Anno 13
giugno 2012
1° CIRCOLO DIDATTICO STATALE
“GIUSEPPE SETTANNI”
RUTIGLIANO (BA)
Corso Cairoli,10 tel. 0804761018 - fax 0804778168
A
R
U
T
N
E
V
V
L’A
Anno Scolastico 2011-2012
COSTRUIRE PER CRESCERE INSIEME
Sommario:
Marco Polo descrive un ponte, pietra su pietra.
 Ma qual è la pietra che sostiene il ponte? - chiede Kublai Kan.
 Non è sostenuto da questa o quella pietra, - risponde Marco, ma dalla linea dell’arco che esse formano.
 Kublai Kan rimane silenzioso, riflettendo. Poi soggiunge: Perché mi parli delle pietre? È solo dell’arco che m’importa.
 Polo risponde: - Senza pietre non c’è arco.
(I. Calvino, Le città invisibili)
I ponti, dunque, per potersi tendere hanno bisogno di poggiarsi sugli archi. E le pietre, a loro
volta, modellano silenziose gli archi. Pietre solide, regolari, ognuna ben posizionata e selezionata secondo un ordine preciso e non casuale.
In quest’anno scolastico appena terminato molte pietre abbiamo depositato tutti insieme per
vedere innalzarsi un arco solido e sicuro.
Reso visibile il suo snello e curvilineo profilo, abbiamo continuato la costruzione del ponte del
futuro, quello che collega il tempo della crescita all’orizzonte del possibile.
Perché educare responsabilmente è rendere consapevoli che il domani di ognuno di noi può
essere costruito solo su quel ponte che unisce le persone le une alle altre nel rispetto reciproco della libertà di essere e di esserci.
Il Dirigente scolastico
Prof.ssa Maria Melpignano
PON 2010/2011
2
Scuola dell’Infanzia
4
Progetti di Circolo
6
Classi prime
10
Classi seconde
11
Classi terze
12
Classi quarte
14
Classi quinte
15
Vetrina eccellenze
19
“LA MAESTRINA DALLA PENNA ROSSA SEMPRE SORRIDENTE”
(Edmondo de Amicis, Cuore)
I genitori rappresentanti
nel Consiglio di Circolo hanno un compito gravoso:
aiutare gli insegnanti a condividere le aspettative dei
genitori ma anche aiutare i
genitori a comprendere il
lavoro della scuola nel costante tentativo di far crescere i nostri bambini. Vorrei perciò occupare questo
spazio per invitare noi genitori a riflettere su una figura fondamentale della scuola: la Maestra. Magari andando indietro con la memoria e rispolverando le
figure dei nostri maestri, di
coloro che ci hanno inse-
gnato a leggere, scrivere e
far di conto.
“Domenica sera ho condiviso con una trentina di temerari uno spericolato esperimento sentimentale: il
raduno dei compagni di
classe
delle
elementari.
Erano quarant’anni e centomila capelli che non ci si
vedeva e per farsi riconoscere ciascuno si era pinzato sul petto una targhetta
con nome, cognome e una
propria foto di allora. E’
stata una delle serate meno
nostalgiche della mia vita:
il passato da rammentare
era così remoto che sembrava futuro. Si è parlato
tantissimo di progetti e
speranze, pochissimo di
calcio, niente di politica. Ma
si è parlato soprattutto della, e con la, Maestra. Era
per i suoi 88 anni appena
compiuti che avevamo apparecchiato lo spettacolo,
salvo accorgerci in fretta
che lo spettacolo era lei.
Buona ma non debole, la
schiena ancora dritta come
i suoi pensieri. La Maestra.
Quella che ci aveva insegnato a leggere con i libri di
Primo Levi e di Rigoni
Stern. Anche l’altra sera ha
ascoltato con attenzione il
primo e l’ultimo della classe
declamare
“bosco
degli
urogalli” e poi ha dato loro
il voto: basso e però giusto,
come sempre. Si aggirava
fra i suoi scolari attempati
distribuendo carezze ruvide
e rimproveri dolci. Nel
guardarla
pensavo
all’esercito silenzioso di cui
quella donnina formidabile
fa parte: le maestre elementari della scuola pubblica italiana che hanno tirato
su una nazione con stipendi
da fame, ma meritandosi
qualcosa che molti potenti
non avranno mai. Il nostro
rispetto.
Prima di andare a dormire
ci ha detto che averci avuti
come alunni era stato, per
lei, come riceverci in dono.
Poi ci ha baciati sulla fron-
te, uno a uno. Sono rientrato a casa con addosso
l’energia
di
un
leone”.
(Massimo Gramellini da La
Stampa del 29/05/2012).
Sono convinto che i genitori
degli alunni del I Circolo
Settanni
trarranno dalla
breve lettura e dal meritato
riposo estivo la forza di un
leone per riprendere a settembre,
accanto
alle
“maestre”,
l’arduo lavoro
che vedrà i nostri figli farsi
“uomini e donne” del domani. Buone vacanze.
Il Presidente del C.d.C.
Pasquale Redavid
LA REDAZIONE
Il Dirigente scolastico
Prof.ssa Maria Melpignano
Le Funzioni strumentali
Ins. Margherita Creatore
Ins. Adele Didonna
Ins. Anna Chiarito
Ins. Maria Dilorenzo
Ins. Giacoma Ungaro
Ins. Filomena Valenzano
Le Collaboratrici del Dirigente
Le Referenti di Interclasse
Le Referenti di Intersezione
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L’AVVENTURA
L’attività oggetto del presente documento rientra nel Piano Integrato di Istituto 2011-2013 ed è cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo e
dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale nell'ambito del Programma Operativo Nazionale 2007-2013 a titolarità del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e Ricerca - Direzione Generale Affari Internazionali - Ufficio IV
PON DI ITALIANO“ARTICOLANDO”
ARTICOLANDO… INSIEME!!!
Diventare giornalisti per qualche giorno e scoprire tutta la bellezza di
questa professione. Grazie al Pon “Articolando”, all’esperta esterna Lucia
Carbone Sarinelli e alla tutor Antonia Iannuzzi, per noi alunni di quarta il
sogno è diventato realtà. Durante il percorso abbiamo svolto delle lezioni
teoriche che ci sono servite per capire la professione e comprendere le
tecniche fondamentali del giornalismo. Il momento più divertente è stato
quando abbiamo costituito una vera e propria redazione per decidere e
scrivere articoli su diversi argomenti: dal bullismo alla raccolta differenziata, dai diritti dei bambini alla legalità. La realizzazione dei testi è stata
lunga e laboriosa. Abbiamo svolto delle ricerche su internet, cosa non
sempre facile per noi ragazzi, selezionato le informazioni e scritto gli articoli. Come dei veri giornalisti abbiamo effettuato anche varie interviste.
Inizialmente eravamo preoccupati, pensavamo che questo progetto fosse
difficile, ma fortunatamente ci siamo accorti che proprio così impossibile non era. Alla fine, vedere le nostre firme sotto agli
articoli è stato stupendo. E’ stata un’esperienza magnifica e istruttiva per tutti noi e ci auguriamo di ripeterla.
Classi quarte
PON DI ITALIANO“MYTHOS”
MYTHOS: narrazione. Questa è la parola che ci ha guidati durante il progetto. La
narrazione mitica è la più antica forma di pensiero con cui l’uomo ha cercato di
comprendere se stesso e il mondo. Abbiamo così scoperto che quelli che sembrano solo dei bei racconti fantastici riflettono, invece, sui desideri e sulle paure
dell’uomo di sempre. Abbiamo incontrato dei, eroi, titani, storie d’amore e, con la
guida dell’esperta Anna Falcetta e della tutor Mimina Ungaro, abbiamo creato storie fantastiche individualmente o in forma collaborativa, a cui abbiamo affiancato i
disegni da noi realizzati e alcuni si sono scoperti illustratori. Infine, per realizzare il
nostro piccolo libro, abbiamo usato il programma di impaginazione Publisher.
“Sono Vincenzo, ho frequentato il PON Mythos che è stato molto bello, perché
abbiamo conosciuto nuovi miti e abbiamo imparato meglio a scrivere testi. Una
cosa bella del PON Mythos è che devi creare i miti e poi devi fare un disegno sul
mito che hai creato. Nel PON imparerai tutta la storia sui titani e sugli dei; è un
PON molto curioso e vi consiglio di frequentarlo solo se lo volete davvero, se vi volete impegnare e se avete tempo. Se
avete tanta volontà di frequentare, il PON sicuramente vi piacerà molto, è un PON consigliato…”
Classi quinte
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ANNO SCOLASTICO 2011-2012
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L’attività oggetto del presente documento rientra nel Piano Integrato di Istituto 2011-2013 ed è cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo e
dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale nell'ambito del Programma Operativo Nazionale 2007-2013 a titolarità del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e Ricerca - Direzione Generale Affari Internazionali - Ufficio IV
PON DI MATEMATICA“TRA CALCOLI E FORMULE”
E così, con un po’ di tristezza nel cuore, siamo giunti alla fine della scuola
primaria! Ma quale modo migliore per
concludere questo primo ed importante capitolo della nostra vita di studenti? Imparando… giocando con la matematica!
Anche quest’anno, infatti, noi ragazzi
di quinta abbiamo deciso di partecipare, nonostante i numerosi impegni
scolastici ed extra-scolastici, ai Pon
organizzati nella nostra scuola. Noi
siamo stati selezionati per quello di
matematica dal titolo “Tra calcoli e
formule”, supportati dalla prof.ssa Teresa Loiotile in qualità di esperto, dalla
tutor Marilena Iacoviello e dalla maestra Linda Schena.
Il programma, svolto durante gli incontri pomeridiani, ha riguardato principalmente alcuni obiettivi di geometria quali: le simmetrie (assiali e centrali), le rotazioni e le traslazioni. Siamo
giunti ad alcune proprietà geometriche
partendo sempre dall’osservazione
della realtà che ci circonda. Abbiamo
usato non solo righello, squadra, compasso..., ma anche tempere. Abbiamo
realizzato simmetrie con la tecnica
dello spillo, tagliato frutta e fiori, osservato e completato parti di monumenti storici, rosoni di chiese. Ma una
delle attività che più ci ha affascinato
è stata la costruzione di un caleidoscopio utilizzando materiale di facile consumo. Che bello guardarci dentro e,
per qualche secondo, far volare la fantasia! Oltre alle attività di tipo manipolativo ci sono state anche quelle laboratoriali dove abbiamo potuto utilizzare
la LIM e il computer giungendo alla
scoperta di un bellissimo programma,
il GeoGebra, che ci ha guidati nella
costruzione delle isometrie.
Il 5 giugno, in Aula Magna, alla presenza della preside e dei genitori c’è
stata la verifica finale dove, noi alunni,
attraverso cartelloni da noi stessi realizzati, abbiamo potuto riepilogare il
percorso svolto. Gratificanti sono stati i
complimenti ricevuti, ma ancor più
grande è stata la sensazione di sentirci
ora più “ricchi”.
Classi quinte
PON DI INFORMATICA“DIGITAL NATIVES IN PROGRESS”
Il Pon di informatica “DIGITAL NATIVES IN PROGRESS“ con l’esperto
Filippo Ardito e la tutor Berardina Milillo è stato molto interessante e coinvolgente. Ci siamo divertiti e avremmo voluto che durasse di più.
In questo Pon abbiamo realizzato un
E-BOOK intitolato “G. SETTANNI IERIOGGI-DOMANI”.
Il corso si è articolato in 2 momenti:
nella prima fase abbiamo raccolto
pagelle, vecchie foto di classe e della
scuola, abbiamo intervistato ex collaboratori e maestri che hanno lavorato
e che lavorano in questa scuola, il
dirigente scolastico, abbiamo fotografato i vari ambienti e infine abbiamo
rappresentato con disegni la scuola
che vorremmo.
Dopo aver raccolto tutto questo ma-
teriale l’esperto ci ha presentato tutti
i programmi necessari alla realizzazione dell’E-BOOK e poi pian piano
con molta calma e pazienza ci ha insegnato prima ad usare il programma
specifico
“DIDAPAGES“, poi come inserire o
cancellare immagini, testi, file musicali e come creare collegamenti tra le
varie pagine.
Abbiamo imparato ad usare anche
MEDIA PLAYER.
Ognuno di noi ha creato un E-BOOK
personale non solo sulla storia della
scuola, ma anche sui calciatori o cantanti preferiti e argomenti vari scaricando immagini, musiche e testi anche da internet.
A questo Pon ha partecipato Michael
che ha contribuito alla realizzazione
dell’E-BOOK con l’aiuto della maestra
Tapino.
Siamo soddisfatti ed entusiasti di aver
vissuto questa esperienza perché ci
ha insegnato cose nuove e ha rafforzato l’amicizia tra tutti noi.
Classi quinte
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L’AVVENTURA
PROGETTO ACCOGLIENZA “LA PORTA SI APRE!...”
È proprio da una porta che
si apre… che
comincia
l’accoglienza. La nostra avventura inizia così...
Il giorno 16/9/2011 per i nostri piccoli si aprono le Scuole
dell’Infanzia “Giovanni Paolo II” e “Gianni Rodari”, giorno
dopo giorno tanti piccoli passi verso l’autonomia…
La famiglia in questo primo anno di frequenza ha avuto un
ruolo di grande responsabilità partecipando alla vita della
scuola, condividendone finalità e contenuti per aiutare i piccoli a crescere in “armonia”.
Dipingere è davvero divertente!!!
Giocare magicamente insieme genitori e bambini.
Evviva carnevale! Travestiamoci.
Tanti piccoli Pinocchio
Insieme, magicamente avvolti dalle “onde” ci salutiamo per
rivederci a settembre!!!
Intersezione bambini di anni tre
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IL VIAGGIO…
Quando il nostro passerotto si è trovato ad affrontare il suo duro e inaspettato viaggio, “terremotato” in una
realtà diversa e crudele rispetta
all’isola felice in cui aveva sempre
vissuto, ogni punto fermo della nostra
vita è venuto meno, tutte le priorità
sono cambiate e la quotidianità è stata stravolta.
Più volte ci siamo chiesti come avrebbe fatto, piccolo e indifeso passerotto,
ad affrontare tutto ma “…per affrontare un viaggio bastano la curiosità,
la voglia di scoprire, gli amici che si
incontrano e le tante cose che si imparano. In fondo un soffio di vento e
un sogno fanno andare lontano”. (P.
Comentale)
Metaforicamente il nostro assurdo
cammino è diventato un viaggio in cui
la serenità, la forza e la voglia di continuare ad esplorare il mondo non
sono mancate anche grazie alla determinazione della nostra Preside
Dott.ssa Melpignano Maria e delle
care insegnanti Maria R. Depalma e
Maria R. Russo che volontariamente
si sono offerte di seguire il piccolo a
casa.
Loro sono state la finestra sul mondo
esterno: ha imparato, ha ascoltato,
ha mantenuto i contatti con la scuola
e con i compagni ma soprattutto non
si è sentito solo e diverso dagli altri.
Un grazie di cuore va quindi alla nostra scuola che ha voluto fortemente
che la crescita psicologica e culturale
di uno dei suoi tanti alunni non fosse
differente dagli altri, a dimostrazione
che la carta dei diritti dei bambini non
è solo un documento redatto e letto
ma è messo in atto in ogni suo articolo. GRAZIE di cuore.
La famiglia di Antonio
PROGETTO “C’ERA UNA VOLTA ULISSE…”
I bambini grandi consumatori di narrazioni mass-mediali possiedono una
sensibilità narrativa nuova e diversa
rispetto a quella che avevano i bambini del passato. Tutti sappiamo che i
bambini di oggi amano la dinamicità
dell’azione,
la
novità
e
l’imprevedibilità degli avvenimenti,
l’avventura
fino
al
limite
dell’impossibile. I
racconti mitologici,
le vicende degli
eroi e dei miti della tradizione greca
possono
essere
molto interessanti
per loro. Gli antichi Greci, vissuti
migliaia di anni fa,
raccontavano storie
meravigliose
che parlavano di
dei, mostri ed eroi
coraggiosi. Credevano che gli dei
vivessero nel mondo degli essere
umani e abitassero
i campi, i boschi, il
mare e grandi palazzi sulla cima del
monte Olimpo. Nel
fantastico mondo della mitologia greca, i comuni mortali erano coinvolti in
avventure straordinarie, nel corso
delle quali, le persone sciocche e malvagie venivano punite e quelle buone
e coraggiose ricompensate.
In questa prospettiva, nelle sezioni
dei bambini di anni 5 le docenti han-
no proposto un progetto particolarmente innovativo e significativo: avvicinare i piccoli alla conoscenza del
mito e delle avventure di Ulisse, mirabilmente raccontate da Omero
nell’Odissea. Abbiamo inteso presentare questo antico racconto che ha
superato la prova del tempo, giungendo fino a noi, pensando che potes-
se essere avvincente per i nostri
bambini.
I bambini conoscono, amano, si identificano nei personaggi mitici: il furbo
Ulisse, il mostruoso Ciclope con un
occhio solo, la maga Circe, il dio Poseidone, la dolce Nausicàa…
Raccontano le imprese di Ulisse a mo-
do loro, le cantano con inventiva e
originalità, un po’ come facciamo noi
quando andiamo in vacanza e, al ritorno,raccontiamo di aver vissuto
avventure talmente inverosimili che
gli amici stentano a crederci.
Questo viaggio di Ulisse ha avuto una
sua connotazione particolare: è moderno, costruito con tratti ironici, a
volte comici, ma per
questo a misura di
bambino.
Ha funzionato? Noi
crediamo di sì.
Ci piace ricordare
quello che il Dirigente
scolastico,
prof.ssa Maria Melpignano, ha scritto
nella premessa al
libretto “Il viaggio di
Ulisse”
che
ogni
bambino ha regalato
ai suoi genitori:
“Molteplici sono le
prove che la vita ci
chiama ad affrontare
ogni giorno con modalità
diverse;
al
termine di questo
coraggioso
viaggio
nella mitologia i nostri piccoli alunni
sicuramente avranno sperimentato la
curiosità
dell’esploratore,
dell’infaticabile viaggiatore che spalanca i suoi occhi sempre ingenui sulle
meraviglie della vita”.
La referente
Ins. Margherita Creatore
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L’AVVENTURA
PROGETTI DI CIRCOLO
I EDIZIONE “FESTAMBIENTE”
L’idea di FESTAMBIENTE è nata dalla
voglia di suscitare in tutta la cittadinanza una maggiore consapevolezza
sui problemi dell'ambiente e una capacità e volontà di reagire al degrado.
Siamo convinti che le persone siano
capaci di cambiare il proprio contesto
di vita per migliorarne la qualità e che
all'interno delle Comunità ci siano la
forza, la creatività e le competenze
per poter intervenire sul territorio.
Per questo gli alunni del 1° Circolo
“Settanni” sabato 9 giugno hanno
dato vita ad una vera e propria festa,
con giochi, canti, striscioni e una interessante mostra sulla poseidonia,
realizzata da Antonella Berlen, durante le attività svolte con i bambini delle
scuole dell’infanzia.
Alla manifestazione hanno partecipato
il Sindaco Roberto Romagno, il vicesind aco Pasq uale Re d av id e
l’assessore ai servizi sociali Angela
Redavid. Ospiti di eccezione Piero e
Pasquale Campagna, fratelli di Graziella, vittima di mafia.
A “Graziella” è stato dedicato il lancio
dei palloncini a testimonianza del nostro affetto e del nostro ricordo.
A seguire, nella giornata, gli alunni
delle classi quinte sono stati piacevolmente coinvolti dal maestro Daniele
Sarno nel laboratorio di musica riciclata.
Con l’aiuto di alcuni genitori gli alunni
hanno costruito dei veri e propri strumenti musicali usando materiale di
riciclo: bidoni di olio, canne di bambù,
rotoli di cartone, cassette di legno
etc. Nel pomeriggio alla presenza dei
genitori, della preside Maria Melpignano e della Referente di Legambiente
Ant o ne lla Be r le n, è av ve nu ta
l’esibizione musicale che ha riscosso
un gran successo.
Per concludere la giornata di festa,
alle ore 18.00, nel cortile della scuola
“Settanni”, si è tenuto l’emozionante
spettacolo “Fratello Sole”.
Classi terze
NOI E … L’AMBIENTE
Noi alunni delle classi quarte, insieme
agli insegnanti e al vigile urbano Nicola Dimitrio, abbiamo realizzato il
Progetto “Io per strada … da ciclista”.
Attraverso lezioni teoriche e pratiche
abbiamo simulato situazioni e appre-
so i comportamenti corretti di un bravo ciclista. Durante alcune ore scolastiche è stato divertente creare tanti
acrostici, poesie, filastrocche, conte,
indovinelli e slogan che avevano come scopo principale quello di favorire
l’uso della bicicletta e promuovere la
cultura della sicurezza e della tutela
dell’ambiente. Abbiamo partecipato
volentieri alla “Festa dell’ambiente”
allestendo una mostra con coloratissimi cartelloni sui temi: la storia della
bicicletta, i segnali stradali, le parti, la
manutenzione e i dispositivi di sicurezza della bicicletta. Il momento più
entusiasmante è stato quello in cui
con il vigile urbano abbiamo simulato
le situazioni in cui si trova il ciclista
sulla strada e a turno facendo finta di
essere pedoni, ciclisti e vigili abbiamo
effettuato i percorsi rispettando i segnali stradali e gestuali.
“CHI VA IN BICI RENDE GLI ALBERI FELICI”
Classi quarte
CAVALCANDO...
Per il quinto anno consecutivo il Progetto “UN CAVALLO PER AMICO”, percorso di
Ippoterapia svolto presso il Centro per le Attività e le Terapie assistite con gli animali “Domenico Divellla, si è concluso con una manifestazione che ha avuto inizio
con la sfilata delle bambine pon-pon di quinta classe.
I protagonisti di questa giornata si sono esibiti in groppa al loro amato cavallo.
Grande entusiasmo per gli alunni diversamente abili quando incoraggiati dagli applausi dei compagni e dei loro genitori presenti, hanno attraversato il cortile, fieri e
compiaciuti.
Il processo formativo si è svolto attraverso un approccio terapeutico ricco di grandi
emozioni e di sano divertimento.
Le docenti di sostegno
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“UNA SCUOLA CHE ACCOGLIE E VALORIZZA”
TUTTI A SCUOLA DI INTERCULTURA
Accoglienza, Amicizia, Rispetto,
tre parole significative e importanti
per stare insieme in piena armonia. E’
questo l’obiettivo prioritario che si
pone la nostra scuola, ormai impegnata da diversi anni ad operare in un
contesto sociale multiculturale. Attualmente nel nostro Circolo sono
iscritti 70 bambini provenienti da altri
paesi, prevalentemente dall’Albania
con un significativo aumento annuale.
La mancata competenza nella lingua
crea problemi nella comunicazione
quotidiana, utilizzata per parlare con i
compagni, con gli adulti, per esprimere bisogni, desideri, richieste. Pertanto, quest’anno le insegnanti del gruppo interculturale hanno organizzato
due corsi di lingua italiana per gli alunni e per gli adulti. Hanno attivato i
laboratori linguistici per creare una
serie di opportunità formative interculturali finalizzate a imparare a comunicare, a leggere e a scrivere in
italiano più correttamente. Il corso di
lingua italiana per adulti ha coinvolto
22 genitori che hanno frequentato con
assiduità e interesse, motivati anche
dall’uso del computer e della LIM che
ha favorito e agevolato l’acquisizione
dei contenuti della lingua italiana. Il
corso è servito a conoscere tradizioni,
feste, cibi dei paesi di provenienza; in
alcuni, incontri infatti i genitori hanno
preparato i piatti tipici del loro paese
d’origine rivelando le ricette. I corsi si
sono conclusi con un momento festoso in cui il Dirigente Scolastico ha
consegnato ad ogni genitore un attestato di partecipazione, valorizzando
così l’esito dell’attività formativa.
“Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze” (Paul Valery)
Il Gruppo Interculturale
PROGETTO INTERCULTURALE “IL PICCOLO PRINCIPE”
Quest’anno, forse per la prima volta, i tre ordini di scuola presenti sul territorio di
Rutigliano, le scuole primarie “G. Settanni” e “A. Moro” e la scuola secondaria
“A. Manzoni” hanno deciso, in un unico abbraccio, di realizzare un progetto comune di Intercultura.
Gli alunni impegnati sono stati sia quelli italiani che quelli di provenienza straniera
con la finalità principale di aiutare gli alunni stessi a sviluppare conoscenze, atteggiamenti, valori importanti per vivere in una società multietnica e multiculturale.
La verifica finale ha avuto luogo il 4 aprile presso l’auditorium della succursale
della scuola media alla presenza dei rispettivi presidi, genitori e compagni di classe.
“L’essenziale è invisibile agli occhi. Lo si vede bene
solo col cuore”.
Prendendo spunto da una delle frasi più significative de
“Il Piccolo Principe” si è giunti, mettendo in scena una
semplice rappresentazione teatrale, all’importanza di
alcuni valori fondamentali, tra cui quello dell’amicizia
qualunque sia il colore della pelle, la religione o la lingua parlata.
Il Gruppo Interculturale
IL CORO 7 NOTE
A n c h e
quest’anno,
per il terzo
anno conse cut iv o,
abbiamo
partecipato
di mercoledì,
dalle
16.30 alle 18.00, a tutti gli incontri
del coro. Sin dal I Quadrimestre abbiamo svolto attività di ascolto e interpretazione vocale e strumentale di
brani di musica a tema determinato.
Fino a dicembre il tema è stato il Natale; infatti, il 23 dicembre 2011 abbiamo partecipato al primo concorso
canoro natalizio “La Pastorella: un
salto nel passato”.
Guidati dall’insegnante Palma Lucente
e dall’esperto musicale Giacomo Battista, in Piazza XX Settembre ci siamo
esibiti con successo.
Il 28 marzo 2012, durante l’incontro
con la scrittrice Patrizia Rinaldi ci siamo esibiti con canti riferiti alla trama
del libro PianoForte. Alcuni testi sono
stati scritti dal maestro Giacomo Bat-
tista.
Il 29 maggio c’è stata la presentazione di “La musica non ha tempo” performance musicale del nostro Coro 7
note e del gruppo dei chitarristi che
durante l’anno sono stati guidati dal
maestro Vito Quaranta.
Abbiamo cantato e suonato come da
programma e i risultati sono stati
eccellenti. Tutti ci auguriamo che,
anche l’anno prossimo potremo continuare a svolgere le attività musicali
nel nostro bellissimo laboratorio.
Gli alunni
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L’AVVENTURA
COMENIUS PROJECT: “UN’AMICIZIA SENZA CONFINI”
Con l’ultima mobilità,
svoltasi a Dӧrtyol in
Turchia, dal 3 all’8
giugno, si è concluso
il progetto Comenius
dal titolo “Kids forget
traditional street games” che ha visto
impegnata la nostra
scuola per due anni
consecutivi.
Tale progetto, approvato dall’Unione Europea nel mese di luglio 2010, è stata
la nostra terza esperienza di partenariato multilaterale,
che ha coinvolto diversi paesi europei: Scozia, Turchia,
Polonia, Bulgaria, Romania, Portogallo, Spagna e Francia.
Attraverso questo progetto gli alunni hanno avuto la possibilità di fare esperienze di didattica laboratoriale, utilizzando principalmente la lingua inglese e le tecnologie di
informazione e comunicazione. In particolare hanno riscoperto i giochi di strada popolari e tradizionali del proprio
paese e dei paesi partner. Dopo aver ricercato notizie sui
giochi del passato e aver intervistato nonni e genitori, i
bambini ne hanno sperimentato alcuni in cortile o in palestra e hanno realizzato dei video che sono stati presentati
agli alunni partner in occasione delle mobilità effettuate
dai docenti.
Gli incontri di progetto, svoltisi in Scozia, Italia, Spagna,
Francia, Polonia, Bulgaria e Turchia, sono stati occasione
di confronto e scambio non solo riguardo alle tematiche
proprie del progetto, ma anche agli aspetti organizzativi
e didattici della scuola ospitante, nonché agli aspetti culturali della tradizione locale. L’accoglienza nei diversi
paesi è stata sempre calorosa ed emozionante rendendo
l’esperienza indimenticabile dal punto di vista professionale e umano.
Comenius è una porta aperta su altri paesi. La condivisione degli obiettivi e delle scelte educative e il progressivo consolidamento dello spirito di squadra, si sono trasformati in una vera amicizia senza frontiere.
Come Marcel Proust ha detto "Un vero viaggio di scoperta non significa vedere
nuovi paesaggi, significa avere nuovi occhi”.
Il progetto Comenius ci
da occhi nuovi verso
l'Europa, la sua gente
e le diverse culture.
La referente
Ins. Grazia Porcelli
Nel corso dell’anno scolastico 2011/2012 noi alunni delle classi III del 1° Circolo
“Giuseppe Settanni” di Rutigliano, in continuità con la Scuola del’Infanzia G.Paolo II e
Rodari e la Scuola Paritaria Maria Pia Notari di Rutigliano e Conversano siamo stati impegnati in tre progetti di gemellaggio elettronico che hanno coinvolto scuole dell’Unione
Europea e anche scuole italiane della provincia e di differenti regioni:
 Digital Fairytales (9 partner provenienti da Bulgaria/Romania/Polonia/Italia)
 Sharing Art Ideas and Art Experiences (10 partner provenienti da: Irlanda/Grecia/Italia /Estonia /Spagna/Turchia/
Cipro/)
 Prezenty kochają opakowania (13 partner provenienti da: Polonia, Romania, Italia, Grecia)
Tutte le attività programmate, visibili sul sito eTwinning, sono state svolte con successo e ci hanno entusiasmato .
Di volta in volta ci siamo confrontati con i compagni lontani anche attraverso disegni e brevi mail. Il gruppo é divenuto
sempre più numeroso e le opportunità di crescita maggiori.
Per Natale e Pasqua abbiamo anche spedito dei biglietti augurali. È stato emozionante, dopo qualche giorno, constatare
che era arrivata POSTA per noi!
Ci auguriamo di vincere anche quest’anno il Label Nazionale ed europeo.
Classi terze
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ANNO SCOLASTICO 2011-2012
PAGINA 9
TRINITY EXAMINATION
Per il quinto anno consecutivo nella nostra scuola, divenuta ufficialmente Centro Esami Trinity, si sono svolti gli
esami per valutare le competenze comunicative in lingua
Inglese.
Gli alunni di terza, quarta e quinta classe hanno frequentato un corso intensivo di lingua inglese in orario pomeridiano per sostenere gli esami orali GESE (Graded Examinations in Spoken English), allo scopo di conseguire i Grades 1e 2 dell'Initial Stage. Tali Grades corrispondono ai
livelli Pre-A1e A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue.
Gli esami si sono svolti in sede e con un esaminatore esterno madrelingua, Mr Gary Cousins, con cui gli alunni si
sono cimentati in una conversazione in lingua inglese,
sforzandosi di comprenderne l’intonazione linguistica e di
interagire attraverso lo scambio di informazioni personali.
Il risultato generale è stato molto positivo: tutti gli alunni
hanno superato l’esame, alcuni addirittura con merito, in
quanto hanno raggiunto il livello “A”, ossia l’eccellenza.
L’esame è un momento di verifica, ma nello stesso tempo
anche un'esperienza entusiasmante, che incentiva nell'alunno la motivazione all'apprendimento di una lingua straniera. La parola agli alunni…
“Il mio primo
esame”
In
quest’anno
scolastico
ho
frequentato
il
corso di preparazione agli esami
Trinity.
Quando
sono
stata scelta, con
altre mie compagne,
sono
stata molto contenta, anche se
mi preoccupava
l’idea di dover
fare un esame
finale con un
insegnante
di
madrelingua
inglese.
Durante le lezioni mi sono impegnata
molto
perché la lingua inglese mi piace, infatti da grande vorrei
diventare una maestra di Inglese. Nonostante ciò, il giorno dell’esame ero nervosissima e mi sudavano persino le
mani, avevo paura di non saper rispondere. Tutto però è
andato bene, riuscivo a capire l’insegnante e a rispondere
correttamente.
La frequenza del corso è stata una grande esperienza
perché non solo mi ha permesso di imparare meglio la
lingua inglese ma anche di imparare come affrontare gli
esami che la vita mi offrirà.
Ringrazio la scuola per la grande opportunità che mi ha
dato.
“Un’esperienza emozionante!”
Quest’anno sono stata scelta per partecipare agli esami
Trinity. Sono stata
contenta perché mi piace molto
l’Inglese; insieme ai compagni di altre classi abbiamo frequentato un corso pomeridiano per prepararci.
Con la nostra insegnante abbiamo approfondito alcuni
argomenti: le parti del corpo, gli animali, i vestiti ecc. Ci
siamo allenati a comprendere e a rispondere a domande
in Inglese.
Il giorno dell’esame ero troppo preoccupata:mi sentivo
agitata e ansiosa. L’esaminatore era un signore inglese di
mezza età, alto, biondo, occhi chiari, elegante. Quando è
arrivato il mio turno mi sono seduta e ho cominciato a
rispondere alle domande. All’inizio ero tesa, poi sono stata meglio.
E’ stata un’esperienza emozionante!
Alunne del grade 1
“Un sogno divenuto realtà”
Il 4 maggio ho
svolto
l’esame
Trinity di grade
2, ero tranquilla
e
allo
stesso
tempo nervosa.
Tranquilla
perché, avendo studiato, ero sicura
di poter rispondere a tutte le
domande,
nervosa perché temevo ci potesse
essere
qualche
fraintendimento.
La
mia
insegnante ha sostenuto le mie ansie fino al momento
dell’esame e mi
ripeteva sempre “sei preparata, io lo so!”.
Appena entrata in aula il professore madrelingua ha iniziato con una serie di domande personali e non, chiedendomi, infine, di fare a lui una domanda. Senza pensarci
troppo ho chiesto: “Have you got any brothers or
sisters?” (hai un fratello o una sorella?). Dopo aver
risposto mi ha dato la mano e con un sorriso mi ha detto:
“Bye bye” ed io ho risposto: “Goodbye”.
Mi è sembrato un sogno e con entusiasmo e allegria ho
abbracciato felicemente la mia insegnante.
Questo esame mi è stato di grande aiuto perché ha arricchito a dismisura il mio prezioso bagaglio culturale.
Alunna del grade 2
Anno 13
giugno 2012
PAGINA 10
L’AVVENTURA
A TEATRO CON
“LA MAESTRA
MARGHERITA”
PASSEGGIATA NEL BOSCO
Una mattina del mese di Gennaio siamo andati a Bari, al teatro “Casa di
Pulcinella”, per vedere lo spettacolo
“La maestra Margherita, maestra dormigliona”. Gli attori erano bravi e ci
facevano ridere. Il personaggio che
mi è piaciuto di più è stato quello della maestra Margherita che dormiva
sempre ed era
distratta e pasticciona.
Alla fine abbiamo applaudito,
contenti di esserci tanto divertiti!
Classi prime
Una mattina di primavera siamo andati, insieme agli amici e alle maestre, in gita alla foresta Mercadante
con il piccolo pullman tutto giallo. Era
una splendida giornata, il cielo era
azzurro e senza nuvole, non c’era un
filo di vento e faceva tanto caldo.
Appena arrivati, abbiamo incontrato
gli agenti della forestale che ci hanno
guidato nel bosco. Intorno a noi
c’erano tantissimi alberi così alti che
toccavano il cielo e così pieni di foglie
che il sole non riusciva a fare luce. I
lunghi rami nascondevano il sole e
facevano tanta ombra; in basso, tra
l’erba, spuntavano tanti fiori colorati.
Nel recinto c’erano gli asinelli e insieme a loro c’era anche un cervo: più in
là le oche bianche nuotavano nello
stagno e sul sentiero passavano dei
cavalli.
Mentre passeggiavamo nel bosco sentivamo gli uccellini che cinguettavano
con
forza
perché
erano felici di vederci. Com’è bella la
natura in primavera!
Classi prime
“SCIENZE A SCUOLA”
Quando ero alla scuola materna mi è
capitato di osservare bene con le mie
maestre i pesciolini che stavano
nell’acquario e ho notato il colore arancione del corpo ricoperto di squame. Mai, però, mi è accaduto di osservare così attentamente gli insetti!
Alcuni giorni fa a scuola è venuta la
mamma di Giuseppe, un mio compagno, che è una biologa e studia piante
e animali. Lei voleva fare con noi una
lezione di scienze diversa dalle altre.
La signora ha portato tre provette con
i moscerini della frutta , le larve e le
pupe. Per svolgere questa attività
nell’aula abbiamo usato la lavagna
interattiva, il computer, la lente di
ingrandimento e lo stereoscopio. Con
questi strumenti abbiamo visto le
larve molto ingrandite: sembravano
delle striscioline bianche che si muovevano continuamente per mangiare
e crescere in fretta. Le pupe, di colore
giallo e di forma ovale, rimanevano
immobili perché stavano per trasformarsi in moscerini. Che emozione
vedere il primo volo del moscerino
appena nato! La dottoressa poi ha
fatto addormentare con l’etere i moscerini, perché si muovevano tanto e
volavano via; noi allora li abbiamo
osservati: sembravano enormi; avevano le ali trasparenti e incolore; gli
occhi rossi, luccicanti, grandi e strani
perché formati da tanti quadretti.
Abbiamo scoperto che il moscerino
femmina è più grosso del maschio
perché deve contenere le uova. Il
corpo era formato dal capo, le ali, il
torace, l’addome, appuntito nella
femmina o arrotondato nel maschio,
e sei zampine con delle piccolissime
“spinette” ai lati. Mentre guardavo
allo stereoscopio ho provato una
grandissima emozione perché pensavo a quell’esserino che spesso schiacciamo e mi ha fatto pena. Con questa
esperienza ho imparato tante cose e
ringrazio la mamma di Giuseppe che
è stata molto brava. Desidero tanto
ripetere una lezione così interessante
con lei e con la mia maestra.
Classi prime
Anno 13
giugno 2012
ANNO SCOLASTICO 2011-2012
PAGINA 11
AVVENTURIAMOCI NEL PARCO
Nella prima settimana di maggio siamo andati in gita nel grande parco
“Curtipetrizzilandia” in provincia di
Brindisi. Quella mattina ci siamo riuniti tutti in pineta vicino alla scuola e
aspettavamo con ansia il pullman:
era la nostra prima gita! Finalmente
è arrivato, così siamo saliti e siamo
partiti.
Il viaggio è stato un po’ lungo, ma a
noi è sembrato breve perché abbiamo chiacchierato e giocato allegramente. Nel pullman c’era tanta confusione, eravamo tutti eccitati e non
vedevamo l’ora di arrivare alla meta. All’ingresso del parco c’era la
guida che ci aspettava e con lei abbiamo iniziato il nostro percorso nel
bosco. Tutto intorno era verde: ulivi, pini e tante querce. Abbiamo
attraversato il mondo delle fiabe con
le casette di Biancaneve, Cappuccetto
Rosso, Hansel e Gretel; poi cominciava il paese degli gnomi con lo gnomo
Postino, lo gnomo Pittore, lo gnomo
Giocattolaio che costruiva i doni per
Babbo Natale, e lo gnomo Nocino che
faceva i liquori. Alla fine siamo passati nel mondo dei dinosauri e lì siamo
rimasti incantati davanti al Tirannosauro Rex, il più grande. Nel minizoo
invece abbiamo visto tanti animali
veri bellissimi: i pony, le zebre, le
civette delle nevi, i cammelli, i pavoni
e i pappagalli che sapevano ripetere:
“WaKa Waka!”. Nell’area picnic, sotto
gli ulivi, abbiamo mangiato i nostri
panini e abbiamo bevuto il succo di
frutta. La gita non era ancora finita
perché nel pomeriggio ci siamo seduti
davanti a un grande palco e abbiamo
assistito a tanti spettacoli.
Nell’attesa abbiamo ascoltato un po’
di musica e finalmente sono apparsi
sei giovani attori che impersonavano
diversi protagonisti di tante fiabe
conosciute che si incrociavano tra
loro: Aladino e la lampada magica ,
La Bella e la Bestia, la Sirenetta. Ci
siamo divertiti tantissimo! Infine
abbiamo visitato il covo dei briganti,
scavato sotto terra: scendere ci faceva tanta paura perché la grotta
diventava sempre più buia. Con un
po’ di spavento guardavamo le vecchie foto dei briganti, di “Ciccilla la
Sanguinaria”, i manichini vestiti tutti
di nero, con il mantello, il cappello e
la barba lunga. La visita al parco era
davvero finita ed era arrivata l’ora di
salire sul pullman per tornare a casa.
Eravamo stanchi, ma felici.
Classi prime
LA SCUOLA È ... IMPARARE SUL CAMPO
Abbiamo
pasticciato
con l’uva, è venuto
fuori un liquido strano:
il mosto; dopo averlo
fatto
riposare,
l’abbiamo assaggiato:
era davvero gustoso!
Martedì 20 marzo siamo andati al caseificio “Il Bocconcino”
per imparare come si producono le mozzarelle. Il titolare
ci ha fatto vedere la “pasta filata! E al termine della dimostrazione ha offerto mozzarelle a tutti; le abbiamo gradite
moltissimo mangiandone con gusto.
È stata un’occasione per imparare divertendoci.
Che giornata fantastica!
Immaginavo fiumi di cioccolato che scorrevano, vasconi
ricolmi dove tuffarcisi dentro, invece il cioccolato
“viaggiava” all’interno di tubi e macchinari.
E poi, meraviglia delle meraviglie! Dappertutto c’erano
uova di cioccolato di tutte le dimensioni, alte anche quanto
me!
Finalmente le mani in … pasta!
Assaggiare il pane fatto da noi e sentire la sua fragranza è
stata un’esperienza fantastica!
A contatto con la natura, immersi in un’oasi verde, abbiamo capito l’importanza dell’agricoltura biologica. Gli ortaggi e la frutta, sani e gustosi, punteggiati da simpatiche e
colorate coccinelle, sembravano invitarci a mangiarli.
… E poi abbiamo fatto la marmellata con le arance appena
raccolte, buona e naturale, che abbiamo portato a casa nei
vasetti.
Ci siamo divertiti anche a ricercare e a classificare le foglie
di diverse piante, costruendo un erbario per classe contenente le notizie di ciascuna.
Imparare così, sul campo, anziché fra le quattro mura
dell’aula scolastica, è davvero divertente: questa è la scuola che ci piace.
Classi seconde
Anno 13
giugno 2012
PAGINA 12
L’AVVENTURA
“A MANGIAR SANO ... SI STA BENE”
“A mangiar sano si sta bene”… è proprio vero!
Quante volte le nostre mamme ci
hanno detto che bisogna mangiare le
verdure, che fanno bene! E i legumi?
Sono un vero toccasana! Ma a noi
piacciono tanto le patatine fritte e i
cordon bleu … le merendine ricoperte
di cioccolato!!! Che bontà!
Quest’anno, invece, con le nostre
maestre abbiamo cominciato a conoscere i vari cibi, anche quelli che non
ci piacciono, e abbiamo capito che
non solo sono buoni, ma che ci servono a crescere bene e a mantenerci
sani perché, addirittura, ci aiutano a
combattere le malattie!
Inoltre ci aiutano nel darci energia,
perché il nostro corpo ne ha bisogno
per muoversi, studiare, giocare e …
dormire: si, perché abbiamo scoperto
che, mentre dormiamo, il nostro corpo lavora: respiriamo, il cuore batte,
ci muoviamo nel sonno, e tutti i nostri
organi svolgono le loro funzioni.
Per far capire questo anche ai nostri
genitori, che curano la nostra salute,
l’8 giugno abbiamo fatto una bella
festa nel cortile della nostra scuola:
c’erano proprio tutti!
Si sono divertiti molto alle nostre scenette, hanno cantato con noi, ma allo
stesso tempo hanno capito anche loro
quanto sia importante mangiare in
modo sano e naturale, anche concedendosi ogni tanto qualche piccola
trasgressione, che fa tanto bene allo
spirito! Con noi è intervenuta la dottoressa Anna Berardi, nutrizionista,
che ha risposto alle domande dei nostri genitori e ha fatto capire loro
quanto siano importanti, non solo
l’alimentazione ma anche il movimento e il gioco libero all’aria aperta per
rendere più forti le ossa.
È stato proprio un bel pomeriggio, ci
siamo
molto divertiti, e pensiamo
che tutti abbiano capito che “A mangiar sano … si sta bene”.
Classi seconde
UN TUFFO NEL PASSATO ATTRAVERSO L’ARGILLA
Quest’anno siamo andati
indietro nel tempo fino a
conoscere la storia degli
uomini primitivi, storia affascinante e fin troppo avvincente. Abbiamo individuato
un “elemento di collegamento” che ha percorso ere storiche fino ad arrivare ai
tempi nostri ed essere considerato ancora un elemento
attuale e di grande utilità:
L’ARGILLA.
Infatti, noi che viviamo a
Rutigliano abbiamo consolidato una tradizione che ormai ci distingue a livello
nazionale ed è quella dei
FISCHIETTI IN TERRACOTTA.
A scuola, con l’aiuto degli insegnanti
e degli esperti, dopo la visita guidata
al laboratorio di Samarelli, abbiamo
ripercorso tutte le fasi della lavorazione dell’argilla fino alla realizzazione di
originali manufatti venduti nella giornata di S. Antonio Abate, il cui ricavato è andato, tramite il Rotary club, in
beneficenza a favore di quei bambini
che nel mondo ancora oggi si amma-
lano di poliomelite.
In aprile, poi, abbiamo effettuato la
visita guidata alle grotte di Santa
Croce a Bisceglie. Qui, in un paesaggio suggestivo e d’altri tempi, ci siamo calati nella realtà neolitica e abb ia m o n u o v a m e n t e m o d e l la t o
l’argilla, ma con la tecnica del COLOMBINO; abbiamo poi percorso le
grotte dove certamente avevano trovato riparo gli uomini preistorici, ci
siamo vestiti con pelli di animali e poi provato ad accendere con successo il fuoco,
sfregando due bastoncini di
legno.
Anche lo scopo del nostro
viaggio di istruzione a Taranto e a Grottaglie è stato quello di riagganciarci al filo conduttore seguito per tutto
l’anno:
L’ARGILLA.
Qui
all’interno di meravigliose
grotte scavate nella terra
abbiamo ritrovato manufatti
in terracotta di ogni tipo, da
quelli che usavano i nostri avi
a quelli con forme moderne e
stravaganti dei nostri tempi.
Nei laboratori abbiamo operato con il tornio e abbiamo decorato
la terracotta.
Tutto è stato entusiasmante, soprattutto constatare che un semplice materiale come l’argilla abbondante nella
nostra rossa terra, sia stata fonte di
utilità e di creatività sia per gli uomini
primitivi sia anche per chi, ancora
oggi, sa apprezzare e creare oggetti
di grande valore.
Classi terze
Anno 13
giugno 2012
ANNO SCOLASTICO 2011-2012
PAGINA 13
A SPASSO PER LAMA SAN GIORGIO
Il 24 maggio 2012 io con la mia classe e le altre terze ho visitato Lama
San Giorgio. È davvero stupendo fare
gite con i compagni: vicino o lontano
dal mio paese è una gioia uscire e
vedere posti nuovi.
Appena arrivati, si sono risvegliati i
nostri sensi. Con l’olfatto abbiamo
sentito l’odore di tutti i fiori: la margherita, la camomilla, il papavero e
tutti gli altri, stupendi e colorati. Con
l’udito abbiamo sentito il suono degli
insetti che ci volavano intorno, il canto degli uccelli e il rumore dei rametti
di legno che pestavamo camminando.
Con la vista abbiamo osservato colori
meravigliosi, alcuni che neanche conoscevamo: un esplosione della natura. Con il tatto abbiamo sfiorato erba
e vellutate orchidee nere selvatiche.
Con il gusto … beh, nessuno può resistere alla voglia di fare merenda
all’aria aperta!
Il giornalista Gianni Capotorto ci ha
mostrato le grotte di Britto: cunicoli
bui ricchi di storia dove l’uomo primitivo viveva con i suoi simili. Chissà
perché, quando passeggiavamo lì
vicino, vedevamo lucertole che sbucavano da ogni sasso: avranno forse
avuto qualche antenato dinosauro che
si aggirava qui secoli fa?
Poi siamo saliti sulla “montagna” dove
c’è la chiesa: su ogni foglia c’erano
coccinelle, bruchi, ragni, e insetti di
tutte le forme e colori.
La chiesa dell’Annunziata è in restauro perché hanno demolito e rubato
tutto quanto; per fortuna non hanno
rubato le feste che ci portano qui: il “
PAS-A-PAS”, la gara degli aquiloni, i
tornei di tiro con l’arco, ma anche
semplicemente i picnic sul prato.
E’ stata una gita meravigliosa a contatto con la natura e con il passato.
Classi terze
MI PIACE LEGGERE PIANOFORTE
stratti e concreti secondo
le teorie di Kandinskij,
ascoltare musica classica.
Abbiamo lavorato come i
grandi e ora sappiamo
che i suoni, le linee e i
colori esprimono il mondo interiore.
Il 28 marzo 2012, durante l’incontro con la scrittrice Patrizia Rinaldi, abbiamo illustrato i nostri lavori. Il coro di Circolo 7 note si è
esibito con canti a tema.
Che risultati! Tutti ci hanno applauditi.
A noi piace tanto leggere!
Per questo siamo stati felicissimi di scegliere, fra i libri
proposti dalla Laterza, PianoForte di Patrizia Rinaldi.
Da gennaio 2012 abbiamo incominciato ad ascoltare la
lettura di uno o più capitoli in biblioteca: la maestra Concetta sa leggere benissimo e con espressione e noi restiamo incantati.
Ritornati in classe chiedevamo alla maestra di rileggere e
di spiegarci certe frasi difficili. Veramente all’inizio non
capivamo bene la trama perché le vicende sono raccontate un po’ al presente e un po’ al passato e noi facevamo
confusione, ma dopo poco abbiamo capito e leggevamo
anche a casa per conto nostro.
Nel libro vengono raccontate storie vere di ragazzi di diverse etnie e vengono denunciati problemi reali dei quali
si parla anche in televisione. Insomma, nel libro è raccontata una storia molto interessante
È stato bellissimo scrivere, rappresentare con disegni a-
Classi terze
Anno 13
giugno 2012
PAGINA 14
L’AVVENTURA
EDUCAZIONE STRADALE MATERIA DI STUDIO
“IO PER STRADA … DA CICLISTA”.
Quest’anno noi, impavidi alunni delle
classi quarte, siamo partiti per una
spedizione utile: “ tutelare la vita”
per far capire alla gente irresponsabile quanto sia importante rispettare il
Codice della Strada.
Ci hanno accompagnato in questa
avventura i nostri insegnanti premurosi che ci hanno guidato sulla strada
del rispetto. Il Progetto “Io per
strada da ciclista” ha voluto promuovere l’uso corretto della bici, la
conoscenza dei segnali stradali, dei
dispositivi di sicurezza e i percorsi
sicuri. Attraverso lezioni frontali e
pratiche, anche con l’aiuto del vigile
urbano, abbiamo simulato situazioni e
appreso i comportamenti corretti. E’
stato divertente usare la bicicletta ed
effettuare percorsi con incroci, segnali
stradali, pedoni, semafori e trasformarsi in vigile e vigilesse che dirigono
il traffico. Abbiamo realizzato anche
coloratissimi cartelloni sugli argomenti trattati mettendo in evidenza
l’importanza di usare la bici
per non inquinare l’ambiente.
Ci è piaciuto tantissimo partecipare con slogan e disegni, al
Concorso ACI: “La sicurezza
stradale: comunicala anche
agli altri, passaparola” perché
abbiamo vinto classificandoci
al 2° posto. Ci siamo recati a
Bari e in presenza del nostro
Dirigente e del Sindaco abbiamo ricevuto un attestato di
merito. I nostri lavori sono
stati esposti l’ultimo giorno di
scuola, intorno all’edificio, per mostrare ai nostri genitori il percorso
effettuato. È stata un’ esperienza indimenticabile che ci ha fatto capire
che dobbiamo rispettare e applicare
le regole del vivere civile. Ringraziamo gli insegnanti e la Preside Prof.ssa
Maria Melpignano per averci dato la
possibilità di partecipare a questo
interessantissimo progetto.
Classi quarte
LA VISITA ALLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
Sapete com’è fatto un giornale? Come si scrive? Avete mai visitato la
sede della Gazzetta del Mezzogiorno?
Noi alunni di quarta abbiamo affrontato il tema del quotidiano, studiandolo, leggendolo in classe e scrivendo
articoli
per
il
concorso
“Newspapergame”. Questo percorso
ha previsto anche una visita alla redazione del quotidiano pugliese che si
è svolta in giornate diverse. Appena
arrivati in sede abbiamo trovato ad
accoglierci il dott. Nicola Patruno,
fratello dell’ex direttore e attuale editore del giornale. Durante la visita
abbiamo visionato un filmato sulla
storia della Gazzetta del Mezzogiorno che ci è piaciuto
tanto perché spiegava la storia in modo chiaro e interessante. Abbiamo appreso, infatti, che il giornale ha cambiato diversi nomi: inizialmente era “Il Corriere delle
Puglie”, successivamente “La
Gazzetta della Puglia” fino a
quello che noi oggi conosciamo come “La Gazzetta del
Mezzogiorno”. Il filmato spiegava inoltre le diverse parti
che compongono il giornale
quali l’occhiello, il sommario, il taglio
alto, medio e basso e i diversi tipi di cronache. Proseguendo nella visita il giornalista ci ha mostrato la rotativa che fortunatamente era
in funzione e siamo rimasti
stupiti dalle grandi dimensioni di questa macchina e
dal suo rumore assordante.
Era davvero impressionante
vedere con quale velocità
scorrevano i giornali. Davvero una bella invenzione!
Successivamente abbiamo
visitato la redazione. Qui il
dott. Patruno ci ha spiegato com’è
strutturata una redazione giornalistica
qual è il ruolo del direttore, del capo
redattore, la divisione dei giornalisti
per cronache e così via. La visita si è
c o n c lu s a c o n la s im u l a z i o n e
dell’impaginazione del menabò attraverso la realizzazione del titolo,
dell’occhiello e del catenaccio incentrati sulla visita della Scuola
“Settanni” al giornale. Chissà se un
giorno qualcuno di noi intraprenderà
l’utile ed interessante mestiere di
giornalista!
Classi quarte
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giugno 2012
ANNO SCOLASTICO 2011-2012
PAGINA 15
PROGETTO “FRATELLO FRANCESCO”
PER CONDIVIDERE INSIEME I VALORI DI AMICIZIA E DI PACE
Sabato 9 giugno 2012, nel cortile della nostra scuola, noi ragazzi di quarta
abbiamo portato in scena il musical
“FRATELLO FRANCESCO”, che abbiamo preparato nel corso del 2° quadrimestre sotto la direzione dei tre insegnanti di italiano Iacovazzi Angela,
Cipriano Francesco, Iannuzzi Antonia
e dell’esperto Giacomo Battista. Abbiamo trattato temi molto importanti
quali le malattie, la povertà,
l’ecologia; inoltre, attraverso la conoscenza della vita di San Francesco, di
Santa Chiara e dei frati che decisero
di seguire il “Fratello Francesco”, abbiamo compreso quanto siano importanti i valori dell’amicizia e della pace.
Siamo rimasti affascinati dalla lettura
dei Fioretti del Santo e del libro “La
leggenda dei tre compagni”, che valorizza l’amore per il prossimo.
La preparazione del musical è stato
un momento di condivisione, di aggregazione e di socializzazione perché
abbiamo interagito non solo con i
compagni di classe, ma con tutti quelli dell’intera interclasse. Il lavoro svolto e il risultato ottenuto ci hanno gratificati molto e ci sentiamo soddisfatti
perché abbiamo condiviso insieme i
sentimenti e gli stati d’animo dei protagonisti dell’opera.
Classi quarte
VIAGGIO A ROMA: QUANTE EMOZIONI!
Il viaggio più bello e indimenticabile
di quest’anno scolastico è stato di 3
giorni, quello fatto a ottobre, a Roma
-. La notte prima di partire non riuscii
a dormire: ero supercontento e
l’adrenalina mi impediva il sonno, ma
ero anche triste perché per due giorni
non avrei rivisto la mia famiglia. In
pullman, appena all’orizzonte vidi la
“Caput Mundi”, spalancai la bocca:
era così grande che non riuscivo neanche ad abbracciarne il panorama
con lo sguardo. Tutto andò bene, tutto era diverso: la cultura, il modo di
parlare, il paesaggio … Mi trovai a
mio agio, a Roma, protetto dalle maestre che volevo chiamare mamme.
Mi sentivo grande. La guida era molto
brava e paziente con
me con tutte le domande con cui la assillavo.
Roma è grande in tutti
i sensi: storia, monumenti, politica… E poi
c’è il papa! Durante
l’Angelus, in piazza “S.
Pietro”, ha dato il suo
benvenuto nella Città
Santa proprio a noi
alunni delle classi quinte
della
scuola
“Settanni”! Fatto da lui
ha un suono soave!
Ricordo quel momento
che rimarrà con me
sempre. Anche noi lo
abbiamo salutato sventolando i fazzoletti bianchi.
È stato emozionante passeggiare nel
Colosseo, fingendo di stare fra leoni e
gladiatori!
A Palazzo Madama ci siamo seduti
sulle poltrone dei parlamentari: è
stato un momento emozionante
perché ci sentivamo grandi e allo
stesso tempo minuscoli in questo
grande ambiente. Abbiamo immaginato quali importanti decisioni
venissero prese in quell’aula.
Nessuno ha resistito a tirare una
monetina nella storica fontana di
Trevi.
E che belli l’Ara Pacis, il Foro, il
Pantheon e tutti gli altri monu-
menti…
Però il viaggio più importante è sicuramente quello che stiamo per intraprendere: quello verso le
scuole medie.
Lasciamo le nostre uniche ed adorate
maestre per i nuovi professori, lasciamo i corridoi dove abbiamo camminato (e corso!) per 5 anni, le nostre
aule, i nostri laboratori, tutte le esperienze che abbiamo fatto qui.
Andremo incontro a nuove materie,
nuove conoscenze, nuove amicizie,
nuovi professori: anche la strada che
percorreremo sarà più lunga e lontana, in ogni senso.
Perciò, cari amici di 5°, siamo pronti
a partire con gli zainetti colmi di libri,
sogni e speranze, verso una nuova
avventura?
Arrivederci e … buon viaggio!!!
Classi quinte
Anno 13
giugno 2012
PAGINA 16
L’AVVENTURA
I NOSTRI VIAGGI – IN GIRO PER CONOSCERE E MERAVIGLIARCI ...
Quest’ultimo anno scolastico nella
primaria è stato molto impegnativo,
perché ci ha regalato grandi soddisfazioni e forti emozioni, ci ha resi uniti
e ci ha preparato alla nuova scuola.
Abbiamo partecipato alla festa del
Libro, organizzata dal Presidio del
Libro di Noicattaro che ci ha visti
coinvolti con le scuole del territorio.
Abbiamo giocato, visitato le vetrine
allestite per l’occasione e cantato insieme l’inno alla lettura
Leggere
sempre di più, composto da una nostra mamma.
Altro bel momento insieme è stato
quando ci siamo esibiti alla Sagra
dell’uva: abbiamo rappresentato la
nostra scuola con i balli della Pizzica e
Tarantella; ci siamo divertiti un sacco…
Esperienza emozionante è stata quella vissuta al teatro Kismet, dove
abbiamo gustato l’opera “La Principessa sul pisello”.
Che dire della visita al Comando dei
Vigili del fuoco! Abbiamo fatto tante
conoscenze e abbiamo anche provato
l’emozione di un giro a sirene spiegate. Quella giornata ci ha affascinato!
Ci è piaciuto anche andare al Comando Provinciale dei Carabinieri a
Bari. Questa visita è stata particolare
perché i carabinieri ci hanno fatto
vedere anche come un cane da loro
addestrato riusciva a trovare la droga
nascosta in uno zaino. Infine, per
dare onore all’arma, abbiamo cantato
il loro “Inno alla Virgo Fidelis”.
Vigili del fuoco e Carabinieri sono gli
eroi moderni che rischiano quotidianamente le loro vite per proteggere le
nostre.
Poco prima di Natale abbiamo visitato
a Bari la Basilica di San Nicola, che
ci ha dato l’opportunità di conoscere
meglio la vita e le opere del nostro
santo patrono.
Alla Pinacoteca di Bari abbiamo
ammirato con curiosità e meraviglia i
dipinti esposti riguardanti vari periodi
storici.
A Trani abbiamo ammirato la magnifica Cattedrale in stile barocco, costruita nel IX secolo d.C., ed il maestosissimo castello fatto costruire da
Federico II di Svevia. Curiosi, ci siamo anche inoltrati nel quartiere ebraico per ammirare le sinagoghe ebraiche.
Abbiamo visitato anche l’azienda alimentare rutiglianese Divella, che ci
ha dato l’opportunità di osservare i
passaggi della produzione di pasta e
biscotti.
La rappresentazione teatrale Il Nabucco ha completato ed arricchito le
nostre consapevolezze sulle sofferenze del popolo ebreo; ci ha visti impegnati, interessati, soddisfatti e orgogliosi per aver colto messaggi di uguaglianza, tolleranza e amore verso
tutti. Un lavoro impegnativo e faticoso che è sfociato in un enorme successo.
La lettura del libro Meglio non sapere
ha suscitato in noi grande commozione e interesse verso la storia delle
persecuzioni ebree. Aver intervistato
il signor Mario, fratello di Sergio De
Simone, uno dei 20 bambini ebrei
usato come cavia da Mengele e ucciso
a Bullenhuser Damm, ha trasmesso a
ciascuno di noi l’amore per la vita e il
coraggio di andare avanti anche
quando la strada è dura…
Anche la lettura del libro Per questo
mi chiamo Giovanni è stata una
lunga e profonda riflessione che ci ha
insegnato a rispettare maggiormente
gli uomini che hanno il coraggio di
affrontare senza timore la “grande
macchia”, che è la mafia. La mafia
bisogna combatterla per vincerla.
Emozionante è stato partecipare a
Bari in piazza Ferrarese al 20° anniversario della strage di Capaci.
Abbiamo letto parti de “La ballata dei
bambini morti di mafia” di Luciano
Violante e abbiamo formato una
grande catena umana prendendoci
per mano. Infine, abbiamo fatto fiorire l’albero della pace, applicando le
nostre riflessioni a forma di fiori sui
suoi rami.
Inoltre, quest’anno noi ragazzi di
quinta abbiamo partecipato a diversi
concorsi, come anche alle Olimpiadi
della lingua italiana e della matematica, ai Giochi sportivi studenteschi;
anche in queste esperienze ci siamo
collocati ai posti vincenti, cosa che ci
ha resi orgogliosi di ricevere applausi,
targhe, premi e congratulazioni.
Questi meravigliosi cinque anni qui
alla Primaria ci hanno trasmesso forti
emozioni, siamo cresciuti tutti insieme; non dimenticheremo mai tutto il
tempo vissuto in questa scuola …
Abbiamo fatto del nostro meglio e ora
siamo pronti e preparati per nuove
esperienze. Tutto sarà sempre nei
nostri cuori.
Buon cammino a tutti!!
Classi quinte
Anno 13
giugno 2012
ANNO SCOLASTICO 2011-2012
PAGINA 17
LA MEMORIA E LA NOSTRA IDENTITÀ
Il 27 gennaio 2012, nel sessantasettesimo anniversario dall’apertura dei
cancelli di Auschwitz da parte
dell’Armata Rossa, abbiamo celebrato
per la dodicesima volta in Italia il
Giorno della Memoria.
Una data che viene ricordata contemporaneamente in molti Paesi europei,
e che è divenuta, in questi anni, importante e molto sentita dalla popolazione e dalle istituzioni.
Perché il tentativo di annientamento
degli ebrei d’Europa perpetrato dal
nazismo e dai suoi alleati, nel segno
di una ideologia criminale che si abbattè anche contro civili, dissidenti
politici, disabili, credenti delle diverse
religioni,
rom … teorizzando la
supremazia di uomini
su
altri
uomini
e
portando
l’Europa e
il mondo a
una immane
catastrofe,
è
una parte
della
nostra storia
collettiva
che scuote
le coscienze,
spingendo
le
persone a
chiedersi
come
è
potuto
accadere.
Molti saggi
e opere letterarie hanno posto questioni filosofiche e teologiche in merito alla tragedia della Shoah, quale
abisso nella storia umana. Per questo
il monito che la Shoah rappresenta è
valido per tutta l’umanità e da esso
nasce l’imperativo: dobbiamo conoscere quel che è stato, perché non
dobbiamo permettere che accada di
nuovo.
Il Giorno della Memoria, che è stato
istituito con una Legge dello Stato
che coinvolge, ed è fondamentale, il
mondo della scuola, in questi anni ha
contribuito a generare in tanti giovani
gli anticorpi contro il pregiudizio, a
diffondere una cultura dell’acco-
glienza, del rispetto delle diversità. E
anche, ci auguriamo, a stimolare la
voglia di conoscere, di studiare, di
approfondire la storia.
Determinanti per noi ragazzi sono
stati gli incontri con i testimoni della
Shoah. È grazie alla loro disponibilità
che è possibile tramandare una esperienza diretta di quanto avvenne nei
campi di sterminio nazisti e per questo desideriamo indirizzare loro il nostro più caloroso ringraziamento.
Per molti secoli gli ebrei sono stati
perseguitati perché legati tenacemente alla propria identità, e hanno dunque una plurisecolare esperienza
dell’essere minoranza, molto spesso
discriminata e perseguitata. E proprio
per questo che abbiamo approfondito
la tematica con l’opera del Nabucco.
Il Nabucco di Giuseppe Verdi è l’opera
esemplare di un autore che sentiva
profondamente l’anelito alla libertà e
all’indipendenza dei popoli. La vicenda raccontata dal librettista, Temistocle Solera, ci ha consentito di rivisitare a scuola quella storia e confrontarla con il nostro recente passato.
Noi ragazzi siamo stati protagonisti
assoluti, abbiamo cantato i cori
dell’opera, abbiamo suonato i motivi
più orecchiabili, abbiamo inventato
varianti, abbiamo letto gli spartiti,
abbiamo ascoltato riflettendo sui si-
gnificati suggeriti dalla musica, analizzandola con attenzione.
Impersonando il popolo oppresso,
abbiamo vissuto la storia fianco a
fianco degli interpreti: dopo esser
stati imprigionati, abbiamo cantato il
“Va’, pensiero”, grido di dolore di un
intero popolo che aspira alla libertà.
Le parole di questo canto di esuli, che
ai tempi di Verdi furono proclama di
indipendenza degli Italiani oppressi
dalla dominazione austro-ungarica,
sono anche parole che racchiudono la
nostalgia degli immigrati nel ricordare
la propria patria lasciata per cercare
altrove una vita migliore. Perciò nel
finale dello spettacolo abbiamo intonato
l’inno
d’Italia simbolo
di fratellanza e
di unità nel
senso più cosmopolita.
Questa versione del Nabucco, raccontato
dopo 150 anni
dall’Unità
d’Italia, è stato
un appello di
tolleranza,
di
unione e di
comunione sincera. Noi ragazzi
siamo
anche gli uomini di domani
e rappresentiamo la nostra
speranza
per
un futuro in cui
il mondo intero
sarà considerato la patria
di tutti, senza distinzioni di religioni,
colore, cultura e classe.
Per questo un particolare grazie alle
nostre maestre, alla nostra esperta
M° Antonella Apollonio e all’apporto
fondamentalissimo di due giovani
promesse della musica che si sono
messi a nostra disposizione volontariamente,
Annachiara
Ruospo
e
Benny Porcelli.
Una scuola capace di proporre esperienze relazionali positive e gratificanti è un luogo di espressività e creatività, spazio in cui stare bene, luogo
sicuro in cui i ragazzi possano essere
tutelati.
Classi quinte
Anno 13
giugno 2012
PAGINA 18
L’AVVENTURA
VIAGGIO D’ISTRUZIONE DIGA E OASI FIUME ALENTO –
L’ANTICA PAESTUM “AMBIENTE – NATURA – STORIA”
Partenza ore sei del mattino, zainetti
pieni di panini e altro, ultimo bacio
alla mamma, le ultime raccomandazioni e poi tutti sul pullman, noi alunni della classi 5aB e 5a C.
Destinazione Diga e Oasi Fiume Alento, situata nel cuore del parco naturale del Cilento e comprendente un
grande lago artificiale creato dalla
diga omonima, progettata negli anni
ottanta con lo scopo di utilizzare le
acque del fiume per fini idroelettrici.
La guida ci ha raccontato che il lago
artificiale, realizzato in terra con
un’altezza di 43 metri e una larghezza
da sponda a sponda di 620 metri, ha
coperto un intero villaggio natural-
mente disabitato, perché l’unico luogo
possibile per “adattabilità geologica”.
Infatti, facendo il giro del lago con il
battello è possibile osservare in alcuni
punti i tetti delle case ricoperte
dall’acqua.
In questo lago artificiale si pratica la
pesca sportiva di trote, carpe e anguille; per pesca sportiva si intende
che dopo esser riusciti a pescare una
bella carpa e dopo aver scattato una
foto ricordo, la carpa viene rimessa in
acqua con buona pace di tutti. Fantastico, non c’è che dire!
Il giro sul battello non era previsto
nell’itinerario però, più coraggiosamente, siamo andati sotto il lago,
proprio così! Abbiamo attraversato i
cunicoli del muro di sbarramento per
osservare gli strumenti di monitoraggio e di controllo della diga; pensare
di avere sulle nostre teste diversi metri cubi di acqua ci ha fatto provare il
cosiddetto “brivido alla schiena”. La
visita è proseguita osservando i diversi componenti del paesaggio con particolare attenzione alla flora tipica
mediterranea e alla fauna di questo
territorio (asini, cavalli, alpaca e dai-
ni).
Nel pomeriggio abbiamo visitato
l’antica Paestum: il museo archeologico, il tempio di Nettuno e di Cerere,
la Basilica, la via sacra e i quartieri di
abitazione. Attratti da tanta meraviglia, per un attimo alcuni di noi si
sono immedesimati negli uomini e
nelle donne dell’epoca per vivere una
dimensione culturale e storica completamente diversa. Soddisfatti e
sfiniti per il tanto camminare, siamo
ritornati a Rutigliano.
N.B. Consigliamo questa meta ai futuri ragazzi di quinta come viaggio
d’istruzione!
Classi quinte
GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI
Che bella possibilità ci è stata data
quest’anno scolastico: poter partecipare ai giochi sportivi studenteschi.
Selezionati in base alle nostre capacità fisiche e atletiche dal consulente
motorio prof.ssa Alessia Raiola, coadiuvata dall’insegnante Cecilia Guarnieri, e suddivisi in gruppi di ginnastica, minivolley, basket e atletica
(salto in alto, salto in lungo, lancio
del vortex, corsa: 50, 600,800 mt.),
ci siamo impegnati fin dall’inizio nel
rientro pomeridiano del giovedì.
Durante gli incontri di allenamento
abbiamo
dimostrato
entusiasmo,
grinta e tanta voglia di metterci in
gioco, ma soprattutto abbiamo creduto nelle potenzialità acquisite da o-
gnuno di noi e nella convinzione di
impegnarci al massimo non per primeggiare sugli altri, ma per esprimere il meglio di noi stessi per un sano
agonismo.
Forti di questi valori abbiamo affrontato le manifestazioni provinciali denominate “Festa a cielo aperto” a Trani il 14 maggio al Palazzetto dello
sport per disputare le gare di basket;
a Casamassima, centro commerciale
Auchan, domenica 20 maggio con
puro spirito di squadra e fair-play,
abbiamo gareggiato con le partite di
minivolley. Il 25 maggio a Barletta,
presso il campo sportivo “Puttilli”, si
sono disputate le gare di atletica e
una nostra compagna, Lauriana Valentini della classe 5aD, si è classifica-
ta al primo posto per il salto in alto
femminile, mentre si sono classificati
al quinto posto rispettivamente: Erica
Vogli (5aB) per il lancio del vortex
femminile, Artila Haka (5aB) per il
salto in lungo femminile e Giosuè Milillo (5aE) per il lancio del vortex maschile. Il 26 maggio a Monopoli abbiamo effettuato il percorso di ginnastica
e un gruppo di alunne si sono esibite
in una prova di danza ritmicacoreografica con accompagnamento
musicale molto ritmato. Siamo molto
contenti e soddisfatti di questa esperienza “sportiva” e per questo ringraziamo la nostra preside prof.ssa Maria
Melpignano per aver creduto in noi.
Classi quinte
Anno 13
giugno 2012
ANNO SCOLASTICO 2011-2012
PAGINA 19
IO MERITO “VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE”
6°CONCORSO – “PREMIO GIUSEPPE CALIENDO”
Maddaloni (CE) 12.05.2012
“QUALI DIRITTI PER I FANCIULLI”
1° classificata sez. Letteraria CHIARA CIELO MELE 5aE
QUALI DIRITTI PER I FANCIULLI?
Sai che nel mondo ci sono bambini che non vanno a scuola non studiano danza,
non giocano a calcio?
Purtroppo è tutto vero, chissà cosa possiamo fare per aiutarli?
Possiamo pregare, adottare un bambino a distanza, mandare un SMS,
tu hai mai provato a fare una di queste cose? Si!
E quale? Ho adottato un bambino a distanza
e ne sono fiera!
Motivazione
per aver proposto ai coetanei, attraverso una pagina delicata, azioni educative e soluzioni consone all’età della giovane
autrice, non senza aver riletto il proprio comportamento quotidiano alla luce dei fatti ed aver spronato tutti ad imitarla
in semplici gesti: un’adozione a distanza o inviare sms solidali.
Segnalazione per i componimenti degli alunni LITURRI FRANCESCO 5aE e OTTOMANO MATTEO 5aA
CONCORSO NAZIONALE “ GRAZIELLA MANSI”
CONCORSO DI POESIA “ROSA DE FILIPPO”
“IMPARIAMO A VOLARE”
sez. racconti -2° premio DOMINGA VALENZANO 5aB
sez. disegni -3° premio DOMINGA LAMORGESE 5aA
sez. poesie - 3°premio DELLITURRI PASQUALBRUNO 5aE
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “DON G.MINZONI”
San Pietro Vernotico (BR)
“La Famiglia: il segreto della Felicità”
1° classificata SANTACROCE MARIALESSIA 5a E
Cosa serve per imparare a volare?
Cosa serve per imparare a volare?
Un paio d’ali leggere, che ti fanno librare in aria e volteggiare col vento?
Un aquilone fra le mani
che ti tira su in cielo e ti porta fin su, tra le nuvole?
O un biglietto d’aereo
per viaggiare su fra le nubi
e guardare dall’oblò il mondo in miniatura?
E se invece chiudessi gli occhi
e volassi oltre …
Oltre la sofferenza, il dolore, il male, la cattiveria.
Se volassi gridando e invitando tutti a fare lo stesso, a
liberarsi dalle catene, dai
pregiudizi, dalle ombre, dall’essere per forza tutti uguali.
Ognuno con le sue ali, con le sue piume, coi suoi colori,
coi suoi pensieri,
con il suo cuore, a volte colmo d’amore,
a volte pieno di rancore.
Volare col pensiero, oltre i pensieri quotidiani,
tutti verso un’unica meta: un mondo migliore.
E allora … basta un battito di ciglia per volare lontani.
La Famiglia: il segreto della Felicità
Il segreto per la felicità?
Guardati intorno è proprio qua.
E’ sempre con te,
in tutti i momenti che riguardano te.
Sai, è di tanti colori,
ma non cercarla fuori
guarda là, guarda qua
fermati un po’ e rifletti già.
La felicità non è distante
non pensarlo neanche per un istante!
Pensa ad una certezza,
sogna, sorridi e apprezza.
Quale carezza è familiare?
Solo la famiglia te la sa dare!
Il segreto abbiamo scoperto
e alla felicità le porte abbiamo aperto.
Nella famiglia la puoi trovare
e il mondo riuscirai ad affrontare.
Con certezza si può dichiarare
che la felicità è familiare.
Motivazione
Il componimento nella sua
semplicità
si
pone
l’interrogativo della felicità e,
senza andare troppo lontano,
lo trova in famiglia tra le carezze, i sogni e le certezze che
le permettono di affrontare il
mondo con serenità. Messaggio meraviglioso ai giovani
perché credano nella famiglia.
1°CONCORSO “DONNE: STEREOTIPI E OLTRE…”
indetto dall’Assessorato Pari Opportunità del comune di Rutigliano in collaborazione con la Regione Puglia e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
1° premio conferito alle classi 5eA–E con la seguente motivazione: premio per il miglior lavoro
d’insieme rappresentati nei testi e nella grafica. Risulta anche evidente la tensione al superamento dei pregiudizi.
Anno 13
PAGINA 20
giugno 2012
L’AVVENTURA
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l`avventura - G. Settanni