. 17 dell’organo di revisione la somma delle entrate correnti l’ha fatta la dottoressa Orsetti o chi per lei. Se voi andate a vedere, entrate Titolo I, Titolo II, Titolo III, somma finale. La prossima volta diciamo alla dottoressa Orsetti di non fare più le somme. Secondo, io credo che abbiamo sentito stasera, forse senza che membri della maggioranza se ne accorgessero, una esaltazione di quello che è un principio base delle concessioni federaliste della Lega Nord, specialmente in quello che ha detto la Consigliera Pellegrini, cioè che quello che è prodotto a Sesto deve rimanere a Sesto. Questo è quello che da sempre dice la teoria federalista della Lega. È chiaro che in un prosieguo, ancora appena iniziato, di federalismo, io credo che al limite i trasferimenti dello Stato tenderanno ad azzerarsi. Infatti la preoccupazione qual è? Di quali Comuni è? Di quelli che a differenza dei Comuni come Sesto non hanno una grande base contributiva, tanto è vero che si accennava al famoso fondo di perequazione, che stia tranquilla la Consigliera Pellegrini, non toccherà a noi. Noi saremo chiamati a contribuire al fondo di perequazione, perché certo noi abbiamo tutto da guadagnare da un aumento della persistenza in loco delle nostre entrate tributarie, perché è evidente tutte le entrate dello Stato vengono dalle tasche dei cittadini, sia quelle che chiamiamo tributarie, extratributarie, trasferimenti... Non è che lo Stato trova i soldi 18 sotto il cavolo. I soldi, purtroppo, lo Stato li prende dalle nostre tasche. È chiaro che fino ad un certo punto in Italia si è fatta una politica centralista, di stampo napoleonico, per cui tutto veniva messo al centro e dal centro è distribuito. Da circa 15 anni, con governi di vario colore, si tende, più o meno, a cercare di fare un maggiore decentramento delle entrate e della distribuzione, quella che si chiama con parola astuta devolution. Direi che questo da un certo punto di vista è il risultato. È chiaro che in prospettiva in un Comune come Sesto i trasferimenti dello Stato tenderanno ad azzerarsi. Ma voi pensavate che aumentassero le capacità impositive del Comune, delle autonomie locali e in più si mantenessero inalterati i trasferimenti dello Stato? Allora sì che sarebbe successo quello che diceva l’Assessore Di Leva, e cioè che noi pagavamo tre volte. Non è vero, perché qui paghiamo di più, ma se ci sono meno trasferimenti dallo Stato vuol dire che meno soldi nostri dallo Stato ritornano a Sesto, perché altrimenti staremo freschi. Se aumenta la compartecipazione IRPEF nel senso che maggiori soldi delle nostre tasse restano a Sesto, è chiaro che io spero bene che lo Stato ce ne dia meno, perché se no lo Stato sarebbe costretto a prendermene di più, e questo chiaramente non lo voglio. Oltretutto credo, Consigliera Pellegrini, che piangiamo da sempre (qui poi dirò due parole sulla crisi economica) del peggioramento delle condizioni di vita. Forse il fatto che i livelli di reddito sono quelli del 2001 potrebbe essere una fortuna nella vostra ottica. Non dite che la ricchezza è diminuita, se allora la calcoliamo su quella del 2001 forse ci va bene. Il principio di non contraddizione bisognerebbe utilizzarlo. Terza cosa, vorrei chiedere all’Assessore Di Leva di evitare di commentare su come e quando i Consiglieri della opposizione possono chiedere la relazione di minoranza. Non credo che questo sia proprio dell’Amministrazione sindacare sul fatto che un Consigliere di minoranza chieda di fare una relazione di minoranza. Questo credo che sia un diritto inalienabile, su cui non vorremmo commenti. Uno pensa quello che gli pare, ma non lo commenta. Dice: “Mi pare non opportuna la relazione di minoranza”. Ma stiamo scherzando? La relazione di minoranza è sempre fatta a discrezione dei Consiglieri di minoranza e nessuno ha il diritto di sindacare questo. Quindi cominciamo almeno a mantenere una libertà di parola, perché se no siamo freschi. Secondo, per quanto riguarda la crisi credo di essere stata la prima a dire che c’era una forte crisi economica, tanto è vero che io avevo allora detto che secondo me l’euro era una camicia di forza che ci stava strangolando. L’ho detto in Commissione 2 e mi ricordo che il Consigliere Amato si alzò e disse: “Prendo atto che il capogruppo di FI è antieuropeista”, e il capogruppo di FI disse: “Amato, io sono così europeista come tutta la mia parte, che posso permettermi di notare i difetti dell’Europa”, perché appartengo a una cultura che ha sempre favorito l’integrazione europea e non ha votato per 30 anni contro l’integrazione europea. Però in questo momento devo dire che da quando voi avete cominciato a votare a favore, si è di molto snaturata ed è peggiorata notevolmente, tanto è vero che ormai sono molti.... Altiero Spinelli non è dei vostri. 19 Direi che i tre fondatori sono Adenhauer, Schuman e De Gasperi... Voi avete votato contro il Trattato di Roma e avete votato contro il Trattato di Maastricht. Fino a quel momento avete sempre votato contro. Questo è agli atti parlamentari, quindi non cominciamo a confondere le carte perché altrimenti andiamo poco lontano. È chiaro che in questo momento noi stiamo soffrendo molto, su questo siamo d’accordo e siamo d’accordo che stiamo soffrendo per una camicia di forza che ci sta strangolando. Però questo non toglie, e qui io ribadisco che il mio intervento non era affatto menzognero perché io non faccio altro che leggere le voci che ha fatto la dott.ssa Orsetti, quindi non sono voci mie, comprese le somme della dottoressa Orsetti, che le entrate di parte corrente che quindi sono le entrate assimilabili per la spesa, e che secondo quanto era stato detto dall’Assessore Di Leva al momento della presentazione del Bilancio di Previsione sicuramente sarebbero diminuite creando un buco incredibile che avrebbe costretto a forti tagli, non solo non sono diminuite ma sono aumentate del 5%. Dopo di che discutiamo da dove arrivano, come arrivano, ma questo è un fatto. Io non ho detto che lo Stato ha dato gli stessi trasferimenti sotto forma... perché non è vero. Ho semplicemente detto che grazie a una politica diversa le voci si distribuiscono in maniera diversa. Ma la somma, che mi pare sia quello che conta, è aumentata del 5%. Quindi non c’è stato, per fortuna, bisogno di alcun taglio, nonostante una grave crisi economica. Questo io ho detto e questo mi pare che corrisponda a verità. Dopo di che è vero che sono diminuiti quelli dello Stato, però è aumentata una compartecipazione e oltretutto ribadisco, perché questo non lo ha detto nessuno, che per volontà del governo centrale non è stato possibile aumentare l’aliquota IRPEF di imposta comunale, che quindi è rimasta costante. Quello sì sarebbe stato un aumento immediato sulle tasche dei cittadini. Questo non è stato fatto. Per quanto riguarda l’ICI sulle seconde case, non siamo a Portofino, tante e tante seconde case non ci sono. Quindi è chiaro che a Sesto la grande quantità della platea è fatta di prime case di residenti. Credo, purtroppo, che buona parte dell’aumento ICI non abbia penalizzato seconde case che non ci sono, perché qui in vacanza non ci viene nessuno, tranne, forse, qualche candidato al suicidio, vittima di masochismi, visto anche il clima che c’è, ma abbiamo forse penalizzato molte attività produttive. Questo non so se è così giusto in un momento di crisi. Però vorrei ribadire quello che ho detto, cioè la somma è aumentata del 5% ed è aumentata in un’ottica federalista e di devolution che naturalmente prevede in prospettiva una progressiva diminuzione dei trasferimenti diretti dello Stato, ma naturalmente restano i trasferimenti mediati, perché è chiaro che la cosiddetta compartecipazione all’IRPEF è un trasferimento mediato, nel senso che noi l’IRPEF lo paghiamo allo Stato mica lo paghiamo al Comune di Sesto. Quindi è chiaro che è una partita di giro, in cui la partenza sono sempre le nostre tasche, perché di altre partenze non ce ne sono, l’arrivo sono o il governo centrale o i governi locali. Quindi vorrei veramente che si cercasse di rispettare almeno quello che è un dato di fatto. L’aumento delle entrate di spese 20 correnti c’è stato ed è stato pari al 5%. Dopo di che possiamo discutere sulla distribuzione, però questo vorrei che fosse riconosciuto. Grazie.” Presidente: “Grazie, Consigliera Landucci. Non ci sono altri interventi da parte di altri Consiglieri, quindi considero chiuso il dibattito sul conto consuntivo. Adesso do la parola all’Assessore Di Leva che ha, non so, 65 richieste e deve rispondere tecnicamente. Se poi lo fa in 5 minuti noi siamo grati. Prego.” Ass. Di leva: Cercherò di rispondere a quanto è possibile. Naturalmente per tutta l’articolazione delle domande manderò anche delle risposte scritte, perché se no veramente arriviamo a domani mattina, cercando di estrapolare alcune che mi sembrano politicamente più rilevanti. Innanzitutto volevo dire che ripartendo dall’ultimo discorso, ma senza... tanto io posso dire una cosa ma non ci capiremo mai. Il fatto di aver fatto la somma è un fatto giusto, ma come articolare le entrate è un altro discorso. Io mi sono sempre riferito, e si può andare a riprendere tutti i discorsi da me fatti, ai trasferimenti dello Stato. Io ho parlato di questo. Ora si dice da una parte: dobbiamo abituarci che ci saranno sempre meno trasferimenti dello Stato. Quando abbiamo chiesto però un articolazione diversa della capacità impositiva, avete detto che chiedevamo delle cose che andavano ad aggravare la situazione economica dei cittadini. Ora, delle due l’una: dal momento che non ci arrivano i soldi da una parte, da qualche altra parte noi dobbiamo prenderli se vogliamo mantenere intatto il sistema sociale e di servizi. Ma veniamo anche al discorso analitico che faceva prima la dottoressa Landucci. Ci dice: distinguendo le due voci, se capisco bene, essendo napoletano magari ogni tanto faccio fatica a capire altri, da una parte ci sono i contributi e i trasferimenti e da una parte la compartecipazione e dice la compartecipazione è aumentata e poi dice complessivamente i trasferimenti sono aumentati del 5%. La compartecipazione anche messa come elemento disgiunto da quelli che sono i trasferimenti, passa dal 14,09 al 14,31. Complessivamente, continuo a dire, siccome non si può dividere queste due voci perché è stata fatta un’operazione tesa a unificare, il totale complessivo dei trasferimenti, io a questo mi riferisco e non ad altro, è di 19,63 milioni di euro, contro i 21,47 del 2003. Questo è il dato, non è un altro e io di questo sto parlando, non di un altro. Poi si dice sesto non è Portofino. Lo sappiamo, non è nemmeno Torre Annunziata. Però quando abbiamo aumentato l’ICI sulla seconda casa io mi ricordo che in questo consesso ci fu un attacco violento, dicendo che avremmo determinato una situazione di aggravio alle tasche dei cittadini. Avevamo detto che avremmo finalizzato, soprattutto perché non c’è quella capacità impositiva che lei richiama, dottoressa Landucci, nei Comuni, abbiamo dovuto trovare un sistema, un escamotage: il 0,5 per mille che abbiamo messo di aumento dell’ICI sulla seconda casa lo abbiamo finalizzato all’apertura dell’asilo nido, altrimenti l’asilo nido non si apriva. Quindi noi abbiamo già applicato, in 21 mancanza di leggi, la capacità impositiva del Comune, chiedendo un sacrificio ai cittadini di Sesto. Io credo che questi sono gli elementi di discussione. Poi lei può andare avanti a continuare a rimettere insieme tutte le cifre, ma non ci capiremo mai perché i dati sono questi, non altri. Io non faccio il gioco delle tre tavolette, sto cercando di riportare schematicamente i dati. Io ho sentito dire che abbiamo praticato un aumento della tassa dei rifiuti. Sono 11 anni, se non sbaglio, che in questo Comune non si applica nessun aumento. Voglio capire dov’è che si è visto questo aumento. Quindi non è merito di questa Amministrazione o del Sindaco Oldrini, sono 11 anni, si sono alternati diversi Sindaci, ma non c’è stato aumento della tassa dei rifiuti. E di cosa parliamo? Non lo so dove lo avete visto questo aumento. Poi si dice voglio sapere perché non si implementa il settore del territorio di personale, perché si ritiene strategico questo settore. A parte il fatto che dobbiamo trovare sempre vie traverse, ma perché c’è il blocco delle assunzioni di personale, che non ho inventato io, ha inventato qualcun altro. Giusta o sbagliata la situazione è questa, non voglio nemmeno analiticamente criticare questo, dico che il dato di fatto è questo, c’è il blocco delle assunzioni del personale. Si dice inoltre: guardate la Regione che ha una spesa sociale che pari al 50%. Però nella spesa sociale della Regione c’è tutto il discorso della sanità, che sul 50% occupa quasi il 100%. Noi non pratichiamo questo e quindi mi sembra improprio aver tirato fuori questa cifra. Ritengo inoltre che sul discorso complessivo che riguarda altre articolazioni, noi quando abbiamo presentato anche il preventivo in relazione a quello che riguarda gli investimenti nel settore dello sport abbiamo fatto delle affermazioni, abbiamo lavorato su questo, di creare delle situazioni sinergiche affinché andassero a coprire la gestione e la manutenzione degli impianti, e anche la realizzazione di nuovi impianti e su questo noi stiamo lavorando. Non è che abbiamo detto una cosa che non stiamo facendo, già allora avevamo indicato qual era la strada. Un’altra affermazione era: volevo sapere, diceva sempre la Consigliera Tabacco, visto che l’incidenza della spesa corrente è del 49,61%, a cosa si riferisce? Bisogna specificare che questa spesa comprende diversissime tipologie di spese, cioè non è una spesa unica. Ad esempio, assicurazioni, corsi di formazione, collaborazioni, utenze, spese telefoniche, acqua, luce, teleriscaldamento, indennità di carica agli amministratori, compresi i Consiglieri Comunali, spese postali, appalti di servizi, appalti di forniture, spese in ambito sociale, ecc. Quindi è una voce abbastanza ampia dove, se vuole, poi può vedere analiticamente come vengono articolate le voci di spesa complessiva. Per quanto poi attiene ad alcune osservazioni del Consigliere Nicosia, innanzitutto faccio riferimento alla questione delle locazioni. Mi sembra un tema che era stato già sollevato da Nicosia. Le entrate minori per le locazioni non abitative sono principalmente dovute alla vendita degli immobili avvenuta nell’anno 2003 e 2004, quella parte che alienata, ma devo ricordare purtroppo che una parte consistente e continua di quella che è un po’ l’evasione viene da alcune strutture dello Stato (PS, 22 Carabinieri), che fanno fatica complessivamente a pagare il canone di affitto. Siccome però la domanda è rivolta soprattutto all’utenza domestica, devo dire che la morosità oggi è arrivata a circa (siamo anche un po’ più sotto) all’8% complessivo. Quindi un dato fisiologico che abbiamo notevolmente ridotto negli anni. Se vi ricordate, andate a vedere il trend e vedete che c’è stata un’operazione di recupero in questo settore. Nicosia diceva poi: fateci capire come intendete muovervi. Innanzitutto verso le strutture dello Stato più che continuare a fare sollecitazioni al Prefetto, che è quello che poi deve creare le condizioni per il pagamento, non è che possiamo sfrattare i carabinieri. Per quanto riguarda invece la parte che riguarda l’osservazione che faceva Nicosia di comunque destinare una voce, se ho capito bene, a quelli che sono i casi socialmente, io credo che su questo potremo fare un ragionamento, cominciare a individuare più in modo specifico quella che è l’incidenza complessiva in questo caso, anche per far sì che questa sia la giustificazione reale, mi sembra di capire dall’intervento. Per quanto riguarda il CAP e il Forno, io voglio dire chiaramente che qui ci troviamo di fronte a una situazione in cui gli utili sono stati rinvestiti, però credo che è nostro dovere arrivare a una sessione di Consiglio Comunale e chiarire le questioni relative al nostro rapporto sia con il CAP che col Forno. Io mi impegno, chiederò all’Amministrazione comunale e al Sindaco che su questa questione, che è una questione di rilevanza politica, ci sia un chiarimento complessivo. Poi si può essere d’accordo o meno, ma quanto meno tutte le questioni vengono messe sul tavolo. Per quanto riguarda la questione che si riferiva alla politica della municipalizzata, io mi ricordo, ed è vero, fu Nicosia a sollevare questa questione qualche anno fa; noi da allora abbiamo fatto passi in avanti. Nella variazione di bilancio che faremo dopo, o quando la faremo, troverete una voce che comincia ad essere un capitolo che viene messo per circa 300 mila euro, che determina già un’indicazione precisa. Credo che sia anche opportuno, le forme le troverà poi il Sindaco nella sua autonomia decisionale, che poi il Consiglio Comunale intorno a questo nelle prossime settimane, nel prossimo mese, trovi un momento di discussione complessivo, di informazione intorno alla holding. Voglio dire due questioni sostanziali. Una riguarda le consulenze. Io non so a chi si riferisce, ma comunque posso immaginare. Probabilmente è vero che abbiamo utilizzato un consulente, che però devo dire non è solo consulente nostro, è consulente del dott. Formigoni anche, quindi devo dire che ha quanto meno un’articolazione politica molto ampia. Naturalmente non tutti i consulenti sono buoni per tutte le questioni, e su questo posso convenire. Devo altresì dire che il richiamo poi fatto da Nicosia per quanto riguarda il discorso dell’inventario degli immobili, questo è un richiamo serio. Dirò di più, che l’osservazione che faceva il Consigliere Nicosia la voglio fare mia. Qui abbiamo proprio bisogno di un consulente o comunque di una struttura, perché non siamo in grado di poter offrire... e devo dire che i revisori dei conti su questo, non è il primo anno, come faranno penso in tutti i Comuni (il dott. Bignamini mi 23 confermerà) che si trovano in difficoltà, hanno questa esigenza di rimettere a sistema tutto il discorso del patrimonio. L’altra questione riguarda gli immobili che abbiamo venduto e quelli che si sono invenduti. Gli immobili venduti nel 2004 sono il bar di via Marzabotto per 157 mila euro, i negozi Hiroshima – Nagasaky, 300 mila euro, lo stabile Farmacia 350 mila euro, il Forno era tutta quell’operazione che è stata fatta per 343 mila euro. C’è un’altra parte di negozi di piazzale Hiroshima che penso siano già in gara. Abbiamo messo in gara anche l’edificio destinato alla colonia montana di Rota Imagna. All’interno di un’operazione più complessa andremo a definire, se si definisce questa operazione, con il CIMEP anche il discorso della trasformazione del diritto di superficie di alcune aree dove sono allocate cooperative che hanno richiesto invece di venirne in proprietà. Quindi l’operazione complessiva continua, non si è fermata su queste robe qui. Sul discorso dell’inventario degli immobili ho risposto. Farò avere comunque al Consigliere Nicosia, e in parte anche alla Consigliera Tabacco, per le cose che sono riuscito a trascrivere, una risposta scritta sulle domande che sono state effettuate, perché se no facciamo veramente mattina, non riesco a rispondere. Approfitto per ringraziare gli uffici e soprattutto la dottoressa Orsetti, ma anche il Collegio dei Revisori dei Conti che devo dire con molta professionalità ha lavorato per la stesura del Bilancio stesso. Grazie.” Presidente: “Grazie, Assessore Di Leva. Ho dato la parola all’Assessore Di Leva per rispetto alle richieste da parte della minoranza. Siccome il Regolamento prevede che la risposta deve essere data o da un Assessore o dal Sindaco, le risposte dell’Assessore erano di carattere puramente tecnico. Mi sembrerebbe esagerato e non di buonsenso, nell’interpretazione corretta del Regolamento, se il Sindaco mi chiede la parola, di non dare la parola al Sindaco per una considerazione politica su questo tema che è stato dibattuto in Consiglio, perché il Regolamento dice questo: o il Sindaco o l’Assessore. Ma io ho dato la parola all’Assessore per le risposte tecniche ai Consiglieri di opposizione che hanno sollevato dei quesiti tecnici. Mi sembrerebbe non corretto, ma ripeto non di buonsenso, non dare la parola al Sindaco che non è ancora intervenuto. Comunque, siccome è prevista anche la parola al relatore e la Consigliera Landucci mi ha chiesto la parola come relatrice, ridò la parola alla Consigliera Landucci come relatrice. Il Regolamento lo prevede. Prego.” Cons. Landucci: “Io voglio solo dire una cosa all’Assessore Di Leva, perché ha detto che non si può assumere nessuno, non si possono aumentare. Allora probabilmente abbiamo fatto molte cose che non dovevamo fare perché al 1° gennaio 2004: personale a tempo determinato 774, pag. 25 della relazione dell’organo di revisione; al 31.12.2004, 796, +22; personale a tempo determinato al 1° gennaio 2004 27; al 31.12.2004, 59, +22: 22+22, 44 persone in più. Questo tanto 24 per chiarire che non si può assumere nessuno, nessuno può venir dentro per via della finanziaria che lo proibisce. Allora, queste sono le cifre. Io leggo, non sarà vero, l’Assessore Di Leva mi dirà che non è vero che questi numeri non sono veri. Benissimo, però noi abbiamo letto questi numeri e direi che questo può bastare. Presidente: “Grazie, Consigliera Landucci. Riprendendo l’intervento di prima, visto che il Sindaco mi ha chiesto la parola, do la parola al Sindaco.” Sindaco: Sarò molto breve. Innanzitutto volevo dire alla Consigliera Landucci che adesso Di Leva mi porta la tabella del personale, che nel 2001 erano 771, 2004 737 in ruolo; i fuori ruolo da 26 a 59. Comunque come sa la Consigliera Landucci è possibile innanzitutto ricorrere alla mobilità e questo è uno strumento abituale e consentito. Secondo, abbiamo fatto un esperimento che è stato quello dell’assunzione per quanto riguarda i vigili urbani, 12 giovani in contratto di formazione lavoro e poi naturalmente che è consentita un’assunzione del 20% rispetto alle persone che se ne vanno. Però le restrizioni sono evidenti. Oltretutto questo può avvenire all’interno di una dinamica di bilancio che sia compatibile con le assunzioni e quindi diciamo che questi sono i dati. Io volevo innanzitutto ringraziare l’Assessore Di Leva e gli uffici che hanno lavorato e lavorano con molta serietà. Credo che sia giusto riconoscere, credo che anche la minoranza possa farlo, innanzitutto che c’è da parte dell’Assessore e degli uffici una costante opera di informazione sistematica su quello che avviene per il nostro Bilancio. Credo che sia giusto quindi anche dare merito di una chiarezza di bilancio frutto di un impegno importante e che credo sia anche una conquista comune del Consiglio Comunale oltre che naturalmente merito di Di Leva e del personale che lavora con lui. A molte domande è stato risposto. Io volevo soltanto sottolineare due o tre cose. La prima è che siamo di fronte evidentemente a una situazione complessa. Inviterei la Consigliera Landucci a farsi carico degli interventi in sede ANCI sui bilanci, una condivisione di amministratori comunali di destra, di centro, di sinistra, attorno ai temi per l’appunto dei trasferimenti, della possibilità di bilancio e delle limitazioni. Io credo che uno dei più forti – Di Leva può confermarmi questo –, il Sindaco Scapagnini, nell’anno da cui io faccio parte dell’ANCI credo sia uno dei più violenti, più critici della politica di governo sul tema dei bilanci comunali. Credo che al di là di ogni polemica io credo che una riflessione forse vada fatta. Se c’è un’unanimità, se ci sono state a Roma manifestazioni in occasione della finanziaria passata, in cui hanno parlato amministratori di tutte le formazioni politiche, credo che un elemento di riflessione vada fatto e vada condiviso e credo che tra l’altro, per esempio, visto che stiamo parlando di questi giorni, dopo l’annuncio che il DPF sarebbe stato in anticipo, non vengono più neanche rispettati i termini di legge per cui non si va entro giugno ma forse si farà a luglio. Quindi credo che qualche elemento politico di considerazione vada perlomeno non dico condiviso ma almeno 25 tenuto in conto. Per quanto riguarda poi la nostra città, vorrei sottolineare alcune cose. Prima di tutto l’aumento dell’autonomia finanziaria del nostro Comune, che ormai ha superato il 70% e credo che sia un elemento rilevante e importante, perché sia testimonia anche di un’efficienza dell’Amministrazione comunale e come giustamente diceva il Cons. Masi credo che testimonia anche di una civiltà dei cittadini sestesi nel loro rapporto con tasse e imposte e credo che questo sia un elemento di vanto per la cittadinanza, nel senso per l’appunto di una serietà in questo rapporto, e sia in qualche modo anche un riconoscimento che il Comune è una comunità e quindi che le politiche e i servizi del Comune e della comunità hanno un loro valore che meritano una evasione molto ridotta rispetto ad altre realtà e rispetto anche a tutta una politica di condoni e via dicendo, che sarebbero invece propedeutiche a un altro comportamento. Credo che questo sia un merito dei cittadini e sia anche un piccolo merito che dei servizi che l’Amministrazione comunale mette in campo. Non ho capito quali sono le riduzioni che avevamo fatto per quanto riguarda gli asili nido. Abbiamo aperto l’ottavo asilo nido. Credo che come al solito, secondo un vecchio proverbio, piccolos mi guardo e grandes mi confronto. Vorrei chiedere alla Consigliera Tabacco quale altra città intorno a noi o anche non intorno a noi, delle nostre dimensioni, ha 8 asili nido. Non credo ce ne sia nessuna. Parlo di asili nido comunali. Credo che sia un vanto anche questo, un’attenzione particolare per quanto riguarda i più piccoli della nostra città, così come per altri servizi. Noi abbiamo avuto il vanto non solo di non aver chiuso nessun servizio ma di aver aumentato i servizi per la città, dall’asilo nido al centro nuovo per gli anziani, al laboratorio per i portatori di handicap e a tutta un’altra serie di servizi che abbiamo condotto avanti, conduciamo avanti devo dire con orgoglio e credo che anche questo sia un elemento importante della nostra attività. Naturalmente si potrebbe continuare a lungo e io non voglio farlo. Credo che lo sforzo compiuto abbia dato buoni risultati e sia un impegno anche per continuare a farli migliori.” Presidente: “Grazie, signor Sindaco. A questo punto siamo in fase di dichiarazione di voto. Consigliera Tabacco, per la dichiarazione di voto. Prego.” Cons. Tabacco: “Grazie, Presidente. Mi fa piacere che il Sindaco parli di aumento dell’autonomia finanziaria di questo Comune. Mi auguro che l’autonomia finanziaria di tutti i Comuni possa aumentare. Noi lavoriamo in questo senso. Mi fa piacere che ogni tanto qualcuno ci dia ragione sulla politica che soprattutto la Lega Nord sta portando avanti. In merito al resto, sono stati sollevati vari argomenti. Io credo che l’Assessore Di Leva, come fa sempre del resto in questi casi, non possa sempre e soltanto incolpare gli altri. Paragone sulla spesa sanitaria ma soprattutto sui servizi alla persona che prima facevo in Regione Lombardia, la spesa sanitaria è vero è alta pro capite. La stiamo razionalizzando. Io credo che questa sia una competenza 26 regionale per questo settore che in questo momento proprio grazie alla devolution e quindi a un Assessore che è della nostra parte politica saprà portare avanti e rispondere sempre più in modo positivo, sempre di più ai singoli cittadini perché vede, Assessore Di Leva, parlare di numeri e parlarne in questo momento comunque di difficoltà, perché io non lo nego, ma attaccando strumentalmente come lei fa, come ha fatto questa sera, è semplice. Diventa più difficile giustificare incrementi di tasse per i cittadini. Lei dice la spesa e comunque la tassa sullo smaltimento rifiuti non è aumentata. È aumentata Assessore Di Leva, io la leggo in un altro modo, perché se noi pensiamo al non servizio, anche al disservizio che da anni questa Amministrazione comunale offre, cioè non offre ai cittadini, credo che proporzionalmente si possa considerare un aumento, perché se io pago una tassa, e la pago, e sono contenta di pagarla, mi deve venir offerto da parte dell’Amministrazione un servizio efficiente. Questo non è, in questo caso, così come, lo dicevo prima, sono stati comunque tolti dei soldi, per quanto riguarda le spese correnti, su alcuni settori che sono fondamentali per lo sviluppo e comunque lo stare bene, ricordava prima la Consigliera Landucci, in questa città. Questa città è una città sporca, è una città in cui si chiedono tasse eccessive, soprattutto alle attività produttive e allo stesso tempo non si investe per le attività produttive. In merito alla dinamica del personale, Assessore Di leva, non so che foglio abbia passato al Sindaco prima. Io leggo, pag. 8 della relazione di Giunta, che nel 2001 c’erano 759 dipendenti, oggi, nel 2004 siamo passati e arrivati a 796 dipendenti, perciò c’è stato un incremento. E comunque sia in questo caso io credo che la politica relativa al personale che ci permette di fare comunque anche questo governo ci sia, esista. Lei non ha dato una risposta in merito, soltanto degli attacchi. Detto questo, la considerazione ultima che io faccio, votando chiaramente contro a questo rendiconto, è semplice. C’è una pressione tributaria che è troppo alta, c’è una rigidità pro capite dell’Amministrazione comunale che è altissima ed è cresciuta, c’è un costo del personale che è aumentato, Assessore Di Leva, mentre lei dice il contrario. Quindi non c’è l’applicazione di sistemi flessibili di lavoro e ci sono degli investimenti soprattutto per attività produttive, per alcuni settori importanti della nostra società, che sono quelli che riguardano l’istruzione, i servizi culturali, la cultura in generale, alcuni tipi di servizi sociali, la sicurezza, lo sport, ecc., che sono diminuiti. Per cui è incongruente quello che dite. Delle due l’una: o è vero, cosa che io non ritengo come diceva prima la Landucci, chiaramente, che c’è stato questo taglio di trasferimenti da parte dello Stato, cosa non vera perché non è così, perché le entrate comunque della spesa corrente sono aumentate di più del 5% e comunque aumenta anche la compartecipazione all' IRPEF. Il Sindaco ci ricorda che è aumentata oltretutto l’autonomia finanziaria. Mi domando per quale ragione in questo Comune non ci siano i servizi adeguati che noi chiediamo da tempo ai cittadini. Questa è la valutazione. Questo è un Bilancio che non offre adeguati servizi al cittadino, chiede delle tasse in più perché questa è la verità, 27 aumenta l’ICI, c’è comunque una sproporzione incredibile per quanto riguarda quei servizi tipo la gestione dei rifiuti, ma molti altri, lo abbiamo visto prima, rispetto a quello che voi fate pagare e quello che non date. Quindi io voto contro.” Presidente: “Grazie, Consigliera Tabacco. Dichiarazione di voto, la Margherita? Consigliere Leo, prego.” Cons. Leo: “Grazie, Presidente. Due parole veloci. Ci sembra in tutti i casi di poter affermare che questa Amministrazione ha mantenuto fede ai suoi obiettivi primari, cioè un’oculata gestione finanziaria e amministrativa, volta al mantenimento e al miglioramento dei servizi ai cittadini, pur combattendo con evidenti problematiche di bilancio. Il nostro giudizio è positivo e quindi dichiariamo di votare a favore. Grazie.” Presidente: “Grazie, Consigliere Leo. Il Gruppo dello SDI? Consigliere Grassa, prego.” Cons. Grassa: “Anch’io molto brevemente per dire che il dibattito che abbiamo ascoltato questa sera e le puntualizzazioni dell’Assessore hanno dimostrato a nostro avviso una cosa importante: questo Comune anche quest’anno, con la presentazione del Bilancio a rendiconto dimostra di essere uno di quei, non dico pochi, sono sempre di più ormai nel nostro paese, Comuni virtuosi, che a fronte di una riduzione, ed è giusto ancora insistere su questo, dei trasferimenti da parte dello Stato, svolgono un’opera importante e significativa di raccordo con i cittadini per far sì che rispetto a quelle che sono le esigenze normali di una comunità, i cittadini rispondano anche molto correttamente a quelle che sono le richieste per pagare in modo assolutamente normale le imposte e le tasse che sono previste dalla legge. Questo risultato è il risultato di un aumento dell’autonomia, come è stato ricordato più volte questa sera, economica di questo Comune, di questa nostra Amministrazione. Giustamente si ricorda il rapporto che ci deve essere tra entrate e spese ai fini non solo di definire sul piano teorico ma di verificare costantemente un incremento della qualità dei servizi che la città deve erogare ai cittadini. A me sembra che anche tenendo conto degli impegni assunti da questa Amministrazione negli anni scorsi, ma anche del monitoraggio che si continua a fare, pure con le difficoltà che sappiamo, nei confronti di un’azienda come quella che gestisce i servizi di nettezza urbana, di raccolta dei rifiuti, ecc., noi possiamo dire che questo sforzo di realizzare un giusto equilibrio, un buon equilibrio tra entrate e spese questa Amministrazione continua a dimostrarlo. Quindi ci troviamo assolutamente in accordo con le valutazioni che sono state fatte dall’Assessore questa sera nella presentazione del rendiconto del nostro Bilancio e quindi votiamo a favore della delibera. Grazie.” 28 Presidente: “Grazie, Consigliere Grassa. Popolari – UDEUR? Consigliere Galeone, prego.” Cons. Galeone: “Io credevo che un Bilancio fosse fatto di numeri. Numeri vuol dire matematica per cui dai conti dovremmo tutti trarre le stesse conclusioni. Mi sembra invece che questa sera questa delibera sia servita a buttare un po’ di fango sul Comune, tanto sull’Amministrazione, dice così intanto butta un po’ di fango che qualcosa rimane attaccato. Io invece ho trovato questo Bilancio estremamente fatto bene, ho ringraziato prima l’Assessore Di Leva e la dottoressa Orsetti per il lavoro. Mi sembra di aver espresso il nostro plauso all’attività svolta in questo senso, per cui noi voteremo a favore, ringraziando ancora gli estensori del Bilancio.” Presidente: “Grazie, Consigliere Galeone. Rifondazione Comunista? Consigliera Pellegrini, prego.” Cons. Pellegrini: “Avendo condiviso quelle che erano le linee guida e le previsioni del Bilancio per l’esercizio 2004, non possiamo che votare a favore del rendiconto consuntivo perché assolutamente rispetta e dimostra la correttezza di quelle che erano le nostre previsioni e quelle che intendevamo portare avanti con quel Bilancio di Previsione. Mi permetto alcune precisazioni. Ci sembra assolutamente ridicolo identificare l’autonomia finanziaria con la possibilità di decidere se l’ICI è al 5 o al 5,5%, così come ridicolo sarebbe poter pensare che è autonomia finanziaria decidere se applicare o meno l’addizionale IRPEF in modo proporzionale a tutti i redditi... consentire per esempio una sua articolazione progressiva anche dell’addizionale. Quindi siamo ben lontani dall’autonomia impositiva fiscale anche se le entrate tributarie aumentano. Se dobbiamo parlare seriamente di autonomia fiscale, dovremo fare dei ragionamenti che vanno appunto ben oltre questo. Proprio perché non abbiamo la stessa visione in qualche modo egoistica della società e dell’articolazione, tanto per capirci, federale dell’imposizione locale, riteniamo assolutamente corretto che in parte il reddito prodotto rimanga sul territorio, e appunto in parte, perché per quella che è una solidarietà sociale, è giusto e io non vedrei assolutamente nulla di negativo se dovessimo in qualche modo contribuire economicamente alla gestione dei servizi sociali di un Comune più piccolo e con meno possibilità. Appunto se veramente si volesse attuare una riforma fiscale seria e corretta, questo rischio probabilmente nemmeno lo avremo perché appunto questo fondo di perequazione sarebbe calcolato in modo particolare, con tutta una serie di calcoli, per cui non ci troveremo a dover svuotare le tasche delle nostre tesorerie per contribuire alla fiscalità più generale a questo fondo di perequazione. Forse non avremmo niente ma è giusto, perché noi siamo un Comune ricco, non siamo un Comune siciliano e quindi un piccolo Comune siciliano naturalmente è molto più povero, giusto per usare termini comprensibili anche da chi fa queste 29 differenziazioni. Ribadisco quindi il nostro voto assolutamente favorevole al rendiconto consuntivo 2004.” Presidente: “Grazie, Consigliera Pellegrini. Il Gruppo di Forza Italia? Consigliera Landucci, prego.” Cons. Landucci: “Potrei dire che non avendo condiviso le linee guida di questo Bilancio, abbiamo tutte le intenzioni di votare contro. Però devo dire che capisco il lapsus della Consigliera Pellegrini: per fortuna l’ICI non è al 5,5% ma per mille, perché se no saremmo freschi, altro che fondo di perequazione... Comunque è chiaro che dal nostro punto di vista noi riteniamo... e io prendo la parola solo perché anch’io voglio ringraziare la dottoressa Orsetti, tutto il suo staff, per il lavoro fatto, perché mi sembra effettivamente che siano stati tutti realmente collaborativi nel cercare di arrivare a un Bilancio di più facile lettura e di più facile gestione, anche per chi come me e come la maggior parte di noi certo non è un esperto della materia e quindi fa fatica ad arrivare ad una facile comprensione del testo. Grazie.” Presidente: “Grazie, Consigliera Landucci. Per il Gruppo dei DS, Consigliera Talamucci. Prego.” Cons. Talamucci: “Grazie, signor Presidente. Mi associo a quanto già espresso dai miei colleghi della maggioranza. La documentazione prodotta per questa delibera, l’assistenza e la sistematicità con cui i Consiglieri Comunali sono sempre stati aggiornati sulla situazione delle casse comunali, certo hanno aiutato il dibattito di stasera. I temi sollevati sono stati parecchi, noi ci rispecchiamo completamente con gli interventi del mio Gruppo, dell’Assessore e del Sindaco. Quindi il nostro voto è favorevole.” Presidente: “Grazie, Consigliera Talamucci. “ Quindi, nessun altro avendo chiesto la parola, il Presidente pone in votazione la proposta di deliberazione. 30 IL PRESIDENTE riferisce : “Mi è stato chiesto, perché prevedono una brevità di discussione, di poter fare anche la delibera di variazione del bilancio 2005. Lo chiedo perché vista l’ora... Domani comunque bisogna tornare perché ci sono le altre. Rimandiamo a domani? Va bene. Io spero domani di trovarvi tutti, però vi anticipo che in sede di Ufficio di Presidenza abbiamo fatto un mini calendario, abbiamo evitato di convocare i capigruppo perché si sarebbe trattato di una semplice comunicazione. Il prossimo Consiglio, e sarà l’ultimo prima delle ferie estive, sarà il 12 ed eventualmente il 13 luglio, cioè martedì e mercoledì eventualmente. Poi si chiude l’attività e riapriremmo quest’anno, se il coordinamento provinciale lo conferma, con un Consiglio il 14 settembre, che è un mercoledì, in concomitanza con la riunione dei Capi di Stato a New York sugli obiettivi del millennio contro la povertà. Sarebbe un Consiglio con un unico O.d.G. che è questo, con l’approvazione di un eventuale documento. Ve lo anticipo. Ci vediamo domani sera. La seduta chiude alle ore 00,40 del 28/07/2005. 1