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TITANIC - IL RACCONTO DI UN SOGNO
Informazioni a cura di Roberto Mazzone
Autore: F. Bellone-C.Alberghini
Regia: Federico Bellone
Compagnia/Produzione: Barley Arts/Dal Vivo Entertainment
Cast: Danilo Brugia e Valentina Spalletta, Gipeto, Marco D’Alberti, Luca Giacomelli,
Antonio Orler, Marco Massari, Nicoletta Ramorino Fanfani, Angelo De Maco, Angela
Pascucci, Sergio Maniscalco, Camilla Maffezzoli, Andrea Fazio con la partecipazione
straordinaria di Dora Romano
Descrizione
Lo spettacolo interpreta in chiave teatrale una struggente storia d'amore, entrata ormai
nella leggenda, con cambi di scena, costumi sontuosi, effetti speciali e un indimenticabile
tema del Maestro Ennio Morricone, in un mix di avventura, mistero, sentimento, azione,
lusso e sensualità
PalaBrescia
musicale
via S. Zeno 168 - Brescia (BS)
Tel: 030 348888
Email: [email protected]
Stagione
precedente
o
non previste
repliche
al momento
LA RECENSIONE DEL NOSTRO REDATTORE
Titanic, quando i sogni diventano realtà
Messo da parte il film diretto da James Cameron nel 1997 che aveva per protagonisti Leonardo di Caprio e Kate Winslet (ma non
senza qualche simpatico rimando), ci accingiamo ad accogliere una nuova versione della storia del Titanic, ma questa volta con una
chiave di lettura più “soft” e più vicina alla nostra maniere di fare teatro.
Spazio quindi ai sentimenti più puri e all’amore che decide ogni cosa. “Titanic – il racconto di un sogno”, che sta facendo il giro della
penisola e che sabato 2 febbraio ha fatto tappa al Teatro PalaBrescia, vuole puntare proprio su questo. Sui sentimenti più puri e
sull’amore, quello scanzonato e giovanile, ma anche quello più maturo, coltivato con cura e pazienza per oltre mezzo secolo. Con
questa premessa va letto lo spettacolo prodotto da Barley Arts e diretto dal giovane Federico Bellone (autore di musiche e libretto,
rigorosamente originali), già direttore artistico per Stage Entertainment. Uno spettacolo semplice, senza la pretesa di offrire cose
stratosferiche che però, sfidando i tempi non proprio favorevoli, arricchisce il palmares dei musical made in Italy.
“Titanic” è un progetto tutto italiano, maturato dopo una lunga gestazione, fatto di passione e con passione, messo in scena da un cast
di alto livello. Valentina Spalletta e Danilo Brugia in primis, nei panni, rispettivamente, di una sofisticata Isabelle Duval, cantante
lirica in procinto di debuttare a New York (ecco il motivo del suo viaggio sul transatlantico) e del clandestino Francesco Ferrari,
assistente del mago Houdini che nel Nuovo Continente vuole soltanto realizzare i propri sogni. Qui, Valentina Spalletta ha potuto
mettere in mostra la sua ottima impostazione canora, oltre ad un'impeccabile recitazione, mentre Danilo Brugia ha confermato la sua
grande dote attoriale e performativa, capace di catturare la scena sia nei momenti drammatici sia in quelli più “leggeri”.
A loro si affiancano, ma lo fanno egregiamente, una bravissima Dora Romano nelle vesti di Madame Duval, madre di Isabelle e
cantante mancata che, per questo, è molto esigente con la figlia, e Luca Giacomelli, perfetto John O'Donnel, giovane irlandese che
vuole andare in America per sposarsi e che, nel corso della storia, diventa la spalla di Ferrari instaurando con lui una bella sintonia.
Tuttavia, una delle scene più commoventi dello spettacolo ha come protagonista la coppia di anziani Alice ed Emmeth Brown,
(Nicoletta Ramorino e Angelo De Maco), di ritorno dall’America dopo aver fatto visita a figlia e nipote, che scelgono di non
separarsi quando se ne presenta l’occasione e, anzi, decidono di andare incontro al loro destino insieme, ancora una volta e per l’ultima
volta.
Ma i complimenti vanno fatti anche e giustamente a tutto il resto del cast, capace e preparato, che ha offerto un’ottima prova e un
senso di compattezza e sintonia: gipeto, Marco Massari, Antonio Orler, Marco D'Alberti, Andrea Fazio, Camilla Maffezzoli,
Sergio Maniscalco, Angela Pascucci.
Lo spettacolo nella sua totalità è stato più che apprezzato (efficacissimo e di grande impatto il disegno luci di Valerio Tiberi, che
accompagna di pari passo il racconto dando a ogni scena il giusto significato; adeguati i costumi realizzati da Marco Biesta; belle e
fresche le coreografie di Chiara Vecchi (si veda, per esempio, la scena del valzer su tema di Morricone alla fine del primo atto). Quello che ha meravigliato un po' tutti è forse il modo troppo sbrigativo con cui si è concluso il secondo atto. Troppo veloce per far
"assaporare" fino in fondo l'importanza di certi avvenimenti. La storia d'amore tra Isabelle e Francesco non ha avuto tutto lo spazio che
meritava e la scena della tragedia non riesce a commuovere del tutto.
Un vero peccato, dal momento che i pezzi del puzzle fin qui costruito sembrano incastrarsi nel modo più naturale possibile, offrendo
tanti spunti di buon teatro. Anche lo score è ricco di momenti coinvolgenti: le canzoni sono molto orecchiabili e danno il giusto
apporto al racconto. Da segnalare in particolare l'ensemble iniziale sulle note di Titanic, il grido disperato di Isabelle Duval in Voglio
essere libera, Prima pagina eseguito dal presidente della compagnia navale, Ismay, fino a La vita è come un gioco di magia cantata sul
finale da Ferrari. E, a proposito di magia, apprezzati e ben riusciti sono anche i numeri di magia inseriti qua e là.
“Titanic – il racconto di un sogno” regala una chiara dimostrazione che i sogni meritano di essere vissuti. Quello che conta è crederci
con tutte le proprie forze. Il resto è leggenda.
Visto il 02/02/2013 a Torino (BS) - Teatro: PalaBrescia
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il racconto di un sogno