La novella e il racconto La novella e il racconto Una storia in poche pagine La novella e il racconto I termini «novella» e «racconto» designano entrambi un testo narrativo breve, in prosa, relativo a una vicenda – reale o fantastica – in sé conclusa Il termine «novella» cade in disuso tra Ottocento e Novecento, quando il genere conosce un’evoluzione tematica e formale La novella e il racconto mirano principalmente all’intrattenimento del lettore, ma possono sviluppare anche tematiche «alte», e stimolare la riflessione Le caratteristiche narratologiche I meccanismi di fondo della narrazione sono comuni a tutti i testi narrativi letterari Anche in una novella o in un racconto sarà dunque possibile individuare la fabula e l’intreccio, un tipo di narratore (esterno o interno), un punto di vista ecc. I personaggi sono pochi, o è uno solo La misura concentrata della novella e del racconto determina però alcune caratteristiche L’attenzione è in genere focalizzata su segmenti temporali brevi La storia giunge alla conclusione senza digressioni dispersive Novella/racconto o romanzo breve? Le dimensioni della novella e del racconto sono contenute rispetto a quelle di un romanzo Attenzione però Spesso il confine tra novella/racconto lungo e romanzo breve è incerto La dimensione contenuta della novella e del racconto non compromette la possibilità di ricerca stilistica o la profondità dei temi affrontati Salvator Dalí, Orologio molle al momento della prima esplosione (1954) I temi della novella Il genere della novella si presta a un’ampia varietà di temi Per comodità si possono individuare alcuni filoni Arguto Romanzesco Beffe e motti di spirito Viaggi, peripezie, storie d’amore Realistico Frammenti di vita reale Fantastico Esperienze soprannaturali Psicologico Drammi intimi Marc Chagall, Pioggia. Ricordo della fattoria (1911) Le origini orientali della novella La novella si diffonde in Europa durante il Basso Medioevo Le sue origini però sono più antiche e sono da ricercare in particolare nella tradizione orientale (indiana, cinese, persiana e araba) Le mille e una notte è la più celebre raccolta di novelle orientali Il nucleo più antico risale al IX sec. d.C. Spicca la mescolanza, tipica delle novelle orientali, di elementi fantastici ed elementi realistici Shahrazad, la narratrice principale delle Mille e una notte; illustrazione da un’edizione inglese per collezionisti La novella medievale Il genere della novella si diffonde nell’Europa del Basso Medioevo in concomitanza con l’emergere dei nuovi ceti urbani, portatori di una mentalità laica e pragmatica Spesso le novelle celebrano i valori tipici della realtà borghese e mercantile (ingegno, intraprendenza, operosità) Ambrogio Lorenzetti, affresco del Palazzo Pubblico di Siena raffigurante l’Allegoria del Buon Governo (1338-1340) In Italia il Novellino è la prima raccolta di novelle in volgare: è opera di un anonimo fiorentino della fine del Duecento Boccaccio e il Decameron Il più celebre autore di novelle del Medioevo europeo è Giovanni Boccaccio Il Decameron (1348-1353) è una raccolta di cento novelle inserite in una cornice Anche nelle raccolte orientali le novelle sono spesso inserite in una cornice John William Waterhouse, Una novella dal Decameron (1916) Dieci giovani fiorentini (tre ragazzi e sette ragazze) si ritirano in campagna per sfuggire alla peste del 1348: ogni giorno, per dieci giorni, ciascuno di essi racconta una novella su un tema prestabilito Il titolo Decameron significa – dal greco – «[di] dieci giorni» Il Decameron, un modello insuperato Il Decameron di Boccaccio è un capolavoro assoluto Le novelle si caratterizzano in particolare per Il realismo e la concretezza delle situazioni La varietà dei ceti sociali considerati La precisione nell’indicazione delle coordinate spazio-temporali La varietà dei temi (tra cui spiccano l’amore, la fortuna, l’intelligenza) Lo finezza con cui sono delineati i personaggi Il Decameron diviene un modello per la produzione novellistica: sarà seguito e imitato nei secoli successivi Sandro Botticelli, Storia di Nastagio degli Onesti (1483) La novella moderna e contemporanea Dopo il Medioevo, una nuova fioritura della novella si ha nell’Ottocento e poi nel Novecento Al termine «novella» si sostituisce quello di «racconto»: nei temi e nelle forme il racconto si allontana dalla novella classica medievale L’americano Edgar Allan Poe (a sinistra) e il francese Guy de Maupassant (a destra) furono tra i più grandi autori di racconti dell’Ottocento Si delineano progressivamente dei generi: l’horror, il poliziesco, la fantascienza ecc. Lo scrittore e drammaturgo russo Anton Cechov (1860-1904) fu autore anche di novelle e racconti Giovanni Verga e Luigi Pirandello In Italia tra il secondo Ottocento e l’inizio del Novecento il genere della novella è stato coltivato in particolare da due grandi scrittori siciliani Michele Catti, Marina Grande (1900 ca.) Giovanni Verga (1840-1922) 1874 Nedda; 1878 Rosso Malpelo; 1880 la raccolta Vita dei campi; 1883 la raccolta Novelle rusticane Luigi Pirandello (1867-1936) Scrisse novelle per tutta la vita; 1922 la raccolta Novelle per un anno Le sue novelle fotografano i drammi del Mezzogiorno d’Italia, della Sicilia in particolare Le sue novelle scandagliano e raccontano i recessi dell’animo umano Il racconto nel Novecento Nel Novecento sono molti gli autori che si cimentano con il genere del racconto Fuori dell’Italia, per fare solo due nomi In Italia, ad esempio Dino Buzzati Alberto Moravia Primo Levi Italo Calvino Tommaso Landolfi Ernest Hemingway, Jorge Luis Borges La scrittrice canadese Alice Munro ha vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 2013 in quanto «maestra del racconto breve contemporaneo» Pablo Picasso, Donna che piange (1937)