Anno 13 giugno 2012 1° CIRCOLO DIDATTICO STATALE “GIUSEPPE SETTANNI” RUTIGLIANO (BA) Corso Cairoli,10 tel. 0804761018 - fax 0804778168 A R U T N E V V L’A Anno Scolastico 2011-2012 COSTRUIRE PER CRESCERE INSIEME Sommario: Marco Polo descrive un ponte, pietra su pietra. Ma qual è la pietra che sostiene il ponte? - chiede Kublai Kan. Non è sostenuto da questa o quella pietra, - risponde Marco, ma dalla linea dell’arco che esse formano. Kublai Kan rimane silenzioso, riflettendo. Poi soggiunge: Perché mi parli delle pietre? È solo dell’arco che m’importa. Polo risponde: - Senza pietre non c’è arco. (I. Calvino, Le città invisibili) I ponti, dunque, per potersi tendere hanno bisogno di poggiarsi sugli archi. E le pietre, a loro volta, modellano silenziose gli archi. Pietre solide, regolari, ognuna ben posizionata e selezionata secondo un ordine preciso e non casuale. In quest’anno scolastico appena terminato molte pietre abbiamo depositato tutti insieme per vedere innalzarsi un arco solido e sicuro. Reso visibile il suo snello e curvilineo profilo, abbiamo continuato la costruzione del ponte del futuro, quello che collega il tempo della crescita all’orizzonte del possibile. Perché educare responsabilmente è rendere consapevoli che il domani di ognuno di noi può essere costruito solo su quel ponte che unisce le persone le une alle altre nel rispetto reciproco della libertà di essere e di esserci. Il Dirigente scolastico Prof.ssa Maria Melpignano PON 2010/2011 2 Scuola dell’Infanzia 4 Progetti di Circolo 6 Classi prime 10 Classi seconde 11 Classi terze 12 Classi quarte 14 Classi quinte 15 Vetrina eccellenze 19 “LA MAESTRINA DALLA PENNA ROSSA SEMPRE SORRIDENTE” (Edmondo de Amicis, Cuore) I genitori rappresentanti nel Consiglio di Circolo hanno un compito gravoso: aiutare gli insegnanti a condividere le aspettative dei genitori ma anche aiutare i genitori a comprendere il lavoro della scuola nel costante tentativo di far crescere i nostri bambini. Vorrei perciò occupare questo spazio per invitare noi genitori a riflettere su una figura fondamentale della scuola: la Maestra. Magari andando indietro con la memoria e rispolverando le figure dei nostri maestri, di coloro che ci hanno inse- gnato a leggere, scrivere e far di conto. “Domenica sera ho condiviso con una trentina di temerari uno spericolato esperimento sentimentale: il raduno dei compagni di classe delle elementari. Erano quarant’anni e centomila capelli che non ci si vedeva e per farsi riconoscere ciascuno si era pinzato sul petto una targhetta con nome, cognome e una propria foto di allora. E’ stata una delle serate meno nostalgiche della mia vita: il passato da rammentare era così remoto che sembrava futuro. Si è parlato tantissimo di progetti e speranze, pochissimo di calcio, niente di politica. Ma si è parlato soprattutto della, e con la, Maestra. Era per i suoi 88 anni appena compiuti che avevamo apparecchiato lo spettacolo, salvo accorgerci in fretta che lo spettacolo era lei. Buona ma non debole, la schiena ancora dritta come i suoi pensieri. La Maestra. Quella che ci aveva insegnato a leggere con i libri di Primo Levi e di Rigoni Stern. Anche l’altra sera ha ascoltato con attenzione il primo e l’ultimo della classe declamare “bosco degli urogalli” e poi ha dato loro il voto: basso e però giusto, come sempre. Si aggirava fra i suoi scolari attempati distribuendo carezze ruvide e rimproveri dolci. Nel guardarla pensavo all’esercito silenzioso di cui quella donnina formidabile fa parte: le maestre elementari della scuola pubblica italiana che hanno tirato su una nazione con stipendi da fame, ma meritandosi qualcosa che molti potenti non avranno mai. Il nostro rispetto. Prima di andare a dormire ci ha detto che averci avuti come alunni era stato, per lei, come riceverci in dono. Poi ci ha baciati sulla fron- te, uno a uno. Sono rientrato a casa con addosso l’energia di un leone”. (Massimo Gramellini da La Stampa del 29/05/2012). Sono convinto che i genitori degli alunni del I Circolo Settanni trarranno dalla breve lettura e dal meritato riposo estivo la forza di un leone per riprendere a settembre, accanto alle “maestre”, l’arduo lavoro che vedrà i nostri figli farsi “uomini e donne” del domani. Buone vacanze. Il Presidente del C.d.C. Pasquale Redavid LA REDAZIONE Il Dirigente scolastico Prof.ssa Maria Melpignano Le Funzioni strumentali Ins. Margherita Creatore Ins. Adele Didonna Ins. Anna Chiarito Ins. Maria Dilorenzo Ins. Giacoma Ungaro Ins. Filomena Valenzano Le Collaboratrici del Dirigente Le Referenti di Interclasse Le Referenti di Intersezione Anno 13 giugno 2012 PAGINA 2 L’AVVENTURA L’attività oggetto del presente documento rientra nel Piano Integrato di Istituto 2011-2013 ed è cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo e dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale nell'ambito del Programma Operativo Nazionale 2007-2013 a titolarità del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e Ricerca - Direzione Generale Affari Internazionali - Ufficio IV PON DI ITALIANO“ARTICOLANDO” ARTICOLANDO… INSIEME!!! Diventare giornalisti per qualche giorno e scoprire tutta la bellezza di questa professione. Grazie al Pon “Articolando”, all’esperta esterna Lucia Carbone Sarinelli e alla tutor Antonia Iannuzzi, per noi alunni di quarta il sogno è diventato realtà. Durante il percorso abbiamo svolto delle lezioni teoriche che ci sono servite per capire la professione e comprendere le tecniche fondamentali del giornalismo. Il momento più divertente è stato quando abbiamo costituito una vera e propria redazione per decidere e scrivere articoli su diversi argomenti: dal bullismo alla raccolta differenziata, dai diritti dei bambini alla legalità. La realizzazione dei testi è stata lunga e laboriosa. Abbiamo svolto delle ricerche su internet, cosa non sempre facile per noi ragazzi, selezionato le informazioni e scritto gli articoli. Come dei veri giornalisti abbiamo effettuato anche varie interviste. Inizialmente eravamo preoccupati, pensavamo che questo progetto fosse difficile, ma fortunatamente ci siamo accorti che proprio così impossibile non era. Alla fine, vedere le nostre firme sotto agli articoli è stato stupendo. E’ stata un’esperienza magnifica e istruttiva per tutti noi e ci auguriamo di ripeterla. Classi quarte PON DI ITALIANO“MYTHOS” MYTHOS: narrazione. Questa è la parola che ci ha guidati durante il progetto. La narrazione mitica è la più antica forma di pensiero con cui l’uomo ha cercato di comprendere se stesso e il mondo. Abbiamo così scoperto che quelli che sembrano solo dei bei racconti fantastici riflettono, invece, sui desideri e sulle paure dell’uomo di sempre. Abbiamo incontrato dei, eroi, titani, storie d’amore e, con la guida dell’esperta Anna Falcetta e della tutor Mimina Ungaro, abbiamo creato storie fantastiche individualmente o in forma collaborativa, a cui abbiamo affiancato i disegni da noi realizzati e alcuni si sono scoperti illustratori. Infine, per realizzare il nostro piccolo libro, abbiamo usato il programma di impaginazione Publisher. “Sono Vincenzo, ho frequentato il PON Mythos che è stato molto bello, perché abbiamo conosciuto nuovi miti e abbiamo imparato meglio a scrivere testi. Una cosa bella del PON Mythos è che devi creare i miti e poi devi fare un disegno sul mito che hai creato. Nel PON imparerai tutta la storia sui titani e sugli dei; è un PON molto curioso e vi consiglio di frequentarlo solo se lo volete davvero, se vi volete impegnare e se avete tempo. Se avete tanta volontà di frequentare, il PON sicuramente vi piacerà molto, è un PON consigliato…” Classi quinte Anno 13 giugno 2012 ANNO SCOLASTICO 2011-2012 PAGINA 3 L’attività oggetto del presente documento rientra nel Piano Integrato di Istituto 2011-2013 ed è cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo e dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale nell'ambito del Programma Operativo Nazionale 2007-2013 a titolarità del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e Ricerca - Direzione Generale Affari Internazionali - Ufficio IV PON DI MATEMATICA“TRA CALCOLI E FORMULE” E così, con un po’ di tristezza nel cuore, siamo giunti alla fine della scuola primaria! Ma quale modo migliore per concludere questo primo ed importante capitolo della nostra vita di studenti? Imparando… giocando con la matematica! Anche quest’anno, infatti, noi ragazzi di quinta abbiamo deciso di partecipare, nonostante i numerosi impegni scolastici ed extra-scolastici, ai Pon organizzati nella nostra scuola. Noi siamo stati selezionati per quello di matematica dal titolo “Tra calcoli e formule”, supportati dalla prof.ssa Teresa Loiotile in qualità di esperto, dalla tutor Marilena Iacoviello e dalla maestra Linda Schena. Il programma, svolto durante gli incontri pomeridiani, ha riguardato principalmente alcuni obiettivi di geometria quali: le simmetrie (assiali e centrali), le rotazioni e le traslazioni. Siamo giunti ad alcune proprietà geometriche partendo sempre dall’osservazione della realtà che ci circonda. Abbiamo usato non solo righello, squadra, compasso..., ma anche tempere. Abbiamo realizzato simmetrie con la tecnica dello spillo, tagliato frutta e fiori, osservato e completato parti di monumenti storici, rosoni di chiese. Ma una delle attività che più ci ha affascinato è stata la costruzione di un caleidoscopio utilizzando materiale di facile consumo. Che bello guardarci dentro e, per qualche secondo, far volare la fantasia! Oltre alle attività di tipo manipolativo ci sono state anche quelle laboratoriali dove abbiamo potuto utilizzare la LIM e il computer giungendo alla scoperta di un bellissimo programma, il GeoGebra, che ci ha guidati nella costruzione delle isometrie. Il 5 giugno, in Aula Magna, alla presenza della preside e dei genitori c’è stata la verifica finale dove, noi alunni, attraverso cartelloni da noi stessi realizzati, abbiamo potuto riepilogare il percorso svolto. Gratificanti sono stati i complimenti ricevuti, ma ancor più grande è stata la sensazione di sentirci ora più “ricchi”. Classi quinte PON DI INFORMATICA“DIGITAL NATIVES IN PROGRESS” Il Pon di informatica “DIGITAL NATIVES IN PROGRESS“ con l’esperto Filippo Ardito e la tutor Berardina Milillo è stato molto interessante e coinvolgente. Ci siamo divertiti e avremmo voluto che durasse di più. In questo Pon abbiamo realizzato un E-BOOK intitolato “G. SETTANNI IERIOGGI-DOMANI”. Il corso si è articolato in 2 momenti: nella prima fase abbiamo raccolto pagelle, vecchie foto di classe e della scuola, abbiamo intervistato ex collaboratori e maestri che hanno lavorato e che lavorano in questa scuola, il dirigente scolastico, abbiamo fotografato i vari ambienti e infine abbiamo rappresentato con disegni la scuola che vorremmo. Dopo aver raccolto tutto questo ma- teriale l’esperto ci ha presentato tutti i programmi necessari alla realizzazione dell’E-BOOK e poi pian piano con molta calma e pazienza ci ha insegnato prima ad usare il programma specifico “DIDAPAGES“, poi come inserire o cancellare immagini, testi, file musicali e come creare collegamenti tra le varie pagine. Abbiamo imparato ad usare anche MEDIA PLAYER. Ognuno di noi ha creato un E-BOOK personale non solo sulla storia della scuola, ma anche sui calciatori o cantanti preferiti e argomenti vari scaricando immagini, musiche e testi anche da internet. A questo Pon ha partecipato Michael che ha contribuito alla realizzazione dell’E-BOOK con l’aiuto della maestra Tapino. Siamo soddisfatti ed entusiasti di aver vissuto questa esperienza perché ci ha insegnato cose nuove e ha rafforzato l’amicizia tra tutti noi. Classi quinte Anno 13 giugno 2012 PAGINA 4 L’AVVENTURA PROGETTO ACCOGLIENZA “LA PORTA SI APRE!...” È proprio da una porta che si apre… che comincia l’accoglienza. La nostra avventura inizia così... Il giorno 16/9/2011 per i nostri piccoli si aprono le Scuole dell’Infanzia “Giovanni Paolo II” e “Gianni Rodari”, giorno dopo giorno tanti piccoli passi verso l’autonomia… La famiglia in questo primo anno di frequenza ha avuto un ruolo di grande responsabilità partecipando alla vita della scuola, condividendone finalità e contenuti per aiutare i piccoli a crescere in “armonia”. Dipingere è davvero divertente!!! Giocare magicamente insieme genitori e bambini. Evviva carnevale! Travestiamoci. Tanti piccoli Pinocchio Insieme, magicamente avvolti dalle “onde” ci salutiamo per rivederci a settembre!!! Intersezione bambini di anni tre Anno 13 giugno 2012 ANNO SCOLASTICO 2011-2012 PAGINA 5 IL VIAGGIO… Quando il nostro passerotto si è trovato ad affrontare il suo duro e inaspettato viaggio, “terremotato” in una realtà diversa e crudele rispetta all’isola felice in cui aveva sempre vissuto, ogni punto fermo della nostra vita è venuto meno, tutte le priorità sono cambiate e la quotidianità è stata stravolta. Più volte ci siamo chiesti come avrebbe fatto, piccolo e indifeso passerotto, ad affrontare tutto ma “…per affrontare un viaggio bastano la curiosità, la voglia di scoprire, gli amici che si incontrano e le tante cose che si imparano. In fondo un soffio di vento e un sogno fanno andare lontano”. (P. Comentale) Metaforicamente il nostro assurdo cammino è diventato un viaggio in cui la serenità, la forza e la voglia di continuare ad esplorare il mondo non sono mancate anche grazie alla determinazione della nostra Preside Dott.ssa Melpignano Maria e delle care insegnanti Maria R. Depalma e Maria R. Russo che volontariamente si sono offerte di seguire il piccolo a casa. Loro sono state la finestra sul mondo esterno: ha imparato, ha ascoltato, ha mantenuto i contatti con la scuola e con i compagni ma soprattutto non si è sentito solo e diverso dagli altri. Un grazie di cuore va quindi alla nostra scuola che ha voluto fortemente che la crescita psicologica e culturale di uno dei suoi tanti alunni non fosse differente dagli altri, a dimostrazione che la carta dei diritti dei bambini non è solo un documento redatto e letto ma è messo in atto in ogni suo articolo. GRAZIE di cuore. La famiglia di Antonio PROGETTO “C’ERA UNA VOLTA ULISSE…” I bambini grandi consumatori di narrazioni mass-mediali possiedono una sensibilità narrativa nuova e diversa rispetto a quella che avevano i bambini del passato. Tutti sappiamo che i bambini di oggi amano la dinamicità dell’azione, la novità e l’imprevedibilità degli avvenimenti, l’avventura fino al limite dell’impossibile. I racconti mitologici, le vicende degli eroi e dei miti della tradizione greca possono essere molto interessanti per loro. Gli antichi Greci, vissuti migliaia di anni fa, raccontavano storie meravigliose che parlavano di dei, mostri ed eroi coraggiosi. Credevano che gli dei vivessero nel mondo degli essere umani e abitassero i campi, i boschi, il mare e grandi palazzi sulla cima del monte Olimpo. Nel fantastico mondo della mitologia greca, i comuni mortali erano coinvolti in avventure straordinarie, nel corso delle quali, le persone sciocche e malvagie venivano punite e quelle buone e coraggiose ricompensate. In questa prospettiva, nelle sezioni dei bambini di anni 5 le docenti han- no proposto un progetto particolarmente innovativo e significativo: avvicinare i piccoli alla conoscenza del mito e delle avventure di Ulisse, mirabilmente raccontate da Omero nell’Odissea. Abbiamo inteso presentare questo antico racconto che ha superato la prova del tempo, giungendo fino a noi, pensando che potes- se essere avvincente per i nostri bambini. I bambini conoscono, amano, si identificano nei personaggi mitici: il furbo Ulisse, il mostruoso Ciclope con un occhio solo, la maga Circe, il dio Poseidone, la dolce Nausicàa… Raccontano le imprese di Ulisse a mo- do loro, le cantano con inventiva e originalità, un po’ come facciamo noi quando andiamo in vacanza e, al ritorno,raccontiamo di aver vissuto avventure talmente inverosimili che gli amici stentano a crederci. Questo viaggio di Ulisse ha avuto una sua connotazione particolare: è moderno, costruito con tratti ironici, a volte comici, ma per questo a misura di bambino. Ha funzionato? Noi crediamo di sì. Ci piace ricordare quello che il Dirigente scolastico, prof.ssa Maria Melpignano, ha scritto nella premessa al libretto “Il viaggio di Ulisse” che ogni bambino ha regalato ai suoi genitori: “Molteplici sono le prove che la vita ci chiama ad affrontare ogni giorno con modalità diverse; al termine di questo coraggioso viaggio nella mitologia i nostri piccoli alunni sicuramente avranno sperimentato la curiosità dell’esploratore, dell’infaticabile viaggiatore che spalanca i suoi occhi sempre ingenui sulle meraviglie della vita”. La referente Ins. Margherita Creatore Anno 13 giugno 2012 PAGINA 6 L’AVVENTURA PROGETTI DI CIRCOLO I EDIZIONE “FESTAMBIENTE” L’idea di FESTAMBIENTE è nata dalla voglia di suscitare in tutta la cittadinanza una maggiore consapevolezza sui problemi dell'ambiente e una capacità e volontà di reagire al degrado. Siamo convinti che le persone siano capaci di cambiare il proprio contesto di vita per migliorarne la qualità e che all'interno delle Comunità ci siano la forza, la creatività e le competenze per poter intervenire sul territorio. Per questo gli alunni del 1° Circolo “Settanni” sabato 9 giugno hanno dato vita ad una vera e propria festa, con giochi, canti, striscioni e una interessante mostra sulla poseidonia, realizzata da Antonella Berlen, durante le attività svolte con i bambini delle scuole dell’infanzia. Alla manifestazione hanno partecipato il Sindaco Roberto Romagno, il vicesind aco Pasq uale Re d av id e l’assessore ai servizi sociali Angela Redavid. Ospiti di eccezione Piero e Pasquale Campagna, fratelli di Graziella, vittima di mafia. A “Graziella” è stato dedicato il lancio dei palloncini a testimonianza del nostro affetto e del nostro ricordo. A seguire, nella giornata, gli alunni delle classi quinte sono stati piacevolmente coinvolti dal maestro Daniele Sarno nel laboratorio di musica riciclata. Con l’aiuto di alcuni genitori gli alunni hanno costruito dei veri e propri strumenti musicali usando materiale di riciclo: bidoni di olio, canne di bambù, rotoli di cartone, cassette di legno etc. Nel pomeriggio alla presenza dei genitori, della preside Maria Melpignano e della Referente di Legambiente Ant o ne lla Be r le n, è av ve nu ta l’esibizione musicale che ha riscosso un gran successo. Per concludere la giornata di festa, alle ore 18.00, nel cortile della scuola “Settanni”, si è tenuto l’emozionante spettacolo “Fratello Sole”. Classi terze NOI E … L’AMBIENTE Noi alunni delle classi quarte, insieme agli insegnanti e al vigile urbano Nicola Dimitrio, abbiamo realizzato il Progetto “Io per strada … da ciclista”. Attraverso lezioni teoriche e pratiche abbiamo simulato situazioni e appre- so i comportamenti corretti di un bravo ciclista. Durante alcune ore scolastiche è stato divertente creare tanti acrostici, poesie, filastrocche, conte, indovinelli e slogan che avevano come scopo principale quello di favorire l’uso della bicicletta e promuovere la cultura della sicurezza e della tutela dell’ambiente. Abbiamo partecipato volentieri alla “Festa dell’ambiente” allestendo una mostra con coloratissimi cartelloni sui temi: la storia della bicicletta, i segnali stradali, le parti, la manutenzione e i dispositivi di sicurezza della bicicletta. Il momento più entusiasmante è stato quello in cui con il vigile urbano abbiamo simulato le situazioni in cui si trova il ciclista sulla strada e a turno facendo finta di essere pedoni, ciclisti e vigili abbiamo effettuato i percorsi rispettando i segnali stradali e gestuali. “CHI VA IN BICI RENDE GLI ALBERI FELICI” Classi quarte CAVALCANDO... Per il quinto anno consecutivo il Progetto “UN CAVALLO PER AMICO”, percorso di Ippoterapia svolto presso il Centro per le Attività e le Terapie assistite con gli animali “Domenico Divellla, si è concluso con una manifestazione che ha avuto inizio con la sfilata delle bambine pon-pon di quinta classe. I protagonisti di questa giornata si sono esibiti in groppa al loro amato cavallo. Grande entusiasmo per gli alunni diversamente abili quando incoraggiati dagli applausi dei compagni e dei loro genitori presenti, hanno attraversato il cortile, fieri e compiaciuti. Il processo formativo si è svolto attraverso un approccio terapeutico ricco di grandi emozioni e di sano divertimento. Le docenti di sostegno Anno 13 giugno 2012 ANNO SCOLASTICO 2011-2012 PAGINA 7 “UNA SCUOLA CHE ACCOGLIE E VALORIZZA” TUTTI A SCUOLA DI INTERCULTURA Accoglienza, Amicizia, Rispetto, tre parole significative e importanti per stare insieme in piena armonia. E’ questo l’obiettivo prioritario che si pone la nostra scuola, ormai impegnata da diversi anni ad operare in un contesto sociale multiculturale. Attualmente nel nostro Circolo sono iscritti 70 bambini provenienti da altri paesi, prevalentemente dall’Albania con un significativo aumento annuale. La mancata competenza nella lingua crea problemi nella comunicazione quotidiana, utilizzata per parlare con i compagni, con gli adulti, per esprimere bisogni, desideri, richieste. Pertanto, quest’anno le insegnanti del gruppo interculturale hanno organizzato due corsi di lingua italiana per gli alunni e per gli adulti. Hanno attivato i laboratori linguistici per creare una serie di opportunità formative interculturali finalizzate a imparare a comunicare, a leggere e a scrivere in italiano più correttamente. Il corso di lingua italiana per adulti ha coinvolto 22 genitori che hanno frequentato con assiduità e interesse, motivati anche dall’uso del computer e della LIM che ha favorito e agevolato l’acquisizione dei contenuti della lingua italiana. Il corso è servito a conoscere tradizioni, feste, cibi dei paesi di provenienza; in alcuni, incontri infatti i genitori hanno preparato i piatti tipici del loro paese d’origine rivelando le ricette. I corsi si sono conclusi con un momento festoso in cui il Dirigente Scolastico ha consegnato ad ogni genitore un attestato di partecipazione, valorizzando così l’esito dell’attività formativa. “Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze” (Paul Valery) Il Gruppo Interculturale PROGETTO INTERCULTURALE “IL PICCOLO PRINCIPE” Quest’anno, forse per la prima volta, i tre ordini di scuola presenti sul territorio di Rutigliano, le scuole primarie “G. Settanni” e “A. Moro” e la scuola secondaria “A. Manzoni” hanno deciso, in un unico abbraccio, di realizzare un progetto comune di Intercultura. Gli alunni impegnati sono stati sia quelli italiani che quelli di provenienza straniera con la finalità principale di aiutare gli alunni stessi a sviluppare conoscenze, atteggiamenti, valori importanti per vivere in una società multietnica e multiculturale. La verifica finale ha avuto luogo il 4 aprile presso l’auditorium della succursale della scuola media alla presenza dei rispettivi presidi, genitori e compagni di classe. “L’essenziale è invisibile agli occhi. Lo si vede bene solo col cuore”. Prendendo spunto da una delle frasi più significative de “Il Piccolo Principe” si è giunti, mettendo in scena una semplice rappresentazione teatrale, all’importanza di alcuni valori fondamentali, tra cui quello dell’amicizia qualunque sia il colore della pelle, la religione o la lingua parlata. Il Gruppo Interculturale IL CORO 7 NOTE A n c h e quest’anno, per il terzo anno conse cut iv o, abbiamo partecipato di mercoledì, dalle 16.30 alle 18.00, a tutti gli incontri del coro. Sin dal I Quadrimestre abbiamo svolto attività di ascolto e interpretazione vocale e strumentale di brani di musica a tema determinato. Fino a dicembre il tema è stato il Natale; infatti, il 23 dicembre 2011 abbiamo partecipato al primo concorso canoro natalizio “La Pastorella: un salto nel passato”. Guidati dall’insegnante Palma Lucente e dall’esperto musicale Giacomo Battista, in Piazza XX Settembre ci siamo esibiti con successo. Il 28 marzo 2012, durante l’incontro con la scrittrice Patrizia Rinaldi ci siamo esibiti con canti riferiti alla trama del libro PianoForte. Alcuni testi sono stati scritti dal maestro Giacomo Bat- tista. Il 29 maggio c’è stata la presentazione di “La musica non ha tempo” performance musicale del nostro Coro 7 note e del gruppo dei chitarristi che durante l’anno sono stati guidati dal maestro Vito Quaranta. Abbiamo cantato e suonato come da programma e i risultati sono stati eccellenti. Tutti ci auguriamo che, anche l’anno prossimo potremo continuare a svolgere le attività musicali nel nostro bellissimo laboratorio. Gli alunni Anno 13 PAGINA 8 giugno 2012 L’AVVENTURA COMENIUS PROJECT: “UN’AMICIZIA SENZA CONFINI” Con l’ultima mobilità, svoltasi a Dӧrtyol in Turchia, dal 3 all’8 giugno, si è concluso il progetto Comenius dal titolo “Kids forget traditional street games” che ha visto impegnata la nostra scuola per due anni consecutivi. Tale progetto, approvato dall’Unione Europea nel mese di luglio 2010, è stata la nostra terza esperienza di partenariato multilaterale, che ha coinvolto diversi paesi europei: Scozia, Turchia, Polonia, Bulgaria, Romania, Portogallo, Spagna e Francia. Attraverso questo progetto gli alunni hanno avuto la possibilità di fare esperienze di didattica laboratoriale, utilizzando principalmente la lingua inglese e le tecnologie di informazione e comunicazione. In particolare hanno riscoperto i giochi di strada popolari e tradizionali del proprio paese e dei paesi partner. Dopo aver ricercato notizie sui giochi del passato e aver intervistato nonni e genitori, i bambini ne hanno sperimentato alcuni in cortile o in palestra e hanno realizzato dei video che sono stati presentati agli alunni partner in occasione delle mobilità effettuate dai docenti. Gli incontri di progetto, svoltisi in Scozia, Italia, Spagna, Francia, Polonia, Bulgaria e Turchia, sono stati occasione di confronto e scambio non solo riguardo alle tematiche proprie del progetto, ma anche agli aspetti organizzativi e didattici della scuola ospitante, nonché agli aspetti culturali della tradizione locale. L’accoglienza nei diversi paesi è stata sempre calorosa ed emozionante rendendo l’esperienza indimenticabile dal punto di vista professionale e umano. Comenius è una porta aperta su altri paesi. La condivisione degli obiettivi e delle scelte educative e il progressivo consolidamento dello spirito di squadra, si sono trasformati in una vera amicizia senza frontiere. Come Marcel Proust ha detto "Un vero viaggio di scoperta non significa vedere nuovi paesaggi, significa avere nuovi occhi”. Il progetto Comenius ci da occhi nuovi verso l'Europa, la sua gente e le diverse culture. La referente Ins. Grazia Porcelli Nel corso dell’anno scolastico 2011/2012 noi alunni delle classi III del 1° Circolo “Giuseppe Settanni” di Rutigliano, in continuità con la Scuola del’Infanzia G.Paolo II e Rodari e la Scuola Paritaria Maria Pia Notari di Rutigliano e Conversano siamo stati impegnati in tre progetti di gemellaggio elettronico che hanno coinvolto scuole dell’Unione Europea e anche scuole italiane della provincia e di differenti regioni: Digital Fairytales (9 partner provenienti da Bulgaria/Romania/Polonia/Italia) Sharing Art Ideas and Art Experiences (10 partner provenienti da: Irlanda/Grecia/Italia /Estonia /Spagna/Turchia/ Cipro/) Prezenty kochają opakowania (13 partner provenienti da: Polonia, Romania, Italia, Grecia) Tutte le attività programmate, visibili sul sito eTwinning, sono state svolte con successo e ci hanno entusiasmato . Di volta in volta ci siamo confrontati con i compagni lontani anche attraverso disegni e brevi mail. Il gruppo é divenuto sempre più numeroso e le opportunità di crescita maggiori. Per Natale e Pasqua abbiamo anche spedito dei biglietti augurali. È stato emozionante, dopo qualche giorno, constatare che era arrivata POSTA per noi! Ci auguriamo di vincere anche quest’anno il Label Nazionale ed europeo. Classi terze Anno 13 giugno 2012 ANNO SCOLASTICO 2011-2012 PAGINA 9 TRINITY EXAMINATION Per il quinto anno consecutivo nella nostra scuola, divenuta ufficialmente Centro Esami Trinity, si sono svolti gli esami per valutare le competenze comunicative in lingua Inglese. Gli alunni di terza, quarta e quinta classe hanno frequentato un corso intensivo di lingua inglese in orario pomeridiano per sostenere gli esami orali GESE (Graded Examinations in Spoken English), allo scopo di conseguire i Grades 1e 2 dell'Initial Stage. Tali Grades corrispondono ai livelli Pre-A1e A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue. Gli esami si sono svolti in sede e con un esaminatore esterno madrelingua, Mr Gary Cousins, con cui gli alunni si sono cimentati in una conversazione in lingua inglese, sforzandosi di comprenderne l’intonazione linguistica e di interagire attraverso lo scambio di informazioni personali. Il risultato generale è stato molto positivo: tutti gli alunni hanno superato l’esame, alcuni addirittura con merito, in quanto hanno raggiunto il livello “A”, ossia l’eccellenza. L’esame è un momento di verifica, ma nello stesso tempo anche un'esperienza entusiasmante, che incentiva nell'alunno la motivazione all'apprendimento di una lingua straniera. La parola agli alunni… “Il mio primo esame” In quest’anno scolastico ho frequentato il corso di preparazione agli esami Trinity. Quando sono stata scelta, con altre mie compagne, sono stata molto contenta, anche se mi preoccupava l’idea di dover fare un esame finale con un insegnante di madrelingua inglese. Durante le lezioni mi sono impegnata molto perché la lingua inglese mi piace, infatti da grande vorrei diventare una maestra di Inglese. Nonostante ciò, il giorno dell’esame ero nervosissima e mi sudavano persino le mani, avevo paura di non saper rispondere. Tutto però è andato bene, riuscivo a capire l’insegnante e a rispondere correttamente. La frequenza del corso è stata una grande esperienza perché non solo mi ha permesso di imparare meglio la lingua inglese ma anche di imparare come affrontare gli esami che la vita mi offrirà. Ringrazio la scuola per la grande opportunità che mi ha dato. “Un’esperienza emozionante!” Quest’anno sono stata scelta per partecipare agli esami Trinity. Sono stata contenta perché mi piace molto l’Inglese; insieme ai compagni di altre classi abbiamo frequentato un corso pomeridiano per prepararci. Con la nostra insegnante abbiamo approfondito alcuni argomenti: le parti del corpo, gli animali, i vestiti ecc. Ci siamo allenati a comprendere e a rispondere a domande in Inglese. Il giorno dell’esame ero troppo preoccupata:mi sentivo agitata e ansiosa. L’esaminatore era un signore inglese di mezza età, alto, biondo, occhi chiari, elegante. Quando è arrivato il mio turno mi sono seduta e ho cominciato a rispondere alle domande. All’inizio ero tesa, poi sono stata meglio. E’ stata un’esperienza emozionante! Alunne del grade 1 “Un sogno divenuto realtà” Il 4 maggio ho svolto l’esame Trinity di grade 2, ero tranquilla e allo stesso tempo nervosa. Tranquilla perché, avendo studiato, ero sicura di poter rispondere a tutte le domande, nervosa perché temevo ci potesse essere qualche fraintendimento. La mia insegnante ha sostenuto le mie ansie fino al momento dell’esame e mi ripeteva sempre “sei preparata, io lo so!”. Appena entrata in aula il professore madrelingua ha iniziato con una serie di domande personali e non, chiedendomi, infine, di fare a lui una domanda. Senza pensarci troppo ho chiesto: “Have you got any brothers or sisters?” (hai un fratello o una sorella?). Dopo aver risposto mi ha dato la mano e con un sorriso mi ha detto: “Bye bye” ed io ho risposto: “Goodbye”. Mi è sembrato un sogno e con entusiasmo e allegria ho abbracciato felicemente la mia insegnante. Questo esame mi è stato di grande aiuto perché ha arricchito a dismisura il mio prezioso bagaglio culturale. Alunna del grade 2 Anno 13 giugno 2012 PAGINA 10 L’AVVENTURA A TEATRO CON “LA MAESTRA MARGHERITA” PASSEGGIATA NEL BOSCO Una mattina del mese di Gennaio siamo andati a Bari, al teatro “Casa di Pulcinella”, per vedere lo spettacolo “La maestra Margherita, maestra dormigliona”. Gli attori erano bravi e ci facevano ridere. Il personaggio che mi è piaciuto di più è stato quello della maestra Margherita che dormiva sempre ed era distratta e pasticciona. Alla fine abbiamo applaudito, contenti di esserci tanto divertiti! Classi prime Una mattina di primavera siamo andati, insieme agli amici e alle maestre, in gita alla foresta Mercadante con il piccolo pullman tutto giallo. Era una splendida giornata, il cielo era azzurro e senza nuvole, non c’era un filo di vento e faceva tanto caldo. Appena arrivati, abbiamo incontrato gli agenti della forestale che ci hanno guidato nel bosco. Intorno a noi c’erano tantissimi alberi così alti che toccavano il cielo e così pieni di foglie che il sole non riusciva a fare luce. I lunghi rami nascondevano il sole e facevano tanta ombra; in basso, tra l’erba, spuntavano tanti fiori colorati. Nel recinto c’erano gli asinelli e insieme a loro c’era anche un cervo: più in là le oche bianche nuotavano nello stagno e sul sentiero passavano dei cavalli. Mentre passeggiavamo nel bosco sentivamo gli uccellini che cinguettavano con forza perché erano felici di vederci. Com’è bella la natura in primavera! Classi prime “SCIENZE A SCUOLA” Quando ero alla scuola materna mi è capitato di osservare bene con le mie maestre i pesciolini che stavano nell’acquario e ho notato il colore arancione del corpo ricoperto di squame. Mai, però, mi è accaduto di osservare così attentamente gli insetti! Alcuni giorni fa a scuola è venuta la mamma di Giuseppe, un mio compagno, che è una biologa e studia piante e animali. Lei voleva fare con noi una lezione di scienze diversa dalle altre. La signora ha portato tre provette con i moscerini della frutta , le larve e le pupe. Per svolgere questa attività nell’aula abbiamo usato la lavagna interattiva, il computer, la lente di ingrandimento e lo stereoscopio. Con questi strumenti abbiamo visto le larve molto ingrandite: sembravano delle striscioline bianche che si muovevano continuamente per mangiare e crescere in fretta. Le pupe, di colore giallo e di forma ovale, rimanevano immobili perché stavano per trasformarsi in moscerini. Che emozione vedere il primo volo del moscerino appena nato! La dottoressa poi ha fatto addormentare con l’etere i moscerini, perché si muovevano tanto e volavano via; noi allora li abbiamo osservati: sembravano enormi; avevano le ali trasparenti e incolore; gli occhi rossi, luccicanti, grandi e strani perché formati da tanti quadretti. Abbiamo scoperto che il moscerino femmina è più grosso del maschio perché deve contenere le uova. Il corpo era formato dal capo, le ali, il torace, l’addome, appuntito nella femmina o arrotondato nel maschio, e sei zampine con delle piccolissime “spinette” ai lati. Mentre guardavo allo stereoscopio ho provato una grandissima emozione perché pensavo a quell’esserino che spesso schiacciamo e mi ha fatto pena. Con questa esperienza ho imparato tante cose e ringrazio la mamma di Giuseppe che è stata molto brava. Desidero tanto ripetere una lezione così interessante con lei e con la mia maestra. Classi prime Anno 13 giugno 2012 ANNO SCOLASTICO 2011-2012 PAGINA 11 AVVENTURIAMOCI NEL PARCO Nella prima settimana di maggio siamo andati in gita nel grande parco “Curtipetrizzilandia” in provincia di Brindisi. Quella mattina ci siamo riuniti tutti in pineta vicino alla scuola e aspettavamo con ansia il pullman: era la nostra prima gita! Finalmente è arrivato, così siamo saliti e siamo partiti. Il viaggio è stato un po’ lungo, ma a noi è sembrato breve perché abbiamo chiacchierato e giocato allegramente. Nel pullman c’era tanta confusione, eravamo tutti eccitati e non vedevamo l’ora di arrivare alla meta. All’ingresso del parco c’era la guida che ci aspettava e con lei abbiamo iniziato il nostro percorso nel bosco. Tutto intorno era verde: ulivi, pini e tante querce. Abbiamo attraversato il mondo delle fiabe con le casette di Biancaneve, Cappuccetto Rosso, Hansel e Gretel; poi cominciava il paese degli gnomi con lo gnomo Postino, lo gnomo Pittore, lo gnomo Giocattolaio che costruiva i doni per Babbo Natale, e lo gnomo Nocino che faceva i liquori. Alla fine siamo passati nel mondo dei dinosauri e lì siamo rimasti incantati davanti al Tirannosauro Rex, il più grande. Nel minizoo invece abbiamo visto tanti animali veri bellissimi: i pony, le zebre, le civette delle nevi, i cammelli, i pavoni e i pappagalli che sapevano ripetere: “WaKa Waka!”. Nell’area picnic, sotto gli ulivi, abbiamo mangiato i nostri panini e abbiamo bevuto il succo di frutta. La gita non era ancora finita perché nel pomeriggio ci siamo seduti davanti a un grande palco e abbiamo assistito a tanti spettacoli. Nell’attesa abbiamo ascoltato un po’ di musica e finalmente sono apparsi sei giovani attori che impersonavano diversi protagonisti di tante fiabe conosciute che si incrociavano tra loro: Aladino e la lampada magica , La Bella e la Bestia, la Sirenetta. Ci siamo divertiti tantissimo! Infine abbiamo visitato il covo dei briganti, scavato sotto terra: scendere ci faceva tanta paura perché la grotta diventava sempre più buia. Con un po’ di spavento guardavamo le vecchie foto dei briganti, di “Ciccilla la Sanguinaria”, i manichini vestiti tutti di nero, con il mantello, il cappello e la barba lunga. La visita al parco era davvero finita ed era arrivata l’ora di salire sul pullman per tornare a casa. Eravamo stanchi, ma felici. Classi prime LA SCUOLA È ... IMPARARE SUL CAMPO Abbiamo pasticciato con l’uva, è venuto fuori un liquido strano: il mosto; dopo averlo fatto riposare, l’abbiamo assaggiato: era davvero gustoso! Martedì 20 marzo siamo andati al caseificio “Il Bocconcino” per imparare come si producono le mozzarelle. Il titolare ci ha fatto vedere la “pasta filata! E al termine della dimostrazione ha offerto mozzarelle a tutti; le abbiamo gradite moltissimo mangiandone con gusto. È stata un’occasione per imparare divertendoci. Che giornata fantastica! Immaginavo fiumi di cioccolato che scorrevano, vasconi ricolmi dove tuffarcisi dentro, invece il cioccolato “viaggiava” all’interno di tubi e macchinari. E poi, meraviglia delle meraviglie! Dappertutto c’erano uova di cioccolato di tutte le dimensioni, alte anche quanto me! Finalmente le mani in … pasta! Assaggiare il pane fatto da noi e sentire la sua fragranza è stata un’esperienza fantastica! A contatto con la natura, immersi in un’oasi verde, abbiamo capito l’importanza dell’agricoltura biologica. Gli ortaggi e la frutta, sani e gustosi, punteggiati da simpatiche e colorate coccinelle, sembravano invitarci a mangiarli. … E poi abbiamo fatto la marmellata con le arance appena raccolte, buona e naturale, che abbiamo portato a casa nei vasetti. Ci siamo divertiti anche a ricercare e a classificare le foglie di diverse piante, costruendo un erbario per classe contenente le notizie di ciascuna. Imparare così, sul campo, anziché fra le quattro mura dell’aula scolastica, è davvero divertente: questa è la scuola che ci piace. Classi seconde Anno 13 giugno 2012 PAGINA 12 L’AVVENTURA “A MANGIAR SANO ... SI STA BENE” “A mangiar sano si sta bene”… è proprio vero! Quante volte le nostre mamme ci hanno detto che bisogna mangiare le verdure, che fanno bene! E i legumi? Sono un vero toccasana! Ma a noi piacciono tanto le patatine fritte e i cordon bleu … le merendine ricoperte di cioccolato!!! Che bontà! Quest’anno, invece, con le nostre maestre abbiamo cominciato a conoscere i vari cibi, anche quelli che non ci piacciono, e abbiamo capito che non solo sono buoni, ma che ci servono a crescere bene e a mantenerci sani perché, addirittura, ci aiutano a combattere le malattie! Inoltre ci aiutano nel darci energia, perché il nostro corpo ne ha bisogno per muoversi, studiare, giocare e … dormire: si, perché abbiamo scoperto che, mentre dormiamo, il nostro corpo lavora: respiriamo, il cuore batte, ci muoviamo nel sonno, e tutti i nostri organi svolgono le loro funzioni. Per far capire questo anche ai nostri genitori, che curano la nostra salute, l’8 giugno abbiamo fatto una bella festa nel cortile della nostra scuola: c’erano proprio tutti! Si sono divertiti molto alle nostre scenette, hanno cantato con noi, ma allo stesso tempo hanno capito anche loro quanto sia importante mangiare in modo sano e naturale, anche concedendosi ogni tanto qualche piccola trasgressione, che fa tanto bene allo spirito! Con noi è intervenuta la dottoressa Anna Berardi, nutrizionista, che ha risposto alle domande dei nostri genitori e ha fatto capire loro quanto siano importanti, non solo l’alimentazione ma anche il movimento e il gioco libero all’aria aperta per rendere più forti le ossa. È stato proprio un bel pomeriggio, ci siamo molto divertiti, e pensiamo che tutti abbiano capito che “A mangiar sano … si sta bene”. Classi seconde UN TUFFO NEL PASSATO ATTRAVERSO L’ARGILLA Quest’anno siamo andati indietro nel tempo fino a conoscere la storia degli uomini primitivi, storia affascinante e fin troppo avvincente. Abbiamo individuato un “elemento di collegamento” che ha percorso ere storiche fino ad arrivare ai tempi nostri ed essere considerato ancora un elemento attuale e di grande utilità: L’ARGILLA. Infatti, noi che viviamo a Rutigliano abbiamo consolidato una tradizione che ormai ci distingue a livello nazionale ed è quella dei FISCHIETTI IN TERRACOTTA. A scuola, con l’aiuto degli insegnanti e degli esperti, dopo la visita guidata al laboratorio di Samarelli, abbiamo ripercorso tutte le fasi della lavorazione dell’argilla fino alla realizzazione di originali manufatti venduti nella giornata di S. Antonio Abate, il cui ricavato è andato, tramite il Rotary club, in beneficenza a favore di quei bambini che nel mondo ancora oggi si amma- lano di poliomelite. In aprile, poi, abbiamo effettuato la visita guidata alle grotte di Santa Croce a Bisceglie. Qui, in un paesaggio suggestivo e d’altri tempi, ci siamo calati nella realtà neolitica e abb ia m o n u o v a m e n t e m o d e l la t o l’argilla, ma con la tecnica del COLOMBINO; abbiamo poi percorso le grotte dove certamente avevano trovato riparo gli uomini preistorici, ci siamo vestiti con pelli di animali e poi provato ad accendere con successo il fuoco, sfregando due bastoncini di legno. Anche lo scopo del nostro viaggio di istruzione a Taranto e a Grottaglie è stato quello di riagganciarci al filo conduttore seguito per tutto l’anno: L’ARGILLA. Qui all’interno di meravigliose grotte scavate nella terra abbiamo ritrovato manufatti in terracotta di ogni tipo, da quelli che usavano i nostri avi a quelli con forme moderne e stravaganti dei nostri tempi. Nei laboratori abbiamo operato con il tornio e abbiamo decorato la terracotta. Tutto è stato entusiasmante, soprattutto constatare che un semplice materiale come l’argilla abbondante nella nostra rossa terra, sia stata fonte di utilità e di creatività sia per gli uomini primitivi sia anche per chi, ancora oggi, sa apprezzare e creare oggetti di grande valore. Classi terze Anno 13 giugno 2012 ANNO SCOLASTICO 2011-2012 PAGINA 13 A SPASSO PER LAMA SAN GIORGIO Il 24 maggio 2012 io con la mia classe e le altre terze ho visitato Lama San Giorgio. È davvero stupendo fare gite con i compagni: vicino o lontano dal mio paese è una gioia uscire e vedere posti nuovi. Appena arrivati, si sono risvegliati i nostri sensi. Con l’olfatto abbiamo sentito l’odore di tutti i fiori: la margherita, la camomilla, il papavero e tutti gli altri, stupendi e colorati. Con l’udito abbiamo sentito il suono degli insetti che ci volavano intorno, il canto degli uccelli e il rumore dei rametti di legno che pestavamo camminando. Con la vista abbiamo osservato colori meravigliosi, alcuni che neanche conoscevamo: un esplosione della natura. Con il tatto abbiamo sfiorato erba e vellutate orchidee nere selvatiche. Con il gusto … beh, nessuno può resistere alla voglia di fare merenda all’aria aperta! Il giornalista Gianni Capotorto ci ha mostrato le grotte di Britto: cunicoli bui ricchi di storia dove l’uomo primitivo viveva con i suoi simili. Chissà perché, quando passeggiavamo lì vicino, vedevamo lucertole che sbucavano da ogni sasso: avranno forse avuto qualche antenato dinosauro che si aggirava qui secoli fa? Poi siamo saliti sulla “montagna” dove c’è la chiesa: su ogni foglia c’erano coccinelle, bruchi, ragni, e insetti di tutte le forme e colori. La chiesa dell’Annunziata è in restauro perché hanno demolito e rubato tutto quanto; per fortuna non hanno rubato le feste che ci portano qui: il “ PAS-A-PAS”, la gara degli aquiloni, i tornei di tiro con l’arco, ma anche semplicemente i picnic sul prato. E’ stata una gita meravigliosa a contatto con la natura e con il passato. Classi terze MI PIACE LEGGERE PIANOFORTE stratti e concreti secondo le teorie di Kandinskij, ascoltare musica classica. Abbiamo lavorato come i grandi e ora sappiamo che i suoni, le linee e i colori esprimono il mondo interiore. Il 28 marzo 2012, durante l’incontro con la scrittrice Patrizia Rinaldi, abbiamo illustrato i nostri lavori. Il coro di Circolo 7 note si è esibito con canti a tema. Che risultati! Tutti ci hanno applauditi. A noi piace tanto leggere! Per questo siamo stati felicissimi di scegliere, fra i libri proposti dalla Laterza, PianoForte di Patrizia Rinaldi. Da gennaio 2012 abbiamo incominciato ad ascoltare la lettura di uno o più capitoli in biblioteca: la maestra Concetta sa leggere benissimo e con espressione e noi restiamo incantati. Ritornati in classe chiedevamo alla maestra di rileggere e di spiegarci certe frasi difficili. Veramente all’inizio non capivamo bene la trama perché le vicende sono raccontate un po’ al presente e un po’ al passato e noi facevamo confusione, ma dopo poco abbiamo capito e leggevamo anche a casa per conto nostro. Nel libro vengono raccontate storie vere di ragazzi di diverse etnie e vengono denunciati problemi reali dei quali si parla anche in televisione. Insomma, nel libro è raccontata una storia molto interessante È stato bellissimo scrivere, rappresentare con disegni a- Classi terze Anno 13 giugno 2012 PAGINA 14 L’AVVENTURA EDUCAZIONE STRADALE MATERIA DI STUDIO “IO PER STRADA … DA CICLISTA”. Quest’anno noi, impavidi alunni delle classi quarte, siamo partiti per una spedizione utile: “ tutelare la vita” per far capire alla gente irresponsabile quanto sia importante rispettare il Codice della Strada. Ci hanno accompagnato in questa avventura i nostri insegnanti premurosi che ci hanno guidato sulla strada del rispetto. Il Progetto “Io per strada da ciclista” ha voluto promuovere l’uso corretto della bici, la conoscenza dei segnali stradali, dei dispositivi di sicurezza e i percorsi sicuri. Attraverso lezioni frontali e pratiche, anche con l’aiuto del vigile urbano, abbiamo simulato situazioni e appreso i comportamenti corretti. E’ stato divertente usare la bicicletta ed effettuare percorsi con incroci, segnali stradali, pedoni, semafori e trasformarsi in vigile e vigilesse che dirigono il traffico. Abbiamo realizzato anche coloratissimi cartelloni sugli argomenti trattati mettendo in evidenza l’importanza di usare la bici per non inquinare l’ambiente. Ci è piaciuto tantissimo partecipare con slogan e disegni, al Concorso ACI: “La sicurezza stradale: comunicala anche agli altri, passaparola” perché abbiamo vinto classificandoci al 2° posto. Ci siamo recati a Bari e in presenza del nostro Dirigente e del Sindaco abbiamo ricevuto un attestato di merito. I nostri lavori sono stati esposti l’ultimo giorno di scuola, intorno all’edificio, per mostrare ai nostri genitori il percorso effettuato. È stata un’ esperienza indimenticabile che ci ha fatto capire che dobbiamo rispettare e applicare le regole del vivere civile. Ringraziamo gli insegnanti e la Preside Prof.ssa Maria Melpignano per averci dato la possibilità di partecipare a questo interessantissimo progetto. Classi quarte LA VISITA ALLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO Sapete com’è fatto un giornale? Come si scrive? Avete mai visitato la sede della Gazzetta del Mezzogiorno? Noi alunni di quarta abbiamo affrontato il tema del quotidiano, studiandolo, leggendolo in classe e scrivendo articoli per il concorso “Newspapergame”. Questo percorso ha previsto anche una visita alla redazione del quotidiano pugliese che si è svolta in giornate diverse. Appena arrivati in sede abbiamo trovato ad accoglierci il dott. Nicola Patruno, fratello dell’ex direttore e attuale editore del giornale. Durante la visita abbiamo visionato un filmato sulla storia della Gazzetta del Mezzogiorno che ci è piaciuto tanto perché spiegava la storia in modo chiaro e interessante. Abbiamo appreso, infatti, che il giornale ha cambiato diversi nomi: inizialmente era “Il Corriere delle Puglie”, successivamente “La Gazzetta della Puglia” fino a quello che noi oggi conosciamo come “La Gazzetta del Mezzogiorno”. Il filmato spiegava inoltre le diverse parti che compongono il giornale quali l’occhiello, il sommario, il taglio alto, medio e basso e i diversi tipi di cronache. Proseguendo nella visita il giornalista ci ha mostrato la rotativa che fortunatamente era in funzione e siamo rimasti stupiti dalle grandi dimensioni di questa macchina e dal suo rumore assordante. Era davvero impressionante vedere con quale velocità scorrevano i giornali. Davvero una bella invenzione! Successivamente abbiamo visitato la redazione. Qui il dott. Patruno ci ha spiegato com’è strutturata una redazione giornalistica qual è il ruolo del direttore, del capo redattore, la divisione dei giornalisti per cronache e così via. La visita si è c o n c lu s a c o n la s im u l a z i o n e dell’impaginazione del menabò attraverso la realizzazione del titolo, dell’occhiello e del catenaccio incentrati sulla visita della Scuola “Settanni” al giornale. Chissà se un giorno qualcuno di noi intraprenderà l’utile ed interessante mestiere di giornalista! Classi quarte Anno 13 giugno 2012 ANNO SCOLASTICO 2011-2012 PAGINA 15 PROGETTO “FRATELLO FRANCESCO” PER CONDIVIDERE INSIEME I VALORI DI AMICIZIA E DI PACE Sabato 9 giugno 2012, nel cortile della nostra scuola, noi ragazzi di quarta abbiamo portato in scena il musical “FRATELLO FRANCESCO”, che abbiamo preparato nel corso del 2° quadrimestre sotto la direzione dei tre insegnanti di italiano Iacovazzi Angela, Cipriano Francesco, Iannuzzi Antonia e dell’esperto Giacomo Battista. Abbiamo trattato temi molto importanti quali le malattie, la povertà, l’ecologia; inoltre, attraverso la conoscenza della vita di San Francesco, di Santa Chiara e dei frati che decisero di seguire il “Fratello Francesco”, abbiamo compreso quanto siano importanti i valori dell’amicizia e della pace. Siamo rimasti affascinati dalla lettura dei Fioretti del Santo e del libro “La leggenda dei tre compagni”, che valorizza l’amore per il prossimo. La preparazione del musical è stato un momento di condivisione, di aggregazione e di socializzazione perché abbiamo interagito non solo con i compagni di classe, ma con tutti quelli dell’intera interclasse. Il lavoro svolto e il risultato ottenuto ci hanno gratificati molto e ci sentiamo soddisfatti perché abbiamo condiviso insieme i sentimenti e gli stati d’animo dei protagonisti dell’opera. Classi quarte VIAGGIO A ROMA: QUANTE EMOZIONI! Il viaggio più bello e indimenticabile di quest’anno scolastico è stato di 3 giorni, quello fatto a ottobre, a Roma -. La notte prima di partire non riuscii a dormire: ero supercontento e l’adrenalina mi impediva il sonno, ma ero anche triste perché per due giorni non avrei rivisto la mia famiglia. In pullman, appena all’orizzonte vidi la “Caput Mundi”, spalancai la bocca: era così grande che non riuscivo neanche ad abbracciarne il panorama con lo sguardo. Tutto andò bene, tutto era diverso: la cultura, il modo di parlare, il paesaggio … Mi trovai a mio agio, a Roma, protetto dalle maestre che volevo chiamare mamme. Mi sentivo grande. La guida era molto brava e paziente con me con tutte le domande con cui la assillavo. Roma è grande in tutti i sensi: storia, monumenti, politica… E poi c’è il papa! Durante l’Angelus, in piazza “S. Pietro”, ha dato il suo benvenuto nella Città Santa proprio a noi alunni delle classi quinte della scuola “Settanni”! Fatto da lui ha un suono soave! Ricordo quel momento che rimarrà con me sempre. Anche noi lo abbiamo salutato sventolando i fazzoletti bianchi. È stato emozionante passeggiare nel Colosseo, fingendo di stare fra leoni e gladiatori! A Palazzo Madama ci siamo seduti sulle poltrone dei parlamentari: è stato un momento emozionante perché ci sentivamo grandi e allo stesso tempo minuscoli in questo grande ambiente. Abbiamo immaginato quali importanti decisioni venissero prese in quell’aula. Nessuno ha resistito a tirare una monetina nella storica fontana di Trevi. E che belli l’Ara Pacis, il Foro, il Pantheon e tutti gli altri monu- menti… Però il viaggio più importante è sicuramente quello che stiamo per intraprendere: quello verso le scuole medie. Lasciamo le nostre uniche ed adorate maestre per i nuovi professori, lasciamo i corridoi dove abbiamo camminato (e corso!) per 5 anni, le nostre aule, i nostri laboratori, tutte le esperienze che abbiamo fatto qui. Andremo incontro a nuove materie, nuove conoscenze, nuove amicizie, nuovi professori: anche la strada che percorreremo sarà più lunga e lontana, in ogni senso. Perciò, cari amici di 5°, siamo pronti a partire con gli zainetti colmi di libri, sogni e speranze, verso una nuova avventura? Arrivederci e … buon viaggio!!! Classi quinte Anno 13 giugno 2012 PAGINA 16 L’AVVENTURA I NOSTRI VIAGGI – IN GIRO PER CONOSCERE E MERAVIGLIARCI ... Quest’ultimo anno scolastico nella primaria è stato molto impegnativo, perché ci ha regalato grandi soddisfazioni e forti emozioni, ci ha resi uniti e ci ha preparato alla nuova scuola. Abbiamo partecipato alla festa del Libro, organizzata dal Presidio del Libro di Noicattaro che ci ha visti coinvolti con le scuole del territorio. Abbiamo giocato, visitato le vetrine allestite per l’occasione e cantato insieme l’inno alla lettura Leggere sempre di più, composto da una nostra mamma. Altro bel momento insieme è stato quando ci siamo esibiti alla Sagra dell’uva: abbiamo rappresentato la nostra scuola con i balli della Pizzica e Tarantella; ci siamo divertiti un sacco… Esperienza emozionante è stata quella vissuta al teatro Kismet, dove abbiamo gustato l’opera “La Principessa sul pisello”. Che dire della visita al Comando dei Vigili del fuoco! Abbiamo fatto tante conoscenze e abbiamo anche provato l’emozione di un giro a sirene spiegate. Quella giornata ci ha affascinato! Ci è piaciuto anche andare al Comando Provinciale dei Carabinieri a Bari. Questa visita è stata particolare perché i carabinieri ci hanno fatto vedere anche come un cane da loro addestrato riusciva a trovare la droga nascosta in uno zaino. Infine, per dare onore all’arma, abbiamo cantato il loro “Inno alla Virgo Fidelis”. Vigili del fuoco e Carabinieri sono gli eroi moderni che rischiano quotidianamente le loro vite per proteggere le nostre. Poco prima di Natale abbiamo visitato a Bari la Basilica di San Nicola, che ci ha dato l’opportunità di conoscere meglio la vita e le opere del nostro santo patrono. Alla Pinacoteca di Bari abbiamo ammirato con curiosità e meraviglia i dipinti esposti riguardanti vari periodi storici. A Trani abbiamo ammirato la magnifica Cattedrale in stile barocco, costruita nel IX secolo d.C., ed il maestosissimo castello fatto costruire da Federico II di Svevia. Curiosi, ci siamo anche inoltrati nel quartiere ebraico per ammirare le sinagoghe ebraiche. Abbiamo visitato anche l’azienda alimentare rutiglianese Divella, che ci ha dato l’opportunità di osservare i passaggi della produzione di pasta e biscotti. La rappresentazione teatrale Il Nabucco ha completato ed arricchito le nostre consapevolezze sulle sofferenze del popolo ebreo; ci ha visti impegnati, interessati, soddisfatti e orgogliosi per aver colto messaggi di uguaglianza, tolleranza e amore verso tutti. Un lavoro impegnativo e faticoso che è sfociato in un enorme successo. La lettura del libro Meglio non sapere ha suscitato in noi grande commozione e interesse verso la storia delle persecuzioni ebree. Aver intervistato il signor Mario, fratello di Sergio De Simone, uno dei 20 bambini ebrei usato come cavia da Mengele e ucciso a Bullenhuser Damm, ha trasmesso a ciascuno di noi l’amore per la vita e il coraggio di andare avanti anche quando la strada è dura… Anche la lettura del libro Per questo mi chiamo Giovanni è stata una lunga e profonda riflessione che ci ha insegnato a rispettare maggiormente gli uomini che hanno il coraggio di affrontare senza timore la “grande macchia”, che è la mafia. La mafia bisogna combatterla per vincerla. Emozionante è stato partecipare a Bari in piazza Ferrarese al 20° anniversario della strage di Capaci. Abbiamo letto parti de “La ballata dei bambini morti di mafia” di Luciano Violante e abbiamo formato una grande catena umana prendendoci per mano. Infine, abbiamo fatto fiorire l’albero della pace, applicando le nostre riflessioni a forma di fiori sui suoi rami. Inoltre, quest’anno noi ragazzi di quinta abbiamo partecipato a diversi concorsi, come anche alle Olimpiadi della lingua italiana e della matematica, ai Giochi sportivi studenteschi; anche in queste esperienze ci siamo collocati ai posti vincenti, cosa che ci ha resi orgogliosi di ricevere applausi, targhe, premi e congratulazioni. Questi meravigliosi cinque anni qui alla Primaria ci hanno trasmesso forti emozioni, siamo cresciuti tutti insieme; non dimenticheremo mai tutto il tempo vissuto in questa scuola … Abbiamo fatto del nostro meglio e ora siamo pronti e preparati per nuove esperienze. Tutto sarà sempre nei nostri cuori. Buon cammino a tutti!! Classi quinte Anno 13 giugno 2012 ANNO SCOLASTICO 2011-2012 PAGINA 17 LA MEMORIA E LA NOSTRA IDENTITÀ Il 27 gennaio 2012, nel sessantasettesimo anniversario dall’apertura dei cancelli di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa, abbiamo celebrato per la dodicesima volta in Italia il Giorno della Memoria. Una data che viene ricordata contemporaneamente in molti Paesi europei, e che è divenuta, in questi anni, importante e molto sentita dalla popolazione e dalle istituzioni. Perché il tentativo di annientamento degli ebrei d’Europa perpetrato dal nazismo e dai suoi alleati, nel segno di una ideologia criminale che si abbattè anche contro civili, dissidenti politici, disabili, credenti delle diverse religioni, rom … teorizzando la supremazia di uomini su altri uomini e portando l’Europa e il mondo a una immane catastrofe, è una parte della nostra storia collettiva che scuote le coscienze, spingendo le persone a chiedersi come è potuto accadere. Molti saggi e opere letterarie hanno posto questioni filosofiche e teologiche in merito alla tragedia della Shoah, quale abisso nella storia umana. Per questo il monito che la Shoah rappresenta è valido per tutta l’umanità e da esso nasce l’imperativo: dobbiamo conoscere quel che è stato, perché non dobbiamo permettere che accada di nuovo. Il Giorno della Memoria, che è stato istituito con una Legge dello Stato che coinvolge, ed è fondamentale, il mondo della scuola, in questi anni ha contribuito a generare in tanti giovani gli anticorpi contro il pregiudizio, a diffondere una cultura dell’acco- glienza, del rispetto delle diversità. E anche, ci auguriamo, a stimolare la voglia di conoscere, di studiare, di approfondire la storia. Determinanti per noi ragazzi sono stati gli incontri con i testimoni della Shoah. È grazie alla loro disponibilità che è possibile tramandare una esperienza diretta di quanto avvenne nei campi di sterminio nazisti e per questo desideriamo indirizzare loro il nostro più caloroso ringraziamento. Per molti secoli gli ebrei sono stati perseguitati perché legati tenacemente alla propria identità, e hanno dunque una plurisecolare esperienza dell’essere minoranza, molto spesso discriminata e perseguitata. E proprio per questo che abbiamo approfondito la tematica con l’opera del Nabucco. Il Nabucco di Giuseppe Verdi è l’opera esemplare di un autore che sentiva profondamente l’anelito alla libertà e all’indipendenza dei popoli. La vicenda raccontata dal librettista, Temistocle Solera, ci ha consentito di rivisitare a scuola quella storia e confrontarla con il nostro recente passato. Noi ragazzi siamo stati protagonisti assoluti, abbiamo cantato i cori dell’opera, abbiamo suonato i motivi più orecchiabili, abbiamo inventato varianti, abbiamo letto gli spartiti, abbiamo ascoltato riflettendo sui si- gnificati suggeriti dalla musica, analizzandola con attenzione. Impersonando il popolo oppresso, abbiamo vissuto la storia fianco a fianco degli interpreti: dopo esser stati imprigionati, abbiamo cantato il “Va’, pensiero”, grido di dolore di un intero popolo che aspira alla libertà. Le parole di questo canto di esuli, che ai tempi di Verdi furono proclama di indipendenza degli Italiani oppressi dalla dominazione austro-ungarica, sono anche parole che racchiudono la nostalgia degli immigrati nel ricordare la propria patria lasciata per cercare altrove una vita migliore. Perciò nel finale dello spettacolo abbiamo intonato l’inno d’Italia simbolo di fratellanza e di unità nel senso più cosmopolita. Questa versione del Nabucco, raccontato dopo 150 anni dall’Unità d’Italia, è stato un appello di tolleranza, di unione e di comunione sincera. Noi ragazzi siamo anche gli uomini di domani e rappresentiamo la nostra speranza per un futuro in cui il mondo intero sarà considerato la patria di tutti, senza distinzioni di religioni, colore, cultura e classe. Per questo un particolare grazie alle nostre maestre, alla nostra esperta M° Antonella Apollonio e all’apporto fondamentalissimo di due giovani promesse della musica che si sono messi a nostra disposizione volontariamente, Annachiara Ruospo e Benny Porcelli. Una scuola capace di proporre esperienze relazionali positive e gratificanti è un luogo di espressività e creatività, spazio in cui stare bene, luogo sicuro in cui i ragazzi possano essere tutelati. Classi quinte Anno 13 giugno 2012 PAGINA 18 L’AVVENTURA VIAGGIO D’ISTRUZIONE DIGA E OASI FIUME ALENTO – L’ANTICA PAESTUM “AMBIENTE – NATURA – STORIA” Partenza ore sei del mattino, zainetti pieni di panini e altro, ultimo bacio alla mamma, le ultime raccomandazioni e poi tutti sul pullman, noi alunni della classi 5aB e 5a C. Destinazione Diga e Oasi Fiume Alento, situata nel cuore del parco naturale del Cilento e comprendente un grande lago artificiale creato dalla diga omonima, progettata negli anni ottanta con lo scopo di utilizzare le acque del fiume per fini idroelettrici. La guida ci ha raccontato che il lago artificiale, realizzato in terra con un’altezza di 43 metri e una larghezza da sponda a sponda di 620 metri, ha coperto un intero villaggio natural- mente disabitato, perché l’unico luogo possibile per “adattabilità geologica”. Infatti, facendo il giro del lago con il battello è possibile osservare in alcuni punti i tetti delle case ricoperte dall’acqua. In questo lago artificiale si pratica la pesca sportiva di trote, carpe e anguille; per pesca sportiva si intende che dopo esser riusciti a pescare una bella carpa e dopo aver scattato una foto ricordo, la carpa viene rimessa in acqua con buona pace di tutti. Fantastico, non c’è che dire! Il giro sul battello non era previsto nell’itinerario però, più coraggiosamente, siamo andati sotto il lago, proprio così! Abbiamo attraversato i cunicoli del muro di sbarramento per osservare gli strumenti di monitoraggio e di controllo della diga; pensare di avere sulle nostre teste diversi metri cubi di acqua ci ha fatto provare il cosiddetto “brivido alla schiena”. La visita è proseguita osservando i diversi componenti del paesaggio con particolare attenzione alla flora tipica mediterranea e alla fauna di questo territorio (asini, cavalli, alpaca e dai- ni). Nel pomeriggio abbiamo visitato l’antica Paestum: il museo archeologico, il tempio di Nettuno e di Cerere, la Basilica, la via sacra e i quartieri di abitazione. Attratti da tanta meraviglia, per un attimo alcuni di noi si sono immedesimati negli uomini e nelle donne dell’epoca per vivere una dimensione culturale e storica completamente diversa. Soddisfatti e sfiniti per il tanto camminare, siamo ritornati a Rutigliano. N.B. Consigliamo questa meta ai futuri ragazzi di quinta come viaggio d’istruzione! Classi quinte GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI Che bella possibilità ci è stata data quest’anno scolastico: poter partecipare ai giochi sportivi studenteschi. Selezionati in base alle nostre capacità fisiche e atletiche dal consulente motorio prof.ssa Alessia Raiola, coadiuvata dall’insegnante Cecilia Guarnieri, e suddivisi in gruppi di ginnastica, minivolley, basket e atletica (salto in alto, salto in lungo, lancio del vortex, corsa: 50, 600,800 mt.), ci siamo impegnati fin dall’inizio nel rientro pomeridiano del giovedì. Durante gli incontri di allenamento abbiamo dimostrato entusiasmo, grinta e tanta voglia di metterci in gioco, ma soprattutto abbiamo creduto nelle potenzialità acquisite da o- gnuno di noi e nella convinzione di impegnarci al massimo non per primeggiare sugli altri, ma per esprimere il meglio di noi stessi per un sano agonismo. Forti di questi valori abbiamo affrontato le manifestazioni provinciali denominate “Festa a cielo aperto” a Trani il 14 maggio al Palazzetto dello sport per disputare le gare di basket; a Casamassima, centro commerciale Auchan, domenica 20 maggio con puro spirito di squadra e fair-play, abbiamo gareggiato con le partite di minivolley. Il 25 maggio a Barletta, presso il campo sportivo “Puttilli”, si sono disputate le gare di atletica e una nostra compagna, Lauriana Valentini della classe 5aD, si è classifica- ta al primo posto per il salto in alto femminile, mentre si sono classificati al quinto posto rispettivamente: Erica Vogli (5aB) per il lancio del vortex femminile, Artila Haka (5aB) per il salto in lungo femminile e Giosuè Milillo (5aE) per il lancio del vortex maschile. Il 26 maggio a Monopoli abbiamo effettuato il percorso di ginnastica e un gruppo di alunne si sono esibite in una prova di danza ritmicacoreografica con accompagnamento musicale molto ritmato. Siamo molto contenti e soddisfatti di questa esperienza “sportiva” e per questo ringraziamo la nostra preside prof.ssa Maria Melpignano per aver creduto in noi. Classi quinte Anno 13 giugno 2012 ANNO SCOLASTICO 2011-2012 PAGINA 19 IO MERITO “VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE” 6°CONCORSO – “PREMIO GIUSEPPE CALIENDO” Maddaloni (CE) 12.05.2012 “QUALI DIRITTI PER I FANCIULLI” 1° classificata sez. Letteraria CHIARA CIELO MELE 5aE QUALI DIRITTI PER I FANCIULLI? Sai che nel mondo ci sono bambini che non vanno a scuola non studiano danza, non giocano a calcio? Purtroppo è tutto vero, chissà cosa possiamo fare per aiutarli? Possiamo pregare, adottare un bambino a distanza, mandare un SMS, tu hai mai provato a fare una di queste cose? Si! E quale? Ho adottato un bambino a distanza e ne sono fiera! Motivazione per aver proposto ai coetanei, attraverso una pagina delicata, azioni educative e soluzioni consone all’età della giovane autrice, non senza aver riletto il proprio comportamento quotidiano alla luce dei fatti ed aver spronato tutti ad imitarla in semplici gesti: un’adozione a distanza o inviare sms solidali. Segnalazione per i componimenti degli alunni LITURRI FRANCESCO 5aE e OTTOMANO MATTEO 5aA CONCORSO NAZIONALE “ GRAZIELLA MANSI” CONCORSO DI POESIA “ROSA DE FILIPPO” “IMPARIAMO A VOLARE” sez. racconti -2° premio DOMINGA VALENZANO 5aB sez. disegni -3° premio DOMINGA LAMORGESE 5aA sez. poesie - 3°premio DELLITURRI PASQUALBRUNO 5aE SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “DON G.MINZONI” San Pietro Vernotico (BR) “La Famiglia: il segreto della Felicità” 1° classificata SANTACROCE MARIALESSIA 5a E Cosa serve per imparare a volare? Cosa serve per imparare a volare? Un paio d’ali leggere, che ti fanno librare in aria e volteggiare col vento? Un aquilone fra le mani che ti tira su in cielo e ti porta fin su, tra le nuvole? O un biglietto d’aereo per viaggiare su fra le nubi e guardare dall’oblò il mondo in miniatura? E se invece chiudessi gli occhi e volassi oltre … Oltre la sofferenza, il dolore, il male, la cattiveria. Se volassi gridando e invitando tutti a fare lo stesso, a liberarsi dalle catene, dai pregiudizi, dalle ombre, dall’essere per forza tutti uguali. Ognuno con le sue ali, con le sue piume, coi suoi colori, coi suoi pensieri, con il suo cuore, a volte colmo d’amore, a volte pieno di rancore. Volare col pensiero, oltre i pensieri quotidiani, tutti verso un’unica meta: un mondo migliore. E allora … basta un battito di ciglia per volare lontani. La Famiglia: il segreto della Felicità Il segreto per la felicità? Guardati intorno è proprio qua. E’ sempre con te, in tutti i momenti che riguardano te. Sai, è di tanti colori, ma non cercarla fuori guarda là, guarda qua fermati un po’ e rifletti già. La felicità non è distante non pensarlo neanche per un istante! Pensa ad una certezza, sogna, sorridi e apprezza. Quale carezza è familiare? Solo la famiglia te la sa dare! Il segreto abbiamo scoperto e alla felicità le porte abbiamo aperto. Nella famiglia la puoi trovare e il mondo riuscirai ad affrontare. Con certezza si può dichiarare che la felicità è familiare. Motivazione Il componimento nella sua semplicità si pone l’interrogativo della felicità e, senza andare troppo lontano, lo trova in famiglia tra le carezze, i sogni e le certezze che le permettono di affrontare il mondo con serenità. Messaggio meraviglioso ai giovani perché credano nella famiglia. 1°CONCORSO “DONNE: STEREOTIPI E OLTRE…” indetto dall’Assessorato Pari Opportunità del comune di Rutigliano in collaborazione con la Regione Puglia e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 1° premio conferito alle classi 5eA–E con la seguente motivazione: premio per il miglior lavoro d’insieme rappresentati nei testi e nella grafica. Risulta anche evidente la tensione al superamento dei pregiudizi. Anno 13 PAGINA 20 giugno 2012 L’AVVENTURA