C V . I T A 9 1 0 . A A 2 4 R S C G A H L I I B U S S R M E D E E L L I L 1 N A (da vicino nessuno è normale) Giornalino bimestrale a cura degli ospiti della CTA Salus N U M E R O 2 COPIA GRATUITA NOTIZIE DI RILIEVO: CHI SIAMO E COSA FACCIAMO CHI SIAMO E COSA FACCIAMO LE NOSTRE ESCURSIONI L’ARTE …….. DI CARMELO MORREALE ANGOLO DELLE BARZELLETTE SOMMARIO: CHI SIAMO E COSA FACCIAMO 1 DAL LABORATORIO 2 FOTOGRAFICO “L’intima natura delle cose ama nascondersi” DAL LABORATORIO 3 DELLA MEMORIA “Io e lui/lei” LE NOSTRE 4 ESCURSIONI RICORDANDO CEFALU’ 5 RUBRICA ARTE-STORIA6-7 -POESIA DAL LIBRO DEI 8 RICORDI “Io e mio Padre” ANGOLO DEL 9-11 DIVERTIMENTO “di Pasquale” AFORISMA ……nel prossimo numero 12 La Salus, Comunità Terapeutica Assistita, nata a Salemi l’11 gennaio del 2000, opera dal 2011 nella vicina cittadina di Gibellina. È una struttura per pazienti psichiatrici che accoglie, per un periodo limitato, 20 ospiti impegnati in un percorso terapeutico – riabilitativo. Di questi ultimi si prendono cura diverse figure professionali quali: un direttore medico psichiatra, un medico psichiatra, una psicologa, una pedagogista, un’assistente sociale, nonché animatori, infermieri e personale ausiliario. Tali figure unitamente allo Staff Amministrativo si prefiggono come obiettivo primario il reinserimento sociale delle persone che hanno in cura. In tal senso ci riferiamo al tentativo di reintegrare il paziente nella società, aiutandolo a riguadagnare ruoli e diritti perduti, puntando al conseguimento del massimo grado di autonomia possibile, quindi alla massima qualità di vita auspicabile. Ciò si può realizzare mediante il potenziamento delle risorse e delle abilità sociali residue, la riacquisizione d i qu el l e p er du t e , l’acquisizione di nuove ( se possibile ) lavorando anche sull’ambiente. Il lavoro sul contesto mira attraverso attività sul territorio (escursioni, gemellaggi con associazioni di volontariato, mostre itineranti, rappresentazioni teatrali ecc…) al superamento del pregiudizio che spesso inibisce la relazione della società con queste realtà appellandosi a stigma e stereotipi radicati. In prospettiva, obiettivo ultimo è la presa di consapevolezza da parte dei pazienti dell’essere attori della propria vita e l’acquisizione a pieno titolo del ruolo di cittadino. Per ogni ospite viene elaborato un progetto terapeutico-riabilitativo a termine, che si articola intorno ai seguenti punti: - Comunità e gruppalità (dall’individuo al gruppo e viceversa) - Relazione e comunicazione - Rielaborazione dei vissuti - Progettualità - Socialità - Farmacoterapia Di conseguenza la comunità agisce con intervento strutturato e integrato di farmacoterapia, psicotera- pia e riabilitazione da cui deriva un essenziale e sinergico lavoro di equipe. Le attività riabilitative, sia interne che esterne alla struttura, attraverso un lavoro di tipo educativo e laboratoriale, vengono svolte dagli animatori che sono coordinati dalla pedagogista e dalla psicologa. Le attività interne comprendono Laboratori artistici (manufatti, pittura), Scrittura creativa, Cineforum, Gruppi culturali (giornalino, lettura e commento di quotidiani e articoli di riviste), Laboratorio della memoria, Giardinaggio, Attività motoria, Attività ludico-ricreative. Le attività esterne comprendono: Nuoto, Ippoterapia, Fotografia, Teatro, Partecipazione alla manifestazione regionale “Giochi senza Pensieri”, Passeggiate ed Escursioni varie. Inoltre per rendere il soggiorno più piacevole possibile a tutti gli ospiti, periodicamente, si organizzano feste a tema. PAGINA DAL LABORATORIO FOTOGRAFICO “L’intima natura delle cose ama nascondersi” (Eraclito) “L’intima natura delle cose ama Utilizzare la fotografia come strumento di espressione di sé può suonare un po’ strano per chi intende la foto come ritratto tout court della realtà esterna. In realtà fare “ laboratorio” , e altresì “fotografico”, significa scontrarsi immediatamente con il limite della pura e semplice osservazione. Significa andare oltre, puntare l’obiettivo per non essere obiettivi. Scoprire la bellezza delle cose pic- cole, a volte anche dimenticate, nascoste è un’avventura interessante che acuisce la capacità di andare al di là delle apparenze. Ed in questa avventura fotografare luoghi appartenenti a territori che accomunano la singola storia individuale, ha permesso ad ogni partecipante di dare ad ogni foto un taglio personale, caricando ogni scatto di un significato affettivo che ha avuto modo di prendere forma visiva nel ritratto. Oltrepassare il limite tangibile di ciò che vedo per esprimere ciò che esso mi trasmette; questo, insieme ad una buona qualità tecnica della foto, ha portato alla realizzazione di questa raccolta suggestiva, che assai poco modestamente si propone l’obiettivo di funzionare da mezzo di comunicazione per quanti sapranno apprezzarne il vero valore. Dott..ssa Maria Liuzza nascondersi” Eraclito Foto di Giuseppe S. Foto di Pasquale V. Foto di Leonardo B. 2 PAGINA DAL LABORATORIO DELLA MEMORIA “Io e lui/lei” “ Il suo modo di essere e di vestire ha influenzato anche me….” Il laboratorio della Memoria si pone come strumento per stimolare le capacità di memoria a breve e lungo termine, liberare i propri ricordi che sono espressione di sé, diventando un ponte relazionale, che coinvolge più soggettività che nel qui ed ora del laboratorio, stabiliscono un contatto. L’attuarsi della dimensione di gruppo permette esperienze di condivisione, confronto e dialogo con il proprio mondo esperenziale e con “l’altro” divenendo anche occasione per trovare possibili strategie e soluzioni. Il vantaggio di lavorare con un gruppo è che i ricordi di una persona possono sollecitare quelli di un’altra. La tecnica attiva a cui viene data ri- salto, è la parola scritta e orale, come mezzo di comunicazione e di condivisione di stati d’animo. Il laboratorio prevede lo svolgimento di un programma fatto di giochi per stimolare narrazioni personali nonché l’espressione delle propria cultura di appartenenza. Chi partecipa diventa allo stesso tempo narratore dei propri ricordi e custode di una nuova storia, quella del gruppo. Per lo svolgimento del laboratorio è prevista una durata di sei mesi durante i quali seguiranno delle verifiche trimestrali di monitoraggio e una valutazione finale. Dott.ssa Francesca Galuffo Pasquale V. Voci di: Io e Avril Lavigne Uno dei migliori artisti che preferisco è la cantante Avril Lavigne sia per il genere musicale sia per la sua bellezza. Lei è nata in Canada e il suo genere musicale è il rock. Iniziò a cantare da ragazzina e il suo primo singolo lo ha pubblicato a 17 anni. Fece molto successo e con il passare degli anni ne ha pubblicato altri molto belli. La sua è una Band di ragazzi molto giovani. Di Avril Lavigne mi piace anche il suo modo di vestire. Mi piacerebbe tanto conoscerla di presenza e magari prenderci un caffè insieme e parlare un po’ della sua vita. Io l’apprezzo molto. Fabio M. Io e Michael Jackson Quando ero piccolo ascoltavo molta musica e soprattutto musica vecchia come quella di Pupo. Poi crescendo ed uscendo con gli amici ho avuto modo di apprezzare un cantante di nome Michael Jackson. Quel periodo mi piaceva tanto e mi piaceva tanto anche la sua musica. Successivamente ho comprato uno stereo grande e anche un video registratore dove potevo vedere suoi video. Di tutti i successi di Michael Jackson mi piacevano particolarmente Triller e Billi Jin. Io mi divertivo molto a mixare le sue canzoni. Lui era molto ricco però faceva abuso di droghe e di psicofarmaci. Lui mi piaceva per i suoi balletti che erano davvero molto belli. E’ un cantante che resterà nella storia come Elvis Presley e Claudio Villa. Michael Jackson è stato un personaggio molto affascinante ed estroverso che attirava molto la gente. Il suo modo di essere e di vestire ha influenzato anche me, infatti io portavo i capelli lunghi ed avevo il codino e un ciuffetto sul viso. Pasquale V. Io e Albano Un personaggio che mi ha colpito è il cantante Albano; figlio di contadini pugliesi è emigrato a Milano dove ha fatto il cameriere. La sua prima canzone con la quale ha esordito come cantante è stata “Nel Sole”. Di questa canzone hanno girato un film musicale, sul set nel quale ha incontrato Romina Pawer si sono susseguite atre canzoni e successivamente altri film musicali. Dopo aver conosciuto Romina, figlia di un famoso attore americano, Albano se ne è innamorato e si sono sposati. Sono andati a vivere a Cellino San Marco in campagna, a contatto con la natura. Da questa unione sono nati quattro figli. In seguito è stato provato dal dolore per la perdita della figlia Ilenia, scomparsa in America e il cui corpo non è mai stato trovato. Mi affascinano le sue canzoni perché rispecchiano la sua vita quotidiana e anche la vita di chi le ascolta. “Ciao Ulivi e Ciao Ruscello” si nota la nostalgia per la sua terra. In un’altra canzone per esempio si percepisce il dolore per la scomparsa della figlia. Rosa C. 3 PAGINA 4 LE NOSTRE ESCURSIONI….. Nel periodo estivo abbiamo organizzato diverse uscite ed escursioni. Oltre alle varie giornate trascorse al mare (almeno una volta a settimana), abbiamo visitato località turistiche a noi vicine. Il nostro obiettivo guida è stato quello di associare ai momenti puramente ricreativi la curiosità dei nostri ospiti rispetto ai luoghi da visitare, per questo, attraverso degli incontri di gruppo abbiamo prima parlato degli stessi e della loro storia condividendo informazioni tratte da internet. Abbiamo infatti conosciuto la storia di Erice, delle Cantine Florio di Marsala, di Cefalù… e ciò è servito da stimolo di interesse nel successivo riscontro sul luogo. L’escursione a Cefalù in particolare, ha messo in moto veri e propri processi terapeutici rispetto al recupero dell’autonomia personale e sociale degli ospiti partecipanti, infatti aver alloggiato per una notte in albergo ha significato mettere alla prova la propria capacità di gestire uno spazio diverso dalla stanza della Comunità, il proprio bagaglio e i propri documenti. Tutte cose, soltanto apparentemente, semplici che però rappresentano obiettivi ragguardevoli nel progetto terapeutico di chi da anni ha perso di vista (vuoi per la patologia, vuoi per il contesto sociale ecc..) anche la quotidianità più elementare. Dare fiducia ai nostri ospiti rispetto alle loro capacità di autonomia, credere nelle loro possibilità, significa sostenere livelli di autostima spesso ridotti al minimo, spolverare anni di disagio e pregiudizio precipitati su risorse inaspettate e spesso insospettabili. Traguardi minimi da raggiungere attraverso piccole cose come appunto la riscoperta dei territori che ci appartengono. Dott.ssa Maria Liuzza PAGINA Dall’esperienza vissuta dai nostri ospiti (Ricordando Cefalù……...) Giovanni C. L’escursione a Cefalù mi è piaciuta tanto. Mi sono molto divertito soprattutto perché non ero mai stato a Cefalù e perché c’era tanta armonia. “Mi sono Fabio M. “L’escursione a Cefalù è stata molto bella……...” L’escursione a Cefalù è stata molto bella. Siamo partiti il 29 agosto di mattina e siamo arrivati a Cefalù verso le 12.00. Quando siamo arrivati ci siamo subito recati in albergo, abbiamo lasciato i bagagli, ci siamo cambiati e siamo scesi tutti in piscina. Siamo stati la per un po’ a farci qualche bagno e poi abbiamo pranzato tutti insieme con dei panini sempre in hotel vicino alla piscina. Dopo pranzo io sono sceso al mare a prendere un po’ di sole e dopo mi hanno raggiunto tutti gli altri e ci siamo fatti un bel bagno tutti insieme. La sera infine siamo stati in albergo a cenare. La serata è stata bella perché dopo cena siamo andati a vedere uno spettacolo sempre all’interno dell’hotel dove facevano il karaoke ed altre rappresentazioni. L’indomani siamo stati al centro storico di Cefalù, abbiamo visitato la Cattedrale, siamo andati in giro per negozi e poi abbiamo pranzato tutti insieme. Infine nel pomeriggio siamo ripartiti per tornare in comunità. Mi sono divertito davvero tanto. Fabio M. Pasquale V. La mia esperienza a Cefalù è stata bellissima anche perché insieme a noi è venuta la signora Anna Gaudino. Quando siamo arrivati siamo andati subito nella piscina dell’albergo e ci siamo fatti il bagno tutti insieme scherzando e giocando. Paola, Anna e Pietro scherzavano in acqua ed io mi sono fatto tantissime risate a guardarli. Poi dopo un po’ abbiamo trovato un posto vicino alla piscina e abbiamo pranzato tutti insieme con dei panini. Nel pomeriggio siamo andati al mare e poi la sera abbiamo cenato tutti insieme in albergo. Dopo cena abbiamo visto uno spettacolo di karaoke all’interno dell’albergo e abbiamo anche ballato. L’indomani poi siamo andati al centro di Cefalù e abbiamo visitato la Cattedrale. Poi abbiamo pranzato tutti insieme e poi ci siamo rimessi in viaggio per ritornare alla salus. “La mia esperienza a Cefalù è stata bellissima” Pasquale V.. divertito tanto perché non ero mai stato a Cefalù e perché c’era tanta armonia….” Giovanni C. 5 PAGINA RUBRICA L’Arte…. Arte - Storia - Poesia di Carmelo Morreale Il mio pensiero sull’arte di oggi è un pensiero pessimista. L ‘arte per me non esiste più! Finito il 2000 sono morti tutti gli artisti del ‘900. Chi rimane sempre nei secoli è lui che fu, e sarà sempre: Leonardo da Vinci. Leonardo è impareggiabile in tutto, io mi sforzo di avvicinarmi a lui con le mie sortite, con le mie colate blu, blu come le vergini, le “Vergini delle rocce”, solo che anziché la figura evado nello spazio, dipingo solo spazio: l’antimateria. L’arte è fatta pure di materia, ossigeno, acqua marina. Ma l’acqua che dipingo io, le marine che faccio sono acquerelli giganteschi, sono tele che arrivano a tre metri. Nel blu io mi trovo a mio agio, quando dipingo in blu, però, ho bisogno di tele enormi, di colori liquidissimi che faccio colare sulle tele. La colata la regolo io a seconda dell’inclinazione e del contenuto che voglio dare alla tela o della cosiddetta figurazione che voglio raggiungere. In linea di massima me le chiamano marine, ma sono più che delle marine perché la marina ha pure dei limiti: l’orizzonte, la vela che ci può essere nell’acqua , la barca. Le mie marine sono marine del “mentale” dell’inconscio” e sono UNIVERSALI, degne di essere firmate Leonardo da Vinci e non è un plagio, anzi è un omaggio che faccio perché, per lui, ho speso arte, tempo, salute, energia,lavoro e diciamo che il mio lavoro è stato più utile agli altri, ai cosiddetti mercanti, che a me. Davanti alle opere di Leonardo mi tolgo il cappello non perché non posso raggiungerlo, ma perché non è giusto imitarlo. Se tu guardi le “Vergini delle rocce” hanno un mantello blu, blu Madonna e questo tipo di blu io lo metto nelle mie grandi tele, ma il Gesù Bambino e il S. Giovannino rimangono a Leonardo. La Vergine rimane a lui, il blu lo prendo io, lo trasformo in grandi quadri INFORMALI e senza riferimento di paesaggio locale. Leonardo vive nel tempo, …così riporto nel mio blu una dimensione senza tempo che non è nemmeno quella del 2000 perché va oltre, va indietro di 500 anni e avanti di almeno altri 500. Quindi mi pongo non su un piedistallo, ma su un fulcro, un baricentro e il baricentro nelle mie tele c’è, è il taglio obliquo che pende a destra dove la zona è divisa. . Quando penso all’arte godo non fisicamente ma mentalmente, non a caso il blu è il colore della psiche. Voglio concludere dicendo che l’arte è La Gioconda: non mangia, non si lava, non sporca, non puzza, sfotte, ride, deride da 500 anni l’umanità. L’hanno insultata e bersagliata tutti, anche maestri illustri di Parigi, ma rimangono sempre delle cose aleatorie, limitate. La gioconda limiti non ne ha. È limitata la misura del dipinto, ma lei non ha limiti, basta guardare i suoi occhi, che non sono spaziali e neanche da impressionista o espressionista, solo 27.756 particolari sotto gli occhi. Sono gli occhi più belli del mondo… Gli occhi della Gioconda sono gli occhi più belli del mondo…. 6 PAGINA 7 Storia... ( La Nostra Italia) di Leonardo V. Poesia…. (Il Primo Amore) di Leonardo V. Rosa della grammatica latina, che forse odori ancor nel mio pensiero, io ti ricordo sempre. Tu sei colei che facesti palpitare il mio cuore di fanciullo d’amore. Eri la più bella delle mie compagne; col tuo capo biondo col tuo viso giocondo. E i tuoi capelli scendevano fluenti sul tuo collo e sulle spalle tue, attirando il mio sguardo. Ero un fanciullo timido e tremante e non ti ho manifestato i pensieri della mia mente, ma ti pensavo sempre e immaginavo di incontrarti per strada e di tenerti per mano come un innocente. Tu sei convolata a nozze, io ho dischiuso il cuore ad un altro amore, quello del Signore e delle sue pecorelle. Ora son vecchio e non attendo niente, il tuo viso è diventato evanescente. Ti amerò in paradiso, dove ho tanto tempo di contemplare il tuo sorriso. La nostra Italia è stata nel tempo luogo di passaggio di molti popoli perché si trovava al centro dell’Europa. I popoli che nei secoli scorsi hanno attraversato l’Italia sono gli Unni, i Goti e gli Alemanni. Il più famoso degli invasori fu Attila, chiamato “Flagellum Dei”. Ovunque passasse lui con il suo esercito tutto veniva distrutto. Il Pontefice allora vestito dagli abiti pontificali, si presentò a lui intimandogli di ritirarsi. La leggenda racconta che la causa vera che fece ritirare Attila fu che egli vide sul capo del Papa, san Pietro trasfigurato. Nel 1800 l’Italia era divisa in molti stati; il regno Sabaudo in Piemonte e Sardegna, poi la Lombardia e il Veneto dominati dall’Austria e il Regno delle due Sicilie governato dai Borboni. Spetta a Giuseppe Garibaldi che con la sua spedizione dei mille, e a Vittorio Emanuele II° della casa regnante sabauda l’unità d’Italia. Oggigiorno la nostra Italia è tutta unita con Roma capitale ed è divisa in regioni autonome per essere meglio amministrate. L’Italia è diventata una potenza mondiale e fa parte di tante organizzazioni quali l’ONU e la CECA. DAL LIBRO DEI RICORDI PAGINA “IO E MIO PADRE” Il rapporto con mio padre aveva degli alti e bassi, a volte i nostri rapporti erano buoni ed altre volte cattivi. Fino all’ età di 16 anni lui mi faceva lavorare in campagna ma mi ha fatto anche studiare alle scuole superiori. Poi un giorno ho deciso di coltivare i miei hobby tra i quali il calcio e quello di fare il radioamatore in una radio. Quest’ultimo hobby non piaceva per niente a mio padre e così ha distrutto un mio sogno facendomi venire una forte depressione. Lui mi portò così all’ospedale psichiatrico. A peggiorare la mia situazione c’era anche il fatto che lui litigava sempre con mia madre e siccome io ero il più grande dei quattro figli, ero quello che ne risentiva di più. In seguito mio padre e mia madre si sono separati , così quando io sono uscito dall’ospedale psichiatrico ho cercato di fare pace con mia madre ma anche in quella circostanza lui si comportò malissimo. Poi mio padre morì e a me è rimasto un brutto ricordo delle sua morte. Pasquale V. Io con mio papà abbiamo avuto dei brutti rapporti perché non lo ascoltavo mai e questo mi è dispiaciuto tanto. Io però gli voglio tanto bene, lui è sempre dentro al mio cuore. Sono preoccupato per le sciocchezze che ho commesso perché ho paura di perderlo. Spero che non sia così perche gli voglio troppo bene e perché lui è la persona che mi ha messo al mondo….. Giuseppe L.M. Io con mio padre ho un buon rapporto, siamo stati sempre molto attaccati e infatti da piccolo ero sempre in braccio a lui. Mio padre mi capisce e mi accontenta sempre. Da bambino mi portava sempre a fare delle passeggiate, mi comprava il gelato e mi comprava sempre dei regali molto costosi. Poi da grande mi è capitato di avere qualche debito di denaro e mio padre mi ha dato i soldi per saldare i miei debiti senza rivolere il denaro indietro. Io ammiro molto mio padre e quando uscirò da qui e andrò a casa lo abbraccerò forte forte perché lui mi ha mandato qui solo per il mio bene e soprattutto per la mia salute. Io spero di uscire al più presto possibile perché debbo dare valore ai miei genitori e non li voglio abbandonare mai. Fabio M. Mio padre era un grande signore, mi faceva sempre contento e mi ha anche comprato due macchine. Noi scherzavamo sempre e lui mi faceva molto ridere. Lui mi portava sempre in giro con la macchina. Gli volevo bene, anzi benissimo perché mi insegnava tante cose e mi diceva che dovevo farmi fidanzato e sposarmi. Mio padre era quello che in famiglia sapeva tante cose. Giuseppe P. Il rapporto tra me e mio padre è normale. Nell’arco della nostra vita abbiamo avuto degli alti e bassi. L’unico problema serio è stato il mio caratterino un po’ pepato che nell’arco del tempo gli ha portato fastidio perché anche se ero un ragazzo ok a causa di questo mio carattere veniva spesso fermato dai suoi amici che lo aggiornavano sulle mie malefatte e lui se la prendeva perché mi diceva sempre che se non fosse stato per questo mio carattere sarei potuto essere una persona migliore. Io non stavo mai tanto ad ascoltarlo e non me ne sono mai fatto un problema perché il mio carattere era una parte di me che mi piaceva e poi le ragazzate che combinavo allora non mi sembravano poi così gravi. Però forse se fossi stato un po’ di più ad ascoltarlo forse adesso non sarei qui a scrivere per il giornalino di questa comunità. O chissà? Forse ci sarei finito lo stesso!Ora mio padre è anziano e c’è di buono che non ha capito quello che mi stà succedendo. Almeno lui non ne stà soffrendo quanto tutti gli altri. Io gli ho sempre voluto bene e lui ne ha sempre voluto a me. Agostino C. 8 PAGINA Angolo del Divertimento di Pasquale Un signore con una pipa e una signora con un cagnolino sono sopra un treno. Il signore con la pipa si addormenta e la signora gli butta fuori la pipa. La signora con il cagnolino si addormenta e quello della pipa gli butta fuori il cagnolino. La signora si sveglia e fa: dov’è il mio cagnolino? Mah? Forse è andato a cercare la pipa!? Due compari vanno a pescare. Uno gli fa all’altro:< compà, ho pescato un lume acceso> E l’altro gli risponde:< compà, io invece ho pescato un anguilla di sedici metri> Il primo allora gli fa:< accorcia quell’anguilla perché è troppo lunga> Il secondo gli risponde:< e tu spegni quel lume acceso….!!!! (in dialetto) Una signora telefona al dottore e dice: < dutturi, dutturi, me figghiu si manciau un euru lei pensa chi mori?> Il dottore risponde:< signora in Italia s’annu ammuccatu i miliardi e ancora su tutti vivi> Pierino: “Signora maestra, si può punire uno per una cosa che non ha fatto? Maestra: “ No, di certo! Bene , allora non ho fatto i compiti!!! 9 Le Donne…..!!!!! Per fare una meraviglia prima bisogna fare uno schizzo…….. Ecco spiegato perché Dio creò prima l’uomo e poi la donna!!!!! Le donne: non pretendo che Dio le dotasse di un libretto di istruzioni per noi poveri uomini, ma almeno il bottone di spegnimento poteva metterlo bene in evidenza!!! Giuro che se avessi un giardino una donna la terrei…..!!!! “Ieri ho preso un cane per mia moglie”. Ah, si? E dove si fanno questi scambi.. Differenza donna specchio: la donna parla senza riflettere, lo specchio riflette senza parlare..!!! *L’essenza femminile* La fidanzata, bionda, chiama disperata il suo ragazzo: “ Caro sono triste e disperata, ho comprato un puzzle ma non riesco a far combaciare nemmeno una tessera!!!” Allora lui teneramente: “Scusa tesoro se c’è il disegno sulla scatola, basta guardare quello…”. E le sull’orlo di una crisi di nervi: “ Si amore ma è un gallo però proprio non riesco, sono disperata!!!! E lui sempre galante: “Non ti preoccupare cara adesso arrivo… così vediamo..” Arriva il fidanzato, si siede al tavolo, guarda la ragazza, lei lo guarda lui torna a guardare lei: “Amore facciamo una cosa rimettiamo i corn-flakes nella scatola e non diciamo niente a nessuno, ok? PAGINA 10 PAGINA Qual e' la differenza fra uno psichiatra e un pazzo? La laurea... Che cos'è uno psichiatra? Un tizio che ti fa un sacco di domande costose che tua moglie ti fa gratis... Quanti psicologi ci vogliono per cambiare una lampadina? Ne basta uno: a condizione che lei voglia veramente cambiare... Due psicologi si incontrano: - Scusa, sai che ora e'? - No, ma possiamo parlarne... Devo portare il mio pesce dallo psicanalista: è depresso perché è nato il primo aprile ma non ci crede nessuno. PSICOLOGO: e' colui che guarda tutti gli altri quando una bella donna entra nella stanza…!!! 11 PAGINA AFORISMA La psicologia e' una scoperta meravigliosa: fa sentire complicate anche le persone piu' semplici…... (Samuel Nathaniel Behrman) Nel Prossimo numero…………... Dal laboratorio di manufatti…… “Io creo” Rubrica Alimentare a cura di Agostino C. Dal Libro dei ricordi: Io da bambino….. L’angolo del divertimento. Materiale prodotto e raccolto da: Gli ospiti della CTA Animatrice Paola Drago Pedagogista Dott.ssa Francesca Galuffo Psicologa Dott.ssa Maria Liuzza. Redazione a cura di Andrea Caradonna. 12